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Gulli Agosto2018 completo_Low

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COPIA OMAGGIO<br />

GIO<br />

La rivista dei supermercati<br />

AGOSTO 2018/ n°17 - ANNO II<br />

VIAGGIO G I NELLA L QUALITÀ<br />

PASSATEMPO DESIGNLIBRI MOSTREMODAAMICI ANIMALIOROSCOPO<br />

BENESSERE<br />

LA DIETA<br />

DEL SOLE<br />

Russia:<br />

FITNESS<br />

TUTTI IN FORMA<br />

ALL’ARIA APERTA<br />

le 11 città<br />

dei Mondiali<br />

PRONTI<br />

PER LE<br />

VACANZE


SOMMARIO<br />

25<br />

7 EDITORIALE<br />

Agosto è arrivato e mancano ormai pochi giorni al<br />

momento più atteso dell’anno: le ferie estive.<br />

11 ATTUALITÀ<br />

Maglione scuro e camicia a quadri. Così ricorderemo<br />

Sergio Marchionne, mancato lo scorso 25 luglio.<br />

15<br />

43<br />

15 COVER STORY / PARTENZA SMART<br />

Tutto quello che dovete sapere prima di partire per le<br />

vacanze, inclusa la scelta della valigia.<br />

25 FOCUS / LA STORIA DEL CIBO<br />

Che cosa mangiavano gli uomini delle caverne? E gli<br />

antichi greci? Viaggio attraverso la storia del cibo.<br />

33 TENDENZE / SOFT DRINK<br />

Piacciono le bevande green e salutistiche dai gusti<br />

esotici, ma si riscoprono anche la cedrata e il chinotto.<br />

37 NUTRIZIONE / LA PESCA<br />

Dolce, succosa e ricca di importanti sostanze nutritive,<br />

deve essere sempre presente nelle diete estive.<br />

43 RICETTE / PIATTO UNICO PER L’ESTATE<br />

Con il caldo non è il momento delle grandi abbuffate,<br />

meglio ricette più leggere, ma sempre ricche di sapori<br />

grazie ai tesori dell’orto. Tre piatti salati e un dessert.


SOMMARIO<br />

61<br />

52 VOLPEDO LA PATRIA DELLE PESCHE<br />

Sono gustose, saporite e grandi. Gianpiero<br />

Chiapparoli, direttore commerciale di Volpedo<br />

Frutta, ci spiega il perché.<br />

56 CHIAVARI: IL NEGOZIO 2.0<br />

Il punto vendita, inaugurato lo scorso 5 luglio,<br />

rappresenta il nuovo modello distributivo di<br />

<strong>Gulli</strong>ver per le piccole e medie superfici.<br />

61 VIAGGI / CITTÀ MONDIALI<br />

Le undici città che hanno ospitato il Mondiale sono<br />

un ritratto di quello che è oggi la Russia, un paese<br />

dal patrimonio artistico e culturale sconfinato.<br />

69 BENESSERE 1 / LA DIETA DEL SOLE<br />

Pomodori per evitare eritemi, carote per<br />

abbronzarsi. Cosa mettere nel carrello in estate?<br />

73 BENESSERE 2 / AFA E CALDO<br />

Non si arriverà ai picchi di caldo dello scorso anno,<br />

ma le alte temperature e l’afa sono sempre in<br />

agguato. Ecco come combatterle.<br />

79 FITNESS<br />

L’estate è il periodo migliore per rimettere in moto<br />

l’organismo. Tanto più che possiamo scegliere tra<br />

discipline diverse da praticare tutte all’aria aperta.<br />

Le rubriche<br />

09 POSTA DEI LETTORI<br />

59 HOME DESIGN<br />

83 STILE DI VITA<br />

85 FAI DA TE<br />

87 MODA<br />

91 AMICI ANIMALI<br />

92 PASSATEMPO<br />

95 MOSTRE<br />

97 LIBRI<br />

98 OROSCOPO<br />

92<br />

VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />

www.supergulliver.it<br />

Numero verde: 800753346<br />

Magazine dei Supermercati <strong>Gulli</strong>ver - Copia omaggio<br />

Anno II - numero 17 - 2018 - agosto<br />

Editore<br />

Alfi S.r.l. , Via Voghera, 59<br />

15052 Casalnoceto (AL)<br />

Direttore responsabile<br />

Alessandro Barbieri<br />

Redazione: MY DIGITAL PASSION S.r.l.<br />

www.mydigitalpassion.it<br />

P.zza Giovine Italia, 5 - 20123 MILANO;<br />

redazione-gulli@mydigitalpassion.it<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

Evelin Eugenia Bruno, Daniele Colombo, Gaia Cortese,<br />

Maurizio Ferrari, Davide Grilli, Lily, Nunzia Picariello,<br />

Luciana Zucchi.<br />

Grafica e impaginazione<br />

Lucia Lena<br />

Marketing e pubblicità<br />

Enrico Lanfranchi<br />

Foto<br />

istokphoto<br />

Stampa<br />

Tiber S.p.A.<br />

Via della Volta, 179 - 25124 Brescia<br />

tel. +39 030.354.34.39 - P.iva 02828600987<br />

Pubblicazione mensile<br />

Iscrizione al Tribunale Ordinario di Alessandria n° 509/2017 -<br />

Reg.Stampa 44 del 15/03/2017.<br />

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EDITORIALE<br />

Cari lettori,<br />

Siamo ad agosto e mancano ormai pochi giorni all’ora fatidica,<br />

quella che per molti italiani rappresenta il momento più atteso<br />

dell’anno: le ferie estive. Nonostante nell’ultimo periodo, soprattutto<br />

con la crescita del lavoro legato al cosiddetto terziario avanzato, quello<br />

dei servizi Internet e delle tecnologie dell’informazione per intenderci, molte<br />

aziende abbiano abbandonato il concetto di chiusura estiva, gran parte degli uffici<br />

e delle attività produttive abbasseranno le serrande durante le due settimane centrali<br />

del mese. Si innescherà così il rituale dell’esodo estivo che, per la stragrande maggioranza<br />

di chi ancora se lo può permettere, significa partire con il proprio veicolo, consapevoli del fatto che per<br />

quanto si cerchi il momento migliore per mettersi in movimento, tutti prima o poi finiremo incolonnati<br />

lungo le strade d’Italia, in attesa di raggiungere la meta finale.<br />

Pronti per le vacanze è dunque lo strillo di copertina che abbiamo scelto per richiamare proprio il rituale<br />

di agosto che, a dispetto delle tendenze che hanno cambiato i costumi degli italiani negli ultimi decenni,<br />

sembra essere davvero inossidabile. A tutti quelli che in qualche modo sono quasi pronti per la partenza,<br />

è dedicata la cover story di questo numero, suddivisa in due servizi: da un lato un articolo con il quale<br />

ricordiamo ai nostri lettori tutto quello che devono fare prima di accendere il motore della propria<br />

auto; dall’altro proponiamo una sorta di faccia a faccia che in modo un po’ ironico ci fa capire se siamo<br />

backpacker, ovvero da zaino in spalla, o se invece siamo tipi da trolley, la valigia mille usi che grazie alle<br />

sue magiche rotelle ci segue in molti luoghi, ma non dappertutto.<br />

Al di là del come e del dove si va in ferie (si veda <strong>Gulli</strong> n° 16 di luglio), quanti italiani se le possono ancora<br />

permettere? I dati aggiornati al 2018, ovviamente non ci sono ancora. Ma l’ISTAT ci propone quelli del<br />

2017 che ci aiutano a capire la tendenza. Secondo l’Istituto di ricerca, gli italiani che sono andati in vacanza<br />

l’anno scorso sono stati meno della metà della popolazione. Poco più di 25 milioni e mezzo di persone si<br />

sono concesse almeno una notte fuori casa (circa il 42,2%). Gli altri 35 milioni di italiani, invece, non si sono<br />

mai mossi dal luogo in cui abitano, se non per tornarvi nell’arco della stessa giornata per il classico mordi e<br />

fuggi. Giusto per avere un raffronto, nel 2012 la percentuale degli italiani che si sono concessi un viaggio<br />

o una villeggiatura era più alta: quasi la metà della popolazione (il 45,6%) aveva lasciato la propria casa<br />

almeno cinque giorni per una vacanza. E dieci anni fa, le cose andavano decisamente meglio: nel 2008<br />

infatti oltre il 50% degli italiani è riuscito a concedersi una vacanza lunga fuori casa. Saremmo tutti felici di<br />

scoprire che la tendenza si sia invertita quest’anno. Staremo a vedere.<br />

Per rimanere in tema di viaggi, su questo numero la redazione ha proposto un approfondimento sulle città<br />

che hanno ospitato i Mondiali in Russia. Visto il bombardamento mediatico a cui siamo stati sottoposti<br />

durante l’intero arco della competizione, con collegamenti da luoghi praticamente sconosciuti, abbiamo<br />

pensato bene di riproporre una sorta di itinerario che toccasse idealmente le 11 città della Russia che<br />

hanno ospitato le partite. Da Mosca a San Pietroburgo, giusto per citare le più famose, a Ekaterinburg la<br />

città in cui venne sterminata la famiglia reale dei Romanov.<br />

Partenze a parte su questo numero pubblichiamo il primo di una serie di articoli sulla storia del cibo,<br />

un vero e proprio percorso lungo la linea del tempo che ci permetterà di capire che la storia di quello<br />

che l’uomo ha imparato a coltivare, ad allevare e a cucinare, anche per caso, in fondo è un po’ la storia<br />

dell’umanità.<br />

7


Le vostre lettere<br />

STORIA<br />

E RICETTE<br />

Mi complimento per la qualità<br />

del vostro giornale. È forse il<br />

migliore tra gli house organ<br />

che abbia mai visto. Sarebbe<br />

bello arricchirlo ulteriormente<br />

con notizie su eventi, fatti<br />

storici e ricette delle località<br />

servite dai Supermercati <strong>Gulli</strong>ver.<br />

Grazie!<br />

Luisa Sacchi,<br />

Voghera<br />

Gentile Luisa, siamo noi che<br />

dobbiamo ringraziare lei. L’impegno<br />

della proprietà e della<br />

redazione è quello di produrre<br />

ogni mese contenuti originali<br />

nella speranza di soddisfare<br />

i tanti lettori di <strong>Gulli</strong>. E la sua<br />

lettera, dobbiamo essere sinceri,<br />

ci ha fatto molto piacere.<br />

Per quanto riguarda la sua richiesta<br />

va detto che in passato<br />

abbiamo proposto articoli<br />

con un taglio simile a quello da<br />

lei suggerito, ma non c’è stata<br />

quella continuità che probabilmente<br />

avremmo dovuto dare.<br />

Per esempio abbiamo parlato<br />

delle origini del pesto e della<br />

lunga e intricata storia che sembra<br />

essersi svolta intorno alla<br />

salsa verde, così come abbiamo<br />

proposto ricette specifiche legate<br />

ad un territorio particolare,<br />

ovviamente servito come dice<br />

lei dai Supermercati <strong>Gulli</strong>ver.<br />

Insomma qualche idea nel cassetto<br />

c’è. Una sorta di “Terre di<br />

<strong>Gulli</strong>ver” all’interno della quale<br />

trattare di volta in volta argomenti<br />

sempre diversi. Si tratta<br />

di dare una giusta forma alla<br />

rubrica in modo che si leghi con<br />

il resto della rivista.<br />

DIFFERENZIATA<br />

CON IL BADGE<br />

Da qualche settimana per le<br />

vie di Voghera sono comparsi<br />

cartelloni che illustrano graficamente<br />

l’imminente cambio<br />

del metodo della raccolta<br />

differenziata dei rifiuti. Dalle<br />

immagini si vede chiaramente<br />

che i cittadini per potersi<br />

liberare dell’immondiazia<br />

dovranno utilizzare una sorta<br />

di carta megnetica simile<br />

ad un bancomat. Una procedura<br />

che, ancor prima di dimostrarsi<br />

efficace, mi sembra<br />

laboriosa. Perché il comune<br />

di Voghera ha introdotto un<br />

sistema che pare abbiano<br />

utilizzato in pochi? Perché<br />

non si è fatta la classica raccolta<br />

porta a porta totale e<br />

in tutti i quartieri della città?<br />

Come saranno predisposti<br />

i cassonetti nuovi e dove?<br />

Come verranno distribuite<br />

queste carte magnetiche? Ci<br />

saranno degli addetti del Comune<br />

o dell’ASM ad aiutare<br />

soprattutto le persone più<br />

anziane? Come funzioneranno<br />

i cassonetti? Sono delle<br />

semplici domande che io e<br />

molte persone che conosco a<br />

Voghera ci stiamo ponendo.<br />

Qualcuno saprà darci delle<br />

risposte esaurienti? Chi ci aiuterà<br />

a capire il funzionamento?<br />

A.Marchese<br />

Voghera<br />

Caro lettore, come lei anche<br />

noi abbiamo appreso prima<br />

dai media locali, in particolare<br />

dalla Provincia Pavese, poi dalle<br />

affissioni, la notizia che in molti<br />

hanno battezzato la rivoluzione<br />

dei cassonetti. Ad oggi sappiamo<br />

che la raccolta partirà il 1°<br />

ottobre prossimo e che ASM ha<br />

già acquistato gli 800 cassonetti<br />

a calotta necessari per coprire<br />

l’intero territorio comunale.<br />

I cassonetti potranno essere<br />

aperti solo attraverso il badge<br />

o il tesserino magnetico. I cittadini<br />

dovranno perciò dividere<br />

con più cura i rifiuti in base alla<br />

tipologia (plastica, carta e cartone,<br />

frazione umida e vetro)<br />

e, pare, in base al peso. Dal 27<br />

agosto inizierà la distribuzione<br />

del kit, badge e materiale illustrativo<br />

e, vista la complessità,<br />

ASM ha organizzato una serie<br />

di incontri con la cittadinanza<br />

per spiegare le modalità e le<br />

tempistiche della raccolta differenziata<br />

integrale. Gli incontri si<br />

terranno all’auditorium Dagradi<br />

l’11, 13, 18 e 20 settembre. Andiamoci<br />

tutti!<br />

Come contattarci<br />

Per inviare le lettere alla redazione di <strong>Gulli</strong> potete utilizzare<br />

la posta elettronica redazione-gulli@mydigitalpassion.it,<br />

oppure la posta tradizionale, inviando le lettere ad Alfi s.r.l,<br />

via Voghera 59, 15052 Casalnoceto (AL). In alternativa potete<br />

lasciare le vostre lettere al box informazioni del negozio<br />

<strong>Gulli</strong>ver presso il quale vi servite. Basterà indirizzarle senza<br />

affrancatura alla Redazione di <strong>Gulli</strong>.<br />

9


ATTUALITÀ<br />

Cristiano<br />

E GEORGINA<br />

I riflettori calcistici dell’estate sono stati puntati sul<br />

mondiale di Russia, vinti dalla Francia e sull’arrivo<br />

di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Al Real Madrid<br />

CR7 (le iniziali del suo nome e l’inseparabile numero<br />

della maglia) ha dato molto: tanto spettacolo, una<br />

valanga di gol e quattro Champions di cui le ultime<br />

tre consecutive. Ma se del cinque volte Pallone d’oro<br />

si sa praticamente tutto, il pubblico italiano sa poco o<br />

nulla della fidanzata Georgina Rodrìguez. Nata a Jaca,<br />

località invernale della Spagna, il 27 gennaio 1995,<br />

Georgina ha una grande passione per la danza, che ha<br />

iniziato a studiare all’età di quattro anni. Una passione<br />

che l’ha portata anche ad alti livelli, ma che è stata<br />

costretta ad abbandonare quando il padre, rimasto<br />

vedovo, decide di mandarla a Londra per imparare<br />

l’inglese. Nella City, Georgina non solo impara la lingua,<br />

ma muove i primi passi nel mondo della moda come<br />

indossatrice. Rientrata in Spagna, a Madrid per la<br />

precisione, trova due lavori: uno come modella presso<br />

l’agenzia Uno Models, l’altro come commessa in un<br />

negozio di Gucci. Impiego quest’ultimo che ha dovuto<br />

abbandonare quando si è diffusa la notizia della sua<br />

relazione con Cristiano Ronaldo perché in troppi si<br />

presentavano in boutique solo per vedere lei. Dalla<br />

relazione tra Cristiano e Georgina, che dura da un paio<br />

di anni, è nata una bimba lo scorso novembre. CR7<br />

ha altri tre figli, nati tutti, a quanto si dice, da madre<br />

surrogata.<br />

11


ATTUALITÀ<br />

MARCHIONNE<br />

non torna più<br />

«Sergio non tornerà più». Così scriveva il presidente di<br />

FCA, John Elkann, nella lettera indirizzata ai dipendenti<br />

pochi giorni prima che Marchionne si spegnesse il<br />

25 luglio scorso all’Ospedale universitario di Zurigo,<br />

dove era ricoverato da circa un mese. Nato a Chieti<br />

66 anni fa, Marchionne era l’uomo pubblico che tutti<br />

gli italiani conoscevano. Maglione nero e camicia a<br />

quadri, ha conquistato la gente comune per la sua<br />

schiettezza e il suo essere diretto. Soprattutto l’ha<br />

conquistata da quando, nel lontano 2004 si è gettato<br />

in un’impresa che aveva dell’impossibile, salvando la<br />

Fiat dal fallimento e portandola al risanamento nel<br />

giro di pochi anni. Certo, non è mai stato un manager<br />

“semplice”. Lo sanno bene i vertici della Fiom (il<br />

sindacato dei metalmeccanici) contro cui Marchionne<br />

è andato allo scontro frontale per risolvere la<br />

questione della governabilità delle fabbriche. Lo<br />

sanno bene anche gli industriali di Confindustria<br />

che Marchionne ha abbandonato nel 2011. Scelte<br />

impopolari, ma che gli hanno permesso nell’arco<br />

degli anni di vincere la sfida. Nel 2006 la Fiat è fuori<br />

dell’emergenza e nel 2007 celebra la sua rinascita con<br />

il lancio della nuova 500. Poi la crisi del 2008 stravolge<br />

i piani di tutti, mandando all’aria anche quelli di<br />

Sergio Marchionne. Il 2009 è l’anno più difficile per<br />

l’amministratore delegato, ma è anche l’anno in cui<br />

Fiat salva l’americana Chrysler dal fallimento e getta le<br />

basi per la nascita di FCA (Fiat Chrysler Automobiles)<br />

sesto produttore mondiale di autovetture. Infine<br />

l’ultimo atto il primo giugno scorso a Balocco, in<br />

occasione del Capital Market Day di FCA: annuncia<br />

il traguardo del debito zero e un’investimento di<br />

45 miliardi di euro per l’automobile del futuro. Una<br />

sfida tutta tecnologica che passa ora nelle mani di<br />

Mike Manley, l’uomo che ha l’ingrato compito di<br />

succedergli.<br />

13


COVER STORY<br />

di Alessandro di Xxxxx Barbieri Xxxxxx<br />

LA<br />

QUANDO<br />

partenza<br />

Dal controllo del mezzo,<br />

al carico dei bagagli,<br />

dai trucchi per rendere<br />

confortevole il viaggio dei<br />

bimbi, alle soste per<br />

i nostri amici pelosi.<br />

Tutto quello che dovete<br />

ricordare prima di partire<br />

per le vostre vacanze.<br />

È INTELLIGENTE<br />

MMancano ormai pochi giorni allo scoccare dell’ora<br />

X, quella che per molti italiani rappresenta il<br />

momento più atteso dell’anno: le ferie estive.<br />

Un vero e proprio rituale che si celebra ancora<br />

oggi in larga misura in automobile. Certo, le<br />

tendenze nell’arco dei decenni hanno cambiato<br />

gli stili di vita degli italiani, ma l’esodo di agosto<br />

sembra essere inossidabile. Per quanto si tenti<br />

di organizzare la cosiddetta partenza intelligente<br />

dopo aver consultato siti Internet specializzati<br />

con tanto di bollini rossi e neri a seconda delle<br />

giornate, previsioni e altre amenità simili, di una<br />

cosa si è certi: che sia all’alba o dopo il tramonto,<br />

con noi partiranno milioni di persone e finiremo<br />

prima o poi incolonnati a creare un enorme serpentone<br />

di lamiera. Ecco perché prima di mettersi<br />

in movimento è bene organizzarsi in modo da<br />

rendere più sereno e tranquillo il viaggio. Come?<br />

Scopritelo con i nostri consigli.<br />

15


COVER STORY<br />

1 CHECK-UP DEL VEICOLO - Per sicurezza è auspicabile un controllo<br />

approfondito del veicolo prima della partenza, senza attendere l’ultimo<br />

giorno. In tal modo si possono evitare guasti durante il viaggio, sempre<br />

possibili se si tiene conto che con buona probabilità si rimarrà incolonnati<br />

magari sotto il sole, marciando a passo d’uomo per ore. Se non potete<br />

permettervi il classico tagliando, controllate le vaschette dei liquidi, in<br />

modo particolare i livelli dell’olio e dell’acqua e l’efficienza delle luci e del<br />

tergicristallo. Date un occhio anche all’usura delle gomme e alla pressione.<br />

2 CARICARE LA MACCHINA – Ricordatevi che, per quanto spaziosa,<br />

la vostra automobile ha un limite fisico alla capacità di carico, legato anche<br />

al numero dei passeggeri che devono condividere lo spazio con le valige e<br />

gli altri oggetti. Assicuratevi quindi che le persone che viaggiano con voi<br />

non siano schiacciate dalle borse e dai sacchetti. Evitate traballanti carichi<br />

su improvvisati portapacchi e, se proprio non potete farne a meno, montate<br />

quelli omologati ai quali fissare i bagagli con le cinghie a cricchetto (evitate<br />

le corde elastiche). L’ideale sono i box da tetto che garantiscono una<br />

maggiore sicurezza sia in fatto di sistemazione e protezione dei bagagli, sia<br />

in termini di aerodinamica e quindi di consumi.<br />

3 ATTENTI ALLE MULTE –È vero che il Tutor, ovvero il sistema di<br />

controllo della velocità sulle autostrade, è stato disattivato. Ma questo<br />

non significa che potrete viaggiare con l’acceleratore a manetta senza<br />

timore di essere colti in flagrante. Sia Autostrade per l’Italia sia Polstrada<br />

effettueranno controlli a tappeto su tutta la rete con metodi alternativi ma<br />

sempre efficaci. Entrambe, poi, stanno lavorando per l’attivazione in via<br />

sperimentale di un nuovo sistema di controllo simile al Tutor.<br />

4 COLPO SI SONNO - Uno dei grandi rischi dei viaggi estivi in auto<br />

è rappresentato dal colpo di sonno, tanto più facile quanto più rilassati,<br />

o addormentati, sono gli altri passeggeri. Se si assumono medicinali che<br />

possono indurre sonnolenza, per esempio gli antistaminici, consultate il<br />

medico e, comunque evitate di prenderne di vostra iniziativa prima del<br />

viaggio.<br />

Acqua, piccoli pasti leggeri e frequenti e una sosta ogni 150-200 km sono le<br />

regole base per combattere il colpo di sonno. Durante le soste fate un po’ di<br />

movimento e qualche esercizio di stretching per la muscolatura.<br />

5 COLPO DI CALORE - Sotto il sole d’agosto, con le temperature che<br />

superano abbondantemente i 30 gradi, le lamiere delle auto si arroventano<br />

facilmente e l’abitacolo si può trasformare in un forno. Per evitare che voi o<br />

i vostri cari, soprattutto se sono anziani o bambini, siate vittime del classico<br />

colpo di calore, prima di partire è sempre opportuno far aerare l’abitacolo<br />

all’ombra, aprendo tutte le portiere dell’auto. Durante la marcia, se non<br />

avete il condizionatore, fate in modo che ci sia sempre il giusto riciclo<br />

d’aria. Tenete quindi a portata di mano acqua fresca da distribuire a tutti.<br />

17


COVER STORY<br />

6 CLIMATIZZAZIONE NON IBERNAZIONE - Quando si viaggia<br />

sarebbe bene utilizzare la funzione di climatizzazione anche se fa<br />

consumare più carburante. Attenti però a non impostarlo su temperature<br />

eccessivamente fredde. Bastano pochi gradi in meno rispetto la<br />

temperatura esterna. In ogni caso, in vista di una sosta, per evitare malori<br />

per lo sbalzo di temperatura, alzatelo gradualmente, sino a portarlo in<br />

linea con la temperatura esterna.<br />

7 ORA SI GIOCA – Se la vostra famiglia è composta anche da bambini,<br />

prima di partire prevedete soste durante il viaggio, al massimo una ogni<br />

due ore, per farli sgranchire e per rifocillarli con cibo e acqua freschi. Prima<br />

di partire, preparate uno zaino con quaderni, colori e giochi che possono<br />

allietare il loro viaggio. Anche in piena era digitale, i vecchi giochi di un<br />

tempo sono sempre attuali e coinvolgenti: per esempio vince dei punti chi<br />

vede per primo un campanile o un castello, l’auto di un determinato colore<br />

o di un modello specifico. Serve a loro ma anche a tenere sveglio chi guida.<br />

8 COMODI E SICURI – Per restare in tema di bambini spendiamo<br />

due parole sulla questione seggiolino. Al momento, le nuove norme sui<br />

seggiolini per auto entrate in vigore dal gennaio 2017 riguardano solo i<br />

produttori alle prese con le omologazioni. Di fatto, quindi, non cambia<br />

nulla. I passeggeri minori di 12 anni, sino al raggiungimento di 150 cm di<br />

altezza, devono essere trasportati in auto utilizzando dei supporti adatti<br />

al loro peso. I rialzi, detti anche booster, permettono ai bimbi più grandi<br />

un utilizzo corretto delle cinture di sicurezza. Per i bambini di altezza<br />

inferiore a 125 cm, ma di peso superiore ai 15 kg si può continuare a ad<br />

utilizzare un rialzo senza schienale, anche se quest’ultimo garantisce<br />

maggiore protezione durante la marcia. Per i più piccoli resta obbligatorio<br />

il seggiolino <strong>completo</strong> di seduta e schienale.<br />

9 QUATTRO ZAMPE A BORDO - Se a bordo con voi c’è anche il<br />

vostro inseparabile amico peloso, non scordatevi le sue esigenze: uno stop<br />

al massimo ogni due ore per farlo camminare, urinare e bere è il minimo<br />

sindacale. Lungo la rete autostradale in alcune aree di servizio sono<br />

previste zone attrezzate per i cani (mappa Fido Park al sito www.autogrill.<br />

it) dove i nostri amici a quattro zampe possono correre e divertirsi un po’.<br />

Fate coincidere una di queste soste con quella per il pasto.<br />

10 QUANDO IL VIAGGIO È LUNGO - Se la meta delle vostre<br />

vacanze è particolarmente lontana, prevedete più tappe, scegliendo<br />

lungo il tragitto alcune soste strategiche anche al di fuori dell’autostrada.<br />

Sicuramente allungherete i tempi di percorrenza, ma raggiungerete<br />

il traguardo meno stressati. La classica sosta intelligente può inoltre<br />

rappresentare un’occasione per vedere una località che non avete mai<br />

visitato, per ammirarne paesaggi e monumenti, in modo che le vostre<br />

vacanze incomincino appena acceso il motore dell’auto. Prenotate in<br />

anticipo il ristorante o la pensione, avvertendo che si tratterà di una sosta<br />

di viaggio: il gestore sarà più elastico negli orari e più comprensibile per<br />

eventuali ritardi.<br />

19


COVER STORY<br />

di Gaia Cortese<br />

ZAINO O TROLLEY:<br />

COME SCEGLIERE LA VALIGIA<br />

DELLE VACANZE<br />

Zaino in spalla o trolley<br />

con maniglia e rotelline?<br />

Dopo aver scelto la meta<br />

delle vacanze, bisogna<br />

decidere cosa mettere<br />

in valigia, ma soprattutto<br />

quale valigia usare.<br />

I<br />

Il mondo degli appassionati di viaggio si divide in<br />

due: c’è chi viaggia con lo zaino e c’è chi viaggia<br />

con il trolley. C’è chi non si stacca dal proprio<br />

zaino neanche se deve andare via per il solo<br />

weekend e chi invece il trolley se lo porterebbe<br />

anche nella foresta Amazzonica o sui fiordi norvegesi.<br />

La questione zaino o trolley è uno dei<br />

temi che più mette in crisi chi deve mettersi in<br />

viaggio: partire zaino in spalla da bravi backpacker<br />

o meglio optare per un comodo e capiente<br />

trolley? Qual è la soluzione migliore? Entrambi<br />

presentano vantaggi e svantaggi. Vediamo insieme<br />

quali sono.<br />

21


COVER STORY<br />

<br />

Lo si può òtrasportare<br />

ovunque e in qualsiasi situazione: basta caricarselo in<br />

spalla;<br />

È particolarmente comodo se gli spostamenti sono con<br />

mezzi di trasporto non convenzionali come barche,<br />

autobus o pick-up locali;<br />

È un bagaglio morbido che non rischia di graffiarsi o<br />

ammaccarsi come succede invece con un trolley.<br />

<br />

Quando si sceglie di viaggiare con uno zaino bisogna<br />

tenere in considerazione che il suo peso grava<br />

comunque sempre su schiena e spalle.<br />

Fare lunghi spostamenti con uno zaino troppo pesante<br />

è sfiancante: meglio evitare gli zaini da 70 litri, per<br />

accontentarsi di uno zaino più piccolo, magari da 30 o 40 litri;<br />

Non hanno una chiusura di sicurezza, meglio non<br />

viaggiare con oggetti di valore;<br />

I vestiti ne escono sempre parecchio<br />

stropicciati;<br />

Aprire uno zaino e trovare subito ciò che vi serve<br />

<br />

Viaggiare<br />

con lo zaino<br />

è per molti versi<br />

più comodo e pratico di<br />

quanto lo sia con<br />

un trolley.<br />

VIAGGIARE<br />

CON LO ZAINO<br />

vantaggi...<br />

e svantaggi...<br />

non è sempre facile: meglio optare per uno zaino<br />

“all’americana”, con una zip centrale che permette di aprire lo<br />

zaino con maggiore facilità;<br />

Lo zaino dovrebbe essere impermeabile ma quando<br />

piove, parte del contenuto potrebbe non arrivare a<br />

destinazione asciutto: in questi casi bisogna ricordarsi di<br />

munirsi di una cover impermeabile per isolarlo dalla pioggia;<br />

Lo zaino si sporca molto più facilmente<br />

di un trolley.<br />

<br />

<br />

Innanzitutto sono pratici e leggeri, e<br />

quindi facili da trasportare;<br />

Sono l’ideale per il trasporto da e per<br />

l’aeroporto, luoghi dove ascensori e scale<br />

mobili non mancano;<br />

Hanno combinazioni e chiusure di<br />

sicurezza (che non vanno dimenticate!)<br />

che permettono di tenere il proprio bagaglio<br />

al sicuro;<br />

Al loro interno le cose si trovano più<br />

facilmente e i vestiti ne escono piegati;<br />

Si prestano, più di uno zaino, a trasportare<br />

<br />

<br />

La maggior parte<br />

dei viaggiatori sceglie<br />

il trolley perché offre<br />

più vantaggi rispetto<br />

allo zaino. Oggi poi<br />

ne esistono di ogni<br />

formato, materiale<br />

e colore.<br />

VIAGGIARE<br />

CON IL TROLLEY<br />

vantaggi...<br />

oggetti e souvenir, anche se delicati.<br />

e svantaggi...<br />

In mancanza di ascensori o scale mobili<br />

devono essere trasportati di peso. Stesso<br />

problema in presenza di terreni più sconnessi,<br />

dove far scorrere delle rotelle su sabbia,<br />

su ghiaia o nel fango, è una vera e propria<br />

impresa;<br />

Se sono rigidi o semi-rigidi bisogna<br />

fare attenzione che non si rovinino<br />

(soprattutto con il trasporto aereo); farli<br />

rivestire con l’apposito nastro protettivo è<br />

possibile, ma alla lunga diventa costoso.<br />

23


Il sapore della nostra storia.<br />

Siamo friulani: gente sincera, generosa, poche parole<br />

e molto da dire. Per noi una stretta di mano è già<br />

una promessa, e una fetta del nostro prosciutto crudo<br />

una storia da raccontare.<br />

È la storia della nostra scelta quotidiana, perché<br />

selezioniamo sempre con attenzione i migliori suini<br />

italiani allevati naturalmente, e il racconto di una<br />

passione, perché la nostra tecnologia ha un profondo<br />

rispetto per i metodi tradizionali di lavorazione.<br />

Una storia che scriviamo ogni giorno, personalmente,<br />

dall’inizio fino alla tavola di chi la sa gustare:<br />

dall’allevamento alla stagionatura, ogni fase<br />

è un capitolo che controlliamo con il massimo rigore.<br />

Perché sappiamo che solo fette così meritano<br />

la nostra firma.<br />

Dall’allevamento<br />

alla stagionatura:<br />

tutto è SanDan.<br />

Ci fidiamo solo della nostra esperienza, per questo<br />

utilizziamo solo strutture che controlliamo<br />

direttamente. Aziende agricole d’allevamento,<br />

dove i suini crescono in un ambiente sano e curato,<br />

alimentati solo con granoturco, orzo, mais e siero di<br />

latte; il macello, distante il minimo indispensabile<br />

per ridurre al massimo lo “stress da trasporto”;<br />

il prosciuttificio, dove mani esperte e sistemi<br />

all’avanguardia lavorano in perfetta armonia: passo<br />

dopo passo, nasce così il nostro migliore prosciutto.<br />

San Daniele: per chi vuole in un sapore unico<br />

tutto il profumo dell’aria del Friuli.<br />

Nazionale: per chi cerca il gusto caratteristico<br />

delle migliori cosce nostrane.<br />

Ogni fetta di SanDan dà il meglio di sé, e porta<br />

in tavola tutto il sapore della tradizione italiana.<br />

Località Anoedis 11/2<br />

33038 San Daniele del Friuli (UD)<br />

Tel. 0432.956767 - info@sandanprosciutti.it


FOCUS<br />

di Francesco Orsenigo*<br />

LA STORIA<br />

DEL CIBO<br />

Che cosa mangiavano gli uomini delle caverne? E gli<br />

antichi greci? Questo mese vi accompagniamo in un<br />

viaggio che parte dagli albori della civiltà. Un viaggio<br />

durante il quale scopriremo che la storia del cibo è un<br />

po’ anche la storia dell’umanità. (Prima parte)<br />

È quasi ora di pranzo e sono tutti davanti al fuoco,<br />

che crepita allegramente. Lui, il capofamiglia,<br />

aggiunge qualche ramoscello al falò, mentre<br />

con un bastone rintuzza le fiamme che rischiano<br />

di incendiare i cespugli vicini. La sua compagna<br />

prepara il cibo che fra poco finirà sulle braci:<br />

verdure e qualche pezzo di carne. I due figli litigano<br />

per decidere chi deve assistere il padre,<br />

che però li tiene a debita distanza: hanno fame e<br />

attendono con impazienza il momento di iniziare<br />

a mangiare.<br />

Una simpatica scenetta, che potrebbe essere stata<br />

presa da un barbecue di Ferragosto come tanti<br />

altri. Invece si svolge quasi mezzo milione di anni<br />

fa. I componenti della famigliola appartengono<br />

già al genere Homo, ma non sono ancora della<br />

25


A sinistra scene di caccia all’età<br />

della la pietra. Gli egizi erano provetti<br />

agricoltori i e allevatori.<br />

ator<br />

FOCUS<br />

specie sapiens. Però sono astuti e intelligenti:<br />

nell’ultimo milione di anni hanno fatto enormi<br />

progressi sulla strada dell’evoluzione, lasciando<br />

sul terreno tutti gli altri ominidi con cui avevano<br />

iniziato il viaggio. In altre parole, sembrano avere<br />

una marcia in più, un vantaggio che secondo gli<br />

antropologi è cominciato quando la loro dieta<br />

vegetariana si è arricchita di carne, uova e altri<br />

cibi proteici.<br />

COTTO A PUNTINO<br />

È proprio il caso di dire che siamo quel che mangiamo:<br />

una dieta varia e più ricca di calorie ha permesso<br />

ai nostri lontani progenitori di aumentare<br />

le proprie capacità cognitive e di elevarsi sugli<br />

altri primati. E l’uso del fuoco gli ha fatto compiere<br />

un altro enorme balzo in avanti: la cottura<br />

ha reso i cibi più digeribili, oltre che più saporiti,<br />

facendo entrare nel menù dei primi uomini molti<br />

alimenti che da crudi erano particolarmente<br />

indigesti. Come, appunto, la carne. Non che da<br />

quel momento in poi si mangiassero bistecche<br />

tutti i giorni: catturare un preda da portare in<br />

tavola (si fa per dire) era faticoso, spesso rischioso<br />

e per nulla semplice. In più, i nostri avi prima che<br />

cacciatori erano raccoglitori, che si cibavano di<br />

bacche e piante spontanee: il loro piatto del<br />

giorno non era certo l’arrosto, ma la zuppa!<br />

ZUPPA PRIMORDIALE<br />

Siamo arrivati a 20 mila anni fa e, nonostante la<br />

cottura permetta ormai di utilizzare tutti i tagli<br />

di carne senza doversi limitare alle parti più te-<br />

Nell’antica Grecia il consumo di carne<br />

era ridotto, mentre i Romani preferivano<br />

eriv<br />

cereali, uova formaggio gio e pesce.<br />

27


FOCUS<br />

UNA GRIGLIATA VECCHIA<br />

500 MILA ANNI<br />

Nella preistoria, consumare carne cotta poteva<br />

capitare occasionalmente dopo un incendio<br />

avvenuto per cause naturali, come la caduta<br />

di un fulmine. L’uomo, però, ne ha fatto una<br />

pratica regolare. Insieme ai primi focolari<br />

rinvenuti dai paleontologi, risalenti a 500<br />

mila anni fa, sono state ritrovate anche ossa<br />

parzialmente bruciate, distanti qualche metro<br />

dalla sede del fuoco: segno che non servivano<br />

come combustibile, ma che si trattava di resti<br />

di pezzi di carne grigliata.<br />

nere, come il fegato, certe interiora e il midollo,<br />

gli alimenti più consumati sono frutti, radici e<br />

tuberi. Ma anche i semi di piante come orzo e<br />

frumento, che hanno pure il vantaggio di conservarsi<br />

a lungo. Poi, quando servono, si possono<br />

macinare, oppure li si fa macerare nell’acqua, così<br />

diventano più teneri e si digeriscono meglio.<br />

Semplice da fare e nutriente, la zuppa di cereali è<br />

stata una delle prime preparazioni culinarie nella<br />

storia dell’uomo. Ma ha dato anche lo spunto<br />

per un’altra invenzione ancor più rivoluzionaria<br />

che, come spesso accade per le cose di grande<br />

portata, è avvenuta per caso. Stiamo parlando<br />

della birra, una bevanda antichissima (le prime<br />

testimonianze dirette risalgono al 4000 a.C.),<br />

nata probabilmente dalla fermentazione di una<br />

ciotola di zuppa lasciata macerare all’aperto... un<br />

po’ troppo a lungo.<br />

PANE AL PANE<br />

Con gli stessi cereali usati per fare le zuppe e la<br />

birra si preparava il pane, che nell’antichità era<br />

senza lievito e quindi piuttosto duro da masticare.<br />

Furono gli antichi Egizi ad accorgersi che,<br />

aggiungendo all’impasto un pezzetto di quello<br />

avanzato dal giorno prima, un po’ inacidito, si<br />

ottenevano pagnotte gonfie e soffici. Insomma,<br />

hanno inventato la panificazione. Ma gli Egizi erano<br />

anche provetti agricoltori, aiutati dalle piene<br />

del Nilo che rendeva fertili le loro terre. Che cosa<br />

mangiavano lo sappiamo dal corredo di cibi che<br />

offrivano ai defunti per affrontare il viaggio ultra-<br />

DIETA ONNIVORA<br />

Anche se il fuoco è stata una bella<br />

scoperta, la carne non aveva una grossa<br />

parte nell’alimentazione dell’uomo<br />

preistorico: secondo gli esperti, non più<br />

del 20% del totale. È probabile, invece, che<br />

nella dieta ci fossero anche insetti e piccoli<br />

invertebrati come le lumache, che secondo<br />

alcuni sarebbero i primi animali allevati<br />

dall’uomo.<br />

Durante il Medio Evo si diffonde<br />

la pasta che non arriva riva<br />

dalla<br />

la<br />

Cina, ma dalla la Sicilia.<br />

ilia.<br />

29


FOCUS<br />

terreno: pane e cereali, ma anche pesci, ortaggi,<br />

vino e frutta. E poi uova, volatili e perfino papiro.<br />

Poca carne bovina, che era riservata ai ricchi. Così<br />

come succedeva in Grecia, dove il consumo di<br />

carne era estremamente ridotto e legato alle<br />

ricorrenze religiose, mentre nell’antica Roma i<br />

buoi erano allevati come animali da lavoro e a<br />

nessuno veniva in mente di mangiarli.<br />

I Romani consumavano soprattutto uova, formaggio,<br />

pesce. E poi frutta, verdura e cereali, che<br />

comprendevano sotto il nome comune di fruges,<br />

i frutti della terra: è da lì che viene l’aggettivo<br />

frugale, detto ancora oggi di un pasto semplice e<br />

sobrio. Facevano eccezione i banchetti dei patrizi,<br />

ricchi di cibi esotici, che però erano riservati ai<br />

più abbienti e non avvenivano poi così spesso.<br />

SAPORI DAL MONDO<br />

Grazie alle invasioni e alle migrazioni, nel<br />

Medioevo arrivano in Italia molti prodotti<br />

prima sconosciuti, come arance e limoni al<br />

Sud, ma anche carciofi, spinaci, asparagi e<br />

melanzane. Dall’Oriente arrivarono le spezie<br />

che, lungi dall’essere usate per mascherare il<br />

gusto della carne guasta, come a volte si sente<br />

dire, erano molto apprezzate sulle tavole dei<br />

ricchi perché assai costose. Fanno la loro prima<br />

comparsa anche il riso e lo zucchero (al suo<br />

posto si usava il miele) che però solo in pochi<br />

potevano permettersi ed erano considerati più<br />

che altro dei medicinali.<br />

PICCOLI ANIMALI<br />

Fra i cibi apprezzati dagli antichi Greci c’erano<br />

pure le cicale. Ne parla perfino Aristotele, che<br />

raccomanda di mangiarle quando sono allo<br />

stato di crisalide. Tra gli insetti adulti, invece,<br />

sono da preferire i maschi, mentre le femmine<br />

sono più buone dopo l’accoppiamento.<br />

I Romani, invece, adoravano le lumache, che<br />

facevano spurgare nel latte fino a che non<br />

erano così ingrassate da non stare più nel<br />

guscio. Poi le cucinavano, fritte o arrostite.<br />

I SECOLI BUI<br />

Sono state le invasioni barbariche, con le abitudini<br />

alimentari dei popoli che provenivano dal<br />

Nord ed Est Europa, a diffondere il gusto per la<br />

carne e, in particolare per la selvaggina, che per<br />

tutto il Medio Evo non manca sulle tavole dei<br />

signori. I volatili, per la loro abilità di librarsi nell’aria,<br />

erano considerati dalla medicina del tempo<br />

adatti allo stomaco delicato dei nobili. Gli animali<br />

che razzolavano nei cortili come i maiali, invece,<br />

sembravano più adatti a contadini, così come<br />

tuberi, radici. In realtà la povera gente di carne<br />

ne mangiava poca, e doveva accontentarsi della<br />

solita pappa di cereali, oltre a zuppe di cavolo,<br />

uova, formaggio e legumi (ma non i fagioli, che<br />

devono ancora arrivare dalle Americhe).<br />

Erano secoli bui? Forse, però è stato in quel periodo<br />

che ha iniziato a diffondersi un cibo che<br />

avrebbe cambiato la fisionomia degli italiani nei<br />

secoli a venire: la pasta. Che non viene dalla Cina,<br />

come a volte si sente dire, ma dalla Sicilia. I siciliani<br />

ne hanno appreso i segreti dagli arabi, che<br />

intorno all’anno Mille confezionavano dei cilindri<br />

di pasta forati per farli seccare più rapidamente.<br />

Ma la pasta si consumava anche fresca, soprattutto<br />

nelle regioni del Centro-Nord, condita con<br />

un altro alimento che troviamo ancora oggi sulle<br />

tavole: il Parmigiano Reggiano, prodotto nelle<br />

abbazie di monaci cistercensi e benedettini con<br />

le stesse tecniche di oggi. (continua) G<br />

* Francesco Orsenigo è autore del libro «La storia<br />

del cibo», edito da Mondadori<br />

31


BEVANDE<br />

di Daniele Colombo<br />

Soft drink:<br />

MENO ZUCCHERI,<br />

PIÙ INGREDIENTI NATURALI<br />

Il mercato si sta orientando<br />

su bevande green<br />

e salutistiche: piacciono<br />

i gusti esotici, dallo zenzero<br />

al cocco, ma si riscoprono<br />

fragranze della tradizione<br />

italiana, come chinotto<br />

e cedrata. Sono in arrivo<br />

le bibite dette funzionali,<br />

anti-age e antiossidanti.<br />

Anche il mondo del beverage e in particolare dei<br />

soft drink è in piena rivoluzione, sospinta dalle nuove<br />

tecnologie, dal ritorno alla naturalità dei prodotti<br />

e dalle ricerche che portano a valorizzare alcune<br />

sostanze in chiave salutistica. Per anni è bastato al<br />

consumatore il gusto zuccherino, un po’ di colore<br />

alla bevanda (spesso artificiale) e un brand accattivante.<br />

Oggi i consumatori chiedono molto di più e i<br />

grandi marchi stanno riformulando le composizioni.<br />

Il mercato chiede, infatti, bevande senza coloranti di<br />

sintesi, conservanti e soprattutto con meno zuccheri<br />

aggiunti. I consigli degli esperti sono di un consumo<br />

giornaliero che non ecceda i 20-25 grammi: un<br />

limite molto restrittivo rispetto a drink in circolazione<br />

che prevedono anche 35 grammi di zucchero ogni<br />

100ml! Oggi pertanto tutte le aziende tendono a<br />

diminuire la presenza di zuccheri aggiunti.<br />

Per una scelta oculata va tenuto presente un ac-<br />

33


BEVANDE<br />

corgimento: per legge l’elenco degli ingredienti<br />

deve seguire un ordine quantitativo. Quindi più lo<br />

zucchero si trova in fondo alla lista, inferiore è il suo<br />

contenuto. Accanto alla voce «di cui zuccheri» che<br />

è generalmente posta sotto quella dei carboidrati<br />

è indicato il valore.<br />

Alcuni produttori propongono bevande «light» o<br />

«zero zuccheri». In effetti se si va a leggere l’etichetta<br />

si trova grammi 0 per gli zuccheri. Come è possibile?<br />

Semplicemente vengono utilizzati edulcoranti, di<br />

cui il più comune è l’aspartame. Hanno un sapore<br />

molto dolce (il sucralosio,<br />

per esempio, è 600 volte<br />

più dolce del saccarosio, il<br />

comune zucchero bianco)<br />

ma non viene percepito<br />

dal palato, non abituato a<br />

queste nuove sostanze che<br />

non riconosce. E in qualche<br />

modo viene ingannato il<br />

cervello, che può andare<br />

a chiedere altri zuccheri. Il<br />

consiglio è, pertanto, di non<br />

esagerare. E questo vale anche<br />

per il prodotto ricavato dalla stevia, una pianta<br />

sudamericana.<br />

NATURALE È MEGLIO<br />

C’è, però, un secondo forte cambiamento nei soft<br />

drink, una sorta di rivoluzione green che premia gli<br />

ingredienti naturali. E in questo caso si aprono due<br />

strade dal punto di vista dei gusti: da una parte c’è il<br />

successo di quelli esotici, dallo zenzero al cocco, al<br />

passion fruit; dall’altra c’è la riscoperta di fragranze<br />

più tradizionali. Per esempio il cedro o il chinotto.<br />

Quest’ultimo è un agrume coltivato ancora in alcune<br />

aree del Sud e nel Savonese.<br />

Una cartina al tornasole di questo trend naturale è<br />

il successo delle toniche usate nella mixology con<br />

l’aggiunta di varie spezie, tra cui l’immancabile zenzero,<br />

frutti di bosco, ma anche estratti di erbe, foglie<br />

e radici, dalla corteccia di china all’aloe. Specialità<br />

da mixare per il bartender, ma anche momenti di<br />

puro piacere per il consumatore che viene anche<br />

conquistato da etichette dal gusto vintage.<br />

DRINK FUNZIONALI<br />

Quando un farmacista di Atlanta, nel 1886, inventò<br />

la Coca-Cola, il prodotto non doveva essere un<br />

semplice drink, ma un rimedio per il mal di testa.<br />

Il mondo dei soft drink è attraversato<br />

dalla la nuova moda salutistica<br />

stic<br />

ica<br />

e dalle bevande light.<br />

Oggi potremmo dire che era nato come prodotto<br />

funzionale. Il termine sta segnando una nuova<br />

direzione futura. Nel mondo sportivo si stanno<br />

diffondendo, per esempio, bibite che puntano a<br />

migliorare le performance, che reintegrano con<br />

esattezza i sali minerali dopo una prestazione. E le<br />

scoperte sui benefici delle molecole smart stanno<br />

indirizzando verso bevande con funzioni mirate.<br />

Del resto non sarà più il gusto a determinare l’orientamento<br />

di consumi, ma il risultato positivo in<br />

chiave di benessere, secondo i dettami della nutraceutica.<br />

Vanno in questa direzione le bevande che<br />

puntano sui benefici dell’alga spirulina o dagli effetti<br />

antiossidanti e anti-age. Aspettiamoci, pertanto, di<br />

trovare prossimamente sugli scaffali prodotti che<br />

rispondano a domande specifiche del consumatore,<br />

dal ringiovanimento della pelle al miglioramento<br />

di alcuni parametri della salute.<br />

Un’altra diramazione di questa galassia salutistica,<br />

riguarda la proposta di drink arricchiti di particolari<br />

fibre che hanno una doppia funzione: contrastano<br />

l’effetto degli zuccheri (che innalzano il picco glicemico)<br />

e migliorano la composizione del microbiota,<br />

la flora intestinale, il nostro «secondo cervello»,<br />

ritenuta sempre più ago della bilancia della salute<br />

in base a molteplici recentissimi studi. G<br />

35


NUTRIZIONE<br />

di Daniele di Xxxxx Colombo Xxxxxx<br />

È uno dei simboli della bella<br />

stagione, dolce, succosa<br />

e ricca di importanti sostanze<br />

nutritive. Deve essere sempre<br />

presente nelle diete estive.<br />

Pesca,<br />

UN MORSO<br />

ALL’ESTATE<br />

Dolce, succosa, un morso e fa già estate: parliamo<br />

della pesca. Giunta a noi dalla Persia in tempi<br />

remoti, da qui il suo nome di melo di Persia,<br />

diventato poi pesca. È originaria della Cina dove<br />

è considerata un simbolo di immortalità. Dobbiamo<br />

ad Alessandro Magno la sua diffusione in<br />

tutto il bacino del Mediterraneo. È dunque un<br />

frutto ricco di storia, ma non solo. La sua buccia<br />

vellutata o liscia, la sua polpa soda, bianca o gialla,<br />

in alcuni casi con venature rosse, racchiudono<br />

tante sostanze nutritive che aiutano ad affrontare<br />

al meglio il clima che caratterizza la bella stagione.<br />

Il perché in Cina era considerato simbolo di immortalità<br />

si può capire analizzandone l’aspetto<br />

nutrizionale. Sono frutti ricchi di vitamine, in<br />

particolare A, B1, B2, C e PP, inoltre, forniscono<br />

diversi oligoelementi come potassio, fosforo,<br />

ferro, manganese, magnesio e zolfo. L’apporto<br />

calorico è di sole 39 Kcal ogni 100 grammi.<br />

Si può mangiare tutto, buccia e polpa, ma bisogna<br />

evitare il nocciolo. La mandorla contenuta<br />

all’interno contiene amigdalina, una sostanza<br />

considerata cianogenetica, cioè capace di liberare<br />

acido cianidrico i cui sali danno origine al cianuro,<br />

un veleno tra i più potenti.<br />

La pesca ha proprietà diuretiche e depurative, un<br />

regolare consumo al mattino aiuta a regolarizzare<br />

le funzioni corporee. Inoltre, aiuta nella digestione<br />

grazie alla presenza di un acido simile a quello<br />

citrico. All’inizio, infatti, era considerata un frutto<br />

medicinale ed era usato per curare mal di testa<br />

e problemi digestivi.<br />

Oggi si possono trovare in commercio diverse<br />

varietà di pesche, ma si possono ricondurre a tre<br />

37


NUTRIZIONE<br />

GEORGIA, LO STATO<br />

DELLE PESCHE<br />

Il pesco dalla Cina si è espanso in tutto il<br />

mondo, arrivando anche negli Stati Uniti<br />

che sono diventati il principale produttore<br />

di pesche. In particolare la Georgia è<br />

anche soprannominata Peach State<br />

(stato della pesca) per l’estensione delle<br />

sue coltivazioni. A Fort Valley, durante il<br />

Georgia Peach Festival, viene realizzata una<br />

gigantesca torta ripiena di pesche di 3,3<br />

per 1,5 metri e alta 20 centimetri.<br />

tipologie: quelle comuni con la buccia lanuginosa<br />

e vellutata, le nettarine (o pesche noci) caratterizzate<br />

da una buccia lucida e liscia, e le percoche<br />

dalla buccia gialla e rossa con una consistente<br />

polpa gialla. Quest’ultime sono le pesche usate<br />

dalle realtà conserviere per la frutta sciroppata e<br />

le macedonie. Le nettarine e le pesche comuni,<br />

inoltre, possono avere la polpa bianca o gialla.<br />

Un’altra classificazione è legata alla facilità con<br />

cui il nocciolo si stacca dalla polpa: se avviene<br />

facilmente sono dette spiccagnole, al contrario<br />

se ciò non avviene sono dette duracine.<br />

In Italia, grazie alla conformazione del nostro<br />

Paese, la coltivazione della pesca permette di<br />

averla fresca sulle tavole dall’inizio di giugno<br />

sino ai primi di ottobre. Questo frutto, però, se<br />

opportunamente conservato mantiene quasi<br />

Le percoche sono utilizzate<br />

dall’industria d<br />

ia conserviera ra per<br />

la frutta sciroppata.<br />

pata<br />

REGIONE CHE VAI,<br />

PESCA CHE TROVI<br />

Le varietà di pesche sono molteplici e ogni<br />

regione e area italiana ha le proprie. Tre zone<br />

hanno ottenuto una denominazione di origine<br />

europea: pesca di Leonforte Igp (Sicilia), pesca<br />

di Verona Igp e pesca e nettarina di Romagna<br />

Igp. Oltre a queste si possono ricordare<br />

le succose e grandi pesche di Volpedo, in<br />

provincia di Alessandria (a cui è dedicato un<br />

articolo a parte a pagina 52), la dolcissima<br />

pesca merendella coltivata solo in alcune zone<br />

della Calabria. Arriva dalla Sicilia e dalla Marche<br />

la pesca tabacchiera, caratterizzata dall’essere<br />

schiacciata e non tonda.<br />

inalterate le proprietà nutrizionali e si può trovarlo<br />

così tutto l’anno.<br />

In cucina è un frutto molto duttile, che si presta a<br />

essere usato in diverse ricette. A parte il consumo<br />

a crudo, come frutta, può essere trasformato in<br />

confetture o conservato sotto sciroppo di zucchero.<br />

Nelle macedonie non può mancare. La<br />

pesca è protagonista di due famosi dolci: la pesca<br />

melba, creata a fine Ottocento dallo chef francese<br />

Escoffier a Londra in onore della cantante lirica<br />

Nellie Melba, e le piemontesi pesche ripiene con<br />

un composto a base di amaretti, cacao, zucchero<br />

e uova. Gli amanti del pesce possono provare ad<br />

accompagnare una tartare di ricciola, salmone o<br />

tonno con una dadolata di questo frutto, anche<br />

con i gamberi crudi si sposta perfettamente.<br />

Versatile, gustosa e ricca di sostanze nutritive,<br />

la pesca è un frutto importante per la dieta mediterranea.<br />

All’interno di un regime dietetico<br />

equilibrato non deve mai mancare. G<br />

39


FOOD NEWS<br />

di Maurizio Ferrari<br />

LA MERENDA DI CHI AMA<br />

LA MONTAGNA<br />

La montagna è una delle mete preferite dagli italiani per<br />

le vacanze e dopo una bella camminata non c’è niente<br />

di meglio di una sostanziosa merenda. In Alto Adige la<br />

tradizione vuole che sia a base di Speck e di vino rosso o<br />

Schiava, accompagnato da formaggio di malga, salamino<br />

affumicato (Kamiwurzen) e pane di segale croccante.<br />

Merenda che può diventare una abitudine anche al ritorno rno<br />

e trasformarsi in aperitivo. Si può sostituire il vino con una<br />

buona birra o con un succo di mela naturale.<br />

NONNO NANNI<br />

DIVENTA BIOLOGICO<br />

Il latte proviene da stalle italiane ed è tutto biologico. Una filiera<br />

controllata, con le vacche che crescono all’interno di strutture<br />

sicure e selezionate. Gli animali, liberi di pascolare e nutriti con<br />

alimenti di origine biologica, fornisco latte di elevata qualità. La<br />

veneta Latteria Montello, conosciuta per i formaggi Nonno Nanni,<br />

produce con esso una nuova linea di prodotti biologici: stracchino,<br />

robiola e fresco spalmabile.<br />

Info: www.nonnonanni.it<br />

SUL VULCANO, L’ETNA<br />

REGALA UN ROSSO<br />

DI CARATTERE<br />

Arriva dalla Cantina<br />

Donnafugata un<br />

nuovo vino che<br />

nasce sulle pendici<br />

dell’Etna. Sul<br />

Vulcano 2016 è<br />

un Etna Rosso Doc<br />

ed è prodotto con<br />

Nerello Mascalese,<br />

un’uva autoctona<br />

della Sicilia. L’Etna,<br />

con i suoi terreni vulcanici, dona<br />

ai vini qualcosa in più e questo<br />

Sul Vulcano non è da meno: di<br />

color rosso rubino, ha profumi<br />

di frutti di bosco con note<br />

speziate e in bocca è avvolgente,<br />

con un tannino morbido e<br />

un lungo finale. Un vino di<br />

carattere, perfetto per la cucina<br />

mediterranea, ma può essere<br />

abbinato anche a piatti Tex-Mex a<br />

base di carne e legumi.<br />

Info: www.donnafugata.it<br />

L’ESOTICO INCONTRA<br />

IL BALSAMICO<br />

Glassa allo zenzero con Aceto Balsamico di Modena Igp è la nuova proposta<br />

Ponti per la serie Hot&Spicy, che si completa con le glasse alla curcuma e al<br />

peperoncino. Queste tre glasse sono state sviluppate in collaborazione con<br />

il gastronomo e storico della cucina Allan Bay. Sono un perfetto esempio i<br />

melting pot gastronomici. Nascono dal connubio di spezie tipiche di Paesi come<br />

India, Cina e Messico, con l’Aceto Balsamico di Modena Igp, una bandiera della<br />

tradizione italiana. Info: www.ponti.com<br />

41


RICETTE<br />

Testi e ricette<br />

Maurizio Ferrari<br />

Verdure farcite,<br />

UN PIATTO UNICO<br />

PER L’ESTATE<br />

LL’estate è un trionfo di verdure e di<br />

frutta, molto di più rispetto alle altre<br />

stagioni. È anche un periodo durante<br />

il quale non si ha molta voglia di<br />

sedersi a tavola per pranzi pantagruelici<br />

dalle infinite portate. Si preferisce<br />

qualcosa di più fresco, meglio se a<br />

base di verdura e, spesso, un piatto<br />

unico è la soluzione migliore.<br />

Ecco allora una proposta per questo<br />

mese che vede le verdure protagoniste<br />

della nostra tavola. Ve le proponiamo<br />

ripiene, ovvero l’ingrediente<br />

diventa anche il contenitore. Non c’è<br />

in questo caso un ordine tradizionale,<br />

sono tre piatti salati e un dessert, un<br />

po’ diverso, ma comunque a base di<br />

frutta. I fiori di zucca ripieni rappresentano<br />

uno dei piatti più gustosi di<br />

questa stagione, si prestano a essere<br />

fritti o passati al forno, come in questo<br />

caso. Li portiamo in tavola insieme a<br />

una tortina salata di zucchine.<br />

Con il caldo non è il<br />

momento delle grandi<br />

abbuffate, meglio ricette<br />

più leggere, ma sempre<br />

ricche di sapori grazie ai<br />

tesori dell’orto. dell’<br />

Il rosso peperone, o giallo se preferite,<br />

racchiuderà un riso con cozze<br />

e gamberi. Un piatto unico, ricco e<br />

gustoso, che mette insieme molti<br />

ingredienti caratteristici i della dieta<br />

mediterranea, reso ancora più<br />

intrigante dalla salsa di peperoni<br />

e cipollotti che lo completa.<br />

La melanzana ha un fascino<br />

orientale e allora la scaviamo e la<br />

riempiamo con del riso basmati<br />

condito con polpette di carne e<br />

uvetta. Un piatto che richiama le<br />

meravigliose sponde del Mediterraneo.<br />

Il dolce, invece, è una macedonia<br />

con finte pesche adagiate su una<br />

crema inglese e accompagnate da<br />

frutta fresca, compresa una pesca,<br />

la regina dell’estate. Quattro piatti<br />

gustosi, adatti anche a una gita<br />

fuoriporta, visto che la stagione<br />

lo permette.<br />

G<br />

PER REALIZZARE<br />

LE RICETTE<br />

PROPOSTE<br />

ABBIAMO FATTO<br />

LA SPESA IN UN<br />

SUPERMERCATO<br />

GULLIVER, COME<br />

NORMALI CLIENTI.<br />

L’OBIETTIVO È<br />

QUELLO DI RENDERE<br />

FACILMENTE<br />

RIPRODUCIBILI<br />

I PIATTI PROPOSTI<br />

43


Pastificio Ligure Artigianale dal 1988<br />

Tutta la bontà della più ghiotta e attenta tradizione culinaria e gastronomica ligure<br />

la potete ritrovare nelle specialità del pastificio artigianale Stemarpast, a Genova.<br />

Stemarpast produce pasta fresca, pasta ripiena e le tipiche salse liguri: pesto genovese e salsa di noci.<br />

STEMARPAST srl<br />

3/H Lungo Torrente Secca - 16163 GENOVA<br />

www.stemarpast.it - info@stemarpast.com<br />

Tel. 010.723111


TORTINA DI ZUCCHINE<br />

CON FIORI RIPIENI<br />

INGREDIENTI: 12 fiori di zucchina 12<br />

zucchine piccole 250 g di ricotta Consilia <br />

3 uova grandi Consilia (1 uovo intero e due<br />

tuorli) 2 cucchiai di latte intero Consilia<br />

microfiltrato 100 g di scamorza affumicata<br />

Consilia 100 g di ricotta salata 100 g di<br />

parmigiano 20 g di riso Consilia basmati 1<br />

rotolo di pasta sfoglia Basilico Maggiorana<br />

4 cucchiai di olio extra vergine di oliva<br />

Consilia Terre di Bari Sale e pepe q.b.<br />

PREPARAZIONE: Per pulire i fiori di zucca<br />

aprirli, togliere delicatamente il fondo e il pistillo<br />

e passateli accuratamente con la carta da cucina.<br />

Per il ripieno dei fiori di zucca: mescolare<br />

metà ricotta con la provola affumicata grattugiata,<br />

poco sale e 50 g di parmigiano, qualche<br />

fogliolina di maggiorana, un tuorlo d’uovo e<br />

1 zucchina piccola grattugiata e fatta saltare<br />

2-3 minuti con un cucchiaio d’olio. Riempire i<br />

fiori con il composto, disporli sul fondo di una<br />

tortiera ricoperta di carta forno e cuocere in<br />

forno 15 minuti a 180°C. Per il ripieno della<br />

torta, tagliare le zucchine a rondelle sottili, farle<br />

saltare con 1 cucchiaio di olio, salare, pepare,<br />

mischiarle con la ricotta e il parmigiano rimasti,<br />

un uovo e una manciata di riso, qualche<br />

foglia di basilico. Foderare degli stampi per<br />

crostatine con la pasta sfoglia, farcire con un<br />

paio di cucchiai di ripieno, spennellare con il<br />

tuorlo, sbattuto insieme a un paio di cucchiai<br />

di latte. Cuocere in forno 25 minuti a 180°C. Far<br />

saltare i pomodorini con un cucchiaio di olio,<br />

un pizzico di sale e qualche foglia di basilico.<br />

Disporre nel piatto le crostatine e i fiori, con la<br />

salsa di pomodoro e scaglie di ricotta salata.<br />

FACILE<br />

30’<br />

40’<br />

RICETTE<br />

Vino consigliato: un bianco fresco<br />

e frizzante come un Ortrugo<br />

dei Colli Piacentini<br />

45


RICETTE<br />

PEPERONI RIPIENI DI RISO AL<br />

POMODORO, COZZE E GAMBERI<br />

FACILE<br />

20’<br />

1H E 20’<br />

INGREDIENTI: 200 g di riso arborio Consilia 3<br />

peperoni (2 rossi e 1 giallo) 1 confezione di cozze<br />

cilene surgelate Consilia 4 pomodori perini 500<br />

g di brodo vegetale Prezzemolo Basilico<br />

60 g di pecorino grattugiato 3-4 cipollotti 5<br />

cucchiai di olio evo Consilia bio<br />

PREPARAZIONE: Pulire i peperoni. Cuocere in forno<br />

per circa 20 minuti un peperone rosso insieme e ai<br />

cipollotti puliti e spruzzati con un cucchiaio di olio<br />

extra vergine di oliva. Spellare il peperone, privarlo<br />

dei semi e frullarlo con i cipollotti e un paio<br />

di<br />

cucchiai di olio extra vergine, fino a ottenere una<br />

crema liscia. Lavare i pomodori, tuffarli in acqua<br />

bollente pochi istanti, immergerli in acqua fredda<br />

per sbucciarli. Tagliarli a filetti e metterli a scolare, per<br />

ricavare l’acqua dei pomodori. Preparare un risotto:<br />

o<br />

far rosolare la cipolla tritata finemente, unire il riso,<br />

farlo tostare e portare a cottura, piuttosto al dente,<br />

usando l’acqua di pomodori e il brodo vegetale. A<br />

fine cottura, aggiungere un cucchiaio di crema di<br />

peperone, le cozze, i filetti di pomodoro e mantecare<br />

con il pecorino grattugiato (tenendone da parte 2<br />

cucchiai). Lavare i peperoni, tagliarli a metà, privarli<br />

dei filamenti e del picciolo e riempirli con il riso. Cospargere<br />

con il pecorino rimasto e cuocere in forno<br />

a 180° per 30 minuti circa. Servire<br />

accompagnando con la crema<br />

di peperoni e qualche filetto di<br />

peperone al forno e pomodoro.<br />

Vino consigliato: un bianco fresco<br />

e profumato del Sud come<br />

il Fiano di Avellino<br />

47


MELANZANE RIPIENE<br />

RICETTE<br />

FACILE<br />

20’<br />

1H E 10’<br />

INGREDIENTI: 2 melanzane 200 g di riso Basmati<br />

Consilia 2 bustine di zafferano 2 cucchiai di prezzemolo<br />

tritato 400 g di carne di manzo macinata <br />

100 g di salsiccia 1 patata lessata 1 uovo 40 g di<br />

uvetta sultanina 30 g di pinoli 2 cucchiai di olio<br />

extra vergine di oliva Consilia bio Sale e pepe q.b.<br />

PREPARAZIONE: Cuocere le melanzane intere<br />

in forno preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti.<br />

Tagliarle a metà e scavare leggermente la polpa.<br />

Preparare le polpettine: unire la patata lessa, la polpa<br />

di melanzana il prezzemolo tritato molto finemente,<br />

la carne e la salsiccia, l’uovo, un pizzico di sale e di<br />

pepe. Mischiare gli ingredienti e fare delle polpettine<br />

di un paio di centimetri di diametro. Adagiarle sulla<br />

placca del forno coperta di carta forno e cuocere a<br />

180°C per 20 minuti. Tagliare finemente i cipollotti,<br />

farli rosolare con due cucchiai di olio, aggiungere i<br />

pinoli e l’uvetta. Nel frattempo, cuocere il riso con una<br />

quantità di acqua pari a 3 volte il suo volume (circa<br />

650 g), in cui è stato sciolto lo zafferano. Quando<br />

l’acqua è stata completamente assorbita, far saltare<br />

il riso con i cipollotti, i pinoli e l’uvetta. Infine aggiungere<br />

le polpettine. Riempire con il riso le melanzane<br />

e rimettere in forno caldo a 180°C per un quarto<br />

d’ora circa.<br />

Vino consigliato: un rosso leggero<br />

come la Schiava del Lago di Caldaro Doc<br />

49


RICETTE<br />

MACEDONIA CON FINTE PESCHE<br />

MEDIA<br />

30’<br />

45’<br />

Vino consigliato: un dolce Docg<br />

delle colline romagnole<br />

INGREDIENTI: Per le finte pesche: 1 uovo Consilia <br />

70 g di zucchero 150 g di farina Consilia bio tipo 00<br />

1 cucchiaino di colorante rosso naturale in<br />

polvere 4 g di burro Lievito per dolci Consilia La<br />

scorza di un limone biologico 1 cucchiaio di latte<br />

intero Consilia 1 bicchierino di alchermes o di<br />

sciroppo preparato facendo bollire 100 g di acqua<br />

con 30 g di zucchero e qualche goccia di limone, e<br />

unendo poi un cucchiaino di colorante rosso. Per<br />

la crema al cioccolato: 1 tuorlo d’uovo Consilia <br />

150 g di latte intero Consilia 30 g di zucchero <br />

50 g di cioccolato fondente Consilia 20 g di farina<br />

Consilia bio tipo 00. Per la salsa inglese: 4 tuorli<br />

d’uovo Consilia (circa 80 g) 1 bacca di vaniglia <br />

300 g di panna fresca 80 g di latte intero Consilia<br />

1 bacca di vaniglia. Per guarnire: 1 vaschetta di<br />

misto di bosco Qualche fragola 1 pesca noce <br />

2-3 cucchiai di zucchero semolato<br />

PREPARAZIONE:<br />

Lavorare lo zucchero con il burro, quindi incorporare<br />

l’uovo e la scorza di limone grattugiata. Infine<br />

aggiungere la farina mischiata con il lievito e il co-<br />

lorante, senza lavorare troppo l’impasto, in modo da<br />

dare un colorito simile alle pesche. Preparare delle<br />

semisfere di 3-4 cm di diametro e cuocere in forno<br />

a 180°C per 20 minuti.<br />

Nel frattempo, preparare la crema pasticcera al cioccolato:<br />

lavorare il tuorlo con lo zucchero, incorporare<br />

la farina, quindi aggiungere il latte e cuocere a fiamma<br />

bassa fino a che non si addensa. Versare la crema<br />

ancora calda sul cioccolato fondente.<br />

Quando sono fredde, scavare le semisfere, farcirle<br />

con un cucchiaino di crema pasticcera al cioccolato<br />

e accoppiarle. Passarle nell’alchermes velocemente<br />

(o nello sciroppo di zucchero colorato di rosso), quindi<br />

rotolare velocemente nello zucchero semolato.<br />

Preparare la crema inglese: miscelare i tuorli con lo<br />

zucchero e i semi della bacca di vaniglia, aggiungere<br />

il latte e la panna e cuocere su un bagnomaria senza<br />

superare 83°C, finché non si addensa. Far raffreddare<br />

velocemente. Lavare la frutta, tagliare a fette la pesca<br />

e pulire i frutti di bosco e le fragole. In una fondina,<br />

mettere qualche cucchiaio di crema inglese, adagiarvi<br />

la finta pesca, una fettina di pesca vera, i frutti<br />

di bosco e le fragole.<br />

51


GULLIVER<br />

di Alessandro Barbieri<br />

Oltre ad aver dato<br />

i natali a Giuseppe<br />

Pellizza, autore de “Il<br />

quarto stato”, il piccolo<br />

comune in provincia<br />

di Alessandria è noto<br />

anche per le sue<br />

meravigliose pesche.<br />

Ne abbiamo<br />

parlato con Gianpiero<br />

Chiapparoli, direttore<br />

commerciale di<br />

Volpedo Frutta.<br />

VOLPEDO,<br />

LA PATRIA<br />

DELLE PESCHE


GULLIVER<br />

Il viaggio che <strong>Gulli</strong> compie ogni mese alla scoperta<br />

delle eccellenze del territorio, ci riporta<br />

questa volta, a Volpedo, un magnifico paesino<br />

di 1.200 anime, famoso per aver dato i natali<br />

al pittore Giuseppe Pellizza, autore del celebre<br />

dipinto Il quarto stato e per le pesche, motivo<br />

della nostra visita.<br />

Ad accoglierci nell’ampio piazzale di Volpedo Frutta<br />

di Moleale, (il Comune gemello che si trova<br />

sull’altra sponda del torrente Curone), troviamo il<br />

responsabile commerciale, Gianpiero Chiapparoli,<br />

una guida d’eccezione che ci accompagna, è il<br />

caso di dirlo, sul campo. Mentre, tra un sobbalzo e<br />

l’altro, raggiungiamo in macchina i frutteti, iniziamo<br />

la nostra intervista. «Come ha potuto vedere nei<br />

platò già pronti per la consegna (le cassette della<br />

frutta, ndr), puntiamo su un prodotto di qualità,<br />

capace di distinguersi da solo sui banchi della<br />

grande distribuzione. Da queste parti coltiviamo<br />

solo varietà di pesche antiche che possono essere<br />

raccolte esclusivamente quando sono giunte a<br />

maturazione. Non cogliamo frutti acerbi destinati<br />

magari a rimanere in frigorifero anche tredici o<br />

quattordici giorni. Le pesche di Volpedo si colorano<br />

soltanto pochi giorni prima di maturare e,<br />

anche volendo, non potremmo coglierle prima»,<br />

racconta Chiapparoli. «Da quando la pesca viene<br />

colta sulla pianta a quando il consumatore la può<br />

gustare, devono passare non più di tre giorni e<br />

questo fa la differenza. I nostri frutti sono morbidi,<br />

profumati e gustosi e così devono arrivare<br />

sulle tavole di chi li ha scelti.<br />

Questo è il segreto che ci ha<br />

permesso di affermarci nella<br />

grande distribuzione, il nostro<br />

mercato di riferimento», prosegue<br />

Gianpiero Chiapparoli.<br />

Ancor prima che per il profumo<br />

e il gusto, le pesche di<br />

Volpedo colpiscono per il<br />

colore e per le dimensioni.<br />

Qual è il segreto?<br />

«A primavera pratichiamo<br />

un diradamento spietato,<br />

ovvero lasciamo solo due o<br />

tre frutti per ramo in modo<br />

che la pianta li possa alimentare<br />

in maniera ottimale. Ecco<br />

perché le pesche di Volpedo<br />

Gianpiero Chiapparoli,<br />

direttore commerciale ci di Volpedo<br />

Frutta ci guida tra i pescheti.<br />

e<br />

Il quarto stato è un olio su tela<br />

(293×545 cm) dipinto into<br />

da Pellizza<br />

za<br />

da Volpedo nel 1901.<br />

sono più grandi della media, ma anche più profumate<br />

e più saporite».<br />

Qualità e non quantità, dunque?<br />

«Esatto. Un conto è produrre 300 quintali di pesche<br />

per ettaro di terreno, un altro è produrne 100 quintali<br />

per ettaro, ovvero la nostra produzione attuale.<br />

Praticamente produciamo un terzo di quello che<br />

normalmente altri produttori realizzano dai loro<br />

pescheti. Questo fa sì che il nostro prodotto sia<br />

qualitativamente superiore in tutte le proprietà<br />

organolettiche, in modo da soddisfare tutti i nostri<br />

sensi: sono meravigliose alla vista, morbide al tatto,<br />

profumate e gustose».<br />

Dove sono collocati i<br />

pescheti di Volpedo<br />

Frutta?<br />

«La maggior parte dei pescheti<br />

si trovano in Val Curone,<br />

tanto che i Comuni<br />

di Viguzzolo, Volpedo e<br />

Monleale rappresentano<br />

un po’ il centro nevralgico<br />

della nostra produzione.<br />

Ma abbiamo anche frutteti<br />

nella Val Grue fino a<br />

Garbagna, in Valle Staffora<br />

fino a Varzi e nella<br />

Valle Schizzola, alle spalle<br />

di Casteggio. Devono<br />

essere sui terreni giusti,<br />

53


GULLIVER<br />

sensibile alle variazioni climatiche. Per esempio<br />

quando si verificano condizioni poco favorevoli,<br />

questa varietà di pesco ne risente subito. Durante<br />

le annate difficili la produzione è scarsa se non<br />

nulla e per questo la coltivazione di Dixired è<br />

stata abbandonata un po’ ovunque. Ma questa<br />

varietà ci regala un profumo e un sapore ineguagliabili,<br />

mi creda. Bastano due cassette di Dixired<br />

per profumare un’intera stanza. Inoltre abbiamo<br />

differenziato la produzione in modo da assicurare<br />

la raccolta delle pesche maturate naturalmente<br />

sulla pianta da fine giugno a fine agosto. In queste<br />

settimane per esempio stanno maturando le<br />

pesche Cresthaven.<br />

Le pesche di Volpedo sono più<br />

grandi della la media e sono anche<br />

molto profumate e saporite.<br />

insomma. Da un lato la composizione della terra e<br />

dall’altro il microclima, che è particolarmente indicato<br />

per la produzione di pesche. Per esempio noi<br />

non produciamo nettarine, perché il microclima<br />

così come il terreno non sono adatti. Coltiviamo<br />

solo varietà antiche di pesche».<br />

Opportunità o necessità?<br />

«Nel corso degli ultimi 80 anni abbiamo sperimentato<br />

molte varietà di pesche e ci siamo accorti<br />

che quelle più antiche sono le migliori. Magari<br />

sono meno belle, meno colorate, ma in fatto di<br />

sapore e profumo sono imbattibili. Si tenga conto<br />

che molte delle varietà che coltiviamo nei nostri<br />

terreni, sul mercato non si trovano più, nemmeno<br />

presso i vivaisti.<br />

VOLPEDO FRUTTA<br />

La cooperativa Volpedo Frutta nasce nel 1993<br />

e conta oggi 140 soci. Complessivamente si<br />

producono 50 mila quintali di frutta a pieno<br />

regime. La zona di Volpedo ha iniziato ad<br />

operare nel settore della frutticoltura intorno<br />

agli anni ‘20 del secolo scorso e le attività si<br />

sono consolidate tra le due guerre mondiali.<br />

Il boom vero e proprio si è verificato tra gli<br />

anni ‘50 e ‘70 quando, con i moderni mezzi di<br />

trasporto, si potevano raggiungere facilmente<br />

importanti piazze come quella di Milano e,<br />

soprattutto, quella di Genova. A partire dagli<br />

anni ’80 la produzione ha subito un forte calo<br />

perché i produttori locali non si sono attrezzati<br />

adeguatamente per seguire le dinamiche di<br />

mercato dettate dalla grande distribuzione che,<br />

proprio in quegli anni ha si imponeva sugli sul<br />

commercio classico. Con la costituzione della<br />

cooperativa si è di fatto creato un “sistema<br />

Volpedo” che, con logiche rinnovate orientate<br />

proprio alla grande distribuzione, ha permesso<br />

la rinascita della frutticoltura della zona.<br />

Quindi, dove reperite le piante?<br />

«Le piante le innestiamo direttamente noi. Selezioniamo<br />

il portainnesto selvatico e inseriamo la<br />

mazza della qualità di pesca che vogliamo creare.<br />

Di fatto, alcune varietà antiche esistono ancora<br />

solo grazie a noi. Produciamo pesche Maycrest,<br />

Spring Lady e Dixired, una varietà quest’ultima di<br />

moda negli anni sessanta e progressivamente abbandonata<br />

perché è una pianta particolare, molto<br />

54


GULLIVER<br />

Anche se la stagione non è ancora terminata,<br />

ci può fare il punto sull’estate 2018?<br />

Iniziamo col dire che quest’anno, come quello passato,<br />

è un anno difficile per gli agricoltori. Il 2017 è<br />

stato caratterizzato da una forte gelata ad aprile<br />

e dalla siccità estiva, due fattori che<br />

hanno compromesso il raccolto di<br />

mele, così come delle pesche e<br />

delle albicocche. Certo, i pochi<br />

frutti che si sono salvati,<br />

grazie al calore estivo e<br />

alla scarsità d’acqua, sono<br />

diventati favolosi, dal<br />

sapore e dal profumo<br />

eccezionali. Quest’anno<br />

il problema è inverso.<br />

Ha piovuto molto, in<br />

particolare a maggio,<br />

compromettendo prima<br />

il raccolto delle fragole e poi<br />

quello delle prime albicocche.<br />

Senza sole non maturavano<br />

adeguatamente e quelle poche che<br />

La produzione di Volpedo<br />

Frutta comprende anche fragole,<br />

mele e albicocche.<br />

cche<br />

hanno raggiunto la maturazione tendevano<br />

a deteriorarsi rapidamente per l’alto contenuto<br />

di acqua. Per le pesche dipende molto dalle<br />

precipitazioni delle ultime settimane prima della<br />

raccolta. Nella speranza di non essere smentito,<br />

ci sono le premesse per un buon raccolto perché<br />

abbiamo potuto diradare in maniera adeguata le<br />

piante, che sono ben nutrite.<br />

Residuo zero e lotta integrata ai parassiti. Ci<br />

spieghi meglio.<br />

In agricoltura attualmente vengono impiegati due<br />

metodi per combattere i parassiti delle piante:<br />

quello della lotta integrata e quello biologico.<br />

Noi abbiamo fatto una scelta a favore del primo<br />

metodo, escludendo il biologico perché una scelta<br />

simile avrebbe comportato la necessità di costituire<br />

una seconda azienda con metodi di coltivazione<br />

e gestione totalmente diversificati. Quindi<br />

abbiamo puntato alla lotta integrata tramite la<br />

confusione sessuale, quella cioè che garantisce<br />

il minor impatto ambientale anche attraverso un<br />

uso molto attento di antiparassitari. Seguendo il<br />

protocollo delle regioni Piemonte e Lombardia<br />

abbiamo selezionato i principi attivi da utilizzare e<br />

abbiamo scelto quelli che garantiscono un residuo<br />

più basso. Per il trattamento abbiamo ridotto del<br />

50% le dosi perché abbiamo verificato che si ottiene<br />

il medesimo risultato. Il dosaggio consigliato,<br />

a nostro avviso, è eccessivo. Non solo, abbiamo<br />

raddoppiato il tempo che intercorre tra l’ultimo<br />

trattamento e la raccolta della frutta. In questo<br />

modo abbiamo praticamente annullato<br />

il residuo di fitofarmaci utilizzati per<br />

portare a maturazione il frutto,<br />

avvicinandoci sempre di più<br />

al cosiddetto residuo zero.<br />

Ben al di sotto di quanto<br />

previsto dai regolamenti,<br />

giusto?<br />

Assolutamente sì. Si tenga<br />

presente che se la legge<br />

ci impone di portare il<br />

residuo fisso di antiparassitari<br />

a 100 unità nella frutta,<br />

la grande distribuzione esige<br />

che si scenda a 30 unità. Dal<br />

momento che noi serviamo solo<br />

la grande distribuzione, ci siamo posti<br />

come obbiettivo proprio il raggiungimento<br />

del residuo zero. Utilizzando un po’ di buon senso<br />

e molta attenzione, ci siamo detti, ce la possiamo<br />

fare. E ci stiamo arrivando. Nei 30 test chimici<br />

eseguiti nel solo raccolto di giugno emerge che<br />

siamo sulla strada maestra.<br />

Informazioni che, purtroppo, non arrivano al<br />

consumatore.<br />

Da questo punto di vista chi come noi si sta sforzando<br />

per coltivare prodotti di qualità e sani è<br />

fortemente penalizzato. Per esempio sulle etichette<br />

andrebbero riportati chiaramente sia il<br />

paese d’origine sia quello in cui è avvenuta la<br />

lavorazione e tutti i dettagli che possano guidare<br />

il consumatore ad una scelta più consapevole.<br />

Ma a molti, all’interno della UE fa comodo che<br />

in etichetta sia indicato il meno possibile. Ecco<br />

perché è importante spiegare ai consumatori che<br />

cosa c’è dietro e dentro ad un prodotto.<br />

In qualche modo è un po’ la missione di <strong>Gulli</strong>.<br />

Sì, ma dite anche che chi non ha mangiato le<br />

pesche di Volpedo non ha mai mangiato pesche.<br />

Lo scriva.<br />

Fatto.<br />

G<br />

55


GULLIVER<br />

di Alessandro Barbieri<br />

Lo scorso 5 luglio<br />

è stato inaugurato<br />

a Chiavari il nuovo<br />

negozio <strong>Gulli</strong>ver.<br />

Situato in centro<br />

città, rappresenta<br />

il nuovo modello<br />

distributivo che<br />

la catena di<br />

supermercati ha<br />

studiato per le<br />

piccole e medie<br />

superfici. Tante le<br />

novità, a partire<br />

dall’enoteca<br />

rinnovata e più ricca<br />

ai corner dedicati<br />

ai prodotti bio e alle<br />

eccellenze locali.<br />

CHIAVARI:<br />

IL NEGOZIO<br />

GULLIVER 2.0<br />

56


GULLIVER<br />

Lo scorso 5 luglio ha aperto i battenti il nuovo negozio <strong>Gulli</strong>ver<br />

di Chiavari, nella centralissima via Gagliardo, una sorta di punto<br />

vendita pilota che inaugura un nuovo stile commerciale unito<br />

ad una serie di inediti servizi al cliente.<br />

«Abbiamo lavorato su una superficie di circa 380 m2 all’interno della<br />

quale abbiamo inserito diversi nuovi “mondi”, alcuni totalmente inediti<br />

per una superficie così ridotta», ha detto nel corso dell’inaugurazione<br />

Linda Lugano, responsabile della comunicazione dei Supermercati<br />

<strong>Gulli</strong>ver.<br />

La<br />

prima novità che ci si trova di fronte appena entrati è la scaffalatura<br />

dedicata ai prodotti biologici. Fino ad oggi, infatti, questa tipologia<br />

di referenze era presente solo nei punti vendita di medie e grandi<br />

dimensioni. Poco oltre è stata inserita la zona del benessere con<br />

prodotti naturali, alcuni certificati dalla Fondazione Veronesi, un’area<br />

affiancata da quella per gli integratori alimentari. L’altro grande filone, è<br />

rappresentato dallo spazio dedicato ai vini che è stato completamente<br />

ridisegnato. Il consumatore si troverà di fronte una vera e propria<br />

cantina, una sorta di negozio nel negozio, molto ben rifornito, con<br />

circa 200 tipologie di vini tra rossi, bianchi e spumanti.<br />

Infine la classica ciliegina sulla torta, ovvero un angolo destinato alle<br />

eccellenze locali provenienti dal territorio circostante. Qui i consumatori<br />

trovano prodotti che identificano il territorio più di ogni altro; per<br />

esempio i vini Bianchetta e Ciliegiolo, un bianco e un rosso realizzati<br />

con uve autoctone del Golfo del Tigullio dalle Cantine Bregante di<br />

Sestri Levante, così come le torte salate Tossini e la pasticceria del<br />

Panificio Luca, entrambi di Chiavari.<br />

Completamente rivisitati i cosiddetti “freschi“ sia nell’assortimento,<br />

sia dal punto di vista della metodologia di vendita, molto più orientata<br />

al take away, una tendenza ormai irreversibile che permette<br />

di far risparmiare tempo durante la spesa e di esporre un numero<br />

maggiore di prodotti. Le novità riguardano un po’ tutte le aree. Dal<br />

banco ortofrutta, con circa 30 nuove referenze, a quello dei formaggi<br />

stagionati, con 60 prodotti già porzionati e prezzati, a quello della<br />

carne, con uno speciale scaffale che garantisce un assortimento<br />

take away molto più ricco rispetto al servizio tradizionale, che resta<br />

comunque a disposizione dei clienti.<br />

G<br />

57


Realizzate in resina fiberglass le<br />

sedute della collezione Trill della<br />

veneta Nardi sono molto versatili<br />

e adatte sia per esterni sia per<br />

interni. Disponibili in diversi<br />

colori, si possono acquistare<br />

con braccioli o senza e anche<br />

in versione sgabello. Il design<br />

prende ispirazione dal modo<br />

di lavorare il metallo e il legno,<br />

fondendoli in una soluzione<br />

capaci di esaltarli. Interamente e<br />

realizzate in Italia sono facilmente<br />

pulibili e possono essere riciclate<br />

al 100 per cento.<br />

www.nardioutdoor.com<br />

IL FASCINO<br />

DEL FERRO<br />

PER GIARDINI ORIGINALI<br />

DESIGN<br />

di Maurizio Ferrari<br />

Presenati al Salone del Mobile di Milano,<br />

gli arredi outdoor di Officinaciani<br />

rappresentano una soluzione esclusiva<br />

per “vestire” il proprio spazio esterno.<br />

Le realizzazioni, proposte in due linee<br />

differenti, vengono trattate con una<br />

speciale zincatura e con la verniciatura<br />

a polvere in modo da prevenire usure<br />

da intemperie ed eventi atmosferici.<br />

L’aggiunta di dettagli in bronzo e ferro<br />

forgiato a mano rendono gli arredi veri e<br />

propri pezzi unici, capaci di trasformare<br />

il giardino in un luogo accogliente ed<br />

elegante. La linea “Molle” è caratterizzata<br />

da una struttura essenziale decorata in<br />

ferro piegato a mano. Le sedute, disponibili<br />

nelle versioni divano a tre posti e poltrona,<br />

sono complete di cuscinerie realizzate<br />

con interni in gomma indeformabile e<br />

rivestite in tessuto outdoor Sunbrella. I<br />

tavolini bassi, realizzati in due misure, sono<br />

proposti con piano in cristallo.<br />

La collezione “Rombi” si distingue per uno<br />

schienale con lavorazione a intreccio a<br />

forma romboidale (da cui prende il nome)<br />

ed è composta dalla versione impilabile<br />

senza braccioli e nella versione più<br />

elaborata con braccioli e gambe curve a<br />

doppi semicerchi.<br />

www.officinaciani.it<br />

59


Alta qualità<br />

in tavola<br />

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SALAME DI VARZI DOP


VIAGGI<br />

di di Xxxxx Davide Xxxxxx Grilli<br />

CITTÀ<br />

mondiali<br />

I mondiali di calcio appena conclusi hanno catalizzato<br />

l’attenzione, oltre che per le partite giocate,<br />

sulla nazione che ha organizzato e ospitato questa<br />

edizione: la Russia. Gioie e delusioni sportive a<br />

parte, se a trionfare sul campo è stata la Francia, il<br />

vincitore morale è stato proprio questo enorme<br />

paese che abbraccia Oriente e Occidente e le sue<br />

città che hanno ospitato le partite: Mosca, San<br />

Pietroburgo, Kazan’, Ekaterinburg, Soči, Kaliningrad,<br />

Niznij Novgorod, Samara, Volgograd, Saransk e<br />

Rostov sul Don. Undici città che per l’occasione si<br />

sono rifatte il “trucco”, agghindandosi al meglio<br />

per questo storico appuntamento. Undici città<br />

che vale davvero la pena visitare ora che la kermesse<br />

è finita e le temperature miti rendono più<br />

piacevole la visita.<br />

Le undici città russe che<br />

hanno ospitato il Mondiale<br />

di calcio appena concluso,<br />

rappresentano un perfetto<br />

ritratto di quello che è oggi<br />

la Russia e ognuna di loro<br />

ha un patrimonio artistico<br />

e culturale che vale<br />

davvero la pena scoprire.<br />

61


Mosca - Il Cremlino e la Piazza<br />

Rossa, sa, sulla quale si affaccia anche<br />

la Cattedrale tedr<br />

ale di San<br />

Basilio.<br />

io.<br />

VIAGGI<br />

Mosca e San Pietroburgo sono senza dubbio le<br />

due città più famose e conosciute. In particolare<br />

la capitale russa, una delle metropoli più grandi<br />

e belle del mondo che attira ogni anno milioni di<br />

turisti che vogliono vedere il favoloso Cremlino,<br />

con le sue iconiche mura e le quattro cattedrali,<br />

e la celebre Cattedrale di San Basilio sulla Piazza<br />

Rossa. Ma non solo. Visitare Mosca significa fare<br />

un viaggio nella storia e nella cultura sovietica attraverso<br />

i tanti musei e le opere d’arte disseminate<br />

in tutta la città. Da non perdere la Galleria di Stato<br />

Tretjakov, la più grande collezione nazionale di<br />

opere d’arte figurativa, così come il museo Pushkin<br />

su via Volkhonka. Parlando d’arte una speciale<br />

menzione va alla metropolitana, che non è solo un<br />

mezzo di trasporto, ma una vera e propria opera<br />

d’arte da visitare. Molte stazioni sembrano infatti<br />

dei musei sotterranei, meraviglie architettoniche<br />

decorate con archi, sculture, affreschi, murales,<br />

Kazan’ - La nuova Moschea<br />

Qol-Şärif, terminata ta nel 2005<br />

e di colore ore blu acceso.<br />

ceso<br />

San Pietroburgo, un tempo nota<br />

come<br />

Leningrado, è forse la città<br />

più affascinante as nte della Russia.<br />

s<br />

63


VIAGGI<br />

Ekaterinburg. Dove fu fucilata<br />

la famiglia ia reale dei Romanov, ov, ora<br />

sorge la Cattedrale sul Sangue.<br />

mosaici e lampadari. Per visitare tutte le attrazioni<br />

che offre una metropoli come Mosca ci vorrebbero<br />

settimane.<br />

Stesso discorso per San Pietroburgo, che si contende<br />

con la capitale la palma di città più bella<br />

della Russia. Questione di gusti. Come Mosca,<br />

la città un tempo nota come Leningrado, ha un<br />

patrimonio artistico-culturale davvero impressionante<br />

conservato nei tanti musei disseminati per<br />

la città. Il più celebre è l’Hermitage, che è anche<br />

uno dei più grandi del mondo. Molto caratteristici<br />

sono anche i grandi palazzi in stile neoclassico<br />

che ricordano lo stile dei palazzi di Parigi e i canali<br />

che fanno pensare a Venezia. Queste due, sono le<br />

città più visitate della Russia. Ma varrebbe la pena<br />

visitare anche le altre città meno note, o almeno<br />

includerne alcune in un tour. Non può mancare<br />

per esempio la città di Kazan’, una delle più antiche<br />

della Russia e capitale della Repubblica del<br />

Tatarstan. Moderno ed antico si fondono in un<br />

connubio perfetto dando vita a questo meraviglioso<br />

luogo fondato più di mille anni fa, proprio nel<br />

punto dove confluiscono i fiumi Volga e Kazanka.<br />

L’attrazione principale della città è il Cremlino di<br />

Kazan’ che conserva le tracce di tre epoche differenti:<br />

tartara, russa ed europea. Costruito da Ivan il<br />

Terribile nella seconda metà del XVI secolo, è stato<br />

dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.<br />

Da vedere anche la Cattedrale dell’Annunciazione,<br />

la Torre Sjujumbike, una delle torri pendenti più<br />

famose al mondo, e la nuova Moschea Qol-Şärif,<br />

terminata nel 2005 e di colore blu acceso.<br />

Kaliningrad è invece la città più europea della<br />

Russia, e anche una delle più affascinanti. Si trova<br />

incuneata tra la Polonia e la Lituania e si affaccia sul<br />

Mar Baltico. Prima della seconda guerra mondiale<br />

la città si chiamava Königsberg, e apparteneva<br />

alla Prussia orientale, regione persa dalla Germania.<br />

Sebbene la città<br />

sia stata gravemente<br />

danneggiata durante il<br />

secondo conflitto mondiale,<br />

Kaliningrad conserva<br />

monumenti come la<br />

cattedrale medioevale<br />

sull’isola Kneiphof, sul<br />

fiume Pregel, o la Casa<br />

dei Soviet, costruita negli<br />

anni cinquanta al posto<br />

dell’antico Castello di<br />

Königsberg. Altri monumenti di una certa importanza<br />

sono la Cattedrale del Cristo Salvatore,<br />

costruita nel 2005, e le Porte della città.<br />

Di grande interesse storico sono le città di Ekaterinburg<br />

e Volgograd. La prima è la capitale<br />

degli Urali e sorge al confine tra Europa e Asia. È la<br />

città in cui morì la famiglia reale dei Romanov. Nel<br />

luogo della loro fucilazione fu edificata la grande<br />

Cattedrale sul Sangue, uno dei monumenti più<br />

interessanti di questa bella città russa. Per visitare<br />

poi i trenta principali luoghi di interesse culturale<br />

della città, dall’edificio più antico, ai palazzi più<br />

leggendari, ai musei più insoliti, è possibile seguire<br />

la Linea rossa, una linea dipinta con una vernice<br />

brillante che dal centro della città indica un interessante<br />

percorso turistico pedonale. Altrettanto<br />

celebre per questioni legate alla storia russa è<br />

Volgograd, l’antica Stalingrado, la città che sorge<br />

lungo le rive del Volga dove si tenne, per sei<br />

lunghissimi mesi tra il 1942 e il 1943, la battaglia<br />

di Stalingrado, durante la quale l’Armata Rossa di<br />

Stalin sconfisse l’esercito nazista, costringendolo<br />

Volgograd, un tempo Stalingrado.<br />

Da visitare i<br />

la gigantesca ga Statua<br />

tua<br />

della Madre Russia.<br />

65


VIAGGI<br />

Il Cremlino di Nižnij Novgorod,<br />

conta 13 torri ri e ospita diverse<br />

chiese in un’area di 23 ettari.<br />

tari<br />

alla ritirata. Da visitare assolutamente lo spettacolare<br />

monumento che ricorda quella battaglia, la<br />

gigantesca Statua della Madre Russia, alta 52 metri.<br />

Poco conosciuta, ma molto affascinante, è Nižnij<br />

Novgorod, la quinta città più popolosa dell’intero<br />

paese che si trova a 420 chilometri da Mosca. Fino<br />

al 1991 si chiamava Gor’kij in onore del celebre<br />

scrittore alla cui memoria è dedicata una delle<br />

principali attrazioni della città, la Casa Museo<br />

Maksim Gor’kij. Altro monumento assolutamente<br />

da visitare è il Cremlino che ha ben 13 torri e ospita<br />

diverse chiese in un’area di 23 ettari. Per chi in<br />

estate non vuole rinunciare alla spiaggia, Soči<br />

è la località ideale. Meta turistica sul Mar Nero, è<br />

uno dei pochi posti in Russia dove si può fare il<br />

bagno senza congelare. Insomma belle spiagge,<br />

clima gradevole e una movida contagiosa. Questa<br />

città è molto legata allo sport. Qui infatti si tiene<br />

anche il Gran Premio di Russia di Formula Uno<br />

e la città nel 2014 ha ospitato la ventiduesima<br />

edizione delle Olimpiadi Invernali.<br />

Merita una visita anche la città più piccola ad aver<br />

ospitato le partite del Mondiale, Saransk, la capitale<br />

della Repubblica di Mordovia a 650 chilometri<br />

da Mosca. Questa moderna e multiculturale città<br />

è salita agli onori della cronaca quando l’attore<br />

francese Gérard Depardieu, dopo aver ottenuto la<br />

cittadinanza russa, vi ha portato la sua residenza.<br />

Sebbene non sia una destinazione battuta dal turismo<br />

di massa, Saransk è una città interessante. Da<br />

vedere la chiesa dell’Apostolo Giovanni il Teologo,<br />

uno dei pochi elementi dell’architettura del XVII<br />

secolo che si sono conservati fino ai nostri giorni<br />

e il Museo Repubblicano Mordoviano di Belle Arti<br />

Stepan Erzi che si trova in centro e dispone della<br />

più grande collezione di opere dello scultore, che<br />

ha lavorato con il bronzo, il marmo e il legno duro.<br />

Poco conosciuta dal turismo anche Samara, una<br />

delle città più popolose di tutto il territorio della<br />

confederazione. Nota anche come Kuybyshev,<br />

vecchio nome ai tempi del suo passato sovietico,<br />

questa città nasconde molte sorprese. Il richiamo<br />

La cattedrale di Santa Sofia a<br />

Samara vista da Sokolov. È stata<br />

ristrutturata rutt<br />

ttur<br />

t e abbellita.<br />

bell<br />

l<br />

dell’arte è molto forte e non a caso in città ci sono<br />

numerosi musei. Uno dei più antichi è il Museo<br />

Regionale di Samara di Storia Locale Pietro Alabin,<br />

nel quale sono custoditi più di 200 mila articoli.<br />

Ci sono anche molti teatri, tra cui uno dei migliori<br />

in Russia, il Teatro Accademico dell’Opera e del<br />

Balletto di Samara. Da vedere anche la Cattedrale<br />

di Santa Sofia .<br />

Infine Rostov sul Don, la città più grande in assoluto<br />

della Russia meridionale, uno dei più importanti<br />

snodi commerciali del paese per traffico fluviale<br />

e marittimo e per questo battezzata “la porta del<br />

Caucaso”. Tra i luoghi simbolo della città vanno<br />

sicuramente menzionati il ponte Voroshilovsky e<br />

la “Bolshaya Sadovaya”, la via principale della città<br />

che ospita diversi edifici di alto valore architettonico<br />

oltre che il municipio della città. Da non perdere<br />

poi il Museo Regionale di Belle Arti, che raccoglie<br />

una collezione di oltre seimila dipinti e sculture dei<br />

più importanti pittori e artisti del paese.<br />

Insomma, oltre alle più celebri Mosca e San Pietroburgo,<br />

ogni città merita di essere visitata perché<br />

racconta con i suoi monumenti e le sue attrazioni,<br />

la storia di uno stato dalle mille sfaccettature e che<br />

abbraccia culture diverse. Ogni città rappresenta<br />

quindi un tassello per capire meglio la realtà sovietica<br />

di ieri e quella democratica di oggi. G<br />

67


BENESSERE<br />

di Xxxxx Gaia Cortese Xxxxxx<br />

LA DIETA<br />

Sole<br />

DEL<br />

Pomodori per evitare<br />

eritemi e scottature,<br />

carote e albicocche per<br />

abbronzarsi di più.<br />

Ma esiste veramente<br />

una dieta per preparare<br />

la pelle ai caldi raggi<br />

estivi del sole?<br />

Creme e spray solari, cappelli a tesa larga, ombrelli<br />

e ombrelloni non sono gli unici rimedi per proteggere<br />

la pelle dal sole. Attraverso una corretta<br />

alimentazione, infatti, è possibile preparare la<br />

pelle all’esposizione solare, e ottenere così un’abbronzatura<br />

omogenea senza rischiare eritemi<br />

e scottature. Non si tratta solo di fare scorta di<br />

pesche e albicocche per abbronzarsi di più, ma di<br />

introdurre nella propria dieta alimenti ricchi di vitamine<br />

e di betacarotene, oltre a cibi antiossidanti<br />

e antinfiammatori che aiutano a regolarizzare il<br />

microcircolo e a rinforzare i capillari, sferzati dal<br />

sole e dalle temperature elevate. Un’alimentazione<br />

sana, equilibrata e corretta è fondamentale per<br />

permettere alla pelle di difendersi dai raggi UV.<br />

69


BENESSERE<br />

Frutta e verdura sono ricche<br />

di antiossidanti sida<br />

t<br />

e vitamine, i<br />

un vero<br />

toccasana c<br />

ana per la pelle le e non<br />

solo.<br />

Fortunatamen-<br />

trova<br />

nelle uova, nei cavoletti di Bruxelles, nei<br />

te nella stagione<br />

piselli, nella cicoria e nel prezzemolo.<br />

estiva gli alimenti utili Per fare il pieno di Vitamina A semaforo verde a<br />

per soccorrere<br />

la pelle sono mele, pesche, albicocche e tutti i vegetali di<br />

numerosi. Questa la lista della spesa da fare prima colore giallo-arancione. La Vitamina A, infatti,<br />

di partire per le vacanze!<br />

fornisce una protezione a schermo dai raggi<br />

Ricchi di licopene, un antiossidante che stimola solari. E favorisce la produzione di melanina,<br />

la rigenerazione del collagene e dona elasticità fondamentale per un’abbronzatura omogenea.<br />

alla pelle, i pomodori devono essere portati in Altra Vitamina fondamentale è la C, nota per la<br />

tavola come contorno o come ingrediente nelle sua azione anti radicali liberi. La Vitamina C si<br />

insalatone estive. Se le creme solari proteggono trova nei frutti di bosco, nei kiwi, negli agrumi,<br />

nei peperoni e in tutti gli ortaggi a foglia<br />

esternamente dai raggi UV, il licopene aiuta a<br />

riparare dall’interno i danni dei raggi infrarossi.<br />

Anche i legumi come fagioli, piselli e lenticchie,<br />

contengono antiossidanti che donano più tono<br />

alla pelle, apportano proteine vegetali e sostituiscono<br />

carne e pesce.<br />

Patate, spinaci e broccoli contengono acido<br />

lipoico, un antiossidante efficace nel contrastare i<br />

danni causati dai radicali liberi. Tra le patate, quelle<br />

americane o “dolci”, sono ricche di carotenoide,<br />

fondamentale per ottenere un’abbronzatura il<br />

più naturale possibile.<br />

Se poi vogliamo evitare scottature e soprattutto<br />

che l’abbronzatura duri anche una volta rientrati<br />

dalle vacanze, occorre fare scorpacciate verde. Rivitalizza e migliora l’elasticità della pelle<br />

di carote, cavoli, zucca, bietole, peperoni stimolando la produzione di collagene, previene<br />

rossi, melone e mango. Sono tutti alimenti le macchie dovute all’invecchiamento e all’esposizione<br />

al sole e infine regola la microcircolazione<br />

che contengono betacarotene che favorisce la<br />

produzione di melanina, utile a neutralizzare la della cute.<br />

produzione di radicali liberi in risposta ai raggi Parola d’ordine è: idratarsi. In estate bisogna<br />

UV, prevenendo l’invecchiamento cutaneo e bere almeno una decina di bicchieri d’acqua al<br />

alcune patologie degenerative.<br />

giorno, oltre a mangiare più frutta e verdura del<br />

Un altro antiossidante (e antinfiammatorio) naturale<br />

è la luteina, in grado di proteggere occhi le vitamine idrosolubili necessarie. Il tutto senza<br />

solito per garantire all’organismo i sali minerali e<br />

e pelle dall’azione dei raggi ultravioletti. La luteina<br />

aiuta anche a ridurre l’infiammazione e il pesce azzurro e frutti di mare che contengono<br />

dimenticarsi di consumare anche frutta secca,<br />

rossore della pelle dopo un’esposizione al sole Omega3 e Omega6, indispensabili anche per<br />

prolungata e previene i tumori della pelle. La si mantenere la pelle giovane.<br />

G<br />

Anche il consumo di pesce<br />

azzurro, zurr<br />

ricco co di Omega 3 e 6, aiuta<br />

a mantenere ere giovane la pelle.<br />

le.<br />

71


BENESSERE<br />

di Gaia Cortese<br />

Non si arriverà<br />

ai picchi di caldo<br />

dello scorso<br />

anno, ma le alte<br />

temperature e<br />

l’afa sono sempre<br />

in agguato. Ecco<br />

come combatterle.<br />

10 consigli<br />

PER COMBATTERE<br />

CALDO E AFA<br />

SSollevati dal non dover vivere nuovamente un’estate<br />

calda e afosa come quella dell’anno scorso,<br />

siamo comunque consapevoli che, anche per<br />

questa stagione, dovremo fare i conti con temperature<br />

ben sopra i 30 gradi e con la consueta<br />

afa che caratterizza ormai il nostro clima estivo.<br />

E se per molti la tregua con il caldo coincide con<br />

la partenza per le tanto sospirate vacanze, per<br />

altri la questione diventa più ardua se di vacanze<br />

all’orizzonte non ce ne sono o se sono state<br />

anticipate tra giugno e luglio. Eppure qualche<br />

accorgimento per vivere bene d’estate, anche<br />

in città, esiste. In ufficio con l’aria condizionata,<br />

in piscina nel weekend e a casa con qualche<br />

stratagemma.<br />

CLIMATIZZATORE E<br />

1DEUMIDIFICATORE<br />

Se in casa avete già un<br />

climatizzatore, avete risolto il<br />

problema a monte. Ricordatevi<br />

solo che la temperatura<br />

impostata deve essere al<br />

massimo tra i 5 e i 7 gradi al<br />

di sotto della temperatura<br />

esterna. Poi preferite sempre la<br />

funzione di deumidificazione<br />

a quella dell’aria condizionata:<br />

l’effetto è più blando e<br />

soprattutto eviterete torcicollo,<br />

blocchi alla schiena o fastidiosi<br />

mal di testa.<br />

73


<strong>Gulli</strong>ver presenta la nuova linea di prodotti a marchio Consilia,<br />

selezionati per darti la qualità delle migliori marche ad un prezzo conveniente ogni giorno.<br />

PROVALI! L’ASSORTIMENTO CONTINUA A CRESCERE!


BENESSERE<br />

SPEGNETE GLI<br />

2APPARECCHI ELETTRONICI<br />

Spegnete tutti i dispositivi elettronici come computer, console per<br />

videogiochi e wi-fi, se il loro utilizzo non è essenziale. Scollegateli<br />

dalla rete elettrica se non li utilizzate soprattutto durante la notte<br />

quando sprigionano calore anche se resta accesa solo la lucina dello<br />

stand-by. Lasciate invece collegato il TV, poiché gli aggiornamenti al<br />

firmware (il software che fa funzionare l’apparecchio) e dei canali del<br />

digitale terrestre avviene via etere proprio durante le ore notturne.<br />

Evitate di utilizzare il forno, soprattutto nei giorni più caldi e afosi.<br />

USCITE SOLO<br />

3DI MATTINA<br />

E NEL POMERIGGIO<br />

Le ore consigliate per<br />

uscire di casa sono di<br />

solito quelle della mattina<br />

presto, fino alle 11 circa,<br />

e quelle del pomeriggio,<br />

dopo le 17. Nelle ore<br />

centrali della giornata,<br />

infatti, il caldo è eccessivo<br />

ed è facile disidratarsi.<br />

In casi più rari, si può<br />

incappare in un colpo di<br />

calore anche solo durante<br />

una passeggiata.<br />

ORGANIZZATE<br />

5IL<br />

FRIGORIFERO<br />

L’importante è bere molto.<br />

Nel frigorifero quindi non<br />

dovrebbe mai mancare acqua e<br />

qualche bevanda fresca con cui<br />

dissetarsi durante la giornata.<br />

Evitate drink troppo zuccherati<br />

che, non solo apportano una<br />

quantità elevata di calorie, ma<br />

non tolgono nemmeno la sete.<br />

Preferite del tè freddo fatto<br />

in casa, una limonata fresca e<br />

dell’acqua aromatizzata con<br />

frutta di stagione che fornisce<br />

vitamine e sali minerali.<br />

INDOSSATE ABITI<br />

4LEGGERI<br />

Preferite abiti in tessuti<br />

naturali come lino o cotone<br />

che assorbono meglio il<br />

sudore e permettono alla<br />

pelle di respirare. Evitate<br />

vestiti aderenti e di materiale<br />

sintetico che vi farebbero<br />

sudare eccessivamente e non<br />

risulterebbero nemmeno<br />

piacevoli se già soffrite il<br />

caldo. Preferite poi il bianco<br />

o i colori chiari che attirano<br />

meno il sole.<br />

75


PORTATE A TAVOLA<br />

6FRUTTA E VERDURA<br />

Fate<br />

pasti leggeri con<br />

cibi freschi e non fate<br />

mancare in tavola<br />

frutta e verdura di<br />

stagione, alimenti ricchi<br />

di minerali e utili per<br />

idratare il corpo. Nel<br />

corso della giornata<br />

spuntini e merende<br />

possono essere fatti con<br />

frullati di frutta fresca,<br />

ma anche con yogurt,<br />

ghiaccioli e gelati alla<br />

frutta.<br />

BENESSERE<br />

9CIR CIRCONDATEVI DI VERDE<br />

Anche se non avete proprio il pollice<br />

verde, provate a far crescere sul<br />

vostro balcone o terrazzo qualche<br />

pianta rampicante o qualche siepe<br />

come la fotinia o il bambù. Le piante<br />

rampicanti su appositi sostegni e le<br />

siepi sempreverdi vi proteggeranno<br />

dai raggi solari, oltre a essere un<br />

vanto estetico per il vostro spazio<br />

esterno.<br />

7NON APRITE TROPPO LE FINESTRE<br />

Sembra una follia, ma in estate uno stratagemma per mantenere fresca<br />

la casa è quello di non fare entrare in casa troppa aria calda. Il cambio<br />

dell’aria quindi va fatto al mattino presto, appena alzati, quando le<br />

temperature sono ancora sopportabili. Cercate di proteggere le finestre<br />

dove batte il sole diretto, chiudendo tapparelle o persiane e installando<br />

tende da sole all’esterno.<br />

8<br />

RINFRESCATEVI<br />

SPESSO<br />

Se avete la possibilità<br />

potete farvi un paio<br />

di docce al giorno per<br />

rinfrescarvi, proprio<br />

come fareste se vi<br />

trovaste in una piscina<br />

all’aperto. Se siete in<br />

ufficio, e non avete l’aria<br />

condizionata, potete<br />

rinfrescarvi bagnandovi<br />

polsi, gomiti e fronte<br />

con acqua fredda. E poi<br />

se proprio in azienda<br />

non ci sentono in fatto<br />

di condizionatori, fate<br />

richiesta per avere<br />

almeno un ventilatore.<br />

10<br />

TENDE ESTERNE<br />

PER RIPARARVI<br />

Le tende da sole esterne creano<br />

delle piacevoli zone d’ombra<br />

dove potersi rilassare. Le<br />

tende offrono poi un’elevata<br />

protezione dai raggi UV (sono<br />

in grado di bloccare tra il 90 e<br />

il 95% dei raggi UV). Maggiore<br />

sarà lo spessore del tessuto,<br />

maggiore sarà la protezione.<br />

Anche il colore della tenda<br />

svolge un ruolo importante in<br />

termini di protezione, i colori<br />

scuri assorbono un quantitativo<br />

maggiore di raggi UV rispetto a<br />

quelli chiari, anche se al tempo<br />

stesso, attirano più calore.<br />

77


Il salumificio Valverde è situato nel cuore dell’Oltrepo<br />

Pavese, zona di antica tradizione nella produzione di ottimi<br />

insaccati, grazie anche al particolare microclima che ne<br />

favorisce la stagionatura e la maturazione.<br />

Dotato di moderne tecnologie per la lavorazione delle<br />

materie prime accuratamente selezionate, garantisce<br />

una produzione di salumi tipici di elevata qualità nel<br />

rispetto delle ricette originali e delle antiche usanze.<br />

IL SALAME DI<br />

VARZI DOP è una<br />

È garantito dal:<br />

È certificato da:<br />

Il consumatore deve sapere che<br />

il Salame di Varzi DOP<br />

è solo quello accompagnato<br />

dal seguente marchio<br />

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE<br />

ALIMENTARI E FORESTALI<br />

Denominazione di Origine Protetta<br />

ai sensi del Regolamento (CE) n° 1107/96<br />

ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (CE) n° 510/06<br />

ISTITUTO PARMA QUALITA’<br />

perchè ottenuto secondo quanto<br />

stabilito dall’antico e rigido<br />

disciplinare di produzione<br />

Per tutti i prodotti garantisce:<br />

• ASSENZA DI GLUTINE E SUOI DERIVATI<br />

• ASSENZA DI PROTEINE DEL LATTE<br />

• ASSENZA DI LATTOSIO<br />

SALUMIFICIO VALVERDE SRL<br />

Loc. Casa Balestrieri<br />

27050 VALVERDE (PV)<br />

Tel. 0383-589901<br />

Fax 0383-586735<br />

www.salumificio-valverde.it


FITNESS<br />

di Davide Grilli<br />

E…STATE<br />

IN movimento!<br />

Da un lato il desiderio di rimettersi in forma, dall’altro<br />

la scarsa voglia di affrontare caldo e afa. Eppure l’estate<br />

è davvero il periodo migliore per rimettere in moto<br />

l’organismo. Tanto più che possiamo scegliere tra<br />

discipline diverse da praticare tutte all’aria aperta.<br />

Estate e sport, due parole che in apparenza sembrano<br />

non andare molto d’accordo. Già, perché a parte<br />

i professionisti che sono obbligati ad allenarsi anche<br />

con il caldo, la stagione estiva mal si concilia con<br />

l’attività fisica, soprattutto quando si è in vacanza o<br />

quando le temperature in città raggiungono picchi<br />

così alti da rendere impensabile l’idea di separarsi<br />

dall’aria condizionata o dal ventilatore di casa.<br />

In realtà sarebbe una buona cosa riuscire ad allenarsi,<br />

magari a ritmi più blandi, anche d’estate. Un<br />

termine che per molti fa rima con ozio. In fondo<br />

basta trovare l’attività ideale e rispettare alcune<br />

basilari regole dettate più che altro dal buon senso.<br />

Non serve infatti un guru dello sport per capire che<br />

le ore da privilegiare per allenarsi, qualsiasi attività<br />

si decida di praticare, sono le prime del mattino<br />

e la sera, in modo da evitare il calore più intenso<br />

che comporta un’eccessiva perdita d’acqua e sali<br />

minerali con il sudore. A proposito di sali minerali,<br />

altra regola fondamentale è quella di idratarsi spesso<br />

e correttamente. Bisogna bere tanto, prima, dopo<br />

e durante. Va bene anche solo acqua fresca. Con<br />

79


FITNESS<br />

Jogging, bicicletta, nuoto. D’estate<br />

si possono so o praticare re molti sport,<br />

tutti t<br />

ti a contatto tto con la natura.<br />

il caldo infatti si perdono discrete quantità di sali<br />

minerali che devono essere costantemente reintegrati,<br />

bevendo ogni 15-20 minuti e assumendo<br />

almeno due litri di acqua al giorno.<br />

Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale.<br />

Un regolare consumo di frutta fresca aiuta<br />

infatti ad avere un costante rifornimento oltre che di<br />

acqua e sali minerali, anche di fruttosio e vitamine.<br />

Da non trascurare, poi, la protezione della pelle<br />

dai raggi del sole con le creme più adatte al proprio<br />

fototipo e un abbigliamento tecnico adeguato<br />

che consenta una corretta traspirazione. Infine,<br />

prima di iniziare, qualche minuto di stretching,<br />

per riscaldare i muscoli, è sempre consigliato.<br />

Per quanto riguarda invece la scelta dello sport<br />

da praticare, beh c’è solo l’imbarazzo della scelta.<br />

Dipende poi dalle proprie preferenze e da dove ci<br />

si trova, in città, al mare o in montagna. Running e<br />

jogging possono essere praticati ovunque. Sono<br />

due attività aerobiche, a costo zero, che fanno molto<br />

bene alla circolazione sanguigna, allenano tutta la<br />

muscolatura e aiutano anche a dimagrire. Poi se si<br />

corre in spiaggia o intorno a un lago di montagna<br />

dà ancora più soddisfazioni. Per chi si trova al mare,<br />

può scegliere tra nuoto, beach volley, beach<br />

soccer e acquagym. Il nuoto è considerato lo sport<br />

più <strong>completo</strong> per eccellenza. È l’attività perfetta per<br />

mettere in movimento tutto il corpo favorendo la<br />

tonicità muscolare. Chi non ama o non sa nuotare<br />

può provare l’acquagym. Sempre più diffusa sui<br />

lidi italiani, questa attività a ritmo di musica viene<br />

organizzata a orari prestabiliti e condotta da un<br />

istruttore. È gratuita e tutti possono partecipare.<br />

Oppure ci si può divertire con gli sport da spiaggia<br />

per antonomasia, il beach soccer e il beach volley.<br />

Le spiagge italiane, in particolare la riviera dell’Adriatico,<br />

sono quasi sempre attrezzate con reti e<br />

campetti che ospitano interminabili partite. Il lato<br />

positivo di praticare questi sport in spiaggia è che<br />

solitamente c’è spazio per tutti, dai più bravi ed<br />

allenati, fino ai bambini. In pratica si svolge un buon<br />

allenamento fisico, in particolare con la pallavolo,<br />

che migliora la coordinazione e l’equilibrio del corpo.<br />

E inoltre ci si diverte e si possono fare anche<br />

interessanti conoscenze. Per chi invece del mare<br />

preferisce passare le vacanze in montagna ci sono<br />

diverse attività da praticare. A cominciare dal ciclismo<br />

o dalla mountain bike. Pedalare in montagna,<br />

infatti, permette di svolgere attività fisica a impatto<br />

zero, nel rispetto della natura e a stretto contatto<br />

con le sue meraviglie. Senza dimenticare i vantaggi<br />

per la salute. Andare in bicicletta migliora la capacità<br />

respiratoria, influisce positivamente sulla pompa<br />

cardiaca, grazie al movimento degli arti, e permette<br />

di consumare una buona quantità di calorie. Per<br />

chi vuole godersi la natura in montagna con meno<br />

sforzo, il trekking è lo sport perfetto per scoprire<br />

tanti luoghi diversi in tutta tranquillità e seguendo<br />

l’andatura che più si preferisce. Non vi resta quindi<br />

che scegliere lo sport più adatto e seguire quelle<br />

piccole regole per passare un’estate all’insegna del<br />

divertimento e della forma fisica.<br />

G<br />

81


Pendente con pappagallini<br />

STILE DI VITA<br />

Passione<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

FA RIMA<br />

CON PROFESSIONE<br />

Un pizzico d’arte nelle vene e un po’ di senso<br />

pratico. Oggi creare un lavoro partendo da<br />

un hobby può non essere così difficile.<br />

Se il lavoro non c’è, ce lo possiamo sempre<br />

creare. Detta così sembra una banalità,<br />

eppure molte persone sono riuscite<br />

a crearsi un’alternativa più che soddisfacente<br />

partendo dalla loro passione. Ovvero sfruttare<br />

ciò che si sa fare bene e trasformarlo<br />

in una vera e propria attività in proprio, in<br />

grado di generare reddito. Una sfida che<br />

oggi è sicuramente meno complicata che<br />

in passato. I social come Facebook e altre<br />

piattaforme simili, aiutano e non poco a raggiungere<br />

più facilmente il target di persone potenzialmente<br />

interessate a ciò che si propone. Non solo, la diffusione<br />

del commercio elettronico consente a tutti<br />

di trovare più facilmente uno sbocco commerciale.<br />

L’importante è essere originali se non unici.<br />

Un po’ come ha fatto Vincenza Barbara che ha iniziato<br />

a realizzare gioielli artigianali in vendita su Internet.<br />

Vincenza ha 32 anni, è nata a Bolzano e circa sei<br />

anni fa si è spostata in Umbria con la famiglia per<br />

mancanza di lavoro.<br />

Come hai iniziato la tua nuova attività?<br />

Ho iniziato circa due anni fa. Prima lavoravo con la<br />

stoffa ma, a causa di un problema alla mano destra<br />

dovuto alla sclerosi multipla, non sono più riuscita<br />

a tenere in mano le forbici. Così ho iniziato a creare<br />

gioielli artigianali. Mi sono sempre ispirata al Giappone<br />

per le mie creazioni perché adoro la cultura e<br />

le tradizioni nipponiche.<br />

Parli di creazioni, di che si tratta?<br />

Realizzo un po’ di tutto, dalle bomboniere per gli<br />

eventi speciali, agli oggetti comuni come orecchini<br />

e accessori per capelli. Il mio limite è la fantasia. Ho<br />

Farfalla per capelli<br />

Parure di fiori<br />

una sorta di mini negozio online (www.etsy.com/it/<br />

shop/essewaydream) in modo che chiunque fosse<br />

interessato può trovare qualche idea alla quale ispirarsi.<br />

Ma posso anche realizzare oggetti, o meglio<br />

creazioni, su misura.<br />

In che modo fai promozione?<br />

Oltre al passaparola, ancora oggi assai efficace e<br />

sicuro, ho creato dei profili su Facebook e Instagram<br />

come essewaydream creation con i quali entro in<br />

contatto con molte persone.<br />

E per le consegne?<br />

Dipendono sempre dalle quantità e dalla complessità<br />

dell’oggetto che devo realizzare. Se si ordinano bomboniere<br />

preferirei avere almeno due mesi di tempo<br />

per lavorarci e reperire tutti i materiali necessari, se<br />

si parla di oggettistica a singoli pezzi in genere in 24<br />

ore riesco a soddisfare la richiesta.<br />

Quali materiali impieghi?<br />

Tutto quello che realizzo è fatto prevalentemente in<br />

resina UV e filo di rame argentato. Le cromie sono<br />

date dai colori per vetro mischiati alla resina o gel<br />

UV. Si possono aggiungere glitter, perle, punti luce<br />

e chi più ne ha più ne metta.<br />

G<br />

83


FAI DA TE<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

ILbarbecue<br />

MI FACCIO<br />

Caldo, giardino, feste e… barbecue. Il protagonista indiscusso sia per<br />

gli amanti della carne o del pesce, sia per i vegetariani che vogliono<br />

preparare stuzzicanti verdure alla griglia. Se non lo avete ancora<br />

acquistato, vi diamo qualche idea per farvene uno su misura.<br />

MINIMALE<br />

Per la sua semplicità questo<br />

progetto rappresenta il<br />

barbecue perfetto per chi non<br />

vuole una struttura fissa, ma<br />

desidera ugualmente godersi<br />

una bella serata all’aperto.<br />

Bastano poche tavole di legno<br />

e qualche vite. La piastra<br />

in metallo deve essere ben<br />

assicurata alla struttura con<br />

supporti in ferro.<br />

IN MURATURA<br />

Il barbecue in mattoni è il<br />

più semplice da realizzare,<br />

sempre che si sappia<br />

maneggiare una cazzuola<br />

da muratore, una bolla e<br />

pochi altri arnesi. Una volta<br />

stabilita la posizione, è<br />

importante realizzare una<br />

solida base in cemento sulla<br />

quale si poseranno i mattoni<br />

refrattari. La larghezza deve<br />

tenere conto delle griglie<br />

e l’altezza del piano di<br />

lavoro, deve essere di circa<br />

un metro, in modo che non<br />

dobbiate chinarvi troppo.<br />

IL BIDONE MAGICO<br />

Le classiche “latte” possono vivere una seconda<br />

vita e trasformarsi in un pratico barbecue portatile.<br />

Con un flessibile si può aprire una sorta di anta<br />

sulla parte superiore che funzionerà da coperchio.<br />

All’interno potrete fissare la griglia e l’eventuale<br />

piastra in acciaio su cui preparare succulenti piatti.<br />

Un’ottima idea per gli amanti dei cibi affumicati.<br />

CUCINA IN PALLET<br />

Non sempre il barbecue è la soluzione ottimale. Alla carbonella e ai<br />

suoi rituali c’è chi preferisce cucinare in maniera tradizionale anche<br />

all’aria aperta. Ecco che al posto della griglia potrete utilizzare<br />

i classici fornelli collegati ad una bombola del gas. La struttura<br />

è realizzata con pallet riciclato, rifinita e arricchita con cassetti e<br />

scomparti dove poter appoggiare tutto ciò che vi occorre.<br />

85


MODA<br />

di Evelin Eugenia Bruno<br />

Fantasie colorate sulla fresca seta<br />

e leggere trasparenze sul cotone.<br />

Ecco il look per un agosto super glam.<br />

SOGNO<br />

di un giorno<br />

d’estate<br />

L’abito Etro farà<br />

innamorare<br />

le fan della<br />

maison con<br />

l’iconica<br />

stampa paisley<br />

in nuance<br />

delicate nei<br />

toni del rosa,<br />

dell’arancione e<br />

del viola.<br />

Fantasia dark per il braccialetto in pelle rossa<br />

intrecciata di Alexander McQueen su cui si posa<br />

l’iconico teschio della maison inglese.<br />

I nuovi Dior So Real<br />

con lenti tricolore<br />

a effetto strappo<br />

sono realizzati in<br />

metallo dorato con<br />

astine in acetato<br />

tartarugato.<br />

Lo stile “vola alto” dei<br />

sandali Provocateur<br />

di Charlotte Olympia.<br />

In pelle di vitello<br />

goffrata grigia,<br />

regalano un’eleganza<br />

lussuosa a ogni<br />

passo.<br />

Profili luminosi<br />

per la borsa Lock<br />

di Valentino<br />

Garavani, una<br />

tracolla che<br />

spicca per la sua<br />

ricca lavorazione<br />

con cristalli<br />

trasparenti e<br />

bianchi.<br />

87


AZZURRO<br />

tropicale<br />

MODA<br />

Orecchino in oro<br />

giallo 14kt firmato<br />

Sydney Evan. Vi<br />

conquisterà con il<br />

design tempestato<br />

di diamanti<br />

bianchi.<br />

La borsa<br />

Classic City S<br />

di Balenciaga<br />

è proposta in<br />

versione “più<br />

urbana che<br />

mai” , in pelle<br />

nera stampata a<br />

motivo graffiti.<br />

I sandali di N°21<br />

emanano un<br />

fascino d’altri<br />

tempi con la<br />

lucentezza<br />

lussuosa del<br />

satin azzurro.<br />

Deliziosamente<br />

scenografici.<br />

Pronte per mete tropicali<br />

con<br />

il pagliaccetto in<br />

seta di Camilla. Il mix di<br />

fantasie è illuminato da<br />

strass colorati.<br />

IN SPIAGGIA<br />

e non solo<br />

I tradizionali<br />

aviator, rivisitati da<br />

Victoria Beckham<br />

con lenti specchiate<br />

arancioni e una<br />

sottile montatura<br />

nera.<br />

La Small Medicine<br />

Pouch di The Row vi<br />

stregherà con il suo<br />

design piatto e ultra<br />

minimale in pelle<br />

color latte e cerchio<br />

smaltato rosso.<br />

Le ballerine con lacci alla<br />

schiava di JW Anderson<br />

hanno scalato la classica<br />

delle nuove It-shoes di<br />

stagione più amate da<br />

influencers e style icon.<br />

Splende di oro rosato<br />

arricchito da un<br />

diamante bianco,<br />

l’anello Madame<br />

Bovary di Stone Paris.<br />

Capo estivo par eccellenza,<br />

il caftano si trasforma in un<br />

passe-partout raffinatissimo<br />

in questo modello corallo<br />

firmato Heidi Klein.<br />

89


L’ARCA<br />

DEGLI ANIMALI<br />

ONLUS<br />

Questo mese l’associazione L’arca degli animali<br />

Onlus di Voghera dedica questa rubrica<br />

ad un tema di grande attualità: l’abbandono<br />

degli animali. Che non solo è un reato punito<br />

dalla legge, ma anche un gesto di forte inciviltà.<br />

«Il cane è il miglior amico dell’uomo”», una<br />

frase più vera di questa non esiste. I nostri amici<br />

a quattro zampe sono sempre con noi ogni<br />

momento e non ci abbandonano mai, perché<br />

dovremo farlo noi?<br />

Come ogni anno l’estate è il periodo peggiore<br />

per gli animali domestici. Alcune persone li<br />

portano in vacanza, invece altri se ne disinteressano<br />

completamente. Il risultato è che decine<br />

di migliaia di animali sono abbandonati. Molti<br />

rischiano la vita sulle strade, in balia delle auto,<br />

altri non resistono al sole e spesso muoiono<br />

di fame e di stenti. Come sempre la nostra<br />

associazione è testimonial di campagne contro<br />

l’abbandono ed è in prima fila per coordinare<br />

un servizio di pattugliamento sulle autostrade<br />

italiane per salvare il più alto numero di animali.<br />

Inoltre l’associazione ha lanciato una campagna<br />

social sulla pagina Facebook dal titolo Fido<br />

in vacanza con me. Una campagna che è<br />

contemporaneamente anti abbandono estivo<br />

e ludica. Grazie a tanti amici sono pervenute<br />

fotografie che ritraggono il proprio cane o<br />

gatto durante le ferie. Un modo simpatico per<br />

dire che non tutti sono incivili.<br />

Sono immagini che tutti noi vorremmo vedere<br />

a migliaia per poter dire, finalmente, che l’Italia<br />

ha una cultura civica e responsabile.<br />

Per info Luciana 320 2118727<br />

AMICI ANIMALI<br />

di Luciana Zucchi<br />

ANIMALI ABBANDONATI<br />

ECCO COSA FARE<br />

Secondo un’analisi di Coldiretti/Ixe’, quest’estate, quasi un<br />

italiano su tre (29%) parte in vacanza con il proprio animale.<br />

Un dato positivo, senza dubbio, che dimostra come la cultura<br />

dell’ospitalità “pet friendly” stia prendendo piede lungo tutta<br />

la Penisola. Eppure il numero di animali abbandonati non<br />

diminuisce. Secondo la Lav (Lega anti vivisezione), ogni anno<br />

in Italia vengono abbandonati in media 80 mila gatti e 50<br />

mila cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti<br />

o di stenti. Le punte massime di<br />

abbandoni si registrano proprio<br />

nel periodo estivo (25-30%), in<br />

concomitanza con le vacanze.<br />

Una pratica disumana e incivile<br />

che per di più è un reato punito<br />

dalla Legge con l’arresto fino a<br />

un anno o con una multa fino a<br />

10.000 euro.<br />

Ma che cosa si deve fare nel caso<br />

in cui si assista ad un abbandono?<br />

Se siete in grado di individuare i responsabili, denunciateli<br />

immediatamente alle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia<br />

di Stato, Corpo Forestale o Polizie locali). Nel caso in cui non<br />

siano noti i colpevoli, raccogliete tutti gli elementi utili ad<br />

individuare i responsabili (per esempio il numero di targa<br />

del veicolo). Se l’animale abbandonato è un cane accertatevi<br />

che non sia ferito e avvicinatelo con prudenza e calma in<br />

modo da non spaventarlo ulteriormente. Controllate per<br />

prima cosa se è provvisto di medaglietta o tatuaggio sulla<br />

coscia destra o nell’orecchio destro, in modo da risalire al<br />

proprietario. In ogni caso denunciate subito il ritrovamento<br />

alle forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario pubblico.<br />

Se invece vi trovate di fronte ad un gatto, è necessario capire<br />

se sia stato effettivamente smarrito o abbandonato o se sia<br />

un girovago a passeggio. Per il gatto non c’è l’obbligo di<br />

iscrizione all’anagrafe e quindi non esiste un contrassegno<br />

di riconoscimento.<br />

G<br />

ECCO I NUMERI E GLI INDIRIZZI WEB UTILI:<br />

Corpo Forestale dello Stato – 1515<br />

www3.corpoforestale.it<br />

Carabinieri – 112 - www.carabinieri.it<br />

Polizia di Stato – 113 - questure.poliziadistato.it<br />

Guardia di Finanza – 117 - www.gdf.it<br />

Polizie Municipali-Locali-Provinciali - Centralini<br />

Comuni e Province – www.comuni-italiani.it<br />

Vigili del Fuoco – 115 - www.vigilfuoco.it<br />

Capitanerie di Porto-Guardia Costiera – 1530<br />

www.guardiacostiera.it<br />

Servizi Veterinari Aziende USL -<br />

www.ministerosalute.it<br />

Lo studio medico veterinario più vicino -<br />

www.struttureveterinarie.it<br />

91


Passatempo<br />

di Francesco Orsenigo<br />

strani<br />

ANIMALI<br />

Vi piacciono gli animali? E se la risposta è sì, limitate le vostre attenzioni ai soliti cane e gatto oppure vi<br />

interessano anche le specie più esotiche e meno note? Fate uscire il Piero Angela che è in voi e mettete<br />

alla prova le vostre conoscenze sul mondo animale, rispondendo a queste sei domande... bestiali.<br />

Attenti però a non farvi ingannare dalle immagini.<br />

PARTIAMO...<br />

3 Per catturare le prede, il pesce arciere<br />

usa una particolare tecnica. Quale?<br />

A - Emette un liquido velenoso dall’ano<br />

B - Le abbatte con uno sputo<br />

C - Le tramortisce con un colpo di coda<br />

1 Qual è la caratteristica del basilisco<br />

verde, lucertola sudamericana della famiglia<br />

delle iguane?<br />

A - Fulmina le prede con lo sguardo<br />

B - Cammina sull’acqua<br />

C - Lancia aculei velenosi<br />

2 Alla fine del Settecento, un esploratore<br />

in rotta attraverso l’Atlantico avrebbe potuto<br />

to<br />

avvistare un animale oggi estinto. Quale?<br />

A - Alca impenne<br />

B - Uccello elefante<br />

C - Dodo<br />

92


6 Gli animali che seguono sono tutti<br />

piuttosto diversi da quanto il loro nome<br />

farebbe supporre. Solo uno, però, non è un<br />

mammifero. Quale?<br />

A - Volpe volante<br />

B - Orso d’acqua<br />

C - Cane della prateria<br />

4 Quale fra i seguenti animali è in realtà<br />

una creatura leggendaria?<br />

A - Serpente arcobaleno<br />

B - Mostro di Gila<br />

C - Drago di Komodo<br />

5 Quale fra i seguenti animali non<br />

appartiene al gruppo dei felidi?<br />

A - Tigre del Bengala<br />

B - Tigre della Malesia<br />

C - Tigre della Tasmania<br />

In base alle risposte giuste sei...<br />

5/6: ...promosso a pieni voti.<br />

Le sai davvero tutte!<br />

3/4: ...abbastanza preparato,<br />

ma puoi migliorare.<br />

1/2: ...una frana. Ma rallegrati<br />

sei in buna compagnia!<br />

1 Cammina sull’acqua. Correndo in posizione eretta, il basilisco “schiaffeggia”<br />

la superficie dell’acqua con le zampe posteriori: in questo modo si crea una<br />

piccola sacca d’aria che gli permette di non affondare, almeno per un po’. Questa<br />

strabiliante abilità è valsa all’animale il soprannome di “lucertola Gesù Cristo”.<br />

2 Alca impenne. Questo uccello marino, simile a un pinguino, era diffuso sulle<br />

coste di Norvegia e Canada fino a metà Ottocento, mentre Dodo (nella foto) e<br />

uccello elefante all’inizio del Settecento erano già estinti. In più, non avrebbero<br />

mai potuto trovarsi nell’Atlantico in quanto originari, rispettivamente, dell’isola<br />

Mauritius e del Madagascar, nell’Oceano Indiano.<br />

3 Le abbatte con uno sputo. Si tratta di pesci della famiglia Toxotidae, che vivono<br />

nelle lagune di Asia e Australia. Si cibano degli insetti e dei ragni che stazionano<br />

sui rami bassi delle mangrovie e, dopo essersi avvicinati alle prede nuotando<br />

appena sotto la superficie, le fanno cadere sputando un violento getto d’acqua.<br />

4 Serpente arcobaleno. In una terra ricca di serpi come l’Australia, il Serpente<br />

arcobaleno appartiene però alla mitologia degli aborigeni, che lo considerano<br />

il creatore della Terra. Il drago di Komodo (nella foto) è un rettile gigante dell’Indonesia<br />

mentre il mostro di Gila è una lucertola velenosa presente in Messico<br />

e nel Sud degli Usa.<br />

5 Tigre della Tasmania. Nonostante il nome, si tratta di un marsupiale, conosciuto<br />

anche come lupo della Tasmania o tilacino. Dall’aspetto simile a quello di<br />

un cane, ma con un evidente striatura sulla parte posteriore, è stato dichiarato<br />

estinto nel 1936. Da allora, però, continuano gli annunci di presunti avvistamenti.<br />

6 Orso d’acqua. Non è un orso e neppure un mammifero: con questo nome si indicano<br />

i tardigradi, animaletti microscopici capaci di sopravvivere nelle condizioni<br />

più estreme. La volpe volante (nella foto) è invece un grosso pipistrello diffuso<br />

nell’Asia tropicale, mentre il cane della prateria è un roditore del Nord America.<br />

93


Passatempo<br />

IL CRUCIVERBA E LA PAROLA NASCOSTA<br />

(E.E.B.)<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />

10 11 12<br />

13 14 15 16<br />

17 18 19<br />

20 21 22 23 24<br />

25 26 27 28 29 30<br />

31 32 33 34 35<br />

36 37<br />

Allena la tua mente<br />

con il Cruci<strong>Gulli</strong><br />

di questo mese<br />

Orizzontali: 1. Artista che dipinge valli e boschi – 10. Reddito<br />

di inclusione (sigla) – 11. Ne tue ne sue – 12. Una famosa<br />

marca di articoli per l’infanzia – 13. Può essere bianco, bruno<br />

o grizzly – 15. Lo è un essere sprovvisto di pigmentazione<br />

melaninica – 17. Organisation for Economic Co-operation<br />

and Development – 19. Il Dio egizio del sole – 20. Il celeberrimo<br />

Holiday – 21. Moneta messicana d’argento, da cinque<br />

pesos, coniata nel 1951 – 25. Lo dice l’incerto – 26. Ne è<br />

vittima chi viene messo da parte – 31. Piccolo comune della<br />

provincia di Siracusa – 34. Design Human Engineering – 35.<br />

Lo si dice quando è troppo tardi – 36. Nipote di Re Artù e<br />

cavaliere della Tavola Rotonda – 37. Contrario di women – 38.<br />

Noleggio privo di ogi – 39. Sigla sui siti internet del governo<br />

– 41. Bellissimo fiore pieno di petali – 43. Apparecchio che<br />

serve a raccogliere e analizzare al microscopio il pulviscolo<br />

atmosferico – 46. Per noi, vi nasce il sole – 47. Il gol effettuato<br />

nella propria porta – 49. Sigla<br />

di tutto mercato web – 50. Basic<br />

Identity Data Elements – 51. Nel<br />

linguaggio scientifico, indica riferimento<br />

all’occhio – 53. Città dove<br />

è situata la Porta dei Leoni – 55.<br />

Congiunzione negativa corrispondente<br />

a non – 57. La molecola<br />

della acetilcolina – 58. Tra due<br />

e quattro – 60. Una compagnia<br />

di corriere espresso – 62. Logico,<br />

privo di contraddizioni – 63.<br />

Si è sempre alla ricerca di quello<br />

interiore.<br />

38 39 40 41 42<br />

43 44 45 46<br />

94<br />

47 48 49<br />

50 51 52<br />

53 54 55 56<br />

57 58 59 60 61<br />

62 63<br />

Verticali: 1. Non sono contro –<br />

2. Così è chiamata l’aviazione della<br />

marina – 3. Dwight, 34° Presidente<br />

degli Stati Uniti – 4. Mattina, sugli<br />

orologi digitali – 5. Lo dice chi è<br />

d’accordo – 6. Colla...per capelli –<br />

7. Lo tiene la nonna sulle spalle<br />

– 8. Tasso di interesse puro applicato<br />

ad un finanziamento – 9.<br />

Lo era il trottolino nella canzone<br />

di Minghi e Mietta – 14. Poco in<br />

centro – 16. Organismo che vive<br />

ancorato al fondo marino – 18.<br />

Inizio di Dharma – 20. Valle prealpina<br />

bergamasca – 22. Una parte di ieri – 23. Direct Stream<br />

Digital – 24. Iniziali del noto poeta italiano (foto in alto)<br />

Ungaretti – 27. La dolce del film con Jack Lemmon e Shirley<br />

Mac Laine – 28. Originarie della Francia, sono a base di uova<br />

e possono essere sia dolci sia salate – 29. Ne è affetto chi ha<br />

una statura molto bassa – 30. Iniziali di Irvine, pilota della<br />

Formula 1 – 32. È noto quello di Garda – 33. Animosa senza<br />

la seconda e la quarta – 39. Lo sono le strutture culturali “dei<br />

goti” – 40. Valido, in corso – 42. Air Transport World – 44.<br />

Caratteristica di un oggetto che ha sei facce uguali – 45.<br />

Tipo di farina – 48. Capo e coda della Lodovica nella foto<br />

in basso (Lodovica Comello) – 52. Iniziali del Nurmi, atleta<br />

finlandese anche detto “finlandese volante” – 53. Il computer<br />

con la mela morsicata – 54. European Reference Network –<br />

56. Lo Tse-tung rivoluzionario e politico cinese – 59. Mezzo<br />

etto – 61. Giorno.<br />

Risolvete il cruciverba e scoprite le parole segrete celate nei quadretti a fondo grigio. Un piccolo<br />

aiuto? Ne parliamo nelle pagine <strong>Gulli</strong>ver (52-55) insieme a Gianpiero Chiapparoli.


Arriva in Italia, dopo aver<br />

girato diversi Paesi<br />

del Sud America, una<br />

mostra con una storia molto<br />

particolare. Doveva essere<br />

inaugurata per la prima volta<br />

in Cile nel 1973, precisamente<br />

il 13 settembre. Tutto era<br />

pronto, le opere erano già<br />

tutte arrivate nella capitale<br />

cilena, ma l’inaugurazione fu<br />

bruscamente annullata dal<br />

colpo di Stato che Augusto<br />

Pinochet portò a compimento<br />

proprio durante quei<br />

giorni. La mostra fu dunque<br />

sospesa divenendo famosa<br />

come la “exposicion pendiente”.<br />

A distanza di oltre 40 anni<br />

questa straordinaria collezione<br />

è state finalmente esposta<br />

prima in Cile (2015), in seguito in Argentina (2016), in<br />

Perù (2017) e ora in Italia.<br />

Tutti i lavori dei grandi muralisti appartenevano alla collezione<br />

di Alvar Carrillo Gil e di sua moglie Carmen Tejero<br />

e rischiavano la distruzione. Il lieto fine ha permesso di<br />

salvare e di fare giungere sino a noi le 70 opere dei tre<br />

grandi artisti: José Clemente Orozco, Diego Rivera e Da-<br />

MOSTRE<br />

di Maurizio Ferrari<br />

MÉXICO<br />

LA PITTURA DEI GRANDI MURALISTI E GLI SCATTI<br />

DI VITA DI DIEGO RIVERA E FRIDA KAHLO<br />

È la “exposicion pendiente”, ovvero la mostra “Orozco Rivera Siqueiros” che si sarebbe<br />

dovuta tenere nel 1973 a Santiago del Cile, interrotta dal colpo di stato di Pinochet.<br />

David Alfaro Siqueiros,<br />

Zapata ata (1966)<br />

6)<br />

IN AGENDA<br />

José Clemente Orozco,<br />

Prometeo eo (1944)<br />

Fino al 09.09.2018<br />

Palazzo Ducale (Genova)<br />

www.mostramexico.it<br />

vid Alfaro Siqueiros, figure di spicco<br />

della cultura messicana e internazionale.<br />

La loro arte rappresenta<br />

l’eccellenza della pittura muralista,<br />

una delle correnti più importanti<br />

del XX secolo a livello internazionale.<br />

Alle opere esposte si affianca<br />

un’ampia documentazione dei murales originali, realizzata<br />

con moderne tecnologie di video animazione in<br />

alta definizione che consentono di ammirare e localizzare<br />

le opere principali dei tre muralisti nelle varie città<br />

del Messico. Completa questa esposizione un’ampia raccolta<br />

fotografica dedicata alla vita e alla storia artistica tra<br />

Diego Rivera e Frida Kahlo.<br />

COMO<br />

Fino al 09.09.2018<br />

FIORI DI VETRO<br />

Villa Carlotta - Tramezzina (Co)<br />

www.villacarlotta.it<br />

AOSTA<br />

17.06.2018 - 21.10.2018<br />

HENRI CARTIER-BRESSON -<br />

LANDSCAPES<br />

Forte di Bard (Ao)<br />

www.fortedibard.it<br />

MILANO<br />

Fino al 23.09.2018<br />

VIAGGIO NEL TEMPO CON<br />

M4. LE NUOVE SCOPERTE<br />

ARCHEOLOGICHE.<br />

Civico Museo Archeologico (Milano)<br />

www.comune.milano.it/<br />

museoarcheologico<br />

MILANO<br />

Fino al 09.09.2018<br />

ABITANTI. SETTE SGUARDI<br />

SULL’ITALIA DI OGGI<br />

Triennale di Milano<br />

www.triennale.org<br />

TORINO<br />

Fino al 17.09.2018<br />

CARLO MAGNO VA ALLA GUERRA<br />

CAVALIERI E AMOR CORTESE NEI<br />

CASTELLI TRA ITALIA E FRANCIA<br />

Palazzo Madama, Museo civico d’arte<br />

antica<br />

www.palazzomadamatorino.it<br />

95


SEI IN ? PENSIONE,<br />

HAI ALMENO 65 ANNI ?<br />

HAI ALMENO 65 ANNI<br />

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IL MERCOLEDI<br />

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ESCLUSI PUNTI VENDITA AFFILIATI NON ADERENTI ALL’INIZIATIVA


LIBRI<br />

di Nunzia Picariello<br />

I LIBRI DEL MESE<br />

Ian McGuire<br />

LE ACQUE DEL NORD<br />

Einaudi – 278 pagine – 19,50 €<br />

Nel 1859 Patrick Summer si imbarca sulla<br />

Volunteer, un baleniera in rotta verso la baia<br />

di Baffin, tra Canada e Groenlandia. Non<br />

si sa bene la ragione del viaggio e quale<br />

segreto si porti dietro. Presto Summer si<br />

renderà conto di essere su una nave di<br />

dannati. Per chi ama il thriller avventuroso.<br />

Robert Macfarlane<br />

LE ANTICHE VIE. UN ELOGIO<br />

DEL CAMMINARE<br />

Einaudi – 408 pagine – 14,00 €<br />

Robert Macfarlane è stato definito l’ultimo<br />

poeta della natura, per la sua capacità di<br />

osservare gli ambienti e di riproporli come<br />

immaginazioni vivide. Lo fa camminando:<br />

raccontandoci la storia di strade e di passi,<br />

tracciando geografie di uomini e sentimenti.<br />

Chris Offutt<br />

COUNTRY DARK<br />

Minimum Fax – 235 pagine – 15,30 €<br />

Dopo aver combattuto nella guerra di Corea,<br />

Tucker torna nel Kentucky. È partito ragazzo,<br />

torna uomo, reduce, senza medaglie. Quello<br />

che gli importa è tornare alla sua terra. Avrà<br />

una famiglia e quando l’equilibrio costruito<br />

a fatica sarà minacciato, Tucker farà di tutto<br />

per difendere il suo amore e la sua dignità.<br />

Davide Van de Sfroos<br />

LE PAROLE SOGNATE<br />

DAI PESCI<br />

La nave di Teseo – 101 pagine – 13,00 €<br />

Mario, dopo cinque anni in manicomio<br />

torna alla pensione Magnolia. La sua valigia,<br />

rimasta aperta, si trasforma in una specie di<br />

bocca che erutta oggetti, ognuno dei quali<br />

avrà il potere di riportare indietro nel tempo<br />

le persone presenti nella pensione.<br />

Ma perché Saverio non si rivela? E se<br />

l’utente sconosciuto che le scrive fosse<br />

qualcun altro? Come fa a conoscere ogni<br />

dettaglio della loro storia?<br />

PAOLA BARBATO<br />

IO SO CHI SEI<br />

Piemme – 515 pagine – 18,50 €<br />

Lena era una ragazza vincente: determinata, brillante,<br />

brava, sicura di sé. Almeno in apparenza. L’incontro<br />

con Saverio, più giovane di lei, riesce a scombinarla<br />

e a farle cambiare completamente rotta. Lena per amore<br />

cambia capelli, vestiti ma soprattutto inizia a non essere<br />

più sicura di nulla. Saverio poi scompare. Viene dato per<br />

morto, affogato nell’Arno. Passano due anni e la vita di<br />

Lena è ancora piena di dolore per la scomparsa del suo<br />

amore. La svolta è il ritrovamento, nella cassetta della posta,<br />

di un cellulare. La ragazza pensa ad un errore, ma a<br />

quel numero arrivano dei messaggi per lei. All’inizio non<br />

ci fa caso ed esce con Argo, il<br />

suo amico peloso, per la solita<br />

passeggiata. Rincasando trova<br />

un terzo messaggio, questa<br />

volta con un’immagine che la<br />

ritrae insieme all’animale proprio<br />

pochi istanti prima. Lena<br />

comprende che quello che sta<br />

accadendo nulla ha a che fare<br />

con uno scherzo. Tanto più che<br />

nei messaggi, lo sconosciuto le<br />

scrive “Ciao Maria”. Due parole<br />

che esplodono nel suo cuore<br />

come una bomba. Una sola<br />

persona al mondo la chiamava<br />

così: Saverio. Da quel momento<br />

il cellulare e il misterioso mandante, saranno l’ossessione<br />

di Lena. La sua speranza di ritrovare Saverio. Non importa<br />

cosa dovrà dire o fare. Non importa se dovrà compiere<br />

azioni terribili. Ben presto le persone intorno a lei iniziano<br />

a morire e forse la sua stessa vita è in pericolo. A questo<br />

punto entrerà sulla scena Caparzo, poliziotto soprannominato<br />

la Bestia per i suoi modi di fare. Con questo nuovo<br />

intenso thriller (primo di una trilogia) la scrittrice Paola Barbato<br />

si conferma una delle regine del brivido made in Italy.<br />

Io so chi sei è un romanzo complesso, analitico, con un stile<br />

asciutto che permette la “visione” della scena e nello stesso<br />

tempo, tiene l’attenzione viva fino all’ultima pagina.<br />

97


OROSCOPO<br />

di Lily<br />

ARIETE<br />

21 marzo - 20 aprile<br />

TORO<br />

21 aprile - 20 maggio<br />

GEMELLI<br />

21 maggio - 21 giugno<br />

CANCRO<br />

22 giugno - 22 luglio<br />

Se siete in fase di cambiamento, i<br />

dubbi non vi danno tregua, specialmente<br />

se ciò accade nell’ambiente lavorativo.<br />

Dovrete prestare la massima<br />

attenzione per evitare errori e uscirne<br />

illesi. Nessuno degli ultimi flirt si è<br />

rivelato così importante e, se uscite<br />

da una separazione, fate bene a non<br />

impegnarvi ancora. Se invece siete in<br />

coppia e avete superato insieme momenti<br />

duri, ora comincia un periodo<br />

tranquillo. La stanchezza è alle spalle,<br />

anche se a causa del lavoro avrete<br />

poco tempo per le ferie. Approfittatene<br />

per un check-up medico.<br />

Nel lavoro ci sono ancora alcuni problemi,<br />

ma non vi dovete scoraggiare<br />

perché riuscirete a superare gli ostacoli<br />

a patto che accettiate qualche<br />

rinuncia. In amore avete bisogno<br />

di sentirvi tranquilli ed è questo il<br />

momento giusto per incontri belli e<br />

importanti. Anche le coppie di lunga<br />

durata devono rimettere le cose a<br />

posto per far sì che i problemi esterni<br />

non influiscano nella vita privata,<br />

specialmente se negli ultimi tempi<br />

avete discusso troppo. Non stressatevi<br />

e curatevi di più anche cercando di<br />

evitare l’aria condizionata.<br />

Chi lavora in proprio se la sta cavando<br />

bene nonostante un leggero<br />

calo delle entrate. Proseguite senza<br />

lanciarvi a capofitto, rischiate di sbagliare.<br />

Attenti ai conti in sospeso e a<br />

chi desidera mettervi i bastoni tra le<br />

ruote. Per l’amore, non potrebbe esserci<br />

momento migliore e le amicizie<br />

diventano qualcosa di più. Le piccole<br />

crisi che hanno colpito la coppia<br />

spariranno lasciando il posto a tante<br />

desiderate coccole. Nonostante la<br />

stanchezza iniziale, finalmente vi<br />

riprenderete le vostre forze, ma fate<br />

attenzione a piccoli dolori.<br />

Non arrabbiatevi perché nella maggior<br />

parte dei casi è solo tempo perso.<br />

Anche raggiungere un accordo con chi<br />

non avreste mai pensato, in realtà,<br />

potrebbe rivelarsi vantaggioso per<br />

il vostro lavoro. In famiglia è un po’<br />

faticoso mantenere i rapporti a causa<br />

di problemi nell’ambito professionale<br />

di uno dei coniugi. Anche le finanze<br />

non vi aiutano per potervi concedere<br />

una vacanza meritata e le questioni<br />

legali vanno risolte il prima possibile.<br />

Arriverà presto una fase più pesante<br />

del previsto; riposatevi e divertitevi<br />

perché ne avete un assoluto bisogno.<br />

LEONE<br />

23 luglio - 23 agosto<br />

VERGINE<br />

24 agosto - 22 settembre<br />

BILANCIA<br />

23 settembre - 22 ottobre<br />

SCORPIONE<br />

23 ottobre - 22 novembre<br />

Siete arrabbiati e vorreste poter tirare<br />

fuori tutto ciò che vi angustia, ma così<br />

facendo rischiereste di mandare in<br />

fumo tutto il lavoro fatto finora. Siete<br />

annoiati dalla routine, non dovrete<br />

scappare ma costruire. Dopo tanta<br />

sofferenza arriva l’amore e potrete<br />

fare progetti a due. Mettetevi nei<br />

panni dell’altro e riuscirete a capire<br />

molte cose in più che faranno bene<br />

alla coppia, siate coraggiosi e imparate<br />

a chiedere scusa. Relax è la parola<br />

d’ordine, specialmente ora che siete<br />

così stressati, poi vedrete che in poco<br />

tempo vi riprenderete.<br />

La vostra energia è in grado di illuminare<br />

anche le altre persone, per<br />

questo cercano sempre voi per rappresentare<br />

l’azienda a convention,<br />

presentazioni. Quindi non rinunciate<br />

e andate facendovi guidare dall’istinto.<br />

Chi si è separato, è riuscito a<br />

trovare un altro amore e tutti i rapporti<br />

interpersonali sono più semplici<br />

a dispetto di altri momenti più bui.<br />

Sono avvantaggiati i nuovi progetti<br />

di famiglia. Non rimanete bloccati nel<br />

vostro passato, ma guardate al futuro<br />

con più fiducia e vedrete che anche la<br />

vostra salute ve ne sarà riconoscente.<br />

I problemi economici che pensavate<br />

di lasciare da parte, torneranno. Troverete<br />

presto una soluzione che vi<br />

aiuterà a risolverli una volta per tutte.<br />

Le nuove iniziative hanno bisogno di<br />

diventare priorità importanti e saranno<br />

ben accette. I flirt veloci ora sono i<br />

vostri unici obiettivi, con quello sfondo<br />

di magia che c’è solo quando nasce<br />

il primo amore. Per le coppie che<br />

hanno superato le crisi, si prospetta<br />

un po’ di luce. In arrivo un fiocco rosa<br />

o azzurro? Il momento è propizio. Se<br />

avete qualche acciacco, un buon allenamento<br />

è ciò che ci vuole.<br />

Sarete molto nervosi, ma i viaggi vi<br />

aiuteranno a distendervi e rilassarvi<br />

come meritate. Le novità che vi piacciono<br />

vi aspetteranno al varco e vi<br />

aiuteranno a superare molti ostacoli.<br />

I nuovi flirt diventeranno qualcosa di<br />

importante e, per chi ha concluso una<br />

storia, potrebbe esserci un ritorno di<br />

fiamma. Divertitevi e lasciatevi andare<br />

all’amore nella sua bellezza totale,<br />

senza diventare gelosi. La salute va<br />

meglio anche grazie alla riduzione<br />

di certi fastidi e nervosismi che non<br />

vi lasciavano stare. Circondatevi di<br />

persone che amate e starete meglio.<br />

SAGITTARIO<br />

23 novembre - 21 dicembre<br />

CAPRICORNO<br />

22 dicembre - 20 gennaio<br />

ACQUARIO<br />

21 gennaio - 19 febbraio<br />

PESCI<br />

20 febbraio - 20 marzo<br />

Siete più rilassati e le tensioni si sono<br />

affievolite. È il momento giusto per<br />

costruire i vostri progetti per il futuro.<br />

Quelli che devono usare l’estro<br />

per il lavoro, saranno avvantaggiati<br />

e avranno successo in poco tempo,<br />

anche con un cambiamento. Gli innamorati<br />

che ultimamente hanno<br />

avuto problemi, grazie ad uno stacco<br />

vacanziero, ritroveranno la passione.<br />

Anche chi cerca un nuovo amore avrà<br />

la strada spianata e chi chiude una<br />

storia, lo fa sapendo di aver fatto la<br />

cosa giusta. Il fisico dopo tanto, ritrova<br />

la sua vitalità.<br />

Le finanze sono buone e gli investimenti<br />

porteranno buoni profitti. Chi<br />

è in difficoltà con il lavoro troverà presto<br />

una soluzione, anche se transitoria.<br />

Tutto ciò che avevate immaginato<br />

e sognato per la vostra carriera, può<br />

essere a portata di mano. Chi da poco<br />

si è sposato oppure ha iniziato una<br />

convivenza, ha un bellissimo futuro<br />

di fronte, pieno di bellissimi progetti.<br />

Chi si fa prendere dallo sconforto non<br />

vede ciò che l’amore può portare.<br />

Siate più positivi. La forza fisica finalmente<br />

torna da voi facendovi stare<br />

decisamente meglio.<br />

Siete molto nervosi specialmente con<br />

le persone che nella sfera lavorativa<br />

vogliono tarparvi le ali. Pensate bene<br />

a ciò che volete fare prima di farlo e<br />

siate consapevoli della vostra scelta.<br />

Lasciate il passato lì dove deve stare<br />

e riempite la vostra vita di cose belle<br />

lasciando spazio all’amore, specialmente<br />

se siete single. Le coppie che<br />

vivono una crisi, dovranno trovare un<br />

confronto per capire cosa sarà meglio<br />

fare. Dovrete stare più attenti alla salute,<br />

non esagerate con il lavoro. Fate<br />

lunghe passeggiate o gite in luoghi<br />

immersi nel verde.<br />

Non tutti potranno permettersi le<br />

vacanze, ma è il momento giusto per<br />

fare programmi sul fronte del lavoro.<br />

Non buttatevi nell’ignoto, ma seguite<br />

ciò che conoscete bene e che vi da più<br />

probabilità di evolversi in qualcosa di<br />

stabile e duraturo. Le coppie che sono<br />

uscite insieme dall’ultima tempesta,<br />

consolidano il rapporto che potrà<br />

durare per molto tempo. Non siete<br />

mai contenti. I neo sposi stanno già<br />

vivendo un momento di crisi. Il vostro<br />

fisico sta decisamente meglio, ma<br />

cercate ugualmente di non strafare<br />

agitandovi troppo.<br />

98


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