Ma ecco, quel giorno, quello che non scorderò mai, mi sento molto male…<strong>tu</strong>tto succede in poco tempo, sento le sirene, sento delle mani famigliari che stringono le mie, chiudo gli occhi, sono troppo stanco. Mi sveglio in ospedale che, ben presto, diventerà la mia nuova casa. Passano 2 anni ed io sono sempre qui, mi sento di nuovo male. Mi giro, vedo i volti dei miei famigliari e penso che non posso fare questo a <strong>tu</strong>tti loro, non sono ancora pronti, devo resistere. Mi sveglio di nuovo, sono in una “casa” che non mi piace per niente, mi fanno dormire <strong>tu</strong>tto il giorno, dicono che così risparmio energie. Passa qualche giorno, gli attacchi cominciano ad essere più frequenti, dicono che nel corpo ho delle cellule cattive, “sarà la malattia di mio papà?”, mi chiesi. Oggi è il 31/1, mi sento più stanco del solito, come sempre vedo mia mamma, la vedo con qualcun altro, ma la mia bocca è bloccata con l’aerosol e non posso chiedere di chi si tratta. Mi riaddormento di nuovo, riesco ancora a percepire i singhiozzi di mia mamma; vorrei alzarmi dal letto e stringerla forte, dirle che le voglio bene, ma la mia bocca mi sembra cucita, vorrei annusare per l’ultima volta il suo profumo, ridere con lei e di lei, vorrei ma non posso. Chiudo ancora gli occhi, ed in poco tempo mi risveglio in una stanza luminosa, piena di pace, posso correre e saltare, ma purtroppo posso anche sentire il dolore che ho causato andandomene, e mi dispiace per questo… ma il mio spirito doveva liberarsi da quella prigione di ossa, grazie per non avermi mai abbandonato, vi voglio tanto bene, Francy. 48
A CHI MI HA CURATO giuro: Ogni minuto vissuto con te è una magia, TU sei la persona più importante al mondo 49