La subfornitura Maggio e Giugno 2017
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
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dove cedevolezza e sensoristica garantiscono<br />
una ambiente sicuro, senza rischi<br />
di collisione”.<br />
Il convegno è poi entrato nel vivo dell’innovazione<br />
produttiva con una visita virtuale<br />
allo stabilimento di Scharnhausen<br />
con i suoi 66.000 m², 4 piani e 1.200<br />
dipendenti. “Un vero e proprio esperimento<br />
di successo di Industry 4.0”<br />
– racconta Roberto Siccardi, solution<br />
engineering sales team manager in Festo<br />
– “dove il personale addetto alla produzione<br />
e alla progettazione convive con<br />
i sistemi automatizzati in un clima che<br />
favorisce la collaborazione e l’imprenditorialità,<br />
verso nuove idee e soluzioni.<br />
L’obiettivo è una migliore efficienza,<br />
con la riduzione dei tempi di time to<br />
market del 56%”. “Un risultato” – ha<br />
proseguito Siccardi – “ottenuto anche<br />
grazie ai modelli 3D dello stabilimento,<br />
per rafforzare il rapporto tra dimensione<br />
digitale, simulazione e operatività reale,<br />
in un’ottica di efficienza e adattamento<br />
in tempo reale al cambiamento; una logica<br />
estesa anche alla formazione continua<br />
del personale”.<br />
Eugenio Alessandria, head of innovation<br />
automation, networking, MES and<br />
OEE di Ferrero, è ritornato sul tema dei<br />
sistemi cyberfisici, ritenuti fondamentale<br />
strumento di gestione sia dello sviluppo<br />
prodotto che della fabbrica. “Ferrero<br />
progetta e costruisce le proprie macchine”<br />
– ha dichiarato – “ma c’è sempre<br />
una simulazione 3D in tutto rispondente<br />
al reale, che permette di prevedere ogni<br />
possibile evento favorevole o avverso, dai<br />
consumi alle manutenzioni, per elaborare<br />
opportune strategie di difesa. I sistemi di<br />
rappresentazione della conoscenza sono<br />
una fondamentale sintesi progettuale,<br />
così come la logica di sviluppo di sistemi<br />
aperti e interoperabili”.<br />
Dai sistemi cyberfisici si è passati ai<br />
componenti, come nel caso dei cavi,<br />
fondamentali per il networking, ma anche<br />
uno dei contesti dove il paradigma di<br />
Industry 4.0 ha più impatto sulla qualità<br />
della produzione. Stefano Pasqualin, plant<br />
manager di Ceam Cavi, ha parlato di<br />
una “produzione industriale con caratteristiche<br />
sartoriali, in cui l’elevatissima<br />
professionalità del personale e la capacità<br />
L’intervento<br />
di Alessandro<br />
Enna, direttore<br />
di Festo<br />
Academy Italia<br />
produttiva, vengono rafforzate e integrate<br />
dall’automazione”.<br />
Un controllo di qualità che è anche al<br />
centro di settori come cosmetica e farmaceutico<br />
dove sicurezza ed esigenze<br />
di packaging peculiari sono strategiche,<br />
come racconta Pietro Cassani, Ceo di<br />
Marchesini Group, che prosegue: “Marchesini<br />
Group ha iniziato a confrontarsi<br />
con i concetti dell’Industria 4.0 già a<br />
partire dall’inizio del secolo, prima che<br />
questi diventassero ‘di moda’. È stata<br />
una scelta obbligata, perché si tratta di<br />
tematiche cui le aziende farmaceutiche<br />
sono molto sensibili, ma che allo stesso<br />
tempo ci ha permesso di essere preparati<br />
a questa rivoluzione prima di altri.<br />
Ad esempio, oggi in Marchesini Group<br />
disponiamo di un reparto dedicato che<br />
utilizza stampanti tridimensionali per<br />
realizzare specifici pezzi di produzione.<br />
Grazie poi all’utilizzo di una tecnologia di<br />
prototipazione rapida siamo in grado di<br />
garantire la consegna di pezzi di ricambio<br />
finiti, testati e pronti all’uso in tempi<br />
estremamente ridotti dalla richiesta. A<br />
questo si aggiungono l’utilizzo della<br />
domotica, come nel nuovo stabilimento<br />
di Carpi, quello della robotica integrata<br />
sulle nostre macchine, lo sviluppo dei<br />
dati della produzione per anticipare gli<br />
interventi di manutenzione e l’uso di<br />
software che ottimizzano in automatico<br />
il processo di confezionamento. <strong>La</strong><br />
macchina per il confezionamento che il<br />
cliente compra da noi è quindi un vero<br />
e proprio bene 4.0, interconnesso al suo<br />
sistema gestionale”.<br />
Con Biesse Group, infine, è entrata in<br />
scena “la mass customisation” raccontata<br />
da Stefano Porcellini, general manager di<br />
Biesse, nel suo intervento su “Trasformazione<br />
4.0. Le scelte di Biesse nei processi,<br />
servizi e business model”.<br />
Le conclusioni sono state affidate ad Alessandro<br />
Enna, direttore di Festo Academy<br />
Italia e chairman della giornata: “Industry<br />
4.0 significa efficienza e flessibilità,<br />
grazie a dati che permettono valutazioni<br />
puntuali nel medio periodo e quindi<br />
relativi riadattamenti allo stato dell’arte,<br />
migliorando in misura significativa manutenzione,<br />
tracciabilità ed efficientamento.<br />
Apertura e interoperabilità caratterizzano<br />
i sistemi Festo, capaci di integrarsi con i<br />
principali CRM presenti sul mercato; una<br />
flessibilità che significa mass customisation,<br />
gestione efficiente del magazzino e<br />
riduzione dei rischi in produzione, in una<br />
logica di real time maintenance”.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2017</strong> - <strong>La</strong> Subfornitura 51