La plastica oggi e domani Maggio e Giugno 2017
La Plastica Oggi e Domani rivista dedicata al settore materie plastiche che fornisce, un’informazione esaustiva sulle nuove tecnologie, i materiali e le applicazioni.
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storia<br />
di copertina<br />
Vista bolla ed estrusori linea 5 strati<br />
Una crescita consolidata<br />
e sostenibile nel tempo<br />
Macchi è stata protagonista negli ultimi anni di una crescita intensa,<br />
grazie soprattutto all’affermazione della tecnologia di coestrusione<br />
a 5 strati POD, che <strong>oggi</strong> rappresenta circa il 40% della sua produzione.<br />
Tra i prossimi obiettivi, il rafforzamento della presenza sul mercato<br />
cinese, anche attraverso la futura apertura di una sede locale.<br />
di Alessandro Bignami<br />
Negli ultimi anni Macchi ha dettato il ritmo<br />
dell’evoluzione della tecnologia POD,<br />
con una vasta esperienza accumulata<br />
e decine di linee vendute. L’azienda, leader nella<br />
costruzione di impianti per l’estrusione di film in<br />
bolla, ha vissuto così una crescita intensa, consolidandosi<br />
ai vertici del settore. Con Anthony<br />
Michael Caprioli, direttore generale della società,<br />
abbiamo fatto il punto sull’andamento della società<br />
lombarda, l’approccio ai diversi mercati e<br />
i progetti in fase di sviluppo.<br />
POD - Dott. Caprioli, come valuta l’andamento<br />
dell’ultimo periodo?<br />
I risultati del 2016 hanno consolidato il trend degli<br />
ultimi anni, in cui il fatturato ha raggiunto stabilmente<br />
una cifra superiore ai 55 milioni di euro.<br />
Nel <strong>2017</strong> l’obiettivo, che <strong>oggi</strong> riteniamo realistico,<br />
è quello di toccare i 60 milioni di euro. Ad avviduzione<br />
si basa sulla tecnologia POD a cinque<br />
strati ad alta produttività. L’affermazione internazionale<br />
di questo prodotto ha consentito un balzo<br />
in avanti e il consolidamento del nostro fatturato.<br />
cinarci a questo traguardo è stata anche una serie<br />
di operazioni interne, volte a riorganizzare e<br />
snellire i processi, aumentando la produttività dei<br />
componenti standard destinati a tutte le linee.<br />
POD - Questo risultato soddisfa quindi le vostre<br />
aspettative?<br />
Certo. Ho cercato di predisporre la struttura, con<br />
alcuni interventi in aree nevralgiche – dall’ufficio<br />
tecnico all’ automazione, fino al service – proprio<br />
con lo scopo di accompagnare una crescita sostenuta<br />
e sostenibile nel tempo. Dopo la partecipazione<br />
alla K 2013, anno che chiudemmo con<br />
35 milioni di euro di fatturato, abbiamo vissuto<br />
una crescita esponenziale, legata in gran parte<br />
al successo della linea di coestrusione POD a<br />
cinque strati, che è diventata la tecnologia di riferimento<br />
per le nostre macchine e per il mercato<br />
in generale. Ormai circa il 40% della nostra pro-<br />
POD - Oltre alla linea POD ci sono state altre tecnologie<br />
che hanno contribuito a questa crescita?<br />
Attraverso l’ufficio tecnico abbiamo svolto una<br />
serie di studi specifici per migliorare i componenti<br />
della sezione calda, basandoci anche sui feedback<br />
ricevuti dai nostri clienti. Abbiamo condotto<br />
prove reologiche e sperimentato trattamenti termici<br />
specifici, spesso in collaborazione con i nostri<br />
fornitori più importanti, che nel tempo sono<br />
diventati partner strategici. Per raggiungere un<br />
obiettivo è necessario condividere progetti e applicazioni<br />
con i clienti. Se i risultati sono soddisfacenti,<br />
allora la tecnologia è pronta per essere<br />
commercializzata su larga scala.<br />
POD - Su quali fronti è impegnata attualmente<br />
la vostra area R&D?<br />
Stiamo lavorando molto sui temi dell’energy saving<br />
e dell’automazione. Per alcuni studi collaboriamo<br />
con clienti storici, che ci mettono a disposizione<br />
gli spazi per testare impianti<br />
sperimentali. Recentemente, nell’ambito di una<br />
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