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Arcobaleno 01/2018

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Noi vediamo il<br />

mondo a Colori<br />

Credo che tutti siamo accomunati da<br />

qualcosa. Foulard al collo o meno.<br />

Sentiamo tutti il persistente bisogno,<br />

o quantomeno desiderio, di spiccare, di<br />

emergere in questa società che ci forma e<br />

ci plasma. Siamo coinvolti, o meglio parte,<br />

del contesto che viviamo, dell’ aria che<br />

respiriamo. È difficile, nonostante questa<br />

consapevolezza distaccarci da quella che<br />

è la nostra società, e non dico che sarebbe<br />

giusto farlo. Il nostro mondo è un vortice<br />

di idee e valori, falsi o giusti che siano.<br />

È un mondo che ha attraversato diversi<br />

periodi, facili o bui che siano stati. È un<br />

mondo che ha intrapreso strade sbagliate,<br />

come quella dell’intolleranza. È un mondo<br />

che ha deciso di isolarsi con l’ alienazione.<br />

È un mondo che vuole far apparire reali<br />

bisogni fittizi, attraverso il consumismo. È<br />

un mondo dove chi<br />

ha spento la luce, vive nella paura.<br />

È un mondo che inganna, attraverso so-<br />

cial, giornali, televisione.<br />

Ma credo che noi scaut ci portiamo nel<br />

cuore una cosa, una cosa che certo, non<br />

ci deve far dimenticare di tutto ciò, ma<br />

anzi ci sprona, ci spinge sempre più in su,<br />

sempre un po’ oltre i limiti.<br />

È la speranza che per quanto banale possa<br />

sembrare, è la chiave della nostra intra-<br />

prendenza. Naturalmente quest’ottica<br />

potrebbe essere condivisa o meno, ma<br />

credo che se dentro di noi non credessimo<br />

di poter cambiare nemmeno di una virgola<br />

tutto ciò non saremmo qui ora. Noi piamo vedere il mondo a colori. È questo<br />

il pensiero sul quale mi sono soffermata<br />

dopo e durante il Roverstage del 25/26<br />

novembre. Penso che alla fine ci sentiamo<br />

un po’ speciali no? In fondo pensare che<br />

facciamo cose che nessun altro fa o sola-<br />

mente il portare un foulard ci distingue.<br />

E ci fa pensare. Cosa vorremmo cambiare<br />

del mondo che ci circonda? Quali sono sap-<br />

gli<br />

scogli, i limiti che dobbiamo oltrepassare<br />

e come? Fino a dove dobbiamo spingerci,<br />

in cosa dobbiamo credere?<br />

Bè ecco, io penso che ognuno nel suo pic-<br />

colo possa fare qualcosa ed è proprio qui<br />

che il Roverstage mi ha portato a riflet-<br />

tere. Semplicemente il fatto di affrontare<br />

il discorso ci distacca dall’ indifferenza e<br />

dall’ignoranza e ci indirizza verso un’idea<br />

fondata su solidi principi. Noi ci siamo<br />

dentro a questo mondo, a questa vita e<br />

per quanti difetti essa possa avere non<br />

dobbiamo giudicarla. Basta cambiare la<br />

visione delle cose, il punto di vista, nostro<br />

e degli altri. Basta non arrendersi.<br />

Ed è proprio questo un altro concetto<br />

che abbiamo affrontato al Roverstage,<br />

forse più indirettamente. Basta prendere<br />

in esempio la storia dello scautismo e a<br />

come con il governo fascista, nonostante<br />

quest’ ultimo avesse reso illegale ogni<br />

associazione non approvata dallo stato,<br />

esso sia stato in grado di sopravvivere.<br />

Abbiamo passato solo qualche ora che<br />

però ci hanno fatto pensare e devo dire<br />

che mi sono sentita responsabile perché<br />

ho fatto una promessa. Abbiamo fatto<br />

una promessa. Ed è forse in questi mo-<br />

menti che ci rendiamo davvero conto che<br />

scautismo non è solo andare a riunione la<br />

domenica, non sono solo i campi, le risate.<br />

Lo scautismo è un grido che si libera alto<br />

in cielo. È responsabilità. Abbiamo pro-<br />

messo di fare del nostro meglio.<br />

Bè ecco questo Roverstage è stata un’op-<br />

portunità, in cui noi compagne del Lazio,<br />

insieme, ci siamo confrontate, cercando di<br />

trovare soluzioni riguardo il tema asse-<br />

gnatoci, l’intolleranza. Ed è questo che mi<br />

porto a casa: un po’ più di consapevolezza<br />

e sempre più voglia di far parte di questa<br />

grande famiglia.<br />

Federica, Compagnia del Sole Roma 2<br />

26 VOGLIA DI STRADA

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