luglio-agosto - Carte Bollate
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SCuola 1 – Si parte anche al femminile<br />
Lo studio che cambia la vita<br />
la struttura carceraria offre a chi è interessato<br />
l’opportunità di studiare, dal<br />
corso di alfabetizzazione alle elementari,<br />
dalle scuole medie alle superiori<br />
ed anche l’università. Le ragazze che studiano<br />
sono quattro, lo fanno con impegno e<br />
dedizione, si rendono conto che studiare le<br />
aiuta e le stimola. È statisticamente accertato<br />
che chi è stato in carcere e ha occupato il<br />
suo tempo a studiare, ha meno opportunità<br />
di delinquere ancora. Purtroppo ci sono diversi<br />
problemi che affliggono coloro che studiano:<br />
la mancanza di un’aula ad esempio,<br />
le donne sono costrette a seguire le lezioni<br />
in uno sgabuzzino, e solo dal prossimo anno<br />
verranno istituite classi miste. Una ragazza<br />
si lamentava perché mancano gli insegnanti.<br />
È Nina, detenuta qui a <strong>Bollate</strong>. Si era iscritta<br />
alla facoltà di Economia: “ho iniziato piena di<br />
entusiasmo tant’è che a <strong>luglio</strong> dovevo fare un<br />
esame, ma mancano gli insegnanti, come farò<br />
adesso?”<br />
È molto triste Nina, ora è anche stata trasferita<br />
in un altra struttura carceraria, per cui<br />
teme che tutti gli studi fatti fino ad ora vadano<br />
perduti.“la dove andrò” continua Nina “<br />
non so se troverò gli insegnanti e se mi metteranno<br />
in condizione di terminare gli studi”<br />
Lei usufruiva della possibilità di prendere lezioni<br />
di matematica, frequentando per questa<br />
alFaBETizzazionE – Valentina e Fatima vanno a scuola<br />
Voglio imparare a leggere le mie lettere<br />
“ Voglio imparare a leggere<br />
le lettere che<br />
mi arrivano”, è così<br />
contenta Valentina ,<br />
adesso sa leggere e scrivere, va fiera<br />
dei progressi che ha fatto. Legge<br />
“carte<strong>Bollate</strong>” con l’interesse di una<br />
scolaretta, ha 24 anni, intelligente,<br />
carina, spigliata: “mi mancava il fatto<br />
di non essere andata a scuola, se<br />
il carcere mi ha dato questa possibilità,<br />
io voglio sfruttarla, non voglio<br />
stare un passo indietro alle altre,<br />
studiare mi piace, credo che continuerò<br />
anche quando sarò fuori”.<br />
materia il corso di ragioneria istituito qui in<br />
istituto. Si riuniscono in tre presso un aula<br />
fatiscente chiuse in uno sgabuzzino separate<br />
dagli uomini perché non si sa mai...<br />
Si spera nell’ arrivo di volontari che aiutino<br />
dai<br />
prossimo anno<br />
ci saranno<br />
anche<br />
classi miste<br />
Nina e le altre a studiare, “qui le cose vanno<br />
molto a rilento, io sto andando avanti da sola,<br />
ma nel mio percorso incontro svariate difficoltà:<br />
la barriera linguistica per esempio, io<br />
sono straniera e non parlo bene l’italiano,<br />
e poi non c’ è una stanza adatta allo studio.<br />
So che si cerca una soluzione ma e ancora tutto<br />
campato per aria ed io sono demoralizzata”<br />
È solo un progetto futuro ma nel frattempo<br />
Nina si arrangia da sola.<br />
Al suo paese si è laureata in geografia, potrebbe<br />
essere soddisfatta ma vuole di più,<br />
“economia mi piace anche se sono solo agli<br />
inizi, io voglio cambiare la mia vita, e studiare<br />
mi aiuta ma mancano le strutture adatte<br />
come ad esempio una stanza adatta, e degli<br />
insegnanti.All’inizio credevo che sarei riusci-<br />
Lo dice con entusiasmo ammirevole,<br />
ma Valentina non è l’unica, anche<br />
Fatima frequenta il corso di alfabetizzazione.<br />
La bassa scolarità è una costante<br />
al femminile di <strong>Bollate</strong>, ma la Direzione<br />
ha deciso di tamponare e far<br />
fronte al problema istituendo dei<br />
corsi di alfabetizzazione per l’appunto,<br />
scuole medie superiori.<br />
Se il recupero personale è il principale<br />
obbiettivo qui a <strong>Bollate</strong> allora<br />
ben venga la scuola, perché cultura<br />
è libertà. non solo fisica ma di opinione<br />
di pensiero di parola, questo<br />
ta nel mio intento, ma quando mi sono resa<br />
conto di come andavano le cose ho provato<br />
una forte delusione”<br />
Pare che al Maschile le cose vadano un pò<br />
meglio, ma le differenze sono ancora troppe.<br />
Dal prossimo anno ci saranno classi miste, si<br />
è detto, e questa sarà un’occasione importante<br />
per incentivare lo studio e per dare, anche<br />
a noi ragazza, la possibilità di cambiare la<br />
propria vita.<br />
Lo studio è il carburante giusto per dare una<br />
svolta alla propria esistenza , e sia che si tratti<br />
di alfabetizzazione, elementari, medie, superiori,<br />
o università, l’ importante è studiare.<br />
Si chiede una maggiore sensibilità da parte<br />
dell’amministrazione penitenziaria e anche<br />
di chi ci governa, perché se lo scopo del<br />
carcere è la riabilitazione dell’ individuo è<br />
bene metterlo nella condizione ottimale per<br />
cambiare,e non lasciare che, una volta fuori<br />
dal carcere, questo ritorni irrimediabilmente<br />
a delinquere.<br />
L’Amministrazione penitenziaria deve tener<br />
conto delle difficoltà che incontrano coloro<br />
che studiano e se lo scopo del carcere è quello<br />
di preparare l’individuo al reinserimento<br />
nella società sarebbe bene prendere in mano<br />
la situazione e provvedere alle carenze strutturali.<br />
Valentina e Fatima l’hanno capito<br />
bene ed è per questo che ci mettono<br />
il massimo impegno.<br />
Venire fuori da una condizione di<br />
totale ignoranza e di non conoscenza<br />
è il primo passo verso un recupero<br />
ottimale dell’individuo, in questo<br />
la direzione ha centrato l’obbiettivo<br />
e i risultati si vedono.<br />
Valentina può leggere le sue lettere<br />
ora e potrà insegnare ai propri figli<br />
come si fa, con un costante impegno,<br />
ad uscire da una condizione di<br />
disagio.<br />
e.c.<br />
carte<strong>Bollate</strong><br />
el e n A cA s u l A<br />
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