VIAGGI NELLA FANTASIA

Plantoneide
Plant ed i suoi due amici JacK e Rosie erano tra i pochi sopravvissuti
insieme ad altre venti persone ad una terribile guerra che era scoppiata
cinque anni prima. Un giorno d’estate arrivò il capitano BarbaBianca con
il suo fedele braccio destro e tutta la ciurma di pirati...e disse a Plant:
“Per il corpo di mille balene, che brutta terra arida e senza vita! Che
cosa vi è capitato?”; rispose il giovane con voce triste: “O mio caro
capitano ci è accaduta una vera e propria sventura :siamo stati assediati
per molto tempo da un popolo nemico che, alla fine, ha distrutto la
nostra città. Così ora abbiamo trovato rifugio nella foresta”.
Il capitano, che voleva divertirsi alle loro spalle, disse: “Ho sentito dire
che girano brutte persone da queste parti, perciò vi consiglio di stare
attenti durante la notte”. Poi fece finta di andarsene ma in realtà
stava architettando un piano malvagio per sbarazzarsi delle persone
appena conosciute ed impossessarsi delle poche ricchezze che erano
loro rimaste.
Il giorno dopo Spugna radunò la ciurma per la partenza ma prima
sterminò quel pugno di uomini trovati in quel luogo, ad eccezione di
Plant e dei suoi due amici che vennero portati a bordo.
La nave, però, fece naufragio nell’ oceano. Si salvarono solo il
comandante Barbabianca e Spugna che riuscirono ad approdare in una
isola sperduta nell’ oceano: Quakquok. Appena arrivati sulla spiaggia,
Spugna disse: “Signor comandante, penso che siamo giunti nella
famosa isola di Quakquok” e Barbabianca rispose: “Sì e, a quanto pare,
non siamo soli!”.
Egli pronunciò queste parole perché aveva scorto in lontananza Plant,
Jack e Rosie che stavano costruendo una capanna dove passare la
notte.
Jack disse: “Plant, è meglio accendere il fuoco perché si sta facendo
notte”, Rosie continuò: “Riusciremo mai a ritornare nella nostra patria?”
e Plant la rassicurò:”Certo, non ci arrenderemo mai”.
Calò il buio e Barbabianca con Spugna ne approfittarono per attaccare
di sorpresa i tre ragazzi; però questi ultimi ebbero la meglio perché
riuscirono a metterli in trappola.
Una volta sconfitti i loro nemici, pensarono a come andarsene dall’ isola.
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