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marino a tre teste apparve ai marinai. Doriforo iniziò a dare ordini ai suoi<br />
compagni e, ricordandosi di ciò che suo padre anche lui marinaio gli<br />
aveva detto da bambino, insegnò loro a fare dei nodi con le corde così<br />
da poter legare le tre teste.<br />
L’ impresa fu durissima, tre uomini caddero in mare e morirono ma alla<br />
fine il mostro fu sconfitto.<br />
Stanchi ed ancora spaventati, i marinai con il loro comandante<br />
raggiunsero l’ isola di Melos e qui il dio Morfeo, nemico del dio Nettuno,<br />
li fece cadere in un sonno profondo.<br />
Solo Doriforo restò sveglio e, mentre vagava sull’isola per cercare un<br />
modo per svegliare i suoi compagni, vide una grossa pietra su cui era<br />
inciso un indovinello. Lo risolse e così trovò un’erba magica che fece<br />
svegliare i marinai.<br />
In tutta fretta risalirono sulla nave e navigarono verso l’ isola di Citera:<br />
un’ isola stupenda piena di fiori profumati e colorati; era il regno di<br />
Criseida, una ragazza bellissima, dai lunghi capelli corvini e dagli occhi<br />
verdi come il mare.<br />
Appena Doriforo l’ ebbe vista, lei gli si avvicinò e gli chiese di sposarla;<br />
in cambio sarebbe diventato il re di quell’ isola incantata.<br />
L’ eroe, allora, si ricordò delle parole del vecchio dalla barba bianca e le<br />
donò l’ anello. Criseida lo infilò al dito, in un attimo si trasformò in una<br />
strega malvagia e con una spada infuocata cercò di ucciderlo. Egli,<br />
allora, le gettò addosso l’ acqua profumata e lei morì.<br />
Superata anche questa brutta avventura, la compagnia si rimise in<br />
viaggio verso l’ isola di Zacinto. Il mare era tranquillo: di giorno<br />
splendeva un bel sole e di notte le stelle indicavano la rotta.<br />
Durante una di quelle notti il dio Nettuno apparve in sogno a Doriforo per<br />
annunciargli una prova davvero dura da affrontare nell’ isola di Zacinto.<br />
Gli raccomandò di non farsi distrarre dagli intensi profumi che avrebbe<br />
sentiti ma di guardarsi sempre attorno, anche in alto.<br />
Svegliatosi da quel sogno, Doriforo andò sul ponte della nave e vide in<br />
lontananza una lunga distesa di alberi alti e pieni di foglie. Era l’ isola di<br />
Zacinto, bella, rigogliosa e piena di una fitta vegetazione.<br />
L’ eroe ed i suoi compagni attraccarono la nave all’unica insenatura che<br />
trovarono in quella parte di costa e s’ incamminarono alla ricerca di cibo;<br />
avevano bisogno di fare rifornimento e speravano di incontrare qualcuno<br />
che potesse aiutarli.<br />
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