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Milano - Carte Bollate

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dossier<br />

in grado di educare i propri figli e di insegnare loro come ci<br />

si comporta nella vita sociale.<br />

Un proverbio vecchio come il cucù dice: da una brutta spina<br />

può nascere una bella rosa. Voglio dire che anche avendo alle<br />

spalle una famiglia disastrata si possono rispettare buone<br />

regole: i figli sono persone con una dignità e responsabilità<br />

maggiore della nostra.<br />

È vero, la società deve aiutarci, ma non è la catena più importante<br />

della responsabilità. lella Ve g l i a<br />

tEStIMonIanzE - Quale futuro?<br />

Col pensiero<br />

rivolto al domani<br />

Importante per me è avere il pensiero anche rivolto al domani<br />

a un dopo di me, quando si parla di responsabilità.<br />

Vivo il presente forzandomi di conservarlo e coltivarlo e<br />

se poi sono così fortunata da poter contribuire al suo miglioramento,<br />

cosa c’è di più gratificante! ma R g i t uR d l<br />

tEStIMonIanzE - Non tutto ci è dovuto<br />

La fiducia<br />

va mantenuta<br />

noi detenuti a volte pensiamo che tutto ci sia dovuto,<br />

ci lamentiamo con gli educatori che magari ritardano<br />

nel chiuderci le sintesi per accedere prima a<br />

quei benefici che la legge ci permette di ottenere, ma non<br />

ci chiediamo il perche? La valutazione di ognuno di noi è<br />

fatta in base al percorso di crescita, di costanza, di responsabilità<br />

e di fiducia. Che parolone responsabilità! È quanto<br />

si ottiene quando uno prende coscienza di tutti gli errori<br />

fatti e con sacrificio abbandona un certo tipo di mentalità<br />

delinquenziale e si butta a capofitto in un’altra realtà a lui<br />

sconosciuta. A dirlo cosi in quattro parole sembra facile,<br />

ma è un lavoro lungo su se stessi riprogrammare la propria<br />

vita e dimostrare a tutta l’opinione pubblica e in particolar<br />

modo a se stessi che non siamo macchine difettose e che si<br />

può cambiare. Da dove incominciare se non da qua dentro,<br />

dove le insidie della vita sono limitate, a rispettare tutte le<br />

regole che vigono qui all’interno, iniziando dal rispettare<br />

gli ambienti e i beni comuni, cosa che spesso non accade.<br />

Per esempio, c’è qualcuno che fino a ieri buttava soldi dalla<br />

finestra e che oggi, rinchiuso in un carcere, cerca il modo di<br />

risparmiare un gettone da 3 euro per la lavatrice, scassandola<br />

e danneggiando tutti gli altri. E cosa dire dei muri e<br />

degli ambienti tinteggiati e riordinati dai nostri compagni,<br />

che ora sono pieni di impronte di scarpe e sputi? Questa<br />

è inciviltà, non responsabilità. E che dire di chi infrange<br />

gravemente le regole connesse all’applicazione dell’articolo<br />

21 o dei permessi premio? Poi non ci lamentiamo se i tempi<br />

di chiusura delle sintesi sono più lunghi e complessi o se<br />

18 carte<strong>Bollate</strong><br />

i magistrati non applicano quei benefici tanto desiderati .<br />

Dobbiamo farci tutti un esame di coscienza e capire che nel<br />

luogo in cui ci troviamo, <strong>Bollate</strong>, tutte le opportunità per<br />

una rinascita ci vengono stese su di un piatto.<br />

miC h e l e de BiaSe<br />

tEStIMonIanzE - <strong>Bollate</strong> come occasione<br />

Non sprechiamo<br />

questa opportunità<br />

responsabilità, una parola importante e piena di significati<br />

che dovrebbero valere anche qui dentro, specialmente<br />

in questo istituto. La coscienza di ciò che<br />

si è commesso è la consapevolezza di non reiterare mai più.<br />

Questi dovrebbero essere i punti fondamentali di noi detenuti<br />

di “<strong>Bollate</strong>”; perché qui ci sono le basi, ci danno le<br />

opportunità per diventare migliori, ma credo che qualcuno<br />

non riesca a comprendere che se sbaglia, poi, oltre a far<br />

pagare anche a noi i suoi errori, prima o poi li pagherà lui<br />

stesso e a caro prezzo. Vale la pena di rischiare tanto? La<br />

fiducia che ti hanno concesso si ritorcerà prima o poi contro<br />

di te; tutto ciò che hai costruito durante questi faticosi anni<br />

sarà annullato per una specie di libertà che credi di ottenere.<br />

Io dissento completamente da queste forme di ribellione<br />

e penso che si debba seguire il percorso che ti offrono con<br />

le misure alternative al fine di arrivare alla “libertà” in maniera<br />

“legale” ma soprattutto una libertà che ti sei meritato,<br />

conquistandola con fatica attenendoti a regole e anche a<br />

tutto ciò che ti pesa seguire.<br />

RoBeRta Villa<br />

tEStIMonIanzE – Un problema di sensibilità<br />

Irresponsabili<br />

o opportunisti?<br />

L’uomo è condannato a essere libero:<br />

“condannato” perché non si è creato da se stesso;<br />

“libero” perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile<br />

di tutto ciò che fa. (Jean Paul Sartre)<br />

responsabilità, è la causa per la quale tutti noi ci ritroviamo<br />

a scontare un pena, ritenuti responsabili per<br />

una propria o altrui azione.<br />

Il luogo e le modalità di vita di questo istituto ci fanno sentire<br />

individui con la propria dignità, e non, come nella maggioranza<br />

degli altri istituti penitenziari, annientati da una<br />

logica solo punitiva e non rieducativa. Ogni individuo ha<br />

una certa considerazione di se stesso e tende a mantenerla<br />

costante attraverso varie strategie: cogliere le occasioni<br />

che il carcere offre per vivere meglio al suo interno e per

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