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Gulli Gennaio2018 Completo_Low

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COPIA OMAGGIO<br />

La rivista dei supermercati<br />

GENNAIO 2018/ n°10 - ANNO II<br />

VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />

SPECIALE NEVE<br />

LE 10 LOCALITÀ<br />

SCIISTICHE PIÙ BELLE<br />

SCI: I CONSIGLI<br />

DEGLI ESPERTI<br />

OROSCOPO 2018<br />

COSA DICONO<br />

LE STELLE?<br />

L’ATTREZZATURA<br />

PER LA MONTAGNA<br />

E L’APRÈS-SKI<br />

È tempo<br />

di sciare<br />

PASSATEMPO DESIGN LIBRI MOSTREMODAFAI MODA DA TEANIMALI<br />

NUTRIZIONE<br />

SCOPRIAMO LE PROPRIETÀ<br />

DELLE VERDURE INVERNALI


SOMMARIO<br />

7 EDITORIALE<br />

L’inverno, con il suo gelido abbraccio, è arrivato. E con<br />

lui sono arrivati i primi disagi...<br />

21<br />

11 ATTUALITÀ<br />

Dal Presidente Mattarella che scioglie le Camere,<br />

all’ONU che “schiaffeggia” Trump. In breve i principali<br />

fatti dello scorso mese.<br />

17 TENDENZE<br />

Milano, Torino e Genova. Come organizzare brevi gite<br />

con un occhio di riguardo per i bambini.<br />

42<br />

21 COVER STORY / INVERNO<br />

Tra storia, fenomeni atmosferici spettacolari e qualche<br />

curiosità, entriamo nel periodo più magico dell’anno.<br />

29 FOOD&DRINK<br />

L’Unesco ha riconosciuto la pizza napoletana come<br />

Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.<br />

31 RICETTE / IL SAPORE DELL’INVERNO<br />

Protagonisti dell’inverno, verze, broccoli e cavolfiori<br />

sono usati nelle ricette presentate questo mese: un<br />

viaggio tra idee nuove e tradizione.<br />

41 PAESI E RICETTE<br />

Come sono nati i pisarei e faśö, vera e propria bandiera<br />

gastronomica di Piacenza? E a che cosa si deve lo<br />

strano nome?<br />

17<br />

42 NUTRIZIONE / POLENTA<br />

Alla base della polenta, che ha sfamato i contadini di<br />

tutta Italia, c’è il mais arrivato nel nostro Paese dopo la<br />

scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo.<br />

45 NUTRIZIONE / BRASSICACEE<br />

Sono le verdure tipiche dei mesi invernali, molto<br />

studiate dalla medicina per la presenza di sostanze<br />

con proprietà antitumorali.<br />

31<br />

3


SOMMARIO<br />

57<br />

48 PROSCIUTTO COTTO SAN GIOVANNI<br />

Realizzato con un antico metodo reinventato<br />

da Angelo Capitelli, il prosciutto ha un sapore<br />

delicato e una morbidezza unica.<br />

52 UN GIGANTE PER AMICO ONLUS<br />

Il motto di <strong>Gulli</strong>ver, dal 2011 è diventato anche<br />

una Onlus, per portare solidarietà e assistenza ai<br />

dipendenti, agli ex dipendenti e ai loro familiari.<br />

57 VIAGGI SULLA NEVE<br />

Per chi non avesse ancora deciso la meta della<br />

settimana bianca, ecco una carrellata delle più belle<br />

e caratteristiche località in cui trovare la neve perfetta.<br />

67 FITNESS / SCI<br />

Lo sci è uno sport completo che coinvolge tutto<br />

l’organismo. Ma sciare aiuta anche a combattere<br />

lo stress e ci regala un senso di libertà assoluta.<br />

75 BENESSERE<br />

Dalla sauna finlandese al bagno turco, arrivando<br />

anche alla biosauna e alla sauna a infrarossi. Scegliete<br />

il modo migliore per depurarvi.<br />

79 BELLEZZA<br />

Con un buon programma detox e trenta minuti di<br />

camminata al giorno, in due settimane vi rimetterete a<br />

nuovo dopo i bagordi delle feste.<br />

98<br />

Le rubriche<br />

09 POSTA DEI LETTORI TORI<br />

55 DESIGN<br />

63 MODA<br />

71 IN VETRINA<br />

83 OROSCOPO<br />

91 FAI DA TE<br />

92 PASSATEMPO<br />

95 MOSTRE<br />

97 LIBRI<br />

98 AMICI ANIMALII<br />

71<br />

VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />

www.supergulliver.it<br />

Numero verde:800753346<br />

Magazine dei Supermercati <strong>Gulli</strong>ver - Copia omaggio<br />

Anno II - numero 10 - 2018 - gennaio<br />

Editore<br />

Alfi S.r.l. , Via Voghera, 59<br />

15052 Casalnoceto (AL)<br />

Direttore responsabile<br />

Alessandro Barbieri<br />

Redazione: MY DIGITAL PASSION S.r.l.<br />

www.mydigitalpassion.it<br />

P.zza Giovine Italia, 5 - 20123 MILANO;<br />

redazione-gulli@mydigitalpassion.it<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

Evelin Eugenia Bruno, Daniele Colombo, Gaia Cortese,<br />

Maurizio Ferrari, Gianluca Giaconia, Davide Grilli, Nunzia<br />

Picariello.<br />

Grafica e impaginazione<br />

Lucia Lena<br />

Marketing e pubblicità<br />

Enrico Lanfranchi<br />

Foto<br />

istokphoto<br />

Stampa<br />

CALEIDOGRAF Tiber S.p.A. S.r.l.<br />

via<br />

Via<br />

Milano,<br />

della Volta,<br />

45 –<br />

179<br />

23899<br />

- 25124<br />

Robbiate<br />

Brescia<br />

(LC) - tel. 0395905311<br />

tel. +39 030.354.34.39 - P.iva 02828600987<br />

Pubblicazione<br />

Pubblicazione<br />

mensile<br />

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Iscrizione<br />

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al<br />

al<br />

Tribunale<br />

Tribunale<br />

Ordinario<br />

Ordinario<br />

di<br />

di<br />

Alessandria<br />

Alessandria<br />

n°<br />

n°<br />

509/2017<br />

509/2017<br />

-<br />

Reg.Stampa 44 44 del del 15/03/2017.<br />

4


Cari lettori,<br />

EDITORIALE<br />

L’inverno, con il suo gelido abbraccio, è arrivato. E con lui sono arrivati i primi disagi. Lo sanno bene i 400<br />

viaggiatori del treno bloccato sulla linea Nizza- Genova-Milano, soccorsi dalla protezione civile, così come<br />

lo sanno bene le migliaia di persone che sono rimaste senza corrente elettrica per svariati giorni. Uno<br />

di questi è Francesco di Novi Ligure che, nella sua accorata lettera, scatta un’impietosa istantanea su un<br />

Paese, l’Italia, che sembra la copia sbiadita di quella nazione della quale noi andiamo ancora orgogliosi. Nei<br />

paesini e nelle frazioni della Valle Staffora sembrava di essere piombati in un altro mondo, con rami spezzati<br />

ad ostruire carreggiate già malandate da tempo. Possibile che vada tutto in tilt per due fiocchi di neve e<br />

per un abbassamento della temperatura che è stato repentino ma prevedibile? La risposta, ovviamente,<br />

è affermativa. Volete sapere perché? Semplice, mancano i soldi necessari anche solo che per eseguire<br />

l’ordinaria amministrazione. Figuriamoci per le opere straordinarie.<br />

Ma torniamo all’inverno, almeno al suo lato positivo. Si diceva dei disagi, ma ci si dimentica che proprio<br />

grazie al freddo la stagione ci regala momenti di pura magia. Dalle sculture in ghiaccio create dalla<br />

galaverna alle strutture un po’ meno magiche ma molto divertenti, realizzate dalla mano umana. Ci<br />

riferiamo ovviamente alle piste da sci perfettamente innevate e agli impianti sciistici,<br />

tutti aperti, dei numerosi comprensori alpini. Nella rubrica dedicata ai viaggi<br />

vi porteremo sulle piste delle migliori 10 località sciistiche nelle quali<br />

trascorrere la classica settimana bianca o anche solo un weekend sulla<br />

neve. Non solo: troverete utili consigli sullo sport invernale per<br />

antonomasia e numerosi spunti per orientarvi nell’acquisto di<br />

materiale tecnico come sci e scarponi. Per le più glam<br />

abbiamo realizzato un servizio che aiuterà a realizzare<br />

un esclusivo outfit ad alta quota per le serate<br />

dell’après-ski. Per chi invece ama la quiete, dopo<br />

una lunga e divertente giornata tra seggiovie, skilift<br />

e discese potrete ritemprarvi il corpo facendo un<br />

salto nella spa che normalmente si trova all’interno<br />

delle strutture alberghiere. Sauna o bagno turco<br />

che sia, potrete espellere le tossine accumulate<br />

soprattutto nell’ultimo periodo, dopo le<br />

abbuffate e i lauti pranzi delle feste. A proposito di<br />

alimentazione, su questo numero trattiamo sotto<br />

diversi aspetti le verdure di stagione. Broccoli,<br />

cavoli, cavolfiori, verze: sono le brassicacee,<br />

ortaggi quasi magici che possiedono importanti<br />

proprietà benefiche antitumorali. Non solo:<br />

hanno lo stesso quantitativo di vitamina C<br />

delle arance e quindi sono efficaci contro le<br />

malattie stagionali: mal di gola, raffreddore,<br />

influenza. Insomma, le verdure invernali<br />

fanno bene alla salute e sono anche<br />

molto versatili in cucina. Nelle ricette<br />

troverete interessanti e divertenti spunti da<br />

sperimentare in cucina.<br />

7


Le vostre lettere<br />

GRANDE FAMIGLIA<br />

Carissima redazione di <strong>Gulli</strong>,<br />

mi chiamo Betty e ho 45 anni.<br />

Volevo dire che i prodotti di<br />

<strong>Gulli</strong>ver Consilia, sono veramente<br />

ottimi e che li compero<br />

sempre per la mia famiglia.<br />

Una mia cara amica che vive<br />

da sola con i suoi due figli di<br />

8 e 11 anni, perché suo marito<br />

è venuto a mancare da un<br />

anno, ha problemi economici<br />

e fa fatica a vivere con il suo<br />

stipendio. È una bravissima<br />

persona e tutto il palazzo si è<br />

affezionato a lei e ai bambini.<br />

Per Natale, abbiamo pensato<br />

di fare per lei una colletta alimentare<br />

con i prodotti Consilia<br />

da regalarle con un bel<br />

cesto natalizio. Fate conto che<br />

nel palazzo siamo in 15 famiglie<br />

e ognuna ha preso per lei<br />

3 prodotti, insomma, siamo<br />

riusciti a farle proprio un bel<br />

regalo e a renderla felice per<br />

Natale! Non voglio vantarci,<br />

ma far capire anche ad altri,<br />

che uniti si possono fare veramente<br />

tante cose e per dire a<br />

quella ragazza e ai suoi bimbi,<br />

di non abbattersi, perché tutti<br />

quanti le vogliamo bene!<br />

Betty, Mede<br />

Carissima Betty, siamo veramente<br />

orgogliosi e fieri del<br />

vostro gesto, perché è un po’<br />

come quello che cerchiamo di<br />

fare anche noi con la nostra Onlus<br />

e la promozione di sconto<br />

per gli anziani del mercoledì,<br />

proprio perché siamo anche noi<br />

una grande famiglia. Pensiamo<br />

che nella sua sfortuna, quella ragazza,<br />

sia stata fortunata perché<br />

contornata da persone come<br />

voi. Sono tempi duri, e capire<br />

che si può ancora contare su<br />

alcune persone è importante<br />

anche per noi. Grazie per il vostro<br />

esempio di gran cuore e<br />

dei complimenti per i prodotti<br />

Consilia, anche noi ci mettiamo<br />

il cuore.<br />

QUALE FUTURO?<br />

Gentile redazione di <strong>Gulli</strong>, mi<br />

chiamo Francesco e abito a<br />

Novi Ligure. Quando c’è stato<br />

il black out lo scorso dicembre<br />

siamo rimasti al buio, al freddo<br />

e isolati, secondo me, per futili<br />

motivi. I rami che hanno causato<br />

il nostro isolamento, sono<br />

caduti a causa del gelicidio, è<br />

vero, ma perché erano ancora<br />

lì? La potatura degli alberi e<br />

dei cespugli a bordo strada<br />

perché non è stata fatta? E<br />

questo vale per molte altre situazioni:<br />

giardini che vanno in<br />

malora perché non vengono<br />

curati, strade piene di buchi,<br />

servizi che non ci sono più. Ci<br />

sarà qualcuno che finalmente,<br />

invece di parlare, sia in grado<br />

di sistemare il Paese senza però,<br />

farcela pagare dopo? Spero<br />

sinceramente che le cose<br />

cambino e che torni ad essere<br />

l’Italia di cui ero orgoglioso<br />

una volta. Grazie a voi di <strong>Gulli</strong>,<br />

spero che pubblichiate il mio<br />

messaggio.<br />

Francesco, Novi Ligure<br />

Gentile Francesco, grazie per<br />

averci scelto per un messaggio<br />

così importante. Anche noi crediamo<br />

che le cose debbano migliorare<br />

e per far sì che succeda,<br />

dobbiamo imparare a fare tutti<br />

i giorni qualcosa di positivo per<br />

noi stessi aiutando gli altri. Ogni<br />

singola persona è responsabile<br />

del proprio e del futuro altrui e,<br />

rispettando questo importante<br />

equilibrio, faremo già parte di<br />

un miglioramento. Dobbiamo<br />

insegnarlo ai nostri figli, in modo<br />

che la prossima generazione,<br />

porti cambiamenti positivi e un<br />

futuro migliore.<br />

Come contattarci<br />

Per inviare le lettere alla redazione di <strong>Gulli</strong> potete utilizzare<br />

la posta elettronica redazione-gulli@mydigitalpassion.it,<br />

oppure la posta tradizionale, inviando le lettere ad Alfi s.r.l,<br />

via Voghera 59, 15052 Casalnoceto (AL). In alternativa potete<br />

lasciare le vostre lettere al box informazioni del negozio<br />

<strong>Gulli</strong>ver presso il quale vi servite. Basterà indirizzarle senza<br />

affrancatura alla Redazione di <strong>Gulli</strong>.<br />

9


ATTUALITÀ<br />

IN TRENTA GIORNI<br />

Dal Presidente Mattarella che scioglie le camere, alle gelate<br />

che hanno bloccato i trasporti, dal Bitcoin all’ONU che<br />

“schiaffeggia” Trump. In breve i principali fatti di dicembre.<br />

1<br />

1 ADDIO ALLE CAMERE Il 2017 del Parlamento si è<br />

chiuso, con il via libera alla legge di bilancio e lo stop tra<br />

le polemiche allo ius soli. Per quest’ultima legge tutto è<br />

rimandato almeno fino al prossimo marzo. Con il 2017<br />

termina infatti l’intera legislatura parlamentare, con il<br />

presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha<br />

sciolto il Parlamento. Gli italiani andranno al voto con<br />

tutta probabilità il 4 marzo. Per i partiti sta per aprirsi la<br />

stagione della campagna in vista dell’imminente voto.<br />

2 GRAN SECCO Il 2017 è stato l’anno più secco in Italia<br />

degli ultimi due secoli. Lo sostiene il CNR, che parla<br />

di una media del 30% in meno di precipitazioni che<br />

in alcuni mesi sono calate di oltre il 50%. Anno da<br />

record anche per le temperature, visto che il 2017 è<br />

stato il quarto più caldo dall’Ottocento a oggi. I dati<br />

confermano la tendenza sempre più evidente del<br />

riscaldamento globale del nostro pianeta.<br />

2<br />

11


ATTUALITÀ<br />

4 GHIACCIO. Dicembre ha<br />

portato i primi disagi dovuti al<br />

maltempo. La neve e la pioggia<br />

ghiacciata hanno causato<br />

problemi sui binari e sulla linea<br />

elettrica bloccando un treno<br />

tra Milano e Nizza sui Giovi, in<br />

provincia di Genova. A bordo<br />

circa 400 persone intirizzite.<br />

5 SCHIAFFO L’Assemblea<br />

Generale dell’ONU ha bocciato<br />

la decisione del presidente<br />

Donald Trump di spostare<br />

l’ambasciata USA da Tel Aviv a<br />

Gerusalemme, con l’implicito<br />

riconoscimento della Città<br />

Santa quale capita di Israele.<br />

L’Italia ha votato contro la<br />

risoluzione americana.<br />

4 5<br />

3<br />

3 PAPERONI<br />

I ricchi sono<br />

sempre più<br />

ricchi. Lo sostiene<br />

Bloomberg che ha<br />

stilato la classifica<br />

dei paperoni<br />

planetari.<br />

A guidare la<br />

classifica è Jeff<br />

Bezos, capo<br />

di Amazon:<br />

quest’anno ha<br />

guadagnato 34,2<br />

miliardi di dollari<br />

e può contare su<br />

un patrimonio<br />

personale di 99,6<br />

miliardi di dollari.<br />

6<br />

6 SUPER MONETA Il Bitcoin, la<br />

criptomoneta o moneta virtuale,<br />

continua la sua corsa. A spingere<br />

il suo valore sarebbe stato il lancio<br />

dei primi future, ovvero titoli che<br />

permettono agli speculatori di<br />

scommettere su qualsiasi cosa. Se<br />

soltanto un anno fa il valore di un<br />

Bitcoin era di circa 850 dollari, nelle<br />

ultime settimane ha toccato quota<br />

20 mila dollari, per attestarsi a fine<br />

dicembre intorno ai 14 mila dollari.<br />

Non male per essere virtuale.<br />

13


ATTUALITÀ<br />

7<br />

7 TALENT Lorenzo Licitra è il vincitore, a sorpresa, della finale<br />

di X Factor. Siciliano nato a Ragusa (25 anni), Licitra o meglio<br />

l’hypster dall’anima lirica, come l’anno battezzato i critici<br />

musicali, ha sbaragliato gli altri finalisti: dai favoriti Maneskin,<br />

a Enrico Nigiotti e Samuel Storm.<br />

8<br />

8 TOTTI PENSACI TU Tutte le 64 partite<br />

della Coppa del Mondo FIFA 2018<br />

saranno visibili per la prima volta sulla tv<br />

commerciale italiana. Lo ha annunciato<br />

l’AD di Mediaset, Piersilvio Berlusconi,<br />

sottolineando che l’emittente offrirà ai<br />

suoi telespettatori gratuitamente e in<br />

esclusiva l’evento sportivo più importante<br />

del 2018 al quale, lo ricordiamo, l’italia<br />

non parteciperà. Circa l’ingaggio di<br />

Francesco Totti, suo grande amico, come<br />

commentatore ha detto: «Mi piacerebbe<br />

averlo in squadra, ma non abbiamo<br />

ancora avuto il tempo di chiederglielo».<br />

15


TENDENZE<br />

di Gaia Cortese<br />

Le principesse Disney<br />

in occasione del 80°<br />

anniversario di Biancaneve<br />

CITTÀ A MISURA<br />

DIbambino<br />

Milano, Torino e Genova.<br />

Come organizzare brevi<br />

visite con un occhio<br />

di riguardo per<br />

i bambini. Musei,<br />

visite guidate,<br />

spettacoli<br />

e addirittura<br />

degustazioni<br />

per i più piccoli<br />

e non solo.<br />

Elsa, Anna e Olaf aspettano<br />

i più piccini al Museo<br />

del Fumetto di Milano<br />

A<br />

Archiviati i laboratori con gli elfi, la casa di Babbo<br />

Natale e le piste di pattinaggio sul ghiaccio<br />

improvvisate in centro città, siamo proprio sicuri<br />

che i nostri bambini abbiano voglia di concederci<br />

un attimo di tregua in tema di attività ludiche?<br />

Difficile crederlo, soprattutto perché, gira che ti<br />

rigira, in ogni momento dell’anno e in ogni luogo,<br />

si trovano attività pensate e realizzate proprio per<br />

i più piccoli.<br />

MILANO<br />

A Milano, per esempio, fino al 25 febbraio il Museo<br />

del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine<br />

animata WOW Spazio Fumetto allestisce<br />

la mostra dedicata alle Principesse Disney,<br />

da “Biancaneve e i Sette Nani” a Disney<br />

Frozen; un’occasione per scoprire<br />

come nasce un film di animazione<br />

e come sono cambiate<br />

le tecniche di produzione dal<br />

1937, anno in cui usciva<br />

nelle sale la storia di Biancaneve,<br />

ai giorni nostri.<br />

Sempre a Milano, fino al<br />

17


TENDENZE<br />

L’acquario di Genova<br />

è una tappa obbligatoria<br />

per piccoli e grandi<br />

18 febbraio, alla Triennale è possibile prendere<br />

parte al percorso di Giro Giro Tondo, Design<br />

for Children, una mostra dalla forte componente<br />

figurativa e con un’anima pop, dedicata al design<br />

e all’architettura realizzati proprio per i bambini.<br />

Voglia di Musical? Il Teatro Nuovo di Milano presenta<br />

una serie di mini show proprio adatti ai<br />

bambini. Da “La Regina dei ghiacci” il prossimo 13<br />

gennaio a “Le golose avventure della Fabbrica di<br />

cioccolato” il 27 gennaio, a “Uncino vs Peter Pan”<br />

e la “Bella e la Bestia” in programma a febbraio,<br />

per chiudere a marzo con “Quasimodo il Gobbo<br />

di Notredame”.<br />

TORINO<br />

Fino al 14 gennaio si può pattinare sul ghiaccio a<br />

Torino in piazza Solferino, mentre per gli appassionati<br />

dei libri di Emilio Salgari, il Borgo Medievale<br />

allestisce un’esposizione realizzata con il Museo<br />

della Scuola e del Libro dell’Infanzia “Salgari il<br />

viaggio continua – I libri del Capitano”. Una<br />

mostra dedicata alla grande produzione di Salgari,<br />

80 romanzi più un centinaio di storie, che racconta<br />

le avventure di capitani, esploratori e viaggiatori nei<br />

più incredibili e misteriosi luoghi del pianeta. Non<br />

solo i piccoli apprezzeranno, ma anche i più grandi.<br />

All’interno della Mole Antonelliana, simbolo della<br />

città di Torino, il Museo Nazionale del Cinema è<br />

una tappa obbligatoria. Non solo si trovano attrezzature<br />

cinematografiche antiche e moderne<br />

Presso il Borgo Medievale<br />

a Torino si svolge una mostra<br />

dedicata a Salgari<br />

Il museo nazionale del cinema,<br />

all’interno della Mole<br />

Antonelliana di Torino<br />

e pezzi provenienti dai set dei primi film italiani<br />

ed altri cimeli, ma la visita al museo è consigliata<br />

anche ai bambini, soprattutto la domenica. Tutte<br />

le domeniche infatti alle ore 11 viene organizzata<br />

una visita guidata sulla storia dei disegni animati, e<br />

alle ore 16 è possibile partecipare al laboratorio “La<br />

magia degli effetti speciali”, per fare propri trucchi<br />

del cinema e dell’animazione, come il volo con la<br />

scopa o lo strapotere dell’invisibilità.<br />

GENOVA<br />

Se si arriva a Genova non si può non fare tappa<br />

all’Acquario, con oltre settanta vasche che ospitano<br />

animali di 400 specie diverse tra pesci, mammiferi<br />

marini, uccelli, rettili e anfibi. Fino al 31 marzo è<br />

allestita “Paleoaquarium – Il mare al tempo dei<br />

dinosauri” la mostra che permette di conoscere<br />

da vicino gli antichi abitatori dei mari preistorici.<br />

Le ricostruzioni, i modelli fisici e i modelli virtuali<br />

animati, per l’impatto spettacolare che hanno sul<br />

pubblico, sono i punti forti di questa esposizione.<br />

Il centro storico di Genova nasconde nelle sue<br />

vie numerose botteghe in attività da moltissimi<br />

anni che vale davvero la pena di visitare, anche<br />

con bambini al seguito. Tra gli itinerari consigliati,<br />

al civico 14 di Vico della Castagna si trova l’antica<br />

Cioccolateria Romeo Viganotti, in attività dal 1866,<br />

con una golosa degustazione di cioccolato inclusa<br />

nella visita.<br />

G<br />

19


COVER STORY<br />

di Francesco Orsenigo<br />

magie<br />

D’INVERNO<br />

L’inverno è la stagione<br />

del freddo, della brina,<br />

della neve e del ghiaccio.<br />

Rappresenta anche il<br />

momento in cui la natura,<br />

che apparentemente<br />

sembra morire, si sta<br />

preparando a risorgere.<br />

Tra storia, fenomeni<br />

atmosferici spettacolari<br />

e qualche curiosità,<br />

entriamo nel periodo più<br />

magico dell’anno.<br />

L<br />

L’inverno, con il suo gelido abbraccio, è arrivato. È<br />

il momento dell’anno in cui la natura sembra addormentarsi,<br />

un po’ come molti animali che, con<br />

il sopraggiungere della stagione fredda, entrano<br />

in letargo. Ma è una sorta di morte apparente,<br />

perché nel silenzio ovattato delle lunghe notti,<br />

tutto si prepara a risorgere. Le giornate iniziano<br />

poco alla volta ad allungarsi fino a quando la<br />

luce avrà sconfitto le tenebre. Insomma, quello<br />

invernale è un periodo carico di valenze simboliche,<br />

in cui la vita e la morte si incrociano in<br />

una sorta di danza ancestrale che giunge a noi<br />

da un passato lontanissimo. I grandi monumenti<br />

megalitici della preistoria, in particolare quello<br />

di Stonehenge, sono testimonianze possenti di<br />

questa lotta infinita tra il buio e la luce che ha da<br />

sempre coinvolto l’uomo.<br />

Senza addentrarci nella simbologia e nei rituali<br />

che ci siamo inventati nei millenni, è innegabile<br />

che l’inverno abbia una duplice “anima”: se da<br />

un lato porta con sé disagi e pericoli, soprattutto<br />

in città e sulle strade già malandate, dall’altro è<br />

in grado di creare veri e propri capolavori di bellezza<br />

di fronte ai quali possiamo solo che restare<br />

a bocca aperta. Il fenomeno della galaverna, per<br />

esempio, è forse il più spettacolare, tanto che<br />

riesce a trasformare gli alberi rinsecchiti dal gelo<br />

in vere e proprie strutture scultoree.<br />

21


COVER STORY<br />

IL GRANDE FREDDO<br />

È proprio la rigidità del clima la caratteristica<br />

tipica di questo periodo dell’anno che, vale la<br />

pena ricordarlo, dal punto di vista astronomico<br />

si può dire iniziato solo il 21 dicembre, in concomitanza<br />

con il giorno del solstizio. Fa freddo,<br />

insomma, e anche se oggi le temperature si<br />

mantengono tutto sommato elevate, per effetto<br />

del riscaldamento globale, in passato i morsi del<br />

gelo non hanno mancato di colpire duramente,<br />

anche alle nostre latitudini. Gli storici ricordano<br />

l’inverno del 1709 in Europa come il più freddo<br />

degli ultimi 500 anni: secondo le cronache del<br />

tempo i fiumi gelarono, il Po e persino la laguna<br />

di Venezia potevano essere attraversati a piedi.<br />

Casi eccezionali: ai giorni nostri, il record italiano<br />

della temperatura più bassa mai registrata in pianura<br />

è di -26,2 °C (misurati nel 1956 in provincia<br />

di Bologna), mentre salendo di quota si arriva ai<br />

-49,6 °C, rilevati nel 2013 sul complesso delle Pale<br />

di San Martino, a 2.600 m di altitudine.<br />

Ben poca cosa, comunque, rispetto a quanto<br />

succede in Antartide, il continente più gelido del<br />

pianeta, dove nell’agosto 2010 - pieno inverno,<br />

GIARDINI D’INVERNO<br />

I Paesi del Nord Europa non si possono<br />

certamente definire “baciati dal sole” ed è<br />

forse per questo motivo che fra XVII e XIX<br />

secolo sono sorti nelle capitali del Vecchio<br />

Continente i cosiddetti Giardini d’inverno.<br />

Si trattava di strutture vetrate, chiamate<br />

anche orangerie, che fungevano da ricovero<br />

per gli alberi di agrumi nei mesi più freddi.<br />

Il più grande edificio di questo tipo mai<br />

costruito, concepito però come luogo per<br />

esposizioni, fu probabilmente il Crystal Palace<br />

di Londra: lungo 600 m e largo 150, copriva<br />

una superficie di 84.000 mq. Fu distrutto da<br />

un incendio nel 1936. In Belgio, altrettanto<br />

famose sono le serre reali, costruite per volere<br />

di Leopoldo II dagli architetti Balat ed Horta in<br />

stile art nouveau tra il 1875 ed il 1893.<br />

Le serre reali di Laeken<br />

a Bruxelles furono costruite<br />

tra il 1875 e il 1893<br />

23


COVER STORY<br />

La storica nevicata del<br />

1985 paralizzò Milano<br />

per diversi giorni<br />

nell’emisfero Sud - è stata registrata la temperatura<br />

record di -93,2 °C. E se questo non basta a<br />

consolarsi dei freddi di stagione, si può pensare<br />

che su Marte va ancora peggio: lì l’inverno dura<br />

8 mesi e il termometro scende a -140 °C.<br />

ARRIVA LA NEVE<br />

Non è solo il freddo a caratterizzare la stagione<br />

che segna il passaggio dall’anno vecchio al nuovo:<br />

anche le precipitazioni in inverno si presentano<br />

a volte con forme particolari. Come le nevicate:<br />

tecnicamente “piogge” di microscopici cristalli di<br />

ghiaccio, che però nel loro insieme donano una<br />

dimensione magica a tutto ciò che avvolgono<br />

e ricoprono, tanto che la neve è spesso attesa<br />

con ansia e accolta con piacere. Almeno fino a<br />

che non è troppa, come qualche volta succede.<br />

Una delle più grandi nevicate che la storia ricordi<br />

si è verificata nel 1717 in America, dove alcuni<br />

Stati furono colpiti da una serie eccezionale di<br />

tormente: nel New England neve alta fino a 6<br />

metri copriva le cime degli alberi e in città come<br />

Boston molte case furono sepolte, tanto che gli<br />

abitanti furono costretti a uscire dalle finestre<br />

del secondo piano.<br />

In Italia è passata alla storia la Grande nevicata del<br />

1956: le fotografie dell’epoca ritraggono i romani<br />

che attraversano Piazza San Pietro imbiancata<br />

con gli sci ai piedi e solerti spalatori che scavano<br />

profonde trincee nella neve. Ma c’è stata anche<br />

quella del 1985, che paralizzò città come Milano<br />

e Roma: nel capoluogo lombardo, per liberare<br />

le strade si usarono i carri armati di una caserma<br />

del centro. I più felici di questa situazione furono<br />

ovviamente i bambini, che invasero le strade a<br />

bordo dei loro slittini.<br />

CUORE DI GHIACCIO<br />

Fenomeno invernale altrettanto magico ma non<br />

ugualmente desiderabile è quello della cosiddetta<br />

neve chimica. Si verifica talvolta nelle zone<br />

urbane in condizioni di forte smog, quando le<br />

GEMELLI DIVERSI<br />

Possono esistere due fiocchi di neve identici?<br />

Secondo il senso comune, no: la nozione che non ci<br />

sia un cristallo di neve uguale a un altro<br />

è diventata addirittura proverbiale. Eppure,<br />

nel 1986 Nancy Knight, scienziata del National<br />

Center for Atmospheric Research (Usa),<br />

è riuscita ad individuare due fiocchi di neve<br />

identici per forma e dimensioni.<br />

Ma solo esteriormente: a livello<br />

strutturale le diverse combinazioni<br />

in cui si possono disporre<br />

le molecole di ghiaccio<br />

sono praticamente<br />

infinite.<br />

25


La Galaverna, ovvero<br />

un sottile strato di ghiaccio<br />

che crea strutture scultoree<br />

goccioline di<br />

nebbia si condensano<br />

intorno<br />

alle particelle e<br />

inquinanti sospese<br />

nell’aria, dando do<br />

origine a cristalli simili<br />

a fiocchi di neve.<br />

Qualcosa che assomiglia somiglia alla<br />

galaverna, insomma, che invece è un fenomeno<br />

del tutto naturale. Quest’ultimo crea un sottile<br />

strato di cristalli di ghiaccio, spesso a forma di<br />

aghi, che si deposita sugli oggetti, in condizioni<br />

di nebbia e scarsa ventilazione, con temperatura<br />

STATE FRESCHI<br />

Che proprio un Paese freddo come la Svezia<br />

ospiti un hotel aperto solo d’inverno può<br />

sembrare un controsenso. Eppure dalla sua<br />

fondazione, nel 1989, l’Icehotel di Jukkasjärv,<br />

nella Lapponia svedese, vanta ogni anno<br />

migliaia di visitatori. Come si può intuire<br />

dal nome, si tratta di un albergo costruito<br />

interamente di ghiaccio e neve pressata: al<br />

suo interno la temperatura si mantiene fra i 3<br />

e gli 8 gradi sotto lo zero e gli ospiti dormono<br />

protetti da speciali sacchi a pelo e pelli di<br />

renna. L’hotel chiude i battenti in aprile, con<br />

l’arrivo del disgelo, ma viene interamente<br />

ricostruito con i primi freddi ed è pronto per<br />

la riapertura a gennaio. L’hotel, che ogni anno<br />

si scioglie con l’arrivo del disgelo, chiude ogni<br />

anno in aprile. Con i primi freddi iniziano i<br />

lavori di ricostruzione, per la riapertura di<br />

gennaio.<br />

COVER STORY<br />

LE PAROLE DEL FREDDO<br />

“È un vero inferno! Quest’inverno fa così freddo<br />

che mi sono quasi ibernato: quasi quasi vado a<br />

casa e mi faccio un bicchiere di vernaccia”. C’è<br />

un unico filo conduttore che collega queste<br />

parole? In realtà no: il primo vocabolo, inferno,<br />

deriva dal latino inferum e significa “ciò che sta<br />

in basso”. Molto al di sotto dei nostri piedi, nel<br />

caso in questione.<br />

L’origine delle parole inverno e ibernazione,<br />

però, è un’altra: entrambi i termini vengono da<br />

hibernum, che significa invernale. L’ibernazione,<br />

o letargo, è infatti il modo che usano certi<br />

animali per superare senza danni i rigori della<br />

cattiva stagione. Quanto a vernaccia, oggi<br />

i linguisti sono inclini a ritenere che questo<br />

apprezzato vino debba il suo nome a Vernazza,<br />

uno dei borghi delle Cinque Terre, in Liguria.<br />

Ma non manca chi continua ad attribuirgli la<br />

stessa radice di inverno: forse perché, come<br />

nel caso di alcuni vini passiti, veniva lavorato<br />

durante i mesi più freddi dell’anno.<br />

inferiore allo zero. Un nome e una spiegazione<br />

difficili per un evento che resta impresso nella<br />

mente di chiunque l’abbia visto in una qualche<br />

mattina d’inverno: una notte di galaverna è in<br />

grado di trasformare una landa desolata in un<br />

paesaggio da fiaba. Un po’ come riesce a fare<br />

anche la calabrosa (a proposito di nomi oscuri... ),<br />

un fenomeno simile, che differisce essenzialmente<br />

per la diversa struttura dei cristalli di ghiaccio.<br />

Ma riconoscerle l’una dall’altra non ha molta<br />

importanza, almeno per noi comuni cittadini:<br />

quello che conta è godersi lo spettacolo. G<br />

27


FOOD NEWS<br />

di Maurizio Ferrari<br />

BERGAMOTTO<br />

Un agrume che non finisce di stupire. A un recente convegno<br />

di cardiologi è stato presentato uno studio che evidenzia le<br />

sostanze contenute nel bergamotto, in particolare i bioflavonoidi<br />

e altre simili alla statine, farmaci inibitori del colesterolo. I medici<br />

consigliano a chi soffre di ipercolesterolemia di bere una spremuta<br />

di bergamotto al giorno, tagliata con quella di arancia per mitigare<br />

l’asprezza. I flavonoidi possiedono proprietà antiossidanti, anti<br />

infiammatorie e vasoprotettive. Il bergamotto è dunque un<br />

“farmaco naturale” che fa bene al cuore.<br />

PIZZA<br />

L’Unesco ha riconosciuto la pizza<br />

napoletana come Patrimonio<br />

culturale immateriale<br />

dell’Umanità. Nella motivazione<br />

si legge che il know-how<br />

culinario legato alla produzione<br />

della pizza, che comprende<br />

gesti, canzoni, espressioni<br />

visuali, gergo locale, capacità<br />

di maneggiare l’impasto della<br />

pizza, esibirsi e condividere è un<br />

indiscutibile patrimonio culturale.<br />

La pizza a Napoli è una cosa<br />

seria e ora tutto il mondo lo sa.<br />

OGM<br />

Ai Paesi dell’Unione<br />

Europea non piacciono<br />

le coltivazioni Ogm,<br />

infatti, sono rimasti solo<br />

Spagna e Portogallo<br />

a coltivarle, mentre<br />

il resto del vecchio<br />

continente è “Ogm Free”.<br />

Ma anche in questi due<br />

Paesi sta calando la<br />

superficie dove viene<br />

piantata una varietà di<br />

mais geneticamente<br />

modificata. Il modello<br />

proposto dalla<br />

multinazionali delle<br />

sementi non affascina gli<br />

agricoltori europei.<br />

RISOTTO<br />

I turisti stranieri in Italia<br />

nei ristoranti lombardi<br />

chiedono il risotto.<br />

Questo risultato è<br />

emerso dal sondaggio<br />

de il Gatti Massobrio,<br />

realizzato in occasione<br />

di un convegno<br />

dedicato al turismo<br />

enogastronomico.<br />

Il sondaggio è stato<br />

fatto intervistando un<br />

significativo campione<br />

di locali presenti nella<br />

guida Gatti Massobrio<br />

sui ristoranti. Il 50% dei<br />

turisti sceglie due piatti e<br />

solo il 4% prende il menù<br />

completo di quattro<br />

portate. Tra i primi piatti<br />

vince il risotto con il 13%<br />

delle richieste, solo il 5%<br />

chiede gli spaghetti.<br />

29


RICETTE<br />

Testi e ricette Maurizio Ferrari<br />

IL<br />

verde<br />

SAPORE<br />

DELL’INVERNO<br />

Protagoniste nell’inverno, verze,<br />

broccoli e cavolfiori sono usati nelle<br />

ricette presentate questo mese: un<br />

viaggio tra idee nuove e tradizione.<br />

Sempre all’insegna del gusto.<br />

Approfittiamo della stagione invernale per fare il pieno di brassicacee, sicacee, ovvero<br />

verze, broccoli e cavolfiori, verdure ricche di proprietà nutritive molto<br />

interessanti (come spiegato nell’articolo a pagina 45). Le ricette e proposte,<br />

vedono protagoniste questi ortaggi dall’antipasto sino al secondo, mentre<br />

per il dolce abbiamo reinterpretato un classico della cucina mantovana.<br />

La prima portata è rappresentata da gustose polpette a base di broccoli<br />

e cavolfiori, da accompagnare con un ketchup aromatizzato con tabasco<br />

e salsa worchester. Può essere una soluzione per far mangiare le verdure<br />

anche ai più piccoli.<br />

La verza diventa protagonista della pasta ripiena proposta come primo<br />

piatto. Per rendere questa ricetta ancora più intrigante è stata usata della<br />

farina di castagne, così da dare un aspetto più rustico e introdurre un sapore<br />

che ben si abbina con quello della verza. La pasta ripiena, sarà appoggiata<br />

su un letto di crema di cannellini, così da farlo diventare un piatto completo<br />

dal punto di vista nutrizionale.<br />

Il bottagio, una versione della provincia di Pavia della casseuola, sarà il piatto<br />

forte, una ricetta che rispetta la tradizione. Tipica della stagione fredda, è da<br />

preparare nel fine settimana, quando si ha a disposizione tempo per cucinare.<br />

Da mangiare in compagnia, tra amanti della carne, soprattutto del maiale,<br />

con una buona bottiglia di vino; da provare anche con uno spumante!<br />

Il dessert proposto è una sbrisolona in versione mini. Con il cacao nell’impasto,<br />

si sposa perfettamente con la composta di pere, vaniglia e zenzero<br />

che l’accompagnano. Buon verde inverno a tutti.<br />

G<br />

PER REALIZZARE<br />

LE RICETTE<br />

PROPOSTE<br />

ABBIAMO FATTO<br />

LA SPESA IN UN<br />

SUPERMERCATO<br />

GULLIVER, COME<br />

NORMALI CLIENTI.<br />

L’OBIETTIVO È<br />

QUELLO DI RENDERE<br />

FACILMENTE<br />

RIPRODUCIBILI<br />

I PIATTI PROPOSTI.<br />

31


RICETTE<br />

Crocchette di broccoli e cavolfiori<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:<br />

Crocchette di broccolo: 500 g di cime di broccolo <br />

50 g di pane grattugiato Consilia 1 uovo Consilia <br />

60 g di parmigiano grattugiato Consilia 2 cucchiai<br />

di Evo Bio Consilia sale e pepe q.b.<br />

Crocchette di cavolfiore: 500 g di cimette di<br />

cavolfiore bianco 2 uova Consilia 100 g pane<br />

grattugiato Consilia 50 g pecorino romano<br />

grattugiato 30 g di parmigiano grattugiato<br />

Consilia paprika, cannella, sale e pepe q.b. 40 g<br />

di farina 00 Bio Consilia 300 g di Evo bio Consilia<br />

per friggere. Salsina : ketchup Consilia tabasco <br />

salsa worchester.<br />

PREPARAZIONE: Crocchette di broccolo: pulire il<br />

broccolo, lavarlo e cuocere a vapore per 4-5 minuti.<br />

Tritarlo, aggiungere il pane grattugiato, l’uovo e il<br />

formaggio grattugiato. Mescolare tutto insieme,<br />

aggiustare di sale e pepe: l’impasto deve risultare<br />

piuttosto denso. Mettere in frigorifero per 30 minuti,<br />

quindi formare dei bastoncini. Ungere una placca da<br />

forno antiaderente con un cucchiaio di olio, quindi<br />

disporvi i bastoncini di broccolo. Spennellarli con<br />

l’olio rimasto e cuocere in forno già caldo a 180°C<br />

per 20 minuti. Per le crocchette di cavolfiore pulire il<br />

cavolfiore, suddividerlo in cimette e lavarle. Quindi<br />

cuocere a vapore 5-10 minuti. Tritarle, aggiungere<br />

metà del pangrattato, il parmigiano e il pecorino<br />

grattugiati, un poco di paprika e cannella, un uovo<br />

e formare un impasto piuttosto denso. Aggiustare<br />

di sale e pepe. Lasciare in frigorifero a riposare 30<br />

minuti, quindi formare dei bastoncini. Passarli prima<br />

nella farina, poi nell’uovo e infine nel pangrattato.<br />

Friggere tutte le crocchette un paio di minuti nell’olio<br />

bollente, finché non saranno dorate. Accompagnare<br />

con salsa ketchup con l’aggiunta di qualche<br />

goccia di tabasco e di salsa worchester.<br />

FACILE<br />

10’<br />

25’<br />

Per questo piatto<br />

suggeriamo una<br />

birra doppio pio<br />

malto, capace ce<br />

di<br />

smorzare il dolce<br />

delle verdure e e<br />

pulire la bocca<br />

ca<br />

La salsa può essere<br />

regolata a piacere<br />

in modo da accontentare tutti<br />

33


INGREDIENTI PER 4 PERSONE:<br />

Per la pasta: 100 g farina di castagne 300 g<br />

di farina bio 00 Consilia 4 uova Consilia.<br />

Per il ripieno: 100 g di speck a fette 500 g di<br />

verza 1/2 bicchiere di vino bianco 30 g di<br />

noci tritate finemente 400 g di patate sale e<br />

pepe q.b. paprika 40 g di porro 1 cucchiaio<br />

di olio Evo bio Consilia 100 g di parmigiano<br />

reggiano grattugiato Consilia.<br />

Per la crema di fagioli cannellini: 200 g di<br />

cannellini secchi Consilia 1 gambo di sedano<br />

1 carota 1 foglia di alloro e salvia mezza<br />

cipolla 1 cucchiaino di bicarbonato 2 fette<br />

di guanciale spesse 1 pomodoro 50 g di olio<br />

Evo bio Consilia qualche foglia di salvia 30 g<br />

di pecorino a scaglie.<br />

PREPARAZIONE: Mettere in ammollo i cannellini<br />

con il bicarbonato per 8-10 ore. Quindi scolarli,<br />

metterli in pentola a pressione e coprirli con<br />

abbondante acqua. Aggiungere una carota, qualche<br />

grano di pepe, un gambo di sedano, mezza<br />

cipolla e una foglia di alloro e di salvia. Cuocere<br />

35 minuti dal sibilo della pentola.<br />

Preparare la pasta: nell’impastatrice, o sulla spianatoia,<br />

unire le due farine, un pizzico di sale e<br />

le uova. Impastare fino ad ottenere una palla.<br />

RICETTE<br />

Ravioli alla verza su crema di fagioli<br />

Farla riposare coperta in luogo fresco per circa<br />

30 minuti. Per il ripieno: tritare il porro e lo speck<br />

e farli rosolare con un cucchiaio di olio. Sfumare<br />

con il vino bianco, tagliare a striscioline sottili la<br />

verza, aggiungerla allo speck e cuocere circa 15<br />

minuti. Cuocere a vapore le patate e passarle<br />

allo schiacciapatate. Fuori dal fuoco, unirle al<br />

composto con la verza, aggiungere il formaggio<br />

grattugiato, le noci tritate finemente e insaporire<br />

con poca paprika, sale e pepe. Mescolare.<br />

Tirare la sfoglia e formare dei ravioli con al centro<br />

una pallina di ripieno e riporli su un vassoio infarinato.<br />

Per preparare la crema, scolare i cannellini<br />

e passarli al passaverdure. Aggiungere 200 g di<br />

brodo vegetale, sale e pepe, per ottenere una<br />

crema dalla consistenza morbida e vellutata.<br />

Cuocere i ravioli 3-4 minuti in abbondante acqua<br />

salata. Far rosolare il guanciale tagliato a striscioline<br />

e far scaldare l’olio rimasto con qualche foglia<br />

di salvia, per insaporirlo. Spellare il pomodoro e<br />

tagliarlo a dadini<br />

Disporre sul piatto la crema di cannellini, adagiarvi<br />

sopra i ravioli scolati, qualche fettina di<br />

guanciale, qualche dadino di pomodoro e le<br />

scaglie di pecorino. Aggiungere altro parmigiano<br />

grattugiato poco pepe e condire con l’olio<br />

insaporito alla salvia .<br />

MEDIA<br />

45’<br />

50’<br />

Vino consigliato:<br />

Un piatto ricco<br />

che ben si sposa<br />

con un bianco<br />

importante come<br />

un Timorasso dei<br />

Colli Tortonesi<br />

35


RICETTE<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 2 piedini di<br />

maiale 4 salsicce 600 g di costine di maiale<br />

600 g di verza 200 g di porro 200 g di<br />

carota 100 g di sedano 1 carota e 1 gambo<br />

di sedano in più, qualche foglia di alloro <br />

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva bio<br />

Consilia 1 bicchiere di vino bianco secco,<br />

qualche cucchiaio di brodo vegetale 4 fette di<br />

pane casereccio.<br />

PREPARAZIONE: Pulire la carota e il gambo<br />

di sedano. Metterli in una pentola capiente<br />

con acqua fredda, quindi portare a bollore.<br />

Tuffare in acqua bollente i piedini tagliati in<br />

quarti. Cuocere circa 40 minuti, quindi estrarli,<br />

disossarli e tagliarli a pezzetti. Bucare le salsicce<br />

e cuocerle in acqua bollente circa 30 minuti.<br />

Mettere su un fornello una piastra antiaderente<br />

e, quando è ben calda, disporvi le costine,<br />

Bottagio Pavese<br />

cuocendole un paio di minuti per lato, finché<br />

non sono dorate e hanno perso parte del loro<br />

grasso.<br />

Nel frattempo, tritare il porro, la carota e il<br />

sedano e far rosolare con un cucchiaio di olio.<br />

Aggiungere le costine di maiale, i pezzetti di<br />

piedino e le salsicce, e sfumare con un bicchiere<br />

di vino bianco secco.<br />

Bagnare con qualche cucchiaio di brodo vegetale<br />

e lasciare cuocere coperto, a fiamma bassa<br />

per almeno 1 ora e 30 minuti. Aggiungere altro<br />

brodo se necessario.<br />

Tagliare la verza a striscioline e aggiungerla<br />

nella pentola. Cuocere ancora 20-25 minuti,<br />

rimestando qualche volta, in modo che la verza<br />

resti ancora un pochino croccante. Regolare<br />

di sale e di pepe. Far tostare quattro fette di<br />

pane casereccio qualche minuto sotto il grill<br />

del forno, per accompagnare il bottagio.<br />

MEDIA<br />

30’<br />

2H 30’<br />

Vino consigliato<br />

La<br />

scelta è ampia,<br />

si<br />

può seguire la<br />

tradizione con<br />

un Buttafuoco<br />

Storico<br />

dell’Oltrepò<br />

Pavese<br />

37


RICETTE<br />

Sbrisolina al cioccolato<br />

con composta alle pere<br />

e zenzero<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:<br />

100 g di farina bianca bio 00 Consilia 60 g di farina di mais<br />

fioretto 20 g di fecola di patate 5 g di lievito per dolci<br />

Consilia 80 g di zucchero a velo 80 g di mandorle bianche in<br />

polvere 130 g burro a dadini 2 baccelli di vaniglia 1 uovo<br />

Consilia 50 g di mandorle con buccia Consilia 40 g cacao in<br />

polvere Consilia sale 500 g di pere abate 100 g di zucchero<br />

semolato un pezzetto di zenzero fresco (2-3 cm) il succo di<br />

mezza arancia una scorzetta di arancia.<br />

PREPARAZIONE: Impastare rapidamente le farine, la fecola,<br />

il cacao, le mandorle spellate in polvere, lo zucchero e i semi<br />

di un baccello di vaniglia con il burro freddo, per ottenere un<br />

composto sbriciolato.<br />

Lavorare velocemente con l’uovo e un pizzico di sale: l’aspetto<br />

deve essere ancora granuloso. Aggiungere le mandorle intere.<br />

Mettere, senza compattare, in 4 stampi per crostatine. Cuocere<br />

a 140°C per 40 minuti.<br />

Grattugiare lo zenzero conservando anche il succo che si for-<br />

ma. Sbucciare ciar<br />

e tagliare le pere a cubetti, ti<br />

far cuocere a fuoco<br />

o<br />

vivace vace<br />

con<br />

lo zucchero, una scorzetta di arancia, lo zenzero, zero<br />

i<br />

semini della la seconda bacca ca di vaniglia ia e il succo d’arancia. an<br />

a Far<br />

cuocere 10 minuti, i, senza far<br />

disfare i pezzi zi di pera.<br />

Cospargere re di zucchero a velo le sbrisoline ine e servire con le<br />

pere<br />

ancora a tiepide.<br />

ide.<br />

L’abbinamento<br />

bina<br />

nt<br />

pere<br />

e cioccolato<br />

ccol<br />

è un classico,<br />

qui con la tipica<br />

ic<br />

consistenza nza della<br />

sbrisolona, solo<br />

si può<br />

pensare e a un rosso<br />

so<br />

liquoroso os<br />

o come un<br />

Aleatico Pugliese.<br />

e.<br />

FACILE<br />

10’<br />

50’<br />

39


PAESI E RICETTE<br />

PISAREI E FAŚÖ<br />

IL CIBO<br />

PER I PELLEGRINI<br />

PISAREI E FAŚÖ<br />

INGREDIENTI PER 6 PERSONE.<br />

PER L’IMPASTO: 500 g di farina 150 g di<br />

pane secco grattugiato acqua q.b.<br />

PER IL SUGO: 400 g di fagioli secchi (da<br />

ammollare in acqua per circa un giorno)<br />

<br />

una cipolla una carota e un pezzo di<br />

sedano tritati 250 g di salsa di pomodoro<br />

una salsiccia un cucchiaio di lardo<br />

pesto olio d’oliva grana padano q.b.<br />

PREPARAZIONE: Versare il pane in<br />

una terrina e scottarlo con acqua calda,<br />

amalgamarlo con la farina fino ad ottenere<br />

un impasto morbido. Staccare delle porzioni<br />

grosse come un limone e con le mani<br />

formare delle strisce, tagliare dei pezzi<br />

non troppo grossi e spolverarli di farina.<br />

Schiacciate gli gnocchetti leggermente<br />

con il pollice fino ad ottenere la forma<br />

caratteristica. In un tegame, fare soffriggere<br />

nell’olio e nel lardo le verdurine tritate, la<br />

salsiccia spezzettata e poi versarvi i fagioli<br />

scolati. Cuocere a fuoco lento per almeno<br />

un’ora. Aggiungere la salsa di pomodoro<br />

e lasciar cuocere fino a che la salsa si sia<br />

ristretta. Fare cuocere i pisarei in acqua<br />

bollente, e scolarli appena vengono a galla,<br />

facendo attenzione che rimangano ben<br />

umidi. Infine, conditeli abbondantemente in<br />

una zuppiera con il sugo di fagioli.<br />

Una delle tradizioni racconta che<br />

la ricetta alla base dei pisarei e<br />

faśö sia nata nel Medioevo all’interno<br />

dei conventi del piacentino<br />

grazie ai monaci che sfamavano<br />

i pellegrini diretti a Roma,<br />

in transito sulla Via Francigena,<br />

con ingredienti poveri ma ricchi<br />

di nutrimento. Allora, si dice che<br />

fossero utilizzati i fagioli di tipo<br />

dolico (dolichos), anziché i borlotti<br />

e che, nella ricetta originale<br />

in realtà, la passata di pomodoro<br />

non c’era. Questi due ingredienti,<br />

originari delle Americhe, furono<br />

introdotti infatti solo successivamente<br />

in Europa.<br />

Dietro il loro nome, invece, ci<br />

sono poche certezze. C’è chi<br />

pensa che la parola “pisarei”,<br />

deriverebbe da una storpiatura<br />

di “bissa”, parola piacentina che<br />

significa biscia o serpentello,<br />

come la forma delle strisce di<br />

pasta prima di essere tagliate.<br />

Altri sostengono che il termine<br />

In questo numero, visitiamo<br />

una delle tante terre di <strong>Gulli</strong>ver,<br />

ovvero il piacentino. Vi parliamo<br />

dei pisarei e faśö, vera e propria<br />

bandiera gastronomica della<br />

zona. Come sono nati e a che<br />

cosa si deve il nome?<br />

derivi dalla parola spagnola “pisar”,<br />

ossia pestare, schiacciare.<br />

Proprio per dare ai gnocchetti<br />

la loro tradizionale forma, infatti,<br />

vanno schiacciati leggermente<br />

col dito. Infine c’è chi sostiene<br />

che, a dare il nome al gnocchetto,<br />

sia la vaga somiglianza con il<br />

“pisellino” dei bambini o degli angioletti,<br />

che in dialetto piacentino<br />

è chiamato appunto “pisarel”. Al<br />

di là dell’origine del nome resta<br />

un fatto incontrovertibile: sono<br />

deliziosi quanto basici nella loro<br />

preparazione. Infine, sono stati inseriti<br />

dal Ministero delle Politiche<br />

Agricole, Alimentari e Forestali<br />

come uno dei prodotti agroalimentari<br />

tradizionali italiani<br />

tipici della provincia di Piacenza.<br />

Per quanto riguarda il vino da<br />

abbinare non possiamo non proporre,<br />

in ossequio alla tradizione,<br />

un Gutturnio Superiore DOC<br />

che con i suoi toni decisi, crea un<br />

abbinamento gradevole. G<br />

41


NUTRIZIONE<br />

di Nunzia Picariello<br />

Alla base della polenta,<br />

che ha sfamato<br />

i contadini di tutta Italia,<br />

c’è il mais arrivato<br />

nel nostro Paese dopo<br />

la scoperta dell’America<br />

da parte di Cristoforo<br />

Colombo. Da allora<br />

il suo consumo<br />

è stato inarrestabile<br />

LA regina<br />

DELL’INVERNO<br />

La polenta è un piatto davvero antico che, declinato<br />

a seconda delle varianti regionali, prende il<br />

nome dalla parola latina puls: un’antica poltiglia<br />

fatta di acqua e cereali quali farro, orzo e miglio<br />

antenato del pane. Fu per molto tempo uno dei<br />

cibi contadini per eccellenza, soprattutto nelle<br />

zone montane e nel Centro Nord Italia.<br />

Quella come la conosciamo oggi, la più comune e<br />

profumata polenta gialla, arrivò sulle tavole delle<br />

genti italiche solo dopo la scoperta dell’America<br />

quando il granoturco, pianta originaria del<br />

Messico e dell’Honduras, fu portato in Europa. In<br />

Italia la sua coltivazione si diffuse rapidamente,<br />

soprattutto nel Veneto, nel Friuli, in Lombardia.<br />

Successivamente si propagò anche nel Centro e<br />

nel Sud Italia. Il successo del granoturco fu determinato<br />

dalla sua facilità della coltura e la polenta<br />

diventò presto il piatto della popolazione povera<br />

42<br />

che poteva così assumere una buona razione di<br />

carboidrati al posto del frumento, più costoso e<br />

dunque più difficile da procurarsi. Non solo: la<br />

polenta contiene anche proteine e diversi sali<br />

minerali, in particolare fosforo, potassio, manganese,<br />

selenio e ferro, nonché vitamina A ed E. La<br />

farina di mais o di grano saraceno è senza glutine<br />

ed è quindi il cardine di molti preparati destinati<br />

ai celiaci, polenta in primis. A patto, ovviamente<br />

che la si abbini in modo giusto.<br />

REGIONE CHE VAI, RICETTA<br />

CHE TROVI<br />

Per cucinare la polenta si possono usare diversi<br />

tipi di mais e anche diversi tipi di macinatura.<br />

Per ottenere la polenta gialla si possono usare<br />

la farina “bramata”, ottenuta dalla macinatura a<br />

grana grossa. Questo tipo di farina consente di


NUTRIZIONE<br />

ottenere una polenta più grossolana, adatta a<br />

piatti più rustici, che ben accompagnano piatti<br />

di carne in umido oppure formaggi. Si trova in<br />

Lombardia accompagnata da Bruscitt, ossia straccetti<br />

di manzo cotti con lardo, erbe aromatiche e<br />

vino rosso. Altro piatto tipico regionale è Polenta<br />

e Osei: qui la carne d’accompagnamento sono<br />

allodole, gli osei in dialetto. I bergamaschi, ma<br />

non solo loro, non disdegnano accompagnare<br />

la polenta con i formaggi tipici: Branzi, Taleggio,<br />

Stracchino delle valli orobiche, Gorgonzola. La<br />

polenta concia, arricchita di burro e formaggi, si<br />

trova anche in altre regioni di montagna come la<br />

Val d’Aosta o le Alpi piemontesi. Un piatto molto<br />

semplice, ma non per questo meno gustoso è<br />

polenta e latte.<br />

Con la farina di mais fioretto, macinata più fine<br />

si possono ottenere polente più lisce e vellutate,<br />

adatte a chi preferisce una consistenza un po’<br />

più cremosa. Questa polenta è molto usata nelle<br />

preparazioni del Centro Sud, dove la troviamo<br />

abbinata alle verdure. Piatto tipico molisano è<br />

polenta e Cauriglje, ossia broccoletti neri che<br />

vengono amalgamati nella polenta e conditi con<br />

un soffritto di aglio, peperoncino e guanciale.<br />

In Lucania, Calabria e Sicilia, la polenta oltre che<br />

consistenza, cambia anche nome e diventa Frascatula.<br />

Si tratta di una polentina morbida che<br />

accompagna verdure (come già detto più sopra)<br />

o con patate, cotechino, strutto.<br />

Esistono poi altre tipologie di polenta, ad esempio<br />

quella bianca, fatta con granoturco Biancoperla,<br />

tipica della regione Veneto, presidio Slow<br />

Food. Questo tipo di polenta accompagna molto<br />

bene il pesce. Polenta e baccalà, per esempio, è<br />

il piatto più conosciuto della tradizione veneta,<br />

ma altrettanto gustosi sono polenta e vongole<br />

o polenta e anguilla. Ogni territorio, poi, varia gli<br />

accompagnamenti in base all’accessibilità delle<br />

materie prime.<br />

Molto meno conosciuta è la polenta che utilizza<br />

il mais rosso per le sue preparazioni. La polenta<br />

carbonera, tipica del Trentino, usa una farina<br />

rossa di Storo. Si tratta di un piatto antico e molto<br />

saporito a base di salamella e formaggi di malga<br />

tipici trentini.<br />

COME SI PREPARA LA POLENTA<br />

La tradizione vuole il paiolo di rame posto sul<br />

camino o la stufa, un lungo bastone di nocciolo<br />

e tanto olio di gomito per rimestare a lungo. La<br />

cottura media della polenta è infatti circa 45/50<br />

minuti. Nelle nostre case, che difettano di camini,<br />

possiamo tranquillamente usare i nostri fuochi<br />

e una padella con fondo spesso e antiaderente.<br />

Meglio usare una retina spargifiamma per avere<br />

un fuoco più uniforme ed evitare di rimestare<br />

tanto spesso. Per le quantità d’acqua, ci si regoli<br />

su quattro volte il peso della farina utilizzata<br />

per ottenere una polenta più densa, di più se<br />

si vuole una consistenza un po’ più morbida.<br />

La pazienza di rimestarla, resta poi l’ingrediente<br />

fondamentale. Una volta che si staccherà dalle<br />

pareti della pentola sarà pronta per essere stesa,<br />

come vuole la tradizione, su un bel tagliere di<br />

legno e tagliata a fette con un filo di cotone.<br />

Se abbiamo tempi molto ristretti, ma vogliamo<br />

comunque gustarci una fetta di polenta, si può<br />

ricorrere ai preparati a cottura rapida, facilmente<br />

reperibili in commercio.<br />

G<br />

QUANDO IL NOME<br />

TRAE IN INGANNO<br />

Attenzione se andate a Bergamo<br />

e chiedete Polenta e Osei<br />

mangerete un dolce! Infatti<br />

questa è una delle specialità<br />

dolciarie della città, fatta con pan<br />

di spagna, crema al cioccolato,<br />

burro e ricoperta di marzapane<br />

giallo e “uccelletti” di cioccolato.<br />

43


NUTRIZIONE<br />

di Daniele Colombo<br />

Cavoli,<br />

CHE SUPER ALIMENTI!<br />

Le Brassicacee sono<br />

le verdure tipiche dei mesi<br />

invernali, anche se alcune<br />

si possono trovare tutto<br />

l’anno. Si tratta di ortaggi<br />

oggi molto studiati dalla<br />

medicina per la presenza<br />

di sostanze con proprietà<br />

antitumorali. Non solo:<br />

hanno lo stesso contenuto<br />

di vitamina C delle arance<br />

e dei limoni!<br />

C<br />

Cavolo, cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolini di<br />

Bruxelles, broccoli, cavolfiore, cavolo verza: sono diverse<br />

centinaia le varietà di questi preziosi alimenti<br />

che appartengono alla famiglia delle Brassicacee.<br />

Una delle loro caratteristiche è il tipico sentore di<br />

zolfo, che non a tutti è gradito. Ma i benefici che<br />

apportano sono talmente importanti, che si può<br />

anche superare questo ostacolo.<br />

Va sempre ricordato che la Natura è intelligente:<br />

quei sentori un po’ amari e sulfurei sono una<br />

strategia che serve alle piante per difendersi da<br />

parassiti, insetti. Consumando questi vegetali, noi<br />

in qualche modo «rubiamo» queste armi di difesa<br />

che sono utili anche a noi. Diversi studi scientifici<br />

hanno posto in evidenza le proprietà antitumorali<br />

delle Brassicacee. Tra queste, la difesa contro il<br />

cancro al seno, alla prostata e al polmone. Vale la<br />

pena abituarsi al gusto solforato!<br />

Una molecola contenuta nei broccoli, il sulforafano,<br />

avrebbe una potente azione contro il batterio<br />

Helicobacter pylori, causa di gastriti o, peggio, di<br />

ulcera. Sembrano risultati da fantascienza, ma oggi<br />

45


<strong>Gulli</strong>ver presenta la nuova linea di prodotti a marchio Consilia,<br />

selezionati per darti la qualità delle migliori marche ad un prezzo conveniente ogni giorno.<br />

PROVALI! L’ASSORTIMENTO CONTINUA A CRESCERE!


NUTRIZIONE<br />

Le Brassicacee contengono<br />

lo stesso quantitativo di<br />

vitamina C delle arance<br />

si analizzano molte di queste molecole l intelligenti<br />

ti<br />

contenute soprattutto nei vegetali e le risposte<br />

vanno tutte nella direzione dell’efficacia preventiva<br />

contro moltissime patologie.<br />

C’è però un altro aspetto poco conosciuto di questi<br />

superfood. Le Brassicacee hanno lo stesso quantitativo<br />

di vitamina C delle arance. Dunque sono<br />

molto efficaci nel contrastare l’insorgere di malattie<br />

stagionali: mal di gola, raffreddore, influenza. C’è<br />

un solo problema: la vitamina C si distrugge con il<br />

calore: si dice che sia termolabile. In questo caso,<br />

se vogliamo sfruttare questa proprietà, dobbiamo<br />

evitare la cottura e mangiare questi cibi crudi. Le<br />

verze, per esempio, sono ottime in insalata.<br />

Non va dimenticato, poi, un altro utile utilizzo:<br />

come estratti o centrifugati. Il cavolo, per esempio,<br />

come quello nero, uno degli ingredienti della<br />

ribollita, tradizionale zuppa toscana, può essere<br />

consumato in questo modo smart. Uno studio ha<br />

dimostrato che ridotto in succo e bevuto ogni giorno<br />

in una mezza tazza, per tre mesi, ha comportato<br />

Le verdure andrebbero<br />

consumate crude o al vapore<br />

per non disperdere le proprietà<br />

una riduzione significativa<br />

del colesterolo cattivo (Ldl)<br />

e un aumento di quello<br />

buono (Hdl).<br />

Tra i cavoli più «alla<br />

moda», ricercati come<br />

alimenti del benessere,<br />

vanno ricordati il Kale<br />

(il cavolo riccio) e il cavolo<br />

cappuccio rosso. Il primo è molto<br />

in voga negli Usa dove trova impiego<br />

in fantasiosi beveroni. Tra i suoi sponsor,<br />

in funzione detox, ci sono star e vip dello spetta-<br />

colo. Il<br />

cavolo cappuccio rosso ha, invece, un altro<br />

vantaggio, il pigmento. Si tratta di antocianine,<br />

molecole preziose<br />

appartenenti alla famiglia dei<br />

polifenoli, dall’alto potere antiossidante. Come per<br />

la vitamina C, sono termolabili: dunque se si vuole<br />

godere di questo beneficio, occorre imparare a<br />

mangiare cavolo cappuccio rosso crudo. Se non si<br />

riesce, meglio optare per la cottura al vapore che<br />

mantiene maggiormente questa sostanza. Da un<br />

po’ di tempo anche in Italia comincia, poi, a essere<br />

apprezzato un tipo di cavolo cinese, il Pak choi,<br />

dal gusto amarognolo e consistenza croccante.<br />

Al di là delle proprietà, le Brassicacee sono ottime<br />

verdure di stagione ed è sempre bene consumarle<br />

fresche, come insegna la dieta mediterranea. Le<br />

migliori verze sono quelle del pieno inverno che,<br />

subendo le gelate, hanno le foglie più tenere.<br />

Per quanto riguarda gli usi in cucina, se si vuole<br />

unire gusto e salute, un’idea stuzzicante è la<br />

preparazione di una pasta con crema di ceci e<br />

cavolo croccante. Un piatto che unisce carboidrati,<br />

proteine e i benefici della verdura. Per una scelta<br />

più saporita e legata al gelido clima invernale,<br />

ravioli, cacio e pepe, broccoli e salsiccia. Per chi<br />

ama i piatti mediterranei, orecchiette broccoli e<br />

acciughe. Per un secondo di pesce, branzino con<br />

purè di broccoli.<br />

Se si vuole sperimentare invece qualche abbinamento<br />

sorprendente e innovativo, il consiglio<br />

è di provare online il divertente database di Foodpairing<br />

(www.foodpairing.com), una delle cento<br />

società più innovative nel foodtech. in base alle<br />

loro ricerche, gli alimenti che condividono gli<br />

stessi aromi chiave sono più facili da combinare.<br />

Un cavolfiore, pare si abbini meglio con pollo<br />

arrosto, mozzarella di bufala o vongole. Provare<br />

per credere!<br />

G<br />

47


GULLIVER<br />

di Alessandro Barbieri<br />

SAN GIOVANNI,<br />

PROSCIUTTO COTTO ANTICO<br />

DAL SAPORE MODERNO


GULLIVER<br />

Realizzato dal salumificio<br />

Capitelli di Borgonovo<br />

Valtidone, il prosciutto<br />

cotto segue un’antico<br />

metodo di lavorazione<br />

andato perso con<br />

l’industrializzazione.<br />

Risultato? Sapore delicato<br />

ma molto persistente<br />

e una morbidezza unica.<br />

Quando si parla del miglior prosciutto<br />

made in Italy, si finisce inesorabilmente<br />

col decantare le qualità di quello crudo,<br />

prodotto in alcune zone specifiche<br />

dell’Emilia Romagna e del Friuli. Raramente il<br />

prosciutto cotto ha fatto parlare di sé, un po’<br />

perché tra i prodotti del banco salumeria è quello<br />

che più di ogni altro ha subito maggiormente la<br />

“mano” industriale, un po’ perché nell’immaginario<br />

collettivo è ritenuto un prodotto di seconda<br />

fascia, poco trendy insomma. Esistono aziende<br />

che, con grande tenacia, sono riuscite a recuperare<br />

tradizioni e metodi del passato, restituendo<br />

al prosciutto cotto un lignaggio inaspettato e ai<br />

consumatori un’assoluta delizia per il palato. È il<br />

caso del prosciuttificio Fratelli Capitelli di Borgonovo<br />

Valtidone in provincia di Piacenza e del San<br />

Giovanni, il re del prosciutto cotto. Lo abbiamo<br />

assaggiato più volte grazie al suggerimento dei<br />

responsabili dei Supermercati <strong>Gulli</strong>ver che lo<br />

definiscono unico nel suo genere.<br />

Ma andiamo con ordine. Per saperne di più abbiamo<br />

deciso di andare direttamente alla fonte<br />

e di farci raccontare la storia di questo prelibato<br />

prosciutto direttamente da chi l’ha reinventato.<br />

Incontriamo Angelo Capitelli sulla soglia della<br />

sua azienda. Una costruzione che non può che<br />

suscitare stupore, visto che è letteralmente ricoperta<br />

da opere d’autore. In un’accogliente quanto<br />

ricercata show room, iniziamo l’intervista.<br />

Come nasce l’azienda Capitelli?<br />

«I miei nonni erano grossisti alimentari nel primo<br />

dopoguerra, e avevano un magazzino proprio nel<br />

centro di Castel San Giovanni. Vendevano un po’<br />

di tutto, dai beni di prima necessità come il sale,<br />

la pasta, lo zucchero, la farina ai tabacchi. Con il<br />

trascorrere degli anni l’attività si è ampliata e, ai<br />

nonni, sono subentrati mio padre e i miei zii. Io<br />

stesso ho fatto a tempo a giocare a nascondino<br />

con le mie cugine tra le forme di formaggio di<br />

grana e i prosciutti appesi.<br />

Verso la fine degli anni ’60 mio padre insieme<br />

ai miei zii, decisero di aprire una piccola catena<br />

di supermercati battezzati Lem, come la prima<br />

navicella che consentì all’uomo di toccare il suolo<br />

lunare. Dopo qualche anno, mio padre decise di<br />

differenziare le attività, dando vita al salumificio<br />

che è attivo tutt’oggi. Nei primi anni parteciparono<br />

alle attività anche i suoi fratelli, ma dal 1978<br />

è diventato interamente suo».<br />

La ragione sociale del salumificio riporta ancora<br />

Fratelli Capitelli, come mai?<br />

«Non abbiamo mai sentito la necessità di modificare<br />

il nome, forse in onore del ramo familiare.<br />

Angelo Capitelli ,<br />

52 anni, ha reinventato<br />

il prosciutto cotto<br />

G<br />

49


GULLIVER<br />

Nelle foto d’epoca<br />

si può vedere la diversa<br />

forma dei prosciutti<br />

Ci parli della produzione<br />

«Fin dall’inizio la nostra azienda ha prodotto<br />

prosciutto cotto di Alta Qualità, una dicitura che<br />

garantisce l’eccellenza delle materie prime selezionate<br />

e l’utilizzo di processi di lavorazione<br />

rigorosi».<br />

Quando nasce il San Giovanni?<br />

«Sono entrato in azienda proprio quando iniziavano<br />

a prendere piede i discount alimentari. Ne<br />

aprì uno anche a Castel San Giovanni e ricordo<br />

le signore che uscivano con i carrelli stracolmi.<br />

Sembrava quasi un’apocalisse del mercato e facevamo<br />

fatica a proiettarci nel futuro. Producevamo<br />

prosciutti che non sarebbero mai entrati in quel<br />

tipo di negozi sempre più affollati di consumatori.<br />

Dovevamo differenziare ulteriormente la nostra<br />

produzione, mi dicevo, rendendo ancora più<br />

riconoscibili i nostri prodotti».<br />

Che successe allora?<br />

«Seguivo con molta attenzione le vendite, in<br />

particolare a Milano. Oltre a Pec, c’era un’altra<br />

salumeria storica in Corso Vercelli, la San Giovanni.<br />

Essere distribuiti da loro significava entrare<br />

nell’Olimpo dei salumi. Ogni settimana andavo<br />

personalmente dal proprietario per cercare di<br />

vendere i nostri prosciutti e tutte le volte mi sentivo<br />

ripetere la stessa cosa: “Capitelli, comprerò<br />

il tuo prosciutto quanto riuscirai a farlo come si<br />

faceva un tempo”. Per quasi due anni, ogni due<br />

50<br />

settimane, ho realizzato prosciutti<br />

che a mio modo di vedere erano<br />

perfetti. Lui li comprava ugualmente,<br />

ma mi diceva che non erano come<br />

li avrebbe voluti. Tutto cambiò<br />

quando mi fece vedere una foto<br />

in bianco e nero del suo negozio.<br />

Sullo sfondo c’erano i prosciutti<br />

cotti di un tempo. Effettivamente<br />

erano diversi: avevano una forma<br />

irregolare e si vedeva che erano<br />

fatti senza stampo e con un procedimenti<br />

diverso. Il grasso, per<br />

esempio, era nella parte inferiore<br />

e non in quella superiore come<br />

di prassi. Mi disse che all’epoca li<br />

acquistava da un produttore del<br />

modenese che da tempo aveva<br />

cessato le attività. Riuscii a rintracciare<br />

un vecchio artigiano del posto che ancora<br />

si ricordava del metodo di lavorazione antico. Mi<br />

diede le prime linee guida, fondamentali per realizzare<br />

quel famoso prosciutto cotto che richiedeva<br />

il proprietario della salumeria San Giovanni».<br />

Che cosa vi raccontò l’artigiano?<br />

«Ci parlò di un vecchio procedimento che prevedeva<br />

sia l’immersione della coscia in una vasca in<br />

salamoia, sia l’iniezione attraverso la vena femorale<br />

della salamoia stessa. Un metodo, quest’ultimo,<br />

abbandonato in seguito alla standardizzazione<br />

del procedimento industriale che prevede, ancora<br />

oggi, l’iniezione della salamoia attraverso<br />

speciali aghi che penetrano nella coscia. Con il<br />

vecchio sistema, si portava la salamoia in tutta<br />

la coscia, senza rompere le fibre della carne. Noi<br />

abbiamo ripreso questo metodo che, abbinato<br />

a passaggi successivi, fornisce un prodotto completamente<br />

diverso dagli altri».<br />

Quali sono gli altri passaggi?<br />

«Mi riferisco alla formatura e la cottura. Nel primo<br />

caso non usiamo lo stampo per dargli una forma,<br />

così come avviene per tutti gli altri prosciutti, ma<br />

rispettiamo la forma anatomica della coscia senza<br />

forzarne la posizione. Procediamo con il legaccio<br />

che tiene insieme la carne e cuciamo la cotenna<br />

con un ago da calza, in modo da ricreare la forma<br />

originale della coscia cruda. È solo leggermente<br />

più arrotondata perché viene tolta la parte del


GULLIVER<br />

muscolo finale per ridurre gli scarti del salumiere<br />

quando dovrà tagliare a fette il prosciutto».<br />

E per la fase della cottura?<br />

«La cottura è un altro importante passaggio<br />

che caratterizza il San Giovanni. La coscia viene<br />

avvolta in pezzi di tela grezza o iuta, legata<br />

saldamente e mandata in cottura su bilancelle<br />

a fondo piano sulle quali viene appoggiandola<br />

con la parte grassa sulla parte inferiore. Grazie<br />

a questo metodo riusciamo a liberare la parte<br />

meno nobile, ossia quella acquosa del prosciutto,<br />

tramite le porosità della tela. Mentre la parte<br />

nobile, cioè quella delle proteine e dei grassi,<br />

forma una sorta di brodo più denso che resta<br />

tra le fibre della carne, proteggendole. In pratica<br />

il prosciutto cuoce nei suoi succhi naturali, che<br />

gli donano un sapore delicato ma molto persistente<br />

e lo rendono morbido fin dall’inizio pur<br />

non presentando acqua all’interno».<br />

Il San Giovanni, fiore<br />

all’occhiello di Capitelli<br />

e la pancetta Giovanna<br />

Una lavorazione più laboriosa e lunga rispetto<br />

a quella normale.<br />

«Certamente, basti pensare che per trattare 55<br />

prosciutti con il metodo standard si impiegano 6<br />

minuti, mentre per preparare un solo prosciutto<br />

San Giovanni con la salamoia iniettata nelle vene<br />

se ne impiegano 3. Una grande differenza».<br />

Oltre alla lavorazione quanto conta la materia<br />

prima?<br />

«È fondamentale. Noi abbiamo scelto di lavorare<br />

soltanto con materie prime della filiera Parma.<br />

Quindi carni italiane di suino pesante padano selezionate<br />

e marchiate dall’Istituto Parma Qualità,<br />

quelle destinate alla lavorazione del prosciutto<br />

crudo di Parma per intenderci. Tra queste cosce,<br />

selezioniamo le migliori in fase di macello. Una<br />

volta raggiunto il nostro stabilimento, vengono<br />

selezionate e controllate una ad una».<br />

Quanti prosciutti escono dal vostro stabilimento?<br />

Produciamo dai 1.000 ai 1.200 San Giovanni alla<br />

settimana, mentre nello stesso tempo realizziamo<br />

circa 3.000 prosciutti cotti di Alta Qualità,<br />

ma differenti».<br />

Una curiosità. Non ci ha spiegato da dove<br />

nasce il nome San Giovanni.<br />

Ha ragione. Il prosciutto si chiama così in onore<br />

di quel signore della salumeria che mi ha ispirato<br />

tanti anni fa. Probabilmente non lo ha mai<br />

saputo, visto che proprio quando siamo riusciti a<br />

realizzare i primi prosciutti con il metodo antico,<br />

lui chiuse il negozio per ritirarsi a vita privata. Da<br />

allora non sono più riuscito ad incontrarlo».<br />

E per il futuro?<br />

Abbiamo impiegato molti anni per realizzare la<br />

nostra punta di diamante. Abbiamo investito<br />

tempo, risorse e passione convinti che la qualità<br />

alla fine paghi sempre. Già oggi produciamo la<br />

pancetta Giovanna, un’altra nostra riscoperta.<br />

Così ci siamo mossi in tutti questi anni, così continueremo<br />

anche in futuro. Di certo cercheremo<br />

sempre la massima qualità».<br />

G<br />

51


GULLIVER<br />

di Marco Rezzani<br />

UN GIGANTE<br />

PER AMICO<br />

Il motto che da oltre mezzo<br />

secolo contraddistingue<br />

l’insegna, dal 2011 è<br />

diventato anche una<br />

Onlus, creata per portare<br />

solidarietà e assistenza<br />

ai dipendenti, agli ex<br />

dipendenti e ai loro<br />

familiari in difficoltà.<br />

52<br />

Tutti, almeno una volta da piccoli, abbiamo<br />

sentito parlare di <strong>Gulli</strong>ver e delle sue<br />

fantastiche avventure. Lemuel <strong>Gulli</strong>ver<br />

precisamente, il “gigante”, il protagonista<br />

de “I viaggi di <strong>Gulli</strong>ver”, il capolavoro dello<br />

scrittore irlandese Jonathan Swift che racconta<br />

le disavventure per mare del protagonista che<br />

incontra esseri e popolazioni fantastiche su isole<br />

immaginarie.<br />

Tuttavia, nella storia che stiamo per raccontarvi di<br />

immaginario non c’è nulla, ma solo concretezza<br />

e filantropia assolutamente tangibili. C’è solo la<br />

fantasia del bene che, in mezzo a tante notizie<br />

non sempre edificanti, non smette di stupire e<br />

commuovere.<br />

Anche qui il protagonista si chiama <strong>Gulli</strong>ver. Il


GULLIVER<br />

nostro “<strong>Gulli</strong>ver” è il nome di una nota catena di<br />

supermercati che inizia la sua attività nell’ormai<br />

lontano 1964 con l’apertura del primo punto<br />

vendita a Voghera e che oggi è presente con oltre<br />

90 “negozi” e 1200 dipendenti nelle provincie<br />

di Alessandria, Pavia, Asti, Piacenza, Genova e<br />

Savona. Ma non è la vicenda, seppur prestigiosa,<br />

di questa azienda di cui vogliamo parlarvi, bensì<br />

di una storia di solidarietà che in seno ad essa<br />

si è generata.<br />

NASCE LA ONLUS<br />

“Un gigante per amico”. E’ questo il nome di una<br />

Onlus che nel 2011 è stata costituita dall’azienda<br />

con sede a Casalnoceto con il preciso scopo di<br />

aiutare i dipendenti e le loro famiglie che per<br />

svariati motivi si sono trovati ad affrontare situazioni<br />

di particolare difficoltà. Una scelta ben<br />

precisa quella messa in campo da <strong>Gulli</strong>ver, ovvero<br />

quella di guardare prima di tutto in famiglia, tra<br />

quelli che più sono intimi e vicini. Dalla sua fondazione,<br />

l’associazione ha devoluto un totale di<br />

circa 50 mila euro. “Siamo stati vicini spiegano i<br />

responsabili della onlus - a famiglie di nostri dipendenti<br />

che improvvisamente si sono trovate in<br />

difficoltà a causa di malattie, di perdita del lavoro<br />

da parte di un membro del nucleo famigliare, di<br />

costose cure mediche da affrontare, di figli da<br />

accompagnare nel cammino degli studi. Oltre<br />

ad un aiuto concreto, abbiamo sempre cercato<br />

di dare un motivo di speranza”.<br />

Come accade appunto in famiglia, quando chi è<br />

più in difficoltà ha bisogno certo di un sostegno<br />

materiale, ma anche di un abbraccio, di sentirsi<br />

avvolto dall’affetto degli altri.<br />

“Dal punto di vista organizzativo - dicono i responsabili<br />

della Onlus - siamo una realtà territoriale<br />

vasta e questo, a prima vista, potrebbe complicare<br />

le comunicazioni con tutti i dipendenti. In<br />

realtà, abbiamo demandato ai responsabili di zona<br />

e dei punti vendita, la facoltà di raccogliere le<br />

richieste e di valutare in prima istanza le situazioni<br />

nelle quali la Onlus può e deve intervenire con<br />

il proprio sostegno. Questo è molto importante<br />

perché solo così possiamo far arrivare i contributi<br />

a chi ne ha realmente bisogno”.<br />

L’associazione si finanzia in diversi modi: grazie<br />

alla destinazione del 5 per mille (il codice fiscale<br />

è 94022760063), con l’evento benefico che ogni<br />

anno in occasione del Natale viene organizzato<br />

tra i dipendenti all’interno dell’azienda e grazie<br />

alla generosità dei benefattori.<br />

PROGETTI PER IL 2018<br />

“Si sa, il tempo non gioca mai a favore, soprattutto<br />

perché non esiste una vera e propria struttura<br />

dedicata alle attività della Onlus, raccontanto<br />

i responsabili. “Ciononostante, ci piacerebbe<br />

poter organizzare altri appuntamenti e manifestazioni<br />

nel corso dell’anno attraverso i quali<br />

sensibilizzare maggiormente i dipendenti verso<br />

le attività solidali. E con l’aiuto di tutti, i sogni<br />

possono realizzarsi.<br />

PICCOLO GRANDE GIGANTE<br />

“Un gigante per amico”. Un gigante che si fa<br />

piccolo, un gigante buono, che si fa prossimo per<br />

chi, a causa delle vicende della vita, si trova nella<br />

condizione di “piccolo”, il piccolo del Vangelo, il<br />

bisognoso. Una bella storia di azienda che, pur<br />

nella esigenza di fare business, non dimentica il<br />

dovere prima di tutto morale della carità.<br />

Una storia di “vita buona” dunque, un modo bello<br />

per costruire e per vivere il Natale. G<br />

53


LUCE SOTTO<br />

UN’ALTRA<br />

PIEGA<br />

Stilnovo ha riprogettato un classico come Piega,<br />

la lampada da tavola creata nel 1984 da Giorgio<br />

De Ferrari. Il lavoro fatto ha inteso preservare il<br />

design originale, ma è stato adeguato alle nuove<br />

fonti luminose, così da poter utilizzare una luce<br />

led direzionata. È disponibile in tre diversi colori:<br />

nero, bianco e giallo con finitura opaca. I primi due<br />

rendono la lampada Piega adatta agli spazi moderni,<br />

sia in casa sia in ufficio, il giallo, invece, è un omaggio<br />

a uno dei colori simbolo degli anni Ottanta. In questo<br />

percorso, Stilnovo si è avvalsa della collaborazione<br />

di Francesca Valan, color designer e massima esperta<br />

di cultura del colore che ha verificato la coerenza di<br />

quelli scelti da De Ferrari con il periodo storico in cui<br />

è stata concepita la lampada.<br />

web: www.stilnovoitalia.it<br />

DESIGN<br />

di Maurizio Ferrari<br />

A TUTTO VAPORE<br />

CON GIO’STYLE<br />

Arriva da Gio’Style “Conservo e Cucino”, una nuova<br />

linea per la preparazione e conservazione degli<br />

alimenti. In particolare si tratta di contenitori<br />

adatti al microonde per la cottura a vapore e sono<br />

disponibili in tre formati da 1,6, 2,8 e 3,5 litri.<br />

Consentono di conservare in frigorifero o nel freezer<br />

gli alimenti e cuocerli al vapore preservandone<br />

le caratteristiche organolettiche.<br />

Composto da un coperchio con<br />

alette per garantire una migliore iore<br />

chiusura, presenta una<br />

valvola di sfiato del vapore<br />

per poter cuocere nel<br />

forno a microonde senza<br />

rimuovere il coperchio.<br />

I contenitori Gio’Style<br />

sono prodotti adatti a chi<br />

vuole seguire un regime<br />

dietetico ricco di verdure,<br />

ma è possibile preparare in<br />

questo modo anche pesce<br />

e carne. I vari ingredienti<br />

possono essere messi insieme e<br />

nel cestello e, per dare un<br />

tocco di sapore in più, si può<br />

provare ad aromatizzare<br />

l’acqua per il vapore.<br />

web: www.giostyle.com<br />

TAY, IL DIVANO PERSONALIZZABILE DI FLOU<br />

Nasce dalla fantasia del designer<br />

Massimo Castagna il nuovo<br />

divano componibile Tay di<br />

Flou. Si tratta di una soluzione<br />

modulare e personalizzabile<br />

che offre una ampia scelta tra<br />

composizioni in linea, ad angolo,<br />

con allunghi laterali a chaise<br />

longue, con o senza schienali,<br />

con o senza braccioli e con<br />

l’astuto inserimento di piccoli<br />

tavolini d’appoggio nei punti in<br />

cui servono.<br />

Il rivestimento, interamente<br />

sfoderabile, è disponibile in<br />

tessuto, pelle o ecopelle, mentre<br />

i cuscini seduta in poliuretano<br />

indeformabile e anima interna<br />

in Memoform garantiscono<br />

il giusto comfort. I cuscini<br />

schienale, invece, hanno una<br />

imbottitura di sostegno, mentre i<br />

cuscini decorativi sono imbottiti<br />

in piuma.<br />

web: www.flou.it<br />

55


L’intero arco alpino è ricoperto<br />

da un candido manto di neve<br />

e gli impianti sono tutti in funzione<br />

VIAGGI<br />

di Davide Grilli<br />

DOVE ANDIAMO<br />

sciare?<br />

A<br />

L’inverno è arrivato e con lui le prime nevicate. Gli impianti<br />

di risalita sono tutti regolarmente aperti e gli amanti<br />

dello sci sono già pronti per partire verso le località<br />

di montagna. Per chi non avesse ancora deciso la meta<br />

della settimana bianca, ecco una carrellata delle più belle<br />

e caratteristiche località in cui trovare la neve perfetta.<br />

Inverno da sempre fa rima con settimana bianca.<br />

Le montagne si trasformano in veri e propri parchi<br />

divertimento all’aperto che offrono attività per<br />

tutti i gusti, per sciatori di ogni livello e per chi<br />

vuole imparare, per giovani e meno giovani e<br />

per le famiglie. La montagna d’inverno infatti va<br />

vissuta all’insegna del relax e del divertimento<br />

ma anche del contatto diretto con la natura, con<br />

la cultura del luogo e con la cucina tradizionale.<br />

Ecco perché sono tantissimi gli appassionati di sci<br />

e di montagna che ogni anno con l’arrivo delle<br />

prime nevi si chiedono: “Dove andiamo a sciare?”.<br />

E in Italia, per quanto riguarda le località sciistiche<br />

a cinque stelle, c’è solo l’imbarazzo della scelta. È<br />

meglio quindi affidarsi agli utenti di TripAdvisor<br />

che con i loro voti e i lori giudizi hanno stilato la<br />

top ten delle migliori per questo inverno.<br />

Le Dolomiti vantano il maggior numero di skiresort<br />

a cinque stelle, ma al primo posto si trova<br />

una celebre località valdostana: Breuil-Cervinia.<br />

Il suo comprensorio, distribuito sullo sfondo del<br />

Cervino lungo tre vallate di due nazioni, Italia e<br />

Svizzera, è collegato alle piste di Valtournenche<br />

e di Zermatt per un totale di 350 chilometri di<br />

piste. Il successo di questa località è anche dovuto<br />

alla possibilità di partire o rientrare in paese<br />

sempre con gli sci ai piedi. Come per esempio<br />

scendendo sulla pista Ventina, una delle piste italiane<br />

più belle e famose, che parte dai 3480 metri<br />

del Plateau Rosà per arrivare dopo 11000 metri<br />

di forti emozioni in paese. In seconda posizione<br />

si trova Sestriere, località situata a 2035 m che<br />

fa parte del comprensorio della Via Lattea, che<br />

supera i 400 km. È infatti il secondo più vasto di<br />

57


VIAGGI<br />

Sopra Sestriere,<br />

sotto Courmayeur,<br />

a destra Cortina d’Ampezzo<br />

tutta Italia che offre anche la possibilità di sciare<br />

in notturna su una pista olimpica illuminata. Già,<br />

perché questo piccolo paesino piemontese è<br />

stato sede delle Olimpiadi di Torino del 2006. Lo<br />

sci notturno può essere anche praticato sulle piste<br />

del Passo del Tonale, in terza posizione. Sono 30<br />

gli impianti, moderni e all’avanguardia, per 100 km<br />

di piste, fra cui la nera Paradiso, tra le più lunghe<br />

ed emozionanti discese dell’intero arco alpino. Il<br />

comprensorio si è ampliato grazie al collegamento<br />

degli impianti del Tonale con quelli di Ponte di<br />

Legno-Temù in Lombardia. In quarta posizione<br />

si trova una delle località più trendy se non la più<br />

chic di tutta Italia per quanto riguarda le vacanze<br />

invernali. Stiamo parlando della famosissima Cortina<br />

d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti. I 140<br />

km di piste e gli oltre 80 km di sentieri per il fondo<br />

soddisfano gli sciatori di livello medio e quelli più<br />

esperti. Per questi ultimi ci sono anche alcune nere<br />

decisamente impegnative. Questa caratteristica<br />

cittadina veneta nel bellunese è circondata da<br />

cime monumentali come il Cristallo, le Tofane, le<br />

Cinque Torri, il Pomagagnon, il Becco di Mezzodì,<br />

fra le montagne più belle del mondo. Il pittoresco<br />

centro inoltre ha contribuito a renderla una delle<br />

località predilette e frequentate da oltre un secolo<br />

da celebrità e dal jet set internazionale. Cortina<br />

inoltre è stata immortalata in numerosi film tra<br />

cui “Cliffhanger” e “Solo per i tuoi occhi.” In quinta<br />

posizione un paesaggio alpino suggestivo di 40<br />

km che attraversa i passi Gardena, Campolongo,<br />

Pordoi e Sella collegando Alta Badia, Val Gardena,<br />

Val di Fassa e Arabba. ll Dolomiti Superski, con i<br />

suoi 1200 km di piste moderne e molto attrezzate<br />

circondate da paesaggi incredibili, è il più grande<br />

comprensorio sciistico d’Europa. All’interno di<br />

questo vasta area è compreso il circuito della<br />

Sellaronda, o giro dei 4 passi, uno degli ski-tour più<br />

suggestivi delle Alpi, che collega le quattro valli che<br />

circondano il gruppo Sella: Arabba (Veneto), Val<br />

Di Fassa (Trentino), Val Gardena e Val Badia (Alto<br />

Adige). Sesta posizione per una località magica ed<br />

esclusiva: Courmayeur, in Val d’Aosta, rinomata<br />

da sempre per lo sci e la vita mondana. La cittadina<br />

è celebre per i suoi negozi, i ristoranti di alto<br />

livello, i caffè storici del centro e le gastronomie<br />

specializzate. La Perla delle Alpi ai piedi del Monte<br />

Bianco vanta uno dei comprensori sciistici fra i più<br />

rinomati, il Chécrouit-Val Veny con bellissime piste<br />

per sciatori di livello medio. La funivia SkyWay<br />

Monte Bianco da Entrèves permette di accedere<br />

ad alcune meravigliose discese, tra cui la famosa<br />

Vallée Blanche e Punta Helbronner. Consigliata<br />

anche per chi non scia perché la sua cabina rotante<br />

offre spettacolari viste a 360 gradi sul Monte Bianco.<br />

In sesta posizione si torna sulle Dolomiti, nella<br />

pittoresca Ortisei. Grazie agli impianti di risalita<br />

le aree sciistiche ed escursionistiche Rasciesa, Seceda<br />

e Alpe di Siusi, che fanno parte del Dolomiti<br />

Superski, sono comodamente raggiungibili.<br />

Rinomata per le sue artistiche sculture in legno<br />

e la bellissima zona pedonale con negozi e bar,<br />

questo idilliaco angolo della Val Gardena offre<br />

anche una grande varietà di proposte per il tempo<br />

59


VIAGGI<br />

libero ed è una meta vivamente consigliata per gli<br />

amanti della buona cucina. Sempre sulle Dolomiti,<br />

Canazei, nella spettacolare Val di Fassa, offre a<br />

tutti gli appassionati di sci la possibilità di misurarsi<br />

con alcune delle discese più suggestive, come<br />

Belvedere, Ciampac, Col Rodella e Marmolada. La<br />

natura incontaminata che la caratterizza, la calda<br />

ospitalità dei suoi abitanti, dalla curiosa parlata<br />

ladina, e le innumerevoli strutture ricettive che<br />

offrono proposte di intrattenimento adatte a tutte<br />

le fasce di età, rendono questa località la meta ideale<br />

per un soggiorno all’insegna del divertimento,<br />

dello sport e del relax. In nona posizione un’altra<br />

bellissima località turistica inserita nel Dolomiti<br />

Superski: Corvara, in Alta Badia. Le tante piste da<br />

sci rosse e blu intorno a Corvara sono la gioia degli<br />

sciatori più tranquilli e delle famiglie con bambini.<br />

Gli sciatori più esperti possono, invece, lanciarsi su<br />

piste più impegnative come la Vallon – Boè (4,5<br />

km) e la Col Alt, e accedere direttamente a due<br />

degli itinerari sciistici più belli dell’arco alpino come<br />

In alto, St. Moritz (Svizzera)<br />

Sotto, Corvara (comprensorio<br />

Dolomiti Supersky)<br />

Sopra la pittoresca Ortisei<br />

in Val Gardena; sotto<br />

Canazei in Val di Fassa<br />

il giro Sellaronda e il “Giro sciistico della Grande<br />

Guerra”. Per chi non scia, Corvara offre una vasta<br />

gamma di attività e di infrastrutture per lo sport e<br />

il tempo libero come lo stadio del ghiaccio coperto,<br />

un campo da golf e campi da tennis coperti.<br />

Chiude la classifica una delle località più celebri<br />

che ha dato origine alle vacanze bianche (1864)<br />

e ha ospitato due Olimpiadi invernali: St. Moritz.<br />

Situata in Alta Engadina, nel Canton Grigioni, è<br />

una delle località turistiche più famose al mondo<br />

e il suo nome evoca eleganza, lusso, sfarzo. I<br />

quattro comprensori sciistici per lo sci di Corvatsch<br />

Furtschellas Silvaplana, Corviglia, Diavolezza, Pontresina<br />

offrono 55 impianti di risalita e ski-lift con<br />

350 km di piste, 180 km di piste di sci di fondo, 150<br />

km di itinerari per passeggiate invernali, escursioni<br />

d’alta montagna con sci su ghiacciai, ma anche<br />

voli con deltaplano e parapendio.<br />

G<br />

61


Moncler Sibelles,<br />

Piumino da sci con<br />

pelliccia, cia, ideale<br />

sulle piste e per il<br />

dopo sci.<br />

Dolcevita in lana<br />

a coste Optate<br />

Moncler come capo<br />

versatile e adatto al<br />

vestire invernale.<br />

Tuta da sci<br />

con<br />

staffe<br />

in versione<br />

super luxury da<br />

Moncler.<br />

MODA<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

Gli stivali Joan of Arctic di<br />

Sorel<br />

in pelle per le amanti<br />

della montagna.<br />

Lenti rosate per<br />

i nuovi occhiali<br />

da sole Flag di<br />

Carrera. in una<br />

candida tinta<br />

bianca.<br />

Caldi e<br />

protettivi: i<br />

guanti da sci<br />

a stampa<br />

in tessuto<br />

tecnico<br />

di Fendi.<br />

MIU MIU<br />

scaldaorecchie<br />

in velluto e<br />

calda pelliccia<br />

di lapin.<br />

OUTFIT AD<br />

alta quota<br />

Campionesse di stile: tenetevi<br />

pronte a fare lo slalom sulle<br />

piste innevate e negli eventi<br />

mondani dell’aprés-sky.<br />

63


MODA<br />

Acne Studios: stivaletti in nabuk color<br />

sabbia e suola in gomma spessa.<br />

Scarponcini Moncler Viviane in suede:<br />

perfetti per la città e per la montagna.<br />

Velluto bordeaux e stringhe trekking<br />

per firmare il look degli stivaletti Prada.<br />

Stivali Rag & Bone in pelle scamosciata,<br />

fatti per scalare le tendenze invernali.<br />

Suede marrone su gomma e interno in<br />

lapin. In montagna con Jimmy Choo.<br />

See By Chloé: stivaletti in suede<br />

marrone, rifiniti in shearling écru.<br />

Woolrich firma<br />

un ibrido urban<br />

outdoor in pelle<br />

color cipria e suola<br />

in Vibram.<br />

CALDI MA<br />

stile<br />

CON<br />

Calore e stile per<br />

le mise invernali:<br />

scarponcino Tod’s<br />

in suede grigio<br />

foderato in shearling<br />

bianco avorio.<br />

Non solo trekking: stivali in suede<br />

nero e pelliccia bordeaux con<br />

l’iconico tacco di Roger Vivier.<br />

65


FITNESS<br />

di Davide Grilli<br />

Sciare<br />

FA BENE AL CUORE<br />

E NON SOLO<br />

Lo sci è uno sport completo<br />

che coinvolge tutto<br />

l’organismo: dagli arti<br />

inferiori all’apparato<br />

cardiocircolatorio.<br />

Ma sciare aiuta anche<br />

a combattere lo stress<br />

e ci regala un senso<br />

di libertà assoluta.<br />

L<br />

La neve è arrivata! Gli appassionati di sci hanno già<br />

tirato fuori la loro attrezzatura per dare il via ufficiale<br />

alla nuova stagione invernale. Un vero e proprio<br />

esercito in continua crescita.<br />

L’anno scorso le settimane bianche e i week end<br />

sulla neve hanno fatto registrare nel trimestre invernale<br />

da gennaio a marzo un incremento di quasi il<br />

12% rispetto al 2015, un incremento che testimonia<br />

quanto questo sport sia diffuso e praticato in Italia. Si<br />

tratta infatti di un’attività sportiva adatta a chiunque<br />

e che, al di là del puro e semplice divertimento,<br />

assicura anche diversi benefici, indipendentemente<br />

dalla disciplina praticata (discesa, fondo, snowboard)<br />

e, soprattutto, dal livello.<br />

Lo sci è uno sport completo: una combinazione di<br />

equilibrio, concentrazione, coordinazione e tecnica,<br />

che coinvolge tutto l’organismo, in particolar modo<br />

gli arti inferiori. Lo sci agisce in maniera positiva<br />

67


FITNESS<br />

su tutta la muscolatura aumentandone la massa<br />

che, a sua volta, tende a proteggere in maniera<br />

più efficace legamenti e articolazioni.<br />

A livello del cuore, invece, gli effetti si hanno soprattutto<br />

sulla frequenza cardiaca, sia durante sia<br />

dopo le discese. Sciare permette infatti al cuore<br />

di effettuare un ottimo allenamento costante e<br />

prolungato, che in generale aumenta la forma fisica<br />

e la resistenza. In montagna ad alta quota poi si<br />

respira un’aria più pura, priva di pollini e altri elementi<br />

nocivi, una caratteristica che aiuta il sistema<br />

circolatorio e migliora la produzione di globuli rossi,<br />

di emoglobina nel sangue e la fornitura ossigeno<br />

per i tessuti. Inoltre è un toccasana anche per la<br />

linea. Sì, perché basta un’ora di sci per bruciare circa<br />

400 calorie, anche nel caso di un’attività normale<br />

e non eccessiva.<br />

Uno studio condotto dalla SASES - Istituto di scienze<br />

motorie dell’Università di Salisburgo – ha anche<br />

scientificamente dimostrato che lo sci praticato<br />

con una certa frequenza ha la capacità di inibire<br />

alcuni dei meccanismi che potrebbero generare<br />

malattie cardiovascolari e Alzheimer.<br />

SCIA CHE TI PASSA<br />

Da non dimenticare anche il positivo effetto di<br />

questo sport sull’umore. Sciare aiuta a liberare la<br />

mente, combatte lo stress e dona un senso di libertà<br />

e positività, soprattutto quando viene praticato in<br />

compagnia. Unico presupposto è avere un’adeguata<br />

condizione atletica e la giusta attrezzatura,<br />

soprattutto per quanto riguarda il discorso sulla<br />

sicurezza. Per i neofiti il consiglio migliore è quello<br />

di affidarsi almeno inizialmente a un maestro di<br />

sci per apprendere le basilari nozioni di tecnica e<br />

non strafare per non avere invece problemi fisici.<br />

Insomma, sciare è divertente e fa bene alla salute,<br />

quindi perché non andare sulle nostre meravigliose<br />

montagne?<br />

G<br />

COME COMPORTARSI<br />

SULLE PISTE DA SCI<br />

1 Rispetto per gli altri: Ogni sciatore deve<br />

comportarsi in modo da non mettere in pericolo<br />

la persona altrui o provocarle danno.<br />

2 Padronanza della velocità: Ogni sciatore<br />

deve tenere una velocità adeguato alla propria<br />

capacità e alle condizioni generali e del tempo.<br />

3 Scelta della direzione: Lo sciatore a<br />

monte il quale, per la posizione dominante, ha la<br />

possibilità di scelta del percorso, deve tenere una<br />

direzione che eviti il pericolo di collisone con lo<br />

sciatore a valle.<br />

4 Traiettorie: Bisogna prestare attenzione alla<br />

traiettorie degli altri sciatori in considerazione<br />

anche del tipo di attrezzo e dell’affollamento in<br />

pista.<br />

5 Il sorpasso: Può essere effettuato tanto a<br />

monte che a valle, sulla destra o sulla sinistra,<br />

ma sempre a una distanza tale da consentire le<br />

evoluzioni dello sciatore sorpassato<br />

6 Attraversamento e incrocio: Lo sciatore,<br />

che si immette su una pista o attraversa un<br />

terreno di esercitazione, deve assicurarsi,<br />

mediante controllo visivo a monte e a valle, di<br />

poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri.<br />

Lo stesso comportamento deve essere tenuto<br />

dopo ogni sosta<br />

7 Sosta: Lo sciatore deve evitare di fermarsi,<br />

se non in caso di assoluta necessità, nei paraggi<br />

obbligati o senza adeguata visibilità. In caso di<br />

caduta lo sciatore deve sgombrare la pista al più<br />

presto possibile<br />

8 Salita e discesa a piedi: Lo sciatore che<br />

risale o discende la pista deve procedere ai bordi<br />

di essa ed è tenuto a discostarsene in caso di<br />

cattiva visibilità<br />

9 Rispetto della segnaletica: Tutti gli<br />

sciatori devono rispettare la segnaletica delle<br />

piste, con particolare attenzione ove è scritto<br />

Pista chiusa e moderare la velocità<br />

10 In caso di incidente: Chiunque deve<br />

prestarsi per il soccorso in caso di incidente,<br />

segnalando opportunamente il luogo e<br />

chiamando il soccorso piste.<br />

11 Identificazione: Chiunque sia coinvolto in<br />

un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare<br />

le proprie generalità agli addetti del soccorso<br />

piste accorsi sul luogo.<br />

69


MASCHERA: La Head Infinity, realizzata in<br />

policarbonato, garantisce maggior durata e migliori<br />

qualità visive grazie alla costruzione delle lenti<br />

e alla protezione dei raggi UV, oltre a un campo<br />

visivo maggiore dovuto alla forma delle lenti stesse.<br />

Il rivestimento in silicone all’interno dell’elastico<br />

garantisce inoltre la proprietà antiscivolo sul casco.<br />

SPECIALE NEVE<br />

CASCO: Briko<br />

Vulcano FIS 6.8<br />

è certificato FIS<br />

6.8, l’ultima e più<br />

restrittiva norma in<br />

tema di sicurezza. È<br />

dotato del sistema<br />

brevettato Protetto<br />

con appendice<br />

protettiva sulla nuca<br />

che assorbe gli urti..<br />

di Davide Grilli<br />

per lei<br />

SCI: Pensati per sciatrici<br />

esperte, gli sci Nordica<br />

ecoSENTRA_SL7 TI Evo,<br />

sono leggeri e versatili<br />

grazie al legno di balsa<br />

della loro anima. Ideali<br />

per tutte le amanti delle<br />

curve veloci e precise, pur<br />

mantenendo un’eleganza<br />

tutta femminile.<br />

GIACCA: Helly<br />

Hansen W Aurora<br />

Shell Jacket, è una<br />

giacca realizzata<br />

con il tessuto Helly<br />

Tech Professional<br />

3L e una nuova<br />

membrana che<br />

lascia passare<br />

l’aria per una<br />

traspirazione senza<br />

pari, consente di<br />

restare asciutte,<br />

calde e comode.<br />

SCARPONI: Gli Atomic Hawx Ultra 130,<br />

sono tra gli scarponi più leggeri, grazie alla<br />

tecnologia Memory Fit 3D che offre massimo<br />

avvolgimento del piede, grande tenuta ed<br />

eccellente comfort senza punti di pressione.<br />

71


Pastificio Ligure Artigianale dal 1988<br />

Tutta la bontà della più ghiotta e attenta tradizione culinaria e gastronomica ligure<br />

la potete ritrovare nelle specialità del pastificio artigianale Stemarpast, a Genova.<br />

Stemarpast produce pasta fresca, pasta ripiena e le tipiche salse liguri: pesto genovese e salsa di noci.<br />

STEMARPAST srl<br />

3/H Lungo Torrente Secca - 16163 GENOVA<br />

www.stemarpast.it - info@stemarpast.com<br />

Tel. 010.723111


SPECIALE NEVE<br />

CASCO: Il modello Uvex<br />

hlmt 500 visor unisce<br />

design e funzionalità.<br />

Può essere regolato<br />

perfettamente per<br />

adattarsi alle esigenze<br />

individuali. Il trattamento<br />

supravision previene<br />

l’appannamento della<br />

visiera anche in condizioni<br />

di tempo avverse.<br />

per lui<br />

GIACCA: Giacca<br />

Colmar 1120 6JA<br />

01 realizzata con<br />

tessuto Watershield<br />

500 impermeabile,<br />

idrorepellente con<br />

ottime caratteristiche di<br />

resistenza e traspirabilità.<br />

SCI: I Rossignol<br />

Pursuit 800TI sono<br />

degli all mountain<br />

realizzati in Carbon<br />

Alloy Matrix, una<br />

super-fibra in<br />

carbonio che offre<br />

più potenza, stabilità<br />

e grip sulle lamine<br />

mantenendo il peso<br />

ridotto.<br />

SCARPONI:<br />

I Nordica Speed<br />

Machine 130 con il<br />

loro scafo Tri-Force<br />

Infrared totalmente<br />

personalizzabile e la<br />

scarpetta 3d Cork Fit,<br />

sono incredibilmente<br />

performanti e<br />

precisi, senza<br />

compromettere la<br />

comodità.<br />

MASCHERA: La Woodone SC405<br />

è stata progettata per garantire<br />

una perfetta visione con ogni<br />

condizione climatica. La lente doppia<br />

con trattamento antiappannante<br />

assicura maggior resistenza agli<br />

urti e previene il fastidioso effetto<br />

condensa causato dall’escursione<br />

termica tra il calore del viso e la<br />

temperatura esterna.<br />

73


BENESSERE<br />

di Gaia Cortese<br />

BAGNO TURCO<br />

O SAUNA?<br />

A CIASCUNO IL SUO<br />

Dalla sauna finlandese<br />

al bagno turco, arrivando<br />

anche alla biosauna e alla<br />

sauna a infrarossi. Come<br />

scegliere il modo migliore<br />

per depurarsi al caldo con<br />

essenze e oli balsamici.<br />

C<br />

C’è chi ricorre all’ultima dieta detox che promette<br />

miracoli, chi corre a iscriversi in palestra e chi fa del<br />

jogging mattutino il suo credo. Quel che è certo<br />

è che dopo gli stravizi delle feste natalizie,<br />

l’obiettivo è tornare in forma. Se un po’ di dieta<br />

non può che far bene, così come una regolare<br />

pratica sportiva, anche rilassarsi in una sauna o in<br />

un bagno turco non potrà che produrre benefici<br />

al vostro corpo.<br />

Ma quali sono le principali differenze tra sauna<br />

e bagno turco (o sauna umida)? La sauna è un<br />

bagno di vapore secco, con una temperatura<br />

intorno ai 90 °C e umidità che non supera il 10-<br />

75


Il salumificio Valverde è situato nel cuore dell’Oltrepo<br />

Pavese, zona di antica tradizione nella produzione di ottimi<br />

insaccati, grazie anche al particolare microclima che ne<br />

favorisce la stagionatura e la maturazione.<br />

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materie prime accuratamente selezionate, garantisce<br />

una produzione di salumi tipici di elevata qualità nel<br />

rispetto delle ricette originali e delle antiche usanze.<br />

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27050 VALVERDE (PV)<br />

Tel. 0383-589901<br />

Fax 0383-586735<br />

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BENESSERE<br />

20%, mentre il bagno turco è un bagno di vapore<br />

umido, con temperature tra i 30 °C (nella parte<br />

più bassa del corpo, cioè altezza piedi) e i 50<br />

°C (nella parte più alta, cioè verso la testa) con<br />

umidità al 90-100%.<br />

Anche la loro origine è diversa. Se la sauna è caratteristica<br />

dei paesi molto freddi (è infatti conosciuta<br />

come sauna finlandese), il bagno turco era già<br />

un’usanza presso gli antichi Egizi, poi tra i Greci<br />

e i Romani, e infine in Oriente.<br />

La cabina per la sauna è realizzata solitamente in<br />

legno ben stagionato e non verniciato, per evitare<br />

esalazioni che potrebbero rivelarsi tossiche.<br />

All’interno della cabina è posta una stufa a legna<br />

o elettrica che tiene costante la temperatura e<br />

dove sono appoggiate delle pietre refrattarie,<br />

di norma di origine vulcanica, resistenti sia al<br />

calore elevato, sia al contrasto con l’acqua che<br />

viene versata sopra per generare vapore. Se si<br />

vuole, si possono aggiungere all’acqua degli oli<br />

essenziali a effetto balsamico come essenze di<br />

pino o di eucalipto.<br />

Il locale per il bagno turco, invece, è un locale pieno<br />

di vapore acqueo che favorisce la formazione<br />

di umidità sulla pelle; in questo modo il corpo si<br />

riscalda e la cute traspira facilitando l’espulsione<br />

delle tossine.<br />

Sebbene la sudorazione sia più difficoltosa nel<br />

bagno turco rispetto alla sauna per il suo ambiente<br />

umido, la permanenza prolungata permette<br />

La cabina per la sauna<br />

è realizzata in legno stagionato<br />

e non verniciato<br />

Sulle pietre vulcaniche<br />

calde si possono versare<br />

oli essenziali balsamici<br />

all’organismo di espellere più sudore e, quindi,<br />

più tossine. Sia nel caso della sauna che nel caso<br />

del bagno turco i benefici sono molteplici. Sono<br />

un toccasana per le malattie respiratorie (il<br />

bagno turco anche per influenza e raffreddore).<br />

Dilatando le vene e permettendo la sudorazione,<br />

sauna e bagno turco aiutano ad espellere una<br />

gran quantità di tossine; inoltre, si può perdere<br />

grasso superfluo, i muscoli si rilassano, gli organi<br />

interni si purificano, la pelle diventa più liscia e<br />

morbida. Ambedue sono indicati nelle patologie<br />

del sistema respiratorio e cardiocircolatorio.<br />

Per chi ci prende gusto esiste anche la biosauna,<br />

una tipologia di sauna intermedia tra quella finlandese<br />

e il bagno turco. In questo tipo di sauna la<br />

temperatura può raggiungere i 50-60 °C, mentre<br />

l’umidità è normalmente del 50%. La traspirazione<br />

generalmente è meno intensa che nella sauna<br />

finlandese, ma viene più che compensata da<br />

tempi di permanenza generalmente più lunghi<br />

(quindi alla fine si possono perdere più liquidi).<br />

Talvolta in questo tipo di sauna viene diffuso<br />

vapore generato da erbe essiccate inumidite,<br />

cercando di riprodurre le condizioni del bagno<br />

di fieno.<br />

C’è infine anche la sauna a infrarossi, un “bagno”<br />

di calore secco che dà una piacevole e rilassante<br />

sensazione di benessere, simile a quella che si<br />

prova esponendo il corpo al sole. La principale<br />

differenza è nei raggi infrarossi, invisibili, che riscaldano<br />

direttamente il corpo senza riscaldare tanto<br />

l’aria. È per questo motivo che nella sauna a raggi<br />

infrarossi la temperatura può essere mantenuta<br />

più bassa, fino a un massimo di 60°C. G<br />

77


BENESSERE<br />

di Gaia Cortese<br />

detox!<br />

D’ORDINE:<br />

Broccoli, cavolo e verza<br />

per eliminare le tossine.<br />

Zucchero e latticini da<br />

evitare. Trenta minuti<br />

di camminata al giorno.<br />

Con un buon programma<br />

detox, in due settimane<br />

vi rimetterete a nuovo<br />

dopo i bagordi delle feste.<br />

S<br />

PAROLA<br />

Stanchezza, gonfiore e spossatezza sono i principali<br />

sintomi di un organismo sotto stress a causa<br />

di cattive abitudini alimentari, sovraffaticamento<br />

e scarsa attività fisica. Depurare l’organismo è<br />

un’azione da mettere in pratica almeno un paio<br />

di volte l’anno e soprattutto in inverno, quando<br />

diventiamo tutti un po’ più sedentari e ci concediamo<br />

qualche peccato di gola in più a tavola<br />

soprattutto durante il periodo delle festività.<br />

Con un po’ di attenzione all’alimentazione, in<br />

un paio di settimane, è possibile sentirsi più attivi,<br />

più leggeri e carichi di energia. L’attenzione va<br />

proprio posta sulle abitudini alimentari perché<br />

il fegato è il principale disintossicatore naturale<br />

dell’organismo, l’organo vitale alla base di ogni<br />

tentativo di depurazione. Il fegato è infatti in<br />

79


BENESSERE<br />

Frutta e verdura non<br />

devono mai mancare anche<br />

nella dieta invernale<br />

grado di filtrare 1,4 litri di sangue al minuto, e<br />

disintossica l’organismo in modo naturale e automatico.<br />

DEPURARSI A TAVOLA<br />

La prima regola è che frutta e verdura debbano<br />

essere introdotte nell’alimentazione quotidiana.<br />

Broccoli, cavolo e verza sono molto ricchi di<br />

fibre, antiossidanti e vitamina C, e favoriscono<br />

l’eliminazione delle tossine (si veda a pagina 45).<br />

Inoltre contengono delle sostanze che sono risultate<br />

essere molto utili nella prevenzione del<br />

tumore alla prostata. I fagiolini contengono una<br />

minore quantità di proteine e un’elevatissima<br />

quantità di acqua, intorno al 90%: sono inoltre<br />

ricchi di potassio e di fibre, svolgono un’azione<br />

depurativa e aiutano il lavoro dei reni.<br />

Da introdurre nella dieta anche i carciofi che posseggono<br />

la maggior quantità di fibra del mondo<br />

vegetale, addirittura 5 grammi. È una fibra solubile,<br />

che svolge un ruolo molto importante nel tenere<br />

bassi i valori di colesterolo e di glicemia nel sangue.<br />

Favorisce la digestione il peperoncino che,<br />

Una dieta equilibrata e un<br />

po’ di moto, aiutano a<br />

mantenersi in salute<br />

non solo è ricco di vitamina C, ma contiene anche<br />

la capsicina, un composto chimico<br />

in grado di<br />

attivare la produzione di succo gastrico.<br />

Tra la frutta la mela è un frutto ricco di fibre e<br />

contiene considerevoli quantità di fitosteroli e<br />

pectina che regolarizzano il transito intestinale. Il<br />

limone è importante perché fornisce una buona<br />

quantità di acido citrico e di vitamina C, che a<br />

sua volta ha la proprietà di trasformare il ferro<br />

della carne in una forma molto più assorbibile<br />

dall’intestino. Il finocchio tonifica il fegato ed è<br />

depurativo, soprattutto grazie all’effetto stimolante<br />

della diuresi e della funzionalità intestinale.<br />

I “NO” OBBLIGATORI<br />

Tra gli alimenti da evitare svetta lo zucchero, sia<br />

bianco sia integrale, meglio puntare sul miele.<br />

Evitare cibi raffinati come la pasta bianca, il riso<br />

bianco e il pane bianco: non solo sono poveri di<br />

nutrienti, ma rilasciano anche rapidamente gli<br />

zuccheri, ottenendo così un effetto simile alle<br />

montagne russe: a un improvviso picco di vitalità<br />

fa seguito un lungo calo di energia.<br />

Per tutto il periodo detox bisognerebbe evitare<br />

tutti i latticini, latte compreso. Sono infatti ricchi<br />

di grassi saturi che se consumati in quantità<br />

abbondanti possono provocare non solo una<br />

sensazione di pesantezza, ma un vero e proprio<br />

aumento di peso.<br />

Per evitare un superlavoro a carico dei reni e del<br />

fegato andrebbe evitata anche la carne rossa,<br />

troppo grassa e ricca di proteine. Che dire poi<br />

di caffè, alcolici e bevande gassate? Ovviamente<br />

sono da evitare, prediligendo l’assunzione di<br />

acqua naturale, spremute, tisane e centrifugati.<br />

30 MINUTI DI CAMMINATA…<br />

L’esercizio fisico infine favorisce la circolazione,<br />

contribuisce all’abbassamento del colesterolo<br />

cattivo e aumenta quello buono. Non solo. L’attività<br />

fisica aiuta ad abbassare i livelli di zucchero<br />

nel sangue, aiuta l’intestino a lavorare in maniera<br />

efficiente, rinvigorisce il sistema immunitario e<br />

favorisce il sonno. Una bella camminata di mezzora,<br />

tre volte a settimana, è il modo migliore per<br />

tenersi in forma.<br />

G<br />

81


SPECIALE OROSCOPO<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

2018?<br />

COME SARÀ IL<br />

Archiviato definitivamente il 2017, è tempo di guardare avanti e di scoprire che cosa<br />

ci riservano le stelle in fatto di lavoro, fortuna e amore, per l’anno appena iniziato.<br />

Dal punto di vista generale, il 2018 segna alcuni passaggi planetari che indicano a<br />

chiare lettere che sarà l’anno dei ritorni, della conservazione e della concretezza. Il<br />

forte desiderio di sicurezza e di certezza è assolutamente generalizzato, e gli astri<br />

sembrano andare in questa direzione. Per ridare fiducia alle persone, occorrono<br />

regole precise, punti fermi, che siano di riferimento per tutti. Il 2018 sarà anche un<br />

anno in cui dovremo agire da formiche e non da cicale: lavorare sodo, senza sprecare<br />

nulla. Il tutto nel massimo rigore e nell’ordine. Anche l’amore per certi versi seguirà<br />

proprio questo cammino con i rapporti stabili che, durante i dodici mesi, prenderanno<br />

sempre più spazio nella vita di molti. Segno per segno, scopriamo come sarà il 2018.<br />

83


SPECIALE OROSCOPO<br />

ARIETE<br />

21 marzo - 20 aprile<br />

TORO<br />

21 aprile - 20 maggio<br />

GEMELLI<br />

21 maggio - 21 giugno<br />

CANCRO<br />

22 giugno - 22 luglio<br />

I rapporti costretti e le<br />

situazioni difficili sono<br />

stati chiusi con la fine<br />

del 2017 e, nel nuovo<br />

anno, dovrete capire<br />

su chi potrete riporre la<br />

vostra fiducia, dato che<br />

negli ultimi mesi siete<br />

stati costretti a cambiare<br />

idea su alcune persone<br />

importanti. Non è<br />

sempre fondamentale<br />

vincere, ma guardare<br />

bene la vostra vita con<br />

razionalità, vi renderà più<br />

determinati. Avete un<br />

gran potenziale e, grazie<br />

ad esso, sarete capaci di<br />

ricostruire la felicità così<br />

come la desiderate. È<br />

l’anno del cambiamento<br />

per voi, in tutti gli ambiti,<br />

che sia nel lavoro o nella<br />

vita sentimentale, e sarete<br />

in grado di giudicare<br />

lucidamente per cosa<br />

vale la pena combattere<br />

o no. Vi piacciono le sfide<br />

e per il vostro coraggio<br />

sarete premiati. Cercate<br />

di non ripetere gli errori<br />

che avete fatto nei primi<br />

5 mesi dell’anno scorso<br />

perché alcuni, ancora<br />

adesso, si stanno leccando<br />

le ferite. Le relazioni<br />

complicate o sempre in<br />

conflitto, finiranno presto<br />

ma, l’importante, è<br />

che non andiate più a<br />

cercarle perché portano<br />

solo dolore. Cercate<br />

una persona con cui<br />

creare un rapporto sano,<br />

fatto di stima e fiducia<br />

reciproca. Imparate<br />

ad ascoltare e a capire<br />

quando è il momento<br />

giusto per agire senza<br />

farvi guidare dalla fretta.<br />

Solo così, raggiungerete<br />

i vostri obbiettivi.<br />

Quest’anno, dovrete essere<br />

più parsimoniosi riguardo<br />

al vostro denaro.<br />

Avete già speso molto<br />

l’anno scorso e perciò<br />

vi ritrovate con pochi<br />

liquidi in cassa. Evitate<br />

spese inutili e cambiate<br />

vita perché ne avete un<br />

estremo bisogno. Trasferitevi<br />

e ricominciate<br />

a vivere. Le cause legali<br />

sono complicate, prendono<br />

molto tempo e<br />

denaro, perciò, azzardatevi<br />

solo se siete sicuri di<br />

poterle vincere. Anche<br />

nel lavoro potreste fare<br />

nuove scelte che non<br />

si riveleranno sbagliate<br />

dopotutto. Nell’amore,<br />

per alcuni potrebbe esserci<br />

stata una fine, per<br />

altri un rapporto che si<br />

regge su poche basi probabilmente<br />

non durerà<br />

per molto. Prima della<br />

metà dell’anno, potreste<br />

ricevere buone notizie o<br />

un successo importante,<br />

che libererà del tutto la<br />

vostra voglia di aria pulita.<br />

Il vostro silenzio a fin<br />

di bene, durato troppi<br />

anni, adesso vi sarà di<br />

peso. Perciò direte finalmente<br />

“no” e ne varrà<br />

sicuramente la pena. Circondatevi<br />

di persone di<br />

cui vi potete fidare e che<br />

siano in grado di aiutarvi<br />

e consigliarvi in meglio.<br />

La situazione sentimentale,<br />

se già critica,<br />

nell’estate potrebbe inaspettatamente<br />

portarvi<br />

a tradire pur di togliervi<br />

dall’inghippo in cui siete<br />

da un po’. Per i single, si<br />

apre la prospettiva di un<br />

nuovo amore dimenticando<br />

il passato.<br />

Se avete passato un momento<br />

di crisi finanziaria<br />

a fine anno, cercate di<br />

venirne fuori prima di<br />

luglio. Avete dovuto fare<br />

i conti con il tradimento<br />

di un familiare che<br />

pensavate dalla vostra<br />

parte e, d’ora in poi, dovrete<br />

valutare bene chi<br />

tenere al vostro fianco<br />

e chi allontanare. Con il<br />

lavoro che va a rilento,<br />

è il momento giusto per<br />

coltivare l’amore che, se<br />

piantato in un buon terreno,<br />

darà sicuramente<br />

buoni frutti. Avete fatto<br />

dei cambiamenti importanti<br />

e avere vicino<br />

una persona che capisca<br />

il vostro stato d’animo,<br />

sarà decisivo perché, se<br />

la vita a due funziona,<br />

andrà avanti più solida<br />

che mai. Se al contrario,<br />

ci sono degli screzi, il rapporto<br />

troverà una fine. Vi<br />

siete liberati dalle cattive<br />

compagnie e, se dovrete<br />

affrontare una disputa<br />

legale, farete bene a trovare<br />

un accordo. Il 2018<br />

è l’anno giusto per i sentimenti<br />

che, nel corso<br />

dei 12 mesi passati, sono<br />

rimasti un po’ troppo<br />

in disparte per cause di<br />

forza maggiore. Cercate<br />

di far quadrare i conti in<br />

sospeso e togliervi quei<br />

piccoli debiti accumulati,<br />

in modo da ritrovare<br />

un equilibrio e la giusta<br />

tranquillità d’animo. Dimenticate<br />

chi vi vuole<br />

male e ricostruite la vostra<br />

vita. Avete la capacità<br />

del problem solving e<br />

siete in grado di dipanare<br />

anche le “matasse” più<br />

complicate.<br />

Se avete legami inutili,<br />

li concluderete senza<br />

guardarvi indietro, anche<br />

in famiglia potrebbero<br />

esserci forti tagli a causa<br />

di ideali opposti. Persino<br />

nel lavoro ci saranno<br />

dei cambiamenti. Per i<br />

giovani, è il momento<br />

di mostrare al mondo la<br />

propria indipendenza da<br />

tutti, e questo potrebbe<br />

portarli ad allontanarsi<br />

dalla famiglia di origine.<br />

Per anni avete ingoiato<br />

rospi per quieto vivere,<br />

nel lavoro, nell’amore<br />

e nella vita. Ma ora è il<br />

momento di riscattarsi<br />

e di cambiare le vostre<br />

modalità di percorrenza.<br />

Non proseguite nel portare<br />

avanti qualcosa che<br />

non vi rende felici, non<br />

abbiate paura delle novità.<br />

Le battaglie dell’anno<br />

scorso, ora daranno i loro<br />

frutti e finalmente avrete<br />

dei risultati. Quest’anno,<br />

tornerà protagonista l’amore,<br />

rimasto dormiente<br />

per troppo tempo a<br />

causa di tutti i pensieri e<br />

problemi economici che<br />

avete avuto. Non vivete<br />

per lavorare, ma lavorate<br />

per vivere, in modo da<br />

lasciare spazio ai sentimenti<br />

e non commettere<br />

di nuovo lo stesso errore<br />

in cui siete incappati<br />

l’anno passato. Voi stessi<br />

siete gli unici in grado<br />

di potervi fermare, perciò,<br />

riflettete su ciò che<br />

desiderate e portatelo<br />

avanti con forza e ascoltate<br />

gli amici. Chi vuole<br />

far crescere la famiglia<br />

sarà favorito, sempre tenendo<br />

sotto controllo il<br />

portafogli.<br />

85


SPECIALE OROSCOPO<br />

LEONE<br />

23 luglio - 23 agosto<br />

VERGINE<br />

24 agosto - 22 settembre<br />

BILANCIA<br />

23 settembre - 22 ottobre<br />

SCORPIONE<br />

23 ottobre - 22 novembre<br />

Le finanze non sono<br />

molto stabili, tra le tante<br />

spese e i debiti accumulati.<br />

Qualche scheletro<br />

nell’armadio riguardante<br />

l’amore precedente,<br />

potrebbe bussare e portare<br />

scompiglio a quello<br />

nuovo, perciò siate cauti<br />

e andateci piano. Sarete<br />

più selettivi sul chi far<br />

entrare nel vostro cuore<br />

e farete bene. L’ultima<br />

parte dell’anno sarà più<br />

importante del resto,<br />

quindi preparatevi e<br />

scaldatevi per quando<br />

dovrete andare alla carica.<br />

Lasciate perdere chi<br />

non vi ha fatto andare<br />

avanti ma che vi ha<br />

bloccati e oscurati. Entro<br />

metà anno, si chiuderanno<br />

i progetti a fondo<br />

perso, perciò studiateci<br />

bene sopra e fate chiarezza,<br />

che sia nella vita,<br />

nel lavoro o nell’amore.<br />

Troppe volte avete fatto<br />

molto per far felici le persone<br />

che avete accanto<br />

senza, però, vedere se<br />

anche voi eravate felici<br />

di quella situazione. È<br />

il momento di valutare<br />

bene attentamente i fatti<br />

e trarre delle conclusioni<br />

per proteggervi da persone<br />

che si approfittano<br />

del vostro buon cuore.<br />

Non sarà facile, ma vi<br />

servirà. Potreste essere<br />

coinvolti in cause legali<br />

che vi vedranno vincenti<br />

tra la fine di questo e l’inizio<br />

dell’anno prossimo.<br />

Vi verranno affidate nuove<br />

responsabilità e ciò vi<br />

farà pensare a che cosa<br />

volete realmente dalla<br />

vostra vita in tutte le sue<br />

sfaccettature.<br />

Chi vuole lanciarsi in<br />

nuovi progetti, presto<br />

raccoglierà buoni frutti<br />

grazie all’impegno e alla<br />

costanza. Chi voleva rinnovare<br />

la propria vita, l’ha<br />

fatto prima di capodanno.<br />

Lasciatevi alle spalle<br />

le cose complicate, guardate<br />

davanti a voi e agite<br />

con tenacia. Le coppie in<br />

crisi, potrebbero trovare<br />

un distacco quest’anno,<br />

sempre che non sia già<br />

avvenuto l’anno scorso.<br />

Le relazioni nuove nate<br />

quest’anno, crescono<br />

sotto una stella cometa<br />

con la sua coda di cose<br />

belle. Sarete molto tesi<br />

perché in qualsiasi cosa<br />

facciate vi impegnate al<br />

massimo per portarla a<br />

termine e proprio per<br />

questo, chi si azzarda a<br />

tentare, vincerà. All’inizio<br />

della primavera, chi lavora<br />

in proprio, ritroverà<br />

una grande forza che li<br />

aiuterà ad arrivare più<br />

vicini ai loro obiettivi.<br />

Anche i lavoratori dipendenti<br />

si vedranno finalmente<br />

apprezzati nel<br />

loro lavoro per tutto l’arco<br />

dell’anno. Alla fine di<br />

un rapporto, siete soliti<br />

chiudervi a riccio, creando<br />

una corazza di difesa.<br />

Però non sarebbe la cosa<br />

migliore da fare, perché<br />

così non avete modo<br />

di vedere che intorno a<br />

voi c’è anche qualcosa<br />

di bello, e forse l’avete<br />

capito imparando da<br />

voi stessi. Potreste, così,<br />

tirare fuori dal cassetto<br />

un po’ impolverato, un<br />

hobby o una passione<br />

che avevate quasi dimenticato.<br />

Avvertirete un forte desiderio<br />

di voltare pagina,<br />

ma non è il momento<br />

giusto perché potreste<br />

cadere in un errore. Mantenete<br />

la calma e agite<br />

con cautela. In amore<br />

siete un po’ troppo chiusi<br />

ma, non commettete<br />

lo sbaglio di temere di<br />

essere felici, anche se<br />

questo comportasse un<br />

cambiamento di vita,<br />

specialmente se il vostro<br />

compagno o compagna<br />

non vi asseconda nelle<br />

scelte. I single, non si<br />

fideranno e non si lasceranno<br />

andare a meno<br />

che non si tratti di un’avventura<br />

passeggera che<br />

non li comprometta.<br />

Nella parte finanziaria,<br />

sarete favoriti se doveste<br />

vendere o acquistare anche<br />

nella vostra impresa.<br />

Verso la fine dell’anno,<br />

avrete delle importanti<br />

conferme, che siano lavorative<br />

o meno. Se siete<br />

imprenditori e avete un’idea<br />

che coltivate da un<br />

po’, non dovrete lanciarvi<br />

nel buio in una spesa<br />

più grande di voi, perché<br />

potreste avere a che fare<br />

con qualche invidia proveniente<br />

dall’interno. Nei<br />

primi 5 mesi, sarebbe<br />

meglio che facciate tacere<br />

l’orgoglio di fronte a<br />

persone che hanno più<br />

esperienza di voi. Anche<br />

se non vedrete subito la<br />

luce alla fine del tunnel,<br />

non vi dovete arrendere<br />

perché verrete ripagati<br />

per i vostri sforzi. Il vostro<br />

coraggio e il vostro valore,<br />

saranno ammirati dagli<br />

altri e avrete le prove<br />

reali di ciò che valete.<br />

Fate passi avanti in tutti<br />

i settori della vostra<br />

vita. I single potranno<br />

trovare un nuovo amore,<br />

mentre i rapporti di<br />

coppia si consolidano<br />

creando nuovi progetti<br />

da mettere in campo.<br />

Le scelte importanti non<br />

vi spaventeranno, perché<br />

ormai siete sempre<br />

pronti a tutto. Negli affari<br />

legali, potreste anche<br />

vincere, e riscattarvi da<br />

un precedente esito negativo,<br />

a meno che non<br />

abbiate completamente<br />

torto. Porterete avanti<br />

ciò che vi siete prefissati<br />

con molta tranquillità<br />

per poter raggiungere<br />

velocemente i vostri<br />

scopi. Liberatevi definitivamente<br />

di quello<br />

che avete già lasciato<br />

per metterci una pietra<br />

sopra e non pensarci<br />

più. Nel lavoro vi farete<br />

sentire e probabilmente,<br />

potreste anche fare dei<br />

cambiamenti assolutamente<br />

positivi e redditizi,<br />

anche mettendovi in<br />

proprio. Venite fuori da<br />

un periodo complesso<br />

e faticoso, ma i risultati<br />

che avete ottenuto in altri<br />

ambiti, vi tireranno su<br />

l’umore, migliorando anche<br />

i rapporti in famiglia.<br />

Pensate a voi, lasciando<br />

perdere il vostro ex, ormai<br />

è acqua passata e<br />

non vi deve più toccare.<br />

Perché rivangare il passato,<br />

non vi farebbe più<br />

vedere il futuro e le cose<br />

belle che ci sono pronte<br />

ad aspettarvi. Chi vuole<br />

allargare la famiglia, ha<br />

la strada spianata perché<br />

questo è un anno fertile.<br />

87


SPECIALE OROSCOPO<br />

SAGITTARIO<br />

23 novembre - 21 dicembre<br />

CAPRICORNO<br />

22 dicembre - 20 gennaio<br />

ACQUARIO<br />

21 gennaio - 19 febbraio<br />

PESCI<br />

20 febbraio - 20 marzo<br />

Nel lavoro vi riscatterete,<br />

specialmente se fino<br />

ad ora avete dovuto<br />

sottostare a regole non<br />

vostre, potrete decidere<br />

di mettervi in proprio o<br />

di cambiare traguardo.<br />

Le entrate saranno più<br />

proficue e con il passare<br />

dei mesi, la vostra felicità<br />

crescerà di pari passo<br />

con gli obbiettivi che<br />

riuscirete a raggiungere.<br />

Qualcuno, invidioso dei<br />

vostri successi, potrebbe<br />

cercare di farvi inciampare,<br />

ma non gli lascerete<br />

alcuno spazio per agire<br />

contro di voi. Vi libererete<br />

dalla routine che vi<br />

soffoca, e le vostre idee<br />

saranno premiate presto.<br />

Anche i sentimenti<br />

non corrisposti verranno<br />

terminati perché<br />

siete stanchi di dover<br />

timbrare il cartellino anche<br />

nell’amore e senza<br />

ricevere niente in cambio.<br />

Il nervosismo sarà<br />

presente, perché questi<br />

cambi comportano molti<br />

pensieri. Le briglie che<br />

stavano lasciando i segni<br />

sulla vostra anima, si<br />

spezzeranno grazie alla<br />

vostra nuova voglia di vivere.<br />

Vorrete essere liberi<br />

di essere padroni di voi<br />

stessi, sia nell’amore che<br />

nel lavoro, avrete una<br />

gran voglia di viaggiare e<br />

vedere cose nuove. Fate<br />

il punto di ciò che volete<br />

veramente e rispondete<br />

alle vostre domande,<br />

questo servirà per tracciare<br />

la giusta linea. Ma<br />

ricordate che, tutto quello<br />

che farete, dovrà servire<br />

di supporto anche ad<br />

altre persone.<br />

Si prepara per voi un<br />

anno ricco di novità,<br />

vincite, traguardi e successi,<br />

sia amorosi sia professionali.<br />

Siete amanti<br />

della vostra routine e vi<br />

piace muovervi in posti<br />

che conoscete già senza<br />

avventurarvi nel buio<br />

anche se ne siete attratti.<br />

Piano piano scalerete il<br />

successo sotto tutti gli<br />

aspetti della vita, lasciandovi<br />

alle spalle inutili e<br />

tristi zavorre. Il segreto,<br />

sarà quello di farvi accompagnare<br />

anche se<br />

non ci siete abituati.<br />

Nemmeno un fallimento<br />

amoroso potrà spegnere<br />

la vostra luce, perché vi<br />

risanerete e ripartirete<br />

alla grande con un nuovo<br />

amore. Sentirete un<br />

po’ di stanchezza, ma anche<br />

questa verrà travolta<br />

dalla vostra forza interiore<br />

che esploderà come<br />

un vulcano travolgendo<br />

tutto ciò che volete dimenticare.<br />

Date retta al<br />

vostro essere interiore<br />

lasciandovi un po’ di spazio<br />

per riflettere e questo<br />

vi eviterà di gettare benzina<br />

sul fuoco inutilmente.<br />

Un leggero egoismo<br />

fa sempre bene (sempre<br />

senza esagerare, sia chiaro)<br />

per salvaguardare se<br />

stessi e per stare meglio<br />

anche con gli altri. I nuovi<br />

inizi, avranno la strada<br />

spianata, e voi avrete il<br />

mezzo di trasporto per<br />

poterla percorrere in<br />

tutta tranquillità. Quello<br />

che non ha funzionato<br />

precedentemente, non<br />

vi deve impensierire,<br />

perché questo è l’anno<br />

della svolta decisiva.<br />

È il momento di rimettervi<br />

a posto, di sistemare<br />

i conti lasciati<br />

aperti, e tagliare spese<br />

inutili, senza cadere nel<br />

tranello dell’investimento<br />

sbagliato. Solo negli<br />

ultimi tre mesi dell’anno<br />

potrete realizzare i vostri<br />

desideri. Date più retta<br />

al cuore, mettendo leggermente<br />

da parte la<br />

ragione, e questo farà da<br />

trampolino per qualcosa<br />

che potrà funzionare. Vi<br />

farete molte domande<br />

sulla vostra situazione,<br />

perché non siete certo<br />

i tipi che seguono il<br />

gregge facendo la stessa<br />

cosa di tutti e dovendo<br />

rendere conto a qualcuno<br />

che si comporta da<br />

pastore. Avrete bisogno<br />

di uno sfogo, di qualcuno<br />

con cui condividere<br />

le vostre idee matte, anche<br />

nell’amore. Siete e vi<br />

sentite liberamente voi<br />

stessi finalmente, dopo<br />

tanto. Vorrete cambiare<br />

svariate cose, ma dovrete<br />

pensarci prima di fare<br />

qualsiasi passo. Anche<br />

il più importante deve<br />

essere valutato a fondo,<br />

senza prenderlo come<br />

chiave di emergenza<br />

per scappare da altre<br />

situazioni poco gradevoli,<br />

altrimenti potrebbe<br />

rivelarsi come un<br />

grandissimo errore. Non<br />

tutti i mali vengono per<br />

nuocere, perché da essi,<br />

si imparano molte cose,<br />

specialmente a non<br />

commettere gli stessi<br />

sbagli. Provate ad ampliare<br />

lo sguardo verso<br />

la cultura. Vi sentirete più<br />

leggeri nell’anima.<br />

Se volete ottenere, non<br />

dovrete demordere.<br />

Dopo un fallimento<br />

amoroso, vi siete stancati,<br />

ma è l’anno giusto per<br />

ricominciare a costruire<br />

le vostre basi di partenza.<br />

Avete bisogno d’amore,<br />

ma se state troppo lontani<br />

dalla famiglia, non<br />

ne riceverete. I single,<br />

avranno occasione per<br />

rifarsi una vita specialmente<br />

nella prima metà<br />

dell’anno. Nel lavoro,<br />

avrete buoni risultati<br />

entro giugno grazie a<br />

progetti che avete iniziato<br />

gli anni precedenti.<br />

Rivaluterete voi stessi, il<br />

vostro modo di pensare<br />

e di agire. Chi ha ancora<br />

conti in sospeso, per ora,<br />

non potrà ancora andare<br />

avanti a meno che non<br />

arrivi in vostro soccorso,<br />

qualcosa che vi tiri fuori<br />

da questa situazione. La<br />

vostra mente, vi farà rendere<br />

conto di ogni passo<br />

che fate, guardandolo<br />

con cura e valutando<br />

quelli successivi. Cercate<br />

di non essere troppo critici<br />

e duri nei vostri confronti.<br />

La coda dell’anno,<br />

potrebbe portare qualche<br />

disputa finanziaria<br />

o legale legata ad una<br />

storia finita, sarà vinta<br />

da voi se manterrete la<br />

calma e la lucidità necessarie<br />

senza buttarvi a<br />

capofitto su cose incerte<br />

o poco chiare. In un rapporto<br />

consolidato e felice,<br />

nascerà il desiderio di<br />

allargare la famiglia o di<br />

sposarsi. Rilassatevi, lasciatevi<br />

andare alle cose<br />

belle della vita e sarete<br />

felici.<br />

89


Vi serve un filo di lana del colore che<br />

preferite (potete anche usare<br />

più colori) e le vostre dita,<br />

dall’indice al mignolo, per<br />

creare la trama. Per fare una<br />

sciarpa abbastanza spessa,<br />

dovrete costruire un filato<br />

più lungo in modo da girarlo<br />

intorno al collo più volte<br />

rendendolo più voluminoso.<br />

Per una lavorazione<br />

rapida, basterà<br />

usare un filo di<br />

lana più spesso.<br />

CALDI<br />

FAI DA TE<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

I lavori a maglia sono il segno<br />

distintivo dell’amore delle nonne<br />

per i nipoti. Per dare forma<br />

ai lavori, si possono utilizzare<br />

più tecniche: uncinetto, ferri<br />

e dita. Useremo proprio<br />

quest’ultimo metodo, detto finger knitting,<br />

per realizzare una sciarpa in lana.<br />

intrecci<br />

1 2 3<br />

4 5 6<br />

1. Lasciate libero qualche centimetro<br />

di filo, e fatelo passare davanti<br />

all’indice, dietro al medio, davanti<br />

all’anulare e dietro al mignolo, creando<br />

una sorta di zig-zag. 2. Poi, tornate<br />

indietro facendo il contrario,<br />

con il filo davanti al mignolo, dietro<br />

all’anulare, davanti al medio e dietro<br />

all’indice. 3. Ripetete l’intreccio per<br />

creare due linee parallele sulle dita.<br />

4. Partendo dal mignolo, piegate<br />

uno ad uno, ogni dito facendo pas-<br />

sare il filo dell’intreccio più in basso,<br />

dietro al dito passando sopra al filo<br />

più in alto, e continuate fino all’indice.<br />

5. Continuate a lavorare il filo intorno<br />

alle dita ripetendo i passaggi<br />

come nei punti da 3 a 4. 6. Quando<br />

avrete raggiunto la lunghezza che<br />

preferite, chiudete il lavoro. Partendo<br />

dal mignolo, passate il filo libero<br />

ancora attaccato al gomitolo, da<br />

sopra a sotto, in ogni passante del<br />

dito, sfilando quest’ultimo. Arrivati<br />

all’indice, fate un nodo stretto e tagliate<br />

i fili, lasciando circa 15 cm di<br />

lana. Fate più giri del filato prendendovi<br />

la misura del collo e arrotolate<br />

una parte della maglia intorno agli<br />

anelli. In questo modo, la vostra<br />

sciarpa diventerà un girocollo con<br />

più anelli. Ora, chiudete il “nodo”<br />

intorno alla sciarpa in modo saldo e<br />

tagliate il filo in eccesso. Ecco fatto, il<br />

vostro caldo intreccio vi risparmierà<br />

qualche torcicollo!<br />

91


Passatempo<br />

di Francesco Orsenigo<br />

piede<br />

CON IL<br />

GIUSTO<br />

Sapevate che nei due piedi abbiamo 52 fra ossi e ossicini? Insieme ai 54 delle mani sono più della<br />

metà di tutte le ossa che compongono lo scheletro umano. È solo una delle tante curiosità che si<br />

possono elencare sulle estremità più bistrattate del corpo. Per quanto cruciali per il nostro benessere<br />

(chi riuscirebbe a rilassarsi in un paio di scarpe strette?), infatti, raramente i piedi suscitano interesse.<br />

Ecco sei domande che li riportano al centro dell’attenzione.<br />

PARTIAMO...<br />

1 Oltre che della parte anatomica che<br />

tutti conosciamo, piede è anche il nome di:<br />

A - L’elemento meccanico che azione il<br />

percussore nelle armi da fuoco.<br />

B - Una sequenza di sillabe, lunghe o brevi, della<br />

poesia classica.<br />

C - Le comunità territoriali che si formavano<br />

intorno a una chiesa in epoca medievale .<br />

3 Chi sono i Piedi neri?<br />

A - Membri di un racket specializzato<br />

in estorsioni che operava negli Usa<br />

agli inizi del Novecento.<br />

B - Nativi americani,<br />

così chiamati perché<br />

indossavano mocassini<br />

di pelle scura.<br />

C - Un popolo nomade<br />

del deserto algerino.<br />

2 Con l’aggettivo pedestre si etichetta<br />

di solito...<br />

A - Un’opera mediocre e di scarsa originalità.<br />

B - Una cosa fatta malamente, con i piedi.<br />

C - Una persona svelta e scattante.<br />

92


4 L’americano Robert Wadlow doveva<br />

calzare scarpe particolari, destinate a piedi<br />

eccezionali. Che particolarità avevano?<br />

A - Erano entrambe sinistre.<br />

B - La punta aveva un’accentuata curvatura verso<br />

l’esterno.<br />

C - Erano numero 75.<br />

6 Cos’è la Sula piediazzurri?<br />

A - Il titolo di una fiaba di Hans Christian<br />

Andersen.<br />

B - Il nome di un volatile tropicale.<br />

C - Il nome dell’altopiano cinese da cui<br />

sorge lo Yangtze (fiume azzurro).<br />

5 Tutti conoscono i nomi delle dita delle<br />

mani. Ma come si chiamano quelle dei piedi?<br />

A - Alluce, illice, trillice, pondolo e minolo.<br />

B - Alluce, melluce,<br />

trilluce, anulo<br />

e mellino.<br />

C - A parte<br />

l’alluce,<br />

le altre<br />

non hanno<br />

nome.<br />

In base alle risposte giuste sei...<br />

5/6: ...promosso a pieni voti.<br />

Le sai davvero tutte!<br />

3/4: ...abbastanza preparato,<br />

ma puoi migliorare.<br />

1/2: ...fai attenzione. Sei partito<br />

con il... piede sbagliato.<br />

rimpatriati dall’ex colonia a partire dal 1962.<br />

4 Erano numero 75. Robert Wadlow (1918-19540) era l’uomo più<br />

alto di cui si abbia memoria: raggiungeva la statura di 2,72 metri,<br />

mentre un suo piede misurava circa 47 centimetri.<br />

5 Non hanno nome. Dopo l’alluce, si indicano come secondo, terzo,<br />

quarto e quinto dito. Le altre sono terminologie che si trovano talvolta<br />

diffuse in rete, ma non hanno fondamento nella grammatica.<br />

6 È il nome di un volatile tropicale. Si tratta di un uccello marino delle<br />

Galapagos, dal piumaggio grigio e poco appariscente, i cui i piedi<br />

palmati sono di un azzurro intenso. Non è chiaro perché le zampe<br />

abbiano quel colore, ma sembra che rivestano un ruolo importante<br />

nei riti di corteggiamento.<br />

SOLUZIONI<br />

1 Una sequenza di sillabe. Si tratta, nella metrica della poesia latina e<br />

greca, della più piccola unità ritmica di un verso: si chiama così perché<br />

il ritmo si batteva, appunto, con il piede. L’elemento meccanico delle<br />

armi da fuoco è il cane, mentre la comunità territoriale è la pieve.<br />

2 Un’opera mediocre e di scarsa originalità. Perché, come spiegava<br />

un grammatico del ‘500, si tratta di una cosa “che va a piedi come<br />

le persone povere e di bassa condizione, al contrario di chi è ricco<br />

e grande e va a cavallo”.<br />

3 Nativi americani. È il nome con cui viene generalmente indicata<br />

la tribù pellerossa dei Nitsitapi. Il racket criminale si chiamava Mano<br />

nera, mentre in Francia i Pied-noir sono i cittadini francesi d’Algeria,<br />

93


Passatempo<br />

IL CRUCIVERBA E LA PAROLA NASCOSTA<br />

(E.E.B.)<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

11 12 13 14 15<br />

16 17 18<br />

19 20 21 22 23<br />

24 25<br />

26 27 28 29<br />

30 31 32<br />

33 34<br />

35 36<br />

37 38 39 40 41 42<br />

43 44 45<br />

46 47 48 49 50 51 52<br />

53 54 55<br />

56 57<br />

58 59<br />

Orizzontali: 1. Il gatto della regina Elisabetta – 4. Eccedere,<br />

esagerare – 11. Ezio, nella foto a sinistra – 14. Forma<br />

latineggiante di “caduta” – 16. Il Dix attore comico e regista<br />

teatrale italiano – 17. Prima sillaba di Napoli – 18. Indica i<br />

millilitri – 19. Dipingemmo, pitturammo – 23. Per tanti, lo<br />

erano i tempi passati – 24. High Definition Ambient Occlusion<br />

– 25. Unità equivalente a un millimetro di mercurio –<br />

26. Mano...senza vocali – 28. Esterne di ali – 29. Calzature<br />

in legno tipiche della Valle d’Aosta – 30. Pedaggio...tedesco<br />

– 32. Un fiume russo – 33. Schivare, scansare – 35. Reggio<br />

Emilia – 36. Una rete televisiva del Portogallo – 37. La sua<br />

foglia è sulla bandiera canadese – 41. Può esserlo un viaggio<br />

– 42. Intelligenza Artificiale– 43. Lo è un dado – 44. Regina<br />

dei ghiacci amata dalle bambine, del film Frozen – 46. È<br />

ad...quando è adatto, appropriato – 47. Lo era la Resistenza<br />

Accendete la mente<br />

anche d’inverno<br />

con il Cruci <strong>Gulli</strong><br />

francese – 53. Zero senza lati – 54.<br />

Rovinosa senza rons – 55. Famosi<br />

luoghi di incontro dei cowboy – 56.<br />

Common Language Runtime – 57.<br />

Propri degli asini – 58. Enzo, nella<br />

foto di destra – 59. Associazione<br />

Italiana Editori.<br />

Verticali: 1. Camillo Golgi e<br />

Giambattista Vico (iniz.) – 2. Se le<br />

danno le vanitose – 3. Una frazione<br />

del comune di Rivignano, nell’udinese<br />

– 4. Associazione Italiana<br />

dell’Equity Crowdfunding – 5. Lo<br />

dice qualcuno che non sa – 6.<br />

Già, quasi – 7. Nudo, in Francia<br />

– 8. L’altra metà di sauro – 9. Associazione<br />

Nazionale Alpini – 10.<br />

Renzo Arbore – 12. Gennaio sulle<br />

agende tascabili – 13. Componimento<br />

poetico dei sec. XV e XVI,<br />

di genere affine alla frottola – 15.<br />

Amoreggiamento leggero – 18.<br />

Puro, schietto – 20. Hi allo specchio<br />

– 21. Lo sanno fare coloro che sanno<br />

adeguarsi – 22. Può prendere il<br />

posto di allora e or ora – 23. Nome<br />

di Marley, cantante jamaicano – 25.<br />

Inizio e fine di tabellina – 27. Era<br />

di legno quella dei pirati – 29. Io<br />

“bevvi” in modo esagerato – 31. User Interface – 32. Se<br />

coltivati, danno buoni frutti – 34. Augmented Reality – 37.<br />

La prima popolazione ellenica – 38. Era di leone quello di<br />

Re Riccardo - 39. La scala che stima il colore della birra – 40.<br />

Piccola isola greca nel Mediterraneo – 41. Vi si celebrano la<br />

messa e le funzioni religiose nelle chiese cattoliche – 44.<br />

Prefisso relativo al vino – 45. Nome sumero del dio celeste<br />

della mitologia mesopotamica – 47. Associazione Italiana<br />

per la Ricerca sul Cancro – 48. Sono di legno quelle del<br />

pavimento – 49. International Location Number – 50. Un<br />

legume tipico dei paesi orientali – 51. Luca, che vinse la<br />

Scarpa d’oro 2006 – 52. Federazione che rappresenta le<br />

imprese elettroniche ed elettrotecniche italiane – 54. Un<br />

riproduttore audio video per il PC – 56. Casa, in molti dialetti<br />

– 57. Nella posta elettronica, ha come simbolo @.<br />

94<br />

Risolvete il cruciverba e scoprite la parola segreta celata nei quadretti a fondo grigio.<br />

Un piccolo aiuto? Ne abbiamo parlato su <strong>Gulli</strong> n° 1 alla pagina 51.


GIARDINI COSMICI<br />

Palazzo Ducale - Mantova<br />

11.11.2017 - 04.02.2018<br />

www.mantovaducale.beniculturali.it<br />

Interessante mostra di arte contemporanea dedicata<br />

alle opere di Aldo Grazzi e Maurizio Donzelli. I due<br />

artisti, mantovano di origine il primo<br />

e bresciano il secondo, condividono<br />

nella differenziazione dei linguaggi<br />

la predisposizione alla visionarietà,<br />

all’onirico, alla costruzione (mediante<br />

tecniche raffinate) di mondi cosmici<br />

nei quali gettare il nostro sguardo,<br />

per abitare il fantastico. Per gli<br />

antichi persiani il termine paradeis<br />

significa giardino: paradiso è<br />

giardino e giardino è paradiso,<br />

cercato dall’uomo e abitato dal divino. L’uomo<br />

è stato cacciato dal giardino dell’Eden e vorrebbe<br />

ritornare: in questa mostra i due artisti attraverso le<br />

proprie opere cercano il loro percorso verso il loro<br />

giardino ideale.<br />

KEROUAC. BEAT PAINTING<br />

MaGa - Gallarate<br />

03.12.2017 - 22.04.2018<br />

www.museomaga.it<br />

Jack Kerouac è una delle icone della letteratura del XX<br />

secolo, ma non tutti sanno che è stato anche pittore.<br />

La mostra, curata da Sandrina Bandera, Alessandro<br />

Castiglioni ed Emma Zanella, presenta 80 dipinti e<br />

disegni del padre della Beat Generation. In particolare,<br />

verrà analizzato il suo labirintico processo creativo<br />

e le sue relazioni con la tradizione della cultura<br />

visiva americana, con gli altri autori del movimento<br />

Beat. Sarà dunque l’occasione per ammirare per la<br />

prima volta in Italia le opere di Kerouac che sino a<br />

ora sono state esposte in pochi musei al mondo. I<br />

visitatori, inoltre, potranno ammirare degli scatti di<br />

Ettore Sottsass alla moglie Fernanda Pivano, ad Allen<br />

Ginsberg e allo stesso Kerouac. Il percorso espositivo<br />

sarà inoltre arricchito da un progetto inedito di Peter<br />

Greenaway dedicato proprio a Kerouac.<br />

MOSTRE<br />

di Maurizio Ferrari<br />

MILANO E LA MALA<br />

Palazzo Morando - Milano<br />

09.11.2017 - 11.02.2018<br />

www.mostramalamilano.it<br />

Milano non è sempre stata la città da bere, c’è stato un<br />

tempo dove la malavita era protagonista della cronaca<br />

nera: furti, rapine,<br />

omicidi. Quell’epoca<br />

tra la fine degli anni<br />

Quaranta e sino<br />

alla metà degli anni<br />

Ottanta del secolo<br />

scorso è ripercorsa<br />

in questa mostra<br />

fotografica. Si passa<br />

dall’auto Giulia della<br />

Polizia verde militare di quegli anni, alla celebre custodia<br />

del mitra di Luciano Lutring, dalle foto di Vallanzasca<br />

a quelle dei night club. Visitando la mostra, sembra di<br />

percorrere quelle strade del centro città, o di vagare tra i<br />

quartieri che anche oggi continuano ad avere problemi<br />

di criminalità. La Milano di una volta, che in bianco e<br />

nero sembra ancora più plumbea con le sue storie di<br />

malaffare. L’audioguida permette al visitatore di seguire i<br />

racconti come in un radio giornale dell’epoca.<br />

ESTINZIONI: BIODIVERSITÀ<br />

DEI VERTEBRATI IN ALLARME<br />

ROSSO<br />

Sala Mostre Regione Piemonte - Torino<br />

10.11.2017 - 18.02.2018<br />

www.mrsntorino.it<br />

Una mostra che nasce dai risultati del Progetto<br />

Estinzione, iniziativa voluta dal Miur per identificare,<br />

catalogare e valorizzare i reperti di vertebrati estinti<br />

e in via di estinzione, conservati nei principali musei<br />

naturalistici italiani. A Tornino sono esposti alcuni<br />

importanti reperti, con le storie che si celano dietro<br />

ognuno di essi, permetterà di conoscere il destino<br />

delle specie più carismatiche ormai scomparse e<br />

di addentrarsi fra le pieghe di vicende meno note,<br />

ma altrettanto illuminanti. Un viaggio per capire e<br />

per cercare di cambiare rotta e assicurare al nostro<br />

pianeta un futuro sostenibile. Il percorso della mostra<br />

sarà accompagnato da installazioni multimediali<br />

e video, saranno inoltre organizzati incontri di<br />

approfondimento sul tema.<br />

95


IVANA MELLONI<br />

GARBAGNA<br />

UN BORGO TRA<br />

LIGURIA E PIEMONTE<br />

Pasta al pesto e ravioli, cima e arrosti.<br />

Una commistione gastronomica<br />

e non solo, nella quale è facile<br />

imbattersi quando ci si muove tra un<br />

paese e l’altro, a cavallo tra Liguria e<br />

Piemonte. È così a Garbagna, piccolo<br />

borgo della Val Grue, in provincia di Alessandria a<br />

pochi chilometri da Tortona. È il paese natale di Ivana<br />

Melloni, scrittrice e insegnante di lettere, che ne ha<br />

raccontato la storia. L’idea è nata in un pomeriggio<br />

d’estate quando, alcuni turisti indirizzati a Garbagna<br />

dalla Guida ai borghi più belli d’Italia, dopo un lauto<br />

pranzo iniziano a porle domande su quello strano<br />

intreccio di tradizioni liguri e piemontesi. Domande<br />

alle quali la Melloni allora non seppe dare risposte<br />

convincenti. Così ha preso corpo il percorso nel<br />

passato di Garbagna che dal 945 arriva ai giorni nostri.<br />

Una guida non convenzionale che vi accompagnerà<br />

alla scoperta di un lembo di terra in cui è ancora<br />

possibile vivere tra arte, buon cibo e aria pulita.<br />

Edizioni Joker – 93 pagine – 15,00 €<br />

LIBRI<br />

di Nunzia Picariello<br />

STEPHEN KING,<br />

OWEN KING<br />

SLEEPING BEAUTIES<br />

È il primo romanzo dei King, padre<br />

e figlio, scritto a quattro mani ed è,<br />

ambientato nel carcere femminile di<br />

Dooling, nel West Virginia. Sleeping<br />

Beauties affronta i temi dell’abuso di potere e della<br />

violenza verso le donne. Le protagoniste, le carcerate,<br />

essendo donne con una colpa diventano ancor<br />

più facili prede di Don, la guardia carceraria. Una di<br />

loro, una notte, grida che è in arrivo la “regina nera”. Il<br />

deliro sarebbe passato inosservato, se poco dopo una<br />

ragazza da una collina vicina non avesse chiamato i<br />

soccorsi, riferendo che una sconosciuta ha ucciso i suoi<br />

amici. Evie Black, così si chiama la donna, pare venire<br />

da un altro mondo. Lo stesso in cui, misteriosamente,<br />

sembrano andare tutte le donne di Dooling, ritrovate<br />

addormentate e avvolte in un misterioso bozzolo.<br />

Sperling & Kupfer – 652 pagine – 21,90 €<br />

CARLO GREPPI<br />

BRUCIARE LA FRONTIERA<br />

Francesco sta per compiere 18 anni, un<br />

traguardo. Ma lui non pensa a festeggiare:<br />

sta già guardando oltre. Sta progettando<br />

un viaggio, promesso al suo migliore amico<br />

Kappa, per valicare una frontiera. Lontano<br />

da loro Ab (Abdullah), loro coetaneo, ha<br />

lasciato la Tunisia perché vuole raggiungere la Francia e<br />

Celine, un amore virtuale di cui non può più fare a meno.<br />

Mentre Ab tenta di superare la frontiera passando per la<br />

Liguria, Francesco e Kappa intraprendono il viaggio che<br />

molti ebrei in fuga fecero durante la guerra: il passaggio in<br />

Francia attraversando le Alpi. Ab sarà respinto alla frontiera<br />

di Ventimiglia. Non gli resta che una strada: passare per i<br />

monti.<br />

Feltrinelli – 192 pagine – 13,00 €<br />

J. K. ROWLING<br />

BUONA VITA A TUTTI<br />

Nel 2008 la Rowling, ad Harvard, parla ai<br />

laureandi di come affrontare la vita, soprattutto<br />

di come affrontare gli insuccessi. La scrittrice,<br />

nota in tutto il mondo per essere la “mamma”<br />

di Harry Potter, racconta di come sia riuscita<br />

ad affermarsi professionalmente. Nonostante<br />

i fallimenti iniziali, il potere dell’immaginazione<br />

ROSELLA POSTORINO<br />

LE ASSAGGIATRICI<br />

Fin<br />

Fino a dove è lecito spingersi per<br />

sopravvivere? A cosa affidarsi, a chi,<br />

se il boccone che ti nutre potrebbe<br />

ucciderti, se colui che ha deciso di<br />

sacrificarti ti sta nello stesso tempo<br />

salvando? Rossella Postorino nel<br />

suo nuovo romanzo si ispira alla vera storia di<br />

Margot Wolk, la donna che per più di due anni fu<br />

utilizzata dalle SS per assaggiare il cibo di Hitler.<br />

Nella finzione narrativa, Rosa come Margot, è una<br />

delle assaggiatrici ufficiali del Führer. Ogni giorno<br />

nel quartier generale lei come altre donne<br />

devono mangiare il cibo e restare in mensa per<br />

circa un’ora, in osservazione. Durante questo<br />

tempo, Rosa intreccia rapporti personali con le<br />

altre donne e con il comandante Albert Ziegler.<br />

Feltrinelli – 240 pagine – 17,00 euro €<br />

e la tenacia, l’hanno spinta a non arrendersi.<br />

Il segreto della buona vita, dice la Rowling in<br />

queste pagine piene di humour e saggezza, sta<br />

nella capacità di provare empatia, lavorare per<br />

ciò che si ama e accettare il fallimento come<br />

parte imprescindibile del successo.<br />

Salani – 69 pagine – 10,00 €<br />

97


AMICI ANIMALI<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

ACQUA<br />

e sapone<br />

La toelettatura del cane non n è solo<br />

un fattore estetico. È importante<br />

per la sua salute e il benessere. ere.<br />

Contrariamente a quanto si<br />

pensi, la toelettatura è una componente<br />

fondamentale per il<br />

mantenimento dello stato di<br />

salute e di benessere del cane<br />

e non dev’essere vissuta solo come<br />

un fatto puramente estetico.<br />

La sua cute, infatti, è coperta<br />

da uno strato di lipidi prodotti<br />

dalle ghiandole sebacee allo<br />

scopo di proteggerla e nutrirla,<br />

salvaguardandola così da attacchi<br />

esterni come agenti atmosferici<br />

e parassiti. Per questo è<br />

importante che il nostro amico<br />

venga pulito con uno shampoo<br />

adeguato, accompagnato da<br />

balsami, creme idratanti o integratori,<br />

proprio per garantire<br />

l’integrità dello strato lipidico.<br />

Qualunque sia la razza del<br />

vostro amico, la toelettatura<br />

dovrebbe essere fatta durante<br />

tutto l’anno. Se però la gestione<br />

del cane richiede modifiche alla<br />

lunghezza del pelo è bene farlo<br />

in periodi precisi, pianificare il<br />

tutto a seconda delle temperature<br />

a cui è sottoposto il cane e<br />

tenere in considerazione anche<br />

la razza.<br />

I cani a pelo raso per esempio,<br />

per proteggere la cute hanno<br />

una pelle più grassa che va nutrita<br />

ed idratata. I pastori e i cani<br />

nordici hanno un manto a doppio<br />

pelo costituito da quello<br />

primario e da quello secondario<br />

che va incontro a muta stagionale.<br />

Questi cani devono essere<br />

ben spazzolati sempre. Infine ci<br />

sono i cani con pelo a crescita<br />

continua, razze tipicamente<br />

selezionate per la compagnia.<br />

Visto che il loro pelo va regolato<br />

anche in inverno bisogna avere<br />

qualche accortezza in più. G<br />

98<br />

COPRIAMOCI!<br />

Cappottini e altri indumenti “for pets” possono rivelarsi davvero<br />

utili nel caso in cui le temperature si abbassino più del normale,<br />

specialmente dopo una toelettatura. Ci sono molte aziende che<br />

offrono una vasta gamma di proposte adatte a tutte le taglie, a<br />

tutte le età e a tutte le esigenze. Per i padroni attenti all’eleganza,<br />

sul mercato è possibile trovare una varietà di proposte di alta<br />

fascia. Si parla di manufatti realizzati con materiali preziosi e<br />

ricercati, come velluti, lane cotte, ciniglie e (eco) pellicce. Uno<br />

degli esempi più esagerati è forse il cappottino da sera firmato<br />

da un noto stilista e disponibile in una serie limitata: meno di<br />

cinquecento pezzi in cachemire e con inserti in oro.

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