La Subfornitura Gennaio Febbraio 2017
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
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Mensile - anno VIII - n°1 gennaio/febbraio <strong>2017</strong><br />
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la ubfornitura<br />
Pag. 04<br />
FIXI LOMBARDIA<br />
<strong>La</strong> centralità del servizio<br />
Pag. 18<br />
FORNITORE OFFRESI<br />
A Erba il meglio della<br />
subfornitura meccanica<br />
Pag. 32<br />
CM CERLIANI<br />
Soluzioni flessibili e personalizzate<br />
per la meccanica di precisione<br />
SISTEMI DI FISSAGGIO MECCANICI
Il movimento è il futuro di
C<br />
T<br />
<br />
<br />
<br />
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SOMMARIO<br />
anno VIII - n. 1 <strong>Gennaio</strong>/<strong>Febbraio</strong> <strong>2017</strong><br />
04 18<br />
<strong>La</strong> centralità del Servizio<br />
A Erba il meglio della subfornitura meccanica<br />
Un partner di primo piano per il mondo<br />
dell’automotive<br />
28<br />
32<br />
Soluzioni flessibili e personalizzate per la meccanica<br />
di precisione<br />
Una sinergia vincente<br />
36<br />
42<br />
Linea completa per l’assemblaggio di moduli portiere<br />
Storia di copertina<br />
• <strong>La</strong> centralità del Servizio (A.Bignami).................4<br />
Editoriale<br />
• <strong>La</strong> meccanica si conferma un punto di forza<br />
del made in Italy (F. Goi).......................................9<br />
Attualità<br />
• Notizie attualità....................................................10<br />
Appuntamenti<br />
• A Erba il meglio della subfornitura meccanica.18<br />
• Tecnologie e competenze digitali: come<br />
cambieranno le imprese.....................................20<br />
• Una piattaforma unica per smart factory<br />
e logistica 4.0.......................................................24<br />
• Notizie appuntamenti..........................................26<br />
Subfornitori<br />
• Un partner di primo piano per il mondo<br />
dell’automotive (F.Goi).........................................28<br />
• Soluzioni flessibili e personalizzate<br />
per la meccanica di precisione (F. Goi).............32<br />
Utensili<br />
• Una sinergia vincente..........................................36<br />
• Notizie utensili......................................................39<br />
Componenti, automazione<br />
e strumentazione<br />
• Notizie componenti...............................................40<br />
• Linea completa di assemblaggio per moduli<br />
di portiere..............................................................42<br />
• Notizie automazione/strumentazione..................45<br />
Materiali<br />
• Notizie materiali....................................................47<br />
Rubriche<br />
• Elenco inserzionisti..............................................48<br />
2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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STORIA DI COPERTINA<br />
SISTEMI DI FISSAGGIO<br />
Il servizio continua a essere<br />
un punto di forza di<br />
Fixi Lombardia, che punta<br />
molto su ampia disponibilità<br />
a magazzino, rapidità<br />
di consegna e stretto<br />
contatto con il committente.<br />
<strong>La</strong> centralità del Servizio<br />
di Alessandro Bignami<br />
Un anno di consolidamento dopo<br />
un periodo di forte crescita. Così<br />
si può sintetizzare il 2016 di Fixi<br />
Lombardia, specialista nei sistemi di<br />
fissaggio. Per quanto riguarda il <strong>2017</strong>,<br />
invece, l’amministratore Antonio Caruso<br />
non sembra avere dubbi su quale sarà<br />
la sfida principale che l’azienda intende<br />
vincere, e cioè quella relativa a un<br />
ulteriore potenziamento del Servizio.<br />
Quest’ultimo è il cardine attorno a cui<br />
ruoterà sempre di più l’attività di Fixi<br />
Lombardia, insieme ad ampliamento<br />
della gamma produttiva e sviluppo di<br />
soluzioni personalizzate. Temi su cui<br />
l’azienda punterà nel corso della tradizionale<br />
partecipazione a Fornitore<br />
Offresi, che aprirà il 2 febbraio presso<br />
i padiglioni di <strong>La</strong>riofiere, a Erba (CO).<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Sig. Caruso, è soddisfatto<br />
dei risultati raggiunti nell’anno<br />
da poco concluso?<br />
R. - Sì, se consideriamo che siamo riusciti<br />
a mantenere il fatturato del 2015,<br />
quando avevamo registrato una crescita<br />
addirittura del 30%. Continuare<br />
a crescere è importante, ma bisogna<br />
tenere presente che un’espansione<br />
con un tasso così elevato porta con sé<br />
anche un incremento dei costi e rischi<br />
di destabilizzazione. Per noi il 2016 ha<br />
rappresentato un anno di assestamento.<br />
Ci siamo concentrati sull’ottimizzazione<br />
delle spese, sulla qualità dei prodotti<br />
e sugli aspetti logistici, in modo da<br />
Antonio Caruso,<br />
amministratore<br />
di Fixi Lombardia<br />
dare sempre più importanza e centralità<br />
all’attività del servizio.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Con quali iniziative<br />
avete potenziato la fase del servizio?<br />
R. - Anzitutto con l’istituzione della<br />
consegna diretta al cliente, tramite<br />
l’utilizzo di veicoli aziendali. <strong>La</strong> possibilità<br />
di gestire le consegne in modo<br />
regolare, mirato e veloce è stata molto<br />
apprezzata dai clienti, che a loro volta<br />
possono programmare meglio l’attività<br />
del proprio magazzino. Sì, il servizio è<br />
oggi un nostro grande punto di forza.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Avete introdotto<br />
qualche prodotto nuovo?<br />
R. - Più che aggiungere produzioni,<br />
abbiamo preferito ampliare le gamme<br />
esistenti, come si può verificare sui nuovi<br />
cataloghi. Ad esempio, abbiamo arricchito<br />
l’offerta dei rivetti e degli inserti con<br />
misure che prima non erano disponibili.<br />
Inoltre abbiamo concluso l’ampliamento<br />
delle attrezzature. Possono apparire innovazioni<br />
marginali, ma si è trattato invece<br />
di un lavoro necessario e strategico.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - A quali altri progetti<br />
vi state dedicando?<br />
Fresatura rotatoria assiale<br />
R. - Abbiamo diverse idee che vorremmo<br />
sviluppare, soprattutto per l’area commerciale.<br />
Anzitutto intendiamo rendere<br />
ancora più capillare la distribuzione dei<br />
prodotti, coinvolgendo nuovi agenti e<br />
supportando i rivenditori. Pur contando<br />
già su una buona presenza in tutte le<br />
province della Lombardia, sappiamo che<br />
4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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è cruciale essere molto vicini ai clienti.<br />
Nel nostro settore il contatto personale e<br />
la visita in azienda sono fattori essenziali<br />
della strategia commerciale. Consentono<br />
di capire meglio il mercato e di<br />
informarsi sulle esigenze prioritarie del<br />
cliente. Questo processo di conoscenza<br />
è ora rafforzato dal servizio di consegna<br />
diretta. L’operatore di Fixi Lombardia<br />
che si occupa della singola consegna,<br />
infatti, non è un fattorino, ma una persona<br />
competente che conosce bene i<br />
prodotti. Interloquendo direttamente<br />
con il responsabile del magazzino o<br />
della produzione, può apprendere più<br />
essere pronti, fin dall’inizio di gennaio, a<br />
garantire un servizio di consegna rapido<br />
e a pieno regime. Quest’anno, in particolare,<br />
giocare d’anticipo si è rivelato<br />
una mossa vincente. Avere il magazzino<br />
pieno di prodotti disponibili già a fine<br />
2016 ci ha messo nelle condizioni di<br />
prevenire, infatti, il recente rialzo dei<br />
prezzi delle materie prime e il cambio<br />
meno favorevole con il dollaro, che si è<br />
fatto sentire sull’importazione di alcuni<br />
materiali. Un’intuizione tempestiva che<br />
ci ha permesso di non toccare i prezzi.<br />
facilmente di cosa il cliente ha bisogno<br />
in quel momento, oppure può raccogliere<br />
spunti per formulare nuove proposte. Il<br />
nuovo servizio diventa in tal modo vantaggioso<br />
per entrambi. Anche per questo<br />
lo riteniamo un’innovazione strategica.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - In che settori state<br />
crescendo di più?<br />
R. - Nel 2016 l’automotive si è rivelato<br />
il settore trainante, raggiungendo numeri<br />
eccezionali. A seguire, ci hanno dato<br />
risultati lusinghieri i comparti del vending<br />
e dell’illuminazione. Stimoli notevoli sono<br />
arrivati anche dal mondo delle energie<br />
rinnovabili. Crescono, infine, gli ordini<br />
da parte di aziende lombarde che stanno<br />
avviando o modernizzando impianti<br />
di produzione all’estero, in particolare<br />
nell’Europa dell’Est e in Medio Oriente.<br />
Il magazzino<br />
nella sede<br />
di Merone (CO)<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Sono diversi, quindi,<br />
i fattori che vi hanno consentito di<br />
crescere dalla fondazione del 2010…<br />
R. - Negli anni siamo riusciti ad aumentare<br />
sia il fatturato, sia il personale.<br />
Abbiamo saputo farci conoscere in tutta<br />
la regione, aggiungendo di volta in volta<br />
servizi nuovi. Dopo aver cominciato con<br />
tre operatori in una piccola sede, oggi<br />
Fixi Lombardia ha uno staff di otto persone<br />
che lavora in una struttura dotata<br />
di un grande magazzino.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Il magazzino avrà<br />
sempre un ruolo fondamentale?<br />
R. - Certamente: l’ampia disponibilità<br />
consentita da un magazzino sempre ben<br />
fornito può fare davvero la differenza.<br />
Persino verso la fine dell’anno tendiamo<br />
ad arricchire lo stoccaggio, in modo da<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Fornitore Offresi è<br />
imminente. Voi partecipate come espositori<br />
fin dalla prima edizione: vi offre<br />
ancora delle opportunità?<br />
R. - Siamo in effetti una presenza costante<br />
di questa fiera. Pensiamo che anche<br />
quest’anno ci darà un ritorno importante.<br />
È stato così per tutte le edizioni passate.<br />
Ogni volta riusciamo a stringere contatti<br />
con nuovi visitatori, oppure con aziende<br />
già conosciute, ma che nelle precedenti<br />
occasioni non avevano ancora bisogno<br />
dei nostri prodotti. Siamo convinti che<br />
la manifestazione di Erba ci darà ancora<br />
opportunità e soddisfazioni. Intanto, sarà<br />
un’occasione chiave per mettere nella<br />
giusta luce il servizio di consegna e la<br />
capacità di dare risposte immediate.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - C’è ancora spazio<br />
di miglioramento tecnologico per i vostri<br />
prodotti?<br />
R. - Lo spazio di miglioramento c’è sempre.<br />
Anche perché il rivetto e l’inserto<br />
www.interprogettied.com n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5
STORIA DI COPERTINA<br />
Fissaggi per materie plastiche<br />
Rivettatrici<br />
sono prodotti modulari. Esiste uno standard,<br />
ma poi, in base all’applicazione<br />
che serve al cliente, il prodotto viene<br />
modificato e personalizzato. Questo<br />
approccio ci porta a scoprire e a mettere<br />
a disposizione, continuamente, applicazioni<br />
diverse.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come si sviluppa<br />
una soluzione tailor made?<br />
R. - <strong>La</strong> personalizzazione nasce a<br />
stretto contatto del committente e<br />
in base alle sue indicazioni. Raccolte<br />
queste, mi confronto con l’ufficio<br />
tecnico della sede centrale del Gruppo<br />
Fixi, a Torino, in modo da concretizzare<br />
una proposta tecnica e preparare<br />
le campionature.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali aspetti vengono<br />
maggiormente interessati dalla<br />
personalizzazione?<br />
R. - Essa può riguardare sia gli aspetti<br />
meccanici, con particolare riferimento<br />
alla resistenza dei materiali, sia le finiture<br />
superficiali: per esempio, può essere<br />
richiesta un’accentuata resistenza<br />
alla nebbia salina o a certi acidi, che il<br />
rivetto con la zincatura e il rivestimento<br />
standard non può garantire.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Lei cosa ha portato<br />
in questo settore, partendo dalla Sua<br />
esperienza e sensibilità personali?<br />
R. - Credo di aver contribuito ad aprire<br />
di più la mentalità che caratterizzava il<br />
comparto. Era diffusa la tendenza ad<br />
attribuire solo a poche aziende storiche<br />
Rivetti a strappo<br />
Filetti<br />
Inserti filettati<br />
un autentico know how tecnologico,<br />
considerando le altre solo in funzione<br />
della loro attività commerciale. Io ho<br />
cercato di alzare il tasso tecnico, puntando<br />
sulla formazione del personale<br />
e superando il tradizionale concetto<br />
di vendita. Occorre infatti essere<br />
partner in grado di dialogare con il<br />
cliente sulle sue esigenze produttive<br />
e prendere insieme a lui decisioni di<br />
carattere tecnico. <strong>La</strong> vendita non è<br />
una semplice trattativa sul prezzo, ma<br />
deve riguardare la proposta e la realizzazione<br />
di una soluzione ad hoc.<br />
Certo, il nostro è un prodotto maturo,<br />
ma ciò non significa che non possa<br />
essere migliorato e adattato per una<br />
specifica applicazione, diventando così<br />
una soluzione unica.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ora quali sono le<br />
priorità: ingrandirsi o diventare ancora<br />
“più bravi”?<br />
R. - Propendo per la seconda. Dobbiamo<br />
continuare sulla strada che<br />
abbiamo intrapreso, cercando sempre<br />
di capire le reali esigenze dei nostri<br />
interlocutori. Diventare più grandi è più<br />
che altro una conseguenza dell’essere<br />
bravi. Bisogna però stare attenti, come<br />
dicevo. Per aumentare di dimensioni<br />
occorre investire molto in un contesto<br />
economico che continua a essere incerto.<br />
Penso che sia importante puntare<br />
su applicazioni specifiche, più che sulla<br />
quantità. Sotto l’aspetto tecnico è più<br />
complicato, certo, ma i risultati ci stanno<br />
dando ragione.<br />
6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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7
Automazione, Strumentazione, Sensori<br />
Milano<br />
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Milano<br />
Ad aprile <strong>2017</strong> torna SAVE Milano, mostra convegno verticale<br />
di una giornata dedicata ad automazione, strumentazione,<br />
sensoristica.<br />
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per la concomitanza con mcT Alimentare / Visione e Tracciabilità<br />
a coinvolgere il mondo delle tecnologie per il food & bev, per la<br />
logistica e l’identificazione automatica.<br />
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due giorni di fine ottobre.<br />
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EDITORIALE<br />
di Francesco Goi<br />
LA MECCANICA SI CONFERMA<br />
UN PUNTO DI FORZA DEL MADE IN ITALY<br />
I<br />
dati comunicati a fine 2016 e nel mese di gennaio<br />
confermano un andamento positivo del settore macchine<br />
utensili.<br />
Secondo i preconsuntivi elaborati da Ucimu, la produzione<br />
ha fatto segnare un incremento del 5% rispetto all’anno<br />
precedente, raggiungendo la quota di 5.480 milioni di Euro.<br />
Mentre, nel corso degli ultimi anni, la tenuta del comparto è<br />
stata determinata prevalentemente dall’andamento positivo<br />
delle esportazioni, ottimi segnali vengono anche dal mercato<br />
interno in cui le consegne sono cresciute a 2.205 milioni di<br />
Euro, con un incremento superiore al 20% rispetto al 2016.<br />
<strong>La</strong> ripresa del mercato interno è attestata anche<br />
dall’andamento favorevole del consumo, che fa segnare per il<br />
terzo anno consecutivo una crescita a doppia cifra.<br />
Il presidente di Ucimu Massimo Carboniero ha sottolineato<br />
come “il 2016 è stato un anno positivo per l’industria italiana<br />
della macchina utensile, che contribuisce al PIL nazionale<br />
per quasi 8 miliardi di euro, confermandosi come uno dei<br />
maggiori punti di forza del made in Italy”.<br />
<strong>La</strong> conferma del Superammortamento al 140%, l’introduzione<br />
dell’iperammortamento al 250% e il rifinanziamento della<br />
legge Sabatini rappresentano i fattori principali su cui si<br />
basano le previsioni favorevoli per il <strong>2017</strong>.<br />
I buoni risultati della macchina utensile trovano conferma<br />
in quelli della meccanica varia, comparto in cui l’export ha<br />
superato i livelli pre-crisi. Anche in questo caso l’export gioca<br />
un ruolo determinante e i mercati più avanzati (Europa e Stati<br />
Uniti) sono le mete principali della tecnologia italiana, ma<br />
anche il mercato asiatico (22%) riveste un ruolo significativo.<br />
Le previsioni favorevoli per il <strong>2017</strong> verranno sicuramente<br />
rispettate se, oltre alla produzione tecnologicamente<br />
avanzata, le aziende italiane sapranno confermare e<br />
consolidare l’efficienza del servizio: la flessibilità e il tailormade<br />
rappresentano da tempo una peculiarità dell’industria<br />
nazionale, sempre più apprezzata anche dai clienti<br />
internazionali più qualificati. I fornitori sono diventati partner:<br />
non si tratta di uno slogan, ma di una realtà irrinunciabile per<br />
come è strutturato attualmente il mercato.<br />
www.interprogettied.com n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 9
ATTUALITÀ<br />
IL SONDAGGIO DI ANIMA<br />
Previsioni sull’export della meccanica italiana nel <strong>2017</strong><br />
Anima ha condotto un sondaggio sul tema export<br />
per conoscere le considerazioni delle imprese. Il<br />
campione era costituito da 100 aziende associate<br />
ad Anima. I risultati del sondaggio sono stati<br />
discussi durante il convegno “Quale export per<br />
il <strong>2017</strong>”, tenutosi presso la sede del Sole 24 ore,<br />
in cui Anima-Confindustria e le aziende hanno<br />
esplorato gli scenari economici e geopolitici<br />
dell’export della meccanica italiana alla luce di<br />
argomenti quali Brexit, TTIP, crisi in Medio Oriente,<br />
elezioni americane, Cina come economia di<br />
mercato e sanzioni in Russia.<br />
Gli Stati Uniti occupano le prime posizioni export<br />
della meccanica italiana. Il 54% degli intervistati<br />
esporta negli Usa, il 45% ancora no. Risulta un<br />
mercato di sbocco fondamentale per la meccanica,<br />
ma probabilmente ancora di difficile<br />
accesso. Durante la giornata di convegno si è<br />
analizzato come hanno influito la corsa presidenziale,<br />
le sanzioni russe, che hanno dirottato<br />
le esportazioni verso l’America, i trattati internazionali<br />
ancora in bilico, e quanto le barriere<br />
all’ingresso ostacolino il commercio.<br />
Nel dettaglio, è stato chiesto alle imprese quanto<br />
il TTIP potesse favorirle o meno. I risultati hanno<br />
evidenziato come l’argomento sia distante dalle<br />
considerazioni del panel, che per un 67% non ha<br />
risposto o ha risposto di non sapere. Solo il 10%<br />
lo ha dichiarato un fattore positivo.<br />
Le aziende del settore hanno filiali in Turchia<br />
e considerano il paese un buon partner commerciale.<br />
Il 66% del panel esporta, il 34% non<br />
ancora. Durante il convegno sono state analizzate<br />
le conseguenze del fallito colpo di stato. Il<br />
40% degli intervistati ha subito rallentamenti nel<br />
commercio, il 26% per nulla. Il 34% del campione<br />
non ha risposto.<br />
Il voto Brexit ha interrogato e preoccupato gli<br />
imprenditori. Dal sondaggio risulta che l’81%<br />
degli intervistati ha già buoni rapporti con il<br />
Regno Unito, mentre solo per il 19% è un mercato<br />
potenziale. Per ora le aziende non hanno<br />
subito gli effetti Brexit né nella parte documentale<br />
né nelle operazioni commerciali, da come<br />
risulta nel 66% delle risposte. Solo il 2% ha<br />
dichiarato che non ci sono più le condizioni per<br />
esportare ancora.<br />
<strong>La</strong> Cina è un paese concorrente, fornitore<br />
e partner delle aziende italiane. Il 54% degli<br />
imprenditori ha già rapporti commerciali con il<br />
colosso asiatico. Non esporta il 46% del panel.<br />
A Bruxelles in questi mesi si sta discutendo sul<br />
concedere o meno lo status di economia di mercato<br />
alla Cina, spesso considerata in vantaggio,<br />
sleale, rispetto alle realtà europee. Gli intervistati,<br />
per il 47%, non hanno preso posizione in<br />
merito. Il 17% lo ha ritenuto un errore, mentre il<br />
9% non lo considera un problema.<br />
SEMINARI TECNICI<br />
NSK Academy: una piattaforma di formazione online<br />
Disponibile da gennaio <strong>2017</strong>, inizialmente in lingua inglese, la nuova<br />
piattaforma di formazione NSK Academy (www.nskacademy.com) offrirà<br />
un ricco pacchetto di corsi tecnici dedicati alle tecnologie più recenti di<br />
NSK e alla corretta applicazione e manutenzione di cuscinetti e sistemi<br />
di movimentazione lineari.<br />
L’accademia di NSK proporrà moduli per la formazione online autogestita<br />
e seminari tecnici, grazie ai quali gli utenti potranno migliorare le loro<br />
conoscenze tecniche e competenze pratiche.<br />
I visitatori del portale online devono<br />
compilare un semplice modulo di registrazione<br />
per accedere all’accademia,<br />
dopodiché si potranno collegare per<br />
visualizzare contenuti personalizzati e<br />
moduli di formazione consigliati.<br />
Il primo modulo di e-learning disponibile<br />
è “Bearing Basics”, rivolto a tutte le<br />
funzioni di MRO, Oem, distribuzione e logistica. I contenuti comprendono<br />
argomenti quali nozioni di attrito, gamme di cuscinetti (tipologie di carico e<br />
codici prodotto) e informazioni tecniche relative ad accoppiamenti, giochi<br />
e precisione. Il modulo fornisce inoltre informazioni su diverse tipologie di<br />
cuscinetti e procedure di montaggio, smontaggio e risoluzione di problemi.<br />
Tutte le figure che operano in servizio clienti e vendite, gestione di prodotto,<br />
assistenza, supporto tecnico e manutenzione, progettazione, ricerca e<br />
sviluppo e logistica potranno trarre beneficio da “Bearing Basics”, così<br />
come studenti e apprendisti. Al termine del corso i partecipanti avranno<br />
imparato a scegliere, montare e smontare i cuscinetti e sapranno come<br />
conservarli, individuare cedimenti e adottare le relative contromisure.<br />
Tutti gli utenti possono ottenere una certificazione al completamento di<br />
ogni modulo, raggiungendo un punteggio minimo del 75% nel questionario.<br />
NSK Academy aggiungerà continuamente<br />
nuovi moduli e la piattaforma<br />
verrà arricchita anche di tutorial<br />
video e altri materiali di formazione.<br />
<strong>La</strong> versione in lingua tedesca verrà<br />
lanciata all’inizio del <strong>2017</strong>, alla quale<br />
seguiranno altre lingue europee nel<br />
corso dell’anno.<br />
10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
www.interprogettied.com
BANDO REGIONALE<br />
Co.Mark supporta le esportazioni delle PMI lombarde<br />
Società del Gruppo Tecnoinvestimenti specializzata<br />
in servizi di Temporary Export Management,<br />
Co.Mark è stata selezionata dalla<br />
Regione Lombardia come fornitore ufficiale<br />
per supportare l’export delle PMI lombarde.<br />
Con il bando regionale “Progetti di promozione<br />
dell’export - Export Business Manager”, la<br />
Regione Lombardia mette a disposizione delle<br />
micro, piccole e medie imprese del territorio<br />
4 milioni di euro per finanziare l’acquisto di<br />
servizi per la promozione dell’export.<br />
Da oltre 15 anni Co.Mark sostiene la crescita<br />
delle aziende made in Italy nei mercati internazionali<br />
attraverso la ricerca clienti e la creazione<br />
di reti commerciali in Italia e nel mondo.<br />
Nell’ambito del bando regionale Export Business<br />
Manager, Co.Mark sceglie un partner<br />
strategico come Promos, azienda speciale<br />
per le attività internazionali della Camera di<br />
Commercio di Milano, per dare alle aziende<br />
aderenti al bando il supporto più completo,<br />
competente ed efficace.<br />
<strong>La</strong> richiesta può essere inoltrata da micro, piccole<br />
e medie imprese che alla data di presentazione<br />
della domanda siano attive, iscritte al<br />
Registro delle Imprese e abbiano un fatturato<br />
minimo di 500.000 euro in almeno uno degli<br />
ultimi tre esercizi approvati; questa limitazione<br />
non sarà applicata alle start-up innovative.<br />
I progetti finanziabili con il contributo a fondo<br />
perduto vanno dall’acquisto di servizi per la<br />
promozione e lo sviluppo dell’export tramite<br />
l’affiancamento di un Export Business Manager<br />
– che si occuperà della ricerca di partner<br />
commerciali o industriali, clienti, agenti o<br />
distributori oltre che di realizzare studi di<br />
fattibilità e organizzazione di incontri B2B –<br />
all’acquisto di servizi di promozione dell’impresa<br />
sui mercati esteri e partecipazione a<br />
fiere virtuali (comunicazione, advertising,<br />
ecc.). Sono inoltre ammessi progetti dedicati<br />
alla partecipazione a fiere internazionali in<br />
Italia o all’estero.<br />
I livelli di contributi prevedono agevolazioni<br />
a fondo perduto di importo fisso pari a<br />
8.000 euro a fronte di una spesa ammissibile<br />
di almeno 13.000 euro per l’acquisizione di<br />
servizi erogati dall’Export Business Manager;<br />
un contributo aggiuntivo a fondo perduto<br />
di importo fisso pari a 2.000 euro a fronte di<br />
una spesa aggiuntiva di almeno 5.000 euro<br />
per l’acquisizione di servizi di promozione e/o<br />
per la partecipazione a fiere internazionali.<br />
Co.Mark mette a disposizione delle aziende<br />
che aderiscono al bando il proprio servizio<br />
core di Export Management, inserendo in<br />
azienda un Temporary Export Specialist che<br />
per sei mesi si dedicherà alla ricerca di clienti<br />
e allo sviluppo di reti commerciali sui mercati<br />
target. <strong>La</strong> sinergia con Promos consentirà<br />
inoltre di organizzare incontri di affari B2B<br />
direttamente sul mercato scelto.<br />
TAGLIO LASER<br />
IMBUTITURA<br />
CARPENTERIA<br />
TRANCIATURA<br />
meccanica<br />
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Meccanica Butera srl<br />
L’esperienza trentennale di ieri e la capacità di<br />
innovarsi e crescere di oggi: l’essenza di Meccanica<br />
Butera. Imbutitura, Tranciatura, Taglio <strong>La</strong>ser e<br />
Carpenteria: la sostanza.<br />
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www.interprogettied.com n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11
ATTUALITÀ<br />
SICUREZZA<br />
Responsabilità civile da prodotto difettoso: un tema strategico<br />
“Ogni prodotto, qualunque sia l’uso cui è<br />
destinato, deve poter essere utilizzato in condizioni<br />
di sicurezza”.<br />
Il tema della responsabilità da prodotto<br />
difettoso ha una valenza strategica per ogni<br />
azienda industriale, perché la quantificazione<br />
economica del possibile danno (risarcimento<br />
a terzi) è estremamente difficile, se non impossibile.<br />
Si tratta di un rischio la cui manifestazione<br />
può avere conseguenze economiche<br />
tali da mettere in discussione la sopravvivenza<br />
stessa dell’impresa.<br />
Un prodotto è considerato difettoso (art. 117<br />
Codice del Consumo) “quando non offre la<br />
sicurezza che ci si può legittimamente attendere<br />
tenuto conto di tutte le circostanze, tra<br />
cui: a) il modo in cui il prodotto è stato messo<br />
in circolazione, la sua presentazione, le sue<br />
caratteristiche palesi, le istruzioni e le avvertenze<br />
fornite; b) l’uso al quale il prodotto può<br />
essere ragionevolmente destinato e i comportamenti<br />
che, in relazione ad esso, si possono<br />
ragionevolmente prevedere; c) il tempo in<br />
cui il prodotto è stato messo in circolazione.<br />
I soggetti responsabili per un danno da prodotto<br />
difettoso sono il produttore, ovvero il<br />
fabbricante del prodotto finito o di una sua<br />
componente ma anche<br />
chi fornisce la materia<br />
prima. Quando invece<br />
il produttore non viene<br />
individuato è sottoposto alla stessa responsabilità<br />
il “fornitore”, ossia il soggetto (grossista,<br />
rivenditore o dettagliante) che ha distribuito il<br />
prodotto in un’attività commerciale.<br />
Cosa si può fare per tutelare la propria azienda?<br />
Adottare strategie aziendali per prevenire,<br />
controllare e limitare i costi derivanti dalla<br />
responsabilità prodotti. In particolare dotandosi<br />
di un’adeguata copertura assicurativa,<br />
curando la manualistica e la contrattualistica,<br />
favorendo una cultura aziendale fondata<br />
sulla qualità e cura dei<br />
particolari produttivi<br />
e, infine, istruendo il<br />
personale per gestire<br />
al meglio le eventuali<br />
vertenze.<br />
I contratti assicurativi<br />
hanno alcune garanzie comuni, ma ogni<br />
azienda ha necessità particolari, per cui<br />
devono essere studiate e contrattualizzate<br />
clausole speciali che solo un operatore professionale<br />
e indipendente dalle compagnie<br />
può conoscere.<br />
<strong>La</strong> consulenza professionale di Millenium Broker<br />
rappresenta una valida soluzione a queste<br />
problematiche, consentendo di identificare<br />
coperture assicurative tailor made.<br />
NOMINE<br />
Andrea Barazzoni confermato presidente Fiac fino al 2018<br />
L’Assemblea dell’associazione Fabbricanti italiani articoli casalinghi<br />
ha confermato all’unanimità il presidente Andrea Barazzoni, amministratore<br />
delegato dell’azienda Barazzoni Spa, che guida Fiac dal 2012.<br />
Rimarrà in carica fino al 2018.<br />
<strong>La</strong> qualità del cibo italiano non dipende solo dalla materia prima<br />
ma anche dagli utensili di cottura. Le pentole e le<br />
padelle di ogni forma, materiale e rivestimento sono<br />
prodotte da aziende distribuite su tutto il territorio<br />
nazionale. <strong>La</strong> tavola italiana è arredata da bicchieri,<br />
piatti, posate che portano il marchio delle imprese<br />
italiane. Il settore produce circa 865 milioni di euro<br />
di manufatti occupando 3.895 addetti. Sono le realtà<br />
aziendali rappresentate da Fiac. “Ringrazio tutti<br />
i soci per la fiducia accordatami, è mio preciso<br />
intento portare avanti gli interessi e le esigenze del<br />
settore”, dichiara Andrea Barazzoni, presidente Fiac.<br />
Nei prossimi due anni l’obbiettivo primario sarà l’allargamento della<br />
base associativa, così da dare alla nostra associazione maggiore forza<br />
e peso. Avere obiettivi comuni è fondamentale, da una parte per far<br />
fronte alla concorrenza sleale, sempre più dilagante soprattutto dall’Est,<br />
e dall’altra per dialogare con le Istituzioni che scrivono le norme del<br />
nostro prodotto, e assicurano i necessari controlli a difesa della salute<br />
del consumatore. Già in passato abbiamo lavorato per i regolamenti<br />
sul tema antiaderente e sulle prove di migrazione, in particolare dei<br />
coltelli. Vogliamo creare un ‘sistema Italia’ capace di esportare i propri<br />
valori, le proprie specificità e la propria qualità”.<br />
Il 66% del fatturato complessivo viene richiesto fuori Italia, in prevalenza<br />
verso la UE28. Il primo paese export del<br />
settore risulta essere la Germania che nel 2015 ha<br />
messo a segno un +24,9% totalizzando un quinto<br />
dell’intero valore export. Gli Stati Uniti, terzo<br />
paese export per i casalinghi, hanno vissuto un<br />
incremento del 37,8% tra 2014 e 2015. Secondo<br />
il consuntivo 2015, i prodotti sono stati richiesti<br />
dall’estero per un +1,3%. Gli investimenti nel<br />
settore destinati allo sviluppo del design e della<br />
tecnologia sono in costante aumento, pari a circa<br />
10 milioni di euro.<br />
12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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Costruzioni<br />
meccaniche<br />
di precisione<br />
Qualità<br />
Professionalità<br />
Organizzazione<br />
Affidabilità
ATTUALITÀ<br />
NOMINE<br />
Nigel Ward alla guida di Avnet Abacus<br />
Avnet Abacus – protagonista<br />
in Europa nella distribuzione di<br />
connettori, componenti passivi<br />
ed elettromeccanici e sistemi di<br />
alimentazione – ha annunciato<br />
la nomina con effetto immediato<br />
di Nigel Ward in qualità di presidente<br />
di Avnet Abacus. Ward<br />
sostituisce Graham Mcbeth che<br />
ha assunto il nuovo ruolo di presidente<br />
di Premier Farnell, distributore<br />
globale di componenti elettronici,<br />
recentemente acquisito<br />
da Avnet. Attraverso una piattaforma<br />
digitale la società mette a<br />
disposizione di innovatori e ingegneri<br />
i più attuali prodotti, servizi<br />
e software di sviluppo.<br />
<strong>La</strong> carriera di Nigel Ward in<br />
Avnet copre quasi tre decenni.<br />
Sin dall’acquisizione di Abacus<br />
nel 2009 ha rivestito ruoli guida<br />
nelle attività di Avnet Abacus e<br />
anche Avnet Silica in UK, cui si<br />
è poi aggiunta la responsabilità<br />
di Regional VP di Avnet Silica per<br />
il Nord Europa. Negli ultimi due<br />
anni, inoltre, Ward ha guidato il<br />
settore Lighting di Avnet Silica<br />
nella regione Emea, accrescendo<br />
in modo significativo la posizione<br />
della società nei mercati strategici<br />
dell’illuminazione.<br />
L’approfondita conoscenza di<br />
Ward del settore della distribuzione<br />
in grandi volumi e la sua<br />
riconosciuta esperienza del<br />
mondo Avnet ne fanno l’ideale e<br />
naturale successore alla guida di<br />
Avnet Abacus in un ambiente di<br />
mercato i cui cambiamenti sono<br />
estremamente dinamici.<br />
“Nigel ha eccellenti qualità di<br />
leadership che riesce a trasmettere<br />
al nostro team esecutivo,<br />
ed esercita anche un’influente<br />
forza motivazionale all’interno<br />
della società”, ha commentato<br />
Miguel Fernandez, presidente<br />
di Avnet Electronics Marketing<br />
Emea. “<strong>La</strong> sua consolidata<br />
esperienza in Avnet assicurerà<br />
la fluidità nell’avvicendamento<br />
dei vertici aziendali senior di<br />
Avnet Abacus e il mantenimento<br />
dell’alto livello di servizio nei<br />
confronti dei nostri clienti e partner<br />
raggiunto sotto la guida di<br />
Graham. Auguriamo sia a Graham<br />
sia a Nigel ogni successo<br />
nei loro rispettivi nuovi ruoli”.<br />
“A partire dalla nascita di Avnet<br />
Abacus nel 2009 e per tutta la<br />
durata del suo mandato come<br />
presidente, Graham ha portato<br />
la società a essere una delle più<br />
apprezzate realtà IP&E in Europa,<br />
con un consolidato portfolio prodotti,<br />
rilevanti competenze tecniche<br />
e una capillare assistenza<br />
locale”, ha aggiunto Nigel Ward.<br />
“Negli ultimi sette anni abbiamo<br />
lavorato molto insieme ed è mia<br />
intenzione continuare nel solco<br />
del suo operato guidando i team<br />
all’insegna della crescita e del<br />
successo”.<br />
Sarà Chris Shipway a sostituire<br />
Ward nel suo precedente ruolo.<br />
<strong>La</strong>vora nella società da quasi<br />
vent’anni in qualità di Country<br />
Director e più recentemente<br />
come Marketing Director di<br />
Avnet Silica in UK e Irlanda.<br />
IL SERVIZIO DI O+P<br />
Dall’installazione al training<br />
degli operatori<br />
Lo scorso ottobre i trainer O+P si sono<br />
recati a Curitiba, in Brasile, sede della<br />
CNH Ind. <strong>La</strong>tin America Ltda, protagonista<br />
internazionale nel settore delle macchine<br />
agricole, per formare il team tecnico della<br />
prestigiosa azienda, che fa capo al Gruppo<br />
New Holland, all’utilizzo corretto, sicuro ed<br />
efficiente della nuova macchina Unispeed<br />
Usfl 9037es. Il servizio di O+P ha messo a<br />
disposizione le competenze più avanzate<br />
per consentire al cliente di operare in modo<br />
autonomo ed efficace.<br />
Usfl 9037es è un’attrezzatura che ha risposto<br />
in modo ottimale all’esigenza di CNH,<br />
dimostrando di essere la soluzione ideale,<br />
grazie alla particolarità del processo<br />
di formatura orbitale a freddo che crea<br />
una superficie di tenuta piatta e liscia con<br />
la rugosità adatta al trattenimento degli<br />
O-Ring. Soddisfazione in casa CNH anche<br />
per la semplicità di utilizzo della macchina,<br />
completamente settabile e programmabile,<br />
con la possibilità di richiamo delle ricette<br />
impostate. Inoltre, le diverse opportunità<br />
di regolazione e d’impostazione dell’attrezzatura<br />
permettono di ottenere facilmente<br />
qualsiasi diametro e spessore di svasatura<br />
a 37° e 90° delle estremità dei tubi rigidi,<br />
con diametro compreso tra gli 8 e i 42 mm,<br />
spessori differenti e anelli Parker. A corredo<br />
della USFL 9037es sono stati poi resi<br />
disponibili utensili di diversa misura per<br />
raggiungere le diverse svasature.<br />
Il team O+P, presente dall’installazione<br />
della macchina fino alla formazione degli<br />
operatori tecnici, conferma il ruolo dell’impresa,<br />
da oltre trent’anni specializzata nella<br />
produzione di attrezzature per le condotte<br />
oleodinamiche, quale partner ideale in<br />
grado di diffondere know-how e progettare<br />
le soluzioni idonee a ogni richiesta degli<br />
end-user.<br />
14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
www.interprogettied.com
UTENSILI<br />
Big Kaiser aumenta del 200%<br />
il fatturato in Italia<br />
Player di riferimento internazionale nella<br />
realizzazione di utensili e soluzioni per lavorazioni<br />
meccaniche di altissima qualità e<br />
precisione, Big Kaiser rende noto che il 2016<br />
si è dimostrato un anno di successo per la<br />
sua attività in Italia, che ha fatto registrare<br />
la triplicazione delle vendite e un notevole<br />
miglioramento della qualità dell’assistenza<br />
ai clienti.<br />
Rispetto all’anno precedente, nel 2016 il<br />
fatturato è cresciuto del 200%; inoltre, sono<br />
stati acquisiti 250 nuovi clienti attivi. L’Italia<br />
rappresenta oggi per Big Kaiser il quarto<br />
mercato in Europa, preceduta da Germania,<br />
Svizzera e Francia.<br />
A fare da traino a questa straordinaria crescita<br />
sono stati soprattutto i mandrini a pinza<br />
ad alta precisione e le teste di alesatura<br />
digitali. Caratterizzati da una precisione di<br />
concentricità (runout) garantita di max 3<br />
micron a 4xD, i mandrini a pinza hanno convinto<br />
i clienti riuscendo a ridurre al minimo i<br />
tempi di lavorazione e i costi degli utensili. Le<br />
prestazioni eccellenti delle teste di alesatura<br />
digitali Big Kaiser hanno poi contribuito ad<br />
elevare la qualità delle lavorazioni.<br />
Il successo raggiunto dall’azienda in Italia<br />
è dovuto anche al passaggio al modello di<br />
vendita diretta. Grazie all’investimento fatto<br />
in termini di risorse, il supporto locale è<br />
migliorato, i tempi di consegna sono molto<br />
più brevi e l’assistenza può rispondere più<br />
velocemente alle richieste dei clienti. Gli<br />
ordini vengono ora spediti in appena 24 ore<br />
nel Nord Italia e in 48 ore nel resto del Paese.<br />
Nel <strong>2017</strong> Big Kaiser intende continuare a<br />
investire in Italia assumendo nuovi tecnici<br />
addetti alla vendita.<br />
“L’Italia è un mercato sensibile ai prezzi<br />
e ai clienti: occorre tempo per conoscere<br />
la vasta gamma di prodotti di qualità di<br />
Big Kaiser”, spiega Peter Elmer, Ceo di Big<br />
Peter Elmer,<br />
Ceo di Big Kaiser<br />
Kaiser. “Ora, grazie alla nostra presenza<br />
diretta sul campo, siamo in grado di spiegare<br />
e di dimostrare direttamente i vantaggi che<br />
derivano dall’investimento in utensili di alta<br />
qualità, tra cui migliore precisione, maggior<br />
versatilità e maggiore durata degli utensili”.<br />
L’azienda sarà presente alla Fiera Mecspe di<br />
Parma (Padiglione 2, Stand D63), dal 23 al 25<br />
marzo <strong>2017</strong>. Verranno presentate al pubblico<br />
le nuove teste di alesatura digitali con connettività<br />
wireless, che di recente hanno vinto<br />
il Prodex Award in virtù dell’innovazione in<br />
tema Industry 4.0.<br />
TRATTAMENTI TERMICI<br />
Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />
termici, con impianti di ultima<br />
generazione, dotata di laboratorio per<br />
prove metallurgiche e tecnologiche.<br />
L’azienda è specializzata nella tempra<br />
di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />
cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />
www.giovettiadv.com<br />
Con il fuoco<br />
non scherziamo<br />
<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />
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Sottoraffreddamento<br />
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Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />
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ATTUALITÀ<br />
RICONOSCIMENTI<br />
Rittal vince l’Oscar per la refrigerazione industriale<br />
Le unità di raffreddamento Rittal Blue e+ hanno vinto<br />
un premio “cool” nel vero senso della parola. Al “RAC<br />
Cooling Industry Awards 2016” di Londra si sono aggiudicate<br />
il primo posto nella categoria “Refrigeration<br />
Product of the Year - System or Standalone”. I giudici,<br />
tra cui giornalisti di settore, scienziati e consulenti<br />
aziendali, nella loro motivazione hanno definito il sistema<br />
di raffreddamento Blue e+ “nettamente vincitore”.<br />
Al “World of Technology & Science” (WoTS) di Utrecht,<br />
Paesi Bassi, una giuria indipendente di cinque persone,<br />
nominata per assegnare il TechAwards 2016, ha definito Blue e+ come la “novità più<br />
popolare” del 2016, e i visitatori l’hanno votata come vincitrice nella categoria “World<br />
of Automation / World of motion & drive”.<br />
Questi sono i primi premi internazionali per le cooling units Blue e+ di Rittal. Operando in<br />
un settore così specifico come il condizionamento e la refrigerazione industriale, Rittal<br />
apre la strada per una politica industriale di maggiore tutela del clima, hanno motivato<br />
i giudici del RAC Cooling Industry Awards. “Siamo molto lieti di ricevere questi premi”,<br />
ha dichiarato Thomas Steffen, Head of R&D di Rittal, aggiungendo che “le unità Blue<br />
e+ sono un prodotto innovativo per i nostri clienti e allo stesso tempo sono un valido<br />
supporto per la protezione dell’ambiente”. Solo in Europa, ha spiegato Steffen, sono<br />
attualmente utilizzati circa due milioni di unità, il che significa un enorme risparmio<br />
energetico potenziale per il comparto industriale.<br />
Le unità di raffreddamento erano state presentate al pubblico alla fiera di Hannover 2015.<br />
Anche allora, numerosi test in campo svolti presso famose case automobilistiche avevano<br />
dimostrato una riduzione media del 75% del consumo energetico e parallelamente delle<br />
emissioni di CO 2<br />
. Il segreto di questo successo risiede nella tecnologia ibrida, una raffinata<br />
combinazione tra un condizionatore basato su compressore e un heat-pipe (condotto<br />
termico). Il compressore entra in funzione solo quando il raffreddamento passivo non è<br />
sufficiente. Ma c’è di più: grazie alla loro capacità multitensione, le unità possono essere<br />
collegate in modo flessibile alle differenti reti elettriche presenti nel mondo, mentre le<br />
interfacce di comunicazione standard consentono la connessione con le strutture di<br />
Industry 4.0 (Industrial Internet).<br />
Steffen Wagner, Ceo Product Management Climatizzazione di Rittal e Jörg Knetsch,<br />
Project Manager R&D di Rittal, hanno ritirato il cosiddetto “Cooling Oscar” durante<br />
la cerimonia di presentazione a Londra. “Questo premio dimostra che le nostre<br />
unità di raffreddamento sanno vincere anche a livello internazionale”, ha dichiarato<br />
Wagner nell’occasione.<br />
SISTEMI DI VISIONE<br />
Cognex compie due acquisizioni<br />
nella visione 3D<br />
Cognex ha acquisito EnShape<br />
GmbH, produttore di avanzati<br />
sensori e software 3D con sede<br />
a Jena, Germania. I sensori 3D<br />
di EnShape utilizzano una tecnologia<br />
brevettata di scansione<br />
dell’area per un’acquisizione<br />
rapida e ad alta risoluzione<br />
dell’immagine, eliminando la<br />
necessità, tipica degli scanner<br />
laser lineari, di muovere meccanicamente<br />
gli oggetti di fronte al<br />
dispositivo. Il team di tecnici 3D<br />
specializzati dell’azienda entrerà<br />
a far parte di un nuovo centro<br />
tecnologico Cognex con sede<br />
proprio a Jena.<br />
Cognex ha inoltre completato<br />
l’acquisizione di AQSense, fornitore<br />
di software di visione 3D con<br />
sede a Girona, Spagna. AQSense<br />
sviluppa e commercializza una<br />
libreria di strumenti di visione 3D<br />
testati sul campo e un pacchetto<br />
software che consente ai clienti<br />
di configurare in tutta semplicità<br />
le proprie applicazioni di visione<br />
3D. Subito dopo la finalizzazione<br />
dell’operazione, i tecnici dell’azienda<br />
sono entrati a far parte del<br />
team di ingegneri 3D di Cognex.<br />
“Riteniamo che la visione 3D vanti<br />
grandi opportunità di crescita in<br />
molti settori come quelli automobilistico,<br />
logistico e dell’elettronica<br />
di consumo, solo per citarne<br />
alcuni”, ha commentato Joerg<br />
Kuechen, vicepresidente della<br />
Business Unit Prodotti di visione<br />
di Cognex. “L’acquisizione di<br />
queste due aziende, caratterizzata<br />
dall’integrazione di team di<br />
tecnici altamente specializzati,<br />
aumenterà la nostra capacità di<br />
presentare al mercato prodotti<br />
3D sempre più innovativi”.<br />
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MECHATRONICS CNC DIVISION<br />
Mitsubishi Electric: la filiale italiana assume la vendita<br />
dei controlli numerici<br />
<strong>La</strong> filiale italiana di Mitsubishi Electric ha assunto direttamente l’incarico<br />
di gestire le attività di vendita delle soluzioni per il controllo numerico.<br />
Da oltre 20 anni, la filiale di Agrate Brianza (MB) gestisce l’assistenza<br />
tecnica per i controlli numerici, mentre l’attività di vendita è sempre<br />
stata sotto la responsabilità della filiale tedesca. A seguito di questo<br />
cambiamento organizzativo, la divisione “Meccatronica” è oggi diventata<br />
“Mechatronics CNC Division”.<br />
Questo cambiamento ha già dato i primi effetti positivi, portando non solo<br />
ad un incremento del fatturato aziendale nel primo semestre dell’anno<br />
fiscale, ma anche permettendo ai clienti di godere di tutti i vantaggi di<br />
un fornitore di fiducia con presenza diretta e locale sul territorio.<br />
Per migliorare l’approccio al mercato, si sta sviluppando una rete<br />
commerciale di vendita CNC specializzata e sono stati inoltre effettuati<br />
investimenti in termini di risorse umane per supportare a livello tecnico<br />
i clienti, siano essi costruttori di macchine utensili o integratori, nelle<br />
fasi di personalizzazione dei prodotti Mitsubishi Electric.<br />
A supporto del cambiamento organizzativo, lo scorso giugno Mitsubishi<br />
Electric ha inaugurato la nuova demo & training room dedicata all’automazione,<br />
che rappresenta per l’azienda un asset strategico a ulteriore<br />
sostegno della crescita registrata negli ultimi anni. Nasce per offrire ai<br />
clienti, alle scuole e più in generale ai visitatori una panoramica delle<br />
soluzioni avanzate e totalmente integrate nel settore dell’automazione<br />
industriale e di processo e nel campo dei controlli numerici.<br />
Inoltre, la divisione Mechatronics CNC ha ulteriormente rafforzato la<br />
sua offerta in termini di assistenza tecnica, aprendo un nuovo ufficio<br />
locale per i clienti dell’Emilia Romagna e creando un servizio specifico<br />
destinato a supportare la programmazione EIA / ISO. Si rafforza in<br />
questo modo il Service, già fiore all’occhiello dell’attività di Mitsubishi<br />
Electric in ambito controllo numerico.<br />
L’area di responsabilità della divisione Mechatronics CNC in Italia si<br />
è allargata fuori dai confini nazionali, includendo i territori esteri nel<br />
bacino del Mediterraneo: Albania, Bosnia, Cipro, Croazia, Giordania,<br />
Grecia, Israele, Kosovo, Macedonia, Malta, Montenegro, Serbia,<br />
Slovenia, UAE.<br />
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che da vetrina del distretto<br />
metalmeccanico lecchese<br />
è diventata nel tempo<br />
un evento di richiamo<br />
nazionale, soprattutto<br />
per le lavorazioni<br />
meccaniche conto terzi.<br />
A Erba il meglio della<br />
subfornitura meccanica<br />
Per il nono anno consecutivo, <strong>La</strong>riofiere<br />
apre le porte di Fornitore<br />
Offresi, dove le migliori imprese a<br />
livello regionale e italiano della subfornitura<br />
metalmeccanica mettono a disposizione<br />
il proprio know-how alle aziende<br />
di settore che necessitano di soluzioni<br />
efficienti, puntuali e su misura.<br />
Il salone, che si svolgerà nel polo espositivo<br />
<strong>La</strong>riofiere di Erba (CO) dal 2 al 4<br />
febbraio <strong>2017</strong>, è caratterizzato da una<br />
qualità espositiva di prim’ordine e vede<br />
protagoniste le aziende della filiera<br />
metalmeccanica operanti in conto terzi<br />
affiancate da imprese di elettronica,<br />
elettromeccanica, meccatronica, robotica<br />
e automazione industriale. L’insieme<br />
delle realtà proposte, tutte società di<br />
livello ben conosciute nel panorama di<br />
settore, attira anche quest’anno numerosi<br />
buyer italiani e stranieri attivi nel<br />
campo dell’arredamento, dell’illuminazione,<br />
del design, degli elettrodomestici,<br />
dell’automotive, dell’elettromedicale e<br />
del packaging, oltre che nello stesso<br />
reparto meccanico, a partire da officine<br />
e produttori di componentistica elettrica<br />
e meccanica fino a costruttori di<br />
impiantistica, macchinari e attrezzature<br />
industriali.<br />
Il successo del Salone nel valorizzare e<br />
promuovere le competenze dei propri<br />
espositori è verificabile dai numeri: di<br />
circa 7.500 operatori è il bacino di<br />
utenza atteso, alla luce del costante<br />
trend di crescita che ha caratterizzato<br />
le ultime edizioni. Saranno 365, invece,<br />
Al Fuori Salone si incontrano ricerca e impresa<br />
In occasione di Fornitore Offresi - Metal District Skills <strong>2017</strong>, giovedì<br />
2 febbraio <strong>2017</strong>, al termine della prima giornata del Salone, è in<br />
programma l’iniziativa Fuori Salone “Ricerca&Impresa”, un aperitivo<br />
dedicato all’avvicinamento tra il mondo della ricerca<br />
e le imprese della filiera meccanica.<br />
Dalle 18:30, gli espositori e i visitatori di Fornitore Offresi potranno<br />
visitare i laboratori di ricerca lecchesi del Politecnico di Milano e del<br />
Consiglio Nazionale delle Ricerche e incontrare i ricercatori per colloqui<br />
conoscitivi sulle tematiche di interesse reciproco.<br />
18<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong>
Saranno 365<br />
le aziende<br />
che esporranno<br />
le proprie<br />
soluzioni<br />
a Fornitore<br />
Offresi, distribuite<br />
in cinque<br />
padiglioni.<br />
Attesi circa 7.500<br />
visitatori<br />
le aziende che esporranno le proprie<br />
soluzioni, distribuite in cinque padiglioni.<br />
Nonostante le flessioni dei mercati,<br />
le difficoltà del settore artigianale e dei<br />
metalli e la concorrenza agguerrita dei<br />
colleghi stranieri, Fornitore Offresi ha<br />
visto incrementare la propria offerta<br />
qualitativa di anno in anno. Un segno<br />
chiaro dell’importanza, reale e percepita,<br />
che la promozione riveste anche<br />
per il comparto metalmeccanico rivolto<br />
a un’utenza Business. Durante il corso<br />
saranno allestiti diversi tavoli per incontri<br />
B2B tra subfornitori e responsabili<br />
acquisti di medie e grandi aziende, in<br />
un clima favorevole alla nascita di affari.<br />
I partecipanti troveranno infatti un contesto<br />
adatto allo sviluppo di nuove<br />
relazioni e sinergie, gettando le basi<br />
per future collaborazioni tra attività<br />
diverse ma complementari a beneficio<br />
di tutte le parti coinvolte. <strong>La</strong> creazione<br />
di reti e network lavorativi si fa sempre<br />
più importante in un mondo dove<br />
prosperano le aziende medio-grandi,<br />
mentre le piccole perdono terreno e<br />
fette di mercato crescenti; esperienze<br />
di condivisione orizzontale si palesano<br />
come una delle possibili soluzioni.<br />
Gli espositori operano nei settori: lavorazioni<br />
meccaniche conto terzi, elettronica,<br />
elettromeccanica, meccatronica,<br />
robotica, automazioni industriali,<br />
utensilerie, ferramenta, progettazioni<br />
macchine speciali, macchinari per la<br />
lavorazione e la produzione, servizi.<br />
Le aziende della filiera metalmeccanica<br />
attive nelle lavorazioni meccaniche conto<br />
terzi, il settore più rappresentato in fiera,<br />
operano in particolare in questi ambiti:<br />
• costruzione stampi: costruzione porta<br />
stampi, punzoni, matrici per tranciatura,<br />
imbutitura a freddo e fine;<br />
lavorazione dal filo; stampaggio a<br />
freddo; stampaggio a caldo;<br />
• stampi e stampaggio materie plastiche<br />
e componenti plastici;<br />
• lavorazione asportazione truciolo:<br />
fresatura, tornitura, brocciatura;<br />
minuteria metallica; fresatura su tre e<br />
cinque assi, rettifica, elettroerosione;<br />
lavorazioni speciali e di precisione;<br />
affilatura utensili;<br />
• lavorazioni di: foratura, lucidatura,<br />
filettatura, saldatura, brasatura, molatura;<br />
taglio laser, plasma, acqua; carpenteria;<br />
coppie coniche; ingranaggi;<br />
• trattamenti e rivestimenti superficiali:<br />
trattamenti termici in genere,<br />
bonifica, cementazione, trattamenti<br />
galvanici, trattamenti superficiali,<br />
rivestimenti metallo duro, finitura,<br />
verniciatura, sabbiatura, pallinatura;<br />
• retrofitting e revisioni macchinari.<br />
Il Comitato Promotore di “Fornitore<br />
Offresi - Metal District Skills” propone<br />
inoltre il “Premio Innovazione” con<br />
l’obiettivo di valorizzare l’impresa più<br />
innovativa tra le aziende espositrici. Il<br />
riconoscimento intende premiare l’impresa<br />
che negli ultimi due anni si è distinta<br />
per la capacità di promuovere prodotti/<br />
servizi, processi di lavorazione, in generale,<br />
soluzioni aziendali che rappresentino<br />
un chiaro fattore di sviluppo della competitività<br />
aziendale e che costituiscano<br />
esempi reali della vitalità della filiera<br />
meccanica, settore capace di esprimere<br />
una spiccata propensione al rinnovamento<br />
continuo a livello di produzione,<br />
di apertura ai mercati, di qualità.<br />
Il grado di innovazione dell’azienda<br />
sarà valutato in base all’originalità del<br />
prodotto/servizio, processo, lavorazione<br />
proposto, al contenuto tecnico-tecnologico<br />
che lo caratterizza, alle peculiarità<br />
prestazionali (come l’incremento del fatturato)<br />
e ai conseguenti vantaggi generati<br />
in termini di competitività aziendale<br />
sui mercati di riferimento.<br />
Fornitore Offresi, promossa dalla Camera<br />
di Commercio di Lecco, dal Distretto<br />
Metalmeccanico Lecchese e dall’Azienda<br />
Speciale L@riodesk Informazioni, è<br />
supportata dal progetto della Camera<br />
di Commercio di Lecco Int-ARS International<br />
Attraction for Researchers and<br />
Students (int-ars.com/it), gestito da<br />
Univerlecco.<br />
n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
19
APPUNTAMENTI<br />
INDUSTRIA MANIFATTURIERA<br />
Il presidente del Comitato<br />
Tecnico Scientifico<br />
di M&MT, Marco Taisch:<br />
“Un aspetto rivoluzionario<br />
di Industry 4.0? Aver<br />
riportato la manifattura<br />
al centro dell’attenzione<br />
dell’economia e delle<br />
istituzioni italiane”.<br />
Tecnologie e competenze<br />
digitali: come cambieranno<br />
le imprese<br />
Professore ordinario di Operations<br />
Management e di Advanced and<br />
Sustainable Manufacturing presso<br />
il Manufacturing Group della School of<br />
Management, Marco Taisch è impegnato<br />
in prima linea sul tema di Industria 4.0<br />
e dell’applicazione dell’IoT al manifatturiero.<br />
Anche per questo M&MT, business<br />
event dedicato a motion, meccatronica,<br />
automazione, embedded electronics,<br />
robotica e a tutte le tecnologie riconducibili<br />
a Industria 4.0, che ha ricevuto<br />
il patrocinio del Politecnico di Milano e<br />
che si svolgerà dal 4 al 6 ottobre <strong>2017</strong><br />
a fieramilano Rho, lo ha chiamato a<br />
presiedere il Comitato Tecnico Scientifico<br />
della manifestazione.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Professor Taisch,<br />
perché Industria 4.0 si può definire la<br />
quarta rivoluzione industriale?<br />
R - Uno degli aspetti più rivoluzionari di<br />
Industria 4.0 è, anzitutto, l’impatto che<br />
ha avuto sulla scena “economica” del<br />
Paese. In un tempo brevissimo, questo<br />
nuovo approccio è riuscito a riportare la<br />
manifattura al centro dell’attenzione delle<br />
istituzioni e degli attori economici italiani<br />
con un effetto a dir poco dirompente.<br />
In tutto questo ha giocato un ruolo<br />
determinante l’azione svolta dal Governo<br />
che ha dotato il paese di un piano<br />
di politica industriale pensato per sostenere<br />
e incrementare gli investimenti in<br />
tecnologia e innovazione indispensabili<br />
per assicurare il mantenimento della<br />
competitività delle imprese.<br />
(Foto Simplexity)<br />
Per quanto riguarda poi la definizione,<br />
alcuni considerano Industria 4.0 una<br />
vera e propria rivoluzione. Altri, invece,<br />
la vedono come un’evoluzione del modo<br />
di produrre.<br />
A mio modo di vedere, Industria 4.0<br />
somma all’innovazione tecnologica<br />
− che si concretizza nella diffusione<br />
delle tecnologie IoT all’interno delle<br />
fabbriche – il profondo cambiamento<br />
organizzativo. Come dire, la vera rivoluzione<br />
è più che altro culturale: cambiano<br />
i processi, le mansioni, i profili<br />
professionali e dunque le competenze<br />
richieste.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ecco quindi il valore<br />
della formazione…<br />
R - Certamente. <strong>La</strong> formazione è un<br />
asset fondamentale, da sempre e l’Italia<br />
ha ottime università. Il Politecnico di<br />
Milano, di cui mi onoro di far parte, ne è<br />
un fulgido esempio, ma ve ne sono altre<br />
altrettanto valide, capaci cioè di formare<br />
giovani in grado di inserirsi nel mercato<br />
del lavoro ed essere vere e proprie<br />
risorse per le imprese. Ma la formazione<br />
tecnologica non la fanno solo i Politecnici<br />
e le università. È importante che anche<br />
gli istituti tecnici lavorino sui programmi<br />
in modo che possano essere il più pos-<br />
20<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong>
Marco Taisch,<br />
presidente<br />
del Comitato<br />
Tecnico Scientifico<br />
di M&MT<br />
“<strong>La</strong> sfida è quella<br />
di incrementare<br />
la dimensione<br />
di connettività,<br />
anche dei<br />
macchinari,<br />
in modo che<br />
possano sempre<br />
più raccogliere,<br />
trattare,<br />
elaborare dati<br />
e permetterne<br />
la condivisione<br />
a distanza”<br />
(Foto Alten)<br />
sibile aderenti alle esigenze del mondo<br />
dell’industria che con la digitalizzazione<br />
ha messo il turbo allo sviluppo.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Torniamo alle tecnologie<br />
e all’impatto di Industria 4.0<br />
sull’industria italiana…<br />
R - L’Italia è il secondo paese manifatturiero<br />
d’Europa e il mantenimento<br />
di questa posizione e, perché no, il<br />
miglioramento, non può passare soltanto<br />
attraverso una generica innovazione tradizionale<br />
ma, al contrario, deve prevedere<br />
anche un processo di digitalizzazione<br />
delle industrie. L’obiettivo è favorire e<br />
sostenere la diffusione della connettività<br />
delle imprese. Questo in pratica significa:<br />
realizzazione di prodotti intelligenti,<br />
quelli che vengono definiti smart product,<br />
produzione di prodotti e servizi<br />
con supporto di tecnologie informative,<br />
ovvero smart manufacturing, creazione di<br />
nuovi modelli di business. Un programma<br />
intenso ma assolutamente sostenibile<br />
dalle imprese italiane a patto che<br />
nell’approccio al tema siano considerate<br />
le nostre specificità.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Può chiarire questo<br />
punto?<br />
R - Il manifatturiero italiano è riconosciuto<br />
nel mondo per la qualità e la<br />
forte personalizzazione dell’offerta. Al<br />
contrario, nel modello tedesco manca<br />
tutta la parte che caratterizza il Made<br />
in Italy e che noi abbiamo il dovere<br />
di valorizzare. Come paese possiamo<br />
puntare ad un manifatturiero digitalizzato<br />
per un design avanzato ove resti<br />
centrale la persona, che deve essere<br />
adeguatamente formata e aggiornata.<br />
Su questo dobbiamo lavorare. D’altra<br />
parte, in alcuni settori, penso ad<br />
esempio a quello dei macchinari e dei<br />
sistemi di produzione, c’è già molta tecnologia<br />
innovativa riconducibile almeno<br />
in parte a Industria 4.0. <strong>La</strong> sfida è<br />
quella di incrementare la dimensione<br />
di connettività, per esempio dei macchinari,<br />
in modo che possano sempre<br />
più raccogliere, trattare, elaborare dati<br />
e permetterne la condivisione anche a<br />
distanza.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Le imprese possono<br />
farcela da sole?<br />
R - Partendo dal presupposto che il livello<br />
di innovazione non è omogeneo, è<br />
ragionevole ipotizzare che per alcune sia<br />
necessario un affiancamento. In questo<br />
università, associazioni di categoria, istituzioni<br />
anche su base territoriale si sono<br />
già attivate per fare “informazione” nel<br />
senso più ampio del termine. Particolare<br />
attenzione è riservata al mondo delle PMI.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Nel concreto quali<br />
possono essere le occasioni che le PMI<br />
hanno per informarsi?<br />
R - In una situazione di overload di<br />
comunicazione, può diventare difficile<br />
orientarsi, inutile negarlo. Direi però che<br />
sono numerose le occasioni per dibattere<br />
in modo sensato e verificare da vicino le<br />
possibili applicazioni del nuovo approccio<br />
di Industria 4.0 anche alla nostra industria.<br />
Affidarsi a interlocutori accreditati<br />
semplifica notevolmente il processo di<br />
scelta. Anche perché, appunto, oggi tutti<br />
si dicono esperti della materia.<br />
Le occasioni per informarsi? Incontri,<br />
reperimento di documentazione ragionata,<br />
studi ad hoc, ma anche eventi dimostrativi,<br />
che per essere efficaci, ancora<br />
una volta lo sottolineo, devono essere<br />
n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
21
APPUNTAMENTI<br />
M&MT: un nuovo evento dedicato a motion e meccatronica<br />
Un nuovo business event dedicato a motion, meccatronica, robotica,<br />
automazione, embedded electronics, robotica, IoT e a tutte le<br />
tecnologie riconducibili a Industria 4.0. M&MT è in programma<br />
dal 4 al 6 ottobre <strong>2017</strong> l’evento si tiene nel quartiere espositivo di<br />
fieramilano Rho. Organizzata da Hannover Fairs International, Efim-<br />
Ente fiere italiane macchine e Fieramilano, e promossa da AidAM,<br />
IMVG, Assofluid e Ucimu, M&MT intende essere più di una mostra:<br />
è il primo co-fair mai realizzato, una fiera condivisa dove protagonisti<br />
non sono solo le tecnologie esposte ma anche gli operatori presenti<br />
che possono dedicarsi, fin dal primo incontro, allo sviluppo di nuovi<br />
progetti e collaborazioni. M&MT, che ha ottenuto anche il patrocinio<br />
del Politecnico di Milano, tra gli atenei maggiormente coinvolti sul<br />
tema di Industria 4.0 e sull’applicazione dell’IoT al manifatturiero, è<br />
un evento che cresce e si struttura anche insieme alle imprese che<br />
vi partecipano. Per questa ragione la manifestazione si è dotata di<br />
un Comitato Tecnico Scientifico che contribuirà a dare l’indirizzo ai<br />
contenuti trattati negli eventi organizzati a corollario con l’obiettivo di<br />
incrementare il valore del business-event per tutti gli operatori che<br />
parteciperanno alla manifestazione.<br />
A presiedere il Comitato Tecnico Scientifico è Marco Taisch,<br />
professore ordinario di Operations Management e di Advanced and<br />
Sustainable Manufacturing presso il Dipartimento di Ingegneria<br />
Gestionale del Politecnico di Milano, e Manufacturing Group.<br />
M&MT sarà una tre giorni di full immersion nel mondo dell’high tech<br />
applicato all’industria. Un momento di confronto per ragionare<br />
sugli scenari di sviluppo del manifatturiero che, sempre più,<br />
è orientato a dotarsi di sistemi di intelligenza capaci di rendere<br />
efficiente e sicura la fabbrica e i suoi addetti.<br />
Protagonisti di M&MT saranno produttori e distributori di<br />
sistemi, apparecchi e attrezzature attinenti ai settori: montaggio,<br />
movimentazione e manipolazione; automazione della produzione<br />
elettronica; robot industriali; controllo dei processi e delle<br />
lavorazioni; sistemi fieldbus e di comunicazione; impiantistica,<br />
componenti e accessori; oleodinamica e pneumatica; trasmissioni<br />
meccaniche, azionamenti elettrici e automazione industriale;<br />
software per l’automazione e la produzione; informatica per<br />
l’industria; ICT; software e hardware per lo sviluppo di sistemi e<br />
prodotti (PLM); sistemi di visione; sensori, rilevatori, trasduttori;<br />
misura e controllo; strumentazione di prova e misura; servizi;<br />
manutenzione; subfornitura tecnica.<br />
M&MT è il business-event che mette al centro le tecnologie che<br />
saranno sempre più diffuse nelle fabbriche del futuro. È un evento<br />
costruito per l’ingegnere che progetta, assembla, costruisce,<br />
per i responsabili di produzione, acquisti, controllo qualità e IT,<br />
che qui possono toccare con mano il prodotto. Ma è anche un<br />
evento capace di attrarre l’attenzione del vertice delle aziende<br />
manifatturiere, PMI e non solo, grazie all’approfondimento dei<br />
contenuti proposti negli incontri.<br />
calati nel contesto e dunque studiati<br />
secondo le esigenze delle imprese.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Parlando di studi<br />
ad hoc, Lei fa parte del Manufacturing<br />
Group della School of Management del<br />
Politecnico di Milano. Può illustrarci i<br />
temi su cui siete attualmente impegnati<br />
e come lavorate?<br />
R. - Il Manufacturing group è un gruppo<br />
di lavoro composto da circa 40 persone<br />
che si occupa di analizzare i temi relativi<br />
alla progettazione e gestione dei sistemi<br />
manifatturieri e delle operations con<br />
un focus particolare su sostenibilità ed<br />
efficienza energetica nel manifatturiero<br />
e nei servizi industriali, product e asset<br />
life cycle management.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Tra gli eventi dimostrativi<br />
possiamo considerare le fiere o<br />
sono una mera operazione commerciale?<br />
R. - Sia chiaro: le esposizioni fieristiche<br />
sono anzitutto eventi per fare business,<br />
eventi di cui le aziende hanno grande<br />
bisogno. Ma se organizzate con criterio<br />
e da operatori titolati, gli eventi espositivi<br />
sono a tutti gli effetti occasione di<br />
aggiornamento, comprensione, approfondimento<br />
di quelle tematiche che ancora<br />
sono poco conosciute. In Italia abbiamo<br />
tante fiere valide anche in materia di<br />
Industria 4.0. Tra queste a mio avviso c’è<br />
M&MT la cui filosofia è certamente innovativa,<br />
poiché somma alla dimensione<br />
del business quella dell’approfondimento<br />
tematico ragionato.<br />
Questo concept, che la differenzia rispetto<br />
ad altri eventi in programma nel <strong>2017</strong>,<br />
mi ha convinto ad accettare l’incarico di<br />
guida del Comitato Tecnico Scientifico<br />
che darà indirizzi preziosi per la definizione<br />
degli eventi collaterali pensati per<br />
arricchire di contenuto la manifestazione<br />
che si rivolge sia a chi, in fabbrica, lavora,<br />
progetta e costruisce – i profili tecnici<br />
dunque – sia a chi la fabbrica la gestisce:<br />
l’imprenditore o il management.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono le Sue<br />
aspettative?<br />
R. - Sono molto fiducioso, anche perché<br />
vedo un lavoro corale di istituzioni,<br />
associazioni, mondo della ricerca... Ora<br />
la palla passa alle aziende. Il Piano<br />
Industria 4.0 è un’ottima opportunità<br />
per le imprese che sapranno coglierla,<br />
capendo che non basta acquistare<br />
tecnologia ma occorre lavorare sulle<br />
competenze.<br />
22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong>
APPUNTAMENTI<br />
L’AGENDA<br />
Fornitore Offresi<br />
2-4 febbraio <strong>2017</strong><br />
Erba<br />
www.fornitoreoffresi.com<br />
IWA<br />
3-6 marzo <strong>2017</strong><br />
Norimberga, Germania<br />
www.iwa.info<br />
Components (Interpack)<br />
4-10 maggio <strong>2017</strong><br />
Düsseldorf, Germania<br />
www.packaging-components.com<br />
Industry Days<br />
8-10 maggio <strong>2017</strong><br />
Budapest, Ungheria<br />
iparnapjai.hu<br />
4-7 APRIL <strong>2017</strong><br />
EUREXPO LYON<br />
Z - Subcontracting Fair<br />
7-10 marzo <strong>2017</strong><br />
Leipzig, Germania<br />
www.zuliefermesse.de<br />
Interzum<br />
16-19 maggio <strong>2017</strong><br />
Colonia, Germania<br />
www.interzum.com<br />
Avtoprom<br />
14-16 marzo <strong>2017</strong><br />
San Pietroburgo, Russia<br />
www.restec.ru<br />
<strong>La</strong>miera<br />
17-20 maggio <strong>2017</strong><br />
Milano<br />
www.lamiera.net<br />
Southern Manufacturing<br />
& Electronics<br />
21-23 marzo <strong>2017</strong><br />
Farnborough, Gran Bretagna<br />
www.industrysouth.co.uk<br />
Mecspe<br />
23-25 marzo <strong>2017</strong><br />
Parma<br />
www.mecspe.com<br />
Fastener Fair Stuttgart<br />
28-30 marzo <strong>2017</strong><br />
Stoccarda, Germania<br />
www.fastenerfair.com<br />
Industrie Lyon<br />
4-7 aprile <strong>2017</strong><br />
Lione, Francia<br />
www.industrie-expo.com<br />
Outsource&SubCon<br />
4-7 aprile <strong>2017</strong><br />
Singapore<br />
www.mta-asia.com<br />
Hannover Messe<br />
24-28 aprile <strong>2017</strong><br />
Hannover, Germania<br />
www.hannovermesse.de<br />
Subcon Thailand<br />
17-20 maggio, <strong>2017</strong><br />
Bankok, Thailandia<br />
www.subconthailand.com<br />
Subcon<br />
6-8 giugno <strong>2017</strong><br />
Birmingham, Gran Bretagna<br />
www.subconshow.co.uk<br />
Subcontratación<br />
6-8 giugno <strong>2017</strong><br />
Bilbao, Spagna<br />
bilbaoexhibitioncentre.com<br />
Subcontracting<br />
6-9 giugno <strong>2017</strong><br />
Poznan, Polonia<br />
www.subcontracting.pl/pl/<br />
Alihankinta Subcontracting Fair<br />
Tampere, Finlandia<br />
26-28 settembre <strong>2017</strong><br />
www.alihankinta.fi<br />
M&MT<br />
4-6 ottobre <strong>2017</strong><br />
Milano<br />
www.mmt-italia.it<br />
INDUSTRIE: BUILDING<br />
TOMORROW TODAY<br />
22 000<br />
VISITORS<br />
900<br />
EXHIBITORS<br />
Avec le soutien du<br />
WWW.INDUSTRIE-EXPO.COM<br />
www.interprogettied.com n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 23
APPUNTAMENTI<br />
SINERGIE<br />
Nel 2018 CeMAT,<br />
il salone internazionale<br />
dell’intralogistica<br />
e del supply chain<br />
management,<br />
si affiancherà a Hannover<br />
Messe, la principale<br />
fiera delle tecnologie<br />
per l’industria. Puntando<br />
l’attenzione<br />
sulla digitalizzazione<br />
dell’intera filiera.<br />
Una piattaforma unica<br />
per smart factory e logistica 4.0<br />
Il prossimo anno il CeMAT si affiancherà<br />
alla Hannover Messe. Verrà infatti<br />
organizzato nel quartiere fieristico di<br />
Hannover in contemporanea con la più<br />
importante fiera mondiale delle tecnolo-<br />
CeMAT<br />
e Hannover<br />
Messe verranno<br />
organizzate come<br />
manifestazioni<br />
autonome, ma<br />
con la possibilità<br />
di attivare<br />
sinergie,<br />
per esempio<br />
nei padiglioni<br />
di Industrial<br />
Automation<br />
gie per l’industria. “CeMAT e Hannover<br />
Messe formeranno una coppia vincente:<br />
gli espositori CeMAT non potranno essere<br />
che avvantaggiati dalla presenza dei molti<br />
top decision maker dell’industria internazionale<br />
che convergeranno su Hannover.<br />
Grazie al suo indiscusso ruolo di fiera<br />
leader globale della produzione integrata,<br />
negli ultimi anni la Hannover Messe ha<br />
visto infatti crescere il proprio richiamo<br />
tra visitatori di tutto il mondo, che nella<br />
cornice dell’evento si informano non solo<br />
sulle innovazioni, ma anche sulle ultimissime<br />
idee e soluzioni per Industria 4.0.<br />
Anche gli espositori di Hannover Messe,<br />
d’altra parte, saranno avvantaggiati dalla<br />
contemporaneità con il CeMAT, perché<br />
l’intralogistica è una componente importante<br />
della smart factory e attraverso di<br />
essa i produttori possono ottimizzare<br />
ulteriormente la catena industriale del<br />
valore”, dice Jochen Köckler, del CdA di<br />
Deutsche Messe.<br />
CeMAT e Hannover Messe verranno<br />
organizzati come manifestazioni autonome,<br />
ma con la possibilità di attivare<br />
preziose sinergie dove se ne presenti<br />
l’opportunità, come nei padiglioni di<br />
Industrial Automation. È qui infatti che<br />
batte il cuore di Industria 4.0, della<br />
produzione in rete, autonoma, capace<br />
di auto-organizzarsi. Il cliente chiede<br />
sempre più prodotti espressamente su<br />
misura per sé e per le proprie esigenze, e<br />
questo comporta la necessità di una produzione<br />
estremamente flessibile, come<br />
la si può realizzare solo attraverso le<br />
soluzioni di Industria 4.0. “<strong>La</strong> produzione<br />
sta cambiando velocemente e con<br />
essa crescono anche le richieste di una<br />
intralogistica intelligente e integrata.<br />
Affiancando il CeMAT alla Hannover<br />
Messe, mettiamo a disposizione dei<br />
visitatori una piattaforma unica nel suo<br />
genere che consentirà loro di informarsi,<br />
in un contesto globale, su tutte le nuove<br />
tecnologie e soluzioni per Industria 4.0<br />
e per Logistica 4.0. E interpelleremo<br />
espressamente anche visitatori lontani<br />
dall’industria”, spiega Köckler.<br />
Hannover Messe 2016 ha registrato<br />
190.000 visitatori, dei quali uno su<br />
tre era di provenienza estera e praticamente<br />
uno su due rappresentava<br />
l’industria manifatturiera. Nel 2018,<br />
inoltre, sono attesi al CeMAT soprattutto<br />
decision maker internazionali dei<br />
settori del commercio e dei servizi. Sono<br />
previsti infatti altri sviluppi importanti<br />
per il commercio online, e gli addetti<br />
alla logistica puntano sempre più su<br />
24<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong>
soluzioni automatizzate, che saranno<br />
in mostra al CeMAT.<br />
LOGISTICA 4.0 AL CENTRO<br />
DELL’ATTENZIONE<br />
Il CeMAT sarà allestito nell’area nord del<br />
quartiere fieristico di Hannover e i visitatori<br />
vi accederanno dai frequentatissimi<br />
ingressi di quel settore.<br />
Il tema dell’IT per la logistica sarà ancora<br />
una volta al centro dell’attenzione del<br />
salone. Il settore espositivo legato a questo<br />
tema è dislocato in realtà nel padiglione<br />
19/20, ma l’IT ha un ruolo importante<br />
praticamente in tutti gli stand. “<strong>La</strong> digitalizzazione<br />
dell’intera supply chain al di là<br />
dei confini dell’azienda è la premessa per<br />
la creazione di catene logistiche autonome<br />
dotate di sistemi di autocontrollo. Esistono<br />
già molte soluzioni tecniche singole, come<br />
sistemi per la gestione del magazzino,<br />
container intelligenti o sistemi di trasporto<br />
senza conducente. I visitatori del CeMAT<br />
potranno vedere ad Hannover qual è<br />
l’azione congiunta di queste soluzioni e<br />
quali vantaggi competitivi ne derivano”,<br />
dice ancora Köckler.<br />
Nell’area espositiva Logistics IT sarà presente,<br />
tra le varie aziende, anche Team<br />
GmbH di Paderborn, il cui Ceo Michael<br />
Baranowski si dichiara molto soddisfatto<br />
della contemporaneità tra CeMAT e Hannover<br />
Messe: “Digitalizzazione e Logistica<br />
4.0 trainano il settore. Le aziende<br />
affrontano le sfide della globalizzazione e<br />
degli sviluppi dell’e-commerce spingendosi<br />
fino alla Same Day Delivery, il servizio di<br />
consegna nel giorno stesso dell’ordine.<br />
Questo porta naturalmente a una totale<br />
rivalutazione delle soluzioni IT disponibili.<br />
Solo le tecnologie più evolute, infatti,<br />
possono garantire risposte ad altezza di<br />
futuro. E l’abbinamento tra CeMAT 2018<br />
e Hannover Messe offre la<br />
cornice ideale per decisioni<br />
di investimento sicure”.<br />
SOLUZIONI PER LA<br />
LOGISTICA DEL FUTURO<br />
I tre padiglioncini sotto il<br />
Tetto Expo accoglieranno<br />
ancora una volta i maggiori<br />
produttori di carrelli<br />
elevatori. Carrelli elevatori<br />
e accessori verranno esposti anche nei<br />
confinanti padiglioni 25 e 26, dove, per la<br />
prima volta, saranno in mostra anche gru e<br />
accessori. L’area scoperta sarà interamente<br />
a disposizione del CeMAT, che, arrivando<br />
a occupare così complessivamente una<br />
superficie espositiva di 110.000 metri<br />
quadrati, sarà il più grande salone mondiale<br />
per l’intralogistica e il supply chain<br />
management. “Al CeMAT vengono proposte<br />
soluzioni complete per la logistica<br />
del futuro. Grazie al suo allestimento in<br />
contemporanea con la Hannover Messe,<br />
il salone acquisterà una maggiore importanza<br />
a livello internazionale e diventerà<br />
barometro delle tendenze per l’intero<br />
settore”, aggiunge Köckler.<br />
I produttori di tecnologia per la movimentazione<br />
interna e di robotica, e i<br />
fornitori di soluzioni di logistica per la<br />
produzione occuperanno il padiglione<br />
21. Nel confinante padiglione 24 saranno<br />
trattati invece i temi della logistica dei<br />
trasporti, della tecnologia del packaging<br />
e delle tecnologie di identificazione. “Il<br />
tema del packaging verrà ancora una<br />
volta trattato a sé e ampliato, perché è<br />
molto importante per l’intralogistica”,<br />
spiega Köckler. Industria 4.0 rappresenta<br />
nuove opportunità per l’industria del<br />
packaging. Il packaging di un prodotto<br />
infatti può essere non solo marcatamente<br />
personalizzato, ma anche dotato esso<br />
stesso di intelligenza e fornire inoltre<br />
informazioni sul prodotto.<br />
SOLUZIONI DI INTRALOGISTICA<br />
I fornitori di soluzioni di intralogistica<br />
daranno prova della loro competenza<br />
già durante l’edizione <strong>2017</strong> della Hannover<br />
Messe, dove circa 20 espositori del<br />
CeMAT dimostreranno, nella cornice del<br />
padiglione 32, quale contributo sono in<br />
grado di dare alla catena industriale del<br />
valore e che cosa il settore è in grado<br />
di offrire. E non è tutto: a queste presentazioni<br />
degli espositori si affiancherà<br />
anche un Forum sui temi dell’intralogistica<br />
attualmente connessi alla produzione,<br />
organizzato congiuntamente da Deutsche<br />
Messe e dall’Associazione di categoria dei<br />
sistemi per la movimentazione interna e<br />
dell’intralogistica presso l’Associazione dei<br />
costruttori tedeschi di macchine e impianti<br />
(VDMA). “Industria 4.0 e intralogistica<br />
sono strettamente interdipendenti. Nel<br />
pavillon dedicato al CeMAT all’interno<br />
della Hannover Messe <strong>2017</strong> illustreremo ai<br />
visitatori quello che le soluzioni di intralogistica<br />
per i processi di produzione e per la<br />
supply chain sono in grado di offrire oggi. E<br />
poiché non si pongono praticamente limiti<br />
alle possibilità offerte dalla tecnologia,<br />
daremo anche alcune piccole anticipazioni<br />
sugli sviluppi tecnici del futuro”, sottolinea<br />
Sascha Schmel, direttore dell’associazione<br />
di settore interna a VDMA.<br />
www.interprogettied.com n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 25
APPUNTAMENTI<br />
HANNOVER MESSE<br />
Lo spirito di innovazione nel manifatturiero<br />
Con il tema conduttore “Integrated<br />
Industry - Creating Value”,<br />
Hannover Messe, che si terrà<br />
da lunedì 24 a venerdì 28 aprile<br />
<strong>2017</strong>, sarà hotspot globale per<br />
tutti i temi della digitalizzazione<br />
della produzione (Industrie 4.0) e<br />
dei sistemi energetici (Integrated<br />
Energy) e riunirà sotto un unico<br />
tetto sette fiere leader: Industrial<br />
Automation, MDA – Motion, Drive<br />
& Automation, Digital Factory,<br />
Energy, ComVac, Industrial Supply<br />
e Research & Technology.<br />
Il termine “startup” viene spesso<br />
associato a realtà create da<br />
giovani imprenditori nel settore<br />
dell’IT. Ad Hannover Messe i visitatori<br />
scopriranno però che ci sono<br />
anche altre startup, che sono alla<br />
base della creazione di prodotti<br />
molto particolari: un pulitore della<br />
catena di trasporto attivabile senza<br />
interruzione del funzionamento<br />
dell’impianto, ad esempio, o un<br />
pulitore ad acqua alimentato da<br />
energia solare, oppure uno scooter<br />
elettrico con batterie portatili,<br />
o ancora rotori in termoplastica<br />
per centrali eoliche. Prodotti<br />
come questi, che nascono da una<br />
combinazione tra IT e ingegneria<br />
meccanica, sono la dimostrazione<br />
perfetta dello spirito di innovazione<br />
dell’industria manifatturiera.<br />
“In campo industriale c’è una forte<br />
domanda di startup, ma qui le sfide<br />
sono molto diverse da quelle del<br />
settore IT”, spiega Sonia Wedell-<br />
Castellano, Direttore del progetto<br />
presso la Deutsche Messe. “Spesso<br />
i prodotti sono costituiti da<br />
dispositivi o da macchine, e quindi<br />
il loro sviluppo richiede molto<br />
più tempo e investimenti molto più<br />
importanti. <strong>La</strong> nostra offerta per<br />
le startup alla Hannover Messe<br />
tiene conto delle esigenze di questi<br />
innovatori”.<br />
Young Tech Enterprises, nel padiglione<br />
3, è l’hub delle attività delle<br />
startup alla Hannover Messe. Giovani<br />
imprenditori e giovani aziende<br />
incontreranno qui reti di startup,<br />
acceleratori e società di promozione<br />
economica, aziende consolidate<br />
e investitori. L’hub include<br />
un’area espositiva, un forum, eventi<br />
di pitching e di matchmaking e<br />
workshop. I partecipanti potranno<br />
inoltre approfittare delle sinergie<br />
con Research & Technology, nel<br />
padiglione 2, e dei contatti con le<br />
migliaia di espositori e di investitori<br />
presenti alla Hannover Messe. Nel<br />
2016 si sono presentati a Young<br />
Tech Enterprises 116 espositori di<br />
12 Paesi.<br />
Il concorso “Startup Pitches@<br />
Young Tech Enterprises” è imperniato<br />
sulla capacità di sintesi: i<br />
concorrenti devono riuscire a convincere<br />
il pubblico delle qualità<br />
del loro prodotto nello spazio di<br />
pochissimi minuti. Trentadue espositori<br />
si contenderanno in questa<br />
cornice un premio in denaro di<br />
5.000 euro, oltre a nuovi supporter<br />
e investitori. L’azienda berlinese<br />
FDX Fluid Dynamix GmbH ha vinto<br />
l’edizione 2016 con il suo ugello<br />
OsciJet, che mixa gas e liquidi<br />
senza parti in movimento.<br />
Oltre a Young Tech Enterprises,<br />
Hannover Messe propone anche<br />
altre possibilità di partecipazione<br />
su misura per le startup. Con il<br />
programma “Giovani aziende innovative”,<br />
ad esempio, il Ministero<br />
Federale per gli Affari Economici<br />
e per l’Energia (BMWi) allestisce<br />
collettive per startup nella cornice<br />
di tre delle fiere specializzate della<br />
Hannover Messe: Digital Factory,<br />
Energy e Industrial Automation. Il<br />
pacchetto fiera previsto al riguardo<br />
dà diritto a uno stand chiavi in<br />
mano, a un servizio di segreteria<br />
centrale e a una lounge condivisa<br />
per gli incontri.<br />
IL CONCORSO INTERNAZIONALE<br />
Manus <strong>2017</strong> premierà le soluzioni migliori<br />
con cuscinetti a strisciamento<br />
Prende il via la fase di candidatura al concorso che premia le<br />
soluzioni più interessanti con cuscinetti a strisciamento in polimeri:<br />
un’occasione per aziende e sviluppatori per partecipare al concorso<br />
internazionale Manus. Che si tratti di applicazioni in serie per l’industria<br />
o di pezzi singoli, tutti possono cercare di vincere presentando<br />
un’applicazione che preveda l’impiego<br />
di cuscinetti a strisciamento in polimeri.<br />
I vincitori saranno premiati durante la<br />
fiera di Hannover <strong>2017</strong> con premi in<br />
denaro fino a 5.000 euro. I cuscinetti<br />
a strisciamento in polimeri offrono<br />
vantaggi specifici in qualsiasi settore,<br />
anche in acqua, terra ferma o aria. Negli aeroplani ad energia<br />
solare consentono di ridurre il peso, nelle centrali che sfruttano<br />
l’energia delle onde del mare proteggono dalla corrosione, sulle<br />
strade garantiscono uno scorrimento senza attrito e sono inoltre<br />
più economici e duraturi rispetto alle soluzioni metalliche simili. Al<br />
fine di far emergere l’immenso potenziale ancora inesplorato dei<br />
cuscinetti in plastica, il premio Manus ha raggiunto ormai l’ottava<br />
edizione. L’iniziativa congiunta di Igus, dell’Istituto per materiali<br />
compositi, della rivista Industrieanzeiger e dell’Università di Colonia,<br />
premia quelle applicazioni che utilizzano cuscinetti a strisciamento<br />
in polimeri, particolarmente efficienti dal punto di vista tecnico ed<br />
economico e che mettono in evidenza<br />
la creatività dei loro ideatori.<br />
<strong>La</strong> cerimonia di premiazione si svolgerà<br />
alla fiera di Hannover del <strong>2017</strong><br />
presso lo stand Igus. I vincitori del<br />
concorso si aggiudicheranno un premio<br />
in denaro fino a 5.000 euro.<br />
26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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SUBFORNITORI<br />
MECCANICA<br />
Con la seconda<br />
partecipazione ad IZB<br />
TeamWork ha consolidato<br />
il suo ruolo di fornitore<br />
apprezzato dell’industria<br />
tedesca. Per il medio<br />
termine è previsto un<br />
ulteriore ampliamento<br />
delle proposte tecnologiche<br />
con l’ingresso nel team<br />
di nuovi soci con attività<br />
complementare a quella<br />
dei fondatori.<br />
Un partner di primo piano<br />
per il mondo dell’automotive<br />
Nell’ottobre scorso per la seconda<br />
volta TeamWork era presente a<br />
IZB Internationale Zulieferbörse,<br />
l’importante manifestazione dedicata al<br />
settore automobilistico, che si tiene a<br />
Wolfsburg (D).<br />
Per un commento sulla riuscita della partecipazione<br />
e un aggiornamento sull’attività<br />
attuale del TeamWork abbiamo<br />
incontrato il Team leader Mauro Mottola.<br />
TeamWork<br />
allo stand di IZB<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Dott. Mottola, con<br />
quali obiettivi avete partecipato a IZB e<br />
in quale misura le vostre aspettative sono<br />
state soddisfatte?<br />
R. - L’obiettivo era quello di avere un’ulteriore<br />
conferma della validità del nostro<br />
progetto nella più importante fiera internazionale<br />
nel mondo della subfornitura<br />
per l’automotive, che si tiene proprio nel<br />
piazzale in cui ha sede la Volkswagen.<br />
Allo stand ci siamo presentati con le<br />
aziende che fanno parte del nostro<br />
team (Alfa Ossidazione, Berta, Mollificio<br />
Lombardo, Fonderia Sala) e con tre<br />
aziende satellite.<br />
Il ritorno ad IZB, dopo la partecipazione<br />
del 2014, ha dimostrato che le aziende<br />
di TeamWork godono di buona salute e<br />
sono state in grado di ripresentarsi al<br />
mercato tedesco con l’obiettivo di accrescere<br />
ulteriormente il loro posizionamento<br />
in Germania.<br />
Abbiamo apprezzato il fatto che molte<br />
aziende che ci avevano conosciuto due<br />
anni prima sono ritornate al nostro stand<br />
animate da un concreto interesse a collaborare<br />
con noi.<br />
Oltre a rivedere i clienti attivi, quest’anno<br />
abbiamo registrato numerosi incontri<br />
importanti, cui sono seguite una serie<br />
di offerte finalizzate a stabilire nuove<br />
collaborazioni, che si concretizzeranno<br />
nel <strong>2017</strong> e negli anni successivi.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come si presentava<br />
lo stand di TeamWork?<br />
R. - Lo stand si estendeva su una superficie<br />
di 80 m 2 e presentava una serie di<br />
vetrine con i pezzi prodotti per alcuni dei<br />
nostri clienti di riferimento.<br />
Chi non ci conosceva si è meravigliato ed<br />
ha apprezzato come un’unica organizzazione<br />
sia in grado di sviluppare una ricca<br />
gamma di pezzi complessi, che prevedono<br />
una serie di lavorazioni complementari.<br />
Abbiamo presentato diversi componenti<br />
per il settore automotive e ad altri settori<br />
industriali.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - È stata significativa<br />
anche la partecipazione delle società<br />
satelliti, forse destinate a far parte di<br />
TeamWork…<br />
28<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
www.interprogettied.com
R. - <strong>La</strong> partecipazione di queste società<br />
satelliti è stata importante avendo offerto<br />
a queste strutture la possibilità di avere<br />
contatti con aziende qualificate operanti<br />
in Germania; per TeamWork è stata l’occasione<br />
per dimostrare che il suo servizio<br />
è in ulteriore sviluppo e potrà avvalersi<br />
di altri specialisti.<br />
Esterno<br />
dello stand di<br />
TeamWork a IZB<br />
Internationale<br />
Zulieferebörse<br />
(Wolfsburg)<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> partecipazione<br />
a IZB ha offerto anche alcuni spunti per<br />
intraprendere nuovi progetti?<br />
R. - Una fiera così importante rappresenta<br />
comunque una vetrina di nuove<br />
tecnologie che potremo proporre anche<br />
ai nostri clienti.<br />
L’investimento per la partecipazione è<br />
ampiamente compensato dalla possibilità<br />
di cogliere nuove opportunità che<br />
consentano di restare all’avanguardia<br />
della tecnologia.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Qual è il suo giudizio<br />
sull’andamento dell’attività di TeamWork<br />
nel corso del 2016?<br />
R. - Il giudizio è sicuramente molto<br />
positivo: la partnership tra le aziende<br />
del team si è rivelata sempre più<br />
efficace ed ha consentito di porre le<br />
basi per sviluppare nuovi progetti con<br />
primarie aziende tedesche del settore<br />
automotive.<br />
<strong>La</strong> partecipazione ad IZB ha rappresentato<br />
per i clienti tedeschi un’ulteriore<br />
conferma della validità delle nostre proposte.<br />
Sulla base di questi buoni risultati<br />
abbiamo già confermato la nostra presenza<br />
all’edizione del 2018.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono, invece,<br />
gli obiettivi per il breve-medio termine?<br />
R. - Innanzitutto, occorre premettere che<br />
il lavoro non ci manca e il nuovo anno<br />
si presenta con buone prospettive; infatti<br />
disponiamo già di un parco clienti che<br />
aspettano di iniziare a collaborare con<br />
TeamWork.<br />
È previsto l’inserimento nel team di alcune<br />
società satellite che consentirà di soddisfare<br />
la richiesta di una gamma sempre<br />
più ampia di applicazioni. Come ho già<br />
affermato in altre occasioni, non abbiamo<br />
fretta di diventare più grandi, ma siamo<br />
intenzionati ad inserire nel team aziende<br />
qualificate che condividano le nostre<br />
strategie e ci offrano ulteriori possibilità.<br />
Attorno al mese di marzo prevediamo<br />
anche di realizzare una convention che<br />
presenti nuove aziende e nuove proposte.<br />
Nel <strong>2017</strong> svilupperemo anche alcune<br />
compagne commerciali, durante le quali<br />
visiteremo i clienti fidelizzati e quelli nuovi.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’esperienza del<br />
TeamWork sul mercato tedesco potrebbe<br />
essere replicata in altri mercati europei<br />
(Svizzera, Austria o altri)?<br />
R. - Sicuramente l’esperienza è replica-<br />
Il teamleader Mauro Mottola<br />
www.interprogettied.com<br />
n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
29
SUBFORNITORI<br />
bile, purché sia disponibile una persona<br />
con un’adeguata conoscenza del mercato<br />
in cui si vorrebbe operare.<br />
Siamo aperti ad applicare il nostro modello<br />
di business, non solo nei paesi di lingua<br />
tedesca, ove esistano le condizioni per<br />
mettere in luce l’efficacia delle nostre<br />
tecnologie e della nostra organizzazione.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’esperienza di<br />
TeamWork è servita alle singole aziende<br />
associate anche per l’attività che svolgono<br />
autonomamente in Italia e all’estero?<br />
R. - Le esperienze in Germania sono certamente<br />
servite per ampliare gli orizzonti<br />
delle singole aziende. Tutte le visite realizzate<br />
presso i clienti tedeschi hanno messo<br />
in evidenza le richieste e i procedimenti<br />
necessari per operare nella fascia più qualificata<br />
del mercato. Di conseguenza, le<br />
aziende del team hanno raccolto elementi<br />
per migliorare la loro organizzazione e<br />
poter aspirare ad un vero salto di qualità.<br />
Alcune società hanno ottenuto le certificazioni<br />
produttive, come la ISO 9001 e<br />
la ISO TS per il mercato dell’automotive.<br />
Inoltre, TeamWork ha permesso alle sue<br />
aziende di partecipare a progetti in settori<br />
industriali in cui finora non avevano avuto<br />
l’occasione di operare.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono i programmi<br />
di TeamWork per il lungo termine?<br />
R. - Anche nel lungo termine l’obiettivo<br />
primario è sempre quello di promuovere<br />
progetti rispondenti alle necessità dei<br />
clienti. Siamo partiti nel 2011, ottenendo<br />
un riscontro sempre più favorevole da<br />
parte del mercato.<br />
Oggi spesso sono i potenziali clienti che ci<br />
cercano e questo ci inorgoglisce, spingendoci<br />
a proseguire nella strada intrapresa.<br />
Le richieste che ci pervengono sono molte:<br />
il nostro compito è quello di sviluppare<br />
quelle in cui sia possibile, per tutte le<br />
aziende del team, sviluppare esperienze<br />
innovative e tecnologie performanti.<br />
Quando il team potrà contare su 12-13<br />
imprese, con un’attività complementare,<br />
saremo in grado di fornire un servizio<br />
ancora più completo.<br />
Non aspiriamo a diventare molto grandi;<br />
anche in futuro verrà privilegiata la qualità<br />
e ciascuna azienda dovrà restare protagonista<br />
con la propria specializzazione.<br />
30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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Fiere, Convegni e tante News
SUBFORNITORI<br />
PROGETTAZIONE E PRODUZIONE<br />
CM ® Cerliani, che vanta<br />
una lunga tradizione<br />
nel campo della<br />
componentistica delle<br />
macchine per cucire<br />
e delle macchine utensili,<br />
negli anni recenti ha<br />
diversificato l’attività,<br />
ottenendo un buon<br />
posizionamento nei settori<br />
della meccanica ad alto<br />
valore aggiunto.<br />
Soluzioni flessibili<br />
e personalizzate per<br />
la meccanica di precisione<br />
di Francesco Goi<br />
Il marchio CM ® Cerliani è sinonimo di<br />
precisione e di garanzia della massima<br />
qualità. Personale specializzato di elevata<br />
professionalità, tecnologie d’avanguardia<br />
nella produzione, impiego delle migliori<br />
materie prime e rigorosi controlli delle singole<br />
fasi di lavorazione, sono la chiave di un<br />
prodotto di qualità superiore. L’azienda conta<br />
attualmente su una forza lavoro di circa 100<br />
dipendenti e rappresenta attualmente la<br />
realtà numericamente più consistente della<br />
città di Pavia nel settore della meccanica.<br />
Tuttora la società è molto legata al territorio,<br />
potendo contare sul senso di responsabilità<br />
di tre generazioni di imprenditori che si sono<br />
succedute alla sua guida.<br />
Per fare il punto sugli sviluppi più recenti<br />
dell’attività, che trovano importanti applicazioni<br />
nel campo più qualificato della subfornitura,<br />
abbiamo incontrato l’Ing. Daniele<br />
Cerliani, Imprenditore e Vice-Presidente della<br />
società.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ing. Cerliani, quali<br />
sono state le tappe fondamentali della<br />
CM ® Cerliani?<br />
R. - <strong>La</strong> CM ® Cerliani fu fondata da mio<br />
nonno, Maurizio Cerliani, nel 1932 come<br />
spin off della Necchi macchine per cucire<br />
e, sin dalla fondazione e fino agli anni<br />
Vista dall’alto<br />
dello stabilimento<br />
CM ® Cerliani<br />
a Pavia<br />
Daniele Cerliani,<br />
Amministratore<br />
Delegato<br />
e Vice-Presidente<br />
di CM ® Cerliani<br />
Settanta, ha dedicato la sua attività a due<br />
settori principali: la produzione di crochet<br />
per le macchine per cucire e la costruzione<br />
di macchine utensili, sia per uso proprio<br />
che per la commercializzazione, fornendo<br />
impianti completi soprattutto nel settore delle<br />
macchine per cucire, in Italia e all’estero a<br />
nomi importanti come Singer e Pfaff.<br />
A partire dagli anni Settanta la società è<br />
uscita dal mercato delle macchine utensili<br />
(che peraltro ha continuato a produrre con<br />
successo, ma solo per uso interno) e si è<br />
dedicata alla produzione di crochet per<br />
macchine per cucire, soprattutto industriali,<br />
per applicazioni che spaziano dall’abbigliamento<br />
alla pelletteria (scarpe, borse,<br />
cinture), dai divani all’automotive (sedili,<br />
cinture di sicurezza, air bag, volanti). In<br />
quest’ultimo settore basti ricordare che<br />
abbiamo sviluppato prodotti speciali che<br />
forniamo a grandi nomi come Johnson<br />
Control, TRW, Lear, Faurecia, Autoliv.<br />
L’esportazione attualmente rappresenta circa<br />
il 90% del giro d’affari: in tutto il mondo<br />
forniamo il nostro prodotto sia ai costruttori<br />
32<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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di macchine per cucire come primo equipaggiamento,<br />
sia al mercato dei pezzi di<br />
ricambio. Il marchio aziendale è depositato<br />
in oltre 70 Paesi, in cui il nostro prodotto è<br />
apprezzato come sinonimo di qualità e di<br />
alta precisione.<br />
<strong>La</strong> nostra società vanta inoltre un ottimo<br />
ufficio tecnico per lo sviluppo di nuovi prodotti,<br />
la loro ingegnerizzazione (in una logica<br />
DFP Design for Production) e lo sviluppo di<br />
attrezzature, calibri e anche macchine utensili<br />
speciali. Abbiamo sviluppato negli anni anche<br />
vari brevetti sui nostri prodotti e attualmente<br />
Lo staff<br />
di CM ® Cerliani<br />
A sinistra: reparto<br />
fresatura;<br />
a destra: tornio<br />
di ripresa<br />
e fresatura<br />
a 5 assi<br />
progettato<br />
e realizzato<br />
da CM ® Cerliani<br />
ne abbiamo attivi una decina, depositati nei<br />
principali paesi industrializzati.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali scelte innovative<br />
avete adottato nel corso degli ultimi anni?<br />
R. - Negli ultimi anni abbiamo deciso di<br />
aprirci a nuovi settori applicativi, diversificando<br />
e sfruttando il nostro patrimonio di<br />
macchine e di conoscenze nel campo delle<br />
varie tecnologie meccaniche. Il crochet per<br />
macchine per cucire è oggi uno dei prodotti<br />
meccanici più complessi e raffinati esistenti<br />
in quanto a complessità geometrica e del<br />
ciclo tecnologico, per finiture superficiali,<br />
tolleranze geometriche e dimensionali. Noi<br />
siamo leader mondiali da più di 85 anni in<br />
uno dei prodotti meccanici più difficili e con<br />
una pressione costante sui costi. Questa è<br />
la nostra storia, questa è la nostra forza!<br />
Abbiamo individuato infatti i nostri punti di<br />
forza nel settore del contoterzismo.<br />
Mentre molte aziende che lavorano contoterzi<br />
sono specializzate in una sola tecnologia<br />
meccanica (es. tornitura, o fresatura, o altro),<br />
la peculiarità della CM ® Cerliani è invece<br />
quella di conoscere approfonditamente e<br />
avere al nostro interno l’intero processo<br />
produttivo dalla barra d’acciaio al prodotto<br />
finito passando per i diversi processi intermedi<br />
(tornitura da barra e di ripresa, fresatura<br />
sino a 5 assi, trattamenti superficiali e termici,<br />
rettifiche per interni, per esterni e tangenziali,<br />
montaggi ed altre operazioni particolari quali<br />
pulitura, burattatura, sabbiatura, tempra a<br />
induzione, cromatura e altri rivestimenti,<br />
pressatura di tranciatura e di piegatura della<br />
lamiera, incollaggi, saldobrasatura, ecc.).<br />
Inoltre per molte altre tecnologie particolari,<br />
abbiamo consolidati rapporti con primari<br />
partner di alta qualità e affidabilità (anodizzazione,<br />
rivestimenti PVD, teflonatura, doratura,<br />
nichelatura, fotoincisione, elettroerosione,<br />
nitrurazione…)<br />
Soddisfiamo le esigenze più diversificate<br />
anche grazie al lavoro svolto dal nostro<br />
ufficio tecnico, che vanta una conoscenza<br />
approfondita del prodotto e della sua ingegnerizzazione<br />
in tutte le fasi. Questa peculiarità<br />
può essere di grande supporto anche<br />
nel campo delle lavorazioni per conto terzi,<br />
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n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
33
SUBFORNITORI<br />
in cui il cliente richiede un miglioramento<br />
del prodotto o l’ottimizzazione dei costi<br />
produttivi. Questo servizio a 360° è possibile<br />
proprio grazie alla conoscenza dell’intero<br />
ciclo produttivo.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - A quali tipologie di<br />
aziende si rivolge prevalentemente la vostra<br />
attività?<br />
R. - <strong>La</strong> CM ® Cerliani si rivolge al cliente<br />
esigente, che richiede un prodotto di meccanica<br />
fine, dove la qualità è imprescindibile!<br />
Intendendo per meccanica fine, un prodotto<br />
di ingombro massimo circa 65 mm per lato<br />
del cubo circoscritto con la presenza di<br />
almeno uno dei seguenti fattori: geometrie<br />
complesse, elevata precisione, tolleranze<br />
dimensionali o geometriche molto ristrette,<br />
L’immagine che accompagna lo slogan “<strong>La</strong> nostra storia.<br />
<strong>La</strong> nostra qualità. Nelle tue mani” rappresenta una scatola,<br />
in cui l’utilizzatore può trovare le diverse tecnologie<br />
per soddisfare le sue necessità e realizzare “il suo sogno”<br />
di alta qualità e di geometria complessa.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’alto livello qualitativo<br />
dei vostri prodotti vi ha consentito, negli<br />
anni recenti, di subire in misura minore le<br />
conseguenze della crisi?<br />
R. - <strong>La</strong> crisi ha penalizzato un po’ tutti:<br />
peraltro, la presenza internazionale molto<br />
spinta e la diversificazione dei mercati di<br />
sbocco ci hanno consentito di compensare<br />
la flessione del mercato.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono i risultati<br />
più recenti dell’innovazione tecnologica<br />
introdotta?<br />
R. - Tra le macchine più recenti, progettate<br />
e realizzate dalla CM ® Cerliani, vanno citate<br />
le rettificatrici per interni per rettifiche in<br />
esigenze di finitura sofisticate, ciclo tecnologico<br />
complesso con molte fasi.<br />
<strong>La</strong> tradizione aziendale nel campo delle<br />
macchine per cucire, molto sofisticato,<br />
determina un’attenzione particolare da<br />
parte del nostro staff per i dettagli e le<br />
finiture (ad esempio assenza di spigoli<br />
taglienti, bave, rigature, micro ammaccature,<br />
e al contrario la presenza di smussi e<br />
superfici ben levigate), tutte caratteristiche<br />
molto apprezzate da parte della clientela<br />
molto qualificata ed esigente.<br />
Altra nostra caratteristica peculiare è l’alto<br />
grado di automazione e di flessibilità nelle<br />
lavorazioni di macchina, che ci permettono di<br />
essere particolarmente competitivi su lotti di<br />
produzione da 50-100 pezzi sino a svariate<br />
decine di migliaia.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Oltre a quelli che hanno<br />
contraddistinto negli anni l’attività aziendale,<br />
in quali settori state cogliendo ulteriori<br />
affermazioni?<br />
R. - Nel corso degli ultimi anni abbiamo<br />
ottenuto risultati significativi per esempio nel<br />
settore delle armi sportive, dove le richieste<br />
sono particolarmente sofisticate, soprattutto<br />
per quanto riguarda i meccanismi di scatto<br />
dove sono necessarie geometrie complesse<br />
e un’alta precisione.<br />
Stiamo lavorando anche nel campo degli<br />
iniettori (sia diesel che delle materie plastiche),<br />
collaborando con alcune aziende di<br />
primo piano del settore.<br />
Altre possibili applicazioni saranno possibili<br />
in altri comparti industriali appunto in<br />
cui è richiesta la realizzazione di prodotti<br />
accoppiamento ad elevato grado di automazione,<br />
dotate di robot antropomorfi di<br />
carico-scarico, controlli di misure in-process,<br />
mole in CBN e filtraggio olio a 3 micron.<br />
Inoltre, abbiamo sviluppato centri di lavorazione<br />
a 5 assi, che eseguono lavorazioni di<br />
tornitura di ripresa e fresatura, proprio per<br />
soddisfare le esigenze complesse dei nostri<br />
prodotti di meccanica fine con un elevato<br />
grado di automazione e di flessibilità.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Qual è il Suo giudizio<br />
sui risultati ottenuti nel corso degli anni<br />
recenti e quali le aspettative per il brevemedio<br />
termine?<br />
R. - Siamo molto soddisfatti dei riscontri<br />
avuti dopo la diversificazione dell’attività:<br />
senza sostenere particolari investimenti nel<br />
34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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marketing, ma basandoci soprattutto sul<br />
passaparola, abbiamo soddisfatto le aspettative<br />
di clienti vecchi e nuovi grazie all’alta<br />
tecnologia e ai prezzi sostenibili.<br />
Continueremo ad investire in questo ambito,<br />
anche partecipando ad alcune fiere specializzate.<br />
In particolare, la CM ® Cerliani sarà presente<br />
come espositore al Mecspe di Parma (25-27<br />
marzo), che avevamo apprezzato negli anni<br />
scorsi in qualità di visitatori. Nell’autunno<br />
scorso abbiamo partecipato allo Sfortec Industry<br />
di Milano, organizzata in concomitanza<br />
con la Bi-Mu.<br />
Nel futuro prevediamo di partecipare anche<br />
alle manifestazioni più importanti sui mercati<br />
esteri: soprattutto sul mercato tedesco, infatti,<br />
stiamo già ottenendo buoni risultati anche<br />
tecnologie in grado di soddisfare le sue<br />
necessità e di realizzare “il suo sogno”. È il<br />
“gioco” più bello avere a disposizione tutto<br />
ciò che serve in un unico posto e poterlo<br />
combinare come meglio si vuole! Inoltre, se<br />
serve, c’è sempre anche il nostro ufficio tecnico<br />
(pure presente nella “scatola”) sempre<br />
pronto ad aiutare il cliente a “solidificare il<br />
suo sogno” del prodotto perfetto.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> meccanica italiana,<br />
superati gli anni più difficili, è tuttora sensibile<br />
ai prodotti tecnologicamente più avanzati?<br />
R. - Sicuramente la fascia più qualificata del<br />
mercato basa tuttora il suo successo sulla<br />
realizzazione di prodotti di qualità: sono<br />
le aziende di questa tipologia quelle maggiormente<br />
presenti sui mercati esteri, in cui<br />
miglioramento di prodotti e di cicli esistenti<br />
in un vero processo di miglioramento continuo.<br />
Abbiamo progettato e realizzato varie<br />
macchine utensili per la meccanica fine con<br />
grandissima soddisfazione e successo in<br />
fatto di precisione, automazione e flessibilità.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono gli ulteriori<br />
margini di miglioramento da perseguire nel<br />
breve-medio termine?<br />
R. - L’impegno attuale è quello di automatizzare<br />
ed introdurre miglioramenti nelle<br />
macchine esistenti. Abbiamo in cantiere<br />
diversi progetti, che contiamo di completare<br />
nel prossimo biennio.<br />
Il nostro DNA privilegia la qualità, la flessibilità<br />
e l’innovazione: tutti gli sviluppi futuri<br />
ruoteranno attorno a questi concetti.<br />
nella subfornitura. Consideriamo l’Europa<br />
come mercato domestico.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - “<strong>La</strong> nostra storia. <strong>La</strong><br />
nostra qualità. Nelle tue mani”. È questo lo<br />
slogan che state impiegando per promuovere<br />
la vostra attività. Ce lo può commentare?<br />
R. - Lo slogan della CM ® Cerliani fa riferimento<br />
al patrimonio di conoscenze, di<br />
tecnologie e di risorse umane di cui disponiamo.<br />
Il nostro obiettivo è quello di metterlo<br />
interamente a disposizione del cliente<br />
per realizzare esattamente quello che gli<br />
serve: un’operazione, un prodotto finito o<br />
un assieme.<br />
L’immagine che accompagna lo slogan rappresenta<br />
una scatola, come quelle dei giochi,<br />
in cui l’utilizzatore può trovare le diverse<br />
si confrontano con la migliore concorrenza<br />
internazionale.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Concludiamo con alcune<br />
domande personali. In azienda da oltre<br />
vent’anni, dopo aver conseguito due lauree<br />
in ingegneria elettrica-automazione prima<br />
ed elettronica poi e un dottorato di ricerca in<br />
ingegneria meccanica, quali ritiene siano stati<br />
i maggiori contributi che finora ha fornito?<br />
R. - <strong>La</strong> mia passione è quella della progettazione,<br />
dell’innovazione, della tecnologia per<br />
la creazione di qualcosa di innovativo, benché<br />
come imprenditore in azienda debba dedicare<br />
il mio tempo anche ad altre problematiche<br />
gestionali. In questi 20 anni insieme ai miei<br />
validissimi collaboratori abbiamo sviluppato<br />
innumerevoli progetti di nuovi prodotti o di<br />
Da sinistra:<br />
rettifica<br />
plurimandrino<br />
per interni<br />
progettato<br />
e realizzato<br />
da CM ® Cerliani;<br />
interno di<br />
uno dei torni<br />
plurimandrino<br />
a CNC;<br />
operazione<br />
manuale<br />
di pulitura/<br />
lucidatura pezzi;<br />
operazione<br />
di marcatura laser<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Negli ultimi anni si è<br />
dedicato anche all’associazionismo industriale<br />
e attualmente è Presidente di Zona<br />
di Confindustria Pavia, vicepresidente Provinciale<br />
e membro del Consiglio Nazionale<br />
di Federmeccanica come Delegato per la<br />
Provincia di Pavia…<br />
R. - Anche questa scelta deriva dal senso<br />
di responsabilità sociale che sento come<br />
imprenditore e dal radicamento al territorio.<br />
Condivido fortemente i principi di “Impresa<br />
bene comune” e di “persona al centro” che<br />
stiamo promuovendo all’interno del mondo<br />
confindustriale e verso tutto il mondo del<br />
lavoro e la società. Il teorema anti-industriale,<br />
che purtroppo percorre ampie parti<br />
della nostra società italiana, va smontato<br />
e confutato concretamente coi fatti passo<br />
dopo passo, per riportare l’impresa al ruolo<br />
che le spetta: il centro della creazione della<br />
ricchezza e del benessere di tutta la nostra<br />
società civile. L’obiettivo locale è inoltre quello<br />
di riportare attrattività al territorio. Ritengo sia<br />
fondamentale che gli imprenditori sappiano<br />
“fare squadra”, superando la radicata tendenza<br />
italiana a fare da sé.<br />
A Pavia abbiamo fondato inoltre la rete di<br />
imprese “Made in Pavia”, di cui la CM ®<br />
Cerliani è socio fondatore, che conta attualmente<br />
una trentina di aziende di diversi<br />
settori, animate dallo stesso obiettivo di<br />
cooperare per crescere insieme creando<br />
nuovi posti di lavoro nel rispetto della persona,<br />
in stretta sintonia anche con la diocesi<br />
e la pastorale del lavoro.<br />
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n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
35
UTENSILI<br />
FRESATURA<br />
<strong>La</strong> condivisione di progetti<br />
e di know tecnologico<br />
con Avantec, specializzata<br />
nei sistemi di utensili per<br />
fresatura, hanno consentito<br />
all’azienda meccanica Calf<br />
di alzare l’efficienza dei<br />
processi e la qualità dei<br />
prodotti.<br />
Una sinergia vincente<br />
È<br />
ormai accertato che il ruolo<br />
dell’utensile all’interno di un<br />
qualsiasi processo di asportazione<br />
di truciolo sia decisivo per<br />
raggiungere livelli ottimali di qualità<br />
del prodotto lavorato, di efficienza<br />
del processo e di economicità dello<br />
stesso. Tale valore strategico affidato<br />
all’utensile è ancora più importante<br />
quando bisogna lavorare materiali<br />
difficili e pezzi morfologicamente<br />
complessi.<br />
Soprattutto in questi casi, per l’utilizzatore<br />
di macchine utensili è<br />
fondamentale sapere individuare un<br />
produttore di utensili che non sappia<br />
solo garantire prodotti di alta qualità<br />
e affidabilità, ma anche in grado di<br />
offrire un servizio al cliente efficiente<br />
e altamente professionale, secondo un<br />
rapporto che assume sempre più una<br />
veste di partnership. Una collaborazione,<br />
cioè, che consenta un reciproco<br />
arricchimento del know how tecnologico,<br />
nella consapevolezza che tale<br />
arricchimento diventerà un fattore di<br />
maggiore competitività per entrambi.<br />
Questa sintetica lettura dei meccanismi<br />
che regolano gli attuali rapporti<br />
tra fornitore e utilizzatore di tecnologie<br />
è del tutto aderente alla collaborazione<br />
instaurata tra le società Calf di<br />
Montecchio Emilia (RE), specializzata<br />
in lavorazione di componenti meccanici,<br />
produzione e assemblaggio di<br />
gruppi meccanici finiti e produzione di<br />
<strong>La</strong> collaborazione<br />
tra Calf e Avantec<br />
Italy, attiva<br />
dal 2001, ha<br />
consentito<br />
a entrambe<br />
le società<br />
di raggiungere<br />
risultati<br />
soddisfacenti<br />
e obiettivi<br />
ambiziosi<br />
macchine per la decorazione di contenitori<br />
e capsule in plastica e alluminio<br />
commercializzate con marchio proprio<br />
in tutti i Paesi del mondo, e Avantec<br />
Italy, filiale italiana della società<br />
tedesca Avantec, specializzata nella<br />
progettazione e costruzione di avanzati<br />
sistemi di utensili per fresatura.<br />
CONDIVISIONE DI PROGETTI<br />
E BRILLANTI RISULTATI<br />
<strong>La</strong> collaborazione tra Calf e Avantec<br />
Italy è attiva dal 2001 ed è stata una<br />
crescente condivisione di progetti via<br />
via più ambiziosi, inanellando brillanti<br />
risultati. Fondata da un gruppo di<br />
specialisti nel 1960 come azienda<br />
artigianale, la Calf si è poi sviluppata<br />
industrialmente nel corso degli anni<br />
ampliando e consolidando le proprie<br />
attività produttive. Queste ultime si<br />
sono evolute nel tempo arrivando<br />
all’attuale assetto produttivo, che<br />
vede l’azienda reggiana impegnata<br />
su più linee di attività.<br />
Quello alimentare è uno dei principali<br />
settori di sbocco di Calf, che ha<br />
clienti leader mondiali del settore,<br />
ma non mancano inoltre altri settori<br />
applicativi come quello oleodinamico,<br />
agricolo e delle macchine per il movimento<br />
terra.<br />
Negli ultimi anni la società ha operato<br />
notevoli investimenti migliorando<br />
la propria struttura con un radicale<br />
rinnovamento del proprio parco macchine<br />
e acquisendo altre aziende per<br />
incrementare non solo la produzione,<br />
ma anche la capacità progettuale e<br />
la ricerca. Contemporaneamente, ha<br />
36<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong>
sviluppato una coerente azione di<br />
trasformazione organizzativa e formativa<br />
dei propri organici, passando<br />
da un assetto artigianale a un assetto<br />
industriale moderno, con un proprio<br />
ufficio tecnico in grado di affiancare<br />
clienti e fornitori per lo studio di<br />
nuovi prodotti e la definizione di cicli<br />
di lavorazione ottimali. Tale scelta<br />
strategica ha consentito alla Calf di<br />
conseguire significativi risultati produttivi<br />
e commerciali.<br />
Avantec Zerspantechnik è un’azienda<br />
a conduzione familiare, con sede a<br />
Illingen nel Baden-Württemberg, che<br />
dal 1989 ha operato con lungimiranza<br />
tecnologica conquistando nel<br />
tempo una posizione di rilievo tra i<br />
produttori di utensili per fresatura.<br />
Nella progettazione di utensili per<br />
fresatura con inserti rettificati ad alta<br />
precisione, Avantec si è sempre orientata<br />
alle esigenze dei propri clienti,<br />
distinguendosi per la continua evoluzione<br />
tecnologica dei suoi prodotti.<br />
L’azienda tedesca è stata tra i<br />
precursori nello sviluppo di<br />
sistemi di fresatura superpositivi,<br />
diventando un punto<br />
di riferimento tecnologico<br />
per questa tipologia di<br />
prodotti. Lo spiccato<br />
senso di anticipazione<br />
tecnologica della<br />
società tedesca<br />
ha impreziosito<br />
la propria proposta di utensili per<br />
fresatura secondo una politica di sviluppo<br />
di nuovi prodotti che cerca di<br />
soddisfare, con minimi tempi di reazione,<br />
le esigenze sempre più esasperate<br />
dei clienti. Al prodotto innovativo si<br />
affianca così un servizio altamente<br />
qualificato, capace di elaborare le<br />
richieste dei clienti in modo rapido,<br />
flessibile ed efficace.<br />
UNA COLLABORAZIONE<br />
STRATEGICA PER LO SVILUPPO<br />
DI NUOVI PRODOTTI<br />
“Nel 2001 abbiamo conosciuto i<br />
prodotti Avantec” − racconta Marco<br />
Mussini, Project Leader CNC di Calf<br />
– “con risultati molto soddisfacenti<br />
che hanno dato il via a questa lunga<br />
collaborazione. Del primo contatto<br />
operativo ci è rimasto impresso il tipo<br />
di rapporto che si è creato, positivo<br />
non solo per motivi tecnici ma anche<br />
per il tipo di collaborazione strategica<br />
finalizzata allo sviluppo di nuovi<br />
prodotti. I tecnici di Avantec Italy<br />
hanno immediatamente compreso<br />
che i nostri obiettivi quotidiani erano<br />
e rimangono quelli dell’alta qualità<br />
di lavorazione e della produttività.<br />
Nel corso degli anni tali esigenze<br />
sono diventate sempre più stringenti:<br />
ormai la qualità dei nostri prodotti ha<br />
raggiunto livelli paragonabili a quelli<br />
del settore automotive, ma con volumi<br />
inferiori”.<br />
“In questo scenario tecnico/tecnolo-<br />
n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
37
UTENSILI<br />
gico” − prosegue Mussini – “il ruolo<br />
dell’utensile diventa estremamente<br />
importante ai fini dell’ottenimento<br />
dell’obiettivo produttivo. In particolare,<br />
l’utensile dev’essere stabile<br />
nel processo di lavorazione e deve<br />
garantire prestazioni ottimali, pur<br />
contenendo il costo/pezzo”.<br />
“In breve tempo, la collaborazione con<br />
Avantec ci ha convinti a non focalizzarci<br />
sul costo di acquisto dell’utensile,<br />
ma sulla riduzione del costo pezzo:<br />
utensili migliori generano vantaggi<br />
studiati a partire dalle esigenze di<br />
lavorazione critiche dell’utilizzatore,<br />
definendo le specifiche caratteristiche<br />
geometriche, quelle sui rivestimenti<br />
e sul corpo della fresa sviluppata.<br />
Il tutto gestito secondo un virtuoso<br />
rapporto di collaborazione che genera<br />
il reciproco arricchimento del know<br />
how tecnologico.<br />
“Sono diversi” − aggiunge Mussini<br />
– “gli esempi che potrei fare sulla<br />
proficua collaborazione che abbiamo<br />
in corso con i colleghi della Avantec<br />
abbiamo avuti in un’altra applicazione<br />
dove abbiamo utilizzato una fresa<br />
a disco semistandard per realizzare<br />
uno spacco su un pezzo in titanio; qui<br />
era necessario raggiungere precisioni<br />
centesimali, con grosse problematiche<br />
legate alle tolleranze dimensionali e<br />
di forma. Con questa fresa a disco,<br />
ottenuta al primo tentativo di sviluppo,<br />
riusciamo a eseguire sia la lavorazione<br />
di sgrossatura sia quella di finitura,<br />
con evidenti vantaggi in termini di<br />
produttività”.<br />
superiori, consentendo l’aumento del<br />
rendimento del processo di lavorazione.<br />
Inoltre, la stabilità delle prestazioni<br />
dell’utensile è un fattore strategico<br />
per aziende come la nostra perché,<br />
potendo fare affidamento su tempi<br />
certi di lavorazione, consente una programmazione<br />
sicura della produzione<br />
e una preventivazione delle commesse<br />
più precisa”.<br />
<strong>La</strong> società reggiana si avvale massicciamente<br />
delle soluzioni sviluppate<br />
dalla casa tedesca, sia utensili in<br />
versione standard che quelli semistandard<br />
e speciali. Questi ultimi,<br />
per i quali l’interlocutore sottolinea<br />
i ridotti tempi di fornitura, vengono<br />
Gli utensili<br />
Avantec<br />
garantiscono<br />
lavorazioni<br />
molto performanti<br />
con una drastica<br />
riduzione<br />
delle vibrazioni<br />
Italy. Tra questi, soprattutto nel caso<br />
delle soluzioni semistandard e speciali,<br />
abbiamo potuto constatare una forte<br />
motivazione dei tecnici Avantec verso<br />
l’innovazione e l’evoluzione del prodotto.<br />
È un approccio alla lavorazione<br />
meccanica che noi condividiamo in<br />
pieno e che ci vede allineati. Per esempio,<br />
per un pezzo in titanio lavorato su<br />
un centro di lavoro a 5 assi, cioè su<br />
macchine che per propria natura hanno<br />
un punto debole sulla rigidezza degli<br />
assi rotativi, Avantec ha sviluppato una<br />
fresa con geometria molto positiva che<br />
ci ha permesso di ovviare alle eccessive<br />
forze di taglio in gioco: i risultati sono<br />
stati ottimi. Stessi brillanti risultati li<br />
È utile ricordare che il programma<br />
di fresatura Avantec si distingue per<br />
l’elevato livello tecnologico e per la<br />
geometria superpositiva delle frese.<br />
Grazie alla loro silenziosità, gli utensili<br />
Avantec garantiscono lavorazioni<br />
molto performanti con una drastica<br />
riduzione delle vibrazioni. Le speciali<br />
geometrie di taglio assicurano il massimo<br />
dell’affidabilità e dell’efficienza<br />
anche in caso di asportazioni pesanti.<br />
In particolare, il taglio dolce riduce gli<br />
sforzi su macchina, mandrino e guide,<br />
con asportazioni di truciolo maggiori,<br />
lavorazione ottimale di parti instabili<br />
o sottili e migliore evacuazione del<br />
truciolo.<br />
38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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UTENSILI<br />
LAVORAZIONE DI MATERIALI DURI<br />
Fresatura a fissaggio meccanico<br />
<strong>La</strong> nuova qualità Widia per la fresatura a fissaggio meccanico<br />
è la prima scelta per titanio e superleghe. Il substrato<br />
ricco di cobalto del WS40PM offre una solida resistenza alla<br />
fatica e integrità del tagliente, mentre il rivestimento PVD in<br />
AlTiN-TiN multifase previene l’usura, rendendolo la prima<br />
scelta per un’ampia gamma di leghe di acciai altamente<br />
legati, acciai inossidabili austenitici e PH, superleghe a<br />
base di nickel come Hastelloy e Nitronic, e titanio.<br />
Josef Fellner, Portfolio Manager di Widia Product Group per<br />
la tornitura e la fresatura a fissaggio meccanico, afferma<br />
che l’azienda ha recentemente portato la sua ultima qualità<br />
di fresatura avanzata, WS40PM, in un tour di prova mondiale.<br />
I risultati sono stati giudicati straordinari: tra i vari<br />
casi, ad esempio, un produttore del segmento aerospace<br />
ha testimoniato una riduzione del 90% del tempo di lavorazione<br />
per pezzo e un incremento della vita utensile del<br />
50% durante operazioni di spianatura Ti-6Al-4V.<br />
In un’officina del Regno Unito che lavora Inconel 625, l’usura<br />
sui fianchi degli inserti è diminuita di oltre il 90%, con<br />
una conseguente riduzione del 70% dei costi degli utensili.<br />
In tutti i casi, il WS40PM era in competizione con la qualità<br />
di carburo propria del soggetto di test. Velocità e avanzamenti<br />
sono stati mantenuti uguali o in qualche caso<br />
aumentati per trarre vantaggio delle eccezionali proprietà<br />
di robustezza, resistenza all’usura e alle fratture termiche<br />
del WS40PM.<br />
Il WS40PM è stato progettato per rispondere alle esigenze<br />
dei settori aerospaziale, della difesa e medicale,<br />
dove il titanio è utilizzato ovunque: dai dispositivi di<br />
atterraggio e ai binari per i sedili, agli impianti salvavita<br />
e agli strumenti chirurgici. Come i risultati delle prove<br />
dimostrano, tuttavia, il WS40PM è adatto non solo per il<br />
titanio, ma per molti altri materiali. Acciai altamente legati,<br />
acciai inossidabili austenitici e PH, superleghe a base<br />
nickel come Hastelloy e Nitronic: questi materiali portano<br />
spesso alla rottura dell’inserto a causa del tagliente di<br />
riporto (BUE), dell’usura a intaglio, della craterizzazione,<br />
della scheggiatura e dell’estrema generazione di calore.<br />
“Il substrato ricco di cobalto della WS40PM offre una<br />
grande resistenza alla fatica e integrità del tagliente,<br />
mentre il rivestimento PVD in AlTiN-TiN multifase riduce<br />
l’usura”, afferma Mike Sperhake, specialista di prodotto<br />
per la regione Emea di Widia. “Utilizzando una velocità<br />
di taglio iniziale di 53 m/min, possiamo vedere guadagni<br />
di produttività del 25-35% e un consistente miglioramento<br />
della vita utensile, anche nella fresatura di materiali molto<br />
duri come gli acciai Ti-5553 e Super Duplex”. Sperhake<br />
raccomanda un approccio equilibrato nella selezione dei<br />
parametri di taglio.<br />
“Con l’aumentare dell´impegno radiale” – riferisce – “le<br />
velocità di taglio dovrebbero essere ridotte in proporzione,<br />
perché la quantità di calore che entra nell´inserto aumenta<br />
in modo sostanziale sui tagli pesanti. Con un impegno<br />
intorno al 90%, per esempio, probabilmente vorrete ridurre<br />
la velocità del mandrino del 25% circa, in funzione del<br />
materiale. Anche le velocità di avanzamento devono essere<br />
ridotte in qualche misura, in base alla configurazione e<br />
alla rigidità della macchina. E alle larghezze di taglio più<br />
piccole, naturalmente, la velocità del mandrino e le velocità<br />
di avanzamento dovrebbero essere aumentate in modo<br />
sostanziale”.<br />
“Prenderla alla leggera è un errore comune quando si<br />
lavorano il titanio e altri materiali difficili” – afferma<br />
Sperhake – “con la conseguenza di scarsi livelli di produttività<br />
e una vita dell’utensile più breve. Per esempio,<br />
problemi come il tagliente di riporto e l’usura del tagliente<br />
possono essere spesso eliminati spingendo maggiormente<br />
l’utensile. “<strong>La</strong> vita dell’utensile, specialmente nelle superleghe,<br />
è un treppiede composto da avanzamento, velocità<br />
e impegno dell’utensile. Ciascuno ha un impatto diretto<br />
sugli altri”. Il successo con le superleghe richiede più di<br />
una buona qualità di carburo, tuttavia. Sperhake raccomanda<br />
anche di aumentare la concentrazione di olio nell’<br />
emulsione e di usare una pompa ad alta pressione dove<br />
possibile. Altrettanto importante è selezionare il corpo<br />
utensile corretto per l’applicazione. <strong>La</strong> fresa a spallamento<br />
retto VSM490 Widia offre un design avanzato degli inserti<br />
e dell’utensile, che supporta la WS40PM e altre qualità<br />
ad alte prestazioni.<br />
Infine, bisogna considerare l´interfaccia fra la macchina<br />
utensile, il portautensile e il mandrino. Per la lavorazione<br />
produttiva del titanio è necessaria una rigidità complessiva.<br />
Widia offre la piattaforma KM4X che, secondo Bill Redman,<br />
Global Product Manager, è “la connessione più robusta<br />
a disposizione” ed è disponibile su un’ampia varietà di<br />
portautensili e macchine utensili.<br />
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COMPONENTI<br />
TRASMISSIONE DATI<br />
Encoder speciali per soluzioni monocavo<br />
Nelle cosiddette soluzioni monocavo,<br />
i conduttori che trasmettono<br />
il segnale dell’encoder sono<br />
integrati nel cavo del servo,<br />
ovvero due conduttori vengono<br />
uniti per formare un cavo ibrido.<br />
Oltre al costo e alla tecnica di collegamento<br />
ridotta, questa soluzione<br />
convince soprattutto per il<br />
risparmio in termini di ingombro e<br />
peso. Questa caratteristica risulta<br />
particolarmente apprezzata in<br />
caso di impiego in spazi ristretti<br />
quali macchine, armadi elettrici e<br />
catene portacavi.<br />
Dal punto di vista dell’hardware,<br />
per utilizzare una soluzione monocavo<br />
tra servomotore e servoregolatore<br />
è indispensabile disporre<br />
di un encoder digitale sviluppato<br />
per questo tipo di comunicazione.<br />
Dato che l’encoder è integrato<br />
nel servomotore, il produttore del<br />
servomotore deve approntare per<br />
il cliente finale l’intero sistema. <strong>La</strong><br />
comunicazione si verifica sempre<br />
tra due dispositivi, quindi non solo<br />
deve essere integrato un encoder<br />
nel servomotore, ma il regolatore<br />
deve essere adattato alle caratteristiche<br />
progettuali della soluzione<br />
monocavo. Con una nuova<br />
gamma di prodotti, Hengstler offre<br />
encoder speciali che, uniti al protocollo<br />
open source Acuro ® link,<br />
rappresentano la soluzione ideale<br />
per soddisfare i requisiti elevati<br />
dettati dalle soluzioni monocavo.<br />
“L’interfaccia Acuro link è<br />
stata concepita appositamente<br />
per supportare le applicazioni a<br />
2 e 4 conduttori”, spiega Johann<br />
Bücher, direttore strategico encoder<br />
della Hengstler.<br />
<strong>La</strong> sfida per il produttore di cavi<br />
Helukabel è stata quella di garantire<br />
nel tempo una trasmissione<br />
dati robusta a prova di disturbi.<br />
Nelle soluzioni tradizionali a<br />
due cavi, sono integrate fino a<br />
tre schermature che proteggono<br />
le coppie di segnali dai disturbi<br />
provenienti dai conduttori di<br />
potenza. Inoltre per la messa in<br />
posa solitamente si consiglia di<br />
mantenere la massima distanza<br />
possibile tra cavo del servo e<br />
cavo dell’encoder. Nel caso dei<br />
cavi ibridi invece, i conduttori di<br />
retrosegnalazione sono integrati<br />
direttamente nel cavo del servo.<br />
In questo modo si riducono quasi<br />
del tutto i requisiti di ingombro e<br />
si ottiene una schermatura EMC<br />
eccellente.<br />
<strong>La</strong> rotazione del motore dipende in<br />
maniera decisiva dalla qualità del<br />
segnale ricevuto. Meno disturbi<br />
esterni penetrano nel segmento<br />
di segnale, più “puliti” sono<br />
i dati che arrivano al ricevente.<br />
<strong>La</strong> schermatura delle coppie di<br />
linee dati assicura la protezione<br />
dalle emissioni EMC. Se il cavo<br />
ibrido viene installato in maniera<br />
fissa, la schermatura presenta<br />
una durata “infinita”. Se invece<br />
viene installato in un’applicazione<br />
dinamica, ad esempio in una<br />
catena portacavi, le sollecitazioni<br />
meccaniche a carico del cavo<br />
riducono la vita utile della schermatura.<br />
Per questo la trasmissione<br />
sicura e senza guasti dei<br />
dati dipende dal totale dei<br />
singoli disturbi. Ciò significa:<br />
quanto più lungo è il cavo, quanto<br />
più critica è l’applicazione. Grazie<br />
all’encoder Hengstler AD37 è<br />
possibile controllare i movimenti<br />
in maniera performante.<br />
L’elevata velocità di trasmissione<br />
di 10 MBaud e uno scambio<br />
dati fino a 32 kHz, combinate alla<br />
trasmissione di dati di posizione<br />
completi, definiscono nuovi<br />
standard elevati in materia di<br />
compatibilità elettromagnetica<br />
(EMC). Inoltre, il protocollo dati<br />
dell’interfaccia elettrica soddisfa<br />
i requisiti del livello SIL 3 secondo<br />
IEC61508, cat. 3PLe secondo EN<br />
ISO 13489, mentre l’encoder AD37<br />
stesso e l’IP Core nel sistema di<br />
comando soddisfano – a seconda<br />
delle applicazioni del cliente – i<br />
livelli di sicurezza non SIL, SIL1,<br />
SIL2 e SIL3.<br />
Per quanto riguarda le soluzioni<br />
a due cavi, Helukabel Topserv<br />
Hybrid si è affermato come soluzione<br />
standard.<br />
Con l’aumentare dei requisiti<br />
richiesti dal mercato ai produttori<br />
di macchine e impianti, crescono<br />
anche le sollecitazioni a cui sono<br />
sottoposti i cavi sul campo. Lo<br />
spazio disponibile per l’installazione<br />
viene ridotto al minimo, i<br />
raggi di curvatura delle catene<br />
portacavi sono ancora più ridotti.<br />
Per ottenere un’elevata stabilità<br />
dei cavi nelle catene portacavi<br />
mantenendo al contempo competitivi<br />
i prezzi, i cavi devono<br />
essere concepiti appositamente<br />
per la singola applicazione nella<br />
quale sono utilizzati: a seconda<br />
delle singole esigenze, il team<br />
di costruttori di Helukabel GmbH<br />
sceglie il tipo di costruzione adatto,<br />
a seconda di svariati parametri.<br />
Oltre alla concezione costruttiva<br />
stessa, anche la scelta del<br />
materiale corretto riveste un ruolo<br />
fondamentale. <strong>La</strong> scelta dipende<br />
principalmente da fattori esterni<br />
quali temperatura ambiente o<br />
resistenza minima ai fluidi oltre<br />
alla non infiammabilità o l’assenza<br />
di alogeni.<br />
I diversi requisiti di potenza dei<br />
motori necessitano di cavi di alimentazione<br />
di sezioni diverse. Nel<br />
gruppo Helukabel i cavi vengono<br />
testati su nove diversi impianti<br />
di prova, che si differenziano<br />
sia per le corse dei cavi che per<br />
i parametri di accelerazione e<br />
velocità. Questi test sono molto<br />
laboriosi e richiedono un continuo<br />
monitoraggio e controllo, tuttavia<br />
sono necessari per garantire la<br />
qualità e la resistenza del trasferimento<br />
dati.<br />
Helukabel è stato il primo produttore<br />
di cavi ad aver confermato<br />
con un test di sistema l’eccellente<br />
durata dei propri cavi ibridi con<br />
ben oltre cinque milioni di cicli.<br />
40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
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COMPONENTI<br />
ATTUATORI<br />
Cilindri compatti e leggeri<br />
L’analisi delle applicazioni di alcuni prodotti standard e la valutazione<br />
delle esigenze dei clienti sono alla base del cosiddetto “J Concept”, la<br />
nuova filosofia progettuale introdotta da SMC, azienda di riferimento<br />
nel settore della produzione di componenti pneumatici ed elettronici<br />
per l’automazione industriale. Per quanto riguarda gli attuatori, ad<br />
esempio, in molte applicazioni quelli attualmente in commercio risultano<br />
eccessivamente sovradimensionati. <strong>La</strong> vera sfida è stata, quindi, quella<br />
di creare una generazione di cilindri derivati dai modelli esistenti, ma<br />
con caratteristiche peculiari quali dimensioni compatte e pesi contenuti,<br />
anche per applicazioni critiche, il tutto nel rispetto della sostenibilità<br />
ambientale, senza rinunciare a materiali che garantiscano un’elevata<br />
affidabilità nel tempo.<br />
Le prime linee di prodotto che applicano il “J Concept” sono le Serie<br />
di cilindri JCQ, a corsa breve, e JMGP, guidati, entrambe disponibili in<br />
10 taglie, con diametro da 12 mm a 100 mm.<br />
<strong>La</strong> serie compatta JCQ è ideale per applicazioni nelle quali occorre<br />
prestare attenzione ai problemi di spazio o peso dei componenti e in<br />
cui è richiesto un cilindro corto, ma senza capacità di sollevamento.<br />
<strong>La</strong> serie JMGP è composta da cilindri guidati, dotati di stelo passante,<br />
studiati per una vasta gamma di applicazioni tra cui spinta, presa e<br />
sollevamento in ambienti con limitazioni di peso e spazio (ad esempio,<br />
linee di trasporto o di movimentazione).<br />
<strong>La</strong> possibilità di montare direttamente i sensori sul cilindro riduce i costi<br />
complessivi di manodopera e, poiché una volta installati non sporgono dal<br />
corpo dell’attuatore, si riduce al minimo il rischio d’interferenza con altre<br />
parti della macchina. Inoltre, per la serie JMGP sono anche disponibili<br />
sia l’opzione di connessione su quattro lati, sia tre differenti possibilità<br />
di montaggio, aumentando così la flessibilità di utilizzo del prodotto. Con<br />
queste due nuove serie di prodotti, SMC viene incontro alla crescente<br />
esigenza di disporre di macchine più piccole ed efficienti in quelle applicazioni<br />
dove lo spazio è di primaria importanza. Le dimensioni e il peso<br />
ridotto rispetto ai normali cilindri presenti sul mercato, assicurano, inoltre,<br />
tempi ciclo migliori e aiutano a incrementare la produzione.<br />
MOVIMENTAZIONE CONTAINER<br />
Trasferimento di dati ad alta velocità<br />
Il sistema Igus può essere accoppiato<br />
alle gru a cavalletto e consente<br />
il trasferimento di dati ad<br />
alta velocità. Le gru a cavalletto<br />
gommate sono un elemento indispensabile<br />
degli impianti portuali<br />
di tutto il mondo. d-rover è una<br />
soluzione dello specialista di<br />
motion plastics Igus, che consente<br />
di trasmettere dati rapidamente<br />
e in modo sicuro alle RTG<br />
con corse addirittura superiori a<br />
800 metri.<br />
<strong>La</strong> movimentazione dei container<br />
è un elemento importante<br />
della logistica commerciale, nei<br />
porti europei sul Mare del Nord<br />
come anche in quelli sulla costa<br />
orientale della Cina. A tale scopo<br />
si utilizzano gru a cavalletto gommate,<br />
le cosiddette RTG (rubber<br />
tyred gantry cranes), che sono<br />
in grado di allineare o impilare<br />
container in colonne. Sempre più<br />
RTG non sono più alimentate in<br />
modo convenzionale a gasolio,<br />
ma sono comandate elettricamente<br />
e devono quindi essere<br />
accoppiate con un sistema di<br />
alimentazione di energia e/o dati.<br />
Per la trasmissione sicura dei<br />
dati, ad esempio a videocamere<br />
HD sulla RTG, Igus ha sviluppato<br />
d-rover. Il sistema si accoppia<br />
rapidamente mediante un<br />
braccio telescopico facilmente<br />
estraibile e ritraibile sulla gru<br />
a cavalletto garantendo così<br />
una trasmissione ininterrotta<br />
dei dati ad alta velocità. I cavi<br />
LWL chainflex permettono di<br />
raggiungere elevatissime velocità<br />
di trasmissione dei dati fino<br />
a 10 Gbit/s perfino con corse<br />
pari o superiori a 800 metri. <strong>La</strong><br />
velocità di traslazione delle RTG<br />
non subisce alcuna limitazione.<br />
Oltre a d-rover, Igus propone<br />
anche e-rover che consente di<br />
elettrificare facilmente RTG a<br />
motore per ridurre costi energetici<br />
ed emissioni. Non appena la<br />
RTG è stata collegata al sistema di<br />
catene portacavi, l’alimentazione<br />
è interrotta dal funzionamento a<br />
gasolio. Al momento sono disponibili<br />
cavi con una sezione di 180<br />
mm² per ciascuna fase. Il sistema<br />
funziona mediante un braccio<br />
telescopico estraibile e ritraibile<br />
sulla RTG. Questo sistema offre<br />
due vantaggi immediati: da una<br />
parte consente un accoppiamento<br />
automatico e la catena portacavi,<br />
che riunisce tutti gli elementi<br />
necessari al funzionamento, viene<br />
trasportata dalla RTG. In questo<br />
modo si garantisce l’approvvigionamento<br />
di energia e dati.<br />
Dall’altra consente di compensare<br />
planarità orizzontali e verticali e<br />
sfasamenti della corsa.<br />
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AUTOMAZIONE<br />
AUTOMOTIVE<br />
PHA Czech, uno dei<br />
fornitori di primo livello<br />
del settore automotive,<br />
si affida alle capacità<br />
tecniche e alla superiorità<br />
dei prodotti Integrated<br />
Architecture di Rockwell<br />
Automation.<br />
Pyeong Hwa Automotive (PHA) è<br />
protagonista internazionale nella<br />
produzione di componenti per il<br />
settore automotive. Con sede in Corea,<br />
l’azienda gestisce sette stabilimenti nel<br />
paese e altrettanti nella Repubblica Ceca,<br />
in Slovacchia, Cina, India e Stati Uniti e<br />
annovera tre filiali di vendita nel mondo.<br />
L’impianto PHA Czech s.r.o di Český Těšín<br />
nella Repubblica Ceca, situato a 300 km a<br />
Linea completa<br />
per l’assemblaggio<br />
di moduli portiere<br />
nord-est di Praga, ha iniziato la produzione<br />
nel 2008 e impiega 300 persone. L’attività<br />
principale dell’azienda è la produzione di<br />
moduli per portiere per conto del maggior<br />
produttore OEM coreano per il settore<br />
automotive (OEM). Tuttavia, PHA Czech<br />
s.r.o, fornisce anche, a un certo numero<br />
di altri importanti OEM del settore automobilistico,<br />
cerniere per portiere, cerniere<br />
per cofano anteriore e motore, cerniere e<br />
chiusure per il portellone posteriore.<br />
Nell’ambito di un recente programma<br />
di sviluppo PHA Czech s.r.o. ha incarica-<br />
to il team Global Solutions di Rockwell<br />
Automation ® della Repubblica Ceca di<br />
sviluppare una soluzione completa di<br />
controllo per una linea di assemblaggio,<br />
chiavi in mano, di moduli di portiere<br />
anteriori/posteriori, sinistra/destra e delle<br />
stazioni di collaudo a fine linea (EOL). Il<br />
progetto, per il team che lavora con PHA<br />
dal 2006, include project management,<br />
amministrazione, progettazione hardware<br />
e software, costruzione dei quadri elettrici,<br />
installazione in sito, messa in funzione<br />
e start-up della produzione.<br />
PHA Czech s.r.o. ha incaricato il team Global Solutions<br />
di Rockwell Automation della Repubblica Ceca di sviluppare<br />
una soluzione completa di controllo per una linea<br />
di assemblaggio, chiavi in mano, di moduli di portiere<br />
anteriori/posteriori, sinistra/destra e delle stazioni<br />
di collaudo a fine linea
LA SFIDA<br />
<strong>La</strong> quinta linea di assemblaggio, che<br />
doveva essere sviluppata da Rockwell<br />
Automation per PHA, doveva soddisfare<br />
capacità di produzione e obiettivi molto<br />
ambiziosi; capace di realizzare 850 set<br />
per auto al giorno, ma sufficientemente<br />
flessibile per arrivare a poterne costruire<br />
fino a 1.000 al giorno. Avrebbe anche<br />
dovuto essere la prima linea di moduli di<br />
portiere costruita intorno a un concetto<br />
di movimentazione in cui i pannelli si<br />
muovono su pallet mentre gli operatori<br />
rimangono fermi sul posto.<br />
PHA, inoltre, desiderava migliorare i livelli<br />
qualitativi e ottimizzare le varie fasi di<br />
processo sulla base sia di esperienze<br />
relative a precedenti installazioni e ai più<br />
recenti standard sia di obiettivi dettati<br />
da nuove richieste da parte degli utenti<br />
finali. Faceva parte del progetto anche<br />
una soluzione completa di sicurezza delle<br />
macchine e del personale.<br />
SFIDA<br />
Il team Global Solutions Rockwell Automation<br />
nella Repubblica Ceca è stato impegnato<br />
nel progetto, chiavi in mano, di una linea di<br />
assemblaggio di moduli portiere per auto<br />
e ne ha curato tutti gli aspetti di project<br />
management, progettazione, installazione e<br />
messa in servizio.<br />
SOLUZIONI<br />
È stata installata una soluzione Rockwell<br />
Automation che include:<br />
• Project Management dalla progettazione<br />
iniziale alla messa in servizio<br />
Sistema Integrated Architecture composto da:<br />
• PAC ControlLogix Allen-Bradley<br />
• PAC CompactLogix Allen-Bradley<br />
• Infrastruttura di rete EtherNet/IP<br />
• Switch Ethernet Stratix Allen-Bradley<br />
• Moduli Allen-Bradley POINT I/O<br />
• Convertitori di frequenza PowerFlex Allen-<br />
Bradley<br />
• HMI PanelView Allen-Bradley<br />
• Viste personalizzate delle applicazioni,<br />
sviluppate da Rockwell Automation<br />
• Dispositivi di sicurezza Allen-Bradley e<br />
componenti a bassa tensione.<br />
RISULTATI<br />
• Soddisfazione del livello di produzione<br />
atteso e possibilità di ulteriore incremento<br />
• Risposta rapida a problemi e sfide<br />
• Esiti positivi a molteplici audit condotti dai<br />
clienti finali, OEM del settore automotive<br />
• Eccellente piattaforma sulla cui base<br />
poggiano prospettive per futuri progetti.<br />
LA SOLUZIONE<br />
Per l’assemblaggio completo del modulo<br />
della portiera, sono previste due linee<br />
(anteriore e posteriore) con nastri trasportatori<br />
che convogliano da una parte<br />
il fronte del modulo portiera e dall’altra il<br />
retro. Questi moduli vengono assemblati<br />
in parallelo con una sequenza identica.<br />
Le operazioni di assemblaggio includono:<br />
pre-assemblaggio di puleggia e<br />
rivettatura; tamburo di avvolgimento;<br />
assemblaggio gruppo regolatore finestrino;<br />
assemblaggio motore e altoparlante;<br />
posizionamento della chiusura,<br />
inserimento di un sensore di impatto<br />
laterale, cablaggio. Le stazioni di controllo<br />
a fine linea (EOL) quindi conducono test<br />
di funzionalità sul modulo di portiera<br />
completo e effettuano il controllo del<br />
livello di rumorosità (in una camera per<br />
prove acustiche) con un sistema di qualità<br />
Poka Yoke.<br />
“È stato sicuramente un progetto complesso,<br />
tuttavia il nostro portafoglio Integrated<br />
Architecture ® lo ha reso più semplice<br />
afferma Miroslav Novotny, Account<br />
Manager Rockwell Automation: “I principali<br />
controllori di automazione delle linee<br />
anteriori e posteriori sono dei PAC Allen-<br />
Bradley ControlLogix 1756 L73. I nastri<br />
<strong>La</strong> linea<br />
di assemblaggio<br />
è progettata<br />
per soddisfare<br />
capacità<br />
di produzione<br />
e obiettivi molto<br />
esigenti<br />
ed è in grado<br />
di realizzare<br />
850 set per auto<br />
al giorno<br />
trasportatori e i motori, che gestiscono<br />
tutti gli aspetti del movimento dei pallet<br />
vengono controllati tramite convertitori di<br />
frequenza PowerFlex ® 525 Allen-Bradley.<br />
Ciò comprende il movimento laterale e<br />
quello verso l’alto e il basso dei pallet<br />
tra le varie stazioni di lavoro, oltre al<br />
controllo del nastro di circolazione che<br />
riporta all’inizio della linea di produzione<br />
i pallet vuoti”.<br />
Il PAC ControlLogix raccoglie, elabora e<br />
controlla tutti i segnali provenienti dalle<br />
varie stazioni di assemblaggio tramite<br />
gli switch gestiti Allen-Bradley StratixTM<br />
e i moduli Allen-Bradley POINT I/OTM<br />
su infrastruttura di rete EtherNet/IPTM.<br />
Questo per soddisfare l’estensione in lunghezza<br />
della linea, incluso il convogliatore<br />
primario che è lungo 15 m. Alla fine della<br />
linea, per le stazioni di collaudo, vengo-<br />
www.interprogettied.com n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 43
AUTOMAZIONE<br />
no impiegati quattro PAC Allen-Bradley<br />
CompactLogix TM , due per le camere del<br />
suono e due per il collaudo finale. Il PAC<br />
ControlLogix sovrintende anche un robot<br />
utilizzato su parte della linea.<br />
<strong>La</strong> soluzione di automazione è completata<br />
da una grande varietà di prodotti<br />
Allen-Bradley a bassa tensione, incluso<br />
pulsanti, sensori e altri accessori, presenti<br />
all’interno dei quadri dislocati in ogni stazione.<br />
Infine, l’infrastruttura di sicurezza<br />
della linea, che è conforme agli standard<br />
locali, comprende un certo numero di barriere<br />
di sicurezza Allen-Bradley, collegate<br />
tra loro con arresti di emergenza per ogni<br />
stazione, a loro volta collegati in serie a<br />
relay di sicurezza all’interno del quadro<br />
elettrico principale.<br />
“<strong>La</strong>voro con PHA da 10 anni”, racconta<br />
Petr Veselý, Team Leader Global Solutions<br />
Rockwell Automation per la Repubblica<br />
Ceca. “Per questo progetto abbiamo<br />
incontrato i loro ingegneri che ci hanno<br />
fornito delle specifiche molto dettagliate,<br />
incluso i modelli 3D del prodotto finale.<br />
Ci hanno comunicato le loro aspettative<br />
rispetto a obiettivi in termini di tempi e<br />
volumi. Abbiamo consegnato una soluzione<br />
completa, dall’architettura di controllo<br />
Questo progetto<br />
complesso è stato<br />
reso più semplice<br />
dal portafoglio<br />
Integrated<br />
Architecture<br />
al software di supervisione di tutta la<br />
linea, compresi tutti gli elementi meccanici<br />
ed elettrici. Ci siamo anche confrontati<br />
con tre fornitori locali di assemblaggio<br />
meccanico e, una volta terminata la<br />
progettazione, abbiamo gestito tutte le<br />
approvazioni all’interno di PHA.<br />
“Una volta ricevuta l’approvazione della<br />
progettazione meccanica” – continua<br />
Veselý – “ci è stato dato il via libera<br />
per la produzione e abbiamo iniziato<br />
a sviluppare la parte elettrica. Con<br />
il loro benestare abbiamo impegnato<br />
quattro programmatori, presso l’ufficio<br />
Rockwell Automation di Praga, nella<br />
creazione dell’applicazione software.<br />
Due programmatori hanno lavorato sulla<br />
linea principale e due sulle stazioni di<br />
collaudo. Per la visualizzazione è stato<br />
utilizzato Studio 5000 ® e, per rispondere<br />
a una delle principali richieste di<br />
PHA, riguardante la flessibilità, abbiamo<br />
creato applicazioni con viste personalizzate.<br />
Ogni stazione utilizza un proprio<br />
all-in-one touch panel PC (18 sulla linea<br />
principale e 11 nelle stazioni standalone<br />
e di collaudo) con applicazioni<br />
C++. Per un’ulteriore visualizzazione e<br />
per il controllo del nastro trasportatore<br />
principale sono stati predisposti due HMI<br />
Allen-Bradley PanelView Plus.<br />
I RISULTATI<br />
Secondo Novotny, “l’aver portato a termine<br />
con successo questo progetto dimostra<br />
la professionalità e le capacità del nostro<br />
team Global Solutions, non solo nel fornire<br />
soluzioni tecnologiche, ma anche<br />
nella gestione di un progetto completo.<br />
L’esperienza e le competenze maturate<br />
in questa occasione diventeranno la base<br />
per ulteriori simili opportunità nel mercato<br />
automobilistico, incluso progetti futuri con<br />
PHA. In effetti, stiamo già parlando della<br />
fornitura di un’altra linea di assemblaggio<br />
portiere per un modello diverso di macchina”.<br />
Przemysław Sakowicz, Manufacturing<br />
Engineer di PHA Czech s.r.o. cita, tra i<br />
principali fattori per utilizzare nuovamente<br />
il fornitore leader di automazione, il supporto<br />
veloce, i buoni rapporti e le positive<br />
precedenti esperienze di lavoro con<br />
Rockwell Automation: “So esattamente<br />
il livello di qualità che posso aspettarmi<br />
da Rockwell Automation, ha un ottimo<br />
team di programmatori che reagisce in<br />
modo rapido a eventuali problemi o sfide<br />
cui dobbiamo far fronte. Abbiamo avuto<br />
diverse ispezioni da parte dei clienti, prima<br />
e in fase di avvio del progetto, e tutti sono<br />
stati molto soddisfatti di ciò che abbiamo<br />
sviluppato con Rockwell Automation,<br />
un aspetto decisamente importante per<br />
noi. Vorrei ringraziare in particolare Petr<br />
Veselý e il suo team per la realizzazione<br />
e la gestione del progetto; per quanto<br />
mi riguarda hanno soddisfatto tutte le<br />
richieste”.<br />
“Rispetto ai vantaggi specifici della soluzione<br />
Rockwell Automation” – conclude<br />
Sakowicz – “con riferimento alla nuova<br />
linea che stiamo sviluppando, oltre a<br />
centrare gli obiettivi di produzione, ci<br />
aspettiamo di beneficiare di una programmazione<br />
significativamente ridotta,<br />
così come della facile messa a punto e<br />
manipolazione del software che abbiamo<br />
sperimentato in questa soluzione. Integrated<br />
Architecture Rockwell Automation<br />
ha anche fornito una piattaforma più<br />
flessibile e aperta per la risoluzione dei<br />
problemi e la manutenzione locale e da<br />
remoto”.<br />
44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2017</strong><br />
www.interprogettied.com
AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />
UNITÀ MECCATRONICHE<br />
Controllo della sequenza di lavorazione a freddo del metallo<br />
Ben nota nel settore automobilistico per le<br />
sue macchine modulari e flessibili, Coproget<br />
è in grado di progettare e costruire<br />
dalla semplice macchina utensile fino a<br />
linee complete per lavorazioni complesse<br />
che combinano profilatura, stiratura,<br />
piegatura e applicazioni speciali. Queste<br />
macchine vantano una flessibilità eccezionale,<br />
raggiunta attraverso un approccio<br />
modulare implementato in ogni aspetto<br />
della progettazione: meccanica, controllo<br />
e software. Un ottimo esempio di tale flessibilità<br />
è la piegatrice da 40 tonnellate con<br />
un cambio utensile ultra veloce. In pochi<br />
minuti si è in grado di ottenere una nuova<br />
macchina semplicemente cambiando il set<br />
di strumenti.<br />
Estendendo il concetto a livello di linea,<br />
è possibile comporre differenti parti di<br />
lavorazione per avere una produzione di<br />
pezzi complessi, come nella 100 tonnellate<br />
dove convivono con la classica stiratura<br />
e piegatura, differenti tagli e sistemi di<br />
trasferimento veloce dei pezzi.<br />
Ogni modulo della macchina nella sequenza<br />
di lavorazione è controllato da un’unità<br />
meccatronica: ACOPOSmotor, l’unità<br />
decentralizzata di B&R che permette di<br />
avere una completa modularità di controllo,<br />
direttamente sulla linea, riducendo lo<br />
spazio negli armadi e portando la potenza<br />
e il controllo direttamene dove servono,<br />
con cablaggi ridotti per un’installazione più<br />
rapida e una manutenzione più semplice.<br />
Anche da un punto di vista software i<br />
sistemi Coproget sono strutturati in modo<br />
modulare e risultano quindi altamente flessibili:<br />
è possibile modificare e configurare<br />
tutte le parti in movimento in un minuto.<br />
Assi, CNC, pneumatica e idraulica delle<br />
macchine sono configurati e aggiornati<br />
all’interno del controllo HMI con una<br />
procedura automatica. Di fatto sono plug<br />
& play.<br />
Dal punto di vista della manutenzione, grazie<br />
a una accurata diagnostica, embedded<br />
in ogni dispositivo B&R, è possibile vedere<br />
cosa succede durante il ciclo monitorando<br />
le parti elettriche e idrauliche, rilevare<br />
immediatamente un possibile problema<br />
e risolverlo.<br />
Il System Diagnostic Manager B&R è integrato<br />
nel sistema e non richiede alcuna<br />
programmazione ma solo di spuntare<br />
l’hardware che deve essere controllato.<br />
Poi con un semplice browser web, anche<br />
un utente non esperto può verificare in<br />
modo grafico e intuitivo le condizioni della<br />
macchina.<br />
Coproget, sempre molto attenta alle innovazioni<br />
tecnologiche, sfrutta sapientemente<br />
le tecniche e le soluzioni che la rendono<br />
capace di eccellere in un ambito dove le<br />
lavorazioni sono complesse e dove un elevato<br />
livello di flessibilità risulta vincente.<br />
Per questo motivo ha scelto B&R come<br />
partner per l’automazione per tutte le sue<br />
macchine più avanzate.<br />
SENSORI<br />
Ispezione intuitiva in 3D<br />
Produttore primario di sensori e<br />
soluzioni per l’automazione industriale,<br />
Sick presenta il nuovo<br />
TriSpector1000, il primo sensore<br />
di visione in 3D che si configura<br />
in modo semplice e permette di<br />
effettuare ispezioni direttamente<br />
a bordo della camera e senza<br />
necessità di programmazione.<br />
Il TriSpector1000 è un sensore<br />
adatto per applicazioni di controllo<br />
qualità nel settore dei beni<br />
di consumo ed imballaggio dove<br />
è necessario il conteggio e il<br />
posizionamento degli oggetti, la<br />
misurazione del volume o dello<br />
spessore e la verifica dei livelli<br />
di riempimento o della completezza<br />
delle confezioni.<br />
TriSpector1000 acquisisce<br />
immagini tridimensionali degli<br />
oggetti in movimento sulla linea<br />
di produzione sfruttando il principio<br />
di triangolazione laser<br />
per la cattura dei profili, con<br />
i quali genera poi l’immagine<br />
3D. L’elaborazione dell’immagine<br />
avviene direttamente a bordo<br />
della camera, dove l’oggetto può<br />
essere localizzato e ispezionato<br />
utilizzando gli opportuni algoritmi.<br />
All’immagine 3D dell’oggetto<br />
è anche possibile sovrapporre<br />
l’immagine ottenuta misurando<br />
l’intensità della linea laser in<br />
ogni punto che, essendo simile<br />
ad un’immagine 2D, rende più<br />
semplice la comprensione dei<br />
dati acquisiti e permette al sistema<br />
di verificare, ad esempio, la<br />
presenza di etichette o grafica<br />
oppure la rotazione dell’oggetto.<br />
Il sistema di controllo può ricevere<br />
i risultati di queste analisi<br />
direttamente tramite uscite digitali<br />
o mediante una connessione<br />
Ethernet. Il TriSpector1000 è<br />
inoltre disponibile in tre modelli<br />
con campi inquadrati di dimensioni<br />
diverse, da scegliere in<br />
base all’oggetto da ispezionare.<br />
Grazie alla sua interfaccia intuitiva,<br />
la messa in funzione del<br />
TriSpector1000 risulta semplice<br />
ed in caso di necessità è possibile<br />
effettuare velocemente la<br />
sua sostituzione riutilizzando le<br />
impostazioni precedentemente<br />
memorizzate.<br />
<strong>La</strong> sua robusta custodia in<br />
metallo, con grado di protezione<br />
IP67, è disponibile anche con<br />
finestra in plastica e assicura al<br />
sensore la protezione necessaria<br />
per l’impiego in condizioni<br />
gravose, tipiche per esempio<br />
dell’industria alimentare.<br />
www.interprogettied.com n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45
AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />
SENSORI A INFRAROSSO<br />
Analisi della temperatura senza contatto<br />
Ogni corpo con una temperatura<br />
superiore allo zero assoluto<br />
emette, dalla sua superfice, una<br />
radiazione elettromagnetica proporzionale<br />
alla sua temperatura<br />
intrinseca. Questa energia può<br />
essere visibile, come nel caso<br />
di uno spillo rovente, oppure non<br />
visibile dall’occhio umano. In<br />
entrambi i casi è possibile determinare<br />
la quantità di questa<br />
energia utilizzando un sensore<br />
a infrarossi che, senza entrare in<br />
contatto con il target sottoposto<br />
a misurazione, la tradurrà in un<br />
segnale elettrico. L’assenza di<br />
contatto permette di eseguire<br />
misurazioni della temperatura<br />
veloci e ripetibili su oggetti in<br />
movimento o situati in spazi<br />
angusti. È possibile utilizzare i<br />
sensori a infrarossi anche nel<br />
caso in cui il target raggiunga<br />
temperature tali da compromettere<br />
o distruggere altre tipologie<br />
di sensori o sonde a contatto. <strong>La</strong><br />
loro grande versatilità li rende<br />
un utile strumento nei processi<br />
automatizzati, permettendo<br />
un monitoraggio continuo della<br />
temperatura. Integrandoli in<br />
sistemi digitali l’utilizzatore può<br />
inoltre programmare in remoto i<br />
sensori, gestire le informazioni e<br />
registrare i dati.<br />
Come funziona un sensore a<br />
infrarosso? Il sensore cattura<br />
la radiazione emessa convogliandola<br />
a uno o più detector.<br />
L’energia della radiazione<br />
infrarossa viene qui convertita<br />
in un segnale elettrico che, a<br />
sua volta, viene riconvertito<br />
in un valore termico in base<br />
alla calibrazione del sensore e<br />
all’emissività specificata. Visivamente<br />
i sensori a infrarossi<br />
sono simili tra loro l’aspetto più<br />
importante che li differenzia e<br />
che influenza la risoluzione e la<br />
dimensione dell’area dello spot<br />
di misura, oltre la distanza tra<br />
sensore e target, è la lente: l’elemento<br />
che direziona il fascio di<br />
raggi infrarossi verso il detector.<br />
Il detector è il cuore di questi<br />
sensori e può essere composto<br />
da una termopila o un rilevatore<br />
quantico. In entrambi casi,<br />
queste componenti svolgono la<br />
medesima funzione: convertono<br />
la radiazione in energia elettrica.<br />
Successivamente il segnale<br />
passa da modulo di amplificazione<br />
e da un convertitore A/D.<br />
A seconda del sensore infine,<br />
sono presenti altre elettroniche<br />
per condizionare o stabilizzare<br />
il segnale.<br />
I sensori a infrarossi di optris ® ,<br />
distribuiti in Italia da Luchsinger,<br />
effettuano misure in modo<br />
preciso, senza usura e senza<br />
alcun contatto fisico con il target<br />
in una gran varietà di settori e<br />
applicazioni, dalla R&D al controllo<br />
di processo. <strong>La</strong> serie di<br />
pirometri CT è estremamente<br />
robusta e ha un ciclo di vita<br />
operativo molto lungo. Possono<br />
operare, senza l’utilizzo di sistemi<br />
di raffreddamento, in luoghi<br />
con una temperatura ambientale<br />
di 250°C.<br />
I pirometri con sistema di puntamento<br />
della serie CTlaser, a<br />
differenza dei precedenti, proiettano<br />
dei punti laser utili per<br />
determinare velocemente e in<br />
modo preciso l’area dello spot<br />
di misura. Questa serie di sensori<br />
è realizzata con le ottiche<br />
più sofisticate e con lo spot di<br />
misura più piccolo al mondo,<br />
fino a 0,5 mm.<br />
Le caratteristiche chiave di questi<br />
sensori sono la flessibilità<br />
nelle applicazioni e la possibilità<br />
di misurare su una gran varietà<br />
di materiali. Il controller separato<br />
permette un semplice accesso<br />
alle chiavi di programmazione<br />
tramite un display LCD multicolore.<br />
I sensori delle serie CT e<br />
CTlaser sono utilizzati in diverse<br />
applicazioni test e industriali,<br />
nel settore della plastica, vetro,<br />
siderurgico e trattamento dei<br />
metalli in genere, banchi prova<br />
e ricerca & sviluppo.<br />
TRASMISSIONE DEL SEGNALE<br />
Collegamento wireless dei sensori<br />
Il nuovo WIS 2 (Wireless Inductive<br />
System 2) completa la gamma<br />
dei prodotti Pepperl+Fuchs per il<br />
collegamento wireless dei sensori<br />
a parti mobili della macchina,<br />
tramite un sistema ad elevate<br />
prestazioni.<br />
Il WIS 2 è utilizzato per la trasmissione<br />
del segnale e per<br />
alimentare i sensori collegati al<br />
componente secondario, rendendo<br />
ridondanti i cavi flessibili e i<br />
contatti rotanti soggetti a usura.<br />
Il WIS 2 supporta potenze nominali<br />
fino a 12 W su distanze di<br />
trasmissione di 0...7 mm rispetto<br />
a 1,5 W e 0...5 mm del WIS 1, già<br />
disponibile sul mercato da tempo.<br />
Oltre alla versione a 8 canali, è<br />
ora disponibile un modello a 2<br />
canali, per applicazioni fino a<br />
due sensori.<br />
Tutte le varianti di sistema utilizzano<br />
un trasmettitore primario e<br />
uno secondario, per due e otto<br />
canali. Sono disponibili nel formato<br />
M30, in un design cilindrico<br />
e sono dotati di cavi da 30 cm e<br />
connettori M12.<br />
Poiché i trasmettitori non sono<br />
abbinati, i trasmettitori secondari<br />
sono liberamente intercambiabili.<br />
Ad esempio, qualsiasi porta-pezzi<br />
può facilmente comunicare tramite<br />
lo stesso sistema. I sensori<br />
adatti sono i sensori induttivi,<br />
capacitivi, ottici, ad ultrasuoni<br />
con uscita di commutazione binaria<br />
e tecnologia di connessione<br />
standard a 3 fili.<br />
46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n. 1 <strong>2017</strong><br />
www.interprogettied.com
MATERIALI<br />
MATERIE PLASTICHE<br />
Profilo altamente termoisolante<br />
Ensinger, specialista delle materie plastiche,<br />
lancerà al prossimo BAU di Monaco<br />
di Baviera – la maggiore fiera per il settore<br />
delle costruzioni – una nuova generazione<br />
di profili insulbar ® per il taglio termico di<br />
finestre e facciate in alluminio.<br />
<strong>La</strong> particolarità del nuovo profilo isolante<br />
consiste nello speciale materiale impiegato<br />
che garantisce, grazie alla propria struttura,<br />
un valore lambda particolarmente<br />
basso. “<strong>La</strong> caratteristica distintiva del<br />
nuovo prodotto è la sua composizione<br />
interna microporosa a celle chiuse. Grazie<br />
ai micro-fori la densità del materiale è<br />
ridotta, il profilo termoisolante evidenzia<br />
un’inferiore conducibilità termica ed è,<br />
pertanto, particolarmente isolante”, spiega<br />
Michael Möller, direttore del reparto ricerca<br />
e sviluppo di insulbar. “Questo prodotto<br />
troverà applicazione soprattutto in profili<br />
speciali con elevate esigenze a livello di<br />
efficacia isolante”.<br />
Il profilo termoisolante poroso insulbar<br />
viene ottenuto da un materiale innovativo,<br />
per il quale è attualmente in corso<br />
l’accertamento d’idoneità secondo DIN<br />
EN 14024, ed è prodotto tramite uno speciale<br />
processo che consente di ottenere<br />
all’interno della barretta isolante dei fori<br />
sporadici chiusi, procedimento per il quale<br />
Ensinger ha ottenuto il brevetto EP1242709<br />
(B2). <strong>La</strong> superficie del profilo resta in ogni<br />
caso compatta ed esteticamente gradevole,<br />
senza alcuna differenza rispetto al<br />
materiale standard.<br />
Ensinger è uno degli ideatori e produttori<br />
leader di profili a elevato isolamento termico<br />
per la costruzione di porte, finestre<br />
e facciate. Nel 1977 l’impresa tedesca ha<br />
inventato il primo profilo termoisolante<br />
in plastica per il taglio termico di sistemi<br />
in metallo. Oggi tali barrette isolanti vengono<br />
impiegate con successo in tutto il<br />
mondo e continuamente ottimizzate. Molte<br />
innovazioni di Ensinger hanno influenzato<br />
in maniera determinante lo sviluppo del<br />
taglio termico di facciate, porte e finestre<br />
in metallo.<br />
STAFFE DA PAVIMENTO<br />
Polimeri ad alte prestazioni per l’aeronautica<br />
Lo sviluppo di staffe da pavimento<br />
efficienti e durevoli per<br />
il proprio nuovo jet regionale<br />
ARJ21 ha portato la Comac<br />
(Commercial Aircraft Corporation<br />
of China, Ltd.) a utilizzare<br />
una soluzione Victrex che unisce<br />
materiale e servizio. I servizi<br />
addizionali offerti da Victrex,<br />
oltre alla fornitura di polimeri a<br />
elevate prestazioni VICTREX<br />
Paek, comprendono le analisi<br />
di simulazione, gli strumenti per<br />
l’ottimizzazione del design e il<br />
supporto on-site alla produzione.<br />
Grazie a tutto ciò si ottiene<br />
maggiore libertà di design, una<br />
produzione più semplice e una<br />
maggiore leggerezza rispetto ai<br />
sistemi tradizionali in alluminio<br />
che hanno portato alla sostituzione<br />
del metallo.<br />
L’ARJ21 della Comac – un jet<br />
regionale avanzato per il 21°<br />
secolo – è un jet di tipo turboventola<br />
destinato a distanze<br />
di media gittata. In questo<br />
velivolo, i carichi interni sono<br />
supportati da diversi sistemi<br />
comprese travi strutturali.<br />
Le staffe da pavimento sono<br />
posizionate su queste travi per<br />
fornire supporto tra le travi<br />
di carico e il pavimento del<br />
velivolo soprastante. Di solito<br />
queste staffe vengono realizzate<br />
in alluminio; grazie alla<br />
nuova soluzione polimerica è<br />
stata incrementata l’efficienza<br />
produttiva tramite lo stampaggio<br />
a iniezione dei particolari<br />
contribuendo così a una maggiore<br />
efficienza ottenendo di<br />
ridurre il peso e di migliorare<br />
il progetto che consente<br />
di semplificare il processo di<br />
installazione.<br />
“Oggigiorno la riduzione di<br />
peso consente un miglioramento<br />
dei consumi di carburante<br />
e, quindi, rappresenta un<br />
fattore essenziale e critico”,<br />
afferma Bai Jie, Brackets Team<br />
Leader alla Comac. “Si tratta di<br />
un fatto molto noto nell’ambito<br />
dell’industria aerospaziale, ma<br />
il potenziale completo e l’efficienza<br />
di processo derivante<br />
dall’utilizzo di questi polimeri<br />
non lo sono altrettanto”.<br />
<strong>La</strong> tolleranza di distorsione è<br />
inferiore a 0,2 mm ed è considerata<br />
ottimale per il velivolo<br />
ARJ21. Inoltre, le staffe da<br />
pavimento sono estremamente<br />
durevoli e offrono un’economica<br />
durata di trent’anni, fattore<br />
essenziale in un’industria dove<br />
sicurezza e affidabilità costituiscono<br />
dei prerequisiti assoluti.<br />
Da un lato, l’obiettivo della<br />
Comac prevede di sostituire<br />
i velivoli regionali più piccoli<br />
con il nuovo jet ARJ21 consentendo<br />
una maggiore capienza<br />
di passeggeri su distanze più<br />
lunghe all’interno della Cina.<br />
Dall’altro, l’ARJ21 potrebbe<br />
essere usato in sostituzione<br />
di velivoli più grandi al fine<br />
di incrementare la frequenza<br />
dei voli e migliorare l’efficienza<br />
operativa in funzione delle<br />
necessità della linea aerea e<br />
dei passeggeri.<br />
Passare dal metallo ai materiali<br />
ad alte prestazioni rappresenta<br />
una tendenza consolidata del<br />
mercato aerospaziale. Il Victrex<br />
Peek è una scelta eccellente<br />
per la produzione di staffe con e<br />
senza carico ed è un componente<br />
che offre un buon equilibrio<br />
tra forza e duttilità, resistenza<br />
alla corrosione e un basso indice<br />
a livello di emissioni di fiamma/fumi/tossicità,<br />
rimanendo<br />
non conduttivo.<br />
www.interprogettied.com<br />
n.1 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />
47
SISTEMI DI FISSAGGIO MECCANICI<br />
Pag. 04<br />
FIXI LOMBARDIA<br />
<strong>La</strong> centralità del servizio<br />
Pag. 18<br />
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PEPPERL+FUCHS 46<br />
PHA 42<br />
PROMOSALON 23<br />
RITTAL 16<br />
ROCKWELL AUTOMATION 41<br />
RONCHI-ILS<br />
3A COP.<br />
SICK 45<br />
SMC 41<br />
TEAMWORK 28<br />
VICTREX 47<br />
WIDIA 39<br />
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