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COPIA OMAGGIO<br />
GIO<br />
La rivista dei supermercati<br />
AGOSTO 2018/ n°17 - ANNO II<br />
VIAGGIO G I NELLA L QUALITÀ<br />
PASSATEMPO DESIGNLIBRI MOSTREMODAAMICI ANIMALIOROSCOPO<br />
BENESSERE<br />
LA DIETA<br />
DEL SOLE<br />
Russia:<br />
FITNESS<br />
TUTTI IN FORMA<br />
ALL’ARIA APERTA<br />
le 11 città<br />
dei Mondiali<br />
PRONTI<br />
PER LE<br />
VACANZE
SOMMARIO<br />
25<br />
7 EDITORIALE<br />
Agosto è arrivato e mancano ormai pochi giorni al<br />
momento più atteso dell’anno: le ferie estive.<br />
11 ATTUALITÀ<br />
Maglione scuro e camicia a quadri. Così ricorderemo<br />
Sergio Marchionne, mancato lo scorso 25 luglio.<br />
15<br />
43<br />
15 COVER STORY / PARTENZA SMART<br />
Tutto quello che dovete sapere prima di partire per le<br />
vacanze, inclusa la scelta della valigia.<br />
25 FOCUS / LA STORIA DEL CIBO<br />
Che cosa mangiavano gli uomini delle caverne? E gli<br />
antichi greci? Viaggio attraverso la storia del cibo.<br />
33 TENDENZE / SOFT DRINK<br />
Piacciono le bevande green e salutistiche dai gusti<br />
esotici, ma si riscoprono anche la cedrata e il chinotto.<br />
37 NUTRIZIONE / LA PESCA<br />
Dolce, succosa e ricca di importanti sostanze nutritive,<br />
deve essere sempre presente nelle diete estive.<br />
43 RICETTE / PIATTO UNICO PER L’ESTATE<br />
Con il caldo non è il momento delle grandi abbuffate,<br />
meglio ricette più leggere, ma sempre ricche di sapori<br />
grazie ai tesori dell’orto. Tre piatti salati e un dessert.
SOMMARIO<br />
61<br />
52 VOLPEDO LA PATRIA DELLE PESCHE<br />
Sono gustose, saporite e grandi. Gianpiero<br />
Chiapparoli, direttore commerciale di Volpedo<br />
Frutta, ci spiega il perché.<br />
56 CHIAVARI: IL NEGOZIO 2.0<br />
Il punto vendita, inaugurato lo scorso 5 luglio,<br />
rappresenta il nuovo modello distributivo di<br />
<strong>Gulli</strong>ver per le piccole e medie superfici.<br />
61 VIAGGI / CITTÀ MONDIALI<br />
Le undici città che hanno ospitato il Mondiale sono<br />
un ritratto di quello che è oggi la Russia, un paese<br />
dal patrimonio artistico e culturale sconfinato.<br />
69 BENESSERE 1 / LA DIETA DEL SOLE<br />
Pomodori per evitare eritemi, carote per<br />
abbronzarsi. Cosa mettere nel carrello in estate?<br />
73 BENESSERE 2 / AFA E CALDO<br />
Non si arriverà ai picchi di caldo dello scorso anno,<br />
ma le alte temperature e l’afa sono sempre in<br />
agguato. Ecco come combatterle.<br />
79 FITNESS<br />
L’estate è il periodo migliore per rimettere in moto<br />
l’organismo. Tanto più che possiamo scegliere tra<br />
discipline diverse da praticare tutte all’aria aperta.<br />
Le rubriche<br />
09 POSTA DEI LETTORI<br />
59 HOME DESIGN<br />
83 STILE DI VITA<br />
85 FAI DA TE<br />
87 MODA<br />
91 AMICI ANIMALI<br />
92 PASSATEMPO<br />
95 MOSTRE<br />
97 LIBRI<br />
98 OROSCOPO<br />
92<br />
VIAGGIO NELLA QUALITÀ<br />
www.supergulliver.it<br />
Numero verde: 800753346<br />
Magazine dei Supermercati <strong>Gulli</strong>ver - Copia omaggio<br />
Anno II - numero 17 - 2018 - agosto<br />
Editore<br />
Alfi S.r.l. , Via Voghera, 59<br />
15052 Casalnoceto (AL)<br />
Direttore responsabile<br />
Alessandro Barbieri<br />
Redazione: MY DIGITAL PASSION S.r.l.<br />
www.mydigitalpassion.it<br />
P.zza Giovine Italia, 5 - 20123 MILANO;<br />
redazione-gulli@mydigitalpassion.it<br />
Hanno collaborato a questo numero<br />
Evelin Eugenia Bruno, Daniele Colombo, Gaia Cortese,<br />
Maurizio Ferrari, Davide Grilli, Lily, Nunzia Picariello,<br />
Luciana Zucchi.<br />
Grafica e impaginazione<br />
Lucia Lena<br />
Marketing e pubblicità<br />
Enrico Lanfranchi<br />
Foto<br />
istokphoto<br />
Stampa<br />
Tiber S.p.A.<br />
Via della Volta, 179 - 25124 Brescia<br />
tel. +39 030.354.34.39 - P.iva 02828600987<br />
Pubblicazione mensile<br />
Iscrizione al Tribunale Ordinario di Alessandria n° 509/2017 -<br />
Reg.Stampa 44 del 15/03/2017.<br />
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EDITORIALE<br />
Cari lettori,<br />
Siamo ad agosto e mancano ormai pochi giorni all’ora fatidica,<br />
quella che per molti italiani rappresenta il momento più atteso<br />
dell’anno: le ferie estive. Nonostante nell’ultimo periodo, soprattutto<br />
con la crescita del lavoro legato al cosiddetto terziario avanzato, quello<br />
dei servizi Internet e delle tecnologie dell’informazione per intenderci, molte<br />
aziende abbiano abbandonato il concetto di chiusura estiva, gran parte degli uffici<br />
e delle attività produttive abbasseranno le serrande durante le due settimane centrali<br />
del mese. Si innescherà così il rituale dell’esodo estivo che, per la stragrande maggioranza<br />
di chi ancora se lo può permettere, significa partire con il proprio veicolo, consapevoli del fatto che per<br />
quanto si cerchi il momento migliore per mettersi in movimento, tutti prima o poi finiremo incolonnati<br />
lungo le strade d’Italia, in attesa di raggiungere la meta finale.<br />
Pronti per le vacanze è dunque lo strillo di copertina che abbiamo scelto per richiamare proprio il rituale<br />
di agosto che, a dispetto delle tendenze che hanno cambiato i costumi degli italiani negli ultimi decenni,<br />
sembra essere davvero inossidabile. A tutti quelli che in qualche modo sono quasi pronti per la partenza,<br />
è dedicata la cover story di questo numero, suddivisa in due servizi: da un lato un articolo con il quale<br />
ricordiamo ai nostri lettori tutto quello che devono fare prima di accendere il motore della propria<br />
auto; dall’altro proponiamo una sorta di faccia a faccia che in modo un po’ ironico ci fa capire se siamo<br />
backpacker, ovvero da zaino in spalla, o se invece siamo tipi da trolley, la valigia mille usi che grazie alle<br />
sue magiche rotelle ci segue in molti luoghi, ma non dappertutto.<br />
Al di là del come e del dove si va in ferie (si veda <strong>Gulli</strong> n° 16 di luglio), quanti italiani se le possono ancora<br />
permettere? I dati aggiornati al 2018, ovviamente non ci sono ancora. Ma l’ISTAT ci propone quelli del<br />
2017 che ci aiutano a capire la tendenza. Secondo l’Istituto di ricerca, gli italiani che sono andati in vacanza<br />
l’anno scorso sono stati meno della metà della popolazione. Poco più di 25 milioni e mezzo di persone si<br />
sono concesse almeno una notte fuori casa (circa il 42,2%). Gli altri 35 milioni di italiani, invece, non si sono<br />
mai mossi dal luogo in cui abitano, se non per tornarvi nell’arco della stessa giornata per il classico mordi e<br />
fuggi. Giusto per avere un raffronto, nel 2012 la percentuale degli italiani che si sono concessi un viaggio<br />
o una villeggiatura era più alta: quasi la metà della popolazione (il 45,6%) aveva lasciato la propria casa<br />
almeno cinque giorni per una vacanza. E dieci anni fa, le cose andavano decisamente meglio: nel 2008<br />
infatti oltre il 50% degli italiani è riuscito a concedersi una vacanza lunga fuori casa. Saremmo tutti felici di<br />
scoprire che la tendenza si sia invertita quest’anno. Staremo a vedere.<br />
Per rimanere in tema di viaggi, su questo numero la redazione ha proposto un approfondimento sulle città<br />
che hanno ospitato i Mondiali in Russia. Visto il bombardamento mediatico a cui siamo stati sottoposti<br />
durante l’intero arco della competizione, con collegamenti da luoghi praticamente sconosciuti, abbiamo<br />
pensato bene di riproporre una sorta di itinerario che toccasse idealmente le 11 città della Russia che<br />
hanno ospitato le partite. Da Mosca a San Pietroburgo, giusto per citare le più famose, a Ekaterinburg la<br />
città in cui venne sterminata la famiglia reale dei Romanov.<br />
Partenze a parte su questo numero pubblichiamo il primo di una serie di articoli sulla storia del cibo,<br />
un vero e proprio percorso lungo la linea del tempo che ci permetterà di capire che la storia di quello<br />
che l’uomo ha imparato a coltivare, ad allevare e a cucinare, anche per caso, in fondo è un po’ la storia<br />
dell’umanità.<br />
7
Le vostre lettere<br />
STORIA<br />
E RICETTE<br />
Mi complimento per la qualità<br />
del vostro giornale. È forse il<br />
migliore tra gli house organ<br />
che abbia mai visto. Sarebbe<br />
bello arricchirlo ulteriormente<br />
con notizie su eventi, fatti<br />
storici e ricette delle località<br />
servite dai Supermercati <strong>Gulli</strong>ver.<br />
Grazie!<br />
Luisa Sacchi,<br />
Voghera<br />
Gentile Luisa, siamo noi che<br />
dobbiamo ringraziare lei. L’impegno<br />
della proprietà e della<br />
redazione è quello di produrre<br />
ogni mese contenuti originali<br />
nella speranza di soddisfare<br />
i tanti lettori di <strong>Gulli</strong>. E la sua<br />
lettera, dobbiamo essere sinceri,<br />
ci ha fatto molto piacere.<br />
Per quanto riguarda la sua richiesta<br />
va detto che in passato<br />
abbiamo proposto articoli<br />
con un taglio simile a quello da<br />
lei suggerito, ma non c’è stata<br />
quella continuità che probabilmente<br />
avremmo dovuto dare.<br />
Per esempio abbiamo parlato<br />
delle origini del pesto e della<br />
lunga e intricata storia che sembra<br />
essersi svolta intorno alla<br />
salsa verde, così come abbiamo<br />
proposto ricette specifiche legate<br />
ad un territorio particolare,<br />
ovviamente servito come dice<br />
lei dai Supermercati <strong>Gulli</strong>ver.<br />
Insomma qualche idea nel cassetto<br />
c’è. Una sorta di “Terre di<br />
<strong>Gulli</strong>ver” all’interno della quale<br />
trattare di volta in volta argomenti<br />
sempre diversi. Si tratta<br />
di dare una giusta forma alla<br />
rubrica in modo che si leghi con<br />
il resto della rivista.<br />
DIFFERENZIATA<br />
CON IL BADGE<br />
Da qualche settimana per le<br />
vie di Voghera sono comparsi<br />
cartelloni che illustrano graficamente<br />
l’imminente cambio<br />
del metodo della raccolta<br />
differenziata dei rifiuti. Dalle<br />
immagini si vede chiaramente<br />
che i cittadini per potersi<br />
liberare dell’immondiazia<br />
dovranno utilizzare una sorta<br />
di carta megnetica simile<br />
ad un bancomat. Una procedura<br />
che, ancor prima di dimostrarsi<br />
efficace, mi sembra<br />
laboriosa. Perché il comune<br />
di Voghera ha introdotto un<br />
sistema che pare abbiano<br />
utilizzato in pochi? Perché<br />
non si è fatta la classica raccolta<br />
porta a porta totale e<br />
in tutti i quartieri della città?<br />
Come saranno predisposti<br />
i cassonetti nuovi e dove?<br />
Come verranno distribuite<br />
queste carte magnetiche? Ci<br />
saranno degli addetti del Comune<br />
o dell’ASM ad aiutare<br />
soprattutto le persone più<br />
anziane? Come funzioneranno<br />
i cassonetti? Sono delle<br />
semplici domande che io e<br />
molte persone che conosco a<br />
Voghera ci stiamo ponendo.<br />
Qualcuno saprà darci delle<br />
risposte esaurienti? Chi ci aiuterà<br />
a capire il funzionamento?<br />
A.Marchese<br />
Voghera<br />
Caro lettore, come lei anche<br />
noi abbiamo appreso prima<br />
dai media locali, in particolare<br />
dalla Provincia Pavese, poi dalle<br />
affissioni, la notizia che in molti<br />
hanno battezzato la rivoluzione<br />
dei cassonetti. Ad oggi sappiamo<br />
che la raccolta partirà il 1°<br />
ottobre prossimo e che ASM ha<br />
già acquistato gli 800 cassonetti<br />
a calotta necessari per coprire<br />
l’intero territorio comunale.<br />
I cassonetti potranno essere<br />
aperti solo attraverso il badge<br />
o il tesserino magnetico. I cittadini<br />
dovranno perciò dividere<br />
con più cura i rifiuti in base alla<br />
tipologia (plastica, carta e cartone,<br />
frazione umida e vetro)<br />
e, pare, in base al peso. Dal 27<br />
agosto inizierà la distribuzione<br />
del kit, badge e materiale illustrativo<br />
e, vista la complessità,<br />
ASM ha organizzato una serie<br />
di incontri con la cittadinanza<br />
per spiegare le modalità e le<br />
tempistiche della raccolta differenziata<br />
integrale. Gli incontri si<br />
terranno all’auditorium Dagradi<br />
l’11, 13, 18 e 20 settembre. Andiamoci<br />
tutti!<br />
Come contattarci<br />
Per inviare le lettere alla redazione di <strong>Gulli</strong> potete utilizzare<br />
la posta elettronica redazione-gulli@mydigitalpassion.it,<br />
oppure la posta tradizionale, inviando le lettere ad Alfi s.r.l,<br />
via Voghera 59, 15052 Casalnoceto (AL). In alternativa potete<br />
lasciare le vostre lettere al box informazioni del negozio<br />
<strong>Gulli</strong>ver presso il quale vi servite. Basterà indirizzarle senza<br />
affrancatura alla Redazione di <strong>Gulli</strong>.<br />
9
ATTUALITÀ<br />
Cristiano<br />
E GEORGINA<br />
I riflettori calcistici dell’estate sono stati puntati sul<br />
mondiale di Russia, vinti dalla Francia e sull’arrivo<br />
di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Al Real Madrid<br />
CR7 (le iniziali del suo nome e l’inseparabile numero<br />
della maglia) ha dato molto: tanto spettacolo, una<br />
valanga di gol e quattro Champions di cui le ultime<br />
tre consecutive. Ma se del cinque volte Pallone d’oro<br />
si sa praticamente tutto, il pubblico italiano sa poco o<br />
nulla della fidanzata Georgina Rodrìguez. Nata a Jaca,<br />
località invernale della Spagna, il 27 gennaio 1995,<br />
Georgina ha una grande passione per la danza, che ha<br />
iniziato a studiare all’età di quattro anni. Una passione<br />
che l’ha portata anche ad alti livelli, ma che è stata<br />
costretta ad abbandonare quando il padre, rimasto<br />
vedovo, decide di mandarla a Londra per imparare<br />
l’inglese. Nella City, Georgina non solo impara la lingua,<br />
ma muove i primi passi nel mondo della moda come<br />
indossatrice. Rientrata in Spagna, a Madrid per la<br />
precisione, trova due lavori: uno come modella presso<br />
l’agenzia Uno Models, l’altro come commessa in un<br />
negozio di Gucci. Impiego quest’ultimo che ha dovuto<br />
abbandonare quando si è diffusa la notizia della sua<br />
relazione con Cristiano Ronaldo perché in troppi si<br />
presentavano in boutique solo per vedere lei. Dalla<br />
relazione tra Cristiano e Georgina, che dura da un paio<br />
di anni, è nata una bimba lo scorso novembre. CR7<br />
ha altri tre figli, nati tutti, a quanto si dice, da madre<br />
surrogata.<br />
11
ATTUALITÀ<br />
MARCHIONNE<br />
non torna più<br />
«Sergio non tornerà più». Così scriveva il presidente di<br />
FCA, John Elkann, nella lettera indirizzata ai dipendenti<br />
pochi giorni prima che Marchionne si spegnesse il<br />
25 luglio scorso all’Ospedale universitario di Zurigo,<br />
dove era ricoverato da circa un mese. Nato a Chieti<br />
66 anni fa, Marchionne era l’uomo pubblico che tutti<br />
gli italiani conoscevano. Maglione nero e camicia a<br />
quadri, ha conquistato la gente comune per la sua<br />
schiettezza e il suo essere diretto. Soprattutto l’ha<br />
conquistata da quando, nel lontano 2004 si è gettato<br />
in un’impresa che aveva dell’impossibile, salvando la<br />
Fiat dal fallimento e portandola al risanamento nel<br />
giro di pochi anni. Certo, non è mai stato un manager<br />
“semplice”. Lo sanno bene i vertici della Fiom (il<br />
sindacato dei metalmeccanici) contro cui Marchionne<br />
è andato allo scontro frontale per risolvere la<br />
questione della governabilità delle fabbriche. Lo<br />
sanno bene anche gli industriali di Confindustria<br />
che Marchionne ha abbandonato nel 2011. Scelte<br />
impopolari, ma che gli hanno permesso nell’arco<br />
degli anni di vincere la sfida. Nel 2006 la Fiat è fuori<br />
dell’emergenza e nel 2007 celebra la sua rinascita con<br />
il lancio della nuova 500. Poi la crisi del 2008 stravolge<br />
i piani di tutti, mandando all’aria anche quelli di<br />
Sergio Marchionne. Il 2009 è l’anno più difficile per<br />
l’amministratore delegato, ma è anche l’anno in cui<br />
Fiat salva l’americana Chrysler dal fallimento e getta le<br />
basi per la nascita di FCA (Fiat Chrysler Automobiles)<br />
sesto produttore mondiale di autovetture. Infine<br />
l’ultimo atto il primo giugno scorso a Balocco, in<br />
occasione del Capital Market Day di FCA: annuncia<br />
il traguardo del debito zero e un’investimento di<br />
45 miliardi di euro per l’automobile del futuro. Una<br />
sfida tutta tecnologica che passa ora nelle mani di<br />
Mike Manley, l’uomo che ha l’ingrato compito di<br />
succedergli.<br />
13
COVER STORY<br />
di Alessandro di Xxxxx Barbieri Xxxxxx<br />
LA<br />
QUANDO<br />
partenza<br />
Dal controllo del mezzo,<br />
al carico dei bagagli,<br />
dai trucchi per rendere<br />
confortevole il viaggio dei<br />
bimbi, alle soste per<br />
i nostri amici pelosi.<br />
Tutto quello che dovete<br />
ricordare prima di partire<br />
per le vostre vacanze.<br />
È INTELLIGENTE<br />
MMancano ormai pochi giorni allo scoccare dell’ora<br />
X, quella che per molti italiani rappresenta il<br />
momento più atteso dell’anno: le ferie estive.<br />
Un vero e proprio rituale che si celebra ancora<br />
oggi in larga misura in automobile. Certo, le<br />
tendenze nell’arco dei decenni hanno cambiato<br />
gli stili di vita degli italiani, ma l’esodo di agosto<br />
sembra essere inossidabile. Per quanto si tenti<br />
di organizzare la cosiddetta partenza intelligente<br />
dopo aver consultato siti Internet specializzati<br />
con tanto di bollini rossi e neri a seconda delle<br />
giornate, previsioni e altre amenità simili, di una<br />
cosa si è certi: che sia all’alba o dopo il tramonto,<br />
con noi partiranno milioni di persone e finiremo<br />
prima o poi incolonnati a creare un enorme serpentone<br />
di lamiera. Ecco perché prima di mettersi<br />
in movimento è bene organizzarsi in modo da<br />
rendere più sereno e tranquillo il viaggio. Come?<br />
Scopritelo con i nostri consigli.<br />
15
COVER STORY<br />
1 CHECK-UP DEL VEICOLO - Per sicurezza è auspicabile un controllo<br />
approfondito del veicolo prima della partenza, senza attendere l’ultimo<br />
giorno. In tal modo si possono evitare guasti durante il viaggio, sempre<br />
possibili se si tiene conto che con buona probabilità si rimarrà incolonnati<br />
magari sotto il sole, marciando a passo d’uomo per ore. Se non potete<br />
permettervi il classico tagliando, controllate le vaschette dei liquidi, in<br />
modo particolare i livelli dell’olio e dell’acqua e l’efficienza delle luci e del<br />
tergicristallo. Date un occhio anche all’usura delle gomme e alla pressione.<br />
2 CARICARE LA MACCHINA – Ricordatevi che, per quanto spaziosa,<br />
la vostra automobile ha un limite fisico alla capacità di carico, legato anche<br />
al numero dei passeggeri che devono condividere lo spazio con le valige e<br />
gli altri oggetti. Assicuratevi quindi che le persone che viaggiano con voi<br />
non siano schiacciate dalle borse e dai sacchetti. Evitate traballanti carichi<br />
su improvvisati portapacchi e, se proprio non potete farne a meno, montate<br />
quelli omologati ai quali fissare i bagagli con le cinghie a cricchetto (evitate<br />
le corde elastiche). L’ideale sono i box da tetto che garantiscono una<br />
maggiore sicurezza sia in fatto di sistemazione e protezione dei bagagli, sia<br />
in termini di aerodinamica e quindi di consumi.<br />
3 ATTENTI ALLE MULTE –È vero che il Tutor, ovvero il sistema di<br />
controllo della velocità sulle autostrade, è stato disattivato. Ma questo<br />
non significa che potrete viaggiare con l’acceleratore a manetta senza<br />
timore di essere colti in flagrante. Sia Autostrade per l’Italia sia Polstrada<br />
effettueranno controlli a tappeto su tutta la rete con metodi alternativi ma<br />
sempre efficaci. Entrambe, poi, stanno lavorando per l’attivazione in via<br />
sperimentale di un nuovo sistema di controllo simile al Tutor.<br />
4 COLPO SI SONNO - Uno dei grandi rischi dei viaggi estivi in auto<br />
è rappresentato dal colpo di sonno, tanto più facile quanto più rilassati,<br />
o addormentati, sono gli altri passeggeri. Se si assumono medicinali che<br />
possono indurre sonnolenza, per esempio gli antistaminici, consultate il<br />
medico e, comunque evitate di prenderne di vostra iniziativa prima del<br />
viaggio.<br />
Acqua, piccoli pasti leggeri e frequenti e una sosta ogni 150-200 km sono le<br />
regole base per combattere il colpo di sonno. Durante le soste fate un po’ di<br />
movimento e qualche esercizio di stretching per la muscolatura.<br />
5 COLPO DI CALORE - Sotto il sole d’agosto, con le temperature che<br />
superano abbondantemente i 30 gradi, le lamiere delle auto si arroventano<br />
facilmente e l’abitacolo si può trasformare in un forno. Per evitare che voi o<br />
i vostri cari, soprattutto se sono anziani o bambini, siate vittime del classico<br />
colpo di calore, prima di partire è sempre opportuno far aerare l’abitacolo<br />
all’ombra, aprendo tutte le portiere dell’auto. Durante la marcia, se non<br />
avete il condizionatore, fate in modo che ci sia sempre il giusto riciclo<br />
d’aria. Tenete quindi a portata di mano acqua fresca da distribuire a tutti.<br />
17
COVER STORY<br />
6 CLIMATIZZAZIONE NON IBERNAZIONE - Quando si viaggia<br />
sarebbe bene utilizzare la funzione di climatizzazione anche se fa<br />
consumare più carburante. Attenti però a non impostarlo su temperature<br />
eccessivamente fredde. Bastano pochi gradi in meno rispetto la<br />
temperatura esterna. In ogni caso, in vista di una sosta, per evitare malori<br />
per lo sbalzo di temperatura, alzatelo gradualmente, sino a portarlo in<br />
linea con la temperatura esterna.<br />
7 ORA SI GIOCA – Se la vostra famiglia è composta anche da bambini,<br />
prima di partire prevedete soste durante il viaggio, al massimo una ogni<br />
due ore, per farli sgranchire e per rifocillarli con cibo e acqua freschi. Prima<br />
di partire, preparate uno zaino con quaderni, colori e giochi che possono<br />
allietare il loro viaggio. Anche in piena era digitale, i vecchi giochi di un<br />
tempo sono sempre attuali e coinvolgenti: per esempio vince dei punti chi<br />
vede per primo un campanile o un castello, l’auto di un determinato colore<br />
o di un modello specifico. Serve a loro ma anche a tenere sveglio chi guida.<br />
8 COMODI E SICURI – Per restare in tema di bambini spendiamo<br />
due parole sulla questione seggiolino. Al momento, le nuove norme sui<br />
seggiolini per auto entrate in vigore dal gennaio 2017 riguardano solo i<br />
produttori alle prese con le omologazioni. Di fatto, quindi, non cambia<br />
nulla. I passeggeri minori di 12 anni, sino al raggiungimento di 150 cm di<br />
altezza, devono essere trasportati in auto utilizzando dei supporti adatti<br />
al loro peso. I rialzi, detti anche booster, permettono ai bimbi più grandi<br />
un utilizzo corretto delle cinture di sicurezza. Per i bambini di altezza<br />
inferiore a 125 cm, ma di peso superiore ai 15 kg si può continuare a ad<br />
utilizzare un rialzo senza schienale, anche se quest’ultimo garantisce<br />
maggiore protezione durante la marcia. Per i più piccoli resta obbligatorio<br />
il seggiolino <strong>completo</strong> di seduta e schienale.<br />
9 QUATTRO ZAMPE A BORDO - Se a bordo con voi c’è anche il<br />
vostro inseparabile amico peloso, non scordatevi le sue esigenze: uno stop<br />
al massimo ogni due ore per farlo camminare, urinare e bere è il minimo<br />
sindacale. Lungo la rete autostradale in alcune aree di servizio sono<br />
previste zone attrezzate per i cani (mappa Fido Park al sito www.autogrill.<br />
it) dove i nostri amici a quattro zampe possono correre e divertirsi un po’.<br />
Fate coincidere una di queste soste con quella per il pasto.<br />
10 QUANDO IL VIAGGIO È LUNGO - Se la meta delle vostre<br />
vacanze è particolarmente lontana, prevedete più tappe, scegliendo<br />
lungo il tragitto alcune soste strategiche anche al di fuori dell’autostrada.<br />
Sicuramente allungherete i tempi di percorrenza, ma raggiungerete<br />
il traguardo meno stressati. La classica sosta intelligente può inoltre<br />
rappresentare un’occasione per vedere una località che non avete mai<br />
visitato, per ammirarne paesaggi e monumenti, in modo che le vostre<br />
vacanze incomincino appena acceso il motore dell’auto. Prenotate in<br />
anticipo il ristorante o la pensione, avvertendo che si tratterà di una sosta<br />
di viaggio: il gestore sarà più elastico negli orari e più comprensibile per<br />
eventuali ritardi.<br />
19
COVER STORY<br />
di Gaia Cortese<br />
ZAINO O TROLLEY:<br />
COME SCEGLIERE LA VALIGIA<br />
DELLE VACANZE<br />
Zaino in spalla o trolley<br />
con maniglia e rotelline?<br />
Dopo aver scelto la meta<br />
delle vacanze, bisogna<br />
decidere cosa mettere<br />
in valigia, ma soprattutto<br />
quale valigia usare.<br />
I<br />
Il mondo degli appassionati di viaggio si divide in<br />
due: c’è chi viaggia con lo zaino e c’è chi viaggia<br />
con il trolley. C’è chi non si stacca dal proprio<br />
zaino neanche se deve andare via per il solo<br />
weekend e chi invece il trolley se lo porterebbe<br />
anche nella foresta Amazzonica o sui fiordi norvegesi.<br />
La questione zaino o trolley è uno dei<br />
temi che più mette in crisi chi deve mettersi in<br />
viaggio: partire zaino in spalla da bravi backpacker<br />
o meglio optare per un comodo e capiente<br />
trolley? Qual è la soluzione migliore? Entrambi<br />
presentano vantaggi e svantaggi. Vediamo insieme<br />
quali sono.<br />
21
COVER STORY<br />
<br />
Lo si può òtrasportare<br />
ovunque e in qualsiasi situazione: basta caricarselo in<br />
spalla;<br />
È particolarmente comodo se gli spostamenti sono con<br />
mezzi di trasporto non convenzionali come barche,<br />
autobus o pick-up locali;<br />
È un bagaglio morbido che non rischia di graffiarsi o<br />
ammaccarsi come succede invece con un trolley.<br />
<br />
Quando si sceglie di viaggiare con uno zaino bisogna<br />
tenere in considerazione che il suo peso grava<br />
comunque sempre su schiena e spalle.<br />
Fare lunghi spostamenti con uno zaino troppo pesante<br />
è sfiancante: meglio evitare gli zaini da 70 litri, per<br />
accontentarsi di uno zaino più piccolo, magari da 30 o 40 litri;<br />
Non hanno una chiusura di sicurezza, meglio non<br />
viaggiare con oggetti di valore;<br />
I vestiti ne escono sempre parecchio<br />
stropicciati;<br />
Aprire uno zaino e trovare subito ciò che vi serve<br />
<br />
Viaggiare<br />
con lo zaino<br />
è per molti versi<br />
più comodo e pratico di<br />
quanto lo sia con<br />
un trolley.<br />
VIAGGIARE<br />
CON LO ZAINO<br />
vantaggi...<br />
e svantaggi...<br />
non è sempre facile: meglio optare per uno zaino<br />
“all’americana”, con una zip centrale che permette di aprire lo<br />
zaino con maggiore facilità;<br />
Lo zaino dovrebbe essere impermeabile ma quando<br />
piove, parte del contenuto potrebbe non arrivare a<br />
destinazione asciutto: in questi casi bisogna ricordarsi di<br />
munirsi di una cover impermeabile per isolarlo dalla pioggia;<br />
Lo zaino si sporca molto più facilmente<br />
di un trolley.<br />
<br />
<br />
Innanzitutto sono pratici e leggeri, e<br />
quindi facili da trasportare;<br />
Sono l’ideale per il trasporto da e per<br />
l’aeroporto, luoghi dove ascensori e scale<br />
mobili non mancano;<br />
Hanno combinazioni e chiusure di<br />
sicurezza (che non vanno dimenticate!)<br />
che permettono di tenere il proprio bagaglio<br />
al sicuro;<br />
Al loro interno le cose si trovano più<br />
facilmente e i vestiti ne escono piegati;<br />
Si prestano, più di uno zaino, a trasportare<br />
<br />
<br />
La maggior parte<br />
dei viaggiatori sceglie<br />
il trolley perché offre<br />
più vantaggi rispetto<br />
allo zaino. Oggi poi<br />
ne esistono di ogni<br />
formato, materiale<br />
e colore.<br />
VIAGGIARE<br />
CON IL TROLLEY<br />
vantaggi...<br />
oggetti e souvenir, anche se delicati.<br />
e svantaggi...<br />
In mancanza di ascensori o scale mobili<br />
devono essere trasportati di peso. Stesso<br />
problema in presenza di terreni più sconnessi,<br />
dove far scorrere delle rotelle su sabbia,<br />
su ghiaia o nel fango, è una vera e propria<br />
impresa;<br />
Se sono rigidi o semi-rigidi bisogna<br />
fare attenzione che non si rovinino<br />
(soprattutto con il trasporto aereo); farli<br />
rivestire con l’apposito nastro protettivo è<br />
possibile, ma alla lunga diventa costoso.<br />
23
Il sapore della nostra storia.<br />
Siamo friulani: gente sincera, generosa, poche parole<br />
e molto da dire. Per noi una stretta di mano è già<br />
una promessa, e una fetta del nostro prosciutto crudo<br />
una storia da raccontare.<br />
È la storia della nostra scelta quotidiana, perché<br />
selezioniamo sempre con attenzione i migliori suini<br />
italiani allevati naturalmente, e il racconto di una<br />
passione, perché la nostra tecnologia ha un profondo<br />
rispetto per i metodi tradizionali di lavorazione.<br />
Una storia che scriviamo ogni giorno, personalmente,<br />
dall’inizio fino alla tavola di chi la sa gustare:<br />
dall’allevamento alla stagionatura, ogni fase<br />
è un capitolo che controlliamo con il massimo rigore.<br />
Perché sappiamo che solo fette così meritano<br />
la nostra firma.<br />
Dall’allevamento<br />
alla stagionatura:<br />
tutto è SanDan.<br />
Ci fidiamo solo della nostra esperienza, per questo<br />
utilizziamo solo strutture che controlliamo<br />
direttamente. Aziende agricole d’allevamento,<br />
dove i suini crescono in un ambiente sano e curato,<br />
alimentati solo con granoturco, orzo, mais e siero di<br />
latte; il macello, distante il minimo indispensabile<br />
per ridurre al massimo lo “stress da trasporto”;<br />
il prosciuttificio, dove mani esperte e sistemi<br />
all’avanguardia lavorano in perfetta armonia: passo<br />
dopo passo, nasce così il nostro migliore prosciutto.<br />
San Daniele: per chi vuole in un sapore unico<br />
tutto il profumo dell’aria del Friuli.<br />
Nazionale: per chi cerca il gusto caratteristico<br />
delle migliori cosce nostrane.<br />
Ogni fetta di SanDan dà il meglio di sé, e porta<br />
in tavola tutto il sapore della tradizione italiana.<br />
Località Anoedis 11/2<br />
33038 San Daniele del Friuli (UD)<br />
Tel. 0432.956767 - info@sandanprosciutti.it
FOCUS<br />
di Francesco Orsenigo*<br />
LA STORIA<br />
DEL CIBO<br />
Che cosa mangiavano gli uomini delle caverne? E gli<br />
antichi greci? Questo mese vi accompagniamo in un<br />
viaggio che parte dagli albori della civiltà. Un viaggio<br />
durante il quale scopriremo che la storia del cibo è un<br />
po’ anche la storia dell’umanità. (Prima parte)<br />
È quasi ora di pranzo e sono tutti davanti al fuoco,<br />
che crepita allegramente. Lui, il capofamiglia,<br />
aggiunge qualche ramoscello al falò, mentre<br />
con un bastone rintuzza le fiamme che rischiano<br />
di incendiare i cespugli vicini. La sua compagna<br />
prepara il cibo che fra poco finirà sulle braci:<br />
verdure e qualche pezzo di carne. I due figli litigano<br />
per decidere chi deve assistere il padre,<br />
che però li tiene a debita distanza: hanno fame e<br />
attendono con impazienza il momento di iniziare<br />
a mangiare.<br />
Una simpatica scenetta, che potrebbe essere stata<br />
presa da un barbecue di Ferragosto come tanti<br />
altri. Invece si svolge quasi mezzo milione di anni<br />
fa. I componenti della famigliola appartengono<br />
già al genere Homo, ma non sono ancora della<br />
25
A sinistra scene di caccia all’età<br />
della la pietra. Gli egizi erano provetti<br />
agricoltori i e allevatori.<br />
ator<br />
FOCUS<br />
specie sapiens. Però sono astuti e intelligenti:<br />
nell’ultimo milione di anni hanno fatto enormi<br />
progressi sulla strada dell’evoluzione, lasciando<br />
sul terreno tutti gli altri ominidi con cui avevano<br />
iniziato il viaggio. In altre parole, sembrano avere<br />
una marcia in più, un vantaggio che secondo gli<br />
antropologi è cominciato quando la loro dieta<br />
vegetariana si è arricchita di carne, uova e altri<br />
cibi proteici.<br />
COTTO A PUNTINO<br />
È proprio il caso di dire che siamo quel che mangiamo:<br />
una dieta varia e più ricca di calorie ha permesso<br />
ai nostri lontani progenitori di aumentare<br />
le proprie capacità cognitive e di elevarsi sugli<br />
altri primati. E l’uso del fuoco gli ha fatto compiere<br />
un altro enorme balzo in avanti: la cottura<br />
ha reso i cibi più digeribili, oltre che più saporiti,<br />
facendo entrare nel menù dei primi uomini molti<br />
alimenti che da crudi erano particolarmente<br />
indigesti. Come, appunto, la carne. Non che da<br />
quel momento in poi si mangiassero bistecche<br />
tutti i giorni: catturare un preda da portare in<br />
tavola (si fa per dire) era faticoso, spesso rischioso<br />
e per nulla semplice. In più, i nostri avi prima che<br />
cacciatori erano raccoglitori, che si cibavano di<br />
bacche e piante spontanee: il loro piatto del<br />
giorno non era certo l’arrosto, ma la zuppa!<br />
ZUPPA PRIMORDIALE<br />
Siamo arrivati a 20 mila anni fa e, nonostante la<br />
cottura permetta ormai di utilizzare tutti i tagli<br />
di carne senza doversi limitare alle parti più te-<br />
Nell’antica Grecia il consumo di carne<br />
era ridotto, mentre i Romani preferivano<br />
eriv<br />
cereali, uova formaggio gio e pesce.<br />
27
FOCUS<br />
UNA GRIGLIATA VECCHIA<br />
500 MILA ANNI<br />
Nella preistoria, consumare carne cotta poteva<br />
capitare occasionalmente dopo un incendio<br />
avvenuto per cause naturali, come la caduta<br />
di un fulmine. L’uomo, però, ne ha fatto una<br />
pratica regolare. Insieme ai primi focolari<br />
rinvenuti dai paleontologi, risalenti a 500<br />
mila anni fa, sono state ritrovate anche ossa<br />
parzialmente bruciate, distanti qualche metro<br />
dalla sede del fuoco: segno che non servivano<br />
come combustibile, ma che si trattava di resti<br />
di pezzi di carne grigliata.<br />
nere, come il fegato, certe interiora e il midollo,<br />
gli alimenti più consumati sono frutti, radici e<br />
tuberi. Ma anche i semi di piante come orzo e<br />
frumento, che hanno pure il vantaggio di conservarsi<br />
a lungo. Poi, quando servono, si possono<br />
macinare, oppure li si fa macerare nell’acqua, così<br />
diventano più teneri e si digeriscono meglio.<br />
Semplice da fare e nutriente, la zuppa di cereali è<br />
stata una delle prime preparazioni culinarie nella<br />
storia dell’uomo. Ma ha dato anche lo spunto<br />
per un’altra invenzione ancor più rivoluzionaria<br />
che, come spesso accade per le cose di grande<br />
portata, è avvenuta per caso. Stiamo parlando<br />
della birra, una bevanda antichissima (le prime<br />
testimonianze dirette risalgono al 4000 a.C.),<br />
nata probabilmente dalla fermentazione di una<br />
ciotola di zuppa lasciata macerare all’aperto... un<br />
po’ troppo a lungo.<br />
PANE AL PANE<br />
Con gli stessi cereali usati per fare le zuppe e la<br />
birra si preparava il pane, che nell’antichità era<br />
senza lievito e quindi piuttosto duro da masticare.<br />
Furono gli antichi Egizi ad accorgersi che,<br />
aggiungendo all’impasto un pezzetto di quello<br />
avanzato dal giorno prima, un po’ inacidito, si<br />
ottenevano pagnotte gonfie e soffici. Insomma,<br />
hanno inventato la panificazione. Ma gli Egizi erano<br />
anche provetti agricoltori, aiutati dalle piene<br />
del Nilo che rendeva fertili le loro terre. Che cosa<br />
mangiavano lo sappiamo dal corredo di cibi che<br />
offrivano ai defunti per affrontare il viaggio ultra-<br />
DIETA ONNIVORA<br />
Anche se il fuoco è stata una bella<br />
scoperta, la carne non aveva una grossa<br />
parte nell’alimentazione dell’uomo<br />
preistorico: secondo gli esperti, non più<br />
del 20% del totale. È probabile, invece, che<br />
nella dieta ci fossero anche insetti e piccoli<br />
invertebrati come le lumache, che secondo<br />
alcuni sarebbero i primi animali allevati<br />
dall’uomo.<br />
Durante il Medio Evo si diffonde<br />
la pasta che non arriva riva<br />
dalla<br />
la<br />
Cina, ma dalla la Sicilia.<br />
ilia.<br />
29
FOCUS<br />
terreno: pane e cereali, ma anche pesci, ortaggi,<br />
vino e frutta. E poi uova, volatili e perfino papiro.<br />
Poca carne bovina, che era riservata ai ricchi. Così<br />
come succedeva in Grecia, dove il consumo di<br />
carne era estremamente ridotto e legato alle<br />
ricorrenze religiose, mentre nell’antica Roma i<br />
buoi erano allevati come animali da lavoro e a<br />
nessuno veniva in mente di mangiarli.<br />
I Romani consumavano soprattutto uova, formaggio,<br />
pesce. E poi frutta, verdura e cereali, che<br />
comprendevano sotto il nome comune di fruges,<br />
i frutti della terra: è da lì che viene l’aggettivo<br />
frugale, detto ancora oggi di un pasto semplice e<br />
sobrio. Facevano eccezione i banchetti dei patrizi,<br />
ricchi di cibi esotici, che però erano riservati ai<br />
più abbienti e non avvenivano poi così spesso.<br />
SAPORI DAL MONDO<br />
Grazie alle invasioni e alle migrazioni, nel<br />
Medioevo arrivano in Italia molti prodotti<br />
prima sconosciuti, come arance e limoni al<br />
Sud, ma anche carciofi, spinaci, asparagi e<br />
melanzane. Dall’Oriente arrivarono le spezie<br />
che, lungi dall’essere usate per mascherare il<br />
gusto della carne guasta, come a volte si sente<br />
dire, erano molto apprezzate sulle tavole dei<br />
ricchi perché assai costose. Fanno la loro prima<br />
comparsa anche il riso e lo zucchero (al suo<br />
posto si usava il miele) che però solo in pochi<br />
potevano permettersi ed erano considerati più<br />
che altro dei medicinali.<br />
PICCOLI ANIMALI<br />
Fra i cibi apprezzati dagli antichi Greci c’erano<br />
pure le cicale. Ne parla perfino Aristotele, che<br />
raccomanda di mangiarle quando sono allo<br />
stato di crisalide. Tra gli insetti adulti, invece,<br />
sono da preferire i maschi, mentre le femmine<br />
sono più buone dopo l’accoppiamento.<br />
I Romani, invece, adoravano le lumache, che<br />
facevano spurgare nel latte fino a che non<br />
erano così ingrassate da non stare più nel<br />
guscio. Poi le cucinavano, fritte o arrostite.<br />
I SECOLI BUI<br />
Sono state le invasioni barbariche, con le abitudini<br />
alimentari dei popoli che provenivano dal<br />
Nord ed Est Europa, a diffondere il gusto per la<br />
carne e, in particolare per la selvaggina, che per<br />
tutto il Medio Evo non manca sulle tavole dei<br />
signori. I volatili, per la loro abilità di librarsi nell’aria,<br />
erano considerati dalla medicina del tempo<br />
adatti allo stomaco delicato dei nobili. Gli animali<br />
che razzolavano nei cortili come i maiali, invece,<br />
sembravano più adatti a contadini, così come<br />
tuberi, radici. In realtà la povera gente di carne<br />
ne mangiava poca, e doveva accontentarsi della<br />
solita pappa di cereali, oltre a zuppe di cavolo,<br />
uova, formaggio e legumi (ma non i fagioli, che<br />
devono ancora arrivare dalle Americhe).<br />
Erano secoli bui? Forse, però è stato in quel periodo<br />
che ha iniziato a diffondersi un cibo che<br />
avrebbe cambiato la fisionomia degli italiani nei<br />
secoli a venire: la pasta. Che non viene dalla Cina,<br />
come a volte si sente dire, ma dalla Sicilia. I siciliani<br />
ne hanno appreso i segreti dagli arabi, che<br />
intorno all’anno Mille confezionavano dei cilindri<br />
di pasta forati per farli seccare più rapidamente.<br />
Ma la pasta si consumava anche fresca, soprattutto<br />
nelle regioni del Centro-Nord, condita con<br />
un altro alimento che troviamo ancora oggi sulle<br />
tavole: il Parmigiano Reggiano, prodotto nelle<br />
abbazie di monaci cistercensi e benedettini con<br />
le stesse tecniche di oggi. (continua) G<br />
* Francesco Orsenigo è autore del libro «La storia<br />
del cibo», edito da Mondadori<br />
31
BEVANDE<br />
di Daniele Colombo<br />
Soft drink:<br />
MENO ZUCCHERI,<br />
PIÙ INGREDIENTI NATURALI<br />
Il mercato si sta orientando<br />
su bevande green<br />
e salutistiche: piacciono<br />
i gusti esotici, dallo zenzero<br />
al cocco, ma si riscoprono<br />
fragranze della tradizione<br />
italiana, come chinotto<br />
e cedrata. Sono in arrivo<br />
le bibite dette funzionali,<br />
anti-age e antiossidanti.<br />
Anche il mondo del beverage e in particolare dei<br />
soft drink è in piena rivoluzione, sospinta dalle nuove<br />
tecnologie, dal ritorno alla naturalità dei prodotti<br />
e dalle ricerche che portano a valorizzare alcune<br />
sostanze in chiave salutistica. Per anni è bastato al<br />
consumatore il gusto zuccherino, un po’ di colore<br />
alla bevanda (spesso artificiale) e un brand accattivante.<br />
Oggi i consumatori chiedono molto di più e i<br />
grandi marchi stanno riformulando le composizioni.<br />
Il mercato chiede, infatti, bevande senza coloranti di<br />
sintesi, conservanti e soprattutto con meno zuccheri<br />
aggiunti. I consigli degli esperti sono di un consumo<br />
giornaliero che non ecceda i 20-25 grammi: un<br />
limite molto restrittivo rispetto a drink in circolazione<br />
che prevedono anche 35 grammi di zucchero ogni<br />
100ml! Oggi pertanto tutte le aziende tendono a<br />
diminuire la presenza di zuccheri aggiunti.<br />
Per una scelta oculata va tenuto presente un ac-<br />
33
BEVANDE<br />
corgimento: per legge l’elenco degli ingredienti<br />
deve seguire un ordine quantitativo. Quindi più lo<br />
zucchero si trova in fondo alla lista, inferiore è il suo<br />
contenuto. Accanto alla voce «di cui zuccheri» che<br />
è generalmente posta sotto quella dei carboidrati<br />
è indicato il valore.<br />
Alcuni produttori propongono bevande «light» o<br />
«zero zuccheri». In effetti se si va a leggere l’etichetta<br />
si trova grammi 0 per gli zuccheri. Come è possibile?<br />
Semplicemente vengono utilizzati edulcoranti, di<br />
cui il più comune è l’aspartame. Hanno un sapore<br />
molto dolce (il sucralosio,<br />
per esempio, è 600 volte<br />
più dolce del saccarosio, il<br />
comune zucchero bianco)<br />
ma non viene percepito<br />
dal palato, non abituato a<br />
queste nuove sostanze che<br />
non riconosce. E in qualche<br />
modo viene ingannato il<br />
cervello, che può andare<br />
a chiedere altri zuccheri. Il<br />
consiglio è, pertanto, di non<br />
esagerare. E questo vale anche<br />
per il prodotto ricavato dalla stevia, una pianta<br />
sudamericana.<br />
NATURALE È MEGLIO<br />
C’è, però, un secondo forte cambiamento nei soft<br />
drink, una sorta di rivoluzione green che premia gli<br />
ingredienti naturali. E in questo caso si aprono due<br />
strade dal punto di vista dei gusti: da una parte c’è il<br />
successo di quelli esotici, dallo zenzero al cocco, al<br />
passion fruit; dall’altra c’è la riscoperta di fragranze<br />
più tradizionali. Per esempio il cedro o il chinotto.<br />
Quest’ultimo è un agrume coltivato ancora in alcune<br />
aree del Sud e nel Savonese.<br />
Una cartina al tornasole di questo trend naturale è<br />
il successo delle toniche usate nella mixology con<br />
l’aggiunta di varie spezie, tra cui l’immancabile zenzero,<br />
frutti di bosco, ma anche estratti di erbe, foglie<br />
e radici, dalla corteccia di china all’aloe. Specialità<br />
da mixare per il bartender, ma anche momenti di<br />
puro piacere per il consumatore che viene anche<br />
conquistato da etichette dal gusto vintage.<br />
DRINK FUNZIONALI<br />
Quando un farmacista di Atlanta, nel 1886, inventò<br />
la Coca-Cola, il prodotto non doveva essere un<br />
semplice drink, ma un rimedio per il mal di testa.<br />
Il mondo dei soft drink è attraversato<br />
dalla la nuova moda salutistica<br />
stic<br />
ica<br />
e dalle bevande light.<br />
Oggi potremmo dire che era nato come prodotto<br />
funzionale. Il termine sta segnando una nuova<br />
direzione futura. Nel mondo sportivo si stanno<br />
diffondendo, per esempio, bibite che puntano a<br />
migliorare le performance, che reintegrano con<br />
esattezza i sali minerali dopo una prestazione. E le<br />
scoperte sui benefici delle molecole smart stanno<br />
indirizzando verso bevande con funzioni mirate.<br />
Del resto non sarà più il gusto a determinare l’orientamento<br />
di consumi, ma il risultato positivo in<br />
chiave di benessere, secondo i dettami della nutraceutica.<br />
Vanno in questa direzione le bevande che<br />
puntano sui benefici dell’alga spirulina o dagli effetti<br />
antiossidanti e anti-age. Aspettiamoci, pertanto, di<br />
trovare prossimamente sugli scaffali prodotti che<br />
rispondano a domande specifiche del consumatore,<br />
dal ringiovanimento della pelle al miglioramento<br />
di alcuni parametri della salute.<br />
Un’altra diramazione di questa galassia salutistica,<br />
riguarda la proposta di drink arricchiti di particolari<br />
fibre che hanno una doppia funzione: contrastano<br />
l’effetto degli zuccheri (che innalzano il picco glicemico)<br />
e migliorano la composizione del microbiota,<br />
la flora intestinale, il nostro «secondo cervello»,<br />
ritenuta sempre più ago della bilancia della salute<br />
in base a molteplici recentissimi studi. G<br />
35
NUTRIZIONE<br />
di Daniele di Xxxxx Colombo Xxxxxx<br />
È uno dei simboli della bella<br />
stagione, dolce, succosa<br />
e ricca di importanti sostanze<br />
nutritive. Deve essere sempre<br />
presente nelle diete estive.<br />
Pesca,<br />
UN MORSO<br />
ALL’ESTATE<br />
Dolce, succosa, un morso e fa già estate: parliamo<br />
della pesca. Giunta a noi dalla Persia in tempi<br />
remoti, da qui il suo nome di melo di Persia,<br />
diventato poi pesca. È originaria della Cina dove<br />
è considerata un simbolo di immortalità. Dobbiamo<br />
ad Alessandro Magno la sua diffusione in<br />
tutto il bacino del Mediterraneo. È dunque un<br />
frutto ricco di storia, ma non solo. La sua buccia<br />
vellutata o liscia, la sua polpa soda, bianca o gialla,<br />
in alcuni casi con venature rosse, racchiudono<br />
tante sostanze nutritive che aiutano ad affrontare<br />
al meglio il clima che caratterizza la bella stagione.<br />
Il perché in Cina era considerato simbolo di immortalità<br />
si può capire analizzandone l’aspetto<br />
nutrizionale. Sono frutti ricchi di vitamine, in<br />
particolare A, B1, B2, C e PP, inoltre, forniscono<br />
diversi oligoelementi come potassio, fosforo,<br />
ferro, manganese, magnesio e zolfo. L’apporto<br />
calorico è di sole 39 Kcal ogni 100 grammi.<br />
Si può mangiare tutto, buccia e polpa, ma bisogna<br />
evitare il nocciolo. La mandorla contenuta<br />
all’interno contiene amigdalina, una sostanza<br />
considerata cianogenetica, cioè capace di liberare<br />
acido cianidrico i cui sali danno origine al cianuro,<br />
un veleno tra i più potenti.<br />
La pesca ha proprietà diuretiche e depurative, un<br />
regolare consumo al mattino aiuta a regolarizzare<br />
le funzioni corporee. Inoltre, aiuta nella digestione<br />
grazie alla presenza di un acido simile a quello<br />
citrico. All’inizio, infatti, era considerata un frutto<br />
medicinale ed era usato per curare mal di testa<br />
e problemi digestivi.<br />
Oggi si possono trovare in commercio diverse<br />
varietà di pesche, ma si possono ricondurre a tre<br />
37
NUTRIZIONE<br />
GEORGIA, LO STATO<br />
DELLE PESCHE<br />
Il pesco dalla Cina si è espanso in tutto il<br />
mondo, arrivando anche negli Stati Uniti<br />
che sono diventati il principale produttore<br />
di pesche. In particolare la Georgia è<br />
anche soprannominata Peach State<br />
(stato della pesca) per l’estensione delle<br />
sue coltivazioni. A Fort Valley, durante il<br />
Georgia Peach Festival, viene realizzata una<br />
gigantesca torta ripiena di pesche di 3,3<br />
per 1,5 metri e alta 20 centimetri.<br />
tipologie: quelle comuni con la buccia lanuginosa<br />
e vellutata, le nettarine (o pesche noci) caratterizzate<br />
da una buccia lucida e liscia, e le percoche<br />
dalla buccia gialla e rossa con una consistente<br />
polpa gialla. Quest’ultime sono le pesche usate<br />
dalle realtà conserviere per la frutta sciroppata e<br />
le macedonie. Le nettarine e le pesche comuni,<br />
inoltre, possono avere la polpa bianca o gialla.<br />
Un’altra classificazione è legata alla facilità con<br />
cui il nocciolo si stacca dalla polpa: se avviene<br />
facilmente sono dette spiccagnole, al contrario<br />
se ciò non avviene sono dette duracine.<br />
In Italia, grazie alla conformazione del nostro<br />
Paese, la coltivazione della pesca permette di<br />
averla fresca sulle tavole dall’inizio di giugno<br />
sino ai primi di ottobre. Questo frutto, però, se<br />
opportunamente conservato mantiene quasi<br />
Le percoche sono utilizzate<br />
dall’industria d<br />
ia conserviera ra per<br />
la frutta sciroppata.<br />
pata<br />
REGIONE CHE VAI,<br />
PESCA CHE TROVI<br />
Le varietà di pesche sono molteplici e ogni<br />
regione e area italiana ha le proprie. Tre zone<br />
hanno ottenuto una denominazione di origine<br />
europea: pesca di Leonforte Igp (Sicilia), pesca<br />
di Verona Igp e pesca e nettarina di Romagna<br />
Igp. Oltre a queste si possono ricordare<br />
le succose e grandi pesche di Volpedo, in<br />
provincia di Alessandria (a cui è dedicato un<br />
articolo a parte a pagina 52), la dolcissima<br />
pesca merendella coltivata solo in alcune zone<br />
della Calabria. Arriva dalla Sicilia e dalla Marche<br />
la pesca tabacchiera, caratterizzata dall’essere<br />
schiacciata e non tonda.<br />
inalterate le proprietà nutrizionali e si può trovarlo<br />
così tutto l’anno.<br />
In cucina è un frutto molto duttile, che si presta a<br />
essere usato in diverse ricette. A parte il consumo<br />
a crudo, come frutta, può essere trasformato in<br />
confetture o conservato sotto sciroppo di zucchero.<br />
Nelle macedonie non può mancare. La<br />
pesca è protagonista di due famosi dolci: la pesca<br />
melba, creata a fine Ottocento dallo chef francese<br />
Escoffier a Londra in onore della cantante lirica<br />
Nellie Melba, e le piemontesi pesche ripiene con<br />
un composto a base di amaretti, cacao, zucchero<br />
e uova. Gli amanti del pesce possono provare ad<br />
accompagnare una tartare di ricciola, salmone o<br />
tonno con una dadolata di questo frutto, anche<br />
con i gamberi crudi si sposta perfettamente.<br />
Versatile, gustosa e ricca di sostanze nutritive,<br />
la pesca è un frutto importante per la dieta mediterranea.<br />
All’interno di un regime dietetico<br />
equilibrato non deve mai mancare. G<br />
39
FOOD NEWS<br />
di Maurizio Ferrari<br />
LA MERENDA DI CHI AMA<br />
LA MONTAGNA<br />
La montagna è una delle mete preferite dagli italiani per<br />
le vacanze e dopo una bella camminata non c’è niente<br />
di meglio di una sostanziosa merenda. In Alto Adige la<br />
tradizione vuole che sia a base di Speck e di vino rosso o<br />
Schiava, accompagnato da formaggio di malga, salamino<br />
affumicato (Kamiwurzen) e pane di segale croccante.<br />
Merenda che può diventare una abitudine anche al ritorno rno<br />
e trasformarsi in aperitivo. Si può sostituire il vino con una<br />
buona birra o con un succo di mela naturale.<br />
NONNO NANNI<br />
DIVENTA BIOLOGICO<br />
Il latte proviene da stalle italiane ed è tutto biologico. Una filiera<br />
controllata, con le vacche che crescono all’interno di strutture<br />
sicure e selezionate. Gli animali, liberi di pascolare e nutriti con<br />
alimenti di origine biologica, fornisco latte di elevata qualità. La<br />
veneta Latteria Montello, conosciuta per i formaggi Nonno Nanni,<br />
produce con esso una nuova linea di prodotti biologici: stracchino,<br />
robiola e fresco spalmabile.<br />
Info: www.nonnonanni.it<br />
SUL VULCANO, L’ETNA<br />
REGALA UN ROSSO<br />
DI CARATTERE<br />
Arriva dalla Cantina<br />
Donnafugata un<br />
nuovo vino che<br />
nasce sulle pendici<br />
dell’Etna. Sul<br />
Vulcano 2016 è<br />
un Etna Rosso Doc<br />
ed è prodotto con<br />
Nerello Mascalese,<br />
un’uva autoctona<br />
della Sicilia. L’Etna,<br />
con i suoi terreni vulcanici, dona<br />
ai vini qualcosa in più e questo<br />
Sul Vulcano non è da meno: di<br />
color rosso rubino, ha profumi<br />
di frutti di bosco con note<br />
speziate e in bocca è avvolgente,<br />
con un tannino morbido e<br />
un lungo finale. Un vino di<br />
carattere, perfetto per la cucina<br />
mediterranea, ma può essere<br />
abbinato anche a piatti Tex-Mex a<br />
base di carne e legumi.<br />
Info: www.donnafugata.it<br />
L’ESOTICO INCONTRA<br />
IL BALSAMICO<br />
Glassa allo zenzero con Aceto Balsamico di Modena Igp è la nuova proposta<br />
Ponti per la serie Hot&Spicy, che si completa con le glasse alla curcuma e al<br />
peperoncino. Queste tre glasse sono state sviluppate in collaborazione con<br />
il gastronomo e storico della cucina Allan Bay. Sono un perfetto esempio i<br />
melting pot gastronomici. Nascono dal connubio di spezie tipiche di Paesi come<br />
India, Cina e Messico, con l’Aceto Balsamico di Modena Igp, una bandiera della<br />
tradizione italiana. Info: www.ponti.com<br />
41
RICETTE<br />
Testi e ricette<br />
Maurizio Ferrari<br />
Verdure farcite,<br />
UN PIATTO UNICO<br />
PER L’ESTATE<br />
LL’estate è un trionfo di verdure e di<br />
frutta, molto di più rispetto alle altre<br />
stagioni. È anche un periodo durante<br />
il quale non si ha molta voglia di<br />
sedersi a tavola per pranzi pantagruelici<br />
dalle infinite portate. Si preferisce<br />
qualcosa di più fresco, meglio se a<br />
base di verdura e, spesso, un piatto<br />
unico è la soluzione migliore.<br />
Ecco allora una proposta per questo<br />
mese che vede le verdure protagoniste<br />
della nostra tavola. Ve le proponiamo<br />
ripiene, ovvero l’ingrediente<br />
diventa anche il contenitore. Non c’è<br />
in questo caso un ordine tradizionale,<br />
sono tre piatti salati e un dessert, un<br />
po’ diverso, ma comunque a base di<br />
frutta. I fiori di zucca ripieni rappresentano<br />
uno dei piatti più gustosi di<br />
questa stagione, si prestano a essere<br />
fritti o passati al forno, come in questo<br />
caso. Li portiamo in tavola insieme a<br />
una tortina salata di zucchine.<br />
Con il caldo non è il<br />
momento delle grandi<br />
abbuffate, meglio ricette<br />
più leggere, ma sempre<br />
ricche di sapori grazie ai<br />
tesori dell’orto. dell’<br />
Il rosso peperone, o giallo se preferite,<br />
racchiuderà un riso con cozze<br />
e gamberi. Un piatto unico, ricco e<br />
gustoso, che mette insieme molti<br />
ingredienti caratteristici i della dieta<br />
mediterranea, reso ancora più<br />
intrigante dalla salsa di peperoni<br />
e cipollotti che lo completa.<br />
La melanzana ha un fascino<br />
orientale e allora la scaviamo e la<br />
riempiamo con del riso basmati<br />
condito con polpette di carne e<br />
uvetta. Un piatto che richiama le<br />
meravigliose sponde del Mediterraneo.<br />
Il dolce, invece, è una macedonia<br />
con finte pesche adagiate su una<br />
crema inglese e accompagnate da<br />
frutta fresca, compresa una pesca,<br />
la regina dell’estate. Quattro piatti<br />
gustosi, adatti anche a una gita<br />
fuoriporta, visto che la stagione<br />
lo permette.<br />
G<br />
PER REALIZZARE<br />
LE RICETTE<br />
PROPOSTE<br />
ABBIAMO FATTO<br />
LA SPESA IN UN<br />
SUPERMERCATO<br />
GULLIVER, COME<br />
NORMALI CLIENTI.<br />
L’OBIETTIVO È<br />
QUELLO DI RENDERE<br />
FACILMENTE<br />
RIPRODUCIBILI<br />
I PIATTI PROPOSTI<br />
43
Pastificio Ligure Artigianale dal 1988<br />
Tutta la bontà della più ghiotta e attenta tradizione culinaria e gastronomica ligure<br />
la potete ritrovare nelle specialità del pastificio artigianale Stemarpast, a Genova.<br />
Stemarpast produce pasta fresca, pasta ripiena e le tipiche salse liguri: pesto genovese e salsa di noci.<br />
STEMARPAST srl<br />
3/H Lungo Torrente Secca - 16163 GENOVA<br />
www.stemarpast.it - info@stemarpast.com<br />
Tel. 010.723111
TORTINA DI ZUCCHINE<br />
CON FIORI RIPIENI<br />
INGREDIENTI: 12 fiori di zucchina 12<br />
zucchine piccole 250 g di ricotta Consilia <br />
3 uova grandi Consilia (1 uovo intero e due<br />
tuorli) 2 cucchiai di latte intero Consilia<br />
microfiltrato 100 g di scamorza affumicata<br />
Consilia 100 g di ricotta salata 100 g di<br />
parmigiano 20 g di riso Consilia basmati 1<br />
rotolo di pasta sfoglia Basilico Maggiorana<br />
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva<br />
Consilia Terre di Bari Sale e pepe q.b.<br />
PREPARAZIONE: Per pulire i fiori di zucca<br />
aprirli, togliere delicatamente il fondo e il pistillo<br />
e passateli accuratamente con la carta da cucina.<br />
Per il ripieno dei fiori di zucca: mescolare<br />
metà ricotta con la provola affumicata grattugiata,<br />
poco sale e 50 g di parmigiano, qualche<br />
fogliolina di maggiorana, un tuorlo d’uovo e<br />
1 zucchina piccola grattugiata e fatta saltare<br />
2-3 minuti con un cucchiaio d’olio. Riempire i<br />
fiori con il composto, disporli sul fondo di una<br />
tortiera ricoperta di carta forno e cuocere in<br />
forno 15 minuti a 180°C. Per il ripieno della<br />
torta, tagliare le zucchine a rondelle sottili, farle<br />
saltare con 1 cucchiaio di olio, salare, pepare,<br />
mischiarle con la ricotta e il parmigiano rimasti,<br />
un uovo e una manciata di riso, qualche<br />
foglia di basilico. Foderare degli stampi per<br />
crostatine con la pasta sfoglia, farcire con un<br />
paio di cucchiai di ripieno, spennellare con il<br />
tuorlo, sbattuto insieme a un paio di cucchiai<br />
di latte. Cuocere in forno 25 minuti a 180°C. Far<br />
saltare i pomodorini con un cucchiaio di olio,<br />
un pizzico di sale e qualche foglia di basilico.<br />
Disporre nel piatto le crostatine e i fiori, con la<br />
salsa di pomodoro e scaglie di ricotta salata.<br />
FACILE<br />
30’<br />
40’<br />
RICETTE<br />
Vino consigliato: un bianco fresco<br />
e frizzante come un Ortrugo<br />
dei Colli Piacentini<br />
45
RICETTE<br />
PEPERONI RIPIENI DI RISO AL<br />
POMODORO, COZZE E GAMBERI<br />
FACILE<br />
20’<br />
1H E 20’<br />
INGREDIENTI: 200 g di riso arborio Consilia 3<br />
peperoni (2 rossi e 1 giallo) 1 confezione di cozze<br />
cilene surgelate Consilia 4 pomodori perini 500<br />
g di brodo vegetale Prezzemolo Basilico<br />
60 g di pecorino grattugiato 3-4 cipollotti 5<br />
cucchiai di olio evo Consilia bio<br />
PREPARAZIONE: Pulire i peperoni. Cuocere in forno<br />
per circa 20 minuti un peperone rosso insieme e ai<br />
cipollotti puliti e spruzzati con un cucchiaio di olio<br />
extra vergine di oliva. Spellare il peperone, privarlo<br />
dei semi e frullarlo con i cipollotti e un paio<br />
di<br />
cucchiai di olio extra vergine, fino a ottenere una<br />
crema liscia. Lavare i pomodori, tuffarli in acqua<br />
bollente pochi istanti, immergerli in acqua fredda<br />
per sbucciarli. Tagliarli a filetti e metterli a scolare, per<br />
ricavare l’acqua dei pomodori. Preparare un risotto:<br />
o<br />
far rosolare la cipolla tritata finemente, unire il riso,<br />
farlo tostare e portare a cottura, piuttosto al dente,<br />
usando l’acqua di pomodori e il brodo vegetale. A<br />
fine cottura, aggiungere un cucchiaio di crema di<br />
peperone, le cozze, i filetti di pomodoro e mantecare<br />
con il pecorino grattugiato (tenendone da parte 2<br />
cucchiai). Lavare i peperoni, tagliarli a metà, privarli<br />
dei filamenti e del picciolo e riempirli con il riso. Cospargere<br />
con il pecorino rimasto e cuocere in forno<br />
a 180° per 30 minuti circa. Servire<br />
accompagnando con la crema<br />
di peperoni e qualche filetto di<br />
peperone al forno e pomodoro.<br />
Vino consigliato: un bianco fresco<br />
e profumato del Sud come<br />
il Fiano di Avellino<br />
47
MELANZANE RIPIENE<br />
RICETTE<br />
FACILE<br />
20’<br />
1H E 10’<br />
INGREDIENTI: 2 melanzane 200 g di riso Basmati<br />
Consilia 2 bustine di zafferano 2 cucchiai di prezzemolo<br />
tritato 400 g di carne di manzo macinata <br />
100 g di salsiccia 1 patata lessata 1 uovo 40 g di<br />
uvetta sultanina 30 g di pinoli 2 cucchiai di olio<br />
extra vergine di oliva Consilia bio Sale e pepe q.b.<br />
PREPARAZIONE: Cuocere le melanzane intere<br />
in forno preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti.<br />
Tagliarle a metà e scavare leggermente la polpa.<br />
Preparare le polpettine: unire la patata lessa, la polpa<br />
di melanzana il prezzemolo tritato molto finemente,<br />
la carne e la salsiccia, l’uovo, un pizzico di sale e di<br />
pepe. Mischiare gli ingredienti e fare delle polpettine<br />
di un paio di centimetri di diametro. Adagiarle sulla<br />
placca del forno coperta di carta forno e cuocere a<br />
180°C per 20 minuti. Tagliare finemente i cipollotti,<br />
farli rosolare con due cucchiai di olio, aggiungere i<br />
pinoli e l’uvetta. Nel frattempo, cuocere il riso con una<br />
quantità di acqua pari a 3 volte il suo volume (circa<br />
650 g), in cui è stato sciolto lo zafferano. Quando<br />
l’acqua è stata completamente assorbita, far saltare<br />
il riso con i cipollotti, i pinoli e l’uvetta. Infine aggiungere<br />
le polpettine. Riempire con il riso le melanzane<br />
e rimettere in forno caldo a 180°C per un quarto<br />
d’ora circa.<br />
Vino consigliato: un rosso leggero<br />
come la Schiava del Lago di Caldaro Doc<br />
49
RICETTE<br />
MACEDONIA CON FINTE PESCHE<br />
MEDIA<br />
30’<br />
45’<br />
Vino consigliato: un dolce Docg<br />
delle colline romagnole<br />
INGREDIENTI: Per le finte pesche: 1 uovo Consilia <br />
70 g di zucchero 150 g di farina Consilia bio tipo 00<br />
1 cucchiaino di colorante rosso naturale in<br />
polvere 4 g di burro Lievito per dolci Consilia La<br />
scorza di un limone biologico 1 cucchiaio di latte<br />
intero Consilia 1 bicchierino di alchermes o di<br />
sciroppo preparato facendo bollire 100 g di acqua<br />
con 30 g di zucchero e qualche goccia di limone, e<br />
unendo poi un cucchiaino di colorante rosso. Per<br />
la crema al cioccolato: 1 tuorlo d’uovo Consilia <br />
150 g di latte intero Consilia 30 g di zucchero <br />
50 g di cioccolato fondente Consilia 20 g di farina<br />
Consilia bio tipo 00. Per la salsa inglese: 4 tuorli<br />
d’uovo Consilia (circa 80 g) 1 bacca di vaniglia <br />
300 g di panna fresca 80 g di latte intero Consilia<br />
1 bacca di vaniglia. Per guarnire: 1 vaschetta di<br />
misto di bosco Qualche fragola 1 pesca noce <br />
2-3 cucchiai di zucchero semolato<br />
PREPARAZIONE:<br />
Lavorare lo zucchero con il burro, quindi incorporare<br />
l’uovo e la scorza di limone grattugiata. Infine<br />
aggiungere la farina mischiata con il lievito e il co-<br />
lorante, senza lavorare troppo l’impasto, in modo da<br />
dare un colorito simile alle pesche. Preparare delle<br />
semisfere di 3-4 cm di diametro e cuocere in forno<br />
a 180°C per 20 minuti.<br />
Nel frattempo, preparare la crema pasticcera al cioccolato:<br />
lavorare il tuorlo con lo zucchero, incorporare<br />
la farina, quindi aggiungere il latte e cuocere a fiamma<br />
bassa fino a che non si addensa. Versare la crema<br />
ancora calda sul cioccolato fondente.<br />
Quando sono fredde, scavare le semisfere, farcirle<br />
con un cucchiaino di crema pasticcera al cioccolato<br />
e accoppiarle. Passarle nell’alchermes velocemente<br />
(o nello sciroppo di zucchero colorato di rosso), quindi<br />
rotolare velocemente nello zucchero semolato.<br />
Preparare la crema inglese: miscelare i tuorli con lo<br />
zucchero e i semi della bacca di vaniglia, aggiungere<br />
il latte e la panna e cuocere su un bagnomaria senza<br />
superare 83°C, finché non si addensa. Far raffreddare<br />
velocemente. Lavare la frutta, tagliare a fette la pesca<br />
e pulire i frutti di bosco e le fragole. In una fondina,<br />
mettere qualche cucchiaio di crema inglese, adagiarvi<br />
la finta pesca, una fettina di pesca vera, i frutti<br />
di bosco e le fragole.<br />
51
GULLIVER<br />
di Alessandro Barbieri<br />
Oltre ad aver dato<br />
i natali a Giuseppe<br />
Pellizza, autore de “Il<br />
quarto stato”, il piccolo<br />
comune in provincia<br />
di Alessandria è noto<br />
anche per le sue<br />
meravigliose pesche.<br />
Ne abbiamo<br />
parlato con Gianpiero<br />
Chiapparoli, direttore<br />
commerciale di<br />
Volpedo Frutta.<br />
VOLPEDO,<br />
LA PATRIA<br />
DELLE PESCHE
GULLIVER<br />
Il viaggio che <strong>Gulli</strong> compie ogni mese alla scoperta<br />
delle eccellenze del territorio, ci riporta<br />
questa volta, a Volpedo, un magnifico paesino<br />
di 1.200 anime, famoso per aver dato i natali<br />
al pittore Giuseppe Pellizza, autore del celebre<br />
dipinto Il quarto stato e per le pesche, motivo<br />
della nostra visita.<br />
Ad accoglierci nell’ampio piazzale di Volpedo Frutta<br />
di Moleale, (il Comune gemello che si trova<br />
sull’altra sponda del torrente Curone), troviamo il<br />
responsabile commerciale, Gianpiero Chiapparoli,<br />
una guida d’eccezione che ci accompagna, è il<br />
caso di dirlo, sul campo. Mentre, tra un sobbalzo e<br />
l’altro, raggiungiamo in macchina i frutteti, iniziamo<br />
la nostra intervista. «Come ha potuto vedere nei<br />
platò già pronti per la consegna (le cassette della<br />
frutta, ndr), puntiamo su un prodotto di qualità,<br />
capace di distinguersi da solo sui banchi della<br />
grande distribuzione. Da queste parti coltiviamo<br />
solo varietà di pesche antiche che possono essere<br />
raccolte esclusivamente quando sono giunte a<br />
maturazione. Non cogliamo frutti acerbi destinati<br />
magari a rimanere in frigorifero anche tredici o<br />
quattordici giorni. Le pesche di Volpedo si colorano<br />
soltanto pochi giorni prima di maturare e,<br />
anche volendo, non potremmo coglierle prima»,<br />
racconta Chiapparoli. «Da quando la pesca viene<br />
colta sulla pianta a quando il consumatore la può<br />
gustare, devono passare non più di tre giorni e<br />
questo fa la differenza. I nostri frutti sono morbidi,<br />
profumati e gustosi e così devono arrivare<br />
sulle tavole di chi li ha scelti.<br />
Questo è il segreto che ci ha<br />
permesso di affermarci nella<br />
grande distribuzione, il nostro<br />
mercato di riferimento», prosegue<br />
Gianpiero Chiapparoli.<br />
Ancor prima che per il profumo<br />
e il gusto, le pesche di<br />
Volpedo colpiscono per il<br />
colore e per le dimensioni.<br />
Qual è il segreto?<br />
«A primavera pratichiamo<br />
un diradamento spietato,<br />
ovvero lasciamo solo due o<br />
tre frutti per ramo in modo<br />
che la pianta li possa alimentare<br />
in maniera ottimale. Ecco<br />
perché le pesche di Volpedo<br />
Gianpiero Chiapparoli,<br />
direttore commerciale ci di Volpedo<br />
Frutta ci guida tra i pescheti.<br />
e<br />
Il quarto stato è un olio su tela<br />
(293×545 cm) dipinto into<br />
da Pellizza<br />
za<br />
da Volpedo nel 1901.<br />
sono più grandi della media, ma anche più profumate<br />
e più saporite».<br />
Qualità e non quantità, dunque?<br />
«Esatto. Un conto è produrre 300 quintali di pesche<br />
per ettaro di terreno, un altro è produrne 100 quintali<br />
per ettaro, ovvero la nostra produzione attuale.<br />
Praticamente produciamo un terzo di quello che<br />
normalmente altri produttori realizzano dai loro<br />
pescheti. Questo fa sì che il nostro prodotto sia<br />
qualitativamente superiore in tutte le proprietà<br />
organolettiche, in modo da soddisfare tutti i nostri<br />
sensi: sono meravigliose alla vista, morbide al tatto,<br />
profumate e gustose».<br />
Dove sono collocati i<br />
pescheti di Volpedo<br />
Frutta?<br />
«La maggior parte dei pescheti<br />
si trovano in Val Curone,<br />
tanto che i Comuni<br />
di Viguzzolo, Volpedo e<br />
Monleale rappresentano<br />
un po’ il centro nevralgico<br />
della nostra produzione.<br />
Ma abbiamo anche frutteti<br />
nella Val Grue fino a<br />
Garbagna, in Valle Staffora<br />
fino a Varzi e nella<br />
Valle Schizzola, alle spalle<br />
di Casteggio. Devono<br />
essere sui terreni giusti,<br />
53
GULLIVER<br />
sensibile alle variazioni climatiche. Per esempio<br />
quando si verificano condizioni poco favorevoli,<br />
questa varietà di pesco ne risente subito. Durante<br />
le annate difficili la produzione è scarsa se non<br />
nulla e per questo la coltivazione di Dixired è<br />
stata abbandonata un po’ ovunque. Ma questa<br />
varietà ci regala un profumo e un sapore ineguagliabili,<br />
mi creda. Bastano due cassette di Dixired<br />
per profumare un’intera stanza. Inoltre abbiamo<br />
differenziato la produzione in modo da assicurare<br />
la raccolta delle pesche maturate naturalmente<br />
sulla pianta da fine giugno a fine agosto. In queste<br />
settimane per esempio stanno maturando le<br />
pesche Cresthaven.<br />
Le pesche di Volpedo sono più<br />
grandi della la media e sono anche<br />
molto profumate e saporite.<br />
insomma. Da un lato la composizione della terra e<br />
dall’altro il microclima, che è particolarmente indicato<br />
per la produzione di pesche. Per esempio noi<br />
non produciamo nettarine, perché il microclima<br />
così come il terreno non sono adatti. Coltiviamo<br />
solo varietà antiche di pesche».<br />
Opportunità o necessità?<br />
«Nel corso degli ultimi 80 anni abbiamo sperimentato<br />
molte varietà di pesche e ci siamo accorti<br />
che quelle più antiche sono le migliori. Magari<br />
sono meno belle, meno colorate, ma in fatto di<br />
sapore e profumo sono imbattibili. Si tenga conto<br />
che molte delle varietà che coltiviamo nei nostri<br />
terreni, sul mercato non si trovano più, nemmeno<br />
presso i vivaisti.<br />
VOLPEDO FRUTTA<br />
La cooperativa Volpedo Frutta nasce nel 1993<br />
e conta oggi 140 soci. Complessivamente si<br />
producono 50 mila quintali di frutta a pieno<br />
regime. La zona di Volpedo ha iniziato ad<br />
operare nel settore della frutticoltura intorno<br />
agli anni ‘20 del secolo scorso e le attività si<br />
sono consolidate tra le due guerre mondiali.<br />
Il boom vero e proprio si è verificato tra gli<br />
anni ‘50 e ‘70 quando, con i moderni mezzi di<br />
trasporto, si potevano raggiungere facilmente<br />
importanti piazze come quella di Milano e,<br />
soprattutto, quella di Genova. A partire dagli<br />
anni ’80 la produzione ha subito un forte calo<br />
perché i produttori locali non si sono attrezzati<br />
adeguatamente per seguire le dinamiche di<br />
mercato dettate dalla grande distribuzione che,<br />
proprio in quegli anni ha si imponeva sugli sul<br />
commercio classico. Con la costituzione della<br />
cooperativa si è di fatto creato un “sistema<br />
Volpedo” che, con logiche rinnovate orientate<br />
proprio alla grande distribuzione, ha permesso<br />
la rinascita della frutticoltura della zona.<br />
Quindi, dove reperite le piante?<br />
«Le piante le innestiamo direttamente noi. Selezioniamo<br />
il portainnesto selvatico e inseriamo la<br />
mazza della qualità di pesca che vogliamo creare.<br />
Di fatto, alcune varietà antiche esistono ancora<br />
solo grazie a noi. Produciamo pesche Maycrest,<br />
Spring Lady e Dixired, una varietà quest’ultima di<br />
moda negli anni sessanta e progressivamente abbandonata<br />
perché è una pianta particolare, molto<br />
54
GULLIVER<br />
Anche se la stagione non è ancora terminata,<br />
ci può fare il punto sull’estate 2018?<br />
Iniziamo col dire che quest’anno, come quello passato,<br />
è un anno difficile per gli agricoltori. Il 2017 è<br />
stato caratterizzato da una forte gelata ad aprile<br />
e dalla siccità estiva, due fattori che<br />
hanno compromesso il raccolto di<br />
mele, così come delle pesche e<br />
delle albicocche. Certo, i pochi<br />
frutti che si sono salvati,<br />
grazie al calore estivo e<br />
alla scarsità d’acqua, sono<br />
diventati favolosi, dal<br />
sapore e dal profumo<br />
eccezionali. Quest’anno<br />
il problema è inverso.<br />
Ha piovuto molto, in<br />
particolare a maggio,<br />
compromettendo prima<br />
il raccolto delle fragole e poi<br />
quello delle prime albicocche.<br />
Senza sole non maturavano<br />
adeguatamente e quelle poche che<br />
La produzione di Volpedo<br />
Frutta comprende anche fragole,<br />
mele e albicocche.<br />
cche<br />
hanno raggiunto la maturazione tendevano<br />
a deteriorarsi rapidamente per l’alto contenuto<br />
di acqua. Per le pesche dipende molto dalle<br />
precipitazioni delle ultime settimane prima della<br />
raccolta. Nella speranza di non essere smentito,<br />
ci sono le premesse per un buon raccolto perché<br />
abbiamo potuto diradare in maniera adeguata le<br />
piante, che sono ben nutrite.<br />
Residuo zero e lotta integrata ai parassiti. Ci<br />
spieghi meglio.<br />
In agricoltura attualmente vengono impiegati due<br />
metodi per combattere i parassiti delle piante:<br />
quello della lotta integrata e quello biologico.<br />
Noi abbiamo fatto una scelta a favore del primo<br />
metodo, escludendo il biologico perché una scelta<br />
simile avrebbe comportato la necessità di costituire<br />
una seconda azienda con metodi di coltivazione<br />
e gestione totalmente diversificati. Quindi<br />
abbiamo puntato alla lotta integrata tramite la<br />
confusione sessuale, quella cioè che garantisce<br />
il minor impatto ambientale anche attraverso un<br />
uso molto attento di antiparassitari. Seguendo il<br />
protocollo delle regioni Piemonte e Lombardia<br />
abbiamo selezionato i principi attivi da utilizzare e<br />
abbiamo scelto quelli che garantiscono un residuo<br />
più basso. Per il trattamento abbiamo ridotto del<br />
50% le dosi perché abbiamo verificato che si ottiene<br />
il medesimo risultato. Il dosaggio consigliato,<br />
a nostro avviso, è eccessivo. Non solo, abbiamo<br />
raddoppiato il tempo che intercorre tra l’ultimo<br />
trattamento e la raccolta della frutta. In questo<br />
modo abbiamo praticamente annullato<br />
il residuo di fitofarmaci utilizzati per<br />
portare a maturazione il frutto,<br />
avvicinandoci sempre di più<br />
al cosiddetto residuo zero.<br />
Ben al di sotto di quanto<br />
previsto dai regolamenti,<br />
giusto?<br />
Assolutamente sì. Si tenga<br />
presente che se la legge<br />
ci impone di portare il<br />
residuo fisso di antiparassitari<br />
a 100 unità nella frutta,<br />
la grande distribuzione esige<br />
che si scenda a 30 unità. Dal<br />
momento che noi serviamo solo<br />
la grande distribuzione, ci siamo posti<br />
come obbiettivo proprio il raggiungimento<br />
del residuo zero. Utilizzando un po’ di buon senso<br />
e molta attenzione, ci siamo detti, ce la possiamo<br />
fare. E ci stiamo arrivando. Nei 30 test chimici<br />
eseguiti nel solo raccolto di giugno emerge che<br />
siamo sulla strada maestra.<br />
Informazioni che, purtroppo, non arrivano al<br />
consumatore.<br />
Da questo punto di vista chi come noi si sta sforzando<br />
per coltivare prodotti di qualità e sani è<br />
fortemente penalizzato. Per esempio sulle etichette<br />
andrebbero riportati chiaramente sia il<br />
paese d’origine sia quello in cui è avvenuta la<br />
lavorazione e tutti i dettagli che possano guidare<br />
il consumatore ad una scelta più consapevole.<br />
Ma a molti, all’interno della UE fa comodo che<br />
in etichetta sia indicato il meno possibile. Ecco<br />
perché è importante spiegare ai consumatori che<br />
cosa c’è dietro e dentro ad un prodotto.<br />
In qualche modo è un po’ la missione di <strong>Gulli</strong>.<br />
Sì, ma dite anche che chi non ha mangiato le<br />
pesche di Volpedo non ha mai mangiato pesche.<br />
Lo scriva.<br />
Fatto.<br />
G<br />
55
GULLIVER<br />
di Alessandro Barbieri<br />
Lo scorso 5 luglio<br />
è stato inaugurato<br />
a Chiavari il nuovo<br />
negozio <strong>Gulli</strong>ver.<br />
Situato in centro<br />
città, rappresenta<br />
il nuovo modello<br />
distributivo che<br />
la catena di<br />
supermercati ha<br />
studiato per le<br />
piccole e medie<br />
superfici. Tante le<br />
novità, a partire<br />
dall’enoteca<br />
rinnovata e più ricca<br />
ai corner dedicati<br />
ai prodotti bio e alle<br />
eccellenze locali.<br />
CHIAVARI:<br />
IL NEGOZIO<br />
GULLIVER 2.0<br />
56
GULLIVER<br />
Lo scorso 5 luglio ha aperto i battenti il nuovo negozio <strong>Gulli</strong>ver<br />
di Chiavari, nella centralissima via Gagliardo, una sorta di punto<br />
vendita pilota che inaugura un nuovo stile commerciale unito<br />
ad una serie di inediti servizi al cliente.<br />
«Abbiamo lavorato su una superficie di circa 380 m2 all’interno della<br />
quale abbiamo inserito diversi nuovi “mondi”, alcuni totalmente inediti<br />
per una superficie così ridotta», ha detto nel corso dell’inaugurazione<br />
Linda Lugano, responsabile della comunicazione dei Supermercati<br />
<strong>Gulli</strong>ver.<br />
La<br />
prima novità che ci si trova di fronte appena entrati è la scaffalatura<br />
dedicata ai prodotti biologici. Fino ad oggi, infatti, questa tipologia<br />
di referenze era presente solo nei punti vendita di medie e grandi<br />
dimensioni. Poco oltre è stata inserita la zona del benessere con<br />
prodotti naturali, alcuni certificati dalla Fondazione Veronesi, un’area<br />
affiancata da quella per gli integratori alimentari. L’altro grande filone, è<br />
rappresentato dallo spazio dedicato ai vini che è stato completamente<br />
ridisegnato. Il consumatore si troverà di fronte una vera e propria<br />
cantina, una sorta di negozio nel negozio, molto ben rifornito, con<br />
circa 200 tipologie di vini tra rossi, bianchi e spumanti.<br />
Infine la classica ciliegina sulla torta, ovvero un angolo destinato alle<br />
eccellenze locali provenienti dal territorio circostante. Qui i consumatori<br />
trovano prodotti che identificano il territorio più di ogni altro; per<br />
esempio i vini Bianchetta e Ciliegiolo, un bianco e un rosso realizzati<br />
con uve autoctone del Golfo del Tigullio dalle Cantine Bregante di<br />
Sestri Levante, così come le torte salate Tossini e la pasticceria del<br />
Panificio Luca, entrambi di Chiavari.<br />
Completamente rivisitati i cosiddetti “freschi“ sia nell’assortimento,<br />
sia dal punto di vista della metodologia di vendita, molto più orientata<br />
al take away, una tendenza ormai irreversibile che permette<br />
di far risparmiare tempo durante la spesa e di esporre un numero<br />
maggiore di prodotti. Le novità riguardano un po’ tutte le aree. Dal<br />
banco ortofrutta, con circa 30 nuove referenze, a quello dei formaggi<br />
stagionati, con 60 prodotti già porzionati e prezzati, a quello della<br />
carne, con uno speciale scaffale che garantisce un assortimento<br />
take away molto più ricco rispetto al servizio tradizionale, che resta<br />
comunque a disposizione dei clienti.<br />
G<br />
57
Realizzate in resina fiberglass le<br />
sedute della collezione Trill della<br />
veneta Nardi sono molto versatili<br />
e adatte sia per esterni sia per<br />
interni. Disponibili in diversi<br />
colori, si possono acquistare<br />
con braccioli o senza e anche<br />
in versione sgabello. Il design<br />
prende ispirazione dal modo<br />
di lavorare il metallo e il legno,<br />
fondendoli in una soluzione<br />
capaci di esaltarli. Interamente e<br />
realizzate in Italia sono facilmente<br />
pulibili e possono essere riciclate<br />
al 100 per cento.<br />
www.nardioutdoor.com<br />
IL FASCINO<br />
DEL FERRO<br />
PER GIARDINI ORIGINALI<br />
DESIGN<br />
di Maurizio Ferrari<br />
Presenati al Salone del Mobile di Milano,<br />
gli arredi outdoor di Officinaciani<br />
rappresentano una soluzione esclusiva<br />
per “vestire” il proprio spazio esterno.<br />
Le realizzazioni, proposte in due linee<br />
differenti, vengono trattate con una<br />
speciale zincatura e con la verniciatura<br />
a polvere in modo da prevenire usure<br />
da intemperie ed eventi atmosferici.<br />
L’aggiunta di dettagli in bronzo e ferro<br />
forgiato a mano rendono gli arredi veri e<br />
propri pezzi unici, capaci di trasformare<br />
il giardino in un luogo accogliente ed<br />
elegante. La linea “Molle” è caratterizzata<br />
da una struttura essenziale decorata in<br />
ferro piegato a mano. Le sedute, disponibili<br />
nelle versioni divano a tre posti e poltrona,<br />
sono complete di cuscinerie realizzate<br />
con interni in gomma indeformabile e<br />
rivestite in tessuto outdoor Sunbrella. I<br />
tavolini bassi, realizzati in due misure, sono<br />
proposti con piano in cristallo.<br />
La collezione “Rombi” si distingue per uno<br />
schienale con lavorazione a intreccio a<br />
forma romboidale (da cui prende il nome)<br />
ed è composta dalla versione impilabile<br />
senza braccioli e nella versione più<br />
elaborata con braccioli e gambe curve a<br />
doppi semicerchi.<br />
www.officinaciani.it<br />
59
Alta qualità<br />
in tavola<br />
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SALAME DI VARZI DOP
VIAGGI<br />
di di Xxxxx Davide Xxxxxx Grilli<br />
CITTÀ<br />
mondiali<br />
I mondiali di calcio appena conclusi hanno catalizzato<br />
l’attenzione, oltre che per le partite giocate,<br />
sulla nazione che ha organizzato e ospitato questa<br />
edizione: la Russia. Gioie e delusioni sportive a<br />
parte, se a trionfare sul campo è stata la Francia, il<br />
vincitore morale è stato proprio questo enorme<br />
paese che abbraccia Oriente e Occidente e le sue<br />
città che hanno ospitato le partite: Mosca, San<br />
Pietroburgo, Kazan’, Ekaterinburg, Soči, Kaliningrad,<br />
Niznij Novgorod, Samara, Volgograd, Saransk e<br />
Rostov sul Don. Undici città che per l’occasione si<br />
sono rifatte il “trucco”, agghindandosi al meglio<br />
per questo storico appuntamento. Undici città<br />
che vale davvero la pena visitare ora che la kermesse<br />
è finita e le temperature miti rendono più<br />
piacevole la visita.<br />
Le undici città russe che<br />
hanno ospitato il Mondiale<br />
di calcio appena concluso,<br />
rappresentano un perfetto<br />
ritratto di quello che è oggi<br />
la Russia e ognuna di loro<br />
ha un patrimonio artistico<br />
e culturale che vale<br />
davvero la pena scoprire.<br />
61
Mosca - Il Cremlino e la Piazza<br />
Rossa, sa, sulla quale si affaccia anche<br />
la Cattedrale tedr<br />
ale di San<br />
Basilio.<br />
io.<br />
VIAGGI<br />
Mosca e San Pietroburgo sono senza dubbio le<br />
due città più famose e conosciute. In particolare<br />
la capitale russa, una delle metropoli più grandi<br />
e belle del mondo che attira ogni anno milioni di<br />
turisti che vogliono vedere il favoloso Cremlino,<br />
con le sue iconiche mura e le quattro cattedrali,<br />
e la celebre Cattedrale di San Basilio sulla Piazza<br />
Rossa. Ma non solo. Visitare Mosca significa fare<br />
un viaggio nella storia e nella cultura sovietica attraverso<br />
i tanti musei e le opere d’arte disseminate<br />
in tutta la città. Da non perdere la Galleria di Stato<br />
Tretjakov, la più grande collezione nazionale di<br />
opere d’arte figurativa, così come il museo Pushkin<br />
su via Volkhonka. Parlando d’arte una speciale<br />
menzione va alla metropolitana, che non è solo un<br />
mezzo di trasporto, ma una vera e propria opera<br />
d’arte da visitare. Molte stazioni sembrano infatti<br />
dei musei sotterranei, meraviglie architettoniche<br />
decorate con archi, sculture, affreschi, murales,<br />
Kazan’ - La nuova Moschea<br />
Qol-Şärif, terminata ta nel 2005<br />
e di colore ore blu acceso.<br />
ceso<br />
San Pietroburgo, un tempo nota<br />
come<br />
Leningrado, è forse la città<br />
più affascinante as nte della Russia.<br />
s<br />
63
VIAGGI<br />
Ekaterinburg. Dove fu fucilata<br />
la famiglia ia reale dei Romanov, ov, ora<br />
sorge la Cattedrale sul Sangue.<br />
mosaici e lampadari. Per visitare tutte le attrazioni<br />
che offre una metropoli come Mosca ci vorrebbero<br />
settimane.<br />
Stesso discorso per San Pietroburgo, che si contende<br />
con la capitale la palma di città più bella<br />
della Russia. Questione di gusti. Come Mosca,<br />
la città un tempo nota come Leningrado, ha un<br />
patrimonio artistico-culturale davvero impressionante<br />
conservato nei tanti musei disseminati per<br />
la città. Il più celebre è l’Hermitage, che è anche<br />
uno dei più grandi del mondo. Molto caratteristici<br />
sono anche i grandi palazzi in stile neoclassico<br />
che ricordano lo stile dei palazzi di Parigi e i canali<br />
che fanno pensare a Venezia. Queste due, sono le<br />
città più visitate della Russia. Ma varrebbe la pena<br />
visitare anche le altre città meno note, o almeno<br />
includerne alcune in un tour. Non può mancare<br />
per esempio la città di Kazan’, una delle più antiche<br />
della Russia e capitale della Repubblica del<br />
Tatarstan. Moderno ed antico si fondono in un<br />
connubio perfetto dando vita a questo meraviglioso<br />
luogo fondato più di mille anni fa, proprio nel<br />
punto dove confluiscono i fiumi Volga e Kazanka.<br />
L’attrazione principale della città è il Cremlino di<br />
Kazan’ che conserva le tracce di tre epoche differenti:<br />
tartara, russa ed europea. Costruito da Ivan il<br />
Terribile nella seconda metà del XVI secolo, è stato<br />
dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.<br />
Da vedere anche la Cattedrale dell’Annunciazione,<br />
la Torre Sjujumbike, una delle torri pendenti più<br />
famose al mondo, e la nuova Moschea Qol-Şärif,<br />
terminata nel 2005 e di colore blu acceso.<br />
Kaliningrad è invece la città più europea della<br />
Russia, e anche una delle più affascinanti. Si trova<br />
incuneata tra la Polonia e la Lituania e si affaccia sul<br />
Mar Baltico. Prima della seconda guerra mondiale<br />
la città si chiamava Königsberg, e apparteneva<br />
alla Prussia orientale, regione persa dalla Germania.<br />
Sebbene la città<br />
sia stata gravemente<br />
danneggiata durante il<br />
secondo conflitto mondiale,<br />
Kaliningrad conserva<br />
monumenti come la<br />
cattedrale medioevale<br />
sull’isola Kneiphof, sul<br />
fiume Pregel, o la Casa<br />
dei Soviet, costruita negli<br />
anni cinquanta al posto<br />
dell’antico Castello di<br />
Königsberg. Altri monumenti di una certa importanza<br />
sono la Cattedrale del Cristo Salvatore,<br />
costruita nel 2005, e le Porte della città.<br />
Di grande interesse storico sono le città di Ekaterinburg<br />
e Volgograd. La prima è la capitale<br />
degli Urali e sorge al confine tra Europa e Asia. È la<br />
città in cui morì la famiglia reale dei Romanov. Nel<br />
luogo della loro fucilazione fu edificata la grande<br />
Cattedrale sul Sangue, uno dei monumenti più<br />
interessanti di questa bella città russa. Per visitare<br />
poi i trenta principali luoghi di interesse culturale<br />
della città, dall’edificio più antico, ai palazzi più<br />
leggendari, ai musei più insoliti, è possibile seguire<br />
la Linea rossa, una linea dipinta con una vernice<br />
brillante che dal centro della città indica un interessante<br />
percorso turistico pedonale. Altrettanto<br />
celebre per questioni legate alla storia russa è<br />
Volgograd, l’antica Stalingrado, la città che sorge<br />
lungo le rive del Volga dove si tenne, per sei<br />
lunghissimi mesi tra il 1942 e il 1943, la battaglia<br />
di Stalingrado, durante la quale l’Armata Rossa di<br />
Stalin sconfisse l’esercito nazista, costringendolo<br />
Volgograd, un tempo Stalingrado.<br />
Da visitare i<br />
la gigantesca ga Statua<br />
tua<br />
della Madre Russia.<br />
65
VIAGGI<br />
Il Cremlino di Nižnij Novgorod,<br />
conta 13 torri ri e ospita diverse<br />
chiese in un’area di 23 ettari.<br />
tari<br />
alla ritirata. Da visitare assolutamente lo spettacolare<br />
monumento che ricorda quella battaglia, la<br />
gigantesca Statua della Madre Russia, alta 52 metri.<br />
Poco conosciuta, ma molto affascinante, è Nižnij<br />
Novgorod, la quinta città più popolosa dell’intero<br />
paese che si trova a 420 chilometri da Mosca. Fino<br />
al 1991 si chiamava Gor’kij in onore del celebre<br />
scrittore alla cui memoria è dedicata una delle<br />
principali attrazioni della città, la Casa Museo<br />
Maksim Gor’kij. Altro monumento assolutamente<br />
da visitare è il Cremlino che ha ben 13 torri e ospita<br />
diverse chiese in un’area di 23 ettari. Per chi in<br />
estate non vuole rinunciare alla spiaggia, Soči<br />
è la località ideale. Meta turistica sul Mar Nero, è<br />
uno dei pochi posti in Russia dove si può fare il<br />
bagno senza congelare. Insomma belle spiagge,<br />
clima gradevole e una movida contagiosa. Questa<br />
città è molto legata allo sport. Qui infatti si tiene<br />
anche il Gran Premio di Russia di Formula Uno<br />
e la città nel 2014 ha ospitato la ventiduesima<br />
edizione delle Olimpiadi Invernali.<br />
Merita una visita anche la città più piccola ad aver<br />
ospitato le partite del Mondiale, Saransk, la capitale<br />
della Repubblica di Mordovia a 650 chilometri<br />
da Mosca. Questa moderna e multiculturale città<br />
è salita agli onori della cronaca quando l’attore<br />
francese Gérard Depardieu, dopo aver ottenuto la<br />
cittadinanza russa, vi ha portato la sua residenza.<br />
Sebbene non sia una destinazione battuta dal turismo<br />
di massa, Saransk è una città interessante. Da<br />
vedere la chiesa dell’Apostolo Giovanni il Teologo,<br />
uno dei pochi elementi dell’architettura del XVII<br />
secolo che si sono conservati fino ai nostri giorni<br />
e il Museo Repubblicano Mordoviano di Belle Arti<br />
Stepan Erzi che si trova in centro e dispone della<br />
più grande collezione di opere dello scultore, che<br />
ha lavorato con il bronzo, il marmo e il legno duro.<br />
Poco conosciuta dal turismo anche Samara, una<br />
delle città più popolose di tutto il territorio della<br />
confederazione. Nota anche come Kuybyshev,<br />
vecchio nome ai tempi del suo passato sovietico,<br />
questa città nasconde molte sorprese. Il richiamo<br />
La cattedrale di Santa Sofia a<br />
Samara vista da Sokolov. È stata<br />
ristrutturata rutt<br />
ttur<br />
t e abbellita.<br />
bell<br />
l<br />
dell’arte è molto forte e non a caso in città ci sono<br />
numerosi musei. Uno dei più antichi è il Museo<br />
Regionale di Samara di Storia Locale Pietro Alabin,<br />
nel quale sono custoditi più di 200 mila articoli.<br />
Ci sono anche molti teatri, tra cui uno dei migliori<br />
in Russia, il Teatro Accademico dell’Opera e del<br />
Balletto di Samara. Da vedere anche la Cattedrale<br />
di Santa Sofia .<br />
Infine Rostov sul Don, la città più grande in assoluto<br />
della Russia meridionale, uno dei più importanti<br />
snodi commerciali del paese per traffico fluviale<br />
e marittimo e per questo battezzata “la porta del<br />
Caucaso”. Tra i luoghi simbolo della città vanno<br />
sicuramente menzionati il ponte Voroshilovsky e<br />
la “Bolshaya Sadovaya”, la via principale della città<br />
che ospita diversi edifici di alto valore architettonico<br />
oltre che il municipio della città. Da non perdere<br />
poi il Museo Regionale di Belle Arti, che raccoglie<br />
una collezione di oltre seimila dipinti e sculture dei<br />
più importanti pittori e artisti del paese.<br />
Insomma, oltre alle più celebri Mosca e San Pietroburgo,<br />
ogni città merita di essere visitata perché<br />
racconta con i suoi monumenti e le sue attrazioni,<br />
la storia di uno stato dalle mille sfaccettature e che<br />
abbraccia culture diverse. Ogni città rappresenta<br />
quindi un tassello per capire meglio la realtà sovietica<br />
di ieri e quella democratica di oggi. G<br />
67
BENESSERE<br />
di Xxxxx Gaia Cortese Xxxxxx<br />
LA DIETA<br />
Sole<br />
DEL<br />
Pomodori per evitare<br />
eritemi e scottature,<br />
carote e albicocche per<br />
abbronzarsi di più.<br />
Ma esiste veramente<br />
una dieta per preparare<br />
la pelle ai caldi raggi<br />
estivi del sole?<br />
Creme e spray solari, cappelli a tesa larga, ombrelli<br />
e ombrelloni non sono gli unici rimedi per proteggere<br />
la pelle dal sole. Attraverso una corretta<br />
alimentazione, infatti, è possibile preparare la<br />
pelle all’esposizione solare, e ottenere così un’abbronzatura<br />
omogenea senza rischiare eritemi<br />
e scottature. Non si tratta solo di fare scorta di<br />
pesche e albicocche per abbronzarsi di più, ma di<br />
introdurre nella propria dieta alimenti ricchi di vitamine<br />
e di betacarotene, oltre a cibi antiossidanti<br />
e antinfiammatori che aiutano a regolarizzare il<br />
microcircolo e a rinforzare i capillari, sferzati dal<br />
sole e dalle temperature elevate. Un’alimentazione<br />
sana, equilibrata e corretta è fondamentale per<br />
permettere alla pelle di difendersi dai raggi UV.<br />
69
BENESSERE<br />
Frutta e verdura sono ricche<br />
di antiossidanti sida<br />
t<br />
e vitamine, i<br />
un vero<br />
toccasana c<br />
ana per la pelle le e non<br />
solo.<br />
Fortunatamen-<br />
trova<br />
nelle uova, nei cavoletti di Bruxelles, nei<br />
te nella stagione<br />
piselli, nella cicoria e nel prezzemolo.<br />
estiva gli alimenti utili Per fare il pieno di Vitamina A semaforo verde a<br />
per soccorrere<br />
la pelle sono mele, pesche, albicocche e tutti i vegetali di<br />
numerosi. Questa la lista della spesa da fare prima colore giallo-arancione. La Vitamina A, infatti,<br />
di partire per le vacanze!<br />
fornisce una protezione a schermo dai raggi<br />
Ricchi di licopene, un antiossidante che stimola solari. E favorisce la produzione di melanina,<br />
la rigenerazione del collagene e dona elasticità fondamentale per un’abbronzatura omogenea.<br />
alla pelle, i pomodori devono essere portati in Altra Vitamina fondamentale è la C, nota per la<br />
tavola come contorno o come ingrediente nelle sua azione anti radicali liberi. La Vitamina C si<br />
insalatone estive. Se le creme solari proteggono trova nei frutti di bosco, nei kiwi, negli agrumi,<br />
nei peperoni e in tutti gli ortaggi a foglia<br />
esternamente dai raggi UV, il licopene aiuta a<br />
riparare dall’interno i danni dei raggi infrarossi.<br />
Anche i legumi come fagioli, piselli e lenticchie,<br />
contengono antiossidanti che donano più tono<br />
alla pelle, apportano proteine vegetali e sostituiscono<br />
carne e pesce.<br />
Patate, spinaci e broccoli contengono acido<br />
lipoico, un antiossidante efficace nel contrastare i<br />
danni causati dai radicali liberi. Tra le patate, quelle<br />
americane o “dolci”, sono ricche di carotenoide,<br />
fondamentale per ottenere un’abbronzatura il<br />
più naturale possibile.<br />
Se poi vogliamo evitare scottature e soprattutto<br />
che l’abbronzatura duri anche una volta rientrati<br />
dalle vacanze, occorre fare scorpacciate verde. Rivitalizza e migliora l’elasticità della pelle<br />
di carote, cavoli, zucca, bietole, peperoni stimolando la produzione di collagene, previene<br />
rossi, melone e mango. Sono tutti alimenti le macchie dovute all’invecchiamento e all’esposizione<br />
al sole e infine regola la microcircolazione<br />
che contengono betacarotene che favorisce la<br />
produzione di melanina, utile a neutralizzare la della cute.<br />
produzione di radicali liberi in risposta ai raggi Parola d’ordine è: idratarsi. In estate bisogna<br />
UV, prevenendo l’invecchiamento cutaneo e bere almeno una decina di bicchieri d’acqua al<br />
alcune patologie degenerative.<br />
giorno, oltre a mangiare più frutta e verdura del<br />
Un altro antiossidante (e antinfiammatorio) naturale<br />
è la luteina, in grado di proteggere occhi le vitamine idrosolubili necessarie. Il tutto senza<br />
solito per garantire all’organismo i sali minerali e<br />
e pelle dall’azione dei raggi ultravioletti. La luteina<br />
aiuta anche a ridurre l’infiammazione e il pesce azzurro e frutti di mare che contengono<br />
dimenticarsi di consumare anche frutta secca,<br />
rossore della pelle dopo un’esposizione al sole Omega3 e Omega6, indispensabili anche per<br />
prolungata e previene i tumori della pelle. La si mantenere la pelle giovane.<br />
G<br />
Anche il consumo di pesce<br />
azzurro, zurr<br />
ricco co di Omega 3 e 6, aiuta<br />
a mantenere ere giovane la pelle.<br />
le.<br />
71
BENESSERE<br />
di Gaia Cortese<br />
Non si arriverà<br />
ai picchi di caldo<br />
dello scorso<br />
anno, ma le alte<br />
temperature e<br />
l’afa sono sempre<br />
in agguato. Ecco<br />
come combatterle.<br />
10 consigli<br />
PER COMBATTERE<br />
CALDO E AFA<br />
SSollevati dal non dover vivere nuovamente un’estate<br />
calda e afosa come quella dell’anno scorso,<br />
siamo comunque consapevoli che, anche per<br />
questa stagione, dovremo fare i conti con temperature<br />
ben sopra i 30 gradi e con la consueta<br />
afa che caratterizza ormai il nostro clima estivo.<br />
E se per molti la tregua con il caldo coincide con<br />
la partenza per le tanto sospirate vacanze, per<br />
altri la questione diventa più ardua se di vacanze<br />
all’orizzonte non ce ne sono o se sono state<br />
anticipate tra giugno e luglio. Eppure qualche<br />
accorgimento per vivere bene d’estate, anche<br />
in città, esiste. In ufficio con l’aria condizionata,<br />
in piscina nel weekend e a casa con qualche<br />
stratagemma.<br />
CLIMATIZZATORE E<br />
1DEUMIDIFICATORE<br />
Se in casa avete già un<br />
climatizzatore, avete risolto il<br />
problema a monte. Ricordatevi<br />
solo che la temperatura<br />
impostata deve essere al<br />
massimo tra i 5 e i 7 gradi al<br />
di sotto della temperatura<br />
esterna. Poi preferite sempre la<br />
funzione di deumidificazione<br />
a quella dell’aria condizionata:<br />
l’effetto è più blando e<br />
soprattutto eviterete torcicollo,<br />
blocchi alla schiena o fastidiosi<br />
mal di testa.<br />
73
<strong>Gulli</strong>ver presenta la nuova linea di prodotti a marchio Consilia,<br />
selezionati per darti la qualità delle migliori marche ad un prezzo conveniente ogni giorno.<br />
PROVALI! L’ASSORTIMENTO CONTINUA A CRESCERE!
BENESSERE<br />
SPEGNETE GLI<br />
2APPARECCHI ELETTRONICI<br />
Spegnete tutti i dispositivi elettronici come computer, console per<br />
videogiochi e wi-fi, se il loro utilizzo non è essenziale. Scollegateli<br />
dalla rete elettrica se non li utilizzate soprattutto durante la notte<br />
quando sprigionano calore anche se resta accesa solo la lucina dello<br />
stand-by. Lasciate invece collegato il TV, poiché gli aggiornamenti al<br />
firmware (il software che fa funzionare l’apparecchio) e dei canali del<br />
digitale terrestre avviene via etere proprio durante le ore notturne.<br />
Evitate di utilizzare il forno, soprattutto nei giorni più caldi e afosi.<br />
USCITE SOLO<br />
3DI MATTINA<br />
E NEL POMERIGGIO<br />
Le ore consigliate per<br />
uscire di casa sono di<br />
solito quelle della mattina<br />
presto, fino alle 11 circa,<br />
e quelle del pomeriggio,<br />
dopo le 17. Nelle ore<br />
centrali della giornata,<br />
infatti, il caldo è eccessivo<br />
ed è facile disidratarsi.<br />
In casi più rari, si può<br />
incappare in un colpo di<br />
calore anche solo durante<br />
una passeggiata.<br />
ORGANIZZATE<br />
5IL<br />
FRIGORIFERO<br />
L’importante è bere molto.<br />
Nel frigorifero quindi non<br />
dovrebbe mai mancare acqua e<br />
qualche bevanda fresca con cui<br />
dissetarsi durante la giornata.<br />
Evitate drink troppo zuccherati<br />
che, non solo apportano una<br />
quantità elevata di calorie, ma<br />
non tolgono nemmeno la sete.<br />
Preferite del tè freddo fatto<br />
in casa, una limonata fresca e<br />
dell’acqua aromatizzata con<br />
frutta di stagione che fornisce<br />
vitamine e sali minerali.<br />
INDOSSATE ABITI<br />
4LEGGERI<br />
Preferite abiti in tessuti<br />
naturali come lino o cotone<br />
che assorbono meglio il<br />
sudore e permettono alla<br />
pelle di respirare. Evitate<br />
vestiti aderenti e di materiale<br />
sintetico che vi farebbero<br />
sudare eccessivamente e non<br />
risulterebbero nemmeno<br />
piacevoli se già soffrite il<br />
caldo. Preferite poi il bianco<br />
o i colori chiari che attirano<br />
meno il sole.<br />
75
PORTATE A TAVOLA<br />
6FRUTTA E VERDURA<br />
Fate<br />
pasti leggeri con<br />
cibi freschi e non fate<br />
mancare in tavola<br />
frutta e verdura di<br />
stagione, alimenti ricchi<br />
di minerali e utili per<br />
idratare il corpo. Nel<br />
corso della giornata<br />
spuntini e merende<br />
possono essere fatti con<br />
frullati di frutta fresca,<br />
ma anche con yogurt,<br />
ghiaccioli e gelati alla<br />
frutta.<br />
BENESSERE<br />
9CIR CIRCONDATEVI DI VERDE<br />
Anche se non avete proprio il pollice<br />
verde, provate a far crescere sul<br />
vostro balcone o terrazzo qualche<br />
pianta rampicante o qualche siepe<br />
come la fotinia o il bambù. Le piante<br />
rampicanti su appositi sostegni e le<br />
siepi sempreverdi vi proteggeranno<br />
dai raggi solari, oltre a essere un<br />
vanto estetico per il vostro spazio<br />
esterno.<br />
7NON APRITE TROPPO LE FINESTRE<br />
Sembra una follia, ma in estate uno stratagemma per mantenere fresca<br />
la casa è quello di non fare entrare in casa troppa aria calda. Il cambio<br />
dell’aria quindi va fatto al mattino presto, appena alzati, quando le<br />
temperature sono ancora sopportabili. Cercate di proteggere le finestre<br />
dove batte il sole diretto, chiudendo tapparelle o persiane e installando<br />
tende da sole all’esterno.<br />
8<br />
RINFRESCATEVI<br />
SPESSO<br />
Se avete la possibilità<br />
potete farvi un paio<br />
di docce al giorno per<br />
rinfrescarvi, proprio<br />
come fareste se vi<br />
trovaste in una piscina<br />
all’aperto. Se siete in<br />
ufficio, e non avete l’aria<br />
condizionata, potete<br />
rinfrescarvi bagnandovi<br />
polsi, gomiti e fronte<br />
con acqua fredda. E poi<br />
se proprio in azienda<br />
non ci sentono in fatto<br />
di condizionatori, fate<br />
richiesta per avere<br />
almeno un ventilatore.<br />
10<br />
TENDE ESTERNE<br />
PER RIPARARVI<br />
Le tende da sole esterne creano<br />
delle piacevoli zone d’ombra<br />
dove potersi rilassare. Le<br />
tende offrono poi un’elevata<br />
protezione dai raggi UV (sono<br />
in grado di bloccare tra il 90 e<br />
il 95% dei raggi UV). Maggiore<br />
sarà lo spessore del tessuto,<br />
maggiore sarà la protezione.<br />
Anche il colore della tenda<br />
svolge un ruolo importante in<br />
termini di protezione, i colori<br />
scuri assorbono un quantitativo<br />
maggiore di raggi UV rispetto a<br />
quelli chiari, anche se al tempo<br />
stesso, attirano più calore.<br />
77
Il salumificio Valverde è situato nel cuore dell’Oltrepo<br />
Pavese, zona di antica tradizione nella produzione di ottimi<br />
insaccati, grazie anche al particolare microclima che ne<br />
favorisce la stagionatura e la maturazione.<br />
Dotato di moderne tecnologie per la lavorazione delle<br />
materie prime accuratamente selezionate, garantisce<br />
una produzione di salumi tipici di elevata qualità nel<br />
rispetto delle ricette originali e delle antiche usanze.<br />
IL SALAME DI<br />
VARZI DOP è una<br />
È garantito dal:<br />
È certificato da:<br />
Il consumatore deve sapere che<br />
il Salame di Varzi DOP<br />
è solo quello accompagnato<br />
dal seguente marchio<br />
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE<br />
ALIMENTARI E FORESTALI<br />
Denominazione di Origine Protetta<br />
ai sensi del Regolamento (CE) n° 1107/96<br />
ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (CE) n° 510/06<br />
ISTITUTO PARMA QUALITA’<br />
perchè ottenuto secondo quanto<br />
stabilito dall’antico e rigido<br />
disciplinare di produzione<br />
Per tutti i prodotti garantisce:<br />
• ASSENZA DI GLUTINE E SUOI DERIVATI<br />
• ASSENZA DI PROTEINE DEL LATTE<br />
• ASSENZA DI LATTOSIO<br />
SALUMIFICIO VALVERDE SRL<br />
Loc. Casa Balestrieri<br />
27050 VALVERDE (PV)<br />
Tel. 0383-589901<br />
Fax 0383-586735<br />
www.salumificio-valverde.it
FITNESS<br />
di Davide Grilli<br />
E…STATE<br />
IN movimento!<br />
Da un lato il desiderio di rimettersi in forma, dall’altro<br />
la scarsa voglia di affrontare caldo e afa. Eppure l’estate<br />
è davvero il periodo migliore per rimettere in moto<br />
l’organismo. Tanto più che possiamo scegliere tra<br />
discipline diverse da praticare tutte all’aria aperta.<br />
Estate e sport, due parole che in apparenza sembrano<br />
non andare molto d’accordo. Già, perché a parte<br />
i professionisti che sono obbligati ad allenarsi anche<br />
con il caldo, la stagione estiva mal si concilia con<br />
l’attività fisica, soprattutto quando si è in vacanza o<br />
quando le temperature in città raggiungono picchi<br />
così alti da rendere impensabile l’idea di separarsi<br />
dall’aria condizionata o dal ventilatore di casa.<br />
In realtà sarebbe una buona cosa riuscire ad allenarsi,<br />
magari a ritmi più blandi, anche d’estate. Un<br />
termine che per molti fa rima con ozio. In fondo<br />
basta trovare l’attività ideale e rispettare alcune<br />
basilari regole dettate più che altro dal buon senso.<br />
Non serve infatti un guru dello sport per capire che<br />
le ore da privilegiare per allenarsi, qualsiasi attività<br />
si decida di praticare, sono le prime del mattino<br />
e la sera, in modo da evitare il calore più intenso<br />
che comporta un’eccessiva perdita d’acqua e sali<br />
minerali con il sudore. A proposito di sali minerali,<br />
altra regola fondamentale è quella di idratarsi spesso<br />
e correttamente. Bisogna bere tanto, prima, dopo<br />
e durante. Va bene anche solo acqua fresca. Con<br />
79
FITNESS<br />
Jogging, bicicletta, nuoto. D’estate<br />
si possono so o praticare re molti sport,<br />
tutti t<br />
ti a contatto tto con la natura.<br />
il caldo infatti si perdono discrete quantità di sali<br />
minerali che devono essere costantemente reintegrati,<br />
bevendo ogni 15-20 minuti e assumendo<br />
almeno due litri di acqua al giorno.<br />
Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale.<br />
Un regolare consumo di frutta fresca aiuta<br />
infatti ad avere un costante rifornimento oltre che di<br />
acqua e sali minerali, anche di fruttosio e vitamine.<br />
Da non trascurare, poi, la protezione della pelle<br />
dai raggi del sole con le creme più adatte al proprio<br />
fototipo e un abbigliamento tecnico adeguato<br />
che consenta una corretta traspirazione. Infine,<br />
prima di iniziare, qualche minuto di stretching,<br />
per riscaldare i muscoli, è sempre consigliato.<br />
Per quanto riguarda invece la scelta dello sport<br />
da praticare, beh c’è solo l’imbarazzo della scelta.<br />
Dipende poi dalle proprie preferenze e da dove ci<br />
si trova, in città, al mare o in montagna. Running e<br />
jogging possono essere praticati ovunque. Sono<br />
due attività aerobiche, a costo zero, che fanno molto<br />
bene alla circolazione sanguigna, allenano tutta la<br />
muscolatura e aiutano anche a dimagrire. Poi se si<br />
corre in spiaggia o intorno a un lago di montagna<br />
dà ancora più soddisfazioni. Per chi si trova al mare,<br />
può scegliere tra nuoto, beach volley, beach<br />
soccer e acquagym. Il nuoto è considerato lo sport<br />
più <strong>completo</strong> per eccellenza. È l’attività perfetta per<br />
mettere in movimento tutto il corpo favorendo la<br />
tonicità muscolare. Chi non ama o non sa nuotare<br />
può provare l’acquagym. Sempre più diffusa sui<br />
lidi italiani, questa attività a ritmo di musica viene<br />
organizzata a orari prestabiliti e condotta da un<br />
istruttore. È gratuita e tutti possono partecipare.<br />
Oppure ci si può divertire con gli sport da spiaggia<br />
per antonomasia, il beach soccer e il beach volley.<br />
Le spiagge italiane, in particolare la riviera dell’Adriatico,<br />
sono quasi sempre attrezzate con reti e<br />
campetti che ospitano interminabili partite. Il lato<br />
positivo di praticare questi sport in spiaggia è che<br />
solitamente c’è spazio per tutti, dai più bravi ed<br />
allenati, fino ai bambini. In pratica si svolge un buon<br />
allenamento fisico, in particolare con la pallavolo,<br />
che migliora la coordinazione e l’equilibrio del corpo.<br />
E inoltre ci si diverte e si possono fare anche<br />
interessanti conoscenze. Per chi invece del mare<br />
preferisce passare le vacanze in montagna ci sono<br />
diverse attività da praticare. A cominciare dal ciclismo<br />
o dalla mountain bike. Pedalare in montagna,<br />
infatti, permette di svolgere attività fisica a impatto<br />
zero, nel rispetto della natura e a stretto contatto<br />
con le sue meraviglie. Senza dimenticare i vantaggi<br />
per la salute. Andare in bicicletta migliora la capacità<br />
respiratoria, influisce positivamente sulla pompa<br />
cardiaca, grazie al movimento degli arti, e permette<br />
di consumare una buona quantità di calorie. Per<br />
chi vuole godersi la natura in montagna con meno<br />
sforzo, il trekking è lo sport perfetto per scoprire<br />
tanti luoghi diversi in tutta tranquillità e seguendo<br />
l’andatura che più si preferisce. Non vi resta quindi<br />
che scegliere lo sport più adatto e seguire quelle<br />
piccole regole per passare un’estate all’insegna del<br />
divertimento e della forma fisica.<br />
G<br />
81
Pendente con pappagallini<br />
STILE DI VITA<br />
Passione<br />
di Evelin Eugenia Bruno<br />
FA RIMA<br />
CON PROFESSIONE<br />
Un pizzico d’arte nelle vene e un po’ di senso<br />
pratico. Oggi creare un lavoro partendo da<br />
un hobby può non essere così difficile.<br />
Se il lavoro non c’è, ce lo possiamo sempre<br />
creare. Detta così sembra una banalità,<br />
eppure molte persone sono riuscite<br />
a crearsi un’alternativa più che soddisfacente<br />
partendo dalla loro passione. Ovvero sfruttare<br />
ciò che si sa fare bene e trasformarlo<br />
in una vera e propria attività in proprio, in<br />
grado di generare reddito. Una sfida che<br />
oggi è sicuramente meno complicata che<br />
in passato. I social come Facebook e altre<br />
piattaforme simili, aiutano e non poco a raggiungere<br />
più facilmente il target di persone potenzialmente<br />
interessate a ciò che si propone. Non solo, la diffusione<br />
del commercio elettronico consente a tutti<br />
di trovare più facilmente uno sbocco commerciale.<br />
L’importante è essere originali se non unici.<br />
Un po’ come ha fatto Vincenza Barbara che ha iniziato<br />
a realizzare gioielli artigianali in vendita su Internet.<br />
Vincenza ha 32 anni, è nata a Bolzano e circa sei<br />
anni fa si è spostata in Umbria con la famiglia per<br />
mancanza di lavoro.<br />
Come hai iniziato la tua nuova attività?<br />
Ho iniziato circa due anni fa. Prima lavoravo con la<br />
stoffa ma, a causa di un problema alla mano destra<br />
dovuto alla sclerosi multipla, non sono più riuscita<br />
a tenere in mano le forbici. Così ho iniziato a creare<br />
gioielli artigianali. Mi sono sempre ispirata al Giappone<br />
per le mie creazioni perché adoro la cultura e<br />
le tradizioni nipponiche.<br />
Parli di creazioni, di che si tratta?<br />
Realizzo un po’ di tutto, dalle bomboniere per gli<br />
eventi speciali, agli oggetti comuni come orecchini<br />
e accessori per capelli. Il mio limite è la fantasia. Ho<br />
Farfalla per capelli<br />
Parure di fiori<br />
una sorta di mini negozio online (www.etsy.com/it/<br />
shop/essewaydream) in modo che chiunque fosse<br />
interessato può trovare qualche idea alla quale ispirarsi.<br />
Ma posso anche realizzare oggetti, o meglio<br />
creazioni, su misura.<br />
In che modo fai promozione?<br />
Oltre al passaparola, ancora oggi assai efficace e<br />
sicuro, ho creato dei profili su Facebook e Instagram<br />
come essewaydream creation con i quali entro in<br />
contatto con molte persone.<br />
E per le consegne?<br />
Dipendono sempre dalle quantità e dalla complessità<br />
dell’oggetto che devo realizzare. Se si ordinano bomboniere<br />
preferirei avere almeno due mesi di tempo<br />
per lavorarci e reperire tutti i materiali necessari, se<br />
si parla di oggettistica a singoli pezzi in genere in 24<br />
ore riesco a soddisfare la richiesta.<br />
Quali materiali impieghi?<br />
Tutto quello che realizzo è fatto prevalentemente in<br />
resina UV e filo di rame argentato. Le cromie sono<br />
date dai colori per vetro mischiati alla resina o gel<br />
UV. Si possono aggiungere glitter, perle, punti luce<br />
e chi più ne ha più ne metta.<br />
G<br />
83
FAI DA TE<br />
di Evelin Eugenia Bruno<br />
ILbarbecue<br />
MI FACCIO<br />
Caldo, giardino, feste e… barbecue. Il protagonista indiscusso sia per<br />
gli amanti della carne o del pesce, sia per i vegetariani che vogliono<br />
preparare stuzzicanti verdure alla griglia. Se non lo avete ancora<br />
acquistato, vi diamo qualche idea per farvene uno su misura.<br />
MINIMALE<br />
Per la sua semplicità questo<br />
progetto rappresenta il<br />
barbecue perfetto per chi non<br />
vuole una struttura fissa, ma<br />
desidera ugualmente godersi<br />
una bella serata all’aperto.<br />
Bastano poche tavole di legno<br />
e qualche vite. La piastra<br />
in metallo deve essere ben<br />
assicurata alla struttura con<br />
supporti in ferro.<br />
IN MURATURA<br />
Il barbecue in mattoni è il<br />
più semplice da realizzare,<br />
sempre che si sappia<br />
maneggiare una cazzuola<br />
da muratore, una bolla e<br />
pochi altri arnesi. Una volta<br />
stabilita la posizione, è<br />
importante realizzare una<br />
solida base in cemento sulla<br />
quale si poseranno i mattoni<br />
refrattari. La larghezza deve<br />
tenere conto delle griglie<br />
e l’altezza del piano di<br />
lavoro, deve essere di circa<br />
un metro, in modo che non<br />
dobbiate chinarvi troppo.<br />
IL BIDONE MAGICO<br />
Le classiche “latte” possono vivere una seconda<br />
vita e trasformarsi in un pratico barbecue portatile.<br />
Con un flessibile si può aprire una sorta di anta<br />
sulla parte superiore che funzionerà da coperchio.<br />
All’interno potrete fissare la griglia e l’eventuale<br />
piastra in acciaio su cui preparare succulenti piatti.<br />
Un’ottima idea per gli amanti dei cibi affumicati.<br />
CUCINA IN PALLET<br />
Non sempre il barbecue è la soluzione ottimale. Alla carbonella e ai<br />
suoi rituali c’è chi preferisce cucinare in maniera tradizionale anche<br />
all’aria aperta. Ecco che al posto della griglia potrete utilizzare<br />
i classici fornelli collegati ad una bombola del gas. La struttura<br />
è realizzata con pallet riciclato, rifinita e arricchita con cassetti e<br />
scomparti dove poter appoggiare tutto ciò che vi occorre.<br />
85
MODA<br />
di Evelin Eugenia Bruno<br />
Fantasie colorate sulla fresca seta<br />
e leggere trasparenze sul cotone.<br />
Ecco il look per un agosto super glam.<br />
SOGNO<br />
di un giorno<br />
d’estate<br />
L’abito Etro farà<br />
innamorare<br />
le fan della<br />
maison con<br />
l’iconica<br />
stampa paisley<br />
in nuance<br />
delicate nei<br />
toni del rosa,<br />
dell’arancione e<br />
del viola.<br />
Fantasia dark per il braccialetto in pelle rossa<br />
intrecciata di Alexander McQueen su cui si posa<br />
l’iconico teschio della maison inglese.<br />
I nuovi Dior So Real<br />
con lenti tricolore<br />
a effetto strappo<br />
sono realizzati in<br />
metallo dorato con<br />
astine in acetato<br />
tartarugato.<br />
Lo stile “vola alto” dei<br />
sandali Provocateur<br />
di Charlotte Olympia.<br />
In pelle di vitello<br />
goffrata grigia,<br />
regalano un’eleganza<br />
lussuosa a ogni<br />
passo.<br />
Profili luminosi<br />
per la borsa Lock<br />
di Valentino<br />
Garavani, una<br />
tracolla che<br />
spicca per la sua<br />
ricca lavorazione<br />
con cristalli<br />
trasparenti e<br />
bianchi.<br />
87
AZZURRO<br />
tropicale<br />
MODA<br />
Orecchino in oro<br />
giallo 14kt firmato<br />
Sydney Evan. Vi<br />
conquisterà con il<br />
design tempestato<br />
di diamanti<br />
bianchi.<br />
La borsa<br />
Classic City S<br />
di Balenciaga<br />
è proposta in<br />
versione “più<br />
urbana che<br />
mai” , in pelle<br />
nera stampata a<br />
motivo graffiti.<br />
I sandali di N°21<br />
emanano un<br />
fascino d’altri<br />
tempi con la<br />
lucentezza<br />
lussuosa del<br />
satin azzurro.<br />
Deliziosamente<br />
scenografici.<br />
Pronte per mete tropicali<br />
con<br />
il pagliaccetto in<br />
seta di Camilla. Il mix di<br />
fantasie è illuminato da<br />
strass colorati.<br />
IN SPIAGGIA<br />
e non solo<br />
I tradizionali<br />
aviator, rivisitati da<br />
Victoria Beckham<br />
con lenti specchiate<br />
arancioni e una<br />
sottile montatura<br />
nera.<br />
La Small Medicine<br />
Pouch di The Row vi<br />
stregherà con il suo<br />
design piatto e ultra<br />
minimale in pelle<br />
color latte e cerchio<br />
smaltato rosso.<br />
Le ballerine con lacci alla<br />
schiava di JW Anderson<br />
hanno scalato la classica<br />
delle nuove It-shoes di<br />
stagione più amate da<br />
influencers e style icon.<br />
Splende di oro rosato<br />
arricchito da un<br />
diamante bianco,<br />
l’anello Madame<br />
Bovary di Stone Paris.<br />
Capo estivo par eccellenza,<br />
il caftano si trasforma in un<br />
passe-partout raffinatissimo<br />
in questo modello corallo<br />
firmato Heidi Klein.<br />
89
L’ARCA<br />
DEGLI ANIMALI<br />
ONLUS<br />
Questo mese l’associazione L’arca degli animali<br />
Onlus di Voghera dedica questa rubrica<br />
ad un tema di grande attualità: l’abbandono<br />
degli animali. Che non solo è un reato punito<br />
dalla legge, ma anche un gesto di forte inciviltà.<br />
«Il cane è il miglior amico dell’uomo”», una<br />
frase più vera di questa non esiste. I nostri amici<br />
a quattro zampe sono sempre con noi ogni<br />
momento e non ci abbandonano mai, perché<br />
dovremo farlo noi?<br />
Come ogni anno l’estate è il periodo peggiore<br />
per gli animali domestici. Alcune persone li<br />
portano in vacanza, invece altri se ne disinteressano<br />
completamente. Il risultato è che decine<br />
di migliaia di animali sono abbandonati. Molti<br />
rischiano la vita sulle strade, in balia delle auto,<br />
altri non resistono al sole e spesso muoiono<br />
di fame e di stenti. Come sempre la nostra<br />
associazione è testimonial di campagne contro<br />
l’abbandono ed è in prima fila per coordinare<br />
un servizio di pattugliamento sulle autostrade<br />
italiane per salvare il più alto numero di animali.<br />
Inoltre l’associazione ha lanciato una campagna<br />
social sulla pagina Facebook dal titolo Fido<br />
in vacanza con me. Una campagna che è<br />
contemporaneamente anti abbandono estivo<br />
e ludica. Grazie a tanti amici sono pervenute<br />
fotografie che ritraggono il proprio cane o<br />
gatto durante le ferie. Un modo simpatico per<br />
dire che non tutti sono incivili.<br />
Sono immagini che tutti noi vorremmo vedere<br />
a migliaia per poter dire, finalmente, che l’Italia<br />
ha una cultura civica e responsabile.<br />
Per info Luciana 320 2118727<br />
AMICI ANIMALI<br />
di Luciana Zucchi<br />
ANIMALI ABBANDONATI<br />
ECCO COSA FARE<br />
Secondo un’analisi di Coldiretti/Ixe’, quest’estate, quasi un<br />
italiano su tre (29%) parte in vacanza con il proprio animale.<br />
Un dato positivo, senza dubbio, che dimostra come la cultura<br />
dell’ospitalità “pet friendly” stia prendendo piede lungo tutta<br />
la Penisola. Eppure il numero di animali abbandonati non<br />
diminuisce. Secondo la Lav (Lega anti vivisezione), ogni anno<br />
in Italia vengono abbandonati in media 80 mila gatti e 50<br />
mila cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti<br />
o di stenti. Le punte massime di<br />
abbandoni si registrano proprio<br />
nel periodo estivo (25-30%), in<br />
concomitanza con le vacanze.<br />
Una pratica disumana e incivile<br />
che per di più è un reato punito<br />
dalla Legge con l’arresto fino a<br />
un anno o con una multa fino a<br />
10.000 euro.<br />
Ma che cosa si deve fare nel caso<br />
in cui si assista ad un abbandono?<br />
Se siete in grado di individuare i responsabili, denunciateli<br />
immediatamente alle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia<br />
di Stato, Corpo Forestale o Polizie locali). Nel caso in cui non<br />
siano noti i colpevoli, raccogliete tutti gli elementi utili ad<br />
individuare i responsabili (per esempio il numero di targa<br />
del veicolo). Se l’animale abbandonato è un cane accertatevi<br />
che non sia ferito e avvicinatelo con prudenza e calma in<br />
modo da non spaventarlo ulteriormente. Controllate per<br />
prima cosa se è provvisto di medaglietta o tatuaggio sulla<br />
coscia destra o nell’orecchio destro, in modo da risalire al<br />
proprietario. In ogni caso denunciate subito il ritrovamento<br />
alle forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario pubblico.<br />
Se invece vi trovate di fronte ad un gatto, è necessario capire<br />
se sia stato effettivamente smarrito o abbandonato o se sia<br />
un girovago a passeggio. Per il gatto non c’è l’obbligo di<br />
iscrizione all’anagrafe e quindi non esiste un contrassegno<br />
di riconoscimento.<br />
G<br />
ECCO I NUMERI E GLI INDIRIZZI WEB UTILI:<br />
Corpo Forestale dello Stato – 1515<br />
www3.corpoforestale.it<br />
Carabinieri – 112 - www.carabinieri.it<br />
Polizia di Stato – 113 - questure.poliziadistato.it<br />
Guardia di Finanza – 117 - www.gdf.it<br />
Polizie Municipali-Locali-Provinciali - Centralini<br />
Comuni e Province – www.comuni-italiani.it<br />
Vigili del Fuoco – 115 - www.vigilfuoco.it<br />
Capitanerie di Porto-Guardia Costiera – 1530<br />
www.guardiacostiera.it<br />
Servizi Veterinari Aziende USL -<br />
www.ministerosalute.it<br />
Lo studio medico veterinario più vicino -<br />
www.struttureveterinarie.it<br />
91
Passatempo<br />
di Francesco Orsenigo<br />
strani<br />
ANIMALI<br />
Vi piacciono gli animali? E se la risposta è sì, limitate le vostre attenzioni ai soliti cane e gatto oppure vi<br />
interessano anche le specie più esotiche e meno note? Fate uscire il Piero Angela che è in voi e mettete<br />
alla prova le vostre conoscenze sul mondo animale, rispondendo a queste sei domande... bestiali.<br />
Attenti però a non farvi ingannare dalle immagini.<br />
PARTIAMO...<br />
3 Per catturare le prede, il pesce arciere<br />
usa una particolare tecnica. Quale?<br />
A - Emette un liquido velenoso dall’ano<br />
B - Le abbatte con uno sputo<br />
C - Le tramortisce con un colpo di coda<br />
1 Qual è la caratteristica del basilisco<br />
verde, lucertola sudamericana della famiglia<br />
delle iguane?<br />
A - Fulmina le prede con lo sguardo<br />
B - Cammina sull’acqua<br />
C - Lancia aculei velenosi<br />
2 Alla fine del Settecento, un esploratore<br />
in rotta attraverso l’Atlantico avrebbe potuto<br />
to<br />
avvistare un animale oggi estinto. Quale?<br />
A - Alca impenne<br />
B - Uccello elefante<br />
C - Dodo<br />
92
6 Gli animali che seguono sono tutti<br />
piuttosto diversi da quanto il loro nome<br />
farebbe supporre. Solo uno, però, non è un<br />
mammifero. Quale?<br />
A - Volpe volante<br />
B - Orso d’acqua<br />
C - Cane della prateria<br />
4 Quale fra i seguenti animali è in realtà<br />
una creatura leggendaria?<br />
A - Serpente arcobaleno<br />
B - Mostro di Gila<br />
C - Drago di Komodo<br />
5 Quale fra i seguenti animali non<br />
appartiene al gruppo dei felidi?<br />
A - Tigre del Bengala<br />
B - Tigre della Malesia<br />
C - Tigre della Tasmania<br />
In base alle risposte giuste sei...<br />
5/6: ...promosso a pieni voti.<br />
Le sai davvero tutte!<br />
3/4: ...abbastanza preparato,<br />
ma puoi migliorare.<br />
1/2: ...una frana. Ma rallegrati<br />
sei in buna compagnia!<br />
1 Cammina sull’acqua. Correndo in posizione eretta, il basilisco “schiaffeggia”<br />
la superficie dell’acqua con le zampe posteriori: in questo modo si crea una<br />
piccola sacca d’aria che gli permette di non affondare, almeno per un po’. Questa<br />
strabiliante abilità è valsa all’animale il soprannome di “lucertola Gesù Cristo”.<br />
2 Alca impenne. Questo uccello marino, simile a un pinguino, era diffuso sulle<br />
coste di Norvegia e Canada fino a metà Ottocento, mentre Dodo (nella foto) e<br />
uccello elefante all’inizio del Settecento erano già estinti. In più, non avrebbero<br />
mai potuto trovarsi nell’Atlantico in quanto originari, rispettivamente, dell’isola<br />
Mauritius e del Madagascar, nell’Oceano Indiano.<br />
3 Le abbatte con uno sputo. Si tratta di pesci della famiglia Toxotidae, che vivono<br />
nelle lagune di Asia e Australia. Si cibano degli insetti e dei ragni che stazionano<br />
sui rami bassi delle mangrovie e, dopo essersi avvicinati alle prede nuotando<br />
appena sotto la superficie, le fanno cadere sputando un violento getto d’acqua.<br />
4 Serpente arcobaleno. In una terra ricca di serpi come l’Australia, il Serpente<br />
arcobaleno appartiene però alla mitologia degli aborigeni, che lo considerano<br />
il creatore della Terra. Il drago di Komodo (nella foto) è un rettile gigante dell’Indonesia<br />
mentre il mostro di Gila è una lucertola velenosa presente in Messico<br />
e nel Sud degli Usa.<br />
5 Tigre della Tasmania. Nonostante il nome, si tratta di un marsupiale, conosciuto<br />
anche come lupo della Tasmania o tilacino. Dall’aspetto simile a quello di<br />
un cane, ma con un evidente striatura sulla parte posteriore, è stato dichiarato<br />
estinto nel 1936. Da allora, però, continuano gli annunci di presunti avvistamenti.<br />
6 Orso d’acqua. Non è un orso e neppure un mammifero: con questo nome si indicano<br />
i tardigradi, animaletti microscopici capaci di sopravvivere nelle condizioni<br />
più estreme. La volpe volante (nella foto) è invece un grosso pipistrello diffuso<br />
nell’Asia tropicale, mentre il cane della prateria è un roditore del Nord America.<br />
93
Passatempo<br />
IL CRUCIVERBA E LA PAROLA NASCOSTA<br />
(E.E.B.)<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />
10 11 12<br />
13 14 15 16<br />
17 18 19<br />
20 21 22 23 24<br />
25 26 27 28 29 30<br />
31 32 33 34 35<br />
36 37<br />
Allena la tua mente<br />
con il Cruci<strong>Gulli</strong><br />
di questo mese<br />
Orizzontali: 1. Artista che dipinge valli e boschi – 10. Reddito<br />
di inclusione (sigla) – 11. Ne tue ne sue – 12. Una famosa<br />
marca di articoli per l’infanzia – 13. Può essere bianco, bruno<br />
o grizzly – 15. Lo è un essere sprovvisto di pigmentazione<br />
melaninica – 17. Organisation for Economic Co-operation<br />
and Development – 19. Il Dio egizio del sole – 20. Il celeberrimo<br />
Holiday – 21. Moneta messicana d’argento, da cinque<br />
pesos, coniata nel 1951 – 25. Lo dice l’incerto – 26. Ne è<br />
vittima chi viene messo da parte – 31. Piccolo comune della<br />
provincia di Siracusa – 34. Design Human Engineering – 35.<br />
Lo si dice quando è troppo tardi – 36. Nipote di Re Artù e<br />
cavaliere della Tavola Rotonda – 37. Contrario di women – 38.<br />
Noleggio privo di ogi – 39. Sigla sui siti internet del governo<br />
– 41. Bellissimo fiore pieno di petali – 43. Apparecchio che<br />
serve a raccogliere e analizzare al microscopio il pulviscolo<br />
atmosferico – 46. Per noi, vi nasce il sole – 47. Il gol effettuato<br />
nella propria porta – 49. Sigla<br />
di tutto mercato web – 50. Basic<br />
Identity Data Elements – 51. Nel<br />
linguaggio scientifico, indica riferimento<br />
all’occhio – 53. Città dove<br />
è situata la Porta dei Leoni – 55.<br />
Congiunzione negativa corrispondente<br />
a non – 57. La molecola<br />
della acetilcolina – 58. Tra due<br />
e quattro – 60. Una compagnia<br />
di corriere espresso – 62. Logico,<br />
privo di contraddizioni – 63.<br />
Si è sempre alla ricerca di quello<br />
interiore.<br />
38 39 40 41 42<br />
43 44 45 46<br />
94<br />
47 48 49<br />
50 51 52<br />
53 54 55 56<br />
57 58 59 60 61<br />
62 63<br />
Verticali: 1. Non sono contro –<br />
2. Così è chiamata l’aviazione della<br />
marina – 3. Dwight, 34° Presidente<br />
degli Stati Uniti – 4. Mattina, sugli<br />
orologi digitali – 5. Lo dice chi è<br />
d’accordo – 6. Colla...per capelli –<br />
7. Lo tiene la nonna sulle spalle<br />
– 8. Tasso di interesse puro applicato<br />
ad un finanziamento – 9.<br />
Lo era il trottolino nella canzone<br />
di Minghi e Mietta – 14. Poco in<br />
centro – 16. Organismo che vive<br />
ancorato al fondo marino – 18.<br />
Inizio di Dharma – 20. Valle prealpina<br />
bergamasca – 22. Una parte di ieri – 23. Direct Stream<br />
Digital – 24. Iniziali del noto poeta italiano (foto in alto)<br />
Ungaretti – 27. La dolce del film con Jack Lemmon e Shirley<br />
Mac Laine – 28. Originarie della Francia, sono a base di uova<br />
e possono essere sia dolci sia salate – 29. Ne è affetto chi ha<br />
una statura molto bassa – 30. Iniziali di Irvine, pilota della<br />
Formula 1 – 32. È noto quello di Garda – 33. Animosa senza<br />
la seconda e la quarta – 39. Lo sono le strutture culturali “dei<br />
goti” – 40. Valido, in corso – 42. Air Transport World – 44.<br />
Caratteristica di un oggetto che ha sei facce uguali – 45.<br />
Tipo di farina – 48. Capo e coda della Lodovica nella foto<br />
in basso (Lodovica Comello) – 52. Iniziali del Nurmi, atleta<br />
finlandese anche detto “finlandese volante” – 53. Il computer<br />
con la mela morsicata – 54. European Reference Network –<br />
56. Lo Tse-tung rivoluzionario e politico cinese – 59. Mezzo<br />
etto – 61. Giorno.<br />
Risolvete il cruciverba e scoprite le parole segrete celate nei quadretti a fondo grigio. Un piccolo<br />
aiuto? Ne parliamo nelle pagine <strong>Gulli</strong>ver (52-55) insieme a Gianpiero Chiapparoli.
Arriva in Italia, dopo aver<br />
girato diversi Paesi<br />
del Sud America, una<br />
mostra con una storia molto<br />
particolare. Doveva essere<br />
inaugurata per la prima volta<br />
in Cile nel 1973, precisamente<br />
il 13 settembre. Tutto era<br />
pronto, le opere erano già<br />
tutte arrivate nella capitale<br />
cilena, ma l’inaugurazione fu<br />
bruscamente annullata dal<br />
colpo di Stato che Augusto<br />
Pinochet portò a compimento<br />
proprio durante quei<br />
giorni. La mostra fu dunque<br />
sospesa divenendo famosa<br />
come la “exposicion pendiente”.<br />
A distanza di oltre 40 anni<br />
questa straordinaria collezione<br />
è state finalmente esposta<br />
prima in Cile (2015), in seguito in Argentina (2016), in<br />
Perù (2017) e ora in Italia.<br />
Tutti i lavori dei grandi muralisti appartenevano alla collezione<br />
di Alvar Carrillo Gil e di sua moglie Carmen Tejero<br />
e rischiavano la distruzione. Il lieto fine ha permesso di<br />
salvare e di fare giungere sino a noi le 70 opere dei tre<br />
grandi artisti: José Clemente Orozco, Diego Rivera e Da-<br />
MOSTRE<br />
di Maurizio Ferrari<br />
MÉXICO<br />
LA PITTURA DEI GRANDI MURALISTI E GLI SCATTI<br />
DI VITA DI DIEGO RIVERA E FRIDA KAHLO<br />
È la “exposicion pendiente”, ovvero la mostra “Orozco Rivera Siqueiros” che si sarebbe<br />
dovuta tenere nel 1973 a Santiago del Cile, interrotta dal colpo di stato di Pinochet.<br />
David Alfaro Siqueiros,<br />
Zapata ata (1966)<br />
6)<br />
IN AGENDA<br />
José Clemente Orozco,<br />
Prometeo eo (1944)<br />
Fino al 09.09.2018<br />
Palazzo Ducale (Genova)<br />
www.mostramexico.it<br />
vid Alfaro Siqueiros, figure di spicco<br />
della cultura messicana e internazionale.<br />
La loro arte rappresenta<br />
l’eccellenza della pittura muralista,<br />
una delle correnti più importanti<br />
del XX secolo a livello internazionale.<br />
Alle opere esposte si affianca<br />
un’ampia documentazione dei murales originali, realizzata<br />
con moderne tecnologie di video animazione in<br />
alta definizione che consentono di ammirare e localizzare<br />
le opere principali dei tre muralisti nelle varie città<br />
del Messico. Completa questa esposizione un’ampia raccolta<br />
fotografica dedicata alla vita e alla storia artistica tra<br />
Diego Rivera e Frida Kahlo.<br />
COMO<br />
Fino al 09.09.2018<br />
FIORI DI VETRO<br />
Villa Carlotta - Tramezzina (Co)<br />
www.villacarlotta.it<br />
AOSTA<br />
17.06.2018 - 21.10.2018<br />
HENRI CARTIER-BRESSON -<br />
LANDSCAPES<br />
Forte di Bard (Ao)<br />
www.fortedibard.it<br />
MILANO<br />
Fino al 23.09.2018<br />
VIAGGIO NEL TEMPO CON<br />
M4. LE NUOVE SCOPERTE<br />
ARCHEOLOGICHE.<br />
Civico Museo Archeologico (Milano)<br />
www.comune.milano.it/<br />
museoarcheologico<br />
MILANO<br />
Fino al 09.09.2018<br />
ABITANTI. SETTE SGUARDI<br />
SULL’ITALIA DI OGGI<br />
Triennale di Milano<br />
www.triennale.org<br />
TORINO<br />
Fino al 17.09.2018<br />
CARLO MAGNO VA ALLA GUERRA<br />
CAVALIERI E AMOR CORTESE NEI<br />
CASTELLI TRA ITALIA E FRANCIA<br />
Palazzo Madama, Museo civico d’arte<br />
antica<br />
www.palazzomadamatorino.it<br />
95
SEI IN ? PENSIONE,<br />
HAI ALMENO 65 ANNI ?<br />
HAI ALMENO 65 ANNI<br />
SCONTO 10 %<br />
SULLA SPESA<br />
IL MERCOLEDI<br />
ESCLUSI PRODOTTI IN PROMOZIONE<br />
ESCLUSI GIORNALI E RICARICHE TELEFONICHE - NON CUMULABILE CON ALTRI SCONTI DERIVANTI DA ATTIVITA’ CONVENZIONATE (ad esempio A.S.L., DIPENDENTI, ECC.)<br />
ESCLUSI PRODOTTI AL BANCO MACELLERIA DEL SUPERMERCATO DI GENOVA C.so EUROPA 800<br />
ESCLUSI PUNTI VENDITA AFFILIATI NON ADERENTI ALL’INIZIATIVA
LIBRI<br />
di Nunzia Picariello<br />
I LIBRI DEL MESE<br />
Ian McGuire<br />
LE ACQUE DEL NORD<br />
Einaudi – 278 pagine – 19,50 €<br />
Nel 1859 Patrick Summer si imbarca sulla<br />
Volunteer, un baleniera in rotta verso la baia<br />
di Baffin, tra Canada e Groenlandia. Non<br />
si sa bene la ragione del viaggio e quale<br />
segreto si porti dietro. Presto Summer si<br />
renderà conto di essere su una nave di<br />
dannati. Per chi ama il thriller avventuroso.<br />
Robert Macfarlane<br />
LE ANTICHE VIE. UN ELOGIO<br />
DEL CAMMINARE<br />
Einaudi – 408 pagine – 14,00 €<br />
Robert Macfarlane è stato definito l’ultimo<br />
poeta della natura, per la sua capacità di<br />
osservare gli ambienti e di riproporli come<br />
immaginazioni vivide. Lo fa camminando:<br />
raccontandoci la storia di strade e di passi,<br />
tracciando geografie di uomini e sentimenti.<br />
Chris Offutt<br />
COUNTRY DARK<br />
Minimum Fax – 235 pagine – 15,30 €<br />
Dopo aver combattuto nella guerra di Corea,<br />
Tucker torna nel Kentucky. È partito ragazzo,<br />
torna uomo, reduce, senza medaglie. Quello<br />
che gli importa è tornare alla sua terra. Avrà<br />
una famiglia e quando l’equilibrio costruito<br />
a fatica sarà minacciato, Tucker farà di tutto<br />
per difendere il suo amore e la sua dignità.<br />
Davide Van de Sfroos<br />
LE PAROLE SOGNATE<br />
DAI PESCI<br />
La nave di Teseo – 101 pagine – 13,00 €<br />
Mario, dopo cinque anni in manicomio<br />
torna alla pensione Magnolia. La sua valigia,<br />
rimasta aperta, si trasforma in una specie di<br />
bocca che erutta oggetti, ognuno dei quali<br />
avrà il potere di riportare indietro nel tempo<br />
le persone presenti nella pensione.<br />
Ma perché Saverio non si rivela? E se<br />
l’utente sconosciuto che le scrive fosse<br />
qualcun altro? Come fa a conoscere ogni<br />
dettaglio della loro storia?<br />
PAOLA BARBATO<br />
IO SO CHI SEI<br />
Piemme – 515 pagine – 18,50 €<br />
Lena era una ragazza vincente: determinata, brillante,<br />
brava, sicura di sé. Almeno in apparenza. L’incontro<br />
con Saverio, più giovane di lei, riesce a scombinarla<br />
e a farle cambiare completamente rotta. Lena per amore<br />
cambia capelli, vestiti ma soprattutto inizia a non essere<br />
più sicura di nulla. Saverio poi scompare. Viene dato per<br />
morto, affogato nell’Arno. Passano due anni e la vita di<br />
Lena è ancora piena di dolore per la scomparsa del suo<br />
amore. La svolta è il ritrovamento, nella cassetta della posta,<br />
di un cellulare. La ragazza pensa ad un errore, ma a<br />
quel numero arrivano dei messaggi per lei. All’inizio non<br />
ci fa caso ed esce con Argo, il<br />
suo amico peloso, per la solita<br />
passeggiata. Rincasando trova<br />
un terzo messaggio, questa<br />
volta con un’immagine che la<br />
ritrae insieme all’animale proprio<br />
pochi istanti prima. Lena<br />
comprende che quello che sta<br />
accadendo nulla ha a che fare<br />
con uno scherzo. Tanto più che<br />
nei messaggi, lo sconosciuto le<br />
scrive “Ciao Maria”. Due parole<br />
che esplodono nel suo cuore<br />
come una bomba. Una sola<br />
persona al mondo la chiamava<br />
così: Saverio. Da quel momento<br />
il cellulare e il misterioso mandante, saranno l’ossessione<br />
di Lena. La sua speranza di ritrovare Saverio. Non importa<br />
cosa dovrà dire o fare. Non importa se dovrà compiere<br />
azioni terribili. Ben presto le persone intorno a lei iniziano<br />
a morire e forse la sua stessa vita è in pericolo. A questo<br />
punto entrerà sulla scena Caparzo, poliziotto soprannominato<br />
la Bestia per i suoi modi di fare. Con questo nuovo<br />
intenso thriller (primo di una trilogia) la scrittrice Paola Barbato<br />
si conferma una delle regine del brivido made in Italy.<br />
Io so chi sei è un romanzo complesso, analitico, con un stile<br />
asciutto che permette la “visione” della scena e nello stesso<br />
tempo, tiene l’attenzione viva fino all’ultima pagina.<br />
97
OROSCOPO<br />
di Lily<br />
ARIETE<br />
21 marzo - 20 aprile<br />
TORO<br />
21 aprile - 20 maggio<br />
GEMELLI<br />
21 maggio - 21 giugno<br />
CANCRO<br />
22 giugno - 22 luglio<br />
Se siete in fase di cambiamento, i<br />
dubbi non vi danno tregua, specialmente<br />
se ciò accade nell’ambiente lavorativo.<br />
Dovrete prestare la massima<br />
attenzione per evitare errori e uscirne<br />
illesi. Nessuno degli ultimi flirt si è<br />
rivelato così importante e, se uscite<br />
da una separazione, fate bene a non<br />
impegnarvi ancora. Se invece siete in<br />
coppia e avete superato insieme momenti<br />
duri, ora comincia un periodo<br />
tranquillo. La stanchezza è alle spalle,<br />
anche se a causa del lavoro avrete<br />
poco tempo per le ferie. Approfittatene<br />
per un check-up medico.<br />
Nel lavoro ci sono ancora alcuni problemi,<br />
ma non vi dovete scoraggiare<br />
perché riuscirete a superare gli ostacoli<br />
a patto che accettiate qualche<br />
rinuncia. In amore avete bisogno<br />
di sentirvi tranquilli ed è questo il<br />
momento giusto per incontri belli e<br />
importanti. Anche le coppie di lunga<br />
durata devono rimettere le cose a<br />
posto per far sì che i problemi esterni<br />
non influiscano nella vita privata,<br />
specialmente se negli ultimi tempi<br />
avete discusso troppo. Non stressatevi<br />
e curatevi di più anche cercando di<br />
evitare l’aria condizionata.<br />
Chi lavora in proprio se la sta cavando<br />
bene nonostante un leggero<br />
calo delle entrate. Proseguite senza<br />
lanciarvi a capofitto, rischiate di sbagliare.<br />
Attenti ai conti in sospeso e a<br />
chi desidera mettervi i bastoni tra le<br />
ruote. Per l’amore, non potrebbe esserci<br />
momento migliore e le amicizie<br />
diventano qualcosa di più. Le piccole<br />
crisi che hanno colpito la coppia<br />
spariranno lasciando il posto a tante<br />
desiderate coccole. Nonostante la<br />
stanchezza iniziale, finalmente vi<br />
riprenderete le vostre forze, ma fate<br />
attenzione a piccoli dolori.<br />
Non arrabbiatevi perché nella maggior<br />
parte dei casi è solo tempo perso.<br />
Anche raggiungere un accordo con chi<br />
non avreste mai pensato, in realtà,<br />
potrebbe rivelarsi vantaggioso per<br />
il vostro lavoro. In famiglia è un po’<br />
faticoso mantenere i rapporti a causa<br />
di problemi nell’ambito professionale<br />
di uno dei coniugi. Anche le finanze<br />
non vi aiutano per potervi concedere<br />
una vacanza meritata e le questioni<br />
legali vanno risolte il prima possibile.<br />
Arriverà presto una fase più pesante<br />
del previsto; riposatevi e divertitevi<br />
perché ne avete un assoluto bisogno.<br />
LEONE<br />
23 luglio - 23 agosto<br />
VERGINE<br />
24 agosto - 22 settembre<br />
BILANCIA<br />
23 settembre - 22 ottobre<br />
SCORPIONE<br />
23 ottobre - 22 novembre<br />
Siete arrabbiati e vorreste poter tirare<br />
fuori tutto ciò che vi angustia, ma così<br />
facendo rischiereste di mandare in<br />
fumo tutto il lavoro fatto finora. Siete<br />
annoiati dalla routine, non dovrete<br />
scappare ma costruire. Dopo tanta<br />
sofferenza arriva l’amore e potrete<br />
fare progetti a due. Mettetevi nei<br />
panni dell’altro e riuscirete a capire<br />
molte cose in più che faranno bene<br />
alla coppia, siate coraggiosi e imparate<br />
a chiedere scusa. Relax è la parola<br />
d’ordine, specialmente ora che siete<br />
così stressati, poi vedrete che in poco<br />
tempo vi riprenderete.<br />
La vostra energia è in grado di illuminare<br />
anche le altre persone, per<br />
questo cercano sempre voi per rappresentare<br />
l’azienda a convention,<br />
presentazioni. Quindi non rinunciate<br />
e andate facendovi guidare dall’istinto.<br />
Chi si è separato, è riuscito a<br />
trovare un altro amore e tutti i rapporti<br />
interpersonali sono più semplici<br />
a dispetto di altri momenti più bui.<br />
Sono avvantaggiati i nuovi progetti<br />
di famiglia. Non rimanete bloccati nel<br />
vostro passato, ma guardate al futuro<br />
con più fiducia e vedrete che anche la<br />
vostra salute ve ne sarà riconoscente.<br />
I problemi economici che pensavate<br />
di lasciare da parte, torneranno. Troverete<br />
presto una soluzione che vi<br />
aiuterà a risolverli una volta per tutte.<br />
Le nuove iniziative hanno bisogno di<br />
diventare priorità importanti e saranno<br />
ben accette. I flirt veloci ora sono i<br />
vostri unici obiettivi, con quello sfondo<br />
di magia che c’è solo quando nasce<br />
il primo amore. Per le coppie che<br />
hanno superato le crisi, si prospetta<br />
un po’ di luce. In arrivo un fiocco rosa<br />
o azzurro? Il momento è propizio. Se<br />
avete qualche acciacco, un buon allenamento<br />
è ciò che ci vuole.<br />
Sarete molto nervosi, ma i viaggi vi<br />
aiuteranno a distendervi e rilassarvi<br />
come meritate. Le novità che vi piacciono<br />
vi aspetteranno al varco e vi<br />
aiuteranno a superare molti ostacoli.<br />
I nuovi flirt diventeranno qualcosa di<br />
importante e, per chi ha concluso una<br />
storia, potrebbe esserci un ritorno di<br />
fiamma. Divertitevi e lasciatevi andare<br />
all’amore nella sua bellezza totale,<br />
senza diventare gelosi. La salute va<br />
meglio anche grazie alla riduzione<br />
di certi fastidi e nervosismi che non<br />
vi lasciavano stare. Circondatevi di<br />
persone che amate e starete meglio.<br />
SAGITTARIO<br />
23 novembre - 21 dicembre<br />
CAPRICORNO<br />
22 dicembre - 20 gennaio<br />
ACQUARIO<br />
21 gennaio - 19 febbraio<br />
PESCI<br />
20 febbraio - 20 marzo<br />
Siete più rilassati e le tensioni si sono<br />
affievolite. È il momento giusto per<br />
costruire i vostri progetti per il futuro.<br />
Quelli che devono usare l’estro<br />
per il lavoro, saranno avvantaggiati<br />
e avranno successo in poco tempo,<br />
anche con un cambiamento. Gli innamorati<br />
che ultimamente hanno<br />
avuto problemi, grazie ad uno stacco<br />
vacanziero, ritroveranno la passione.<br />
Anche chi cerca un nuovo amore avrà<br />
la strada spianata e chi chiude una<br />
storia, lo fa sapendo di aver fatto la<br />
cosa giusta. Il fisico dopo tanto, ritrova<br />
la sua vitalità.<br />
Le finanze sono buone e gli investimenti<br />
porteranno buoni profitti. Chi<br />
è in difficoltà con il lavoro troverà presto<br />
una soluzione, anche se transitoria.<br />
Tutto ciò che avevate immaginato<br />
e sognato per la vostra carriera, può<br />
essere a portata di mano. Chi da poco<br />
si è sposato oppure ha iniziato una<br />
convivenza, ha un bellissimo futuro<br />
di fronte, pieno di bellissimi progetti.<br />
Chi si fa prendere dallo sconforto non<br />
vede ciò che l’amore può portare.<br />
Siate più positivi. La forza fisica finalmente<br />
torna da voi facendovi stare<br />
decisamente meglio.<br />
Siete molto nervosi specialmente con<br />
le persone che nella sfera lavorativa<br />
vogliono tarparvi le ali. Pensate bene<br />
a ciò che volete fare prima di farlo e<br />
siate consapevoli della vostra scelta.<br />
Lasciate il passato lì dove deve stare<br />
e riempite la vostra vita di cose belle<br />
lasciando spazio all’amore, specialmente<br />
se siete single. Le coppie che<br />
vivono una crisi, dovranno trovare un<br />
confronto per capire cosa sarà meglio<br />
fare. Dovrete stare più attenti alla salute,<br />
non esagerate con il lavoro. Fate<br />
lunghe passeggiate o gite in luoghi<br />
immersi nel verde.<br />
Non tutti potranno permettersi le<br />
vacanze, ma è il momento giusto per<br />
fare programmi sul fronte del lavoro.<br />
Non buttatevi nell’ignoto, ma seguite<br />
ciò che conoscete bene e che vi da più<br />
probabilità di evolversi in qualcosa di<br />
stabile e duraturo. Le coppie che sono<br />
uscite insieme dall’ultima tempesta,<br />
consolidano il rapporto che potrà<br />
durare per molto tempo. Non siete<br />
mai contenti. I neo sposi stanno già<br />
vivendo un momento di crisi. Il vostro<br />
fisico sta decisamente meglio, ma<br />
cercate ugualmente di non strafare<br />
agitandovi troppo.<br />
98
SALVASPESA<br />
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ASPESA<br />
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