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ICF Aprile e Maggio 2018

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

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ANNOIX NUMERO2 APRILE/MAGGIO<strong>2018</strong><br />

FARMACEUTICA<br />

Le imprese del farmaco,<br />

un motore per l’Italia<br />

IMPIANTI CHIMICI<br />

Aumentano gli investimenti<br />

e i grandi progetti<br />

MANUTENZIONE<br />

Manutenzione 4.0:<br />

istruzioni per l’uso<br />

RIVISTA<br />

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frutta come pectina, formaldeide e suoi derivati<br />

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FARMACEUTICA<br />

Le imprese del farmaco,<br />

un motore per l’Italia<br />

IMPIANTI CHIMICI<br />

Aumentano gli investimenti<br />

e i grandi progetti<br />

RIVISTA<br />

DELL’<br />

MANUTENZIONE<br />

Manutenzione 4.0:<br />

istruzioni per l’uso<br />

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />

70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />

9Editoriale<br />

Sommario<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

ANNOIX NUMERO2 APRILE/MAGGIO<strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

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INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

SIAMO IN TUTTI I PAESI<br />

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l’impegno di essere avanti<br />

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4<br />

Storia di copertina<br />

Prestazioni più elevate ed<br />

evoluzione tecnologica a 360°<br />

12<br />

Attualità<br />

24<br />

Attualità<br />

Impianti chimici: aumentano<br />

investimenti e grandi progetti<br />

34<br />

Ambiente<br />

36<br />

Industria chimica<br />

Lanciati verso il successo,<br />

anche in Italia<br />

10<br />

Attualità<br />

Imprese del farmaco:<br />

un motore per l’Italia<br />

28<br />

Appuntamenti<br />

32<br />

Impianti<br />

Ingegneria e servizi<br />

per l’industria farmaceutica<br />

40<br />

Biotecnologie<br />

42<br />

Sicurezza<br />

Tecnologia intelligente<br />

per l’infrastruttura elettrica<br />

Sommario<br />

2 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Sommario<br />

APR/MAG <strong>2018</strong> NUMERO 2<br />

44<br />

Energia<br />

46<br />

Manutenzione<br />

Manutenzione 4.0: istruzioni<br />

per l’uso<br />

54<br />

Macchine<br />

56<br />

Automazione/Strumentazione<br />

Architettura integrata<br />

per l’industria del futuro<br />

62<br />

Automazione/Strumentazione<br />

64<br />

Strumentazione<br />

Visione e controllo industriale:<br />

innovazioni in mostra<br />

50<br />

Sicurezza<br />

52<br />

Software<br />

Dispositivi mobili per<br />

applicazioni farmaceutiche<br />

60<br />

Automazione/Strumentazione<br />

Un partner ideale per<br />

la trasformazione digitale<br />

72<br />

Colophon<br />

Abbiamo parlato di…<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 3


Storia di copertina<br />

Vista dei<br />

nuovi impianti<br />

nel reparto<br />

lavorazioni<br />

meccaniche<br />

Prestazioni più elevate<br />

ed evoluzione tecnologica a 360°<br />

Puntando su questi fattori Pompetravaini continua una crescita che dura<br />

da anni e l’ha portata ad acquisire quote di mercato significative presso<br />

i mercati internazionali più qualificati. A fine 2017 è entrato in azienda<br />

l’ing. Federico Travaini, esponente della quarta generazione. di Francesco Goi<br />

L’ing. Federico<br />

Travaini, quarta<br />

generazione<br />

in azienda<br />

il 2017 è stato<br />

un anno positivo<br />

per Pompetravaini”,<br />

osserva il Direttore<br />

“Anche<br />

Commerciale e Marketing<br />

Costantino Serpagli. “Il fatturato,<br />

in linea con gli anni precedenti,<br />

ha fatto registrare un piccolo<br />

miglioramento percentuale ma, ciò<br />

che più conta, siamo riusciti a mantenere<br />

la solidità delle prestazioni,<br />

quindi i parametri che attestano il<br />

buono stato di salute di una società<br />

e la sua capacità di reinvestire.<br />

Da sottolineare che, nel mese di novembre<br />

del 2017, è entrato a far parte<br />

dell’organizzazione di Pompetravaini<br />

il primo esponente della quarta<br />

generazione, l’ing. Federico Travaini.<br />

Oggi sono presenti in azienda l’ing.<br />

Mario Travaini, presidente per 54<br />

anni, suo figlio Carlo, attuale presidente<br />

e, appunto, il neo-assunto<br />

Federico.<br />

Il giovane ing. Travaini, in questa<br />

fase di apprendimento, ha iniziato<br />

ad occuparsi dell’ analisi dei processi<br />

aziendali, avendo conseguito la<br />

laurea magistrale in Ingegneria Meccanica<br />

al Politecnico di Milano. Prima<br />

di entrare nell’azienda di famiglia,<br />

ha maturato un’esperienza di<br />

oltre tre anni presso altre aziende<br />

appartenenti a settori industriali affini.<br />

Il nostro presidente l’ha spinto<br />

a questo approccio al lavoro perché,<br />

operando al di fuori dell’azienda, apprendesse<br />

i meccanismi e i comportamenti<br />

di chi dovrà assumere responsabilità<br />

importanti”.<br />

Una crescita costante basata<br />

sul consolidamento dei punti forti<br />

“Nel primo trimestre del <strong>2018</strong> Pompetravaini<br />

ha ottenuto valori di fat-<br />

4 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Storia di copertina<br />

Costantino<br />

Serpagli,<br />

Direttore<br />

Commerciale<br />

& Marketing di<br />

Pompetravaini<br />

Group<br />

turato in linea con quelli del trimestre<br />

precedente”, aggiunge Serpagli.<br />

“Siamo molto impegnati e sembra<br />

che l’economia industriale reale<br />

regga, così come i nostri clienti<br />

partner operanti sul mercato italiano<br />

e su quelli internazionali.<br />

Quali fattori hanno maggiormente<br />

inciso, permettendo a Pompetravaini<br />

di migliorare costantemente anche<br />

negli anni più difficili? Innanzitutto<br />

la crescita tecnologica continua,<br />

negli ambiti che hanno un<br />

impatto positivo su tutta l’azienda.<br />

Non mi riferisco solo ai macchinari<br />

avveniristici presenti nel reparto<br />

produttivo, che vengono continuamente<br />

rinnovati (attualmente stiamo<br />

facendo partire nuove macchine<br />

che permetteranno di migliorare ulteriormente<br />

la qualità del lavoro).<br />

La crescita si deve al miglioramento<br />

tecnologico a 360°, alle attrezzature<br />

all’avanguardia presenti nei nostri<br />

uffici, a partire da piccoli dettagli<br />

come i monitor PC ampi e di<br />

ultima generazione all’impiego di<br />

programmi gestionali, sviluppati al<br />

nostro interno grazie al fortissimo<br />

IT di cui disponiamo.<br />

Anche per la garanzia della qualità<br />

vengono utilizzati strumenti di ultimissima<br />

generazione: per esempio,<br />

gli scanner laser 3D che permettono<br />

la verifica dimensionale dei componenti<br />

in accettazione quasi in tempo<br />

reale”.<br />

Consulenza e informazioni tecnico<br />

applicative<br />

Il sito www.pompetravaini.com è<br />

particolarmente ricco di consulenze<br />

e informazioni tecnico applicative.<br />

“Anche questo è un punto di forza<br />

della nostra società”, aggiunge il direttore<br />

commerciale. “Il nostro è un<br />

prodotto che, per un impiego soddisfacente,<br />

richiede una fortissima<br />

competenza tecnica che, effettivamente,<br />

siamo sempre stati in grado<br />

di garantire ai nostri clienti. Non si<br />

tratta della conoscenza del loro processo,<br />

ma della capacità di fornire<br />

il prodotto giusto per il pompaggio<br />

dei loro fluidi.<br />

Non pretendiamo di essere esperti a<br />

360° in tutti i processi in cui vengono<br />

applicate le nostre pompe per<br />

vuoto e centrifughe ma, se il cliente<br />

ci indica i parametri del fluido in<br />

ingresso alla pompa, siamo in grado<br />

di valutare precisamente i parametri<br />

del fluido in uscita dalla pompa”.<br />

La presenza sul mercato interno<br />

e internazionale<br />

“Sul mercato italiano ancora non si<br />

sono avuti investimenti molto significativi.<br />

Fortunatamente molte<br />

aziende nostre clienti lavorano con<br />

l’estero, realizzando impianti di diverso<br />

tipo che vanno dalla produzione<br />

dei saponi, ai processi chimici,<br />

alimentari, farmaceutici,<br />

ecc.<br />

In un’Italia in<br />

cui la crescita industriale è limitata<br />

da una serie di vincoli, più o meno<br />

giustificati, l’attività dei nostri<br />

clienti all’estero tuttora acquista<br />

sempre più valore.<br />

In tutti i Paesi in cui disponiamo<br />

di un’organizzazione stabile, che sia<br />

una filiale diretta o un forte distributore<br />

esclusivo, non esistono problemi<br />

particolari. Gli unici ostacoli<br />

sono quelli determinati dalle scelte<br />

politiche che impediscono o limitano<br />

le vendite anche in paesi di primario<br />

interesse, come la Russia, l’Iran,<br />

la Siria e altre nazioni che permangono<br />

in uno stato di guerra.<br />

Benché le aziende migliori si siano<br />

abituate a fare da sole, ci auguriamo<br />

che si costituisca rapidamente<br />

il nuovo Governo, superando<br />

questa fase di incertezza comunque<br />

penalizzante: diversamente,<br />

si perderebbe competitività nei confronti<br />

dei paesi che dispongono di<br />

strutture di supporto molto efficienti<br />

(Germania, Stati Uniti, la Francia<br />

stessa, ecc.).<br />

Serve anche una migliore gestione<br />

dei potenziali investimenti in Italia,<br />

troppo limitati da un eccesso di<br />

regole e da una cattiva informazione”.<br />

Risorse umane arricchite<br />

e qualificate<br />

Nonostante lo stabilimento produttivo<br />

di Pompetravaini possa<br />

contare sullo stato dell’arte mon-<br />

Serie TBA:<br />

la pompa per il<br />

GPL riferimento<br />

di mercato<br />

Serie TCH:<br />

la pompa<br />

a norma ISO<br />

per la chimica<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 5


Storia di copertina<br />

Serie TRVX:<br />

la pompa più<br />

imitata dalla<br />

concorrenza<br />

Serie Hydrotwin:<br />

i gruppi vuoto<br />

controllati<br />

elettronicamente<br />

diale dell’automazione, con i macchinari<br />

più moderni e performanti,<br />

è cresciuto anche il numero dei dipendenti,<br />

essendo richieste<br />

persone competenti in<br />

grado di sfruttare al<br />

massimo un’organizzazione<br />

tecnologica<br />

di altissimo livello.<br />

Questo ha<br />

permesso alla<br />

società di<br />

espandersi nei mercati<br />

dove è presente<br />

in modo tradizionale<br />

ormai da decenni.<br />

Una vasta gamma produttiva<br />

aumentata nel tempo<br />

Pompetravaini ha costantemente arricchito<br />

la sua gamma produttiva sviluppando<br />

nuove tipologie di pompe<br />

e attraverso le acquisizioni di alcune<br />

società del settore.<br />

“Il livello attualmente raggiunto”,<br />

continua Serpagli, “non rappresenta<br />

tuttavia un punto d’arrivo. Pompetravaini<br />

è sempre alla ricerca, quasi spasmodica,<br />

di nuovi prodotti e del miglioramento<br />

di quelli esistenti. Siamo<br />

tra le poche aziende che continuano<br />

a migliorare il prodotto che offrono<br />

da decenni: non è mai lo stesso,<br />

ma evolve costantemente, un po’ come<br />

avviene nell’industria automobilistica.<br />

Le nostre pompe hanno lo stesso nome<br />

di quelle di 30 anni fa ma, di fatto,<br />

sono state oggetto di un miglioramento<br />

continuo.<br />

Inoltre, c’è una continua aspirazione<br />

a trovare nuovi prodotti, generalmente<br />

attraverso acquisizioni. La crescita<br />

è sempre collegata al miglioramento<br />

delle prestazioni, quindi anche<br />

al conseguimento di una presenza<br />

più significativa presso i mercati<br />

più qualificati”.<br />

Scanner Laser 3D: rilevamento<br />

dimensionale di una girante<br />

Alla vigilia di Achema<br />

“Achema è l’unica fiera al mondo, dedicata<br />

al settore chimico-farmaceutico,<br />

in cui tutti i maggiori concorrenti<br />

del nostro settore si ritrovano nello<br />

stesso padiglione”, continua Serpagli.<br />

“Basta questo per testimoniare come<br />

la manifestazione di Francoforte conservi<br />

inalterata la sua importanza.<br />

“Ad ogni edizione riceviamo la visita<br />

di clienti e partner provenienti da<br />

tutti i mercati mondiali. Sarà così anche<br />

nell’edizione di quest’anno; essendo<br />

avanti nell’organizzazione, abbiamo<br />

la percezione di poter contare<br />

su un buon andamento della manifestazione<br />

e di poter cogliere ulteriori<br />

soddisfazioni.<br />

Achema ha mantenuto intatta la sua<br />

importanza e la fama di cui gode sul<br />

mercato internazionale. Saremo nella<br />

stessa postazione del padiglione 8.0<br />

Stand E80, dove siamo presenti da decenni<br />

e, anche quest’anno, presenteremo<br />

qualcosa di nuovo, oltre ad una<br />

nuova veste dello stand.<br />

A parte l’Achema, In questa fase ci<br />

stiamo concentrando sul miglioramento<br />

continuo di tutta la gamma. Magari<br />

non tutto si nota ad un primo esame,<br />

ma il costante miglioramento emerge<br />

in termini di prestazioni. Il nostro approccio<br />

si potrebbe paragonare al funzionamento<br />

di un motore diesel marino:<br />

pochi giri, ma senza mai fermarsi<br />

e soprattutto senza strappi”.<br />

Le soddisfazioni raggiunte<br />

e gli obiettivi per il futuro<br />

“La mia esperienza in Pompetravaini<br />

è sempre stata molto gratificante”,<br />

conclude Serpagli. È bello che<br />

tutta l’evoluzione sia eseguita da una<br />

squadra senza che nessuno si imponga<br />

sugli altri. Anch’io assolvo le mie<br />

responsabilità importanti, sempre<br />

nell’ambito di un impegno di squadra<br />

condiviso. Come raggiungere un<br />

ulteriore salto di qualità? La risposta<br />

non è facile. Ciclicamente, peraltro,<br />

ci sono aree che richiedono una revisione.<br />

Attualmente, per esempio, potremmo<br />

migliorare la parte comunicativa<br />

informatica attraverso un aggiornamento<br />

del sito web.<br />

Il sito rappresenta uno strumento di<br />

importanza eccezionale, essendo una<br />

biblioteca tecnica di Pompetravaini<br />

disponibile per tutti; peraltro, la sua<br />

immagine è quella di 7-8 anni fa e<br />

pensiamo di migliorare l’impostazione<br />

grafica. I contenuti ci sono e sono<br />

universalmente apprezzati.<br />

Anche a questo livello, l’ingresso di<br />

Federico Travaini, proveniente dall’esterno<br />

con il bagaglio di competenze<br />

della sua generazione, potrebbe fornire<br />

un supporto importante”. l<br />

6 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


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Editoriale<br />

La digitalizzazione al servizio<br />

del processo chimico<br />

Il passaggio a una produzione sempre più<br />

digitalizzata e interconnessa non riguarda<br />

soltanto l’automazione di fabbrica, grande<br />

protagonista a Parma, dove sta aprendo le<br />

porte l’edizione italiana di SPS IPC Drives.<br />

Da qualche tempo, questa trasformazione<br />

epocale e profonda sta influenzando<br />

le modalità di progettazione, oltre che di raccolta<br />

e di gestione dei dati, anche nell’impiantistica di<br />

processo, coinvolgendo quindi in modo più radicale<br />

il mondo della petrolchimica e della chimica.<br />

Connettività, autodiagnostica e big data stanno diventando<br />

pane quotidiano anche nell’automazione<br />

di processo, allargando il concetto di smart factory<br />

all’impianto sul campo e alle sue condizioni di lavoro<br />

spesso estreme. È una prova ulteriore che l’industria<br />

4.0 non è un maquillage consentito da qualche<br />

investimento nell’informatizzazione dello stabilimento,<br />

ma un fenomeno pressoché inarrestabile,<br />

che dall’automazione di fabbrica si sta espandendo<br />

rapidamente attraverso intere filiere, fino ai grandi<br />

impianti progettati dagli EPC, rimettendo al centro<br />

il tema decisivo della manutenzione. La strumentazione<br />

di processo diventa così un mezzo cruciale<br />

per portare l’industria 4.0 sul campo. Non basta più<br />

che gli strumenti forniscano il puro dato, ma devono<br />

aggiungere informazioni che aiutino a capire<br />

come sta lavorando il processo e a prevedere<br />

gli eventi a cui l’impianto sta andando<br />

incontro. Oltre a misurare, devono saper<br />

diagnosticare eventuali problemi in corso<br />

e trasmetterli ai livelli superiori del sistema<br />

di controllo. Grazie alla manutenzione<br />

preventiva e all’assistenza da remoto,<br />

si rafforza il ruolo della società di<br />

ingegneria, in collaborazione con<br />

il fornitore della strumentazione<br />

di processo, nel controllo e nella<br />

gestione dell’impianto progettato<br />

per il committente. Quest’ultimo,<br />

grazie alla digitalizzazione, sta infatti imparando,<br />

pur con la cautela di settori “tradizionalisti” come<br />

quelli della petrolchimica e della chimica, ad affidare<br />

in remoto una parte crescente del controllo dei<br />

propri processi, dimostrando di comprendere quale<br />

sia la strada verso il futuro. Certo, non senza incognite<br />

e qualche timore per le complesse sfide che<br />

questa trasformazione sta implicando, a partire dalla<br />

necessità di proteggere questo imponente flusso<br />

di dati da pericolosi attacchi esterni, necessità che<br />

farà della cyber security la questione dominante per<br />

l’industria dei prossimi anni.<br />

l<br />

di Alessandro Bignami<br />

8 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

Con una produzione da 30 miliardi<br />

di euro, l’industria farmaceutica<br />

italiana è seconda in Europa<br />

e si conferma uno dei settori che<br />

cresce di più nel nostro paese,<br />

grazie soprattutto<br />

a esportazioni<br />

e investimenti<br />

in ricerca<br />

e innovazione.<br />

duzione totale e il 18% del mercato.<br />

Farmindustria riporta che è stata la farmaceutica<br />

il settore ad aver registrato<br />

la crescita più alta dal 2010 al 2017.<br />

La produzione è aumentata del 21%,<br />

rispetto alla stagnazione generale del<br />

settore manifatturiero, trainata pressoché<br />

esclusivamente dalle esportazioni.<br />

Quest’ultime sono aumentate, sempre<br />

dal 2010 al 2017, del 73%, più della<br />

media Ue (+43%). Oltre alla forte tendenza<br />

all’export, la farmaceutica italiana<br />

ha una grande capacità di attrazione<br />

di investimenti dalle imprese estere:<br />

è prima in Europa per i capitali provenienti<br />

da Usa e Germania.<br />

Dal 2014 al 2017 l’occupazione è salita<br />

del 5%, con un aumento di 3 mila addetti,<br />

soprattutto in produzione e ricerca.<br />

Il valore degli investimenti in ricerca<br />

e sviluppo rispetto al valore aggiunto<br />

è del 17%, 10 volte la media nazioa<br />

cura di<br />

Alessandro<br />

Bignami<br />

Imprese del farmaco:<br />

un motore per l’Italia<br />

farmaceutica si conferma<br />

un settore strategico per<br />

il nostro paese. È quanto emerge<br />

dal report diffuso a febbraio<br />

<strong>2018</strong> da Farmindustria. L’industria<br />

In questi anni le imprese del farmaco<br />

si sono dimostrate un motore di crescita<br />

fondamentale per l’Italia, secondo<br />

produttore europeo che ambisce alla<br />

leadership. Nel 2016, anno cui risalgono<br />

gli ultimi dati disponibili, il<br />

valore della produzione è stato di 30<br />

miliardi di euro, di cui il 71% destinato<br />

all’estero. Il comparto dà lavoro a<br />

64 mila addetti, di cui il 90% laureati<br />

o diplomati e il 44% donne. A questi<br />

si aggiungono le 66 mila persone impiegate<br />

nell’indotto. Gli investimenti<br />

in innovazione ammontano a 2,7 miliardi<br />

di euro, di cui 1,5 nella ricerca e<br />

1,2 nella produzione. Tra i big europei,<br />

l’Italia rappresenta il 25% della pro-<br />

nale. Tutto questo a fronte di una diminuzione<br />

dei consumi energetici del 63%<br />

negli ultimi 10 anni, rispetto al -25%<br />

della media manifatturiera.<br />

Le imprese del farmaco e il loro indotto<br />

generano valore industriale su tutto<br />

il territorio nazionale. In particolare,<br />

la Lombardia è la prima regione farmaceutica<br />

in Italia e in Europa, con 28<br />

mila addetti, a cui se ne aggiungono i<br />

18 mila dell’indotto. In Toscana si trovano<br />

poli hi-tech di rilevanza internazionale.<br />

Nel Lazio, la farmaceutica impegna<br />

16 mila addetti diretti e rappresenta<br />

il 40% dell’export regionale<br />

e il 79% dell’export hi-tech. In Emilia<br />

Romagna, Bologna rappresenta un<br />

importante polo industriale e scientifico<br />

del settore. Nelle Marche, Ancona<br />

esporta farmaci in oltre 40 paesi. La<br />

Puglia ospita centri di eccellenza di<br />

grandi gruppi internazionali.<br />

10 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

Dei 2,7 miliardi di euro investiti in innovazione<br />

in Italia, 1,5 sono stati destinati<br />

a ricerca e sviluppo, con un aumento<br />

superiore alla media europea:<br />

+20% rispetto a +15%. La specializzazione<br />

della ricerca italiana, che sempre<br />

di più viene svolta in partnership, riguarda<br />

le biotecnologie, i vaccini, gli<br />

emoderivati, i farmaci orfani e le terapie<br />

avanzate. 282 sono i prodotti biotech<br />

in fase di sviluppo. Tre terapie<br />

avanzate su sei autorizzate in Europa<br />

sono state sviluppate in Italia. Crescono<br />

gli investimenti negli studi clinici<br />

(700 milioni di euro all’anno), in particolare<br />

su farmaci orfani e biotech.<br />

La farmaceutica si propone anche come<br />

un esempio evoluto di welfare<br />

aziendale e per il bilanciamento tra vita<br />

e lavoro. Il 77% delle aziende applica<br />

politiche di welfare, ulteriori a quelle<br />

prescritte dalla legge e dal CCNL, rispetto<br />

al 44% della media industriale.<br />

Guardando al futuro, il report rivela<br />

che nei prossimi anni i più importanti<br />

investimenti in ricerca, a livello internazionale,<br />

saranno diretti proprio al<br />

settore del pharma, che resta il primo<br />

al mondo sul fronte della ricerca e sviluppo:<br />

citando “The Global innovation<br />

1000 study” di PwC, il documenta riporta<br />

che dal <strong>2018</strong> al 2022 verranno<br />

investiti in ricerca e sviluppo 900 miliardi<br />

di dollari, l’80% in partnership.<br />

Di crescente rilevanza sarà la ricerca<br />

biofarmaceutica. Rivoluzionario sarà<br />

inoltre l’impatto delle tecnologie digitali<br />

sul settore. Il farmaco non è solo<br />

un prodotto ma parte di un processo<br />

di cura, in cui i big data giocheranno<br />

un ruolo sempre più determinante. l<br />

L’industria<br />

farmaceutica<br />

in Italia dà<br />

lavoro a 64 mila<br />

addetti, di cui<br />

il 90% laureati<br />

o diplomati<br />

e il 44% donne.<br />

A questi si<br />

aggiungono le<br />

66 mila persone<br />

impiegate<br />

nell’indotto<br />

Crescerà la richiesta di biofarmaci<br />

Secondo una recente analisi di Frost & Sullivan intitolata<br />

Global Biologics Market - Companies-to-Action le principali<br />

aziende farmaceutiche, tra cui Roche, Amgen, Sanofi,<br />

AbbVie, Novo Nordisk, si stanno concentrando sempre<br />

più sui farmaci biologici in seguito alla crescente richiesta<br />

di terapie innovative e all’aumento dei “patent cliff” (le<br />

scadenze dei brevetti). Frost & Sullivan prevede che la terapia<br />

cellulare e genica mostrerà un notevole potenziale,<br />

specialmente nel segmento delle malattie rare. Le aziende<br />

farmaceutiche, come Amgen, Sanofi e Pfizer, stanno investendo<br />

in molecole nelle prime fasi dello sviluppo clinico<br />

in questa terapia. Se approvate, queste molecole potrebbero<br />

dare impulso al mercato della medicina rigenerativa<br />

con un aumento di quasi il 7%, superando così la soglia<br />

dei 10 miliardi di dollari.<br />

La nuova analisi di Frost & Sullivan fornisce un profilo dettagliato<br />

delle 10 principali aziende biofarmaceutiche a livello<br />

globale, inclusi i primi 5 prodotti e pipeline per fase<br />

di sviluppo. Lo studio inoltre prevede che il mercato supererà<br />

i 300 miliardi di dollari entro il 2022 con un tasso di<br />

crescita annuo (CAGR) di quasi il 10%.<br />

“Per far fronte alla crescente richiesta di terapie nuove e<br />

avanzate, le aziende adottano modelli di business ibridi<br />

oppure realizzano partnership o acquisizioni al fine di conseguire<br />

competenze tecnologiche e terapeutiche specifiche”,<br />

afferma Aarti Chitale, Senior Research Analyst del<br />

gruppo Transformational Health di Frost & Sullivan. “Di<br />

conseguenza, le aziende farmaceutiche virtuali stanno venendo<br />

alla ribalta grazie alla collaborazione con i grandi<br />

operatori farmaceutici e alla fornitura, a questi partner, di<br />

servizi specifici in termini di scoperta, sviluppo o produzione<br />

di farmaci”.<br />

“Parallelamente alle collaborazioni con il mondo industriale<br />

e con la ricerca universitaria, le aziende si stanno concentrando<br />

sulle partnership con gli operatori IT, come IBM<br />

Watson Health e GE Healthcare Life Sciences, che forniscono<br />

soluzioni tecnologicamente avanzate per lo svolgimento<br />

di studi clinici e il supporto di complessi processi<br />

di produzione dei farmaci”, osserva Chitale. “Mentre queste<br />

collaborazioni dovrebbero ridurre alcune difficoltà di<br />

produzione e creare modelli di business integrati, i costi di<br />

produzione più elevati potrebbero influenzare il prezzo di<br />

queste molecole e conseguentemente il rispettivo tasso di<br />

adozione, specialmente nei mercati emergenti con servizi<br />

di rimborso inadeguati”.<br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 11


Attualità<br />

Vaccini genetici contro tumori e malattie infettive<br />

Dalla collaborazione pluridecennale tra Enea<br />

e Istituto Nazionale Tumori Regina Elena<br />

(IRE) di Roma nasce la piattaforma “Green<br />

Genetic Vaccine” (GGV), una strategia innovativa<br />

basata su due brevetti per la produzione<br />

rapida, sicura e a basso costo di vaccini<br />

genetici potenziati con sequenze di DNA<br />

vegetale. Finanziate anche grazie al 5xMille<br />

destinato all’Enea, queste innovazioni ad<br />

effetto immuno-stimolante sono in grado di<br />

prevenire o curare patologie tumorali e malattie<br />

infettive, come quelle da Papillomavirus<br />

umano (HPV), SARS, Zika e influenza. I<br />

vaccini genetici sono stati già commercializzati<br />

in campo veterinario e numerosi studi<br />

clinici in fase avanzata stanno valutando<br />

nuove applicazioni per uso umano.<br />

Il primo brevetto, al quale ha collaborato<br />

anche l’Università dell’Aquila, ha dimostrato<br />

come un vaccino sperimentale, basato sulla<br />

fusione tra un gene di una proteina vegetale<br />

e uno di HPV ad alto rischio tumorale, è<br />

in grado di indurre una risposta immunitaria<br />

efficace per la cura dei tumori associati<br />

ad HPV, come quello della cervice e di alcuni<br />

tumori dell’orofaringe.<br />

La seconda innovazione sfrutta invece una<br />

sequenza vegetale derivata da una proteina<br />

della pianta di fagiolo per “disegnare” un<br />

vaccino genetico in grado di suscitare una risposta<br />

immunitaria efficace per prevenire la<br />

trasmissione di HPV e, in linea di principio,<br />

di altre malattie infettive, comprese quelle<br />

emergenti o riemergenti, come ad esempio<br />

SARS, Zika, Chikungunya, influenza e, più in<br />

generale, quelle identificate come priorità su<br />

scala globale dall’Organizzazione Mondiale<br />

della Sanità. Ma c’è di più: la strategia alla<br />

base della piattaforma si è dimostrata efficace<br />

anche per la prevenzione di patologie<br />

correlate all’insorgenza del cancro.<br />

“Abbiamo dimostrato per la prima volta che<br />

la fusione genetica di una breve sequenza<br />

derivata da una proteina di pianta con quella<br />

da proteine (antigeni) di HPV è in grado<br />

di ‘guidare’ l’antigene virale all’interno delle<br />

cellule di un mammifero”, spiega Silvia Massa,<br />

giovane ricercatrice della divisione Enea<br />

Biotecnologie e Agroindustria.<br />

Questa innovazione è in grado di risolvere<br />

uno dei problemi principali dei vaccini genetici<br />

ossia la loro scarsa capacità di indurre<br />

una risposta immunitaria adeguata. Infatti,<br />

in particolare se combinati con una particolare<br />

tecnica di somministrazione, detta<br />

elettroporazione, questi vaccini determinano<br />

l’induzione di una rapida, robusta e duratura<br />

risposta immunitaria che al momento<br />

si è dimostrata efficace anche contro antigeni<br />

particolarmente abili a sfuggire al controllo<br />

del sistema immunitario.<br />

“In questo contesto, gli studi Enea e IRE<br />

hanno dimostrato che, a seconda delle necessità,<br />

l’impiego di opportune sequenze vegetali<br />

consente di modulare e persino di potenziare<br />

il tipo di risposta immunitaria richiesta,<br />

attraverso cellule, nel caso di tumori,<br />

o anticorpi, nel caso di infezioni”, precisa<br />

Silvia Massa.<br />

“A causa dei cambiamenti climatici, delle<br />

migrazioni, dei conflitti, della minaccia<br />

del bioterrorismo, del dilagare del fenomeno<br />

della resistenza agli antibiotici e dell’invecchiamento<br />

della popolazione, molte patologie<br />

infettive e croniche avranno un impatto<br />

medico sempre maggiore sulla popolazione<br />

ed è perciò urgente sviluppare nuovi<br />

metodi di prevenzione e controllo adatti<br />

alle nuove sfide del 21° secolo”, sottolinea<br />

Rosella Franconi, ricercatrice della divisione<br />

Enea Tecnologie e Metodologie per la Salvaguardia<br />

della Salute.<br />

Apparecchiature per acque industriali: bene export e produzione<br />

Impianti, apparecchiature e prodotti per acque primarie industriali<br />

Variabili Consuntivo 2016 Preconsuntivo 2017 Previsioni <strong>2018</strong> 17/16% 18/17%<br />

Produzione mln euro 62,80 65,00 66,20 3,5 1,8<br />

Esportazioni mln euro 34,00 34,20 34,80 0,6 1,8<br />

Export/Produzione % 54 53 53 - -<br />

Occupazione unità 460 460 460 0,0 0,0<br />

Investimenti mln euro 11,60 12,20 12,40 5,2 1,6<br />

Utilizzo impianti % 80 80 80 - -<br />

Prezzi % +1 +1 +1 - -<br />

Elaborazione Ufficio Studi Anima - Gennaio <strong>2018</strong><br />

L’associazione Aqua Italia festeggia<br />

quest’anno i suoi primi quarant’anni<br />

di vita. “Dalla sua fondazione<br />

Aqua Italia ha contribuito<br />

a produrre i più importanti<br />

standard tecnici di prodotto e a<br />

scrivere leggi per il settore, tenendo<br />

sempre conto dell’evoluzione<br />

delle tecnologie e del mercato”,<br />

dichiara Lauro Prati, presidente<br />

di Aqua Italia.<br />

Secondo l’Ufficio studi Anima per<br />

il settore delle apparecchiature di<br />

trattamento acqua ad uso industriale,<br />

i dati vedono nel 2017 una<br />

crescita (+3,5%) per la produzione<br />

così come per le esportazioni,<br />

anche se in misura più contenuta<br />

(+0,6%). Per il <strong>2018</strong> si prevede un<br />

aumento sia del valore della produzione<br />

(+1,8%) che delle esportazioni<br />

(+1,8%). Va detto, inoltre,<br />

che la crescita è per lo più dovuta<br />

a un aumento dei prezzi, causato<br />

principalmente dall’aumento<br />

del costo delle materie prime e dal<br />

deprezzamento del dollaro, più<br />

che a una reale crescita della domanda.<br />

Il comparto industriale interno<br />

soffre ancora le difficoltà degli<br />

ultimi anni, che hanno portato<br />

alcune aziende a delocalizzare<br />

la produzione, se non addirittura<br />

a chiuderla o almeno ridurla. Segnali<br />

positivi dagli investimenti<br />

nel 2017 (+5,2%) e anche nel<br />

<strong>2018</strong> (+1,6%).<br />

12 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


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Attualità<br />

Solvay inaugura una centrale ad alta efficienza energetica<br />

Solvay ha inaugurato la nuova centrale turbogas<br />

ad alta efficienza energetica nel suo<br />

sito di Rosignano (LI). Questa installazione,<br />

alimentata a gas naturale e realizzata dalla<br />

società italiana Ansaldo, consolida l’attuale<br />

capacità produttiva dello stabilimento e garantisce<br />

competitività all’intero Parco Industriale<br />

di Rosignano, in particolare per la produzione<br />

di carbonato di sodio e derivati, prodotti<br />

destinati sia al mercato nazionale che<br />

all’esportazione. Inoltre l’innovativa turbina<br />

migliora la sostenibilità del sito, riducendo<br />

le emissioni di CO 2<br />

a livelli comparabili ai migliori<br />

standard industriali attuali. Il sito di<br />

Rosignano ha migliorato la sua competitività<br />

negli ultimi anni, a seguito di un efficace<br />

programma di riduzione dei costi e di efficientamento<br />

energetico, di cui questo nuovo<br />

impianto rappresenta una parte integrante.<br />

“Grazie ai continui miglioramenti per incrementare<br />

la propria competitività, Solvay è posizionata<br />

in modo ottimale per rispondere alle<br />

esigenze dei clienti, garantendo sicurezza<br />

e qualità della fornitura per mezzo della rete<br />

globale dei suoi stabilimenti. Solvay è impegnata<br />

a rimanere un fornitore affidabile e<br />

competitivo di carbonato di sodio di alta qualità<br />

per i propri clienti a livello mondiale”,<br />

ha dichiarato Christophe Clemente, Presidente<br />

della Global Business Unit Soda Ash & Derivatives<br />

di Solvay.<br />

La nuova centrale ha una capacità di 180 MW<br />

e consiste in un “revamping” della preesistente<br />

centrale, appartenente al Gruppo Engie. Essa<br />

soddisfa l’obiettivo di produrre tutto il vapore<br />

e l’energia elettrica necessari per lo svolgimento<br />

delle attività del sito industriale.<br />

L’investimento è stato di 40 milioni di euro ed<br />

è stato effettuato dalla società Cogeneration<br />

Rosignano S.p.A., nuova proprietaria degli asset,<br />

i cui soci sono: Marubeni, Ansaldo Energia<br />

e Solvay stessa. Grazie agli accordi con<br />

il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero<br />

dell’Ambiente, la Regione Toscana, la<br />

Provincia di Livorno e il Comune di Rosignano,<br />

sono stati approvati incentivi e agevolazioni<br />

determinanti per garantire competitività<br />

al parco industriale di Rosignano.<br />

“Questo progetto” – afferma Marco Colatarci,<br />

Country Manager di Solvay Italia – “rappresenta<br />

un bell’esempio di pianificazione e collaborazione<br />

tra pubblico e privato, nel rispetto<br />

dei ruoli e delle responsabilità di ognuno,<br />

rendendo possibile il consolidamento e lo sviluppo<br />

di uno dei più importanti poli chimici<br />

del nostro Paese”.<br />

14 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

Air Liquide fornirà idrogeno a Covestro<br />

nel sito produttivo di Anversa<br />

Air Liquide e Covestro, protagonista internazionale nella produzione<br />

di materiali polimerici high-tech, hanno recentemente firmato un<br />

contratto a lungo termine per la fornitura di idrogeno al sito produttivo<br />

di Covestro situato nell’area portuale di Anversa. Air Liquide investirà<br />

80 milioni di euro nella costruzione di un’unità produttiva di<br />

idrogeno di ultima generazione. Questo impianto all’avanguardia sarà<br />

dotato di una nuova tecnologia di proprietà di Air Liquide in grado<br />

di migliorare l’efficienza energetica e l’impatto ambientale complessivo<br />

del processo produttivo. L’idrogeno prodotto consentirà inoltre<br />

ad Air Liquide di rifornire i propri clienti all’interno di questo bacino<br />

industriale europeo.<br />

Nel quadro di questo nuovo contratto a lungo termine, l’idrogeno sarà<br />

utilizzato per la produzione di anilina, uno dei prodotti chimici di base<br />

dei poliuretani, presente in numerose applicazioni all’interno dei<br />

settori delle costruzioni, dell’automotive o degli elettrodomestici.<br />

Air Liquide si occuperà della realizzazione, della costruzione e della<br />

gestione dell’unità produttiva di idrogeno SMR-XTM 1, che produce<br />

idrogeno con un’efficienza energetica maggiore e un impatto ambientale<br />

ridotto. Il consumo complessivo di gas naturale per la produzione<br />

di idrogeno, oltre che le emissioni di CO 2<br />

, saranno ridotti di circa<br />

il 5% rispetto a un SMR convenzionale. Nello stesso tempo, parte<br />

della CO 2<br />

, generata durante il processo di produzione sarà catturata<br />

da Covestro e utilizzata come materia prima all’interno dei suoi processi<br />

produttivi. Questo modello di cattura e valorizzazione della CO 2<br />

si inscrive in un sistema di economia circolare. Questa nuova unità<br />

SMR-XTM, la cui messa in servizio è prevista nel 2020, offrirà performance<br />

ottimali in termini di efficienza energetica, sicurezza e affidabilità.<br />

Il nuovo impianto inoltre supporterà lo sviluppo del sito di<br />

produzione di Covestro in Benelux e rafforzerà la rete esistente di Air<br />

Liquide per la fornitura di idrogeno nell’area industriale di Anversa.<br />

“Questo progetto illustra la nostra capacità di innovazione e ci consente<br />

di rafforzare la nostra presenza in uno dei più dinamici bacini<br />

industriali del nord Europa”, dichiara Guy Salzgeber, executive vice-president<br />

e membro del comitato esecutivo del Gruppo Air Liquide,<br />

che supervisiona le attività industriali in Europa.<br />

“Grazie a questo investimento, il nostro sito beneficerà di una fornitura<br />

di materie prime affidabile e flessibile”, dichiara Volker Weintritt,<br />

managing director di Covestro ad Anversa.<br />

Endress+Hauser<br />

vince l’Hermes Award<br />

Quest’anno è stata Endress+Hauser ad aggiudicarsi<br />

l’Hermes Award, uno dei più rinomati<br />

e più ambiti premi internazionali alla tecnologia<br />

industriale. Il premio è stato consegnato<br />

domenica 22 aprile nella cornice della cerimonia<br />

di inaugurazione di Hannover Messe<br />

dal Ministro tedesco per l’istruzione e per la<br />

ricerca Anja Karliczek.<br />

“Molti espositori di Hannover Messe vantano<br />

una storia di successo che li ha visti trasformarsi<br />

da piccola azienda in global player. Endress+Hauser<br />

è uno di questi. L’Hermes Award<br />

è un’ulteriore conferma della forza di innovazione<br />

di questa azienda a conduzione familiare<br />

che gode di fama mondiale. Il prodotto<br />

premiato dà un importante contributo all’implementazione<br />

di Industria 4.0 nell’industria<br />

di processo”, dice Jochen Köckler, presidente<br />

del Cda di Deutsche Messe.<br />

Endress+Hauser riceve l’Hermes Award per un<br />

termometro compatto per applicazioni igieniche<br />

dotato di sensore ad auto-taratura per misurazioni<br />

di temperatura di processo rilevanti<br />

ai fini della sicurezza e della qualità, come<br />

sono ad esempio necessarie nell’industria dei<br />

generi alimentari o farmaceutica. La taratura<br />

automatica della temperatura del sensore<br />

avviene con riferimento a un punto fisico<br />

fisso basato sulla temperatura di Curie specifica<br />

del materiale e stabile a lungo termine<br />

di un sensore interno integrato nel sensore<br />

stesso. La taratura in linea interamente<br />

automatizzata del sensore di temperatura è<br />

a prova di audit ed evita la necessità di processi<br />

di lavoro aggiuntivi e di fermi macchina<br />

per regolari interventi di post-taratura.<br />

La giuria presieduta dal professor Wolfgang<br />

Wahlster, direttore e presidente del Centro<br />

Tedesco per l’Intelligenza Artificiale (DFKI),<br />

è rimasta stupita da questo prodotto, perché<br />

è vero che attualmente ci sono sul mercato<br />

sensori di temperatura ad autocontrollo,<br />

ma non esiste una soluzione altrettanto<br />

esatta per l’auto-taratura automatica pienamente<br />

certificabile di un sensore di temperatura<br />

per l’industria di processo sulla base<br />

della temperatura di Curie.<br />

Così il Professor Wahlster ha motivato la decisione<br />

della giuria: “La sensoristica intelligente<br />

è un importante motore della prossima<br />

fase di Industria 4.0. Proprio perché in una<br />

smart factory cresce enormemente il ruolo<br />

della sensoristica, l’auto-taratura dei sensori<br />

a prova di audit senza necessità di fermo<br />

degli impianti è un fattore di successo sul<br />

piano economico.<br />

16 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Le lastre Texlon sono composte di 100% PTFE puro,<br />

multi-direzionale con densità superiore.<br />

Facilita l’installazione in quanto le guarnizioni<br />

prodotte da lastre Texlon si adattano perfettamente<br />

alla rugosità, disuniformità e irregolarità comuni alle<br />

flange usate.<br />

In applicazioni con sollecitazioni dovute a cicli<br />

termici e forze esterne, le lastre Texlon permettono<br />

una maggiore resistenza alle fughe.<br />

Con le guarnizioni prodotte con lastre Texlon è<br />

possibile coprire una vasta gamma di flange in<br />

acciaio.<br />

Applicazioni<br />

Componenti: flange standard di grandi dimensioni,<br />

tubazioni, flange di apparecchiature, geometrie<br />

complesse.<br />

Tipi di flange: flange in acciaio e componenti ad alto<br />

grado di FRP.<br />

Mezzi: prodotti chimici altamente aggressivi, tutti i<br />

mezzi nell’industria alimentare e nelle applicazioni<br />

farmaceutiche.<br />

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Attualità<br />

ABB investirà 100 milioni di euro in un campus per l’innovazione<br />

Un anno dopo aver annunciato l’acquisizione di B&R (Bernecker +<br />

Rainer Industrie-Elektronik GmbH), ABB investe 100 milioni di euro<br />

in Austria per realizzare un modernissimo campus per l’innovazione<br />

e la formazione presso la sede di B&R a Eggelsberg, in Alta Austria.<br />

È il più grande investimento organico nell’automazione industriale<br />

nella storia di oltre 130 anni di ABB.<br />

Il nuovo campus per l’innovazione e la formazione sarà dedicato allo<br />

sviluppo di tecnologie per la fabbrica del futuro, basate su ABB<br />

Ability TM , in cui la produzione sarà intrapresa autonomamente da<br />

macchine e robot intelligenti e cloud-connected.<br />

Il nuovo campus di ricerca e sviluppo coprirà 35.000 m² e ospiterà<br />

un numero significativo di strutture all’avanguardia. Accanto a laboratori<br />

di ricerca e sviluppo ultramoderni, che svilupperanno e testeranno<br />

nuove tecnologie di automazione, dai sistemi di controllo<br />

industriale fino al machine learning e all’intelligenza artificiale, sarà<br />

realizzata una Automation Academy per addestrare e formare clienti,<br />

partner e dipendenti in queste tecnologie. Il campus dovrebbe diventare<br />

operativo entro il 2020. Una volta completato, il sito di Eggelsberg<br />

sarà uno dei più grandi centri di ricerca e sviluppo di ABB.<br />

ABB ha acquisito a luglio 2017 B&R, il più grande fornitore mondiale<br />

indipendente di soluzioni open-architecture basate su software<br />

e prodotti per l’automazione di macchine e impianti. Oggi, B&R è<br />

integrata nella divisione Industrial Automation di ABB come global<br />

business unit Machine & Factory Automation. Con portafogli combinati,<br />

ABB è oggi l’unico fornitore di automazione industriale che<br />

offre ai clienti l’intera gamma di tecnologie e soluzioni software per<br />

la misurazione, il controllo, l’attuazione, la robotica, l’elettrificazione<br />

e la digitalizzazione.<br />

“B&R ha avuto un’ottima partenza in ABB e ha superato le nostre<br />

aspettative. Siamo sulla buona strada per raggiungere presto il nostro<br />

obiettivo di oltre 1 miliardo di dollari di ricavi”, ha dichiarato<br />

il Ceo di ABB Ulrich Spiesshofer. “Oltre alla nuova capacità di ricerca<br />

e sviluppo, il nostro investimento amplierà la Automation Academy<br />

di B&R”.<br />

“Rafforzare ulteriormente le nostre buone relazioni con il mondo accademico,<br />

le università di scienze applicate e gli istituti di istruzione<br />

tecnica superiore è parte della nostra strategia di innovazione<br />

e ricerca”, ha dichiarato Hans Wimmer, Managing Director di B&R.<br />

MG2: in Arizona le novità della ricerca e sviluppo<br />

Azienda italiana attenta al panorama della<br />

ricerca scientifica internazionale e attiva<br />

nello sviluppo di soluzioni per riempimento<br />

di capsule con polveri farmaceutiche a basso<br />

dosaggio, MG2 prosegue il suo percorso<br />

di evoluzione continua sul fronte R&D.<br />

L’azienda ha volato infatti in Arizona per<br />

partecipare all’edizione <strong>2018</strong> di RDD - Respiratory<br />

Drug Delivery, simposio incentrato<br />

sullo sviluppo e la commercializzazione<br />

di prodotti farmaceutici inalatori.<br />

Tutte le conferenze, tenute tra gli Stati Uniti,<br />

l’Europa e l’Asia, rappresentano un luogo<br />

di incontro per relatori esperti che trattano<br />

argomenti quali: nuove opportunità terapeutiche<br />

e tecnologie di somministrazione<br />

di farmaci, scienza normativa, nuovi metodi<br />

di test in vitro, in vivo e clinici. Le ampie<br />

opportunità di networking in un ambiente<br />

informale sono un segno distintivo degli incontri<br />

RDD che attraggono opinion leader<br />

ed esperti provenienti da tutto il mondo.<br />

Tra questi non poteva mancare MG2 che da<br />

anni è sensibile al tema e alle problematiche<br />

legate alla relazione tra processi di riempimento<br />

e tipologia di farmaci da inalazione.<br />

Partecipare a RDD Usa ha rappresentato per<br />

MG2 un’opportunità di conoscere le novità<br />

del settore e farsi conoscere attraverso la<br />

propria attività di ricerca.<br />

Grazie alla tecnologia avanzata delle sue<br />

opercolatrici, MG2 continua a dare risposte<br />

alle esigenze del mercato farmaceutico<br />

soprattutto nell’ambito del capsules filling<br />

process di formulazioni dedicate ai sistemi<br />

DPI. La sfida delle applicazioni inalatorie<br />

consiste nella capacità di dosare ridotte<br />

quantità di polvere garantendo accuratezza<br />

e uniformità e contribuendo notevolmente<br />

all’efficacia del sistema di somministrazione.<br />

La realizzazione della MG2 Pharma Zone<br />

all’interno del proprio stabilimento produttivo,<br />

unito alla collaborazione con centri di<br />

ricerca nazionali e internazionali e a un approccio<br />

metodologico con test sperimentali<br />

e simulazioni, consente a MG2 il miglioramento<br />

continuo delle performance delle<br />

sue opercolatrici.<br />

RDD Usa ha rappresentato il palcoscenico<br />

ideale per presentare a un pubblico internazionale<br />

le soluzioni innovative e all’avanguardia<br />

a marchio MG2.<br />

18 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


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Attualità<br />

Premio per il lavoro femminile: FPS tra le finaliste<br />

Si è svolto a Milano il primo dei<br />

tre incontri con le 110 imprese<br />

finaliste del premio “Women Value<br />

Company Intesa Sanpaolo”:<br />

F.P.S. Food and Pharma Systems<br />

è stata scelta per raccontare la<br />

sua esperienza.<br />

Fortemente voluto e realizzato<br />

dal gruppo bancario insieme alla<br />

Fondazione Marisa Bellisario, il<br />

premio è riservato alle piccole e<br />

medie imprese che si distinguono<br />

nella valorizzazione del lavoro<br />

femminile e nella gestione<br />

della gender diversity, attuando<br />

politiche e strategie volte a garantire<br />

pari opportunità e riconoscimenti<br />

di carriera.<br />

Il 15 giugno a Roma si svolgerà la<br />

proclamazione delle imprese vincitrici<br />

e una delle PMI finaliste<br />

è proprio F.P.S. Food and Pharma<br />

Systems. Presente con il suo<br />

fondatore e presidente, ingegner<br />

Giovanni Gianola, ha ricevuto un<br />

riconoscimento per la peculiare<br />

capacità di “seminare i talenti”,<br />

Giovanni Gianola,<br />

presidente di F.P.S. Food<br />

and Pharma Systems<br />

valorizzando il merito e le capacità<br />

femminili. Gianola, insieme ad<br />

altre due PMI italiane, ha condiviso<br />

l’esperienza e le buone pratiche<br />

promosse da FPS per dare<br />

maggiore spazio e valore al lavoro<br />

femminile.<br />

“Per essere competitivi sul mercato,<br />

dal punto di vista formativo,<br />

occorre avere un’apertura<br />

mentale e una capacità di confronto<br />

che chiedono molta preparazione.<br />

La formazione in azienda<br />

è molto importante e cerchiamo<br />

di agevolare e favorire i percorsi<br />

formativi dei nostri collaboratori.<br />

Anche per chi, per esempio, non<br />

ha terminato il percorso universitario,<br />

per motivi diversi, per noi<br />

non è un problema trovare la flessibilità<br />

d’orario per completarlo”,<br />

racconta Gianola. Questo approccio<br />

alla formazione si è tradotto<br />

concretamente nella recente<br />

realizzazione della sala seminari<br />

presso la sede di Fiorenzuola.<br />

“Pensiamo che condividere le nostre<br />

conoscenze all’interno dell’azienda,<br />

ma anche con fornitori e<br />

clienti, sia l’unico modo per progredire<br />

e crescere”.<br />

Gianola spiega un’altra attenzione<br />

che FPS ha nei confronti<br />

dei suoi collaboratori: “Per<br />

noi, prima che come collaboratori<br />

professionisti con una specifica<br />

mansione, guardiamo loro<br />

come persone. Perché è una persona<br />

che un’azienda cerca, prima<br />

del professionista. È questo il suo<br />

valore. Il welfare, per noi, è anche<br />

essere disponibili ad accogliere<br />

e correggere delle dinamiche<br />

aziendali per andare incontro<br />

alle esigenze specifiche. Per<br />

esempio, quando una donna vive<br />

la maternità, bisogna essere sicuramente<br />

attenti al ‘prima’ ma senza<br />

trascurare il ‘dopo’. Cercando di<br />

strutturare gli uffici in modo che,<br />

nel caso lei debba assentarsi per<br />

accudire i figli, questa flessibilità<br />

consenta a tutti di affrontare<br />

questo momento con maggiore<br />

serenità. Un’altra attenzione<br />

che, insieme con il socio Carlo<br />

Corsini, FPS sta cercando di avere<br />

è, sempre in relazione alla nascita<br />

di un figlio di un collaboratore,<br />

quella verso i papà. Perché<br />

anche loro hanno bisogno<br />

della giusta attenzione. O meglio,<br />

la persona, più in generale,<br />

ha bisogno di attenzione, perché<br />

ciascuno di noi è un mondo<br />

a sé stante. Certo non è semplice,<br />

spesso si fa fatica, e bisogna<br />

fare squadra, ma è un’attenzione<br />

che vogliamo continuare ad avere.<br />

E questo evento ci ha permesso<br />

di fare un’ulteriore riflessione<br />

su questi temi”.<br />

Un blog contro le fake news sulla chimica<br />

“Le bombolette spray bucano l’ozono”. E ancora: “la chimica inquina”,<br />

“le fibre sintetiche fanno sudare” e così via… Sono davvero<br />

tanti, i falsi miti che riguardano la chimica e i suoi prodotti e<br />

tanto c’è ancora da conoscere (o da riconoscere) di un settore che<br />

riguarda praticamente ogni attività quotidiana e che ha contribuito<br />

in modo sostanziale a migliorare la qualità della nostra vita.<br />

Un ruolo che tuttavia è ancora misconosciuto per un settore spesso<br />

bersaglio di fake news, proclami allarmistici, leggende metropolitane.<br />

Per fare chiarezza e fornire qualche notizia in più, Federchimica<br />

lancia il blog “Fatti, non fake! Tutto quello che vorresti sapere sulla<br />

chimica e non hai mai osato credere”.<br />

Un blog che intende sfatare i falsi miti e dare utili consigli a chi preferisce<br />

capire, affrontando temi, il più delle volte liquidati con toni<br />

semplicistici e inesatti, con rigore e corretto approccio scientifico.<br />

I messaggi del blog sono comunque molto semplici, brevi e corredati<br />

da immagini evocative, nel pieno rispetto del codice della rete.<br />

Di facile e veloce lettura, i post sono classificati nelle categorie<br />

“Forse non sai…”, “Falsi miti”, “La chimica è…”. Le notizie sono<br />

anche classificate per argomento: salute, ambiente, alimentazione,<br />

scuola&lavoro, sicurezza ecc.<br />

20 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

Italmatch Chemicals acquisisce ramo d’azienda di Afton Chemical<br />

Italmatch Chemicals, gruppo chimico internazionale leader nella produzione<br />

e commercializzazione di oli lubrificanti ad uso industriale, additivi<br />

speciali per il trattamento acque e oil & gas e plastica, ha firmato<br />

un accordo con Afton Chemical, azienda leader globale nel mercato dei<br />

lubrificanti e degli additivi per carburanti, per l’acquisizione del ramo di<br />

azienda specializzato nella produzione di additivi fluidi per la lavorazione<br />

dei metalli (precedente Polartech). Più in particolare l’accordo prevede:<br />

l’acquisizione dell’intero business e degli asset relativi alla produzione<br />

di fluidi per la lavorazione dei metalli nei siti produttivi di Bedford Park<br />

(Illinois, Usa) e di Manchester (UK), il know-how, la tecnologia e il business<br />

in India e in Cina, con la produzione effettuata nei siti di Hyderabad<br />

e in Cina. Con questa transazione Italmatch Chemicals rafforza ulteriormente<br />

il proprio posizionamento nel settore dei lubrificanti ad uso<br />

industriale e dei metalworking fluids (MWF), integrando l’attuale gamma<br />

produttiva con una serie di additivi fluidi per la lavorazione dei metalli<br />

ad alta performance grazie all’applicazione di tecnologie avanzate.<br />

“Questa acquisizione rappresenta un progresso significativo per Italmatch<br />

Chemicals nella strategia di espansione della propria leadership nel<br />

mercato dei lubrificanti ad uso industriale”, afferma Sergio Iorio, amministratore<br />

delegato di Italmatch Chemicals Group. L’operazione segue<br />

strategicamente la recente acquisizione di Elco Corporation in Usa sempre<br />

nel business dei lubrificanti, permettendo così un forte ampliamento<br />

della nostra gamma produttiva attuale, anche con l’introduzione di<br />

nuove e avanzate tecnologie dedicate principalmente al MWF a base di<br />

acqua e potendo contare anche su nuovi stabilimenti produttivi in Usa,<br />

in Europa e India. Negli ultimi anni abbiamo investito molto in questo<br />

settore e siamo onorati di essere considerati oggi un player di riferimento<br />

nel settore a livello internazionale”.<br />

“L’operazione si inserisce nel percorso di crescita di Italmatch Chemicals<br />

a pochi mesi di distanza dalle acquisizioni in Sud America, negli Usa e in<br />

Asia Pacifica e testimonia la volontà del Gruppo di continuare a crescere<br />

per linee esterne e coverage globali”, afferma Maurizio Turci CFO, Corporate<br />

affairs, HR Director di Italmatch Chemicals Group. “Questa acquisizione<br />

potrà avere ricadute positive sulla sostenibilità a medio/lungo termine<br />

dei risultati della Business Unit dei lubrificanti ad uso industriale”.<br />

La chiusura dell’operazione è prevista entro maggio <strong>2018</strong>.<br />

Monitoraggio in continuo di TOC, ozono e conducibilità<br />

nel trattamento delle acque farmaceutiche<br />

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Process Service srl è una società di ingegneria, che dal 1986, opera nell’erogazione<br />

di servizi di consulenza e progettazione, con una elevata specializzazione negli<br />

impianti chimici e farmaceutici. Process Service è in grado di accompagnare il cliente<br />

lungo tutto il corso di un progetto sia nuovo che di revamping.<br />

Sviluppo del processo e dell’ingegneria di base-Ingegneria di dettaglio-Supporto al<br />

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Attualità<br />

Gli investimenti globali<br />

nella costruzione di impianti<br />

per l’industria chimica sono<br />

in aumento e oggi superano<br />

i 200 miliardi di dollari.<br />

Dominano i megaprogetti,<br />

non solo in Medio Oriente.<br />

Gli EPC puntano sulla<br />

digitalizzazione per<br />

differenziarsi e creare nuovi<br />

modelli di business.<br />

Impianti chimici: aumentano<br />

investimenti e grandi progetti<br />

a cura<br />

dell’ufficio<br />

stampa<br />

di Achema<br />

Le aziende chimiche continuano<br />

a costruire nuovi impianti<br />

di produzione. Tra il 2005 e il<br />

2015, gli investimenti globali<br />

nell’industria chimica sono<br />

quasi triplicati, e superano attualmente<br />

i 200 miliardi di dollari. La<br />

maggior parte di questi impianti presentano<br />

caratteristiche progettuali e<br />

strutturali convenzionali, ma gli uffici<br />

tecnici delle aziende e gli appaltatori<br />

responsabili delle attività di engineering,<br />

approvvigionamento e costruzione<br />

(EPC) stanno per introdurre<br />

importanti cambiamenti nei processi<br />

di progettazione.<br />

La crescita pone un imperativo in termini<br />

di dimensioni. Il megaprogetto<br />

di Sadara, completato a Jubail, in Arabia<br />

Saudita, nell’autunno del 2017, segna<br />

il raggiungimento di un nuovo traguardo<br />

nel boom dell’industria chimica<br />

globale. Con un investimento da 20<br />

miliardi di dollari, i partner di progetto<br />

Saudi Aramco e Dow Chemicals si<br />

sono collocati in una posizione ideale<br />

per trarre il massimo profitto dalla crescente<br />

domanda di mercato. Secondo<br />

le stime, nel corso del prossimo ventennio,<br />

la richiesta di prodotti chimici<br />

è infatti destinata a crescere a un ritmo<br />

annuo del 4-4,5%.<br />

In risposta a tale contesto, le aziende<br />

chimiche continuano a investire, toccando<br />

record sempre nuovi. La compagnia<br />

petrolifera Saudi Aramco, in collaborazione<br />

con il produttore di materie<br />

plastiche Sabic, intende costruire,<br />

nei prossimi anni, uno stabilimento<br />

petrolchimico, a un costo complessivo<br />

di 20 miliardi di dollari. Insieme<br />

alla francese Total, il leader del settore<br />

Saudi ha in programma di spendere<br />

5 miliardi di dollari per la costruzione<br />

in un impianto di etilene e propilene.<br />

Inoltre Adnoc, la compagnia petrolifera<br />

nazionale di Abu Dhabi, ha annunciato<br />

di voler triplicare la propria capacità<br />

produttiva petrolchimica, con l’obiettivo<br />

di raggiungere gli 11,4 milioni<br />

di tonnellate entro il 2025.<br />

Questa tendenza ad avviare progetti<br />

spettacolari non rimane tuttavia una<br />

prerogativa esclusiva del Medio Oriente.<br />

Il boom del gas di scisto negli Stati<br />

Uniti ha infatti generato una richiesta<br />

di nuovi progetti petrolchimici. Quattro<br />

nuovi cracker per la produzione di<br />

etano sono stati completati solo nel<br />

2017, mentre altri quattro sono attualmente<br />

in costruzione ed entreranno in<br />

servizio nel 2019. Nel frattempo, è già<br />

in arrivo una seconda ondata di investimenti.<br />

È in corso uno studio di fattibilità<br />

per la costruzione di cinque<br />

nuovi cracker, e l’American Chemical<br />

24 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

Council stima che le spese annue in<br />

conto capitale delle aziende chimiche<br />

statunitensi saliranno, dai 40 miliardi<br />

di dollari del 2016, a 58,6 miliardi<br />

di dollari nel 2021. A febbraio, l’associazione<br />

di settore ha pubblicato un<br />

elenco di 294 progetti attualmente in<br />

corso, per un valore complessivo di<br />

179 miliardi di dollari.<br />

Anche in Europa le spese in conto capitale<br />

per l’espansione delle attività produttive<br />

e l’acquisto di nuovi impianti<br />

e apparecchiature continuano a crescere.<br />

Secondo le stime pubblicate dal<br />

Consiglio Europeo delle Industrie Chimiche<br />

(Cefic), le spese in conto capitale<br />

dell’industria chimica internazionale<br />

sono più che triplicate nel periodo<br />

compreso tra il 2005 e il 2015. Escludendo<br />

il Medio Oriente, per il quale non<br />

vi sono dati disponibili, tale valore ha<br />

raggiunto, nei paesi che producono sostanze<br />

chimiche, i 170 miliardi di euro<br />

nel 2015, e nel 2017 i soli produttori<br />

chimici tedeschi hanno sfiorato i<br />

16 miliardi di dollari.<br />

La domanda di materie prime a supporto<br />

della capacità produttiva presente<br />

e futura produce a sua volta un effetto<br />

collaterale: la necessità di nuovi investimenti<br />

anche nel settore petrolifero.<br />

L’Agenzia Internazionale dell’Energia<br />

(AIE) stima che, entro il 2040, i<br />

prodotti petrolchimici soppianteranno<br />

i carburanti nel ruolo di principale fattore<br />

trainante della domanda di greggio.<br />

La domanda giornaliera da parte<br />

dell’industria chimica, infatti, raggiungerà<br />

i 15,7 milioni di barili, il 47%<br />

in più rispetto al 2015.<br />

Cambiamenti strutturali nella<br />

costruzione degli impianti chimici<br />

Si tratta fondamentalmente di una<br />

buona notizia per il settore dell’impiantistica<br />

chimica, il quale sta subendo<br />

mutamenti strutturali già da diversi<br />

anni. La realizzazione di progetti sempre<br />

più grandi comporta l’accettazione<br />

di un rischio sempre maggiore. Inoltre,<br />

investitori e gestori degli impianti preferiscono<br />

interloquire con partner globali<br />

che si assumono la completa responsabilità<br />

dell’intero progetto, dagli<br />

studi di fattibilità alla messa in opera,<br />

e spesso anche l’aspetto finanziario.<br />

Gli impiantisti europei, e in particolare<br />

le aziende tedesche, risultano<br />

ormai troppo piccoli per competere a<br />

questo livello.<br />

Da anni, gli operatori tedeschi del settore<br />

lamentano una crescente pressione<br />

competitiva, e un recente studio<br />

condotto dall’associazione degli industriali<br />

tedeschi VDMA prospetta, per<br />

gli anni a venire, un ulteriore inasprimento<br />

della concorrenza sui mercati di<br />

tutto il mondo. Le società EPC con sede<br />

in Cina, Europa occidentale e Stati<br />

Uniti vengono considerate i principali<br />

concorrenti sul mercato, per quanto<br />

riguarda i grandi progetti. Tutte le<br />

società, chi più chi meno, a seconda<br />

della tecnologia e dell’area di specializzazione,<br />

hanno avvertito gli effetti<br />

del calo dei prezzi del petrolio, con<br />

cancellazioni e rinvio dei progetti di<br />

investimento.<br />

Le condizioni di finanziamento sfavorevoli<br />

e una diffusa riluttanza a offrire<br />

servizi di finanziamento alternativi<br />

rappresentano spesso il motivo per<br />

cui le aziende tedesche non accettano<br />

progetti EPC. Un recente studio stilato<br />

dall’agenzia di consulenza PWC rivela<br />

l’importanza di questo fattore: tra<br />

i clienti che richiedono un preventivo<br />

ormai uno su quattro aspira al project<br />

financing.<br />

Nonostante l’incremento delle spese<br />

in conto capitale nell’industria chimica,<br />

il trend orientato verso impianti<br />

più grandi riduce il numero di progetti<br />

su media scala. Di conseguenza,<br />

gli appaltatori EPC tedeschi puntano<br />

non solo a differenziarsi, ma anche<br />

ad adottare nuovi modelli di business.<br />

Le società impiantistiche, ad esempio,<br />

puntano ad attirare clienti sfruttando<br />

tecnologie proprie e aggiungendo una<br />

serie di servizi alla loro offerta in risposta<br />

alla crescente domanda di mercato.<br />

Bilfinger, società di impiantistica<br />

e servizi, stima che, entro il 2020, saranno<br />

più di 11.000 gli impianti chimici<br />

e farmaceutici in Europa, Nord America<br />

e Medio Oriente attivi da più di<br />

dieci anni e bisognosi di interventi di<br />

ammodernamento. L’offerta di servizi<br />

fornisce l’opportunità di incrementare<br />

il fatturato, uno dei fattori destinati<br />

a suscitare l’interesse degli appaltatori<br />

EPC.<br />

Inoltre, la presenza di una rete di assistenza<br />

locale costituisce una trampolino<br />

di lancio che può essere utilizzato<br />

dai team di vendita in loco per aggiudicarsi<br />

nuovi progetti, oltre che per altre<br />

attività sul territorio. Si rileva pertanto<br />

una tendenza, nei progetti di co-<br />

Con la<br />

realizzazione di<br />

progetti sempre<br />

più grandi,<br />

investitori<br />

e gestori<br />

degli impianti<br />

preferiscono<br />

interloquire con<br />

partner globali<br />

che si assumono<br />

la completa<br />

responsabilità,<br />

dagli studi di<br />

fattibilità alla<br />

messa in opera,<br />

e spesso anche<br />

l’aspetto<br />

finanziario<br />

(Foto Falcon<br />

Power<br />

Consultants)<br />

Foto Trisita<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong>


Attualità<br />

Un’immagine<br />

della scorsa<br />

edizione<br />

di Achema,<br />

la principale fiera<br />

internazionale<br />

per l’industria<br />

chimica e di<br />

processo, che<br />

si terrà dall’11<br />

al 15 giugno <strong>2018</strong><br />

a Francoforte<br />

struzione, a ricorrere alle risorse locali,<br />

non solo per l’approvvigionamento<br />

delle apparecchiature, spesso basato<br />

su una strategia che ricerca la soluzione<br />

più conveniente a livello nazionale,<br />

ma anche per il reclutamento del personale<br />

per la realizzazione del progetto,<br />

ad esempio per le attività di installazione<br />

e gestione. Spesso sono i clienti<br />

stessi a richiedere l’utilizzo di risorse<br />

locali: ciò avviene spesso in Asia e<br />

in Medio Oriente, dove le aziende sono<br />

controllate dallo stato, allo scopo<br />

di stimolare l’economia locale.<br />

Digitalizzazione: fattore<br />

di differenziazione e forza trainante<br />

dei nuovi modelli di business<br />

Oltre ai servizi, gli appaltatori EPC<br />

hanno identificato nella digitalizzazione<br />

un possibile fattore di differenziazione<br />

che potrebbe aiutare a sbaragliare<br />

la concorrenza. In un recente<br />

studio sulle opportunità per l’Industria<br />

4.0 nel mercato EPC, VDMA riferisce<br />

che il 72% degli appaltatori vede i prodotti<br />

e servizi digitali come uno strumento<br />

per incrementare il fatturato,<br />

mentre le agili interfacce standard utilizzate<br />

nel processo di progettazione<br />

transdisciplinare vengono considerate<br />

un modo per migliorare l’efficienza.<br />

La mancanza di un’architettura digitale<br />

standardizzata rimane un problema<br />

ancora irrisolto nel settore dell’impiantistica<br />

chimica. Il panorama dell’IT<br />

appare ampiamente diversificato e la<br />

gestione delle interfacce richiede uno<br />

sforzo non indifferente. Anche i flussi<br />

di processo variano sensibilmente da<br />

un’azienda all’altra: ciò rende più difficoltosi<br />

i rapporti di collaborazione, e<br />

più difficile creare standard di riferimento<br />

essenziali per una digitalizzazione<br />

efficace.<br />

Gli appaltatori EPC, come Thyssenkrupp<br />

Industrial Solutions, hanno notato<br />

come gli ingegneri trascorrano il<br />

40% del loro tempo presso i siti di installazione<br />

alla ricerca di materiali e<br />

documentazione, e come nel 20% dei<br />

casi, a monte di costi supplementari e<br />

ritardi vi siano l’incoerenza e la variabilità<br />

dei dati. Gli operatori del settore<br />

puntano a sfruttare queste opportunità<br />

e a utilizzare la digitalizzazione per<br />

creare nuovi modelli di business. Un<br />

possibile approccio consiste nell’analizzare<br />

i database esistenti.<br />

Linde ad esempio ha allestito un team<br />

appositamente dedicato alla digitalizzazione,<br />

con il compito di collaborare<br />

con gli esperti delle varie divisioni<br />

allo sviluppo di prodotti digitali.<br />

Uno dei suoi primi progetti consiste<br />

in un nuovo portale di assistenza per<br />

gli operatori di impianti, che semplifica<br />

notevolmente il processo di fornitura<br />

dei ricambi. I dettagli relativi agli<br />

schemi P&ID vengono memorizzati nei<br />

database Linde, e vengono utilizzati,<br />

in primo luogo, per creare una sorta di<br />

“mercato elettronico” per la vendita e<br />

l’acquisto di pezzi di ricambio. In futuro,<br />

i flussi di dati verranno impiegati<br />

anche per prevedere possibili guasti<br />

e generare programmi di manutenzione<br />

sul portale.<br />

Nuove forme di gestione di progetto<br />

Tuttavia, la velocità con cui questi<br />

mutamenti si verificano nel mondo<br />

digitale crea la necessità di un nuovo<br />

approccio alla gestione di progetto.<br />

La metodologia tradizionale consisteva<br />

nel definire e descrivere nel<br />

dettaglio tutti gli obiettivi del progetto.<br />

D’altro canto, i progetti di digitalizzazione<br />

vengono avviati prima<br />

che tutte le funzionalità del prodotto<br />

siano state specificate. La gestione<br />

di progetto deve pertanto essere<br />

caratterizzata da un elevato grado di<br />

agilità: le metodologie di gestione di<br />

progetto già collaudate che possiedono<br />

questa proprietà, come ad esempio<br />

il metodo Scrum, potrebbero andare<br />

a completare gli strumenti impiegati<br />

per la gestione di progetto nel settore<br />

impiantistico.<br />

Nella fattispecie, il caso di Evonik dimostra<br />

tutti i vantaggi di una visione<br />

critica dell’approccio convenzionale<br />

all’esecuzione dei progetti. La nuova<br />

metodologia adottata ha consentito<br />

all’azienda di ridurre del 15% le<br />

spese in conto capitale derivanti dai<br />

progetti di costruzione degli impianti.<br />

La differenza risiede nel fatto che, se<br />

in passato, nella gestione di progetto,<br />

veniva posto l’accento sulla fase<br />

di esecuzione, il nuovo approccio prevede<br />

invece, in prima battuta, una fase<br />

di definizione del progetto, e viene<br />

prestata una maggiore attenzione ai<br />

possibili rischi. L’ambito del progetto<br />

viene quindi definito sulla base delle<br />

esigenze aziendali minime, e non sui<br />

potenziamenti opzionali.<br />

I processi chimici sviluppati in Germania<br />

e negli altri paesi europei si basano<br />

perlopiù su tecnologie sviluppate<br />

internamente: di conseguenza, sviluppo<br />

e ingegneria di processo sono destinati<br />

a diventare, in futuro, processi<br />

correlati. Le nuove strategie, inoltre,<br />

abbatteranno i tempi di sviluppo<br />

dei processi, grazie ai concetti chiave<br />

di modularità e digitalizzazione. I processi<br />

di base potranno essere elaborati<br />

su piattaforme modulari e l’ingegneria<br />

come la conosciamo oggi verrà sostituita<br />

da una configurazione modulare<br />

molto più semplice. La base tecnica<br />

che renderà possibile tutto questo è al<br />

momento in fase di allestimento ed è<br />

oggetto di una serie di test pilota. l<br />

26 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Sarma Impianti nasce all'inizio del 2001, dall'esperienza<br />

maturata in 25 anni di attività, da un gruppo<br />

di tecnici provenienti da differenti realtà operative.<br />

Sarma impianti offre servizi ai suoi clienti in<br />

diversi settori industriali, quali:<br />

* FARMACEUTICO<br />

* ALIMENTARE<br />

* COSMETICO<br />

* CHIMICO<br />

La società, con sede a Cinisello Balsamo (MI) è costituita<br />

da personale dinamico e altamente qualificato,<br />

capace di soddisfare tutte le esigenze del mercato,<br />

caratterizzato da forte concorrenza e tecnologia<br />

avanzata, fornendo soluzioni innovative e specifiche.<br />

Opera con consolidata esperienza nella progettazione<br />

anche di prototipi, nella costruzione e nell'installazione<br />

per le seguenti aree di intervento:<br />

* AREA IMPIANTISTICA<br />

* AREA CARPENTERIA INOX<br />

* AREA MECCANICA<br />

* AREA ELETTRICA<br />

Sarma Impianti S.r.l. - C.C.I.A.A. MB - numero R.E.A. 1879361 Cod.Fiscale/P.IVA IT 03079840967<br />

Sede operativa: Via Privata Georges Bizet, 17/19 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)<br />

Sede Legale: Via Monsignor Luigi Talamoni, 3 - 20900 Monza (MB)<br />

Contatti: Tel. 02/61293378 - Fax. 02/61240915 - info@sarmaimpianti.it - www.sarmaimpianti.it


F 3<br />

U 2<br />

TU RE 4<br />

NE 3<br />

TW O 4<br />

RK<br />

GL 0 3<br />

B 2<br />

AL 2<br />

The World’s No. 1<br />

Il più grande salone internazionale dedicato alla tecnica di laboratorio<br />

presenta un’offerta completa di prodotti e soluzioni per laboratori<br />

aziendali e di ricerca.<br />

In fiera vi aspettano il convegno scientifico di alto profilo analytica<br />

conference, anteprime mondiali, le ultimissime novità di prodotto,<br />

gli esclusivi Live Labs, mostre speciali, forum e Focus Days!<br />

SEE YOU IN<br />

<strong>2018</strong><br />

Contatti per l’Italia: Monacofiere, Tel. +39 02 4070 8301, visitatori@monacofiere.com<br />

April 10–13, <strong>2018</strong> I analytica exhibition<br />

April 10–12, <strong>2018</strong> I analytica conference<br />

26th International Trade Fair for Laboratory Technology,<br />

Analysis, Biotechnology and analytica conference<br />

www.analytica.de


Appuntamenti<br />

L’agenda<br />

Pharmaceutical Development<br />

and Technology<br />

11-12 maggio <strong>2018</strong><br />

Tokyo, Giappone<br />

pharmatech.pharmaceutical<br />

conferences.com<br />

mcT Petrolchimico Roma<br />

15 maggio <strong>2018</strong><br />

Roma<br />

www.mctpetrolchimico.com<br />

mcTER Roma<br />

15 maggio <strong>2018</strong><br />

Roma<br />

www.mcter.com<br />

Framos Sensor Tech Days<br />

15-16 maggio <strong>2018</strong><br />

Amburgo, Germania<br />

www.framos.com<br />

Seminario sulla manutenzione 4.0<br />

15-17 maggio <strong>2018</strong><br />

Corte Franca (BS)<br />

www.pruftechnik.com<br />

SPS IPC Drives Italia<br />

22-24 maggio <strong>2018</strong><br />

Parma<br />

www.spsitalia.it<br />

Ipack-Ima<br />

29 maggio - 1 giugno <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.ipackima.com<br />

Plast<br />

29 maggio - 1 giugno <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.ipackima.com<br />

Simposio AFI<br />

Rimini<br />

6-8 giugno <strong>2018</strong><br />

www.afiscientifica.it<br />

Achema<br />

11-15 giugno <strong>2018</strong><br />

Francoforte sul Meno, Germania<br />

www.achema.de<br />

Chemspec Europe<br />

20-21 giugno <strong>2018</strong><br />

Colonia, Germania<br />

www.chemspeceurope.com<br />

Sensor+Test<br />

26-28 giugno <strong>2018</strong><br />

Norimberga, Germania<br />

www.sensor-test.com<br />

mcTER Cogenerazione<br />

28 giugno <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.mcter.com<br />

Automation Instrumentation<br />

Summit<br />

4-5 luglio <strong>2018</strong><br />

Belgioioso (PV)<br />

www.automationinstrumentation<br />

summit.com<br />

MedPharmPlast<br />

5-6 luglio <strong>2018</strong><br />

Lione, Francia<br />

www.medpharmplasteurope.org<br />

MCM<br />

17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />

Verona<br />

www.mcmonline.it<br />

SAVE<br />

17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />

Verona<br />

www.exposave.com<br />

H2O - Accadueo<br />

17-19 ottobre <strong>2018</strong><br />

Bologna<br />

www.accadueo.com<br />

Ecomondo<br />

6-9 novembre <strong>2018</strong><br />

Rimini<br />

www.ecomondo.com<br />

Key Energy<br />

6-9 novembre <strong>2018</strong><br />

Rimini<br />

www.keyenergy.it<br />

Pharmtech&Ingredients<br />

20-23 novembre <strong>2018</strong><br />

Mosca, Russia<br />

www.pharmtech-expo.ru/en-GB<br />

OMC<br />

27-29 marzo 2019<br />

Ravenna<br />

www.omc2019.it<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong>


Appuntamenti<br />

Sessioni scientifiche e aziende innovative al Simposio AFI<br />

La 58esima edizione del Simposio AFI si terrà<br />

a Rimini dal 6 all’8 giugno <strong>2018</strong>.<br />

L’area espositiva all’interno del Palacongressi<br />

accoglierà visitatori, aziende farmaceutiche,<br />

investitori e addetti ai lavori.<br />

I workshop, che si terranno in contemporanea<br />

da aziende fornitrici di beni e servizi per<br />

l’industria farmaceutica, apriranno la giornata<br />

di mercoledì 6 giugno, che continuerà con la<br />

presentazione del presidente di AFI professor<br />

Alessandro Rigamonti, con la lectio magistralis<br />

dal titolo “I migliori anni della nostra vita?”<br />

tenuta dal professor Walter Ricciardi, presidente<br />

dell’Istituto Superiore di Sanità, e le prime<br />

sessioni del programma scientifico dove si<br />

parlerà di Qualità, API ed Eccipienti, Biotech.<br />

La seconda giornata vedrà come protagoniste<br />

nuove sessioni scientifiche, dalla produzione<br />

farmaceutica ai dispositivi medici, ed infine la<br />

sessione regolatoria, che chiuderà la mattinata<br />

del 7 giugno e lascerà spazio ad altri interessanti<br />

eventi del Simposio. Sarà il momento<br />

della presentazione delle 10 novità tecnologiche,<br />

uno spazio dove sarà data voce agli espositori<br />

che presenteranno i loro progetti innovativi,<br />

la sessione poster dedicata agli operatori<br />

del settore farmaceutico che desiderano<br />

comunicare le novità esponendole in un’area<br />

a loro dedicata e, in conclusione, la sessione<br />

plenaria dal titolo “Per una nuova governance<br />

in Italia”, moderata dal presidente di Farmindustria<br />

Massimo Scaccabarozzi.<br />

L’ultima giornata di venerdì 8 giugno sarà unicamente<br />

dedicata alle sessioni scientifiche,<br />

con temi che verteranno sulle produzioni speciali,<br />

sperimentazione clinica, supply chain,<br />

ricerca e sviluppo, tecniche farmaceutiche,<br />

farmacovigilanza e integratori alimentari.<br />

Durante l’intera manifestazione si potrà visitare<br />

la Piazza delle Start Up del mondo farmaceutico,<br />

biotech, dei dispositivi medici e diagnostici:<br />

un’area dedicata in cui le Start up<br />

saranno presenti con il proprio desk e avranno<br />

un contatto diretto con visitatori, aziende<br />

e realtà innovative, dando vita a uno scambio<br />

reciproco di idee e cambiamenti tecnologici<br />

attraverso la presentazione dei loro progetti.<br />

Le Start up avranno l’opportunità non solo di<br />

presentarsi e di presentare tutti i loro progetti<br />

e le loro novità in ambito farmaceutico ai loro<br />

potenziali investitori, ma anche di capire<br />

come essere vincenti, migliorando la propria<br />

incisività sul mercato. Infatti, oltre a presentare<br />

i loro progetti e le loro attività, potranno<br />

assistere a mini-simposi di loro specifico<br />

interesse, riguardanti i temi del trasferimento<br />

tecnologico. La novità di questa edizione del<br />

Simposio sarà “La piazza per il futuro e l’impiego<br />

dei giovani”, uno spazio dove gli studenti<br />

universitari potranno confrontarsi con<br />

esperti in diversi settori dell’industria farmaceutica<br />

e della ricerca per conoscere meglio<br />

gli attuali requisiti d’ingresso nel mondo del<br />

lavoro e le nuove opportunità professionali<br />

che si delineano. Saranno anche presenti<br />

esperti di relazioni umane per fornire consigli<br />

utili su come affrontare l’ingresso nel<br />

mondo industriale.<br />

Automation Instrumentation Summit: a luglio la seconda edizione<br />

Tutto pronto per la seconda edizione dI Automation Instrumentation<br />

Summit, che avrà luogo a Belgioioso (PV) il 4 e 5 luglio <strong>2018</strong> e si riproporrà<br />

come opportunità unica per condividere know-how e innovazione<br />

con i principali attori dei settori automazione, EPCs, produttori<br />

di strumentazione, valvole.<br />

Mentre gli organizzatori hanno registrato oltre 60 adesioni da parte<br />

delle aziende che occuperanno la sezione espositiva, è stato pubblicato<br />

il programma preliminare del convegno, ricco di contributi tecnico-scientifici<br />

grazie anche alla presenza del Rettore dell’Università<br />

di Milano Bicocca, Maria Cristina Messa, di Paolo Coletti di Techint e<br />

Federico Mazzanti di XSIGHT by SAIPEM, che saranno i protagonisti<br />

delle letture magistrali e forniranno la loro personale visione relativamente<br />

al futuro del mondo della strumentazione.<br />

La cerimonia di apertura sarà a cura di Pierroberto Folgiero, amministratore<br />

delegato di Maire Tecnimont, mentre faranno gli onori di casa<br />

i presidenti delle due associazioni promotrici del Summit, Diego Bertazzo<br />

di AIS e Matteo Finardi di ISA Italy.<br />

I temi scelti per le relazioni del convegno rispecchiano i prodotti e i<br />

servizi presenti nell’area espositiva: 1) Advances in control systems;<br />

2) The Industrial Internet of Things 4.0, cyber security; 3) Instrumentation<br />

& analysers technology evolution. I contenuti spaziano dai sistemi<br />

di analisi 4.0 alla Cybersecurity, dalla realizzazione di un sistema<br />

di controllo con un elevato processo di sicurezza al futuro dell’IOT<br />

industriale, dalla fornitura di dati nell’era digitale all’impatto dell’IOT<br />

sulla sicurezza e la protezione dei dati e della privacy fino all’approccio<br />

responsabile nei confronti dell’ecosistema.<br />

30 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Impianti<br />

Sarma Impianti<br />

opera con<br />

crescente successo<br />

nei settori chimico<br />

e farmaceutico,<br />

grazie soprattutto<br />

a esperienza,<br />

investimenti e<br />

qualità del servizio.<br />

Macchina confezionamento<br />

Ingegneria e servizi<br />

per l’industria farmaceutica<br />

Il titolare Antonio<br />

Cristiano con<br />

il figlio Marco<br />

di Sarma Impianti riguarda<br />

la progettazione, costruzione<br />

e montaggio di impianti<br />

meccanici ed elettrici<br />

per i settori farmaceutico, L’attività<br />

chimico, cosmetico e alimentare.<br />

Nel settore meccanico la società sviluppa<br />

in particolare interventi di manutenzione<br />

preventiva sulle linee di<br />

confezionamento e sugli impianti di<br />

ogni tipologia. Realizza inoltre modifiche<br />

correttive e migliorative mediante<br />

progettazione, costruzione e<br />

installazione di particolari speciali,<br />

comprese le apparecchiature meccaniche<br />

e pneumatiche.<br />

In ambito elettrico realizza la manutenzione<br />

preventiva e programmata<br />

degli impianti elettrici MT e BT, compresa<br />

la fornitura di impianti specifici.<br />

Inoltre, cura la progettazione, realizzazione<br />

e certificazione di modifiche<br />

oppure impianti nuovi civili e industriali<br />

e apparecchiature per l’automazione.<br />

Nel settore carpenteria-tubisteria esegue<br />

la manutenzione preventiva e programmata<br />

degli impianti di produzione,<br />

compounding e packaging. Inoltre,<br />

progetta, costruisce e installa strutture<br />

di supporto, equipaggiamenti speciali<br />

per impianti di processo in acciaio<br />

inox. Grazie alla presenza di personale<br />

qualificato, realizza anche l’operazione<br />

di saldatura in atmosfera inerte<br />

per impianti farmaceutici e alimentari.<br />

Risultati in crescita nella chimica<br />

e farmaceutica<br />

Anche nel 2017 e nei primi mesi di<br />

quest’anno l’attività di Sarma Impianti<br />

è proseguita positivamente. “Possiamo<br />

sempre contare sulla clientela consolidata”,<br />

osserva il titolare Antonio<br />

Cristiano, “e abbiamo rilevato una soddisfacente<br />

crescita degli investimenti.<br />

I settori in cui siamo maggiormente<br />

impegnati sono sempre la chimica<br />

e la farmaceutica, che hanno prodotto,<br />

nel corso degli ultimi anni, un fatturato<br />

di circa 4 milioni di euro. La fiducia<br />

su cui possiamo contare deriva dall’esperienza<br />

ventennale della gran parte<br />

del nostro personale, una peculiarità<br />

non trascurabile in un mercato che non<br />

eccelle per l’esperienza dei suoi protagonisti.<br />

Tra 6-7 anni si imporrà, da<br />

parte nostra, un parziale ricambio del<br />

personale; infatti alcuni tecnici avranno<br />

raggiunto l’età pensionabile. Penso<br />

che, anche in quella fase, spetterà<br />

a noi la formazione dei nuovi tecnici;<br />

sarà difficile reperire sul mercato per-<br />

32 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Impianti<br />

sone con una preparazione e un’esperienza<br />

sufficiente per svolgere il nostro<br />

tipo di attività. Da qualche anno<br />

è entrato a far parte dell’azienda<br />

anche mio figlio Marco Cristiano, che<br />

sta gradualmente assumendo competenze<br />

nei diversi aspetti dell’attività.<br />

Sarà importante che, nei tempi giusti,<br />

avverta la responsabilità di gestire<br />

un’azienda come questa”.<br />

Quasi 40 anni di esperienza<br />

nell’impiantistica industriale<br />

“Sarma Impianti è presente sul mercato<br />

da 18 anni; in precedenza già<br />

ero presente nel settore con un’altra<br />

azienda, in società con mio fratello. In<br />

quasi quarant’anni di attività ho raccolto<br />

molte soddisfazioni: Mi fa piacere,<br />

soprattutto, che i clienti di vent’anni<br />

fa, anche nomi importanti, si rivolgano<br />

ancora a Sarma Impianti per le<br />

loro esigenze. La fiducia del cliente,<br />

peraltro, va costantemente confermata<br />

con la competenza, la qualità, il servizio,<br />

la disponibilità: le buone prove<br />

fornite nel passato non bastano per<br />

garantire l’ottenimento di nuove commesse.<br />

In diverse occasioni ci capita<br />

di lavorare anche sui mercati esteri, ma<br />

per clienti italiani che vi hanno realizzato<br />

alcune loro sedi: l’approccio diretto<br />

della clientela estera non fa parte<br />

dei nostri obiettivi strategici”.<br />

to, “chiavi in mano”, che include la<br />

fase di progettazione.<br />

La qualità del servizio rappresenta<br />

una peculiarità di Sarma Impianti,<br />

che si è affinata sul campo attraverso<br />

i più svariati casi applicativi.<br />

Lo stabilimento di Cinisello Balsamo<br />

(MI) consente un’efficace organizzazione<br />

del lavoro: presso la sede,<br />

un’officina viene messa completamente<br />

a disposizione del cliente per<br />

le sue prove.<br />

Sarma Impianti non dispone di linee<br />

produttive standard, ma punta sulla<br />

flessibilità e sull’esperienza per affrontare<br />

con successo anche le applicazioni<br />

più complesse.<br />

Tra le forniture più significative realizzate<br />

nel corso degli ultimi anni figurano,<br />

tra le tante, gli impianti di lavaggio<br />

in automatico CIP (Clean In Place),<br />

gli impianti per acqua purificata, gli<br />

impianti di convogliamento prodotto<br />

alle linee di confezionamento, gli impianti<br />

per la distribuzione del vapore e<br />

gli impianti di sanitizzazione.<br />

Con l’arricchimento dello staff e delle<br />

competenze, sono state sviluppate<br />

nuove aree di mercato nel mondo industriale<br />

ed energetico.<br />

In particolare, alcuni anni fa, è stato<br />

realizzato un ampliamento per un laboratorio<br />

pilota di una società operante<br />

nell’ambito dell’home care, in<br />

cui sono state sviluppate l’analisi, la<br />

progettazione meccanica e civile, i disegni<br />

e l’esecuzione dei lavori.<br />

Presso alcuni clienti consolidati<br />

nell’ambito farmaceutico e cosmetico<br />

sono state eseguite attività di ristrutturazione<br />

di reparti, sviluppando<br />

le fasi progettuali ed esecutive: i lavori<br />

non hanno interessato soltanto<br />

l’impiantistica, ma anche gli ambienti<br />

(pareti, pavimenti, impianti idraulici<br />

e di condizionamento termico), il<br />

trasferimento e la re-installazione dei<br />

macchinari, l’ottimizzazione dei flussi<br />

di lavoro.<br />

Andamento e obiettivi per il <strong>2018</strong><br />

“Nel <strong>2018</strong> abbiamo acquisito nuovi<br />

clienti, tra cui un’importante azienda<br />

internazionale del settore alimentare,<br />

che opera con impianti a vista,<br />

e uno stabilimento del settore farmaceutico.<br />

L’andamento attuale soddisfa<br />

le nostre aspettative, nel breve-medio<br />

termine vorremmo continuare così”.<br />

“Convinti inoltre che un’organizzazione<br />

in linea con i requisiti della norma<br />

ISO 9001 sia un vantaggio per noi e<br />

per i nostri clienti, quest’anno siamo<br />

impegnati nel passaggio alla nuova<br />

edizione della norma”.<br />

l<br />

Impianto<br />

abbattimento<br />

polveri<br />

Particolari<br />

in acciaio inox<br />

La qualità del servizio<br />

Grazie alle esperienze numerose e diversificate,<br />

nel tempo sono aumentate<br />

le richieste per un servizio comple-<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 33


Ambiente<br />

Nasce l’osservatorio<br />

dell’economia circolare<br />

Nasce il Circular Economy Network, l’osservatorio della circolarità in Italia,<br />

creato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da un gruppo<br />

di 13 aziende e associazioni di impresa green in vista dell’approvazione<br />

in via definitiva a giugno del pacchetto europeo sull’economia circolare.<br />

Obiettivo del network è promuovere lo sviluppo dell’economia circolare<br />

in Italia, elaborando proposte di policy e contribuendo alla<br />

diffusione di buone pratiche e all’innovazione di sistema. L’Italia è<br />

già oggi al secondo posto in Europa nell’uso di materia proveniente<br />

da scarti: quasi 1 chilo di materia prima ogni 5 chili di materiali<br />

consumati viene dai materiali riciclati. Secondo l’indice di circolarità<br />

calcolato dalla Commissione Europea, il nostro Paese è a u-<br />

na percentuale del 18,5% contro il 26,7% del primo Paese riciclone,<br />

l’Olanda. “Il nostro Paese” – afferma il presidente del Circular E-<br />

conomy Network Edo Ronchi – “si colloca, per storia imprenditoriale<br />

e antica carenza di materie prime, in una posizione di eccellenza in<br />

questa vera e propria rivoluzione economica e produttiva che vedrà<br />

il nascere di una riprogettazione del design industriale, di nuovi<br />

prodotti e servizi, di nuove aziende, assieme ad un ulteriore salto<br />

di qualità nel riciclo dei rifiuti. Il pacchetto di direttive europee, la<br />

cui approvazione è prevista a giugno, potrebbe permettere all’Italia<br />

di raggiungere un indice di circolarità superiore al 30% al 2030”.<br />

Una stima della Ellen Mc Arthur Foundation prevede per l’Europa un<br />

risparmio netto annuo fino a 640 miliardi di dollari sul costo di approvvigionamento<br />

dei materiali per il sistema manifatturiero europeo<br />

dei beni durevoli, pari al 20% circa del costo attualmente sostenuto.<br />

L’Italia, che è il secondo Paese manifatturiero del continente dopo la<br />

Germania – ma in posizione più avanzata sulla capacità di riutilizzo e<br />

riciclo – potrebbe trarre i massimi vantaggi economici dalla rivoluzione<br />

della circolarità. Vantaggi che si traducono anche in occupazione<br />

aggiuntiva: secondo le stime dell’Enea, una forte spinta verso l’economia<br />

circolare può creare fino a 540 mila posti di lavoro entro il 2030.<br />

A costituire il gruppo fondatore e il comitato di coordinamento del<br />

Circular Economy Network sono aziende e consorzi che rappresentano<br />

un ampio ventaglio dell’imprenditoria italiana, tra cui Cobat (Consorzio<br />

nazionale raccolta e riciclo), Conai (Consorzio nazionale Imballaggi),<br />

Ecopneus (la società consortile per il recupero degli pneumatici<br />

fuori uso), Fater (joint venture tra Procter & Gamble e Gruppo<br />

Angelini per la produzione di pannolini), Greenrail (produzione<br />

di traverse ferroviarie innovative da gomma e plastica da riciclo),<br />

GRT Group (trasformazione di plastica non riciclabile in carburante),<br />

Montello (industria del recupero e riciclo) e Novamont (azienda<br />

della bioeconomia e delle bioplastiche).


GLOBAL EXPERTISE IN AUTOMATION<br />

Attuatori elettrici per l’automazione di valvole industriali<br />

Affidabili, potenti, efficienti. AUMA offre una vasta gamma di attuatori<br />

e riduttori per tutte le esigenze.<br />

■ Automazione per tutti i tipi di valvole industriali<br />

■ Integrazione con i principali sistemi di controllo<br />

■ Elevata protezione dalla corrosione<br />

■ Assistenza e training su tutto il territorio nazionale<br />

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Industria chimica<br />

Lanciati verso il successo,<br />

anche in Italia<br />

Lanxess diventa un player di riferimento anche nel settore<br />

degli additivi, grazie all’acquisizione di Chemtura e di una<br />

linea di business di Solvay. L’Italia rappresenta il suo secondo<br />

mercato nell’area Emea.<br />

così un pilastro della produzione aziendale,<br />

accanto e specialità chimiche e<br />

materie plastiche ad alte prestazioni.<br />

non tutti sanno<br />

che il nostro nome<br />

fonde la parola france-<br />

‘lancer’ con l’inglese<br />

‘success”. Vincenzo “Forse<br />

Trabace, Ceo di Lanxess Italia, avvia la<br />

conferenza stampa nell’headquarter di<br />

Milano con la consapevolezza di far parte<br />

di una realtà “lanciata sulla via del<br />

successo”, grazie anche a una serie di<br />

investimenti, che comprendono il nostro<br />

paese. “Grazie alle recenti acquisizioni<br />

e alla crescita organica, Lanxess<br />

nel 2017 ha fatto un balzo del 26%, sia<br />

a livello globale che italiano, rafforzando<br />

notevolmente la posizione nel settore<br />

degli additivi”, riferisce Trabace.<br />

L’obiettivo della conferenza è proprio<br />

quello di comunicare i fattori di questa<br />

espansione e la riorganizzazione<br />

strategica seguita dall’acquisizione di<br />

Chemtura, avvenuta l’anno scorso, la<br />

più rilevante nella storia di Lanxess, a<br />

cui si è aggiunto recentemente il rilevamento<br />

del business degli additivi al<br />

fosforo di Solvay. Gli additivi diventano<br />

La crescita in Italia<br />

e nel settore additivi<br />

“Dovunque operiamo, lo facciamo con<br />

la logica di un’azienda globale, come<br />

un’unica struttura e non come un insieme<br />

di entità indipendenti”, afferma<br />

Vincenzo Trabace. “Il nostro business<br />

si concentra su materie plastiche, prodotti<br />

chimici intermedi, additivi e specialità<br />

chimiche. Abbiamo consolidato<br />

la leadership nella gomma sintetica,<br />

culminata nella creazione di Arlanxeo,<br />

joint venture con Saudi Aramco, e abbiamo<br />

conquistato posizioni importanti<br />

nel settore delle specialità chimiche<br />

resilienti e redditizie, in grado<br />

di superare il concetto di commodity.<br />

Ci stiamo affermando come player di<br />

riferimento anche negli additivi, come<br />

testimonia l’acquisizione di Chemtura,<br />

che è un gruppo in crescita, con<br />

2.500 dipendenti, 20 siti produttivi in<br />

11 paesi, 1,5 miliardi di euro di fatturato,<br />

specialista nei ritardanti di fiamma,<br />

additivi per lubrificanti, uretani e<br />

organometalli”.<br />

Un’altra acquisizione strategica nel<br />

settore, conclusa a febbraio, è quella<br />

che ha riguardato la linea di business<br />

degli additivi al fosforo di Solvay, che<br />

ha sede a Charleston, in Usa, dove ope-<br />

36 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Industria chimica<br />

rano 90 addetti. “Un’operazione che ci<br />

consentirà di rafforzarci in un mercato<br />

in crescita come quello degli additivi<br />

in Nordamerica”.<br />

Continua così lo sforzo, iniziato fin dalla<br />

nascita come spin-off da Bayer, di allargare<br />

e rendere equilibrato, a livello<br />

di ricavi, il portafoglio produttivo, che<br />

comprende: prodotti chimici intermedi<br />

e chimica fine, che fatturano 2 miliardi<br />

di euro; additivi 1,6 miliardi, specialità<br />

chimiche 1,4 miliardi, materie plastiche<br />

e uretani ad alte prestazioni 1,4<br />

miliardi, materie plastiche ad alte prestazioni<br />

(con Arlanxeo) 3,2 miliardi.<br />

In Italia Lanxess impiega circa 230<br />

persone in cinque stabilimenti. Opera<br />

principalmente nei settori: intermedi<br />

avanzati per l’industria, materiali ad<br />

alte prestazioni, additivi, prodotti chimici<br />

per il trattamento della pelle e<br />

del cuoio, pigmenti inorganici e gomma<br />

sintetica.<br />

“Nel 2017, la società ha registrato<br />

nel nostro paese la stessa crescita record<br />

ottenuta a livello globale, +26%,<br />

raggiungendo i 379 milioni di euro”,<br />

evidenzia Trabace.<br />

Tra i principali motori di crescita nel<br />

mercato italiano ci sono le attività di<br />

produzione di additivi di specialità,<br />

di materie plastiche ad alte prestazioni<br />

per l’industria automobilistica e<br />

per l’elettrica/elettronica e di prodotti<br />

chimici intermedi.<br />

L’Italia è il secondo mercato in Emea<br />

per fatturato e margini, dopo la Germania.<br />

Conta oltre 900 clienti in 16<br />

settori industriali, localizzati soprattutto<br />

nel centro-nord. L’headquarter di<br />

Segrate (MI) ospita direzione e amministrazione,<br />

oltre al customer service<br />

per l’intera area Emea.<br />

“Con l’acquisizione di Chemtura abbiamo<br />

ulteriormente rafforzato la nostra<br />

posizione in Italia, soprattutto sul<br />

fronte degli additivi per ritardanti di<br />

fiamma e per lubrificanti”. Nell’ambito<br />

dell’operazione, Lanxess ha rilevato un<br />

sito di produzione a Latina con circa<br />

140 dipendenti dove produce additivi<br />

per lubrificanti per applicazioni industriali.<br />

La società prevede una crescita<br />

a medio termine del 3% o 4% annuo<br />

per il mercato industriale degli additivi<br />

per lubrificanti. Inoltre, a Latina<br />

vengono prodotti uretani che includono<br />

pre-polymers curative e aqueous<br />

polyurethane, specialty thermoplastic<br />

polyurethanes, polyester polyols, che<br />

vengono impiegati in diversi settori,<br />

come attività minerarie, petrolio e gas,<br />

articoli sportivi.<br />

Lo stabilimento di Filago (BG) è dedicato<br />

alla produzione di prodotti chimici<br />

per la concia della pelle. Qui tecnologie<br />

e prodotti comprendono prevalentemente<br />

sistemi acquei per la produzione<br />

e il trattamento della pelle di<br />

alta qualità. Il laboratorio tecnico di<br />

Santa Croce sull’Arno, in Toscana, sviluppa<br />

nuove soluzioni che riflettono<br />

le tendenze future della moda in pelle<br />

per aspetto, tatto e impressione generale.<br />

La sede e il centro tecnico di Arzignano<br />

(VI) sono dedicati al sito di Filago<br />

e sono responsabili, in collaborazione<br />

con il laboratorio di Santa Croce,<br />

di produzioni basate sulle specifiche<br />

necessità dei clienti.<br />

La business unit che si occupa delle<br />

soluzioni per il trattamento di cuoio<br />

e pelle rende Lanxess uno dei principali<br />

fornitori al mondo per l’industria<br />

Da sinistra: Vincenzo Trabace, Chief Executive Officer<br />

di Lanxess Italia; Mario Negri, Head of Regional<br />

Business EMEA, Lanxess Additives<br />

della pelle per calzature e abbigliamento,<br />

arredamento e settore automobilistico.<br />

Mario Negri, head of regional business<br />

Emea, ha illustrato nel corso<br />

della conferenza la business unit degli<br />

additivi, che con l’acquisizione di<br />

Chemtura è destinata a diventare un<br />

solido pilastro del gruppo. Le linee di<br />

prodotto di questa business unit a livello<br />

globale sono tre: additivi per lubrificanti,<br />

additivi per materie plastiche,<br />

soluzioni al bromo. Uno dei filoni<br />

più innovativi e strategici della business<br />

unit riguarda i ritardanti di fiamma,<br />

sempre più sofisticati: per quelli<br />

Nel sito produttivo<br />

di Latina, Lanxess<br />

sviluppa e<br />

produce sistemi<br />

di uretano e<br />

l’additivo per<br />

lubrificanti<br />

Naugalube.<br />

Quest’ultimo<br />

viene utilizzato<br />

nella maggior<br />

parte delle<br />

formulazioni<br />

per prevenire il<br />

deterioramento<br />

ossidativo<br />

causato<br />

dall’esposizione<br />

a ossigeno,<br />

calore, luce e<br />

metalli durante<br />

lo stoccaggio<br />

e l’utilizzo<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 37


Industria chimica<br />

Nel centro<br />

tecnico di<br />

Lanxess per<br />

l’uretano, presso<br />

il sito di Latina,<br />

il processo<br />

di stampaggio<br />

è testato con<br />

il metodo<br />

della colata<br />

rotazionale, tra le<br />

altre procedure<br />

al bromo Lanxess si pone fra i primi<br />

due player europei e il secondo a livello<br />

globale; per i ritardanti di fiamma<br />

è invece la seconda realtà in Europa,<br />

e terza/quarta al mondo.<br />

Aumentata la produzione<br />

di coloranti a Leverkusen<br />

Fra i più recenti investimenti di Lanxess,<br />

a livello globale, figura il potenziamento<br />

della capacità di produzione dei coloranti<br />

Macrolex presso il proprio stabilimento<br />

di Leverkusen, in Germania.<br />

Con un volume di investimenti di oltre<br />

cinque milioni di euro, l’attuale capacità<br />

produttiva sarà aumentata del 25%<br />

entro la fine del <strong>2018</strong>.<br />

“Con questa espansione vogliamo soddisfare<br />

la crescente domanda di coloranti<br />

di alta qualità per l’industria della<br />

plastica”, spiega Philipp Junge, manager<br />

della business unit Rhein Chemie<br />

di Lanxess. “C’è un notevole aumento<br />

della domanda, soprattutto in Asia”.<br />

“Lanxess è leader a livello globale per<br />

la fornitura di prodotti sempre più puri<br />

che i mercati richiedono, coloranti che<br />

corrispondono anche ai requisiti normativi<br />

più severi”, commenta Dominik<br />

Risse, responsabile del Colorant Additives<br />

Business di Lanxess.<br />

“L’investimento è anche una chiara testimonianza<br />

dell’impegno per il sito di<br />

Leverkusen”, aggiunge Risse. “Questo<br />

potenziamento della produzione rappresenta<br />

un importante investimento<br />

nel settore dei coloranti di Lanxess, che<br />

creerà anche nuovi posti di lavoro presso<br />

Chempark a Leverkusen”.<br />

I coloranti organici e solubili del marchio<br />

Macrolex vengono utilizzati principalmente<br />

per la colorazione dei prodotti<br />

plastici di alta qualità, quali bottiglie<br />

per bevande, dispositivi elettronici,<br />

fanali per auto e giocattoli per<br />

bambini. I prodotti sono infatti utilizzati<br />

per colorare polistirolo (PS), policarbonato<br />

(PC), acrilonitrile butadiene<br />

stirene (ABS), polimetilmetacrilato<br />

(PMMA) e polietilentereftalato (PET).<br />

La gamma di prodotti del Colorant Additives<br />

Business comprende 150 articoli<br />

e, oltre ai prodotti Macrolex, altri<br />

coloranti di alta qualità che vengono<br />

utilizzati in una vasta gamma<br />

di applicazioni, dai display a cristalli<br />

liquidi ai coloranti per gli strumenti<br />

di scrittura. La business line fornisce<br />

coloranti e pigmenti a oltre 800<br />

clienti in tutto il mondo.<br />

Ampia gamma di poliammidi<br />

termoconduttive<br />

La domanda di termoplastici termoconduttivi<br />

è in aumento in molti settori, e<br />

in modo particolare nell’industria automobilistica,<br />

in quella elettrica ed elettronica<br />

e nella tecnologia di illuminazione.<br />

Uno dei motivi è la miniaturizzazione<br />

dei componenti elettrici ed elettronici,<br />

che ha come conseguenza una<br />

maggiore produzione di calore all’interno<br />

dei dispositivi. Inoltre, molti produttori<br />

desiderano approfittare della libertà<br />

nel design e dei benefici in termini<br />

di lavorazione ed economicità che i<br />

materiali termoplastici offrono rispetto<br />

ai metalli. Di conseguenza, Lanxess<br />

amplia la sua linea di prodotti in poliammide<br />

Durethan TC (termicamente<br />

conduttiva) per la gestione termica<br />

nei dispositivi elettrici ed elettronici.<br />

“I compound sono progettati con specifiche<br />

proprietà aggiuntive a seconda<br />

del campo di utilizzo, in modo che le rispettive<br />

applicazioni ne traggano vantaggio.<br />

Ciò include, ad esempio, un alto<br />

livello di ritardo di fiamma, un eccellente<br />

comportamento meccanico,<br />

una straordinaria resistenza all’invecchiamento<br />

termico o un’elevata riflettività”,<br />

spiega Christof Boden, l’esperto<br />

che in Lanxess si occupa di sviluppo<br />

delle applicazioni. Boden ritiene, inoltre,<br />

che i materiali strutturali presentino<br />

un altro vantaggio: “Grazie al loro<br />

alto contenuto di particelle termo-conduttive,<br />

i compound hanno una densità<br />

comparativamente alta, ciò significa<br />

che offrono un’ottima sensazione tattile<br />

e possono essere utilizzati per creare<br />

componenti che offrono una qualità<br />

percepita simile a quelli in metallo”.<br />

Uno degli elementi chiave della linea<br />

TC è una nuova poliammide 6 che<br />

unisce eccellente conduttività termica<br />

a un’alta riflettività, ritardo di fiamma<br />

e tracking resistance. La conducibilità<br />

termica di questo materiale dipende<br />

dalla direzione a causa delle particelle<br />

minerali del riempitivo ed è uguale<br />

a 2,5 watt per metro-kelvin nella direzione<br />

del flusso di fusione (metodo Nanoflash).<br />

Il prodotto in fase di svilup-<br />

Produzione nello<br />

stabilimento di Filago (BG)<br />

38 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Industria chimica<br />

Lanxess è una delle poche aziende a fornire l’intera gamma di prodotti<br />

chimici necessari per la lavorazione e concia della pelle<br />

po è halogen-free e ritardante di fiamma<br />

e ottiene la migliore classificazione<br />

di V-0 (0,75 millimetri) nei test, secondo<br />

lo standard statunitense UL 94 (Underwriter<br />

Laboratories Inc.) per la sicurezza<br />

rispetto all’infiammabilità dei<br />

materiali plastici. Anche i risultati del<br />

test del filo incandescente a norma IEC<br />

60695-2-12/13 sono impressionanti,<br />

con il compound che ottiene la migliore<br />

classificazione possibile (0,75 millimetri)<br />

nel test GWFI (Glow Wire Flammability<br />

Index) a 960°C. Con un valore<br />

CTI (Comparative Tracking Index, IEC<br />

60112) di 600 volt, il compound inoltre<br />

mostra una tracking resistance particolarmente<br />

elevata. Nonostante la notevole<br />

concentrazione di particelle termoconduttive,<br />

il compound può essere<br />

lavorato esattamente come i tipi di poliammide<br />

6 con alto contenuto di fibra<br />

di vetro e mostra un livello ugualmente<br />

basso di abrasione degli strumenti.<br />

Le aree di applicazione del compound<br />

comprendono i dissipatori di calore, i<br />

profilati di supporto per luci a LED, le<br />

alette di raffreddamento per i LED dei<br />

fari delle automobili e i supporti delle<br />

celle per i sistemi di batterie.<br />

La linea di prodotti TC include anche<br />

due compound di poliammide 6<br />

easy-flowing riempiti con un minerale<br />

termoconduttivo speciale che<br />

rappresenta rispettivamente il 65 e<br />

il 75% del peso del compound. Durethan<br />

BTC65H3.0EF e BTC75H3.0EF<br />

hanno rispettivamente una conducibilità<br />

termica di 1,3 e 1,7 watt per<br />

metro-kelvin in direzione del flusso.<br />

La conducibilità termica è anche quasi<br />

interamente isotropa, ciò significa<br />

che questi compound dissipano il calore<br />

in modo praticamente identico<br />

in tutte le direzioni. Entrambi i compound<br />

offrono un eccellente rapporto<br />

prezzo-prestazioni. “Li vediamo come<br />

alternative ai tipi di poliammide 6 che<br />

contengono nitruro di boro o ossido di<br />

alluminio come filler termoconduttivo.<br />

Questo perché dissipano il calore<br />

in modo simile ai sistemi di ossido di<br />

alluminio”, dice Boden. Questi compound<br />

hanno anche proprietà meccaniche<br />

migliori rispetto alle poliammidi<br />

con additivi di nitruro di boro.<br />

La linea di prodotti TC include anche<br />

Durethan DPBM65XFM30, che è easyflowing,<br />

halogen-free e ritardante di<br />

fiamma. Questo compound di fibra di<br />

vetro e minerale è stato concepito soprattutto<br />

per applicazioni con requisiti<br />

di conducibilità termica moderata.<br />

Uno dei suoi punti di forza è l’eccellente<br />

autoestinguenza. Infatti ottiene<br />

una classificazione UL 94 di V-0<br />

(0,75 millimetri). “Inoltre, ottiene anche<br />

la classificazione più elevata ‘Hazard<br />

Level 3’ nei test secondo la norma<br />

europea DIN EN 45545 per la protezione<br />

antincendio sui veicoli ferroviari<br />

per applicazioni specifiche quali<br />

dispositivi di blocco, trasformatori di<br />

tensione, avvolgimenti, contattori e<br />

interruttori”, dice Boden. Altre potenziali<br />

applicazioni includono elementi<br />

isolanti per media tensione, elettrovalvole<br />

(valvole solenoidi) e interruttori<br />

automatici ad alta corrente.<br />

Attraverso il brand HiAnt che offre<br />

una vasta gamma di servizi, Lanxess è<br />

in grado di supportare i propri clienti<br />

nello sviluppo di componenti plastici<br />

termoconduttivi. “Per esempio,<br />

individuiamo dove negli assemblaggi<br />

si verificano le aree di massimo calore<br />

– note come hotspot – e suggeriamo<br />

quali sono i componenti più indicati<br />

per dissipare il calore. Inoltre,<br />

offriamo ai clienti consigli in merito<br />

alla scelta dei materiali più appropriati,<br />

indicazioni sulla progettazione<br />

ed effettuiamo simulazioni del comportamento<br />

di conducibilità termica”,<br />

spiega Boden. Quindi, gli esperti<br />

dell’azienda aiutano a ottimizzare<br />

la progettazione dei componenti, ad<br />

esempio posizionando le aree soggette<br />

a riscaldamento il più possibile verso<br />

l’esterno e aumentando la dissipazione<br />

del calore con l’uso di alette<br />

di raffreddamento. L’azienda elabora<br />

anche linee guida per la progettazione<br />

dei componenti che tengono<br />

conto delle caratteristiche particolari<br />

dei materiali altamente riempiti per<br />

quanto riguarda le proprietà meccaniche<br />

e la lavorazione.<br />

l<br />

Gli additivi,<br />

come i ritardanti<br />

di fiamma,<br />

sono uno dei<br />

focus strategici<br />

dell’azienda<br />

in Italia<br />

High Performance<br />

Materials è una<br />

delle business<br />

unit di Lanxess<br />

più forti in Italia in<br />

termini di vendite<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong>


Biotecnologie<br />

Simulata l’origine delle prime molecole biologiche<br />

Ricercatori dell’Istituto per i processi chimico-fisici<br />

(Ipcf) del Cnr di Messina hanno<br />

riprodotto, mediante avanzate tecniche<br />

numeriche, il processo chimico che potrebbe<br />

aver determinato la sintesi primordiale<br />

dell’eritrosio, precursore del ribosio, lo zucchero<br />

che compone l’RNA, facendo così luce<br />

sull’origine delle prime molecole biologiche<br />

e quindi sull’inizio della vita sulla Terra.<br />

I risultati sono stati pubblicati su Chemical<br />

Communications della Royal Society of<br />

Chemistry, in collaborazione con l’Accademia<br />

delle scienze della Repubblica Ceca di Brno<br />

e la Sorbona di Parigi.<br />

Uno dei tasselli cruciali nel puzzle dell’origine<br />

della vita è rappresentato dalla comparsa<br />

delle prime molecole biologiche sulla<br />

Terra come l’RNA, l’acido ribonucleico.<br />

Uno studio dell’Istituto per i processi chimico-fisici<br />

del Consiglio nazionale delle ricerche<br />

(Ipcf-Cnr) di Messina ha descritto,<br />

mediante avanzate tecniche di simulazione<br />

numerica, un processo chimico che, da molecole<br />

semplici e presenti in enorme abbondanza<br />

nell’Universo, come l’acqua e la glicolaldeide,<br />

potrebbe aver portato alla sintesi<br />

primordiale dell’eritrosio, precursore<br />

diretto del ribosio, lo zucchero che compone<br />

l’RNA. Lo studio è stato pubblicato sulla<br />

rivista Chemical Communications, della<br />

Royal Society of Chemistry, da un team che<br />

coinvolge anche l’Accademia delle scienze<br />

della Repubblica Ceca di Brno e l’Università<br />

di Parigi Sorbonne.<br />

“Nello studio dimostriamo per la prima volta<br />

che determinate condizioni prebiotiche,<br />

tipiche delle cosiddette ‘pozze primordiali’<br />

in cui erano presenti le molecole inorganiche<br />

più semplici, sono in grado di favorire<br />

la formazione non solo degli aminoacidi, i<br />

mattoni fondamentali delle proteine, ma anche<br />

di alcuni zuccheri semplici come l’eritrosio,<br />

precursore delle molecole che compongono<br />

l’ossatura dell’RNA”, spiega Franz Saija,<br />

ricercatore Ipcf-Cnr e coautore del lavoro.<br />

“La sintesi degli zuccheri a partire da molecole<br />

più semplici, che possono essere state<br />

trasportate sul nostro pianeta da meteoriti<br />

in epoche primordiali, rappresenta una<br />

grossa sfida per gli scienziati che si occupano<br />

di chimica prebiotica. La formazione dei<br />

primi legami carbonio-carbonio da molecole<br />

molto semplici come la formaldeide non<br />

può avvenire senza la presenza di un agente<br />

esterno capace di catalizzare la reazione:<br />

la presenza di tali catalizzatori in ambienti<br />

prebiotici, tuttavia, è ancora un mistero”.<br />

L’approccio computazionale alla chimica<br />

prebiotica già nel 2014 consentì al team di<br />

ricerca, con uno studio pubblicato su Pnas,<br />

di simulare il famoso esperimento di Miller,<br />

cioè la formazione di aminoacidi dalle molecole<br />

inorganiche contenute nel “brodo primordiale”<br />

sottoposte a intensi campi elettrici.<br />

“Nel nostro esperimento,<br />

facendo uso di metodi avanzati di simulazione<br />

numerica al super-computer, una soluzione<br />

acquosa di glicolaldeide è stata sottoposta<br />

a campi elettrici dell’ordine di grandezza<br />

dei milioni di volt su centimetro, capaci<br />

di catalizzare quella reazione che in<br />

chimica viene chiamata formose reaction e<br />

che porta alla formazione di zuccheri a partire<br />

dalla formaldeide”, prosegue Giuseppe<br />

Cassone dell’Institute of Biophysics, Czech<br />

Academy of Sciences e primo autore dell’articolo<br />

scientifico.<br />

“Oggi l’approccio computazionale alla chimica<br />

prebiotica è di fondamentale rilevanza<br />

perché permette di analizzare in modo molto<br />

specifico i meccanismi molecolari delle<br />

reazioni chimiche alla base dei processi che<br />

hanno portato alla formazione delle molecole<br />

della vita”, conclude Saija.<br />

Partnership per la generazione di anticorpi monoclonali umani<br />

Trianni Inc. e Enthera Srl annunciano un accordo di licensing per<br />

l’utilizzo da parte di Enthera di The Trianni Mouse TM , piattaforma<br />

best-in-class per la generazione di anticorpi monoclonali umani.<br />

“Trianni è lieta di annoverare oggi Enthera fra i suoi principali<br />

licenziatari”, ha dichiarato David Meininger, Chief Business Officer<br />

di Trianni, società di biotech privata specializzata nello sviluppo<br />

di tecnologie che permettono di ottimizzare il processo di<br />

ricerca e sviluppo di anticorpi terapeutici. “I risultati del nostro<br />

impegno, in termini di innovazione, si riverberano a vantaggio<br />

di un ventaglio di partner sempre più numerosi. Siamo davvero<br />

entusiasti di supportare, grazie a questo accordo, il lavoro di ricerca<br />

di Enthera”.<br />

“Le nostre aspettative sono alte: confidiamo che l’accesso alla tecnologia<br />

di Trianni contribuirà a migliorare in maniera palese la nostra<br />

attività di ricerca. Questa collaborazione parte con i migliori<br />

auspici”, ha sottolineato il professor Paolo Fiorina, direttore scientifico<br />

di Enthera, start-up italiana il cui obiettivo è lo sviluppo di<br />

nuovi approcci terapeutici per il trattamento del diabete e delle<br />

sue complicanze gastrointestinali, oltre che per altri disturbi intestinali<br />

che condividano lo stesso pathway biologico.<br />

40 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


AFFIDARSI<br />

ALL’ESPERIENZA<br />

PREFILTRAZIONE, MICROFILTRAZIONE,<br />

FILTRAZIONE FINALE STERILIZZANTE,<br />

RIMOZIONE BATTERICHE<br />

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Sicurezza<br />

Masterys B<br />

da 60 a<br />

160 kva/kw<br />

Masterys<br />

GP4 da 100<br />

a 160 kVA<br />

Tecnologia intelligente<br />

per l’infrastruttura elettrica<br />

Quarta generazione del modello sviluppato da Socomec per la protezione<br />

dell’alimentazione, UPS Masterys va incontro alle esigenze delle smart factory,<br />

sfruttando i vantaggi delle più recenti tecnologie digitali e a realtà aumentata.<br />

La più recente innovazione sviluppata<br />

da Socomec combina<br />

la collaudata e comprovata<br />

tecnologia degli UPS Masterys<br />

con le tecnologie smart per offrire<br />

alte prestazioni in termini di affidabilità<br />

e livello di servizio.<br />

Equipaggiato per le smart factory di<br />

oggi e di domani, l’UPS Masterys di<br />

quarta generazione è l’UPS Socomec<br />

più intelligente di sempre, in grado di<br />

unire il mondo dell’alimentazione sicura<br />

e la rivoluzione digitale per semplificare<br />

gli impianti UPS e migliorarne<br />

le prestazioni.<br />

Questa evoluzione è basata sulla collaudata<br />

tecnologia Masterys, una soluzione<br />

UPS che protegge efficacemente<br />

l’alimentazione di applicazioni<br />

critiche in tutto il mondo fin dal<br />

2004. Con più di 90.000 unità sul<br />

campo, Masterys è riconosciuto come<br />

un sistema dalle prestazioni elevate<br />

e molto affidabile che ha conquistato<br />

l’approvazione e la certificazione<br />

degli utenti più esigenti. Nello<br />

sviluppo di questo sistema di nuova<br />

generazione, Socomec ha tratto ispirazione<br />

dalla trasformazione digitale,<br />

ripensando il modo in cui i prodotti<br />

vengono progettati e realizzati, ottenendo<br />

risultati sorprendenti.<br />

Un approccio smart<br />

Integrando tecnologie smart in<br />

un’infrastruttura elettrica, il sistema<br />

Masterys di Socomec consente agli<br />

utenti di ridurre i consumi di energia,<br />

i costi e le emissioni e di utilizzare<br />

le risorse in maniera più effi-<br />

ciente. L’installazione e la messa in<br />

servizio degli UPS sono fondamentali<br />

per garantirne il corretto funzionamento<br />

e ottimizzarne le prestazioni.<br />

Considerando il prodotto dal punto<br />

di vista degli utenti finali – e sfruttando<br />

la potenza delle più recenti<br />

tecnologie digitali e a realtà aumentata<br />

– Socomec definisce un approccio<br />

“disruptive” alle procedure di installazione<br />

degli UPS.<br />

Realtà aumentata: un’app<br />

per il riconoscimento dell’UPS<br />

E-Wire, la prima app progettata specificamente<br />

per supportare l’installazione<br />

di UPS, semplifica il lavoro<br />

dell’installatore, migliora l’affidabilità<br />

dell’alimentazione elettrica e garantisce<br />

l’esecuzione di tutti i pas-<br />

42 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Misurare i consumi<br />

elettrici degli impianti<br />

Socomec indica la strada verso l’efficienza<br />

energetica con un concentrato<br />

di innovazioni tecnologiche: DIRIS<br />

Digiware, il sistema di misura e monitoraggio<br />

dell’energia modulare e flessibile.<br />

Una soluzione, facile da installare<br />

e semplice da configurare, per il<br />

conteggio, la misura e il monitoraggio<br />

della qualità dell’energia elettrica su<br />

qualsiasi sito industriale o terziario.<br />

DIRIS Digiware è una soluzione semplice<br />

per costruire un sistema di misura<br />

totalmente modulare. La soluzione<br />

è composta da un display, un modulo<br />

di misura di tensione, diversi moduli di<br />

trasformatori e di misura di corrente.<br />

Più nel dettaglio, il sistema modulare<br />

è costituito da:<br />

• un display centralizzato e un unico<br />

punto di misura di tensione; DIRIS Digiware<br />

condivide le informazioni con<br />

tutti i moduli presenti nel sistema;<br />

• uno o più moduli di misura corrente,<br />

collegati tra loro tramite bus Digiware<br />

(cavi RJ45) per permettere la misura<br />

dei consumi in vicinanza dei carichi.<br />

Ogni modulo può monitorare una<br />

o più partenze tramite dei trasformatori<br />

di corrente con ingressi indipendenti<br />

(3, 4 o 6 in funzione del modulo).<br />

Con un modulo di corrente dotato<br />

di 3 ingressi è possibile monitorare<br />

una partenza trifase o tre partenze<br />

monofase.<br />

Questi quattro componenti sono il<br />

cuore del sistema. Per le applicazioni<br />

senza la necessità di un display<br />

locale, un modulo d’interfaccia, DI-<br />

RIS Digiware C-31, permette di centralizzare<br />

l’insieme dei dati del sistema.<br />

I dati dei moduli Digiware e delle<br />

centraline isolate sono centralizzati<br />

su uno o più gateway di comunicazione<br />

DIRIS G. Ogni gateway ha un<br />

web server a bordo, WEbview, che<br />

permette di effettuare il monitoraggio<br />

delle grandezze in tempo reale e<br />

l’analisi dei dati di consumo.<br />

DIRIS Digiware<br />

Sicurezza<br />

Un tablet touch, eventualmente installato<br />

anche sulla porta del quadro,<br />

completa il sistema collegandolo,<br />

tramite Ethernet o Wi-Fi (via<br />

un router), per utilizzare i software<br />

di gestione energia come la serie<br />

Vertelis Suite. Per dei punti di misura<br />

isolati, l’utente dispone anche<br />

di centraline di misura DIRIS B-30<br />

che comunicano in radiofrequenza o<br />

RS485.<br />

La precisione delle misure è garantita<br />

secondo la norma IEC 61557-12:<br />

classe 0,5 per la catena di misura<br />

globale dal 2 al 120% della corrente<br />

nominale In (con sensori di corrente<br />

TE o TF).<br />

I vantaggi si possono riassumere<br />

nei seguenti punti: sistema innovativo,<br />

preciso, flessibile, multi partenze,<br />

plug & play ed economico; innovazione<br />

europea; benefici concreti<br />

per quadristi ed installatori; tempo<br />

di montaggio ridotto di 4 volte; risparmio<br />

d’investimento fino al 30%.<br />

saggi di installazione e delle valutazioni<br />

necessarie per una corretta realizzazione<br />

dell’impianto.<br />

Una volta terminata l’installazione,<br />

E-Wire guida l’operatore nell’esecuzione<br />

di controlli e verifiche, incluse<br />

le misure elettriche. Un report dettagliato<br />

viene, quindi, inviato al Centro<br />

Servizi Socomec per verifica, validazione<br />

e autorizzazione alla messa in<br />

servizio dell’impianto.<br />

Una soluzione flessibile, elastica<br />

e sempre monitorata<br />

Come parte di una gamma completa,<br />

le soluzioni Masterys di Socomec sono<br />

state progettate per essere adatte<br />

ad ogni esigenza, incluso il rinnovamento<br />

di impianti esistenti. Inoltre,<br />

il monitoraggio continuo via web<br />

delle prestazioni degli UPS Socomec<br />

da parte degli esperti consente di rilevare<br />

tempestivamente le anomalie<br />

e di prevenire possibili malfunzionamenti<br />

attraverso servizi di manutenzione<br />

predittiva, preventiva e correttiva.<br />

Il design di Masterys rende più<br />

efficienti le procedure di riparazione:<br />

il tempo di ripristino è molto più rapido<br />

rispetto a qualsiasi UPS monolitico<br />

di generazione precedente.<br />

“Vero nativo digitale, il sistema Masterys<br />

di quarta generazione è figlio<br />

della rivoluzione digitale ed è<br />

predisposto per soddisfare i requisiti<br />

dell’Industria 4.0”, spiega Olivier<br />

Tremouille, Business Application Director<br />

di Socomec. “Per continuare ad<br />

essere rilevanti nel tempo, i componenti<br />

di un’infrastruttura elettrica devono<br />

offrire prestazioni straordinarie,<br />

superiori alle aspettative, ed essere<br />

in grado di integrarsi in architetture<br />

esistenti, garantendo nel contempo<br />

la robustezza e la flessibilità necessarie<br />

ad affrontare l’incertezza degli<br />

scenari futuri: Masterys risponde a<br />

tutte queste necessità”. l<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 43


Energia<br />

Una campagna per gli audit energetici obbligatori<br />

Protagonista internazionale nella fornitura<br />

di soluzioni di energia distribuita, Centrica<br />

Business Solutions ha tenuto un webinar in<br />

aprile, in collaborazione con FIRE e con la<br />

partecipazione di Enea, su come adempiere<br />

ai requisiti del Decreto Legislativo 102<br />

del 04/07/2014 in modo rapido ed efficace.<br />

A seguito del successo del webinar, circa<br />

1.300 registrati e oltre 800 partecipanti<br />

effettivi, che conferma l’importanza per<br />

le aziende di mettersi a norma nel più breve<br />

tempo possibile, Centrica Business Solutions<br />

lancia una campagna per le aziende<br />

soggette al Decreto 102/2014.<br />

Al fine di aiutare le aziende a ottemperare<br />

ai requisiti normativi, infatti, Centrica<br />

Business Solutions riduce i costi di Panoramic<br />

Power, la sua soluzione di Energy Insight<br />

che consente alle aziende di implementare<br />

un sistema di monitoraggio fisso<br />

per verificare i consumi di energia fino<br />

al livello del singolo dispositivo. Panoramic<br />

Power fornisce l’intelligenza energetica<br />

necessaria per ottemperare ai requisiti<br />

previsti dal D.Lgs 102/2014 in modo rapido,<br />

economico e non invasivo, ridurre gli<br />

sprechi e migliorare l’efficienza operativa.<br />

“Gli impegni del Piano d’Azione Nazionale<br />

per l’efficienza energetica pongono alle<br />

aziende italiane nuove e importanti sfide”,<br />

dichiara Christian Stella, Managing Director<br />

di Centrica Business Solutions Italia.<br />

I nuovi obblighi possono apparire scoraggianti,<br />

specialmente per le imprese italiane<br />

che non hanno mai considerato la verifica<br />

dei loro consumi energetici, ma soluzioni<br />

di monitoraggio come la nostra rendono<br />

questo compito alquanto semplice<br />

da affrontare. Con Panoramic Power garantiamo<br />

al contempo la piena conformità alla<br />

normativa e un’opportunità per ottenere<br />

un’importante vantaggio competitivo”.<br />

Panoramic Power è la piattaforma di gestione<br />

dell’energia di Centrica Business Solutions,<br />

in grado di monitorare i consumi<br />

energetici dal livello del sito a livello del<br />

singolo dispositivo, costruendo un sistema<br />

di monitoraggio fisso, che ottempera<br />

all’obbligo previsto dal decreto. Le relazioni<br />

che sottostanno all’analisi richieste<br />

dalla normativa, inoltre, possono essere<br />

svolte dal team di esperti Panoramic<br />

Power, certificati UNI CEI 11339 (EGEs).<br />

La tecnologia brevettata Panoramic Power<br />

fornisce trasparenza e visibilità sull’utilizzo<br />

dell’energia in tempo reale grazie a<br />

sensori wireless autoalimentati semplici e<br />

veloci da montare, che non richiedono alcuna<br />

manutenzione. Bloccando il filo elettrico<br />

in uscita dall’interruttore, i sensori<br />

raccolgono il campo magnetico per monitorare<br />

il flusso di energia elettrica, inviando<br />

le informazioni in tempo reale in modalità<br />

wireless. Le informazioni relative al<br />

consumo di energia sono inviate ogni 10<br />

secondi a PowerRadar, la piattaforma analitica<br />

cloud-based di Panoramic Power. Si<br />

tratta di una potente interfaccia altamente<br />

qualificata per monitorare, rendicontare<br />

e comprendere l’utilizzo dei vettori energetici<br />

nei propri siti in modo completo e<br />

capillare. PowerRadar in un’unica piattaforma<br />

analizza i consumi di energia elettrica,<br />

gas metano ed energia termica, nonché<br />

gli impianti di autoproduzione come<br />

fotovoltaico e cogenerazione.<br />

La maggiore consapevolezza del consumo<br />

energetico della propria azienda e la migliore<br />

comprensione dei consumi energetici<br />

sono strettamente correlate e insieme<br />

offrono una prospettiva migliore per decidere<br />

come investire le proprie risorse,<br />

quando fermare gli investimenti esistenti<br />

e come ridurre i costi operativi.<br />

“La conformità e il risparmio energetico<br />

sono solo l’inizio”, commenta Stella.<br />

“Sfruttare una soluzione di monitoraggio<br />

energetico completa mette a disposizione<br />

delle aziende la manutenzione prescrittiva<br />

e migliora l’operatività generale.<br />

Con un progetto ben ideato e attentamente<br />

implementato, il monitoraggio energetico<br />

e la gestione del sistema diventano<br />

uno strumento formidabile per le aziende:<br />

l’energia può fornire una visione unica<br />

di processi che altrimenti resterebbero<br />

nascosti e che mantengono in funzione le<br />

attività delle aziende”.<br />

Il sistema di monitoraggio Panoramic<br />

Power individua quali sono esattamente le<br />

fonti di spreco energetico che gravano sulle<br />

risorse dell’azienda; identifica i miglioramenti<br />

impiantistici, per intervenire con<br />

strumenti esecutivi e dare priorità agli interventi<br />

di ammodernamento ed efficientamento<br />

operativo e prevede i guasti attraverso<br />

alert in tempo reale.<br />

“Non si può gestire ciò che non si misura”,<br />

conclude Stella. “Panoramic Power da questo<br />

punto di vista offre una potente soluzione<br />

che consente di allineare strategicamente<br />

il personale, i processi e la tecnologia<br />

agli obiettivi finanziari, operativi e<br />

ambientali dell’azienda”.<br />

Christian Stella, Managing Director<br />

di Centrica Business Solutions Italia<br />

44 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Manutenzione<br />

Manutenzione 4.0:<br />

istruzioni per l’uso<br />

PRUFTECHNIK, in collaborazione con CFC<br />

Intervolventi e Flir, dedica un seminario<br />

di tre giorni al tema della manutenzione,<br />

che sarà affrontato sotto ogni aspetto e<br />

soprattutto nell’ottica della trasformazione<br />

digitale che l’industria sta vivendo.<br />

di Alessandro Bignami<br />

ROTALIGN<br />

Touch - Sistema<br />

di allineamento<br />

alberi laser<br />

basato su cloud<br />

Dino Poltronieri,<br />

General Manager<br />

di PRUFTECHNIK<br />

Srl<br />

Alla vigilia del seminario dedicato<br />

alla manutenzione<br />

4.0, abbiamo incontrato il<br />

General Manager della filiale<br />

italiana di Prüftechnik,<br />

Dino Poltronieri, che ha commentato<br />

i temi e gli obiettivi dell’evento, oltre<br />

ai recenti risultati raggiunti dalla società<br />

tedesca, specialista nei sistemi<br />

per allineamento laserottico di macchine,<br />

sistemi di condition monitoring<br />

e per test non distruttivi. Dal dicembre<br />

2017 Dino Poltronieri è stato<br />

eletto Consigliere di AIMAN, Associazione<br />

Italiana Manutenzione.<br />

<strong>ICF</strong> - Sig. Poltronieri, come giudica<br />

il recente andamento della società?<br />

Nel 2017 PRUFTECHNIK ha visto proseguire<br />

il trend positivo degli ultimi<br />

cinque anni. Non è solo il fatturato ad<br />

essere aumentato, ma anche il numero<br />

dei clienti, i nuovi progetti e la leadership<br />

nei settori dei sistemi per allineamento<br />

e per il condition monitoring.<br />

La divisione dell’NDT (Non Destructive<br />

Test), “sorella” delle divisioni dedicate<br />

ad allineamento e condition monitoring,<br />

sta andando molto bene, come<br />

confermano i primi mesi del <strong>2018</strong>. Per<br />

la società, a livello internazionale, si<br />

sta quindi delineando un altro anno<br />

con ottimi risultati. Penso anche alla<br />

filiale aperta due anni fa negli Stati<br />

Uniti, che sta rivelando tutta la sua<br />

importanza strategica.<br />

<strong>ICF</strong> - Come state interpretando il concetto<br />

Industry 4.0 nell’ambito delle<br />

vostre soluzioni di manutenzione?<br />

Anzitutto cercando di stimolare i nostri<br />

settori di riferimento a pensare al<br />

futuro. Per molto tempo la manutenzione<br />

non è stata considerata ai primi<br />

posti nella programmazione degli<br />

investimenti. Il 4.0 rappresenta l’occasione<br />

per dare alla manutenzione<br />

il ruolo centrale che merita.<br />

<strong>ICF</strong> - Per questo avete scelto di dedicare<br />

un evento alla manutenzione<br />

4.0, insieme a due partner?<br />

Sì, abbiamo programmato il seminario<br />

sulla scia degli eventi organizzati<br />

nel 2017 a Milano e a Roma,<br />

che raccolsero una partecipazione<br />

persino superiore alle aspettative.<br />

Un successo che ci ha convinto<br />

a proseguire con questa iniziativa,<br />

pur cambiando argomenti e partner,<br />

al fine di allargare ulteriormente la<br />

platea di operatori e tecnici interessati.<br />

Tanti i temi e gli aspetti legati<br />

alla manutenzione che saranno al<br />

centro dell’attenzione: dal cuscinetto<br />

alla lubrificazione, dalla termografia<br />

agli ultrasuoni e ai molteplici<br />

metodi adottati quotidianamente<br />

dai manutentori. Cercheremo di fornire<br />

consigli e di illustrare le modali-<br />

46 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Manutenzione<br />

tà, le ragioni e gli obiettivi di alcuni<br />

specifici interventi di manutenzione.<br />

Tutto questo seguendo, nell’arco dei<br />

tre giorni di lavori, un filo conduttore<br />

che darà un senso complessivo<br />

all’evento.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali criteri vi hanno portato<br />

alla scelta della Franciacorta come<br />

location?<br />

Certamente la bellezza della sua terra<br />

e dei vigneti contribuirà a rendere<br />

più piacevole l’impegno di lavoro,<br />

considerando anche la sua estensione<br />

su tre giorni. Senza dimenticare<br />

che il Bresciano rappresenta per<br />

molte nostre applicazioni un distretto<br />

industriale strategico, il secondo<br />

in Lombardia dopo l’area di Milano.<br />

<strong>ICF</strong> - Presenterete anche qualche<br />

vostra soluzione innovativa?<br />

Sarà l’occasione per far conoscere alcune<br />

novità della nostra gamma, per<br />

esempio Vibscanner 2, un analizzatore<br />

di vibrazioni dedicato alle operazioni<br />

di manutenzione più frequenti.<br />

Tra i suoi punti di forza ci sono le<br />

performance, la velocità del processore<br />

e la ricchezza di dati che può<br />

mettere a disposizione. Illustreremo<br />

inoltre le novità per il settore dell’allineamento,<br />

soprattutto geometrico.<br />

Si parlerà anche di Sonocheck, uno<br />

strumento a ultrasuoni rivolto non<br />

solo al condition monitoring, ma in<br />

particolare alla rilevazione delle perdite<br />

nelle condotte.<br />

Nel corso dell’evento, la nostra stru-<br />

Rilevazione a ultrasuoni per l’individuazione di perdite<br />

Seminario sulla manutenzione 4.0: il programma<br />

Organizzato da PRUFTECHNIK Italia,<br />

in collaborazione con CFC Intervolventi<br />

e Flir, il “Seminario sulla manutenzione<br />

4.0” si svolgerà dal 15 al 17 maggio<br />

<strong>2018</strong> a Corte Franca (BS), in Franciacorta.<br />

Si tratta di una proposta di formazione<br />

che affronterà il tema della<br />

manutenzione industriale in tutti i suoi<br />

aspetti. Ecco di seguito il programma:<br />

15 maggio<br />

Il concetto di smart factory secondo gli<br />

standard 4.0.<br />

La manutenzione predittiva nell’era 4.0.<br />

Le moderne tecniche manutentive a<br />

confronto.<br />

Ciclo di vita di un cuscinetto a rotolamento:<br />

criteri scelta e applicazione<br />

cuscinetto.<br />

Introduzione analisi ultrasuoni: validità<br />

e campi di interesse (perdite d’aria,<br />

generatori di vapore, scambiatori<br />

e condensatori); applicazioni su scaricatori<br />

di condensa, problemi elettrici<br />

(arco, corona ecc); applicazioni<br />

guasti meccanici e lubrificazione;<br />

test con strumento portatile ultrasuoni;<br />

sistemi di montaggio e installazione<br />

cuscinetti e prove pratiche.<br />

16 maggio<br />

Analisi delle vibrazioni, definizioni e<br />

termini, applicazioni e punti di forza:<br />

tabella normativa di riferimento I-<br />

SO; analisi di primo e secondo livello;<br />

tecniche avanzate per la diagnosi<br />

dei cuscinetti a rotolamento; case history,<br />

cuscinetto a rotolamento (root<br />

cause analysis); test e prove pratiche<br />

su macchina dimostrativa; la termografia,<br />

definizioni e concetti base; trasmissione<br />

del calore ed emittanza; le<br />

principali applicazioni della termografia<br />

nella moderna industria; test pratico<br />

ed esempi con termocamera.<br />

Principali analisi delle correnti sulle<br />

macchine elettriche e ispezioni<br />

su motori elettrici: cenni prove statiche:<br />

resistenza dell’avvolgimento,<br />

mega-ohm, indice di polarizzazione,<br />

alta tensione, impulsi; cenni prove<br />

dinamiche: cortocircuiti tra conduttori<br />

o bobine, della contaminazione<br />

dell’avvolgimento, dispersioni tra<br />

isolamento e massa, difformità traferro,<br />

compresa l’eccentrità dei rotori,<br />

difetti del rotore, tra cui difetti di<br />

saldatura e fratture nelle barre.<br />

17 maggio<br />

Allineamento laser, definizioni e terminologia:<br />

incidenza di guasti causati<br />

da un errato allineamento; dimostrazione<br />

pratica; panoramica possibili<br />

soluzioni in ottica 4.0.<br />

Olio lubrificante: analisi chimico - fisica:<br />

analisi particelle da usura come<br />

strumento di diagnosi precoce;<br />

sistemi e programmi specifici di lubrificazione<br />

automatizzati; scelta del<br />

lubrificante ottimale.<br />

Bilanciatura di un rotante: teoria di<br />

base ed esempio pratico su macchina<br />

dimostrativa; strumenti per bilanciare<br />

in campo.<br />

Condition Monitoring: scelta della<br />

migliore tecnologia per implementazione<br />

programma di predittiva.<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 47


Manutenzione<br />

VIBGUARD -<br />

Sistema per<br />

il condition<br />

monitoring on-line<br />

mentazione sarà esposta in uno show<br />

room.<br />

Tengo però a sottolineare che il seminario<br />

non sarà orientato alla promozione<br />

dei nostri prodotti o alle istruzioni<br />

sul loro utilizzo, bensì offrirà<br />

contenuti prettamente tecnici, e di<br />

interesse specialistico, su questioni<br />

come l’allineamento, le moderne tecniche<br />

di manutenzione, il corretto uso<br />

dei cuscinetti e altre ancora. Come già<br />

ci è stato riconosciuto da chi ha partecipato<br />

a nostri eventi e corsi, cerchiamo<br />

anzitutto di diffondere conoscenze;<br />

la promozione del prodotto è<br />

un obiettivo secondario.<br />

scinetto, che si trova in varie tipologie<br />

nelle macchine rotanti. Verrà spiegato<br />

come va scelto, montato, smontato<br />

e di quali operazioni di manutenzione<br />

ha bisogno. È a quel punto che daremo<br />

il nostro contributo, sotto il profilo<br />

del condition monitoring e dell’allineamento.<br />

L’altro partner è Flir, leader internazionale<br />

nella produzione di termocamere,<br />

che affronterà il tema della termografia<br />

applicata alla gestione del cuscinetto.<br />

<strong>ICF</strong> - In quali settori è possibile<br />

ancora crescere in Italia?<br />

La nostra presenza nei settori industriali<br />

è pressoché a 360 gradi, occupandoci<br />

di manutenzione di macchine<br />

rotanti. È però nostra intenzione<br />

sviluppare la nostra attività<br />

nei settori della chimica e dell’alimentare<br />

dove, effettivamente, per<br />

noi restano importanti spazi di crescita.<br />

In molte industrie di questi<br />

settori, infatti, la manutenzione<br />

viene realizzata secondo metodologie<br />

piuttosto tradizionali, dove<br />

quindi risulta talvolta un po’ più<br />

difficile proporre mentalità e tecnologie<br />

innovative.<br />

<strong>ICF</strong> - Ci può presentare brevemente<br />

i partner che avete coinvolto?<br />

CFC Intervolventi è un’azienda lombarda<br />

che produce cuscinetti da 60 anni.<br />

Abbiamo pensato a loro proprio perché<br />

volevamo approfondire il tema del cu-<br />

<strong>ICF</strong> - Di quale obiettivo raggiunto<br />

è più orgoglioso e quale considera<br />

ancora da conquistare?<br />

Riguardo la divisione NDT, mi dà<br />

molta soddisfazione il fatto di essere<br />

riusciti a confermare e a far apprezzare<br />

la nostra capacità ed esperienza<br />

nella costruzione di impianti.<br />

In ambito condition monitoring<br />

e allineamento, il risultato più importante<br />

è stato il consolidamento<br />

della nostra leadership.<br />

L’ambizione ora è quella di spingerci<br />

ulteriormente nell’attività di service,<br />

che può diventare un valore aggiunto<br />

decisivo nella relazione con<br />

il cliente.<br />

l<br />

48 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


PERSONALIZZAZIONI<br />

IN BASE ALLE SINGOLE<br />

ESIGENZE<br />

QUADRO DI CONTROLLO 8150<br />

Voi avete richieste precise, noi abbiamo la soluzione adatta.<br />

Con il suo sistema modulare, il pannello di controllo 8150 si adatta perfettamente a tutti<br />

i campi d’impiego e a tutte le esigenze.<br />

Naturalmente dispone di una certificazione internazionale e per tutte le zone climatiche.<br />

Per maggiori informazioni, visitate il sito web stahl.it/scatoladicontrollo


Sicurezza<br />

Controller compatto per il rilevamento di gas<br />

Il controller MX 32 per il rilevamento di<br />

gas, realizzato da Oldham, è stato certificato<br />

dalla Canadian Standards Association<br />

(CSA) e ha ottenuto il marchio di o-<br />

mologazione CSA. Lo ha annunciato l’azienda<br />

che fa parte delle divisione Personal<br />

Safety di 3M. MX 32 è stato certificato<br />

per l’utilizzo in Luoghi Ordinari<br />

secondo gli standard di CSA: C22.2 N. 0-<br />

10, 61010-12 e UL 61010-1.<br />

Si tratta di un controller compatto, di<br />

spessore limitato, che ha la capacità di<br />

controllare costantemente più sensori di<br />

rilevamento del gas. Il versatile sistema di<br />

controllo è progettato per ricevere e sorvegliare<br />

fino a 8 segnali d’ingresso, utilizzando<br />

sia i sensori a ponte di Wheatstone<br />

con ingressi mV CC, 4-20mA CC, sia sensori<br />

con interfaccia seriale Modbus RS-485.<br />

Il controller si può personalizzare e ampliare<br />

in base alle esigenze delle singole<br />

applicazioni utilizzando i moduli di I/O di<br />

Oldham, che si possono montare su guida<br />

DIN. I moduli possono essere installati a<br />

distanza per semplificare il cablaggio sul<br />

campo e ridurre i costi. Anche tutti i moduli<br />

sono coperti dalla certificazione CSA.<br />

Tra le caratteristiche di MX 32 ricordiamo:<br />

display grafico, funzione di scelta tra più<br />

risultati (voting), misurazione del gas,<br />

registrazione di dati (data logging) ed e-<br />

venti, uscita RS 485 e allarmi audiovisivi<br />

integrati. È programmabile sul campo<br />

utilizzando COM 32, un software di programmazione<br />

avanzato e intuitivo.<br />

Industry 4.0<br />

in piena sicurezza<br />

Alla recente manifestazione A&T, a Torino, Sick ha mostrato alcune<br />

soluzioni intelligenti per soddisfare le richieste di Industry 4.0.<br />

Il vasto catalogo di prodotti permette all’azienda di rispondere con<br />

esattezza a qualsiasi esigenza di automazione industriale. In occasione<br />

di A&T <strong>2018</strong> verranno presentate le ultime soluzioni dedicate,<br />

in particolare, ai settori dell’automotive e della robotica. Come,<br />

ad esempio, gli Smart Sensor, sensori di presenza per l’automazione<br />

capaci di risolvere efficacemente le applicazioni più complesse e, al<br />

contempo, di comunicare dati diagnostici e impostazioni tramite il<br />

protocollo IO-link di serie. Una gamma di prodotti che soddisfa tutti<br />

i requisiti di Industry 4.0. I sensori di questa linea, infatti, non solo<br />

svolgono in maniera ideale le funzioni per le quali sono stati costruiti,<br />

ma elaborano le informazioni raccolte per trasmettere solo<br />

quelle realmente utili e necessarie. Oltre ai dati di rilevamento e di<br />

servizio, questi dispositivi trasmettono informazioni per il controllo<br />

di processo, di importanza fondamentale per la manutenzione predittiva<br />

e per l’ottimizzazione della supply chain. Attraverso IO-Link<br />

è anche possibile trasmettere nuovi parametri di set-up.<br />

Il futuro degli impianti produttivi sarà caratterizzato dalla HRC (Human<br />

Robot Collaboration), ossia dalla condivisione delle aree di lavoro<br />

da parte di operatori, robot e sistemi a guida automatica. Uno<br />

scenario già presente in numerose realtà, che può essere realizzato<br />

solo a una condizione: l’adozione di adeguati strumenti di sicurezza.<br />

Barriere ottiche, laser scanner per la protezione di zone, accessi<br />

e punti pericolosi, e per evitare la collisione tra oggetti ed operatori<br />

o tra sistemi di movimentazione automatica, sono quindi indispensabili.<br />

Le ultime soluzioni di Sick, come il laser scanner di sicurezza<br />

microScan3, che permette una lettura dei dati affidabile anche<br />

in condizioni ambientali difficili, monitorando aree fino a 275°<br />

con campo di protezione fino a 5,5 m, si basano sull’innovativa tecnologia<br />

di scansione safeHDDM.<br />

Brevettata da Sick, safeHDDM sfrutta il metodo di misura HDDM (High<br />

Definition Distance Measurement) che permette rilevazioni di posizione<br />

e distanza anche in condizioni ambientali difficili. Le particelle<br />

di polvere o la contaminazione sull’interfaccia ottica, infatti,<br />

non intaccano l’affidabilità di rilevazione. Inoltre, gli schermi frontali<br />

con forma parabolica allontanano dal ricevitore tutti i riflessi<br />

che provengono dall’esterno del percorso ottico.<br />

Per quanto riguarda la sicurezza, oltre ad offrire prodotti, Sick mette<br />

a disposizione anche una serie di servizi. Dalla valutazione dei rischi<br />

delle macchine nuove, passando per la progettazione dei sistemi<br />

di sicurezza, fino alla verifica di conformità del parco macchine<br />

esistente, Sick LifeTime Services supporta costruttori di macchine<br />

e utilizzatori nel garantire la conformità alla legislazione vigente e<br />

allo stato dell’arte. Per assicurare tutto questo, l’azienda si affida a<br />

enti accreditati che certificano le competenze dei propri specialisti.<br />

Gli esperti dell’azienda sono a disposizione sia in fase di progettazione<br />

sia nei casi in cui si debbano integrare soluzioni di sicurezza<br />

certificate in impianti già sviluppati e in uso. Dopo una puntuale<br />

valutazione dei rischi delle macchine, Sick sviluppa le soluzioni necessarie<br />

per la riduzione del rischio e redige un documento che include<br />

i riferimenti al quadro normativo per la conformità ai requisiti<br />

di sicurezza, la descrizione funzionale della sicurezza, il layout con<br />

il posizionamento degli equipaggiamenti relativi alla sicurezza e il<br />

dimensionamento delle protezioni.<br />

50 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


VALVOLE DI CONTROLLO E REGOLAZIONE<br />

AIR TORQUE ⋅ CERA SYSTEM ⋅ KT-ELEKTRONIK ⋅ LEUSCH<br />

PFEIFFER ⋅ RINGO ⋅ SAMSOMATIC ⋅ STARLINE ⋅ VETEC<br />

Presente in Italia da oltre 35 anni con la propria filiale ed ufficio di rappresentanza<br />

SAMSON si pone oggi sul mercato come fornitore globale in grado di proporre<br />

soluzioni tecniche adatte al controllo ed alla regolazione di qualsiasi tipo di fluido<br />

di processo.<br />

SAMSON annovera una gamma completa di VALVOLE e sistemi di CONTROLLO e<br />

REGOLAZIONE contraddistinti da una elevata qualità ed affidabilità.<br />

SAMSON dispone di una accessoristica e componentistica integrata (Attuatori,<br />

Posizionatori, Filtri, Solenoidi, Fine Corsa) senza alcuna limitazione in merito ai<br />

protocolli di comunicazione (es. HART, PROFIBUS, FIELDBUS) sia in esecuzione a<br />

sicurezza intrinseca che antideflagrante.<br />

La sede centrale di Pero dispone inoltre di una officina e di un magazzino in<br />

grado di assemblare, collaudare e certificare valvole in pronta consegna con<br />

ampia disponibilità di ricambi e kit di montaggio.<br />

Per maggiori informazioni vi invitiamo a contattare il ns ufficio commerciale oa<br />

visitare il nuovo sito internet.<br />

SAMSON S.R.L.<br />

Via Figino 109 · 20016 PERO (MI) · Italy<br />

Telefono: 02 33 91 11 59 · Fax: 02 38 10 30 85 · E-mail: info@samson.it · Internet: www.samson.it


Software<br />

Dispositivi mobili per applicazioni<br />

farmaceutiche<br />

Negli ambienti produttivi del<br />

pharma, i device mobili devono<br />

resistere a condizioni difficili,<br />

oltre che essere lavati e<br />

disinfettati prima di entrare in<br />

produzione. Modelli Panasonic<br />

vengono utilizzati dai clienti<br />

di Esisoftware per attività<br />

differenti, tra cui il MES, dove<br />

la robustezza e l’affidabilità<br />

sono fondamentali.<br />

Azienda italiana con esperienza<br />

ventennale nel mondo<br />

dell’informatica di fabbrica,<br />

Esisoftware opera in ambito<br />

nazionale e internazionale,<br />

offrendo soluzioni industriali integrate<br />

che permettono di controllare<br />

i flussi dei processi produttivi e gli impianti<br />

di automazione, garantiscono<br />

l’affidabilità del dato e supportano il<br />

management aziendale nelle decisioni<br />

critiche tramite strumenti real time. La<br />

mission di Esisoftware è quella di far<br />

evolvere l’approccio informatico delle<br />

soluzioni gestionali per i sistemi industriali:<br />

un obiettivo perseguito tramite<br />

progetti come All You Can Track & Trace<br />

o Esindustry 4.0, entrambi concepiti<br />

per accompagnare le aziende nella trasformazione<br />

verso l’Industria 4.0. “L’utilizzo<br />

delle migliori tecnologie, abbinate<br />

a una profonda conoscenza dei flussi di<br />

produzione, fa di noi un system integrator<br />

in grado di sviluppare le soluzioni<br />

più adatte alle esigenze delle aziende”,<br />

spiega Mauro Chiaraluce, Sales & Marketing<br />

Manager di Esisoftware.<br />

Le soluzioni spaziano dallo SCADA (Supervisory<br />

Control and Data Acquisition)<br />

al MES (Manufacturing Execution<br />

System), passando per WMS (Warehouse<br />

Management System) e AIDC (Automatic<br />

Identification and Data Capture).<br />

Il tutto senza trascurare applicazioni<br />

smart come realtà aumentata,<br />

advanced diagnostics, smart assistance<br />

o predictive maintenance: un portfolio<br />

completo, in grado di assicurare la<br />

costruzione di un ecosistema integrato<br />

e personalizzato per ogni necessità.<br />

Esisoftware è particolarmente attiva<br />

nell’ambito farmaceutico, con una serie<br />

di progetti dedicati, anche in questo<br />

caso, all’Industria 4.0.<br />

“Selezioniamo i nostri partner con grande<br />

accuratezza, anche e soprattutto<br />

quando si tratta di pharma”, prosegue<br />

Chiaraluce. “Per questo abbiamo scelto<br />

di affidarci a Panasonic, con cui collaboriamo<br />

ormai da anni”.<br />

Con la propria offerta di notebook Toughbook<br />

e tablet Toughpad, Panasonic è<br />

in grado di offrire soluzioni adatte a esigenze<br />

diverse, anche per l’utilizzo negli<br />

ambienti produttivi; grazie alle loro<br />

caratteristiche di robustezza, i device<br />

Toughbook e Toughpad assicurano infatti<br />

elevati standard qualitativi e sono<br />

in grado di resistere alle particolari<br />

condizioni degli ambienti industriali,<br />

dove possono essere presenti polvere,<br />

liquidi oppure oli, e dove non è da<br />

escludere che possano cadere e danneggiarsi,<br />

bloccando così il flusso di operazioni<br />

e attività.<br />

In particolare, per i propri progetti in<br />

ambito farmaceutico, Esisoftware ha<br />

selezionato i tablet della linea Toughpad,<br />

e precisamente i modelli fully<br />

52 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Software<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

rugged FZ-G1 e FZ-A2, entrambi dotati<br />

di display da 10,1’’ e di certificazione<br />

IP65: “Le caratteristiche del mercato<br />

farmaceutico fanno sì che i dispositivi<br />

mobili debbano resistere a condizioni<br />

particolari, o addirittura essere lavati e<br />

disinfettati prima di entrare negli ambienti<br />

di produzione. I Toughpad Panasonic<br />

hanno le carte in regola per essere<br />

utilizzati in questo ambiente, anche<br />

per il grande livello di mobilità che<br />

consentono”, spiega Chiaraluce.<br />

I Toughpad Panasonic vengono utilizzati<br />

dai clienti di Esisoftware per progetti<br />

differenti; tra questi, una delle attività<br />

chiave è proprio il MES, che prevede<br />

l’utilizzo dei dispositivi mobili in<br />

produzione per supervisionare le attività,<br />

ricevere dati in tempo reale e addirittura<br />

assicurare presenza a bordo linea,<br />

dove la robustezza e l’affidabilità<br />

sono fondamentali. Un esempio? Il progetto<br />

Manutentore 4.0, che aiuta gli addetti<br />

alla manutenzione del settore farmaceutico<br />

(ma non solo) nelle attività<br />

di ripristino di un fermo impianto.<br />

Il progetto Manutentore 4.0 si pone l’obiettivo<br />

di ridurre al minimo i tempi di<br />

risoluzione del problema, cercando di<br />

minimizzare inefficienze gestionali come<br />

ritardi nella comunicazione dell’allarme<br />

e nella ricerca della informazioni.<br />

Il tutto semplicemente dotando il manutentore<br />

di un sistema in grado di reperire<br />

tali informazioni in tempo reale e<br />

di supportarlo nelle attività sul campo.<br />

Al verificarsi del problema, infatti, il sistema<br />

SCADA dell’impianto lo comunica<br />

in automatico al sistema Manutentore<br />

4.0, che una volta contestualizzato l’allarme<br />

cerca nel documentale la documentazione<br />

tecnica inerente precedentemente<br />

indicizzata (manuale, schemi<br />

elettrici…), verifica la disponibilità<br />

delle parti di ricambio necessarie collegandosi<br />

con il magazzino ricambi, propone<br />

i dati storici di manutenzione (logbook)<br />

e le possibili soluzioni (Knowledge<br />

base) e invia il tutto in real time<br />

sul dispositivo Toughpad del manutentore.<br />

Qualora i dati non risultassero sufficienti<br />

per risolvere il problema, il sistema<br />

mette a disposizione del manutentore<br />

applicazioni di Augmented Reality<br />

e Remote Assistance, tramite i quali<br />

può interagire in real time con l’impianto<br />

stesso o con il tecnico specializzato<br />

che lo guida da remoto.<br />

“I Toughpad Panasonic si sono rivelati<br />

la scelta ideale per sfruttare al meglio<br />

tutte queste funzionalità, in quanto<br />

dispongono di tutte le caratteristiche<br />

di performance, robustezza e sicurezza<br />

indispensabili a garantire un intervento<br />

di successo. L’utilizzo di dispositivi<br />

mobili non idonei al mondo industriale<br />

rischierebbe soltanto di amplificare<br />

le criticità della situazione anziché<br />

aiutare nella loro risoluzione”, conclude<br />

Chiaraluce.<br />

“Siamo molto soddisfatti della nostra<br />

collaborazione con Esisoftware”, racconta<br />

Francesca Marinoni, Regional<br />

Toughbook e Toughpad<br />

leader nel mercato dei tablet rugged<br />

Marketing Manager per l’Italia di Panasonic<br />

Computer Product Solutions. “Si<br />

tratta per noi di un ulteriore riconoscimento<br />

della validità dei nostri device in<br />

ambiente industriale, dove sono in grado<br />

di offrire performance elevate e notevoli<br />

benefici, come la semplificazione<br />

dei processi e delle operazioni e l’incremento<br />

della produttività”. l<br />

Esisoftware ha<br />

selezionato i<br />

tablet modelli<br />

fully rugged FZ-<br />

G1 (nella foto)<br />

e FZ-A2 della<br />

linea Toughpad<br />

Panasonic<br />

L’obiettivo di PSCEU, la filiale europea<br />

della società Panasonic Systems Communications,<br />

la divisione B2B globale di<br />

Panasonic, è di migliorare la vita lavorativa<br />

dei professionisti e aiutare l’efficienza<br />

e le prestazioni delle loro aziende offrendo<br />

una tecnologia leader. Con circa<br />

350 dipendenti ed expertise di progettazione<br />

ingegneristica, l’azienda aiuta i<br />

clienti a registrare e comunicare tutti i tipi<br />

di informazioni: immagini, voce, e dati.<br />

PSCEU è costituita da sei categorie di<br />

prodotto:<br />

• Broadcast & ProAV offre prodotti<br />

e soluzioni di alta qualità per fornire<br />

un’operatività eccellente e un ottimo<br />

rapporto qualità/prezzo agli utilizzatori<br />

di sistemi remote camera, switcher,<br />

telecamere da studio ed ENG camcorder<br />

con schede P2.<br />

• Communication Solutions, offre soluzioni<br />

per la comunicazione leader di<br />

mercato, come scanner professionali,<br />

sistemi di telefonia e terminali SIP.<br />

• Computer Product Solutions aiuta i lavoratori<br />

in mobilità ad incrementare la<br />

produttività, con la gamma di notebook<br />

rugged Toughbook, i business tablet<br />

Toughpad e i sistemi EPOS (Electronic<br />

Point of Sale). Leader nel mercato europeo,<br />

Panasonic Toughbook ha raggiunto<br />

una quota del 67% nelle vendite<br />

di notebook rugged, mentre Panasonic<br />

Toughpad ha raggiunto il 56% nelle<br />

vendite di business tablet rugged (VDC<br />

Research, marzo 2017).<br />

• Industrial Medical Vision offre soluzioni<br />

per diversi settori tra cui medicina,<br />

scienze biologiche, ProAV e industria.<br />

• Security Solutions che include telecamere<br />

di videosorveglianza e registratori<br />

di rete, sistemi di video citofonia<br />

e antiintrusione.<br />

• Visual System Solutions, tra cui proiettori<br />

e display professionali. Panasonic<br />

offre la più vasta gamma di prodotti<br />

visual ed è leader in Europa nel mercato<br />

dei proiettori ad alta luminosità con<br />

una quota del fatturato globale pari al<br />

37,20%.<br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 53


Macchine<br />

Etichettatrici a prova<br />

di manomissione<br />

Nel febbraio del 2019, il requisito contro la<br />

manomissione per molti medicinali nell’Ue<br />

diventerà una questione seria. Una serie di<br />

produttori di farmaci e fornitori di servizi<br />

di imballaggio non ha ancora convertito<br />

i propri macchinari e ora si sta occupando<br />

degli ultimi preparativi. Questa situazione<br />

coinvolge anche alcuni produttori di linee<br />

di confezionamento ed etichettatura. Presso<br />

Achema <strong>2018</strong>, a Francoforte (padiglione<br />

3.1, stand F57), lo specialista dell’etichettatura<br />

Herma presenterà tre nuovi moduli a<br />

prova di manomissione che mostrano come<br />

i costruttori di macchine possono attrezzare<br />

in modo molto efficiente i loro sistemi di<br />

imballaggio e gestire allo stesso tempo grandi<br />

quantitativi. In fiera verranno mostrati tre<br />

moduli diversi: “Presenteremo una soluzione<br />

con velocità fino a circa 40 metri al minuto,<br />

una soluzione per alte velocità con componenti<br />

motorizzati, ad esempio per l’avvolgimento<br />

e lo svolgimento e una soluzione per<br />

spazi particolarmente ristretti”, spiega Raffaele<br />

Altilio, direttore del Key Account Management<br />

presso Macchine etichettatrici Herma.<br />

Tutte e tre le soluzioni includono ciascuna<br />

due etichettatrici Herma 400 ad alte<br />

prestazioni, che possono essere disposte in<br />

modo da soddisfare tutti i comuni posizionamenti<br />

delle etichette a prova di manomissione<br />

sui lembi laterali dei cartoni. Grazie alla<br />

sua compattezza, Herma 400 è ideale per<br />

l’installazione in linee di confezionamento:<br />

Herma è stato il primo fornitore a integrare<br />

con successo il controllo all’interno dell’etichettatrice<br />

eliminando la necessità di un armadio<br />

elettrico dedicato.<br />

Oltre alla compattezza e alle alte prestazioni,<br />

ecco un importante vantaggio dell’Herma<br />

400 e quindi dei moduli a prova di manomissione:<br />

essi sono realizzati in grandi quantitativi<br />

su una linea di assemblaggio temporizzata<br />

presso Herma. Del modello Herma 400<br />

ne vengono prodotte diverse migliaia di unità<br />

all’anno. “Sicuramente un fatto unico su<br />

scala mondiale. Il processo presenta un elevato<br />

livello di affidabilità sia nella produzione<br />

delle etichettatrici che naturalmente per<br />

quanto riguarda i processi presso il produttore<br />

farmaceutico o l’integratore del sistema”,<br />

afferma Martin Kühl, direttore del settore<br />

delle etichettatrici Herma. “I moduli a<br />

prova di manomissione utilizzano gli stessi<br />

componenti standard di Herma 400 utilizzati<br />

anche per altre funzioni e altri settori. Con il<br />

nostro design modulare, è possibile ottenere<br />

una produzione di massa ‘preconfezionata’.<br />

Questo ci consente di rispondere in modo<br />

molto specifico alle esigenze individuali<br />

dei singoli produttori di impianti”.<br />

Soluzioni stand alone per l’industria cosmetica<br />

Marchesini Group ritorna a Ipack Ima, la fiera specializzata del processing<br />

e packaging food e non food che si terrà a Milano dal 29 maggio<br />

al 1 giugno. Lo stand (Hall 4, Booth B14) sarà allestito per accogliere<br />

due macchine stand-alone rappresentative del segmento cosmetico,<br />

un business sempre più importante per il Gruppo, che ha già iniziato<br />

i lavori per la costruzione di una nuova Beauty Division poco<br />

distante dalla fabbrica di Pianoro.<br />

La prima soluzione che gli ospiti potranno ammirare in funzionamento<br />

è l’avvolgitrice automatica Farplus C, che dà il meglio di sé proprio<br />

nel confezionamento di prodotti cosmetici, grazie alla varietà e all’alta<br />

qualità delle chiusure effettuabili: da quella<br />

standard per confezionare prodotti singoli<br />

e raggruppati come profumi di ogni forma<br />

e dimensione, a quella con chiusura a<br />

punto e a nastro per un’apertura facilitata.<br />

Farplus C è dotata di un’alimentazione<br />

prodotto robotizzata e di un Bypass prodotto<br />

esterno alla macchina per una produzione<br />

non-stop, che raggiunge le 80<br />

confezioni al minuto. È inoltre disponibile<br />

sia in versione standard, con cinghie<br />

di tenuta laterali, che in versione ottimizzata<br />

per il packaging cosmetico, con<br />

piastre di tenuta che permettono di ottenere la chiusura a punto.<br />

In rappresentanza del marchio Dumek sarà presente un turboemulsionatore<br />

Turbo-Mek con capacità 200 litri.<br />

I turboemulsionatori sottovuoto Turbo-Mek sono progettati per la produzione<br />

di prodotti liquidi e cremosi come emulsioni (creme e latti),<br />

sieri, oli e balsami, gel e lozioni; versioni speciali di queste macchine<br />

sono in grado di trattare altri prodotti specifici come make-up (mascara,<br />

fondo tinta), tinture per capelli, dentifrici e fanghi.<br />

Tutte le funzioni essenziali per il corretto funzionamento dei turboemulsionatori<br />

e per la registrazione dei parametri di lavoro sono gestibili<br />

e programmabili dal pannello di controllo dotato di software<br />

sviluppati internamente con tecnologia Dumek.<br />

54 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


H A N D L I N G P L A S T I C S M E C H A T R O N I C S S E N S O R S<br />

AZZERA GLI ERRORI!<br />

RICONOSCIMENTO TOUCHLESS<br />

RFID trasmissione dati senza fili<br />

tramite la nostra interfaccia<br />

Questo incredibile dispositivo non solo identifica lo<br />

strumento richiesto in modo univoco e infallibile, ma<br />

trasferisce anche un insieme di dati, come il batch di<br />

produzione, l’elenco delle parti, i tempi di approvvigionamento<br />

e il numero di cicli eseguiti, all’utente o<br />

direttamente al robot.<br />

• Fino a 255 utensili distinguibili<br />

• Ingresso digitale per il conteggio dei cicli di esecuzione<br />

dell‘utensile<br />

• Uscita digitale per segnalazione intervento manutentivo<br />

richiesto dall‘utensile al raggiungimento<br />

del numero cicli impostato<br />

• Memorizzazione dati tecnici dell‘utensile<br />

• Disponibile area dati utente<br />

Lettore<br />

(lato Robot)<br />

RAQC<br />

RFID<br />

Tag<br />

(lato EOAT)<br />

RBQC<br />

www.gimatic.com<br />

INDUSTRY 4.0


Automazione/Strumentazione<br />

A Parma B&R offrirà<br />

una visione della<br />

fabbrica del futuro,<br />

esponendo soluzioni<br />

di digitalizzazione<br />

da applicare<br />

sia all’industria<br />

manifatturiera sia<br />

presso i costruttori<br />

di macchine.<br />

Architettura integrata<br />

per l’industria del futuro<br />

Dal primo concept al modello<br />

matematico, alla simulazione,<br />

alla prototipazione<br />

virtuale, fino alla macchina<br />

che produce a ciclo<br />

continuo, interconnessa con la fabbrica<br />

circostante e con stabilimenti<br />

distribuiti nel mondo, ogni passo<br />

è sostenuto e facilitato da una architettura<br />

di automazione integrata<br />

e aperta.<br />

A SPS IPC Drives Italia, nello spazio<br />

arancio di B&R (Padiglione 3, Stand<br />

G028-F031) saranno presentati, con<br />

macchine funzionanti, i grandi vantaggi<br />

derivanti da una moderna automazione<br />

su ogni aspetto della progettazione<br />

e della produzione: efficienza,<br />

prestazioni, operatività, sicurezza,<br />

consumi, manutenzione,<br />

time to market, ritorno sull’investimento…<br />

Descriviamo di seguito alcune<br />

delle tecnologie B&R in mostra.<br />

Trasporto intelligente<br />

per la produzione adattiva<br />

Le aziende di produzione sono chiamate<br />

oggi a immettere sul mercato<br />

nuovi prodotti personalizzati sempre<br />

più velocemente e, per rimanere competitivi,<br />

senza che la disponibilità, le<br />

prestazioni e la qualità – le tre componenti<br />

dell’OEE – diminuiscano rispetto<br />

alla produzione in serie. Inoltre, devono<br />

veder garantito un interessante ritorno<br />

sugli investimenti (ROI) in macchinari<br />

e il minor time-to-market possibile<br />

(TTM) per i nuovi prodotti o per<br />

le varianti di prodotto.<br />

Per rendere sostenibile l’individualizzazione<br />

dei prodotti di massa in modo<br />

economico, il processo di digitalizzazione<br />

in fabbrica è necessario e questa<br />

deve comprendere, oltre alle macchine,<br />

anche la catena di approvvigionamento,<br />

tipicamente un collo di bottiglia<br />

in produzione.<br />

Da qui l’esigenza di sistemi di trasporto<br />

intelligenti con i quali si possono<br />

creare linee e impianti adattativi per<br />

una produzione flessibile ed economica,<br />

anche quando si parla di lotti piccoli,<br />

fino all’estremo del prodotto singolo<br />

personalizzato.<br />

ACOPOStrak risponde a questa specifica<br />

esigenza, grazie a caratteristiche<br />

uniche sul mercato.<br />

La completa integrazione all’interno<br />

dell’ambiente di controllo B&R garantisce<br />

una sincronizzazione ideale del<br />

sistema di trasporto con tutte le altre<br />

parti in movimento sulla linea, sistemi<br />

CN e robot inclusi. Tale interazione<br />

nativa permette di affinare comportamenti<br />

intelligenti per ogni singolo<br />

carrello, che si muoverà con velocità<br />

e accelerazioni ottimali, lungo<br />

il percorso più conveniente per trovarsi<br />

sempre nel momento giusto sotto<br />

la stazione di lavorazione richiesta.<br />

56 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

I carrelli magnetici sono indipendenti<br />

e rimovibili a caldo, rendendo possibile<br />

un cambio del piattello o una manutenzione,<br />

senza interrompere la produzione<br />

con gli altri carrelli che continuano<br />

a correre verso le loro destinazioni.<br />

I binari dal design robusto e igienico –<br />

ottimale per la movimentazione in ambienti<br />

industriali, anche regolamentati<br />

– consentono di creare percorsi lunghi<br />

fino a 100 m e articolati in diverse linee<br />

raccordate da scambi, puramente magnetici,<br />

pertanto non soggetti a usura.<br />

I diverter deviano i singoli carrelli a<br />

tutta velocità sui diversi rami per una<br />

distribuzione ottimizzata dei flussi di<br />

prodotti. Questo consente di minimizzare<br />

i tempi di spostamento, evitare ingorghi,<br />

collisioni e rovesciamenti, oltre<br />

a sfruttare intensivamente ogni parte<br />

delle linee, escludendo stazioni malfunzionanti<br />

che sprecherebbero unicamente<br />

materiali, e dirottando dinamicamente<br />

i semilavorati verso quelle<br />

funzionanti, a garanzia della qualità<br />

del prodotto finito.<br />

Verso il cloud, ognuno<br />

con il proprio passo<br />

Controllo in tempo reale, connettività<br />

Internet, aggregazione e storicizzazione<br />

dei dati, data analytics, business<br />

intelligence, machine learning, stoccaggio<br />

di lungo periodo dei dati, sono<br />

alcune delle variabili da considerare<br />

quando ci si appresta alla gestione<br />

di fabbrica e all’analisi dei dati per diventare<br />

Industrial IoT ready.<br />

La raccolta di dati dal campo è tuttavia<br />

l’aspetto cruciale e il primo di cui occuparsi,<br />

prima di concentrarsi sulle analisi<br />

delle informazioni per i successivi<br />

interventi di ottimizzazione.<br />

Tecnologia<br />

di trasporto<br />

di ACOPOStrak<br />

Possedere il dato consente di analizzare<br />

localmente quanto accade sulle macchine<br />

e sulle linee e intervenire tempestivamente;<br />

ma rende possibile anche<br />

tracciare le prestazioni dell’intera<br />

fabbrica e magari mettere a confronto<br />

diversi stabilimenti, per intervenire e<br />

ottimizzare i processi laddove sia più<br />

conveniente.<br />

Il famoso dato dev’essere possibilmente<br />

accessibile da parte di più persone,<br />

spesso in diverse parti del mondo,<br />

pertanto spesso conviene convogliare<br />

le informazioni in una base di dati<br />

condivisa. Questo non significa inviare<br />

istantaneamente ogni singolo dato<br />

disponibile al cloud, ma piuttosto<br />

filtrare le informazioni rilevanti e trasmetterle<br />

con una frequenza adeguata,<br />

considerata la natura e la variabilità<br />

del dato. È chiaramente conveniente<br />

trasferire selettivamente i dati, distillati<br />

e compressi, al cloud sfruttando<br />

meccanismi di comunicazione sicuri<br />

come OPC UA e MQTT per condividere<br />

e stoccare le informazioni per le successive<br />

analisi. Questo può avvenire in<br />

controllori convenzionali o in potenti<br />

sistemi di automazione di fabbrica come<br />

APROL.<br />

Con un controllore in campo è possibile<br />

visualizzare e sfruttare subito i dati<br />

grezzi, mentre gli archivi a lungo termine<br />

possono essere sfruttati in qualsiasi<br />

momento con strumenti per l’analisi<br />

di grandi moli di dati.<br />

Per svolgere queste operazioni di raccolta,<br />

aggregazione, presentazione e<br />

talvolta analisi preliminare dei dati, si<br />

viene a creare uno strato di confine tra<br />

le macchine e la fabbrica da una parte,<br />

e servizi e applicazioni cloud a livello<br />

superiore.<br />

In questo strato perimetrale, che chiamiamo<br />

Edge, è possibile raccogliere sistematicamente<br />

i dati di fabbrica, riservandosi<br />

la possibilità di analizzarli<br />

in loco e agire, in virtù di quanto si verifica<br />

sull’hardware fisico, prima ancora<br />

di muoversi dallo spazio OT a quello IT.<br />

L’Edge può essere più o meno complesso<br />

e svolgere differenti funzioni, diventa<br />

pertanto un elemento strategico<br />

e importante da considerare in ottica<br />

IIoT.<br />

La quantità e il tipo di funzioni svolte<br />

sul confine verso il cloud, determina la<br />

tipologia di Edge. La sfida è soddisfare<br />

tutte le necessità impiegando la minima<br />

dotazione di hardware e software,<br />

in modo che sia economicamente conveniente.<br />

Ecco allora che si declinano 3<br />

proposte via via più articolate di Edge.<br />

Edge Connect: un semplice bus controller<br />

in grado di raccogliere, aggregare,<br />

proteggere i dati per poi spedirli<br />

alla nuvola, soluzione semplice e con<br />

il costo di un bus controller.<br />

Embedded Edge: sfrutta una CPU già<br />

in campo per realizzare le funzioni di<br />

raccolta aggregazione, crittazione,<br />

salvataggio e invio dati in tempo re-<br />

Con l’architettura<br />

Edge è possibile<br />

raccogliere<br />

sistematicamente<br />

i dati di fabbrica<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong>


Automazione/Strumentazione<br />

La release 4.2<br />

di Aprol offre<br />

nuove funzioni<br />

software per<br />

l’automazione<br />

di processo<br />

e di fabbrica<br />

Integrated<br />

Machine Vision<br />

ale, con la possibilità in più di sfruttare<br />

software sulla CPU per la visualizzazione<br />

e il calcolo dei maggiori indici<br />

di prestazione.<br />

Edge Controller: una CPU dedicata non<br />

solo gestisce le funzioni delle due forme<br />

precedenti ma consente di effettuare<br />

intelligence e parziale stoccaggio<br />

dei dati, per Fare non solo machine,<br />

ma factory learning, e fino anche a<br />

ospitare funzioni di livello cloud.<br />

Una volta scelta la forma più conveniente<br />

di Edge, che può sempre evolvere<br />

nella forma più complessa, si conquista<br />

la totale libertà di scegliere la<br />

nuvola che si preferisce.<br />

Aggiungendo servizi cloud, è possibile<br />

ottenere lo stoccaggio dei dati per<br />

il lungo periodo, indipendentemente<br />

dall’architettura di controllo sottostante<br />

dove, grazie alla scalabilità di<br />

strumenti di sviluppo software come<br />

Automation Studio, è possibile mantenere<br />

aggiornato il sistema di controllo,<br />

scalando o modificando l’hardware,<br />

senza dover riprogrammare.<br />

La visione a completamento<br />

dell’automazione integrata<br />

Consideriamo due fatti fondamentali:<br />

il ruolo attuale dei sensori di visione<br />

in produzione e la digitalizzazione.<br />

Di importanza via via crescente,<br />

i sensori ottici sono stati<br />

impiegati per il controllo<br />

qualità del prodotto finito per<br />

spingersi successivamente a sostituire<br />

altri sensori nella raccolta<br />

di informazioni in linea sempre più<br />

di dettaglio. In alcune applicazioni, infatti,<br />

diventa fondamentale capire cosa<br />

sta succedendo in modo da influenzare<br />

il processo della macchina stessa.<br />

Nell’era dell’Industria 4.0 le informazioni<br />

possono, in linea teorica, andare<br />

dal sensore connesso direttamente<br />

al Cloud per permettere ai sistemi gestionali<br />

di archiviare queste informazioni<br />

e tenerle conservate anche per<br />

analisi successive.<br />

Le opportunità offerte dallo stato<br />

dell’arte dei sensori e dalla progressiva<br />

digitalizzazione delle fabbriche si scontrano<br />

con aspetti pratici. Il sistema di<br />

visione è stato visto sino a oggi come<br />

un sistema stand-alone, che viene abbinato<br />

e a volte interfacciato con le logiche<br />

di macchina, ma logica macchina<br />

e sistemi di visione sono due cose completamente<br />

indipendenti fra di loro, sia<br />

dal punto di vista della tipologia, sia<br />

dell’ambiente di sviluppo.<br />

Tipicamente devono esistere anche<br />

due tipologie di programmatori diversi,<br />

non intercambiabili, ovvero chi programma<br />

la macchina e chi programma<br />

il sistema di visione, con difficoltà e ritardi<br />

dovuti alla comunicazione tra le<br />

due figure. Questo genera anche limiti<br />

operativi durante una fase di collaudo<br />

o di service presso il cliente finale, costringendo<br />

ad avere più professionalità<br />

presenti in loco.<br />

Poiché abbiamo due intelligenze che<br />

devono in qualche modo comunicare,<br />

anche dal punto di vista delle prestazioni<br />

massime raggiungibili esistono limitazioni<br />

inevitabili. Questa mancanza<br />

di integrazione porta quindi ad avere il<br />

mondo dell’automazione da una parte e<br />

il mondo della visione dall’altra.<br />

B&R ha una visione completamente<br />

differente dove i due mondi si fondono<br />

in un unico elemento, gestibile da<br />

un solo progettista.<br />

Quattro sono i pilastri del sistema di visione<br />

integrato di B&R.<br />

Innanzitutto c’è una Smart Camera, che<br />

non necessita di nessuna infrastruttura<br />

al contorno, tutta la potenza di calcolo<br />

ed elaborazione delle immagini è presente<br />

all’interno della camera stessa.<br />

Il sistema di illuminazione, interno alla<br />

telecamera, può essere utilizzato in<br />

combinazione con la telecamera, ma<br />

anche in modalità stand-alone.<br />

Un completo set di funzionalità software<br />

permette di effettuare le analisi importanti<br />

per capire ad esempio cosa<br />

sta succedendo nella macchina, identificare<br />

le posizioni dei pezzi all’interno<br />

del nastro trasportatore e lo stato<br />

degli oggetti.<br />

Ma la ragione principale per cui il sistema<br />

B&R rivoluzionerà il mondo della<br />

visione è la completa integrazione dal<br />

punto di vista della rete e dell’ambiente<br />

di sviluppo. Quindi non c’è più un’infrastruttura<br />

dedicata, le camere comunicano<br />

direttamente in Ethernet Power-<br />

Link, mentre l’ambiente di programmazione<br />

è lo stesso con cui si programma<br />

la restante parte della macchina: Automation<br />

Studio. Questa integrazione,<br />

oltre a indiscutibili vantaggi prestazionali<br />

consente a uno sviluppatore di affrontare<br />

le applicazioni di visione tipiche<br />

e includerle all’interno del proprio<br />

software di macchina, in maniera semplice<br />

e nativa, senza dover diventare<br />

un esperto di visione.<br />

DCS aperto per la fabbrica<br />

intelligente<br />

Aprol 4.2 offre numerose nuove funzioni<br />

software per l’automazione di processo<br />

e di fabbrica, tra cui la comunicazione<br />

cloud migliorata via OPC UA e<br />

MQTT, oltre a un nuovo design moderno<br />

“Dark style”.<br />

La nuova release include meccanismi<br />

di protezione delle informazioni basati<br />

su SSL/TLS, nonché numerose nuove<br />

funzioni per ottimizzare l’efficienza<br />

di impianti e processi. Questi includono<br />

il monitoraggio delle prestazioni degli<br />

asset, nuove funzionalità di monitoraggio<br />

delle condizioni di salute degli<br />

impianti, un’ampia soluzione di business<br />

intelligence e gestione degli allarmi<br />

ottimizzata.<br />

B&R ha ampliato, con la release 4.2, la<br />

sua soluzione per il controllo avanzato<br />

dei processi con nuove funzionalità come<br />

un blocco di regolazione PID basato<br />

sul metodo delle frequenze finite. l<br />

C<br />

M<br />

Y<br />

CM<br />

MY<br />

CY<br />

CMY<br />

K<br />

58 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Valves and systems to control<br />

and dose powder and granule flow<br />

in Pharmaceutical and Chemical industry


Automazione/Strumentazione<br />

Un partner ideale per<br />

la trasformazione digitale<br />

Rockwell Automation espone a Parma tecnologie<br />

intelligenti e interconnesse in grado di accompagnare le<br />

aziende che hanno deciso di intraprendere un percorso<br />

di innovazione, secondo i paradigmi della smart factory.<br />

A SPS Italia si<br />

potrà vedere in<br />

azione il sistema<br />

di convogliamento<br />

intelligente<br />

MagneMotion<br />

Quando si parla di innovazione<br />

tecnologica, di smart<br />

manufacturing e di trasformazione<br />

digitale, Rockwell<br />

Automation è uno degli interlocutori<br />

di punta. Alla competenza<br />

ed esperienza maturata rispondendo<br />

e nella maggior parte dei casi, anticipando<br />

con tecnologie all’avanguardia<br />

i bisogni delle aziende, l’azienda<br />

associa la capacità di visione che le<br />

ha permesso di precorrere i tempi e<br />

di capire con largo anticipo il valore<br />

del dato, caposaldo dell’industria 4.0.<br />

Pioniere della trasformazione digitale<br />

sperimentata direttamente con l’applicazione<br />

del modello Connected Enterprise<br />

sulla propria realtà, Rockwell Automation<br />

è presente a SPS con tecnologie<br />

e approcci all’avanguardia che ne<br />

fanno il partner ideale per chi ha deciso<br />

o sta intraprendendo un percorso<br />

di innovazione.<br />

Indipendentemente dallo stadio nel<br />

quale si trova l’azienda, Rockwell Automation<br />

è in grado, con un approccio<br />

a 360 gradi, di accompagnarla nel<br />

proprio percorso di digitalizzazione e<br />

di adeguamento ai nuovi paradigmi<br />

della smart factory. Analogamente anche<br />

per la propria partecipazione a SPS<br />

<strong>2018</strong> l’ottica adottata da Rockwell Automation<br />

è grandangolare, con il disegno<br />

di un percorso guidato che porta i<br />

visitatori a toccare con mano le soluzioni<br />

e a percorrere un tour reale e vir-<br />

tuale attraverso l’innovazione.<br />

L’Area Digital District ospita le soluzioni<br />

più all’avanguardia per l’analisi dei<br />

dati e per la collaborazione tra i team.<br />

Qui di seguito alcuni esempi:<br />

FactoryTalk Analytics Platform - Una<br />

nuova piattaforma scalabile di analisi<br />

per applicazioni IIoT che permette di<br />

fruire di dati utili al momento giusto e<br />

nel posto giusto, per un processo decisionale<br />

tempestivo e contestualizzato:<br />

analisi ad hoc, analisi avanzate sulla<br />

base di dati più o meno strutturati<br />

che provengono da qualsiasi sorgente<br />

dati presente in azienda, aggregazione<br />

intelligente di dati correlati, generazione<br />

di dashboard intuitivi e condivisibili<br />

con funzionalità di drill down e<br />

molto altro ancora.<br />

FactoryTalk TeamONE App - L’applicazione<br />

per smartphone IOS e Android<br />

per incrementare la produttività dei<br />

team che su tale base possono collaborare<br />

e condividere le conoscenze, visualizzare<br />

in tempo reale la diagnostica<br />

di produzione, interagire con gli allarmi<br />

delle macchine e con i dispositivi<br />

per la risoluzione dei problemi con significativa<br />

riduzione dell’MTTR (tempo<br />

medio di riparazione).<br />

FactoryTalk Analytics for Devices - Permette<br />

di identificare in modo proattivo<br />

lo stato di salute dei dispositivi aiutando<br />

così a evitare costosi costi fermo<br />

macchina e a migliorare la produttività.<br />

Tramite semplice connessione all’alimentazione<br />

e alla rete locale del sistema<br />

di controllo il dispositivo intelligente,<br />

è in grado di fornire analisi nel<br />

giro di pochi minuti.<br />

Uno stand dove l’innovazione<br />

è a portata di mano<br />

Tre wall interattivi che offrono una panoramica<br />

dell’approccio Connected Enterprise<br />

di Rockwell Automation nelle<br />

diverse applicazioni industriali. A orchestrare<br />

il tutto, una Control Room<br />

che permette di toccare con mano le<br />

60 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

FactoryTalk Analytics Platform per applicazioni IIoT<br />

funzionalità innovative della tecnologia<br />

ThinManager che raccoglie i dati<br />

in tempo reale da diverse sorgenti (telecamera,<br />

desktop di un PC, client di<br />

un applicativo scada o di un pannello<br />

operatore tramite VNC…) e li invia<br />

a un terminale thin client che li rende<br />

visibili in una schermata di insieme. La<br />

schermata è suddivisa in diversi riquadri,<br />

ciascuno relativo ad una fonte di<br />

dati, è assolutamente personalizzabile<br />

a seconda del profilo utente ed è accessibile<br />

da terminale, tablet, smartphone<br />

o dispositivi per la realtà virtuale (HoloLens).<br />

Con i dispositivi mobili è possibile<br />

attivare la funzionalità di mobilità<br />

che permette all’operatore, ad esempio<br />

su linea con quattro stazioni con<br />

PLC, di configurare una visione dei dati<br />

che cambia in funzione dell’avvicinarsi<br />

dell’operatore a una delle stazioni.<br />

Grazie alla disponibilità allo stand<br />

dei dispositivi per la realtà mista, Microsoft<br />

HoloLens, i visitatori hanno la<br />

possibilità di sperimentare questa tecnologia,<br />

fare un tour virtuale e vedere<br />

le informazioni che cambiano a seconda<br />

dell’applicazione verso la quale viene<br />

rivolto lo sguardo in una interazione<br />

completa con i 3 wall.<br />

Sempre nell’ottica di una maggiore efficienza<br />

e ottimizzazione della produzione<br />

è possibile vedere in azione il sistema<br />

di convogliamento intelligente MagneMotion<br />

integrato a un robot Fanuc.<br />

MagneMotion e il sistema di trasporto<br />

intelligente iTRAK rappresentano due<br />

fiori all’occhiello delle tecnologie motion<br />

di Rockwell Automation. Tali sistemi<br />

non prevedono catene, cinghie e ingranaggi<br />

a rotazione tipici dei sistemi<br />

tradizionali e utilizzano la tecnologia<br />

di controllo indipendente dei carrelli e<br />

semplici profili software che consentono<br />

di effettuare cambi di formato con<br />

la semplice pressione di un pulsante. La<br />

maggiore velocità e la grande flessibilità<br />

rendono questi sistemi ideali per<br />

le applicazioni nelle industrie medicali,<br />

di assemblaggio, farmaceutica, packaging<br />

e altre ancora.<br />

Allo stand è possibile inoltre scoprire<br />

le nuove funzionalità safety di Kinetix<br />

5700 e dei controllori ControlLogix<br />

5580 L8. Da non trascurare inoltre gli<br />

innovativi Compact Guard Logix 5380,<br />

migliorati grazie a safety I/O a bordo<br />

macchina che possono essere collegati<br />

direttamente o tramite adapter alla<br />

CPU. Caratterizzati da performance infinitamente<br />

più veloci, permettono di<br />

ridurre il tempo di reazione della parte<br />

sicurezza e di avvicinare le barriere alla<br />

macchina con conseguente notevole<br />

risparmio dello spazio occupato.<br />

Per il settore Life Science sarà possibile<br />

osservare i PanelViewPlus7 che, con<br />

la nuova versione 10.0 di FTView ME,<br />

sono conformi alla certificazione 21<br />

CFR Part11 (electronic signatures and<br />

records), senza l’ausilio di PC esterni,<br />

oppure i nuovi PowerFlex 775T, Mobile<br />

View, VersaView 5000 e PanelView<br />

5000.<br />

Rockwell Automation è anche presente<br />

nelle Tavole Rotonde e nei Convegni<br />

Scientifici a corollario dell’esposizione.<br />

In particolare si segnalano: “Fil<br />

Rouge Know How 4.0 - Automazione<br />

industriale innovativa per vocazione:<br />

le sfide del futuro per uomo e tecnologia”,<br />

in cui Fabrizio Scovenna , presidente<br />

di Anie Automazione e Country<br />

Sales Director Italian Region di<br />

Rockwell Automation presenterà i dati<br />

di settore; “Intelligenza artificiale:<br />

visione e connettività per la Digital<br />

Transformation”, durante il quale Mauro<br />

Galano illustrerà il valore di Analytics<br />

scalabili perapplicazioni IIOT); “Le<br />

sfide dell’automazione: efficienza e<br />

flessibilità”, che vedrà la presentazione<br />

di Riccardo Guaglio sull’evoluzione<br />

delle macchine automatiche; “Costruire<br />

competenze per l’industria del futuro”,<br />

in cui Roberto Motta darà un’introduzione<br />

alla EY Digital Academy: e<br />

infine la tavola rotonda con il Fil Rouge<br />

Digital - Digital&IIoT: il ruolo delle<br />

tecnologie digitali nell’innovazione di<br />

processo e di prodotto, a cui siederà<br />

ancora una volta Roberto Motta. l<br />

FactoryTalk<br />

TeamONE App,<br />

l’applicazione<br />

per smartphone<br />

IOS e Android<br />

ThinManager<br />

raccoglie i dati in<br />

tempo reale da<br />

diverse sorgenti<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 61


Automazione/Strumentazione<br />

Intelligenza a bordo<br />

Protagonista<br />

internazionale nel settore della<br />

sensoristica evoluta e tra i più<br />

importanti produttori di dispositivi<br />

per la lettura di codici a<br />

barre, la sicurezza e l’elaborazione<br />

di immagini, Wenglor Sensoric<br />

annuncia la propria presenza<br />

a SPS IPC Drives Italia <strong>2018</strong>.<br />

Le sue soluzioni trovano ampio<br />

riscontro pressoché in tutti gli<br />

ambiti industriali, tra cui pharma<br />

and beauty, packaging, food<br />

and beverage, meccanica, recupero<br />

e riciclo, tessile, cartotecnica,<br />

stampa ecc.<br />

Il reparto interno di ricerca e<br />

sviluppo, gli investimenti continui<br />

nell’innovazione e una politica<br />

di acquisizione diretta all’estensione<br />

del proprio portafoglio<br />

permettono a Wenglor di anticipare<br />

la domanda generata dal<br />

mercato. Introdotta ufficialmente<br />

alla fine dello scorso anno, la<br />

famiglia PNG //smart integra in<br />

un unico dispositivo ben cinque<br />

diversi principi di funzionamento:<br />

a riflessione con o senza soppressione<br />

di sfondo, a barriera<br />

catarifrangente con o senza riconoscimento<br />

del trasparente e<br />

a barriera fotoelettrica unidirezionale.<br />

A ciò si aggiungono le<br />

dimensioni miniaturizzate di appena<br />

32x16x12 mm e un peso di<br />

4 g, caratteristiche che rendono<br />

questi dispositivi adatti ad essere<br />

installati in ogni dove, perfino<br />

su organi in movimento, quali,<br />

ad esempio,<br />

bracci robotizzati.<br />

I sensori<br />

PNG//smart sono<br />

disponibili<br />

nelle versioni<br />

IP67/IP68 e<br />

range di temperatura esteso<br />

da -v40°C a +60°C. A bordo<br />

si trova un’interfaccia per la comunicazione<br />

IO-Link che, unitamente<br />

alle funzionalità software<br />

disponibili, può essere utilizzata<br />

per fare condition monitoring<br />

e manutenzione predittiva.<br />

Presso lo stand Wenglor, nell’ampia<br />

panoramica dei prodotti e-<br />

sposti sarà possibile sperimentare<br />

il funzionamento dei dispositivi<br />

weCat 2D/3D attraverso alcune<br />

dimostrazioni pratiche. La<br />

famiglia weCat si compone di 81<br />

modelli e al momento rappresenta<br />

la più estesa gamma di sensori<br />

per il rilevamento in tempo<br />

reale di profili 2D e 3D. Utilizzando<br />

la tecnologia laser, i sensori<br />

weCat possono essere impiegati<br />

per la misurazione di oggetti<br />

a 360°, per il controllo della<br />

posizione (ad esempio in applicazioni<br />

a bordo macchina), per<br />

l’ispezione superficiale ad alta<br />

precisione e in svariate altre<br />

applicazioni di controllo qualità<br />

e rilevamento profili. Una delle<br />

più importanti caratteristiche<br />

di questi sensori è la loro capacità<br />

di mantenere le prestazioni al<br />

top indipendentemente dalla lucentezza,<br />

dal colore e dalla consistenza<br />

dell’oggetto. L’ampiezza<br />

del campo di misura arriva a<br />

1.350 mm e la precisione è spinta<br />

al micron.<br />

La famiglia weCat offre ampia libertà<br />

di comunicazione attraverso<br />

la disponibilità di interfacce<br />

IO-Link, Profinet, Ethernet/IP,<br />

EtherCAT, che di fatto la rendono<br />

adeguata ai paradigmi della<br />

smart manufacturing.<br />

Wenglor Sensoric Italiana non<br />

mancherà di esporre altri prodotti<br />

della sua vasta offerta, come i sistemi<br />

weQube, vere e proprie machine<br />

vision impiegabili per il controllo<br />

qualità ed il riconoscimento<br />

di oggetti, ai quali verrà dedicato<br />

un corner, oppure i sensori<br />

weFlux2 per la misurazione combinata<br />

di temperatura e flusso.<br />

La scelta espositiva di Wenglor,<br />

presso il padiglione 3 - stand<br />

C051-E051, è orientata all’open<br />

space per agevolare l’accesso ai<br />

visitatori, costruttori di macchine,<br />

end-user e a tutti coloro che<br />

vorranno toccare con mano le soluzioni<br />

esposte.<br />

Sensore PNG//smart<br />

62 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

Strumentazione di processo made in Italy<br />

Oltre 30.000 fra dirigenti di top e middle<br />

management rendono Achema l’hub<br />

di comunicazione dell’industria di processo,<br />

il luogo da cui partono le tendenze<br />

tecnologiche del settore, in cui<br />

si prendono decisioni per gli investimenti<br />

e in cui vengono avviate nuove<br />

relazioni.<br />

È in tale contesto che Valcom® e Spriano®<br />

aderiscono nuovamente ad Achema<br />

per l’edizione del <strong>2018</strong>, ma con una novità:<br />

i due esponenti tutti italiani della<br />

strumentazione di processo, si presenteranno<br />

per la prima volta riuniti, insieme<br />

allo storico brand di valvolistica<br />

Mec-Rela®, sotto un’unica insegna,<br />

quella del giovane gruppo Terranova®.<br />

Risale infatti solo a gennaio 2017, la<br />

costituzione del gruppo Terranova che<br />

si proietta sul mercato dell’automazione<br />

con lo sviluppo di nuove tecnologie<br />

in joint venture con la piattaforma<br />

tecnologica 3-Fase, in partecipazione<br />

con l’Università La Sapienza di Roma.<br />

Terranova si propone l’obiettivo di offrire<br />

un grande portfolio di soluzioni<br />

per tutte le tipologie di industrie<br />

di processo, garantendo la creatività,<br />

professionalità ed esperienza dimostrata<br />

negli anni dai singoli brand che<br />

la compongono.<br />

Con un ricco bagaglio di conoscenze<br />

nel campo dell’oil & gas e non solo,<br />

il gruppo non poteva mancare all’appuntamento<br />

clou delle aziende leader<br />

di settore a livello mondiale. Achema<br />

è la piattaforma che individua nuove<br />

prospettive, facilita il dialogo tra produttori<br />

e utilizzatori, e mobilita le sinergie<br />

per essere sempre più aggiornati<br />

e non lasciarsi sfuggire alcuna occasione.<br />

Spiral Jet Mill solutions<br />

for production needs<br />

2<br />

It’s available in two configurations, cosmetic/chemical and<br />

pharmaceutical, to better-fit different requirements.<br />

1<br />

The ProMill-8 jet mill is desi<br />

gned for production needs. The<br />

typical batch sizes is between<br />

2kg and 1000kg.<br />

3<br />

All FPS jet mills may be easily<br />

integrated into FPS isolators to<br />

allow the process of very high<br />

active or sterile products.<br />

Visit FPS at ACHEMA<br />

stand 6D33<br />

Containment, Milling and Micronization<br />

WWW.FPS-PHARMA.COM - INFO@FPS-PHARMA.COM - PH +39 031 543429<br />

Containment, Milling and Micronization<br />

Febbraio/Marzo <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 63


Strumentazione<br />

Visione e controllo industriale:<br />

innovazioni in mostra<br />

A SPS Italia e a Ipack Ima, Cognex presenta alcuni<br />

sistemi e prodotti inediti per la visione industriale<br />

e la lettura dei codici a barre.<br />

Sia a SPS IPC Drives, dal 22<br />

al 24 maggio a Parma, sia<br />

ad Ipack Ima, dal 29 maggio<br />

al 1° giugno a Milano,<br />

Cognex Corporation esporrà<br />

prodotti innovativi e soluzioni<br />

inedite per il mondo della visione<br />

e del controllo industriale.<br />

Innovativo e già disponibile per il<br />

mercato italiano è il lettore di codici<br />

a barre fisso DataMan 470, che<br />

è il veloce e potente mai prodotto<br />

re velocità rispetto ai lettori tradizionali.<br />

“Le linee di produzione industriale<br />

viaggiano a velocità sempre maggiori<br />

e il nuovo DataMan 470 è in<br />

grado di leggere i codici più difficili<br />

alle stesse velocità senza nessun<br />

problema”, ha evidenziato Giuliano<br />

Collodel, Regional Sales Manager<br />

Italy, Iberia & MEA di Cognex.<br />

Alle manifestazioni fieristiche primaverili<br />

Cognex presenterà un’innovazione<br />

davvero importante.<br />

I lettori fissi DataMan delle serie<br />

360, 150/260, 70 e 50, ma anche<br />

i lettori portatili DataMan serie<br />

8050HD/HDX, sono ora dotati di<br />

un corpo isolante per proteggere le<br />

componenti sensibili dalle scariche<br />

elettrostatiche (ESD-safe).<br />

Torsten Zöller, European Senior Mardall’azienda.<br />

Sviluppato per linee<br />

manifatturiere e logistiche ad alta<br />

velocità e produttività, DataMan<br />

470 applica una nuova tecnologia<br />

di imaging, attualmente in attesa<br />

di brevetto, che permette di gestire<br />

applicazioni complesse.<br />

Si tratta della tecnologia High Dynamic<br />

Range Plus (HDR+), che migliora<br />

la qualità delle immagini di<br />

codici 1D e 2D, oltre a permettere<br />

una più ampia copertura e maggio-<br />

64 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

keting Manager di Cognex, ha sottolineato<br />

come “le scariche elettrostatiche<br />

possano arrecare danni<br />

agli strumenti elettronici, causare<br />

esplosioni o incendi in ambienti<br />

infiammabili e portare alla perdita<br />

di dati”.<br />

I lettori di codici a barre ESD-safe<br />

di Cognex uniscono una struttura<br />

in particolare plastica isolante a<br />

una guaina antistatica per le parti<br />

ottiche così da prevenire costosi<br />

danni ai componenti.<br />

I lettori di codici a barre fissi DataMan<br />

inoltre offrono tassi di lettura<br />

ineguagliati, grazie ad algoritmi<br />

per la lettura dei codici 1D e 2D più<br />

complicati e compromessi. I lettori<br />

portatili DataMan serie 8050 HD/<br />

HDX sono stati creati per un’efficace<br />

decodifica di codici DPM 2D e<br />

codici a barre 1D. La robusta custodia<br />

isolante assicura protezione<br />

dalle scariche elettrostatiche anche<br />

negli ambienti lavorativi più severi.<br />

Cognex ha introdotto sul mercato<br />

il nuovo verificatore DataMan 8072<br />

per l’analisi di codici Direct Part<br />

Mark (DPM).<br />

A Parma e a Milano verrà mostrato<br />

come DataMan 8072V consenta di<br />

certificare la qualità e la leggibilità<br />

dei codici DPM testandone la performance<br />

confrontandoli con parametri<br />

qualitativi prefissati – compresi<br />

fattori ottici e di formattazione<br />

che potrebbero inficiarne la leggibilità<br />

– e assegnando a ciascun codice<br />

un “voto” per consentire il raggiungimento<br />

di standard fissati ed il rispetto<br />

delle norme industriali.<br />

Essendo l’unico verificatore di codici<br />

DPM con illuminazione a 30°, 45°<br />

e 90°, il DataMan 8072V è facilitato<br />

nella verifica di codici su superfici<br />

strutturate, ricurve o addirittura<br />

incassate, ed è l’unico verificatore<br />

disponibile che rispetti gli standard<br />

ISO/IEC TR 29158 (AIM DPM).<br />

Cognex espone a SPS IPC Drives a<br />

Parma dal 22 al 24 maggio al padiglione<br />

6 stand A012 e a Ipack Ima<br />

a Milano dal 29 maggio al 1° giugno<br />

al padiglione 7 stand B81.<br />

Nuovi standard per la lettura<br />

di codici a barre<br />

Sviluppato per linee manifatturiere<br />

e logistiche ad alta velocità<br />

e produttività, DataMan 470 è<br />

il lettore più veloce e più potente<br />

mai prodotto dall’azienda. DataMan<br />

470 applica una nuova tecnologia<br />

di imaging, attualmente<br />

in attesa di brevetto, che permette<br />

di gestire applicazioni complesse<br />

quali la tracciabilità di componenti<br />

di automobili, l’identificazione<br />

di pneumatici o la gestione di<br />

bagagli all’aeroporto.<br />

Si tratta della tecnologia High Dynamic<br />

Range Plus (HDR+), che migliora<br />

la qualità delle immagini di codici 1D<br />

e 2D, oltre a permettere una più ampia<br />

copertura e maggiore velocità rispetto<br />

ai lettori tradizionali.<br />

DataMan 470 è in grado di leggere<br />

codici a basso contrasto e molto<br />

piccoli, illeggibili per altri strumenti,<br />

e copre aree d’ispezione più<br />

ampie con meno telecamere, permettendo<br />

maggiori variazioni nel<br />

processo di produzione e minori costi<br />

per la struttura.<br />

“Cognex è orgogliosa di poter introdurre<br />

questa rivoluzionaria tec-<br />

DataMan 470<br />

è il lettore più<br />

veloce e potente<br />

mai prodotto<br />

dall’azienda<br />

Da sinistra:<br />

Giuliano<br />

Collodel,<br />

Regional Sales<br />

Manager Italy,<br />

Iberia & MEA,<br />

e Torsten Zöller,<br />

European Senior<br />

Marketing<br />

Manager di<br />

Cognex<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 65


Strumentazione<br />

Lettore<br />

di codici a barre<br />

ESD-safe<br />

nologia che fissa un nuovo standard<br />

per efficacia di lettura di codici<br />

a barre e per facilità d’installazione”,<br />

afferma Carl Gerst, Vice<br />

Presidente Senior per i Prodotti per<br />

Lettura di Codici a Barre di Cognex.<br />

Verificatore DataMan<br />

8072 per l’analisi di codici<br />

Direct Part Mark (DPM)<br />

L’intelligenza della visione<br />

Una migliore qualità della verifica<br />

Il DataMan 8072V è dotato di un processore<br />

ultra-rapido e una fotocamera<br />

ad alta risoluzione per leggere e<br />

valutare anche i codici più difficili.<br />

Essendo l’unico verificatore di codici<br />

DPM con illuminazione a 30°, 45°<br />

e 90°, il DataMan 8072V è facilitato<br />

nella verifica di codici su superfici<br />

strutturate, ricurve o addirittura<br />

incassate, ed è l’unico verificatore<br />

disponibile che rispetti gli standard<br />

ISO/IEC TR 29158 (AIM DPM).<br />

Questo verificare accoppia una grande<br />

ergonomia alla comprovata alta<br />

tecnologia Cognex e un software<br />

per valutare velocemente ed efficacemente<br />

anche i codici più difficili.<br />

La capacità di decodifica ad alta<br />

velocità unita a efficaci algoritmi<br />

di valutazione permettono risultati<br />

dettagliati e ripetibili.<br />

“DataMan 8072 stabilisce un nuovo<br />

standard particolarmente elevato<br />

per la verifica di codici a barre”,<br />

afferma Gerst. “In questo modo<br />

proponiamo al mercato un’ampia<br />

gamma di soluzioni potenti ed<br />

affidabili per qualunque codice su<br />

etichetta o DPM, anche in ottemperanza<br />

a norme e requisiti per la<br />

qualità dei codici a barre in continua<br />

evoluzione”.<br />

In aggiunta al verificatore Data-<br />

Man 8072, Cognex affianca una linea<br />

completa per l’analisi di codici<br />

1D e 2D della Webscan, Inc., acquisita<br />

da Cognex nel 2016. l<br />

Cognex Corporation progetta,<br />

sviluppa, produce e commercializza<br />

una vasta gamma<br />

di prodotti basati sulla visione,<br />

che utilizzano le tecnologie<br />

dell’intelligenza artificiale<br />

(AI) rendendoli prossimi<br />

alle capacità umane di prendere<br />

decisioni sulla base di<br />

ciò che si vede.<br />

Tra i prodotti Cognex, sistemi<br />

di visione, sensori di visione<br />

e lettori di codici a barre usati<br />

in siti produttivi e centri di<br />

distribuzione in tutto il mondo<br />

con i quali si eliminano difetti<br />

di produzioni ed errori di<br />

spedizione.<br />

Cognex è leader mondiale<br />

dei sistemi di visione industriale.<br />

Fondata nel 1981, la<br />

società ha venduto oltre 1,5<br />

milioni di prodotti di visione,<br />

realizzando ricavi cumulativi<br />

superiori a 5 miliardi di dollari.<br />

Oltre alla sede principale<br />

a Natick, Massachusetts, U-<br />

sa, Cognex conta filiali e distributori<br />

nelle Americhe, Europa<br />

e Asia.<br />

66 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

Generare dati preziosi per il processo<br />

In occasione di SPS IPC Drives, in programma a Fiere di Parma dal<br />

22 al 24 maggio, sarà possibile scoprire come Endress+Hauser può<br />

supportare l’implementazione dell’Industry 4.0. Sensori intelligenti,<br />

soluzioni e servizi e relative applicazioni concrete mostreranno che<br />

l’azienda è “Industry 4.0 ready”. Oltre alla digitalizzazione, saranno<br />

al centro dell’attenzione prodotti e soluzioni innovative.<br />

Anche in ambito sicurezza Endress+Hauser avrà molte novità da presentare<br />

ai visitatori che potranno apprezzare le funzionalità della<br />

tecnologia Heartbeat e il sensore di temperatura TrustSens con il<br />

suo innovativo sistema di autotaratura. Sarà possibile valutare inoltre<br />

possibili applicazioni del nuovo misuratore di portata ottimizzato<br />

per costo e prestazioni come il Picomag. Questo nuovo dispositivo<br />

intelligente, dalle dimensioni tascabili, offre funzionalità per<br />

la massima integrazione di sistema grazie alla connessione Bluetooth,<br />

il collegamento I/O link e l’uscita in corrente a un prezzo molto<br />

interessante.<br />

Endress+Hauser mira a offrire nuove opportunità di valore attraverso<br />

Industry 4.0, collaborando con i nostri clienti per aumentare la<br />

disponibilità, la sicurezza e l’efficienza degli impianti.<br />

Monitoraggio dei dati<br />

E se i dispositivi degli utilizzatori avessero il loro polso, il loro battito?<br />

Direbbero del loro stato di salute, di quanto sono affidabili e<br />

cosa si può fare per aumentare le prestazioni dei processi. Heartbeat<br />

Technology dà vita ai dispositivi: fornisce la diagnosi, verifica<br />

le prestazioni e monitora tutti i dati di processo per le strategie di<br />

manutenzione predittiva e ottimizzazione dei processi.<br />

operare in sicurezza, inclusa la manutenzione. Le caratteristiche:<br />

• Industry 4.0 Ready con server WLAN, Web e OPC UA integrato e<br />

nuovi parametri diagnostici di processo e che rendono il punto di<br />

misura pronto per l’Industry 4.0 e adatto per il futuro;<br />

• proprietà di sicurezza industriale integrata che garantisce un’elevata<br />

sicurezza di processo e dei prodotti;<br />

• Heartbeat Technology che riduce i costi di manutenzione e aumenta<br />

la sicurezza semplicemente testando le apparecchiature senza<br />

doverle rimuovere dal processo ed estendendo i cicli di taratura.<br />

Strumenti radar<br />

Alla domanda su quale sia la giusta frequenza di emissione del radar<br />

per la misura di livello, l’azienda risponde con 113GHz. Questa<br />

è infatti la somma di tutte le frequenze di emissione di cui dispone<br />

nella gamma dei misuratori di livello radar: ogni applicazione ha<br />

la sua frequenza di emissione ideale. Con Micropilot FMR60, FMR62<br />

e FMR67 Endress+Hauser completa la gamma di strumenti radar. La<br />

nuova serie è stata sviluppata secondo IEC 61508 e soddisfa quindi<br />

i più elevati requisiti di sicurezza. Inoltre, il nuovo Micropilot FMR-<br />

6x costituisce la prima generazione di dispositivi radar per la misura<br />

di livello in grado di supportare l’Heartbeat Technology.<br />

Produzione di tubazioni preisolate flessibili e rigide per teleriscaldamento,<br />

impianti idro-termico-sanitari, impianti biogas. Tubazioni flessibili in acciaio inox<br />

per trasporto in sicurezza di sostanze nocive, idrocarburi e per scambio termico.<br />

BRUGG PIPE SYSTEMS srl<br />

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DN 40 / 50 / 100<br />

PN 10<br />

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Proline 300/500 è sinonimo di misura della portata ottimizzata<br />

per il settore industriale di destinazione, per un’ampia gamma<br />

di applicazioni e prestazioni migliorate, grazie al concetto Simply<br />

Smart che consente di pianificare in modo semplice e rapido e di<br />

Teleriscaldamento<br />

Tubazioni di sicurezza<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 67


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Settimo Giorno<br />

Mostre<br />

Impressionismo e avanguardie.<br />

Capolavori dal Philadelphia<br />

Museum of Art<br />

Milano, Palazzo Reale<br />

Dall’8 marzo al 2 settembre <strong>2018</strong><br />

Marc Chagall, Nella notte, 1943 Claude Monet, Il sentiero riparato, 1873<br />

Nella magnifica cornice di Palazzo Reale<br />

di Milano, si tiene la mostra “Impressionismo<br />

e Avanguardie. Capolavori dal Philadelphia<br />

Museum of Art”, una selezione<br />

di 50 capolavori provenienti da uno dei<br />

più importanti e storici musei americani,<br />

un’occasione unica per ammirare opere dei<br />

più grandi pittori a cavallo tra Ottocento<br />

e Novecento nel loro periodo di massima<br />

espressione artistica, in un allestimento<br />

studiato per valorizzare ogni singola<br />

opera.<br />

Filadelfia è stata la capitale del collezionismo<br />

d’arte dalla metà dell’Ottocento e<br />

l’esposizione vuole essere il racconto di<br />

una storia che ha visto protagonista il suo<br />

museo ed i collezionisti che hanno contribuito<br />

al suo arricchimento. La mostra,<br />

è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura,<br />

Palazzo Reale e MondoMostreSkira<br />

e si inserisce nella linea espositiva<br />

“Musei del mondo a Palazzo Reale”,<br />

inaugurata nel 2015, che vede la realizzazione<br />

di mostre delle più importanti collezioni<br />

museali di tutto il mondo non sempre<br />

note al grande pubblico e non sempre<br />

accessibili.<br />

Opere di artisti celeberrimi come Pierre<br />

Bonnard, Paul Cézanne, Edgar Degas,<br />

Edouard Manet, Paul Gauguin, Claude Monet,<br />

Vincent van Gogh, Camille Pissarro,<br />

Pierre-Auguste Renoir fino alle sperimentazioni<br />

di Georges Braque, Vasily Kandinsky,<br />

Paul Klee, Henri Matisse, Marc Chagall,<br />

Constantin Brancusi, Pablo Picasso, passando<br />

per il surrealismo di Salvador Dalí e<br />

Joan Mirò. A questi si aggiungono i lavori<br />

di tre grandi artiste: Mary Cassatt, Marie<br />

Laurencin, Berthe Morisot.<br />

Per la mostra milanese sono state scelte<br />

cinquanta splendide opere, in un percorso<br />

affascinante: troviamo i luminosi paesaggi<br />

di Monet con, tra gli altri, Il sentiero riparato<br />

(1873) e Il ponte giapponese (1895),<br />

di Sisley con Le rive del Loing (1885), di<br />

Pissarro con Paesaggio (frutteto) (1892),<br />

di Cézanne con Le Quartier du Four, à Auvers-sur-Oise<br />

(ca.1873) e Paesaggio invernale,<br />

Giverny (1894), di de Vlaminck con<br />

La Senna a Chatou (ca.1908), di Soutine<br />

con Paesaggio, Chemin des Caucours, Cagnes-sur-Mer<br />

(ca.1924), di Dufy con Finestra<br />

sulla Promenade des Anglais, Nizza<br />

(1938). E imperdibili scene cittadine come<br />

I grands Boulevards (1875) di Renoir<br />

e Place du Tertre a Montmartre (ca.1912)<br />

di Utrillo.<br />

Sfilano poi magnifici ritratti come Ritratto<br />

di Isabelle Lemonnier (ca.1877) di Manet,<br />

Donna con collana di perle in un palchetto<br />

(1879) di Mary Cassatt, Ritratto di bambina<br />

(1894) di Berthe Morisot, Ragazza con<br />

gorgiera rossa (ca.1896), Ragazza che fa il<br />

merletto (ca.1906) e Bagnante (ca.1917-<br />

1918) di Renoir, Ritratto di Madame Cézanne<br />

(1885-1887) di Cézanne, Ritratto di<br />

Madame Augustine Roulin e la piccola Marcelle<br />

(1888) e Ritratto di Camille Roulin<br />

(1888) di van Gogh, Nudo femminile seduto<br />

(1908-1909), Uomo con violino (1911-<br />

1912), Donna e bambine (1961) di Picasso,<br />

L’ora del tè (donna col cucchiaio)<br />

(1911) di Metzinger, Uomo al balcone (ritratto<br />

del dottor<br />

Théo Morinaud)<br />

(1912) di Gleizes,<br />

Omaggio a<br />

Maillol (1917) di<br />

Bonnard, Donna<br />

seduta in poltrona<br />

(1920) di<br />

Matisse.<br />

E ancora indimenticabili<br />

composizioni<br />

di frutta<br />

e fiori come<br />

Natura morta con<br />

rose centifolia in un cestino (1886) di Gauguin,<br />

Natura morta con mazzo di margherite<br />

(1885) di van Gogh, Cesta di pesci<br />

(ca.1910) e Natura morta con piattodi frutta<br />

(1936) di Braque, Natura morta sul tavolo<br />

(1925) di Matisse.<br />

E sculture come L’atleta (1901-1904) di<br />

Rodin visivamente legata al Pensatore, che<br />

ritrae Samuel S. White III, tra i maggiori<br />

donatori del Museo, l’enigmatico Il giullare<br />

(1905) di Picasso, la bellissima scultura<br />

in pietra Il Bacio (1916) di Brancusi.<br />

Imperdibili opere come Marina in Olanda<br />

(1872) di Manet, La classe di danza<br />

(ca.1880) di Degas, Una sera di carnevale<br />

(1886) di Rousseau, Cerchi in un cerchio<br />

(1923) di Kandinsky, Carnevale al villaggio<br />

(1926) di Klee, Simbolo agnostico<br />

(1932) di Dalí, Pierrot con rosa (ca.1936)<br />

di Rouault, Nella notte (1943) di Chagall.<br />

Le collezioni d’arte moderna e impressionista<br />

– ci raccontano Jennifer Thompson<br />

e Matthewì Affron, conservatori del museo<br />

e curatori della mostra - sono uno dei<br />

fiori all’occhiello del Philadelphia Museum<br />

of Art. La loro peculiarità è che sono il risultato<br />

di donazioni, non solo di singole<br />

opere, ma di intere eccezionali raccolte caratterizzate<br />

dalla forte personalità dei collezionisti.<br />

Gli americani, ma in particolare<br />

gli abitanti di Philadelphia, sono stati<br />

tra i primi collezionisti dell’impressionismo,<br />

in gran parte grazie all’artista Mary<br />

Cassatt che ha a lungo abitato a Parigi e<br />

fatto da tramite tra i propri concittadini e<br />

i mercanti e gli artisti francesi.<br />

L’atmosfera intima e affascinante dei dipinti<br />

impressionisti era ideale per decorare<br />

le grandi residenze di questi imprenditori,<br />

che hanno poi donato le proprie opere<br />

al museo. Alexander Cassatt, fratello della<br />

pittrice e capo della Pennsylvania Railroad<br />

per primo acquistò opere di Manet,<br />

Monet, Degas e Pissarro, contagiando altri<br />

dirigenti che fecero a gara nell’acquisto di<br />

opere d’arte francesi. Frank Graham Thomson,<br />

successore di Cassatt, cercò di conoscere<br />

Monet, mentre la Cassatt lo portò<br />

nella galleria parigina di Paul Durand-Ruel,<br />

il più importante mercante d’arte impressionista<br />

dell’epoca. Thomson acquistò nel<br />

tempo dodici dipinti di Monet e altre opere<br />

impressioniste.<br />

(impressionismoeavanguardie.it)<br />

70 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Settimo Giorno<br />

Libri<br />

Divorare il cielo<br />

Paolo Giordano<br />

Einaudi<br />

Quei tre ragazzi che si tuffano in piscina,<br />

nudi, di nascosto, entrano come un vento<br />

nella vita di Teresa. Sono poco piú che<br />

bambini, hanno corpi e desideri incontrollati<br />

e puri, proprio come lei. I prossimi<br />

vent’anni li passeranno insieme nella<br />

masseria lí accanto, a seminare, raccogliere,<br />

distruggere, alla pazza ricerca<br />

di un fuoco che li tenga accesi. Al centro<br />

di tutto c’è sempre Bern, un magnete<br />

che attira gli altri e li spinge oltre il<br />

limite, con l’intensità di chi conosce solo<br />

passioni assolute: Dio, il sesso, la natura,<br />

un figlio.<br />

Le estati a Speziale per Teresa non passano<br />

mai. Giornate infinite a guardare la<br />

nonna che legge gialli e suo padre, lontano<br />

dall’ufficio e dalla moglie, che torna a<br />

essere misterioso e vitale come la Puglia<br />

in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono<br />

“quelli della masseria”, molte leggende<br />

li accompagnano, vivono in una specie<br />

di comune, non vanno a scuola ma sanno<br />

moltissime cose. Credono in Dio, nella<br />

terra, nella reincarnazione. Tre fratelli<br />

ma non di sangue, ciascuno con un padre<br />

manchevole, inestricabilmente legati<br />

l’uno all’altro, carichi di bramosia per<br />

quello che non hanno mai avuto. A poco<br />

a poco, per Teresa, quell’angolo di campagna<br />

diventa l’unico posto al mondo. Il<br />

posto in cui c’è Bern. Il<br />

loro è un amore estivo,<br />

eppure totale. Il desiderio<br />

li guida e li stravolge,<br />

il corpo è il veicolo<br />

fragile e forte della<br />

loro violenta aspirazione<br />

al cielo. Perché<br />

Bern ha un’inquietudine<br />

che Teresa non conosce,<br />

un modo tutto<br />

suo di appropriarsi delle<br />

cose: deve inghiottirle<br />

intere. La campagna<br />

pugliese è il teatro<br />

di questa storia che<br />

attraversa vent’anni e<br />

quattro vite. I giorni passati insieme a<br />

coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi,<br />

sgusciare montagne di mandorle, un<br />

anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà<br />

la sola a farlo. Perché il giro delle<br />

stagioni è un potente ciclo esistenziale, e<br />

la masseria il centro esatto dell’universo.<br />

(www.einaudi.it)<br />

La scomparsa di Stephanie Mailer<br />

Joël Dicker<br />

La nave di Teseo<br />

30 luglio 1994. La<br />

cittadina di Orphea,<br />

stato di New York, si<br />

prepara a inaugurare<br />

la prima edizione<br />

del locale festival<br />

teatrale, quando un<br />

terribile omicidio<br />

sconvolge l’intera<br />

comunità: il sindaco<br />

viene ucciso in<br />

casa insieme a sua<br />

moglie e suo figlio.<br />

Nei pressi viene ritrovato<br />

anche il cadavere di una ragazza,<br />

Meghan, uscita di casa per fare jogging.<br />

Il caso viene affidato e risolto da due giovani,<br />

promettenti, ambiziosi agenti, giunti<br />

per primi sulla scena del crimine: Jesse<br />

Rosenberg e Derek Scott.<br />

23 giugno 2014. Jesse Rosenberg, ora capitano<br />

di polizia, a una settimana dalla<br />

pensione viene avvicinato da una giornalista,<br />

Stephanie Mailer, la quale gli annuncia<br />

che il caso del 1994<br />

non è stato risolto, che la<br />

persona a suo tempo incriminata<br />

è innocente. Ma la<br />

donna non ha il tempo per<br />

fornire le prove, perché pochi<br />

giorni dopo viene denunciata<br />

la sua scomparsa.<br />

Che cosa è successo a Stephanie<br />

Mailer? Che cosa<br />

aveva scoperto? Se Jesse e<br />

Derek si sono sbagliati sul<br />

colpevole vent’anni prima,<br />

chi è l’autore di quegli omicidi?<br />

E cosa è davvero successo<br />

la sera del 30 luglio<br />

1994 a Orphea? Derek, Jesse<br />

e una nuova collega, la vicecomandante<br />

Anna Kanner, dovranno riaprire l’indagine,<br />

immergersi nei fantasmi di Orphea.<br />

E anche nei propri.<br />

(www.lanavediteseo.eu)<br />

Storie ribelli<br />

Luis Sepulveda<br />

Guanda<br />

I racconti di una lunga vicenda<br />

umana, politica e civile<br />

che ripercorrono oltre quarant’anni<br />

di storia personale<br />

e corale. Pagine in cui affiora<br />

di continuo il narratore di<br />

razza. Si affacciano in questo<br />

libro temi come l’amicizia<br />

– con Saramago, Soriano,<br />

Neruda e altri –, il ricordo dei<br />

maestri, l’impegno per l’ambiente,<br />

la lotta per la libertà<br />

e per la difesa degli ultimi.<br />

Storie ribelli si apre con<br />

il racconto dedicato alla memoria<br />

di Óscar Lagos Ríos, il<br />

più giovane della scorta che<br />

quel tragico giorno restò fino alla fine<br />

accanto al presidente Allende nel palazzo<br />

della Moneda, e si chiude con il testo<br />

scritto a caldo in occasione della morte di<br />

Pinochet. Nella prefazione Luis Sepúlveda<br />

rievoca il momento emozionante in cui<br />

gli viene finalmente restituita, dopo tanto<br />

tempo, la nazionalità cilena.<br />

(www.guanda.it)<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 71


In questo numero<br />

abbiamo parlato di…<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie:<br />

ABB........................................................................... 18, 21<br />

ACHEMA............................................................................ 24<br />

AFTON CHEMICAL............................................................... 22<br />

AIR LIQUIDE...................................................................... 16<br />

ALBASYSTEM......................................................................7<br />

ANALYTICA.......................................................................28<br />

AQUA ITALIA..................................................................... 12<br />

AUMA..............................................................................35<br />

AUTOMATION INSTRUMENTATION SUMMIT............................. 30<br />

B&R........................................................................... 45, 56<br />

BEA TECHNOLOGIES..........................................................41<br />

BRUGG PIPE SYSTEMS........................................................67<br />

BRUNO WOLHFARTH.........................................................13<br />

CENTRICA BUSINESS SOLUTIONS.......................................... 44<br />

CO.RA...............................................................................59<br />

COGNEX............................................................................. 64<br />

COVESTRO......................................................................... 16<br />

CSV LIFE SCIENCE...............................................................1<br />

EIOM................................................................................69<br />

ENDRESS+HAUSER.........................................................16, 67<br />

ENEA................................................................................ 12<br />

ENTHERA........................................................................... 40<br />

ESISOFTWARE..................................................................... 52<br />

FARMINDUSTRIA................................................................ 10<br />

FEDERCHIMICA................................................................... 20<br />

FLUORTECNO....................................................................15<br />

FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE......................... 34<br />

FPS - FOOD AND PHARMA SYSTEMS.............................. 20, 63<br />

FRISTAM...........................................................................29<br />

GIMATIC...........................................................................55<br />

GIUSTO FARAVELLI............................................................19<br />

HERMA............................................................................. 54<br />

INTERGEN.........................................................................14<br />

INTERPROGETTI EDITORI....................................................68<br />

ITALMATCH CHEMICALS....................................................... 22<br />

LANXESS........................................................................... 36<br />

MARCHESINI GROUP........................................................... 54<br />

MG2................................................................................. 18<br />

OLDHAM........................................................................... 50<br />

OMAC....................................................................... 3A COP.<br />

PANASONIC....................................................................... 52<br />

POMPE CUCCHI.................................................................31<br />

POMPETRAVAINI....................................................1A COP., 4<br />

PROCESS SERVICE..............................................................23<br />

PRUFTECHNIK.................................................................... 46<br />

PVS.......................................................................... 4A COP.<br />

R. STAHL..........................................................................49<br />

ROCKWELL AUTOMATION...................................................... 60<br />

SALVATORE ROBUSCHI.........................................................9<br />

SAMSON...........................................................................51<br />

SARMA IMPIANTI........................................................ 27, 32<br />

SICK....................................................................2A COP., 50<br />

SIMPOSIO AFI.................................................................... 30<br />

SOCOMEC........................................................................... 42<br />

SOLVAY.............................................................................. 14<br />

SWAN ANALITICA..............................................................22<br />

TERRANOVA....................................................................... 63<br />

TEXPACK...........................................................................17<br />

TMIP......................................................... BATTENTE 1A COP.<br />

TRIANNI........................................................................... 40<br />

VARISCO...........................................................................34<br />

WENGLOR SENSORIC........................................................... 62<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

NUMERO2<br />

APR/MAG<strong>2018</strong><br />

icfANNOIX<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Laura Beretta - www.studiopage.it<br />

TRADUZIONI: Studio Trevisan<br />

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via <strong>Maggio</strong>lino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax 031 4128181<br />

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integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Registrazione Tribunale di Milano n. 259 in data 07/05/2010<br />

Direttore Responsabile: Francesco Goi<br />

Finito di stampare il 17/05/<strong>2018</strong> presso Imprimart S.r.l.<br />

Piazza Martiri di Fossoli, 22 - 20832 Desio (MB)<br />

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completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo.<br />

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l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs. 196/2003, in virtù delle norme sul segreto<br />

professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />

72 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


A PARITA’ DI SERVIZIO<br />

SIAMO NOI<br />

CHE FACCIAMO<br />

L A DIFFERENZA<br />

GAP Analysis<br />

Risk Analysis<br />

Impact Assessment<br />

Stesura VMP/VPP<br />

Stesura URS/FS e HDS/SDS<br />

Stesura protocolli DQ, IQ, OQ, PQ<br />

Esecuzione protocolli<br />

Validation report<br />

Documenti precommissioning<br />

Protocolli FAT/SAT e revisione documentazione fornitori<br />

Sviluppo procedure operative standard (SOPs)<br />

Verifica GAMP e supporto a System Integrators<br />

Convalida SCADA/DCS<br />

Assessment FDA 21 CFR Part 11/Annex 11 EU GMP<br />

Valutazione ERES/Data Integrity<br />

Valutazione sistemi di controllo/automazione processi<br />

Valutazione aggiornamenti SCADA e DCS<br />

Supporto GAMP a fornitori automazione<br />

PVS srl e PVS Consulting Sagl<br />

erogano servizi a carattere GxP<br />

divenendo dei partner ideali ove il<br />

concetto di qualità è fondamentale<br />

prerogativa produttiva oltre che<br />

requisito regolatorio. Presenti sul<br />

territorio Italiano e Svizzero,<br />

“copriamo” il più ampio ventaglio di<br />

attività di Qualifica, Convalida e di<br />

taratura degli strumenti a impatto<br />

“critico” su impianti ed equipment di<br />

processo e laboratorio.<br />

PVS srl<br />

Process Validation Service<br />

SEDE OPERATIVA: Via Varese 6/b - 20037 Paderno Dugnano (MI)<br />

SEDE LEGALE: Viale De Gasperi 111 - 20017 Rho (MI)<br />

+39 02. 83.59.56.88 - info@pvsgroup.it www.pvsgroup.it<br />

PVS Consulting Sagl<br />

SEDE: Via San Gottardo 32 - 6830<br />

Chiasso (Svizzera) info@pvsgroup.ch<br />

www.pvsgroup.ch

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