20.08.2018 Views

Tecnologie Alimentari 5 Giugno e Luglio 2018

Tecnologie Alimentari da oltre 20 anni è una testata di riferimento per manager, tecnologi dell’industria alimentare ed imprenditori che operano nel settore.

Tecnologie Alimentari da oltre 20 anni è una testata di riferimento per manager, tecnologi dell’industria alimentare ed imprenditori che operano nel settore.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

www.interprogettied.com<br />

Le startup<br />

dell’agroalimentare<br />

Sistemi<br />

di diagnostica<br />

L’evoluzione sostenibile<br />

del confezionamento<br />

POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00<br />

RIVISTA DELLE<br />

SISTEMI PER PRODURRE<br />

ANNOIX N.5 GIUGNO/LUGLIO <strong>2018</strong>


Coloranti naturali<br />

Estratti vegetali Antiossidanti naturali<br />

BIOCHIM<br />

Via Puccini, 81<br />

20080 Casarile (MI)<br />

Tel. 02 90096205<br />

Fax 02 9052754<br />

www.biochim.it


MUOVIAMO<br />

L’ECCELLENZA<br />

DELL’INDUSTRIA<br />

ALIMENTARE<br />

Extremultus | Nastri elastici blu<br />

Prolink | Nastri modulari in plastica<br />

Transilon | Nastri in PVC, PU, Silicone<br />

Proslide | Materie plastiche<br />

Forbo è fornitore leader dell’industria<br />

alimentare offrendo soluzioni<br />

che uniscono efficienza, praticità e<br />

durata. Prodotti di assoluta qualità<br />

tecnologica e costruttiva, robusti<br />

ed affidabili, facili da pulire e in<br />

grado di assicurare massima igiene.<br />

Una gamma che comprende anche<br />

le innovative soluzioni plastiche<br />

Proslide, per ottimizzare lo scorrimento<br />

dei nastri e la componentistica<br />

dei macchinari. Un’organizzazione<br />

solida e strutturata, con due<br />

sedi operative a Milano e Parma.<br />

Forbo Siegling Italia S.p.A.<br />

Via Sondrio 4 - 20037 Paderno Dugnano (MI) - ITALY<br />

Telefono: +39 02 9100231 - Email: siegling.it@forbo.com<br />

www.forbo-siegling.it


sommario<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 GIUGNO/LUGLIO <strong>2018</strong><br />

2<br />

4 In copertina<br />

L’essenza dell’innovazione<br />

Gli investimenti nel nuovo stabilimento Flavour Division, nei laboratori e nello<br />

sviluppo delle competenze tecniche contribuiscono alla crescita di LR Industries,<br />

specializzata nella produzione di aromi e nel commercio di oli essenziali per il food.<br />

18 La via delle startup all’agroalimentare sostenibile<br />

Sono quasi 400 le startup nate negli ultimi 5 anni che propongono nuovi<br />

modelli di business per la sostenibilità sociale e ambientale del settore.<br />

Uno dei loro principali obiettivi è la creazione di valore dallo spreco alimentare.<br />

L’Italia è il terzo paese per densità di nuove imprese agrifood sostenibili.<br />

42 Integrazione intelligente dei sistemi produttivi<br />

ed efficientamento energetico di processo<br />

Il sistema brevettato ASPEC (Albasystem Power Energy Control) Industry<br />

è dedicato all’automazione dei processi energetici di cogenerazione,<br />

autoproduzione, autoconsumo e continuità. Soddisfa le esigenze attuali<br />

dell’industria che, per evolversi, richiede un supporto tecnico avanzato<br />

per l’integrazione di sistemi orientati alla massimizzazione del risparmio.<br />

50 Sistemi di diagnostica alimentare: la crescita continua<br />

Le normative sempre più stringenti in materia di sicurezza e tracciabilità<br />

alimentare hanno stimolato il mercato internazionale dei sistemi di diagnostica,<br />

che ha raggiunto nel 2017 il valore di 8,72 miliardi di dollari, con un tasso<br />

di crescita medio del 7,4% nell’ultimo decennio.<br />

56 L’evoluzione sostenibile del confezionamento<br />

La sostenibilità è un valore fondamentale per Sealed Air, che propone tecnologie<br />

e materiali di confezionamento in grado di aumentare l’efficienza dei processi<br />

nell’industria alimentare e di ridurre il food waste.<br />

IN COPERTINA<br />

L’essenza dell’innovazione 4<br />

EDITORIALI<br />

Cresce l’export delle PMI grazie alla GDO (F. Goi) 9<br />

Ottimizzazione genetica per alimenti migliori (F. Bray) 11<br />

ATTUALITÀ E APPUNTAMENTI<br />

Conservare la qualità con il “grande freddo” (Explorer) 12<br />

I salumi tornano a crescere 14<br />

Notizie attualità 16<br />

La via delle startup all’agroalimentare sostenibile 18<br />

Notizie appuntamenti 23<br />

GLOBAL WATCH<br />

Frozen food: le grandi prospettive del mercato asiatico 26<br />

SCIENZA E TECNOLOGIA<br />

Bevande funzionali a base di cereali (F. Bray) 28<br />

Notizie scienza e tecnologia 30<br />

SICUREZZA<br />

Laboratori avanzati per la ricerca degli allergeni 32<br />

Notizie sicurezza 34<br />

pag. 18<br />

pag. 50<br />

pag. 4<br />

pag. 42<br />

pag. 56<br />

MACCHINE E COMPONENTI<br />

Macchine per il packaging: nuovo balzo in avanti 36<br />

Notizie macchine 38<br />

Notizie componenti 40<br />

ENERGIA<br />

Integrazione intelligente dei sistemi produttivi ed efficientamento<br />

energetico di processo 42<br />

AUTOMAZIONE E STRUMENTAZIONE<br />

Notizie automazione/strumentazione 49<br />

LABORATORIO<br />

Sistemi di diagnostica alimentare: la crescita continua (G. Tamburini) 50<br />

PACKAGING<br />

L’evoluzione sostenibile del confezionamento (A. Bignami) 56<br />

Notizie packaging 59<br />

Materiali, macchine, componenti: l’innovazione che traina il packaging 60<br />

RUBRICHE<br />

Elenco inserzionisti 64


L.R. Industries S.p.A.<br />

in copertina<br />

Gli investimenti nel nuovo<br />

stabilimento Flavours<br />

Division, nei laboratori<br />

e nello sviluppo delle<br />

competenze tecniche<br />

contribuiscono alla<br />

crescita di LR Industries,<br />

specializzata nella<br />

produzione di aromi<br />

e nel commercio di oli<br />

essenziali per il food.<br />

L’ESSENZA DELL’INNOVAZIONE<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

4<br />

Specializzata da anni nella creazione e produzione di<br />

aromi alimentari e nel commercio di oli essenziali per il<br />

comparto Food, L.R. Industries Spa si rinnova, inaugurando<br />

lo stabilimento Flavours Division, che ne testimonia<br />

non solo la serietà e la solidità, ma anche le prospettive<br />

di crescita e la qualità della vision aziendale.<br />

Crescere significa rimanere competitivi in un mercato<br />

sempre più difficile e in trasformazione, significa disporre<br />

di adeguate competenze e risorse sia umane che finanziarie.<br />

Per L.R. è l’anno della crescita e del cambiamento: oltre<br />

ad aver impiegato al meglio le risorse già presenti in<br />

azienda e a inserirne di nuove, L.R. ha posto attenzione<br />

allo sviluppo di competenze tecniche e professionali<br />

adottando soluzioni che consentano all’azienda di vantare<br />

ad oggi un’ottima e strategica posizione sul mercato.<br />

L’investimento in una nuova struttura, unito all’innovativo<br />

ed ampio laboratorio flavours e all’impiego di nuovi<br />

strumenti, hanno permesso all’azienda di crescere con<br />

successo.<br />

LE TENDENZE DEL <strong>2018</strong><br />

L.R. è sempre attenta a studiare il suo settore di business<br />

osservando quali tendenze stanno emergendo e<br />

come i competitor stanno reagendo al cambiamento.<br />

Attraverso un attento ed esclusivo processo produttivo,<br />

una selezione accurata di materie prime e un’alta<br />

tecnologia impiegata, i suoi laboratori realizzano profili<br />

aromatici caratterizzati da un gusto intenso e da un<br />

olfatto unico, in linea anche con le nuove tendenze.<br />

Note vegetali, floreali, erbacee sono le tendenze alimentari<br />

portate dal <strong>2018</strong> e che si possono racchiudere<br />

in un’unica parola: “Health”.<br />

Da un’analisi di mercato emerge un trend che sempre<br />

più frequentemente vede affermarsi le scelte salutari.<br />

È l’anno della salute e del benessere, che pone attenzione<br />

a tutto ciò che contribuisce a una vita sana.<br />

Pertanto possiamo parlare di rivoluzione del gusto.<br />

La maggior parte delle ricerche dei laboratori R&D dell’azienda<br />

è concentrata su prodotti salutari che richiamano<br />

nuove note aromatiche, dalle più classiche alle più insolite.<br />

www.interprogettied.com


L.R. Industries S.p.A.<br />

Il nuovo stabilimento<br />

Flavours Division a Belpasso (CT)<br />

tizzate con note erbacee, tisane e<br />

cocktail con note floreali oppure<br />

aromi come tè matcha e curcuma;<br />

a questi si aggiungono i flavours<br />

powder contenenti note erbacee o<br />

speziate ideali per degli smoothies<br />

salutari.<br />

Ingredienti e proteine vegetali si<br />

mescolano insieme garantendo un<br />

prodotto vegan senza rinunciare<br />

al gusto autentico degli alimenti.<br />

Tutto questo attraverso le avanzate<br />

tecnologie nella realizzazione di<br />

profili aromatici che conferiscono<br />

sapori e odori determinanti e performanti.<br />

Dai laboratori nascono aromi per<br />

latte, yogurt, gelati alla soia, riso,<br />

piselli, noci macadamia, banane,<br />

formulati e certificati nel rispetto<br />

dei regolamenti e disciplinari del<br />

mondo vegano.<br />

Anche nell’ambito dei prodotti biologici,<br />

L.R. si impegna attraverso la<br />

sua gamma di aromi a soddisfare e<br />

fidelizzare le produzioni di aziende<br />

focalizzate sul biologico, fornendo<br />

certificati di conformità nel rispetto<br />

delle normative dell’ente bio di<br />

riferimento.<br />

Le tendenze dei paesi esotici raggiungono<br />

anche il nostro territorio,<br />

nuovi prodotti realizzati con note<br />

Chi è L.R. Industries S.p.A.<br />

Unità produttiva Divisione Fragranze<br />

Via Mongibello, 89/A<br />

Zona Industriale Piano Tavola<br />

95032 Belpasso (CT)<br />

Tel: +39 095 7135944 - +39 095 7135161<br />

Fax: +39 095 7135356 - +39 095 7135355<br />

Unità produttiva Divisione Aromi<br />

Zona Industriale Ovest Piano Tavola<br />

95032 Belpasso (CT)<br />

Tel.: +39 095 7867316 - +39 095 7867039<br />

Fax: +39 095 7131050<br />

Uffici Commerciali Nord Italia<br />

Borgo Pietro Wührer, 123<br />

25123 Brescia (BS)<br />

E-mail: info@lrindustries.it<br />

Web site: lrindustries.it<br />

aromatiche dai colori e sapori provenienti<br />

da ogni parte del mondo;<br />

asaj, maracuja, avocado, pitaya<br />

sono i nuovi sapori e odori delle<br />

nuove linee del mondo del Food.<br />

L’obiettivo è fornire informazioni<br />

precise e dettagliate: l’attenzione<br />

al controllo della provenienza del<br />

territorio, del produttore, dei metodi<br />

di produzione, l’analisi accurata<br />

Da 20 anni un partner di riferimento per fragranze e aromi<br />

Nata nel 1998, L.R. Industries si pone tra i leader di settore nella creazione e<br />

produzione di fragranze e aromi alimentari, occupandosi al contempo del commercio<br />

di oli essenziali naturali e biologici e di prodotti chimici aromatici. L’attività svolta nei<br />

laboratori, attrezzati con gascromatografi e spettrometri, fa dell’azienda un partner<br />

affidabile per tutte le realtà impegnate in un mercato in continua crescita<br />

ed evoluzione; l’obiettivo resta quello di offrire un prodotto Made in Italy di qualità,<br />

inedito e raffinato.<br />

Grazie alla qualità dei prodotti, al servizio di customer care e all’efficienza dei processi<br />

produttivi, l’azienda ha consolidato la sua presenza nel settore delle fragranze come<br />

L.R. Composizioni Profumanti Srl, divenendo un punto di riferimento sul mercato<br />

nazionale e internazionale.<br />

Forte della sua esperienza, nel 2014 nasce la Divisione Flavours, specializzata nella<br />

creazione e produzione di aromi alimentari per il comparto Food.<br />

Nel 2017 l’azienda si rinnova in L.R. Flavours & Fragrances Industries Spa e inaugura<br />

una sede nel Nord Italia. Nel moderno quartiere Borgo Wührer di Brescia, all’interno<br />

di un’opera di riconversione strutturale, nascono i nuovi uffici commerciali di L.R.<br />

Industries, uno spazio interamente dedicato alla gestione dei rapporti commerciali, per<br />

un servizio sempre più immediato, efficiente e soprattutto vicino alle esigenze dei clienti.<br />

Dalle bevande agli snack, cresce la<br />

tendenza ad aromatizzare drink e<br />

dolci con fiori di sambuco, lavanda,<br />

ibisco, cetriolo.<br />

Protagonisti del nuovo anno sono i<br />

profili aromatici vegetali, agrumati,<br />

floreali. L.R. si impegna costantemente<br />

a rispondere alle nuove<br />

richieste di ciascun cliente nella<br />

realizzazione di bevande aromawww.interprogettied.com<br />

Sede di L.R. Industries a Belpasso (CT)<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

5


L.R. Industries S.p.A.<br />

I laboratori di L.R.<br />

Industries realizzano<br />

profili aromatici<br />

caratterizzati da<br />

un gusto intenso e<br />

da un olfatto unico,<br />

in linea anche con<br />

le nuove tendenze<br />

sempre innovativa, moderna e al<br />

passo con le tendenze del mercato.<br />

Le prospettive di crescita di L.R.<br />

sono positive sia sul mercato italiano<br />

che estero. I risultati prodotti ad<br />

oggi sono soddisfacenti, si guarda<br />

al futuro con ottimismo, ambizione<br />

e consapevolezza che L.R. sul<br />

mercato è un attore proattivo, impegnandosi<br />

in analisi di mercato<br />

e definizione ed elaborazione di<br />

strategie commerciali, pianificando<br />

obiettivi di crescita attraverso misure<br />

di controllo ben definite.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

6<br />

delle materie prime e la formulazione<br />

di adeguati documenti sempre<br />

aggiornati secondo i rispettivi<br />

regolamenti e direttive, sono tutti<br />

aspetti peculiari al fine di garantire<br />

la totale trasparenza e sicurezza.<br />

LE PROSPETTIVE DI CRESCITA<br />

Grazie al supporto di una efficiente<br />

squadra che garantisce con rapidità<br />

risposte chiare e precise alle diverse<br />

richieste dei clienti, L.R. si propone<br />

Aromi in polvere,<br />

una nuova linea<br />

produttiva<br />

per il Food<br />

www.interprogettied.com


<strong>Tecnologie</strong> per l’industria Food & Bev<br />

In concomitanza con<br />

Petrolchimico<br />

Alimentare<br />

Visione Petrolchimico<br />

Alimentare<br />

e Tracciabilità<br />

Nel <strong>2018</strong> l’evento verticale di riferimento per le tecnologie Food<br />

& Bev (strumentazione e processo, efficienza impianti/MES,<br />

sicurezza alimentare, energy management, direttiva macchine,<br />

packaging ecc.) fa tappa a Verona.<br />

Supported by<br />

Le opportunità per aziende e operatori si moltiplicano, grazie<br />

alla concomitanza con mcT Visione e Tracciabilità (logistica<br />

e identificazione automatica) e SAVE, a coinvolgere il mondo<br />

delle tecnologie per l’automazione, la strumentazione e la<br />

sensoristica.<br />

Il programma prevede:<br />

✔ sei sessioni plenarie in contemporanea<br />

✔ una parte espositiva con più di cinquanta aziende partecipanti<br />

✔ workshop, seminari, corsi di formazione<br />

✔ coffee-break e buffet offerti dagli sponsor<br />

✔ in esclusiva gratuitamente tutti i contenuti in PDF<br />

18 ottobre <strong>2018</strong><br />

Veronafiere - Centro Congressi “Palaexpo”<br />

Organizzato da<br />

Partner ufficiale<br />

Registrazione<br />

gratuita per<br />

gli operatori<br />

professionali<br />

18<br />

edizioni di successo<br />

600<br />

operatori previsti<br />

+50<br />

aziende rappresentate<br />

6<br />

convegni plenari<br />

+20<br />

workshop<br />

www.mctalimentare.com/verona


editoriale<br />

Eeditoriale<br />

|di Francesco Goi<br />

L’esportazione rappresenta tradizionalmente una difficoltà per le Pmi: in certi ambiti basta l’alta tecnologia ad<br />

assicurare una presenza significativa sui mercati internazionali, talvolta invece servono i numeri per accedervi<br />

con successo.<br />

Nel settore food un supporto significativo è venuto recentemente dalla GDO attraverso sinergie internazionali, la<br />

creazione di nuove società e i network dei loro partner nelle centrali europee d’acquisto.<br />

Per fare qualche esempio, Auchan Retail Italia già nel 2009 aveva avviato un progetto Export, Coop Italia ha dato<br />

vita ad alcune divisioni “ad hoc”, Carrefour Italia ha fatto leva sulla rete internazionale della propria capogruppo.<br />

Alcuni gruppi di GDO, come Auchan Retail Italia, hanno pensato anche alla logistica realizzando collaborazioni<br />

con le società del settore che consentono di spedire anche quantità limitate di prodotti; altri, come Coop Italian<br />

Food, forniscono servizi di logistica accanto a quelli di vendita e marketing. Queste realtà consentono alle Pmi di<br />

promuovere le loro eccellenze sui mercati internazionali, dove finora erano approdati essenzialmente i prodotti<br />

delle società più strutturate.<br />

CRESCE L’EXPORT DELLE PMI<br />

GRAZIE ALLA GDO<br />

L’industria alimentare italiana nel 2017 ha raggiunto i 31,9 miliardi di esportazione, con un aumento del 6,3%<br />

rispetto all’anno precedente, un valore complessivo della produzione pari a 12 miliardi di euro (fonte: Federalimentare).<br />

Il nuovo canale della GDO potrà probabilmente rafforzare questo successo; in ogni caso sarà possibile offrire<br />

un’immagine più diversificata della produzione italiana che, per come è costituito il tessuto industriale anche<br />

nel food, meglio rappresenta la nostra realtà e le sue peculiarità.<br />

www.interprogettied.com<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

9


BIG<br />

DECISIONS<br />

CALL FOR<br />

BIG IDEAS<br />

Working with Innova Market Insights<br />

you get more than great data,<br />

you get great tools to save you time.<br />

And great people who care about you and<br />

getting you where you need to go.<br />

Let’s talk now.<br />

The Insights You Need Now <br />

www.innovadatabase.com


e<br />

Ttecnico<br />

|di Franco Bray<br />

editoriale tecnico<br />

La nuova tecnologia genetica di editing usa forbici molecolari che sono capaci di tagliare il DNA nel punto<br />

desiderato. Essa è chiamata CRISPR/Cas9, perché generalmente utilizza la proteina Cas9 per tagliare. Una<br />

volta tagliato, il DNA viene aggiustato dai naturali meccanismi di riparazione della cellula.<br />

In Usa è già stata piantata la soia geneticamente “edited”, che produce olio capace di sopportare l’alta<br />

temperatura di frittura, senza formare acidi trans.<br />

Il primo prodotto finito per il consumatore, Calyxt, è ottenuto da patate “edited”, dove l’enzima responsabile<br />

della naturale degradazione dello zucchero nel tubero viene disattivato con il processo. Il risultato<br />

è l’ottenimento di una maggiore dolcezza della patata e, soprattutto, la riduzione della formazione del<br />

carcinoma acrilamide durante il normale processo di frittura della patatina.<br />

Lo U.S. Department of Agriculture ha dato l’ok per una serie di raccolti vegetali che sono stati prodotti<br />

OTTIMIZZAZIONE GENETICA<br />

PER ALIMENTI MIGLIORI<br />

usando la tecnologia CRISPR e i relativi prodotti finiti che sono stati ottenuti, sostenendo che “fino a<br />

quando non si include nessun materiale genetico estraneo (vedi OGM), il sistema non è soggetto ad alcuna<br />

regolamentazione”.<br />

La decisione dell’USDA dimostra di voler sostenere l’innovazione, quando il processo è caratterizzato da<br />

assenza di rischio.<br />

Attendiamo la decisione da parte dell’EFSA, attualmente in fase di studio della tecnologia in oggetto.<br />

www.interprogettied.com<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

11


trend<br />

La diffusione dei<br />

prodotti congelati è<br />

in costante crescita.<br />

Fra le pratiche<br />

di conservazione,<br />

la più sicura<br />

e rispettosa delle<br />

proprietà alimentari<br />

è la surgelazione,<br />

che porta la<br />

temperatura<br />

del cibo al di sotto<br />

dei -18°C.<br />

CONSERVARE LA QUALITÀ<br />

CON IL “GRANDE FREDDO”<br />

di<br />

Explorer<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

12<br />

Quasi tutte le famiglie, nel mondo occidentale e sempre<br />

più nelle economie in via di sviluppo, posseggono il congelatore,<br />

più o meno avanzato tecnologicamente. Esso<br />

è ormai indispensabile in considerazione<br />

dell’attuale tipologia dei<br />

consumi, che si caratterizzano<br />

dall’acquisto diversificato e quasi<br />

sempre programmato in termini<br />

di fabbisogno familiare prolungato.<br />

L’utilizzo del congelatore è<br />

molto diffuso anche per la crescita<br />

continua dei prodotti surgelati<br />

negli scaffali della grande distribuzione.<br />

Nella refrigerazione, si usa conservare<br />

gli alimenti in un intervallo<br />

compreso tra 0 e -10°C. Tale pratica<br />

consente di bloccare la crescita dei microrganismi.<br />

Nel congelamento, la temperatura è più bassa e varia da<br />

-15 a -18°C. Esso presenta, rispetto alla refrigerazione, un<br />

vantaggio e uno svantaggio: se da<br />

un lato il blocco dello sviluppo dei<br />

microrganismi è totale, dall’altro<br />

questo ordine di temperature porta<br />

alla formazione di cristalli di<br />

ghiaccio che possono peggiorare<br />

le proprietà dell’alimento.<br />

Comunque la surgelazione è la<br />

pratica di conservazione più sicura.<br />

Essa consiste nel portare i cibi<br />

a un livello di temperatura pari o<br />

inferiore a -18°C, che conferisce il<br />

beneficio proprio del congelamento,<br />

e cioè l’arresto totale dello<br />

www.interprogettied.com


trend<br />

sviluppo microbico, ma allo stesso<br />

tempo permette il mantenimento<br />

ottimale delle proprietà alimentari.<br />

Infatti, i cristalli di ghiaccio che si formano<br />

nel cibo conservato con la surgelazione<br />

sono molto più piccoli in<br />

dimensione e non creano effetti di<br />

alcun tipo se si rispettano le condizioni<br />

di stoccaggio.<br />

Considerando i vegetali, alcuni di essi<br />

hanno raggiunto lo status di alimento<br />

quotidiano, anche se le rispettive<br />

stagioni di crescita sono molto brevi,<br />

in particolare, per esempio, i piselli<br />

verdi, o gli spinaci, disponibili tutto<br />

l’anno perché possono mantenersi<br />

congelati.<br />

Nelle tendenze recenti, critiche verso<br />

gli alimenti tecnologicamente “trasformati”,<br />

persino i congelati vengono<br />

visti come “processati”, da parte<br />

di alcuni intransigenti consumatori,<br />

che dimenticano il valore di convenienza<br />

che essi rappresentano nei<br />

consumi famigliari.<br />

L’uso dei prodotti congelati si diffonde,<br />

anche inconsapevolmente.<br />

Soprattutto, per esempio, quando si<br />

mangia fuori casa, i prodotti appena<br />

preparati possono provenire da una<br />

catena di fornitura refrigerata. Ad<br />

esempio, la pizza potrebbe essere<br />

composta da elementi come aromatizzanti<br />

(basilico e spezie) precedentemente<br />

congelati.<br />

Il congelamento ha un impatto su alcune<br />

qualità degli alimenti, in particolare<br />

la consistenza, ma anche potenzialmente<br />

sull’aroma che, in alcuni<br />

casi, tende nel tempo a ridursi rispetto<br />

a quella del prodotto originale.<br />

Il congelamento non migliora né degrada<br />

la sicurezza alimentare nella<br />

maggior parte dei prodotti, ma un<br />

sistema di congelamento rapido fin<br />

dal raccolto, come avviene nei processi<br />

più avanzati, riduce il tempo di<br />

esposizione degli alimenti all’ambiente<br />

esterno, preservandone la qualità<br />

originale. Il congelamento può anche<br />

ridurre gli scarti, elaborando prodotti<br />

freschi alla maturazione ottimale, prima<br />

che questi inizino a degradare.<br />

www.interprogettied.com<br />

Il mercato dei surgelati in Europa (in milioni di euro)<br />

Francia Germania Italia Paesi Bassi Spagna Regno Unito Totale<br />

Piatti preparati 965 2.964 636 388 547 1.036 6.535<br />

Gelati 832 1.282 1.010 205 587 919 4.835<br />

Pesce 659 749 775 116 731 754 3.784<br />

Vegetali 368 549 697 74 175 481 2.344<br />

Carne 438 1.573 112 11 4 169 2.308<br />

Patate 339 408 112 94 72 758 1.783<br />

Dessert 70 591 31 20 9 217 938<br />

Pasta 11 208 27 12 117 0 375<br />

Totale 3.682 8.325 3.401 919 2.241 4.334 22.902<br />

Fonte: IRI<br />

Nella carne, il congelamento elimina<br />

le contaminazioni più pericolose<br />

come la salmonella, almeno, fino a<br />

quando il prodotto non viene scongelato,<br />

mentre nelle attività di pesca,<br />

l’introduzione del congelamento in<br />

mare ha avuto un impatto importante<br />

sulla qualità e quantità di pesce<br />

che può essere portato in sicurezza<br />

in porto.<br />

Nel 2017, in Italia il consumo procapite<br />

e stato pari a 13,9 kg, ancora<br />

lontano dai consumi record degli altri<br />

Paesi europei, con una penetrazione<br />

superiore al 95% e un valore di mercato<br />

complessivo di circa 4.500 milioni<br />

di euro. I settori più importanti<br />

sono: vegetali surgelati (402.450 ton,<br />

Un sistema di<br />

congelamento<br />

rapido fin dal<br />

raccolto riduce il<br />

tempo di esposizione<br />

degli alimenti<br />

all’ambiente esterno,<br />

preservandone<br />

la qualità originale<br />

+1,8% rispetto al 2016); patate surgelate<br />

(145.350 ton, +1%); ittico<br />

(113.400 ton, +1,9%); pizze e snack<br />

(91.500 ton, +3,5%); piatti pronti<br />

(45.500 ton, +1,9%). Gli unici segmenti<br />

che frenano sono i prodotti a<br />

base di carne (-2,3%).<br />

L’ittico si conferma come la seconda<br />

gamma più richiesta nell’area dei surgelati,<br />

dopo i vegetali (penetrazione<br />

assoluta 78,1% delle famiglie).<br />

Anche qui la congiuntura economica,<br />

che aveva bloccato questo segmento<br />

nell’ultimo periodo, sembra aver raggiunto<br />

il suo punto più basso e le<br />

aziende sono pronte a cogliere questa<br />

importante inversione di tendenza<br />

proponendo nuovi prodotti.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

13


attualità<br />

L’assemblea di Assica<br />

segnala la ripresa di<br />

fatturato e consumi<br />

interni. L’export resta<br />

il traino del settore.<br />

Per questo l’associazione<br />

chiede al nuovo Governo<br />

una politica che<br />

contribuisca a rimuovere<br />

e prevenire gli ostacoli<br />

agli scambi internazionali,<br />

come dazi e sanzioni.<br />

I SALUMI TORNANO<br />

A CRESCERE<br />

Il presidente<br />

di Assica<br />

Nicola Levoni<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

14<br />

Nella sua assemblea annuale, il 12 giugno a Milano, Assica<br />

(l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi aderente<br />

a Confindustria) ha posto al centro della discussione il tema<br />

dell’internazionalizzazione, oltre a presentare i dati economici<br />

di un settore, quello dei salumi, che torna a crescere nel fatturato,<br />

nell’export, e registra una ripartenza nei consumi interni.<br />

Le aziende associate ad Assica – circa 180 rappresentative<br />

dei più importanti marchi della salumeria italiana – esprimono<br />

l’80% del fatturato industriale della produzione delle<br />

carni trasformate (salumi, carni in scatola, grassi suini lavorati)<br />

pari a oltre 8 miliardi di euro. Di questi, circa 1,5 miliardi<br />

di euro sono provenienti dall’export.<br />

“I nostri prodotti, con la loro distintività qualitativa rispetto<br />

ai concorrenti internazionali, mantengono il loro appeal<br />

presso i consumatori in Italia e nel mondo. Questa specificità<br />

della nostra salumeria lega strettamente il nostro<br />

comparto all’immagine del made in Italy alimentare”, ha<br />

dichiarato il presidente di Assica Nicola Levoni. “Made in<br />

Italy che si identifica nel saper fare dei nostri produttori:<br />

ovvero nella ricetta, nelle tecnologie e nella cultura della<br />

qualità che caratterizza la nostra industria”.<br />

L’assemblea è stata anche l’occasione per chiedere al nuovo<br />

Governo – con il quale l’associazione afferma di voler<br />

avviare quanto prima un confronto “franco e diretto” sulle<br />

più importanti problematiche – grande attenzione per<br />

le tante sfide con cui il settore è chiamato a confrontarsi,<br />

con particolare riferimento all’internazionalizzazione e alla<br />

promozione all’estero.<br />

“Dopo alcuni anni difficili, nel 2017 abbiamo finalmente<br />

registrato un segno positivo nei consumi interni”, ha affermato<br />

il presidente Levoni, presidente di Assica. “Si è trattato<br />

di un segnale importante che auspichiamo si rafforzi nel<br />

tempo. Al riguardo reputiamo che disinnescare le clausole di<br />

salvaguardia che prevedono l’aumento dell’IVA sia un passo<br />

www.interprogettied.com


attualità<br />

2017-2016 PRODUZIONE SALUMI (MIGLIAIA DI TONNELLATE) EXPORT SALUMI VERSO EU (TON)<br />

fondamentale e abbiamo accolto con<br />

favore le recenti dichiarazioni rilasciate<br />

nel merito dal Governo”.<br />

“In questi lunghi anni di crisi, tuttavia,<br />

abbiamo sperimentato ogni giorno<br />

come l’export sia una leva irrinunciabile<br />

per la crescita e lo sviluppo del comparto.<br />

Il futuro dell’industria alimentare<br />

e del nostro settore è strettamente legato<br />

alla capacità di crescere all’estero.<br />

In questo anno abbiamo assistito a fenomeni<br />

che fanno nascere dei timori<br />

circa una futura positiva evoluzione<br />

degli scambi. Mi riferisco al riaffermarsi<br />

di politiche daziarie, soprattutto nei<br />

rapporti fra Usa e Cina, ai mancati progressi<br />

in merito alle politiche sanzionatorie<br />

verso la Russia e al conseguente<br />

perdurare dell’embargo adottato da<br />

Mosca ormai quasi 4 anni fa e al clima<br />

politico di sfiducia verso i trattati di<br />

libero scambio che l’Unione Europea<br />

ha faticosamente portato avanti negli<br />

ultimi anni”, ha continuato Levoni.<br />

“Questa situazione ci preoccupa molto<br />

e per questo vogliamo chiedere al<br />

Governo il massimo impegno per rimuovere<br />

le barriere esistenti e impedire<br />

il sorgere di nuovi ostacoli agli scambi,<br />

consolidando i rapporti con i nostri partner<br />

commerciali di lungo corso, senza<br />

tralasciare le opportunità rappresentate<br />

dalle economie che si stanno affermando<br />

sullo scenario globale. Dal canto<br />

nostro proseguiremo con il massimo<br />

impegno a collaborare con le nostre<br />

Istituzioni sia sul fronte tecnico-sanitario,<br />

in particolare con il Ministero della<br />

Salute, sia in ambito commerciale e sul<br />

piano della diplomazia economica per<br />

far arrivare le eccellenze della nostra<br />

salumeria sulle tavole di tutto il mondo<br />

a partire da quelle italiane. Fare<br />

conoscere i nostri prodotti ai mercati<br />

resta a nostro avviso la migliore e più<br />

efficace arma per difendere il made in<br />

Italy alimentare dalle imitazioni”, ha<br />

concluso il presidente.<br />

CONSUMI INTERNI:<br />

PROSCIUTTO COTTO AL PRIMO POSTO<br />

Nel complesso dei dodici mesi, la produzione<br />

di salumi (compresa la bresaola)<br />

si è attestata a quota 1,177 milioni<br />

di tonnellate con un rialzo di +0,3%.<br />

Il fatturato, invece, ha fatto registrare<br />

un discreto miglioramento: 7.977 milioni<br />

di euro (+1,3%).<br />

La struttura dei consumi interni ha visto<br />

al primo posto sempre il prosciutto<br />

cotto, con una quota pari al 26,5% del<br />

totale dei salumi, seguito dal prosciutto<br />

crudo – ridimensionatosi al 21,9% –<br />

da mortadella e wurstel saliti al 19,2%,<br />

dal salame in aumento al 7,9% e dalla<br />

bresaola stabile all’1,3%. Chiudono gli<br />

altri salumi, scesi al 23,2%.<br />

IL TRAINO DELL’EXPORT<br />

Secondo le elaborazioni Assica sui primi<br />

dati Istat, nel corso del 2017 il nostro<br />

export ha raggiunto quota 179.318<br />

ton (+3,3%) per un valore di 1,5 miliardi<br />

di euro (+6,9%).<br />

Un risultato soddisfacente, secondo<br />

l’associazione, soprattutto considerando<br />

che il contesto economico in<br />

cui è maturato, caratterizzato da costi<br />

crescenti, ha imposto una revisione del<br />

mix dell’offerta.<br />

Vivace la dinamica dell’export verso i<br />

Paesi terzi, dove sono tornate a crescere<br />

le spedizioni verso gli Usa, discreta<br />

quella delle spedizioni verso i Paesi Ue.<br />

“L’export si è confermato anche nel<br />

corso del 2017 un traino irrinunciabile”,<br />

ha affermato Nicola Levoni, commentando<br />

i dati Istat. “Il nostro settore,<br />

già molto penalizzato dalle barriere<br />

non tariffarie, ha seguito con particolare<br />

attenzione l’evolversi dello scenario<br />

internazionale e l’acuirsi delle tensioni<br />

legate ai neoprotezionismi. Nonostante<br />

le molteplici difficoltà, l’Associazione ha<br />

continuato a investire tempo ed energie<br />

sui fronti internazionali più delicati<br />

come quello cinese, senza tralasciare i<br />

mercati consolidati”.<br />

Il saldo commerciale del settore ha registrato<br />

un incremento del 6,5% attestandosi<br />

a 1,3 miliardi di euro.<br />

“L’importante aumento dei prezzi della<br />

materia prima e la risalita dei costi<br />

degli altri fattori di produzione hanno<br />

reso fragile la ripresa, soprattutto per<br />

le fasi a valle della filiera, per le quali<br />

gli effetti positivi dell’incremento della<br />

domanda finale sono stati stemperati<br />

dagli aumenti dei costi”: così Levoni,<br />

pur soddisfatto dalla tanto attesa ripresa,<br />

ha commentato i consumi interni.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

15


news [fatti, persone, aziende]<br />

COGENERAZIONE: 2G AVVIA PARTNERSHIP PER IL SETTORE ZOOTECNICO<br />

2G Italia Srl, uno dei maggiori produttori di impianti di cogenerazione<br />

(CHP) per la generazione decentrata e fornitura di energia<br />

elettrica e calore, annuncia l’accordo con Rota Guido, specializzata<br />

nella realizzazione di strutture e attrezzature zootecniche e impianti<br />

a energia rinnovabile da biogas e biomasse e trattamento liquami.<br />

La firma di questa partnership, strategica per l’azienda, segue<br />

quella con EnviTec Biogas annunciata lo scorso febbraio, e vedrà<br />

le due aziende collaborare nelle attività di service degli impianti.<br />

Al momento la collaborazione vede operativi 10 impianti, dotati<br />

di motori agenitor da 100 a 250 kW di 2G, localizzati nel Nord e<br />

Centro Italia, con circa 10 persone impegnate giornalmente nelle<br />

attività di gestione.<br />

Rota Guido ha un fatturato di oltre 40 milioni di euro e occupa<br />

direttamente 150 persone con altre 100 di indotto. Lavora in Italia<br />

e nell’est Europa preferibilmente, ma con notevoli referenze anche<br />

in altri paesi, sia europei che africani, con la presenza di un piccolo<br />

ufficio in Cina.<br />

“La firma di questo ulteriore accordo rientra nel nostro obiettivo di<br />

offrire un servizio sempre più di qualità per i nostri attuali clienti e<br />

per tutti quelli che hanno necessità di affidare la gestione e la manutenzione<br />

del proprio impianto a un partner affidabile”, dichiara<br />

Christian Manca, Ceo di 2G Italia. “Collaboriamo con Rota con<br />

successo già da diversi anni, ma questo accordo ci permetterà di<br />

incrementare ulteriormente la qualità dei servizi offerti”.<br />

Sul posto in modo rapido ed affidabile 24 ore al giorno tutti i giorni:<br />

questo è il motto di 2G per il proprio servizio di assistenza e manutenzione<br />

che, grazie a una rete di servizi completa e un magazzino ricambi<br />

ben fornito, offre un servizio d’assistenza professionale. Mezzi<br />

di servizio proprietari e numerosi partner esperti, come da oggi Rota<br />

Guido, operano con l’azienda su tutto il territorio nazionale.<br />

2G ha ampliato l’assistenza remota all’impianto con una componente<br />

innovativa: 2G Power Plant, una diagnostica automatica a<br />

distanza di tutti i parametri dell’impianto. Se viene rilevata un’irregolarità<br />

tecnica in un impianto 2G, essa viene automaticamente<br />

riportata online, in tempo reale, al centro di assistenza. Con i parametri<br />

dell’impianto rilevati, il sistema suggerisce una soluzione che<br />

il dipendente presente al centro di assistenza potrà adottare immediatamente<br />

per riportare l’impianto al corretto funzionamento.<br />

“Collaboriamo con 2G dal 2010 in quanto abbiamo subito apprezzato<br />

il modo in cui approcciano il cliente e lo seguono in ogni sua<br />

fase, dal progetto alla messa in opera”, ha dichiarato Francesca<br />

Rota, proprietaria di Rota Guido. “Riteniamo 2G una delle poche<br />

aziende con una qualità di prodotto non paragonabile con quella<br />

dei loro competitor e siamo davvero felici di questo accordo che ci<br />

permetterà di crescere ulteriormente insieme”.<br />

“Proseguiamo decisi per la nostra strada con l’obiettivo primario di<br />

offrire sempre la maggiore qualità possibile”, conclude Manca. “La<br />

nostra ricerca di partner affidabili con cui collaborare attivamente<br />

rientra in questo scenario e siamo fieri di poter contare su aziende<br />

con un percepito così positivo”.<br />

AROMATAGROUP ENTRA NEL MERCATO IRANIANO<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

16<br />

AromataGroup si presenta<br />

per la prima volta in Iran, un<br />

mercato complesso ma molto<br />

importante per la regione,<br />

partecipando alla 25esima<br />

edizione dell’Iran Agro Food,<br />

che si è svolta dal 29 giugno<br />

al 2 luglio a Teheran.<br />

Per AromataGroup rappresenta<br />

il trampolino di lancio<br />

per entrare in un mercato<br />

potenzialmente rilevante e<br />

strategico.<br />

“Siamo certi che grazie alla<br />

preziosa collaborazione con<br />

il nostro distributore Arvarnd<br />

Tamadon Pars” – riporta una<br />

nota dell’azienda – “i risultati<br />

e le soddisfazioni non tarderanno<br />

a venire. L’alta affluenza<br />

di pubblico e l’interesse suscitato<br />

dai nostri visitatori per<br />

i nostri Aromi e Colori, sono<br />

segnali importanti che fanno<br />

ben sperare ad un prospero<br />

futuro di Aromata nell’area<br />

di riferimento, con la consapevolezza<br />

di possedere strumenti<br />

idonei per interagire<br />

con il mercato”.<br />

www.interprogettied.com


Gestiamo la<br />

vostra energia<br />

Gestiamo l‘energia per conto dei nostri clienti.<br />

Acquisiamo gli asset e le infrastrutture energetiche esistenti,<br />

ottimizzandole e occupandoci della loro gestione operativa.<br />

Voi pensate al vostro core business. Noi alla vostra energia.<br />

eon-energia.com/grandiaziende<br />

17


attualità<br />

Sono quasi 400 le startup<br />

nate negli ultimi 5 anni<br />

che propongono nuovi<br />

modelli di business<br />

per la sostenibilità sociale<br />

e ambientale del settore.<br />

Uno dei loro principali<br />

obiettivi è la creazione<br />

di valore dallo spreco<br />

alimentare. L’Italia<br />

è il terzo paese per<br />

densità di nuove imprese<br />

agrifood sostenibili.<br />

LA VIA DELLE STARTUP<br />

ALL’AGROALIMENTARE SOSTENIBILE<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

Alessandro<br />

Perego, direttore<br />

del Dipartimento<br />

di Ingegneria<br />

Gestionale<br />

e Responsabile<br />

scientifico<br />

dell’Osservatorio<br />

Food Sustainability<br />

L’agroalimentare è un settore a elevato impatto sociale e<br />

ambientale, che gioca un ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile<br />

dell’intero pianeta. La lotta allo spreco di cibo è una<br />

delle sfide di sostenibilità più sentite nel settore. In Italia si<br />

sprecano circa 5,1 milioni di tonnellate di cibo l’anno, mentre<br />

4 milioni e mezzo di persone vivono in condizioni di povertà.<br />

Nel mondo, circa 815 milioni di persone<br />

soffrono la fame, ma ogni anno<br />

vengono sprecati 1,3 miliardi di tonnellate<br />

di cibo, un terzo di quello prodotto<br />

complessivamente. Di fronte a queste<br />

sfide il settore vive oggi un vero e proprio<br />

fermento innovativo grazie a startup<br />

che propongono nuovi modelli di<br />

business “sostenibili”, basati su nuove<br />

tecnologie e forme di collaborazione,<br />

in grado di trasformare lo spreco ali-<br />

mentare in un valore condiviso attraverso soluzioni circolari.<br />

Sono 399 le startup dell’agrifood nate tra il 2012 e il 2017, a<br />

livello internazionale, che perseguono obiettivi di sostenibilità<br />

sociale, ambientale e economica, circa il 20% delle 2.026<br />

startup mondiali censite come attive nell’agroalimentare, che<br />

presentano modelli di business che propongono soprattutto<br />

soluzioni innovative per un uso più efficiente delle risorse,<br />

l’introduzione della “filiera corta” o l’utilizzo di materiali naturali<br />

nella produzione. L’Italia è uno dei paesi con maggior densità<br />

di startup agrifood sostenibili, preceduta solo da Israele e<br />

Spagna, ma presenta un mercato ancora in lenta evoluzione:<br />

con una media di 300 mila dollari di finanziamento (la media<br />

globale è di 2,4 milioni di dollari per startup) le nuove imprese<br />

fanno ancora fatica a raggiungere stabilità economica e scalabilità<br />

del business. Intanto, si distinguono casi di successo di<br />

imprese del settore che hanno esplorato soluzioni circolari per<br />

ridurre lo spreco di cibo, rendendo più efficienti i processi e<br />

18<br />

www.interprogettied.com


attualità<br />

www.interprogettied.com<br />

I MODELLI DI BUSINESS «SOSTENIBILI» PREVALENTI<br />

rafforzando la responsabilità sociale<br />

d’impresa, ma si fa ancora fatica a passare<br />

da azioni “isolate” a una prospettiva<br />

di filiera che attivi collaborazioni dal<br />

grande potenziale, tra imprese, startup<br />

e anche soggetti di altri settori (no profit,<br />

imprese sociali, settore pubblico).<br />

Sono i principali risultati della prima ricerca<br />

dell’Osservatorio Food Sustainability<br />

della School of Management del<br />

Politecnico di Milano presentata al convegno<br />

“Innovazione, collaborazione e<br />

circolarità: i tre ingredienti per la sostenibilità<br />

del sistema agroalimentare”.<br />

“Nel settore agroalimentare, innovazione<br />

e collaborazione sono gli ingredienti<br />

chiave per sistemi più sostenibili, circolari<br />

e inclusivi, in grado di ridurre lo spreco<br />

alimentare e, più in generale, puntare<br />

alla ‘trasformazione sostenibile’ delle<br />

imprese”, afferma Alessandro Perego,<br />

direttore del Dipartimento di Ingegneria<br />

Gestionale e Responsabile scientifico<br />

dell’Osservatorio. “L’applicazione dei<br />

principi della circolarità nel settore infatti<br />

richiede nuove soluzioni per prevenire<br />

e gestire le eccedenze alimentari, innovazioni<br />

di prodotto e tecnologiche, ma<br />

anche riprogettazione dei processi gestionali<br />

e logistici, fino alla riconfigurazione<br />

dell’intera supply chain e della<br />

collaborazione tra imprese e altri attori<br />

in ottica di sistema”.<br />

RISORSE OTTIMIZZATE<br />

E TECNOLOGIE PULITE<br />

I principali ambiti di sostenibilità su cui<br />

si stanno concentrando le 399 startup<br />

agrifood “sostenibili” censite nel mondo<br />

riguardano aspetti sia sociali che<br />

ambientali. Gli obiettivi più perseguiti<br />

infatti sono quelli di combattere l’insicurezza<br />

alimentare, passare a sistemi<br />

di produzione e consumo responsabili,<br />

investire in infrastrutture più efficienti<br />

e promuovere processi industriali più<br />

sostenibili e inclusivi. In particolare, le<br />

innovazioni sono finalizzate a promuovere<br />

l’agricoltura sostenibile (incrementando<br />

i redditi dei produttori su piccola<br />

scala e fornendo loro accesso alle risorse<br />

produttive, aumentando la produttività<br />

e la capacità di resilienza dei raccolti ai<br />

cambiamenti climatici), ridurre le eccedenze<br />

e gli sprechi alimentari lungo la<br />

filiera, ottimizzare l’utilizzo delle risorse,<br />

e adottare tecnologie “pulite” e processi<br />

industriali rispettosi dell’ambiente.<br />

Se si guarda alla distribuzione delle startup<br />

agrifood a livello mondiale, gli Stati<br />

Uniti prevalgono di gran lunga sugli altri<br />

paesi, contando 790 startup, pari al<br />

39% del campione totale di 2.026 startup.<br />

Ma focalizzando l’attenzione sui<br />

paesi maggiormente attivi sui temi di<br />

sostenibilità agroalimentare, il quadro<br />

cambia. Nel mondo il paese con la maggiore<br />

diffusione di startup orientate alla<br />

sostenibilità è Israele (28 startup agrifood,<br />

di cui il 64% sostenibili), che si<br />

distingue per modelli di business basati<br />

su innovazioni tecnologico-ambientali,<br />

seguito da Spagna (29 startup, di cui il<br />

38% sostenibili) e Italia (38 startup agri-<br />

food, di cui il 37% sostenibili), con startup<br />

più attente a coniugare dimensione<br />

ambientale e sociale.<br />

Tuttavia, guardando ai finanziamenti<br />

raccolti, in Italia le startup non incontrano<br />

ancora un riconoscimento solido da<br />

parte degli investitori. Il 62% delle startup<br />

a livello globale ha ricevuto almeno<br />

un finanziamento, raccogliendo complessivamente<br />

605 milioni di dollari nel<br />

periodo analizzato, con una media di<br />

2,4 milioni di dollari ciascuna, quelle<br />

italiane 1,9 milioni di dollari, in media<br />

0,3 milioni ciascuna, ben lontano dai<br />

296 milioni di dollari, in media 3,4 milioni<br />

ciascuna, delle statunitensi.<br />

Lungo la filiera, le startup agrifood sostenibili<br />

sono principalmente fornitori<br />

di servizi e di tecnologia. Nella maggioranza<br />

dei casi (47%) si configurano<br />

infatti come Service Provider, ad esempio<br />

fornitori di software e app per il<br />

retail o di servizi di consulenza su tematiche<br />

di sostenibilità. Oppure sono<br />

Technology Supplier (16%), come produttori<br />

di tecnologie per l’agricoltura di<br />

precisione, o si occupano di Food<br />

Processing (13%) per cibo locale, salutare<br />

o a minor impatto ambientale.<br />

“Le startup giocano un ruolo sempre<br />

più decisivo nel promuovere soluzioni<br />

innovative e nuovi modelli di business<br />

per lo sviluppo sostenibile del settore<br />

agroalimentare”, dice Paola Garrone,<br />

responsabile scientifico presso l’Osservatorio<br />

Food Sustainability. “In particolare<br />

esse confermano la crescente importanza<br />

della tecnologia come fattore abilitante.<br />

Le giovani imprese nascono<br />

come luoghi di sperimentazione delle<br />

innovazioni per la sostenibilità, in grado<br />

di apportare nuove conoscenze e competenze<br />

anche a contesti già strutturati.<br />

Tuttavia, occorre ancora dimostrare la<br />

solidità economica e la scalabilità di queste<br />

nuove soluzioni, che devono essere<br />

messe a sistema per generare un impatto<br />

significativo nel lungo periodo. In<br />

Italia inizia ad esserci un fermento innovativo<br />

alimentato da un numero crescente<br />

di startup orientate alla sostenibilità,<br />

che però fanno fatica, almeno per<br />

ora, a raggiungere la stabilità economica<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

19


attualità<br />

e la scalabilità del proprio business”.<br />

IL FENOMENO DELLO SPRECO ALIMENTARE IN ITALIA<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

NUOVI MODELLI DI BUSINESS<br />

Le startup agrifood che perseguono<br />

obiettivi di sostenibilità, oltre a generare<br />

innovazione di prodotti e processi, portano<br />

avanti modelli di business in grado<br />

di creare valore economico con impatti<br />

positivi sull’ambiente e la società. Il modello<br />

più perseguito è lo sviluppo di soluzioni<br />

innovative per massimizzare<br />

l’efficienza nell’utilizzo delle risorse (che<br />

interessa il 38% del campione), seguito<br />

dai cambiamenti strutturali della supply<br />

chain per modelli di filiera corta (al secondo<br />

posto con il 27,5% delle startup,<br />

anche se al quinto posto per finanziamenti<br />

ricevuti) e dall’utilizzo di processi<br />

e materiali naturali e/o rinnovabili per la<br />

produzione. Altre soluzioni sostenibili<br />

che attraggono il mercato finanziario<br />

riguardano la tutela a monte della filiera<br />

(finanziamento medio di circa 2,7 milioni<br />

di dollari) e la riduzione dello spreco<br />

alimentare, che interessa gli imprenditori<br />

ma deve ancora guadagnarsi il riconoscimento<br />

del mercato (finanziamento<br />

medio di circa 660 mila dollari).<br />

“Diversi modelli di business per la sostenibilità<br />

adottati dalle startup analizzate<br />

mettono in luce l’importanza della collaborazione<br />

tra gli stakeholder”, spiega<br />

Raffaella Cagliano, responsabile scientifico<br />

presso l’Osservatorio Food<br />

Sustainability. “Ad esempio, prendendo<br />

in esame il modello di business per la<br />

creazione di valore dallo spreco, le startup<br />

sviluppano tecnologie e know-how<br />

per soluzioni innovative per la prevenzione<br />

e la gestione delle eccedenze e<br />

attraggono l’attenzione delle grandi<br />

aziende della filiera. Il beneficio è duplice:<br />

le startup ottengono risorse e aumentano<br />

il loro impatto, le grandi imprese<br />

ricevono sostegno per la risoluzione<br />

di un problema di estrema rilevanza e, al<br />

contempo, ottengono legittimazione<br />

per la loro strategia di sostenibilità”.<br />

TRASFORMARE LO SPRECO IN VALORE<br />

Per combattere lo spreco alimentare,<br />

molte imprese agrifood si stanno già<br />

muovendo in una prospettiva di economia<br />

circolare, esplorando anche soluzioni<br />

innovative per rendere più efficienti i<br />

processi e rafforzare la responsabilità<br />

sociale d’impresa. Negli scorsi anni in<br />

Italia l’intensità con cui le eccedenze<br />

sono recuperate è cresciuta dal 7,5%<br />

del 2011 al 9% nel 2015, grazie a una<br />

maggiore consapevolezza sociale e al<br />

diffondersi di pratiche innovative, come<br />

nuovi materiali di imballaggio per estendere<br />

la durata di vita dei prodotti, nuove<br />

tecnologie digitali per ottimizzare i processi<br />

aziendali e migliorare la gestione<br />

delle scorte alimentari, donazioni di<br />

alimenti in eccedenza da parte degli<br />

attori della filiera a favore delle organizzazioni<br />

del Terzo Settore.<br />

La gerarchia di utilizzo delle eccedenze<br />

(Food Waste Hierarchy - FWH) permette<br />

di mettere in pratica il paradigma<br />

della circolarità del cibo, con priorità<br />

d’intervento per la destinazione d’uso:<br />

prima di tutto recupero e ridistribuzione<br />

dei prodotti alimentari in prossimità di<br />

scadenza a persone in stato di bisogno,<br />

poi recupero per consumo animale, riciclo<br />

per uso industriale, produzione di<br />

fertilizzanti e concimi, recupero energetico<br />

e, solo come ultima opzione, lo<br />

smaltimento in discarica. Partendo dal<br />

modello della FWH, l’Osservatorio ha<br />

analizzato le pratiche innovative di prevenzione<br />

e gestione circolare delle eccedenze<br />

nei diversi stadi della filiera agroalimentare,<br />

individuando le pratiche più<br />

diffuse e mettendo in evidenza quelle<br />

meno consolidate perché di più difficile<br />

attuazione. Tra i produttori agricoli, in<br />

particolare per l’ortofrutta, sono ormai<br />

diffuse tecnologie di agricoltura di precisione<br />

per monitorare la salute delle<br />

coltivazioni ed elaborare interventi mirati<br />

in campo, prevedendo così il generarsi<br />

di sprechi, più a pratiche di riutilizzo<br />

e ridistribuzione a fini sociali delle eccedenze<br />

generate. Una pratica innovativa,<br />

ma ancora poco diffusa, riguarda l’inserimento<br />

di tecnologie di selezione<br />

dell’ortofrutta nei processi produttivi,<br />

che permette di ridurre significativamente<br />

gli scarti, sia in campo che nei<br />

centri di raccolta, e al contempo di rispondere<br />

alle esigenze del mercato. Tra<br />

le aziende di trasformazione, si segnalano<br />

best practice nel riutilizzo e ridistribuzione<br />

dei prodotti finiti in eccedenza<br />

per l’alimentazione umana, la prevenzione<br />

delle eccedenze con sales and<br />

operations planning, tecnologie digitali<br />

per tracciare data di scadenza e stato<br />

di conservazione degli alimenti, materiali<br />

di imballaggio che estendono la<br />

shelf life dei prodotti. Sono ancora poco<br />

diffuse azioni di riutilizzo delle eccedenze<br />

generate negli stabilimenti (come gli<br />

sfridi della produzione), altamente deperibili<br />

e quindi difficilmente recuperabili,<br />

che necessitano di nuovi meccanismi<br />

di collaborazione, sia di filiera che<br />

cross-settoriali. Tra i distributori e i ristoratori<br />

proliferano startup innovative che<br />

ottimizzano la gestione delle eccedenze<br />

a valle della filiera, ma rimane incerta la<br />

scalabilità di queste soluzioni e resta da<br />

lavorare sulla gestione dei resi per invenduto<br />

nei punti vendita della GDO, che<br />

richiede nuove forme di collaborazione<br />

tra trasformatori e distributori.<br />

20<br />

www.interprogettied.com


news [fatti, persone, aziende]<br />

MARCHESINI GROUP ACQUISISCE SCHMUCKER<br />

Marchesini Group ha finalizzato<br />

l’acquisizione del 100% di<br />

Schmucker, azienda goriziana<br />

specializzata nella costruzione<br />

di macchinari per il confezionamento<br />

di stickpack per il mercato<br />

alimentare, farmaceutico<br />

e cosmetico.<br />

Quella di Schmucker è una<br />

storia di successo che inizia<br />

nel 1977 in un laboratorio artigianale<br />

al confine italiano con<br />

la Slovenia, dove i due fratelli<br />

Schmucker avviano una piccola<br />

impresa di progettazione<br />

impianti per l’industria alimentare.<br />

Negli anni successivi, vengono<br />

realizzate sia macchine<br />

confezionatrici monolinea che<br />

soluzioni multilinea per stick<br />

contenenti prodotti liquidi, polverosi,<br />

granulari, cremosi e gel.<br />

La richiesta crescente da parte<br />

delle multinazionali del settore<br />

unita alla sperimentazione di<br />

prototipi all’avanguardia spinge<br />

l’azienda verso una diversificazione<br />

dei mercati di riferimento,<br />

che si traduce in una forte<br />

crescita. Oggi Schmucker è una<br />

realtà da 80 dipendenti con un<br />

fatturato 2017 di 10,5 milioni<br />

di euro generato per l’86% dall’<br />

export.<br />

L’acquisizione di Schmucker<br />

da parte di Marchesini Group<br />

fa seguito a quella di Dumek,<br />

azienda specializzata nella progettazione<br />

di macchine di processo<br />

per il settore cosmetico, di<br />

Vibrotech, attiva nei sistemi di<br />

alimentazione e orientamento<br />

impiegati nei processi industriali<br />

automatizzati e di SEA Vision,<br />

società leader nella creazione<br />

di sistemi di ispezione utilizzati<br />

nell’anticontraffazione.<br />

“Come già avvenuto con le<br />

recenti acquisizioni anche<br />

Schmucker continuerà a essere<br />

gestita dai fondatori, in<br />

modo da garantire continuità<br />

aziendale”, dichiara Pietro<br />

Cassani, amministratore delegato<br />

di Marchesini Group.<br />

“Salvaguardare l’indotto locale<br />

e favorire la trasmissione<br />

del know-how. Quello degli<br />

stickpack monodose è un mercato<br />

molto interessante, che<br />

negli ultimi anni si è differenziato<br />

passando dal food al pharma,<br />

anche grazie alla facilità<br />

di utilizzo e a un formato che<br />

permette il risparmio del 20-<br />

30% del materiale di packaging<br />

rispetto alle bustine saldate sui<br />

4 lati”.<br />

www.interprogettied.com<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

21


news [fatti, persone, aziende]<br />

FRANCESCO PIZZAGALLI CONFERMATO ALLA GUIDA DELL’IVSI<br />

Per la terza volta, alla presidenza dell’Istituto<br />

Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) per il triennio <strong>2018</strong>-<br />

2021 è stato confermato Francesco Pizzagalli. Lo ha<br />

eletto lo scorso 22 maggio il Consiglio direttivo dell’Istituto,<br />

che ha anche nominato Lorenzo Spada come vicepresidente.<br />

Francesco Pizzagalli, amministratore delegato<br />

della Fumagalli Industria <strong>Alimentari</strong> Spa, aveva<br />

già guidato l’IVSI dal 2000 al 2005. È stato<br />

presidente di Assica dal 2005 al 2010, per<br />

poi tornare alla presidenza di IVSI nel 2012.<br />

“L’Istituto opera ormai da più di 30 anni su<br />

tre grandi linee: la promozione dei salumi In<br />

Italia e all’estero, l’informazione al consumatore<br />

e la ricerca”, affema il presidente<br />

Francesco Pizzagalli. Sulla attività di promozione,<br />

siamo presenti in Italia e in Germania con il<br />

programma Autentico Piacere Europeo, che ci vede protagonisti<br />

insieme al Consorzio Cacciatore, al Consorzio<br />

Mortadella Bologna e al Consorzio Zampone Modena<br />

Cotechino Modena, per i prossimi tre anni. Per quanto<br />

riguarda i mercati extra UE, siamo presenti negli Stati Uniti<br />

attraverso il programma Enjoy European Quality, che coinvolge<br />

oltre l’Istituto anche il Consorzio per la tutela<br />

dell’Asti Docg e del Consorzio Provolone<br />

Valpadana Dop. L’obiettivo principale di questo<br />

programma è quello di promuovere i prodotti<br />

italiani per contrastare il fenomeno dell’Italian<br />

Sounding. In Italia invece” – conclude<br />

PIzzagalli – “la promozione dei salumi continua<br />

attraverso SalumiAmo ® , i nostri noti<br />

aperitivi che da oltre 10 anni consentono ai<br />

consumatori di conoscere più da vicino il<br />

modo variegato dei salumi italiani”.<br />

GRISSIN BON SI AFFIDA AL CLOUD DI MICROSOFT<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

Protagonista nel settore della produzione e<br />

distribuzione di prodotti da forno, Grissin<br />

Bon si è affidata alle soluzioni di Cloud<br />

Computing e Business Intelligence di<br />

Microsoft per trasformare la grande mole<br />

di dati aziendali in informazioni di valore.<br />

Decine di varianti di gusto, linee di prodotto<br />

sempre innovative e numerosi canali distributivi<br />

hanno accelerato la crescita globale<br />

di Grissin Bon di anno in anno. Un business<br />

in espansione a livello mondiale ha portato<br />

a un aumento della complessità e dei<br />

volumi di dati, e ha spinto l’azienda a intraprendere<br />

un percorso di trasformazione<br />

digitale abilitato da Microsoft e dal partner<br />

MapManagingControl, per tramutare dati<br />

eterogenei in informazioni decisive per la<br />

guida dell’azienda.<br />

Il progetto nasce dall’esigenza di Grissin Bon<br />

di disporre di un sistema di gestione dati<br />

potente, semplice e dinamico, in grado di<br />

assicurare un accesso immediato al dato,<br />

mantenendone l’integrità, e al contempo<br />

di elaborare in maniera flessibile e veloce<br />

la reportistica aziendale. Proprio per questo<br />

DataSmart, il software costruito completamente<br />

su tecnologia Microsoft che sfrutta<br />

tutti i servizi cloud di Azure, è stato integrato<br />

al software Microsoft Dynamics NAV, perno<br />

centrale di tutti i dati aziendali, integrati<br />

a loro volta con la Business Intelligence di<br />

Power Bi e trasformati in risultati, indicatori<br />

di performance, tabelle, grafici, matrici e<br />

geolocalizzazioni territoriali.<br />

La Business Intelligence di Microsoft ha<br />

consentito a Grissin Bon di ottenere una<br />

soluzione di gestione e analisi dati capace<br />

di semplificare i processi aziendali, avere<br />

accesso immediato da qualsiasi luogo e dispositivo<br />

alle informazioni importanti e strategiche<br />

per l’azienda, evitando di generare<br />

ridondanza e duplicazione dei dati. Grissin<br />

Bon oggi può usufruire di complete analisi<br />

economiche e finanziarie direttamente collegate<br />

alle unità di vendita e dei centri di<br />

produzione. Il Cloud di Azure e tutti i relativi<br />

servizi, integrati ai più tradizionali strumenti<br />

Microsoft, hanno creato un nuovo modo di<br />

gestire le risorse e di utilizzare la tecnologia.<br />

“La crescita costante<br />

della nostra azienda<br />

richiedeva strumenti<br />

tecnologici al passo<br />

con i tempi e proprio<br />

per questo abbiamo<br />

deciso di scegliere la<br />

business intelligence<br />

di Microsoft, che ci ha<br />

consentito di ottenere<br />

massima autonomia<br />

sulla gestione e consultazione dei dati, nella<br />

massima sicurezza e trasparenza”, dichiarato<br />

Alessandro Caronti, CFO Grissin Bon. “Il<br />

sistema di reporting costituisce un elemento<br />

centrale ed essenziale per il successo della<br />

nostra azienda e le soluzioni Microsoft ci<br />

permettono quotidianamente di controllare<br />

le nostre performance e avere i dati a portata<br />

di mano, con la possibilità di prendere<br />

decisioni strategiche per l’organizzazione in<br />

ogni momento”.<br />

“Per aziende come Grissin Bon, Business<br />

intelligence e Cloud Computing fanno la<br />

differenza, perchè consentono di dotarsi<br />

di soluzioni intelligenti che permettono di<br />

gestire informazioni strategiche in modo<br />

più efficiente e sicuro”, commenta Fabio<br />

Santini, direttore della Divisione Partner e<br />

PMI di Microsoft Italia.<br />

22<br />

www.interprogettied.com


appuntamenti<br />

L’agenda<br />

Anutec Brazil<br />

7-9 agosto <strong>2018</strong><br />

Curitiba, Brasile<br />

www.anutecbrazil.com<br />

SANA<br />

7-10 settembre <strong>2018</strong><br />

Bologna<br />

www.sana.it<br />

ANUTEC- International FoodTec<br />

India<br />

27-29 settembre <strong>2018</strong><br />

Mumbai, India<br />

www.foodtecindia.com<br />

mcT Alimentare Verona<br />

18 ottobre <strong>2018</strong><br />

Verona<br />

www.mctalimentare.com<br />

Sial Paris<br />

21-25 ottobre <strong>2018</strong><br />

Parigi, Francia<br />

www.sialparis.com<br />

Fiere zootecniche<br />

24-27 ottobre <strong>2018</strong><br />

Cremona<br />

www.fierezootecnichecr.it<br />

Gluten Free Expo<br />

17-20 novembre <strong>2018</strong><br />

Rimini<br />

www.glutenfreeexpo.it<br />

All4Pack Paris<br />

26-29 novembre <strong>2018</strong><br />

Parigi, Francia<br />

www.all4pack.com<br />

SPS IPC Drives<br />

27-29 novembre <strong>2018</strong><br />

Norimberga, Germania<br />

www.mesago.de/en/SPS<br />

Sigep<br />

19-23 gennaio 2019<br />

Rimini<br />

www.sigep.it<br />

ISM - Prosweets<br />

27-30 gennaio 2019<br />

Colonia, Germania<br />

www.koelnmesse.it/ism<br />

Aquafarm<br />

13-14 febbraio 2019<br />

Pordenone<br />

www.aquafarm.show<br />

Profood Tech<br />

26-28 marzo 2019<br />

Chicago, Usa<br />

www.profoodtech.com<br />

Tuttofood<br />

6-9 maggio 2019<br />

Milano<br />

www.tuttofood.it<br />

Cibus Tec<br />

22-25 ottobre 2019<br />

Parma<br />

www.fiereparma.it/en/event/<br />

cibus-tec-2019<br />

Fieragricola<br />

29 gennaio - 1 febbraio 2020<br />

Verona<br />

ww.fieragricola.it<br />

Interpack<br />

7-13 maggio 2020<br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.interpack.de<br />

Anuga FoodTec<br />

23-26 marzo 2021<br />

Colonia, Germania<br />

www.anugafoodtec.com<br />

ABSolutely<br />

Genuine Food<br />

SOLUZIONI INGREDIENTISTICHE PERSONALIZZATE<br />

PER ALIMENTI DI QUALITÀ, NATURALMENTE SICURI<br />

E NON GENETICAMENTE MODIFICATI.<br />

www.interprogettied.com<br />

ABS Food Srl<br />

Via Spagna, 22 - Peraga di Vigonza (PD)<br />

Tel. +39 049 8936851 - info@absfood.com<br />

www.absfood.com


appuntamenti<br />

IL MONDO DEL BIO FESTEGGIA I 30 ANNI DI SANA<br />

Il Salone internazionale del biologico e del naturale si prepara a<br />

festeggiare il 30° anniversario. Sana dà appuntamento dal 7 al 10<br />

settembre <strong>2018</strong> presso il quartiere fieristico di Bologna a tutti i<br />

protagonisti del comparto: dalle aziende di produzione e distribuzione<br />

ai buyer italiani e stranieri, dagli organismi europei alle associazioni<br />

e federazioni di categoria, dalle istituzioni locali e nazionali<br />

agli enti di certificazione.<br />

Organizzato da BolognaFiere – in collaborazione con FederBio e con<br />

il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio<br />

e del Mare e delle Politiche Agricole <strong>Alimentari</strong> e Forestali – Sana è<br />

l’appuntamento annuale di riferimento per il mondo del biologico<br />

che offre una piattaforma per il business e il networking professionale,<br />

uno spazio per l’approfondimento e la crescita del settore, un<br />

evento ricco di iniziative e votato alle novità.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

24<br />

Un nuovo layout espositivo<br />

Le novità di questa edizione riguardano in primo luogo il layout di<br />

manifestazione, che arriva a occupare 7 padiglioni, per accogliere<br />

le sempre più numerose aziende espositrici, cartina di tornasole di<br />

un settore in continua crescita.<br />

I padiglioni, tutti al piano terra, sono raggiungibili dai due ingressi<br />

aperti al pubblico: Ovest Costituzione e Ingresso Nord, adiacente al<br />

parcheggio multipiano.<br />

All’Alimentazione biologica e alla presentazione di alimenti freschi<br />

e confezionati, prodotti lattiero-caseari e gelati, alimenti a base di<br />

carne e di pesce, oli, pasta, riso, cereali, dolci e prodotti da forno,<br />

alimenti dietetici, miele e conserve, vini e bevande e tanto altro<br />

nell’ambito dell’offerta biologica italiana e internazionale sono dedicati<br />

4 padiglioni: 21, 22, 31 e 32. Una riorganizzazione degli<br />

spazi espositivi che risponde alle esigenze di un comparto sempre<br />

più strategico per l’economia del nostro Paese, leader in Europa per<br />

le produzioni agroalimentari biologiche. Secondo i più recenti dati<br />

Nomisma i consumi interni si attestano a 3,5 miliardi di euro (+15%<br />

su 2016) e l’export sfiora i 2 miliardi, a conferma del ruolo di primo<br />

piano giocato dall’Italia per il settore biologico.<br />

Spazi più ampi – con i padiglioni 25 e 26 – per il settore Cura del<br />

corpo naturale e bio che proporrà il meglio dell’offerta in fatto di<br />

cosmetici biologici e naturali, prodotti per la bellezza e la cura del<br />

corpo, integratori alimentari, prodotti e servizi naturali per la cura<br />

della persona.<br />

Confermata anche la centralità dell’area Green lifestyle, collocata per<br />

la prima volta al padiglione 19 e articolata in 7 sotto-settori per offrire,<br />

a chi conduce (o vuole condurre) uno stile di vita sano ed ecologico,<br />

tutto il meglio del mercato. La sezione Home&Office è dedicata a<br />

soluzioni per la casa e l’ambiente di lavoro eco friendly; Mom&Kids ai<br />

prodotti per la crescita, il gioco, la cura e l’abbigliamento dei bambini<br />

e delle mamme, per la gravidanza e per i primi mesi di vita realizzati<br />

con ingredienti e materiali ecologici e green; Mobility è incentrata sui<br />

nuovi veicoli ibridi, elettrici e di altre novità sulla mobilità sostenibile;<br />

Clothing&Textiles su abiti, calzature e accessori protagonisti del trend<br />

della moda sostenibile; Pet&Garden è riservata ai prodotti e servizi<br />

naturali ed ecocompatibili per alimentazione e cura di animali, giardini,<br />

piante, terrazzi e piscine private; Hobby&Sport a tempo libero, sport<br />

e passatempi in chiave green; Travel&Wellness a viaggi, soggiorni e<br />

trattamenti eco friendly per il benessere psicofisico.<br />

All’interno del padiglione 19, oltre alla sezione Green lifestyle, altri<br />

due appuntamenti per fare spazio alle soluzioni su come prendersi<br />

cura di sé, della casa e dell’ambiente, in risposta alla crescente consapevolezza<br />

dei consumatori sul tema: da un lato Sana Shop dove i<br />

visitatori potranno acquistare dalle aziende espositrici una ricca selezione<br />

di articoli biologici e naturali; dall’altro il VeganFest, organizzato<br />

in collaborazione con Veganok, con un articolato programma di<br />

degustazioni, conferenze, cooking show, vegan food e bio cosmesi.<br />

Le iniziative e i convegni<br />

Ad arricchire l’edizione numero 30 di Sana sarà il nutrito calendario<br />

di iniziative che farà da corollario all’appuntamento fieristico: Sana<br />

Novità, la mostra dedicata alle più recenti proposte della produzione<br />

biologica e naturale italiana portate in Fiera dagli espositori; i<br />

convegni di Sana Academy sugli argomenti di maggiore attualità<br />

per i professionisti del settore; l’Osservatorio Sana, con la presentazione<br />

degli ultimi dati dal mondo del biologico; gli eventi e gli incontri<br />

di Sana City che trasformeranno la città di Bologna, durante<br />

Sana, in un microcosmo green.<br />

www.interprogettied.com


VUOI RIDURRE I COSTI<br />

ENERGETICI DELLA<br />

TUA AZIENDA?<br />

IL SISTEMA DI COGE/TRIGENERAZIONE<br />

INTELLIGENTE ASPEC INDUSTRY<br />

Costruzione diretta del cogeneratore, alta qualità e costo<br />

molto competitivo sul mercato.<br />

Sistema<br />

brevettato<br />

Software proprietario per integrare in modo automatico<br />

tutte le fonti di produzione energetiche, nuove ed esistenti,<br />

in base alle esigenze del processo produttivo, definendo in<br />

ogni momento quelle più convenienti ed economiche.<br />

Garanzia del massimo risparmio energetico dato dal sistema<br />

Aspecindustry, grande efficienza, ma anche altissima qualità<br />

dell’energia per i nuovi macchinari di industria 4.0.<br />

BENEFICI<br />

ENERGETICI<br />

sino al 60%<br />

di riduzione<br />

costi<br />

BENEFICI<br />

ECONOMICI<br />

sino al 50% di riduzione<br />

costi sulla gestione<br />

operativa del personale<br />

BENEFICI<br />

AMBIENTALI<br />

sino al 50%<br />

di riduzione delle<br />

emissioni di CO 2<br />

Vedi le nostre referenze e chi ha già scelto il sistema<br />

Aspecindustry! Scopri di più sul nostro sito internet:<br />

www.aspecindustry.it - www.aspecindustry.com<br />

Corso Barolo 15 - ALBA (CN) - Italy<br />

Tel. +39 0173-285882 - Fax + 39 0173-283069<br />

commerciale@albasystem.it - www.albasystem.it


global watch<br />

FROZEN FOOD: LE GRANDI PROSPETTIVE DEL MERCATO ASIATICO<br />

La crescita della domanda locale, l’innovazione e la cura del packaging spingono un settore che nella regione<br />

dell’Asia-Pacifico vale oltre 50 miliardi di dollari, una cifra destinata ad aumentare.<br />

(Con il contribuito di helpdesk@innovami.com).<br />

Il mercato per alimenti congelati nella regione Asia-Pacifico è<br />

principalmente guidato da fattori legati alla crescente domanda<br />

dei paesi emergenti, all’innovazione di prodotto e alla cura estetica<br />

del packaging.<br />

Il settore mostra un alto tasso di crescita, che tuttavia rischia di<br />

venire smorzato da alcuni problemi strutturali, come l’insufficiente<br />

distribuzione in aree semi-urbane e rurali e la mancanza di una<br />

completa e corretta filiera della refrigerazione. Il valore del mercato,<br />

secondo l’ultimo dato disponibile che risale al 2016, è di 50,6<br />

miliardi di dollari, che si prevede diventino 70 miliardi nel 2021. Si<br />

attende infatti un’accelerazione del settore nella regione dell’Asia-<br />

Pacifico, in funzione soprattutto della crescita della popolazione<br />

CINA<br />

Palline di riso aromatizzate<br />

ZONECO, SINGAPORE<br />

Segmenti di carne bollita<br />

NEW SENORITO, FILIPPINE<br />

Palline di pollo<br />

SEAWAVE, MALESIA<br />

Cotoletta di pollo<br />

SEAWAVE, MALESIA<br />

Pollo grigliato<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

26<br />

SANQUAM, CINA<br />

Carne e vegetali ricoperte<br />

www.interprogettied.com


global watch<br />

urbana, oltre che del reddito disponibile nelle economie in espansione<br />

come quelle di Cina, India, Singapore e Malesia. In questa<br />

area si prevede inoltre che avverrà la più intensa crescita del mercato<br />

dei piatti pronti surgelati, sia in termini di produzione, sia di<br />

vendite. I consumatori asiatici tendono infatti a preferire i pasti<br />

pronti surgelati rispetto ai pasti freschi, a causa della facilità di<br />

preparazione rispetto alla cottura tradizionale.<br />

A contribuire, in particolare, alla crescita del settore in Cina è anche<br />

la rapida espansione dei food outlet, insieme alla riduzione delle<br />

tariffe sull’import degli alimenti congelati. La diffusione, anche fra<br />

i consumatori cinesi, di uno stile alimentare più salutista premia<br />

alcuni costosi prodotti d’alta qualità dei brand internazionali.<br />

I prodotti alimentari congelati prodotti e distribuiti nei mercati asiatici<br />

sono soprattutto derivati di carne e pesce, in particolare sottoforma<br />

di crocchette o segmenti, oppure in forma di palline. Si<br />

tratta di solito di ricette particolarmente speziate.<br />

Molto diffusi il petto o le ali di pollo, accompagnati con vegetali,<br />

gli gnocchi fatti di carne macinata sottoforma di palline a loro<br />

volta ricoperte. Tutti i prodotti dei piccoli supermercati giapponesi<br />

7-Eleven (aperti dalle 7 del mattino alle 11 di sera) presentati<br />

nella rassegna possono essere cotti nel forno a microonde.<br />

In Arabia Saudita sta trovando particolare successo il cordon bleu,<br />

cotoletta di pollo ripiena di formaggio fondente, che si cuoce in<br />

padella o al forno.<br />

HCH FOODS, CINA<br />

Segmenti di carne con pomodoro<br />

7-ELEVEN, GIAPPONE<br />

Gnocchi ripieni di carne di maiale<br />

7-ELEVEN, GIAPPONE<br />

Maiale e vegetali<br />

7-ELEVEN, GIAPPONE<br />

Crocchette farcite di carne<br />

7-ELEVEN, GIAPPONE<br />

Gamberetti conditi con pomodoro<br />

www.interprogettied.com<br />

NAGIL, ARABIA SAUDITA<br />

Cordon bleu di pollo<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

27


scienza&tecnologia<br />

Si basa sulle nanoscienze<br />

lo studio dell’utilizzo<br />

dei cereali e delle loro<br />

frazioni per lo sviluppo<br />

di bevande funzionali,<br />

che contengono<br />

nanoparticelle bioattive<br />

specifiche.<br />

di Franco<br />

Bray<br />

BEVANDE FUNZIONALI<br />

A BASE DI CEREALI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

Nella produzione di bevande a base di cereali,<br />

così come in altri prodotti, si verificano<br />

scarti e difetti di lavorazione. Oggi sempre<br />

più si tende a limitare questo problema,<br />

ottimizzando il processo attraverso, per<br />

esempio, modelli produttivi orientati all’economia<br />

circolare.<br />

Tuttora gli scarti vengono maggiormente<br />

destinati al settore agricolo, ma l’utilizzo è<br />

limitato e la ricerca studia alternative creative<br />

utilizzando i microcomponenti disponibili<br />

nei vegetali.<br />

Attualmente c’è un grande interesse per<br />

prodotti che abbiano un impatto sul miglioramento<br />

della salute gastrointestinale<br />

come i probiotici, i prebiotici e i sinbiotici. La<br />

maggior parte di questi alimenti funzionali<br />

sono a base di latte e sono stati ampiamente<br />

accettati in tutto il mondo. Tuttavia, c’è<br />

bisogno di sviluppare nuovi prodotti simili<br />

e studiare la fattibilità dell’applicazione di<br />

altri substrati di fermentazione, alternativi<br />

al latte, come quelli a base di cereali per lo<br />

sviluppo di alimenti funzionali fermentati<br />

innovativi.<br />

Recentemente, si è studiata l’applicazione<br />

dei cereali e delle loro frazioni per lo sviluppo<br />

di bevande funzionali includendo le conoscenze<br />

delle nanoscienze e le tecniche per<br />

la creazione di queste bevande, contenenti<br />

nanoparticelle bioattive specifiche. Nuovi<br />

microcomponenti alimentari con potenziali<br />

attributi di salute vengono costantemente<br />

scoperte o sviluppate; e, perché questi pos-<br />

28<br />

www.interprogettied.com


scienza&tecnologia<br />

sano essere introdotti in un prodotto<br />

alimentare, deve essere garantito<br />

che tali componenti raggiungano<br />

il sito attivo desiderato. La nanoscienza<br />

ha sviluppato conoscenze<br />

che possono essere applicate nei<br />

settori alimentare e di bioprocesso<br />

affinché la catena alimentare possa<br />

beneficiare dell’applicazione delle<br />

nanotecnologie. La progettazione<br />

di nanoparticelle alimentari può<br />

offrire un grande potenziale per la<br />

loro incorporazione in nuove bevande<br />

a base di cereali; tuttavia, è<br />

ancora necessario valutare l’effetto<br />

del passaggio attraverso il tratto gastrointestinale<br />

fino a raggiungere il<br />

sito target desiderato: un fattore importante<br />

da considerare è, appunto,<br />

il tempo di transito impiegato e la<br />

relativa sopravvivenza, dopo l’assunzione<br />

intestinale, ai sali biliari, per<br />

determinare la bioattività di questi e<br />

valutare se possono essere incorporati<br />

nella formulazione di innovative<br />

bevande fermentate di cereali. A<br />

causa delle particolari proprietà fisico-chimiche<br />

delle nanoparticelle di<br />

origine naturale estratte da piante,<br />

ortaggi, frutta e cereali e composti<br />

inorganici, come le particelle di ossido<br />

di zinco), e nanoparticelle d’argento<br />

che hanno buone proprietà<br />

antibatteriche, c’è grande interesse<br />

a sviluppare nuovi metodi di sintesi<br />

che migliorino l’incorporazione di<br />

queste particelle in nanocomposti<br />

di diverse matrici alimentari.<br />

Oggi, con l’aiuto delle nanoscienze,<br />

nuovi prodotti possono essere formulati,<br />

come bevande a base cereali,<br />

con la capacità di soddisfare gli<br />

attributi simbiotici che incorporano<br />

molecole di miglioramento della salute<br />

supplementari senza compromettere<br />

le loro caratteristiche fisicochimiche,<br />

reologiche e sensoriali.<br />

(I. Salmerón, Applied microbiology,<br />

Aprile 2017)<br />

strointestinale; pertanto, una nuova<br />

tendenza include lo sviluppo di nanocapsule<br />

e nanogel. Queste tecniche<br />

possono migliorare l’erogazione<br />

di composti bioattivi e consentire la<br />

progettazione di specifici alimenti<br />

funzionali. Le molecole utilizzate<br />

per progettare nanomateriali più<br />

comuni sono biopolimeri progettati<br />

da proteine e carboidrati. I polisaccaridi<br />

di origine vegetale sono molecole<br />

interessanti prodotte dalla natura<br />

e una fonte comune di cibo; hanno<br />

capacità di gelificazione e possono<br />

essere impiegate non solo su molecole<br />

nanoincapsulate di differenti<br />

proprietà fisico-chimiche. La versatilità<br />

dei polisaccaridi è che hanno<br />

motivi idrofobi e idrofili con esten-<br />

La progettazione<br />

di nanoparticelle<br />

alimentari può<br />

offrire un grande<br />

potenziale per la<br />

loro incorporazione<br />

in nuove bevande<br />

a base di cereali<br />

Lo sviluppo di nuovi prodotti probiotici<br />

richiederà che essi siano in<br />

grado di sopravvivere nel tratto gasione<br />

flessibile nella stessa molecola<br />

che genera matrici sensibili alle<br />

condizioni ambientali. Inoltre, le caratteristiche<br />

fisico-chimiche dei polisaccaridi<br />

possono essere modulate<br />

con l’uso di enzimi, che consente la<br />

progettazione di strutture uniche<br />

ottimali in termini di dimensioni e<br />

caratteristiche di superficie. Questa<br />

è una caratteristica importante perché<br />

il controllo della superficie delle<br />

particelle può facilitare l’attraversamento<br />

del tratto gastrointestinale.<br />

I cibi fermentati sono stati usati fin<br />

dai tempi antichi; il loro consumo<br />

prevale oggi e ha un futuro solido<br />

grazie all’accettazione dei consumatori<br />

e alle proprietà benefiche.<br />

Tuttavia, il loro design è cambiato<br />

in base ai progressi della tecnologia<br />

alimentare e agli interessi nello sviluppo<br />

di nuovi prodotti con proprietà<br />

salutistiche avanzate. Al giorno<br />

d’oggi, con l’aiuto delle nanoscienze,<br />

nuovi prodotti possono essere<br />

formulati, come queste bevande a<br />

base di cereali, con la capacità di<br />

soddisfare gli attributi simbiotici e<br />

senza compromettere le loro caratteristiche<br />

fisico-chimiche, reologiche<br />

e sensoriali.<br />

Bray Consulting: franco_bray@<br />

fastwebnet.it<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

29


scienza&tecnologia<br />

UN’ALTERNATIVA A RAME E INSETTICIDI<br />

PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

Il Centro Agricoltura Alimenti<br />

Ambiente (C3A), struttura accademica<br />

congiunta tra Fondazione Edmund<br />

Mach e Università di Trento, in stretta<br />

sinergia con il Centro Ricerca e<br />

Innovazione FEM, è in prima linea<br />

assieme a 15 istituzioni europee di<br />

spicco e industrie in un importante<br />

studio sulla sostituzione degli input<br />

controversi, come ad esempio il<br />

rame, in agricoltura biologica.<br />

Il progetto, finanziato con 4 milioni<br />

di euro nell’ambito del programma<br />

europeo Horizon 2020 e presentato<br />

in anteprima al kick off meeting<br />

in Belgio, punta a cercare alternative<br />

del rame e degli insetticidi nelle<br />

colture di maggior interesse per il<br />

Trentino, facilitando l’adozione di<br />

strumenti e tecnologie sicure per<br />

l’ambiente e nel contempo economicamente<br />

sostenibili per gli agricoltori.<br />

“Questo finanziamento è il primo risultato<br />

dell’accordo tra Fondazione<br />

Edmund Mach e Università di Trento.<br />

La nuova formula dell’unità mista di<br />

ricerca C3A, aumentando la massa<br />

critica, garantisce maggiore competitività<br />

e reperimento di risorse per la<br />

ricerca su temi di estrema importanza<br />

per il nostro territorio. In questo<br />

progetto, quasi un quarto del budget<br />

verrà destinato alla sperimentazione<br />

diretta nelle aziende biologiche”,<br />

Il gruppo di ricerca del C3A<br />

sottolinea Andrea Segrè, presidente<br />

FEM.<br />

Anche il rettore di UniTrento Paolo<br />

Collini manifesta la propria soddisfazione.<br />

“È un risultato” – sottolinea<br />

– “che conferma la scelta dell’alleanza<br />

strategica tra l’Università e la<br />

Fondazione, che permette all’Ateneo<br />

di essere presente ad alto livello in<br />

ambiti scientifici nuovi e a FEM di<br />

rafforzare la sua capacità competitiva<br />

nell’acquisizione di finanziamenti<br />

alla ricerca di qualità”.<br />

Ilaria Pertot, direttrice del Centro<br />

Agricoltura Alimenti Ambiente e<br />

componente del comitato esecutivo<br />

del progetto, spiega che la competizione<br />

era molto elevata: essere arrivati<br />

in fondo dimostra che la ricerca<br />

trentina, quando fa sistema, può<br />

confrontarsi alla pari con altre istituzioni<br />

di levatura internazionale”.<br />

L’iniziativa scientifica, coordinata dal<br />

più importante centro per la ricerca<br />

in agricoltura biologica in Europa, il<br />

Forschungsinstitut fuer Biologischen<br />

Landbau Stiftung (Fibl), durerà quattro<br />

anni, da investire per la messa a<br />

punto delle soluzioni innovative più<br />

facilmente e velocemente trasferibili<br />

nel modo produttivo e per una fase<br />

di sperimentazione che coinvolgerà<br />

le stesse aziende agricole biologiche<br />

coordinate a livello europeo dall’International<br />

Federation of Organic<br />

Agriculture Movements European<br />

Union (IFOAM-EU). Per l’Italia parteciperanno<br />

alla fase operativa le<br />

aziende coordinate da Federbio,<br />

realtà che già collabora con FEM<br />

dopo la firma di un accordo di collaborazione<br />

nel 2017. Il presupposto<br />

dello studio è l’interesse crescente<br />

del consumatore e del cittadino nei<br />

confronti dell’agricoltura biologica e<br />

dei prodotti alimentari coltivati con<br />

questo approccio.<br />

I ricercatori saranno impegnati soprattutto<br />

nella ricerca e sviluppo<br />

delle alternative al rame come fungicida,<br />

in particolare in viticoltura.<br />

Nello specifico, si sta lavorando in<br />

collaborazione con un’importante<br />

industria su un principio attivo naturale,<br />

che si trova in natura in quantità<br />

minimali ma è ottenibile in grandi<br />

volumi su scala industriale mediante<br />

un processo enzimatico a partire da<br />

ingredienti alimentari.<br />

Il principio attivo è stato già testato<br />

in vigneto su scala ridotta con evidenti<br />

soddisfazioni in termini di efficacia.<br />

Il secondo filone di lavoro è la<br />

sostituzione degli insetticidi, soprattutto<br />

quelli a base di oli minerali, con<br />

metodi di confusione sessuale degli<br />

insetti basata su vibrazioni. Nel progetto<br />

si lavorerà anche su un nuovo<br />

prodotto derivato da una pianta (un<br />

lontano parente del fagiolo) che ha<br />

un’azione inibitoria sulla digestione<br />

degli insetti.<br />

30<br />

www.interprogettied.com


sicurezza<br />

La crescita di allergie<br />

e intolleranze alimentari<br />

ha reso prioritaria<br />

un’informazione in<br />

etichetta trasparente<br />

e completa da parte dei<br />

produttori. Per la ricerca<br />

degli allergeni, i laboratori<br />

specializzati di TÜV Italia<br />

forniscono servizi<br />

di testing con tecnologie<br />

all’avanguardia come<br />

PCR ed Elisa.<br />

LABORATORI AVANZATI PER<br />

LA RICERCA DEGLI ALLERGENI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

32<br />

Sono tante le forme allergiche presenti e tra le più<br />

diffuse troviamo quelle alimentari. Secondo dati diffusi<br />

dal Ministero della Salute e da Nielsen, azienda<br />

specializzata nelle ricerche di mercato, in Italia, ad<br />

esempio, ci sarebbero 1.800.000 allergici alimentari.<br />

È chiaro, quindi, come si vada formando una nuova<br />

consapevolezza da parte dei consumatori e una maggior<br />

importanza dell’etichettatura dei prodotti alimentari,<br />

che è disciplinata, da un punto di vista normativo,<br />

dal Regolamento Europeo 1169/2011.<br />

In Italia, secondo i dati della ricerca, sarebbero<br />

305.000 le persone allergiche al latte e 600.000 al<br />

glutine. Relativamente alle intolleranze i numeri crescono<br />

vertiginosamente: oltre il milione sono gli intolleranti<br />

al lattosio, 3.000.000 gli intolleranti al glutine.<br />

Per questo motivo, e sulla base di questi dati che sono<br />

in costante crescita, l’Italia è molto attenta su questo<br />

argomento e recepisce con rapidità le direttive europee<br />

in merito.<br />

Il Ministero della Salute, infatti, ha recentemente notificato<br />

due comunicazioni della Commissione UE riguardanti<br />

nuove disposizioni sulle etichette alimentari<br />

per quanto concerne le sostanze in grado di provocare<br />

allergie, oltre che sulla dichiarazione delle quantità<br />

degli ingredienti (QUID).<br />

Il 13 luglio 2017, la Commissione Europea ha ulteriormente<br />

disciplinato le modalità per informare i<br />

consumatori sulla presenza di allergeni. Ad esempio,<br />

gli ingredienti derivati da cereali contenenti glutine<br />

devono essere riportati in etichetta, dichiarando il tipo<br />

specifico di cereale. Per quegli alimenti che non richiedono<br />

l’evidenza degli ingredienti, come il vino, ma<br />

che sono utilizzati per la preparazione di altri prodotti<br />

alimentari per cui invece esiste l’obbligo, occorre evi-<br />

www.interprogettied.com


sicurezza<br />

denziare comunque gli allergeni.<br />

Infine anche per gli alimenti non<br />

preconfezionati occorre rendere<br />

chiaramente visibili gli allergeni in<br />

forma scritta.<br />

Sono quattordici le sostanze che,<br />

considerate potenziali fattori scatenanti,<br />

devono essere sempre<br />

inclusi nell’elenco degli ingredienti:<br />

cereali contenenti glutine (per<br />

esempio grano, segale), latte e latticini,<br />

uova, frutta a guscio e frutta<br />

secca (come mandorle, nocciole e<br />

pistacchi), sedano, senape, sesamo<br />

e lupini e tutti i prodotti contenenti<br />

questi alimenti.<br />

In Italia, all’avanguardia sotto<br />

questo punto di vista, esiste un<br />

laboratorio specializzato, pH, di<br />

proprietà di TÜV Italia - Gruppo<br />

TÜV SÜD, specializzato nella salvaguardia<br />

della sicurezza in ambito<br />

food, food contact e ambientale.<br />

I Laboratori pH dispongono di un<br />

reparto biomolecolare che adotta<br />

metodi analitici accreditati da<br />

Accredia nella ricerca degli allergeni<br />

eseguita sulla base di una lista in<br />

continuo sviluppo e aggiornamento,<br />

che comprende anche ulteriori<br />

allergeni rispetto ai quattordici<br />

individuati dalla normativa. Inoltre<br />

i Laboratori pH sono riconosciuti<br />

dall’AiC (Associazione Italiana<br />

Celiachia) per effettuare test su<br />

prodotti per celiaci.<br />

“La ricerca degli allergeni” – afferma<br />

Elena Ciofi, Service Line Food<br />

Manager di TÜV Italia, Laboratori<br />

pH – “necessita di metodi affidabili<br />

per individuarli e quantificarli,<br />

al fine di garantire la sicurezza e<br />

la qualità dei prodotti alimentari e<br />

dei processi produttivi. Il nostro laboratorio<br />

fornisce servizi di testing<br />

qualitativi e quantitativi utilizzando<br />

tecnologie all’avanguardia quali<br />

PCR ed Elisa”.<br />

Elisa è il test specifico, che presenta<br />

un’elevata sensibilità e rapidità;<br />

tuttavia può essere soggetto a<br />

falsi negativi nel caso dei trattamenti<br />

termici o enzimatici a cui gli<br />

La normativa<br />

Il Regolamento Europeo 1169/2011 stabilisce che<br />

gli ingredienti o coadiuvanti che provochino allergie<br />

devono figurare nell’elenco degli ingredienti<br />

con un riferimento chiaro alla denominazione<br />

della sostanza definita come allergene.<br />

Inoltre, l’allergene deve essere evidenziato<br />

attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto<br />

dagli altri, per dimensioni, stile o colore di sfondo.<br />

Per i prodotti alimentari non preimballati,<br />

venduti al dettaglio e nei punti di ristoro collettivo,<br />

occorre riportare le indicazioni sugli ingredienti<br />

allergenici.<br />

alimenti possono essere sottoposti<br />

o falsi positivi a causa degli anticorpi<br />

utilizzati nei test. La tecnologia<br />

PCR Real-time (qPCR) permette di<br />

misurare, in tempo reale, sequenze<br />

di DNA presenti anche in minime<br />

quantità all’interno di un alimento,<br />

riducendo notevolmente il problema<br />

dei falsi negativi e falsi positivi<br />

rispetto all’Elisa, dato che amplifica<br />

sequenze specie-specifiche<br />

presenti solo in quel tipo d’ingrediente<br />

ricercato.<br />

In Italia sarebbero<br />

305.000 gli allergici<br />

al latte (un milione<br />

gli intolleranti al<br />

lattosio) e 600.000<br />

gli allergici al glutine<br />

(3 milioni<br />

gli intolleranti)<br />

“La rilevazione e la quantificazione<br />

degli allergeni” – spiega<br />

Monica Filippini, Life Science<br />

Manager di TÜV Italia, Laboratori<br />

pH – “può avvenire in due modi:<br />

ricercando direttamente la proteina<br />

allergizzante con la tecnica<br />

Elisa o indirettamente tramite<br />

PCR (Polymerase Chain Reaction)<br />

Real Time, che rileva la presenza<br />

di DNA dell’alimento allergizzante.<br />

L’uso alternativo o combinato<br />

di queste due tecniche può dipendere<br />

anche dal tipo di allergene<br />

da analizzare, o dal risultato che<br />

si vuole ottenere”.<br />

Quando in etichetta viene indicata<br />

la frase di avviso “Contiene<br />

tracce di...” o “Può contenere<br />

tracce di...” ci si riferisce alla<br />

eventuale presenza involontaria<br />

di un allergene, la cui inclusione<br />

può verificarsi durante la produzione<br />

e che può essere presente<br />

in tracce (quantità tra il limite di rilevazione<br />

e alcuni milligrammi per<br />

chilogrammo). Ad esempio, una<br />

fabbrica di cioccolato che produce<br />

due tipi di cioccolato, con e senza<br />

frutta a guscio, dove la “contaminazione”<br />

del cioccolato senza frutta<br />

a guscio non può essere esclusa<br />

al 100%. Il produttore, segnalando<br />

preventivamente il fatto tramite<br />

questa dicitura, si tutela informando<br />

prontamente i consumatori.<br />

Come le allergie, anche le intolleranze<br />

alimentari sono notevolmente<br />

diffuse e possono comportare<br />

disturbi non gravi ma fastidiosi.<br />

Nell’ambito delle sue procedure di<br />

certificazione, il Gruppo TÜV SÜD<br />

effettua valutazioni in base a standard<br />

riconosciuti di sicurezza alimentare<br />

(come l’International<br />

Food Standard, FSSC 22000), verificando<br />

che le aziende implementino<br />

le misure necessarie per evitare<br />

la contaminazione da allergeni<br />

e che gestiscano correttamente<br />

l’identificazione di ingredienti allergenici<br />

e l’etichettatura degli allergeni.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

33


sicurezza<br />

TABLET FULLY RUGGED NELLA PRODUZIONE DI SURGELATI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

In qualità di produttore primario<br />

di computer rugged, Getac<br />

sviluppa notebook e tablet di<br />

alta qualità per diverse applicazioni<br />

e settori. Come risultato<br />

della loro ampia funzionalità, i<br />

dispositivi Getac nel frattempo<br />

si sono diffusi in tutto il settore<br />

industriale e godono di una<br />

crescente popolarità in settori<br />

esigenti come quelli della<br />

produzione alimentare. Ed è<br />

così anche per Nestlé Wagner<br />

GmbH, che produce anche le<br />

pizze Wagner, direttamente dal<br />

forno a pietra nella loro sede<br />

di Nonnweiler, in Germania.<br />

Utilizzando il tablet fully rugged<br />

di Getac A140, l’azienda<br />

sta espandendo la digitalizzazione<br />

dei propri processi produttivi.<br />

Ciò aumenta significativamente<br />

l’efficienza e consente<br />

una maggiore flessibilità nel<br />

lavoro quotidiano.<br />

Nestlé Wagner produce circa<br />

350 milioni di alimenti surgelati<br />

all’anno ed è uno dei maggiori<br />

produttori di pizze surgelate in<br />

Europa. Al fine di predisporre<br />

la loro intera produzione per<br />

il futuro digitale e aumentare<br />

ulteriormente l’efficienza,<br />

l’azienda sta dotando i propri<br />

dipendenti con i tablet Getac<br />

fully rugged A140. Questi dispositivi<br />

vanno ad intregrare i<br />

laptop e gli speciali computer<br />

industriali utilizzati fino ad ora,<br />

aumentano la flessibilità e, allo<br />

stesso tempo, digitalizzano i<br />

processi di produzione.<br />

La decisione di utilizzare dispositivi<br />

fully rugged è stata<br />

presa, tra le altre cose, per<br />

motivi di garanzia della qualità<br />

e per proseguire con una<br />

rapida implementazione. “Il<br />

tablet Getac A140 è robusto<br />

e affidabile, grazie alla sua eccezionale<br />

qualità costruttiva”,<br />

dichiara Christian Joseph, Team<br />

Leader Operational Excellence<br />

della Nestlé Wagner GmbH.<br />

“Il design rugged e le alte prestazioni<br />

lo rendono il prodotto<br />

ideale per l’utilizzo quotidiano<br />

nell’ambito della catena di produzione”.<br />

Nel processo di produzione dei<br />

prodotti surgelati non possono<br />

entrare in nessun caso corpi<br />

estranei nel cibo. Con l’introduzione<br />

degli A140 fully rugged,<br />

Nestlé ha la sicurezza che,<br />

se il tablet scivola accidentalmente,<br />

non si spezza, garantendo<br />

così la qualità della filiera<br />

di produzione. Inoltre, l’uso dei<br />

tablet si è dimostrato userfriendly,<br />

in quanto i dispositivi<br />

sono facili da maneggiare; allo<br />

stesso tempo lo schermo da<br />

14” offre spazio sufficiente per<br />

visualizzare chiaramente tutte<br />

le applicazioni software richieste<br />

come quella di SAP. Tutte le<br />

informazioni standard di SAP<br />

possono essere visualizzate e le<br />

transazioni possono essere eseguite<br />

utilizzando il pennino.<br />

“L’A140 è il nostro tablet più<br />

grande e potente”, spiega<br />

Rowina Lee, Vice President of<br />

Global Sales & Business<br />

Development Center di Getac.<br />

“Si distingue grazie alle eccellenti<br />

prestazioni, il livello di sicurezza<br />

leader nel settore e le<br />

sue straordinarie caratteristiche<br />

di robustezza. Con la sua<br />

affidabilità e completa funzionalità,<br />

il tablet è perfettamente<br />

adatto alle condizioni di produzione<br />

della Nestlé Wagner<br />

GmbH”. Particolarmente degno<br />

di nota è l’elevato grado di<br />

tolleranza agli sbalzi di temperatura,<br />

in quanto i dispositivi<br />

possono essere utilizzati anche<br />

in zone con temperature differenti.<br />

Con il tablet Getac A140, l’azienda<br />

dispone di un dispositivo<br />

mobile fully rugged per<br />

accedere alle informazioni in<br />

modo semplice e rapido e per<br />

raccogliere dati senza complicazioni<br />

direttamente sul posto.<br />

“Fino ad oggi, abbiamo lavorato<br />

con un sistema prevalentemente<br />

cartaceo, a tal proposito,<br />

ad esempio, ogni modifica<br />

alla documentazione dei numerosi<br />

standard richiesti dalla<br />

produzione alimentare, doveva<br />

essere stampata e archiviata in<br />

una cartella”, spiega Christian<br />

Joseph. “Con i nuovi processi<br />

di lavoro in modalità digitale,<br />

gli operatori della linea di<br />

produzione sono in grado di<br />

accedere facilmente ai documenti<br />

e apportare modifiche<br />

direttamente sul tablet, se<br />

necessario”. Inoltre, utilizzando<br />

la fotocamera integrata,<br />

l’azienda è in grado di semplificare<br />

i propri processi e di formularli<br />

in modo più efficiente.<br />

Consentendo ai dipendenti di<br />

scattare fotografie o registrare<br />

video direttamente sul posto,<br />

è possibile documentare eventuali<br />

problematiche che si verificano<br />

sulla linea di produzione<br />

e distribuirli in tempo reale per<br />

risolverli il più rapidamente<br />

possibile.<br />

“Con i dispositivi Getac, stiamo<br />

cogliendo le opportunità<br />

offerte dall’Industry 4.0. Ora<br />

siamo in grado di sfruttare i<br />

vantaggi di un sistema di acquisizione<br />

dati mobile e di trarre<br />

vantaggio dall’aumento del<br />

livello delle prestazioni di produzione<br />

“, conferma Christian<br />

Joseph. “Getac ci aiuta a semplificare,<br />

accelerare e digitalizzare<br />

i nostri processi proprio là<br />

dove si verificano gli eventi. In<br />

questo modo possiamo garantire<br />

la costante conformità ai<br />

più recenti standard di qualità.<br />

Nuove opportunità si sono<br />

aperte ai nostri dipendenti per<br />

estendere il loro livello di competenza<br />

e l’utilizzo dei media,<br />

che è un fattore chiave per noi<br />

nello sviluppo della fabbrica<br />

digitale del futuro”.<br />

Il dispositivo è coperto dalla<br />

garanzia Bumper-to-Bumper<br />

leader di settore, che copre<br />

anche i danni accidentali.<br />

34<br />

www.interprogettied.com


Pantone 355 C<br />

Pantone 355 C<br />

Pantone 355 C<br />

Pantone 355 C<br />

Pantone 355 C<br />

sicurezza<br />

UNA TECNOLOGIA “VERDE” PER DECONTAMINARE L’ARIA<br />

La Green Technology at Work è in grado<br />

di generare idrossili per diffusione. HGI<br />

Industries, produttore dei dispositivi OhAir ®<br />

e OhAirPro ® , ha creato questa innovativa<br />

tecnologia all’avanguardia, un idrossile ultravioletto<br />

di nuova concezione che è in<br />

grado di decontaminare e purificare grosse<br />

quantità d’aria, oltre a rimuovere gli odori.<br />

La tecnologia OhAir Pro replica il processo di<br />

naturale d’irradiazione UV del sole per trasformare<br />

vapore acqueo in idrossili e altri<br />

ossidanti dei radicali liberi e, quindi, neutralizza<br />

contaminanti organici e inorganici, batteri,<br />

virus e muffe nell’aria e sulle superfici.<br />

Si tratta di una vera e propria rivoluzione<br />

poiché questi dispositivi non utilizzano sostanze<br />

chimiche né filtri e forniscono una<br />

soluzione sicura dal punto di vista ambientale<br />

per rimuovere odori e distruggere il<br />

99,9% di germi, muffe e batteri, oltre ad<br />

abbattere Stafilococco ed Escherichia Coli<br />

(99,9%).<br />

È una tecnologia approvata dalla FDA (Food<br />

and Drug Administration) che non interferisce<br />

sui sistemi già esistenti, su altri dispositivi<br />

elettronici ed esseri viventi.<br />

La tecnologia è applicabile a differenti settori<br />

e soprattutto la proposta varia a seconda<br />

dell’utilizzo finale.<br />

Diverse sono le soluzioni della linea<br />

OhAirPro, con i modelli della linea MVP e<br />

IDU per ambienti industriali e non solo.<br />

Le applicazioni a cui la tecnologia si rivolge<br />

a diversi settori, tra i quali agricoltura, alimentare,<br />

trattamento delle acque, ristorazione,<br />

ospedaliero, produzione industriale,<br />

settore automobilistico, salute e benessere.<br />

La sede della società, il centro di ricerca e<br />

sviluppo e attività manifatturiere si trovano<br />

negli stabilimenti di 3.000 metri quadrati<br />

della società a West Palm Beach, in Florida.<br />

I prodotti OhAir Pro sono distribuiti e venduti<br />

negli Usa, Canada, Cina, Australia,<br />

America Centrale e America del Sud,<br />

Giappone, Italia, Regno Unito e Emirati<br />

Arabi Uniti.<br />

Agenzie per l’Italia<br />

Agenzie per l’Italia<br />

Agenzie per l’Italia<br />

www.interprogettied.com<br />

Inulina e FOS da cicoria<br />

Proteine, Fibre e Amidi da pisello.<br />

www.cosucra.com<br />

Agenzie per l’Italia<br />

Estratti, Aromi naturali e naturali-identici di vaniglia,<br />

cacao, caffè, caramello, frutta a guscio e altre note dolci.<br />

www.prova.fr<br />

Inulina e FOS da cicoria<br />

Microincapsulati:<br />

Minerali<br />

Proteine,<br />

(ferro,<br />

Fibre<br />

calcio,<br />

e Amidi<br />

zinco),<br />

da pisello.<br />

Fitosteroli, Caffeina.<br />

www.lipofoods.com<br />

www.cosucra.com<br />

Lecitine di soia e di girasole fluide e in polvere,<br />

Latte Estratti, di cocco Aromi in polvere. naturali e naturali-identici di vaniglia,<br />

www.sternchemie.de<br />

cacao, caffè, caramello, frutta a guscio e altre note dolci.<br />

www.prova.fr<br />

Tocoferoli naturali (Vit. E), Estratti ricchi<br />

in tocoferoli, Omega-3 da lino, alga e pesce.<br />

Microincapsulati:<br />

www.btsa-es.com<br />

Minerali (ferro, calcio, zinco), Fitosteroli, Caffeina.<br />

www.lipofoods.com<br />

Betacarotene, Licopene, Luteina, Astaxantina<br />

Vitamine A, D2, D3.<br />

www.divisnutraceuticals.com<br />

Lecitine soia e girasole fluide e in polvere,<br />

Latte di cocco in polvere.<br />

www.sternchemie.de<br />

VICTA Food &<br />

Tocoferoli<br />

Trade - www.victa.it<br />

naturali (Vit. E),<br />

- info@victa.it<br />

Estratti ricchi<br />

in tocoferoli, Omega-3 da lino, alga e pesce.<br />

www.btsa-es.com<br />

Betacarotene, Licopene, Luteina, Astaxantina<br />

Inulina e FOS da cicoria<br />

Proteine, Fibre e Amidi da pisello.<br />

www.cosucra.com<br />

Inulina e FOS da cicoria<br />

Proteine, Fibre e Amidi da pisello.<br />

www.cosucra.com<br />

Estratti, Aromi naturali e naturali-identici di vaniglia,<br />

cacao, caffè, caramello, frutta a guscio e altre note dolci.<br />

www.prova.fr<br />

Agenzie per l’Italia<br />

Estratti, Aromi naturali e naturali-identici di vaniglia,<br />

cacao, caffè, caramello, frutta a guscio e altre note dolci.<br />

www.prova.fr Microincapsulati:<br />

Minerali (ferro, calcio, zinco), Fitosteroli, Caffeina.<br />

www.lipofoods.com<br />

Inulina Microincapsulati:<br />

e FOS da cicoria<br />

Proteine, Minerali Fibre (ferro, e Amidi calcio, da pisello. zinco), Fitosteroli, Caffeina.<br />

www.cosucra.com<br />

www.lipofoods.com<br />

Lecitine di soia e di girasole fluide e in polvere,<br />

Latte di cocco in polvere.<br />

www.sternchemie.de<br />

Estratti, Lecitine Aromi di soia naturali e di e girasole naturali-identici fluide e di in vaniglia, polvere,<br />

cacao, Latte caffè, di cocco caramello, in polvere. frutta a guscio e altre note dolci.<br />

www.prova.fr www.sternchemie.de<br />

Tocoferoli naturali (Vit. E), Estratti ricchi<br />

in tocoferoli, Omega-3 da lino, alga e pesce.<br />

www.btsa-es.com<br />

Microincapsulati:<br />

Tocoferoli naturali (Vit. E), Estratti ricchi<br />

Minerali (ferro, calcio, zinco), Fitosteroli, Caffeina.<br />

in tocoferoli, Omega-3 da lino, alga e pesce.<br />

www.lipofoods.com<br />

www.btsa-es.com<br />

Betacarotene, Licopene, Luteina, Astaxantina<br />

Vitamine A, D2, D3.<br />

Lecitine www.divisnutraceuticals.com<br />

di soia e di girasole fluide e in polvere,<br />

Latte Betacarotene, di cocco in polvere. Licopene, Luteina, Astaxantina<br />

www.sternchemie.de<br />

Vitamine A, D2, D3.<br />

www.divisnutraceuticals.com<br />

Tocoferoli naturali (Vit. E), Estratti ricchi<br />

in tocoferoli, Omega-3 da lino, alga e pesce.<br />

VICTA Food www.btsa-es.com & Trade - www.victa.it - info@victa.it<br />

VICTA Food Betacarotene, & Trade - Licopene, www.victa.it Luteina, Astaxantina - info@victa.it<br />

Vitamine A, D2, D3.<br />

www.divisnutraceuticals.com<br />

VICTA Food & Trade - www.victa.it - info@victa.it<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

35


macchine<br />

Il fatturato complessivo<br />

della produzione made<br />

in Italy ha superato<br />

i 7 miliardi di euro, con<br />

una crescita che sfiora<br />

il 9%. Bene l’export,<br />

che vede le macchine<br />

italiane sfidare quelle<br />

tedesche in ogni parte<br />

del mondo. Oltre<br />

la metà del volume<br />

d’affari è legato<br />

all’industria alimentare.<br />

MACCHINE PER IL PACKAGING:<br />

NUOVO BALZO IN AVANTI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

36<br />

L’industria italiana dei costruttori di macchine automatiche<br />

per il confezionamento e l’imballaggio consolida la<br />

sua leadership internazionale.<br />

Secondo i dati raccolti dal Centro Studi Ucima (l’associazione<br />

nazionale di Confindustria), il 2017 ha registrato<br />

una nuova crescita.<br />

Il fatturato totale supera il traguardo dei 7 miliardi di euro<br />

(7,190) con un incremento dell’8,9% sul 2016. La capillare<br />

presenza internazionale resta elemento distintivo di settore<br />

che porta le aziende italiane a misurarsi testa a testa coi<br />

competitor tedeschi su tutti i mercati mondiali. Una macchina<br />

su cinque venduta nel mondo è infatti italiana. L’export<br />

cresce, infatti, del 7,5% e raggiunge i 5,7 miliardi di euro.<br />

Prosegue il trend positivo del mercato domestico che registra<br />

una crescita del 14,4% e supera i 1,5 miliardi di euro.<br />

Il settore registra pertanto un saldo commerciale positivo,<br />

pari a 5,2 miliardi di euro, e in crescita del 7,1%.<br />

A generare questi risultati sono 634 aziende che danno<br />

lavoro a 32.227 persone (+8,7% sul 2016).<br />

Il settore si conferma anche nel 2017 quello più dinamico<br />

tra i produttori di beni strumentali, classificandosi al primo<br />

posto in termini di quote export e secondo come giro<br />

d’affari complessivo.<br />

L’UE LA PRINCIPALE DESTINAZIONE<br />

L’Unione Europea si conferma la principale area di destinazione<br />

e assorbe il 37,4% (1.905 milioni di euro) del<br />

fatturato totale. Al secondo posto si posiziona l’Asia, con<br />

un valore di 1.112 milioni di euro ed un’incidenza del<br />

21,8% sul fatturato.<br />

L’importante mercato nord americano è sul terzo gradino<br />

del podio, con 592,6 milioni di euro (11,6%). Seguono<br />

Centro-Sud America (532,8 milioni di euro, 10,4%),<br />

Europa Extra-UE (515,4 milioni di euro, 10,1%), Africa e<br />

Oceania (439,5 milioni di euro, 8,6%).<br />

Per quanto riguarda, invece, i singoli Paesi, Stati Uniti,<br />

Francia e Germania restano sul podio, seguiti da Messico,<br />

Cina, Spagna, Regno Unito, Russia, Turchia e Polonia.<br />

MERCATO DOMESTICO: ANCORA UN ANNO POSITIVO<br />

Il mercato italiano registra un ulteriore anno positivo, grazie<br />

alle agevolazioni del piano Industry 4.0. Il fatturato<br />

www.interprogettied.com


macchine<br />

generato in Italia è infatti cresciuto a<br />

1,5 miliardi di euro con un incremento<br />

del 14,4% sul 2016.<br />

INDICATORI FONDAMENTALI DI SETTORE 2015-2017<br />

IL PRIMO CLIENTE È IL FOOD<br />

Nella suddivisione del fatturato tra i<br />

vari settori clienti, il 2017 conferma<br />

una predominanza dell’industria alimentare<br />

(food e beverage), che incide<br />

per il 56,1% sul volume d’affari<br />

complessivo.<br />

I due sottosettori si confermano<br />

anche singolarmente in testa alla<br />

classifica: il food risulta nel 2017 il<br />

primo settore cliente, assorbendo il<br />

30,25% (2.174 milioni di euro) del<br />

fatturato totale, con una propensione<br />

esportativa del 74,4%.<br />

Il beverage si colloca al secondo posto,<br />

assorbendo il 25,9% del fatturato<br />

totale. Le vendite in questo settore<br />

sono destinate ai mercati esteri per<br />

l’83%.<br />

Segue il settore “Altro” – che include<br />

macchine per il tabacco, tissue ecc e<br />

che raggiunge la quota di 1.464 milioni<br />

di euro (20% del totale), con una<br />

propensione esportativa dell’82%, e<br />

quindi il mercato delle macchine per il<br />

settore farmaceutico con 1.160 milioni<br />

di euro (16% del totale), realizzato<br />

per l’80% sui mercati internazionali.<br />

Chiudono la graduatoria i comparti<br />

cosmetico e chimico, con fatturato<br />

rispettivamente di 272 e 257 milioni<br />

di euro, e tra le più basse percentuali<br />

di export, pari al 74 e al 76.<br />

In Italia, si conferma il settore food<br />

come predominante (37,1%), seguito<br />

da beverage e altro.<br />

MEDIE AZIENDE PIÙ ROBUSTE, MA<br />

SETTORE ANCORA FRAMMENTATO<br />

Da un punto di vista industriale, il<br />

settore dei costruttori italiani di macchine<br />

per il confezionamento e l’imballaggio<br />

riflette la struttura dell’industria<br />

italiana.<br />

Il 65,8% delle aziende genera fatturati<br />

inferiori ai 5 milioni di euro e<br />

contribuisce ad appena l’8,9% del<br />

giro d’affari.<br />

Le 48 imprese di dimensioni maggiori<br />

(con fatturati oltre i 25 milioni di<br />

ESPORTAZIONI PER AREE GEOGRAFICHE, 2017<br />

Valori in migliaia di Euro - Fonte: Centro Studi Ucima - *dati ISTAT<br />

Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT, i quali differiscono leggermente rispetto ai dati direttamente<br />

raccolti dal Centro Studi Ucima<br />

euro), al contrario, realizzano invece<br />

il 66,8% del fatturato totale.<br />

Le aziende di dimensioni maggiori<br />

sono anche le uniche che registrano<br />

l’aumento del numero medio di<br />

addetti. Nonostante questa polarizzazione,<br />

nel 2017 si è assistito a un<br />

irrobustimento delle aziende di medie<br />

dimensioni (10-25 milioni di euro di<br />

fatturato) che sono passate da 52 a<br />

77 (+25 unità) e generano il 15,4%<br />

del fatturato totale.<br />

La maggior parte delle aziende è localizzata<br />

in Emilia Romagna (36%) dove<br />

viene prodotto il 61,9% del fatturato<br />

totale. Seguono Lombardia (28,1%<br />

delle aziende e 17,6% del fatturato),<br />

Veneto (11,8% delle aziende e 8,9%<br />

del fatturato) e Piemonte (11,4% delle<br />

aziende e 6% del fatturato).<br />

IL <strong>2018</strong> DOVREBBE CONFERMARE<br />

IL TREND<br />

“La volatilità dei mercati e il continuo<br />

cambiamento delle condizioni geopolitiche<br />

rendono sempre più difficile<br />

fare previsioni attendibili”, dichiara<br />

il presidente di Ucima Enrico Aureli.<br />

“Crediamo però di poter ragionevolmente<br />

prevedere il mantenimento del<br />

trend di crescita registrato lo scorso<br />

anno. Il nostro Centro Studi Ucima<br />

prevede infatti che continueranno<br />

le buone performance in Italia e in<br />

Europa e miglioreranno quelle di Asia<br />

e Africa, con incrementi compresi tra<br />

il 6 e il 6,5% nel biennio <strong>2018</strong>-2020”.<br />

www.interprogettied.com 37<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong>


SureFood® Allergen<br />

real-time PCR<br />

Gluten<br />

Reaction<br />

Mix 1<br />

Store at -20°C<br />

Lot No: 04449<br />

SureFood® Allergen<br />

real-time PCR<br />

Gluten<br />

Inhibition<br />

Control Mix 2<br />

Store at -20°C<br />

Lot No: 04449<br />

SureFood® Allergen<br />

real-time PCR<br />

Gluten<br />

Positive<br />

Control DNA 3<br />

Store at -20°C<br />

Lot No: 04449<br />

macchine<br />

RISPARMIO ENERGETICO NELLA PRODUZIONE DI BIRRA<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

Il nuovo compressore oil free<br />

Atlas Copco riduce il consumo<br />

energetico fino al 35% grazie<br />

alla configurazione a motore<br />

doppio con un algoritmo di controllo<br />

intelligente che permette a<br />

entrambi gli elementi di funzionare<br />

a velocità differenti, è infatti<br />

dotato di due motori a magneti<br />

permanenti ad alta efficienza e<br />

incorpora la più sofisticata tecnologia<br />

VSD (Variable Speed Drive,<br />

azionamento a velocità variabile).<br />

Lo stabilimento Birra Peroni di<br />

Padova, che utilizza compressori<br />

d’aria oil free Atlas Copco<br />

da circa trent’anni, sta testando<br />

in anteprima mondiale il nuovo<br />

compressore. Birra Peroni produce<br />

birra italiana dal 1846 con tre<br />

stabilimenti produttivi: a Roma,<br />

a Bari e a Padova per un totale di<br />

cinque milioni di ettolitri di birra<br />

all’anno, oltre un milione dei<br />

quali viene esportato.<br />

Gli ingredienti fondamentali<br />

per produrre birra sono acqua e<br />

orzo, ma nel processo produttivo<br />

si fa anche un grande uso di aria<br />

compressa, necessaria in tutte le<br />

fasi, dalla preparazione della birra<br />

fino al suo imbottigliamento.<br />

L’aria compressa è infatti il vettore<br />

energetico usato per alimentare<br />

gli attuatori delle valvole, per<br />

spingere trebbie, polveri e farine<br />

esauste, per azionare i martinetti<br />

riempitrici, per azionare i pistoni<br />

in area imbottigliamento, per<br />

eliminare la CO 2<br />

dalle cisterne<br />

prima dell’imbottigliamento,<br />

per scuotere i filtri a maniche eliminando<br />

le polveri. La presenza<br />

di vapori di olio residui in queste<br />

fasi rischia di contaminare<br />

il prodotto finito e le bottiglie,<br />

compromettendo la qualità della<br />

bevanda che entra in commercio.<br />

Per garantire birra di qualità,<br />

quindi, è fondamentale utilizzare<br />

aria pulita, cioè aria priva di vapori<br />

di olio che si possono<br />

trovare negli alimenti e nelle<br />

bevande come residui dei<br />

processi produttivi. Anche<br />

utilizzare compressori a<br />

basso consumo energetico<br />

è importante: in ambito<br />

industriale circa l’11% dei<br />

consumi elettrici è ascrivibile<br />

all’aria compressa, con<br />

un’incidenza del consumo<br />

di energia che può arrivare a<br />

rappresentare più del 30%<br />

dell’energia elettrica consumata<br />

da un’impresa.<br />

“Collaboriamo con Atlas<br />

Copco dalla fine degli anni<br />

’80, quando è stata inserita<br />

la prima macchina nei nostri<br />

stabilimenti”, afferma<br />

Carlo Artusi, Plant Technical<br />

Manager di Birra Peroni. “È<br />

stato l’inizio di una partnership<br />

di lungo periodo: da allora<br />

sono stati inseriti altri tre<br />

compressori, tuttora operativi:<br />

uno nel 1994, uno nel<br />

2011 e l’ultimo quest’anno.<br />

L’ultima macchina installata,<br />

il nuovo compressore ZR<br />

160 VSD+, funziona oggi da<br />

6.000 ore dimostrando sul<br />

campo la sua elevata affidabilità.<br />

La struttura e la tenuta<br />

della camera di compressione<br />

assicurano la separazione<br />

fisica tra l’olio e i circuiti dell’aria,<br />

garantendo un’aria oil free certificata<br />

Classe 0, fondamentale per<br />

garantire la non contaminazione<br />

della birra durante il processo<br />

produttivo”.<br />

“Per Atlas Copco l’aria compressa<br />

è una scienza, e la tecnologia<br />

di questo nuovo compressore lo<br />

dimostra: regolando la portata<br />

d’aria in uscita in base alle effettive<br />

necessità, il compressore ZR<br />

90-160 VSD+ riduce significativamente<br />

il consumo di energia,<br />

i costi e l’impatto ambientale”,<br />

afferma Jeroen Hoen, responsabile<br />

di prodotto per i compressori<br />

oil-free. “I motori a magneti<br />

permanenti interni raffreddati ad<br />

acqua con grado di protezione<br />

IP66, progettati per la massima<br />

efficienza e affidabilità, contengono<br />

cuscinetti lubrificati a olio<br />

per una lunga durata senza necessità<br />

di manutenzione. Inoltre,<br />

tutte le parti interessate alla manutenzione<br />

sono raggruppate<br />

insieme per garantire la massima<br />

facilità di accesso e tempi di<br />

manutenzione minimi”.<br />

38<br />

www.interprogettied.com


n<br />

3<br />

SureFood® Allergen<br />

real-time PCR<br />

Gluten<br />

Taq<br />

Polymerase 4<br />

Store at -20°C<br />

Lot No: 04449<br />

SureFood® Allergen<br />

real-time PCR<br />

Gluten<br />

Lot No: 04449<br />

R-Biopharm Italia Srl<br />

Allergeni negli alimenti<br />

Sistemi rapidi per la ricerca ed il dosaggio di allergeni tra cui<br />

frutta a guscio, soia, latte, ß-lattoglobulina, uova e glutine<br />

RIDASCREEN® ELISA<br />

per l’analisi quantitativa di materie prime<br />

e alimenti processati<br />

RIDA®QUICK, bioavid<br />

per il controllo rapido dello stato di igiene<br />

delle superfici e per l’analisi di alimenti<br />

FDE 5<br />

Store at -20°C<br />

SureFood® Real-time PCR<br />

per l’analisi multiplex qualitativa e<br />

quantitativa degli allergeni<br />

in alimenti<br />

R-Biopharm Italia Srl • 20077 Melegnano MI • Tel.: 02 9823 3330 • info@r-biopharm.it • www.r-biopharm.com


componenti<br />

CUSCINETTI DI LUNGA DURATA PER IMPIANTI ALIMENTARI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

Nell’industria alimentare si effettuano<br />

comunemente pulizie approfondite per<br />

rispettare le severe normative igieniche.<br />

Queste pratiche sono tuttavia deleterie<br />

per i componenti delle linee di produzione,<br />

non ultimi i cuscinetti, che assicurano<br />

il movimento di macchinari, apparecchiature<br />

e sistemi critici. Gli spruzzi di vapore<br />

bollente, i getti di acqua ad alta pressione<br />

e i detergenti aggressivi possono provocare<br />

due problemi principali: l’infiltrazione<br />

di corpi estranei nei cuscinetti e la<br />

fuoriuscita del lubrificante. Per queste<br />

applicazioni NSK offre una gamma completa<br />

di cuscinetti Molded-Oil appositamente<br />

progettati per garantire una lunga<br />

durata in ambienti industriali ostili.<br />

Nei cuscinetti Molded-Oil il lubrificante<br />

è incorporato in un support solido, costituito<br />

da resina poliolefinica impregnata<br />

di olio. Questo tipo di lubrificante non<br />

può essere asportato da vapore o liquidi<br />

e impedisce l’ingresso di sostanze contaminanti<br />

all’interno del cuscinetto.<br />

Inoltre, poiché il supporto rilascia il lubrificante<br />

lentamente, viene garantita una<br />

lubrificazione adeguata per un lungo<br />

arco di tempo.<br />

È disponibile un’ampia gamma di cuscinetti<br />

Molded-Oil, che comprende cuscinetti<br />

radiali rigidi a sfere, cuscinetti radiali<br />

orientabili a rulli e cuscinetti a rulli<br />

conici, in diverse serie di prodotti e in<br />

forme speciali come i supporti integrati.<br />

La gamma comprende anche cuscinetti<br />

Molded-Oil con alloggiamento in acciaio<br />

inox.<br />

Questi prodotti evoluti sono idonei per<br />

un’ampia gamma di applicazioni nell’industria<br />

alimentare, dove molti costruttori<br />

di macchine e impianti inseriscono i cuscinetti<br />

Molded-Oil nella dotazione originale.<br />

Questi cuscinetti sono ideali anche per<br />

interventi di sostituzione (retrofit).<br />

Un caso emblematico è quello di un’azienda<br />

alimentare britannica nella quale<br />

i normali cuscinetti radiali rigidi a sfere<br />

installati su un sistema di trasporto a sette<br />

vie avevano una durata di soli quattro<br />

mesi. La causa era l’infiltrazione di acqua<br />

nei cuscinetti durante i lavaggi quotidiani,<br />

con conseguenti interventi di manutenzione<br />

costosi e danni ai nastri di trasporto.<br />

Ogni volta che si verificava un<br />

cedimento, l’azienda subiva 24 ore di<br />

fermo impianto, con una notevole perdita<br />

di produttività.<br />

Dopo aver ispezionato i cuscinetti, NSK<br />

ha raccomandato l’utilizzo di cuscinetti<br />

con alloggiamento in acciaio inox con<br />

lubrificazione Molded-Oil e tenute DU su<br />

entrambi i lati. La durata dei cuscinetti è<br />

così triplicata, arrivando a 12 mesi, mentre<br />

i costi di manutenzione (inclusi quelli<br />

di fermo impianto) sono stati ridotti di<br />

oltre 52.000 euro all’anno.<br />

Situazione analoga presso un produttore<br />

di pizze surgelate, dove si verificano<br />

ogni quattro settimane cedimenti sul<br />

tendinastro di uno dei trasportatori installati<br />

in azienda. I frequenti lavaggi con<br />

acqua della linea di produzione provocavano<br />

la corrosione dei cuscinetti. Inoltre,<br />

il lubrificante era fuoriuscito dai cuscinetti<br />

e le tenute erano danneggiate. NSK ha<br />

analizzato l’applicazione e, anche in<br />

questo caso, ha raccomandato l’utilizzo<br />

di cuscinetti Molded-Oil con alloggiamento<br />

in acciaio inox. Il risultato è stato<br />

un significativo aumento della durata,<br />

abbinato a risparmi annuali di circa<br />

15.700 euro.<br />

In un altro caso, i cuscinetti delle pulegge<br />

dei nastri sulle macchine tagliatorte di un<br />

grande panificio erano soggetti a continui<br />

cedimenti. Ogni anno dovevano essere<br />

sostituite circa 20 serie di cuscinetti<br />

in seguito a cedimenti con una frequenza<br />

di 4-6 settimane. L’ispezione di NSK ha<br />

individuato la causa primaria nell’infiltrazione<br />

di acqua e polvere nei cuscinetti.<br />

NSK ha quindi consigliato la sostituzione<br />

con cuscinetti Molded-Oil. Nel periodo<br />

di prova la durata dei cuscinetti è aumentata<br />

a 26 settimane, con un notevole<br />

incremento della produttività della linea<br />

di produzione e un risparmio di circa<br />

9.400 euro sui costi annui di manutenzione<br />

e fermo impianto.<br />

Un ultimo esempio riguarda un’azienda<br />

di lavorazione di verdure che ha installato<br />

un impianto a biogas per la fermentazione<br />

dei rifiuti organici e la trasformazione<br />

del metano così ottenuto in elettricità e<br />

calore destinati all’autoconsumo. Si sono<br />

però verificati problemi sul vaglio rotante<br />

che filtra il materiale grossolano non fermentabile<br />

prima dello stadio di fermentazione.<br />

I cuscinetti del vaglio erano soggetti<br />

a continui cedimenti che mettevano<br />

a repentaglio l’operatività dell’impianto<br />

a biogas. I cuscinetti radiali rigidi a sfere<br />

con tenute striscianti dovevano essere<br />

sostituiti mediamente ogni sei settimane.<br />

Ciascun rotore è dotato di due cuscinetti<br />

e ogni vaglio rotante ha due rotori. La<br />

sostituzione richiedeva ogni volta un’ora<br />

di tempo.<br />

Gli esperti di NSK hanno rilevato che i<br />

cedimenti erano dovuti all’infiltrazione di<br />

sostanze contaminanti nelle piste di rotolamento<br />

dei cuscinetti. Il cliente ha seguito<br />

il consiglio di NSK di installare cuscinetti<br />

radiali rigidi a sfere Molded-Oil<br />

con alloggiamento in acciaio inox con<br />

tenute DU su entrambi i lati: l’intervento<br />

ha drasticamente ridotto le sostituzioni.<br />

40<br />

www.interprogettied.com


SIAMO IN TUTTI I PAESI<br />

INDUSTRIALIZZATI<br />

con sedi o distributori<br />

comimm.it<br />

VISITA IL NOSTRO SITO<br />

WWW.POMPETRAVAINI.COM<br />

NAVIGABILE<br />

IN 4 LINGUE<br />

DOWNLOAD DIRETTO<br />

DI DOCUMENTI<br />

SEZIONE FAQ<br />

TECNICHE<br />

NEWS AZIENDALI<br />

SEMPRE AGGIORNATE<br />

l’impegno di essere avanti<br />

www.pompetravaini.com<br />

Grazie alle nuove acquisizioni, le sedi internazionali ed il capillare network di Agenti e Distributori,<br />

la Pompetravaini è diventata un gruppo internazionale che esporta in oltre 80 nazioni.<br />

Pompetravaini Spa • Via per Turbigo, 44 • 20022 Castano Primo (Mi) • Tel. +39.0331.889000 • Fax +39.0331.889057<br />

vendite@pompetravaini.it • www.pompetravaini.com


energia<br />

Il sistema brevettato ASPEC<br />

(Albasystem Power Energy<br />

Control) Industry è dedicato<br />

all’automazione dei processi<br />

energetici di cogenerazione,<br />

autoproduzione,<br />

autoconsumo e continuità.<br />

Soddisfa le esigenze attuali<br />

dell’industria che,<br />

per evolversi, richiede<br />

un supporto tecnico<br />

avanzato per l’integrazione<br />

di sistemi orientati<br />

alla massimizzazione<br />

del risparmio.<br />

INTEGRAZIONE INTELLIGENTE<br />

DEI SISTEMI PRODUTTIVI<br />

ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO<br />

DI PROCESSO<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

Da sempre specializzata nell’offerta di soluzioni per il risparmio<br />

energetico orientate all’integrazione delle fonti rinnovabili,<br />

Albasystem si pone oggi come partner specializzato<br />

in soluzioni tecnologiche avanzate per l’industria 4.0, per il<br />

risparmio energetico e dell’efficienza dei sistemi di gestione<br />

dell’energia nei processi produttivi.<br />

Questo posizionamento si fa forte, infatti, di un ulteriore<br />

importante traguardo raggiunto dall’azienda: essere driver<br />

e sostenitore dell’evoluzione delle PMI all’interno della nuova<br />

rivoluzione industriale che sta investendo l’Europa, l’Industry<br />

4.0, in cui la digitalizzazione dei meccanismi produttivi<br />

diventa elemento imprescindibile per lo sviluppo efficace ed<br />

efficiente del business.<br />

Mentre i grandi gruppi europei stanno già operando da diversi<br />

anni (2011-2013) all’evoluzione di propri stabilimenti e sistemi<br />

di produzione, inserendo in essi meccanismi tecnologicamente<br />

avanzati derivanti dallo sviluppo dell’Internet of Things al<br />

settore industriale, in Italia si evidenzia ancora un basso livello<br />

di tale processo d’innovazione che invece, se perseguito, apporterebbe<br />

immediati benefici economici alle imprese.<br />

All’interno di questo scenario Albasystem ha iniziato a studiare,<br />

progettare e realizzare un nuovo sistema capace non<br />

solo di abbattere considerevolmente i costi dell’energia e<br />

di rendere le imprese energeticamente autosufficienti, ma<br />

soprattutto di generare una grande riduzione dei costi relativi<br />

al personale adibito a gestire l’energia all’interno dello stabilimento,<br />

integrandone gli effetti positivi in ottica Industry<br />

4.0 su tutto il processo produttivo.<br />

IL NUOVO SISTEMA ASPEC INDUSTRY<br />

È così che nasce il nuovo sistema brevettato di automazione<br />

dei processi energetici di cogenerazione, autoproduzione,<br />

autoconsumo e continuità ASPEC industry, interamente realizzato<br />

da Albasystem per far fronte alle esigenze di un’indu-<br />

42<br />

www.interprogettied.com


I VANTAGGI PER L’IMPRESA<br />

Il sistema ASPEC Industry diventa così<br />

la prima grande opportunità per le<br />

imprese di ottimizzare e gestire in maniera<br />

efficiente e personalizzata i propri<br />

consumi, proprio perché nasce per soddisfare<br />

nel modo più economico i fabenergia<br />

stria che oggi, per crescere ed evolversi,<br />

richiede un supporto tecnologico avanzato<br />

per l’integrazione di sistemi orientati<br />

alla massimizzazione del risparmio<br />

(energetico e di personale), liberando<br />

così risorse da utilizzare per altri incarichi.<br />

La mission di Albasystem è l’integrazione<br />

delle fonti energetiche nei processi<br />

produttivi con l’utilizzo dell’intelligenza<br />

artificiale e non la costruzione di una<br />

macchina che produce energia termoelettrica<br />

e nemmeno un impianto.<br />

Questo è possibile analizzando e integrando<br />

il processo produttivo dell’utilizzatore<br />

con quanto concorre alla<br />

produzione e all’utilizzo di vettori termoelettrici;<br />

vengono connessi i macchinari<br />

e gli apparati e, per mezzo di<br />

sensori e attuatori vengono ricevuti i<br />

dati. Il tutto viene connesso ad uno o<br />

più computer industriali dotati di software<br />

basato sull’intelligenza artificiale<br />

chiamato ASPEC Industry, che gestisce<br />

in tempo reale e in modo indipendente<br />

l’energia, basandosi su driver di natura<br />

economica che ricercano sempre la<br />

massima efficienza.<br />

Il cogeneratore, che viene costruito totalmente<br />

nelle officine di Albasystem,<br />

nasce con all’interno il software ASPEC<br />

Industry, che gli permette di interconnettersi<br />

in modo perfetto al sistema<br />

di controllo centralizzato, al quale saranno<br />

stati collegati tutti gli apparati<br />

collegati in qualsiasi modo all’energia<br />

termoelettrica, quindi dalle caldaie ai<br />

gruppi frigo, dal fotovoltaico alla caldaia<br />

a biomasse, dall’eolico ad un sistema<br />

di accumulo di energia a massa<br />

rotante. Di questi apparati il sistema<br />

acquisisce il controllo totale.<br />

Il valore aggiunto del lavoro sviluppato<br />

da Albasystem non è quindi il costo<br />

della macchina o dell’impianto, ma la<br />

performance generale di sistema, misurata<br />

con il tempo di rientro dell’investimento<br />

ROI, ma anche con l’aumento<br />

generale di efficienza di sistema, che<br />

comprende l’integrazione ottimale dei<br />

sistemi energetici connessi con il processo<br />

produttivo in tempo reale, ma<br />

anche le ore uomo/anno risparmiate<br />

per il fatto che ASPEC Industry è un<br />

www.interprogettied.com<br />

sistema intelligente, si autogestisce<br />

e si autoregola, con la supervisione e<br />

controllo del costruttore, garantita dal<br />

contratto di assistenza full-service.<br />

La peculiarità del brevetto ASPEC<br />

Industry in versione full e completa è<br />

poi l’integrazione intelligente con gli<br />

accumulatori di energia a massa rotante<br />

di qualsiasi potenza, normalmente da<br />

500 kW ad alcuni MW elettrici, che permettono<br />

allo stabilimento di diventare<br />

Smart ed elettricamente indipendente<br />

dal mondo esterno. Con una qualità<br />

energetica non paragonabile a quella<br />

data dalla classica fornitura della rete<br />

elettrica nazionale o anche dallo stesso<br />

cogeneratore, viene creato l’ambiente<br />

ottimale di lavoro per i nuovi macchinari<br />

e i robot di Industry 4.0 e per chi ha investito<br />

e sta investendo in innovazione.<br />

L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA<br />

E I TRAGUARDI RAGGIUNTI<br />

Non solo integrazione degli impianti<br />

ad energia rinnovabile, ma anche e<br />

soprattutto definizione di un sistema<br />

capace, da solo, di ottimizzare i costi sia<br />

Nella foto d’apertura,<br />

l’accumulatore di<br />

energia elettrica<br />

Piller a massa<br />

rotante da 1,5 MW<br />

di potenza e 64MJ di<br />

energia in accumulo<br />

installato presso Gai.<br />

È l’unica installazione<br />

del genere in Italia<br />

integrata totalmente<br />

su un sistema<br />

produttivo<br />

di processo<br />

Aspecgen: il cogeneratore intelligente<br />

energetici che di personale e generare,<br />

quindi auto-produrre, energia per l’autoconsumo<br />

dell’impresa, abbattendo<br />

anche le criticità produttive connesse ai<br />

rischi della continuità energetica.<br />

Grazie ad ASPEC Industry è così possibile,<br />

per la prima volta, produrre energia<br />

ottimizzandone i costi e gestendone<br />

integralmente il consumo, in maniera<br />

automatizzata. Aria calda, aria fredda,<br />

acqua calda, acqua fredda, aria compressa,<br />

olio diatermico, acqua surriscaldata,<br />

vapore, energia elettrica, sino a ieri<br />

gestite da singoli impianti ognuno fine a<br />

se stesso, vengono oggi programmate e<br />

generate in real time dal primo sistema<br />

intelligente progettato per ottimizzarne<br />

i funzionamenti e la resa sulla base delle<br />

singole esigenze della centrale.<br />

Aspecgen è il cogeneratore intelligente interamente prodotto da Albasystem, esiste in versione da<br />

interno, cofanato e non, e in versione da esterno in involucro insonorizzata a colorazione variabile.<br />

Viene assemblato e costruito nelle officine dell’azienda con delle peculiarità innovative e specifiche<br />

che lo rendono altamente performante.<br />

I motori comunemente utilizzati sono dell’americana Cummins oppure della tedesca MTU, presenti<br />

sul territorio italiano con un capillare servizio di assistenza motore.<br />

La peculiarità del cogeneratore Aspecgen è che viene costruito e progettato sulle esigenze specifiche<br />

del processo produttivo al quale viene abbinato, non è un prodotto di serie e non lavora come<br />

i normali cogeneratori sull’inseguimento elettrico o su quello termico, ma in base agli algoritmi del<br />

software ASPEC, inserito direttamente nella macchina, che in questo modo insegue il massimo ritorno<br />

dell’investimento in base alle informazioni provenienti in tempo reale dai sensori posizionati sugli<br />

impianti produttivi e sulle apparecchiature gestite dal sistema ASPEC.<br />

Questo fa sì che il sistema sia altamente performante a partire dal funzionamento del cogeneratore<br />

Aspecgen posizionato nell’impianto, che dialoga e interagisce, fornendo le massime performance<br />

e riducendo il tempo di rientro dell’investimento rispetto a impianti dotati di cogeneratori standard<br />

e gestiti da un software non integrato con il processo produttivo.<br />

Le taglie attualmente implementate del cogeneratore Aspecgen sono: potenza elettrica in Kw 600,<br />

800, 1000, 1200, 1400, 1540, 2000, 3000, 4000.<br />

Le caratteristiche specifiche variano a seconda dell’utilizzo e della configurazione scelta e in base<br />

ai vettori energetici prodotti che variano dall’acqua calda al vapore, dall’acqua fredda all’olio<br />

diatermico e naturalmente all’energia elettrica.<br />

Aspecgen, inserito nel sistema intelligente ASPEC Industry, è un abito sartoriale costruito su misura<br />

che calza in modo ottimale sulle esigenze del cliente, garantendo massime performance<br />

e minor tempo di rientro dell’investimento.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

43


energia<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

bisogni elettrici e termici delle utenze<br />

decidendo, in ogni momento, le fonti<br />

di approvvigionamento sulla base dei<br />

parametri tecnico/economici.<br />

Il tutto garantendo la continuità elettrica<br />

in caso di microinterruzioni o fuori<br />

servizio rete, comandando e modulando<br />

i sistemi di generazione elettrica,<br />

coordinando un sistema di accumulo<br />

(opzionale) e riducendo al minimo i costi<br />

di gestione del personale dedicato<br />

alle energie.<br />

Nel complesso, affidarsi ad ASPEC<br />

Industry significa:<br />

• ottimale integrazione delle fonti<br />

rinnovabili non programmabili con<br />

quelle programmabili:<br />

• riduzione dei consumi reali dal 30%<br />

al 60%;<br />

• autosufficienza e continuità elettrica<br />

di tutto o parte dello stabilimento<br />

produttivo, protezione delle micro,<br />

mini e grandi interruzioni, protezione<br />

totale dai black out;<br />

• dimensionabilità su misura per potenze<br />

superiori ai 200 kw;<br />

• produzione e gestione di energia elettrica<br />

per il processo produttivo, acqua<br />

calda/fredda, vapore olio diatermico,<br />

acqua surriscaldata, aria calda fino a<br />

220°C per il processo e la climatizzazione<br />

ambiente, aria compressa;<br />

• riduzione dei costi del personale adibito<br />

al controllo e alla gestione delle<br />

energie e dei macchinari correlati,<br />

poiché tutto viene gestito automaticamente<br />

e in modo efficiente dall’intelligenza<br />

artificiale;<br />

• ottimizzazione della dissipazione di<br />

calore e della vendita di energia elettrica<br />

in rete garantendo il riconoscimento<br />

di certificati bianchi CAR e qualifica<br />

SEU con riduzione oneri generali.<br />

IL VALORE AGGIUNTO DEL SISTEMA<br />

I sistemi ad energia rinnovabile o di<br />

cogenerazione per l’ottimizzazione e il<br />

risparmio energetico sono stati per anni<br />

l’unica soluzione possibile per il raggiungimento<br />

di un primo traguardo in termini<br />

di riduzione dei consumi e quindi dei<br />

costi di approvvigionamento energetico<br />

per le imprese. Eppure, per rimanere<br />

competitivi in un mondo globalizzato,<br />

oggi è di nuovo forte la necessità di<br />

abbattere ulteriormente una spesa che<br />

sempre più incide sul valore complessivo<br />

della produzione industriale. Spesa che<br />

richiede una soluzione innovativa che<br />

ASPEC Industry è in grado di offrire nella<br />

sua forma più efficiente ed innovativa,<br />

ovvero integrando i sistemi presenti in<br />

un unico sistema intelligente che si autoprogramma,<br />

sia sulle specifiche esigenze<br />

energivore della singola azienda, sia in<br />

base alle dinamiche acquisite in tempo<br />

reale dei suoi processi produttivi con<br />

una dinamica di autoapprendimento<br />

nel tempo per un’efficienza sempre<br />

maggiore.<br />

Senza ASPEC Industry<br />

I sistemi funzionano, si accendono e si<br />

spengono in base a programmazioni<br />

predefinite senza tener conto delle<br />

esigenze del processo produttivo e<br />

dell’autoconsumo.<br />

La gestione e il comando di tutti<br />

gli organi che concorrono alla generazione<br />

energetica e manuale<br />

o semiautomatica, e in ogni caso<br />

preimpostata secondo orari predefiniti,<br />

richiede l’assistenza di uno o più<br />

operatori.<br />

Non è possibile fare efficienza perché<br />

si dovrebbe avere del personale<br />

che in tempo reale modifica, accende,<br />

spegne o modula i macchinari:<br />

questo non è possibile, oltre ad essere<br />

antieconomico. Gli elementi che<br />

concorrono al consumo energetico<br />

all’interno delle linee di produzione<br />

e dei macchinari acquistati da produttori<br />

diversi non tengono mai conto<br />

dell’efficienza di sistema, non contribuendo<br />

così alla valorizzazione ed<br />

ottimizzazione del sistema stesso nel<br />

suo complesso.<br />

Con ASPEC Industry<br />

Con ASPEC Industry i sistemi sono totalmente<br />

gestiti dall’intelligenza artificiale,<br />

si accendono, si spengono, modulano<br />

quando possibile, accumulano energia<br />

residua, in tempo reale, in base alle esigenze<br />

del processo produttivo, mediante<br />

l’acquisizione dei dati derivati dalle<br />

sonde posizionate in campo, che fanno<br />

riferimento ad un’unica centrale operativa<br />

di tipo open sources, le cui decisioni<br />

sono volte a generare il massimo<br />

autoconsumo, la maggiore efficienza<br />

possibile e, quando richiesto, la continuità<br />

assoluta e la protezione totale dei<br />

sistemi elettronici.<br />

Il sistema è poi interconnettibile e può<br />

dialogare con altri sistemi open per l’interscambio<br />

di informazioni sensibili in<br />

ottica dei processi totali integrati dettati<br />

dall’Internet of Things.<br />

L’intervento umano è limitato al controllo<br />

del corretto funzionamento dei<br />

sistemi operativi e alla gestione di anomalie<br />

o allarmi.<br />

ASPEC Industry gestisce acqua calda,<br />

vapore, aria, intervenendo direttamente<br />

nel processo produttivo, con una gestione<br />

automatizzata e intelligente che<br />

genera efficienza e risparmio.<br />

I SETTORI DI APPLICAZIONE<br />

Il sistema ASPEC Industry può essere<br />

applicato in qualsiasi settore industriale,<br />

con ottimizzazioni dell’efficienza produttiva<br />

dei livelli di controllo complessivi<br />

dell’impresa e della sua continuità di<br />

servizio nonché di sicurezza di tutti gli<br />

44<br />

www.interprogettied.com


energia<br />

apparati elettronici. ASPEC risolve anche<br />

problemi di cattiva qualità della rete, rifasa<br />

mento e autoconsumo delle fonti<br />

rinnovabili, oltre ad offrire il grande vantaggio<br />

di essere un sistema autonomo,<br />

capace di fornire informazioni sui consumi<br />

del processo produttivo che possono<br />

essere integrate con tutti gli altri sistemi<br />

informatici dello stabilimento in ottica di<br />

Industry 4.0 e Internet of Things.<br />

Tra i principali settori di impiego si segnalano<br />

la costruzione di macchinari, la<br />

meccatronica, la lavorazione metalli, gli<br />

ospedali, le case di riposo, i settori alimentare<br />

e delle bevande, il ceramico, il<br />

plastico, il chimico e il tessile.<br />

ALCUNE APPLICAZIONI NEL<br />

SETTORE FOOD AND BEVERAGE<br />

MECCATRONICA PER BEVERAGE<br />

Comparto macchine imbottigliatrici<br />

e riempitrici: Gai Macchine<br />

Imbottigliatrici S.p.A.<br />

Esigenza azienda cliente<br />

Azienda leader internazionale nella produzione<br />

di macchine imbottigliatrici, a<br />

fine 2013 Gai ha iniziato un importante<br />

processo di ampliamento ultimato nel<br />

2015/2016, cogliendo l’occasione per<br />

ottimizzare i consumi e la gestione dei<br />

propri processi produttivi.<br />

Nello specifico:<br />

• volontà di ottimizzare i livelli di consumo<br />

energetici<br />

• risolvere il problema critico della<br />

continuità elettrica e delle microinterruzioni.<br />

Obiettivo progettuale<br />

Albasystem propone ed installa il sistema<br />

ASPEC Industry progettando<br />

un intervento ad ampio raggio al fine<br />

di integrare gli impianti energetici già<br />

presenti sullo stabilimento per intervenire<br />

sui livelli di consumo, su quelli<br />

di autoproduzione e, di conseguenza,<br />

sulla continuità, oltre che progettare<br />

un sistema capace di ottimizzare processi<br />

e consumi rispetto ai fabbisogni<br />

energetici generati con l’ampliamento<br />

dello stabilimento. Il sistema installato<br />

contribuisce a rendere Gai una<br />

“smart factory” così all’avanguardia<br />

da attrarre visite guidate su richiesta.<br />

Interventi effettuati con l’installazione<br />

del sistema ASPEC Industry<br />

• integrazione dei sistemi già presenti<br />

(impianto fotovoltaico, con<br />

contestuale ampliamento, il solare<br />

termico, le caldaie, un cogeneratore<br />

esistente tradizionale e nuove componenti<br />

di cogenerazione CAR)<br />

• revamping energetico con installazione<br />

di nuove apparecchiature a<br />

maggiore efficienza, in sostituzione<br />

Comparto macchine<br />

imbottigliatrici<br />

e riempitrici:<br />

Gai Macchine<br />

Imbottigliatrici S.p.A.<br />

Comparto prodotti<br />

da forno: Maina<br />

Panettoni S.p.A.<br />

dell’ormai datato cogeneratore esistente<br />

• installazione di due nuovi cogeneratori<br />

CAR (cogeneratori ad alto rendimento)<br />

da 500kW ciascuno. La<br />

potenza cogenerativa totale è di circa<br />

1300 kW<br />

• installazione di un gruppo elettrogeno<br />

speciale da 1500 kW in parallelo<br />

all’accumulatore Piller, anch’esso potenziato<br />

mediante un accumulatore<br />

aggiuntivo da 25 Mj<br />

• Installazione di ulteriori 240 kWp di<br />

fotovoltaico per arrivare a un totale<br />

installato di 2 MWp.<br />

DOLCIARIO<br />

Comparto prodotti da forno:<br />

Maina Panettoni S.p.A.<br />

Esigenza azienda cliente<br />

Tra i leader italiani dell’industria dolciaria,<br />

specializzata in prodotti da forno quali<br />

panettoni natalizi e colombe pasquali,<br />

oltre ad altre referenze sempre di settore,<br />

Maina S.p.A. ha richiesto l’intervento<br />

di Albasystem per ottenere una significativa<br />

riduzione dei costi energetici e<br />

dell’emissione di CO 2<br />

.<br />

Le principali esigenze espresse, e verificate<br />

da Albasystem, furono:<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

45


energia<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

• abbattimento dei costi di gestione<br />

della produzione<br />

• ottimizzazione dei processi di utilizzo<br />

di energia elettrotermica, acqua e vapore<br />

al fine di ridurne i costi massimizzando<br />

la resa<br />

• garanzia di continuità energetica<br />

soprattutto per la parte vapore data<br />

dalla contemporanea presenza di cogeneratore<br />

di vapore a gas e caldaie<br />

a vapore a gas che si integrano con<br />

ASPEC Industry.<br />

Obiettivo progettuale<br />

L’analisi preliminare ha consentito di<br />

validare il sistema ASPEC Industry per<br />

l’integrazione dei vecchi e nuovi sistemi<br />

di generazione termica in ambiente<br />

24h/24h, 7/7 gg.<br />

L’autoproduzione di energia elettrica<br />

interamente consumata e la riorganizzazione<br />

delle fonti di generazione<br />

del calore consentono una consistente<br />

riduzione dei costi energetici totali e<br />

delle emissioni.<br />

Interventi effettuati con installazione<br />

del sistema ASPEC Industry<br />

• analisi del processo produttivo per<br />

l’individuazione delle situazioni in<br />

cui eseguire la conversione dei sistema<br />

vapore in sistemi ad acqua<br />

• implementazione di un sistema di<br />

gestione automatica e intelligente<br />

di tutti i processi energetici in tempo<br />

reale<br />

• ottimizzazione della gestione e<br />

dell’utilizzo dell’energia su base<br />

stagionale, creando un sistema flessibile<br />

capace di seguire in modo automatico<br />

e intelligente la curva altalenante<br />

delle richieste energetiche,<br />

garantendo sempre la continuità e<br />

la massima efficienza.<br />

FOOD<br />

Comparto frutta e verdura:<br />

F.lli Rivoira S.p.A.<br />

Esigenza azienda cliente<br />

Tra i leader nella produzione, lavorazione,<br />

stoccaggio e vendita di mele e<br />

kiwi in tutto il mondo, la società aveva<br />

Comparto frutta<br />

e verdura:<br />

F.lli Rivoira S.p.A.<br />

espresso la necessità di implementare<br />

un sistema efficiente di gestione<br />

dell’energia in modo da abbattere<br />

ed ottimizzare i costi di produzione,<br />

unitamente alla volontà di poter<br />

raggiungere un livello di gestione<br />

automatizzata di tutto il comparto<br />

energetico, sfruttando e integrando<br />

il già esistente impianto fotovoltaico<br />

da 1 MW.<br />

Le principali esigenze espresse, e verificate<br />

da Albasystem, furono:<br />

• abbattimento dei costi di gestione<br />

della produzione<br />

• ottimizzazione dei processi di utilizzo<br />

di energia elettrotermica, al fine di ridurne<br />

i costi massimizzando la resa.<br />

Obiettivo progettuale<br />

A seguito di una minuziosa analisi<br />

preliminare del processo produttivo<br />

Albasystem evidenzia la possibilità<br />

di sfruttare il sistema ASPEC Industry<br />

per raggiungere alcuni fondamentali<br />

obiettivi: gestire la componente termica<br />

sulle linee produttive con una<br />

soluzione che consentisse di abbandonare<br />

il gasolio e creare un sistema<br />

automatico di gestione intelligente<br />

per tutte le dinamiche di funzionamento<br />

energetico, con priorità di<br />

autoconsumo e stoccaggio dell’energia<br />

termica prodotta, con l’obiettivo<br />

ultimo e complessivo del risparmio<br />

energetico, dell’ottimizzazione dei<br />

processi e dei costi gestionali.<br />

Interventi effettuati con installazione<br />

del sistema ASPEC Industry<br />

Albasystem si è occupata nello specifico<br />

di:<br />

• ricavare i fabbisogni termoelettrici<br />

dell’intero processo produttivo<br />

• elaborare una nuova centrale termica<br />

con all’interno tutti i componenti<br />

del sistema ASPEC industry<br />

(quadri di comando e di interfaccia,<br />

pompe, valvole, sensori e attuatori<br />

vari, due caldaie ad acqua, cogeneratore<br />

acqua-elettricità, dissipatore<br />

esterno, contatori, ecc.<br />

• installare il G.N.L. della Liquigas<br />

come alimentazione del cogeneratore,<br />

scegliendo così la risposta più<br />

ecologica, economica ed efficiente<br />

in alternativa alla mancanza di gas<br />

metano nell’area<br />

• presa in carico, sempre mediante il<br />

sistema ASPEC Industry, della componente<br />

termica sulle linee produttive,<br />

dove sono stati individuati alcuni<br />

punti sulle linee di lavorazione delle<br />

mele in cui installare scambiatori<br />

speciali ad acqua ad alta efficienza<br />

e sensori multipli in grado di inviare<br />

informazioni sullo stato dell’acqua e<br />

dei componenti presenti sulla linea<br />

(come serrande, moroti, valvole, ecc.)<br />

• ristrutturazione complessiva delle<br />

centrali termoelettriche, necessaria<br />

per raggiungere gli obiettivi di<br />

grande affidabilità operativa unitamente<br />

ad un importante risparmio<br />

energetico e gestione di un<br />

processo di autoproduzione che<br />

consentisse una conseguente massimizzazione<br />

dell’autoconsumo e<br />

integrazione ottimale dell’impianto<br />

fotovoltaico esistente da 1 MW.<br />

Benefici ottenuti<br />

• risparmio energetico totale in termini<br />

economici rispetto ad un sistema<br />

tradizionale<br />

• maggior controllo dei costi energetici<br />

di produzione<br />

46<br />

www.interprogettied.com


energia<br />

• autoconsumo totale dell’impianto<br />

fotovoltaico da 1 MW<br />

• funzione di continuità energetica<br />

del cogeneratore<br />

• sistema di controllo autonomo, locale<br />

o remoto<br />

• gestione automatica e intelligente<br />

del sistema<br />

• risparmio di ore/uomo per il controllo<br />

della centrale termica e del<br />

processo produttivo<br />

• sistema aperto Industry 4.0 in grado<br />

di dialogare con altri sistemi e<br />

processi automatici per il trasferimento<br />

delle informazioni e il comando<br />

automatico dei macchinari<br />

e integrazione con altri sistemi<br />

energetici futuri<br />

• sistema totalmente predisposto per<br />

un futuro passaggio al gas metano<br />

in conduttura<br />

• ritiro dei certificati bianchi dati dal<br />

cogeneratore ad alta efficienza<br />

CAR e dalla dissipazione controllata<br />

e gestita da ASPEC Industry<br />

• rispetto totale delle emissioni<br />

Regione Piemonte<br />

• accesso al Por energia Piemonte<br />

• sistema stabile e collaudato con garanzia<br />

di backup dato dalle caldaie<br />

per la parte termica e dalla rete per<br />

la parte elettrica<br />

• contratto Service per la gestione remota<br />

e garanzia di implementazione<br />

con le nuove release più recenti<br />

e performanti.<br />

DOLCIARIO<br />

Comparto prodotti dolciari e cioccolato:<br />

Novi Cioccolato (Gruppo ELAH-Dofour<br />

S.p.A.)<br />

Esigenza azienda cliente<br />

Il Gruppo ELAH Dofour Novi è una<br />

storica azienda alimentare dolciaria<br />

piemontese, leader di mercato nella<br />

fascia di prodotti premium di alta<br />

qualità. Produce utilizzando materie<br />

prime del territorio, nocciole delle<br />

Langhe e cacao di primissima scelta<br />

con l’obiettivo di offrire sempre ed<br />

esclusivamente il più elevato standard<br />

qualitativo.<br />

Esigenze espresse:<br />

• abbattere i costi energetici<br />

• effettuare un intervento con tecnologie<br />

innovative capaci di durare<br />

nel tempo<br />

• flessibilità volta ad assecondare lo<br />

sviluppo futuro dell’azienda<br />

• avere un sistema autonomo che<br />

non sottragga tempo prezioso a chi<br />

si occupa della produzione e della<br />

qualità dei prodotti.<br />

Obiettivo progettuale<br />

Dopo aver analizzato attentamente il<br />

processo produttivo dell’azienda, che<br />

utilizza un grande quantitativo di energia<br />

elettrica e acqua calda, Albasystem<br />

propone l’installazione di un gruppo di<br />

cogenerazione da 1400 KW elettrici,<br />

posizionato all’esterno dello stabilimento<br />

in un container insonorizzato,<br />

completo di installazione in campo di<br />

sonde e sensori collegati al sistema<br />

integrato di controllo ASPEC industry<br />

per gestire in tempo reale, sulla base<br />

delle impostazioni definite dall’utente,<br />

la generazione di energia elettrotermica<br />

nel quantitativo corretto per essere<br />

sempre in una situazione di autoproduzione<br />

e autoconsumo totale.<br />

Interventi effettuati con installazione<br />

del sistema ASPEC Industry<br />

Contratto “chiavi in mano” comprensivo<br />

di:<br />

Comparto<br />

prodotti dolciari<br />

e cioccolato:<br />

Novi Cioccolato<br />

(Gruppo ELAH-<br />

Dofour S.p.A.)<br />

• redazione del progetto (preliminare<br />

ed esecutivo) elettrotermico e di<br />

automazione energetica, in grado<br />

di raggiungere gli obiettivi e le performance<br />

prospettati in fase di business<br />

plan e rispettare il tempo di<br />

rientro dell’investimento calcolato<br />

in meno di tre anni<br />

• costruzione integrale del cogeneratore<br />

customizzato in container<br />

insonorizzato composto da motore<br />

americano Cummings della<br />

potenza elettrica di 1400 KW, alternatore,<br />

dissipatore, camino, con<br />

abbattimento fumi e NOX ad urea,<br />

totalmente silenzioso, impianti elettrici<br />

e idraulici<br />

• scrittura software di gestione personalizzato<br />

ASPEC Industry e sua<br />

messa in funzione<br />

• gestione di tutto l’iter burocratico<br />

di richiesta permessi ambientali<br />

• piano di assistenza Service per motore,<br />

gestione a adempimenti burocratici<br />

futuri, controllo costante<br />

delle performance del sistema da<br />

remoto.<br />

Benefici ottenuti<br />

• risparmio energetico totale dei consumi<br />

primari di energia elettrica e<br />

acqua calda per il processo produttivo<br />

• costo molto competitivo del sistema<br />

grazie alla costruzione integrata<br />

e verticale totale interna di tutto il<br />

sistema cogenerativo<br />

• alto livello di performance del motore<br />

e dei componenti, scelti per garantire<br />

la massima qualità e durata<br />

nel tempo di tutto il gruppo cogenerativo<br />

• sistema flessibile e aperto, sempre<br />

implementabile e integrabile con sistemi<br />

ad energie rinnovabili come<br />

fotovoltaico o biomasse, ma anche<br />

con accumulatori di energia (nello<br />

specifico con tecnologia a massa<br />

rotante)<br />

• possibilità di interazione del sistema<br />

ASPEC Industry con altri sistemi di<br />

Industria 4.0<br />

• gestione intelligente e automatizza-<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

47


energia<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

ta di utilizzo e controllo del cogeneratore<br />

e dell’intero sistema<br />

• possibilità di utilizzare ASPEC<br />

Industry in modalità automatica, e<br />

quindi autonoma, ma anche in modalità<br />

manuale e semiautomatica,<br />

anche da remoto<br />

• svincolo, mediante contratto di assistenza<br />

Service, da tutti gli oneri di<br />

gestione manutenzione del sistema<br />

e allarmistica h 24 7/7 gg.<br />

MANGIMI<br />

Produzione di alimenti zootecnici<br />

(Ferrero Mangimi S.p.A)<br />

Esigenza azienda cliente<br />

Il Gruppo Ferrero mangimi è una storica<br />

azienda di produzione di mangimi<br />

per uso animale, leader di mercato in<br />

Italia e all’estero conta tre stabilimenti<br />

produttivi in Italia. La sede principale<br />

e storica è situata a Farigliano (CN),<br />

lo stabilimento principale è a Fossano<br />

(CN) e l’ultimo, anche in termini temporali,<br />

è quello di Sorbolo in provincia<br />

di Parma.<br />

Esigenze espresse:<br />

• abbattere i costi energetici.<br />

• effettuare un intervento con tecnologie<br />

innovative capaci di durare nel<br />

tempo<br />

• flessibilità volta ad assecondare lo<br />

sviluppo futuro dell’azienda, in continua<br />

crescita.<br />

Si è deciso di iniziare con lo stabilimento<br />

di Parma con un intervento globale<br />

di efficienza energetica.<br />

Obiettivo progettuale<br />

Gli obiettivi dettagliati di progetto<br />

sono emersi a seguito di un’attenta<br />

analisi energetica, dettagliata ed<br />

immediatamente esecutiva, che ha<br />

evidenziato alcuni macro interventi<br />

come la sistemazione della distribuzione<br />

della potenza Mt/Bt abbinata<br />

ad un impianto di cogenerazione e<br />

una serie di interventi sui compressori<br />

dell’aria, sui motori e sulle luci, sempre<br />

nell’ottica della massimizzazione<br />

e dell’efficientamento energetico attuale<br />

e futuro. L’importante utilizzo<br />

Produzione di<br />

alimenti zootecnici:<br />

Ferrero Mangimi<br />

S.p.A.<br />

di energia e vapore ha fatto optare<br />

per l’installazione di un gruppo di<br />

cogenerazione da 1400 Kw elettrici,<br />

posizionato all’esterno dello stabilimento<br />

in un container insonorizzato,<br />

completo di installazione in campo di<br />

sonde e sensori collegate al sistema<br />

integrato di controllo ASPEC Industry<br />

per gestire in tempo reale, sulla base<br />

delle impostazioni definite dall’utente,<br />

la generazione di energia elettrotermica<br />

nel quantitativo corretto per essere<br />

sempre in una situazione di autoproduzione<br />

e autoconsumo totale.<br />

Interventi effettuati con installazione<br />

del sistema ASPEC Industry<br />

Sviluppo del sistema in modalità<br />

“chiavi in mano”, quale unica formula<br />

operativa che consente la gestione<br />

delle performance e dei risultati tecnico/economici<br />

prospettati in fase di<br />

offerta e contratto, comprensivo di:<br />

• redazione del progetto (preliminare<br />

ed esecutivo) elettrotermico e di<br />

automazione energetica, in grado<br />

di raggiungere gli obbiettivi e le<br />

performance prospettate in fase di<br />

business plan e rispettare il tempo di<br />

rientro dell’investimento calcolato in<br />

meno di tre anni<br />

• costruzione integrale del cogeneratore<br />

customizzato in container<br />

insonorizzato composto da motore<br />

americano Cummins della potenza<br />

elettrica di 1400 Kw, alternatore,<br />

dissipatore, camino con abbattimento<br />

fumi e NOX ad urea, totalmente<br />

silenzioso, impianti elettrici e<br />

idraulici<br />

• scrittura sotware di gestione personalizzato<br />

ASPEC Industry e sua<br />

messa in funzione<br />

• gestione di tutto l’iter burocratico di<br />

richiesta permessi ambientali<br />

• piano di assistenza Service per motore,<br />

gestione ed adempimenti burocratici<br />

futuri.<br />

Benefici ottenuti<br />

• grande risparmio energetico totale<br />

dei consumi primari di energia elettrica<br />

e vapore per il processo produttivo<br />

• costo molto competitivo del sistema<br />

grazie alla costruzione integrata e<br />

verticale totale interna di tutto il sistema<br />

cogenerativo<br />

• utilizzo di motore e componenti di<br />

primaria marca e molto prestazionali<br />

a garanzia di alti livelli di performance<br />

e durata nel tempo di tutto<br />

il gruppo cogenerativo nonché dei<br />

ricambi (filiale Italia Cummins situata<br />

in Lombardia).<br />

• sistema di controllo autonomo e<br />

indipendente ma gestibile anche in<br />

modalità manuale e semiautomatica<br />

sia in loco che in remoto<br />

• contratto di assistenza Service che<br />

svincola totalmente il cliente da tutti<br />

gli oneri di gestione e manutenzione<br />

del sistema e allarmistica h24<br />

7/7gg<br />

• sistema flessibile e aperto, sempre<br />

implementabile ed integrabile perfettamente<br />

con sistemi ad energie<br />

rinnovabili come fotovoltaico o biomasse<br />

ma anche con accumulatori<br />

di energia (nello specifico con tecnologia<br />

a massa rotante).<br />

• possibilità di interazione del sistema<br />

ASPEC INDUSTRY con altri sistemi<br />

di industria 4.0<br />

• gestione intelligente ed automatizzata<br />

di utilizzo e controllo del cogeneratore<br />

e dell’intero sistema e<br />

conseguente minimo impegno del<br />

personale delle aziende.<br />

48<br />

www.interprogettied.com


automazione/strumentazione<br />

ROBOT COLLABORATIVO<br />

Introdotto per la prima volta come prototipo<br />

nel 2016 e progettato per lavorare fianco a<br />

fianco con gli operatori umani all’interno di<br />

un unico spazio di lavoro condiviso, il robot<br />

collaborativo Motoman HC10 di Yaskawa<br />

soddisfa i requisiti della direttiva macchine<br />

2006/42/CE.<br />

Grazie al controller YRC1000 dotato di<br />

scheda di circuito FSU e tecnologia Power<br />

and Force Limit (PFL), il cobot di Yaskawa<br />

garantisce il livello di prestazioni PLd Cat.<br />

3 EN ISO 13849-1 e, di conseguenza, le<br />

specifiche standard. Il certificato di esame<br />

di tipo CE rilasciato di recente in qualità di<br />

organismo notificato (NB) da TÜV Rhineland<br />

attesta la sua conformità a questi requisiti<br />

specifici.<br />

La sicurezza dell’operatore è assicurata grazie<br />

alla tecnologia PFL, che reagisce immediatamente<br />

alle forze esterne arrestando il<br />

robot in caso di contatto. Una volta fermato,<br />

il robot può essere riattivato direttamente<br />

dal manipolatore.<br />

Il braccio del robot è stato progettato con<br />

cura, prendendo in considerazione aspetti<br />

ergonomici e collaborativi. In particolare,<br />

non vi sono spigoli vivi o altri contorni di<br />

interferenza e le potenziali zone di schiacciamento<br />

sono state eliminate in modo affidabile.<br />

Queste caratteristiche permettono<br />

al cobot HC10 di funzionare senza ulteriori<br />

misure di protezione, a seconda della valutazione<br />

del rischio e del tipo di applicazione,<br />

in conformità alle normative ISO 13849-1<br />

PLd Cat. 3 (Funzioni di sicurezza del controllo<br />

del robot industriale), ISO 10218-1<br />

(5.10.5 limitazione potenza e forza) e ISO<br />

TS 15066.<br />

Le dimensioni ridotte, l’estrema versatilità e<br />

la possibilità di impiegare il robot senza celle<br />

di sicurezza rendono HC10 molto flessibile<br />

da installare e idoneo a venire spostato in<br />

vari luoghi di lavoro per mezzo di una piattaforma<br />

mobile. Tutto ciò permette di ampliare<br />

il range di applicazioni, favorendone<br />

l’impiego anche in mercati diversi da quelli<br />

tradizionalmente interessati ai robot.<br />

Inoltre, la facilità di utilizzo contraddistingue<br />

il cobot HC10: il linguaggio di programmazione<br />

Inform, inclusa la funzione EasyTeach,<br />

consente di gestire facilmente il braccio per<br />

definire il percorso e i waypoint che si desidera<br />

far seguire al robot. Questa modalità<br />

è chiamata “Lead-through- Jogging”<br />

o Hand Guiding. HC10 può anche essere<br />

programmato tramite il metodo tradizionale<br />

utilizzando il Teach Pendant che, con<br />

un peso di soli 730 g, è il dispositivo di programmazione<br />

più leggero della categoria ed<br />

è in grado di mostrare le posizioni del robot<br />

in 3D tramite un display.<br />

SENSORE DI PRESSIONE PER APPLICAZIONI IGIENICO SANITARIE<br />

Con la nuova generazione di sensori<br />

di pressione per applicazioni igienico<br />

sanitarie della famiglia PP20H, Baumer<br />

arricchisce il suo catalogo offrendo una<br />

soluzione economicamente competitiva<br />

utile per affrontare anche la applicazioni più<br />

esigenti dal punto di vista dell’igiene. Il sensore è<br />

munito di un alloggiamento robusto in acciaio inossidabile<br />

con protezione IP69K e di una cella di misurazione in<br />

silicio a prova di condensa. L’ampia gamma di connessioni al<br />

processo ed il suo range di pressione che va da -1 a 40 bar<br />

lo rendono estremamente versatile. È disponibile con segnali<br />

di uscita da 4 a 20 mA e con interfaccia IO-Link. Risponde ai<br />

severi requisiti di igiene richiesti dall’industria alimentare e farmaceutica<br />

ed è adatto alle procedure di pulizia e sterilizzazione<br />

in loco (CIP e SIP).<br />

Grazie all’elemento di misurazione ermeticamente sigillato, la<br />

cella di misura è completamente insensibile alla condensa, anche<br />

in caso di fluttuazioni estreme di temperatura in ambienti umidi.<br />

Insieme ad un’eccellente stabilità in temperatura a lungo termine<br />

www.interprogettied.com<br />

e all’alta precisione, il sensore garantisce anche che i processi più<br />

critici dal punto di vista dell’igiene possano essere monitorati,<br />

controllati e regolati in sicurezza.<br />

Questo sensore di pressione compatto funziona<br />

su un’ampia gamma di temperature,<br />

da -20°C a 125°C, senza richiedere un<br />

circuito di raffreddamento, garantendo un<br />

ingombro ridotto nell’installazione su macchine<br />

e impianti. Inoltre, con un solo modello<br />

è possibile affrontare una vasta gamma di<br />

applicazioni, dando la possibilità di risparmiare<br />

spazi e costi di immagazzinaggio.<br />

Tramite il bus IO-Link è possibile configurare simultanea-mente<br />

diversi sensori. Ciò semplifica la regolazione<br />

del punto di commutazione per diversi stadi del processo e l’avvio<br />

o la regolazione dei lotti di produzione in tempi ridotti. I dati<br />

diagnostici possono essere richiamati e valutati istantaneamente,<br />

il che aumenta la disponibilità del sistema.<br />

La struttura modulare del sensore consente la spedizione entro<br />

48 ore dal ricevimento dell’ordine.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

49


laboratorio<br />

Le normative sempre più<br />

stringenti in materia<br />

di sicurezza e tracciabilità<br />

alimentare hanno stimolato<br />

il mercato internazionale<br />

dei sistemi di diagnostica,<br />

che ha raggiunto nel 2017<br />

il valore di 8,72 miliardi<br />

di dollari, con un tasso<br />

di crescita medio del 7,4%<br />

nell’ultimo decennio.<br />

a cura di<br />

??<br />

di Giuseppe<br />

Tamburini<br />

TITOLO TITOLO<br />

ITITOLO SISTEMI DI TITOLO DIAGNOSTICA<br />

ALIMENTARE: LA CRESCITA CONTINUA<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

50<br />

La ricerca in campo alimentare sta sviluppando una serie<br />

di sistemi analitici di laboratorio finalizzati ad un controllo<br />

sempre più efficace e affidabile degli alimenti.<br />

Da evidenziare in particolare il cambiamento che si è registrato<br />

in questo settore nel corso degli anni: se fino a circa<br />

una quindicina di anni fa il controllo era mirato essenzialmente<br />

sulle materie prime per accertare l’eventuale presenza<br />

di difetti inaccettabili più o meno macroscopici, oggi<br />

il controllo è esteso a tutte le fasi del processo produttivo,<br />

con tecniche di controllo sempre più sofisticate.<br />

Ciò in ottemperanza alle direttive esistenti in materia di<br />

“tracciabilità” dell’intera filiera alimentare. La filiera alimentare<br />

può essere semplice o complessa; in ogni caso un processo<br />

di produzione alimentare per essere qualificato col<br />

termine “filiera controllata” necessita di una certificazione<br />

rilasciata all’azienda alimentare da un Ente ufficialmente<br />

riconosciuto in grado di certificare che il processo adottato<br />

risponde a due requisiti fondamentali:<br />

• il prodotto deve avere una completa rintracciabilità, che<br />

spieghi in maniera chiara al consumatore finale come sono<br />

stati realizzati tutti i passaggi del processo produttivo;<br />

• l’alimento deve rispondere in tutto e per tutto agli standard<br />

igienici e sanitari definiti secondo i criteri dell’HACCP<br />

(Hazard Analysis Critical Control Point).<br />

Dal 1° gennaio 2005 è entrato in vigore il regolamento CE<br />

n. 178/2002 del 28 gennaio 2002 emanato dal Parlamento<br />

Europeo e dal Consiglio, che rende obbligatoria la tracciabilità<br />

dei prodotti alimentari, stabilendo le norme specifiche<br />

in materia di sicurezza.<br />

A partire dal 1° gennaio 2005 le autodichiarazioni esibite<br />

in passato da parte delle singole aziende sui loro prodotti<br />

dichiarati OGM free o Dop non sono state più sufficienti.<br />

La normativa ha subito successivamente una serie di ulteriori<br />

specifiche e affinamenti mirati: nel maggio 2013 la<br />

Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento<br />

finalizzata a rafforzare l’applicazione delle norme<br />

di salute e sicurezza a tutta la filiera alimentare: il pacchetto<br />

di misure è stato effettivamente approvato nell’aprile del<br />

2014, e prevede un approccio più moderno e semplificato<br />

per la protezione della salute del consumatore, nonché<br />

strumenti di controllo più efficaci allo scopo di garantire<br />

l’effettiva applicazione della legislazione in materia.<br />

www.interprogettied.com


laboratorio<br />

Figura 1 - Vendite mondiali di sistemi di diagnostica per industria<br />

alimentare: 2007 - 2017<br />

Tab. 1 - Vendite mondiali di sistemi di diagnostica<br />

per industria alimentare suddivise per area geografica:<br />

anno 2017<br />

IMA% (incremento medio annuo percentuale:<br />

- 2007 – 2017: + 7,4;<br />

- 2007 – 2012: + 6,5<br />

- 2012 – 2017: + 8,3<br />

Fonte: analisi incrociata produttori di sistemi di diagnostica – industrie agroalimentari<br />

Figura 2 - Vendite mondiali di sistemi per diagnostica per industria<br />

alimentare suddivise per area geografica (in %): anno 2017<br />

Area geografica Milioni $<br />

Nord America, di cui: 3.275<br />

. USA 2.830<br />

. Canada 445<br />

America Latina 195<br />

. Brasile 85<br />

. altri paesi 160<br />

Europa Occidentale 2.745<br />

Europa dell’Est 75<br />

CSI di cui: 125<br />

. Russia 90<br />

. altri paesi 35<br />

Asia - Pacifico 2.025<br />

Africa 65<br />

Medio Oriente, di cui: 165<br />

. Turchia 40<br />

. altri paesi 125<br />

Totale mondo 8.720<br />

Fonte: analisi incrociata produttori di sistemi di diagnostica –<br />

industrie agroalimentari<br />

Questo scenario normativo sempre<br />

più stringente ha funzionato da vero e<br />

proprio propellente per il mercato dei<br />

sistemi di diagnostica (food testing),<br />

mercato che ha raggiunto nel 2017 il<br />

valore di 8,72 miliardi di dollari a livello<br />

mondiale, con un tasso di crescita del<br />

7,4% medio annuo nell’arco dell’ultimo<br />

decennio, e un’accelerazione negli<br />

anni più recenti (figura 1). Il dato è<br />

comprensivo sia delle apparecchiature<br />

di diagnostica (che rappresentano<br />

all’incirca il 70% delle vendite mon-<br />

diali), sia degli accessori (reagenti,<br />

agenti disinfettanti, sistemi di preparazione<br />

terreni di coltura, altri).<br />

Parallelamente allo sviluppo delle domanda<br />

si è anche progressivamente<br />

ampliata la gamma di sistemi e tecnologie<br />

disponibili sul mercato, lanciate<br />

dai produttori di tali sistemi in competizione<br />

tra loro.<br />

Gli utenti dei sistemi di diagnostica<br />

sono sia le piccole e grandi industrie<br />

alimentari, come pure laboratori privati<br />

e pubblici di analisi (per esempio<br />

Oggi il controllo<br />

degli alimenti<br />

è esteso a tutte<br />

le fasi del processo<br />

produttivo,<br />

con tecniche<br />

di controllo sempre<br />

più sofisticate<br />

(Foto Babcock<br />

Laboratories)<br />

gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali),<br />

e i centri di Ricerca a supporto di allevatori,<br />

coltivatori e aziende industriali<br />

agro-alimentari.<br />

Attualmente il Nord America rappresenta<br />

la quota più consistente<br />

del mercato mondiale (circa il 38%),<br />

seguito da quello europeo occidentale:<br />

insieme Nord America ed Europa<br />

Occidentale rappresentano il 69% del<br />

mercato mondiale: segue in terza posizione<br />

il mercato asiatico (tabella 1).<br />

In Usa sono operativi circa 30.000 sta-<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

51


laboratorio<br />

Tab. 2 - Vendite di sistemi di diagnostica<br />

per industria alimentare in Asia - Pacifico suddivise<br />

per paese: anno 2017<br />

Figura 3 - Vendite di sistemi di diagnostica per industria alimentare<br />

in Asia – Pacifico suddivise per paese (in %): anno 2017<br />

Area geografica Milioni $<br />

Giappone 335<br />

Cina 1.055<br />

India 125<br />

Sud Corea 123<br />

Indonesia 104<br />

Malesia 33<br />

Filippine 21<br />

Thailandia 38<br />

Vietnam + Cambogia + Laos 18<br />

Singapore 21<br />

Taiwan 27<br />

Australia 112<br />

Pakistan 13<br />

Totale Asia – Pacifico 2.025<br />

Fonte: analisi incrociata produttori di sistemi di diagnostica –<br />

industrie agroalimentari in Asia<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

bilimenti di lavorazione degli alimenti<br />

di proprietà di circa 26.000 società.<br />

Si tratta quindi di un mercato molto<br />

ampio, anche se meno diversificato<br />

e sofisticato rispetto a quello europeo.<br />

Attualmente il rapporto vendite<br />

di sistemi di diagnostica / fatturato<br />

dell’industria del food processing<br />

negli Usa è leggermente superiore<br />

allo stesso rapporto in Europa<br />

Occidentale; questo fatto potrebbe<br />

essere interpretato come un gap da<br />

recuperare da parte dell’industria<br />

agroalimentare statunitense rispetto<br />

a quella europea per quanto concerne<br />

i test sulla sicurezza alimentare.<br />

Nell’area asiatica il maggior mercato<br />

è quello cinese, seguito da quello<br />

giapponese (tabella 2).<br />

Nonostante il maggior volume di<br />

vendite in Cina, il mercato cinese ha<br />

ancora un tasso di penetrazione del<br />

food testing decisamente inferiore<br />

a quello giapponese; leggermente<br />

superiore a quello cinese il tasso di<br />

penetrazione in India, ma sempre<br />

decisamente inferiore a quello giapponese.<br />

Ciò è reso evidente anche dal rapporto<br />

vendite di sistemi di diagnostica /<br />

fatturato dell’industria del food processing<br />

in tali paesi:<br />

• vendite di sistemi di diagnostica /<br />

fatturato industria del food processing<br />

in Giappone: 1,55 per 10 -3 ;<br />

• vendite di sistemi di diagnostica /<br />

fatturato industria del food processing<br />

in Cina: 0,48 per 10 -3 ;<br />

• vendite di sistemi di diagnostica /<br />

fatturato industria del food processing<br />

in India: 0,66 per 10 -3 .<br />

In Cina sono operativi circa 35.000<br />

impianti di lavorazione degli alimenti,<br />

ma molti di questi sono stati dichiarati<br />

fuori standard per quanto concerne la<br />

sicurezza dei prodotti, con diversi veri<br />

e propri scandali alimentari, tanto che<br />

le Autorità Cinesi hanno decretato la<br />

chiusura di numerosi impianti.<br />

Migliore la situazione in India, dove<br />

il mercato della diagnostica sta evolvendo<br />

più rapidamente.<br />

LE TECNOLOGIE PIÙ UTILIZZATE<br />

Diverse sono le tecniche utilizzate nella<br />

diagnostica alimentare, si citano di<br />

seguito le più importanti.<br />

Cromatografia: i metodi cromatografici<br />

si basano sulla separazione di<br />

sostanze costituite da molecole strutturalmente<br />

differenti tra loro ripartite<br />

tra due fasi immiscibili: una fase<br />

è la fase stazionaria, cosiddetta in<br />

quanto resta immobile nel processo<br />

di separazione, mentre l’altra fase è<br />

detta mobile (solvente): quest’ultima,<br />

interagendo con la fase stazionaria,<br />

viene fatta fluire lungo il sistema cromatografico.<br />

In base allo stato fisico<br />

della fase mobile, la cromatografia<br />

può essere classificata in due modi:<br />

52<br />

www.interprogettied.com


laboratorio<br />

Gli utenti dei<br />

sistemi di<br />

diagnostica<br />

sono le piccole<br />

e grandi industrie<br />

alimentari, come<br />

pure laboratori<br />

privati e pubblici<br />

di analisi e i centri<br />

di Ricerca<br />

a supporto<br />

di allevatori,<br />

coltivatori e<br />

aziende industriali<br />

agro-alimentari<br />

• gascromatografia (GC: Gas Chromatography):<br />

la fase mobile è costituita<br />

da gas inerte (quale elio o idrogeno),<br />

che fanno flussare le molecole lungo<br />

la fase stazionaria (colonna cromatografica).<br />

La gascromatografia viene<br />

generalmente utilizzata per identificare<br />

sostanze organiche volatili (o<br />

semi-volatili), e sostanze non polari<br />

(o semipolari);<br />

• cromatografia liquida ad alta pressione<br />

(nota con la sigla HPLC,<br />

acronimo di High Pressure Liquid<br />

Chromatography): è un tipo di cromatografia<br />

liquida che rappresenta<br />

l’evoluzione strumentale della cromatografia<br />

in fase liquida su colonna<br />

classica. In questo caso la fase<br />

mobile è costituita da solventi liquidi<br />

e viene utilizzata preferenzialmente<br />

per l’identificazione di molecole polari<br />

sensibili alla temperatura e non<br />

volatili. Un esempio di utilizzo della<br />

cromatografia liquida in prodotti<br />

alimentari è per la ricerca di istamina,<br />

un composto azotato che può<br />

essere presente in alcuni alimenti<br />

in dipendenza della ricchezza di<br />

amminoacidi liberi e dell’eventuale<br />

presenza di microorganismi,<br />

che possono provocare problemi<br />

di intossicazione alimentare, con<br />

conseguente vomito, diarrea, nausea,<br />

prurito, orticaria ecc. Un tipico<br />

esempio di alimento ricco in istamina<br />

è il pesce mal conservato (aringa,<br />

tonno, sgombro, sardina, acciuga,<br />

alaccia, ecc). Altri cibi che possono<br />

contenere quantità anche considerevoli<br />

di istamina sono i formaggi,<br />

gli spinaci, i pomodori in scatola, i<br />

cibi fermentati, il vino e la birra.<br />

Metodi ottici e spettroscopici: vengono<br />

utilizzati per investigare la composizione<br />

chimico-fisica dei prodotti che si<br />

vogliono controllare e le relative variazioni,<br />

dovute a differenti stati biologici<br />

e metabolici. In conseguenza di uno<br />

stress ossidativo del prodotto si rileva,<br />

ad esempio, l’alterazione dei pigmenti<br />

foto-sintetici, che non risulta uniforme<br />

su tutta la superficie, data la presenza<br />

contemporanea sia delle cellule direttamente<br />

colpite, sia di quelle non direttamente<br />

coinvolte dal processo di<br />

degradazione. L’applicazione di questa<br />

tecnica è molto utile per esempio in<br />

campo ortofrutticolo, dove è di fondamentale<br />

importanza, sia in fase di<br />

raccolta sia in fase di post raccolta, una<br />

precoce analisi di eventuali fenomeni<br />

di stress dei frutti causati da molteplici<br />

fattori sia di tipo biotico (attacco da virus<br />

o batteri), sia di tipo a-biotico (per<br />

esempio variazioni di temperatura,<br />

mancanza di acqua, stress meccanici<br />

ecc). Molto importante è anche il controllo<br />

in fase di post-raccolta, in particolare<br />

per eventuali danni arrecati alla<br />

frutta in fase di trasporto.<br />

Oltre alle tradizionali tecniche di spettroscopia<br />

(spettroscopia infrarossa in<br />

trasformata di Fourier, spettroscopie<br />

di trasmittanza e riflettenza nel visibile<br />

e vicino infrarosso, spettroscopia<br />

di fotoluminescenza ecc.), ha attirato<br />

l’attenzione dei ricercatori anche la<br />

spettroscopia Raman e la spettroscopia<br />

TRRS (acronimo di time-resolved<br />

reflectivity spetroscopy) con laser ad<br />

impulsi ultracorti.<br />

La spettroscopia Raman, basata sul<br />

fenomeno della diffusione di una<br />

radiazione elettromagnetica monocromatica<br />

da parte del campione<br />

utilizzato, è in grado di fornire informazioni<br />

sulle caratteristiche strutturali<br />

e sulla composizione chimica dei vari<br />

pigmenti (quali flavonoidi, clorofilla, carotenoidi<br />

ecc) presenti sulla superficie<br />

dei frutti. Per esempio il betacarotene<br />

può essere utile come bio-maker sui<br />

mandarini colpiti da attacco fungino.<br />

Essendo una tecnica non distruttiva e<br />

non invasiva è molto apprezzata per<br />

il controllo della sicurezza dei prodotti<br />

ortofrutticoli.<br />

Per ovviare al fatto che non tutti i<br />

legami chimici sono sensibili all’infrarosso<br />

e perciò molte molecole<br />

non possono essere individuate risultando<br />

praticamente invisibili, la<br />

spettroscopia Raman è stata progressivamente<br />

affinata, con introduzione<br />

sul mercato di moderni spettrometri<br />

in grado di riconoscere con maggior<br />

efficacia inquinanti e contaminanti.<br />

L’accoppiamento con microscopio<br />

ottico esalta notevolmente le potenzialità<br />

delle spettroscopia Raman.<br />

La spettroscopia di riflettanza risolta<br />

nel tempo (TRS) è anch’essa un metodo<br />

non distruttivo, utilizzato per<br />

valutare lo stato di maturazione alla<br />

raccolta di frutti di nettarine e per<br />

prevedere la loro durata. Tale tecnica<br />

fa uso di sorgenti laser ad impulsi ultracorti<br />

e di sistemi optoelettronici di<br />

acquisizione di segnali ottici veloci e<br />

molto deboli.<br />

Tecniche immunochimiche: l’immunochimica<br />

è una tecnica basata<br />

sull’interazione antigene - anticorpo,<br />

e già da tempo si è affermata come<br />

metodo di analisi degli alimenti per<br />

la determinazione di contaminanti<br />

sia di piccole dimensioni (quali micotossine,<br />

pesticidi, anabolizzanti), sia di<br />

peso molecolare elevato (quali ormoni<br />

peptidici, proteine allergeniche, tossine<br />

batteriche ecc) eventualmente<br />

presenti anche in piccole quantità<br />

negli alimenti. Tra i metodi immunochimici<br />

utilizzati nei test di diagnostica<br />

alimentare figurano:<br />

• metodo ELISA (Enzime Linked<br />

Immuno-Sorbant Assay), che permette<br />

di identificare la presenza di<br />

micotossine, antibiotici, allergeni e<br />

residui vari in alimenti quali latte,<br />

cereali, miele, carne;<br />

• test di immuno-diffusione: è una tecnica<br />

di precipitazione in cui un antigene<br />

e un anticorpo diffondono in<br />

un mezzo (gel), producendo linee di<br />

precipitine (anticorpi che, legandosi<br />

al relativo antigene, danno luogo alla<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

53


laboratorio<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

(Foto Swan Leaf Ptys)<br />

formazione di un precipitato ben visibile)<br />

nei siti in cui la concentrazione<br />

dell’antigene e dell’anticorpo sono<br />

ottimali per la precipitazione.<br />

Tecniche di tomografia computerizzata:<br />

rispetto alla radiografia convenzionale<br />

è più costosa, ma permette di<br />

eliminare il problema della sovrapposizione<br />

delle strutture esaminate e offre<br />

una maggior risoluzione di contrasto.<br />

Viene utilizzata per esempio per determinare<br />

l’eventuale presenza di residui<br />

di lisca in insaccati di pesce.<br />

Tecniche elettroforetiche: l’elettroforesi<br />

è una tecnica che consiste nella migrazione<br />

differenziata in un campo elettrico<br />

di molecole cariche elettricamente:<br />

le particelle, sotto l’influenza di un<br />

campo elettrico, migrano verso il polo<br />

di carica opposta. Una tecnica elettroforetica<br />

utilizzata nei controllo alimentari<br />

è la tecnica SDS-PAGE: le proteine<br />

vengono denaturate mediante aggiunta<br />

del detergente sodio dodedil<br />

solfato (SDS), che denatura le proteine<br />

conferendo loro una carica netta negativa.<br />

Mediante tale tecnica è possibile<br />

determinare la massa molecolare delle<br />

proteine. Tale tecnica viene utilizzata<br />

per esempio nella caratterizzazione di<br />

caseine e lattoglobuline del latte.<br />

Tecniche di analisi di immagine (imaging<br />

analysis): sono tecniche non invasive<br />

e non distruttive utilizzabili in particolare<br />

per evidenziare frodi alimentari<br />

o avere informazioni sullo stato di freschezza<br />

degli alimenti.<br />

Tecniche che fanno uso di bio-sensori:<br />

tali tecniche, relativamente più recenti,<br />

hanno in parte sostituito i convenziona-<br />

Si prevede che il<br />

mercato a maggior<br />

tasso di crescita<br />

per i sistemi di<br />

diagnostica sarà<br />

quello indiano<br />

li metodi di diagnostica degli alimenti.<br />

Rispetto alle tecniche più tradizionali,<br />

spesso sofisticate e che richiedono<br />

l’intervento di tecnici specializzati, oltre<br />

che tempi e costi elevati, la tecnologia<br />

che si basa sui bio-sensori offre una<br />

serie di vantaggi: bassi costi operativi;<br />

elevata versatilità; tempi rapidi di risposta<br />

quantitativa; elevata sensibilità<br />

e specificità di riconoscimento di un determinato<br />

dato o elemento. Richiede<br />

però una serie di campi di competenza,<br />

che vanno dalla chimica alla biologia,<br />

alla microelettronica.<br />

Kit diagnostici vari: per esempio kit microbiologici<br />

per test che permettono di<br />

determinare in tempi rapidi e in maniera<br />

affidabile la presenza di antibiotici<br />

nel latte; kit per test per Salmonella,<br />

Listeria, E. Coli 0157:H7, Vibro, C sakazakii<br />

e patogeni emergenti in real<br />

time; kit per test cinetici rapidi per<br />

l’analisi quantitativa di tossine negli<br />

alimenti ad elevata specificità ecc.<br />

Tutte le soluzioni proposte devono rispondere<br />

alle validazioni internazionali<br />

(UNI EN ISO 16140). Numerosi sono<br />

le Organizzazioni che si occupano<br />

della validazione: per esempio AOAC<br />

International (Association of Official<br />

Analytical Chemists). La sigla AOAC<br />

- OMA sta ad indicare una raccolta di<br />

metodi approvati scientificamente per<br />

garantire la correttezza dei risultati,<br />

mentre il Programma AOAC - RI serve<br />

per indicare che un metodo di analisi<br />

è stato eseguito secondo le indicazioni<br />

documentate dal produttore.<br />

UN TREND FAVOREVOLE DESTINATO<br />

A PROSEGUIRE<br />

I fattori che hanno fatto da traino al<br />

mercato dei sistemi di diagnostica<br />

degli alimenti negli ultimi anni non<br />

potranno che favorire ulteriormente<br />

il mercato anche nei prossimi anni.<br />

Tali fattori sono così sintetizzabili:<br />

• normativa sempre più stringente in<br />

materia di sicurezza per eliminare<br />

la presenza di contaminanti e adulteranti<br />

negli alimenti. Sia il Codex<br />

<strong>Alimentari</strong>us sia i Ministeri della<br />

Salute dei vari Stati hanno stabilito<br />

una lista di sostanze che devono<br />

essere completamente assenti dagli<br />

alimenti, e liste di contaminanti che<br />

non possono superare determinate<br />

concentrazioni nell’alimento (per<br />

esempio diossine, aflatossine, antibiotici<br />

e sulfamidici). Le differenze tra<br />

sostanze proibite o limiti di concentrazione<br />

ammessi dalle Legislazioni<br />

dei vari Stati possono essere motivo<br />

di blocchi commerciali di alcuni alimenti<br />

tra i vari Stati;<br />

• affinamento delle tecniche di diagnostica;<br />

• globalizzazione dell’industria alimentare.<br />

Grazie ai progressi della ricerca scientifica<br />

sono a tutt’oggi note e identificabili<br />

molte fonti di inquinamento<br />

degli alimenti, che possono essere<br />

sia di origine naturale (per esempio<br />

microrganismi patogeni o tossine),<br />

sia dovute all’impiego di fitofarmaci<br />

in fase di coltivazione e allevamento,<br />

sia infine provocate in fase di processo<br />

industriale. Aumentano quindi sia le<br />

possibili fonti di contaminazione degli<br />

alimenti, sia le tecniche di controllo.<br />

A livello mondiale il business dei sistemi<br />

di diagnostica per industria alimentare<br />

è previsto crescere nei prossimi<br />

anni ad un tasso medio annuo del<br />

7,3%, non molto dissimile da quello<br />

registrato nell’ultimo decennio, per<br />

arrivare ad attestarsi a 11,55 miliardi<br />

di dollari nel 2021.<br />

I paesi a maggior tasso di sviluppo<br />

saranno ancora quelli “emergenti”,<br />

in particolare India e Cina (tabella 3),<br />

in considerazione di due fattori concomitanti:<br />

• crescita dell’industria alimentare in<br />

questi paesi superiore alla media<br />

mondiale;<br />

• minor penetrazione della sistemistica<br />

diagnostica nelle aziende alimentari<br />

di questi paesi rispetto alle aziende<br />

alimentari dei paesi industrializzati.<br />

Si prevede che il mercato a maggior<br />

tasso di crescita in assoluto sarà quello<br />

indiano. In India è particolarmente<br />

forte il sostegno da parte del Governo<br />

allo sviluppo dell’industria alimentare<br />

54<br />

www.interprogettied.com


nel suo complesso, compresi gli aspetti<br />

concernenti il food testing, attraverso<br />

finanziamenti e agevolazioni da parte<br />

del Ministero delle Industrie della lavorazione<br />

alimentare (MoFPI - Ministry<br />

of Food Processing Industry), e tramite<br />

la collaborazione con le multinazionali<br />

estere del settore. I piani di supporto<br />

sono rivolti soprattutto alle aziende<br />

più export oriented per agevolarne<br />

la penetrazione sui mercati internazionali.<br />

Nell’arco degli ultimi 17 anni<br />

l’industria indiana del food processing<br />

ha attratto circa 7-8 miliardi di dollari<br />

di investimenti esteri, e l’associazione<br />

nazionale delle industrie alimentari<br />

indiane stima investimenti esteri per<br />

circa 30-32 miliardi di dollari nell’arco<br />

dei prossimi 10 anni.<br />

Il budget governativo indiano per il<br />

biennio 2017-<strong>2018</strong> ha stanziato un<br />

fondo di 1,2 miliardi dollari per lo sviluppo<br />

dell’ industria lattiero-casearia.<br />

Di particolare importanza ai fini dello<br />

sviluppo della diagnostica alimentare<br />

nel paese è il fatto che la FSSAI (Food<br />

Safety and Standard Authority of<br />

India) ha pianificato un investimento<br />

di circa 73 milioni di dollari per rafforzare<br />

le infrastrutture per food testing<br />

in 59 laboratori già esistenti e per creare<br />

altri 62 laboratori mobili nel paelaboratorio<br />

Tabella 3 - Previsioni di sviluppo della domanda mondiale di sistemi<br />

di diagnostica per industria alimentare: 2017 - 2021 (1)<br />

Area geografica / paese Milioni $ IMA% (2)<br />

2017 2021<br />

Nord America 3.275 4.245 + 6,7<br />

Europa Occidentale 2.745 3.630 + 7,2<br />

Giappone 335 375 + 2,9<br />

Cina 1.055 1.620 + 11,3<br />

India 125 215 + 14,5<br />

Russia 90 105 + 3,9<br />

Brasile 85 95 +2,8<br />

Turchia 40 55 + 8,3<br />

Resto mondo 970 1.210 + 5,7<br />

Totale mondo 8.720 11.550 + 7,3<br />

(1)<br />

Tutti i dati sono a $ costante 2017<br />

(2)<br />

IMA% = Incremento medio annuo percentuale 2017 - 2021<br />

Fonte: consensus industrie alimentari - produttori e distributori di sistemi di diagnostica<br />

www.interprogettied.com<br />

se. Contemporaneamente il Ministero<br />

delle Industrie del Food Processing ha<br />

annunciato un piano per lo sviluppo<br />

delle risorse umane finalizzato soprattutto<br />

alla preparazione di personale<br />

tecnico qualificato. L’India resta pertanto,<br />

nell’area BRIC, il mercato allo<br />

stato attuale più promettente per i<br />

prossimi anni.<br />

In Cina, attualmente in uno stadio più<br />

arretrato rispetto all’India sotto l’aspetto<br />

“food safety”, le prospettive sono al<br />

momento più nebulose, anche se non<br />

mancano i presupposti per una crescita<br />

superiore alla media mondiale.<br />

In Brasile, con un rapporto vendite di<br />

sistemi di diagnostica/fatturato dell’industria<br />

del food processing pari a 0,7<br />

per 10 -3 , quindi non molto lontano<br />

da quello dell’India, le potenzialità di<br />

crescita per il mercato della diagnostica<br />

sono allo stato attuale fortemente<br />

limitate dal bassissimo tasso di crescita<br />

dell’industria alimentare stessa, in relazione<br />

al protrarsi della crisi economica<br />

che da alcuni anni attanaglia il paese.<br />

Altrettanto enigmatica allo stato attuale<br />

la situazione per quanto riguarda la<br />

Russia,anche se va segnalata una certa<br />

ripresa registrata tra il 2017 e l’inizio<br />

<strong>2018</strong>, che fa sperare con cauto ottimismo<br />

anche per il prossimo futuro.<br />

Al di fuori dell’area Bric discrete prospettive<br />

di crescita presenta il mercato<br />

turco, dove attualmente la penetrazione<br />

dei sistemi di diagnostica nell’industria<br />

alimentare è ancor più bassa<br />

che in India, Cina e Brasile: il problema<br />

maggiore dell’industria alimentare turca<br />

è quello dell’eccessiva frammentazione,<br />

che ne riduce notevolmente le<br />

disponibilità finanziarie da investire in<br />

ricerca & sviluppo e strumentazione di<br />

test dei prodotti.<br />

Un fenomeno a sé è quello della<br />

contraffazione dei prodotti alimentari.<br />

Con riferimento per esempio all’<br />

Italia, paese in posizione di indiscussa<br />

leadership nel contesto dell’industria<br />

alimentare mondiale, le stime del giro<br />

d’affari dell’Italian sounding sono di<br />

circa 90 miliardi/anno, in crescita del<br />

70% nell’arco degli ultimi dieci anni; su<br />

questo business totale gli Usa incidono<br />

per circa il 25%. Questo fenomeno in<br />

sostanza rappresenta un consumo di<br />

prodotti “made in Italy” in realtà soddisfatto<br />

da altri paesi (spesso non in regola<br />

con la normativa per quanto concerne<br />

gli standard di qualità e sicurezza del<br />

prodotto). Se l’Italia dovesse riprendersi<br />

questo business, significherebbe circa<br />

triplicare il valore attuale delle esportazioni,<br />

in altri termini aumentare di circa<br />

il 43% il fatturato totale attualmente<br />

realizzato dall’industria alimentare italiana;<br />

il che si tradurrebbe ovviamente<br />

in un aumento di test diagnostici da<br />

effettuare in Italia.<br />

Tra le varie tecniche di diagnostica,<br />

quelle che utilizzano bio-sensori sono<br />

probabilmente quelle destinate ad<br />

avere più successo in futuro, in considerazione<br />

delle loro elevate prestazioni<br />

abbinate a convenienza economica.<br />

Va segnalato che sono in corso studi<br />

sull’efficacia del DNA barcoding come<br />

strumento di tracciabilità alimentare.<br />

Il DNA barcoding è un sistema a base<br />

molecolare che permette di identificare<br />

specie molecolari, confrontando brevi<br />

marcatori genetici nel DNA campione<br />

con sequenze di riferimento. È particolarmente<br />

utile per il controllo qualità<br />

e per il rilevamento di frodi alimentari.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

55


packaging<br />

La sostenibilità è un<br />

valore fondamentale per<br />

Sealed Air, che propone<br />

tecnologie e materiali<br />

di confezionamento<br />

in grado di aumentare<br />

l’efficienza<br />

dei processi<br />

nell’industria<br />

alimentare e di<br />

ridurre il food waste.<br />

di Alessandro<br />

Bignami<br />

L’EVOLUZIONE SOSTENIBILE<br />

DEL CONFEZIONAMENTO<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

Il confezionamento alimentare continua a proporre temi<br />

innovativi, strettamente collegati alle esigenze della distribuzione<br />

moderna e agli attuali stili di consumo. Un punto<br />

di vista privilegiato sul settore si trova certamente a<br />

Passirana di Rho, in provincia di Milano, che ospita uno<br />

dei più importanti stabilimenti produttivi in Europa di<br />

Sealed Air, nonché il centro di ricerca europeo della società.<br />

Sealed Air Corporation è una realtà internazionale<br />

focalizzata sulle soluzioni di packaging che aiutano gli<br />

utilizzatori a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità di<br />

fronte alle grandi sfide sociali e ambientali. Per i sistemi<br />

dedicati all’industria alimentare il suo marchio più noto è<br />

Cryovac ® , a cui si è affiancato recentemente CogniPRO ® ,<br />

per i servizi di supporto e assistenza da remoto in ottica<br />

Industry 4.0.<br />

Nella sede di Passirana, abbiamo conversato con Luca<br />

Grassi, Country Sales Manager per l’Italia, e Roberta<br />

Ghezzi, Marketing Communications Manager per Italia,<br />

Sudest Europa, Medio Oriente e Africa.<br />

Luca Grassi, da tempo la sostenibilità è un valore centrale<br />

per Sealed Air. Qual è il vostro approccio specifico a questo<br />

tema?<br />

Si parla molto di sostenibilità. Non tutti però conoscono<br />

bene l’argomento, ancora meno sono coloro che sanno<br />

come rendere realmente più sostenibili i propri processi. È<br />

un tema complesso, anche per le contraddizioni che a volte<br />

attraversano il mercato: gli stessi consumatori che chiedono<br />

prodotti bio e dal basso carbon footprint talvolta si<br />

comportano in modo non del tutto rispettoso dell’ambiente.<br />

Per noi essere sostenibili significa anzitutto ridurre a<br />

monte gli sprechi di risorse e l’impatto ambientale dei processi<br />

produttivi e, a valle, contribuire a combattere il food<br />

waste. Lavoriamo da tempo su questi diversi fronti.<br />

56<br />

www.interprogettied.com


packaging<br />

In che modo?<br />

Per esempio riducendo grammatura<br />

e spessore dei materiali di confezionamento,<br />

senza intaccare o<br />

addirittura migliorando le loro prestazioni.<br />

Inoltre proprio qui, nella<br />

sede di Passirana di Rho, abbiamo<br />

installato una nuova linea di produzione<br />

automatizzata che minimizza<br />

lo spreco delle risorse: non solo<br />

quindi quello delle materie plastiche<br />

impiegate, ma anche dell’acqua e<br />

dell’energia che servono al funzionamento<br />

del processo, inseguendo<br />

un modello sempre più circolare.<br />

Infine contribuiamo a contrastare<br />

il food waste mettendo a punto<br />

tecnologie e materiali in grado di<br />

estendere la shelf life del prodotto e<br />

confrontandoci continuamente con<br />

le logiche della distribuzione moderna<br />

e con le esigenze del consumatore.<br />

La dispersione di cibo, con<br />

le sue implicazioni etiche, è davvero<br />

un tema inevitabile e urgente per<br />

chi vuole praticare la sostenibilità.<br />

È una partita lunga e difficile, che<br />

continueremo a giocare con grande<br />

impegno. Siamo contenti di aver già<br />

raggiunto e persino superato diversi<br />

obiettivi del nostro programma<br />

Sustainability 2020, ma certamente<br />

resta ancora molto da fare.<br />

Quali sono le vostre principali soluzioni<br />

per il packaging alimentare e<br />

quale si presta oggi a maggiori innovazioni?<br />

Sono due i sistemi di riferimento in<br />

cui operiamo: il confezionamento in<br />

atmosfera protettiva e quello sottovuoto.<br />

In entrambi è possibile<br />

innovare ancora<br />

molto. Nell’ambito<br />

dell’atmosfera protettiva,<br />

stiamo sviluppando<br />

materiali plastici sempre più<br />

leggeri e sottili. La leggerezza<br />

delle confezioni consente anche<br />

di contenere l’impatto ambientale<br />

dei trasporti e quindi di favorire la sostenibilità<br />

complessiva del processo,<br />

che va sempre calcolata globalmente,<br />

dall’approvvigionamento delle materie<br />

prime alla consegna del prodotto<br />

finito, oltre che all’interno della rete<br />

che ci collega a fornitori e clienti.<br />

Questa visione più ampia permette<br />

anche di superare la diffusa percezione<br />

della plastica come principale responsabile<br />

dell’inquinamento: non va<br />

dimenticato che una confezione termoretraibile<br />

sottovuoto ha una carbon<br />

footprint circa 52 volte inferiore<br />

rispetto, per esempio, al chilogrammo<br />

di formaggio stagionato che contiene,<br />

e di circa 300 volte più basso<br />

rispetto a un chilogrammo di carne.<br />

Per raggiungere certe prestazioni,<br />

sviluppiamo inoltre materiali multistrato,<br />

che consentono di scaldare e<br />

persino cuocere il prodotto all’interno<br />

della confezione. È necessario adeguarsi<br />

agli stili di consumo e ai modelli<br />

attuali della società, che per<br />

esempio vede l’aumento delle famiglie<br />

monocomponente.<br />

In quali settori alimentari sono maggiormente<br />

presenti le vostre soluzioni?<br />

I segmenti principali restano per noi<br />

quelli della carne, dei salumi, del<br />

pesce e del formaggio. Siamo fortemente<br />

presenti anche nell’industria<br />

dei piatti pronti e dei preparati. Da<br />

tempo cresciamo in modo considerevole<br />

nel segmento delle zuppe. La<br />

grande distribuzione punta molto<br />

sugli alimenti che si possono rinvenire<br />

e cuocere direttamente<br />

nella con-<br />

Luca Grassi,<br />

Country Sales<br />

Manager di<br />

Sealed Air per<br />

l’Italia, e Roberta<br />

Ghezzi, Marketing<br />

Communications<br />

Manager per Italia,<br />

Sudest Europa,<br />

Medio Oriente<br />

e Africa<br />

fezione, grazie anche al fatto che i<br />

consumatori hanno in larga parte<br />

superato il “tabù” del cibo cucinato<br />

nell’imballo di plastica. Una delle<br />

sfide più recenti riguarda infine i prodotti<br />

freschissimi, come frutta e verdura,<br />

che pongono problematiche e<br />

richiedono soluzioni molto differenti<br />

rispetto alle altre produzioni. Per il<br />

futuro, prevediamo un’affermazione<br />

crescente della nostra soluzione sottovuoto<br />

skin Cryovac Darfresh, una<br />

confezione che aderisce come una<br />

seconda pelle alla forma del prodotto,<br />

allunga la shelf life e mantiene<br />

il sapore. Il sistema skin presenta<br />

saldature ermetiche, evitando l’esposizione<br />

all’aria e a contaminanti<br />

esterni. Fattori che, insieme all’elevata<br />

resistenza alla perforazione,<br />

forniscono alti livelli di sicurezza alimentare,<br />

preservando ed esaltando<br />

la qualità dell’alimento.<br />

Il mercato italiano del food packaging<br />

evidenzia qualche peculiarità, rispetto<br />

al contesto internazionale?<br />

Per quanto riguarda Sealed<br />

Air, la peculiarità è rappresentata<br />

dalla grande<br />

importanza che ha<br />

assunto la sede<br />

di Passirana di<br />

Rho in Europa.<br />

Qui risiedono il<br />

centro di ricerca europeo<br />

e uno dei maggiori<br />

stabilimenti produttivi della società.<br />

Quanto al mercato nazionale dell’imballaggio<br />

alimentare, una delle sue<br />

tradizionali caratteristiche è l’attenzione<br />

all’estetica, al design, alla<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

57


packaging<br />

stampa dei colori sulla confezione.<br />

Inoltre alcuni prodotti tipici di alta<br />

qualità richiedono confezioni<br />

speciali e all’altezza della loro<br />

immagine: penso soprattutto<br />

ai formaggi, come Grana<br />

Padano e Parmigiano Reggiano.<br />

Non mancano alcune tendenze<br />

innovative, che riguardano anche<br />

prodotti estranei alla tipica gastronomia<br />

italiana, dalla carne sottovuoto,<br />

come hamburger e tartare,<br />

ai prodotti monoporzione.<br />

Roberta Ghezzi, state introducendo<br />

innovazioni anche riguardo l’automazione<br />

dei processi?<br />

Sì, in particolare abbiamo sviluppato<br />

sistemi di controllo da remoto per<br />

supportare il cliente nel monitoraggio<br />

dell’efficienza della linea, non<br />

solo in termini di produttività, ma<br />

anche di qualità delle confezioni in<br />

rapporto alle caratteristiche richieste.<br />

A tal proposito abbiamo sviluppato<br />

internamente dei sistemi di<br />

controllo avanzati, come COGNIPro<br />

Focus e COGNIPro Link.<br />

COGNIPro è il brand che identifica i<br />

servizi che chiamiamo “basati sulla<br />

conoscenza” e quindi relativi alla<br />

gestione dei dati, in linea con l’industria<br />

intelligente e 4.0. Oggi diamo<br />

la possibilità di controllare cosa stia<br />

accadendo sulla propria linea produttiva<br />

consultando una semplice<br />

app sullo smartphone. Nel mese di<br />

aprile, a Parigi, abbiamo dedicato<br />

proprio al tema della conoscenza<br />

digitale il nostro evento Packforum,<br />

che abbiamo intitolato “The Power<br />

of Knowledge”.<br />

I servizi CogniPRO consentono<br />

l’integrazione<br />

di tecnologie<br />

avanzate e analisi<br />

dei dati, aumentando<br />

l’efficienza<br />

e la sostenibilità<br />

dei processi.<br />

Cryovac OptiDure consente di ridurre<br />

i tassi di scarto e le rilavorazioni<br />

del 2%, velocizzando la produzione<br />

Una soluzione di packaging che ottimizza l’efficienza operativa<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

58<br />

L’innovazione nei materiali di confezionamento offre alle aziende<br />

alimentari nuove soluzioni per le sfide legate all’efficienza produttiva.<br />

La soluzione Cryovac ® OptiDure di Sealed Air, ad esempio, rappresenta<br />

una svolta significativa nell’efficienza operativa e nella capacità delle<br />

aziende di lavorazione di soddisfare la domanda.<br />

Si tratta di una soluzione di confezionamento ad alte prestazioni che<br />

migliora notevolmente la sicurezza alimentare, grazie a un’elevata<br />

resistenza alle sollecitazioni meccaniche, nonostante lo spessore ridotto.<br />

Le perdite dovute a perforazione sono ridotte del 3% rispetto allo standard<br />

di mercato e questo, unitamente a una tecnologia di saldatura<br />

a sovrapposizione, offre una maggiore integrità delle confezioni<br />

e previene la contaminazione.<br />

Queste soluzioni consentono alle aziende di lavorazione di ridurre i tassi<br />

di scarto e le rilavorazioni del 2%, velocizzando la produzione.<br />

Gli incrementi di efficienza operativa offerti da un solo prodotto<br />

di packaging possono estendersi all’intera catena di fornitura.<br />

La nitidezza e la trasparenza del sacco Cryovac OptiDure sono dovuti<br />

a una composizione strutturale brevettata, in grado di esaltare le<br />

caratteristiche degli alimenti, migliorando così l’esperienza di acquisto<br />

e di consumo dell’acquirente. Si tratta inoltre di una soluzione sostenibile,<br />

in quanto utilizza il 25% di materiale in meno rispetto ad altre soluzioni,<br />

offrendo al tempo stesso prestazioni imbattibili nella resistenza alle<br />

sollecitazioni. Si stima che Cryovac OptiDure consumi il 15-30%<br />

di energia in meno, riducendo significativamente l’impronta di carbonio<br />

e i costi di produzione per le aziende alimentari.<br />

Sussiste quindi una necessità ambientale, economica e sociale di innovare<br />

tramite il packaging: Cryovac OptiDure apporta i maggiori benefici<br />

estendendo la durata di conservazione, riducendo gli sprechi<br />

e conservando le risorse naturali degli alimenti in modo efficace<br />

ed efficiente attraverso la catena del valore.<br />

www.interprogettied.com


packaging<br />

INDICATORI DI POSIZIONE WIRELESS<br />

Posto di primo piano allo stand di Elesa alla<br />

recente fiera Ipack-Ima è stato riservato a<br />

una novità di prodotto: gli indicatori per il<br />

posizionamento rapido di organi di macchina<br />

con il nuovo sistema wireless (senza<br />

fili). Tra i componenti più richiesti da questo<br />

settore, gli indicatori sono impiegati per<br />

impostare e regolare con precisione diverse<br />

funzioni macchina, garantendo una lettura<br />

affidabile della posizione degli elementi<br />

azionati. L’unità di controllo UC-RF comunica<br />

mediante radiofrequenza con fino a 36<br />

indicatori di posizione elettronici DD52R-E-<br />

RF (brevetto Elesa). Il sistema è adatto ad<br />

applicazioni che richiedono frequenti cambi<br />

di formato, grazie anche alla semplice e rapida<br />

modalità di settaggio dei dati.<br />

Dotati di un ampio display a 6 cifre, che<br />

garantisce un’ottimale leggibilità anche a<br />

distanza e da diversi angoli, gli indicatori<br />

Elesa sono provvisti di una batteria di lunga<br />

durata (oltre 3 anni) e hanno un grado di<br />

protezione IP65 o IP67, che li rende ideali<br />

per applicazioni che richiedono frequenti<br />

lavaggi anche con getti d’acqua. La boccola<br />

è realizzata in acciaio Inox AISI 304 con<br />

foro ø 20 mm, per garantire la massima<br />

resistenza alla corrosione.<br />

In alcuni ambiti produttivi come il food o il<br />

farmaceutico, la resistenza alla corrosione<br />

è una parola d’ordine: proprio per questo<br />

Elesa propone anche una vasta gamma<br />

di elementi in diversi acciai inox speciali o<br />

interamente realizzati in tecnopolimero,<br />

materiale che aggiunge eccezionali doti di<br />

leggerezza, flessibilità, assorbimento degli<br />

urti, isolamento elettrico e amagneticità.<br />

La famiglia di prodotti Elesa continua così a<br />

crescere, per rispondere in modo puntuale<br />

alle esigenze dei diversi mercati a cui si rivolge.<br />

Un Supplemento Nuovi Prodotti, un volume<br />

di oltre 240 pagine, si aggiunge al Catalogo<br />

166 per un totale di 1.224 serie prodotti e<br />

45.500 articoli già pubblicati sul sito.<br />

La costante attenzione alle esigenze del<br />

cliente ha portato così alla creazione della<br />

gamma Elecolors, proposta per dare colore<br />

a una ricca selezione di componenti standard<br />

disponibili a stock, senza costi aggiuntivi.<br />

AMELIO CECCHINI<br />

PRESIDENTE DI COMIECO<br />

Nel corso dell’assemblea dei Consorziati, Comieco ha<br />

eletto i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione<br />

in carica per il prossimo triennio. Il CDA neo eletto<br />

ha ringraziato per l’attività svolta il presidente uscente<br />

Piero Attoma e il vicepresidente uscente Ignazio<br />

Capuano e ha nominato nuovo presidente Amelio<br />

Cecchini e nuovo vicepresidente Michele Bianchi.<br />

Amelio Cecchini è stato prima General Manager poi<br />

amministratore delegato degli stabilimenti italiani della<br />

SCA Packaging Italia, azienda per la quale è stato<br />

anche responsabile per il Sud Europa e presidente del<br />

Consiglio di amministrazione. È stato rappresentante<br />

dell’associazione di riferimento GIFCO, Gruppo Italiano<br />

Fabbricanti Cartone Ondulato, operante all’interno di<br />

Assografici, nonché suo rappresentante nel CdA della<br />

FEFCO (Federazione Europea di riferimento). Ha collaborato<br />

alla creazione di Bestack, Consorzio senza<br />

scopo di lucro per la promozione e il sostegno degli<br />

imballaggi in cartone ondulato, di cui è stato membro<br />

del consiglio direttivo. Oggi ricopre l’incarico di direttore<br />

generale e consigliere delegato della Antonio Sada<br />

& Figli Spa, presidente del GIFCO e rappresentante nel<br />

board della Federazione Europea FEFCO.<br />

www.interprogettied.com<br />

IL VETRO ANCORA PROTAGONISTA<br />

Il vetro contenitore a Glass Pack<br />

<strong>2018</strong> in Fiera Milano ha potuto<br />

festeggiare una seconda edizione<br />

in crescita. Al padiglione<br />

14 di Fiera Milano Rho un’area<br />

espositiva dedicata ha ospitato<br />

i protagonisti della produzione,<br />

personalizzazione, decorazione,<br />

etichettatura, chiusura e controllo<br />

qualità. E i suoi utilizzatori,<br />

le aziende alimentari e del<br />

beverage, hanno risposto con<br />

entusiasmo. Sono stati infatti<br />

oltre 800 i visitatori registrati<br />

qualificati agli stand e all’area<br />

Products on Display, dove era<br />

possibile apprezzare da vicino gli<br />

esempi più significativi di contenitori<br />

in vetro, neutri e decorati,<br />

dei maggiori fornitori. A questi<br />

visitatori che si sono recati appositamente<br />

in fiera c’è da aggiungere<br />

qualche altro centinaio<br />

di operatori che hanno inserito<br />

Glass Pack nel loro itinerario<br />

di visita generale nel mondo<br />

dell’imballaggio.<br />

Di alto livello l’agenda di conferenze,<br />

workshop (sul controllo<br />

di qualità) e incontri con i portatori<br />

di esperienze in campo<br />

applicativo, apprezzata da un<br />

pubblico selezionato e interessato<br />

all’approfondimento e alle<br />

tendenze del mondo dell’imballaggio<br />

in vetro, sempre più la<br />

scelta di packaging per prodotti<br />

che vogliono posizionarsi come<br />

premium.<br />

Nel corso della manifestazione<br />

è così giunta la conferma che<br />

la terza edizione si svolgerà nel<br />

2019 nell’ambito di Tuttofood,<br />

dal 7 al 9 maggio, la manifestazione<br />

leader in Italia nel<br />

mondo del cibo confezionato.<br />

Un’ambientazione che ancora<br />

di più si adatta al target interdisciplinare<br />

del vetro contenitore,<br />

che nell’ambito delle aziende alimentari<br />

interessa a molte figure,<br />

dallo sviluppatore di nuove ricette<br />

al tecnico di confezionamento,<br />

dal marketing al logistico.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

59


packaging<br />

Il consumo out of home<br />

e le innovazioni per<br />

la lotta allo spreco sono<br />

fra i fattori trainanti del<br />

packaging alimentare.<br />

I materiali più utilizzati<br />

dal settore sono le<br />

plastiche che, insieme a<br />

macchinari e componenti,<br />

si evolvono continuamente<br />

per garantire la qualità<br />

elevata richiesta anche<br />

dalle complesse normative.<br />

di Stefano<br />

Vinto<br />

MATERIALI, MACCHINE,<br />

COMPONENTI: L’INNOVAZIONE<br />

CHE TRAINA IL PACKAGING<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

PE e PP sono molto<br />

utilizzati nel food<br />

packaging perché<br />

rispondono bene alle<br />

rigide caratteristiche<br />

richieste per i<br />

materiali a contatto<br />

con gli alimenti<br />

Il packaging alimentare gode di buona salute, come confermano<br />

i dati Istituto Italiano Imballaggio: la produzione<br />

è in crescita con aumenti del 3,1% a peso e dell’1,9%<br />

a valore. In particolare gli imballi in plastica segnano un<br />

aumento del 5% a peso e del 3% a valore. A determinare<br />

il maggior successo di un materiale rispetto a un<br />

altro concorrono le complesse normative che regolano<br />

il settore: polietilene e polipropilene, ad esempio, che<br />

rispondono alle rigide caratteristiche richieste per i materiali<br />

che entrano a contatto con gli alimenti, sono fa i<br />

materiali più utilizzati. La crescita è trainata dalla rapida<br />

espansione del segmento out of home: l’imballaggio<br />

dei pasti consumati fuori casa cresce dell’1,2% all’anno.<br />

Oltre alle dinamiche quantitative, le norme del settore,<br />

in costante evoluzione, contribuiscono a garantire anche<br />

una crescita nella qualità delle soluzioni per l’imballaggio,<br />

chiamate a soddisfare esigenze sempre crescenti di<br />

riduzione degli sprechi (è questo che porta all’espansione<br />

delle monoporzioni) e di conseguenza di miglior<br />

conservazione degli alimenti.<br />

Anche in questo segmento le problematiche ambientali<br />

godono di crescente attenzione. L’obiettivo europeo è di<br />

arrivare a rendere riciclabili la totalità delle confezioni in<br />

60<br />

www.interprogettied.com


packaging<br />

plastica entro il 2030: un altro aspetto<br />

che spinge le aziende a ricercare<br />

nuovi materiali e lavorazioni per essere<br />

competitive e allo stesso tempo<br />

sostenibili.<br />

I MATERIALI<br />

Quali sono i materiali più utilizzati, e i<br />

macchinari che trovano più frequente<br />

impiego, nel settore del packaging<br />

alimentare in plastica?<br />

Come accennato in precedenza,<br />

le pellicole polimeriche utilizzate in<br />

ambito alimentare hanno lo scopo di<br />

costituire una barriera tra l’alimento<br />

e gli agenti esterni come lo sporco,<br />

i batteri e le sostanze nocive, siano<br />

esse sia in forma liquida sia gassosa.<br />

Il mercato delle materie plastiche per<br />

il packaging alimentare è dominato<br />

da due polimeri: il polietilene (PE) e il<br />

polipropilene (PP). Un recente studio<br />

sui trend di mercato relativi al 2017,<br />

pubblicato da Smithers Pira, authority<br />

mondiale del settore packaging, stima<br />

l’utilizzo annuo dei due materiali<br />

in 4,7 milioni di tonnellate per il PP e<br />

4,8 milioni per il PE.<br />

La figura 1 mostra un tipico diagramma<br />

tensione - deformazione per tali<br />

materiali.<br />

Tale caratteristica è alla base del crescente<br />

impiego di tali materiali nei<br />

processi di imbottigliamento e inscatolamento.<br />

Un’altra esigenza alla base dell’utilizzo<br />

del packaging flessibile è determinata<br />

dalla necessaria coesistenza dei<br />

requisiti di biodegradabilità, sostenibilità<br />

e riciclabilità.<br />

Il polipropilene è uno dei materiali<br />

impiegati nel packaging alimentare di<br />

maggior diffusione. È economico, in<br />

quanto è caratterizzato da una bassa<br />

densità. Sta inoltre efficacemente sostituendo<br />

materiali come il polietilene,<br />

il cloruro di polivinile, il poliestere e il<br />

cellophane (idrato di cellulosa). Risulta<br />

quindi interessante confrontare le caratteristiche<br />

meccaniche dei fogli in<br />

PP ad orientamento monoassiale con<br />

quelli a orientamento biassiale.<br />

I requisiti meccanici del packaging<br />

flessibile prevedono, per il polietilene,<br />

il ricorso a strutture multistrato, al<br />

fine di realizzare involucri in composito<br />

capaci di far fronte alle esigenze<br />

funzionali, protettive e di presentazione<br />

del prodotto.<br />

Le tipologie di PE maggiormente in<br />

uso nel settore del packaging flessibile<br />

alimentare sono PET, HDPE e LDPE.<br />

Figura 1<br />

Figura 2<br />

Figura 1 -<br />

Diagramma σ - ε<br />

tipico dei polimeri<br />

termoplastici per uso<br />

alimentare<br />

Figura 2 -<br />

Funzionamento di un<br />

riempitore a pistone<br />

Figura 3 - Funzionamento di un riempitore a diaframma<br />

LE MACCHINE<br />

Per le industrie alimentari moderne,<br />

il packaging rappresenta il fattore<br />

fondamentale che ne caratterizza sia<br />

le modalità di produzione che i tassi<br />

di produttività. Di seguito si passano<br />

in rassegna le principali tipologie di<br />

macchinario che compongono una<br />

tipica linea di packaging.<br />

Il riempitore costituisce, di solito,<br />

la macchina più importante all’interno<br />

di una linea di packaging alimentare.<br />

Questa macchina svolge<br />

due funzioni critiche: misura una<br />

determinata quantità di prodotto;<br />

posiziona la quantità di prodotto<br />

misurata nella confezione. I riempitori<br />

volumetrici possono essere del<br />

tipo a pistone, a diaframma, a flusso<br />

temporizzato e a coclea. I riempitori<br />

a pistone misurano e distribuiscono<br />

il prodotto tramite l’azione di un pistone<br />

singolo, come mostrato nella<br />

figura 2.<br />

I riempitori a diaframma sono molto<br />

simili a quelli a pistone. Il vantaggio<br />

nell’utilizzo di tali riempitori è dato<br />

dalla presenza di un diaframma che<br />

può essere distorto per consentire<br />

la misurazione di diverse quantità di<br />

prodotto, senza procedere alla sostituzione<br />

della camera di misurazione,<br />

come richiesto nei riempitori a pistone.<br />

Lo schema di un riempitore a diaframma<br />

è mostrato nella figura 3.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

61


packaging<br />

Figura 4 - Funzionamento di un riempitore<br />

a flusso temporizzato<br />

Figura 5 - Funzionamento di un riempitore<br />

a coclea<br />

ging flessibile prevede anche l’uso<br />

di sacchetti, borse e involucri.<br />

Le macchine destinate a questa<br />

tipologia di packaging vengono<br />

chiamate macchine FFS (Form - Fill<br />

- Seal, ovvero macchine formatrici,<br />

riempitrici e sigillatrici). Tali macchine<br />

possono essere di tre tipi:<br />

macchine FFS verticali (figura 10);<br />

macchine FFS orizzontali (figura<br />

11); macchine FFS termoformatrici<br />

(figura 12).<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

I riempitori a flusso temporizzato si<br />

basano sul principio per cui, se un<br />

prodotto liquido scorre in un tubo<br />

di dato diametro a velocità costante,<br />

la quantità di prodotto distribuito<br />

dipenderà dall’intervallo di tempo in<br />

cui il prodotto scorre. Lo schema di<br />

un riempitore a flusso temporizzato<br />

è mostrato nella figura 4.<br />

I riempitori a coclea sono ampiamente<br />

usati nei sistemi di riempimento<br />

volumetrico, di prodotti<br />

secchi o in pasta, che impiegano il<br />

packaging flessibile. Il prodotto viene<br />

raccolto temporaneamente in un<br />

recipiente a pareti inclinate munito<br />

di un’apertura sul fondo. La misurazione<br />

della quantità di prodotto<br />

viene eseguita in base ai numeri di<br />

giri della coclea. Lo schema di un<br />

riempitore a coclea viene mostrato<br />

nella figura 5.<br />

I riempitori a peso vengono impiegati<br />

in tutte quelle situazioni in cui il<br />

prodotto non presenta una densità<br />

uniforme. Possono essere del tipo a<br />

pesatura netta o a pesatura lorda.<br />

I relativi schemi sono rappresentati<br />

nelle figure 6 e 7.<br />

Il layout dei riempitori, all’interno<br />

di una linea di packaging flessibile,<br />

può essere sia allineato che rotante,<br />

come mostrato nelle figure 8 e 9.<br />

Anche in questi casi, la movimentazione<br />

dei contenitori realizzati con<br />

le materie plastiche citate all’inizio<br />

prevede i requisiti di smorzamento<br />

delle vibrazioni, di limitazione della<br />

coppia e di assenza di giochi con<br />

elevata rigidità torsionale. Il packa-<br />

Figura 6 - Funzionamento di un riempitore<br />

a pesatura netta<br />

Figura 8 - Layout riempitori allineato<br />

Figura 9 - Layout riempitori rotante<br />

Figura 7 - Funzionamento di un riempitore<br />

a pesatura lorda<br />

I COMPONENTI<br />

Un’attività complessa come la progettazione<br />

nell’ambito delle macchine<br />

per il packaging alimentare può<br />

trovare un valido supporto nei fornitori<br />

di componenti. È il caso di R+W,<br />

azienda affermata nella produzione<br />

di giunti e alberi di trasmissione, in<br />

grado di mettere la sua esperienza a<br />

disposizione del progettista.<br />

Figura 10 - Funzionamento<br />

di una macchina FFS verticale<br />

62<br />

www.interprogettied.com


packaging<br />

Figura 11 - Funzionamento di una macchina FFS orizzontale<br />

Figura 12 - Funzionamento di una<br />

macchina FFS termoformatrice<br />

Nel settore delle macchine per il<br />

packaging alimentare, R+W fornisce<br />

una gamma completa di soluzioni per<br />

tutte le esigenze di trasmissione e limitazione<br />

della coppia, quali: giunti<br />

a soffietto metallico della serie BK,<br />

giunti ad elastomero della serie EK,<br />

limitatori di coppia della serie SK e<br />

giunti con allunga della serie ZA - EZ.<br />

I giunti BK a soffietto metallico, precisi<br />

e senza gioco, sono apprezzati per<br />

il basso momento di inerzia, l’assenza<br />

di necessità di manutenzione, la durata<br />

praticamente infinita e soprattutto<br />

l’affidabilità.<br />

I giunti a elastomero della serie EK<br />

combinano elevata flessibilità e buona<br />

resistenza. Smorzano vibrazioni<br />

e impatti compensando i disallineamenti<br />

degli alberi.<br />

Molti elementi condizionano la progettazione<br />

dei giunti a elastomero:<br />

da fattori quali il carico, l’avviamento<br />

e la temperatura dipende la durata<br />

dell’inserto. L’elemento elastomerico<br />

è disponibile in diverse durezze shore,<br />

per trovare sempre un compromesso<br />

adatto fa le proprietà di smorzamento,<br />

la rigidità torsionale e la correzione<br />

dei disallineamenti per la maggior<br />

parte delle applicazioni.<br />

I limitatori di coppia SK, assolutamente<br />

privi di gioco, permettono di<br />

proteggere il sistema motore in caso<br />

di sovraccarico, scollegandolo dalla<br />

parte condotta nel giro di pochi<br />

millisecondi. Estremamente precisi,<br />

trasmettono la coppia con accuratezza<br />

e intervengono solo in caso di<br />

effettiva necessità. Inoltre consentono<br />

un riarmo semplice e rapido non<br />

appena viene rimossa la causa del<br />

sovraccarico.<br />

I giunti con allunga della serie ZA-<br />

EZ sono ideali per collegamenti con<br />

grandi distanze assiali, eventualità<br />

spesso presente nelle macchine da<br />

imballaggio. Sono facili da<br />

montare e smontare senza<br />

che occorra muovere o allineare<br />

gli elementi da collegare.<br />

R+W ha in assortimento<br />

giunti<br />

con allunghe fino<br />

a 6 metri, che<br />

non necessitano<br />

Giunti con allunga<br />

di supporto intermedio. Disponibili<br />

in versioni speciali per quanto riguarda<br />

materiali, tolleranze, dimensioni e<br />

prestazioni, i giunti con allunga R+W<br />

se ben dimensionati e montati correttamente<br />

non hanno alcuna necessità<br />

di manutenzione e una durata praticamente<br />

infinita.<br />

R+W Italia si propone sul mercato<br />

come partner ideale per la fornitura<br />

di giunti, alberi di trasmissione e limitatori<br />

di coppia standard e “speciali”,<br />

sviluppati su specifica richiesta<br />

del cliente con l’obiettivo<br />

di offrire il giunto<br />

corretto per ogni singola<br />

applicazione.<br />

Giunti R+W Serie BK<br />

www.interprogettied.com<br />

Giunti R+W Serie EK<br />

Giunti R+W Serie SK<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

63


www.interprogettied.com<br />

BIOCHIM_BEVANDE 2014-8_Layout 1 18/04/14 14:52 Pagina 1<br />

Via Puccini, 81<br />

20080 Casarile (MI)<br />

Tel. 02 90096205<br />

Fax 02 9052754<br />

www.biochim.it<br />

Bühler – l’eccellenza nel processo.<br />

Dalla movimentazione delle materie prime,<br />

dalla cuocitura e formatura fino all’estrusione,<br />

all’essiccazione ed alla ricopertura dei<br />

prodotti finiti. Grazie alla nostra conoscenza<br />

e alla nostra passione per la qualità,<br />

garantiamo uniformità di prodotto, efficienza<br />

nella produzione e sicurezza alimentare.<br />

www.buhlergroup.com/aquafeed<br />

Innovations for a better world.<br />

Filiale Milano: Via A.Grandi 19 - 20092 Cinisello Balsamo - Tel. 02.66016593- Fax 02.66016695<br />

Le copertine di TECNOLOGIE ALIMENTARI<br />

RIVISTA DELLE<br />

N.5 - GIUGNO/LUGLIO <strong>2018</strong><br />

Le startup<br />

dell’agroalimentare<br />

Sistemi<br />

di diagnostica<br />

L’evoluzione sostenibile<br />

del confezionamento<br />

studionoise.it<br />

POSTE ITALIANE SPA•SPED. IN ABB. POSTALE•70%•LO/MI•COSTO COPIA € 8,00<br />

ANNOIX N.5 GIUGNO/LUGLIO <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELLE<br />

SISTEMI PER PRODURRE<br />

Coloranti naturali<br />

Estratti vegetali Antiossidanti naturali<br />

BIOCHIM<br />

Soluzioni complete<br />

da un’unica fonte.<br />

Aquafeed<br />

Specialisti nelle<br />

Pulizie Agroalimentari<br />

Pulitori Ed Affini Spa: Via A.Grandi 2 - 25125 Brescia - Tel. 030.2686111 - Fax 030.2686192<br />

www.pulitori.it | info@pulitori.it<br />

SISTEMI PER PRODURRE<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com)<br />

COMITATO DI REDAZIONE: Franco Bray, Francesca Mostardini<br />

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Explorer, Giuseppe Tamburini, Stefano Vinto<br />

IMPAGINAZIONE: Studio Grafico Page - Vincenzo De Rosa, Laura Beretta (www.studiograficopage.it)<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 <strong>2018</strong><br />

64<br />

In questo numero abbiamo parlato di...<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />

2G 16<br />

ABS FOOD 23<br />

ALBASYSTEM 25, 42<br />

AROMATA GROUP 16, 21<br />

ASSICA 14<br />

ATLAS COPCO 38<br />

BAUMER 49<br />

BIOCHIM<br />

2A COP.<br />

BIRRA PERONI 38<br />

BUHLER<br />

3A COP.<br />

CENTRO AGRICOLTURA ALIMENTI AMBIENTE 30<br />

COMIECO 59<br />

E.ON 17<br />

EIOM 8<br />

ELESA 59<br />

FIORIO COLORI 31<br />

FORBO SIEGLING 1<br />

GETAC 34<br />

GLASS PACK 59<br />

GMFLUORCARBON 3<br />

GRISSIN BON 22<br />

HGI INDUSTRIES 35<br />

IMAGE S 7<br />

INNOVA MARKET INSIGHTS 10<br />

ISTITUTO VALORIZZAZIONE SALUMI ITALIANI 22<br />

LR INDUSTRIES 1A COP., 4<br />

MARCHESINI GROUP 21<br />

MICROSOFT 22<br />

NESTLÈ WAGNER 34<br />

NSK 40<br />

OSSERVATORIO FOOD SUSTAINABILITY 18<br />

POMPETRAVAINI 41<br />

PROBST & CLASS 38<br />

PULITORI & AFFINI<br />

4A COP.<br />

R. BIOPHARM 39<br />

R+W 60<br />

ROTA GUIDO 16<br />

SEALED AIR 56<br />

TÜV 32<br />

UCIMA 36<br />

VICTA FOOD 35<br />

YASKAWA 49<br />

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax 031 4128181<br />

www.interprogettied.com<br />

DIRETTORE COMMERCIALE: Marika Poltresi<br />

Tel. 031 4128181 - e-mail vendite@interprogettied.com<br />

AMMINISTRAZIONE: amministrazione@interprogettied.com<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com),<br />

Flavio Mariani (f.mariani@interprogettied.com)<br />

© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. É vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli,<br />

fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

TARIFFE ABBONAMENTI<br />

Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />

spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00<br />

Una copia € 8,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’editore<br />

ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive modificazioni e integrazioni.<br />

Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Registrazione Tribunale di Milano n. 30 in data 23/01/1987<br />

Direttore responsabile: Francesco Goi<br />

Finito di stampare il 23/07/<strong>2018</strong> presso Imprimart S.r.l.<br />

Piazza Martiri di Fossoli, 22 - 20832 Desio (MB)<br />

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio<br />

della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - via<br />

Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno (LC). Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità<br />

suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e<br />

spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003<br />

è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare e controllare i dati, nonché richiedere<br />

elenco completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.<br />

Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e dell’art. 2 comma 2<br />

del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Interprogetti<br />

Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rogeno (LC), Via Maggiolino 34 F,<br />

vengono conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri<br />

soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello<br />

svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.<br />

I soggetti che possono conoscere i predetti fati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla<br />

stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7 d. lgs. 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti,<br />

tra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai<br />

sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7,<br />

comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />

www.interprogettied.com


Bühler – l’eccellenza nel processo.<br />

Dalla movimentazione delle materie prime,<br />

dalla cuocitura e formatura fino all’estrusione,<br />

all’essiccazione ed alla ricopertura dei<br />

prodotti finiti. Grazie alla nostra conoscenza<br />

e alla nostra passione per la qualità,<br />

garantiamo uniformità di prodotto, efficienza<br />

nella produzione e sicurezza alimentare.<br />

www.buhlergroup.com/aquafeed<br />

Soluzioni complete<br />

da un’unica fonte.<br />

Aquafeed<br />

Innovations for a better world.


studionoise.it<br />

Specialisti nelle<br />

Pulizie Agroalimentari<br />

Pulitori Ed Affini Spa: Via A.Grandi 2 - 25125 Brescia - Tel. 030.2686111 - Fax 030.2686192<br />

Filiale Milano: Via A.Grandi 19 - 20092 Cinisello Balsamo - Tel. 02.66016593- Fax 02.66016695<br />

www.pulitori.it | info@pulitori.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!