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La Subfornitura 1 Gennaio e Febbraio 2018

La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano

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www.interprogettied.com<br />

Bimestrale - anno IX - n°1 gennaio/febbraio <strong>2018</strong><br />

POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POSTALE • 70% • L0/MI • COSTO COPIA € 8,00<br />

la ubfornitura<br />

Pag. 10<br />

UCIMU<br />

Il piano Impresa 4.0<br />

Pag. 22<br />

MECSPE<br />

I riflettori su tecnologie<br />

e competenze digitali<br />

Pag. 34<br />

POLYSOUDE<br />

Saldatura orbitale<br />

automatica<br />

SISTEMI DI FISSAGGIO<br />

MECCANICI<br />

Fastening<br />

SISTEMI<br />

Systems<br />

www.fixilombardia.it<br />

DI FISSAGGIO<br />

MECCANICI


<strong>La</strong> curiosità è la molla di ogni scoperta.<br />

Produzione molle in acciaio per tutte le applicazioni industriali,<br />

minuterie metalliche e particolari sagomati in filo e nastro.<br />

Via della Meccanica, 14<br />

37139 VERONA (Zona industriale Basson)<br />

Tel. +39 045 8510066 - Fax. +39 045 8510012<br />

molle@gardesano.it - gardesano.it


Mollificio Gardesano,<br />

intuito e passione<br />

L’attività del Mollificio Gardesano S.p.A. comprende<br />

la produzione di elementi elastici metallici,<br />

più comunemente chiamati molle e minuterie<br />

metalliche.<br />

Sorto nel 1953 per iniziativa di Ubaldi Bruno, il<br />

Mollificio Gardesano S.p.A. si è poi sviluppato,<br />

anche con l’apporto dal 1955 del figlio del fondatore,<br />

Ettore, fino a raggiungere le caratteristiche<br />

di piccola industria, con insediamento in sede più<br />

adeguata nel 1960.<br />

Nel 1981, in concomitanza con l’entrata in azienda<br />

di Ubaldi Carlo, nipote del fondatore Bruno, il<br />

Mollificio Gardesano S.p.A. si trasferiva nella<br />

nuova ed attuale sede, situata nella funzionale<br />

Z.i. “Basson” di Verona.<br />

L’azienda occupa mediamente 40 dipendenti su<br />

un area totale di 5.400 mq.<br />

Filosofia aziendale è il costante sviluppo tecnologico<br />

con l’inserimento di macchinari produttivi<br />

d’avanguardia e la conseguente possibilità di<br />

ampliare la propria gamma di prodotti.<br />

L’azienda è completamente disponibile a tutte<br />

le esigenze del Cliente, sia produttive che di tempistica,<br />

sia come consulenza per la definizione del<br />

progetto e di conseguenza dell’elemento elastico<br />

più adatto alle necessità del Cliente stesso.<br />

L’azienda è inoltre attenta anche ai continui<br />

sviluppi del mercato per quanto riguarda l’utilizzo<br />

di nuovi materiali e di nuove lavorazioni<br />

atte alla realizzazione di prodotti più affidabili e<br />

rispondenti alle esigenze ed agli standard richiesti<br />

dai commitenti.<br />

Sistema Qualità<br />

Con lo scopo di soddisfare le richieste sempre<br />

più esigenti della Clientela ed assicurare precisione<br />

ed affidabilità al processo produttivo, il<br />

Mollificio Gardesano S.p.A. si è dedicato allo<br />

sviluppo e alla realizzazione del progetto Qualità,<br />

ottenendo la Certificazione Aziendale, secondo<br />

la normativa di riferimento “UNI EN ISO 9001”.


Tagliati per la qualità<br />

Da 40 anni specialisti nel taglio di precisione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti.<br />

Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 3000 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 17.000.000 pezzi.<br />

L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello.<br />

Le procedure ed il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2008 certificate dall’ente tedesco Tüv.<br />

I principali settori che serviamo sono: automotive, arredo d’interni, gas domestico, pneumatica e oleodinamica, illuminazione, elementi strutturali<br />

e di movimentazione, sistemi di automazione, motori elettrici.<br />

Via dei vetrai, 2 • Chiari - BS • Tel. +39 030 713135 • Fax +39 030 7101075 • E-mail: info@chiaribruno.it • www.chiaribruno.it


SOMMARIO<br />

anno IX - n. 1 <strong>Gennaio</strong>/<strong>Febbraio</strong> <strong>2018</strong><br />

04 10<br />

18<br />

I fattori per rafforzare la crescita<br />

Il Piano Impresa 4.0 a sostegno di investimenti<br />

e formazione<br />

Medie imprese, cuore della manifattura italiana<br />

Se l’Industria 4.0 mette l’uomo al centro<br />

28 34<br />

Saldatura orbitale automatica per applicazioni pipe<br />

Sistemi di connessione per una grande opera<br />

38<br />

Storia di copertina<br />

• I fattori per rafforzare la crescita (F. Goi)...........4<br />

Editoriale<br />

• Buone premesse per consolidare<br />

la ripresa (F. Goi)...................................................9<br />

Attualità<br />

• Il Piano Impresa 4.0 a sostegno di investimenti<br />

e formazione...............................................................10<br />

• Notizie attualità.........................................................14<br />

• Medie imprese, cuore<br />

della manifattura italiana.........................................18<br />

Appuntamenti<br />

• Mecspe accende i riflettori su tecnologie<br />

e competenze digitali..........................................22<br />

• Notizie appuntamenti..........................................24<br />

• Simodec, in vetrina le macchine<br />

per la tornitura da barra.....................................26<br />

Macchine<br />

• Se l’Industria 4.0 mette l’uomo al centro.............28<br />

• Notizie macchine.....................................................30<br />

<strong>La</strong>vorazioni meccaniche<br />

• Notizie lavorazioni meccaniche.............................32<br />

Saldatura<br />

• Saldatura orbitale automatica<br />

per applicazioni pipe...........................................34<br />

Utensili<br />

• Notizie macchine utensili...................................36<br />

• Notizie utensili.....................................................37<br />

Componenti<br />

• Sistemi di connessione<br />

per una grande opera.........................................38<br />

• Notizie componenti..............................................40<br />

Software, automazione e strumentazione<br />

• Digitalizzare l’officina..........................................42<br />

• Notizie automazione/strumentazione.................44<br />

Materiali<br />

• Notizie materiali...................................................46<br />

Rubriche<br />

• Elenco inserzionisti..............................................48<br />

2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


Materiali <strong>La</strong>vorati:<br />

• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />

• Inconel628, Alloy, Monel<br />

• Acciai comuni da costruzione;<br />

• Acciai speciali;<br />

• Acciai automatici e leghe leggere;<br />

• Materiali plastici.<br />

<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />

• Tornitura da barra fino a Ф65<br />

• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />

• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />

• Produzione ingranaggi e dentatura<br />

• Piccoli assemblaggi di precisione<br />

F.lli Locatelli s.r.l.<br />

meccanica di precisione dal 1967<br />

Settori di sbocco:<br />

• Aeronautico e navale<br />

• Costruttori di macchine/impianti<br />

• Elettromeccanico<br />

• Illuminotecnica<br />

• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />

• Settore Petrolchimico<br />

• Valvole e piccoli gruppi premontati<br />

• Ruote dentate e ingranaggi<br />

• Medicale<br />

• Settore alimentare<br />

F.lli locatelli s.r.l.<br />

Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />

Info e contatti: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />

E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it


STORIA DI COPERTINA<br />

SISTEMI DI FISSAGGIO<br />

Fixi Lombardia, presente<br />

sul mercato da otto anni,<br />

nel 2017 ha ulteriormente<br />

migliorato il servizio<br />

attraverso l’efficienza del<br />

magazzino e delle consegne.<br />

I fattori per rafforzare la crescita<br />

di Francesco Goi<br />

Alla vigilia della fiera Fornitore<br />

Offresi di Erba, l’amministratore<br />

di Fixi Lombardia Antonio Caruso<br />

fa il punto sull’attività dell’azienda,<br />

gli sviluppi più significativi e i progetti<br />

per il <strong>2018</strong>.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Sig. Caruso, i risultati<br />

ottenuti nel 2017 hanno soddisfatto<br />

le Vostre aspettative?<br />

R. - Siamo soddisfatti, avendo conseguito<br />

un fatturato in linea con quello<br />

del 2016; grazie all’ottimizzazione<br />

della gestione interna siamo riusciti<br />

anche ad ottenere un significativo<br />

contenimento dei costi.<br />

Antonio Caruso,<br />

Amministratore<br />

di Fixi Lombardia<br />

Abbiamo infatti attuato una ridistribuzione<br />

delle funzioni, che ha consentito<br />

a ciascun dipendente di migliorare la<br />

focalizzazione sul proprio lavoro, sempre<br />

conservando l’interazione con i colleghi.<br />

L’ottimizzazione della logistica, degli<br />

acquisti e dei cosiddetti “costi nascosti”<br />

sono gli altri fattori che hanno<br />

inciso sul risparmio dei costi e il conseguente<br />

incremento della marginalità.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Sul piano produttivo,<br />

avete introdotto alcune novità<br />

significative?<br />

R. - Abbiamo potenziato la gamma dei<br />

prodotti in ottone, ossia gli inserti per<br />

materie plastiche.<br />

Pur conservando il nostro core business,<br />

che comprende inserti e rivetti filettati,<br />

viterie, attrezzature e perni a saldare,<br />

questo ampliamento di gamma ci ha permesso<br />

di conseguire un ottimo risultato.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Fixi Lombardia è<br />

presente sul mercato da otto anni e,<br />

in questo periodo, è cambiata notevolmente.<br />

In breve, chi eravate allora<br />

e chi siete oggi?<br />

Inserti in ottone<br />

per materie plastiche<br />

R. - Siamo partiti in tre persone occupandoci<br />

di tre prodotti di base; oggi<br />

siamo in otto e la gamma spazia dai<br />

prodotti standard (rivetti e inserti filettati,<br />

attrezzature autoaggancianti) fino<br />

ad arrivare ai nuovi prodotti quali i perni<br />

a saldare, la viteria e molti altri torniti<br />

e stampati, customizzati su richiesta<br />

del cliente.<br />

Per migliorare ulteriormente il servizio,<br />

abbiamo affrontato anche il discorso<br />

delle finiture superficiali: diversi clienti,<br />

per contenere i costi, hanno richiesto di<br />

sostituire l’acciaio inox con un materiale<br />

meno costoso sottoposto a diversi trattamenti<br />

superficiali.<br />

Nella nuova sede possiamo disporre di<br />

un magazzino più ampio, in cui disponiamo<br />

di circa 250 posti pallet contro<br />

i 40 di quando siamo partiti; possiamo<br />

avvalerci, inoltre, di un magazzino automatico<br />

da 7 tonnellate. Quindi, non è<br />

mancato l’impegno finanziario anche<br />

per il materiale pronto a stock.<br />

Nel corso del 2017 la fidelizzazione del<br />

cliente è stata migliorata anche realizzando<br />

il servizio con un nostro mezzo:<br />

oggi una serie di clienti dispone di un<br />

4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


servizio di consegna con cadenza settimanale,<br />

a prescindere dai quantitativi<br />

di materiali ordinati.<br />

L’operazione è stata rivolta soprattutto<br />

a consolidare il rapporto con i clienti<br />

che ci hanno seguito nel corso degli<br />

anni.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Pensate di ampliare<br />

ulteriormente l’offerta o di migliorare<br />

la specializzazione sui prodotti della<br />

gamma attuale?<br />

R. - Contiamo di migliorare ulteriormente<br />

la specializzazione lavorando<br />

sul grado qualitativo del prodotto e<br />

sulle finiture superficiali.<br />

Stiamo anche arricchendo l’offerta:<br />

quest’anno il catalogo è stato arricchito<br />

con gli inserti a corona utilizzati<br />

per realizzare le filettature nei tubi; gli<br />

inserti vengono fissati internamente<br />

in automatico in modo semplice ed<br />

evitano la saldatura del dado o della<br />

vite. È un prodotto che il mercato ci<br />

ha richiesto, che abbiamo inserito da<br />

poco e sta già ottenendo una buona<br />

affermazione.<br />

Normalmente lanciamo alcuni prodotti<br />

e, prima di introdurre ulteriori innovazioni,<br />

lasciamo trascorrere il tempo<br />

necessario perché il mercato ne possa<br />

apprezzare le caratteristiche qualitative.<br />

Non vogliamo “fare tutto”, ma arricchire<br />

progressivamente le nostre potenzialità,<br />

sempre tenendo presente il core<br />

business che ha ottenuto l’apprezzamento<br />

del mercato.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - A livello applicativo,<br />

nel corso degli anni, in quali<br />

ambiti avete raggiunto una presenza<br />

crescente?<br />

R - I nostri sono sistemi di fissaggio<br />

impiegati a 360° che non ci legano ad<br />

un comparto specifico: le applicazioni<br />

spaziano dall’automotive al settore<br />

ferroviario, dall’illuminazione all’arredamento,<br />

dall’edilizia alla carpenteria<br />

conto terzi, dall’elettronica al medicale.<br />

Ovunque siano presenti giunzioni di<br />

lamiera e sia necessario creare una<br />

filettatura lamiera-plastica o su metallo,<br />

con i nostri prodotti assicuriamo una<br />

buona soluzione di fissaggio.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come siete riusciti<br />

ad ottenere una buona presenza in<br />

ambiti così diversificatI?<br />

R. - Mediante il nostro ufficio marketing<br />

creiamo un primo contatto che ci<br />

dà modo di conoscere nuove aziende<br />

e le relative necessità.<br />

Sta ritornando a crescere la richiesta<br />

Bussole autofilettanti<br />

Bussole autofilettanti<br />

Applicazione degli inserti<br />

filettati nel settore tubi Inserti filettati per tubo<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5


STORIA DI COPERTINA<br />

di soluzioni particolari: spesso, risolvendo<br />

un problema mediante un prodotto<br />

tailor-made, si riesce ad affermare anche<br />

i prodotti standard.<br />

Lo scorso anno, affrontando efficacemente<br />

alcuni progetti tralasciati anche dalla<br />

concorrenza più affermata, abbiamo<br />

ottenuto un buon ritorno anche per lo<br />

standard.<br />

<strong>La</strong> nostra peculiarità è quella di non trascurare<br />

anche le applicazioni più strane,<br />

che possono rappresentare il punto di<br />

partenza per collaborazioni più ampie.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> – Anche il sito Internet<br />

è stato la base per contatti interessanti?<br />

R. – Sicuramente la disponibilità di un<br />

buon sito è stata importante: oltre al<br />

catalogo e alle schede tecniche, abbiamo<br />

Magazzino presso<br />

la sede di Fixi<br />

Lombardia<br />

di Merone (LC)<br />

inserito anche i filmati di applicazione<br />

che, molto spesso, indirizzano verso il<br />

sistema di fissaggio più adatto.<br />

Nel rispetto di una richiesta sempre più<br />

frequente, abbiamo riportato anche tutte<br />

le certificazioni, facilmente scaricabili<br />

dal sito.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Fixi Lombardia opera<br />

ancora soprattutto in Lombardia e nella<br />

Svizzera Italiana o ha ampliato i suoi<br />

orizzonti?<br />

R. - Lombardia e Canton Ticino sono<br />

tuttora le regioni in cui operiamo, con<br />

alcuni casi di internazionalizzazione per<br />

soddisfare le esigenze delle aziende che<br />

hanno sviluppato sedi produttive nell’Europa<br />

dell’Est (Polonia, Repubblica Ceca,<br />

Romania, Bulgaria, Ungheria, ecc.).<br />

Nelle altre regioni italiane ad operare<br />

sono le altre società del gruppo.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Un buon servizio<br />

assistenza è importante anche per un’azienda,<br />

come Fixi Lombardia, che non<br />

vende macchine, ma componentistica?<br />

R. - Ritengo che sia importante assistere<br />

il cliente, indipendentemente dal settore:<br />

anche la cosiddetta “visita di cortesia”,<br />

non determinata da una necessità urgente,<br />

aiuta a stabilire un rapporto umano e<br />

a consolidare la fiducia.<br />

Talvolta, prendendo un caffè con il cliente,<br />

si scoprono nuove interessanti opportunità<br />

per i nostri prodotti.<br />

<strong>La</strong> disponibilità a interagire con il mercato<br />

rappresenta un fattore che qualifica,<br />

anche perché è sempre più difficile trovare<br />

persone disposte ad attuare questo<br />

tipo di approccio.<br />

Io stesso sono abituato a girare molto,<br />

ritenendo che il mio ruolo richieda anche<br />

questa forma di disponibilità.<br />

Molti “costi nascosti” nascono dal fatto<br />

che non ci si capisce, mentre il contatto<br />

diretto spesso consente di superare<br />

questi ostacoli.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Oltre all’importanza<br />

legata ai diversi fattori citati, tuttora si<br />

registra anche una crescita tecnologicaapplicativa?<br />

R. - <strong>La</strong> crescita consiste nella possibilità<br />

di semplificare il nostro prodotto<br />

standard: sono frequenti i casi in cui la<br />

customizzazione del prodotto consente<br />

al cliente di semplificare il processo di<br />

produzione, ottenendo in tal modo un<br />

risparmio.<br />

Il tailor-made, pertanto, non sempre<br />

porta complessità: un trattamento termico,<br />

una zincatura, un certo tipo di<br />

lavorazione meccanica talvolta determinano<br />

semplificazioni.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Per concludere, quali<br />

sono gli obiettivi prioritari per l’anno<br />

appena iniziato?<br />

R. - Quest’anno, oltre a completare i progetti<br />

iniziati nel 2017, avremo un nuovo<br />

listino, che rappresenterà lo strumento<br />

di base per un maggior coinvolgimento<br />

dei rivenditori.<br />

6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


7


Automazione, Strumentazione, Sensori<br />

Milano<br />

In concomitanza con<br />

Milano<br />

Ad aprile <strong>2018</strong> torna SAVE Milano, mostra convegno verticale<br />

di una giornata dedicata ad automazione, strumentazione,<br />

sensoristica.<br />

Da quest’anno le opportunità per aziende e operatori triplicano,<br />

per la concomitanza con mcT Alimentare / Visione e Tracciabilità<br />

a coinvolgere il mondo delle tecnologie per il food & bev, per la<br />

logistica e l’identificazione automatica.<br />

SAVE dà appuntamento anche a Verona con il grande evento di<br />

due giorni di fine ottobre.<br />

Petrolchimico<br />

Alimentare<br />

Visione Petrolchimico<br />

Alimentare<br />

e Tracciabilità<br />

Supported by<br />

Il programma prevede:<br />

✔ quattro sessioni plenarie in contemporanea<br />

✔ una parte espositiva con più di cento aziende partecipanti<br />

✔ workshop, seminari, corsi di formazione<br />

✔ coffee-break e buffet offerti dagli sponsor<br />

✔ in esclusiva gratuitamente tutti i contenuti in PDF<br />

Aprile <strong>2018</strong><br />

Crowne Plaza Hotel - San Donato Milanese (MI)<br />

Organizzato da<br />

Partner ufficiale<br />

Registrazione<br />

gratuita per<br />

gli operatori<br />

professionali<br />

6<br />

edizioni di successo<br />

800<br />

operatori previsti<br />

+100<br />

aziende rappresentate<br />

4<br />

convegni plenari<br />

+15<br />

workshop<br />

www.exposave.com/milano


EDITORIALE<br />

di Francesco Goi<br />

BUONE PREMESSE PER CONSOLIDARE LA RIPRESA<br />

Come abbiamo sottolineato negli ultimi fascicoli de<br />

“<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong>” e confermiamo negli articoli di questo<br />

primo numero del <strong>2018</strong>, i diversi comparti della meccanica<br />

stanno proseguendo un trend favorevole che, in alcuni casi, ha<br />

consentito di raggiungere risultati pari a quelli del periodo ante-crisi.<br />

A questo buon andamento hanno contribuito anche le fiere di<br />

settore: sempre di più si sono imposte le manifestazioni dedicate<br />

ai diversi comparti del settore, mentre sono state meno brillanti<br />

quelle generaliste.<br />

Le aziende, infatti, nel corso di questi anni complessi, hanno<br />

focalizzato con maggiore attenzione i loro settori di riferimento<br />

e partecipano a quegli eventi che sono veramente in grado<br />

di rafforzare le posizioni raggiunte mediante un arricchimento<br />

del numero di contatti. Rispetto alle fiere generaliste, viene<br />

piuttosto privilegiata la partecipazione alle manifestazioni<br />

dedicate ai settori di sbocco, in cui c’è la possibilità di esporre<br />

a fianco dei propri clienti.<br />

Sul mercato italiano anche quest’anno le prime manifestazioni<br />

significative saranno Fornitore Offresi (Erba,15-17 febbraio)<br />

e Mespe (Parma, 22-24 marzo).<br />

L’efficacia di queste due manifestazioni è dimostrata dal fatto<br />

che si sono imposte e sono cresciute proprio negli anni post-crisi:<br />

questo è stato possibile poiché sono state in grado di applicare<br />

delle formule innovative, che hanno incontrato il favore<br />

di espositori e visitatori.<br />

Fornitore Offresi è nata proprio nel 2009 per soddisfare l’esigenza<br />

del distretto metalmeccanico territoriale di fare sistema e<br />

sviluppare le relazioni nell’ambito di una stessa filiera produttiva.<br />

Gli espositori non hanno portato in fiera soltanto le loro novità<br />

produttive, ma hanno avuto la possibilità di stabilire nuove<br />

relazioni commerciali attraverso una serie di incontri diretti<br />

con i potenziali clienti.<br />

Questa stessa formula è stata adottata anche da Mecspe che, nel<br />

corso degli anni, è diventata un appuntamento di riferimento per<br />

l’industria manifatturiera, con i suoi 12 saloni tematici che offrono<br />

al visitatore una panoramica completa su materiali, macchine<br />

e tecnologie innovative, con una particolare attenzione<br />

per i temi di Industria 4.0.<br />

Le informazioni diffuse in anteprima dagli organizzatori<br />

confermano un certo ottimismo anche per le edizioni<br />

di quest’anno: questo non stupisce perché entrambe le fiere,<br />

pur in presenza di un notevole numero di manifestazioni,<br />

talvolta eccessivo, sono riuscite a mantenere la cadenza annuale<br />

con un successo crescente.<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 9


ATTUALITÀ<br />

MACCHINE UTENSILI<br />

Oltre 250 aziende si sono<br />

riunite all’incontro di<br />

Ucimu sulla Legge<br />

di Bilancio <strong>2018</strong>, che<br />

proroga gli ammortamenti<br />

e aggiunge novità su<br />

uno dei temi chiave del<br />

momento: la formazione<br />

nelle competenze digitali.<br />

Il Piano Impresa 4.0<br />

a sostegno di investimenti<br />

e formazione<br />

Oltre 250 aziende hanno partecipato<br />

all’incontro “Le novità della<br />

Legge di Bilancio <strong>2018</strong>. Super,<br />

iper-ammortamento, formazione, ricerca,<br />

digitalizzazione”, organizzato da Ucimu<br />

- Sistemi per Produrre, l’associazione dei<br />

costruttori italiani di macchine utensili,<br />

robot e automazione. All’incontro, presieduto<br />

da Massimo Carboniero, alla<br />

guida di Ucimu dal 2016, è intervenuto<br />

Stefano Firpo, direttore generale per la<br />

politica industriale, la competitività e le<br />

piccole medie imprese, Ministero dello<br />

Sviluppo Economico.<br />

Come un anno fa, Ucimu - Sistemi per<br />

Produrre ha organizzato questo confronto<br />

aperto con il Ministero dello Sviluppo<br />

Economico per approfondire aspetti tecnici<br />

e modalità di utilizzo delle misure<br />

inserite nel nuovo piano Impresa 4.0<br />

inserito nella Legge di Bilancio <strong>2018</strong>,<br />

continuazione del programma Industria<br />

4.0 che ha sostenuto la ripresa degli<br />

investimenti in tecnologie di produzione<br />

in Italia. L’efficacia del programma Industria 4.0<br />

è stata confermata dai dati di Ucimu,<br />

Da sinistra,<br />

Stefano Firpo,<br />

direttore generale<br />

per la politica<br />

industriale<br />

al Ministero<br />

dello Sviluppo<br />

Economico,<br />

e Massimo<br />

Carboniero,<br />

presidente di<br />

Ucimu - Sistemi<br />

per Produrre<br />

secondo cui il settore, con 400 imprese<br />

e 32.000 addetti, nel 2017 ha registrato<br />

un incremento a doppia cifra per tutti i<br />

principali indicatori economici, per un<br />

fatturato che ha superato gli 8 miliardi<br />

di euro.<br />

Più nel dettaglio, è l’indice trimestrale<br />

di macchine utensili sul mercato interno<br />

a documentare l’efficacia degli incentivi<br />

previsti dal programma Industria 4.0.<br />

Su base annua, nel 2017, gli ordinativi<br />

raccolti in Italia dai costruttori di macchine<br />

utensili sono cresciuti del 45,9%<br />

rispetto all’anno precedente, che pure era<br />

stato molto positivo: +22,2% nel primo,<br />

+28,5% nel secondo, +68,2% nel terzo,<br />

+86,2% nel quarto: questo è il dettaglio<br />

dell’indice trimestrale interno del 2017.<br />

“Sebbene gli incrementi siano calcolati<br />

rispettivamente sul medesimo periodo<br />

del 2016” – ha affermato Massimo Carboniero<br />

Рӏ evidente che nella seconda<br />

parte del 2017, fugati alcuni dubbi su<br />

operatività e tecnicalità degli incentivi, le<br />

10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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imprese manifatturiere hanno intensificato<br />

i loro piani di investimento, acquistando<br />

macchinari dotati di sistemi di<br />

interconnessione. Dopo quindi un 2017<br />

eccellente, il <strong>2018</strong> si annuncia come<br />

un altro anno decisamente positivo.<br />

Considerato infatti il tempo medio di<br />

produzione dei beni strumentali, queste<br />

commesse avranno riflesso diretto su<br />

produzione e Pil <strong>2018</strong>. Dunque l’anno<br />

parte già con tanta benzina nel serbatoio<br />

e a ciò si aggiunge il turbo del<br />

nuovo piano Impresa 4.0 che – accanto<br />

alla conferma di super (pur con il ritocco<br />

al coefficiente dal 140% al 130%) e<br />

iperammortamento al 250% – propone<br />

interessanti novità legate al tema della<br />

formazione”.<br />

D’altra parte il processo di svecchiamento<br />

degli impianti e di aggiornamento<br />

in chiave digitale degli stessi è<br />

solo all’inizio e non può prescindere dal<br />

ruolo attivo e centrale che avrà il fattore<br />

umano nella prossima fase di diffusione<br />

delle tecnologie digitali all’interno delle<br />

fabbriche.<br />

In un mondo che cambia rapidamente,<br />

globalizzazione e digital trasformation<br />

stanno radicalmente mutando le competenze<br />

richieste dal mondo del lavoro.<br />

Secondo una ricerca condotta da<br />

Unioncamere l’anno scorso, il divario tra<br />

domanda e offerta di lavoro è cresciuto<br />

con la ripresa economica. <strong>La</strong> quota di<br />

imprese che dichiara di incontrare difficoltà<br />

nel reperimento di figure adatte<br />

alle proprie esigenze è infatti quasi raddoppiata,<br />

passando dal 12% del 2016 a<br />

oltre il 21% del 2017. Questo problema<br />

è particolarmente diffuso e sentito nei<br />

settori della meccanica e informatica.<br />

“Per evitare di vanificare l’effetto di<br />

aggiornamento tecnologico prodotto<br />

dagli incentivi e, ancora più importante,<br />

per evitare che parte del personale oggi<br />

impiegato divenga inadatto ad operare<br />

nel futuro” – ha affermato Carboniero<br />

– “è il momento di forzare sulla<br />

formazione”.<br />

“Per quanto riguarda la formazione<br />

continua, e dunque l’aggiornamento<br />

del personale già impiegato negli stabilimenti<br />

produttivi italiani, la decisione<br />

delle nostre autorità di prevedere un<br />

<strong>La</strong> platea<br />

intervenuta<br />

all’incontro di<br />

Ucimu “Le novità<br />

della Legge di<br />

Bilancio <strong>2018</strong>.<br />

Super, iperammortamento,<br />

formazione,<br />

ricerca,<br />

digitalizzazione”<br />

intervento specifico in materia di formazione<br />

è una risposta puntuale e adatta.<br />

Occorre però rilevare che il provvedimento<br />

definito nel programma Impresa 4.0<br />

rischia di risultare non pienamente efficace<br />

per due ragioni di ordine differente.<br />

Da una parte, perché subordinato all’attivazione<br />

attraverso contratti collettivi<br />

nazionali o territoriali, procedimento che<br />

potrebbe risultare di ostacolo a quelle<br />

Pmi che non hanno una rappresentanza<br />

sindacale all’interno della loro organizzazione.<br />

Dall’altra, perché il credito di<br />

imposta del 40% previsto per le spese<br />

sostenute dalle imprese che investono<br />

in formazione 4.0 è applicabile al solo<br />

costo del lavoro del personale coinvolto<br />

nell’attività. È pertanto esclusa tutta la<br />

parte, chiaramente rilevante, relativa<br />

al compenso dei docenti esterni con il<br />

rischio che la scelta dei formatori possa<br />

essere condizionata più dal prezzo che<br />

dal valore del servizio offerto”.<br />

“Così” – ha continuato il presidente<br />

di Ucimu - Sistemi per Produrre – “la<br />

misura risulta interessante per le grandi<br />

imprese, che hanno tanti dipendenti<br />

e sistemi di formazione consolidati,<br />

ma non per le Pmi che hanno certamente<br />

necessità di formazione, come<br />

dimostrato dall’incremento dei corsi di<br />

aggiornamento attivati sui temi legati<br />

a Industria 4.0 registrato già l’anno<br />

scorso, in assenza di incentivi. In questo<br />

senso, funzionale all’obiettivo sarebbe la<br />

modifica del provvedimento attualmente<br />

previsto in modo che il credito di imposta<br />

sia applicato al costo dei corsi e dei<br />

formatori impiegati e non solo al costo<br />

del lavoro del personale coinvolto”.<br />

“Con riferimento invece alla formazione<br />

dei giovani, a fronte di una richiesta di<br />

figure professionali sempre più specializzate<br />

e caratterizzate da competenze<br />

trasversali, occorrerebbe una seria riflessione<br />

in merito ai percorsi scolastici:<br />

risultano utili sia il programma di alternanza<br />

scuola lavoro sia gli ITS, istituti<br />

tecnici superiori, che purtroppo però in<br />

Italia ancora scarseggiano”.<br />

Secondo i dati Indire (Istituto nazionale<br />

documentazione innovazione ricerca<br />

educativa) di fine 2017, otto diplomati<br />

all’ITS su 10 trovano occupazione<br />

immediatamente dopo il diploma, anche<br />

perché questo percorso formativo facilita<br />

l’accesso al mondo del lavoro, permettendo<br />

alle imprese di assumere, con<br />

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ATTUALITÀ<br />

contratto di apprendistato, gli studenti<br />

che svolgono la formazione presso le<br />

loro strutture. In Italia il sistema degli<br />

ITS funziona dal 2010 e forma 8.000<br />

studenti all’anno, in Germania è attivo<br />

dagli anni ’60 e forma 800.000 studenti<br />

ogni anno.<br />

“Sappiamo” – ha concluso Carboniero<br />

– “che si tratta di mondi diversi, per<br />

tipologia e dimensione del mercato e per<br />

modello di imprese, ma è evidente che<br />

questo gap, anche alla luce dei risultati,<br />

deve essere in ogni modo ridotto se<br />

vogliamo migliorare la competitività del<br />

nostro sistema industriale e assicurare<br />

occupazione ai giovani qui in Italia”.<br />

QUARTO TRIMESTRE:<br />

ORDINI MACCHINE UTENSILI<br />

A +21,5%<br />

Cresce ancora l’indice Ucimu degli ordini<br />

di macchine utensili che, nel quarto<br />

trimestre 2017, ha registrato un incremento<br />

del 21,5% rispetto allo stesso<br />

periodo dell’anno precedente. In valore<br />

assoluto l’indice si è attestato a 162<br />

(base 100 nel 2010). Il risultato complessivo<br />

è stato determinato sia dal<br />

positivo riscontro degli ordinativi esteri,<br />

ma principalmente dall’ottimo risultato<br />

raccolto dai costruttori italiani sul mercato<br />

interno.<br />

In particolare, gli ordini esteri sono<br />

cresciuti del 6,2% rispetto al periodo<br />

ottobre-dicembre 2016. Il valore assoluto<br />

dell’indice si è attestato a 138,4.<br />

Sul fronte interno, i costruttori italiani<br />

di macchine utensili hanno registrato<br />

un incremento della raccolta ordini<br />

dell’86,2% rispetto al quarto trimestre<br />

del 2016. Il valore assoluto dell’indice<br />

si è attestato a 285,4.<br />

Su base annua, l’indice totale ha registrato<br />

un incremento rispetto al 2016 del<br />

13,7%. Gli ordini esteri sono cresciuti<br />

del 4,7% a totale recupero dell’arretramento<br />

registrato l’anno scorso. Gli ordini<br />

interni hanno registrato un incremento<br />

del 45,9% a dimostrazione della grande<br />

propensione a investire del mercato<br />

italiano.<br />

“L’andamento della raccolta ordini del<br />

2017” – ha affermato il presidente di<br />

Ucimu Carboniero – “documenta due<br />

fenomeni decisamente positivi per il<br />

manifatturiero: da una parte, l’indice<br />

rileva la ripresa delle commesse oltreconfine<br />

il cui risultato, nel 2016, era<br />

stato invece deludente; dall’altra registra<br />

l’ottima performance degli investimenti<br />

in sistemi di produzione nel nostro paese<br />

ove gli utilizzatori, con un ritmo crescente<br />

nel corso del 2017, hanno acquisito<br />

tecnologia di ultima generazione per le<br />

proprie aziende.<br />

“Sul fronte estero” – ha rilevato Massimo<br />

Carboniero – “per sostenere la<br />

ripresa degli ordinativi già avviata nel<br />

2017 potrebbe essere utile prevedere<br />

il perfezionamento della nuova Legge<br />

sulla Cooperazione che permette anche<br />

ai privati di partecipare a progetti legati<br />

alla cooperazione italiana ma che, così<br />

formulata, risulta di difficile utilizzo da<br />

parte delle Pmi”.<br />

“Con l’impostazione attuale, la norma<br />

presenta una procedura complessa per<br />

le aziende che intendono intervenire<br />

in modalità di co-finanziamento dei<br />

progetti del nostro Ministero degli Affari<br />

Esteri nei paesi indicati come in via di<br />

sviluppo. Dopo aver firmato un accordo<br />

con l’Agenzia per la Cooperazione legato<br />

ad un progetto – che deve assicurare<br />

benessere e, possibilmente, stimolo alla<br />

crescita economica dell’area nel rispetto<br />

dell’ambiente – le imprese possono<br />

ottenere il finanziamento per una quota<br />

variabile del valore totale dell’investimento.<br />

Lo snodo più delicato sono i<br />

bandi e le procedure ritenuti piuttosto<br />

macchinosi”.<br />

“Occorrerebbe pensare invece ad un<br />

sistema più semplice e diretto che porti<br />

vantaggi a entrambi i soggetti coinvolti:<br />

alle nostre Pmi e alle popolazioni locali,<br />

trasformando così la semplice fornitura<br />

di macchine e tecnologia in una vera e<br />

propria azione di promozione del made<br />

in Italy all’estero”.<br />

“Sulla scorta di quanto già fatto in<br />

passato dal Ministero degli Esteri con<br />

Ucimu” – ha concluso Carboniero –<br />

“sarebbe utile incentivare lo sviluppo<br />

di centri tecnologici dotati di macchinari<br />

italiani nelle aree del mondo considerate<br />

in via di sviluppo. I centri tecnologici funzionerebbero<br />

come punti di formazione<br />

della popolazione locale che apprenderebbe<br />

una o più professioni grazie ai<br />

corsi svolti con macchine e tecnologia<br />

italiana”.<br />

“Nel medio periodo i centri diverrebbero<br />

poi veri e propri show room della<br />

produzione made in Italy di settore e la<br />

popolazione sarebbe la migliore testimonial<br />

della nostra offerta per eventuali<br />

investimenti futuri. Si tratta di piani di<br />

medio-lungo periodo che però danno<br />

risultati concreti fin dal loro avvio e<br />

soprattutto assicurano, in linea con il<br />

principio sotteso agli interventi di cooperazione,<br />

il reale sviluppo dei territori<br />

ospitanti”.<br />

12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

SHIPPING, FORWARDING & LOGISTICS MEET INDUSTRY<br />

Un’alleanza fra industria, commercio e logistica<br />

Alla seconda edizione di “Shipping,<br />

Forwarding&Logistics<br />

meet Industry” si stringe una<br />

nuova alleanza tra i protagonisti<br />

dell’industria italiana e quelli<br />

dello shipping, della logistica,<br />

delle spedizioni per il rafforzamento<br />

della competitività del<br />

Sistema Italia. Obiettivo comune,<br />

cogliere in modo durevole i frutti<br />

della ripresa economica in atto.<br />

<strong>La</strong> manifestazione, alla seconda<br />

edizione, si è svolta a Milano l’1<br />

e il 2 febbraio, ed è promossa<br />

da The International Propeller<br />

Clubs, Assologistica e Alsea.<br />

Betty Schiavoni, presidente di<br />

Alsea, spiega che “abbiamo<br />

accettato di diventare promotori<br />

di questo evento perché<br />

crediamo fortemente nella<br />

necessità di creare una forte<br />

partnership tra il mondo della<br />

logistica, delle spedizioni e dei<br />

trasporti ed il mondo industriale.<br />

I nostri due mondi devono<br />

prendere esempio da quanto<br />

avviene in Germania o in Olanda,<br />

dove la partnership tra il<br />

mondo produttivo e quello dei<br />

trasporti è forte e decisiva per<br />

il successo del loro Made in.<br />

Oggi sembra vi sia la volontà<br />

di andare in questa direzione:<br />

Confetra e Confindustria<br />

lavorano per questo, mentre<br />

sempre più spesso sentiamo di<br />

imprese che vogliono riappropriarsi<br />

del controllo delle loro<br />

spedizioni. Sono segnali importanti<br />

che però vanno coltivati e<br />

allargati. Quindi ben vengano<br />

incontri come questo convegno<br />

che ci aiutano a veicolare<br />

questo messaggio.”<br />

Andrea Gentile, presidente di<br />

Assologistica, conferma con<br />

soddisfazione “che la logistica<br />

finalmente sta vivendo un<br />

buon momento, soprattutto un<br />

momento di importante trasformazione<br />

dovuto a più fattori<br />

(economici, politici, culturali,<br />

tecnologici…) che messi assieme<br />

ci fanno essere ottimisti sul<br />

futuro del nostro settore”. “Del<br />

resto anche il mondo produttivo<br />

ha compreso da tempo come<br />

una buona logistica sia determinante<br />

per il successo delle<br />

nostre imprese e delle nostre<br />

esportazioni. Si può quindi ben<br />

dire che la logistica fa parte a<br />

tutti gli effetti della filiera produttiva<br />

italiana e che l’alleanza<br />

tra industria e logistica è davvero<br />

fondamentale per la crescita<br />

dell’economia nazionale”.<br />

“<strong>La</strong> seconda edizione di Shipping,<br />

Forwarding&Logistics<br />

meet Industry” – conclude Riccardo<br />

Fuochi, presidente del The<br />

International Propeller Clubs of<br />

Milan, che è anche fra gli organizzatori<br />

dell’evento – “sottolinea<br />

l’alleanza necessaria tra<br />

industria, commercio e logistica<br />

in tutte le sue articolazioni per<br />

costruire un sistema in grado di<br />

rendere più competitivo il nostro<br />

Paese. Il tutto con lo scopo di<br />

cogliere in modo durevole i frutti<br />

della ripresa economica in atto.<br />

Il concetto è confrontiamoci tra<br />

committenti e fornitori perché<br />

la ripresa deve essere integrata<br />

con le nuove tecnologie”.<br />

<strong>La</strong> due giorni si è sviluppata poi in<br />

modo verticale con diversi forum<br />

tematici di grande interesse.<br />

Al centro della scena di Shipping,<br />

Forwarding&Logistics<br />

meet Industry c’erano infatti le<br />

aziende industriali, commerciali<br />

e della distribuzione che hanno<br />

illustrato le proprie esigenze<br />

logistiche. In platea ad ascoltarle<br />

e coglierne le necessità,<br />

tutti i loro fornitori logistici, di<br />

tecnologia, e le infrastrutture.<br />

Due giornate ricche di contenuti,<br />

a partire dalla sessione di<br />

apertura, Ripresa 4.0: l’alleanza<br />

tra industria e logistica per la<br />

crescita durevole dell’economia<br />

del paese.<br />

<strong>La</strong> lente di ingrandimento è<br />

stata poi posta su tre settori<br />

verticali di urgente attualità:<br />

agroalimentare, dal fresco al<br />

vino; filiera dei cereali e della<br />

soia: le materie prime per pasta<br />

e mangimi; quale logistica per il<br />

Made in Italy (tessile, abbigliamento,<br />

arredamento, design,<br />

arte, food) all’esportazione nel<br />

pieno della rivoluzione del commercio<br />

elettronico.<br />

Grande spazio anche alle tematiche<br />

generali, come lo sviluppo<br />

del sistema logistico italiano:<br />

infrastrutture, investimenti,<br />

normative, organizzazione,<br />

territori. Il dibattito si sta allargando<br />

dalle infrastrutture fisiche<br />

a quelle immateriali, come<br />

le zone economiche speciali<br />

appena introdotte. Di grande<br />

interesse i trend tecnologici per<br />

la logistica: anche qui immancabili<br />

blockchain e intelligenza<br />

artificiale, ma anche droni, big<br />

data, sistemi di supporto alle<br />

decisioni. Infine, la Cina è sempre<br />

più vicina, ma l’Italia con le<br />

sue aziende come può trarne<br />

vantaggio. Tema affrontato da<br />

diversi punti di vista nel convegno<br />

One Belt One Road: dove e<br />

come si colloca l’Italia.<br />

14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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KEY SUPPLIER RECOGNITION 2017<br />

Brose premia Hoffmann Group<br />

Partner di primo piano in Europa per gli utensili di qualità, Hoffmann Group<br />

ha ricevuto per il settore automotive il premio “Brose Key Supplier Recognition<br />

2017”. Con questo premio Brose premia ogni anno i suoi fornitori<br />

globali per le loro eccezionali prestazioni in merito a qualità dei prodotti,<br />

costi, affidabilità di consegna e innovazione.<br />

“Hoffmann Group non assicura solo il nostro approvvigionamento a<br />

livello mondiale, ma ci sorprende sempre con prodotti innovativi e nuovi<br />

approcci nella consulenza”, spiega Karl-Heinz Bär, direttore acquisti<br />

materiali/tecnologie di informazione presso Brose. “Così siamo sempre<br />

informati e al passo con i tempi. Grazie alla collaborazione con Hoffmann<br />

Group siamo in grado di avere gli stessi standard in tutte le nostre filiali<br />

e di avere un portafoglio di prodotti unico. Ciò si rispecchia, per esempio,<br />

nel design del nostro arredamento industriale che abbiamo progettato,<br />

sviluppato e messo in pratica insieme a Hoffmann Group. Per questo<br />

motivo siamo particolarmente entusiasti del fatto che Hoffmann Group<br />

abbia ampliato la sua offerta di prodotti inserendo i dispositivi di protezione<br />

individuale e offrendo anche la relativa consulenza”.<br />

“Il Brose Key Supplier Recognition è per noi la conferma che siamo in<br />

grado di soddisfare le esigenze di un gruppo industriale internazionale”,<br />

commenta Martin Reichenecker, direttore vendite e marketing presso<br />

Hoffmann Group. “Per noi questo premio rappresenta anche un motivo per<br />

concentrarci, anche in futuro, sullo sviluppo di prodotti e servizi di alta qualità<br />

e per garantire, anche a livello globale, standard unitari e di ottima qualità”.<br />

“Brose ha complessivamente 60 filiali in 23 Paesi e ciò la rende un cliente<br />

pieno di sfide per noi”, spiega Stephan Müller, Key Account Manager<br />

internazionale presso Hoffmann Group. “Per questo siamo ancora più<br />

orgogliosi di aver ricevuto un simile premio”.<br />

Brose è a livello mondiale il quinto fornitore per il settore automotive.<br />

L’azienda a controllo familiare sviluppa e produce sistemi meccatronici<br />

per le portiere e i sedili delle automobili così come motori elettrici. Ogni<br />

anno Brose investe l’8% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo. Ogni<br />

secondo, da qualche parte del mondo, viene prodotta un’automobile con<br />

almeno un prodotto Brose.<br />

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ATTUALITÀ<br />

UTENSILI DI PRECISIONE<br />

Un anno record per Big Kaiser<br />

Il nuovo centro logistico e di distribuzione<br />

Taku Ichii, Ceo di Big Kaiser<br />

Riferimento internazionale nella realizzazione<br />

di utensili e soluzioni per lavorazioni<br />

meccaniche di altissima qualità e precisione,<br />

nel 2017 Big Kaiser ha segnato un record con<br />

un incremento del fatturato che supera del<br />

20% l’anno precedente.<br />

“Sono orgoglioso di questo straordinario<br />

risultato, con una crescita trasversale in<br />

tutte le regioni e in modo particolare nel<br />

Sud Europa”, dichiara Taku Ichii, Ceo di<br />

Big Kaiser.<br />

L’obiettivo principale di Taku Ichii, alla guida<br />

di Big Kaiser dal marzo dello scorso anno, è<br />

stato quello di accrescere ulteriormente la<br />

reputazione dell’azienda e la sua posizione<br />

di leadership nel settore delle lavorazioni<br />

meccaniche di precisione.<br />

A maggio 2017 la capogruppo Big Daishowa<br />

Co. Ltd. ha completato la costruzione di un<br />

nuovo centro logistico e di distribuzione.<br />

Si tratta di una struttura all’avanguardia<br />

di 12.000 m² capace di contenere più di<br />

1.500.000 di prodotti, tra i quali 15.000 pezzi<br />

unici. Il nuovo centro logistico presenta un<br />

elevato livello di automazione ed è stato<br />

progettato in linea con le direttive di Industry<br />

4.0, con l’obiettivo di aumentare la quota<br />

di disponibilità dei prodotti a magazzino e<br />

ridurre i tempi di consegna in Europa.<br />

Big Kaiser ha poi investito molto nella costruzione<br />

di un team commerciale europeo qualificato<br />

e competente e nella formazione dei<br />

suoi tecnici e partner commerciali.<br />

Nel 2017 è stato anche pubblicato il nuovo<br />

catalogo, che permette di verificare direttamente<br />

online la disponibilità dei prodotti in<br />

tempo reale e di effettuare ordini o richieste<br />

di preventivi in pochi clic.<br />

Nel corso dell’anno Big Kaiser ha lanciato<br />

una serie di prodotti innovativi, con l’obiettivo<br />

di proseguire il percorso di consolidamento<br />

della propria posizione sul mercato. Tra<br />

questi spicca la serie di teste di barenatura<br />

digitali con connettività wireless EWE, che<br />

risponde ai requisiti Industry 4.0. Le teste<br />

EWE possono connettersi alla app per tablet<br />

e smartphone di Big Kaiser, rendendo così<br />

ancora più semplice il controllo e la gestione<br />

delle teste durante le fasi di montaggio degli<br />

utensili e di lavorazione. Si tratta di una app<br />

intuitiva e user-friendly, che, combinata<br />

con una gestione efficiente delle richieste<br />

e disponibilità da parte di Big Kaiser, ha<br />

permesso a centinaia di clienti di passare<br />

senza difficoltà dalla serie precedente EWD<br />

alla più moderna EWE. In occasione di EMO<br />

2017, Big Kaiser ha inoltre mostrato il prototipo<br />

della serie EWA di teste di alesatura di<br />

precisione automatizzate, a dimostrazione<br />

del costante impegno del suo reparto di<br />

ricerca e sviluppo.<br />

Un fattore chiave per la realizzazione di<br />

questo tipo di prodotti si è rivelato essere<br />

proprio il laboratorio elettronico interno, che<br />

è riuscito a far incontrare in modo efficace<br />

la tecnologia avanzata delle soluzioni con i<br />

più stringenti requisiti Industry 4.0 e prerogative<br />

IT. Un esempio è dato dai nuovi display<br />

digitali e sistemi di misura che hanno alzato<br />

l’asticella in fatto di precisione, sicurezza ed<br />

efficienza produttiva.<br />

“Intendiamo sfruttare le nostre competenze<br />

tecnologiche interne uniche per fornire<br />

soluzioni sinergiche agli ambienti di lavoro<br />

sempre più digitalizzati del futuro”, nota Ichii.<br />

Il 2017 ha visto la crescente diffusione del<br />

sistema portautensili Big-Plus, tanto che<br />

oggi questo viene considerato come uno<br />

standard di fatto. Big-Plus è infatti l’unico<br />

sistema in grado di assicurare il doppio<br />

contatto simultaneo conico e frontale tra il<br />

mandrino della macchina e il portautensile;<br />

di conseguenza, il contatto tra la macchina<br />

e gli utensili risulta molto solido, e i calibri<br />

campione sono gli stessi per mandrino e<br />

portautensili, tutto a beneficio della precisione<br />

e produttività.<br />

L’evento principale per l’azienda nel corso<br />

del 2017 è stata la fiera EMO di Hannover,<br />

dove si è presentata con un inedito stand di<br />

320 m² e una gamma completa di soluzioni<br />

capaci di attrarre l’attenzione dei visitatori<br />

e di nuovi clienti.<br />

Durante l’estate Big Kaiser ha organizzato<br />

presso la sede svizzera una open house<br />

per presentare ai clienti il suo nuovo centro<br />

“smart”, che a fine anno ha registrato oltre<br />

5.000 ore di attività. I primi “Smart Factory<br />

Days” hanno visto la partecipazione di centinaia<br />

di clienti svizzeri dell’azienda.<br />

L’azienda ha poi tenuto quattro eventi formativi<br />

sul tema Industry 4.0, con demo live<br />

e presentazioni che hanno evidenziato come<br />

sia possibile e auspicabile oggi interconnettere<br />

produzione, logistica e sistemi amministrativi<br />

intelligenti.<br />

Nel <strong>2018</strong> Big Kaiser celebrerà il suo 70°<br />

anniversario.<br />

16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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Costruzioni<br />

meccaniche<br />

di precisione<br />

Qualità<br />

Professionalità<br />

Organizzazione<br />

Affidabilità


ATTUALITÀ<br />

ECONOMIA<br />

Il XVI Rapporto<br />

Mediobanca-Unioncamere<br />

conferma la leadership<br />

delle medie aziende nel<br />

panorama industriale<br />

italiano. Fra le ragioni:<br />

proprietà concentrata,<br />

prodotti ad alta<br />

specializzazione, propensione<br />

all’innovazione e all’export.<br />

Medie imprese,<br />

cuore della manifattura italiana<br />

Le medie imprese si confermano la<br />

parte più performante del tessuto<br />

industriale italiano. È quanto si evince<br />

dal XVI Rapporto Mediobanca-Unioncamere,<br />

appena pubblicato. Lo studio ha<br />

fotografato l’evoluzione di oltre 3.000<br />

medie imprese (Quarto Capitalismo) nel<br />

ventennio 1996-2015. In questo periodo,<br />

segnato in maniera profonda dalla più<br />

grave crisi economica del dopoguerra,<br />

questa tipologia di azienda – che può<br />

contare, al contempo, su dimensioni più<br />

contenute rispetto alle grandi aziende,<br />

ma anche su una maggiore flessibilità e<br />

una migliore patrimonializzazione – ha<br />

ottenuto dei risultati significativi. Se,<br />

infatti, restringiamo il campo di analisi<br />

al periodo compreso tra 2006 e 2015,<br />

le medie imprese italiane registrano<br />

un aumento del fatturato del 25,3%<br />

(+8,4% il totale manifattura) e del valo-<br />

Le medie imprese<br />

italiane realizzano<br />

perlopiù prodotti<br />

ad elevato grado<br />

di specializzazione,<br />

rivolgendosi<br />

quindi a nicchie<br />

di eccellenza<br />

re aggiunto del 31,1%. Inoltre, cresce<br />

del 10,8% la forza lavoro e si potenzia<br />

del 49% l’export (rispettivamente -6%<br />

e +33,2% la performance del totale<br />

manifattura).<br />

I motivi? Oltre a ragioni dimensionali<br />

emerge una maggiore propensione a<br />

investire in innovazione. Non a caso<br />

l’incidenza di queste aziende rispetto<br />

alla manifattura italiana in termini di<br />

fatturato è passata dal 14,5% al 18,5%.<br />

Le medie aziende italiane sono addirittura<br />

più competitive delle loro concorrenti<br />

inglesi, francesi e tedesche.<br />

L’analisi Mediobanca-Unioncamere ha<br />

fatto una stima su dati Eurostat mettendo<br />

al numeratore la media fra i valori<br />

aggiunti di Francia, Germania e Regno<br />

Unito e al denominatore la media del<br />

valore aggiunto in Italia. Se il risultato<br />

è 100, significa che la produttività<br />

italiana è identica a quella del meglio<br />

dell’industria europea; se è sopra 100<br />

che la produttività italiana è migliore;<br />

se è sotto 100 che è peggiore. Ebbene,<br />

l’Italia emerge bene per le imprese fra<br />

i 20 e i 49 addetti (106,4) ed eccellentemente<br />

per le medie con 50-249<br />

addetti (113,3).<br />

L’analisi di Mediobanca e Unioncamere<br />

18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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si sofferma anche su tre aspetti: la localizzazione<br />

geografica, l’e-commerce e<br />

l’industria 4.0. Le medie imprese, infatti,<br />

sono collocate per oltre il 90% nelle<br />

regioni centro-settentrionali (con una<br />

presenza importante di Milano e della<br />

Lombardia) mentre al sud sono ancora<br />

una presenza sporadica. “Il Sud” – ha<br />

spiegato Domenico Mauriello di Unioncamere<br />

durante la presentazione del<br />

rapporto – “è quello che sta agganciando<br />

più lentamente la ripresa: nel<br />

2016 erano un terzo le medie imprese<br />

che denunciavano una flessione, mentre<br />

quest’anno il 66% vede una ripresa”. Un<br />

ritardo di almeno un paio d’anni rispetto<br />

al nord, che ha iniziato la sua “marcia”<br />

già nel 2014, per uscire definitivamente<br />

dalla crisi due anni fa.<br />

Per quanto riguarda l’e-commerce, c’è<br />

ancora molto lavoro da fare. Oppure, non<br />

viene ritenuto particolarmente necessario.<br />

Forse perché le medie imprese sono<br />

nella stragrande maggioranza leader<br />

di settori di nicchia. Per il 90% delle<br />

oltre 3.000 imprese censite, infatti, il<br />

commercio online rappresenta meno del<br />

10% del fatturato complessivo. Nel 75%<br />

dei casi, inoltre, l’unica forma di visibilità<br />

online è rappresentata dal sito Internet.<br />

Soltanto il 16% delle aziende, invece, ha<br />

sviluppato attività di e-commerce.<br />

Infine, per quanto concerne l’industria<br />

4.0, due aziende su tre conoscono questa<br />

rivoluzione (dato che scende al 55,9%<br />

quando si chiede conto delle misure<br />

messe in atto dal governo). Ma solo<br />

poco più di un quarto ha avviato o completato<br />

la trasformazione digitale, mentre<br />

il 34,2% non conosce l’argomento e non<br />

ha in agenda l’avviamento di nessuna<br />

modifica del proprio apparato produttivo.<br />

Oltre il 33% degli intervistati, inoltre,<br />

ritiene di non avere dipendenti pronti<br />

ad abbracciare il cambiamento epocale<br />

dell’Industry 4.0. Segno tangibile che la<br />

formazione e le risorse umane sono un<br />

tema critico.<br />

Molto attuale, inoltre, il tema del ricambio<br />

generazionale. In queste aziende,<br />

l’età media di chi è presidente e amministratore<br />

delegato è di 65 anni, contro<br />

i 59 delle altre imprese. Solo l’8,9% dei<br />

consiglieri di amministrazione ha meno di<br />

Nel periodo<br />

compreso tra 2006<br />

e 2015, le medie<br />

imprese italiane<br />

hanno registrato<br />

un aumento del<br />

fatturato del 25,3%<br />

(+8,4% il totale<br />

manifattura)<br />

e del valore<br />

aggiunto del 31,1%<br />

40 anni e oltre 4 su 10 hanno superato<br />

la soglia dei 60 anni.<br />

Al netto di alcune criticità, è però indubbio<br />

che le medie imprese siano il cuore<br />

pulsante della nostra economia. E questo<br />

per almeno tre motivi. In primo luogo,<br />

perché mantengono ampia la platea degli<br />

imprenditori, garantendo quindi il progresso<br />

tecnologico. In seconda battuta,<br />

perché si fondano su strutture flessibili<br />

e sulla solidità patrimoniale. Infine, perché<br />

questo sistema non è chiuso ma, al<br />

contrario, pronto a includere qualunque<br />

nuovo soggetto sia capace di generare<br />

una sua nicchia.<br />

Ma quali sono le peculiarità del Quarto<br />

Capitalismo? Prima di tutto, una proprietà<br />

concentrata. Secondo i dati di<br />

Unioncamere, il fondatore e i discendenti<br />

gestiscono l’azienda nel 70% dei casi,<br />

mentre soltanto in un’impresa su dieci la<br />

famiglia non partecipa più alla governance.<br />

Dal punto di vista della produzione,<br />

le imprese realizzano perlopiù prodotti<br />

ad elevato grado di specializzazione,<br />

rivolgendosi quindi a una nicchia di eccellenza<br />

in cui non è la dimensione a fare<br />

la differenza, ma la qualità. Inoltre, la<br />

fidelizzazione della clientela consente di<br />

applicare prezzi più alti come riconoscimento<br />

della qualità offerta. Infine, per<br />

quanto riguarda l’approvvigionamento di<br />

capitali, i soci coprono il fabbisogno delle<br />

attività immobilizzate, mentre le banche<br />

finanziano il circolante.<br />

Infine, ed è forse il dato più significativo<br />

da tenere a mente, le medie imprese<br />

hanno una fortissima vocazione all’export,<br />

che cresce in media del 5,6% all’anno.<br />

Il roi, inoltre, è sempre migliore di<br />

quello delle imprese dimensionalmente<br />

più significative. Del resto, dall’indagine<br />

emerge come sia merito del manifatturiero<br />

se, negli ultimi dieci anni, il surplus<br />

della bilancia commerciale è passato da<br />

60 a 100 miliardi di euro.<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 19


ATTUALITÀ<br />

BILANCI<br />

Mobile Industrial Robots triplica il fatturato<br />

Quando il management di<br />

Mobile Industrial Robots<br />

(MiR) ha definito il budget<br />

aziendale per il 2017, ha puntato<br />

alle stelle. L’obiettivo era<br />

triplicare il fatturato, un traguardo<br />

ambizioso annunciato<br />

ai dipendenti e al pubblico.<br />

Con la conferma degli ultimi<br />

ordini di dicembre, il bersaglio<br />

è stato centrato in pieno.<br />

“Naturalmente si tratta di<br />

saper leggere il mercato e<br />

analizzarne gli sviluppi, e nel<br />

2016 si erano effettivamente<br />

manifestate alcune tendenze<br />

positive”, commenta Thomas<br />

Visti, amministratore delegato<br />

di MiR. “Tuttavia avevamo<br />

puntato davvero molto<br />

in alto, anche più in alto<br />

del traguardo che eravamo<br />

certi di poter raggiungere.<br />

Era dunque indispensabile<br />

avere un piano preciso da<br />

applicare nello sviluppo,<br />

nella produzione e nelle<br />

vendite. <strong>La</strong> crescita nel 2017<br />

è stata stimolata principalmente<br />

dagli ordini di aziende<br />

internazionali che, dopo aver<br />

testato e analizzato le possibilità<br />

produttive di MiR100 e<br />

MiR200, hanno emesso ordini<br />

per flotte più grandi di robot<br />

mobili. A livello globale, oggi<br />

siamo l’azienda con il maggior<br />

numero di robot in giro<br />

per il mondo“.<br />

Nel 2017, il 25% delle consegne<br />

di MiR è stato destinato<br />

agli USA, mentre il mercato<br />

tedesco ha rappresentato<br />

il 20% e la Cina il 15%. In<br />

Europa meridionale, MiR ha<br />

realizzato il 18% delle sue<br />

vendite e ha aperto una<br />

sede locale a Barcellona.<br />

Molte aziende internazionali<br />

stanno iniziando a utilizzare<br />

i robot MiR in Spagna, Italia<br />

e Francia per poi introdurli in<br />

seguito nei loro stabilimenti<br />

in altri paesi.<br />

Inoltre, MiR assumerà altre<br />

persone nell’ambito delle<br />

vendite e del supporto<br />

tecnico in Francia, Italia e<br />

Spagna in modo da fornire<br />

un maggior numero di servizi<br />

locali ai clienti finali e ai<br />

distributori.<br />

Tra i clienti di MiR si annoverano<br />

multinazionali come<br />

Honeywell, Kamstrup, Airbus,<br />

Flex e molte altre.<br />

Per incrementare lo sviluppo<br />

del mercato Italiano e consolidare<br />

il marchio nel nostro<br />

Paese, MiR si appoggia a<br />

tre importanti distributori<br />

particolarmente attivi nel<br />

settore della robotica: Alumotion,<br />

K.L.A.IN robotics e<br />

LeanProducts.<br />

In generale, il settore della<br />

robotica in Italia è in forte<br />

crescita, secondo i dati elaborati<br />

dal Centro studi e cultura<br />

d’impresa di Ucimu: dal<br />

1990 ad oggi la produzione è<br />

raddoppiata e il “consumo”<br />

triplicato. Il trend conferma<br />

l’incremento della diffusione<br />

di sistemi ad alta innovazione<br />

nell’industria manifatturiera<br />

del Paese, alla quale è<br />

destinato circa il 70% della<br />

produzione nazionale del<br />

comparto robotica. L’Italia<br />

è, ad oggi, tra i Paesi che<br />

utilizzano maggiormente<br />

tecnologie automatizzate<br />

nell’industria. Si contano in<br />

media 160 robot industriali<br />

ogni 10.000 dipendenti (1<br />

ogni 62,5 operai) nella industria<br />

manifatturiera rispetto<br />

ai 150 della Spagna e ai 127<br />

della Francia. L’Italia inoltre<br />

risulta seconda in Europa nel<br />

mercato della robotica, con<br />

una quota di vendita di robot<br />

industriali del 2,6%, preceduta<br />

solo dalla Germania. In<br />

ambito logistico, secondo la<br />

International Federation of<br />

Robotics (IFR), il numero di<br />

robot di servizio venduti nel<br />

2016 è aumentato di oltre il<br />

30% rispetto all’anno precedente.<br />

MASSIMO MORI KEY ACCOUNT MANAGER<br />

Nuova nomina in NSK<br />

Massimo Mori, 43 anni, ha assunto la carica di<br />

key account manager automotive aftermarket<br />

Southern Europe all’interno della European<br />

Industrial Business Unit (EIBU) di<br />

NSK. Mori porta 18 anni di esperienza<br />

nell’Independent Automotive Aftermarket<br />

(IAM) al servizio della regione<br />

del Sud Europa.<br />

Nella sua funzione, Massimo Mori<br />

riporta direttamente a Paul Cranston,<br />

automotive aftermarket director in EIBU,<br />

ed è responsabile per l’Italia, la Spagna e il<br />

Portogallo. In precedenza l’EIBU<br />

non aveva una risorsa dedicata<br />

per lo sviluppo dell’Automotive<br />

Aftermarket in questi mercati.<br />

Negli ultimi otto anni Mori ha<br />

lavorato in Midac Batteries, un<br />

grande fornitore di batterie<br />

per il comparto IAM con<br />

sede in Italia. Nel suo<br />

ruolo gestiva e sviluppava<br />

i clienti più importanti,<br />

fra cui diversi distributori<br />

nazionali e regionali di<br />

ricambi, realtà operative della vendita al dettaglio<br />

e case produttrici. Oltre all’Italia, Massimo<br />

Mori era responsabile per i mercati di Spagna,<br />

Portogallo, Polonia e Regno Unito, gestendo<br />

distributori e agenti in tutti questi Paesi.<br />

Massimo Mori ha ricoperto diversi incarichi<br />

analoghi dal 1999, lavorando come direttore<br />

commerciale, responsabile della gestione<br />

clienti e responsabile export, sempre nell’Automotive<br />

Aftermarket.<br />

“Siamo felici di dare il benvenuto a Massimo<br />

Mori in NSK e siamo convinti che riuscirà<br />

a sviluppare nuovi canali e partnership con<br />

clienti dell’Automotive Aftermarket nel Sud<br />

Europa”, commenta Paul Cranston.<br />

20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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GAS TECNICI<br />

Air Liquide rinnova la partnership con il Gruppo siderurgico Feralpi<br />

Si rafforza la partnership tra Air Liquide,<br />

protagonista internazionale nella produzione<br />

e distribuzione di gas a uso industriale, e<br />

il Gruppo Siderurgico Feralpi, realtà internazionale<br />

specializzata nella produzione di<br />

acciai destinati all’edilizia e non solo, che<br />

figura tra i principali produttori siderurgici<br />

in Europa.<br />

Air Liquide Italia – attraverso la sua Business<br />

Line <strong>La</strong>rge Industries, specializzata nella<br />

fornitura di soluzioni per il gas e l’energia<br />

dedicate ai grandi clienti industriali – ha<br />

siglato un accordo di durata decennale per<br />

il rinnovo della fornitura di ossigeno gassoso<br />

alle due acciaierie Feralpi di Lonato e Calvisano,<br />

in provincia di Brescia.<br />

Contestualmente, è stato inoltre firmato con<br />

il Gruppo Feralpi il rinnovo, di durata quinquennale,<br />

della fornitura allo stabilimento<br />

di Lonato di azoto e argon in forma liquida.<br />

L’accordo siglato con il Gruppo Feralpi rinnova<br />

una collaborazione esistente tra le due<br />

aziende da oltre 30 anni; Air Liquide fornisce<br />

infatti lo stabilimento di Calvisano dal 1998 e<br />

quello di Lonato – sede storica del Gruppo<br />

siderurgico – fin dal 1980. Tali forniture,<br />

strategiche per il processo produttivo del<br />

cliente, consentiranno al Gruppo Feralpi,<br />

presente in Europa e Nord Africa con diversi<br />

siti produttivi e una vasta rete logistica e<br />

distributiva, di continuare la sua crescita nel<br />

campo della siderurgia italiana.<br />

“Il rinnovo del contratto conferma il rapporto<br />

di fiducia instauratosi in seguito ad anni di<br />

partnership tra le due aziende, accomunate<br />

da un forte orientamento all’innovazione,<br />

da una grande attenzione alle tematiche<br />

ambientali e dall’impegno costante nella<br />

riduzione dei consumi energetici”, ha dichiarato<br />

Roberto Valzasina, direttore commerciale<br />

della Business Line <strong>La</strong>rge Industries<br />

di Air Liquide Italia.<br />

“Questo accordo” – ha commentato Giovanni<br />

Pasini, consigliere delegato di Feralpi<br />

Holding – “rinsalda una solida e duratura<br />

collaborazione tra Air Liquide e Gruppo<br />

Feralpi, collaborazione basata su valori<br />

comuni espressi nelle politiche di CSR delle<br />

due realtà e sulla affidabilità impiantistica<br />

dei due soggetti”.<br />

TRATTAMENTI TERMICI<br />

Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />

termici, con impianti di ultima<br />

generazione, dotata di laboratorio per<br />

prove metallurgiche e tecnologiche.<br />

L’azienda è specializzata nella tempra<br />

di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />

cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />

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Con il fuoco<br />

non scherziamo<br />

<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />

Cementazione<br />

Carbonitrurazione<br />

Tempra e rinvenimento<br />

Sottoraffreddamento<br />

Normalizzazione<br />

Ricottura normale e in bianco<br />

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www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21


APPUNTAMENTI<br />

INDUSTRIA MANIFATTURIERA<br />

A Parma prende vita<br />

la sfida sulla formazione<br />

4.0, che sarà decisiva<br />

nel <strong>2018</strong>. Il presidente<br />

di CNA Produzione, Zani:<br />

“Bene la legge di bilancio,<br />

ma occorre di più per<br />

portare la trasformazione<br />

digitale nelle Pmi”.<br />

Mecspe accende<br />

i riflettori su tecnologie<br />

e competenze digitali<br />

<strong>La</strong> Legge di bilancio <strong>2018</strong> ha varato il<br />

secondo capitolo del Piano Industria<br />

4.0. Oltre alla riconferma dei bonus<br />

per i super-ammortamenti dei macchinari,<br />

seppur più bassi (dal 140% al 130%),<br />

ma soprattutto dell’iper-ammortamento,<br />

mantenuto al 250%, gli stimoli fiscali<br />

agli investimenti prevedono il potenziamento<br />

degli Istituti tecnici superiori<br />

e un supersconto per i costi sostenuti<br />

dalle imprese per la formazione 4.0: si<br />

tratta di un credito di imposta triennale<br />

(<strong>2018</strong>-2020), che vale il 50% per le<br />

spese fino a 1 milione di euro e riguarda<br />

solo il costo aziendale del personale per<br />

il periodo in cui viene occupato in attività<br />

di formazione. Un segnale, dunque, che<br />

la fiducia nella quarta rivoluzione industriale<br />

sta proseguendo nella direzione<br />

finora intrapresa e che, oltre all’introduzione<br />

delle tecnologie abilitanti, si sta<br />

puntando sugli elementi che possono<br />

metterla in moto e garantirne nel modo<br />

più duraturo la crescita: le competenze<br />

del capitale umano.<br />

Prerogative che iniziano a essere centrali<br />

anche per gli imprenditori, stando<br />

ai dati dell’Osservatorio Mecspe, da<br />

cui emerge che il 62,8% ha adottato<br />

attività di formazione del personale per<br />

le competenze digitali o prevede di farlo<br />

prossimamente, da sempre al centro<br />

della manifestazione di riferimento del<br />

manifatturiero 4.0 promossa da Senaf:<br />

Mecspe, che si svolgerà a Fiere di Parma<br />

dal 22 al 24 marzo <strong>2018</strong>, è impegnata<br />

nell’obiettivo di accompagnare e supportare<br />

le imprese nella trasformazione<br />

4.0, mostrando sinergie e contaminazioni<br />

tra componenti fisiche e digitali.<br />

Un percorso possibile anche grazie alla<br />

presenza e al sostegno delle associazioni,<br />

che non sono solo semplice espressione<br />

delle realtà che rappresentano,<br />

ma forze attive e diretti protagonisti<br />

del processo di cambiamento in corso:<br />

come CNA, parte del network nazionale<br />

Industria 4.0, che con i Punti d’impresa<br />

digitale e i Digital Innovation Hub offre<br />

sia formazione avanzata su tecnologie<br />

e soluzioni specifiche per i settori di<br />

competenza sia il coordinamento delle<br />

strutture di trasformazione digitale e<br />

dei centri di trasferimento tecnologico.<br />

“Il Governo ha messo a disposizione<br />

un buon kit di attrezzi per sostenere<br />

questo cambiamento industriale, ma<br />

manca ancora qualcosa che consenta di<br />

avvicinare a questo tema il grosso del<br />

nostro tessuto imprenditoriale, ovvero le<br />

Pmi, che costituiscono oltre il 98% del<br />

totale delle nostre imprese”, dichiara<br />

Roberto Zani, presidente nazionale di<br />

CNA Produzione. “È necessario, quindi,<br />

rafforzare sempre più il passaggio<br />

a ‘Impresa 4.0’, trovando modalità e<br />

strumenti per coinvolgere la maggior<br />

parte di esse, informando, promuovendo<br />

conoscenza e consapevolezza rispetto a<br />

fenomeni che coinvolgeranno inevitabilmente<br />

tutto il sistema. Forse mai come<br />

in questo momento, è fondamentale che<br />

un imprenditore debba recuperare una<br />

22<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong>


visione del proprio ruolo, essendo capace<br />

di proiettarla nel futuro, di immaginare<br />

gli scenari del domani per poter adottare<br />

le giuste decisioni oggi”.<br />

Una posizione sostenuta con forza anche<br />

da GMP - Gruppo Gomma Materie Plastiche<br />

Unindustria Reggio Emilia, che<br />

assiste le imprese su problematiche di<br />

carattere tecnico, economico e legislativo<br />

e tra le varie attività si occupa di sviluppare<br />

la formazione specifica, l’istruzione<br />

tecnica e professionale, stimolando lo<br />

sviluppo di progetti congiunti e accrescendo<br />

la rappresentatività e la visibilità<br />

delle imprese del settore. “Industria<br />

4.0, senza fare demagogia o lanciare<br />

slogan predittivi, credo rappresenti oggi<br />

per poche imprese, ma nel prossimo<br />

futuro spero per moltissime di esse, una<br />

profonda e necessaria trasformazione”,<br />

afferma Ivano Parmigiani, presidente<br />

GMP, Gruppo Gomma Materie Plastiche<br />

Unindustria Reggio Emilia. “Ma le<br />

imprese dei nostri territori, soprattutto<br />

le Pmi, sono in grado di cogliere la portata<br />

e il valore di questa metamorfosi?<br />

Sapranno fare lobby, ovvero concentrare<br />

gli sforzi comuni per investire in percorsi<br />

formativi specialistici, cultura d‘impresa,<br />

organizzazione del lavoro e, ovviamente,<br />

in risorse umane 4.0 oriented? In<br />

secondo luogo, la scuola, saprà aprirsi<br />

al mondo dell’impresa per favorirne le<br />

sinergie? Sarà in grado di aggiornare<br />

i propri docenti, ammodernare e adeguare<br />

i laboratori, aprire un dialogo, in<br />

termini di confronto con i ragazzi e con<br />

le famiglie su questi temi per rafforzare<br />

le opportunità di carriera di giovani 4.0?<br />

Occorre, credo, una diversa prospettiva,<br />

una visione comune di tutti gli attori<br />

Secondo<br />

l’Osservatorio<br />

Mecspe, il 62,8%<br />

degli imprenditori<br />

ha adottato<br />

attività di<br />

formazione<br />

del personale<br />

per le competenze<br />

digitali o prevede<br />

di farlo<br />

prossimamente<br />

chiamati alla salvaguardia e al rafforzamento<br />

del tessuto industriale e del<br />

livello occupazionale dei nostri territori”.<br />

A Mecspe non mancheranno momenti<br />

di approfondimento e confronto con<br />

le imprese della meccanica sui temi<br />

più caldi, come quelli organizzati da<br />

Confartigianato presente per il terzo<br />

anno consecutivo in fiera con il Villaggio<br />

Confartigianato, un’area istituzionale<br />

con decine di piccole realtà produttive<br />

d’eccellenza, che espongono le novità e<br />

le più recenti proposte del settore.<br />

“Mecspe è l’evento principale del nostro<br />

settore e il rinnovo dell’accordo con il<br />

gruppo Senaf permette a tutti i nostri<br />

imprenditori di essere nel cuore pulsante<br />

di questo evento”, ha spiegato Paolo<br />

Rolandi, presidente di Confartigianato<br />

Meccanica e <strong>Subfornitura</strong>. “Il numero<br />

delle nostre imprese partecipanti sta<br />

aumentando di anno in anno, per questa<br />

edizione ci siamo posti come obiettivo<br />

un ulteriore incremento sensibile del<br />

numero di imprese nostre associate<br />

rispetto alle edizioni precedenti. Per<br />

quanto riguarda l’Industria 4.0 le imprese<br />

di Confartigianato si stanno rivelando<br />

protagoniste di questa quarta rivoluzione<br />

industriale, infatti sono sempre<br />

più numerose le aziende artigiane che,<br />

cavalcando l’onda innovativa che favorisce<br />

l’incontro tra manifattura e internet,<br />

stanno facendo sviluppare la cosiddetta<br />

manifattura digitale. Certo, questa è<br />

un’opportunità straordinaria se insieme<br />

allo sviluppo tecnologico sapremo far<br />

crescere anche le competenze culturali<br />

e le abilità tecniche relative. Noi stiamo<br />

facendo la nostra parte, prova ne sono<br />

le numerose iniziative formative che le<br />

nostre Associazioni sparse su tutto il<br />

territorio stanno proponendo ai nostri<br />

soci e ai loro lavoratori”.<br />

Oltre alle numerose opportunità offerte<br />

dalla manifestazione di Parma il prossimo<br />

marzo, che anche quest’anno<br />

ospiterà i “<strong>La</strong>boratori Mecspe Fabbrica<br />

Digitale, <strong>La</strong> via italiana per l’industria<br />

4.0”, con un talk incentrato sui temi<br />

della formazione e delle nuove figure<br />

professionali all’interno della fabbrica<br />

4.0, gli appuntamenti itineranti di Senaf<br />

hanno presentato una serie di focus,<br />

divisi per settori industriali di riferimento,<br />

all’interno dei quali hanno dialogato i<br />

principali attori dei comparti che fanno<br />

del nostro Paese un’eccellenza a livello<br />

globale, coinvolgendo imprenditori di<br />

primo piano, associazioni di categoria<br />

e Istituzioni. Dopo le tappe di Vicenza,<br />

Bari, Parma, e dei recenti appuntamenti<br />

di Modena e Brescia, dedicati rispettivamente<br />

a “Plastica e automotive” e ad<br />

“Alluminio, leghe leggere e meccanica<br />

generale”, è stata la volta di Napoli, il 5<br />

febbraio, con un dibattito su “Materiali,<br />

compositi e aerospazio”.<br />

n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />

23


APPUNTAMENTI<br />

A VERONA<br />

Workshop su “Metrologia 3D nei processi<br />

di fusione e fonderia”<br />

Il workshop “Metrologia 3D nei processi di fusione e<br />

fonderia” permette di capire come si utilizza la metrologia<br />

ottica 3D nei processi di colata in sabbia, pressofusione<br />

e microfusione per garantire un controllo costante della<br />

qualità: dall’analisi delle simulazioni al collaudo degli<br />

stampi e all’analisi primo articolo, fino al controllo della<br />

produzione e alla lavorazione CNC. L’evento è organizzato<br />

da GOM – specialista in software, macchine e sistemi per la<br />

misurazione di coordinate 3D per l’analisi 3D – e si svolgerà<br />

a Villafranca di Verona il 22 febbraio <strong>2018</strong>.<br />

Oltre ad essere un’occasione di confronto e di scambio di<br />

esperienze, il workshop si concentra sulle presentazioni<br />

dei clienti GOM. Gli esperti di società leader nel settore<br />

dimostrano come l’integrazione di sistemi di misura ottica<br />

nell’intera catena di processo permetta loro di ridurre i<br />

tempi di sviluppo, migliorare i workflow produttivi e aumentare<br />

così i margini di profitto aziendali.<br />

Inoltre GOM presenterà dimostrazioni dal vivo per introdurre<br />

gli ultimi sviluppi in fatto di metrologia 3D e software di<br />

misurazione e analisi.<br />

FASTENER FAIR ITALY <strong>2018</strong><br />

Viteria, bulloneria e fissaggio in mostra a Milano<br />

Fastener Fair Italy <strong>2018</strong>, che avrà luogo a Milano il 26 e 27<br />

settembre <strong>2018</strong>, sta suscitando interesse nell’industria e si<br />

appresta ad essere un evento di ancora maggior rilievo rispetto<br />

alla prima edizione, tenutasi due anni fa. Fastener Fair Italy <strong>2018</strong><br />

si terrà presso MiCo - Milano Congressi. L’Italia rappresenta la<br />

seconda principale economia manifatturiera, il secondo maggior<br />

produttore di viteria e bulloneria e il maggiore esportatore<br />

di viteria, bulloneria ed elementi di fissaggio in Europa.<br />

Organizzata ora in un padiglione più grande del MiCo, l’Ala Sud,<br />

per soddisfare il crescente numero di espositori e visitatori,<br />

Fastener Fair Italy <strong>2018</strong> è dedicata alla presentazione e promozione<br />

di nuovi prodotti e tecnologie per viteria, bulloneria e<br />

sistemi di fissaggio. L’esposizione riunisce produttori di viteria<br />

e bulloneria, sistemi di produzione di fastener e tecnologie di<br />

gestione dello stock, assieme a fornitori di materiali, distributori,<br />

rivenditori e utenti finali.<br />

In un unico evento, Fastener Fair Italy consente ai suoi partecipanti<br />

di incontrarsi faccia a faccia, valutare direttamente<br />

la qualità dei prodotti, acquistare e vendere prodotti e servizi,<br />

organizzare visite in azienda, avviare o rafforzare partnership<br />

commerciali e creare reti di scambio.<br />

A gennaio <strong>2018</strong> 170 aziende hanno confermato la loro partecipazione<br />

all’edizione di quest’anno: di queste 126 hanno già<br />

preso parte all’edizione 2016 e 44 parteciperanno per la prima<br />

volta. Tra le aziende espositrici provenienti da 12 Paesi ci<br />

saranno grandi nomi ed espositori più piccoli italiani, affiancati<br />

da espositori da Francia, Germania, India, Paesi Bassi, Polonia,<br />

Portogallo, Slovenia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.<br />

Olivia Griscelli, direttrice dell’esposizione, commenta così la<br />

preparazione di Fastener Fair Italy <strong>2018</strong>: “Grazie all’enorme<br />

successo della scorsa esposizione, che ha attratto 2.600 buyer,<br />

ingegneri, manager di alto livello provenienti da 58 Paesi,<br />

ci aspettiamo questa volta un numero ancora più elevato di<br />

espositori e visitatori. Stiamo assistendo a un forte interesse<br />

a partecipare all’evento, una forte domanda e fiducia nell’industria,<br />

spinte anche dalla solida crescita economica nei mercati<br />

di tutto il mondo”.<br />

Gli espositori presenteranno i loro prodotti e servizi a molti settori<br />

industriali, inclusi aerospaziale, ingegneria civile, costruzioni,<br />

energetico, navale e ingegneria meccanica. Alcune applicazioni<br />

e mercati particolari comprendono quello agricolo e macchinari<br />

non stradali, beni di largo consumo, elettronica e attrezzature per<br />

telecomunicazioni, produzione di mobili, riscaldamento, ventilazione<br />

e aria condizionata, vendita del fai da te, sanitari e idraulica.<br />

Sull’onda del successo registrato con il programma di seminari<br />

del 2016, Fastener Fair Italy <strong>2018</strong> proporrà seminari gratuiti su<br />

innovazioni, temi e tendenze del settore. Condotti da esperti del<br />

settore, questi seminari forniranno analisi su problematiche di<br />

carattere tecnico, di mercato e normativo, come ad esempio i<br />

requisiti necessari per un rigoroso controllo qualità. Fasten.it,<br />

partner dell’esposizione, in collaborazione con Mack Brooks<br />

Exhibitions, è promotore di questi seminari che si terranno il<br />

26 e 27 settembre. I seminari saranno aperti agli espositori e<br />

visitatori.<br />

Fastener Fair Italy è organizzata da Mack Brooks Exhibitions<br />

Ltd come parte di una serie globale di esposizioni Fastener<br />

Fair dedicate al settore della viteria, bulloneria e sistemi di<br />

fissaggio. Queste includono Fastener Fair India, Fastener Fair<br />

Mexico, Fastener Fair Turkey, Fastener Fair Usa, Fastener Fair<br />

France e Fastener Fair Stuttgart, la fiera commerciale leader<br />

nel mondo per questo settore.<br />

24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


L’AGENDA<br />

Fornitore Offresi<br />

15-17 febbraio <strong>2018</strong><br />

Erba (CO)<br />

www.fornitoreoffresi.com<br />

Simodec<br />

6-9 marzo <strong>2018</strong><br />

Parigi, Francia<br />

www.salon-simodec.com<br />

Lease<br />

20-21 marzo <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.lease<strong>2018</strong>.com<br />

Mecspe<br />

22-24 marzo <strong>2018</strong><br />

Parma<br />

www.mecspe.com<br />

Global Industrie<br />

27-30 marzo <strong>2018</strong><br />

Parigi, Francia<br />

www.gl-events.com<br />

SAVE Milano<br />

10 aprile <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.exposave.com<br />

CeMAT<br />

23-27 aprile <strong>2018</strong><br />

Hannover, Germania<br />

www.cemat.de<br />

Hannover Messe<br />

23-27 aprile <strong>2018</strong><br />

Hannover, Germania<br />

www.hannovermesse.de<br />

BIE - Brescia Industrial<br />

Exhibition<br />

17-19 maggio <strong>2018</strong><br />

Brescia<br />

www.fierabie.com<br />

SPS IPC DRIVES Italia<br />

22-24 maggio <strong>2018</strong><br />

Parma<br />

www.spsitalia.it<br />

Ipack-Ima<br />

29 maggio - 1 giugno <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.ipack-ima.com<br />

Plast<br />

29 maggio - 1 giugno <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.plastonline.org<br />

IMTS<br />

10-15 settembre <strong>2018</strong><br />

Chicago, Usa<br />

www.imts.com<br />

Fastener Fair Italy<br />

26-27 settembre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.fastenerfairitaly.com<br />

31.BI-MU<br />

9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.bimu.it<br />

Sfortec Industry<br />

9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.sfortec.it<br />

In concomitanza con<br />

In parallel with<br />

9 - 13/10/<strong>2018</strong><br />

9 - 13/10/<strong>2018</strong><br />

<strong>Subfornitura</strong> tecnica<br />

& servizi per l’industria<br />

Technical subcontracting<br />

& industrial services<br />

AL SERVIZIO<br />

DELL’INDUSTRIA<br />

sfortec.it<br />

UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE


APPUNTAMENTI<br />

LA ROCHE SUR FORON,<br />

6-9 MARZO <strong>2018</strong><br />

Il tema conduttore<br />

dell’edizione <strong>2018</strong> sarà<br />

“l’uomo al centro<br />

dell’industria”.<br />

Parteciperanno i più<br />

importanti operatori<br />

francesi e internazionali<br />

della tornitura da barra<br />

e della lavorazione<br />

di pezzi per diversi<br />

settori industriali.<br />

Simodec, in vetrina le macchine<br />

per la tornitura da barra<br />

Foto Thierry Genand<br />

Con oltre 300 espositori e oltre<br />

18.000 operatori francesi e<br />

internazionali attesi, l’edizione<br />

<strong>2018</strong> di Simodec si preannuncia come<br />

una grande annata sul tema conduttore<br />

“l’uomo al centro dell’industria”.<br />

Il salone internazionale della macchina<br />

utensile per tornitura da barra<br />

riunisce i più importanti operatori<br />

francesi e internazionali dell’universo<br />

della tornitura da barra e della lavorazione<br />

e produzione di pezzi per le<br />

industrie: automobilistica, aeronautica,<br />

dei connettori, medicale, ferroviaria,<br />

dell’orologeria e ogni attività<br />

legata all’eliminazione di trucioli.<br />

Creato nel 1954, questo salone è il<br />

riflesso del dinamismo e delle performance<br />

della Regione Auvergne - Rhône-<br />

I settori in fiera<br />

• Attrezzature di produzione<br />

• Periferiche macchine<br />

• Utensili da taglio<br />

• Misura e controllo<br />

• Assemblaggio e robotizzazione<br />

• Ambiente e sicurezza<br />

• Forniture industriali<br />

• Manutenzione e subfornitura<br />

• Servizi<br />

• Produzione addizionale<br />

Alpes, prima regione delle lavorazioni<br />

meccaniche in Francia e più in particolare<br />

della Vallata dell’Arve, la “TechnicVallée”<br />

tra Chamonix e Ginevra che<br />

accoglie non meno di 800 piccole e<br />

medie industrie di subfornitura meccanica<br />

e di tornitura da barra.<br />

Organizzato ogni due anni, si svolgerà<br />

dal 6 al 9 marzo <strong>2018</strong> a <strong>La</strong> Roche<br />

sur Foron, presso il Quartiere delle<br />

Esposizioni Haute-Savoie.<br />

Luogo d’affari e di scambi con i più<br />

importanti compratori francesi e internazionali,<br />

Simodec propone ai visitatori<br />

di toccare con mano le evoluzioni<br />

concrete attuali, di esplorare il<br />

futuro dell’industria concentrandosi<br />

su alcune realtà business proponendo<br />

agli espositori e ai visitatori dei veri<br />

e propri incontri d’affari per far in<br />

modo che ci siano degli avanzamenti<br />

delle aziende industriali.<br />

Il tema principale dell’edizione <strong>2018</strong><br />

di Simodec sarà “l’uomo al centro<br />

dell’industria”. <strong>La</strong> fiera presenterà un<br />

programma completo articolato attorno<br />

a quattro giornate tematiche. Martedì<br />

6 marzo, giornata d’inaugurazione<br />

di Simodec, si parlerà del ruolo<br />

dell’uomo nell’industria, tema portante<br />

di una conferenza plenaria e di una<br />

tavola rotonda. <strong>La</strong> giornata di mercoledì<br />

7 marzo sarà dedicata alle innovazioni<br />

e alle tendenze con una conferenza<br />

sulla cobotica. Giovedì 8<br />

marzo <strong>2018</strong> sarà la Giornata della<br />

donna nell’industria. Le delegazioni<br />

internazionali saranno accolte in questa<br />

giornata che fornirà l’occasione di<br />

avere scambi di opinioni sui diversi<br />

know how. Si svolgerà anche una<br />

conferenza sul tema dell’internazionalizzazione.<br />

Le donne saranno al<br />

posto d’onore in occasione della Gior-<br />

26<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong>


nata mondiale dei diritti della donna<br />

con una conferenza sul tema “Smart<br />

Women Industry”. In programma per<br />

venerdì 9 marzo, il lavoro e la formazione<br />

in un settore molto innovativo e<br />

alla ricerca permanente di operatori<br />

formati e motivati. Il Villaggio “<strong>La</strong>voro-<br />

Formazione” del Salone proporrà<br />

appuntamenti formativi e un Job-<br />

Dating per permettere ai potenziali<br />

candidati e alle aziende d’incontrarsi.<br />

Durante la fiera saranno consegnati i<br />

Trofei dell’Innovazione per la 4 a edizione.<br />

Selezionati da una giuria composta<br />

da operatori del settore, essi<br />

premieranno le migliori innovazioni<br />

degli espositori Simodec in cinque<br />

categorie: macchine utensili, attrezzature<br />

periferiche e automazione, prodotti<br />

per il taglio, misura e controllo<br />

e servizi per l’industria e programmi.<br />

Sarà selezionato inoltre per la prima<br />

volta un premio dei visitatori.<br />

Simodec beneficia del sostegno degli<br />

operatori leader dell’industria e dell’innovazione<br />

a livello regionale e nazionale<br />

come SNDEC (Associazione francese<br />

della tornitura da barra), il CETIM-<br />

CTDEC (Centro tecnico delle industrie<br />

meccaniche e della tornitura da barra),<br />

il polo di competitività Mont Blanc Industrie,<br />

la Camera di Commercio e d’Industria<br />

della Alta-Savoia ma anche il<br />

SYMOP (Associazione delle macchine e<br />

tecnologie di produzione), la FIM (Federazione<br />

delle industrie meccaniche),<br />

Thésame (Network tecnologico per le<br />

Alcune immagini<br />

della precedente<br />

edizione di<br />

Simodec, a cui<br />

parteciparono<br />

321 espositori e<br />

18 mila visitatori<br />

Foto Thierry Genand<br />

aziende meccatroniche, di produzione e<br />

management dell’innovazione).<br />

<strong>La</strong> collaborazione tra tutti questi partner<br />

permette a Simodec di proporre<br />

durante la fiera conferenze, scambi<br />

d’opinioni e appuntamenti business<br />

che si posizionano concretamente nel<br />

contesto industriale: conoscere il presente<br />

e esplorare il futuro.<br />

Tenuto conto dell’alto livello tecnico<br />

e dell’utilizzo di tecnologie di punta<br />

di questi settori risulta indispensabile,<br />

per un evento che vuole essere il<br />

punto d’incontro business, creare un<br />

collegamento diretto con la formazione<br />

dei giovani per queste professioni.<br />

Per queste ragioni, in concomitanza a<br />

Simodec, si terrà Smile, Salone delle<br />

professioni industriali e dell’azienda,<br />

che accoglierà oltre 2.000 studenti<br />

universitari della Vallata dell’Arve e<br />

dell’Alta-Savoia per scoprire le professioni<br />

e il funzionamento di un’azienda<br />

industriale.<br />

Foto Thierry Genand<br />

Foto Thierry Genand<br />

n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />

27


MACCHINE<br />

L’EVENTO<br />

Tecnologie avanzate,<br />

ma anche persone<br />

disponibili ad abbracciare il<br />

cambiamento. In occasione<br />

della recente Open House<br />

Fanuc suggerisce una<br />

nuova interpretazione di<br />

Industry 4.0, con un modello<br />

produttivo che pone<br />

l’uomo in primo piano.<br />

Una Open House dedicata alla diffusione<br />

della conoscenza nei confronti<br />

delle tecnologie dirompenti che<br />

stanno guidando il cambiamento in chiave<br />

Industry 4.0, con l’obiettivo di supportare le<br />

imprese ad approfittare del rinnovamento<br />

per aumentare la propria competitività e<br />

produttività. Tutto questo è avvenuto gli<br />

scorsi 25 e 26 gennaio <strong>2018</strong>, giornate in<br />

cui Fanuc ha aperto le porte della propria<br />

sede di Arese (MI).<br />

Attraverso la partecipazione alla tavola<br />

rotonda, ai workshop tecnici Robot-CNC-<br />

Robomachines e alla visita allo show room<br />

dove erano esposte le più evolute soluzioni<br />

delle tre divisioni, i clienti dell’azienda<br />

giapponese hanno potuto scoprire come<br />

investire in innovazione per migliorare la<br />

redditività del proprio business.<br />

<strong>La</strong> tavola rotonda “Industria 4.0: i passi<br />

fondamentali verso il cambiamento e la<br />

redditività”, moderata da Enrico Pagliarini,<br />

giornalista di Radio24, ha visto confrontarsi<br />

Fanuc e alcuni suoi partner strategici sul<br />

tema del futuro del settore e sull’impatto<br />

reale degli incentivi governativi nei confronti<br />

del tessuto industriale italiano.<br />

Paolo Guazzotti, responsabile dell’area<br />

industria e innovazione di Assolombarda<br />

Confindustria Milano Monza e Brianza,<br />

Maurizio Porta, Ceo di Porta Solutions,<br />

insieme con Stefano Linari, Ceo di Alleantia,<br />

Gabriele Grassi, responsabile comunicazione<br />

di Elettric80, e Marco Ghirardello,<br />

general manager di Fanuc Italia e vicepresidente<br />

di Fanuc Europe, si sono confrontati<br />

Se l’Industria 4.0<br />

mette l’uomo al centro<br />

su stato dell’arte, opportunità e prospettive<br />

che questo particolare momento storico ed<br />

economico porge alle imprese, offrendo ai<br />

partecipanti all’Open House diversi spunti<br />

di riflessione su come approfittare del<br />

cambiamento in essere.<br />

NON SOLO PRODUTTIVITÀ,<br />

MA MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI<br />

A Paolo Guazzotti di Assolombarda il compito<br />

di fornire una dettagliata istantanea<br />

della realtà odierna. Secondo Guazzotti,<br />

Industry 4.0 rappresenta un obiettivo strategico<br />

verso cui tendere, in quanto è in<br />

grado di impattare sui processi, sui prodotti,<br />

sui servizi e sull’intero modello di business<br />

dell’impresa. “Non bisogna pensare al<br />

4.0 solo come aumento della produttività;<br />

bisogna invece ragionare sul miglioramento<br />

dei processi, sul loro controllo, qualità<br />

e responsiveness, sulla realizzazione di<br />

prodotti e soluzioni smart e connessi, e<br />

l’aumento di produttività e di redditività<br />

arriverà di conseguenza”.<br />

I risvolti per quanto concerne l’occupazione<br />

prevedono una rimodulazione con<br />

una maggior richiesta di profili legati al<br />

mondo dei servizi che gravitano intorno<br />

all’industria, e la creazione di posti di lavoro<br />

a valore aggiunto.<br />

Infine, un insight sul reale impatto degli<br />

incentivi fiscali previsti dalle Leggi di<br />

Bilancio 2017-<strong>2018</strong>. Secondo un’analisi<br />

di Ucimu, la domanda interna nel terzo trimestre<br />

2017 è cresciuta del 68,8% rispetto<br />

all’equivalente trimestre 2016, segno che<br />

la voglia di rinnovamento c’è e che le<br />

aziende sono sensibili al cambiamento.<br />

“Il Piano ha già evidenziato che in futuro<br />

sarà necessario allargare l’attenzione da<br />

Industria 4.0 a Impresa 4.0”.<br />

MANUTENZIONE PREDITTIVA<br />

E RISPARMIO ENERGETICO<br />

Maurizio Porta di Porta Solutions ha poi<br />

sottolineato l’importanza di due aspetti<br />

direttamente legati all’innovazione tecnologica:<br />

la manutenzione predittiva e il risparmio<br />

energetico. Il Dipartimento dell’Energia<br />

degli Stati Uniti d’America ha quantificato<br />

attraverso un’approfondita analisi il valore<br />

della manutenzione predittiva: la sua esecuzione<br />

comporta un risparmio minimo<br />

del 30% in costi di manutenzione reattiva<br />

e del 45% in tempi di fermo. Certo, non<br />

tutte le imprese dispongono dei mezzi per<br />

28<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


investire in macchine utensili tecnologicamente<br />

avanzate. “Uno degli obiettivi di<br />

Porta Solutions per il 2020-2025 è quello<br />

di convertire parte del modello di business<br />

dalla vendita di macchine utensili alla fornitura<br />

del servizio di vendita di ore produttive,<br />

in modo che tutti possano avere accesso<br />

ai vantaggi di Industria 4.0”. Il noleggio<br />

di ore produttive consentirà ai Clienti di<br />

approfittare della più avanzata tecnologia<br />

senza dover necessariamente acquistare il<br />

bene, un pay-per-use applicato alle macchine<br />

utensili.<br />

“Con un ritorno anche per i finanziamenti<br />

concessi dalle banche alle imprese: grazie<br />

all’analisi dei dati raccolti dalle macchine<br />

in rete, gli istituti creditizi avranno modo<br />

di verificare l’effettiva produttività e quindi<br />

affidabilità di chi richiede un prestito”.<br />

Stefano Linari di Alleantia, partner di Porta<br />

Solutions, ha poi approfondito la tematica<br />

del risparmio energetico, dimostrando<br />

come l’attivazione nel cloud di particolari<br />

algoritmi di calcolo avanzato permette<br />

di ottimizzare produzione e prestazioni<br />

individuando attraverso l’analisi degli indici<br />

di efficienza quali componenti, macchine e<br />

dispositivi vengono “sfruttati” in maniera<br />

ottimale o, al contrario, errata. “Si tratta<br />

di mettere in relazione il singolo elemento<br />

con la visione d’insieme. Solo così è possibile<br />

individuare eventuali punti deboli e<br />

correggerli, e realizzare un risparmio di<br />

energia effettivo e intelligente”.<br />

ALLENARSI AL CAMBIAMENTO<br />

Gabriele Grassi di Elettric80 ha successivamente<br />

spostato l’attenzione sul vero<br />

protagonista della nuova rivoluzione<br />

industriale: l’uomo. “<strong>La</strong> vera sfida non<br />

è diventare Industry 4.0, ma restarlo nel<br />

tempo. Per questo motivo è necessario<br />

allenarsi al cambiamento e investire in<br />

conoscenza e formazione, così da essere<br />

sempre in grado di sfruttare al meglio<br />

le innovazioni tecnologiche e convertirsi<br />

alla flessibilità”.<br />

Un sistema 4.0 che mette l’uomo al centro<br />

deve essere user-friendly, oltre che funzionale.<br />

“Non serve a nulla progettare applicazioni<br />

tecnologicamente complesse se poi<br />

ci si dimentica di chi deve utilizzarle sul<br />

campo. Pensare il cambiamento in termini<br />

di Smart Factory non è sufficiente; occorre<br />

<strong>La</strong> tavola rotonda<br />

“Industria 4.0:<br />

i passi<br />

fondamentali verso<br />

il cambiamento<br />

e la redditività” ha<br />

visto confrontarsi<br />

Fanuc e alcuni suoi<br />

partner strategici<br />

puntare alla Smart Evolution, perché solo<br />

fornendo alle persone gli strumenti e le<br />

competenze si potranno raggiungere i<br />

risultati desiderati”.<br />

INVESTIRE IN CONOSCENZE<br />

Infine Marco Ghirardello di Fanuc ha evidenziato<br />

come la teoria di Industria 4.0<br />

sia già da tempo realtà negli stabilimenti<br />

produttivi Fanuc in Giappone, vere e proprie<br />

fabbriche interconnesse completamente<br />

automatizzate dove tutto viene registrato e<br />

analizzato per finalità di controllo qualità e<br />

tracciabilità. “Il personale degli stabilimenti<br />

giapponesi Fanuc è costituito per il 60%<br />

da personale adibito a ricerca e sviluppo e<br />

per il 30% assistenza, il resto sono amministrativi,<br />

supervisori e un numero davvero<br />

esiguo di operai, segno che l’automazione<br />

delle fabbriche è non solo auspicabile, ma<br />

realmente possibile”.<br />

Un tipo di produzione così avanzata richiede<br />

ovviamente il ripensamento in chiave<br />

lean di tutta la struttura aziendale, poiché<br />

a nulla serve avere a disposizione dati e<br />

valori se poi non esistono né il personale<br />

né gli strumenti in grado di interpretarli.<br />

“Fanuc sta investendo nella diffusione della<br />

conoscenza dell’Intelligenza Artificiale nelle<br />

aziende. Ci sono diversi livelli di AI implementabili,<br />

ma vogliamo dimostrare che non<br />

si tratta di fantascienza: la manutenzione<br />

predittiva costituisce il primo passo ed è<br />

già da subito alla portata di tutti, perché<br />

attraverso la programmazione ragionata<br />

di interventi di manutenzione si possono<br />

ridurre i tempi di fermo, ottimizzare<br />

l’uso dei componenti e la loro vita, e di<br />

conseguenza risparmiare tempo, energia<br />

e denaro e aumentare la competitività. Il<br />

machine learning e il deep learning sono<br />

passi altrettanto importanti ma successivi”.<br />

Fanuc sostiene l’introduzione delle nuove<br />

tecnologie nelle aziende attraverso l’implementazione<br />

della piattaforma IIoT Fanuc<br />

Field, e delle applicazioni MT-Linki (che<br />

attiva il collegamento in rete di macchine<br />

e dispositivi, anche di terze parti, per<br />

scopi di manutenzione preventiva) e Zero<br />

Down Time ZDT (servizio integrato nei<br />

robot Fanuc che ne attiva il monitoraggio<br />

da remoto via cloud).<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 29


MACCHINE<br />

PRODUZIONE INTELLIGENTE<br />

Tecnologie personalizzate<br />

Innovativo, unico nel suo genere e personalizzato:<br />

ecco le caratteristiche di progettazione<br />

del compressore High Speed Turbo HST di<br />

Boge. Durante l’uso ogni singolo componente<br />

deve restare fermo a oltre 100.000 giri al minuto.<br />

Per consentire una produzione qualitativamente<br />

ottimale in qualsiasi momento, Boge<br />

Kompressoren ha investito quasi 2 milioni di<br />

euro in un progetto di produzione intelligente<br />

a Bielefeld, in Germania. Su una superficie<br />

di 2.000 m 2 è entrata in funzione una linea di<br />

produzione che unisce tra loro componenti,<br />

tecnologia e fattore umano.<br />

“Il nostro compressore High Speed Turbo è la<br />

risposta alla crescente richiesta di soluzioni<br />

personalizzate caratterizzate da un’efficienza<br />

energetica elevata”, ha dichiarato Thorsten<br />

Meier, amministratore delegato di Boge.<br />

“Per strutturare in modo semplice e sicuro<br />

il processo produttivo e il montaggio del<br />

concetto meccanico innovativo, abbiamo<br />

modificato tecnologie produttive orientate al<br />

futuro per renderle rispondenti alle nostre<br />

esigenze”. Il modello ispiratore della fabbrica<br />

intelligente è la SmartFactoryOWL di Lemgo.<br />

I prototipi installati presso quell’azienda sono<br />

stati esaminati attentamente, determinando<br />

la messa a punto di procedimenti idonei alla<br />

produzione di serie in Boge. Nel giro di un anno<br />

ha avuto luogo la ristrutturazione parziale del<br />

settore produzione esistente presso la sede<br />

principale dell’azienda a carattere famigliare<br />

di Bielefeld-Jöllenbeck.<br />

Una combinazione di digitalizzazione, automazione<br />

e artigianato è la soluzione per<br />

produrre l’unico e innovativo HST di Boge<br />

non solo in numerose varianti ma anche in<br />

modo sicuro, indipendentemente dal bagaglio<br />

di esperienza dei collaboratori. Un sistema<br />

di assistenza digitalizzato consente un<br />

rapido avviamento al lavoro e l’esecuzione<br />

ergonomica anche di fasi lavorative<br />

complesse. I componenti “conoscono” le<br />

loro caratteristiche e le esigenze a livello<br />

di produzione. <strong>La</strong> codifica dei componenti è<br />

così sufficiente per realizzare una proiezione<br />

delle istruzioni operative e delle informazioni<br />

di montaggio che appaiono direttamente nel<br />

campo visivo dell’operatore. Pick-to-Light<br />

facilita il montaggio dei pezzi necessari che<br />

vengono messi a disposizione tramite un<br />

sistema modulare. Tramite il collegamento<br />

con il sistema ERP la tecnologia di processo<br />

imposta automaticamente i parametri rilevanti<br />

specifici del componente. Il concetto di<br />

produzione intelligente consente una tracciabilità<br />

assoluta dei codici rilevanti per ciascun<br />

compressore. Un pannello Andon informa in<br />

qualsiasi momento in merito allo stato attuale<br />

delle linee di produzione. <strong>La</strong> Smart Factory<br />

è in costante evoluzione. Inoltre, il principio<br />

produttivo dovrà essere trasferito in futuro<br />

anche ad altre serie.<br />

CLIMATIZZAZIONE<br />

Apparecchiature di condizionamento con inverter<br />

Le apparecchiature di condizionamento con inverter permettono di<br />

ottenere un migliore e più fine adeguamento alle esigenze climatiche<br />

di ogni singolo ambiente riducendo, contemporaneamente, i consumi<br />

di energia elettrica dei moto-compressori e dei moto-ventilatori. Sotto<br />

questo aspetto, si sono ottenuti risultati eccellenti in tutte le numerose<br />

applicazioni di condizionatori / pompe di calore della serie Mosaic<br />

prodotti da Hitecsa Cool Air e rappresentati, in esclusiva per l’Italia,<br />

da gruppo ATR di Castelfranco Veneto (TV).<br />

Della serie Mosaic fanno parte le unità a sviluppo verticale ACVI-<br />

BA (pompe di calore reversibili aria-aria autonome a configurazione<br />

compatta) e CCVIBA/ECVIBA (pompe di calore reversibili<br />

aria-aria autonome a configurazione splittata), con potenze di<br />

raffreddamento comprese tra 8,3kW e 28,3kW,<br />

alti livelli di EER/COP e SCOP/SEER<br />

fino a 2,9 a condizioni di temperatura<br />

nominale, compressori scroll<br />

con tecnologia DC inverter, valvole<br />

di espansione elettroniche, refrigerante<br />

R410A, doppio isolamento<br />

termoacustico dell’involucro e isolamento acustico dei compressori.<br />

Le unità funzionano, in regime estivo, con aria esterna compresa tra<br />

20°C e 48°C e, in regime invernale, con aria esterna compresa tra<br />

-12°C e 24°C.<br />

È possibile applicare batterie di riscaldamento elettriche, batterie ad<br />

acqua calda, dispisitivi di free-cooling con doppia serranda, filtri con<br />

efficienza G4 su ripresa e F6-F9 su mandata aria.<br />

Il sistema di controllo e di comando prevede il segnale di allarme, il<br />

rilevatore di fumo, il pannello elettronico separato, il sensore di temperatura<br />

ambiente, il sensore di temperatura di mandata e la connessione<br />

Modbus con protocollo RS-485.<br />

Gruppo ATR opera da oltre 25 anni nel settore della climatizzazione<br />

(unità di trattamento dell’aria, roof top,<br />

pompe di calore, torri evaporative, sistemi<br />

termodinamici…) e in quello dell’energia<br />

(cogenerazione, micro cogenerazione, sistemi<br />

ad adsorbimento, celle a combustibile,<br />

micro-turbine a gas, generatori termici) con<br />

numerose applicazioni, tra cui farmaceutiche<br />

e alimentari. Attraverso la divisione<br />

EES Energy&Service, gruppo ATR provvede<br />

direttamente ai collaudi e alla manutenzione<br />

delle apparecchiature fornite, oltre a offrirne<br />

la gestione energeticamente più favorevole.<br />

30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

SISTEMI DI FISSAGGIO<br />

Viti filettate e a ricircolo di sfere<br />

Flessibilità e capacità di adattamento, oltre ad affidabilità e sicurezza,<br />

non solo costituiscono i principi fondanti della Eichenberger<br />

Gewinde AG, ma rappresentano anche i requisiti più importanti posti<br />

alla nuova generazione di sistemi di cambio marce per autocarri.<br />

Eichenberger Gewinde AG, specialista nella fabbricazione di viti<br />

filettate, si è dedicata prevalentemente alla rullatura, dunque alla<br />

deformazione a freddo, di viti filettate e alla fabbricazione di viti a<br />

ricircolo di sfere e di viti filettate di<br />

scorrimento (viti filettate e chiocciole).<br />

Fornire supporto ai clienti nel loro<br />

percorso verso soluzioni individuali<br />

innovative, facendo uso di un knowhow<br />

consolidato e impiegando i<br />

più moderni metodi di produzione,<br />

sono gli obiettivi perseguiti giorno<br />

dopo giorno dall’azienda con sede<br />

in Svizzera.<br />

Oggi è indispensabile che economia<br />

e società affrontino con maggiore<br />

riguardo il problema delle risorse<br />

limitate di materie prime. <strong>La</strong> chiave per<br />

realizzare questo obiettivo consiste in<br />

una maggiore efficienza di risorse<br />

ed energia. Ma come è possibile<br />

associare risorse ed energia, rendere<br />

sistematico lo svolgimento dei lavori<br />

e ottimizzare i processi se le esigenze<br />

dei clienti continuano ad aumentare e<br />

allo stesso tempo si devono ridurre i<br />

costi di gestione? Le nuove tecnologie<br />

mettono a disposizione risposte da<br />

applicare in numerose occasioni di<br />

miglioramento.<br />

In uno dei primi sistemi di cambio<br />

automatico immesso sul mercato,<br />

Eichenberger ha avuto successo nel<br />

mettere a punto l’elemento strutturale indispensabile alla nuova e<br />

futuristica versione automatica di frizione e nel portarlo dalla fase<br />

di prototipazione alla produzione di serie. Con la vite a ricircolo di<br />

sfere rullata a freddo, di acciaio, con diametro di 12 mm e passo<br />

di 3 mm, questa frizione innovativa può essere completamente<br />

innestata, già a basso numero di giri del motore, semplicemente<br />

azionando un interruttore.<br />

Inoltre, la frizione viene azionata in funzione delle informazioni che<br />

provengono dal sensore di inclinazione e della marcia richiesta. Così<br />

il numero di giri del motore viene eventualmente aumentato per un<br />

avviamento scorrevole. Durante il cambio di marcia, la frizione non<br />

presenta alcun slittamento e questo significa che non si differenzia<br />

la velocità dei meccanismi che si trovano in contatto strisciante.<br />

<strong>La</strong> sua unica funzione è dunque di separare il cambio dal motore.<br />

Queste funzioni proteggono efficacemente la frizione e gli altri<br />

componenti della linea di trasmissione del motore da eccessive<br />

sollecitazioni meccaniche.<br />

Un frequente uso del cambio negli autocarri è spesso inevitabile.<br />

Maggiore è la frequenza con cui si cambia marcia, tanto più<br />

velocemente si usa il disco della frizione e tanto maggiore è la<br />

probabilità che la frizione necessiti di una manutenzione precoce.<br />

Naturalmente l’usura dipende non solo dalla frequenza di cambio<br />

marcia, ma anche dal tipo di cambio. Quanto più ci si avvicina a un<br />

cambio di marcia sincronizzato al momento ottimale ed eseguito<br />

alla perfezione, tanto più è possibile ridurre l’incidenza dell’usura.<br />

Questo sistema elettrico innovativo di<br />

frizione comporta una minore usura,<br />

che si traduce, oltre che in una sua<br />

maggiore durata di vita, anche in una<br />

riduzione dei costi di gestione. Inoltre,<br />

si raggiungono sensibili risparmi di<br />

carburante.<br />

Questo processo di accoppiamento<br />

della frizione, esattamente sincronizzato,<br />

richiede il massimo per<br />

quanto riguarda la dinamica. Nel giro<br />

di 0,02 secondi è richiesto un carico di<br />

3.500 N. Questo è facile a dirsi, ma ha<br />

richiesto ben sei lunghi anni di ricerca<br />

di base e di messa a punto nei campi<br />

della dinamica e della lubrificazione.<br />

Solo un azionamento mediante vite<br />

a ricircolo di sfere può far fronte a<br />

requisiti così intensamente gravosi<br />

tra forze dinamiche e parametri di<br />

movimento. <strong>La</strong> robusta vite di precisione<br />

a circolazione di sfere (KGT)<br />

Carry di Eichenberger domina questi<br />

ostacoli senza alcun problema. Il<br />

rullo di filettatura ha un effetto<br />

estremamente positivo sui valori di<br />

rugosità dei fianchi del filetto e quindi<br />

la sensibilità all’intaglio è per questo<br />

motivo molto bassa.<br />

Assicurare una lubrificazione sufficiente per tutta la durata di<br />

vita è un’impresa impegnativa e audace. Si tratta in questo caso<br />

di cicli di sollecitazione a 7 cifre a circa 4.000 giri/minuto. Non<br />

solo il notevole rendimento della vite a ricircolo di sfere Carry,<br />

superiore al 90% per la sua intera durata di vita, ha richiesto un<br />

vasto programma di prove, ma anche i cicli continui si sono in<br />

parte protratti per oltre 9 mesi, mentre le prove di lubrificazione,<br />

per poter arrivare alla durata di vita dei prototipi, hanno richiesto<br />

più di due anni. Nel caso della vite a ricircolo di sfere (KGT) 12<br />

x 3, Eichenberger è ricorsa al già collaudato sistema con tubo<br />

di deviazione in acciaio. Come risultato dei perfezionamenti, si è<br />

potuto realizzare una integrazione estremamente efficiente del<br />

tubo di deviazione.<br />

32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

LAVORAZIONE DEI METALLI<br />

Trattamenti superficiali di precisione<br />

L’eccellenza nei trattamenti superficiali di Norblast è stata tra<br />

i protagonisti di SamuMetal <strong>2018</strong>, la manifestazione fieristica<br />

dedicata alle tecnologie e alle strumentazioni utilizzate nella<br />

lavorazione dei metalli.<br />

Il Gruppo Norblast, realtà bolognese specializzata nelle tecnologie<br />

per i trattamenti superficiali di precisione che trovano applicazione<br />

in tutti i settori dell’industria meccanica, ha infatti partecipato<br />

all’importante appuntamento professionale per il mercato delle<br />

soluzioni tecnologiche studiate per la lavorazione dei metalli.<br />

SamuMetal rappresenta un prezioso punto di incontro internazionale<br />

per tutti i protagonisti della filiera produttiva e permette<br />

a produttori, buyer, distributori e clienti finali di incontrarsi,<br />

confrontarsi su business e strategie comuni e approfondire le<br />

tematiche più attuali del settore.<br />

Norblast ha presentato al mercato le ultime novità sviluppate e<br />

i progetti in corso per il <strong>2018</strong>. In particolare, protagonista assoluta<br />

dell’attività di ricerca e sviluppo del Gruppo è la robotica.<br />

Numerosi infatti sono i vantaggi che la lavorazione automatizzata<br />

conferisce a tutto il processo produttivo: si riducono<br />

gli sprechi di tempo, energia e utilizzo di materiale, mentre<br />

aumentano la precisione dei procedimenti, la velocità delle<br />

operazioni e la costanza del lavoro.<br />

Oltre a questa attenzione per la robotica, SamuMetal è stata<br />

anche l’occasione per fare conoscere i successi della consociata<br />

Peen Service, azienda specializzata nello shot-peening<br />

che ha brevettato il processo Inox Peen ® per il trattamento<br />

dei componenti in acciaio inossidabile, studiato per conferire<br />

alle superfici un ottimo aspetto estetico, un’elevata resistenza<br />

all’improntamento al tatto e la massima sanificabilità, caratteristica<br />

indispensabile per applicazioni che richiedono la totale<br />

sicurezza igienica come quelle dei settori alimentare, chimico,<br />

farmaceutico e biomedicale.<br />

Infine, mantenendo sempre elevate l’attenzione all’evoluzione<br />

tecnologica e la ricettività verso le richieste del mercato internazionale,<br />

grazie alla costante attività di ricerca delle soluzioni<br />

più adeguate ad ogni circostanza, Norblast ha elaborato dei<br />

trattamenti legati all’additive manufacturing e alla produzione<br />

permessa dalla tecnologia delle stampanti 3D: i particolari grezzi<br />

appena usciti dal processo di stampa hanno infatti bisogno<br />

di un sistema di alta precisione per le operazioni di finitura e<br />

pulizia prima dell’utilizzo.<br />

PIATTAFORMA ON LINE<br />

<strong>La</strong>vorazioni CNC e 3D<br />

Weerg sceglie il palcoscenico di Mecspe<br />

per incontrare per la prima volta gli operatori<br />

del settore. A due anni dalla sua fondazione,<br />

l’azienda veneziana che ha dato vita alla<br />

piattaforma che offre lavorazioni CNC e 3D<br />

on line è pronta a svelare novità, strategie<br />

e curiosità a clienti già attivi ma anche a<br />

chi deve ancora comprendere a fondo le<br />

potenzialità di questo servizio rivoluzionario.<br />

Totalmente made in Italy, dall’ideazione alla<br />

produzione centralizzata nel sito di Marghera,<br />

forte di una eccezionale capacità<br />

produttiva e di un servizio di preventivazione<br />

on line accurato e tempestivo, weerg.com<br />

sta mettendo a segno numeri davvero sorprendenti.<br />

Sono circa 10.000 i file caricati<br />

quotidianamente da clienti interessati ad<br />

avere un preventivo, che si traducono in<br />

centinaia di ordini. Il format della vendita<br />

on line, inoltre, non pone limiti geografici,<br />

tanto che i clienti arrivano da tutto il mondo,<br />

Australia compresa.<br />

“Anche se il mercato inizia a conoscerci e<br />

se sono già migliaia i clienti attivi, abbiamo<br />

scelto proprio Mecspe per incontrarli e<br />

approfondire i rapporti che vengono gestiti<br />

on line, telefonicamente o via email. Sarà<br />

molto interessante poter conoscere personalmente<br />

chi già utilizza il nostro servizio per<br />

confrontarci, raccogliere spunti e, perché<br />

no, anche nuove idee da realizzare. Weerg<br />

è nata con l’obiettivo di portare innovazione<br />

in un mercato maturo e innovare fa parte del<br />

nostro DNA”, commenta Matteo Rigamonti,<br />

ideatore e fondatore di Weerg.<br />

L’azienda veneziana sarà presente in forze a<br />

Mecspe con uno spazio espositivo pensato<br />

per favorire il confronto e lo scambio di<br />

opinioni. L’area lounge sarà presidiata da<br />

personale specializzato a disposizione dei<br />

visitatori per domande tecniche o semplici<br />

curiosità. <strong>La</strong> gallery mostrerà numerosi<br />

esempi applicativi realizzati con le due tecnologie<br />

scelte da Weerg: i centri di lavoro<br />

a 5 assi in continuo Hermle e i sistemi Jet<br />

Fusion 4200 firmati HP per stampa 3D di<br />

qualità industriale.<br />

Tante le novità che verranno annunciate<br />

ufficialmente in fiera, a partire dal potenziamento<br />

del parco macchine che, grazie<br />

all’accordo siglato per l’acquisto di 6 nuovi<br />

centri di lavori, vedrà schierata entro giugno<br />

<strong>2018</strong> una batteria di 10 Hermle C42U<br />

destinate alle lavorazioni CNC. Ad essa<br />

si affianca il reparto di stampa 3D che al<br />

momento conta tre sistemi HP Jet Fusion,<br />

prossimi a raggiungere la saturazione: una<br />

tecnologia con prestazioni industriali ideale<br />

sia per prototipi sia per tirature che inizia già<br />

ad intaccare la stampa a iniezione. “I nostri<br />

costanti investimenti” – afferma Rigamonti –<br />

“nelle migliori tecnologie disponibili sul mercato<br />

ci permettono di garantire un servizio<br />

che fino ad oggi non c’era, contraddistinto<br />

da elevata qualità, velocità di esecuzione,<br />

precisione, rispetto dei tempi di consegna<br />

e costi competitivi”.<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 33


SALDATURA<br />

ATTREZZATURE<br />

Grazie all’elevato grado<br />

di automazione degli<br />

impianti di saldatura<br />

orbitale di Polysoude,<br />

lo sviluppo dei programmi<br />

garantisce saldature di alta<br />

qualità e produttività.<br />

Saldatura orbitale automatica<br />

per applicazioni pipe<br />

Quando la qualità delle saldature è<br />

la priorità, la saldatura TIG orbitale<br />

è la tecnologia giusta per le<br />

applicazioni tubo-tubo e tubo-piastra.<br />

Con o senza filo d’apporto, si tratta di<br />

un processo stabile e affidabile che può<br />

essere impiegato con un’ampia gamma<br />

di materiali come l’acciaio al carbonio,<br />

l’acciaio inossidabile, il titanio e le leghe<br />

di nichel e alluminio.<br />

L’efficienza di queste attrezzature è<br />

dovuta alla precisione del sistema di<br />

programmazione. Con i generatori innovativi<br />

di Polysoude, come la serie P4/P6,<br />

lo sviluppo dei programmi di saldatura,<br />

che vengono creati con facilità tramite<br />

l’interfaccia utente, garantisce saldature<br />

di altissima qualità tramite l’automazione.<br />

È possibile ripetere il ciclo di saldatura<br />

tutte le volte che serve ottenendo sempre<br />

lo stesso risultato. Inoltre, gli impianti<br />

di saldatura orbitale moderni sono progettati<br />

per monitorare in tempo reale i<br />

parametri chiave di saldatura, che possono<br />

così essere verificati e inseriti in un<br />

protocollo di saldatura completo, generato<br />

e archiviato o stampato per garantire<br />

la tracciabilità. Non solo, i generatori P4/<br />

P6 di Polysoude consentono all’operatore<br />

di trovare i programmi di saldatura più<br />

adatti usando il touchscreen o il computer<br />

(figura 2). Basta inserire le informazioni<br />

base, come le dimensioni e il materiale<br />

dei tubi da saldare: il sistema consulta<br />

il database integrato per trovare applicazioni<br />

simili o suggerisce i parametri di<br />

saldatura in base a calcoli progressivi.<br />

Infine, la procedura di saldatura proposta<br />

può essere ottimizzata dal menu di aiuto<br />

o dall’assistente alla saldatura.<br />

Figura 1 - Saldature<br />

con il processo<br />

TIG orbitale<br />

Figura 2 - L’utente<br />

inserisce le<br />

informazioni base<br />

sul touchscreen<br />

e compaiono<br />

le WP disponibili<br />

nel database<br />

integrato<br />

SOLUZIONI PERSONALIZZATE<br />

Polysoude offre un’ampia gamma di<br />

impianti di saldatura orbitale TIG, tra cui<br />

soluzioni automatizzate che integrano le<br />

più recenti tecnologie.<br />

Un impianto di saldatura orbitale è formato<br />

generalmente dai seguenti componenti:<br />

un generatore programmabile dotato<br />

di comandi in remoto (telecomando o<br />

comandi integrati nella testa), una testa di<br />

saldatura e un dispositivo per l’alimentazione<br />

del filo, se richiesto dall’applicazione.<br />

Polysoude produce una serie completa<br />

di teste di saldatura a camera chiusa e<br />

aperta e di generatori per la saldatura<br />

orbitale modulari e adattabili, destinati<br />

a diverse applicazioni e che coprono<br />

un ampio spettro di diametri, spessori e<br />

geometrie dei pezzi da saldare (figura 3).<br />

Inoltre, gli impianti di saldatura orbitale<br />

Polysoude sono progettati per soddisfare<br />

i requisiti di sempre maggior qualità per i<br />

34<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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materiali notoriamente difficili da saldare.<br />

L’impegno di Polysoude è volto al miglioramento<br />

della vita utile dei prodotti dei<br />

clienti. Dato che l’uso di leghe speciali è<br />

sempre più frequente, solo la saldatura<br />

orbitale automatica può garantire un<br />

limitato apporto di calore durante la saldatura,<br />

salvaguardando così le proprietà<br />

dei materiali.<br />

I SETTORI DI APPLICAZIONE<br />

Due utenti su tre nel mondo si affidano alle<br />

soluzioni di Polysoude perché garantiscono<br />

alta qualità della saldatura ed elevata<br />

produttività.<br />

In settori come quelli dell’industria dei<br />

semiconduttori, chimica/sanitaria, aeronautica<br />

e aerospaziale, le saldature per fusione<br />

di tubi con spessori ridotti sono utilizzate<br />

in molte applicazioni. Per realizzare queste<br />

saldature per fusione, servono generatori<br />

a inverter portatili da abbinare a teste di<br />

saldatura orbitale a camera chiusa. Queste<br />

teste, come la serie MW di Polysoude, sono<br />

progettate per soddisfare i requisiti vincolanti<br />

delle applicazioni igieniche (figura 4).<br />

Il gas di protezione scorre all’interno della<br />

testa direttamente fino alla zona di saldatura.<br />

Pertanto, tutte le saldature risultano<br />

Figura 3 - Le teste<br />

di saldatura<br />

a camera aperta<br />

o chiusa coprono<br />

una gran varietà<br />

di diametri<br />

e applicazioni<br />

Figura 4 - Per le<br />

applicazioni<br />

igieniche, la scelta<br />

ricade sulle teste<br />

a camera chiusa<br />

Figura 5 - Esempio<br />

di un’applicazione<br />

orbitale nel settore<br />

Oil&Gas<br />

Figura 6 - Pipe<br />

con forti spessori<br />

saldati con una<br />

testa a camera<br />

aperta carrellata<br />

a seguito di<br />

cianfrinatura<br />

Narrow Gap<br />

prive di ossidazione, in conformità alle<br />

norme igieniche. Nella maggior parte dei<br />

casi, i tubi sono fatti di acciaio inossidabile<br />

austenitico, ma si trovano spesso anche le<br />

leghe a base di nichel e il titanio e le sue<br />

leghe, in diametri molto differenti.<br />

Negli ambiti della produzione di energia<br />

(centrali energetiche), dell’Oil&Gas e delle<br />

industrie chimiche o petrolchimiche si<br />

presentano spesso applicazioni di saldatura<br />

tubo-tubo con l’apporto di filo e la<br />

saldatura orbitale TIG può coprire l’ampia<br />

gamma di materiali base che vengono<br />

usati (figura 5).<br />

AUTOMAZIONE<br />

E ALTA PRODUTTIVITÀ<br />

In tutti i tipi di industria, ma prevalentemente<br />

nel settore chimico o petrolchimico<br />

e nelle centrali elettriche, dove si usano<br />

caldaie e scambiatori di calore, Polysoude<br />

propone le teste di saldatura tubo-piastra,<br />

con o senza filo d’apporto e torcia a rotazione<br />

continua. Grazie al raffreddamento<br />

ad acqua, è possibile raggiungere elevati<br />

fattori di marcia.<br />

Per pipe con spessori forti, Polysoude ha<br />

trovato un altro modo per incrementare<br />

la produttività, affiancando al processo<br />

TIG filo caldo la riduzione del cianfrino di<br />

saldatura e, di conseguenza, del volume<br />

da riempire. L’uso di una testa di saldatura<br />

carrellata a camera aperta munita di torcia<br />

Narrow Gap limita la quantità di metallo<br />

depositato (figura 6).<br />

L’importanza della saldatura orbitale TIG<br />

automatica di pipe è in continua crescita.<br />

Il processo, così come fornito da Polysoude,<br />

ha un grande impatto sulla qualità, poiché<br />

è in grado di creare saldature lisce di alta<br />

levatura, con tassi di produzione elevati,<br />

spesso in condizioni ambientali estreme.<br />

Figura 5 Figura 6<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35


MACCHINE PRODOTTI UTENSILI<br />

TORNITURA<br />

Alte prestazioni di truciolatura<br />

È una macchina di riferimento sul mercato in quanto a produttività e<br />

flessibilità. Per qualità e prezzo, il tornio NEF 400 di DMG Mori offre<br />

prestazioni ottimali a livello internazionale in questa categoria.<br />

L’innovativa NEF-Generation utilizza componenti high-tech che<br />

rendono possibili lavorazioni di tornitura efficienti e di<br />

elevato livello anche per chi possiede solo conoscenze<br />

tecniche di base. Gli operatori NEF potranno<br />

beneficiare dell’alta flessibilità di lavorazione<br />

per pezzi singoli e ottenere alta precisione e<br />

dinamicità nelle produzioni di serie. Numerose<br />

opzioni permettono di configurare la macchina<br />

in modo personalizzato per raggiungere<br />

la massima produttività nella lavorazione, da<br />

singoli pezzi fino a serie ridotte. <strong>La</strong> serie NEF<br />

è sinonimo di successo e apre la strada a<br />

maggiori opportunità di mercato.<br />

Le caratteristiche:<br />

• Motore mandrino ISM integrato: fori<br />

mandrino grandi; numero di giri elevato; alta precisione/rigidità<br />

dell’asse C; diametro cuscinetto aumentato per maggiore stabilità;<br />

raffreddamento ad acqua per una migliore stabilità termica;<br />

manutenzione semplificata grazie all’eliminazione del tensionamento<br />

cinghie.<br />

• Nuovo design: visuale più ampia sull’area di lavoro, ad alta usabilità,<br />

struttura costruttiva compatta.<br />

• Moderna tecnologia di controllo 3D: Celos della DMG Mori con<br />

21,5’’ ERGOline ® e Siemens; in alternativa 19’’ ERGOline con Operate<br />

4.5 su Siemens 840D solutionline e ShopTurn 3G oppure Heidenhain<br />

CNC Pilot 640.<br />

• Struttura costruttiva compatta grazie al<br />

rigido basamento in ghisa ad elevata stabilità.<br />

• Torretta VDI 30 da 12 posizioni e una contropunta<br />

automatica a comando idraulico,<br />

adesso di serie.<br />

• Alta tecnologia di azionamento con attuatori<br />

digitali per un’alta precisione: concentricità<br />

mandrino nel range µ.<br />

• Lunetta traslabile e contropunta grazie alla<br />

struttura della base a 4 guide.<br />

• Cicli tecnologici esclusivi DMG Mori<br />

per un risparmio di tempo fino al 60%.<br />

LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

Centro di rettifica<br />

Kapp Niles è un costruttore internazionale di macchine e utensili per la<br />

rettifica di dentature e profili. È un partner tecnologico per le industrie<br />

automobilistica, aeronautica, dei compressori, energetica, eolica,<br />

robotica, ferroviaria, dell’estrazione e navale. Fra le macchine del<br />

catalogo <strong>2018</strong> segnaliamo i centri di rettifica KX 100 Dynamic e KX 260,<br />

una versione aggiornata della già realizzata versione multimandrino KX<br />

160 TWIN. Il concetto brevettato permette di minimizzare sia i tempi<br />

intermedi di processo che i tempi di attrezzaggio. Con la funzione di<br />

caricamento pezzi integrata e l’opzione per il cambio automatico delle<br />

attrezzature porta-pezzi, questa configurazione<br />

della macchina dà la soluzione ottimale<br />

per le produzioni di medie e grandi serie.<br />

<strong>La</strong> KX 100 Dynamic dispone di due colonne<br />

separate rotanti integrate, la KX 260 Dynamic<br />

di una colonna. Su queste sono inseriti<br />

gli assi pick-up mobili in verticale, ognuno<br />

munito di un mandrino porta pezzi. Durante<br />

la rettifica di un pezzo l’altro asse pickup<br />

depone il pezzo già rettificato e si<br />

carica il nuovo pezzo da rettificare sul<br />

mandrino. <strong>La</strong> fasatura della dentatura<br />

avviene fuori dall’area di lavoro in modo<br />

che la rotazione del pezzo venga accelerata<br />

ai giri di lavoro durante la rotazione nell’area di<br />

lavoro. In questo modo i tempi intermedi vengono ridotti al minimo. <strong>La</strong><br />

funzione opzionale asse multi-funzione permette la cernita dei pezzi<br />

da misurare o da controllare. Oltre al concetto di ottimizzazione dei<br />

tempi di set-up, Kapp Niles ora offre, su questa serie, attrezzi di presa<br />

e mole intelligenti che forniscono dati rilevanti su tutti i processi grazie<br />

a un sistema Rfid di memorizzazione dei dati.<br />

Come metodo di lavorazione si usa esclusivamente la rettifica continua<br />

a vite con moli ravvivabili. Si possono utilizzare specifici rulli ravvivatori<br />

con ravvivatura di testa integrata e anche la ravvivatura flessibile con<br />

piattina cilindratrice. L’opzione rettifica topologica a vite permette di<br />

rettificare dentature senza o con lo svergolamento controllato.<br />

Il sistema di controllo Sinumerik 840D è provvisto di interfaccia user<br />

friendly ed è adattato da Kapp Niles alle specifiche esigenze dei<br />

compiti di rettifica.<br />

Il sistema di misurazione opzionale permette la misurazione e la definizione<br />

delle caratteristiche più rilevanti<br />

della dentatura. Questa funzione viene<br />

utilizzata per ottimizzare il processo di<br />

attrezzaggio, in particolare per evitare<br />

ed eliminare i tempi di attesa di misurazioni<br />

esterne e per fare misurazioni<br />

di prova casuali durante la produzione.<br />

Il vantaggio principale della macchina è<br />

l’integrazione completa delle funzioni di<br />

automazione che permettono di caricare<br />

e scaricare i pezzi da un magazzino a<br />

banda. Sono disponibili ulteriori funzioni<br />

come la centrifugazione e la cernita dei<br />

pezzi misurati.<br />

36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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UTENSILI<br />

FISSAGGIO<br />

Sistema di impugnature variabile per imbastitori a sfere<br />

Heinrich Kipp Werk ha ampliato<br />

l’assortimento degli imbastitori a<br />

sfere. Gli imbastitori a sfere in<br />

acciaio inox di Kipp servono alla<br />

facile connessione o al fissaggio di<br />

due pezzi o di pezzi da<br />

lavorare. Premendo o<br />

rilasciando il pulsante<br />

si ha un serraggio<br />

sicuro. <strong>La</strong> particolarità<br />

dell’estensione di<br />

prodotto è la grande<br />

variabilità. Oltre alla<br />

variante base<br />

Kipp offre, a<br />

seconda delle esigenze,<br />

tre diverse varianti di<br />

impugnature in plastica.<br />

L’impugnatura a<br />

fungo è salvaspazio, l’impugnatura<br />

a L permette un utilizzo intuitivo<br />

e l’impugnatura a T una presa<br />

convincente: tutte e tre le varianti<br />

dispongono di un design simile.<br />

Come ulteriore alternativa visiva<br />

vi è un’altra variante con<br />

un’impugnatura a fungo completamente<br />

in acciaio inox.<br />

<strong>La</strong> produzione degli imbastitori a<br />

sfere avviene su base modulare.<br />

In questo modo Kipp può produrre<br />

e offrire un gran numero di pezzi<br />

a un prezzo attraente. Oltre<br />

alle impugnature a fungo, a T<br />

e a L standardizzate in plastica<br />

grigio-nera, Kipp offre anche<br />

impugnature a T e a L verniciate a<br />

polvere in zinco, che puntano alla<br />

grande resistenza alle temperature<br />

elevate.<br />

Tutti gli imbastitori a sfere sono<br />

realizzati in acciaio inox e hanno<br />

un diametro compreso tra 5 e 16<br />

mm nonché lunghezze da 10 a 80<br />

mm. Sono disponibili anche misure<br />

speciali personalizzate.<br />

FRESATURA<br />

Microfrese ad alta precisione<br />

Quando si parla di precisione di microfrese conta ogni<br />

millesimo. Per questo Hoffmann Group ha creato una nuova<br />

generazione di microfrese ad alta precisione e con elevata<br />

ripetibilità. Le nuove microfrese in metallo duro Garant hanno<br />

un campo di tolleranza di solo 0 fino a -0,005 millimetri e sono<br />

state concepite per stampisti e produttori di utensili. All’ultima<br />

edizione di EMO Hoffmann Group ha mostrato per la prima volta<br />

le versioni per leghe in alluminio e rame e anche una versione<br />

per la lavorazione di grafite e materiali in fibre composite. Tra<br />

i vari impieghi possibili ci sono, per esempio, la produzione<br />

di pezzi in miniatura in alluminio, elettrodi in grafite e rame,<br />

semiconduttori e ceramica per denti.<br />

Le microfrese ad alta precisione Garant sono disponibili<br />

in tre versioni: fresa per spallamenti, fresa toroidale (in 5<br />

versioni) e fresa a copiare radiale. Le speciali microgeometrie<br />

conferiscono alla fresa un’estrema stabilità di taglio. Le<br />

angolazioni ottimizzate e gli angoli di spoglia maggiorati di circa<br />

il 20% garantiscono una migliorata evacuazione del truciolo. E<br />

grazie all’impiego dei più moderni substrati in metallo duro le<br />

nuove microfrese Garant permettono di raggiungere un’elevata<br />

sicurezza di processo.<br />

Per quanto riguarda i rivestimenti delle microfrese, Hoffmann<br />

Group punta sul nuovo rivestimento Garant DLC e quello<br />

diamantato. I rivestimenti DLC creano una superficie molto<br />

liscia con uno spessore di 1-2 micron e un grado di durezza di<br />

almeno 6000 HV. In tal modo i taglienti rimangono a lungo molto<br />

affilati per garantire la lavorazione sicura anche di materiali a<br />

truciolo lungo, come per esempio leghe in alluminio e rame. I<br />

rivestimenti diamantati, al contrario, sono particolarmente duri<br />

e raggiungono valori di 10.000 HV. Hanno uno spessore di 3-4<br />

micron e sono stati migliorati per la lavorazione di materiali in<br />

fibre composite e di materiali abrasivi come la grafite.<br />

Tutte le microfrese Garant sono disponibili sia con il rivestimento<br />

DLC che diamantato.<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 37


COMPONENTI<br />

CABLAGGIO E COLLEGAMENTO<br />

Le talpe Herrenknecht<br />

per la realizzazione<br />

della galleria ferroviaria<br />

del San Gottardo, la più<br />

lunga al mondo, sono state<br />

equipaggiate con cavi <strong>La</strong>pp.<br />

<strong>La</strong> galleria ferroviaria del San Gottardo<br />

è una delle costruzioni del secolo.<br />

Con i suoi 57 km è il tunnel ferroviario<br />

più lungo del mondo, realizzato da<br />

quattro talpe Herrenknecht, equipaggiate<br />

con cavi <strong>La</strong>pp. Dalla fine del 2016 i treni ad<br />

alta velocità sfrecciano attraverso il tunnel<br />

e i tempi di percorrenza Milano-Zurigo<br />

si sono ridotti a sole 2 ore e 40 minuti,<br />

ovvero un’ora in meno rispetto al passato.<br />

<strong>La</strong> costruzione è durata 17 anni e sono<br />

state necessarie talpe lunghe 400 metri<br />

e con teste da 9,50 metri realizzate su<br />

misura dall’azienda Herrenknecht. Le<br />

talpe vengono costruite per intero in Herrenknecht,<br />

che le testa in attività al fine di<br />

ottenere l’approvazione dalla committenza.<br />

Successivamente, vengono smontate e,<br />

infine, consegnate. “Ogni macchinario per<br />

lo scavo è un pezzo unico, concepito per<br />

il progetto specifico e adatto alla relativa<br />

Sistemi di connessione<br />

per una grande opera<br />

Stefan Jäke,<br />

Project Manager<br />

e Head of the<br />

Order Centre<br />

di Herrenknecht<br />

geologia corrispondente”, dichiara Stefan<br />

Jäke, project manager e head of the order<br />

centre di Herrenknecht. “Senza fornitori<br />

competenti in grado di garantire soluzioni<br />

dall’elevata qualità e affidabilità, non<br />

riusciremmo ad ottenere i risultati a cui<br />

siamo abituati”.<br />

In tal senso, la scelta dei migliori componenti<br />

è fondamentale per rispondere<br />

efficacemente alle richieste più sfidanti.<br />

Per le talpe utilizzate per il tunnel del<br />

San Gottardo, Herrenknecht si è rivolta<br />

a Friedrich Streb, grossista di materiale<br />

elettrico, che ha proposto i sistemi di<br />

connessione <strong>La</strong>pp, quali i cavi di controllo<br />

e comando ÖLFLEX ® , cavi per trasmissione<br />

dati UNITRONIC ® ed ETHERLINE ® ,<br />

pressacavi SKINTOP ® e SKINDITCH ® e i<br />

connettori EPIC ® .<br />

I cavi e i connettori utilizzati per le sezioni<br />

anteriori delle talpe hanno soddisfatto<br />

requisiti totalmente diversi rispetto a<br />

quelli installati all’interno della stessa.<br />

I connettori industriali Epic, ad esempio,<br />

sono stati impiegati come prolunga<br />

durante la costruzione del tunnel del<br />

San Gottardo. <strong>La</strong> motivazione risiede<br />

nella necessità di disporre di un cavo<br />

di alimentazione e comando in grado<br />

di coprire la lunghezza richiesta dalla<br />

talpa in movimento verso le profondità<br />

della montagna. A garanzia della massima<br />

continuità di esercizio, i connettori<br />

Epic H-BE sono stati interconnessi ogni<br />

50 metri con custodie e inserti. Questi<br />

connettori sono particolarmente adatti<br />

per applicazioni che presentano tensioni<br />

e intensità di corrente elevate e si con-<br />

38<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong>


<strong>La</strong> talpa<br />

Gripper-TBM<br />

è stata usata per<br />

la costruzione<br />

della Galleria<br />

di base del<br />

San Gottardo<br />

Rivestimento del tunnel nella<br />

galleria di base del San Gottardo.<br />

Sono state usate in totale 4 talpe<br />

meccaniche di Herrenknecht per<br />

scavare i 57 km della galleria.<br />

Tutte le talpe<br />

sono realizzate<br />

su misura e<br />

adeguate alla<br />

geologia specifica<br />

traddistinguono per la loro affidabilità:<br />

caratteristica molto importante quando<br />

ci si trova nel cuore del tunnel.<br />

In aggiunta, se all’interno dell’ampia<br />

gamma <strong>La</strong>pp non è presente il cavo<br />

corretto per l’applicazione, il Gruppo<br />

possiede il know-how tecnico e la capacità<br />

produttiva per crearlo. In tal senso,<br />

per rispondere ad ogni necessità di Herrenknecht,<br />

<strong>La</strong>pp ha sviluppato un cavo<br />

ad hoc per le gru posizionato nell’area<br />

posteriore della talpa. Questo sistema<br />

si manovra con comandi wireless da<br />

remoto, ma è prevista un’alimentazione<br />

secondaria qualora venga meno il collegamento.<br />

Il manovratore dispone, quindi,<br />

di un pannello di controllo portatile<br />

dotato di un cavo di connessione lungo 6<br />

metri, che può essere collegato, se necessario,<br />

ai connettori <strong>La</strong>pp. Il cavo è stato<br />

predisposto per essere costantemente in<br />

movimento e permette di trasmettere i<br />

segnali bus per spegnere la gru in caso<br />

di emergenza. <strong>La</strong>pp ha proposto, infine,<br />

un cavo Profibus combinato, realizzato<br />

con cavi di controllo molto flessibili,<br />

il cui rivestimento esterno è in grado<br />

di resistere anche ai più estremi stress<br />

meccanici.<br />

“Siamo molto orgogliosi della collaborazione<br />

con Herrenknecht per la realizzazione<br />

di questo progetto unico e<br />

della fiducia dimostrata dal partner, che<br />

è rimasto soddisfatto delle nostre soluzioni”,<br />

afferma Stephan Gabler, director<br />

of customized products di <strong>La</strong>pp.<br />

L’arrivo della talpa<br />

alla fine della Galleria di<br />

base del San Gottardo<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 39


COMPONENTI<br />

SOLUZIONI A SFERE A CONTATTO OBLIQUO<br />

Cuscinetti per lavorazioni ad elevata velocità<br />

All’ultima edizione di EMO ad Hannover, in Germania, NSK ha<br />

messo in vetrina numerose novità per il mercato delle macchine<br />

utensili. In evidenza la serie di cuscinetti a sfere Robust<br />

a contatto obliquo con le nuove gabbie Sursave sviluppate<br />

specificamente per le condizioni applicative dell’azionamento<br />

del mandrino principale. I cuscinetti Robust con gabbie Sursave<br />

creano le condizioni ideali affinché i mandrini consentano<br />

lavorazioni ad alta precisione anche a velocità di rotazione<br />

elevatissime.<br />

Quando si eseguono lavorazioni ad alta velocità, le temperature<br />

del cuscinetto e del mandrino possono<br />

aumentare in maniera esponenziale.<br />

<strong>La</strong> serie Robust di NSK è stata studiata<br />

per contrastare questi fenomeni, riducendo<br />

al minimo l’accumulo di calore<br />

e, di conseguenza, contribuendo ad<br />

aumentare l’affidabilità del processo<br />

di lavorazione alle alte velocità.<br />

I cuscinetti a sfere a contatto obliquo<br />

Robust vengono collaudati a regimi di<br />

alta velocità e sono già impiegati da<br />

molti costruttori di macchine utensili e<br />

mandrini. I cuscinetti sono disponibili<br />

in diverse versioni, con sfere in acciaio<br />

o ceramica, piste di rotolamento realizzate con diversi acciai<br />

speciali, e diverse tipologie di gabbia. Utilizzando la gabbia<br />

Sursave, l’accumulo di calore viene ulteriormente abbattuto.<br />

Questo risultato è dovuto in larga misura alla bassissima coppia<br />

d’attrito di Sursave, circa il 20% inferiore rispetto alle gabbie<br />

dei normali cuscinetti a sfere a contatto obliquo.<br />

Un parametro sempre più importante per misurare le prestazioni<br />

è NRRO (non-repeatable run-out), l’errore di concentricità<br />

di rotazione non ripetibile. In pratica, con un valore di NRRO<br />

basso, la qualità superficiale dei pezzi lavorati risulta migliore.<br />

Adottando i cuscinetti Robust Sursave, il valore NRRO può<br />

essere dimezzato rispetto ai cuscinetti standard. Inoltre, questo<br />

risultato viene raggiunto anche con un fattore di velocità (n x<br />

dm) superiore a 3 milioni, che corrisponde a un incremento<br />

della velocità del 20% rispetto ai tradizionali cuscinetti a sfere<br />

a contatto obliquo.<br />

L’insieme di queste caratteristiche<br />

(alta velocità, bassa coppia d’attrito<br />

e altissima precisione di rotazione)<br />

fa sì che gli azionamenti dei mandrini<br />

equipaggiati con cuscinetti a sfere<br />

a contatto obliquo Robust Sursave<br />

consentano di produrre pezzi con<br />

una precisione omogenea in tempi<br />

di ciclo più rapidi. <strong>La</strong> soluzione offre<br />

benefici a tutti i costruttori di componenti<br />

quali ruote dentate e altri<br />

organi di trasmissione, oltre che ai<br />

costruttori di stampi.<br />

CON ANELLI ELASTOMERICI<br />

Rullo stenditore ad alta efficienza<br />

Dreckshage produce rulli in acciaio, acciaio<br />

inossidabile e alluminio secondo le<br />

specifiche del cliente. EcoStretchRoll è<br />

un rullo stenditore innovativo, grazie all’utilizzo<br />

di anelli elastomerici di precisione<br />

con molteplici elementi espandenti singoli.<br />

Questi elementi garantiscono un’ottimale<br />

espansione già con un ridotto angolo di<br />

avvolgimento e senza richiedere alcun<br />

azionamento o regolazione esterna del<br />

rullo. Gli elementi espandenti sono orientati<br />

in modo che l’espansione avvenga<br />

sempre dal centro verso l’esterno del rullo.<br />

Ciascun anello elastomerico è composto<br />

da 30, 36 o 40 elementi espandenti, a<br />

seconda del diametro del rullo, e funziona<br />

in modo completamente indipendente.<br />

Un singolo elemento espandente pesa<br />

solo 0,5 grammi e reagisce molto rapidamente<br />

a qualsiasi pressione esercitata<br />

dalla merce. <strong>La</strong> speciale forma degli elementi<br />

espandenti genera un controllato<br />

movimento di inclinazione in direzione del<br />

bordo del rullo. Gli elementi espandenti<br />

vengono montati sugli affidabili supporti<br />

Economic-Rolls ® all’interno degli stabilimenti<br />

di produzione.<br />

Vantaggi dei rulli EcoStretchRoll: disponibili<br />

nei diametri 110 mm, 130 mm e 150 mm<br />

(con anime pari a 80 mm, 100 mm o 120 mm<br />

rispettivamente); assenza di zone mediane<br />

inoperanti; generano un effetto espandente<br />

non appena è presente un potenziale di<br />

espansione; non occorre alcun motore<br />

esterno; è il materiale stesso ad azionare<br />

il rullo; il peso aumenta rispettivamente<br />

di solo 2 kg, 2,3 kg o 3,2 kg per metro, a<br />

seconda del diametro; grazie alla loro forma<br />

arrotondata, gli elementi espandenti non<br />

lasciano tracce sui materiali in lavorazione;<br />

impiego universale, per esempio in sostituzione<br />

di altri rulli stenditori o rulli di rinvio<br />

presenti in punti critici; disponibili in EPDM<br />

e in silicone.<br />

Con le sue famiglie di rulli Economic-Rolls,<br />

rulli di alluminio, rulli di acciaio, rulli stenditori<br />

e servizi dedicati al settore dei rulli<br />

tecnici, Dreckshage permette di affrontare<br />

un’ampia gamma di applicazioni industriali.<br />

L’ampia offerta comprende anche i prodotti<br />

delle divisioni: tecnologia lineare, materiali,<br />

materiali tecnici in plastica, profili<br />

e sistemi.<br />

40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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COMPONENTI<br />

PRODUZIONE ADDITIVA<br />

Ruote dentate stampate in 3D<br />

Lo specialista in motion plastics Igus ha<br />

ampliato la sua offerta in merito alla stampa<br />

in 3D e ora presenta un materiale per sinterizzazione<br />

laser che si adatta in particolare alla<br />

produzione additiva di ruote dentate. Il nuovo<br />

materiale iglidur I6 per la sinterizzazione laser<br />

selettiva (SLS) si caratterizza in particolare<br />

per la resistenza all’usura di almeno sei volte<br />

maggiore nelle ruote dentate rispetto ai materiali<br />

standard prolungando quindi la durata<br />

d’esercizio delle applicazioni in movimento.<br />

<strong>La</strong> produzione additiva oggi è un tema chiave<br />

nel settore industriale. Questo è dovuto al<br />

fatto che i componenti speciali, dal pezzo<br />

unico fino alle serie di media grandezza,<br />

possono essere stampati in modo semplice,<br />

veloce ed economico. Se il cliente è alla<br />

ricerca di una soluzione speciale resistente<br />

all’usura come una ruota dentata che superi<br />

le difficili sfide delle applicazioni in movimento,<br />

allora la stampa 3D presso Igus con la<br />

sinterizzazione laser selettiva è una soluzione<br />

interessante. Il procedimento è molto preciso<br />

e fornisce superfici dettagliate e precise, il<br />

che si presta particolarmente bene per la<br />

stampa di ruote dentate. Così già ora Igus<br />

realizza serie di ruote dentate speciali con<br />

lotti di dimensioni a quattro cifre. Inoltre,<br />

i clienti scelgono in modo consapevole la<br />

produzione additiva con Iglidur I3 grazie ai<br />

vantaggi in termini di costo e all’elevata durata<br />

d’esercizio. Ora il materiale sinterizzato<br />

al laser Iglidur I6 è stato sviluppato in particolare<br />

per applicazioni con ruota dentata<br />

esenti da lubrificazione e manutenzione, per<br />

aumentare ancora di più la durata d’esercizio<br />

delle ruote dentate. Il nuovo materiale amplia<br />

l’offerta esistente di sei tribo-filamenti per il<br />

metodo FDM e Iglidur I3 per il metodo SLS.<br />

Nel laboratorio aziendale di 2.750 metri quadrati<br />

si dimostra che il nuovo materiale per<br />

ruote dentate possiede una resistenza all’usura<br />

particolarmente elevata e quindi una<br />

durata d’esercizio particolarmente lunga.<br />

Nel laboratorio di prova Igus Iglidur I6 ha<br />

convinto rispetto agli attuali materiali comuni<br />

per la stampa SLS. Nella prova è stata testata<br />

una ruota elicoidale con momento applicato<br />

di 5 Nm e 12 giri/min. Inoltre la ruota dentata<br />

in materiale sinterizzato al laser standard<br />

PA12 si è fermata già dopo 521 cicli, poiché<br />

il coefficiente di attrito era aumentato troppo.<br />

<strong>La</strong> ruota dentata nel nuovo materiale<br />

sinterizzato al laser Iglidur I6, dopo 1 milione<br />

di cicli, ha mostrato solamente una piccola<br />

usura ed era ancora pienamente efficiente.<br />

Nella prova il nuovo materiale sinterizzato al<br />

laser Iglidur I6 si è potuto affermare anche<br />

in modo evidente rispetto alle ruote dentate<br />

fresate. Le ruote dentate in POM presentavano<br />

già dopo 621.000 cicli un’usura totale,<br />

mentre le ruote dentate fresate in PBT si<br />

rompevano già dopo 155.000 cicli.<br />

Per ordinare una ruota dentata tribologicamente<br />

ottimizzata il cliente può ricorrere al<br />

servizio di stampa 3D di Igus. Basta andare<br />

al sito http://www.igus.it/3dprint, caricare il<br />

file Step della ruota dentata e selezionare<br />

il nuovo materiale SLS Iglidur I6 per ruote<br />

dentate.<br />

RESISTENZA ALLA CORROSIONE<br />

Chiusura rotativa a due stadi<br />

Southco ha ampliato la sua comprovata linea di<br />

soluzioni rotative R4-30 introducendo una nuova versione<br />

in acciaio inox. Caratterizzata da un’elevata<br />

resistenza alla corrosione e agli agenti atmosferici,<br />

l’innovativa chiusura rotativa a due stadi R4-30 in<br />

acciaio inox previene il rischio di false chiusure<br />

degli armadi industriali destinati a impieghi gravosi.<br />

<strong>La</strong> chiusura rotativa Southco R4 -30 può essere<br />

montata a scomparsa, lasciando inalterato il<br />

design dell’armadio ed eliminando punti facilmente<br />

soggetti a manomissioni e vandalismi. Inoltre,<br />

questa soluzione prevede la pratica chiusura a<br />

spinta. Realizzata in acciaio inox, questa robusta<br />

chiusura aumenta la resistenza alle aggressioni<br />

ambientali e risulta ideale in un’ampia varietà<br />

di applicazioni industriali, quali veicoli speciali,<br />

macchinari industriali e mezzi di trasporto. Inoltre,<br />

tutte le chiusure rotative Serie R4 possono essere<br />

utilizzate per realizzare un sistema di bloccaggio<br />

completo grazie all’aggiunta dei cavi e degli attuatori<br />

meccanici Southco.<br />

<strong>La</strong> chiusura rotativa a due stadi R4-30 in acciaio<br />

inox propone un design robusto e resistente<br />

alla corrosione e risulta ideale nelle applicazioni<br />

esposte alle aggressioni ambientali”, aggiunge<br />

Cynthia Bart, responsabile globale prodotti. “Inoltre,<br />

il montaggio a scomparsa esalta il design degli<br />

armadi industriali e aumenta la sicurezza delle<br />

installazioni”.<br />

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SOFTWARE<br />

ADDITIVE MANUFACTURING<br />

E ROBOTICA<br />

L’ultima versione della<br />

suite NX di Siemens<br />

integra strumenti per<br />

l’additive manufacturing,<br />

le lavorazioni meccaniche,<br />

la robotica e il controllo<br />

qualità per digitalizzare<br />

la produzione di pezzi<br />

e aumentare l’efficienza<br />

nelle officine.<br />

Digitalizzare l’officina<br />

<strong>La</strong> nuova versione del software NX<br />

di Siemens integra l’ultima generazione<br />

di strumenti per l’additive<br />

manufacturing, lavorazioni a controllo<br />

numerico (CNC), robotica e controllo di<br />

qualità per favorire la digitalizzazione<br />

della produzione di pezzi all’interno di<br />

un unico sistema completo e integrato.<br />

Funzionalità di automazione avanzate per<br />

il CAM – fra le quali programmazione di<br />

robot, fresatura adattiva e progettazione<br />

di attrezzature – mettono a disposizione<br />

tecnologie innovative per settori specifici<br />

grazie alle quali le aziende possono portare<br />

sul mercato prodotti di alta qualità in<br />

tempi più rapidi. L’innovativo strumento<br />

NX Machining Line Planner, integrato a NX<br />

<strong>La</strong> tecnologia di<br />

programmazione<br />

robotica offre<br />

la capacità di<br />

automatizzare<br />

intere celle di<br />

lavorazione, inclusa<br />

la programmazione<br />

dei robot per<br />

eseguire lavorazioni<br />

meccaniche<br />

e pick-and-place<br />

Le soluzioni<br />

di additive<br />

manufacturing<br />

di NX sono state<br />

potenziate con<br />

l’aggiunta del<br />

nuovo modulo<br />

NX AM for HP<br />

Multi Jet Fusion<br />

CAM per la lavorazione basata su feature,<br />

offre nuove funzionalità per i settori che<br />

producono parti complesse in grandi volumi,<br />

ad esempio l’industria automobilistica<br />

e dei macchinari. <strong>La</strong> nuova versione di NX<br />

continua a supportare soluzioni complete<br />

per l’Additive Manufacturing, aiutando<br />

le aziende manifatturiere a sfruttare la<br />

stampa 3D per produzioni industriali.<br />

Queste aziende sono soggette a pressioni<br />

sempre maggiori generate dalla continua<br />

evoluzione delle aspettative del mercato,<br />

con clienti che chiedono sempre più precisione<br />

e tempi di risposta rapidi. Per restare<br />

competitivi, molti produttori guardano alla<br />

digitalizzazione per collegare tutte le fasi<br />

del processo di pianificazione e produzione<br />

dei pezzi a un’unica fonte di informazioni,<br />

realizzando il cosiddetto “digital thread”.<br />

Implementando una strategia digitale,<br />

aziende manifatturiere di tutte le dimensioni<br />

possono sfruttare meglio i vantaggi<br />

dell’automazione, adottare la stampa 3D<br />

in produzione e, in ultima analisi, accedere<br />

a nuove opportunità di mercato e ridurre<br />

i tempi di consegna.<br />

“Per sviluppare l’attività ed espandersi in<br />

mercati competitivi come l’aerospaziale e<br />

i semiconduttori, le officine meccaniche<br />

devono offrire capacità di additive manufacturing<br />

unite a una catena di processo<br />

altamente automatizzata che collega digitalmente<br />

progettazione, preparazione alla<br />

stampa 3D, programmazione dei controlli<br />

numerici e controllo di qualità alla produzione”,<br />

spiega Christoph Hauck, direttore<br />

generale per le nuove tecnologie e i nuovi<br />

mercati di MBFZ Toolcraft GmbH, fra i<br />

primi ad adottare la tecnologia di additive<br />

manufacturing di Siemens. “Siemens offre<br />

tutte queste capacità in un unico sistema<br />

completo e integrato per la produzione di<br />

parti. In questo modo possiamo collegare<br />

ogni fase della nostra catena di processo<br />

42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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digitale, ottenendo il pieno controllo dei<br />

processi critici, un flusso di dati associativi<br />

e la tracciabilità dei dati stessi, tutti fattori<br />

importanti per i nostri clienti”.<br />

Le migliorie nell’ambito dell’automazione<br />

introdotte dalla nuova versione di NX<br />

consentono di aumentare l’efficienza in<br />

produzione e ridurre i costi. <strong>La</strong> tecnologia di<br />

programmazione robotica offre la capacità<br />

di automatizzare intere celle di lavorazione,<br />

inclusa la programmazione dei robot per<br />

eseguire lavorazioni meccaniche e pick-andplace.<br />

<strong>La</strong> fresatura adattiva e la fresatura<br />

tubolare sono funzionalità innovative per<br />

automatizzare la programmazione delle<br />

macchine CNC e ridurre i tempi di taglio.<br />

<strong>La</strong> prima è un metodo di taglio ad alta<br />

velocità che sfrutta le capacità di automazione<br />

di NX per ridurre i tempi ciclo del<br />

60%, prolungando nel contempo la durata<br />

dell’utensile. <strong>La</strong> seconda snellisce il processo<br />

di programmazione di macchine a cinque<br />

assi eliminando la fase di preparazione e<br />

riducendo al minimo l’inserimento di dati,<br />

grazie a funzionalità avanzate che generano<br />

percorsi utensile ideali e abbattono gli errori<br />

di lavorazione in fabbrica.<br />

I costruttori di stampi possono ora calcolare<br />

automaticamente in modo preciso i costi di<br />

produzione delle attrezzature grazie all’integrazione<br />

diretta fra NX e il portafoglio<br />

Teamcenter ® . Con NX gli ingegneri possono<br />

riconoscere automaticamente feature e<br />

parametri delle parti desiderate e fornire<br />

a Teamcenter informazioni pertinenti per<br />

calcolare l’esatto costo delle attrezzature.<br />

Queste funzionalità integrate delle soluzioni<br />

software di Siemens per la gestione del<br />

ciclo di vita dei prodotti (PLM) aiutano<br />

Lo strumento<br />

NX Machining<br />

Line Planner –<br />

integrato a NX<br />

CAM per la<br />

lavorazione<br />

basata su feature<br />

– offre nuove<br />

funzionalità<br />

per i settori che<br />

producono parti<br />

complesse in<br />

grandi volumi<br />

i costruttori di attrezzature ad acquisire<br />

più commesse e ad aumentare i margini<br />

di profitto grazie al calcolo automatizzato<br />

dei costi e a preventivi precisi.<br />

Fra le novità di questa versione, NX<br />

Machining Line Planner, unito a NX CAM,<br />

consente il riconoscimento di feature, la<br />

distribuzione, il bilanciamento, la programmazione<br />

e la simulazione delle lavorazioni<br />

su molteplici macchine in diverse configurazioni.<br />

Particolarmente utile per i settori<br />

che devono produrre grandi quantità di<br />

pezzi con molte feature, NX Machining<br />

Line Planner sfrutta un gemello digitale<br />

dell’intera linea di lavorazione e la tecnologia<br />

di lavorazione basata su feature di<br />

NX CAM per ottimizzare l’intero processo.<br />

NX Machining Line Planner, unito alla<br />

potenza del gemello digitale, offre una<br />

soluzione realmente unica che consente<br />

ai costruttori di autoveicoli e macchinari di<br />

ridurre i tempi di pianificazione e migliorare<br />

i risultati complessivi della produzione.<br />

<strong>La</strong> nuova versione potenzia le soluzioni di<br />

additive manufacturing di NX con l’aggiunta<br />

del nuovo modulo NX AM for HP Multi<br />

Jet Fusion, certificato da HP e basato sulla<br />

tecnologia di Materialise, che consente di<br />

preparare i lavori per la stampa in 3D su<br />

HP Jet Fusion 4200. Con questo modulo<br />

software di NX i clienti potranno sviluppare<br />

e gestire parti in un unico ambiente software<br />

per le soluzioni di stampa Multi Jet<br />

Fusion, evitare conversioni di dati lunghe e<br />

dispendiose e il ricorso a strumenti di terze<br />

parti, e aumentare l’efficienza del flusso di<br />

lavoro dalla progettazione alla parte finita.<br />

Inoltre, Siemens sviluppa applicativi per la<br />

simulazione del processo di additive manufacturing<br />

con Simcenter 3D, uno strumento<br />

fondamentale per industrializzare l’additive<br />

manufacturing grazie alla stampa<br />

di componenti corretti al primo tentativo.<br />

Questi applicativi di simulazione sono<br />

parte integrante della soluzione completa<br />

di Siemens per l’additive manufacturing.<br />

“Le tecnologie evolutive come l’additive<br />

manufacturing e la robotica avanzata<br />

offrono un enorme potenziale alle aziende<br />

manifatturiere di tutte le dimensioni,<br />

aiutandole a ottenere un vantaggio<br />

nell’attuale mercato competitivo”, sottolinea<br />

Zvi Feuer, senior vice president<br />

of manufacturing engineering software<br />

di Siemens PLM Software. “NX mette a<br />

disposizione una soluzione pienamente<br />

integrata per sfruttare queste tecnologie<br />

avanzate, offrendo alle aziende produttrici<br />

la capacità di aumentare le prestazioni<br />

operative e creare un’officina meccanica<br />

realmente digitale”.<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 43


AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />

CONNECTED SERVICES<br />

Guidare la trasformazione digitale<br />

Un gran numero di aziende industriali sta implementando tecnologie<br />

digitali finalizzate all’ottimizzazione delle operazioni, indipendentemente<br />

dal fatto che decidano di orientarsi verso singole soluzioni o di<br />

intraprendere una trasformazione digitale completa. <strong>La</strong> maggior parte<br />

delle aziende necessita di supporto per pianificare, implementare e<br />

mantenere le nuove soluzioni o di essere aiutata per poter trarre il<br />

massimo vantaggio dalla digitalizzazione. Per rispondere ai bisogni<br />

in termini di infrastrutture di informazione e di sicurezza, Rockwell<br />

Automation mette a disposizione delle organizzazioni la propria offerta<br />

Connected Services e continua ad ampliarne il portafoglio.<br />

L’offerta Connected Services è molto ampia e comprende servizi<br />

quali la valutazione dell’infrastruttura di rete industriale esistente, la<br />

progettazione, l’implementazione e il supporto e monitoraggio remoti<br />

di sistemi di rete integrati. <strong>La</strong> fornitura di apparati pre-ingegnerizzati<br />

come servizio (Infrastructure-as-a-Service - IaaS) per un periodo di<br />

5 anni è un’opzione sempre più attrattiva ed include il monitoraggio<br />

da remoto degli asset per la manutenzione predittiva, il rilevamento<br />

e risoluzione di minacce di cybersecurity, la formazione e la consulenza.<br />

Questi servizi sono basati sulla proposta attuale di supporto<br />

ad applicazioni e prodotti al fine di aiutare le aziende ad accedere<br />

ed utilizzare i dati di produzione per migliorare l’utilizzo delle risorse<br />

e la produttività, riducendo al contempo i rischi e il time-to-market.<br />

“Gli operatori industriali hanno utilizzato tecnologie all’avanguardia<br />

sin dai tempi della Rivoluzione industriale”, dichiara Sherman<br />

Joshua, global portfolio manager per Connected Services<br />

in Rockwell Automation. “I nostri clienti sono consapevoli che<br />

digitalizzare la produzione e creare una Connected Enterprise è<br />

molto più che la mera introduzione di una nuova tecnologia. Hanno<br />

bisogno dell’infrastruttura, dei processi e delle persone giuste per<br />

trasformare le operazioni e cogliere a pieno il valore che la nuova<br />

tecnologia sta generando. Quel valore è enorme e i nostri Connected<br />

Services fanno in modo che i nostri clienti lo scoprano più facilmente<br />

e rapidamente”.<br />

Secondo ARC Advisory Group, ad esempio, nella produzione industriale<br />

il costo dei fermo macchina non pianificati supera i 20 miliardi<br />

di dollari. Impiegando i metodi di rilevamento, diagnosi e risoluzione<br />

tradizionali, circa il 76% dei fermi si verifica prima che qualsiasi<br />

azione correttiva venga intrapresa. I Connected Services possono<br />

aiutare gli utenti ad individuare e risolvere rapidamente i problemi,<br />

riducendo fino al 30% i tempi di fermo.<br />

L’offerta Connected Services parte dalla creazione di un’infrastruttura<br />

di rete di informazione industriale sicura. I servizi di rete e<br />

cybersecurity includono valutazione delle esigenze, progettazione,<br />

supporto, formazione IT/OT, monitoraggio remoto, rilevamento e risoluzione<br />

delle minacce, implementazione “chiavi in mano”, soluzioni<br />

di rete pre-ingegnerizzate, monitoraggio e gestione della rete. Questi<br />

servizi possono accelerare l’integrazione di nuove apparecchiature<br />

e sistemi, migliorare notevolmente la sicurezza e ridurre i fermo<br />

macchine con l’accesso alle risorse tecniche.<br />

VIDEO-COMUNICAZIONE<br />

Soluzioni multimediali<br />

per lo smart manufacturing<br />

<strong>La</strong> rivoluzione dell’Industry 4.0 passa<br />

attraverso investimenti in tecnologie e<br />

strumenti gestionali finalizzati all’automazione<br />

del processo. Un percorso di<br />

digitalizzazione che riguarda anche le<br />

modalità di trasferimento delle informazioni<br />

all’interno dei reparti produttivi. Qui<br />

le soluzioni multimediali offrono nuove<br />

opportunità per rendere i processi sempre<br />

più snelli e performanti attraverso la<br />

video-comunicazione in fabbrica. Domino-<br />

Display.com, primo e-shop italiano di soluzioni<br />

multimediali per la comunicazione<br />

visiva, lancia un forte messaggio a facility<br />

manager, responsabili di produzione e<br />

imprenditori. Lo smart manufacturing prevede<br />

la digitalizzazione dello stabilimento,<br />

ma anche delle comunicazioni. Totem multimediali,<br />

display e videowall installati nei<br />

diversi reparti permettono di condividere<br />

in tempo reale dati sulla produttività, visibilità<br />

sull’andamento dei singoli processi<br />

e informazioni sulla sicurezza, offrendo la<br />

possibilità di verificare la conformità e lo<br />

standard di qualità delle operazioni per<br />

ottimizzare le prestazioni lungo la linea.<br />

Monitor e touchscreen possono essere<br />

integrati nei punti strategici della catena di<br />

montaggio per condividere in tempo reale lo<br />

stato dell’arte. In chiave di sicurezza la loro<br />

funzione diventa più che mai essenziale,<br />

consentendo ad esempio di inviare alert<br />

in caso di anomalie.<br />

“Se i display sono strumenti che stanno<br />

trovando sempre più impiego nell’industria,<br />

il prossimo step sarà l’integrazione di<br />

device wearable come smartwatch, presto<br />

disponibili nel nostro e-shop, che consentiranno<br />

di inviare al singolo addetto messaggi<br />

personalizzati, contribuendo tra le altre<br />

cose a rendere la produzione sempre più<br />

efficiente”, commenta Alberto Masserdotti,<br />

fondatore di DominoDisplay.com e Ceo del<br />

Gruppo Masserdotti. “L’utilizzo sinergico<br />

di display per la trasmissione di messaggi<br />

pubblici e wearable con schermi portatili<br />

personali per la gestione di notifiche<br />

e comunicazioni ad hoc rappresentano<br />

un’ulteriore spinta per la transizione verso<br />

l’Industry 4.0”.<br />

44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong> www.interprogettied.com


AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />

STRUMENTI DI MISURA<br />

Sensori con ampio campo visivo<br />

<strong>La</strong> famiglia dei sensori Wenglor 2D/3D dedicati alle misurazioni di<br />

profilo si amplia con la nuova serie di dispositivi MLSL2, che comprende<br />

10 innovativi modelli dotati di una eccezionale ampiezza del<br />

campo visivo, che estende le performance ottiche da 280 mm a 1.350<br />

mm lungo l’asse X. Queste prestazioni permettono di impiegare i<br />

sensori MLSL2 su oggetti o aree di scansione particolarmente grandi,<br />

accrescendo considerevolmente l’efficacia delle soluzioni Wenglor in<br />

molti ambiti applicativi.<br />

Pensiamo ad esempio alle operazioni di pick & place dove è necessario<br />

trasmettere i dati posizionali 3D con precisione micrometrica di<br />

oggetti collocati casualmente, se non addirittura uno sopra l’altro, su<br />

grandi nastri trasportatori. Oppure alle operazioni di conteggio che,<br />

per esempio, si effettuano nell’industria alimentare, dove i prodotti<br />

da forno devono essere riconosciuti e distinti con chiarezza, anche<br />

di lato o dall’alto, tramite il rilevamento della superficie. E non solo: i<br />

sensori Wenglor MLSL2 possono essere convenientemente utilizzati<br />

per il controllo del cordone sigillante 3D, ad esempio in applicazioni<br />

tipiche dell’industria automobilistica, per rilevare parallelismi, disallineamenti<br />

o, infine, per le cosiddette operazioni di bin picking, cioè<br />

di prelievo di parti collocate alla rinfusa all’interno di pallet o cestelli.<br />

“Questi dieci modelli forniscono prestazioni al top di gamma e sono<br />

in grado di misurare oggetti 3D costruendo modelli basati su nuvole<br />

di punti di eccezionale qualità. Ciò consente di creare e analizzare i<br />

profili con una precisione elevatissima in un campo visivo molto esteso,<br />

nonché su grandi distanze”, afferma Elio Bolsi, general manager<br />

di Wenglor Sensoric Italiana. “Oltre agli aspetti tecnologici, Wenglor<br />

ha curato anche quelli ergonomici, come il design e le dimensioni,<br />

di soli 200 x 67 x 38 mm”. <strong>La</strong> disponibilità di varianti con più classi<br />

laser – 2M, 3R e 3B, luce rossa o blu – offre agli utilizzatori la più<br />

ampia libertà di scelta.<br />

I sensori wenglor MLSL sono in grado di fornire prestazioni elevate<br />

in termini di velocità e precisione grazie alla specifica tecnologia<br />

che li contraddistingue. I sensori 2D/3D proiettano una linea laser<br />

sull’oggetto da misurare, la quale viene registrata da una telecamera<br />

integrata. In questo modo è possibile calcolare in tempo reale i profili<br />

di superficie e volume (2D e 3D), ricreando un modello accurato<br />

dell’oggetto basato su nuvole di punti estremamente precise. <strong>La</strong> serie<br />

weCat3D dispone attualmente di un totale di ben 81 diverse varianti,<br />

che offrono grande flessibilità e libertà di scelta per effettuare misurazioni<br />

e controlli multidimensionali pressoché di qualsiasi tipo.<br />

Le principali caratteristiche dei sensori di profilo weCat3D MLSL2<br />

sono: campo visivo esteso tra 280 e 1350 mm lungo l’asse X; fino a 3,6<br />

milioni di punti di misura al secondo; design compatto, peso contenuto:<br />

200x67x38 mm per 550 g; sensore di visione in tecnologia CMOS; CPU<br />

integrata; elevata velocità di misurazione: 4000 Hz; interfaccia semplice<br />

e intuitiva; porta di comunicazione Gigabit Ethernet.<br />

ROBOTICA, SENSORISTICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE<br />

<strong>La</strong> saldatura nell’industria 4.0<br />

<strong>La</strong> spinta di Industry 4.0 conferma il trend<br />

positivo non solo per il mercato dei robot, per<br />

il quale, dopo i record di vendite degli ultimi<br />

anni, le previsioni internazionali anticipano per<br />

il trennio <strong>2018</strong>-2020 una crescita a doppia cifra<br />

per il mercato globale, ma anche, più in generale,<br />

per i processi di automazione, lo sviluppo<br />

di intelligenze artificiali, la gestione dinamica<br />

dei dati, che sembrano non avere arresto.<br />

Fra l’altro, in virtù dei loro evidenti punti di<br />

forza, i nuovi asset sono sempre di più uno<br />

strumento affidabile e flessibile, sovente<br />

irrinunciabile: grazie, infatti, ai miglioramenti<br />

nel campo della tecnologia digitale,<br />

dell’integrazione nel processo produttivo<br />

e nella sensoristica, la soluzione integrata<br />

robotizzata è sempre di più la scelta di elezione<br />

per la saldatura di componenti critici<br />

ed è oggi più che mai alla portata anche di<br />

aziende medio piccole.<br />

Attraverso l’organizzazione della terza edizione<br />

di Feel Weld, giornata dedicata ai<br />

“Recenti sviluppi ed indirizzi per robotica,<br />

sensoristica ed intelligenza artificiale<br />

applicati alla saldatura”, che si terrà il 31<br />

maggio <strong>2018</strong> a Milano presso la sede di<br />

Ucimu - Sistemi per Produrre, l’Istituto Italiano<br />

della Saldatura vuole porre l’attenzione<br />

sugli aspetti che nella Quarta Rivoluzione<br />

Industriale rendono sempre più irrinunciabili<br />

queste soluzioni innovative nei processi di<br />

fabbricazione mediante saldatura. <strong>La</strong> partecipazione<br />

accredita CFP per Ingegneri iscritti<br />

agli Ordini territoriali italiani.<br />

www.interprogettied.com n.1 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45


MATERIALI<br />

CERTIFICATO CRADLE TO CRADLE MATERIAL HEALTH<br />

Profilo isolante in poliammide riciclata<br />

Risparmio energetico, riduzione di CO 2<br />

, salvaguardia delle risorse:<br />

Ensinger ha riconosciuto precocemente i segni del tempo. Già nel<br />

2013, infatti, l’azienda protagonista nel settore delle materie plastiche<br />

è stata il primo produttore nel presentare al mercato un profilo<br />

isolante riciclato per il taglio termico di finestre, porte e facciate in<br />

alluminio. Da allora, Insulbar RE con la sua Environmental Product<br />

Declaration contribuisce a fornire punti aggiuntivi per la certificazione<br />

ambientale degli edifici. Un livello di sostenibilità di grande<br />

rilevanza ora confermato anche dal certificato Gold di Cradle to<br />

Cradle Material Health.<br />

“Con questa certificazione dimostriamo ancora una volta la centralità<br />

dell’impronta ecologica dei nostri prodotti e la salvaguardia delle<br />

risorse. Abbiamo soltanto questo pianeta!”, dichiara Jan Danger,<br />

general manager di Insulbar in Ensinger. “Nel 1977 siamo stati i<br />

primi a produrre in serie un profilo isolante per telai metallici. Con<br />

Insulbar RE in materiale riciclato puro uniamo l’efficienza energetica<br />

e la sostenibilità e accompagniamo il settore edilizio, ancora una<br />

volta da pionieri, verso la protezione del clima”.<br />

Nella valutazione del prodotto da parte di istituti di prova come<br />

l’EPEA, in conformità ai principi della Circular Economy, viene presa<br />

in esame l’intera filiera della produzione, dalla culla al suo riutilizzo.<br />

<strong>La</strong> sostenibilità e il bilancio ecologico del prodotto, entrambi scrupolosamente<br />

testati, sono documentati con il Certificato Cradle to<br />

Cradle Material Health e l’EPD e vanno a totale vantaggio della<br />

certificazione ambientale degli edifici, sia secondo DGNB, LEED,<br />

BREEAM sia secondo le norme specifiche dei diversi paesi, per<br />

esempio HQE in Francia o GBCe in Spagna.<br />

“Con Insulbar RE offriamo ai nostri partner un elemento di forte<br />

differenziazione per la costruzione di finestre, porte e facciate, un<br />

valore aggiunto che, insieme, vogliamo continuare ad ampliare”,<br />

afferma Danger. “Il processo di produzione è pulito, la soluzione<br />

è ampiamente testata e il passaggio è semplice. È possibile continuare<br />

ad utilizzare le stesse attrezzature di estrusione di cui già si<br />

dispone, senza necessità di variazioni o costi aggiuntivi. Offriamo<br />

ai nostri clienti una grande varietà di geometrie standard e profili<br />

customizzati”.<br />

Ensinger vanta un’esperienza di oltre 50 anni nel compounding e<br />

nella lavorazione di precisione di materie plastiche speciali. Per la<br />

produzione di Insulbar RE viene utilizzata una poliammide riciclata<br />

pura, proveniente da fonti certificate, riqualificata tramite uno<br />

speciale processo di upcycling, affinché le sue proprietà siano<br />

direttamente paragonabili al materiale standard (idoneità testata<br />

secondo la norma DIN EN 14024 certificata dall’ift Rosenheim, da<br />

CSTB e SKZ). In questo modo l’utilizzo di questo materiale ad elevata<br />

qualità viene prolungato di un ulteriore ciclo di vita.<br />

Grazie all’uso del materiale riciclato nella lavorazione di Insulbar RE,<br />

il consumo di vettori energetici fossili si riduce dell’89% rispetto al<br />

profilo di poliammide convenzionale, l’emissione di CO 2<br />

è inferiore<br />

dell’84% e il consumo d’acqua del 32%. Le caratteristiche del<br />

materiale vengono testate in ogni fase del processo e documentate<br />

secondo DIN ISO 9001:2008. Insulbar RE possiede perciò la stessa<br />

elevata qualità, longevità e affidabilità dei profili isolanti standard.<br />

ECONOMIA CIRCOLARE<br />

Recupero imballaggi in acciaio, Italia eccellenza europea<br />

L’industria nazionale del riciclo degli imballaggi<br />

gode di buona salute ed ha dimostrato<br />

che l’uso efficiente dei materiali è un<br />

fattore non solo di qualità ambientale,<br />

ma anche di competitività economica. In<br />

questo quadro il riciclo degli imballaggi in<br />

acciaio costituisce un’eccellenza a livello<br />

europeo con un tasso di riciclo del 77,5%.<br />

Grazie all’acciaio recuperato dagli imballaggi<br />

dal 2005 (scatole, barattoli, bombolette<br />

aerosol, latte, fusti e secchielli, tappi<br />

e coperchi), si è ottenuto nel nostro Paese<br />

un risparmio di 3 milioni di tonnellate di<br />

materia prima, per un valore economico<br />

di 350 milioni di euro, e si sono evitate 4<br />

milioni di tonnellate di emissioni di gas<br />

serra.<br />

Per celebrare i venti anni di attività, il<br />

Consorzio Ricrea (Consorzio nazionale<br />

per il riciclo e il recupero degli imballaggi<br />

in acciaio), in collaborazione con la Fondazione<br />

per lo sviluppo sostenibile, ha<br />

presentato a Milano il suo primo Green<br />

Economy Report “Dall’acciaio all’acciaio:<br />

una perfetta storia di economia circolare”.<br />

Il documento segue la metodologia<br />

di rendicontazione del Green Economy<br />

Report ® (GER), ideata dalla Fondazione<br />

per lo sviluppo sostenibile.<br />

Con il Green Economy Report Ricrea 1997-<br />

2017 il Consorzio ha voluto raccontare il<br />

cambiamento che, negli ultimi vent’anni,<br />

ha investito la filiera nazionale del recupero<br />

degli imballaggi in acciaio, il ruolo<br />

svolto da Ricrea in questa evoluzione, i<br />

risultati raggiunti e le prospettive future di<br />

questo settore alla luce dei nuovi obiettivi<br />

europei.<br />

46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.1 <strong>2018</strong><br />

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Fastening SISTEMI Systems<br />

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Pag. 10<br />

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Il piano Impresa 4.0<br />

Bimestrale - anno IX - n°1 gennaio/febbraio <strong>2018</strong><br />

Pag. 22<br />

MECSPE<br />

I riflettori su tecnologie<br />

e competenze digitali<br />

Pag. 34<br />

POLYSOUDE<br />

Saldatura orbitale<br />

automatica<br />

SUB_SITO_<strong>La</strong>yout 1 11/07/11 17.46 Pagina 1<br />

SUB_SITO_<strong>La</strong>yout 1 11/07/11 17.46 Pagina 1<br />

L’attività del Mollificio Gardesano S.p.A. comprende<br />

la la produzione di di elementi elastici metallici,<br />

più comunemente chiamati molle e minuterie<br />

metalliche.<br />

Sorto nel 1953 per iniziativa di di Ubaldi Bruno, il il<br />

Mollificio Gardesano S.p.A. si si è poi sviluppato,<br />

anche con l’apporto dal 1955 del figlio del fondatore,<br />

Ettore, fino a raggiungere le le caratteristiche<br />

di di piccola industria, con insediamento in in sede più<br />

adeguata nel 1960.<br />

Nel 1981, in in concomitanza con l’entrata in in azienda<br />

di di Ubaldi Carlo, nipote del fondatore Bruno, il il<br />

Mollificio Gardesano S.p.A. si si trasferiva nella<br />

nuova ed attuale sede, situata nella funzionale<br />

Z.i. “Basson” di di Verona.<br />

L’azienda occupa mediamente 40 dipendenti su<br />

un area totale di di 5.400 mq.<br />

Filosofia aziendale è il il costante sviluppo tecnologico<br />

con l’inserimento di di macchinari produttivi<br />

d’avanguardia e la la conseguente possibilità di di<br />

ampliare la la propria gamma di di prodotti.<br />

L’azienda è completamente disponibile a tutte<br />

le le esigenze del Cliente, sia produttive che di di tempistica,<br />

sia come consulenza per la la definizione del<br />

progetto e di di conseguenza dell’elemento elastico<br />

più adatto alle necessità del Cliente stesso.<br />

L’azienda è inoltre attenta anche ai ai continui<br />

sviluppi del mercato per quanto riguarda l’utilizzo<br />

di di nuovi materiali e di di nuove lavorazioni<br />

atte alla realizzazione di di prodotti più affidabili e<br />

rispondenti alle esigenze ed agli standard richiesti<br />

dai commitenti.<br />

Con lo lo scopo di di soddisfare le le richieste sempre<br />

più esigenti della Clientela ed assicurare precisione<br />

ed affidabilità al al processo produttivo, il il<br />

Mollificio Gardesano S.p.A. si si è dedicato allo<br />

sviluppo e alla realizzazione del progetto Qualità,<br />

ottenendo la la Certificazione Aziendale, secondo<br />

la la normativa di di riferimento “UNI EN ISO 9001”.<br />

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DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

Flavio Mariani (f.mariani@interprogettied.com)<br />

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Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax 031 4128181<br />

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© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />

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minuterie metalliche e particolari sagomati in filo e nastro.<br />

Sistema Qualità<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />

di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

ABBIAMO PARLATO DI...<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />

AGAZZI GIANCARLO 17<br />

AIR LIQUIDE 21<br />

ATR 30<br />

BIG KAISER 16<br />

BOGE 30<br />

BROSE 15<br />

CARBOTEMPRA 21<br />

CHIARI BRUNO 1<br />

CM CERLIANI 31<br />

CONSORZIO RICREA 46<br />

DMG MORI 36<br />

DOMINODISPLAY.COM 44<br />

EICHENBERGER GEWINDE 32<br />

EIOM 8<br />

ENSINGER 56<br />

F.LLI LOCATELLI 3<br />

FANUC 28<br />

FASTENER FAIR ITALY 24<br />

FERALPI GROUP 21<br />

FIXI LOMBARDIA 1A COP., 4<br />

FORNITORE OFFRESI 4A COP.<br />

GOM 24<br />

HERRENKNECHT 38<br />

HOFFMANN GROUP 15, 37<br />

IGUS 41<br />

INTERPROGETTI EDITORI 47, 3A COP.<br />

ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA 45<br />

KAPP NILES 36<br />

KIPP 37<br />

LAPP 38<br />

MEC-NOVA 7<br />

MECSPE 22<br />

MOBILE INDUSTRIAL ROBOTS 20<br />

MOLLIFICIO GARDESANO BATT. 1A COP.<br />

MOLLIFICIO LOMBARDO 13<br />

MORETTI 15<br />

NORBLAST 33<br />

NSK 20. 40<br />

POLYSOUDE 34<br />

PORDENONE FIERE<br />

2A COP.<br />

ROCKWELL AUTOMATION 44<br />

SFORTEC INDUSTRY 25<br />

SIEMENS 42<br />

SIMODEC 26<br />

SOUTHCO 41<br />

UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE 10<br />

UNIONCAMERE 18<br />

WEERG 33<br />

WENGLOR SENSORIC ITALIANA 45<br />

TARIFFE ABBONAMENTI<br />

Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />

spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00<br />

Una copia € 8,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è<br />

assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive<br />

modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

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Direttore responsabile: Francesco Goi<br />

Finito di stampare il 09/02/<strong>2018</strong> presso Imprimart S.r.l.<br />

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48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n. 1 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


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