La Subfornitura Maggio e Giugno 2018
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
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Bimestrale - anno IX - n°3 maggio/giugno <strong>2018</strong><br />
la ubfornitura<br />
Qualità<br />
Professionalità<br />
Organizzazione<br />
Affidabilità<br />
Pag. 10<br />
UCIMU<br />
<strong>La</strong> tecnologia italiana<br />
guarda oltremanica<br />
Pag. 22<br />
MICRONORA<br />
Per un’industria<br />
ad alta precisione<br />
Pag. 36<br />
R+W<br />
Giunti per<br />
ogni applicazione<br />
10/06/14 10/06/14 17:03 17:03
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SOMMARIO<br />
anno IX - n. 3 <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2018</strong><br />
04 10<br />
Aumentano le potenzialità per soddisfare<br />
commesse più impegnative<br />
Macchine utensili e robot: la tecnologia italiana<br />
guarda al mercato oltremanica<br />
22<br />
Microtecniche: per un’industria ad alta precisione<br />
26<br />
Aree delimitate per la protezione degli operatori<br />
30<br />
Bloccaggio sicuro dell’utensile<br />
36<br />
Giunti per ogni applicazione<br />
Storia di copertina<br />
• Aumentano le potenzialità per soddisfare<br />
commesse più impegnative (F. Goi)........................4<br />
Editoriale<br />
• Se la trasformazione digitale viaggia<br />
a due velocità (A. Bignami)..................................9<br />
Attualità<br />
• Macchine utensili e robot: la tecnologia italiana<br />
guarda al mercato oltremanica..........................10<br />
• Notizie attualità....................................................12<br />
• <strong>La</strong> tecnologia al servizio dell’uomo...................20<br />
Appuntamenti<br />
• Microtecniche: per un’industria ad alta<br />
precisione.............................................................22<br />
• Notizie appuntamenti..........................................24<br />
Sicurezza<br />
• Aree delimitate per la protezione<br />
degli operatori......................................................26<br />
• Bloccaggio sicuro dell’utensile..........................30<br />
• Notizie sicurezza..................................................32<br />
Macchine e utensili<br />
• Notizie macchine utensili....................................33<br />
• Notizie utensili......................................................34<br />
Componenti<br />
• Giunti per ogni applicazione................................36<br />
• Notizie componenti...............................................38<br />
• Motion control per la produzione<br />
ottimizzata di tubi..................................................40<br />
Saldatura<br />
• Notizie saldatura...................................................42<br />
Robotica<br />
• Notizie robotica....................................................44<br />
Software<br />
• Notizie software....................................................46<br />
Rubriche<br />
• Elenco inserzionisti..............................................48<br />
2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
STORIA DI COPERTINA<br />
LAVORAZIONI MECCANICHE<br />
Con un nuovo capannone<br />
Agazzi Giancarlo amplierà<br />
l’offerta produttiva di<br />
gruppi preassiemati e di<br />
macchinari completi oltre<br />
alle capacità produttive<br />
nel campo delle lavorazioni<br />
meccaniche. Facendo parte<br />
delle “liste preferenziali” di<br />
alcuni clienti internazionali,<br />
lo sviluppo della struttura<br />
risulta indispensabile<br />
per consolidare l’attività<br />
all’estero, da cui l’azienda<br />
ricava circa il 60%<br />
del fatturato.<br />
di Francesco Goi<br />
Aumentano le potenzialità<br />
per soddisfare commesse<br />
più impegnative<br />
Sede della Agazzi<br />
Giancarlo Srl<br />
a Fara Gera<br />
d’Adda (BG)<br />
Le previsioni espresse alcuni mesi<br />
fa, formulate sulla base dei risultati<br />
ottenuti nel corso degli ultimi anni,<br />
stanno trovando conferma: nel primo<br />
semestre del <strong>2018</strong> Agazzi Giancarlo<br />
ha ottenuto risultati in linea con quelli<br />
dell’anno precedente, confermando un<br />
significativo incremento produttivo.<br />
Il packaging alimentare, il medicale,<br />
l’energia e l’automazione rimangono i<br />
settori di riferimento per l’attività della<br />
società: molto positivi anche i riscontri<br />
ottenuti con la linea di prodotti a marchio<br />
Faber per la porzionatura del formaggio<br />
a pasta dura e per i sistemi di trasporto<br />
e dosaggio.<br />
“Stiamo soddisfacendo le attese, che<br />
prevedevano quanto meno di mantenere<br />
gli elevati livelli di fatturato raggiunti nel<br />
2017”, osserva Omar Agazzi, figlio del<br />
fondatore e membro del Consiglio di<br />
Amministrazione.<br />
“Abbiamo lavorato molto sui nuovi clienti,<br />
prospettando l’incremento della capacità<br />
produttiva di cui potremo disporre<br />
a seguito dell’importante investimento<br />
immobiliare per la realizzazione del<br />
nuovo capannone di 3400 m², dove<br />
verrà trasferita la divisione montaggi<br />
Agazzi e lo show room Faber. Il nuovo<br />
capannone è situato a 200 metri dalla<br />
nostra sede attuale, a metà strada tra<br />
Agazzi Giancarlo e Faber.<br />
Con la nuova struttura potremo ampliare<br />
l’offerta produttiva di gruppi preassiemati,<br />
di macchinari completi e la capacità<br />
produttiva sulle lavorazioni meccaniche.<br />
Nello stabilimento attuale, infatti, si libererà<br />
dello spazio dove verranno collocate<br />
nuove macchine utensili. L’investimento<br />
per il loro acquisto è previsto a partire da<br />
fine anno; attualmente stiamo lavorando<br />
su alcuni grossi contratti con committenti<br />
di primo piano che, se andranno in porto,<br />
Omar Agazzi, membro<br />
del Consiglio di Amministrazione<br />
di Agazzi Giancarlo Srl<br />
offriranno un quadro più definito sulle<br />
necessità di rafforzamento della struttura<br />
produttiva”.<br />
L’AMPLIAMENTO DELLA CAPACITÀ<br />
PRODUTTIVA<br />
“L’ampliamento della capacità produttiva”,<br />
continua Agazzi, “rappresenta<br />
4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 2017<br />
www.interprogettied.com
la condizione indispensabile per<br />
il consolidamento dell’attività.<br />
Attualmente otteniamo il 60%<br />
del fatturato all’estero, dove collaboriamo<br />
con società multinazionali<br />
che, attraverso un processo<br />
di selezione dei fornitori, tendono<br />
a creare liste di fornitori<br />
globali, da cui provengono<br />
le più restrittive “liste<br />
preferenziali”, aumentando<br />
il valore medio delle commesse<br />
e i privilegi di accesso<br />
alle relative gare di assegnazione.<br />
Da qui la necessità di raggiungere una<br />
capacità produttiva sufficiente per accedere<br />
a queste commesse e garantirne la<br />
realizzazione in caso di assegnazione.<br />
L’auspicato sviluppo dell’attività<br />
dovrebbe esprimersi soprattutto negli<br />
attuali core business delle lavorazioni<br />
meccaniche e della costruzione di<br />
attrezzature e macchine speciali.<br />
È prematuro soffermarsi su maggiori<br />
dettagli, ma la collaborazione<br />
con alcuni<br />
nuovi clienti ha raggiunto<br />
uno stadio avanzato e siamo<br />
fiduciosi sulla possibilità di chiudere<br />
rapidamente contratti di fornitura su<br />
base pluriennale.<br />
Stiamo vivendo un momento molto<br />
importante della nostra storia aziendale;<br />
per sostenerlo adeguatamente abbiamo<br />
bisogno del coinvolgimento di tutti gli<br />
stakeholder, a partire dai nostri collaboratori<br />
fino ai nostri fornitori”.<br />
LE RISORSE UMANE<br />
E IL SERVIZIO AI CLIENTI<br />
L’attività aziendale, nel corso degli ultimi<br />
anni si è sviluppata e diversificata,<br />
richiedendo un impegno superiore da<br />
parte di tutto lo staff. “<strong>La</strong> tipologia del<br />
nostro lavoro è orientata alla realizzazione<br />
del particolare meccanico o della<br />
macchina singola fino alla produzione in<br />
piccoli lotti”, aggiunge Agazzi. “Quindi,<br />
non c’è la possibilità di automatizzare il<br />
processo e, di pari passo agli investimenti<br />
nelle aree produttive e nei macchinari,<br />
ci sarà anche la necessità di assumere<br />
nuovo personale. Per questo ultimo<br />
aspetto siamo certamente facilitati dal<br />
Particolari<br />
meccanici<br />
di precisione<br />
posizionamento geografico che offre<br />
una forza lavoro qualificata, nonché<br />
dalla tradizione consolidata della meccanica<br />
nella regione Lombardia.<br />
<strong>La</strong> Agazzi Giancarlo, lavorando prettamente<br />
per conto terzi, ha acquisito<br />
specifiche competenze dai propri clienti<br />
in vari settori applicativi. Ai committenti<br />
trasferiamo invece la<br />
nostra esperienza produttiva<br />
e la competenza<br />
nell’industrializzazione<br />
dei prodotti:<br />
la possibilità<br />
di disporre di un partner,<br />
non solo di un fornitore, viene<br />
valutata molto positivamente dai<br />
nostri interlocutori.<br />
Voglio sottolineare che non ci rivolgiamo<br />
solo a grandi committenti; anche i<br />
clienti più piccoli, potendo contare sulla<br />
nostra esperienza consolidata e su un<br />
modus operandi rivolto alla garanzia del<br />
prodotto, al servizio e alla qualità, possono<br />
trarre giovamento e disporre delle<br />
soluzioni più adatte alle loro necessità”.<br />
GLI INVESTIMENTI<br />
NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE<br />
Gli investimenti nel miglioramento<br />
dell’organizzazione aziendale hanno<br />
avuto un ruolo importante per la crescita<br />
aziendale di questi anni. “Ci sono<br />
ancora diverse cose da fare”, osserva<br />
Agazzi; molte altre sono state fatte o<br />
sono da completare.<br />
Oggi i clienti, e soprattutto le multinazionali,<br />
sono molto esigenti e chiedono,<br />
oltre al rispetto dei requisiti tecnici e<br />
contrattuali, anche il rispetto di requisiti<br />
impliciti, cogenti e vigenti dei prodotti<br />
da noi forniti: il rispetto delle loro<br />
necessità richiede attenzione, informazione,<br />
organizzazione e comunicazione.<br />
Il procedere nella direzione di Industria<br />
4.0 rappresenta un aiuto indispensabile<br />
nella gestione dei dati di commessa.<br />
Nell’ambito di Industria 4.0, tuttora<br />
stiamo lavorando al monitoraggio della<br />
produzione con un sistema di tablet,<br />
collocati a bordo macchina e affidati<br />
agli operatori; stiamo operando anche<br />
su molti altri fronti ispirati alla lean<br />
production e sviluppando altri approcci<br />
che servono a migliorare l’organizzazione<br />
mentale ed aziendale. <strong>La</strong> vocazione<br />
al problem solving rappresenta un’altra<br />
condizione di base per qualsiasi attività.<br />
Crediamo infatti che una completa<br />
informatizzazione dell’azienda non sia<br />
sufficiente in assenza della mentalità<br />
adatta ad utilizzarla nel modo corretto,<br />
sfruttandone completamente la potenzialità.<br />
Cerchiamo di lavorare molto su questo<br />
approccio di mentalità, benché non sia<br />
sempre facile.<br />
Un altro fattore determinante per affermarsi<br />
è la capacità di trasmettere un<br />
efficace esempio comportamentale. Il<br />
rispetto delle persone e del lavoro sono,<br />
e devono essere, alla base del nostro<br />
agire quotidiano.<br />
I MOTIVI DI UNA SODDISFAZIONE<br />
“Penso di interpretare il pensiero di mio<br />
padre, fondatore dell’azienda, ritenendo<br />
che una sua grande soddisfazione<br />
sia quella di vedere i propri tre figli<br />
impegnati nelle attività di famiglia, con<br />
www.interprogettied.com n.3 2017 - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5
STORIA DI COPERTINA<br />
Linea porzionatura formaggio a peso fisso<br />
buone soluzioni di continuità e di risultati<br />
operativi.<br />
Ritengo, inoltre, sia orgoglioso di essere<br />
riconosciuto, a livello nazionale ed<br />
internazionale, come partner strategico<br />
e non come un semplice fornitore, e che<br />
gli venga riconosciuta una autorevolezza<br />
come persona, come dirigente d’azienda<br />
e come meccanico, costruita nel corso<br />
dei tanti anni di lavoro.<br />
Infine, è certamente fiero di aver creato<br />
la Faber, gestita da mio fratello Flavio,<br />
con un catalogo di prodotti a marchio<br />
proprio: anche questo è stato un traguardo<br />
fondamentale. <strong>La</strong> capacità di<br />
bilanciare l’attività per conto terzi con<br />
Dipartimento<br />
taglio <strong>La</strong>ser e sede<br />
della Faber srl<br />
una produzione propria rappresenta<br />
il metodo meno rischioso per portare<br />
avanti un’attività. Con le due strutture,<br />
infatti, è possibile gestire più agevolmente<br />
gli eventuali cali della vendita<br />
da prodotto proprio o degli ordini di<br />
clienti terzi.<br />
Agazzi Giancarlo e Faber, facendo parte<br />
della stessa famiglia, collaborano con<br />
il privilegio di condividere pienamente<br />
gli obiettivi: i problemi da risolvere, o<br />
la possibilità di cogliere opportunità,<br />
determinano una collaborazione seria,<br />
concreta e più efficace di quella che<br />
sarebbe possibile chiedendo “favori” a<br />
un’organizzazione esterna”.<br />
APERTI ALLE COLLABORAZIONI<br />
“I vantaggi dell’azienda di famiglia teoricamente<br />
non contrastano con la possibilità<br />
di collaborare con altre strutture”,<br />
conclude Agazzi. “Purtroppo, nel nostro<br />
settore, le poche esperienze in cui ci<br />
siamo impegnati non hanno funzionato.<br />
Anni fa, i distretti industriali non sono<br />
mai decollati proprio per un insufficiente<br />
spirito di collaborazione; rimangono<br />
alcune iniziative a livello di associazione<br />
di categoria, ma riguardano ambiti abbastanza<br />
ristretti.<br />
Le collaborazioni potenzialmente interessanti<br />
sono quelle che potrebbero rafforzare<br />
ulteriormente il nostro gruppo e<br />
proporre al mercato internazionale una<br />
struttura ancora più grande e completa,<br />
con un’organizzazione sempre più<br />
articolata.<br />
Credo che le sfide future saranno vinte<br />
da aziende sempre più strutturate: in<br />
Italia sono presenti una serie di eccellenze,<br />
ma che per mentalità prettamente<br />
artigianale e dimensioni aziendali ridotte<br />
sono insufficientemente aperte alla globalizzazione.<br />
Per quanto mi riguarda, se mi sarà data<br />
la possibilità, non escludo di potermi<br />
rendere disponibile in futuro a svolgere<br />
un ruolo più attivo per l’associazionismo<br />
industriale, compatibilmente alla possibilità<br />
di delegare alcune delle funzioni che<br />
svolgo attualmente in azienda”.<br />
6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 2017<br />
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EDITORIALE<br />
di Alessandro Bignami<br />
SE LA TRASFORMAZIONE DIGITALE<br />
VIAGGIA A DUE VELOCITÀ<br />
Accennata finora da dichiarazioni d’intenti e dall’iter in corso<br />
per l’approvazione del “Decreto Dignità”, la politica<br />
economica ed industriale del nuovo governo verrà<br />
effettivamente alla luce con la legge di bilancio 2019. Nell’attesa<br />
può essere utile riflettere sugli effetti di alcuni provvedimenti<br />
contenuti nella legge di bilancio <strong>2018</strong>, come il piano di<br />
ammortamenti “Impresa 4.0”, firmato dall’ex ministro allo<br />
Sviluppo economico Carlo Calenda. Una riflessione che Ucimu -<br />
Sistemi Per Produrre ha condotto intervistando un campione<br />
di 200 aziende metalmeccaniche. Diversi gli aspetti interessanti<br />
emersi dall’indagine. Si evince per esempio che a fare ricorso a<br />
iperammortamento e superammortamento sono state soprattutto<br />
aziende medio-grandi, principalmente del Centro e Nord Italia.<br />
Si può considerare positivamente, invece, la propensione, da parte<br />
di chi ha usufruito dell’iperammortamento ad abbinare all’acquisto<br />
di tecnologie digitali quello di tecnologie più tradizionali inserite<br />
nel superammortamento. Uno degli obiettivi del decreto era infatti<br />
puntare sull’adozione delle tecnologie digitali come stimolo ad<br />
ulteriori ammodernamenti della fabbrica. Del 46,5% delle aziende<br />
intervistate che hanno usufruito degli incentivi, infatti, solo il 5%<br />
ha investito esclusivamente in tecnologie digitali. Colpiscono<br />
in modo positivo anche le ragioni che hanno spinto le aziende<br />
a investire, quasi sempre segnali di una chiara visione sia del<br />
complesso scenario competitivo attuale sia dei propri progetti<br />
futuri: tenendo conto che c’era la possibilità di dare più risposte,<br />
quasi il 48% ha dichiarato di voler aumentare la capacità<br />
produttiva, il 30% di migliorare i prodotti, il 20% di contrastare<br />
l’obsolescenza tecnologica dei macchinari, il 13% di rispondere<br />
alla crescita della competizione globale. Il 32% ha invece<br />
indicato la motivazione dell’acquisto nella sostituzione<br />
di macchinari non più funzionanti. Solo il 2% ha affermato<br />
di essere stato mosso da mere ragioni di incentivo fiscale.<br />
Preoccupa però che oltre la metà (il 53,5%) del campione<br />
dichiara di non aver usufruito di Impresa 4.0, una quota formata<br />
da un 38% che non ha neppure intenzione di investire<br />
prossimamente nel digitale. Dati che evidenziano come la quarta<br />
rivoluzione industriale rischi di creare nel manifatturiero italiano<br />
una frattura fra le aziende innovative che stanno al passo<br />
della digitalizzazione e le molte altre quasi del tutto estranee<br />
a questa trasformazione e destinate a restare al palo, fino<br />
probabilmente ad uscire dal mercato. <strong>La</strong> diffusione fra le aziende<br />
della consapevolezza che devono rinnovarsi sarà fondamentale<br />
per contribuire a mitigare questo gap e a scongiurare la perdita<br />
di posti di lavoro.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 9
ATTUALITÀ<br />
EVENTI<br />
Grazie a un evento<br />
organizzato da Ucimu,<br />
l’industria italiana della<br />
macchina utensile presenta<br />
a Londra le sue eccellenze<br />
manifatturiere, in grado<br />
di contribuire al processo<br />
di re-industrializzazione<br />
che sta vivendo il Regno<br />
Unito, anche in funzione<br />
del dopo Brexit.<br />
Macchine utensili e robot:<br />
la tecnologia italiana guarda<br />
al mercato oltremanica<br />
E<br />
rano circa 200 gli ospiti, tra costruttori<br />
e utilizzatori di macchine<br />
utensili e robot, che si sono dati<br />
appuntamento all’Imperial College di<br />
Londra per il “Manufacturing Technologies<br />
& Robotics: the future is now” organizzato<br />
da Ucimu - Sistemi per Produrre,<br />
l’associazione dei costruttori italiani di<br />
macchine utensili, robot e automazione,<br />
Ministero dello Sviluppo Economico e<br />
ICE-Agenzia.<br />
Forte del posizionamento nelle graduatorie<br />
mondiali di settore, ove occupa<br />
saldamente la quarta posizione tra i<br />
costruttori e la terza tra gli esportatori,<br />
l’industria italiana della macchina utensile<br />
ha scelto Londra come meta per presentare<br />
le sue eccellenze manifatturiere,<br />
in risposta alle esigenze del mercato del<br />
Regno Unito oggi impegnato in un processo<br />
di re-industrializzazione divenuto<br />
ancor più imprescindibile dopo Brexit.<br />
Con 32.000 addetti, 400 imprese e un<br />
fatturato che, nel 2017, si è attestato<br />
a oltre 8 miliardi di euro, l’industria<br />
italiana di settore destina circa il 60%<br />
della produzione ai mercati esteri che da<br />
sempre ne apprezzano l’offerta per l’alto<br />
contenuto tecnologico, la forte personalizzazione<br />
e l’assistenza garantita anche<br />
post vendita.<br />
Alle caratteristiche tradizionali, anche<br />
grazie alle importanti misure introdotte<br />
dal governo italiano in materia<br />
Il South<br />
Kensington<br />
Campus<br />
dell’Imperial<br />
College London,<br />
che ha ospitato<br />
l’evento<br />
“Manufacturing<br />
Technologies<br />
& Robotics: the<br />
future is now”<br />
di Industria 4.0, i costruttori italiani<br />
oggi aggiungono un’ampia dimensione<br />
digitale, che si traduce, in concreto, in<br />
maggiore automatizzazione e interconnessione<br />
delle macchine e dei processi<br />
elementi, questi, di sicuro interesse<br />
per gli utilizzatori e i partner britannici<br />
intenzionati a dotare i propri stabilimenti<br />
produttivi di tecnologie di ultima<br />
generazione.<br />
“Con questo forum” – ha affermato<br />
Massimo Carboniero, presidente Ucimu-Sistemi<br />
per Produrre – “insieme<br />
a Ministero dello Sviluppo Economico<br />
e ICE-Agenzia, abbiamo voluto creare<br />
un momento di confronto tra due<br />
paesi, Italia e Gran Bretagna, entrambi<br />
attraversati da una profonda e positiva<br />
trasformazione dei rispettivi sistemi<br />
industriali”.<br />
“Il Regno Unito è impegnato in un<br />
importante programma di re-industrializzazione;<br />
l’Italia è invece nel bel mezzo<br />
della trasformazione digitale del proprio<br />
manifatturiero che, anche grazie ai provvedimenti<br />
di super e iperammortamento,<br />
ha reso ancora più competitiva la produzione<br />
italiana di settore dotata oggi<br />
di tecnologie 4.0”.<br />
Su queste basi Ucimu-Sistemi per Produrre<br />
ed ICE-Agenzia, attraverso l’ufficio<br />
di Londra, hanno costruito il Forum che<br />
ha visto la partecipazione di istituzioni,<br />
rappresentanti del mondo dell’industria<br />
e del mondo accademico dei due paesi.<br />
Accanto a Raffaele Trombetta, Ambasciatore<br />
d’Italia a Londra, sono intervenuti,<br />
in apertura lavori: Massimo<br />
Carboniero, presidente Ucimu-Sistemi<br />
per Produrre, Roberto Luongo, direttore<br />
dell’Ufficio ICE di Londra, e Mike Berry,<br />
Board Member di MTA.<br />
Interessante è stato poi il confronto<br />
tra Keith Hodgkinson, Deputy Director<br />
Manufacturing, Defence and Marine<br />
at the Department of Business, Ener-<br />
10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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ll Forum è stato un momento di confronto<br />
fra Italia e Gran Bretagna<br />
gy and Industrial Strategy, e Stefano<br />
Firpo, Direttore Generale per la politica<br />
industriale, la competitività e le piccole<br />
e medie imprese del Ministero dello<br />
Sviluppo Economico Italiano, in collegamento<br />
da Roma.<br />
Valore aggiunto dell’iniziativa è stata<br />
la presenza della numerosa delegazione<br />
di imprese italiane: Pietro Carnaghi<br />
(Villa Cortese, MI), Mandelli Sistemi (PC),<br />
Balance Systems (Pessano Con Bornago,<br />
MI), Omera (Chiuppano, VI), Marposs<br />
(Bentivoglio, BO), Comau (Grugliasco,<br />
L’intervento<br />
del presidente<br />
di Ucimu - Sistemi<br />
per Produrre<br />
Massimo<br />
Carboniero<br />
TO), Sisma (Piovene Rocchette, VI), Ghiringhelli<br />
(Luino, VA), MCM (Vigolzone,<br />
PC) e Prima Industrie (Collegno, TO) che,<br />
con la loro testimonianza, hanno contribuito<br />
a meglio presentare la produzione<br />
italiana di comparto.<br />
Prima della visita ai laboratori dell’Imperial<br />
College, la scena è stata dedicata<br />
a università e centri di ricerca, in rappresentanza<br />
delle eccellenze dei sistemi<br />
italiano (Politecnico di Milano, Università<br />
Federico II di Napoli, Istituto Italiano di<br />
Tecnologia di Genova, Scuola Superiore<br />
S. Anna di Pisa, Politecnico di Torino) e<br />
britannico.<br />
“Quella di oggi è una grande opportunità<br />
per presentare le migliori tecnologie<br />
italiane al sofisticato mercato britannico”,<br />
ha concluso Roberto Luongo, direttore<br />
dell’Ufficio ICE di Londra. L’attenzione<br />
che Ucimu-Sistemi per Produrre ha<br />
posto nel collaborare a questa iniziativa<br />
è conferma della validità del progetto<br />
che, siamo certi, potrà essere attivatore<br />
di interessanti relazioni e confronti tra<br />
gli attori dei due sistemi paese”.<br />
Un altro mercato strategico: la Russia<br />
Oltre una sessantina di imprese italiane<br />
hanno partecipato lo scorso maggio<br />
a Metalloobrabotka, la più importante<br />
manifestazione fieristica dedicata<br />
all’industria della macchine utensili<br />
che si tiene in Russia.<br />
Organizzate in modo autonomo o come<br />
partecipanti della collettiva italiana<br />
curata da Ucimu-Sistemi per Produrre in<br />
collaborazione con ICE-Agenzia, le aziende<br />
italiane presenti in fiera rappresentavano<br />
l’intero spettro della produzione<br />
di made in Italy di settore.<br />
A guidare la delegazione di imprese<br />
è stato il presidente dell’associazione<br />
dei costruttori italiani di macchine<br />
utensili, robot e automazione, Massimo<br />
Carboniero che, il primo giorno della<br />
missione, ha incontrato, in occasione di<br />
un giro tra gli stand italiani allestiti in fiera,<br />
Denis Manturov, ministro dello Sviluppo<br />
Economico e del Commercio Russo.<br />
D’altra parte la Russia rappresenta<br />
un mercato importante per i costruttori<br />
italiani di macchine utensili che, nel 2017,<br />
hanno visto crescere nuovamente le<br />
esportazioni dopo un periodo di calo.<br />
Con un incremento del 17%, le vendite<br />
di made in Italy di settore nel paese hanno<br />
raggiunto quota 90 milioni di euro, facendo<br />
della Russia l’ottavo mercato di sbocco<br />
dell’offerta italiana; nel 2016 era<br />
in decima posizione.<br />
“Anche in virtù delle importanti misure<br />
introdotte dal governo italiano in materia<br />
di Industria 4.0, l’offerta di made in Italy<br />
settoriale si presenta oggi ancora più<br />
competitiva per gli utilizzatori di tutto<br />
il mondo”, ha commentato Massimo<br />
Carboniero. “A flessibilità, elevati standard<br />
tecnologici e forte customizzazione<br />
abbiamo aggiunto la dimensione di<br />
interconnessione che assicura ai nostri<br />
clienti produzione e processi più efficienti,<br />
performanti e ecosostenibili”.<br />
Nel corso della missione il presidente di<br />
Ucimu-Sistemi per Produrre è intervenuto<br />
ai lavori de “L’International Forum: Digital<br />
Engineering production”, organizzato<br />
dall’Università di Stankin di Mosca con<br />
cui, da alcuni anni, l’associazione ha un<br />
rapporto privilegiato, costruito intorno al<br />
progetto del Centro Tecnologico italo-russo<br />
ospitato proprio dall’istituto universitario<br />
e sviluppato insieme a Ministero Sviluppo<br />
Economico e ICE-Agenzia.<br />
Inaugurato a fine 2012 e dotato di<br />
macchine e tecnologie italiane, il Centro<br />
Tecnologico italo-russo dell’Università<br />
di Stankin ha già formato centinaia<br />
di studenti della facoltà di ingegneria oltre<br />
ad altrettanti tecnici impegnati in corsi<br />
di formazione e aggiornamento.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11
ATTUALITÀ<br />
L’INDAGINE DI ASSOLOMBARDA<br />
In Lombardia il manifatturiero dà segnali positivi<br />
Il 2017 è stato un anno di crescita importante per l’economia lombarda.<br />
Dalla’indagine semestrale di Assolombarda, su circa 300<br />
imprese del manifatturiero e del terziario innovativo emerge che nel<br />
complesso del 2017 ben il 59% delle aziende di Milano, Lodi, Monza<br />
e Brianza ha chiuso l’anno con un fatturato in crescita rispetto al<br />
2016, la quota più elevata dal 2008; in parallelo, la percentuale di<br />
imprese che registra una riduzione si attesta al 18%, la quota più<br />
bassa dal pre-crisi. Le imprese manifatturiere ottengono le performance<br />
migliori (il 61% di esse ha un fatturato 2017 in aumento).<br />
Per quanto riguarda le previsioni per il <strong>2018</strong>, la metà delle imprese<br />
intervistate si attende vendite in crescita sul 2017, a fronte del 10%<br />
che segnala una diminuzione. Rispetto alla rilevazione di ottobre 2017<br />
– quando il 25% delle imprese intervistate non si era pronunciata<br />
riguardo alle proprie attese di fatturato per il <strong>2018</strong> – questi risultati<br />
evidenziano come l’incertezza percepita allora si sia riassorbita,<br />
portando la quota di imprese che si attendono ricavi in aumento da<br />
appena il 37% (rilevato ad ottobre 2017) al 50% (rilevato ad aprile<br />
<strong>2018</strong>). In particolare, leggermente più ottimiste per il <strong>2018</strong> sono le<br />
imprese del terziario innovativo (il 52% si attende vendite in crescita).<br />
Il <strong>2018</strong> si apre con un’intonazione ancora positiva sul territorio lombardo.<br />
Infatti, la produzione manifatturiera in Lombardia cresce tra<br />
gennaio e marzo del +1,1% rispetto al quarto trimestre 2017 (quando<br />
l’accelerazione è stata pari al +1,9%) e del +3,6% su base annua.<br />
Ricordiamo che nel complesso del 2017 la crescita lombarda è stata<br />
del +3,7%, quasi tre volte quella del 2016 (+1,3%).<br />
Alla luce di questa ottima performance, il gap rispetto al pre crisi<br />
si riduce al -2,0% (rispetto alla media italiana che è ancora sotto<br />
del -18% al quarto trimestre 2017). A livello di classi dimensionali di<br />
impresa, le grandi<br />
allungano il passo<br />
rispetto al picco<br />
pre crisi (+9,3%), le<br />
medie quasi chiudono<br />
il gap (-1,0%),<br />
mentre le piccole<br />
si confermano<br />
sotto del -12,3%.<br />
Le indagini sulla<br />
FATTURATO DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE<br />
E DEL TERZIARIO INNOVATIVO<br />
PRODUZIONE MANIFATTURIERA IN LOMBARDIA<br />
(VARIAZIONE % SUL TRIMESTRE PRECEDENTE)<br />
fiducia delle imprese manifatturiere e del terziario innovativo<br />
del nostro territorio indicano un proseguimento di questa fase<br />
espansiva, con prospettive di domanda in aumento anche nei<br />
prossimi mesi.<br />
Nel dettaglio, il clima di fiducia del manifatturiero a Milano, Lodi,<br />
Monza e Brianza flette a marzo per il terzo mese consecutivo, pur<br />
rimanendo su alti livelli storici. Le attese di produzione a breve<br />
termine si ridimensionano (dopo circa un anno di consistente<br />
espansione) e rimane forte l’accumulo di prodotti finiti nei magazzini.<br />
Tuttavia gli ordini tornano a crescere, con la componente<br />
estera in deciso incremento.<br />
I DATI DI ANIMA<br />
Apparecchiature per acque industriali:<br />
bene export e produzione<br />
L’associazione Aqua Italia festeggia quest’anno i suoi primi quarant’anni<br />
di vita. “Dalla sua fondazione Aqua Italia ha contribuito a produrre i più<br />
importanti standard tecnici di prodotto e a scrivere leggi per il settore,<br />
IMPIANTI, APPARECCHIATURE E PRODOTTI PER ACQUE PRIMARIE INDUSTRIALI<br />
Variabili Consuntivo 2016 Preconsuntivo 2017 Previsioni <strong>2018</strong> 17/16(%) 18/17(%)<br />
Produzione mln euro 62,80 65,00 66,20 3,5 1,8<br />
Esportazioni mln euro 34,00 34,20 34,80 0,6 1,8<br />
Export/Produzione % 54 53 53 - -<br />
Occupazione unità 460 460 460 0,0 0,0<br />
Investimenti mln euro 11,60 12,20 12,40 5,2 1,6<br />
Utilizzo impianti % 80 80 80 - -<br />
Prezzi % +1 +1 +1 - -<br />
Elaborazione Ufficio Studi Anima<br />
tenendo sempre conto dell’evoluzione delle tecnologie e del mercato”,<br />
dichiara <strong>La</strong>uro Prati, presidente di Aqua Italia.<br />
Secondo l’Ufficio studi Anima per il settore delle apparecchiature di<br />
trattamento acqua ad uso industriale, i dati vedono nel 2017 una crescita<br />
(+3,5%) per la produzione così come per le esportazioni, anche se in<br />
misura più contenuta (+0,6%). Per il <strong>2018</strong> si prevede un aumento sia del<br />
valore della produzione (+1,8%) che delle esportazioni (+1,8%). Va detto,<br />
inoltre, che la crescita è per lo più dovuta a un aumento dei prezzi, causato<br />
principalmente dall’aumento del costo<br />
delle materie prime e dal deprezzamento<br />
del dollaro, più che a una reale crescita<br />
della domanda. Il comparto industriale<br />
interno soffre ancora le difficoltà degli<br />
ultimi anni, che hanno portato alcune<br />
aziende a delocalizzare la produzione,<br />
se non addirittura a chiuderla o almeno<br />
ridurla. Segnali positivi dagli investimenti<br />
nel 2017 (+5,2%) e anche nel <strong>2018</strong> (+1,6%).<br />
12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
ACQUISITA THOMSON AEROSPACE & DEFENCE<br />
UmbraGroup si espande nel settore aerospaziale<br />
Attraverso l’acquisizione di Thomson Aerospace & Defence, nome<br />
leggendario nel settore aerospace americano e mondiale, l’azienda<br />
che ha inventato le viti a sfera aeronautiche, UmbraGroup vola oltre i<br />
200 milioni di euro di fatturato. “Questo passo importante per la nostra<br />
crescita, condiviso con il presidente della Società Antonello Marcucci<br />
e con la mia prima linea” – afferma Antonio Baldaccini, Ceo & President<br />
di UmbraGroup – “avviene in un momento di forte instabilità<br />
delle valute, di consolidamento dei maggiori player del mercato aerospaziale<br />
e di spiccato insourcing da parte delle aziende americane.<br />
Il nostro obiettivo resta quello di generare un profitto sostenibile nel<br />
lungo termine, di cui i primi beneficiari sono i nostri collaboratori”.<br />
Thomson Aerospace & Defence è stata fondata nel 1939 a Saginaw,<br />
nel Michigan (Usa), e ha contribuito fin da subito alla crescita tecnologica<br />
fornendo una componentistica rivoluzionaria, le viti a ricircolo<br />
di sfere, al leggendario B-29 “Superfortress”, l’aereo che ha spostato<br />
gli equilibri geopolitici mondiali.<br />
L’azienda, che oggi fattura 40 milioni di dollari e conta circa 180 dipendenti,<br />
permetterà alla UmbraGroup di acquisire nuovi programmi civili,<br />
di penetrare maggiormente il settore difesa e nucleare, e di fornire al<br />
“gotha” dell’aerospace viti a sfera aeronautiche, attuatori e sistemi<br />
elettromeccanici “Made by UmbraGroup in Usa”.<br />
IL LIBRO BIANCO DI UCIF E POLIEFUN<br />
Impianti di finitura: l’Italia è il settimo<br />
esportatore al mondo<br />
Senza la finitura, macchine, elettrodomestici,<br />
edifici non sarebbero completi, utilizzabili, abitabili.<br />
Il Libro bianco, a firma delle associazioni<br />
Ucif e Poliefun, sul settore della finitura delinea<br />
i tratti essenziali di tutte le aziende italiane del<br />
comparto. Il campione è composto da più di<br />
200 imprese, con una copertura doppia rispetto<br />
alla survey precedente. L’analisi ha consentito di<br />
disaggregare le singole determinanti (economica,<br />
patrimoniale e finanziaria) che ne segnalano<br />
lo stato di salute. L’Italia è il settimo esportatore<br />
mondiale di impianti di finitura e vanta anche la<br />
quarta posizione nella bilancia commerciale con<br />
l’estero di settore. <strong>La</strong> fotografia della finitura che<br />
il Libro bianco restituisce a chi legge è quella di<br />
un’industria dinamica in costante adattamento<br />
al mercato e alle richieste dei clienti. Dall’analisi<br />
appare evidente come le imprese perseguano<br />
un vantaggio competitivo basato sulle caratteristiche<br />
tecnologiche del prodotto e sui servizi<br />
complementari. Nei prossimi tre anni si prospetta<br />
un incremento della gamma dei prodotti offerti,<br />
il lancio di nuovi servizi ma anche la reingegnerizzazione<br />
di alcuni processi specifici.<br />
L’innovazione tecnologica è considerata un<br />
fattore critico di successo e si muove in due<br />
direzioni: la prima è la creazione di impianti<br />
che permettano di avere un elevato risparmio<br />
energetico, la seconda è un’innovazione che si<br />
relaziona con le esigenze del cliente per fare in<br />
modo che l’impianto offerto si inserisca pienamente<br />
nel processo utilizzato dal cliente.<br />
L’anno 2017 si prevede chiuda in positivo. Il valore<br />
della produzione è nettamente cresciuto rispetto<br />
al 2016 (+8,3%) e per il <strong>2018</strong> si prevede un valore<br />
di produzione in ulteriore crescita (+3,8%). Le<br />
PRIME 10 POSIZIONI A LIVELLO MONDIALE PER EXPORT E SALDO COMMERCIALE NEL SETTORE<br />
IMPIANTI DI FINITURA (VALORI IN MILIONI DI DOLLARI)<br />
esportazioni sono aumentate (+8,7%) rispetto<br />
al 2016 e si prevedono in crescita anche nel<br />
corso del <strong>2018</strong> (+5,4%) nonostante un mercato<br />
importante, come quello russo, negli ultimi anni<br />
sia diventato molto meno accessibile a causa<br />
delle sanzioni economiche internazionali. L’occupazione<br />
nel 2017 è rimasta invariata e si prevede<br />
rimarrà stabile anche nel corso del <strong>2018</strong>. Nel<br />
complesso per il <strong>2018</strong> resiste un certo ottimismo,<br />
confermato anche dalle previsioni sugli investimenti<br />
che sono già aumentati nel 2017 (+14,3%)<br />
trainati soprattutto dai provvedimenti che riguardano<br />
l’innovazione costituita da “Industria 4.0” e,<br />
in ragione di ciò, si prevede possano aumentare<br />
ulteriormente nel corso del <strong>2018</strong> (+10,9%). In<br />
relazione alla struttura societaria negli ultimi tre<br />
anni diverse imprese associate hanno acquisito<br />
società straniere. Motore di tali scelte è spesso<br />
il bisogno di innovazione tecnologica che<br />
richiede ingenti investimenti cui solo le risorse<br />
finanziarie di un gruppo o di una multinazionale<br />
possono provvedere. Le imprese di maggiore<br />
dimensione sembrano vantare un primato per<br />
la redditività, ma non riescono ad ottenere marginalità<br />
significativamente migliori rispetto alle<br />
altre. Le microimprese soffrono soprattutto per<br />
la maggiore volatilità dei risultati. <strong>La</strong> produttività<br />
è rimasta stabile, e solo le imprese degli impianti<br />
di verniciatura sembrano essere riuscite ad<br />
ottenere miglioramenti sulla gestione del capitale<br />
circolante. <strong>La</strong> situazione patrimoniale si mantiene<br />
invece in media molto solida, con bassi livelli<br />
di indebitamento e buoni valori di liquidità. <strong>La</strong><br />
centralità che l’internazionalizzazione occupa<br />
ogni anno di più nella quotidianità delle imprese<br />
aiuta ad aumentare i potenziali clienti, rafforzare<br />
il proprio brand e incrementare la possibilità di<br />
apprendere tecnologie utilizzate in mercati nuovi<br />
e provare ad applicarle nel mercato italiano.<br />
14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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LO STUDIO<br />
Il fabbisogno tecnologico delle macchine per assemblaggio<br />
Il comparto dei costruttori di macchine<br />
e sistemi per l’assemblaggio<br />
è tra i settori abilitanti della<br />
trasformazione del manifatturiero<br />
attraverso l’adozione di tecnologie<br />
del mondo della meccatronica,<br />
del digitale e della visione, e<br />
allo stesso tempo rappresenta il<br />
saper fare tipico del made in Italy.<br />
Con lo scopo di comprendere il<br />
settore attraverso i suoi numeri,<br />
ma anche di analizzare le principali<br />
esigenze e trend, SPS IPC<br />
Drives Italia insieme a Aidam,<br />
Anie Automazione e Assofluid, ha<br />
promosso lo studio “Analisi dei<br />
fabbisogni tecnologici del comparto<br />
macchine per assemblaggio.<br />
Automazione. Digitale. Fluid<br />
Giambattista Gruosso, autore dello<br />
studio “Analisi dei fabbisogni<br />
tecnologici del comparto macchine<br />
per assemblaggio. Automazione.<br />
Digitale. Fluid Power”<br />
Power”, svolto dal Professor<br />
Giambattista Gruosso del Dipartimento<br />
di Elettronica Informazione<br />
e Bioingegneria del Politecnico di<br />
Milano e presentato l’8 maggio<br />
scorso al Kilometro Rosso Innovation<br />
District.<br />
Creare una filiera 4.0, per condividere<br />
know how e investimenti,<br />
spingere sulla formazione e sulle<br />
competenze, aumentare la capacità<br />
di integrazione tra il mondo<br />
digitale e dell’automazione tradizionale:<br />
sono alcune delle principali<br />
esigenze dei costruttori di<br />
macchine di assemblaggio made<br />
in Italy. Un comparto vivace e<br />
sempre in crescita, che ha iniziato<br />
a interagire con la trasformazione<br />
dell’impresa già nel<br />
2011, investendo nell’innovazione<br />
tecnologica, e oggi ne raccoglie<br />
i frutti.<br />
Condotta su circa 40 aziende,<br />
principalmente del Nord ovest<br />
(60%), ma anche del Centro Italia<br />
(25%) e Nord est (15%), l’analisi<br />
mostra aziende con una buona<br />
capacità di investimento, fatturato<br />
in crescita e una redditività<br />
media superiore al 5%. In crescita<br />
costante anche l’occupazione<br />
del settore, che complessivamente<br />
occupa un migliaio di persone.<br />
Tra le tecnologie dell’automazione<br />
elettrica più utilizzate, i<br />
sistemi di visione e robot, oltre a<br />
sensori e plc. Il 65% del campione<br />
utilizza big data, il 50% software<br />
per la progettazione e un altro<br />
50% robotica.<br />
<strong>La</strong> giornata, aperta dal presidente<br />
di Confindustria Bergamo, Stefano<br />
Scaglia, e dal presidente del<br />
Cluster tecnologico nazionale<br />
Fabbrica Intelligente, Gianluigi<br />
Viscardi, è stata l’occasione per<br />
annunciare la formazione di un<br />
gruppo misto – AIdAM e Anie<br />
Automazione – che riunirà produttori,<br />
distributori e integratori<br />
che operano sulla filiera dei<br />
sistemi di visione.<br />
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ATTUALITÀ<br />
INNOVAZIONE<br />
Endress+Hauser<br />
vince l’Hermes Award<br />
Quest’anno è stata Endress+Hauser ad<br />
aggiudicarsi l’Hermes Award, uno dei più<br />
rinomati e più ambiti premi internazionali<br />
alla tecnologia industriale. Il premio è<br />
stato consegnato domenica 22 aprile nella<br />
cornice della cerimonia di inaugurazione di<br />
Hannover Messe dal Ministro tedesco per<br />
l’istruzione e per la ricerca Anja Karliczek.<br />
“Molti espositori di Hannover Messe vantano<br />
una storia di successo che li ha visti<br />
trasformarsi da piccola azienda in global<br />
player. Endress+Hauser è uno di questi.<br />
L’Hermes Award è un’ulteriore conferma<br />
della forza di innovazione di questa azienda<br />
a conduzione familiare che gode di<br />
fama mondiale. Il prodotto premiato dà un<br />
importante contributo all’implementazione<br />
di Industria 4.0 nell’industria di processo”,<br />
dice Jochen Köckler, presidente del Cda di<br />
Deutsche Messe.<br />
Endress+Hauser riceve l’Hermes Award<br />
per un termometro compatto per applicazioni<br />
igieniche dotato di sensore ad autotaratura<br />
per misurazioni di temperatura di<br />
processo rilevanti ai fini della sicurezza<br />
e della qualità, come sono ad esempio<br />
necessarie nell’industria dei generi alimentari<br />
o farmaceutica. <strong>La</strong> taratura automatica<br />
della temperatura del sensore avviene<br />
con riferimento a un punto fisico fisso<br />
basato sulla temperatura di Curie specifica<br />
del materiale e stabile a lungo termine di<br />
un sensore interno integrato nel sensore<br />
stesso. <strong>La</strong> taratura in linea interamente<br />
automatizzata del sensore di temperatura<br />
è a prova di audit ed evita la necessità<br />
di processi di lavoro aggiuntivi e di fermi<br />
macchina per regolari interventi di posttaratura.<br />
<strong>La</strong> giuria presieduta dal professor Wolfgang<br />
Wahlster, direttore e presidente del Centro<br />
Tedesco per l’Intelligenza Artificiale (DFKI),<br />
è rimasta stupita da questo prodotto, perché<br />
è vero che attualmente ci sono sul mercato<br />
sensori di temperatura ad autocontrollo, ma<br />
non esiste una soluzione altrettanto esatta<br />
per l’auto-taratura automatica pienamente<br />
certificabile di un sensore di temperatura<br />
per l’industria di processo sulla base della<br />
temperatura di Curie.<br />
Così il Professor Wahlster ha motivato<br />
la decisione della giuria: “<strong>La</strong> sensoristica<br />
intelligente è un importante motore<br />
della prossima fase di Industria 4.0. Proprio<br />
perché in una smart factory cresce<br />
enormemente il ruolo della sensoristica,<br />
l’auto-taratura dei sensori a prova di audit<br />
senza necessità di fermo degli impianti è un<br />
fattore di successo sul piano economico”.<br />
STAMPA 3D<br />
Un laboratorio Enea per componenti hi-tech<br />
Produrre futuri “inchiostri” per la stampa 3D di componenti<br />
hi-tech per aerei, parti di motore per automobili e,<br />
in prospettiva, protesi medicali. Sono questi i principali<br />
settori del laboratorio Enea sui materiali avanzati Maia,<br />
che conta su un finanziamento di circa 4 milioni di euro<br />
della Regione <strong>La</strong>zio.<br />
Il laboratorio “Materiali avanzati in una infrastruttura<br />
aperta” – da qui l’acronimo Maia – nascerà nel Centro<br />
Ricerche Enea di Casaccia a Roma e si occuperà in<br />
particolare di studiare nuovi materiali in polvere estremamente<br />
fine (dai 10 ai 50 micron) con cui le aziende<br />
hi-tech e la stessa Enea potranno realizzare componenti,<br />
semilavorati e prodotti finiti, grazie ad attrezzature<br />
e sistemi innovativi di processo e qualificazione della<br />
struttura, come stampanti, presse e forni.<br />
“Realizzeremo un laboratorio di ricerca e servizi destinati<br />
alle grandi industrie, alle Pmi e agli altri enti di<br />
ricerca applicata, potendo contare su una strumentazione<br />
all’avanguardia che ci consentirà di sviluppare<br />
materiali innovativi per la stampa 3D, di mettere a<br />
punto le relative tecniche di applicazione e di realizzare<br />
prototipi di componenti hi-tech per le imprese<br />
aerospaziali del <strong>La</strong>zio e di tutta Italia, visto che la<br />
nostra sarà un’infrastruttura aperta”, spiega Dario della<br />
Sala, responsabile della divisione Enea “Tecnologie e<br />
processi dei materiali per la sostenibilità”. “All’inizio<br />
il mercato di riferimento sarà l’aerospazio, visto che<br />
nella nostra Regione è presente il più grande distretto<br />
tecnologico italiano del settore, dove i materiali avanzati<br />
vengono considerati una priorità e la stampa 3D<br />
una promettente prospettiva industriale. Ma vogliamo<br />
anche anticipare la domanda che potrà emergere da<br />
settori come l’energia, il biomedicale per la realizzazione<br />
delle protesi sanitarie e nei beni culturali per<br />
restauri integrativi e ‘repliche’ di opere d’arte a scopo<br />
divulgativo”, sottolinea della Sala.<br />
<strong>La</strong> produzione additiva, ossia la stampa 3D, è un settore<br />
d’avanguardia di Industria 4.0, in quanto consente una<br />
completa personalizzazione del prodotto finale che<br />
viene realizzato in tempi rapidi senza necessità di stampi,<br />
con prestazioni e costi competitivi e in una gamma<br />
assai ampia di materiali anche molto leggeri (plastica,<br />
leghe metalliche, ceramica, compositi). Per sua natura<br />
questa tecnica produttiva permette di “immagazzinare<br />
file” anziché i prodotti, un aspetto molto utile per la<br />
produzione on demand di pezzi di ricambio, come ad<br />
esempio le pale delle turbine degli aerei.<br />
16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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ATTUALITÀ<br />
FORMAZIONE<br />
ABB: al via un corso per sviluppatore firmware<br />
È stato avviato a fine aprile il<br />
primo corso progettato da ABB<br />
relativo alla figura di sviluppatore<br />
firmware. L’attività si inquadra<br />
nella partnership che ABB ha<br />
con il training center di Experis,<br />
la Talent Company di ManpowerGroup<br />
che offre progetti in<br />
outsourcing, consulenza, servizi<br />
professionali in ambito IT e Ingegneria,<br />
ricerca e selezione del<br />
personale.<br />
ABB è azienda partner di Experis<br />
Academy che ha lo scopo di<br />
progettare ed erogare progetti<br />
formativi mirati alla costruzione<br />
di nuovi e selezionati profili professionali<br />
necessari per far fronte<br />
alle sfide poste dall’Industry 4.0 e<br />
dallo Smart Manufacturing.<br />
“<strong>La</strong> partnership con Experis è una<br />
grande opportunità per ABB di<br />
continuare a lavorare alla creazione<br />
e alla crescita di competenze<br />
e figure professionali che<br />
saranno fondamentali per il nostro<br />
business e per il nostro ruolo di<br />
azienda leader nella rivoluzione<br />
digitale in un territorio che vede<br />
una nostra forte presenza con<br />
unità manifatturiere che stanno<br />
realizzando progetti fortemente<br />
caratterizzati dalle tecnologie<br />
digitali”, ha dichiarato Gabriele<br />
Morosini, responsabile della divisione<br />
Electrification Products di<br />
ABB Italia che ha rappresentato<br />
ABB al momento della presentazione<br />
della partnership presso il<br />
Kilometro Rosso di Dalmine. “Questa<br />
sponsorship si inserisce in un<br />
percorso già avviato nel nostro<br />
Paese con la realizzazione di<br />
altre esperienze di collaborazione<br />
con il mondo della scuola e ben<br />
rappresenta il nostro impegno<br />
nell’offrire esperienze formative<br />
d’avanguardia ai giovani per facilitare<br />
e qualificare il loro ingresso<br />
nel mondo del lavoro”.<br />
“<strong>La</strong> partnership con ABB suggella<br />
l’ormai consolidato posizionamento<br />
di Experis come main player<br />
dell’innovazione e al tempo stesso<br />
la mission della sua Academy<br />
verso la costruzione e lo sviluppo<br />
dei talenti del futuro”, ha affermato<br />
Luca Giovannini, Experis<br />
TECH&IT Operation Director”.<br />
I percorsi formativi, che si terranno<br />
presso il Kilometro Rosso<br />
a Dalmine (BG) con la possibilità<br />
di svolgere attività laboratoriali<br />
presso altre sedi ABB ed Experis<br />
Academy, saranno ad accesso<br />
gratuito e alcuni interamente in<br />
lingua inglese. <strong>La</strong> durata prevista<br />
è di circa 240 ore erogate in<br />
formula continuativa in un lasso<br />
di tempo compreso tra le 6 e le 8<br />
settimane. Tutti i percorsi saranno<br />
a numero chiuso e prevedono un<br />
iter di selezione d’ingresso.<br />
Dopo questo primo corso seguirà<br />
un programma dedicato al profilo<br />
di Application Engineer, progettato<br />
con B&R, società entrata a<br />
far parte l’anno scorso nel Gruppo<br />
ABB che opera nel campo<br />
dell’automazione industriale, uno<br />
in ambito Robotica e uno destinato<br />
a formare Digital Scientists<br />
specializzati in processi produttivi.<br />
Gabriele Morosini, responsabile<br />
della divisione Electrification<br />
Products di ABB Italia<br />
FATTURATO RECORD<br />
Sick cambia il suo assetto globale<br />
Sick ha chiuso l’anno fiscale 2017 riportando<br />
numerosi successi. Innanzitutto il fatturato,<br />
che ha segnato un +11% rispetto all’anno<br />
precedente, attestandosi a 1,511 miliardi<br />
di euro. Cifre record a cui hanno concorso<br />
gli 8.809 dipendenti di tutto il mondo (+9,5%<br />
rispetto al FY2016).<br />
Un altro numero importante da segnalare è<br />
quello relativo agli investimenti in Ricerca<br />
& Sviluppo, lo scorso anno saliti del 18,1%,<br />
arrivando così a 169,4 milioni di euro. Un<br />
dato che conferma la volontà del Gruppo<br />
Sick nel trovare soluzioni intelligenti in grado<br />
di rivoluzionare il mercato. Oltre 12 le novità<br />
presentate al mercato nello scorso anno,<br />
ma non solo: Sick ha costituito delle start-up<br />
interne dedicate allo studio e alla realizzazione<br />
di software e sistemi cloud con lo scopo di<br />
rendere il più sicuro possibile la trasmissione<br />
e la condivisione dei dati prodotti.<br />
Il top management di Sick Italia: da sinistra<br />
Massimo Azzerri, Giovanni Gatto e Costantino<br />
Ghigliotti<br />
Durante la conferenza stampa tenutasi<br />
il 22 maggio alla SPS IPC Drives Italia, a<br />
Parma, Sick ha annunciato un importante<br />
cambiamento strutturale.<br />
“Abbiamo rivisto il nostro assetto globale<br />
per poter arrivare a Sick 2.0”, ha dichiarato<br />
Costantino Ghigliotti, Sales Manager<br />
Factory Automation di Sick Spa. “Era un<br />
passo necessario per raggiungere questo<br />
traguardo non solo economicamente,<br />
ma anche strutturalmente. A partire dall’1<br />
luglio, infatti, le 32 filiali verranno raggruppate<br />
in 9 cluster per rispondere in modo<br />
ancora più compatto ed organizzato alle<br />
esigenze di un mercato globale, sviluppando<br />
le competenza richieste da Industry<br />
4.0. Sick Italia farà parte del cluster Europe<br />
South-West insieme a Svizzera, Belgio,<br />
Olanda, Francia e Spagna”.<br />
Un cambiamento importante, quindi, che<br />
necessita anche di un nuovo organigramma.<br />
L’ingegner Giovanni Gatto, attuale Managing<br />
Director di Sick Italia, dall’1 luglio ricoprirà<br />
il ruolo di Sales & Service Cluster Manager<br />
MEARI (India, Israel, Russia, South Africa,<br />
Turkey, United Arab Emirates) in qualità di<br />
Senior Vice President di Sick AG.<br />
<strong>La</strong> guida della filiale italiana verrà affidata<br />
all’ingegner Massimo Azzerri (ora Marketing<br />
Director) e a Costantino Ghigliotti<br />
(ora Sales Manager Factory Automation).<br />
<strong>La</strong> scelta delle nuove nomine di Managing<br />
Director è stata dettata dai successi riportati<br />
nelle rispettive aree di responsabilità e<br />
dalle profonde conoscenze ed esperienze<br />
maturate nel corso delle lunghe carriere<br />
in azienda.<br />
18<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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AUTOMAZIONE<br />
Emerson acquisirà Aventics<br />
Emerson ha annunciato di aver accettato<br />
i termini per l’acquisto di Aventics da<br />
Triton, dietro il versamento di 527 milioni<br />
di euro. Aventics è uno dei leader globali<br />
nelle tecnologie pneumatiche intelligenti<br />
utilizzate per le applicazioni di automazione di<br />
macchinari e impianti. Emerson è leader nel<br />
campo delle tecnologie di automazione dei<br />
fluidi per applicazioni di processo e industriali.<br />
Aventics espande quindi in modo significativo<br />
il peso dell’azienda in questo mercato da 13<br />
miliardi di dollari.<br />
Aventics può far leva e rafforzare le capacità<br />
e le soluzioni di Emerson su mercati chiave<br />
dell’automazione industriale, tra cui food &<br />
beverage, packaging, automotive e apparecchiature<br />
medicali. L’espansione dell’offerta<br />
di Emerson crea uno dei portafogli più vasti<br />
di dispositivi pneumatici e per il controllo dei<br />
fluidi che incorpora funzionalità di rilevamento<br />
e monitoraggio per aumentare i tempi di<br />
disponibilità e le prestazioni dei sistemi, garantire<br />
la sicurezza e ottimizzare i consumi energetici.<br />
“Siamo ora in grado di offrire la più vasta<br />
gamma del settore di prodotti e soluzioni per<br />
l’automazione dei fluidi, con livelli di servizio,<br />
affidabilità e prestazioni senza pari”, ha affermato<br />
il presidente e Ceo di Emerson David N. Farr.<br />
Con sede centrale a <strong>La</strong>atzen, in Germania,<br />
Aventics ha circa 2.100 dipendenti in tutto il<br />
mondo e cinque siti produttivi, con vendite che<br />
nel 2017 hanno raggiunto i 425 milioni di dollari.<br />
“Aventics porta tecnologie, competenze ed<br />
esperienza fondamentali per la digitalizzazione<br />
della produzione, come la manutenzione<br />
predittiva mediante diagnostiche integrate,<br />
una priorità importante per il nostro settore<br />
Automation Solutions”, ha dichiarato Mike<br />
Train, Executive President di Emerson<br />
Automation Solutions.<br />
“Con Aventics, amplieremo in modo importante<br />
la nostra presenza sul mercato tedesco,<br />
fondamentale in termini di tecnologia<br />
dell’automazione e investimenti”, ha aggiunto<br />
Train. “Aventics offre a Emerson anche<br />
delle opportunità per servire meglio i clienti<br />
nei mercati ibridi, come quello del food &<br />
beverage, grazie ai dispositivi e alle soluzioni<br />
intelligenti applicati dalla fase di processo fino<br />
al packaging”.<br />
Si prevede che l’acquisizione si chiuderà<br />
nel quarto trimestre dell’anno fiscale <strong>2018</strong>,<br />
previa approvazione degli enti normativi, le<br />
necessarie consultazioni di Aventics e le altre<br />
normali condizioni di chiusura.<br />
In concomitanza con<br />
In parallel with<br />
9 - 13/10/<strong>2018</strong><br />
<strong>Subfornitura</strong> tecnica<br />
& servizi per l’industria<br />
Technical subcontracting<br />
& industrial services<br />
9 - 13/10/<strong>2018</strong><br />
In OTTOBRE, a fieramilano Rho, la più<br />
ampia gamma di offerta declinata in<br />
due percorsi di visita paralleli: il MAKE<br />
di BI-MU per chi progetta e costruisce,<br />
e il BUY di SFORTEC INDUSTRY, per<br />
chi cerca subfornitura tecnica<br />
e acquista servizi per la propria attività.<br />
AL SERVIZIO<br />
DELL’INDUSTRIA<br />
sfortec.it<br />
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE
ATTUALITÀ<br />
EVENTI<br />
Ad Hannover Messe<br />
l’intelligenza artificiale,<br />
l’apprendimento meccanico<br />
e le piattaforme IT<br />
per l’industria hanno<br />
dominato la scena con<br />
un messaggio di fondo:<br />
la digitalizzazione non<br />
esclude ma aiuta l’uomo,<br />
che resta protagonista<br />
dei processi decisionali.<br />
“<strong>La</strong> tecnologia non fa concorrenza<br />
all’uomo. Lo aiuta. È questo<br />
il messaggio centrale di una<br />
settimana di fiera che ha dimostrato<br />
ancora una volta il ruolo di Hannover<br />
come hotspot globale per l’industria”,<br />
ha dichiarato Jochen Köckler, presidente<br />
del CdA di Deutsche Messe, in chiusura di<br />
Hannover Messe e di CeMAT. “Abbiamo<br />
visto che al centro rimane sempre l’uomo”,<br />
ha aggiunto. “È lui che decide e<br />
stabilisce che cosa deve essere fatto, ma<br />
la sua azione congiunta con la macchina<br />
e con l’IT genera un enorme vantaggio<br />
competitivo in ambito produttivo, nella<br />
logistica e nell’industria energetica”.<br />
All’insegna del tema conduttore “Integrated<br />
Industry - Connect & Collaborate”,<br />
210.000 visitatori specializzati hanno<br />
passato in rassegna le innovazioni proposte<br />
dai 5.800 espositori complessivi<br />
di Hannover Messe e CeMAT. In fiera si<br />
è discusso di temi quali apprendimento<br />
meccanico, intelligenza artificiale, piattaforme<br />
IT industriali, ampliamento delle<br />
reti energetiche per la mobilità elettrica,<br />
utilizzo di robotica e di sistemi autonomi<br />
nella produzione e nell’intralogistica e<br />
ruolo dell’uomo nella fabbrica integrata.<br />
Grande attenzione ha riscosso anche il<br />
Paese Partner Messico, che si è proposto<br />
come innovativo partner economico e<br />
interessante area di insediamento di<br />
attività industriali.<br />
<strong>La</strong> tecnologia al servizio<br />
dell’uomo<br />
“Le aziende hanno fatto i primi avanzamenti<br />
lungo la via della produzione<br />
digitalizzata e integrata e ora stanno<br />
per passare alla seconda fase”, sottolinea<br />
Thilo Brodtmann, direttore generale<br />
dell’Associazione costruttori tedeschi di<br />
macchine e impianti (VDMA). “Nuovi<br />
modelli di business basati su piattaforme,<br />
utilizzo di ‘gemelli digitali’, prime<br />
esperienze di apprendimento meccanico<br />
avranno un ruolo sempre più importante<br />
nell’industria manifatturiera. Lo si è visto<br />
ad Hannover Messe, il luogo dove si<br />
discute del futuro dell’industria e dove<br />
lo si può già toccare con mano. Anche<br />
quest’anno siamo molto soddisfatti dei<br />
risultati raggiunti”, dice Brodtmann, evidenziando<br />
che secondo VDMA anche<br />
la crescita congiunta di automazione,<br />
software e intralogistica continuerà ad<br />
improntare Hannover Messe.<br />
“<strong>La</strong> fiera ha dimostrato una volta di più<br />
che il concetto di Industria 4.0, ormai<br />
diffuso a livello mondiale, è di casa qui.<br />
Network allargati di creazione del valore,<br />
nuove forme di collaborazione uomomacchina<br />
e crescente integrazione di<br />
intelligenza artificiale nella produzione<br />
sono le caratteristiche chiave della digitalizzazione<br />
e dell’integrazione, che ancora<br />
una volta hanno fatto il loro debutto ad<br />
Hannover. Tutto questo richiede ancora<br />
più connettività per il futuro, ed è per<br />
questo che ZVEI sin dagli inizi sollecita<br />
la creazione di una rete 5G adatta all’industria”,<br />
dice Klaus Mittelbach, presidente<br />
del CdA dell’Associazione tedesca<br />
dell’industria elettronica ed elettrotecnica<br />
(ZVEI). “<strong>La</strong> fiera ha lanciato anche altri<br />
due messaggi: il primo è che solo la<br />
collaborazione – non l’isolamento o il<br />
protezionismo – rende possibile il progresso<br />
tecnologico e il benessere sociale.<br />
Il secondo è che i giovani si entusiasmano<br />
quando – come avviene qui in fiera –<br />
entrano in contatto con la tecnologia.<br />
Dobbiamo fare di più per richiamare la<br />
loro attenzione e il loro interesse: sono<br />
loro il personale specializzato del quale<br />
abbiamo urgentemente bisogno per il<br />
nostro futuro”.<br />
Dei 210.000 visitatori complessivi, oltre<br />
70.000 – pari al 30% – erano di provenienza<br />
estera. Al primo posto tra i Paesi<br />
di provenienza è stata la Cina (6.500<br />
20<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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visitatori), seguita da Paesi Bassi (5.300),<br />
Polonia (2.700) e Usa (1.700). Il Paese<br />
Partner di quest’anno, il Messico, è stato<br />
rappresentato da 1.400 visitatori.<br />
Progressiva convergenza tra IT e ingegneria<br />
meccanica, piattaforme IT industriali e<br />
altri nuovi modelli di business, crescente<br />
utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle<br />
fabbriche: sono queste le principali tendenze<br />
emerse in fiera. Nei padiglioni<br />
dell’automazione si è visto inoltre che<br />
tecnologia dell’azionamento e fluidotecnica<br />
sono un importante motore della<br />
produzione digitalizzata e integrata.<br />
Nei padiglioni di CeMAT si è discusso<br />
invece della stretta integrazione tra<br />
produzione e logistica, perché, in effetti,<br />
senza sistemi logistici intelligenti la<br />
fabbrica digitale non può funzionare. Tra<br />
i prodotti esposti di maggior richiamo<br />
figuravano carrelli industriali, navette<br />
autonome, commissionatori robotizzati<br />
e impianti completi.<br />
Altri prodotti di grande interesse sono<br />
stati sistemi assistenti come esoscheletri,<br />
occhiali per realtà aumentata e, soprattutto,<br />
robot. Produzione agile e intralogistica<br />
fanno ampio uso di sistemi di trasporto<br />
senza conducente, di droni e di assistenti<br />
vocali. <strong>La</strong> tendenza alla collaborazione<br />
uomo-macchina non presenta battute<br />
di arresto.<br />
Nei padiglioni dedicati all’energia il tema<br />
era invece quello dell’efficienza energetica,<br />
intesa come obiettivo da realizzare in<br />
contemporaneità con la tutela climatica.<br />
<strong>La</strong> cancelliera<br />
federale Angela<br />
Merkel in visita<br />
ad Hannover<br />
Messe. Accanto<br />
a lei, Enrique Peña<br />
Nieto, presidente<br />
del Messico,<br />
il paese partner<br />
dell’edizione <strong>2018</strong><br />
210.000 visitatori<br />
(di cui oltre il 30%<br />
dall’estero)<br />
e 5.800 espositori<br />
hanno partecipato<br />
lo scorso aprile<br />
a Hannover Messe<br />
e CeMAT<br />
Al centro dell’interesse c’erano qui sistemi<br />
energetici intelligenti decentralizzati e<br />
soluzioni infrastrutturali per la mobilità<br />
del futuro nel rispetto dell’ambiente.<br />
Anche le aziende del settore della<br />
subfornitura hanno dato prova della<br />
loro forza di innovazione come partner<br />
di sviluppo dei loro clienti. Attraverso un<br />
design che si avvale dell’impiego di più<br />
materiali e di soluzioni di costruzione<br />
leggera, le parti vengono completamente<br />
ripensate e non solo sono più economiche<br />
e più efficienti, ma assicurano<br />
anche prestazioni migliori.<br />
Oltre 160 aziende messicane hanno presentato<br />
in fiera i loro prodotti e le loro<br />
innovazioni. <strong>La</strong> cancelliera federale Angela<br />
Merkel e il presidente messicano Enrique<br />
Peña Nieto hanno espresso una convinzione<br />
unanime in merito al fatto che<br />
progresso e benessere possono convivere<br />
solo con mercati aperti. <strong>La</strong> partecipazione<br />
del Messico ad Hannover Messe è quindi<br />
in linea con l’accordo internazionale di<br />
libero scambio raggiunto tra Messico e<br />
Unione Europea sabato 21 aprile secondo<br />
il quale in futuro il 99% dell’interscambio<br />
di merci tra i Paesi sottoscrittori non sarà<br />
più soggetto a dazi e tariffe.<br />
<strong>La</strong> prossima edizione si terrà dall’1 al 5<br />
aprile 2019 e avrà come Paese Partner<br />
la Svezia. Il prossimo CeMAT si svolgerà<br />
invece dal 20 al 24 aprile 2020, ancora<br />
in contemporanea con Hannover Messe.<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21
APPUNTAMENTI<br />
BESANÇON , 25-28 SETTEMBRE <strong>2018</strong><br />
A Micronora andrà<br />
in scena un settore vitale,<br />
in grado di fornire soluzioni<br />
innovative nell’ambito<br />
della microfabbricazione,<br />
dei materiali, degli<br />
strumenti di controllo<br />
e dell’automazione, al fine<br />
di realizzare prodotti<br />
più leggeri, economici<br />
e meno inquinanti.<br />
Microtecniche: per un’industria<br />
ad alta precisione<br />
Si terrà a Besançon in Francia, dal<br />
25 al 28 settembre <strong>2018</strong>, Micronora,<br />
il salone internazionale delle<br />
microtecniche e della precisione. Michèle<br />
Blondeau, direttrice generale del salone,<br />
illustra le ragioni per le quali le microtecniche<br />
godano di ottima salute. <strong>La</strong><br />
sollecitazione in costante aumento da<br />
parte dei committenti induce l’industria<br />
microtecnica a fornire strumenti che consentano<br />
loro di rispondere alle esigenze<br />
di progetti di crescente complessità in<br />
modo rapido, efficace e a costi contenuti,<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come spiega la<br />
vitalità del settore della precisione e<br />
delle microtecniche?<br />
R. - Il settore continua a proporre innovazioni<br />
in tutti i campi, che si tratti<br />
di microfabbricazione, nell’ambito dei<br />
materiali o degli strumenti di controllo<br />
o, ancora, di automatismi, per non<br />
menzionarne che alcuni. Grazie a tali<br />
avanzamenti tecnologici, si mettono<br />
a punto prodotti leggeri, economici,<br />
meno inquinanti e meglio rispondenti<br />
alle necessità.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono i settori<br />
interessati da queste soluzioni?<br />
R. - Quasi tutti i settori industriali presentano<br />
ampio spazio di applicazione.<br />
Infatti gli obiettivi in oggetto sono<br />
altrettanto validi per la fabbricazione<br />
Michèle Blondeau,<br />
direttrice generale<br />
di Micronora<br />
(Foto Jack Varlet)<br />
automobilistica quanto per l’aeronautica,<br />
il medicale, gli articoli di lusso, le<br />
telecomunicazioni o l’elettronica. Pertanto<br />
si può affermare che sono poche le<br />
industrie che possono fare a meno delle<br />
microtecnologie. Dovendo far fronte a<br />
sfide di progettazione e fabbricazione<br />
complesse, le grandi aziende, così come<br />
le piccole e medie, sono alla ricerca di<br />
soluzioni innovative. Questo spiega il<br />
loro interesse per tali tecnologie. Un’evoluzione<br />
che non rischia di esaurirsi e<br />
che consente di affermare che le aziende<br />
microtecniche saranno sempre più chiamate<br />
in causa. Senza il loro apporto,<br />
sarebbe impossibile realizzare le imprese<br />
tecnologiche di domani, che daranno<br />
vita per esempio alla vettura autonoma,<br />
ad aerei elettrici o a soluzioni medicali<br />
personalizzate. Da qui la creazione della<br />
fabbrica del futuro...<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Il salone è regolarmente<br />
completo da 7 a 8 mesi prima<br />
dell’apertura. Come è stato raggiunto<br />
questo risultato?<br />
R. - Rafforzando la sua specificità nei<br />
settori dell’alta precisione, della miniaturizzazione<br />
e dell’integrazione delle<br />
funzioni complesse, indispensabili per<br />
la realizzazione di prodotti sempre più<br />
22<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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intelligenti, Micronora si pone in linea<br />
con le esigenze di tali settori. Tutte le<br />
evoluzioni tecnologiche di grande portata,<br />
tanto nell’ambito della progettazione<br />
quanto in quello della produzione, sono<br />
presenti in ogni edizione. Dalla R&S<br />
alla subfornitura, sino agli strumenti di<br />
produzione. Segno dei tempi, il salone è<br />
pertanto divenuto un punto di riferimento<br />
anche per le nanotecnologie. Inoltre,<br />
la sua notorietà e la sua internazionalizzazione<br />
rafforzata a ciascuna edizione<br />
fanno di Micronora un appuntamento<br />
imprescindibile in Europa e non solo.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’industria microtecnica<br />
è interessata dal concept Industria<br />
4.0?<br />
R. - Innovatrici infaticabili, le aziende<br />
microtecniche sono decisamente rivolte<br />
verso il futuro. Il nostro salone lo prova<br />
a ogni edizione, con prodotti, metodi e<br />
soluzioni all’avanguardia. Sebbene la<br />
trasformazione digitale sia la chiave del<br />
futuro dell’industria e alcune aziende<br />
necessitino di essere accompagnate<br />
per aderire a questa quarta rivoluzione<br />
industriale, altre non hanno atteso che<br />
l’industria del futuro diventasse una<br />
priorità nazionale per farne il proprio<br />
presente. Per una motivazione molto<br />
semplice: l’iniziativa Industria 4.0 esalta<br />
“Industria 4.0:<br />
il digitale nelle<br />
microtecniche” è<br />
il tema dello Zoom<br />
di Micronora <strong>2018</strong>,<br />
che presenterà<br />
una cella di<br />
fabbricazione<br />
i cui elementi<br />
saranno connessi<br />
in tempo reale<br />
la produttività migliorandone il funzionamento<br />
globale. È sufficiente menzionare,<br />
per illustrarne i vantaggi, il<br />
miglior sfruttamento dei dati forniti dai<br />
molteplici strumenti informatici utilizzati<br />
dalle aziende. Una sfida importante...<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali saranno i punti<br />
forti della prossima edizione?<br />
R. - L’innovazione, sempre e comunque.<br />
“Industria 4.0: il digitale nelle microtecniche”,<br />
tema dal prossimo Zoom, sarà<br />
uno dei momenti forti del salone, con<br />
una cella di fabbricazione i cui elementi<br />
saranno connessi in tempo reale. Inoltre<br />
gli incontri BtoB dell’11° Micro Nano<br />
Event consentiranno alle aziende o ai<br />
laboratori di ricerca di avviare delle<br />
collaborazioni al fine di affrontare al<br />
meglio i mercati europei. Tali incontri<br />
avranno luogo il 27 e il 28 settembre.<br />
Un programma di conferenze avrà inoltre<br />
luogo parallelamente al salone e verterà<br />
sugli argomenti di attualità dal punto<br />
di vista tecnologico. Infine, il concorso<br />
“Microns e Nano d’Or” ricompenserà le<br />
innovazioni più emblematiche.<br />
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APPUNTAMENTI<br />
A CHICAGO DAL 10 AL 15 SETTEMBRE<br />
IMTS <strong>2018</strong> aumenta l’appeal internazionale<br />
L’International Manufacturing<br />
Technology Show si terrà dal 10<br />
al 15 settembre presso il McCormick<br />
Place, a Chicago. <strong>La</strong> fiera<br />
cerca di aumentare la sua capacità<br />
di attrazione per i suoi visitatori<br />
internazionali. A tal fine,<br />
IMTS metterà a disposizione<br />
12.000 metri quadrati di spazio<br />
espositivo per Hannover Messe<br />
Usa. L’organizzazione e la gestione<br />
di questo spazio sono affidate<br />
a Hannover Fairs Usa (HFUSA),<br />
la filiale americana di Deutsche<br />
Messe. L’IMTS è la fiera della<br />
tecnologia della produzione leader<br />
in America.<br />
“Grazie alla connessione con<br />
Hannover Messe Usa, IMTS <strong>2018</strong><br />
può presentare ai suoi visitatori<br />
una varietà di tecnologie ancora<br />
maggiore”, afferma Peter R. Eelman,<br />
vicepresidente Esposizioni<br />
e Business Development di AMT<br />
- Associazione per la tecnologia<br />
della produzione, organizzatrice<br />
dell’IMTS. “Hannover Messe Usa<br />
ha aumentato il proprio spazio<br />
espositivo del 44% e presenterà<br />
circa 500 espositori nell’East<br />
Building. Già attualmente, IMTS<br />
attira visitatori da oltre 110 paesi,<br />
mentre Hannover Messe Usa sta<br />
rafforzando ulteriormente il nostro<br />
appeal internazionale”.<br />
“Hannover Messe Usa utilizzerà<br />
la notorietà del marchio della fiera<br />
tedesca per mostrare all’IMTS<br />
<strong>2018</strong> l’intera gamma di soluzioni<br />
per l’industria 4.0 e Internet of<br />
Things industriale”, dichiara <strong>La</strong>rry<br />
Turner, presidente e Ceo di HFUSA.<br />
Altre aree chiave comprendono le<br />
tecnologie di manutenzione predittiva,<br />
un uso più efficiente delle<br />
materie prime, un time-to-market<br />
più rapido e altre tendenze nella<br />
produzione industriale.<br />
“Evidenziando più espositori<br />
provenienti da tutto il mondo nei<br />
nostri padiglioni internazionali, tra<br />
cui Cina, Germania, Italia, Corea<br />
e Taiwan, quest’anno aumenteremo<br />
la prospettiva globale delle<br />
due fiere”, aggiunge Turner.<br />
Hannover Messe Usa è stata<br />
rappresentata negli Stati Uniti<br />
dall’inizio degli spettacoli di tecnologia<br />
industriale a IMTS 2012.<br />
Nel <strong>2018</strong>, entrerà a far parte di<br />
Integrated Automation, Motion &<br />
Drives Usa (IAMD Usa), la principale<br />
fiera del Nord America<br />
per la automazione integrata, IT<br />
industriale, tecnologia di azionamento<br />
e controllo, e le fiere<br />
ComVac Usa, Industrial Supply<br />
Usa e Surface Technology Usa.<br />
L’AGENDA<br />
Automation Instrumentation<br />
Summit<br />
4-5 luglio <strong>2018</strong><br />
Belgioioso (PV)<br />
www.automationinstrumentation<br />
summit.com<br />
IMTS<br />
10-15 settembre <strong>2018</strong><br />
Chicago, Usa<br />
www.hannovermesse.de<br />
Micronora<br />
25-28 settembre <strong>2018</strong><br />
Besançon, Francia<br />
www.micronora.com<br />
Fastener Fair Italy<br />
26-27 settembre <strong>2018</strong><br />
Milano<br />
www.fastenerfairitaly.com<br />
31.BI-MU<br />
9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />
Milano<br />
www.bimu.it<br />
Sfortec Industry<br />
9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />
Milano<br />
www.sfortec.it<br />
MCM<br />
17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />
Verona<br />
www.mcmonline.it<br />
SAVE<br />
17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />
Verona<br />
www.exposave.com<br />
Euroblech<br />
23-26 ottobre <strong>2018</strong><br />
Hannover, Germania<br />
www.euroblech.com<br />
Jimtof<br />
1-6 novembre <strong>2018</strong><br />
Tokyo, Giappone<br />
www.jimtof.org/en<br />
CeMAT Asia<br />
6-9 novembre <strong>2018</strong><br />
Shanghai, Cina<br />
www.cemat-asia.com/EN<br />
SPS IPC Drives<br />
27-29 novembre <strong>2018</strong><br />
Norimberga, Germania<br />
www.mesago.de/en/SPS<br />
Fastener Fair France<br />
28-29 novembre <strong>2018</strong><br />
Parigi, Francia<br />
www.fastenerfairfrance.com<br />
Fornitore Offresi<br />
14-16 febbraio 2019<br />
Erba (CO)<br />
www.fornitoreoffresi.com<br />
OMC<br />
27-29 marzo 2019<br />
Ravenna<br />
www.omc2019.it<br />
Mecspe<br />
28-30 marzo 2019<br />
Parma<br />
www.mecspe.com<br />
Hannover Messe<br />
1-5 aprile 2019<br />
Hannover, Germania<br />
www.hannovermesse.de<br />
IVS<br />
22-23 maggio 2019<br />
Bergamo<br />
www.industrialvalvesummit.com<br />
EMO Hannover<br />
16-19 settembre 2019<br />
Hannover, Germania<br />
www.emo-hannover.de<br />
24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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SICUREZZA<br />
METALMECCANICA<br />
Le Transenne Fasb Tools<br />
garantiscono<br />
la sicurezza delle persone<br />
all’interno di cantieri<br />
e siti industriali,<br />
delimitando e segnalando<br />
zone dove possono insorgere<br />
situazioni di pericolo.<br />
Aree delimitate per la<br />
protezione degli operatori<br />
Fasb Linea 2 è cresciuta costantemente<br />
attraverso tappe progettate<br />
e raggiunte anche negli anni<br />
della crisi, quando decise di acquistare<br />
le apparecchiature per il taglio laser<br />
per conquistare un importante vantaggio<br />
nei confronti dei competitor.<br />
Fasb Linea 2 è nata nel 1981 come<br />
azienda metalmeccanica, specializzata<br />
nella lavorazione dei tubi metallici.<br />
Nel corso dei decenni, la piccolissima<br />
officina “domestica” del fondatore<br />
Luigi Fumagalli si è trasformata in<br />
un’industria che occupa una superficie<br />
di 10.000 metri quadrati, la metà<br />
coperti, offre lavoro a 24 dipendenti<br />
e fattura circa 4 milioni di euro, di cui<br />
il 30% all’estero.<br />
I primi anni di attività di Fasb Linea<br />
2 hanno visto l’azienda impegnata<br />
nei settori del garden, automotive<br />
Gianluca Cattaneo,<br />
Sales Manager<br />
di Fasb Linea 2<br />
e dell’arredamento. Il contatto con<br />
importanti clienti e la necessità di<br />
soddisfare le loro esigenze hanno<br />
stimolato la creatività e convinto il<br />
management a sviluppare internamente<br />
nuove linee di prodotto.<br />
Oggi sono principalmente due i brand<br />
che caratterizzano l’attività di Fasb<br />
Linea 2 nella realizzazione di prodotti<br />
propri proposti sul mercato: FASB Tools<br />
e Transenne.net. L’obiettivo è comune<br />
ed è quello di proporre prodotti efficaci,<br />
durevoli e in grado di garantire la<br />
sicurezza delle persone; la destinazione<br />
d’uso riguarda invece due differenti<br />
target: da una parte la delimitazione di<br />
aree di lavoro temporaneo, che siano<br />
cantieristiche in genere o all’interno<br />
di aree industriali, dall’altra la delimitazione<br />
delle aree destinate a eventi<br />
pubblici, compreso il monitoraggio<br />
degli accessi e il controllo dei flussi.<br />
Le tappe più rappresentative della crescita<br />
iniziano nel 1993, quando viene<br />
installato il primo robot di saldatura,<br />
seguito, tre anni più tardi, dall’impianto<br />
di verniciatura, automatizzato.<br />
<strong>La</strong> ricerca costante delle migliori e più<br />
innovative tecnologie produttive è uno<br />
dei segreti del successo di Fasb Linea<br />
26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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2 anche perché, parallelamente, la crescita<br />
aziendale è sempre stata accompagnata<br />
dal miglioramento costante<br />
delle competenze dei collaboratori.<br />
Nel 2004 è stato acquistato il primo<br />
impianto di taglio laser, mentre nel<br />
2009, grazie anche all’acquisizione di<br />
nuovi importanti clienti, Fasb Linea 2<br />
ha raddoppiato la capacità produttiva<br />
con la tecnica del taglio laser. Nel<br />
2011, infine, tutte le macchine per la<br />
curvatura dei tubi sono state rinnovate,<br />
e sono anche state aggiunte nuove<br />
curvatubi elettriche che hanno permesso<br />
l’ampliamento delle lavorazioni e<br />
una maggiore costanza dell’alto livello<br />
qualitativo.<br />
Grazie alla sua organizzazione, Fasb<br />
Linea 2 propone il ciclo produttivo<br />
completo, dalla materia prima al prodotto<br />
finito, compreso l’assemblaggio<br />
finale. I reparti produttivi riguardano<br />
infatti le sezioni riservate al taglio<br />
tradizionale e laser, al rivestimento<br />
dei tubi in PVC, alla curvatura, alla<br />
lavorazione del trafilato e, per finire,<br />
alle operazioni di saldatura e di verniciatura.<br />
Nel 2013, sono stati effettuati i lavori<br />
di ristrutturazione e ampliamento della<br />
palazzina direzionale e degli spazi<br />
dedicati agli uffici. Spazi dedicati a<br />
un settore, quello della ricerca e sviluppo,<br />
che è diventato nevralgico per<br />
la progettazione di nuovi prodotti e<br />
soluzioni e per offrire ai clienti un<br />
supporto tecnico di prim’ordine per la<br />
definizione di soluzioni personalizzate.<br />
In questi anni è stato anche sviluppato<br />
il settore del marketing aziendale,<br />
che ha favorito l’incentivazione delle<br />
relazioni e quindi l’acquisizione di<br />
nuovi, importanti clienti industriali sia<br />
in Italia, sia all’estero.<br />
Lo sviluppo di Fasb Linea 2 non si<br />
ferma qui. Il nuovo progetto è l’ampliamento<br />
degli spazi del settore produttivo<br />
con la costruzione di un nuovo<br />
capannone, adiacente a quello già<br />
esistente. Oltre alla sede principale di<br />
Cremella, l’azienda ha inaugurato, nel<br />
2011, una seconda sede a Barzanò,<br />
sempre in provincia di Lecco. In questa<br />
location avviene l’assemblaggio finale<br />
<strong>La</strong> Transenna Fasb Tools permette di segnalare in modo<br />
chiaro e proteggere da pericoli anche temporanei<br />
come nel caso dei carichi pendenti<br />
Esempio di una corretta delimitazione secondo la norma,<br />
durante la manutenzione di un carrello elevatore<br />
di alcuni prodotti, oltre allo stoccaggio<br />
dei prodotti finiti.<br />
Mentre si avvia al traguardo dei<br />
quarant’anni, Fasb Linea 2 continua<br />
a coltivare i valori dell’esperienza,<br />
dell’apertura alle nuove tecnologie e<br />
anche a un coraggio imprenditoriale<br />
che, fra il 2008 e il 2016, ha concretizzato<br />
l’idea che una crisi possa anche<br />
rappresentare una grande opportunità.<br />
Fasb Linea 2 ha saputo non perdere<br />
questa occasione e oggi si propone<br />
al mercato come preciso punto di<br />
riferimento per il suo specifico ambito<br />
merceologico.<br />
SOLUZIONI CHE RISPONDONO<br />
ALLE NORMATIVE<br />
Il decreto legislativo 81/2008 prevede<br />
l’obbligo di predisporre la segnaletica<br />
per evidenziare la presenza di ostacoli<br />
e di punti di pericolo, nonché per indicare<br />
vie di circolazione all’interno delle<br />
aree industriali. Qualunque intervento<br />
di manutenzione o la presenza di macchinari<br />
temporaneamente presenti in<br />
un’area va debitamente segnalata in<br />
modo efficace e visibile. Esempio tipico<br />
sono le PLE, le piattaforme aeree che<br />
vengono utilizzate per raggiungere<br />
punti di lavoro inaccessibili e spesso<br />
posizionate in zone soggette al traffico<br />
cittadino o al passaggio di pedoni od<br />
operai. I corsi per chi opera con queste<br />
macchine esistono, i patentini anche,<br />
ma spesso mancano gli strumenti che<br />
facilitino il lavoro attento e sicuro di<br />
questi operatori.<br />
A questa direttiva Fasb Linea 2 risponde<br />
con la Transenna Fasb Tools Safe<br />
Work e con la Transenna Fasb Tools<br />
Safe Industry.<br />
<strong>La</strong> Transenna Fasb Tools Safe Work,<br />
caratterizzata dai colori bianco e rosso,<br />
comprende una struttura in acciaio,<br />
robusta, progettata per rimanere inalterata<br />
nel tempo, mentre la segnaletica<br />
è realizzata su materiale “flame<br />
retardant”, un tessuto ignifugo di<br />
Classe B1, quindi un prodotto sicuro<br />
sotto tutti i punti di vista. <strong>La</strong> segnaletica,<br />
sempre nitidamente visibile nel<br />
tempo, è anche personalizzabile e si<br />
può scegliere nella vasta gamma di<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27
SICUREZZA<br />
Esempio di una corretta delimitazione con le Transenne Fasb Tools durante il collaudo di una macchina industriale<br />
cartelli previsti dalla norma UNI EN<br />
ISO 7010. Questa transenna nasce<br />
quindi per delimitare e segnalare le<br />
aree di lavoro generiche.<br />
Le Transenne Fasb Tools Safe Industry,<br />
riconoscibili dai colori giallo e nero,<br />
sono state studiate e realizzate per<br />
segnalare e delimitare zone all’interno<br />
dei siti industriali o di stoccaggio dove<br />
possono sorgere situazioni di pericolo<br />
per gli operatori e per le persone in<br />
genere. Pienamente rispondenti ai<br />
dettami della normativa sulla sicurezza<br />
nei luoghi di lavoro, vengono<br />
utilizzate anche per indicare percorsi<br />
e vie di comunicazione all’interno dei<br />
capannoni, eventuali punti di pericolo<br />
in zone dove stanno avvenendo<br />
particolari lavorazioni o interventi di<br />
manutenzione di macchine o attrezzature.<br />
<strong>La</strong> loro particolarità è quella di<br />
garantire la sicurezza anche laddove la<br />
temporaneità dell’intervento rende le<br />
procedure di gestione del rischio difficilmente<br />
applicabili per problematiche<br />
logistiche e metodologiche.<br />
A queste versatili peculiarità si deve<br />
aggiungere che le Transenne modulari<br />
FASB Tools sono pieghevoli e associano<br />
un peso e un ingombro ridotti,<br />
qualità sempre gradite da chi deve<br />
Ogni manutenzione industriale deve<br />
prevedere un’area correttamente delimitata<br />
e segnalata<br />
movimentare e stoccare le attrezzature.<br />
Il loro formato facilita il trasporto<br />
che può comodamente avvenire su<br />
qualunque furgone e persino nel bagagliaio<br />
di un’automobile. Le Transenne<br />
Fasb Tools possono vantare caratteristiche<br />
di robustezza, maneggevolezza<br />
e praticità.<br />
<strong>La</strong> Transenna Fasb Tools posizionata in un piccolo<br />
spazio per delimitare e segnalare la manutenzione<br />
di un macchinario industriale<br />
28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong> www.interprogettied.com
Prodotti<br />
tradizionali al passo<br />
con i tempi<br />
Produzioni<br />
su misura<br />
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Impianti di filtraggio<br />
Trattamento delle acque<br />
Gas and Oil<br />
Elettrico
SICUREZZA<br />
SISTEMI DI SERRAGGIO<br />
Safe-Lock si conferma<br />
uno standard nel<br />
serraggio dell´utensile<br />
e nelle lavorazioni di<br />
fresatura, in particolare<br />
nell’asportazione pesante<br />
di trucioli e nella<br />
sgrossatura, anche per<br />
materiali difficili come<br />
titanio e acciaio inox.<br />
Il sistema di sicurezza anti-estrazione<br />
Safe-Lock di Haimer si sta proponendo<br />
come uno standard in diversi<br />
settori industriali. Il sistema consente<br />
un bloccaggio sicuro dell´utensile. Grazie<br />
ad elementi trascinatori all´interno<br />
del mandrino e scanalature sul codolo<br />
dell´utensile, avviene un bloccaggio per<br />
forma oltre che per attrito. In questo<br />
modo si evita in maniera efficace che<br />
le frese a codolo si sfilino dal mandrino.<br />
<strong>La</strong> produttività viene incrementata grazie<br />
al raggiungimento di velocità più alte e<br />
viene allungata la vita dell´utensile. Di<br />
fatto Safe-Lock è divenuto uno standard<br />
nel serraggio dell´utensile e nelle lavorazioni<br />
di fresatura.<br />
“Negli ultimi 10 anni dall´introduzione<br />
del sistema Safe-Lock è stato confermato<br />
più volte che questa forma di serraggio<br />
dell´utensile è superiore ai codoli weldon<br />
e ai mandrini a forte serraggio”,<br />
comunica l’azienda. “Questo dato viene<br />
confermato dall´ampio numero dei licenziatari,<br />
tra i quali i maggiori produttori<br />
di utensili e di mandrini, per esempio<br />
Walter, Widia, Sandvik, Coromant, Seco<br />
Tools, Sumitomo, Kennametal, Helical,<br />
Emuge Franken, Data Flute, Niagara,<br />
OSG e Mapal”. Nel 2017 anche Iscar e<br />
Ingersoll hanno deciso di offrire utensili<br />
con il codolo Safe-Lock. Inoltre, è stata<br />
incrementata l´offerta su mandrini per<br />
calettamento, su pinze e mandrini idraulici<br />
ad espansione. Dopo l´introduzione di<br />
Bloccaggio sicuro dell’utensile<br />
Nella lavorazione<br />
di sgrossatura per<br />
i motori militari<br />
con turbine ad<br />
elica TP400-D6 la<br />
MTU Aero Engines<br />
utilizza il Safe-Lock<br />
di Haimer<br />
mandrini idraulici con Safe-Lock da parte<br />
di Kennametal, anche Mapal è all´opera<br />
per introdurre sul mercato una propria<br />
versione di mandrini a espansione idraulica<br />
con Safe-Lock.<br />
“Safe-Lock è diventato uno standard<br />
nell´asportazione pesante e nella sgrossatura,<br />
conquistando nuovi campi di<br />
applicazione, come ad esempio nella<br />
fresatura trocoidale”, spiega Andreas<br />
Haimer, amministratore delegato di Haimer<br />
GmbH. “Siamo contenti di avere<br />
nuovi partner licenziatari che ampliano<br />
l´offerta di articoli con il nostro sistema<br />
di serraggio, rendendolo accessibile a<br />
più operatori”.<br />
APPLICAZIONI NELL´INDUSTRIA<br />
AERONAUTICA E AEROSPAZIALE<br />
Il Safe-Lock è stato creato per rispondere<br />
alle esigenze dell´asportazione pesante<br />
di trucioli, che sono all´ordine del giorno<br />
nell´industria aeronautica e aerospaziale<br />
e tra i produttori di energia. Materiali<br />
innovativi, quali ad esempio diverse<br />
leghe di titanio, non sono solo leggeri,<br />
ma anche stabili, resistenti a corrosioni<br />
e difficili da lavorare. Questo influenza<br />
non solo i tipi di macchine e i processi,<br />
ma anche gli utensili e i mandrini in uso.<br />
Molti semilavorati sono fresati dal pieno,<br />
tuttavia spesso viene asportato fino al<br />
90% del materiale. Per ottimizzare il<br />
processo dal punto di vista qualitativo<br />
e del rendimento al fine di ottenere un<br />
elevato volume di asportazione trucioli,<br />
vengono scelti coppie e forze di avanzamento<br />
elevate e un basso numero di giri.<br />
Nella fresatura ad alte prestazioni (High<br />
Performance Cutting, HPC), di contro, si<br />
riscontrano alte forze di avanzamento. In<br />
combinazione con elevate forze di taglio<br />
e di avanzamento avviene un micromovimento<br />
dell´utensile nel mandrino,<br />
con il rischio che l´utensile fuoriesca dal<br />
mandrino. Questo riguarda specialmente<br />
i mandrini che offrono un elevato runout<br />
e un serraggio preciso, come per esempio<br />
30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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Le ragioni di un serraggio efficace<br />
Qual è il principio del sistema Safe-Lock?<br />
Nel codolo dell’utensile vengono eseguite<br />
delle scanalature a forma elicoidale, che<br />
presentano la stessa torsione dell’utensile.<br />
In combinazione con elementi trascinatori<br />
realizzati in maniera particolare tramite<br />
elettroerosione all’interno del mandrino<br />
(mandrino per calettamento, mandrino<br />
portapinze e mandrino idraulico ad<br />
espansione), le scanalature impediscono<br />
che l´utensile in lavorazioni impegnative<br />
giri a vuoto o, addirittura, fuoriesca dal<br />
mandrino. Con questo sistema si evitano<br />
i mandrini per calettamento, i mandrini<br />
a forte serraggio e i mandrini ad espansione<br />
idraulica. Per questo il Safe-Lock è<br />
molto diffuso nell´industria aerospaziale.<br />
Alexander Steurer, direttore della programmazione<br />
CNC di semilavorati Stator<br />
presso la MTU Aero Engines AG di<br />
Monaco di Baviera, spiega perché ha<br />
deciso di optare per il sistema di Haimer:<br />
“Mediante l´introduzione della tecnologia<br />
Safe-Lock e del sistema di calettamento<br />
di Haimer possiamo garantire la<br />
sicurezza del processo in lavorazioni critiche<br />
di fresatura di materiali termostabili.<br />
Questo è un presupposto fondamentale<br />
per garantire dei cicli produttivi continui<br />
con un determinato grado di automatizzazione.<br />
<strong>La</strong> combinazione di sicurezza<br />
anti-estrazione ed elevata concentricità<br />
consente un´asportazione di metalli a<br />
vibrazioni ridotte e, di conseguenza,<br />
un´asportazione di trucioli efficiente.<br />
Grazie all´incremento delle profondità<br />
di taglio e degli avanzamenti può essere<br />
aumentato sensibilmente il volume di<br />
asportazione. L´usura degli utensili viene<br />
ridotta fino al 50% grazie alle eccellenti<br />
caratteristiche di concentricità.<br />
<strong>La</strong> concentricità ottimale di meno di 3<br />
µm, il design simmetrico del Safe-Lock<br />
e la semplicità della regolazione della<br />
lunghezza sono stati per la MTU dei<br />
validi motivi per giustificare il passaggio<br />
al sistema Haimer, anziché continuare a<br />
lavorare con gli utensili whistle notch<br />
e weldon. In questi ultimi non avviene<br />
Con la fresatura<br />
trocoidale<br />
l’operatore<br />
può fresare più<br />
velocemente e in<br />
profondità anche<br />
materiali difficili<br />
come il titanio<br />
e l’acciaio inox<br />
elevati costi di scarti di produzione.<br />
<strong>La</strong> combinazione della sicurezza<br />
anti-estrazione e dell’elevata concentricità<br />
consente un’asportazione a vibrazioni<br />
ridotte con un’elevata concentricità,<br />
e di conseguenza, un’asportazione<br />
efficiente dei trucioli.<br />
In questo modo si può incrementare<br />
notevolmente il volume di asportazione<br />
del metallo, aumentando in maniera<br />
significativa sia la profondità di taglio<br />
che gli avanzamenti. Al contempo l’usura<br />
dell’utensile viene ridotta.<br />
lo sfilamento dell´utensile, ma risultano<br />
mediocri in termini di concentricità e<br />
bilanciatura a causa della distribuzione<br />
asimmetrica della superficie.<br />
UNA MAGGIORE PRODUTTIVITÀ<br />
Il Safe-Lock trova riscontri anche nel<br />
settore automotive. Daniel Rautenbach,<br />
amministratore delegato di Glätzer<br />
GmbH, specializzata nella lavorazione<br />
CNC , afferma che “nel nostro settore<br />
la qualità e la puntualità nelle consegne<br />
sono le basi per poter presentare<br />
delle offerte”. Di conseguenza, quello<br />
che ha valore nella sua produzione è la<br />
qualità senza compromessi. In sostanza,<br />
è l´efficienza che fa la differenza tra<br />
profitto e perdita. Durante la lavorazione<br />
di un freno a disco in ghisa per camion<br />
del modello EN-GJS-800-2 in cui era<br />
prevista la fresatura dei profili concavi,<br />
i responsabili della produzione hanno<br />
preso in considerazione il sistema Haimer<br />
Safe-Lock. “In questa lavorazione<br />
il contatto della fresa al semilavorato<br />
non è solo puntuale, ma copre circa il<br />
30-40% dell´utensile”, afferma il direttore<br />
di Glätzer Ingo Schulten. Le elevate<br />
forze generate rischiano di far fuoriuscire<br />
l´utensile dal mandrino. I mandrini Weldon<br />
utilizzati tenevano fissato l´utensile<br />
al mandrino, ma la vite laterale comprometteva<br />
la concentricità dell´utensile. <strong>La</strong><br />
vita dell´utensile era molto variabile e<br />
le frese spesso si spezzavano. Per noi<br />
passare al Safe-Lock è stato ovvio come<br />
usare un motore d´avviamento elettrico al<br />
posto della manovella”, ammette Schulten.<br />
“Ora possiamo seguire parametri di<br />
taglio produttivi e la vita dell´utensile si<br />
è allungata del 40% circa”.<br />
I VANTAGGI NELLA LAVORAZIONE<br />
AD ALTA VELOCITÀ<br />
Il Safe-Lock si afferma in diversi settori<br />
nell´ambito della lavorazione ad alte<br />
velocità con frese elicoidali e nella fresatura<br />
trocoidale. In quest´ultima l´angolo<br />
di applicazione dell´utensile e la velocità<br />
di taglio vengono calcolati e ottimizzati<br />
per tutta la lavorazione mediante il sistema<br />
CAM. In questo modo è possibile<br />
fresare più velocemente fino a 3 volte e<br />
più in profondità anche materiali duri e<br />
difficili da lavorare.<br />
Tuttavia in questo modo aumenta il<br />
rischio dello sfilamento dell´utensile.<br />
Anche se nella fresatura trocoidale solo<br />
uno strato sottile viene asportato, spesso<br />
il tagliente dell´utensile per tutta la sua<br />
lunghezza viene utilizzato nell´intero processo.<br />
Ne conseguono forze assiali che<br />
costringono l´operatore ad utilizzare una<br />
forma sicura di serraggio dell´utensile.<br />
Un mandrino per calettamento con Safe-<br />
Lock rappresenta in questo caso una<br />
soluzione ideale, perché offre maggiore<br />
sicurezza rispetto a un mandrino weldon,<br />
è più facile da montare e consente un<br />
serraggio ad alta precisione.<br />
Le proprietà di bilanciatura e di concentricità<br />
in collegamento con la sicurezza<br />
del serraggio consentono una<br />
vita dell´utensile ottimale e un tasso di<br />
asportazione elevato.<br />
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SICUREZZA<br />
PRODOTTI<br />
CONTROLLORI<br />
Sicurezza macchine semplificata<br />
Con i nuovi controllori Rockwell Automation<br />
i progettisti hanno la possibilità di semplificare<br />
i sistemi di sicurezza delle proprie macchine<br />
e migliorare le prestazioni di sicurezza.<br />
I controllori Allen-Bradley GuardLogix 5580 e<br />
Compact GuardLogix 5380 possono scalare<br />
il livello di sicurezza da SIL 2 / PLd a SIL 3 /<br />
PLe. Questa adattabilità può aiutare i tecnici<br />
a ottimizzare la progettazione del sistema di<br />
sicurezza e a ridurne potenzialmente i costi,<br />
nel rispetto delle più recenti direttive macchine.<br />
Inoltre, i controllori ad alte prestazioni,<br />
grazie a una maggior potenza di elaborazione,<br />
permettono di accorciare i tempi di reazione<br />
e le distanze di sicurezza. Ciò offre la possibilità di<br />
ridurre le dimensioni della macchina, risparmiare spazio<br />
prezioso e aumentare l’efficienza dell’operatore.<br />
“Molti tecnici realizzano dei sistemi di sicurezza con un<br />
livello superiore a quello richiesto da un’applicazione”, afferma<br />
Dave Sullivan, product manager, safety systems Rockwell Automation.<br />
“Tali sistemi finiscono per avere un numero di componenti<br />
superiori al necessario, con conseguente aumento della complessità<br />
e dei costi rispetto al dovuto. I nostri nuovi controllori consentono<br />
ai tecnici di dimensionare sistema di sicurezza e costo al livello<br />
richiesto, senza alcun eccesso”.<br />
I nuovi controllori ad alte prestazioni possono<br />
anche aiutare i progettisti a potenziare<br />
il numero di controllori in uso nelle<br />
macchine complesse. Disporre di un unico<br />
controllore ad alte prestazioni per le funzioni<br />
di controllo standard e di sicurezza<br />
può aiutare a migliorare la produttività e<br />
ridurre i costi, la complessità del sistema<br />
così come le dimensioni del quadro.<br />
I nuovi controllori intensificano inoltre la<br />
capacità di comunicazione e la produttività<br />
delle macchine.<br />
Il Gigabit Ethernet integrato sui controllori<br />
GuardLogix 5580 e Compact GuardLogix<br />
5380 fornisce infatti una maggiore capacità<br />
di comunicazione per supportare il numero<br />
crescente di dispositivi intelligenti. Ciò può<br />
aiutare i tecnici a raggiungere obiettivi di smart<br />
manufacturing ad alta intensità di dati senza<br />
che ciò richieda ulteriore hardware.<br />
I controllori infine, se utilizzati con l’ambiente di sviluppo integrato<br />
Studio 5000 e il servoazionamento Kinetix 5700, forniscono nuove<br />
funzioni di sicurezza come l’arresto, la velocità, la posizione e altre<br />
funzionalità di monitoraggio sicuro.<br />
DISPOSITIVI MOBILI<br />
Tablet industriale per aree pericolose<br />
Pepperl+Fuchs ha presentato ad Hannover<br />
Messe <strong>2018</strong> la serie di tablet per aree<br />
pericolose di nuova generazione Tab-Ex,<br />
commercializzata con il suo marchio Ecom.<br />
Il tablet industriale Tab-Ex 02 combina alte<br />
prestazioni con applicazioni innovative come<br />
la realtà aumentata. È particolarmente adatto<br />
per l’utilizzo in applicazioni che supportano<br />
l’IoT (Internet of Things) e semplifica lo<br />
scambio di dati tra sistemi di supervisione e<br />
controllo SCADA / DCS e sistemi gestionali<br />
di pianificazione ERP (SAP, IBM Maximo),<br />
sistemi di gestione dei progetti e sistemi<br />
informatici di pianificazione. Grazie alle sue<br />
caratteristiche di compattezza e leggerezza,<br />
il tablet Tab-Ex 02 rappresenta il supporto<br />
adatto a una vasta gamma di attività come<br />
l’inventario, la tracciabilità dei materiali, la<br />
manutenzione e la gestione della catena di<br />
fornitura e dei vari asset aziendali. In occasione<br />
dell’Hannover Messe, Ecom ha illustrato<br />
inoltre come le aziende possano ottenere<br />
vantaggi economici concreti dalle soluzioni<br />
IIoT, tra cui diverse soluzioni innovative per<br />
la localizzazione in tempo reale e gestione<br />
degli asset in modo efficiente, rese possibili<br />
dalle reti interconnesse.<br />
Il tablet Tab-Ex 02 è basato sull’ultima versione<br />
del Samsung Galaxy Tab Active2, utilizza<br />
il sistema operativo ad alte prestazioni<br />
Android 7.1 Nougat ed è dotato di un potente<br />
processore Octa Core da 1,6 GHz e di 3 Gb<br />
di RAM. Ecom mette così a disposizione un<br />
componente tecnologico fondamentale per<br />
realizzare applicazioni complesse che collegano<br />
persone, processi e sistemi attraverso<br />
l’IoT, un elemento chiave per il successo<br />
di un’azienda nei prossimi anni. L’hardware<br />
ottimizzato del tablet Tab-Ex 02 consente, ad<br />
esempio, di identificare gli oggetti presenti<br />
in un impianto tramite applicazioni di realtà<br />
aumentata. Il software presenta in tempo<br />
reale tutte le informazioni esistenti, direttamente<br />
nel campo visivo dell’utente, rendendoli<br />
anche condivisibili all’interno della rete<br />
aziendale. <strong>La</strong> realtà aumentata garantisce<br />
una maggiore trasparenza, una maggiore<br />
disponibilità degli impianti e processi produttivi<br />
più veloci e sicuri, dalla pianificazione<br />
delle attività fino alla loro gestione quotidiana<br />
e manutenzione.<br />
Il tablet Tab-Ex 02 fa parte dell’ecosistema di<br />
prodotti Ecom a prova di esplosione, interconnessi<br />
tramite wireless, quali smartphone,<br />
tablet, periferiche e applicazioni software.<br />
32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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MACCHINE UTENSILI<br />
LAVORAZIONI MECCANICHE<br />
Il futuro dell’alesatura<br />
Protagonista internazionale nella realizzazione<br />
di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche<br />
di alta qualità e precisione,<br />
Big Kaiser ha presentato in occasione<br />
dell’International Aerospace Forum <strong>2018</strong>,<br />
organizzato in Germania dal fornitore di<br />
centri di lavoro CNC Makino, il prototipo del<br />
suo sistema EWA, che si può considerare a tutti gli effetti il futuro<br />
dell’alesatura.<br />
EWA è un innovativo utensile di precisione per l’alesatura, capace di<br />
operare in modo automatizzato senza che sia richiesta la presenza di un<br />
operatore. In questo modo, la lavorazione avviene in modo più veloce ed<br />
economico, con notevoli benefici in termini di precisione e accuratezza.<br />
Grazie alle teste della serie EWA è possibile risparmiare tempo, dal<br />
momento che non è più richiesto di interrompere il ciclo di lavorazione<br />
delle macchine per effettuare le misure e per regolare manualmente<br />
l’utensile. Inoltre, eliminando il fattore umano si riduce il rischio di<br />
sprecare pezzi costosi a causa di errori imputabili a operatori. I<br />
risultati sono la riduzione dei costi, maggiore precisione, la possibilità<br />
di gestire più diametri e di ripetere più fori,<br />
evitando la necessità di una compensazione<br />
manuale per l’usura dei componenti.<br />
“In settori come l’industria aerospaziale,<br />
sbagliare un pezzo comporta un costo molto<br />
alto, che può arrivare fino a oltre 50.000<br />
dollari”, spiega Jose Fenollosa, Head of<br />
Electronic Development di Big Kaiser. “Le<br />
teste EWA riducono questo rischio al<br />
minimo. EWA introduce un nuovo livello di<br />
controllo automatizzato a Industry 4.0 e al<br />
concetto di fabbrica intelligente”.<br />
Le teste EWA possono essere impiegate in tre modalità di<br />
configurazione. Possono funzionare come utensile indipendente,<br />
controllate da tablet tramite connessione wireless. Oppure,<br />
nel caso di macchine utensili tradizionali, è possibile utilizzare<br />
un’interfaccia PC tra la macchina e la testa così da avere il<br />
controllo completamente automatizzato e a circuito chiuso, con i<br />
comandi che vengono inviati dalla macchina a EWA in modo da<br />
regolare automaticamente o fermare il processo di lavorazione<br />
della macchina, se necessario. Infine, nel caso di macchine utensili<br />
tecnologicamente avanzate, si può lanciare il software di controllo<br />
delle teste EWA direttamente dalla macchina, senza bisogno di<br />
integrare alcun dispositivo esterno.<br />
TRATTAMENTI TERMICI<br />
Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />
termici, con impianti di ultima<br />
generazione, dotata di laboratorio per<br />
prove metallurgiche e tecnologiche.<br />
L’azienda è specializzata nella tempra<br />
di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />
cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />
www.giovettiadv.com<br />
Con il fuoco<br />
non scherziamo<br />
<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />
Cementazione<br />
Carbonitrurazione<br />
Tempra e rinvenimento<br />
Sottoraffreddamento<br />
Normalizzazione<br />
Ricottura normale e in bianco<br />
Sabbiatura<br />
Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)<br />
Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />
www.carbotempra.it<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 33
UTENSILI<br />
FRESATURA<br />
Scanalature profonde e sottili<br />
Realizzare scanalature non è mai stato<br />
più veloce, facile e accurato.<br />
Le scanalature possono presentare<br />
larghezze irregolari, difficoltà di<br />
dover combattere con viti o inserti di<br />
una fresa, oppure di dover ricorrere<br />
a uno spessore in legno o metallo<br />
per fare leva su dei trucioli incastrati<br />
all’interno di una scanalatura. Questi<br />
sono solo alcuni dei problemi che gli<br />
operatori di macchina devono affrontare<br />
quando devono realizzare gole e<br />
scanalature sottili.<br />
<strong>La</strong> creazione di scanalature è una lavorazione<br />
comune. Scott Etling, Director<br />
Global Product Management di Kennametal<br />
e responsabile del settore<br />
di fresatura a fissaggio meccanico,<br />
elenca molte applicazioni in cui la fresa<br />
KNS eccelle. Le case automobilistiche<br />
possono utilizzare la nuova fresa<br />
per separare collettori di scarico e<br />
componenti dello sterzo. I produttori<br />
di attrezzature possono fresare gole<br />
di serraggio su supporti per alberi<br />
e colletti di portacuscinetti in modo<br />
economico. Le aziende produttrici di<br />
energia e di elettronica hanno ora a<br />
disposizione un modo più produttivo<br />
per realizzare gole, aggiungere scanalature<br />
per i dissipatori di calore, gioghi<br />
e scanalature assiali. In poche parole,<br />
se si deve realizzare un incavo o una<br />
scanalatura sottile, o una troncatura,<br />
KNS è una soluzione ottimale.<br />
“Questa fresa fa la differenza in molte<br />
situazioni”, dice Etling. “I clienti possono<br />
montare una serie di inserti KNS<br />
su un mandrino ad albero specifico per<br />
effettuare più scanalature allo stesso<br />
tempo o svolgere molteplici operazioni<br />
di taglio. Questa fresa può essere<br />
utilizzata anche per rimuovere parti di<br />
materiale sottoposto a lavorazione a<br />
cinque assi o stampato in 3D. E poiché<br />
i prezzi delle materie prime continuano<br />
ad aumentare, i nostri clienti desiderano<br />
che venga eliminata la minor quantità<br />
possibile di materiale. Pertanto è<br />
utile utilizzare la fresa per scanalature<br />
più sottili per ridurre gli sprechi”.<br />
<strong>La</strong> fresa KNS ha un design della sede<br />
a doppia V per una<br />
tenuta sicura<br />
dell’inserto. Una combinazione<br />
di posizionamento<br />
radiale e assiale che non solo migliora<br />
la durata dell’utensile, ma anche la precisione<br />
dei pezzi. <strong>La</strong> gamma di inserti<br />
consente di lavorare scanalature di<br />
larghezze che vanno da 1,6 mm a 6,4<br />
mm (da 0,063 pollici a 0,250 pollici). Gli<br />
inserti sono disponibili con un singolo<br />
o doppio tagliente piatto o raggiato.<br />
<strong>La</strong> gamma di diametri degli utensili da<br />
taglio va da 63 mm a 250 mm (da 2.5 a<br />
10 pollici), e a seconda delle dimensioni<br />
del corpo è possibile montarli su attacchi<br />
a manicotto o per frese a disco (o<br />
su entrambi).<br />
“Siamo davvero entusiasti di questo<br />
nuovo design”, aggiunge Etling. “È più<br />
forte e preciso delle soluzioni concorrenti<br />
e riduce anche i costi degli utensili.<br />
I clienti possono utilizzare entrambe<br />
le estremità di un inserto KNS bitagliente<br />
in applicazioni di scanalatura<br />
poco profonda, quindi passare a un<br />
inserto monotagliente quando si ha<br />
bisogno di una maggiore profondità”.<br />
Anche per il metallo duro, Tim Marshall,<br />
Senior Global Product Manager per la<br />
fresatura a fissaggio meccanico, fa<br />
notare come Kennametal di recente<br />
abbia introdotto miglioramenti significativi<br />
nella tecnologia delle qualità<br />
e che la KNS sfrutta questi sviluppi.<br />
“Con il programma KNS offriamo tre<br />
tipi di gradi”, dice Marshall. “Il KCU25<br />
e il KCPM40 sono di tipo PVD multifase<br />
e offrono eccellenti caratteristiche di<br />
stabilità e di resistenza all’usura del<br />
tagliente in acciai, acciai inossidabili<br />
e leghe resistenti alle alte temperature,<br />
anche a velocità ed avanzamenti<br />
elevati. Mentre il KCPK30 è di tipo<br />
rivestito in CVD adatto per la sgrossatura<br />
e le lavorazioni generiche di<br />
acciaio e ghisa”.<br />
Un buon metallo duro è importante,<br />
ma lo è anche la geometria<br />
dell’inserto. Grazie a una<br />
buona geometria della spoglia<br />
e a una speciale preparazione<br />
del tagliente, gli inserti KNS<br />
non sacrificano la tenacità del<br />
tagliente necessaria nella maggior<br />
parte delle applicazioni di scanalatura.<br />
Inoltre la geometria SGP facilita un<br />
eccellente controllo dei trucioli, che<br />
arriccia anche i materiali più duri a<br />
formare una “C” o un “9” facilitandone<br />
l’evacuazione. Ciò significa che si può<br />
rimettere nella cassetta degli attrezzi lo<br />
spessore in legno o in metallo e i ganci<br />
artigianali usati per estrarre i trucioli.<br />
<strong>La</strong> fresa KNS è anche facile da usare.<br />
Con l’innovativo design simmetrico<br />
della chiave Easy-X si smette di scavare<br />
nel contenitore dei trucioli in cerca<br />
di viti e inserti persi, si smette di spostare<br />
cunei o morsetti: basta inserire<br />
la chiave nel corpo fresa, dargli una<br />
torsione e l’inserto viene facilmente<br />
sostituito anche in spazi ristretti. Il<br />
corpo fresa e la chiave sono chiaramente<br />
contrassegnati e non c’è rischio<br />
quindi di danneggiare il corpo a causa<br />
dell’utilizzo di un attrezzo sbagliato.<br />
34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
UTENSILI<br />
CON ALTEZZA REGOLABILE<br />
picturastudio.it<br />
Banco di lavoro ergonomico e flessibile<br />
Un banco da lavoro che si adegua al pezzo da lavorare e all’operatore.<br />
Il nuovo banco da lavoro regolabile in altezza della<br />
serie Garant GridLine di Hoffmann Group permette agli operatori<br />
di alzare il banco di lavoro fino ad esattamente la propria<br />
altezza e di adeguarlo al tipo di pezzo da lavorare – e tutto<br />
questo senza dipendere dal collegamento alla rete elettrica.<br />
Infatti dispone di una batteria agli ioni litio capace di fornire,<br />
inoltre, elettricità a elettroutensili e caricabatterie. Inoltre il<br />
banco di lavoro dispone di un’unità mobile per lo spostamento<br />
da un posto all’altro, reso ancora più semplice dalla possibilità<br />
di impostare semplicemente ed elettricamente i piedini estraibili<br />
che, una volta fatti uscire automaticamente, permettono di far<br />
scorrere il banco facilmente sul pavimento.<br />
Nel nuovo banco da lavoro<br />
con regolazione elettrica<br />
dell’altezza Garant GridLine<br />
si può impostare l’altezza di<br />
lavoro tramite il tasto Top-<br />
Down da 860 a 1050 millimetri,<br />
e tutto questo con<br />
una portata fino a 400 chili.<br />
Il banco da lavoro apporta,<br />
in tal modo, un contributo<br />
importante per evitare l’affaticamento<br />
del personale<br />
e dolori alla schiena. Grazie<br />
alle batterie agli ioni litio è<br />
inoltre in grado di alimentare<br />
fino a otto ore elettroutensili,<br />
caricabatterie e fonti luminose<br />
senza essere collegato<br />
alla rete elettrica. A completare il programma per garantire<br />
una maggiore ergonomia, pulizia e più ordine sono disponibili<br />
i seguenti prodotti sempre dell’ormai noto e consolidato programma<br />
Garant: pareti forate, ganci Easyfix, ripiani di appoggio<br />
e un’unità luminosa a led.<br />
Affinché il banco di lavoro possa essere spostato facilmente<br />
è stato provvisto di un’unità mobile a rotelle con piedi estraibili<br />
elettricamente. Dei freni posizionati sulle rotelle orientabili<br />
garantiscono di poter fermare in maniera sicura il banco prima<br />
di estrarre i piedini. Grazie alle grandi rotelle da 125 millimetri<br />
il banco può essere trasportato facilmente anche su pavimenti<br />
non piani passando anche sulle soglie delle porte. Una speciale<br />
protezione dei freni impedisce il bloccaggio delle ruote.<br />
Con queste speciali funzionalità il banco di lavoro Garant GridLine<br />
con altezza regolabile è ideale per tutti quei dipendenti che<br />
devono lavorare spesso pezzi di diverse dimensioni o che devono<br />
spostare di tanto in tanto la propria postazione di lavoro così<br />
come per aziende con più turni.<br />
dal 1988 al servizio dell’alta precisione<br />
Vemas srl<br />
via Magellano, 5/C<br />
20090 Cesano Boscone, Milano<br />
02 45864059 telefono<br />
02 4583133 fax<br />
info@vemas.it<br />
www.vemas.it<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35
COMPONENTI<br />
TRASMISSIONE DI POTENZA<br />
Dall’industria pesante<br />
alla meccanica<br />
di precisione: la gamma<br />
di R+W comprende giunti<br />
per ogni applicazione<br />
e in grado di soddisfare<br />
le richieste sempre più<br />
specifiche nell’ambito delle<br />
trasmissioni di potenza.<br />
Giunti per ogni applicazione<br />
Le richieste riguardanti le trasmissioni<br />
di potenza diventano sempre<br />
più specifiche. Ne è un chiaro esempio<br />
il settore energetico: l’enfasi si sta<br />
spostando dalle megacentrali alle reti<br />
di produttori e consumatori, mentre la<br />
distinzione fra gli uni e gli altri è sempre<br />
più sfumata. <strong>La</strong> produzione di energia<br />
diventa più integrata, ma ogni forma<br />
di produzione – impianti a biomassa,<br />
microturbine, pale eoliche, centrali idroelettriche<br />
– richiede una soluzione ad hoc.<br />
NELLE CENTRALI ENERGETICHE<br />
I sistemi che misurano e controllano<br />
l’inclinazione delle pale eoliche, per consentire<br />
prestazioni costanti in situazioni<br />
di vento variabile, richiedono giunti che<br />
garantiscano un posizionamento preciso.<br />
Per questo tipo di applicazione sono<br />
ideali i giunti a soffietto metallico, senza<br />
gioco e senza necessità di manutenzione,<br />
che uniscono un’affidabile trasmissione<br />
della coppia a un posizionamento<br />
preciso e una ripetibilità molto elevata.<br />
R+W ha sviluppato una versione speciale<br />
di questo giunto per un impianto<br />
eolico in mare aperto, basandosi sulla<br />
collaudata serie BK2. Per sopportare le<br />
condizioni climatiche avverse, i giunti<br />
sono stati realizzati con collegamenti<br />
mozzo-soffietto saldati e mozzi in acciaio<br />
con finitura superficiale speciale.<br />
I giunti rivestono un ruolo importante<br />
anche negli impianti a biogas: qui il<br />
metano è convogliato verso un motore<br />
Giunto a soffietto<br />
metallico BK2<br />
a gas che genera elettricità attraverso<br />
un sistema a pistoni. Talvolta il biogas<br />
può contenere particele solide risultanti<br />
dal processo di lavorazione che possono<br />
danneggiare il sistema. In questi casi<br />
una protezione affidabile può essere<br />
fornita da un giunto a elastomero, che<br />
smorza le vibrazioni e assorbe i contraccolpi.<br />
R+W ha utilizzato un giunto serie<br />
ES2 per collegare gli alberi di un impianto<br />
di questo genere. L’inserto elastomerico,<br />
disponibile in varie durezze shore,<br />
compensa i disallineamenti e assorbe<br />
le vibrazioni e gli impatti tipici dell’applicazione.<br />
In caso di blocco dovuto<br />
alla presenza di solidi e al conseguente<br />
sovraccarico e in caso di superamento<br />
della coppia limite, il limitatore di cop-<br />
pia separa motore e rotore nel giro di<br />
pochi millisecondi prevenendo danni e<br />
riducendo i fermi macchina.<br />
Un altro esempio sono le microturbine<br />
a gas, usate per la generazione di energia<br />
decentralizzata e spesso esposte a<br />
carichi elevati. Per un’applicazione di<br />
questo tipo era necessario un giunto<br />
miniaturizzato a soffietto metallico in<br />
grado di funzionare in modo affidabile<br />
con una coppia costante di 10 Nm e<br />
una velocità di rotazione di 70.000<br />
giri al minuto per tutto l’anno senza<br />
interruzioni. R+W ha sviluppato una<br />
speciale soluzione basandosi sul proprio<br />
giunto MK2/100, che fornisce i margini<br />
di sicurezza richiesti grazie a un soffietto<br />
speciale e riduce la forza di ripristino<br />
generata nel processo in quanto non<br />
ci sono danni ai cuscinetti. Il prodotto<br />
su misura regge quindi a sovraccarichi<br />
persino quadrupli rispetto al previsto,<br />
fornendo all’operatore un’affidabilità<br />
sufficiente.<br />
PRECISIONE PER L’AUTOMAZIONE<br />
L’automazione è un altro settore importante<br />
per R+W: la produzione industriale<br />
altamente automatizzata richiede sistemi<br />
motori accurati, come per esempio<br />
nei robot industriali. Questi contribui-<br />
36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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scono ad abbreviare i cicli produttivi in<br />
molti settori, grazie a velocità elevate<br />
e ottimale replicabilità. I componenti<br />
richiesti per questi ambienti devono<br />
soddisfare requisiti stringenti in termini<br />
di velocità, accuratezza o accelerazione.<br />
R+W ha sviluppato per questi ambiti i<br />
giunti a elastomero della serie EK per<br />
la robotica industriale. Gli inserimenti<br />
a elastomero combinano elevata flessibilità<br />
e buona resistenza. Smorzano<br />
vibrazioni e impatti compensando i disallineamenti<br />
degli alberi.<br />
Molti elementi condizionano la progettazione<br />
dei giunti a elastomero: da<br />
fattori quali il carico, l’avviamento e la<br />
temperatura dipende la durata dell’inserto.<br />
L’elemento elastomerico è disponibile<br />
in diverse durezze shore, per trovare<br />
sempre un compromesso adatto fra le<br />
proprietà di smorzamento, la rigidità<br />
torsionale e la correzione dei disallineamenti<br />
per la maggior parte delle<br />
applicazioni. Se la priorità è l’accuratezza<br />
del posizionamento, possono essere<br />
più adatti i giunti a soffietto metallico. I<br />
progettisti di R+W, grazie alla loro vasta<br />
esperienza, sono in grado di suggerire<br />
il giunto gusto.<br />
GIUNTI DI SICUREZZA MECCANICI<br />
PER L’INDUSTRIA 4.0<br />
<strong>La</strong> digitalizzazione è una tendenza che<br />
da tempo riguarda le aziende; è collegata<br />
direttamente all’automazione in<br />
quanto la quota crescente di processi<br />
automatizzati senza supervisione rende<br />
Giunto ES2<br />
Giunto MK<br />
necessari componenti precisi e misure di<br />
sicurezza efficaci. Nell’era dell’Industria<br />
4.0, il giunto può adempiere a funzioni<br />
cruciali che aumentano la produttività e<br />
assicurano la sicurezza richiesta.<br />
“Nella produzione automatizzata con una<br />
strategia digitale ben studiata, seguendo i<br />
principi dell’Industria 4.0, i giunti sono un<br />
elemento importante, oltre che dal punto<br />
di vista della trasmissione di potenza,<br />
anche per la loro funzione di sicurezza”,<br />
spiega Frank Kronmüller, amministratore<br />
delegato di R+W. Un importante punto a<br />
favore dei giunti di sicurezza meccanici<br />
è la velocità alla quale sono in grado di<br />
separare motore e parte condotta, se<br />
confrontata con mezzi elettronici o sensori,<br />
meno rapidi e più soggetti a errori.<br />
“Un’interruzione con i comandi richiede<br />
almeno 15-17 millisecondi, mentre un<br />
giunto reagisce entro 3-5 millisecondi.<br />
In questa gara quindi, i componenti meccanici<br />
vincono di parecchie lunghezze”.<br />
Inoltre i sensori sono soggetti a fonti<br />
di errore e devono essere controllati di<br />
frequente per evitare fermi macchina<br />
non necessari. Con i giunti di sicurezza,<br />
ne basta uno per asse, e può facilmente<br />
essere regolato. “Due vantaggi notevoli<br />
per i giunti”, afferma Kronmüller.<br />
Gli esperti di R+W desiderano supportare<br />
i propri clienti nel loro percorso di digitalizzazione<br />
della produzione e sono sempre<br />
pronti a prendere in esame nuovi campi<br />
di applicazione. <strong>La</strong> gamma di prodotti è<br />
stata riorganizzata e ampliata con nuove<br />
misure e modelli, per poter fornire giunti<br />
standard nel maggior numero possibile<br />
di circostanze. R+W è quindi pronta per<br />
affrontare i futuri sviluppi dell’industria.<br />
“Il giunto è un elemento indispensabile:<br />
quel che può rendere veramente unico<br />
un giunto e differenziarlo dagli altri<br />
sono le funzionalità aggiuntive”, continua<br />
Kronmüller. Noi di R+W lavoriamo<br />
accanto ai clienti per creare soluzioni<br />
su misura per specifiche applicazioni.<br />
Attribuiamo molta importanza alle soluzioni<br />
speciali, poiché ci fanno avanzare<br />
sempre di un passo dal punto vista<br />
tecnologico, mantenendoci in contatto<br />
con i desideri e le necessità del mercato.<br />
Le conoscenze acquisite sono in seguito<br />
applicate alle nostre serie standard, in<br />
modo che una vasta gamma di clienti<br />
possa trarne beneficio. Per noi sono<br />
importanti sia le serie standard, sia i<br />
giunti su misura: l’importante per noi<br />
è fornire a ogni cliente il giunto giusto<br />
per le sue esigenze”.<br />
R+W Italia si propone sul mercato come<br />
partner ideale per la fornitura di giunti,<br />
alberi di trasmissione e limitatori di<br />
coppia standard e “speciali”, sviluppati<br />
su specifica richiesta del cliente con<br />
l’obiettivo di offrire il giunto corretto<br />
per ogni singola applicazione.<br />
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COMPONENTI<br />
CONTROLLO SEMPLIFICATO<br />
Sistema per impianto di lavaggio treni<br />
Specializzata nella progettazione e installazione<br />
di impianti di lavaggio per rotabili<br />
ferroviari, Raimondi Srl ha affidato ad<br />
Aventics, tramite il distributore locale<br />
Gusmeri, l’individuazione di componenti<br />
adatti a semplificare il sistema di controllo<br />
di un impianto di lavaggio treni a<br />
passaggio che si trova a Kuala <strong>La</strong>mpur, in<br />
un deposito della linea ferroviaria Kelana<br />
Jayala.<br />
Per rispondere a questa complessa richiesta,<br />
sono stati adottati i cilindri standard,<br />
serie PRA, con tubo profilato dal peso<br />
ottimizzato e scanalature da sei millimetri,<br />
che consentono il montaggio di un gran<br />
numero di sensori in modo semplice, veloce<br />
e compatto, configurati per macchine<br />
standardizzate dall’elevata disponibilità<br />
in combinazione con un’ampia gamma di<br />
opzioni di montaggio. Utile è stato, inoltre,<br />
l’impiego di sensori SM6-AL, efficaci<br />
nel misurare la posizione per soluzioni di<br />
automazione esigenti, e di gruppi di trattamento<br />
Linea AS con struttura modulare<br />
e polmoni ultraleggeri per garantire ottime<br />
prestazioni, flessibilità di applicazione ed<br />
elevata efficienza energetica. Aventics ha<br />
infine suggerito l’applicazione di elettrovalvole<br />
di controllo direzionale serie TC15,<br />
in grado di fornire la massima affidabilità<br />
e ampiezza di applicazioni.<br />
I consulenti tecnici Aventics hanno fornito<br />
supporto a Raimondi non solo nella<br />
parte progettuale, ma anche nel servizio,<br />
rendendo disponibile in tempi brevi tutti<br />
gli elementi utilizzati durante la messa a<br />
punto dell’impianto: un’ulteriore conferma<br />
del ruolo dell’azienda nella produzione<br />
di componenti e sistemi pneumatici<br />
rispondenti alle più diverse e specifiche<br />
esigenze.<br />
MECCANICA<br />
Assi lineari economici e ad alte prestazioni<br />
Gli assi lineari della serie ECO si basano sulla lunga tradizione di<br />
Aerotech nel produrre soluzioni a basso total cost of ownership.<br />
Eccellenti specifiche di posizionamento, elevata rigidità e una<br />
varietà di opzioni e caratteristiche, unite a prezzi economici, fanno<br />
degli stadi ECO una scelta ideale per le applicazioni che richiedono<br />
robuste prestazioni di moto.<br />
Le guide lineari a ricircolo di precisione e lunga durata, insieme<br />
alla maestria di lavorazione e assemblaggio di Aerotech, hanno<br />
permesso di ottenere le migliori prestazioni geometriche per<br />
prezzo unitario oggi sul mercato. A differenza di altri<br />
assi concorrenti a basso costo, gli assi ECO possono<br />
essere integrati in macchine complesse<br />
con la sicurezza di un<br />
elevato livello di prestazioni<br />
e di una durata superiore a<br />
quella di altri componenti<br />
della macchina.<br />
Assi con motori lineari a comando<br />
diretto ECO-LM sono ottimizzati con encoder<br />
lineari senza contatto di alta precisione. Gli<br />
encoder senza contatto di precisione permettono un<br />
moto incrementale minimo fino a 10 nm con una ripetibilità a<br />
livello micrometrico. <strong>La</strong> calibrazione opzionale in fabbrica HALAR<br />
migliora la precisione di posizionamento fino a ±1,5 μm. Il forcer<br />
ironless eroga una forza elevata e senza cogging e consente un<br />
controllo di velocità e posizione molto dolce, ideale per le applicazioni<br />
che richiedono un´alta precisione del contorno e un profilo<br />
dolce di velocità. Il motore lineare ha un gioco nullo, assenza di<br />
windup, attrito pari a zero e un´ottimale risposta dinamica. Gli assi<br />
ECO-LM sono disponibili in 17 modelli differenti con corse comprese<br />
fra 100 mm e 800 mm e velocità fino a 2 m/s. Come opzioni<br />
standard sono disponibili soluzioni configurabili di gestione dei<br />
cavi per sistemi a singolo asse e ad assi multipli.<br />
Per le applicazioni ancora più sensibili ai costi, la serie ECO-SL<br />
include numerose opzioni con motori passo-passo e servomotori<br />
brushless NEMA 23. <strong>La</strong> serie ECO-SL è stata progettata<br />
con molte caratteristiche e opzioni standard<br />
che la rendono adattabile alle specifiche<br />
applicazioni.<br />
Varie opzioni encoder offrono risoluzioni elettriche<br />
che spaziano da 0,5 μm al sub-nm. Per le<br />
applicazioni verticali è possibile<br />
aggiungere un freno di stazionamento.<br />
Per le applicazioni<br />
dove lo spazio è limitato è<br />
disponibile un kit di rinvio del<br />
motore, che permette di ridurre<br />
la lunghezza complessiva dell’asse.<br />
Gli assi ECO-SL sono disponibili in 27<br />
modelli differenti con corse che spaziano<br />
da 50 mm a 800 mm e velocità fino a 300 mm/s.<br />
38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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COMPONENTI<br />
GUN DRILL<br />
Guide lineari per foratura profonda<br />
Le guide lineari di Bosch Rexroth sono in grado di offrire un’alta<br />
precisione, grazie a soluzioni multi asse con precisione di posizionamento<br />
centesimale e una ripetibilità fino a un massimo di 0,05 mm<br />
per asse, ottenendo inoltre una rigidezza maggiore nell’ordine del<br />
30-40%. Precisione micrometrica, affidabilità e velocità sono componenti<br />
fondamentali per le macchine di foratura profonda. Lo sa<br />
bene IMSA (Industria Macchine Speciali Automatiche), realtà<br />
fondata nel 1988 nella Brianza lecchese da Francesco Colombo e<br />
Franco Meroni, tra i principali produttori mondiali di macchine gun<br />
drill, con oltre 500 foratrici operanti in Italia, Europa, Canada, Usa,<br />
Brasile e Messico. Il primo mercato di destinazione delle macchine<br />
IMSA è quello italiano.<br />
Bosch Rexroth è partner di IMSA, attraverso la realtà di fornitura<br />
industriale Sarok Italia, dal 2007-2008, periodo in cui è subentrata a<br />
un fornitore esistente a seguito di problemi di approvvigionamento.<br />
Grazie a un connubio di certezza di fornitura, qualità, performance<br />
e assistenza on-site, Bosch Rexroth – dopo un periodo di transizione<br />
durato circa due anni – è diventato lo standard di riferimento per<br />
le macchine gun drill di IMSA. Ad oggi, la tecnologia Rexroth è<br />
presente in circa l’80% delle macchine.<br />
L’azienda lecchese utilizza sistemi di guida lineari a rulli R1805 641<br />
31, dopo aver abbandonato la tecnologia a sfera, ottenendo una<br />
rigidezza maggiore nell’ordine del 30-40% a fronte di un allineamento<br />
dei costi.<br />
Già a partire dagli anni Novanta, IMSA ha scelto di puntare tutto<br />
sulla qualità, sovradimensionando le proprie macchine utensili di<br />
foratura per ottenere performance di qualità superiore rispetto ai<br />
competitor. Proprio in IMSA sono nate molte delle innovazioni nel<br />
settore, grazie agli sforzi del team di sviluppo e all’installazione della<br />
migliore componentistica sul mercato, tra cui le guide lineari di<br />
Bosch Rexroth.<br />
Le macchine IMSA sono un riferimento per la produzione di componentistica<br />
per l’automotive e per la foratura di stampi e blocchi,<br />
tra gli altri, nell’industria della produzione di packaging e medicale.<br />
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COMPONENTI<br />
CASE HISTORY<br />
<strong>La</strong> linea Topline di<br />
Breyer per l’estrusione<br />
di imballaggi flessibili<br />
in tubetto è equipaggiata<br />
con un sistema di motion<br />
control Kollmorgen che<br />
consente la produzione<br />
di 300 unità al minuto.<br />
di Thomas Sautter*<br />
è il tubo”, che presso<br />
l´azienda Breyer Maschinenfabrik<br />
viene prodotto “All´inizio<br />
dall´estrusore. “Tubo” è un termine per<br />
la cui etimologia occorre guardare a una<br />
lingua classica come il latino, un´origine<br />
antica per una tecnologia moderna.<br />
Breyer è una delle aziende leader di<br />
questo segmento. <strong>La</strong> società situata a<br />
Singen am Bodensee, in Germania, realizza<br />
i cosiddetti impianti di estrusione<br />
per la produzione di tubi di imballaggio<br />
flessibili. Per la nuova generazione della<br />
serie Topline l´azienda si avvale di un<br />
nuovo sistema di motion control proposto<br />
da Kollmorgen in grado di far produrre<br />
fino a 300 unità al minuto.<br />
I prodotti che nei settori cosmetico e<br />
alimentare vengono inseriti nei tubetti<br />
possono essere consumati facendoli<br />
fuoriuscire con una semplice pressione.<br />
Sembra banale, ma non lo è affatto,<br />
perlomeno dal punto di vista della produzione.<br />
I requisiti che è chiamato a<br />
soddisfare un tubo, o tubetto, di questo<br />
genere sono oltremodo complessi ed<br />
eterogenei. Breyer propone attualmente<br />
impianti che producono tubi flessibili fino<br />
a sette strati e che si differenziano per la<br />
sensazione al tatto, per le loro proprietà<br />
quali l´effetto barriera e l´effetto adesivo,<br />
nonché per il colore e la resistenza. Il<br />
tutto viene realizzato tecnicamente grazie<br />
a un insieme sofisticato di più estrusori<br />
che, a temperature fino a 250°C, dosano<br />
Motion control per la produzione<br />
ottimizzata di tubi<br />
*Responsabile<br />
vendite di<br />
Kollmorgen<br />
per il sud<br />
della Germania<br />
il materiale distribuendolo con estrema<br />
precisione nei relativi stampi. Il tubo<br />
ancora morbido viene poi allungato con<br />
un calibratore, sottoposto a un processo<br />
di sottovuoto per conferirgli la sezione<br />
definitiva e fatto al contempo raffreddare<br />
in una nebbia d´acqua.<br />
IL MOTORE LINEARE POSIZIONA<br />
LA TESTA DI TAGLIO<br />
<strong>La</strong> velocità con cui i tubi grezzi vengono<br />
prodotti dipende dal ritmo del dispositivo<br />
di estrazione che sfila il tubo solidificato<br />
dall´elemento di calibratura e stabilisce<br />
in questo modo la modulazione del processo<br />
come “master”. Occorre osservare<br />
che le pareti dei tubi più spessi richiedono<br />
più tempo per il raffreddamento rispetto<br />
a quelli sottili. Il caterpillar, sotto il profilo<br />
funzionale, fa parte dell´unità di taglio,<br />
che in un processo cadenzato taglia il<br />
materiale alimentato in segmenti precisi.<br />
Questo modulo di macchine funziona<br />
con tre servoazionamenti Kollmorgen in<br />
un sistema a più assi sincronizzato. “Il<br />
traino a caterpillar è impostato come<br />
master”, spiega Andreas Bauknecht della<br />
divisione Ricerca e Sviluppo di Breyer. Il<br />
ritmo del caterpillar è seguito da due altri<br />
azionamenti che tagliano il tubo flessibile<br />
in materiale plastico della lunghezza<br />
desiderata. Qui un motore lineare ICH<br />
di Kollmorgen si occupa di posizionare il<br />
coltello di taglio in modo sincronizzato<br />
rispetto alla velocità dominante del prodotto.<br />
Da un punto di vista tecnologico,<br />
il processo può essere paragonato a una<br />
taglierina in sospensione. Il motore lineare<br />
ICH porta la testa di taglio azionata<br />
da un servomotore AKM in posizione<br />
prima di ogni taglio e la segue durante<br />
il processo di taglio. Ogni minima differenza<br />
di ritmo tra prodotto e utensile<br />
si tradurrebbe immancabilmente in un<br />
taglio a spirale.<br />
“I nostri clienti apprezzano la Topline per<br />
la sua elevata velocità e soprattutto per<br />
l’alta precisione”, sottolinea Bauknecht.<br />
I clienti sono per Breyer innanzitutto<br />
i fabbricanti di imballaggi che, a propria<br />
volta, forniscono i tubi finiti a note<br />
aziende di prodotti per l´igiene personale<br />
e la cosmesi, e che sono molto rigorosi<br />
nelle loro richieste, in quanto gli articoli<br />
che propongono non vengono acquistati<br />
solo per il valore contenuto all´interno<br />
della confezione. Anche l´aspetto di un<br />
prodotto decide del successo nel punto<br />
vendita. Un fattore importante per realizzare<br />
un tubetto pregiato e quindi facile<br />
da vendere è la qualità del tubo stesso.<br />
“Tolleranze maggiori vanno a scapito<br />
dell´immagine della stampa”, riferisce il<br />
responsabile dello Sviluppo. Con tolleranze<br />
di +/- 0,03 millimetri nel diametro,<br />
0,3 millimetri nella lunghezza e 0,02 millimetri<br />
nello spessore totale dello strato e<br />
nell´eccentricità, Breyer pone la precisione<br />
40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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come punto di riferimento prioritario sul<br />
mercato mondiale.<br />
LE NUOVE POSSIBILITÀ<br />
DEL MOTION CONTROL<br />
Con la nuova soluzione di motion control<br />
Breyer ha oggi ancora più opportunità<br />
di ottimizzare ulteriormente i processi<br />
strutturati all´insegna della precisione. <strong>La</strong><br />
testa del servosistema a più assi è costituita<br />
dall´unità di motion control PCMM<br />
di Kollmorgen. Il dispositivo compatto<br />
controlla i tre servoazionamenti del tipo<br />
AKD ed è collegato tramite Profinet con<br />
il PLC Siemens di livello superiore. Per<br />
creare i profili di movimento, ad esempio<br />
nel processo delle camme elettroniche, ci<br />
si avvale di Kollmorgen Automation Suite<br />
(KAS). <strong>La</strong> soluzione grafica di programmazione<br />
usa a tal fine la struttura basata su<br />
standard di PLCopen for Motion, nonché<br />
il modulare “Drag-and-Drop” di Kollmorgen<br />
Pipe Network.<br />
Per quanto riguarda gli attuatori, per<br />
lo spostamento del caterpillar e per<br />
l´azionamento dei coltelli si utilizzano due<br />
servomotori AKM. Per il posizionamento<br />
gli esperti di progettazione di EAT GmbH<br />
(Elektronische Antriebs-Technik), partner<br />
di sistemi di Kollmorgen, hanno scelto<br />
motori lineari della serie ICH. <strong>La</strong> triade<br />
per lo sviluppo formata da Breyer, EAT e<br />
Kollmorgen costituisce un valido esempio<br />
di partnership di successo tra produttore,<br />
integratore di sistema e OEM. Kollmorgen<br />
e EAT vantano una collaborazione di<br />
oltre 30 anni. “Dato il nostro profondo<br />
impegno nel settore della tecnologia dei<br />
servomotori e dell´automazione, siamo<br />
Da sinistra:<br />
servomotori AKM<br />
per l’azionamento<br />
del coltello; unità<br />
di motion control<br />
PCMM e AKD<br />
di Kollmorgen<br />
in grado di sostenere soprattutto i nostri<br />
clienti che si occupano di costruzione di<br />
macchine speciali e grazie alla collaborazione<br />
con Kollmorgen possiamo proporre<br />
ottime soluzioni di progettazione”, sottolinea<br />
Christian Reinsch, responsabile<br />
tecnico e direttore generale di EAT, con<br />
sede a Friburgo.<br />
Reinsch è particolarmente entusiasta della<br />
struttura sofisticata dell´azionamento lineare.<br />
<strong>La</strong> nuova serie ICH di Kollmorgen è<br />
stata progettata in modo da fornire forze<br />
di avanzamento comprese tra 175 e 5341<br />
N in caso di funzionamento continuo. Il<br />
range di velocità è compreso tra 1 μm/s<br />
lento e 5 m/s veloce con accelerazioni<br />
tra 3 e 10 G a seconda delle dimensioni<br />
del modello. Dettagli specifici in fase di<br />
progettazione riducono al minimo i valori<br />
di cogging, un aspetto importante per<br />
garantire una elevata qualità di regolazione,<br />
che per i processi di imballaggio<br />
è un elemento essenziale.<br />
L´unità di motion control PCMM di Kollmorgen<br />
si avvale delle possibilità di programmazione<br />
di Kollmorgen Automation Suite<br />
(KAS) per il comando dell´avanzamento,<br />
dell´unità lineare e dell´azionamento dei<br />
coltelli. Se il traino caterpillar dà il ritmo<br />
tramite il servoazionamento AKD, che<br />
l´unità lineare segue con posizionamenti<br />
morbidissimi grazie a camme a disco<br />
elettroniche progettate alla perfezione,<br />
l´azionamento dei coltelli deve effettuare<br />
rampe di velocità molto precise.<br />
PIÙ PRODUTTIVITÀ GRAZIE<br />
AL RETROFIT<br />
Sono dettagli come questi che hanno<br />
convinto i costruttori di macchine del<br />
<strong>La</strong>go di Costanza ad affidarsi al PCMM<br />
per il controllo del movimento. Rispetto<br />
alla tecnologia di servoazionamento<br />
impiegata in precedenza basata sul servoazionamento<br />
S700 di Kollmorgen,<br />
l´attuale stato della tecnica offre più<br />
possibilità di ottimizzare il processo.<br />
“Con il Pipe Network siamo in grado di<br />
controllare ancora meglio tutti i processi<br />
di frenatura e accelerazione”, sottolinea<br />
Christian Reinsch. L´ambiente di<br />
progettazione all´interno di Kollmorgen<br />
Automation Suite (KAS) consente ora<br />
non solo di impostare il taglio in base<br />
alla posizione, ma anche di controllare<br />
la registrazione della stampa. Questo<br />
aspetto assume particolare rilievo quando<br />
il modulo di taglio deve portare alla<br />
lunghezza corretta tubi in plastica già<br />
stampati e finiti, ad esempio nel caso di<br />
materiale laminato per dentifricio a più<br />
colori. “Anche in questo caso occorre<br />
una valida tecnologia di azionamenti<br />
per garantire una qualità elevata”, sintetizza<br />
Andreas Bauknecht, che concorda<br />
con Christian Reinsch sul fatto che il<br />
passaggio al PCMM sia stato straordinariamente<br />
rapido. Questo ritmo è imputabile<br />
soprattutto al PipeNetwork e alla<br />
comunicazione via Ethernet che consente<br />
di realizzare complesse camme elettroniche<br />
con comodità e senza dispendio di<br />
tempo. L´unità di motion control offre<br />
un autentico potenziale per il retrofit,<br />
soprattutto se si considera che grazie alla<br />
comunicazione Ethernet in tempo reale<br />
non c´è alcuna restrizione del fornitore<br />
da cui proviene il PLC di livello superiore.<br />
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SALDATURA<br />
IN FIERA<br />
Saldatrici per plastica, packaging<br />
e manifattura<br />
Notevole l’afflusso allo stand di Leister in<br />
occasione della prima edizione di The Innovation<br />
Alliance, marchio ombrello che ha<br />
raccolto sotto di sé, dal 29 maggio al 1 giugno<br />
scorsi nei padiglioni di Fieramilano, cinque<br />
fiere: Plast, Ipack-Ima, Meat-Tech, Print4all<br />
e Intralogistica Italia.<br />
Per Leister gli eventi clou sono stati, come da<br />
tradizione, Plast e Ipack-Ima, dal momento<br />
che offrono un’occasione di incontro unica<br />
con gli operatori dei due mercati principali<br />
dell’azienda, i trasformatori di materie plastiche<br />
da un lato e i costruttori di macchinari<br />
e impianti per il confezionamento dall’altro.<br />
Le soluzioni Leister comprendono infatti sia<br />
saldatrici automatiche e manuali per la lavorazione<br />
delle materie plastiche sia macchinari<br />
per l’industria di processo (riscaldatori<br />
e soffianti). Quest’anno Leister Technologies<br />
Italia ha scelto di essere presente in uno degli<br />
otto padiglioni dedicati<br />
a Ipack-Ima,<br />
capofila dell’evento e principale fiera delle<br />
tecnologie per il processing e il packaging,<br />
rispecchiando la doppia vocazione dell’azienda<br />
con uno stand che si sviluppava sui due<br />
focus tematici, plastica e packaging.<br />
Numerose le novità presentate da Leister.<br />
Per quanto riguarda la saldatura della plastica<br />
i visitatori hanno<br />
potuto vedere in anteprima<br />
l’estrusore che<br />
completa la gamma<br />
Fusion. L’estrusore<br />
manuale Fusion 1<br />
permette di lavorare<br />
in spazi molto ristretti.<br />
Con un peso di soli 3,4 kg<br />
(contro i quasi 6 del fratello<br />
maggiore Fusion 2), Fusion 1 può essere<br />
usato anche con una sola mano rimuovendo<br />
un’impugnatura; è inoltre dotato di led che<br />
illuminano la zona di saldatura, caratteristica<br />
rilevante per una macchina che si presta<br />
a essere utilizzata all’interno di contenitori,<br />
dove la luce non è mai abbastanza. Si tratta<br />
di una soluzione interessante per chi realizza<br />
manufatti in plastica o ne ripara di esistenti<br />
(pozzetti per drenaggio acque, bidoni, cassonetti,<br />
ceste ecc.).<br />
Per l’industria di processo, hanno riscosso<br />
notevole interesse i riscaldatori a doppia<br />
flangia serie DF-R. Si tratta di riscaldatori di<br />
nuova concezione progettati per operare con<br />
temperature dell’aria in ingresso fino a 350°C.<br />
Questo ne consente l’utilizzo ricircolando aria<br />
calda recuperata dal processo. Il risparmio<br />
energetico è tanto maggiore quanto più alta è<br />
la temperatura dell’aria che viene recuperata.<br />
A fronte di un investimento orientativamente di<br />
un 20-25% superiore al costo dei riscaldatori<br />
tradizionali, i benefici che si possono ottenere<br />
da questa tecnologia sono significativi.<br />
Che si tratti di packaging o manifattura, industrie<br />
di processo o saldatura di materie plastiche,<br />
Leister è in grado di offrire l’opzione<br />
più adatta, grazie all’ampiezza della gamma<br />
e alla competenza del personale tecnico e<br />
commerciale.<br />
Da oltre 60 anni l’azienda produce e commercializza<br />
riscaldatori industriali e macchinari<br />
per la saldatura della plastica. Tecnologie<br />
all’avanguardia, una gamma ampia e completa<br />
e personale commerciale qualificato<br />
permettono di trovare la soluzione ideale per<br />
le esigenze dei più diversi settori.<br />
42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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ROBOTICA<br />
ABB amplia l’offerta di automazione collaborativa<br />
con il lancio del nuovo YuMi a<br />
braccio singolo, l’ultimo nato della famiglia<br />
YuMi, presentato al salone Automatica <strong>2018</strong><br />
a Monaco di Baviera. YuMi è il robot più agile<br />
e compatto di ABB, progettato per essere<br />
inserito facilmente in linee di produzione esistenti<br />
per aumentare la flessibilità lavorando<br />
fianco a fianco con l’operatore. Il nuovo robot<br />
collaborativo è anche uno dei primi esemplari<br />
di una nuova generazione di robot ABB sviluppati<br />
su una nuova piattaforma modulare<br />
dalla quale nascerà una grande varietà di<br />
robot con diverse dimensioni, oltre a soluzioni<br />
personalizzate.<br />
AUTOMAZIONE<br />
Robot a braccio singolo<br />
ABB ha lanciato YuMi, il primo robot realmente<br />
collaborativo al mondo, nel 2015. Nel contesto<br />
della “Fabbrica del Futuro”, la famiglia<br />
YuMi inaugura una nuova era dei “colleghi<br />
robot” che possono lavorare accanto agli<br />
esseri umani svolgendo le stesse mansioni<br />
e garantendo la massima sicurezza di chi<br />
opera al loro fianco.<br />
“Il nuovo YuMi a braccio singolo prosegue il<br />
percorso di innovazione dell’automazione collaborativa,<br />
rendendo ancora più flessibile la<br />
nostra offerta già all’avanguardia”, sottolinea<br />
Per Vegard Nerseth, Managing Director of<br />
Robotics, ABB. “Il robot offre maggiore flessibilità<br />
e scalabilità ad aziende manifatturiere<br />
di tutte le dimensioni, aiutandole ad affrontare<br />
le sfide attuali e anticipare quelle future”.<br />
Le aziende manifatturiere moderne hanno<br />
bisogno di soluzioni di automazione flessibili<br />
per affrontare le sfide della produzione ad<br />
alta variabilità e piccoli volumi con cicli più<br />
brevi. Come la versione a due bracci, anche<br />
YuMi a braccio singolo può operare in piena<br />
sicurezza accanto ad addetti in carne e ossa,<br />
oltre ad avere un ingombro molto compatto<br />
e a poter essere montato a pavimento, su<br />
banco, a parete o a soffitto. In questo modo<br />
le aziende possono inserire in produzione<br />
applicazioni collaborative in modo rapido<br />
e flessibile, con interruzioni minime delle<br />
attività in corso.<br />
Grazie alla sua versatilità, la famiglia di robot<br />
YuMi consente di realizzare svariate combinazioni.<br />
Ad esempio, un robot YuMi a singolo<br />
braccio può passare pezzi a uno YuMi a<br />
doppio braccio per velocizzare i tempi di<br />
ciclo, oppure può essere impiegato come<br />
braccio aggiuntivo per integrare una postazione<br />
di ispezione e collaudo in un processo<br />
di assemblaggio elettronico.<br />
AD AUTOMATICA <strong>2018</strong><br />
Soluzioni per la produzione flessibile<br />
<strong>La</strong> produzione flessibile rivolta<br />
ai fabbisogni presenti e futuri<br />
dei clienti riceve molta attenzione<br />
dall’industria manifatturiera<br />
che ha aderito al progetto<br />
Industria 4.0. Gli ambienti di produzione<br />
poco flessibili hanno i<br />
giorni contati e i rapidi cambi<br />
formato sono il prerequisito<br />
per evitare che la produzione<br />
di prodotti personalizzati non<br />
influisca pesantemente sull’efficienza<br />
globale degli impianti<br />
(OEE). Omron è stata pioniere<br />
nelle soluzioni di successo per<br />
la realizzazione della produzione<br />
flessibile nei settori degli autoveicoli,<br />
farmaceutico, alimentare<br />
e dei beni di consumo.<br />
Ad Automatica <strong>2018</strong> Omron ha<br />
presentato il nuovo hardware e<br />
software in grado di ottimizzare<br />
ulteriormente il suo portafoglio<br />
di produzione flessibile nel quale<br />
è già leader di settore.<br />
Per esporre le sue tecnologie<br />
all’avanguardia in tema di produzione<br />
flessibile ad Automatica<br />
<strong>2018</strong>, Omron ha presentato<br />
numerosi demo in cui sono<br />
stati simulati nella loro interezza<br />
diversi ambienti di produzione. I<br />
demo hanno presentato in modo<br />
interattivo le tecnologie principali<br />
dell’azienda in materia di<br />
produzione flessibile e consentiranno<br />
ai visitatori di sperimentare<br />
in diretta la tecnologia leader<br />
di domani grazie alla tecnologia<br />
Omron “Sensing & Control<br />
+ Think”.<br />
Ad Automatica <strong>2018</strong> Omron<br />
inoltre ha presentato pubblicamente<br />
la nuova linea di robot<br />
all’avanguardia SCARA. I nuovi<br />
robot vantano uno dei design più<br />
eleganti e di classe al mondo.<br />
Il controller compatto (iCS) è<br />
completamente integrato in una<br />
base stilizzata, riducendo così al<br />
minimo l’ingombro. <strong>La</strong> connettività<br />
(EtherCAT e Ethernet) è<br />
disponibile nel controller e nel<br />
braccio. Non è necessario alcun<br />
cablaggio aggiuntivo, cosa che<br />
rende questi robot più semplici<br />
da integrare. I nuovi robot sono<br />
completamente allineati con la<br />
soluzione iAutomation di Omron,<br />
che mira a innovare l’ambiente<br />
di produzione con i tre fattori<br />
chiave “i”: integrati, intelligenti<br />
e interattivi.<br />
Jose Sousa, Manager of F&C<br />
Solutions and Product Marketing<br />
EMEA di Omron, spiega<br />
come non ci sia niente di meglio<br />
di un approccio unico per realizzare<br />
una produzione flessibile:<br />
“Tutti i nostri clienti sono aziende<br />
specifiche con ambienti di<br />
produzione particolari e clienti<br />
ben determinati che chiedono<br />
prodotti specifici. Omron ha<br />
investito molte risorse per offrire<br />
soluzioni personalizzate in grado<br />
di garantire risultati eccellenti<br />
nel lungo periodo”.<br />
44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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ROBOTICA<br />
ROBOT COLLABORATIVI<br />
Verso l’“umanotronica”<br />
Progettato per lavorare<br />
fianco a fianco con gli operatori<br />
umani all’interno di<br />
un unico spazio di lavoro<br />
condiviso, Motoman HC10<br />
di Yaskawa Italia rappresenta<br />
un passo importante verso quello che l’azienda definisce come<br />
“umanotronica”, ovvero un miglioramento dell’interazione uomo/<br />
macchina, focalizzato sul fattore umano. Dotato di 6 assi, uno sbraccio<br />
di 1200 mm e una portata di 10 kg, il robot collaborativo di Yaskawa<br />
Italia rappresenta la nuova generazione della robotica: capace,<br />
accessibile, versatile e facile da usare. <strong>La</strong> sicurezza dell’operatore<br />
è garantita grazie alla tecnologia Power and Force Limit (PFL), che<br />
reagisce immediatamente alle forze esterne arrestando il robot in caso<br />
di contatto. Queste caratteristiche, unite alla geometria del braccio,<br />
progettata proprio per evitare punti di schiacciamento, permettono<br />
al cobot HC10 di funzionare senza ulteriori misure di protezione, a<br />
Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina 1<br />
seconda della valutazione del rischio e del tipo di applicazione, in<br />
conformità alle normative ISO 13849-1 PLd9 (Funzioni di sicurezza<br />
del controllo del robot industriale:), ISO 10218-1 (5.10.5 limitazione<br />
potenza e forza) e alle specifiche tecniche per il funzionamento del<br />
robot collaborativo TS15066. Nel caso in cui la collaborazione con<br />
l’uomo non sia l’eccezione, il software di Motoman HC10 ne permette<br />
un uso più affine a quello del robot industriale standard.<br />
<strong>La</strong> facilità di utilizzo contraddistingue il cobot HC10: il linguaggio di<br />
programmazione Inform, inclusa la funzione EasyTeach, consente<br />
di gestire facilmente il braccio per definire il percorso e i waypoint<br />
che si desidera far seguire al robot. Questa modalità è chiamata<br />
“Lead-through-Jogging” o Hand Guiding. L’HC10 può anche essere<br />
programmato tramite il metodo tradizionale utilizzando il Teach Pendant<br />
che, con un peso di soli 730 g, è il dispositivo di programmazione<br />
più leggero della categoria ed è in grado di mostrare le posizioni del<br />
robot in 3D tramite un display.<br />
Le dimensioni ridotte, l’estrema versatilità e la possibilità di impiegare<br />
il robot senza celle di sicurezza rende HC10 molto flessibile e idoneo<br />
a venire spostato in vari luoghi di lavoro per mezzo di una piattaforma<br />
mobile. Tutto ciò permette di ampliare il range di applicazioni, favorendone<br />
l’impiego anche in mercati diversi da quelli tradizionalmente<br />
interessati ai robot.<br />
OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE<br />
Qualità Professionalità Organizzazione Affidabilità<br />
PRECISION MECHANICAL MACHINING<br />
Quality Expertise Efficiency Reliability<br />
3 Frese e centri di lavoro CNC<br />
fino a 3000x820x720 mm<br />
3 Alesatrice con tavola girevole<br />
dim. 1550x1000x1200 mm<br />
3 Torni a CNC - max Ø 940 mm<br />
3 Rettifica universale<br />
e tangenziale<br />
3 Taglio LASER 3000 W<br />
formato 3000x1500 mm<br />
3 Reparto assemblaggi<br />
meccanici<br />
3 Sala metrologica di controllo<br />
3 Ufficio Tecnico per<br />
progettazione e sviluppo disegni<br />
3 Carpenteria meccanica leggera<br />
tramite la consociata FABER<br />
Sede Principale/Headquarters<br />
3 Operazioni complementari<br />
di foratura, filettatura, stozzatura<br />
Trattamenti di protezione<br />
superficiale e termici<br />
Sede Taglio <strong>La</strong>ser/<strong>La</strong>ser Cutting Branch<br />
3 CNC milling machines and<br />
machining centers up to<br />
3000x820x720 mm<br />
3 Rotary-table boring machine,<br />
capacity 1550x1000x1200 mm<br />
3 CNC <strong>La</strong>thes - Turning Centers<br />
machining diam. max 940 mm<br />
3 Universal and Horizontal grinders<br />
3 LASER cutting machine - 3000 W,<br />
capacity range 3000x1500 mm<br />
3 Mechanical assembly department<br />
3 Metrological control room<br />
3 Engineering Department for project<br />
design and development<br />
3 Light structural steelwork via the<br />
subsidiary FABER<br />
3 Additional drilling, threading and<br />
slotting operations<br />
Protective surface and thermal/heat<br />
treatments<br />
Produzione di: Macchine complete di CABLAGGI ELETTRICI E PNEUMATICI<br />
ATTREZZATURE - GRUPPI e COMPONENTI MECCANICI<br />
COSTRUZIONE PROTOTIPI - PICCOLE E MEDIE SERIE<br />
Production: MACHINES complete with ELECTRICAL and PNEUMATIC SYSTEMS<br />
EQUIPMENT - MECHANICAL ASSEMBLIES and COMPONENTS<br />
PROTOTYPE MANUFACTURING – SMALL AND MEDIUM PRODUCTION LOTS<br />
www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45
SOFTWARE<br />
NUOVA RELEASE<br />
Alta produttività nell’affilatura di utensili<br />
Num ha lanciato la nuova<br />
importante versione del software<br />
di affilatura utensili<br />
Numroto. Offrendo numerose<br />
funzioni aggiuntive e miglioramenti,<br />
la versione 4.0 del software è progettata per<br />
aumentare la produttività delle macchine<br />
utensili di precisione eliminando la necessità<br />
di hardware supplementari. Gli utensili a punta<br />
sferica e a raggio d’angolo di Numroto ora<br />
consentono la programmazione di un passo<br />
elicoidale sulle frese. Per la prima volta è<br />
possibile programmare diversi angoli<br />
di elica per la parte estrema del<br />
raggio e quella iniziale degli elementi<br />
cilindrici.<br />
Numroto Draw, lo strumento software<br />
di disegno e di creazione<br />
della documentazione di prodotto,<br />
elabora automaticamente i dati<br />
geometrici utilizzati per la rettifica di<br />
un utensile per generare un disegno di base.<br />
Molti utenti Numroto scelgono di fornire questo<br />
disegno insieme all’utensile finito e rettificato<br />
ai loro clienti, per mostrare la conformità agli<br />
standard. L’ultima versione del software amplia<br />
notevolmente questa funzionalità visualizzando<br />
automaticamente la geometria delle mole e dei<br />
gruppi di mole necessari per la realizzazione<br />
dell’utensile nel disegno. Inoltre, tutte le misure<br />
importanti vengono automaticamente aggiunte<br />
alle mole. I vantaggi in termini di risparmio di<br />
tempo di questo approccio sono notevoli: è<br />
possibile stampare un disegno di assieme della<br />
mola per l’operatore della macchina, per velocizzare<br />
l’attrezzaggio senza dover coinvolgere il<br />
reparto di progettazione, il che è particolarmente<br />
vantaggioso per le aziende che gestiscono<br />
numerose produzioni di piccole serie.<br />
Sono state ulteriormente migliorate anche le<br />
strutture di simulazione 3D della versione 4.0 di<br />
Numroto. I fori del liquido refrigerante vengono<br />
visualizzati automaticamente nel disegno 3D<br />
e gli utenti possono ora aggiungere profili di<br />
confronto DXF.<br />
Una nuova modalità di misurazione fornisce<br />
una funzione di comparazione e la velocità<br />
di avanzamento programmata può essere<br />
visualizzata durante la simulazione 3D. Una<br />
nuova caratteristica che probabilmente attirerà<br />
soprattutto gli utilizzatori di macchine utensili di<br />
fascia alta è il supporto per la rettifica adattiva.<br />
Grazie al monitoraggio continuo delle prestazioni<br />
dinamiche del mandrino di rettifica, il software<br />
consente di ottimizzare automaticamente la<br />
velocità di avanzamento, senza dover installare<br />
alcun hardware aggiuntivo. Questo significa un<br />
beneficio a basso costo per incrementare la<br />
produttività di alcuni processi di rettifica.<br />
<strong>La</strong>nciato per la prima volta nel 1987, il software<br />
Numroto è diventato la prima scelta per<br />
diversi produttori di macchine leader mondiali<br />
nella fabbricazione di macchine destinate alla<br />
produzione e alla riaffilatura di strumenti come<br />
frese frontali, punte da trapano, punte a gradino,<br />
frese sagomate e molti altri. Attualmente è<br />
utilizzato su 5500 macchine in tutto il mondo.<br />
A confronto con i prodotti più competitivi<br />
disponibili sul mercato, il software consente<br />
di eseguire la fase tra la progettazione e la<br />
produzione dell’utensile in modo molto più<br />
rapido ed efficiente.<br />
GESTIONE E ANALISI DEI DATI<br />
Monitoraggio di macchine per l’ispezione visiva<br />
Protagonista nella progettazione e costruzione di macchine per l’ispezione<br />
visiva, UTPVision ha lanciato MaviX (Manager for Visual Inspection),<br />
una suite software che permette il collegamento bidirezionale con le<br />
macchine di ispezione visiva automatiche e la gestione dei banchi di<br />
cernita manuale, in grado di interfacciarsi con qualsiasi gestionale di<br />
produzione presente in azienda. MaviX rende le macchine di ispezione<br />
visiva compatibili con i requisiti dell’industria 4.0. Fornisce avanzati<br />
sistemi di raccolta dati, pianificazione dei lavori e consultazione dello<br />
storico. Costituisce per questo un nuovo ed efficace strumento di monitoraggio<br />
e analisi dei dati, materiale sempre più prezioso nella continua<br />
e sempre più rapida evoluzione dei settori a cui si rivolge, dove la qualità<br />
del prodotto realizzato ha raggiunto standard elevatissimi.<br />
“I nostri clienti chiedono le migliori tecnologie per rendere i loro processi<br />
di controllo sempre più precisi, veloci ed efficienti. L’introduzione<br />
di MaviX permette oggi di aggiungere alle macchine di ispezione visiva<br />
un punto comune di raccolta e analisi dei dati, da tempo richiesto a più<br />
voci”, commenta Mario Regazzoni, Managing Director di UTPVison.<br />
“Per creare questo sistema avevamo bisogno di un partner esperto e<br />
qualificato e lo abbiamo trovato in Sintattica che ha sviluppato per noi<br />
questa suite e che si occupa della messa in opera dei sistemi”.<br />
“Per realizzare MaviX abbiamo messo in campo le tecnologie più efficaci<br />
e robuste. <strong>La</strong> sfida che ci hanno posto era quella di costruire un<br />
sistema di rapida installazione e inseribile in modo non invasivo negli<br />
ambienti industriali”, ha dichiarato Nicola Vezzoli, responsabile del<br />
progetto MaviX e amministratore delegato di Sintattica. “<strong>La</strong> necessità<br />
di raccogliere dati da macchine di famiglie diverse ha richiesto un<br />
lavoro di analisi e conciliazione delle informazioni. <strong>La</strong> suite è per noi<br />
punto di orgoglio e siamo certi che possa portare concreti e immediati<br />
benefici negli utilizzatori”.<br />
46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />
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Fiere, Convegni e tante News<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com)<br />
VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />
Flavio Mariani (f.mariani@interprogettied.com)<br />
INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />
Via <strong>Maggio</strong>lino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />
Redazione, vendite e abbonamenti<br />
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Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />
di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
ABBIAMO PARLATO DI...<br />
In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />
ABB 18, 44<br />
AEROTECH 38<br />
AGAZZI GIANCARLO 1A COP., 4, 45<br />
AQUA ITALIA 12<br />
ASSOLOMBARDA 12<br />
AVENTICS 38<br />
BIG KAISER 33<br />
BOSCH REXROTH 39<br />
BREYER 40<br />
BULLONERIA VILLA 29<br />
CARBOTEMPRA 33<br />
CHIARI BRUNO 1<br />
EFIM 19<br />
EIOM 8<br />
EMERSON 19<br />
ENDRESS+HAUSER 16<br />
ENEA 16<br />
ENSINGER 15<br />
EURAL GNUTTI 17<br />
F.LLI LOCATELLI 7<br />
FASB LINEA 2 26<br />
FIXI LOMBARDIA<br />
BATTENTE 1A COP.<br />
FORUM MECCATRONICA 47<br />
HAIMER 30<br />
HANNOVER MESSE 20<br />
HOFFMANN GROUP 35<br />
IMSA 39<br />
INTERPROGETTI EDITORI<br />
43, 3A COP.<br />
KENNAMETAL 34<br />
KOLLMORGEN 40<br />
LEISTER 42<br />
MEC-NOVA 3<br />
MICRONORA 22, 25<br />
MOLLIFICIO GARDESANO<br />
4A COP.<br />
MOLLIFICIO LOMBARDO 13<br />
MORETTI 39<br />
OMRON 44<br />
PEPPERL+FUCHS 32<br />
POLIEFUN 14<br />
PROCAM GROUP<br />
2A COP.<br />
R+W 36<br />
RAIMONDI 38<br />
ROCKWELL AUTOMATION 32<br />
SICK 18<br />
UCIF 14<br />
UCIMU 10<br />
UMBRAGROUP 14<br />
VEMAS 35<br />
YASKAWA 45<br />
TARIFFE ABBONAMENTI<br />
Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />
Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />
spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00<br />
Una copia € 8,00<br />
L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è<br />
assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive<br />
modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />
Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST<br />
Certificazione Stampa Specializzata Tecnica<br />
Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />
Direttore responsabile: Francesco Goi<br />
Finito di stampare il 29/06/<strong>2018</strong> presso Imprimart S.r.l.<br />
Piazza Martiri di Fossoli, 22 - 20832 Desio (MB)<br />
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48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n. 3 <strong>2018</strong><br />
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