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settembre-ottobre - Carte Bollate

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E la chiamano estate<br />

abbiamo preparato questo numero<br />

di carte<strong>Bollate</strong> tra luglio<br />

e agosto, con i ritmi rallentati<br />

dell’estate, le tipografie chiuse,<br />

noi volontari che ce ne andiamo in<br />

ferie, ferme le attività che normalmente<br />

danno impulso al giornale. Abbiamo<br />

scelto di documentare questo vuoto per<br />

raccontare cosa diventa un carcere, anche<br />

a trattamento avanzato come quello<br />

di <strong>Bollate</strong>, quando tutto si blocca, anche<br />

solo per un mese.<br />

Il tempo sembra obbedire agli orologi<br />

anarchici del lungo corridoio che porta<br />

ai reparti maschili, che segnano ognuno<br />

un’ora diversa. Non è più accellerato<br />

dai normali ritmi del lavoro, della scuola,<br />

delle attività di gruppo. Ogni detenuto<br />

registra una sua ora interiore, che scorre<br />

senza scadenze obbligate. Il tempo passa<br />

inutilmente, tra una partita a carte e la<br />

lotta alle zanzare. Quel percorso fatto di<br />

speranze e progetti per il futuro rallenta<br />

e lascia posto a pause di riflessione.<br />

Da fuori arrivano notizie avvilenti sul<br />

sovraffollamento e non osiamo neppure<br />

immaginare come sia trascorso questo<br />

agosto appiccicoso, in celle dove i detenuti<br />

sono ammassati giorno e notte<br />

in spazi invivibili, con i materassi per<br />

terra, l’aria che si muove appena. Sembra<br />

quasi un lusso lamentarsi perché,<br />

qui a <strong>Bollate</strong>, per qualche settimana la<br />

biblioteca è chiusa o gli avvocati dello<br />

sportello giuridico sono in ferie. Lo sfascio<br />

del sistema carcerario ci fa sentire<br />

dei privilegiati e quasi ci dimentichiamo<br />

che questo carcere, che a otto anni<br />

dalla sua apertura è ancora considerato<br />

sperimentale, dovrebbe invece essere<br />

la regola.<br />

Non è un lusso respirare, muoversi, dormire<br />

in un letto normale. Non è un lusso<br />

imparare un mestiere, andare a scuola,<br />

provare a pensare in una diversa prospettiva.<br />

Il lusso vero, quello insostenibile,<br />

è un sistema carcerario che riproduce<br />

se stesso e spreca denaro pubblico per<br />

contenere e nascondere chi ha commesso<br />

reati e continuerà a commetterli, perché<br />

la detenzione non è servita a niente,<br />

se non a infliggere inumane sofferenze.<br />

Speriamo che siano in tanti a seguire<br />

l’esempio di Izet Sulejmanovic, il bosniaco<br />

che dopo aver vissuto per 18 ore al<br />

giorno in 2,7 metri quadrati nel carcere<br />

di Rebibbia, ha denunciato l’Italia alla<br />

Corte europea per i diritti dell’uomo. E<br />

ha vinto. E speriamo che i 167 parlamentari<br />

che a Ferragosto hanno visitato 187<br />

carceri italiane abbiano preso appunti e<br />

siano usciti portandosi addosso un senso<br />

di soffocamento e di vergogna.<br />

I 64 mila detenuti italiani, come gli annegati<br />

del canale di Sicilia, fanno parte<br />

di quell’umanità sommersa, di cui<br />

si parla nei momenti di emergenza e<br />

che subito viene dimenticata, quando<br />

il gossip da basso impero ricomincia a<br />

dar fiato alle cronache, coi suoi sfarfallii<br />

di mutande.<br />

Il governo continua a sfogliare il libro<br />

dei sogni, a inven-<br />

tare piani carcere<br />

irrealizzabili per<br />

mancanza di coperturafinanziaria,<br />

a vaneggiare<br />

sul rimpatrio degli<br />

stranieri irregolari<br />

che nessuno Stato<br />

vuol riprendersi in<br />

casa per assenza di<br />

accordi bilaterali.<br />

Si parla senza pu-<br />

editoriale<br />

SOSTENETECI<br />

con una<br />

!<br />

donazione<br />

riceverete a<br />

casa il giornale<br />

IBAN: IT22 C 03051 01617 00003<br />

0130049 BIC BaRCItmmBko<br />

dore di carceri come discarica sociale,<br />

come se le parole non avessero più un<br />

senso e un significato. Nel momento stesso<br />

in cui una parola così atroce diventa<br />

parte del linguaggio comune si dovrebbe<br />

arrossire e correre ai ripari.<br />

Senza neppure scomodare il dettato costituzionale,<br />

la sentenza della Corte europea<br />

o i principi umanitari, basterebbe<br />

la capacità contabile di un buon ragioniere<br />

per capire che applicando le leggi<br />

esistenti si potrebbe risparmiare e mandare<br />

a casa, in comunità o in affidamento<br />

migliaia di detenuti: senza fare indulti<br />

che fanno calare il consenso elettorale,<br />

ma solo utilizzando quelle misure alternative<br />

che il ministro Alfano dichiara di<br />

voler prendere in considerazione.<br />

Su S a n n a Ri pa m o n t i<br />

redcartebollate@yahoo.it • sripamontis@gmail.com<br />

I guai peggiori<br />

di questo mondo<br />

non li provoca<br />

chi racconta<br />

quello che sa,<br />

ma chi racconta<br />

più di quello che sa<br />

il nuovo carte<strong>Bollate</strong><br />

via c. belgioioso 120<br />

20157 milano<br />

Redazione<br />

carlo bussetti<br />

elena casula<br />

giuseppe colapietra<br />

michele de biase<br />

(fotoreporter)<br />

alessandro de luca<br />

andreas fulde<br />

romano gallotta<br />

(impaginazione)<br />

flavio grugnetti<br />

habib h’mam<br />

silvano lanzutti<br />

enrico lazzara<br />

mario mauri<br />

nino miksa<br />

remi n’diaye<br />

federica neeff<br />

(art director)<br />

carla molteni<br />

sergio nigretti<br />

silvia palombi<br />

Kyoni paulino<br />

adriano pasqual<br />

alfredo perri<br />

gianna puppi<br />

anna rangelova<br />

susanna ripamonti<br />

(direttrice responsabile)<br />

assunta sarlo<br />

nino spera<br />

margit urdl<br />

lella veglia<br />

Hanno collaborato a<br />

questo numero<br />

luigi ferrarella<br />

don fabio fossati<br />

mons. carlo galli<br />

editore<br />

gruppo carcere<br />

mario cuminetti<br />

onlus<br />

via tadino 18<br />

20131 milano<br />

Comitato editoriale<br />

nicola de rienzo<br />

renato mele<br />

franco moro visconti<br />

maria chiara setti<br />

DonazIone<br />

mInIma<br />

annuaLe<br />

20 euRo<br />

per ricevere<br />

6 numeri del<br />

nuovo carte<strong>Bollate</strong><br />

a casa vostra.<br />

Il versamento<br />

va effettuato<br />

con un bonifico su:<br />

It 22 C 03051 01<br />

617 000030130049<br />

BIC BaRCItmmBko<br />

indicando nella<br />

causale il vostro<br />

nome e indirizzo.<br />

registrazione tribunale<br />

di milano<br />

n. 862 del 13/11/2005<br />

Questo numero del<br />

nuovo cartebollate<br />

è stato chiuso<br />

in redazione alle ore 17<br />

del 4/9/2009<br />

stampato da<br />

lasergraph srl<br />

carte<strong>Bollate</strong><br />

3

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