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Alberti La Stenografia Parlamentare a Berlino, Roma 1908

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C. DE ALBERTI<br />

Capo Stenografo del Senato del Regno<br />

<strong>La</strong> <strong>Stenografia</strong><br />

<strong>Parlamentare</strong><br />

a <strong>Berlino</strong><br />

Estratto dal n. 4-5 della Rivista<br />

Composizione e Scrittura a macchina<br />

ROMA<br />

TIPOGRAFIA DEL FINANZIERE<br />

Governo Vecchio, 1-2<br />

<strong>1908</strong>


L’assunto al quale mi accingo, di rendere<br />

conto di quanto ebbi a vedere e ad osservare<br />

nella mia recente gita a <strong>Berlino</strong>, è tutt’altro<br />

che facile.<br />

Mi si perdonerà però se, discorrendo di<br />

stenografia e di stampa dei resoconti parlamentari,<br />

entrerò a parlare di argomenti che<br />

colla stenografìa hanno ben poca attinenza,<br />

quantunque servano, a mio modo di vedere,<br />

a lumeggiare sempre più i costumi parlamentari<br />

di quel grande paese.<br />

I consessi parlamentari che tengono le loro<br />

riunioni a <strong>Berlino</strong> sono tre: il Parlamento<br />

dell’Impero (Reichstag); la Dieta Prussiana<br />

(Haus der Abgeordneten); il Senato Prussiano<br />

(Herrenhaus).<br />

Parlerò partitamente di ognuno di essi .<br />

IL REICHSTAG.<br />

II Reichstag è il vero Parlamento Tedesco,<br />

giacchè in esso seggono i rappresentanti dei<br />

diversi Stati che formano l’Impero Germanico.<br />

I membri che lo compongono sono attualmente<br />

397. Il Reichstag tiene le sue sedute in un<br />

grandissimo palazzo costruito appositamente<br />

da circa una diecina di anni fa.<br />

Il suo ingresso principale, abbellito da due<br />

imponenti rampe balaustrate, ha di fronte a


— 4 —<br />

sè, una grandissima piazza, e proprio davanti<br />

il grandioso monumento al principe di Bismark;<br />

ai lati gli altri due monumenti dei<br />

generali Kon e Moltke, ed in mezzo l’imponentissimo<br />

monumento alla Vittoria.<br />

L’ingresso principale del Reichstag, non<br />

si apre che assai raramente, perchè l’inaugurazione<br />

delle sessioni parlamentari si fa sempre<br />

al Castello Imperiale, nella famosa Sala<br />

Bianca.<br />

Io ebbi però la fortuna di trovarlo aperto,<br />

perchè si stavano sgombrando le sale terrene<br />

dapprima occupate dagli oggetti componenti<br />

l’esposizione d’igiene, che era appunto finita il<br />

giorno prima, e dall’ampia terrazza, spingendo<br />

lo sguardo al di là dei grandiosi monumenti<br />

dei quali ho parlato, intravedendo (attraverso<br />

gli alberi del bellissimo parco che si spinge<br />

fino a Charlottenburg) biancheggiare i moltissimi<br />

monumenti che l’imperatore attuale, con<br />

geniale intuito artistico e ad educazione virile<br />

del suo popolo, ha voluto donare alla città di<br />

<strong>Berlino</strong> - monumenti che rappresentano la figura<br />

e celebrano le gesta dei suoi antenati,<br />

compresi perchè la grande Germania vada giustamente<br />

orgogliosa di tutto quell’insieme di<br />

ricordi patriottici, che sono la sintesi della<br />

sua storia gloriosa.<br />

L’AULA DEL REICHSTAG.<br />

L’àula nella quale il Reichstag tiene le sue<br />

sedute è alta, — spaziosa — tutta di legno di<br />

quercia, lucidato al naturale. Ha la forma di<br />

ferro di cavallo; gli stalli dei deputati, rivestiti<br />

di cuoio giallognolo scuro, sono disposti a<br />

settori, su di un pavimento leggermente inclinato,<br />

come il palcoscenico di un teatro, ma<br />

non a gradinate.<br />

<strong>La</strong> tribuna imperiale, la diplomatica e le altre<br />

dei membri della Dieta ecc., si trovano in


— 5 —<br />

linea con quella della stampa, spaziosissima,<br />

a sinistra e davanti al Presidente.<br />

Allo stesso livello ed ai due lati del seggio<br />

del Presidente, da un lato (destra) i seggi per<br />

i ministri ed i consiglieri intimi (giacchè i<br />

ministri possono nel Reichstag tarsi coadiuvare<br />

nel sostenere la discussione di un dato disegno<br />

di legge, da persone di loro fiducia, anche<br />

non munite di alcun mandato legislativo,<br />

le quali prendono il nome di consiglieri<br />

intimi), a sinistra i membri del Bundesrath<br />

che è un consesso speciale formato dai delegati<br />

dei diversi Stati germanici, presieduti dal<br />

Gran Cancelliere, consesso che ha l’incarico<br />

di preparare il lavoro legislativo da sottoporsi<br />

alle deliberazioni del Reichstag.<br />

Quantunque l’aula del Reichstag sia sormontata<br />

da una magnifica cupola, (forse un po’<br />

bassa data l’immensità e la maestosità del palazzo),<br />

nell’interno essa ha un soffitto piano,<br />

a vetri; la luce vi si spande regolare ed armonica,<br />

in modo che ogni particolare della<br />

severa architettura risalta subito all’occhio<br />

dell’osservatore.<br />

Non so se questo sistema di avere il cielo<br />

dell’aula piano giovi all’acustica; lo stesso sistema<br />

fu seguito anche nelle altre due aule<br />

della Dieta e della Camera dei Signori; ma, mi<br />

si disse, con pessimo risultato nella Dieta,<br />

dove, dopo avere abbassato il soffitto di parecchi<br />

metri, la sonorità voluta non si è ancora<br />

potuta ottenere. Sonorissima invece si dice<br />

sia riuscita l’aula del Senato.<br />

Capricci dell’acustica!<br />

LA TRIBUNA.<br />

Sotto al banco della Presidenza vi è la tribuna<br />

degli oratori. Una volta la tribuna era


— 6 —<br />

poco frequentata, anzi si può dire che rarissisimi<br />

fossero gli oratori che parlassero dalla<br />

stessa; ma ora, specialmente per l’insistenza<br />

dell’attuale presidente del Reichstag, la maggioranza<br />

degli oratori pronunciano i loro discorsi<br />

dalla tribuna, e certo dalla tribuna sono<br />

pronunziati tutti i discorsi più importantiche<br />

si fanno al Reichstag.<br />

IL POSTO DEGLI STENOGRAFI.<br />

Sotto la tribuna vi è il posto degli stenografi,<br />

circondato da apposita balaustrata in modo<br />

che essi siano assolutamente al riparo di<br />

ogni assalto… … diciamo così, parlamentare<br />

anzi gli stenografi hanno una entrata completamente<br />

a sè, sotto al banco della Presidenza<br />

in modo che per andare al loro posto non<br />

attraversano nemmeno l’aula. Ogni contatti<br />

coi membri dell’assemblea è quindi perfettamente<br />

evitato.<br />

COME SI COMPIE IL SERVIZIO STENOGRA­<br />

FICO.<br />

Gli stenografi che prestano servizio al Reichstag<br />

sono dodici, più il capostenografo, e<br />

appartengono a due sistemi diversi: il Gabelsberger<br />

e lo Stolze — sei gabelsbergeriani,<br />

sei stolziani.<br />

Il turno di servizio è stabilito in dieci minuti;<br />

due stenografi scrivono contemporanemente<br />

e completamente tutto quanto si dice<br />

durante i 10 minuti; si dividono poi lo stenoscritto<br />

cinque minuti per ciascuno, traducendo<br />

naturalmente sul proprio lavoro, e non –<br />

correndo a quello del compagno che in caso –<br />

qualche mancanza o dubbiezza.<br />

f<br />

Passati i primi dieci minuti il primo turno<br />

viene sostituito dal secondo e così di seguito<br />

pei sei turni che servono a compiere l’ora.


– 7 –<br />

Il turno è stabilito dal Capo Stenografo in<br />

principio di sessione e rimane tal quale per<br />

tutta la medesima; comincia tutti i giorni col<br />

primo turno stabilito nella prima seduta, e<br />

continua lo stesso per tutte le sedute successive;<br />

sistema che io non trovo troppo equo,<br />

perchè così si hanno degli stenografi, o meglio<br />

dei turni di stenografi, che normalmente vengono<br />

più gravati, essendo difficile che la fine<br />

del turno corrisponda precisamente colla fine<br />

della seduta.<br />

Sta bene che il turno stenografico, cominciando<br />

precisamente all’ora in cui è indetta<br />

la seduta, quasi sempre il primo ed il secondo<br />

turno sono vuoti, ma ciò non può togliere la<br />

sperequazione alla quale ho accennato.<br />

Gli stenografi del Reichstag, però, sono contenti<br />

di questo sistema ed essi sono certamente<br />

i migliori giudici nella materia.<br />

<strong>La</strong> traduzione viene eseguita immediatamente,<br />

in modo che, al massimo, una mezz’ora<br />

dopo finita la seduta, anche la traduzione è<br />

completa.<br />

*<br />

Al Reichstag, e così alla Dieta ed alla Camera<br />

dei Signori, non esiste affatto un ufficio<br />

di revisione (come, del resto, al Parlamento<br />

francese); a tutto provvede l’ufficio di stenografia.<br />

Convien però aggiungere che al Reichstag,<br />

alla Dieta, ed alla Camera dei Signori non<br />

si fa alcun resoconto sommario, nè alcun resoconto<br />

telegrafico; servizi che da noi, così alla<br />

Camera, come al Senato, assorbono quasi<br />

per intero l’attività dell’ufficio di Revisione.<br />

Per questi servizi vi è un corpo stenografico<br />

speciale, che nulla ha a che fare col servizio<br />

stenografico ufficiale, servizio che viene<br />

retribuito particolarmente dai giornali più im­


— 8 —<br />

portanti a seconda dell’estensione del resoconto<br />

che desiderano; e dall’agenzia ufficiosa che<br />

trasmette il resoconto telegraficamente per tutta<br />

la Germania ed all’estero.<br />

Assuntore di questo servizio speciale, non<br />

ufficiale, ripeto, è l’egregio sig. Baekler, esimio<br />

stenografo, che ha saputo darvi un’organizzazione<br />

assolutamente perfetta.<br />

LA STAMPA DEI RESOCONTI.<br />

Ilo detto come il resoconto stenografico delle<br />

sedute del Reichstag viene compilato; mi<br />

rimane ora a dire come se ne fa la stampa e<br />

la pubblicazione.<br />

*<br />

* *<br />

Con varie deliberazioni prese in diverse occasioni<br />

dal Reichstag, si è stabilito che i resoconti<br />

delle sedute sieno pubblicati nei tre<br />

giorni, ossia non più tardi del mezzogiorno<br />

del terzo giorno in cui la seduta ha avuto<br />

luogo.<br />

Aggiungere che la domenica, essendo impreteribilmente<br />

giorno festivo, il resoconto del<br />

venerdì viene pubblicato prima del mezzogiorno<br />

del lunedì e quello del sabato prima del<br />

mezzogiorno del martedì.<br />

<strong>La</strong> pubblicazione dei resoconti del Reichstag<br />

avviene però in modo inappuntabile, perfetto,<br />

con quella precisione matematica che è una<br />

delle doti particolari dei nostri amici tedeschi.<br />

Alcuni anni or sono, tanto al Reichstag che<br />

alla Dieta, si sarebbe voluto che il resoconto<br />

delle rispettive adunanze fosse assolutamente<br />

pubblicato nella sera stessa, o, al più tardi, il<br />

mezzogiorno dopo; ma si trovò la cosa troppo<br />

difficile nella pratica.<br />

Così che si è definitivamente stabilito presso<br />

a poco lo stesso sistema che da noi, ad inizia-


— 9 —<br />

tiva dell’on. De Asarta, è stato ultimamente<br />

adottato dalla nostra Camera dei Deputati.<br />

*<br />

* *<br />

Il capo-stenografo assiste a tutta, o a quasi<br />

tutta la seduta, nello spazio riservato agli<br />

stenografi; rivede man mano sommariamente<br />

quello che si viene traducendo, ed ha a sua<br />

disposizione un impiegato speciale (journalist,<br />

come essi lo chiamano — assistente, come è<br />

chiamato alla nostra Camera dei Deputati) che<br />

ha l’incarico di ordinare e numerare le cartelle<br />

tradotte che a mano a mano vengono consegnate<br />

dagli stenografi; annotarle su uno speciale<br />

registro, nel quale figura l’ora precisa in<br />

cui il turno stenografico si è svolto, gli stenografi<br />

che hanno eseguito il lavoro, l’ora in cui<br />

fu mandato all’oratore, l’ora in cui l’oratore<br />

ha rimandato il discorso corretto.<br />

Lo stesso journalist ha anche l’incarico di<br />

far distribuire immediatamente, durante la<br />

seduta, se ciò è possibile, le cartelle stenografiche,<br />

o di mandarle a domicilio, appena finita<br />

la seduta.<br />

Con questo sistema, mi è stato assicurato<br />

che si è arrivati al risultato, 'veramente pratico,<br />

che la maggior parte dei discorsi, appena<br />

finita la seduta, sono già ritornati all’uffìcio<br />

di stenografia corretti, ed al massimo,<br />

prima delle ore dodici del giorno dopo; tutti<br />

gli altri discorsi possono essere passati immediatamente<br />

in tipografia per essere composti.<br />

Una disposizione veramente utile nella pratica,<br />

è che nessun oratore, può rivedere le<br />

bozze di stampa.<br />

Tutto è lasciato alla responsabiltà del capostenografo,<br />

il quale può anche cancellare ed<br />

annullare i cambiamenti o le aggiunte indebite<br />

che l’oratore avesse fatto.


— 10 —<br />

Per facilitare il lavoro di correzione da parte<br />

degli oratori, le cartelle stenografiche tradotte<br />

e scritte in carattere a macchina (come<br />

si pratica da noi), sono chiuse in particolare<br />

camicie di color giallo molto vivo (il colore<br />

stenografico, mi dicevano ridendo i colleghi<br />

del Reichstag) sulle quali è stampato in carattere<br />

nero, molto visibile, che le cartelle<br />

stesse DEVONO essere restituite all’Ufficio stenografico<br />

NEL PIU BREVE TEMPO POSSI­<br />

BILE; e la stessa avvertenza è ripetuta sulle<br />

buste colle quali vengono mandate agli oratori<br />

le cartelle dei discorsi pronunciati ad o­<br />

ra tarda, e che non poterono essere distribuite<br />

durante la seduta.<br />

Un trattamento speciale viene fatto soltanto<br />

ai Ministri, - per la ragione che i loro disscorsi<br />

devono essere inseriti - prima - nella<br />

Gazzetta Ufficiale (Staatsanzeiger) del giorno<br />

dopo.<br />

Questi discorsi vengono perciò chiusi in particolari<br />

camicie e buste e trasmesse ai Ministri,<br />

i quali ne curano la immediata correzione<br />

e la trasmissione alla Gazzetta Ufficiale<br />

che li pubblica subito e che poi li ritrasmette<br />

alla tipografìa per la inserzione nel Resoconto<br />

ufficiale.<br />

*<br />

* *<br />

Anche durante la seduta, per mezzo di un<br />

servizio apposito di ciclisti, vengono mandate<br />

in tipografia gli originali dei discorsi che sono<br />

a mano a mano corretti dagli oratori, così<br />

che nella sera stessa, buona parte della seduta<br />

si trova già composta in bozze, e, la sera<br />

dopo, tutta la seduta è pronta, impaginata<br />

per l'ultima e definitiva correzione che viene<br />

fatta dal capo-stenografo, assistito da due suoi<br />

dipendenti, nei locali stessi della tipografia.


— 11 —<br />

Devesi però notare che la correzione tipografica,<br />

diremo così preventiva, vien fatta assai<br />

diligentemente, anzi in modo inappuntabile,<br />

come ho potuto personalmente verificare,<br />

da una squadra di sei correttori, che correggono<br />

a riscontro, vale a dire, tenendo uno la<br />

bozza tipografica, l’altro l’originale scritto a<br />

macchina e già corretto dall’oratore.<br />

Eseguita una prima correzione delle bozze<br />

in colonna, ne viene fatta, dagli stessi correttori,<br />

sempre a riscontro, una seconda, sulle<br />

bozze impaginate, in modo che al capo-stenografo<br />

ed agli stenografi che lo coadiuvano in<br />

questa bisogna, non resta che il lavoro di definitiva<br />

revisione, per apporvi il visto si stampi<br />

Così, la mattina dopo, il resoconto viene<br />

messo in macchina, stampato, cucito e consegnato<br />

al Reichstag, non più tardi del mezzogiorno.<br />

*<br />

* *<br />

Quantunque il capitolato di appalto colla<br />

tipografia ammetta anche il lavoro notturno,<br />

non è mai accaduto di dovervi ricorrere, e la<br />

stampa dei resoconti del Reichstag procede<br />

assai regolarmente — forse anche perchè gli<br />

oratori sono molto solleciti nel rinviare i loro<br />

discorsi corretti.<br />

Il resoconto — stampato — occupa ordinariamente<br />

dalle 40 alle 56 pagine, ossia dai 5 ai<br />

7 fogli di otto pagine.<br />

Ho avuto occasione però di notare il fatto<br />

che la composizione dei Resoconti e del Giornale<br />

Ufficiale (sul quale, come ho detto, vengono<br />

preventivamente inseriti i discorsi pronunciati<br />

dai Ministri) è fatta sulla stessa giustezza<br />

(larghezza della riga); E DALLA STES­<br />

SA TIPOGRAFIA, il che vuol dire che la composizione<br />

che ha servito per la stampa dei discorsi<br />

dei ministri nel Giornale Ufficiale, ser­


— 12 —<br />

ve poi anche per la stampa dei Resoconti ufficiali<br />

del Reichstag.<br />

*<br />

* *<br />

Tra parentesi dirò che questo è un ottimo<br />

argomento che viene a suffragare l’idea da<br />

me già esposta nei passati numeri di questa<br />

Rivista, quella cioè di fare in modo che una<br />

sola tipografìa si occupi della stampa dei progetti<br />

di legge, delle relazioni, dei resoconti delle<br />

discussioni parlamentari, della stampa della<br />

Gazzetta Ufficiale, della Raccolta delle Leggi<br />

e Decreti, dei Bollettini dei diversi Ministeri,<br />

etc.<br />

Il risparmio di tempo e di spesa sarebbe<br />

semplicemente enorme, — e forse in qualche<br />

prossimo numero della Rivista ne farò il computo<br />

— non tenendo conto della maggiore e-<br />

sattezza che si avrebbe nella stampa dei documenti<br />

ufficiali, esattezza che attualmente<br />

lascia assai a desiderare, come rilevasi dalla<br />

discussione svoltasi in Senato in occasione<br />

della approvazione del Bilancio dell’interno,<br />

pubblicata integralmente nel n. 2 di questa<br />

Rivista.<br />

E’ ovvio il dire che una tipografia di questo<br />

genere non dovrebbe e non potrebbe essere che<br />

una Tipografìa di Stato, modellata su quelle<br />

che già attualmente esistono in altre nazioni<br />

e particolarmente negli Stati Uniti.<br />

Ma, per una parentesi, ho già detto forse<br />

troppo e continuo senz’altro nella mia narrazione,<br />

riservandomi di tornare sull’argomento<br />

in altra occasione.<br />

I resoconti del Reichstag vengono stampati<br />

su di una carta speciale non contenente materie<br />

legnose, nè caolino, e questo perchè si<br />

possano conservare a lungo senza deteriorar­


— 13 —<br />

si; disposizione questa dovuta al Principe di<br />

Bismarck, il quale emanò per ciò un apposito<br />

decreto, persuaso come egli era, che, se<br />

si continuavano a stampare i documenti uffiiciali<br />

su di una carta contenente legno od<br />

argilla, in breve volger di anni non ne sarebbe<br />

rimasto più nulla.<br />

I resoconti destinati al Gran Cancelliere, ai<br />

Ministri ed alle Biblioteche, sono poi stampati<br />

su una carta ancora più resistente e veramente<br />

ottima. — Si direbbe che è un vero<br />

lusso, ma io lo trovo giustificato dallo scopo<br />

al quale queste copie sono destinate.<br />

*<br />

* *<br />

Dei Resoconti delle sedute dei Reichstag<br />

vengono stampate 1600 copie per conto della<br />

Presidenza; 700 copie sono destinate agli speciali<br />

abbonati; la tipografìa stampa poi per<br />

suo conto qualche altro centinaio di copie, che<br />

pone in vendita, sia in sedute sciolte, che raccolte<br />

in volumi.<br />

L’UFFICIO STENOGRAFICO.<br />

E’ situato forse un po’ troppo lontano dalla<br />

sala delle adunanze, alla quale si accede per<br />

mezzo di apposito passaggio posto sotto il banco<br />

della presidenza. Anzi, sotto al banco stesso<br />

vi è una specie di sala d’aspetto, assai comoda<br />

ed elegante, nella quale gli stenografi,<br />

senza stare nell’aula, si intrattengono durante<br />

le attese e le pause della seduta.<br />

L’ufficio stenografico è molto comodo ed elegante,<br />

pieno di luce e d’aria.<br />

Oltre all’ufficio del capo-stenografo e del<br />

vice-capo, vi sono tre grandi camere spaziose,<br />

fornite di eleganti tavolini, quattro per ogni<br />

camera, più altro tavolino pei dattilografi; ed<br />

il turno di servizio è distribuito in modo<br />

che il lavoro dell’uno non possa disturba­


— 14 —<br />

re quello dell’altro; cosi che lo stenografo primo<br />

di turno traduce nella prima camera, il<br />

secondo nell’ultima, e così via via.<br />

Il servizio è distribuito in maniera che mezz’ora<br />

dopo finita la seduta il resoconto stenografico<br />

è completamente terminato.<br />

SERVIZIO DATTILOGRAFICO.<br />

L’ufficio stenografico ha a sua disposizione<br />

dodici macchine da scrivere, [vale a dire una<br />

per ogni stenografo) di quattro marche differenti<br />

e precisamente delle seguenti: Ideal,<br />

Yost, Bar-Lock e Smith-Prentier; in ragione di<br />

tre per ciascuna marca.<br />

Il trattamento dei dattilografi del Reichstag<br />

è identico a quello degli stenografi giornalieri,<br />

cioè è computato a giornata.<br />

Hanno quattro marchi per ogni giorno di<br />

seduta e la metà per ogni giornata di sessione<br />

in cui il Reichstag non tiene seduta.<br />

Però, oltre le macchine da scrivere in servizio<br />

all’ufficio stenografico, vi sono altre<br />

macchine, di marche differenti, sparse nei diversi<br />

uffici e più particolarmente nelle sale di<br />

scrittura; macchine poste a disposizione dei<br />

membri del Parlamento, i quali ne possono u­<br />

sare liberamente loro stessi, scrivendo personalmente,<br />

— o valendosi dell’opera di dattilografi<br />

muniti di una tessera speciale per<br />

accedere nei locali del Reichstag.<br />

Naturalmente non ho potuto sapere come<br />

vengono retribuiti questi dattilografi, trattandosi<br />

di pattuizioni speciali fatte caso per caso,<br />

ma credo che la tariffa non sia lieve.<br />

TRATTAMENTO ECONOMICO DEGLI STE­<br />

NOGRAFI.<br />

Tutti gli stenografi del Reichstag, senza alcuna<br />

distinzione di grado, hanno uno stipen­


— 15 —<br />

dio iniziale di 3000 marchi, più 900 inarchi a<br />

titolo d’indennità d’alloggio. Questo stipendio,<br />

diremo iniziale, viene poi aumentato ogni<br />

triennio di marchi 500, fino a raggiungere il<br />

massimo di 6000 marchi.<br />

Il capo-stenografo ha personalmente uno<br />

speciale assegno di altri 600 marchi. Si ha così<br />

che lo stipendio degli stenografi del Reichstag<br />

va da un minimo di inarchi 3900 ad un massimo<br />

di 6900, pari a 4800 ed 8500 delle nostre<br />

lire.<br />

L’attuale gran cancelliere Von Bulow ha però<br />

formalmente e ripetutamente promesso che,<br />

date le condizioni di vita rese più difficili in<br />

questi ultimi anni, sarà provveduto, molto<br />

prossimamente, (1) a che tutti gli impiegati<br />

dell’impero abbiano un aumento sui loro assegni,<br />

in ragione dal dieci al venti per cento, e<br />

di questo aumento verranno a godere anche<br />

gli stenografi del Reichstag.<br />

Mi si aggiungeva anche che il Gran Cancelliere<br />

aveva ripetutamente promesso che questo<br />

miglioramento avrebbe avuto la sua attuazione<br />

entro il prossimo anno, ed io faccio ai miei<br />

colleghi tedeschi, che mi furono così larghi di<br />

cortesie, l’augurio che la promessa si avveri<br />

anche innanzi tempo ed in misura ancor maggiore.<br />

Allo stipendio vanno aggiunti i maggiori propenti<br />

derivanti dalla stenografìa delle Commissioni<br />

e della correzione delle bozze, delle quali<br />

parlerò in seguito.<br />

* *<br />

Quanto alla pensione gli stenografi hanno<br />

il seguente trattamento : Entrano nel diritto<br />

a pensione dopo dieci anni di servizio (20<br />

_____<br />

(1) Riceviamo notizia che il disegno di legge<br />

relativo è di imminente presentazione.


— 16 —<br />

sessantesimi) ed aumentano di un sessantesimo<br />

per ogni anno successivo di servizio.<br />

*<br />

* *<br />

Gli attuali stenografi del Reichstag sono i<br />

signori : Dott. Schallock, consigliere intimo,<br />

direttore. — Dott. Weiss, vice direttore.<br />

Stenografi in pianta stabile : Dottor Hellwig,<br />

Dottor Neupert, Sig. Gertz, Sig. Teufl, Sig.<br />

Cohnen, Dott. Ackermann, Dott. Hofer, Sig.<br />

Stener, Sig. Harreke.<br />

Stenografi giornalieri : Dott. Witt, Sig. Hardekopf,<br />

Sig. Becker.<br />

Farà una certa impressione questa divisione<br />

di stenografi in pianta stabile e di stenografi<br />

giornalieri; ma questo è un sistema usato assai<br />

largamente anche alla Dieta e specialmente<br />

al Senato Prussiano, dove, come si vedrà più<br />

innanzi, gli stenografi in pianta stabile sono<br />

solamente due e tutti gli altri sono semplicamente<br />

stenografi giornalieri, anzi dietari, come<br />

dicono loro, e come è consacrato nei documenti<br />

ufficiali.<br />

Fino a qualche anno fa, tenendosi le seute<br />

del Reichstag normalmente dopo le sedute<br />

della Dieta Prussiana e della Camera dei Siggnori,<br />

vi era qualche stenografo della Dieta,<br />

che cumulava i due uffici di stenografo stabile<br />

della Dieta e di stenografo giornaliero del<br />

Reichstag; ma ciò non è attualmente possibile,<br />

cominciando le sedute del Reichstag assai<br />

prima che le sedute della Dieta siano terminate.<br />

IL SERVIZIO STENOGRAFICO PRESSO LE<br />

COMMISSIONI PARLAMENTARI.<br />

Uno dei proventi che servono normalmente<br />

ad aumentare lo stipendio degli stenografi<br />

del Reichstag, è quello del servizio stenografico<br />

delle Commissioni parlamentari.


— 17 —<br />

È un sistema inaugurato da pochi anni, ma<br />

che è venuto mano a mano estendendosi, così<br />

che si può dire che le discussioni delle Commissioni<br />

più importanti, prima di tutte quelle<br />

del Bilancio, sono stenografate e pubblicate in<br />

appositi fascicoli.<br />

Questo sistema io lo trovo commendevolissimo<br />

e sarebbe desiderabile fosse seguito anche<br />

da noi, dove il relatore, che è quasi sempre<br />

il segretario della Commissione, oltre a<br />

tutto il lavoro di ricerche statistiche ecc. che<br />

gli è proprio, deve anche provvedere a riassumere<br />

il più imparzialmente possibile, le opinioni<br />

espresse dai diversi Commissari.<br />

A questo servizio delle Commissioni sono<br />

particolarmente addetti gli stenografi giornalieri;<br />

i quali sono rimunerati in ragione di<br />

due marchi per ogni ora di lavoro impiegato<br />

così nella stenografia che nella traduzione,<br />

computando in media (a giudizio del capostenografo)<br />

ogni ora di seduta, come 12 o 15<br />

ore di lavoro; vale a dire compensando l’ora<br />

di lavoro stenografico da 24 a 30 marchi.<br />

LA TIPOGRAFIA DEL REICHSTAG.<br />

Il Reichstag, non ha a sua disposizione, nei<br />

locali in cui ha sede, che una piccola tipografia<br />

con soli cinque o sei operai, con pochissimi<br />

caratteri ed una macchina tipografica,<br />

per la stampa degli ordini del giorno e<br />

per quelle altre comunicazioni urgentissime<br />

che occorresse stampare e distribuire seduta<br />

stante.<br />

Per tutto quello che concerne i resoconti (le<br />

relazioni delle Commissioni, i bilanci ed il resto<br />

vengono composti e stampati in altra tipografìa)<br />

provvede un grandioso stabilimento tipografico<br />

posto in Wilhelmstrasse 52, cioè a<br />

poche venti minuti dalla sede del Reichstag.<br />

Ho voluto visitare anche questa tipografia


—18 —<br />

per farmi una idea esatta del modo come procede<br />

la pubblicazione dei resoconti ed eccone<br />

l’impressione ricevuta.<br />

E’ una bella e comoda tipografìa che occupa<br />

immensi fabbricati, nascosti da una molto modesta<br />

facciata che dà sulla via principale. Questa<br />

tipografia occupa circa 300 e più operai.<br />

Però solo 36 di essi sono addetti esclusivamente<br />

alla composizione dei resoconti del Reichstag,<br />

e, naturalmente, se la tipografìa non ha<br />

lavori speciali da dare loro, (nel caso attuale<br />

stavano componendo l’indice della Sessione<br />

passata), durante le vacanze parlamentari rimangono<br />

inoperosi.<br />

* *<br />

Questa grandiosa tipografia è divisa in diverse<br />

sezioni, ciascuna delle quali occupa un<br />

piano del palazzo. Una di queste sezioni —<br />

come ho detto — è destinata specialmente alla<br />

composizione dei resoconti del Reichstag e<br />

ad essa sono addetti 36 compositori e 6 correttori;<br />

uri altra è destinata alli composizione<br />

del giornale Uffciale la Deutscher Reichsanzeiger,<br />

una terza è destinata alla stampa del<br />

giornale quotidiano di otto o dodici pagine<br />

Norddeutscher Allgemeine Zeitung e finalmente<br />

una quarta serve ai lavori avventizi.<br />

Questa tipografìa non ha per ora macchine<br />

da comporre, ma gli intelligenti suoi direttori<br />

ne hanno compresa l’utilità, e mi hanno detto<br />

che anche questa modificazione sarà assai presto<br />

introdotta nel grandioso stabilimento da<br />

essi diretto.<br />

Credo di aver già accennato che la tipografia<br />

è posta a più che venti minuti dalla sede del<br />

Reichstag, ma, debbo aggiungere, che questa<br />

lontananza non pregiudica affatto la regolare<br />

pubblicazione dei resoconti, che viene fatta colla<br />

massima esattezza e puntualità.


— 19 —<br />

TRE COSE NOTEVOLI DEL REICHSTAG.<br />

Dopo di avere descritto affrettatamente, e<br />

me meglio ho saputo e potuto, lo svolgimenti<br />

del lavoro stenografico e della stampa dei<br />

resoconti al Reichstag, sentirei il bisogno di<br />

dire di tante e tante altre bellissime cose che<br />

colla stenografia hanno poca attinenza, ma<br />

che credo riuscirebbero non del tutto prive di<br />

interesse pei lettori; ma la cosa mi trarrebbe<br />

troppo in lungo.<br />

Mi limiterò ad accennare ad alcune soltanto,<br />

perchè se volessi descrivere tutto quello<br />

che i miei cortesissimi ciceroni mi hanno fatto<br />

vedere ed ammirare in quelle parecchie ore<br />

che impiegai nella visita del Reichstag, la<br />

narrazione diventerebbe troppo lunga.<br />

*<br />

* *<br />

Gli ambulatori, le sale di ricevimento del<br />

Reichstag, sono grandiose, e di una ricchezza<br />

di decorazioni e di arredamento molto seria<br />

ed elegante; ed io sono veramente dispiacente<br />

che non mi sia permesso illustrare le mie parole<br />

con opportuni disegni e fotografie.<br />

LE SALE DI RIUNIONE.<br />

Al Reichstag - oltre alle sale comuni a tutti<br />

i deputati - vi sono delle sale di riunione<br />

particolari per i deputati appartenenti ai<br />

varii partiti, sale nelle quali agli altri deputati<br />

— appartenenti a partiti diversi, — non<br />

è permesso l’accesso. Queste sale portano sull’ingresso<br />

l’indicazione del partito al quale appartengono<br />

e sono più o meno ampie, a secondo<br />

del numero dei componenti il partito stesso.<br />

Sono tutte benissimo arredate, con sedie e<br />

poltrone, sempre ricoperte di cuoio; senza sfarze,<br />

ma con tutte le comodità necessarie. Tra<br />

l’altro ho notato che in ogni sala vi è una<br />

piccola biblioteca contenente la raccolta dei<br />

VI

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