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La Subfornitura Maggio e Giugno 2018

La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano

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Bimestrale - anno IX - n°3 maggio/giugno <strong>2018</strong><br />

la ubfornitura<br />

Qualità<br />

Professionalità<br />

Organizzazione<br />

Affidabilità<br />

Pag. 10<br />

UCIMU<br />

<strong>La</strong> tecnologia italiana<br />

guarda oltremanica<br />

Pag. 22<br />

MICRONORA<br />

Per un’industria<br />

ad alta precisione<br />

Pag. 36<br />

R+W<br />

Giunti per<br />

ogni applicazione<br />

10/06/14 10/06/14 17:03 17:03


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SOMMARIO<br />

anno IX - n. 3 <strong>Maggio</strong>/<strong>Giugno</strong> <strong>2018</strong><br />

04 10<br />

Aumentano le potenzialità per soddisfare<br />

commesse più impegnative<br />

Macchine utensili e robot: la tecnologia italiana<br />

guarda al mercato oltremanica<br />

22<br />

Microtecniche: per un’industria ad alta precisione<br />

26<br />

Aree delimitate per la protezione degli operatori<br />

30<br />

Bloccaggio sicuro dell’utensile<br />

36<br />

Giunti per ogni applicazione<br />

Storia di copertina<br />

• Aumentano le potenzialità per soddisfare<br />

commesse più impegnative (F. Goi)........................4<br />

Editoriale<br />

• Se la trasformazione digitale viaggia<br />

a due velocità (A. Bignami)..................................9<br />

Attualità<br />

• Macchine utensili e robot: la tecnologia italiana<br />

guarda al mercato oltremanica..........................10<br />

• Notizie attualità....................................................12<br />

• <strong>La</strong> tecnologia al servizio dell’uomo...................20<br />

Appuntamenti<br />

• Microtecniche: per un’industria ad alta<br />

precisione.............................................................22<br />

• Notizie appuntamenti..........................................24<br />

Sicurezza<br />

• Aree delimitate per la protezione<br />

degli operatori......................................................26<br />

• Bloccaggio sicuro dell’utensile..........................30<br />

• Notizie sicurezza..................................................32<br />

Macchine e utensili<br />

• Notizie macchine utensili....................................33<br />

• Notizie utensili......................................................34<br />

Componenti<br />

• Giunti per ogni applicazione................................36<br />

• Notizie componenti...............................................38<br />

• Motion control per la produzione<br />

ottimizzata di tubi..................................................40<br />

Saldatura<br />

• Notizie saldatura...................................................42<br />

Robotica<br />

• Notizie robotica....................................................44<br />

Software<br />

• Notizie software....................................................46<br />

Rubriche<br />

• Elenco inserzionisti..............................................48<br />

2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


STORIA DI COPERTINA<br />

LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

Con un nuovo capannone<br />

Agazzi Giancarlo amplierà<br />

l’offerta produttiva di<br />

gruppi preassiemati e di<br />

macchinari completi oltre<br />

alle capacità produttive<br />

nel campo delle lavorazioni<br />

meccaniche. Facendo parte<br />

delle “liste preferenziali” di<br />

alcuni clienti internazionali,<br />

lo sviluppo della struttura<br />

risulta indispensabile<br />

per consolidare l’attività<br />

all’estero, da cui l’azienda<br />

ricava circa il 60%<br />

del fatturato.<br />

di Francesco Goi<br />

Aumentano le potenzialità<br />

per soddisfare commesse<br />

più impegnative<br />

Sede della Agazzi<br />

Giancarlo Srl<br />

a Fara Gera<br />

d’Adda (BG)<br />

Le previsioni espresse alcuni mesi<br />

fa, formulate sulla base dei risultati<br />

ottenuti nel corso degli ultimi anni,<br />

stanno trovando conferma: nel primo<br />

semestre del <strong>2018</strong> Agazzi Giancarlo<br />

ha ottenuto risultati in linea con quelli<br />

dell’anno precedente, confermando un<br />

significativo incremento produttivo.<br />

Il packaging alimentare, il medicale,<br />

l’energia e l’automazione rimangono i<br />

settori di riferimento per l’attività della<br />

società: molto positivi anche i riscontri<br />

ottenuti con la linea di prodotti a marchio<br />

Faber per la porzionatura del formaggio<br />

a pasta dura e per i sistemi di trasporto<br />

e dosaggio.<br />

“Stiamo soddisfacendo le attese, che<br />

prevedevano quanto meno di mantenere<br />

gli elevati livelli di fatturato raggiunti nel<br />

2017”, osserva Omar Agazzi, figlio del<br />

fondatore e membro del Consiglio di<br />

Amministrazione.<br />

“Abbiamo lavorato molto sui nuovi clienti,<br />

prospettando l’incremento della capacità<br />

produttiva di cui potremo disporre<br />

a seguito dell’importante investimento<br />

immobiliare per la realizzazione del<br />

nuovo capannone di 3400 m², dove<br />

verrà trasferita la divisione montaggi<br />

Agazzi e lo show room Faber. Il nuovo<br />

capannone è situato a 200 metri dalla<br />

nostra sede attuale, a metà strada tra<br />

Agazzi Giancarlo e Faber.<br />

Con la nuova struttura potremo ampliare<br />

l’offerta produttiva di gruppi preassiemati,<br />

di macchinari completi e la capacità<br />

produttiva sulle lavorazioni meccaniche.<br />

Nello stabilimento attuale, infatti, si libererà<br />

dello spazio dove verranno collocate<br />

nuove macchine utensili. L’investimento<br />

per il loro acquisto è previsto a partire da<br />

fine anno; attualmente stiamo lavorando<br />

su alcuni grossi contratti con committenti<br />

di primo piano che, se andranno in porto,<br />

Omar Agazzi, membro<br />

del Consiglio di Amministrazione<br />

di Agazzi Giancarlo Srl<br />

offriranno un quadro più definito sulle<br />

necessità di rafforzamento della struttura<br />

produttiva”.<br />

L’AMPLIAMENTO DELLA CAPACITÀ<br />

PRODUTTIVA<br />

“L’ampliamento della capacità produttiva”,<br />

continua Agazzi, “rappresenta<br />

4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 2017<br />

www.interprogettied.com


la condizione indispensabile per<br />

il consolidamento dell’attività.<br />

Attualmente otteniamo il 60%<br />

del fatturato all’estero, dove collaboriamo<br />

con società multinazionali<br />

che, attraverso un processo<br />

di selezione dei fornitori, tendono<br />

a creare liste di fornitori<br />

globali, da cui provengono<br />

le più restrittive “liste<br />

preferenziali”, aumentando<br />

il valore medio delle commesse<br />

e i privilegi di accesso<br />

alle relative gare di assegnazione.<br />

Da qui la necessità di raggiungere una<br />

capacità produttiva sufficiente per accedere<br />

a queste commesse e garantirne la<br />

realizzazione in caso di assegnazione.<br />

L’auspicato sviluppo dell’attività<br />

dovrebbe esprimersi soprattutto negli<br />

attuali core business delle lavorazioni<br />

meccaniche e della costruzione di<br />

attrezzature e macchine speciali.<br />

È prematuro soffermarsi su maggiori<br />

dettagli, ma la collaborazione<br />

con alcuni<br />

nuovi clienti ha raggiunto<br />

uno stadio avanzato e siamo<br />

fiduciosi sulla possibilità di chiudere<br />

rapidamente contratti di fornitura su<br />

base pluriennale.<br />

Stiamo vivendo un momento molto<br />

importante della nostra storia aziendale;<br />

per sostenerlo adeguatamente abbiamo<br />

bisogno del coinvolgimento di tutti gli<br />

stakeholder, a partire dai nostri collaboratori<br />

fino ai nostri fornitori”.<br />

LE RISORSE UMANE<br />

E IL SERVIZIO AI CLIENTI<br />

L’attività aziendale, nel corso degli ultimi<br />

anni si è sviluppata e diversificata,<br />

richiedendo un impegno superiore da<br />

parte di tutto lo staff. “<strong>La</strong> tipologia del<br />

nostro lavoro è orientata alla realizzazione<br />

del particolare meccanico o della<br />

macchina singola fino alla produzione in<br />

piccoli lotti”, aggiunge Agazzi. “Quindi,<br />

non c’è la possibilità di automatizzare il<br />

processo e, di pari passo agli investimenti<br />

nelle aree produttive e nei macchinari,<br />

ci sarà anche la necessità di assumere<br />

nuovo personale. Per questo ultimo<br />

aspetto siamo certamente facilitati dal<br />

Particolari<br />

meccanici<br />

di precisione<br />

posizionamento geografico che offre<br />

una forza lavoro qualificata, nonché<br />

dalla tradizione consolidata della meccanica<br />

nella regione Lombardia.<br />

<strong>La</strong> Agazzi Giancarlo, lavorando prettamente<br />

per conto terzi, ha acquisito<br />

specifiche competenze dai propri clienti<br />

in vari settori applicativi. Ai committenti<br />

trasferiamo invece la<br />

nostra esperienza produttiva<br />

e la competenza<br />

nell’industrializzazione<br />

dei prodotti:<br />

la possibilità<br />

di disporre di un partner,<br />

non solo di un fornitore, viene<br />

valutata molto positivamente dai<br />

nostri interlocutori.<br />

Voglio sottolineare che non ci rivolgiamo<br />

solo a grandi committenti; anche i<br />

clienti più piccoli, potendo contare sulla<br />

nostra esperienza consolidata e su un<br />

modus operandi rivolto alla garanzia del<br />

prodotto, al servizio e alla qualità, possono<br />

trarre giovamento e disporre delle<br />

soluzioni più adatte alle loro necessità”.<br />

GLI INVESTIMENTI<br />

NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE<br />

Gli investimenti nel miglioramento<br />

dell’organizzazione aziendale hanno<br />

avuto un ruolo importante per la crescita<br />

aziendale di questi anni. “Ci sono<br />

ancora diverse cose da fare”, osserva<br />

Agazzi; molte altre sono state fatte o<br />

sono da completare.<br />

Oggi i clienti, e soprattutto le multinazionali,<br />

sono molto esigenti e chiedono,<br />

oltre al rispetto dei requisiti tecnici e<br />

contrattuali, anche il rispetto di requisiti<br />

impliciti, cogenti e vigenti dei prodotti<br />

da noi forniti: il rispetto delle loro<br />

necessità richiede attenzione, informazione,<br />

organizzazione e comunicazione.<br />

Il procedere nella direzione di Industria<br />

4.0 rappresenta un aiuto indispensabile<br />

nella gestione dei dati di commessa.<br />

Nell’ambito di Industria 4.0, tuttora<br />

stiamo lavorando al monitoraggio della<br />

produzione con un sistema di tablet,<br />

collocati a bordo macchina e affidati<br />

agli operatori; stiamo operando anche<br />

su molti altri fronti ispirati alla lean<br />

production e sviluppando altri approcci<br />

che servono a migliorare l’organizzazione<br />

mentale ed aziendale. <strong>La</strong> vocazione<br />

al problem solving rappresenta un’altra<br />

condizione di base per qualsiasi attività.<br />

Crediamo infatti che una completa<br />

informatizzazione dell’azienda non sia<br />

sufficiente in assenza della mentalità<br />

adatta ad utilizzarla nel modo corretto,<br />

sfruttandone completamente la potenzialità.<br />

Cerchiamo di lavorare molto su questo<br />

approccio di mentalità, benché non sia<br />

sempre facile.<br />

Un altro fattore determinante per affermarsi<br />

è la capacità di trasmettere un<br />

efficace esempio comportamentale. Il<br />

rispetto delle persone e del lavoro sono,<br />

e devono essere, alla base del nostro<br />

agire quotidiano.<br />

I MOTIVI DI UNA SODDISFAZIONE<br />

“Penso di interpretare il pensiero di mio<br />

padre, fondatore dell’azienda, ritenendo<br />

che una sua grande soddisfazione<br />

sia quella di vedere i propri tre figli<br />

impegnati nelle attività di famiglia, con<br />

www.interprogettied.com n.3 2017 - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5


STORIA DI COPERTINA<br />

Linea porzionatura formaggio a peso fisso<br />

buone soluzioni di continuità e di risultati<br />

operativi.<br />

Ritengo, inoltre, sia orgoglioso di essere<br />

riconosciuto, a livello nazionale ed<br />

internazionale, come partner strategico<br />

e non come un semplice fornitore, e che<br />

gli venga riconosciuta una autorevolezza<br />

come persona, come dirigente d’azienda<br />

e come meccanico, costruita nel corso<br />

dei tanti anni di lavoro.<br />

Infine, è certamente fiero di aver creato<br />

la Faber, gestita da mio fratello Flavio,<br />

con un catalogo di prodotti a marchio<br />

proprio: anche questo è stato un traguardo<br />

fondamentale. <strong>La</strong> capacità di<br />

bilanciare l’attività per conto terzi con<br />

Dipartimento<br />

taglio <strong>La</strong>ser e sede<br />

della Faber srl<br />

una produzione propria rappresenta<br />

il metodo meno rischioso per portare<br />

avanti un’attività. Con le due strutture,<br />

infatti, è possibile gestire più agevolmente<br />

gli eventuali cali della vendita<br />

da prodotto proprio o degli ordini di<br />

clienti terzi.<br />

Agazzi Giancarlo e Faber, facendo parte<br />

della stessa famiglia, collaborano con<br />

il privilegio di condividere pienamente<br />

gli obiettivi: i problemi da risolvere, o<br />

la possibilità di cogliere opportunità,<br />

determinano una collaborazione seria,<br />

concreta e più efficace di quella che<br />

sarebbe possibile chiedendo “favori” a<br />

un’organizzazione esterna”.<br />

APERTI ALLE COLLABORAZIONI<br />

“I vantaggi dell’azienda di famiglia teoricamente<br />

non contrastano con la possibilità<br />

di collaborare con altre strutture”,<br />

conclude Agazzi. “Purtroppo, nel nostro<br />

settore, le poche esperienze in cui ci<br />

siamo impegnati non hanno funzionato.<br />

Anni fa, i distretti industriali non sono<br />

mai decollati proprio per un insufficiente<br />

spirito di collaborazione; rimangono<br />

alcune iniziative a livello di associazione<br />

di categoria, ma riguardano ambiti abbastanza<br />

ristretti.<br />

Le collaborazioni potenzialmente interessanti<br />

sono quelle che potrebbero rafforzare<br />

ulteriormente il nostro gruppo e<br />

proporre al mercato internazionale una<br />

struttura ancora più grande e completa,<br />

con un’organizzazione sempre più<br />

articolata.<br />

Credo che le sfide future saranno vinte<br />

da aziende sempre più strutturate: in<br />

Italia sono presenti una serie di eccellenze,<br />

ma che per mentalità prettamente<br />

artigianale e dimensioni aziendali ridotte<br />

sono insufficientemente aperte alla globalizzazione.<br />

Per quanto mi riguarda, se mi sarà data<br />

la possibilità, non escludo di potermi<br />

rendere disponibile in futuro a svolgere<br />

un ruolo più attivo per l’associazionismo<br />

industriale, compatibilmente alla possibilità<br />

di delegare alcune delle funzioni che<br />

svolgo attualmente in azienda”.<br />

6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 2017<br />

www.interprogettied.com


Materiali <strong>La</strong>vorati:<br />

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EDITORIALE<br />

di Alessandro Bignami<br />

SE LA TRASFORMAZIONE DIGITALE<br />

VIAGGIA A DUE VELOCITÀ<br />

Accennata finora da dichiarazioni d’intenti e dall’iter in corso<br />

per l’approvazione del “Decreto Dignità”, la politica<br />

economica ed industriale del nuovo governo verrà<br />

effettivamente alla luce con la legge di bilancio 2019. Nell’attesa<br />

può essere utile riflettere sugli effetti di alcuni provvedimenti<br />

contenuti nella legge di bilancio <strong>2018</strong>, come il piano di<br />

ammortamenti “Impresa 4.0”, firmato dall’ex ministro allo<br />

Sviluppo economico Carlo Calenda. Una riflessione che Ucimu -<br />

Sistemi Per Produrre ha condotto intervistando un campione<br />

di 200 aziende metalmeccaniche. Diversi gli aspetti interessanti<br />

emersi dall’indagine. Si evince per esempio che a fare ricorso a<br />

iperammortamento e superammortamento sono state soprattutto<br />

aziende medio-grandi, principalmente del Centro e Nord Italia.<br />

Si può considerare positivamente, invece, la propensione, da parte<br />

di chi ha usufruito dell’iperammortamento ad abbinare all’acquisto<br />

di tecnologie digitali quello di tecnologie più tradizionali inserite<br />

nel superammortamento. Uno degli obiettivi del decreto era infatti<br />

puntare sull’adozione delle tecnologie digitali come stimolo ad<br />

ulteriori ammodernamenti della fabbrica. Del 46,5% delle aziende<br />

intervistate che hanno usufruito degli incentivi, infatti, solo il 5%<br />

ha investito esclusivamente in tecnologie digitali. Colpiscono<br />

in modo positivo anche le ragioni che hanno spinto le aziende<br />

a investire, quasi sempre segnali di una chiara visione sia del<br />

complesso scenario competitivo attuale sia dei propri progetti<br />

futuri: tenendo conto che c’era la possibilità di dare più risposte,<br />

quasi il 48% ha dichiarato di voler aumentare la capacità<br />

produttiva, il 30% di migliorare i prodotti, il 20% di contrastare<br />

l’obsolescenza tecnologica dei macchinari, il 13% di rispondere<br />

alla crescita della competizione globale. Il 32% ha invece<br />

indicato la motivazione dell’acquisto nella sostituzione<br />

di macchinari non più funzionanti. Solo il 2% ha affermato<br />

di essere stato mosso da mere ragioni di incentivo fiscale.<br />

Preoccupa però che oltre la metà (il 53,5%) del campione<br />

dichiara di non aver usufruito di Impresa 4.0, una quota formata<br />

da un 38% che non ha neppure intenzione di investire<br />

prossimamente nel digitale. Dati che evidenziano come la quarta<br />

rivoluzione industriale rischi di creare nel manifatturiero italiano<br />

una frattura fra le aziende innovative che stanno al passo<br />

della digitalizzazione e le molte altre quasi del tutto estranee<br />

a questa trasformazione e destinate a restare al palo, fino<br />

probabilmente ad uscire dal mercato. <strong>La</strong> diffusione fra le aziende<br />

della consapevolezza che devono rinnovarsi sarà fondamentale<br />

per contribuire a mitigare questo gap e a scongiurare la perdita<br />

di posti di lavoro.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 9


ATTUALITÀ<br />

EVENTI<br />

Grazie a un evento<br />

organizzato da Ucimu,<br />

l’industria italiana della<br />

macchina utensile presenta<br />

a Londra le sue eccellenze<br />

manifatturiere, in grado<br />

di contribuire al processo<br />

di re-industrializzazione<br />

che sta vivendo il Regno<br />

Unito, anche in funzione<br />

del dopo Brexit.<br />

Macchine utensili e robot:<br />

la tecnologia italiana guarda<br />

al mercato oltremanica<br />

E<br />

rano circa 200 gli ospiti, tra costruttori<br />

e utilizzatori di macchine<br />

utensili e robot, che si sono dati<br />

appuntamento all’Imperial College di<br />

Londra per il “Manufacturing Technologies<br />

& Robotics: the future is now” organizzato<br />

da Ucimu - Sistemi per Produrre,<br />

l’associazione dei costruttori italiani di<br />

macchine utensili, robot e automazione,<br />

Ministero dello Sviluppo Economico e<br />

ICE-Agenzia.<br />

Forte del posizionamento nelle graduatorie<br />

mondiali di settore, ove occupa<br />

saldamente la quarta posizione tra i<br />

costruttori e la terza tra gli esportatori,<br />

l’industria italiana della macchina utensile<br />

ha scelto Londra come meta per presentare<br />

le sue eccellenze manifatturiere,<br />

in risposta alle esigenze del mercato del<br />

Regno Unito oggi impegnato in un processo<br />

di re-industrializzazione divenuto<br />

ancor più imprescindibile dopo Brexit.<br />

Con 32.000 addetti, 400 imprese e un<br />

fatturato che, nel 2017, si è attestato<br />

a oltre 8 miliardi di euro, l’industria<br />

italiana di settore destina circa il 60%<br />

della produzione ai mercati esteri che da<br />

sempre ne apprezzano l’offerta per l’alto<br />

contenuto tecnologico, la forte personalizzazione<br />

e l’assistenza garantita anche<br />

post vendita.<br />

Alle caratteristiche tradizionali, anche<br />

grazie alle importanti misure introdotte<br />

dal governo italiano in materia<br />

Il South<br />

Kensington<br />

Campus<br />

dell’Imperial<br />

College London,<br />

che ha ospitato<br />

l’evento<br />

“Manufacturing<br />

Technologies<br />

& Robotics: the<br />

future is now”<br />

di Industria 4.0, i costruttori italiani<br />

oggi aggiungono un’ampia dimensione<br />

digitale, che si traduce, in concreto, in<br />

maggiore automatizzazione e interconnessione<br />

delle macchine e dei processi<br />

elementi, questi, di sicuro interesse<br />

per gli utilizzatori e i partner britannici<br />

intenzionati a dotare i propri stabilimenti<br />

produttivi di tecnologie di ultima<br />

generazione.<br />

“Con questo forum” – ha affermato<br />

Massimo Carboniero, presidente Ucimu-Sistemi<br />

per Produrre – “insieme<br />

a Ministero dello Sviluppo Economico<br />

e ICE-Agenzia, abbiamo voluto creare<br />

un momento di confronto tra due<br />

paesi, Italia e Gran Bretagna, entrambi<br />

attraversati da una profonda e positiva<br />

trasformazione dei rispettivi sistemi<br />

industriali”.<br />

“Il Regno Unito è impegnato in un<br />

importante programma di re-industrializzazione;<br />

l’Italia è invece nel bel mezzo<br />

della trasformazione digitale del proprio<br />

manifatturiero che, anche grazie ai provvedimenti<br />

di super e iperammortamento,<br />

ha reso ancora più competitiva la produzione<br />

italiana di settore dotata oggi<br />

di tecnologie 4.0”.<br />

Su queste basi Ucimu-Sistemi per Produrre<br />

ed ICE-Agenzia, attraverso l’ufficio<br />

di Londra, hanno costruito il Forum che<br />

ha visto la partecipazione di istituzioni,<br />

rappresentanti del mondo dell’industria<br />

e del mondo accademico dei due paesi.<br />

Accanto a Raffaele Trombetta, Ambasciatore<br />

d’Italia a Londra, sono intervenuti,<br />

in apertura lavori: Massimo<br />

Carboniero, presidente Ucimu-Sistemi<br />

per Produrre, Roberto Luongo, direttore<br />

dell’Ufficio ICE di Londra, e Mike Berry,<br />

Board Member di MTA.<br />

Interessante è stato poi il confronto<br />

tra Keith Hodgkinson, Deputy Director<br />

Manufacturing, Defence and Marine<br />

at the Department of Business, Ener-<br />

10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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ll Forum è stato un momento di confronto<br />

fra Italia e Gran Bretagna<br />

gy and Industrial Strategy, e Stefano<br />

Firpo, Direttore Generale per la politica<br />

industriale, la competitività e le piccole<br />

e medie imprese del Ministero dello<br />

Sviluppo Economico Italiano, in collegamento<br />

da Roma.<br />

Valore aggiunto dell’iniziativa è stata<br />

la presenza della numerosa delegazione<br />

di imprese italiane: Pietro Carnaghi<br />

(Villa Cortese, MI), Mandelli Sistemi (PC),<br />

Balance Systems (Pessano Con Bornago,<br />

MI), Omera (Chiuppano, VI), Marposs<br />

(Bentivoglio, BO), Comau (Grugliasco,<br />

L’intervento<br />

del presidente<br />

di Ucimu - Sistemi<br />

per Produrre<br />

Massimo<br />

Carboniero<br />

TO), Sisma (Piovene Rocchette, VI), Ghiringhelli<br />

(Luino, VA), MCM (Vigolzone,<br />

PC) e Prima Industrie (Collegno, TO) che,<br />

con la loro testimonianza, hanno contribuito<br />

a meglio presentare la produzione<br />

italiana di comparto.<br />

Prima della visita ai laboratori dell’Imperial<br />

College, la scena è stata dedicata<br />

a università e centri di ricerca, in rappresentanza<br />

delle eccellenze dei sistemi<br />

italiano (Politecnico di Milano, Università<br />

Federico II di Napoli, Istituto Italiano di<br />

Tecnologia di Genova, Scuola Superiore<br />

S. Anna di Pisa, Politecnico di Torino) e<br />

britannico.<br />

“Quella di oggi è una grande opportunità<br />

per presentare le migliori tecnologie<br />

italiane al sofisticato mercato britannico”,<br />

ha concluso Roberto Luongo, direttore<br />

dell’Ufficio ICE di Londra. L’attenzione<br />

che Ucimu-Sistemi per Produrre ha<br />

posto nel collaborare a questa iniziativa<br />

è conferma della validità del progetto<br />

che, siamo certi, potrà essere attivatore<br />

di interessanti relazioni e confronti tra<br />

gli attori dei due sistemi paese”.<br />

Un altro mercato strategico: la Russia<br />

Oltre una sessantina di imprese italiane<br />

hanno partecipato lo scorso maggio<br />

a Metalloobrabotka, la più importante<br />

manifestazione fieristica dedicata<br />

all’industria della macchine utensili<br />

che si tiene in Russia.<br />

Organizzate in modo autonomo o come<br />

partecipanti della collettiva italiana<br />

curata da Ucimu-Sistemi per Produrre in<br />

collaborazione con ICE-Agenzia, le aziende<br />

italiane presenti in fiera rappresentavano<br />

l’intero spettro della produzione<br />

di made in Italy di settore.<br />

A guidare la delegazione di imprese<br />

è stato il presidente dell’associazione<br />

dei costruttori italiani di macchine<br />

utensili, robot e automazione, Massimo<br />

Carboniero che, il primo giorno della<br />

missione, ha incontrato, in occasione di<br />

un giro tra gli stand italiani allestiti in fiera,<br />

Denis Manturov, ministro dello Sviluppo<br />

Economico e del Commercio Russo.<br />

D’altra parte la Russia rappresenta<br />

un mercato importante per i costruttori<br />

italiani di macchine utensili che, nel 2017,<br />

hanno visto crescere nuovamente le<br />

esportazioni dopo un periodo di calo.<br />

Con un incremento del 17%, le vendite<br />

di made in Italy di settore nel paese hanno<br />

raggiunto quota 90 milioni di euro, facendo<br />

della Russia l’ottavo mercato di sbocco<br />

dell’offerta italiana; nel 2016 era<br />

in decima posizione.<br />

“Anche in virtù delle importanti misure<br />

introdotte dal governo italiano in materia<br />

di Industria 4.0, l’offerta di made in Italy<br />

settoriale si presenta oggi ancora più<br />

competitiva per gli utilizzatori di tutto<br />

il mondo”, ha commentato Massimo<br />

Carboniero. “A flessibilità, elevati standard<br />

tecnologici e forte customizzazione<br />

abbiamo aggiunto la dimensione di<br />

interconnessione che assicura ai nostri<br />

clienti produzione e processi più efficienti,<br />

performanti e ecosostenibili”.<br />

Nel corso della missione il presidente di<br />

Ucimu-Sistemi per Produrre è intervenuto<br />

ai lavori de “L’International Forum: Digital<br />

Engineering production”, organizzato<br />

dall’Università di Stankin di Mosca con<br />

cui, da alcuni anni, l’associazione ha un<br />

rapporto privilegiato, costruito intorno al<br />

progetto del Centro Tecnologico italo-russo<br />

ospitato proprio dall’istituto universitario<br />

e sviluppato insieme a Ministero Sviluppo<br />

Economico e ICE-Agenzia.<br />

Inaugurato a fine 2012 e dotato di<br />

macchine e tecnologie italiane, il Centro<br />

Tecnologico italo-russo dell’Università<br />

di Stankin ha già formato centinaia<br />

di studenti della facoltà di ingegneria oltre<br />

ad altrettanti tecnici impegnati in corsi<br />

di formazione e aggiornamento.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11


ATTUALITÀ<br />

L’INDAGINE DI ASSOLOMBARDA<br />

In Lombardia il manifatturiero dà segnali positivi<br />

Il 2017 è stato un anno di crescita importante per l’economia lombarda.<br />

Dalla’indagine semestrale di Assolombarda, su circa 300<br />

imprese del manifatturiero e del terziario innovativo emerge che nel<br />

complesso del 2017 ben il 59% delle aziende di Milano, Lodi, Monza<br />

e Brianza ha chiuso l’anno con un fatturato in crescita rispetto al<br />

2016, la quota più elevata dal 2008; in parallelo, la percentuale di<br />

imprese che registra una riduzione si attesta al 18%, la quota più<br />

bassa dal pre-crisi. Le imprese manifatturiere ottengono le performance<br />

migliori (il 61% di esse ha un fatturato 2017 in aumento).<br />

Per quanto riguarda le previsioni per il <strong>2018</strong>, la metà delle imprese<br />

intervistate si attende vendite in crescita sul 2017, a fronte del 10%<br />

che segnala una diminuzione. Rispetto alla rilevazione di ottobre 2017<br />

– quando il 25% delle imprese intervistate non si era pronunciata<br />

riguardo alle proprie attese di fatturato per il <strong>2018</strong> – questi risultati<br />

evidenziano come l’incertezza percepita allora si sia riassorbita,<br />

portando la quota di imprese che si attendono ricavi in aumento da<br />

appena il 37% (rilevato ad ottobre 2017) al 50% (rilevato ad aprile<br />

<strong>2018</strong>). In particolare, leggermente più ottimiste per il <strong>2018</strong> sono le<br />

imprese del terziario innovativo (il 52% si attende vendite in crescita).<br />

Il <strong>2018</strong> si apre con un’intonazione ancora positiva sul territorio lombardo.<br />

Infatti, la produzione manifatturiera in Lombardia cresce tra<br />

gennaio e marzo del +1,1% rispetto al quarto trimestre 2017 (quando<br />

l’accelerazione è stata pari al +1,9%) e del +3,6% su base annua.<br />

Ricordiamo che nel complesso del 2017 la crescita lombarda è stata<br />

del +3,7%, quasi tre volte quella del 2016 (+1,3%).<br />

Alla luce di questa ottima performance, il gap rispetto al pre crisi<br />

si riduce al -2,0% (rispetto alla media italiana che è ancora sotto<br />

del -18% al quarto trimestre 2017). A livello di classi dimensionali di<br />

impresa, le grandi<br />

allungano il passo<br />

rispetto al picco<br />

pre crisi (+9,3%), le<br />

medie quasi chiudono<br />

il gap (-1,0%),<br />

mentre le piccole<br />

si confermano<br />

sotto del -12,3%.<br />

Le indagini sulla<br />

FATTURATO DELLE IMPRESE MANIFATTURIERE<br />

E DEL TERZIARIO INNOVATIVO<br />

PRODUZIONE MANIFATTURIERA IN LOMBARDIA<br />

(VARIAZIONE % SUL TRIMESTRE PRECEDENTE)<br />

fiducia delle imprese manifatturiere e del terziario innovativo<br />

del nostro territorio indicano un proseguimento di questa fase<br />

espansiva, con prospettive di domanda in aumento anche nei<br />

prossimi mesi.<br />

Nel dettaglio, il clima di fiducia del manifatturiero a Milano, Lodi,<br />

Monza e Brianza flette a marzo per il terzo mese consecutivo, pur<br />

rimanendo su alti livelli storici. Le attese di produzione a breve<br />

termine si ridimensionano (dopo circa un anno di consistente<br />

espansione) e rimane forte l’accumulo di prodotti finiti nei magazzini.<br />

Tuttavia gli ordini tornano a crescere, con la componente<br />

estera in deciso incremento.<br />

I DATI DI ANIMA<br />

Apparecchiature per acque industriali:<br />

bene export e produzione<br />

L’associazione Aqua Italia festeggia quest’anno i suoi primi quarant’anni<br />

di vita. “Dalla sua fondazione Aqua Italia ha contribuito a produrre i più<br />

importanti standard tecnici di prodotto e a scrivere leggi per il settore,<br />

IMPIANTI, APPARECCHIATURE E PRODOTTI PER ACQUE PRIMARIE INDUSTRIALI<br />

Variabili Consuntivo 2016 Preconsuntivo 2017 Previsioni <strong>2018</strong> 17/16(%) 18/17(%)<br />

Produzione mln euro 62,80 65,00 66,20 3,5 1,8<br />

Esportazioni mln euro 34,00 34,20 34,80 0,6 1,8<br />

Export/Produzione % 54 53 53 - -<br />

Occupazione unità 460 460 460 0,0 0,0<br />

Investimenti mln euro 11,60 12,20 12,40 5,2 1,6<br />

Utilizzo impianti % 80 80 80 - -<br />

Prezzi % +1 +1 +1 - -<br />

Elaborazione Ufficio Studi Anima<br />

tenendo sempre conto dell’evoluzione delle tecnologie e del mercato”,<br />

dichiara <strong>La</strong>uro Prati, presidente di Aqua Italia.<br />

Secondo l’Ufficio studi Anima per il settore delle apparecchiature di<br />

trattamento acqua ad uso industriale, i dati vedono nel 2017 una crescita<br />

(+3,5%) per la produzione così come per le esportazioni, anche se in<br />

misura più contenuta (+0,6%). Per il <strong>2018</strong> si prevede un aumento sia del<br />

valore della produzione (+1,8%) che delle esportazioni (+1,8%). Va detto,<br />

inoltre, che la crescita è per lo più dovuta a un aumento dei prezzi, causato<br />

principalmente dall’aumento del costo<br />

delle materie prime e dal deprezzamento<br />

del dollaro, più che a una reale crescita<br />

della domanda. Il comparto industriale<br />

interno soffre ancora le difficoltà degli<br />

ultimi anni, che hanno portato alcune<br />

aziende a delocalizzare la produzione,<br />

se non addirittura a chiuderla o almeno<br />

ridurla. Segnali positivi dagli investimenti<br />

nel 2017 (+5,2%) e anche nel <strong>2018</strong> (+1,6%).<br />

12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

ACQUISITA THOMSON AEROSPACE & DEFENCE<br />

UmbraGroup si espande nel settore aerospaziale<br />

Attraverso l’acquisizione di Thomson Aerospace & Defence, nome<br />

leggendario nel settore aerospace americano e mondiale, l’azienda<br />

che ha inventato le viti a sfera aeronautiche, UmbraGroup vola oltre i<br />

200 milioni di euro di fatturato. “Questo passo importante per la nostra<br />

crescita, condiviso con il presidente della Società Antonello Marcucci<br />

e con la mia prima linea” – afferma Antonio Baldaccini, Ceo & President<br />

di UmbraGroup – “avviene in un momento di forte instabilità<br />

delle valute, di consolidamento dei maggiori player del mercato aerospaziale<br />

e di spiccato insourcing da parte delle aziende americane.<br />

Il nostro obiettivo resta quello di generare un profitto sostenibile nel<br />

lungo termine, di cui i primi beneficiari sono i nostri collaboratori”.<br />

Thomson Aerospace & Defence è stata fondata nel 1939 a Saginaw,<br />

nel Michigan (Usa), e ha contribuito fin da subito alla crescita tecnologica<br />

fornendo una componentistica rivoluzionaria, le viti a ricircolo<br />

di sfere, al leggendario B-29 “Superfortress”, l’aereo che ha spostato<br />

gli equilibri geopolitici mondiali.<br />

L’azienda, che oggi fattura 40 milioni di dollari e conta circa 180 dipendenti,<br />

permetterà alla UmbraGroup di acquisire nuovi programmi civili,<br />

di penetrare maggiormente il settore difesa e nucleare, e di fornire al<br />

“gotha” dell’aerospace viti a sfera aeronautiche, attuatori e sistemi<br />

elettromeccanici “Made by UmbraGroup in Usa”.<br />

IL LIBRO BIANCO DI UCIF E POLIEFUN<br />

Impianti di finitura: l’Italia è il settimo<br />

esportatore al mondo<br />

Senza la finitura, macchine, elettrodomestici,<br />

edifici non sarebbero completi, utilizzabili, abitabili.<br />

Il Libro bianco, a firma delle associazioni<br />

Ucif e Poliefun, sul settore della finitura delinea<br />

i tratti essenziali di tutte le aziende italiane del<br />

comparto. Il campione è composto da più di<br />

200 imprese, con una copertura doppia rispetto<br />

alla survey precedente. L’analisi ha consentito di<br />

disaggregare le singole determinanti (economica,<br />

patrimoniale e finanziaria) che ne segnalano<br />

lo stato di salute. L’Italia è il settimo esportatore<br />

mondiale di impianti di finitura e vanta anche la<br />

quarta posizione nella bilancia commerciale con<br />

l’estero di settore. <strong>La</strong> fotografia della finitura che<br />

il Libro bianco restituisce a chi legge è quella di<br />

un’industria dinamica in costante adattamento<br />

al mercato e alle richieste dei clienti. Dall’analisi<br />

appare evidente come le imprese perseguano<br />

un vantaggio competitivo basato sulle caratteristiche<br />

tecnologiche del prodotto e sui servizi<br />

complementari. Nei prossimi tre anni si prospetta<br />

un incremento della gamma dei prodotti offerti,<br />

il lancio di nuovi servizi ma anche la reingegnerizzazione<br />

di alcuni processi specifici.<br />

L’innovazione tecnologica è considerata un<br />

fattore critico di successo e si muove in due<br />

direzioni: la prima è la creazione di impianti<br />

che permettano di avere un elevato risparmio<br />

energetico, la seconda è un’innovazione che si<br />

relaziona con le esigenze del cliente per fare in<br />

modo che l’impianto offerto si inserisca pienamente<br />

nel processo utilizzato dal cliente.<br />

L’anno 2017 si prevede chiuda in positivo. Il valore<br />

della produzione è nettamente cresciuto rispetto<br />

al 2016 (+8,3%) e per il <strong>2018</strong> si prevede un valore<br />

di produzione in ulteriore crescita (+3,8%). Le<br />

PRIME 10 POSIZIONI A LIVELLO MONDIALE PER EXPORT E SALDO COMMERCIALE NEL SETTORE<br />

IMPIANTI DI FINITURA (VALORI IN MILIONI DI DOLLARI)<br />

esportazioni sono aumentate (+8,7%) rispetto<br />

al 2016 e si prevedono in crescita anche nel<br />

corso del <strong>2018</strong> (+5,4%) nonostante un mercato<br />

importante, come quello russo, negli ultimi anni<br />

sia diventato molto meno accessibile a causa<br />

delle sanzioni economiche internazionali. L’occupazione<br />

nel 2017 è rimasta invariata e si prevede<br />

rimarrà stabile anche nel corso del <strong>2018</strong>. Nel<br />

complesso per il <strong>2018</strong> resiste un certo ottimismo,<br />

confermato anche dalle previsioni sugli investimenti<br />

che sono già aumentati nel 2017 (+14,3%)<br />

trainati soprattutto dai provvedimenti che riguardano<br />

l’innovazione costituita da “Industria 4.0” e,<br />

in ragione di ciò, si prevede possano aumentare<br />

ulteriormente nel corso del <strong>2018</strong> (+10,9%). In<br />

relazione alla struttura societaria negli ultimi tre<br />

anni diverse imprese associate hanno acquisito<br />

società straniere. Motore di tali scelte è spesso<br />

il bisogno di innovazione tecnologica che<br />

richiede ingenti investimenti cui solo le risorse<br />

finanziarie di un gruppo o di una multinazionale<br />

possono provvedere. Le imprese di maggiore<br />

dimensione sembrano vantare un primato per<br />

la redditività, ma non riescono ad ottenere marginalità<br />

significativamente migliori rispetto alle<br />

altre. Le microimprese soffrono soprattutto per<br />

la maggiore volatilità dei risultati. <strong>La</strong> produttività<br />

è rimasta stabile, e solo le imprese degli impianti<br />

di verniciatura sembrano essere riuscite ad<br />

ottenere miglioramenti sulla gestione del capitale<br />

circolante. <strong>La</strong> situazione patrimoniale si mantiene<br />

invece in media molto solida, con bassi livelli<br />

di indebitamento e buoni valori di liquidità. <strong>La</strong><br />

centralità che l’internazionalizzazione occupa<br />

ogni anno di più nella quotidianità delle imprese<br />

aiuta ad aumentare i potenziali clienti, rafforzare<br />

il proprio brand e incrementare la possibilità di<br />

apprendere tecnologie utilizzate in mercati nuovi<br />

e provare ad applicarle nel mercato italiano.<br />

14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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LO STUDIO<br />

Il fabbisogno tecnologico delle macchine per assemblaggio<br />

Il comparto dei costruttori di macchine<br />

e sistemi per l’assemblaggio<br />

è tra i settori abilitanti della<br />

trasformazione del manifatturiero<br />

attraverso l’adozione di tecnologie<br />

del mondo della meccatronica,<br />

del digitale e della visione, e<br />

allo stesso tempo rappresenta il<br />

saper fare tipico del made in Italy.<br />

Con lo scopo di comprendere il<br />

settore attraverso i suoi numeri,<br />

ma anche di analizzare le principali<br />

esigenze e trend, SPS IPC<br />

Drives Italia insieme a Aidam,<br />

Anie Automazione e Assofluid, ha<br />

promosso lo studio “Analisi dei<br />

fabbisogni tecnologici del comparto<br />

macchine per assemblaggio.<br />

Automazione. Digitale. Fluid<br />

Giambattista Gruosso, autore dello<br />

studio “Analisi dei fabbisogni<br />

tecnologici del comparto macchine<br />

per assemblaggio. Automazione.<br />

Digitale. Fluid Power”<br />

Power”, svolto dal Professor<br />

Giambattista Gruosso del Dipartimento<br />

di Elettronica Informazione<br />

e Bioingegneria del Politecnico di<br />

Milano e presentato l’8 maggio<br />

scorso al Kilometro Rosso Innovation<br />

District.<br />

Creare una filiera 4.0, per condividere<br />

know how e investimenti,<br />

spingere sulla formazione e sulle<br />

competenze, aumentare la capacità<br />

di integrazione tra il mondo<br />

digitale e dell’automazione tradizionale:<br />

sono alcune delle principali<br />

esigenze dei costruttori di<br />

macchine di assemblaggio made<br />

in Italy. Un comparto vivace e<br />

sempre in crescita, che ha iniziato<br />

a interagire con la trasformazione<br />

dell’impresa già nel<br />

2011, investendo nell’innovazione<br />

tecnologica, e oggi ne raccoglie<br />

i frutti.<br />

Condotta su circa 40 aziende,<br />

principalmente del Nord ovest<br />

(60%), ma anche del Centro Italia<br />

(25%) e Nord est (15%), l’analisi<br />

mostra aziende con una buona<br />

capacità di investimento, fatturato<br />

in crescita e una redditività<br />

media superiore al 5%. In crescita<br />

costante anche l’occupazione<br />

del settore, che complessivamente<br />

occupa un migliaio di persone.<br />

Tra le tecnologie dell’automazione<br />

elettrica più utilizzate, i<br />

sistemi di visione e robot, oltre a<br />

sensori e plc. Il 65% del campione<br />

utilizza big data, il 50% software<br />

per la progettazione e un altro<br />

50% robotica.<br />

<strong>La</strong> giornata, aperta dal presidente<br />

di Confindustria Bergamo, Stefano<br />

Scaglia, e dal presidente del<br />

Cluster tecnologico nazionale<br />

Fabbrica Intelligente, Gianluigi<br />

Viscardi, è stata l’occasione per<br />

annunciare la formazione di un<br />

gruppo misto – AIdAM e Anie<br />

Automazione – che riunirà produttori,<br />

distributori e integratori<br />

che operano sulla filiera dei<br />

sistemi di visione.<br />

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www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 15


ATTUALITÀ<br />

INNOVAZIONE<br />

Endress+Hauser<br />

vince l’Hermes Award<br />

Quest’anno è stata Endress+Hauser ad<br />

aggiudicarsi l’Hermes Award, uno dei più<br />

rinomati e più ambiti premi internazionali<br />

alla tecnologia industriale. Il premio è<br />

stato consegnato domenica 22 aprile nella<br />

cornice della cerimonia di inaugurazione di<br />

Hannover Messe dal Ministro tedesco per<br />

l’istruzione e per la ricerca Anja Karliczek.<br />

“Molti espositori di Hannover Messe vantano<br />

una storia di successo che li ha visti<br />

trasformarsi da piccola azienda in global<br />

player. Endress+Hauser è uno di questi.<br />

L’Hermes Award è un’ulteriore conferma<br />

della forza di innovazione di questa azienda<br />

a conduzione familiare che gode di<br />

fama mondiale. Il prodotto premiato dà un<br />

importante contributo all’implementazione<br />

di Industria 4.0 nell’industria di processo”,<br />

dice Jochen Köckler, presidente del Cda di<br />

Deutsche Messe.<br />

Endress+Hauser riceve l’Hermes Award<br />

per un termometro compatto per applicazioni<br />

igieniche dotato di sensore ad autotaratura<br />

per misurazioni di temperatura di<br />

processo rilevanti ai fini della sicurezza<br />

e della qualità, come sono ad esempio<br />

necessarie nell’industria dei generi alimentari<br />

o farmaceutica. <strong>La</strong> taratura automatica<br />

della temperatura del sensore avviene<br />

con riferimento a un punto fisico fisso<br />

basato sulla temperatura di Curie specifica<br />

del materiale e stabile a lungo termine di<br />

un sensore interno integrato nel sensore<br />

stesso. <strong>La</strong> taratura in linea interamente<br />

automatizzata del sensore di temperatura<br />

è a prova di audit ed evita la necessità<br />

di processi di lavoro aggiuntivi e di fermi<br />

macchina per regolari interventi di posttaratura.<br />

<strong>La</strong> giuria presieduta dal professor Wolfgang<br />

Wahlster, direttore e presidente del Centro<br />

Tedesco per l’Intelligenza Artificiale (DFKI),<br />

è rimasta stupita da questo prodotto, perché<br />

è vero che attualmente ci sono sul mercato<br />

sensori di temperatura ad autocontrollo, ma<br />

non esiste una soluzione altrettanto esatta<br />

per l’auto-taratura automatica pienamente<br />

certificabile di un sensore di temperatura<br />

per l’industria di processo sulla base della<br />

temperatura di Curie.<br />

Così il Professor Wahlster ha motivato<br />

la decisione della giuria: “<strong>La</strong> sensoristica<br />

intelligente è un importante motore<br />

della prossima fase di Industria 4.0. Proprio<br />

perché in una smart factory cresce<br />

enormemente il ruolo della sensoristica,<br />

l’auto-taratura dei sensori a prova di audit<br />

senza necessità di fermo degli impianti è un<br />

fattore di successo sul piano economico”.<br />

STAMPA 3D<br />

Un laboratorio Enea per componenti hi-tech<br />

Produrre futuri “inchiostri” per la stampa 3D di componenti<br />

hi-tech per aerei, parti di motore per automobili e,<br />

in prospettiva, protesi medicali. Sono questi i principali<br />

settori del laboratorio Enea sui materiali avanzati Maia,<br />

che conta su un finanziamento di circa 4 milioni di euro<br />

della Regione <strong>La</strong>zio.<br />

Il laboratorio “Materiali avanzati in una infrastruttura<br />

aperta” – da qui l’acronimo Maia – nascerà nel Centro<br />

Ricerche Enea di Casaccia a Roma e si occuperà in<br />

particolare di studiare nuovi materiali in polvere estremamente<br />

fine (dai 10 ai 50 micron) con cui le aziende<br />

hi-tech e la stessa Enea potranno realizzare componenti,<br />

semilavorati e prodotti finiti, grazie ad attrezzature<br />

e sistemi innovativi di processo e qualificazione della<br />

struttura, come stampanti, presse e forni.<br />

“Realizzeremo un laboratorio di ricerca e servizi destinati<br />

alle grandi industrie, alle Pmi e agli altri enti di<br />

ricerca applicata, potendo contare su una strumentazione<br />

all’avanguardia che ci consentirà di sviluppare<br />

materiali innovativi per la stampa 3D, di mettere a<br />

punto le relative tecniche di applicazione e di realizzare<br />

prototipi di componenti hi-tech per le imprese<br />

aerospaziali del <strong>La</strong>zio e di tutta Italia, visto che la<br />

nostra sarà un’infrastruttura aperta”, spiega Dario della<br />

Sala, responsabile della divisione Enea “Tecnologie e<br />

processi dei materiali per la sostenibilità”. “All’inizio<br />

il mercato di riferimento sarà l’aerospazio, visto che<br />

nella nostra Regione è presente il più grande distretto<br />

tecnologico italiano del settore, dove i materiali avanzati<br />

vengono considerati una priorità e la stampa 3D<br />

una promettente prospettiva industriale. Ma vogliamo<br />

anche anticipare la domanda che potrà emergere da<br />

settori come l’energia, il biomedicale per la realizzazione<br />

delle protesi sanitarie e nei beni culturali per<br />

restauri integrativi e ‘repliche’ di opere d’arte a scopo<br />

divulgativo”, sottolinea della Sala.<br />

<strong>La</strong> produzione additiva, ossia la stampa 3D, è un settore<br />

d’avanguardia di Industria 4.0, in quanto consente una<br />

completa personalizzazione del prodotto finale che<br />

viene realizzato in tempi rapidi senza necessità di stampi,<br />

con prestazioni e costi competitivi e in una gamma<br />

assai ampia di materiali anche molto leggeri (plastica,<br />

leghe metalliche, ceramica, compositi). Per sua natura<br />

questa tecnica produttiva permette di “immagazzinare<br />

file” anziché i prodotti, un aspetto molto utile per la<br />

produzione on demand di pezzi di ricambio, come ad<br />

esempio le pale delle turbine degli aerei.<br />

16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

FORMAZIONE<br />

ABB: al via un corso per sviluppatore firmware<br />

È stato avviato a fine aprile il<br />

primo corso progettato da ABB<br />

relativo alla figura di sviluppatore<br />

firmware. L’attività si inquadra<br />

nella partnership che ABB ha<br />

con il training center di Experis,<br />

la Talent Company di ManpowerGroup<br />

che offre progetti in<br />

outsourcing, consulenza, servizi<br />

professionali in ambito IT e Ingegneria,<br />

ricerca e selezione del<br />

personale.<br />

ABB è azienda partner di Experis<br />

Academy che ha lo scopo di<br />

progettare ed erogare progetti<br />

formativi mirati alla costruzione<br />

di nuovi e selezionati profili professionali<br />

necessari per far fronte<br />

alle sfide poste dall’Industry 4.0 e<br />

dallo Smart Manufacturing.<br />

“<strong>La</strong> partnership con Experis è una<br />

grande opportunità per ABB di<br />

continuare a lavorare alla creazione<br />

e alla crescita di competenze<br />

e figure professionali che<br />

saranno fondamentali per il nostro<br />

business e per il nostro ruolo di<br />

azienda leader nella rivoluzione<br />

digitale in un territorio che vede<br />

una nostra forte presenza con<br />

unità manifatturiere che stanno<br />

realizzando progetti fortemente<br />

caratterizzati dalle tecnologie<br />

digitali”, ha dichiarato Gabriele<br />

Morosini, responsabile della divisione<br />

Electrification Products di<br />

ABB Italia che ha rappresentato<br />

ABB al momento della presentazione<br />

della partnership presso il<br />

Kilometro Rosso di Dalmine. “Questa<br />

sponsorship si inserisce in un<br />

percorso già avviato nel nostro<br />

Paese con la realizzazione di<br />

altre esperienze di collaborazione<br />

con il mondo della scuola e ben<br />

rappresenta il nostro impegno<br />

nell’offrire esperienze formative<br />

d’avanguardia ai giovani per facilitare<br />

e qualificare il loro ingresso<br />

nel mondo del lavoro”.<br />

“<strong>La</strong> partnership con ABB suggella<br />

l’ormai consolidato posizionamento<br />

di Experis come main player<br />

dell’innovazione e al tempo stesso<br />

la mission della sua Academy<br />

verso la costruzione e lo sviluppo<br />

dei talenti del futuro”, ha affermato<br />

Luca Giovannini, Experis<br />

TECH&IT Operation Director”.<br />

I percorsi formativi, che si terranno<br />

presso il Kilometro Rosso<br />

a Dalmine (BG) con la possibilità<br />

di svolgere attività laboratoriali<br />

presso altre sedi ABB ed Experis<br />

Academy, saranno ad accesso<br />

gratuito e alcuni interamente in<br />

lingua inglese. <strong>La</strong> durata prevista<br />

è di circa 240 ore erogate in<br />

formula continuativa in un lasso<br />

di tempo compreso tra le 6 e le 8<br />

settimane. Tutti i percorsi saranno<br />

a numero chiuso e prevedono un<br />

iter di selezione d’ingresso.<br />

Dopo questo primo corso seguirà<br />

un programma dedicato al profilo<br />

di Application Engineer, progettato<br />

con B&R, società entrata a<br />

far parte l’anno scorso nel Gruppo<br />

ABB che opera nel campo<br />

dell’automazione industriale, uno<br />

in ambito Robotica e uno destinato<br />

a formare Digital Scientists<br />

specializzati in processi produttivi.<br />

Gabriele Morosini, responsabile<br />

della divisione Electrification<br />

Products di ABB Italia<br />

FATTURATO RECORD<br />

Sick cambia il suo assetto globale<br />

Sick ha chiuso l’anno fiscale 2017 riportando<br />

numerosi successi. Innanzitutto il fatturato,<br />

che ha segnato un +11% rispetto all’anno<br />

precedente, attestandosi a 1,511 miliardi<br />

di euro. Cifre record a cui hanno concorso<br />

gli 8.809 dipendenti di tutto il mondo (+9,5%<br />

rispetto al FY2016).<br />

Un altro numero importante da segnalare è<br />

quello relativo agli investimenti in Ricerca<br />

& Sviluppo, lo scorso anno saliti del 18,1%,<br />

arrivando così a 169,4 milioni di euro. Un<br />

dato che conferma la volontà del Gruppo<br />

Sick nel trovare soluzioni intelligenti in grado<br />

di rivoluzionare il mercato. Oltre 12 le novità<br />

presentate al mercato nello scorso anno,<br />

ma non solo: Sick ha costituito delle start-up<br />

interne dedicate allo studio e alla realizzazione<br />

di software e sistemi cloud con lo scopo di<br />

rendere il più sicuro possibile la trasmissione<br />

e la condivisione dei dati prodotti.<br />

Il top management di Sick Italia: da sinistra<br />

Massimo Azzerri, Giovanni Gatto e Costantino<br />

Ghigliotti<br />

Durante la conferenza stampa tenutasi<br />

il 22 maggio alla SPS IPC Drives Italia, a<br />

Parma, Sick ha annunciato un importante<br />

cambiamento strutturale.<br />

“Abbiamo rivisto il nostro assetto globale<br />

per poter arrivare a Sick 2.0”, ha dichiarato<br />

Costantino Ghigliotti, Sales Manager<br />

Factory Automation di Sick Spa. “Era un<br />

passo necessario per raggiungere questo<br />

traguardo non solo economicamente,<br />

ma anche strutturalmente. A partire dall’1<br />

luglio, infatti, le 32 filiali verranno raggruppate<br />

in 9 cluster per rispondere in modo<br />

ancora più compatto ed organizzato alle<br />

esigenze di un mercato globale, sviluppando<br />

le competenza richieste da Industry<br />

4.0. Sick Italia farà parte del cluster Europe<br />

South-West insieme a Svizzera, Belgio,<br />

Olanda, Francia e Spagna”.<br />

Un cambiamento importante, quindi, che<br />

necessita anche di un nuovo organigramma.<br />

L’ingegner Giovanni Gatto, attuale Managing<br />

Director di Sick Italia, dall’1 luglio ricoprirà<br />

il ruolo di Sales & Service Cluster Manager<br />

MEARI (India, Israel, Russia, South Africa,<br />

Turkey, United Arab Emirates) in qualità di<br />

Senior Vice President di Sick AG.<br />

<strong>La</strong> guida della filiale italiana verrà affidata<br />

all’ingegner Massimo Azzerri (ora Marketing<br />

Director) e a Costantino Ghigliotti<br />

(ora Sales Manager Factory Automation).<br />

<strong>La</strong> scelta delle nuove nomine di Managing<br />

Director è stata dettata dai successi riportati<br />

nelle rispettive aree di responsabilità e<br />

dalle profonde conoscenze ed esperienze<br />

maturate nel corso delle lunghe carriere<br />

in azienda.<br />

18<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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AUTOMAZIONE<br />

Emerson acquisirà Aventics<br />

Emerson ha annunciato di aver accettato<br />

i termini per l’acquisto di Aventics da<br />

Triton, dietro il versamento di 527 milioni<br />

di euro. Aventics è uno dei leader globali<br />

nelle tecnologie pneumatiche intelligenti<br />

utilizzate per le applicazioni di automazione di<br />

macchinari e impianti. Emerson è leader nel<br />

campo delle tecnologie di automazione dei<br />

fluidi per applicazioni di processo e industriali.<br />

Aventics espande quindi in modo significativo<br />

il peso dell’azienda in questo mercato da 13<br />

miliardi di dollari.<br />

Aventics può far leva e rafforzare le capacità<br />

e le soluzioni di Emerson su mercati chiave<br />

dell’automazione industriale, tra cui food &<br />

beverage, packaging, automotive e apparecchiature<br />

medicali. L’espansione dell’offerta<br />

di Emerson crea uno dei portafogli più vasti<br />

di dispositivi pneumatici e per il controllo dei<br />

fluidi che incorpora funzionalità di rilevamento<br />

e monitoraggio per aumentare i tempi di<br />

disponibilità e le prestazioni dei sistemi, garantire<br />

la sicurezza e ottimizzare i consumi energetici.<br />

“Siamo ora in grado di offrire la più vasta<br />

gamma del settore di prodotti e soluzioni per<br />

l’automazione dei fluidi, con livelli di servizio,<br />

affidabilità e prestazioni senza pari”, ha affermato<br />

il presidente e Ceo di Emerson David N. Farr.<br />

Con sede centrale a <strong>La</strong>atzen, in Germania,<br />

Aventics ha circa 2.100 dipendenti in tutto il<br />

mondo e cinque siti produttivi, con vendite che<br />

nel 2017 hanno raggiunto i 425 milioni di dollari.<br />

“Aventics porta tecnologie, competenze ed<br />

esperienza fondamentali per la digitalizzazione<br />

della produzione, come la manutenzione<br />

predittiva mediante diagnostiche integrate,<br />

una priorità importante per il nostro settore<br />

Automation Solutions”, ha dichiarato Mike<br />

Train, Executive President di Emerson<br />

Automation Solutions.<br />

“Con Aventics, amplieremo in modo importante<br />

la nostra presenza sul mercato tedesco,<br />

fondamentale in termini di tecnologia<br />

dell’automazione e investimenti”, ha aggiunto<br />

Train. “Aventics offre a Emerson anche<br />

delle opportunità per servire meglio i clienti<br />

nei mercati ibridi, come quello del food &<br />

beverage, grazie ai dispositivi e alle soluzioni<br />

intelligenti applicati dalla fase di processo fino<br />

al packaging”.<br />

Si prevede che l’acquisizione si chiuderà<br />

nel quarto trimestre dell’anno fiscale <strong>2018</strong>,<br />

previa approvazione degli enti normativi, le<br />

necessarie consultazioni di Aventics e le altre<br />

normali condizioni di chiusura.<br />

In concomitanza con<br />

In parallel with<br />

9 - 13/10/<strong>2018</strong><br />

<strong>Subfornitura</strong> tecnica<br />

& servizi per l’industria<br />

Technical subcontracting<br />

& industrial services<br />

9 - 13/10/<strong>2018</strong><br />

In OTTOBRE, a fieramilano Rho, la più<br />

ampia gamma di offerta declinata in<br />

due percorsi di visita paralleli: il MAKE<br />

di BI-MU per chi progetta e costruisce,<br />

e il BUY di SFORTEC INDUSTRY, per<br />

chi cerca subfornitura tecnica<br />

e acquista servizi per la propria attività.<br />

AL SERVIZIO<br />

DELL’INDUSTRIA<br />

sfortec.it<br />

UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE


ATTUALITÀ<br />

EVENTI<br />

Ad Hannover Messe<br />

l’intelligenza artificiale,<br />

l’apprendimento meccanico<br />

e le piattaforme IT<br />

per l’industria hanno<br />

dominato la scena con<br />

un messaggio di fondo:<br />

la digitalizzazione non<br />

esclude ma aiuta l’uomo,<br />

che resta protagonista<br />

dei processi decisionali.<br />

“<strong>La</strong> tecnologia non fa concorrenza<br />

all’uomo. Lo aiuta. È questo<br />

il messaggio centrale di una<br />

settimana di fiera che ha dimostrato<br />

ancora una volta il ruolo di Hannover<br />

come hotspot globale per l’industria”,<br />

ha dichiarato Jochen Köckler, presidente<br />

del CdA di Deutsche Messe, in chiusura di<br />

Hannover Messe e di CeMAT. “Abbiamo<br />

visto che al centro rimane sempre l’uomo”,<br />

ha aggiunto. “È lui che decide e<br />

stabilisce che cosa deve essere fatto, ma<br />

la sua azione congiunta con la macchina<br />

e con l’IT genera un enorme vantaggio<br />

competitivo in ambito produttivo, nella<br />

logistica e nell’industria energetica”.<br />

All’insegna del tema conduttore “Integrated<br />

Industry - Connect & Collaborate”,<br />

210.000 visitatori specializzati hanno<br />

passato in rassegna le innovazioni proposte<br />

dai 5.800 espositori complessivi<br />

di Hannover Messe e CeMAT. In fiera si<br />

è discusso di temi quali apprendimento<br />

meccanico, intelligenza artificiale, piattaforme<br />

IT industriali, ampliamento delle<br />

reti energetiche per la mobilità elettrica,<br />

utilizzo di robotica e di sistemi autonomi<br />

nella produzione e nell’intralogistica e<br />

ruolo dell’uomo nella fabbrica integrata.<br />

Grande attenzione ha riscosso anche il<br />

Paese Partner Messico, che si è proposto<br />

come innovativo partner economico e<br />

interessante area di insediamento di<br />

attività industriali.<br />

<strong>La</strong> tecnologia al servizio<br />

dell’uomo<br />

“Le aziende hanno fatto i primi avanzamenti<br />

lungo la via della produzione<br />

digitalizzata e integrata e ora stanno<br />

per passare alla seconda fase”, sottolinea<br />

Thilo Brodtmann, direttore generale<br />

dell’Associazione costruttori tedeschi di<br />

macchine e impianti (VDMA). “Nuovi<br />

modelli di business basati su piattaforme,<br />

utilizzo di ‘gemelli digitali’, prime<br />

esperienze di apprendimento meccanico<br />

avranno un ruolo sempre più importante<br />

nell’industria manifatturiera. Lo si è visto<br />

ad Hannover Messe, il luogo dove si<br />

discute del futuro dell’industria e dove<br />

lo si può già toccare con mano. Anche<br />

quest’anno siamo molto soddisfatti dei<br />

risultati raggiunti”, dice Brodtmann, evidenziando<br />

che secondo VDMA anche<br />

la crescita congiunta di automazione,<br />

software e intralogistica continuerà ad<br />

improntare Hannover Messe.<br />

“<strong>La</strong> fiera ha dimostrato una volta di più<br />

che il concetto di Industria 4.0, ormai<br />

diffuso a livello mondiale, è di casa qui.<br />

Network allargati di creazione del valore,<br />

nuove forme di collaborazione uomomacchina<br />

e crescente integrazione di<br />

intelligenza artificiale nella produzione<br />

sono le caratteristiche chiave della digitalizzazione<br />

e dell’integrazione, che ancora<br />

una volta hanno fatto il loro debutto ad<br />

Hannover. Tutto questo richiede ancora<br />

più connettività per il futuro, ed è per<br />

questo che ZVEI sin dagli inizi sollecita<br />

la creazione di una rete 5G adatta all’industria”,<br />

dice Klaus Mittelbach, presidente<br />

del CdA dell’Associazione tedesca<br />

dell’industria elettronica ed elettrotecnica<br />

(ZVEI). “<strong>La</strong> fiera ha lanciato anche altri<br />

due messaggi: il primo è che solo la<br />

collaborazione – non l’isolamento o il<br />

protezionismo – rende possibile il progresso<br />

tecnologico e il benessere sociale.<br />

Il secondo è che i giovani si entusiasmano<br />

quando – come avviene qui in fiera –<br />

entrano in contatto con la tecnologia.<br />

Dobbiamo fare di più per richiamare la<br />

loro attenzione e il loro interesse: sono<br />

loro il personale specializzato del quale<br />

abbiamo urgentemente bisogno per il<br />

nostro futuro”.<br />

Dei 210.000 visitatori complessivi, oltre<br />

70.000 – pari al 30% – erano di provenienza<br />

estera. Al primo posto tra i Paesi<br />

di provenienza è stata la Cina (6.500<br />

20<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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visitatori), seguita da Paesi Bassi (5.300),<br />

Polonia (2.700) e Usa (1.700). Il Paese<br />

Partner di quest’anno, il Messico, è stato<br />

rappresentato da 1.400 visitatori.<br />

Progressiva convergenza tra IT e ingegneria<br />

meccanica, piattaforme IT industriali e<br />

altri nuovi modelli di business, crescente<br />

utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle<br />

fabbriche: sono queste le principali tendenze<br />

emerse in fiera. Nei padiglioni<br />

dell’automazione si è visto inoltre che<br />

tecnologia dell’azionamento e fluidotecnica<br />

sono un importante motore della<br />

produzione digitalizzata e integrata.<br />

Nei padiglioni di CeMAT si è discusso<br />

invece della stretta integrazione tra<br />

produzione e logistica, perché, in effetti,<br />

senza sistemi logistici intelligenti la<br />

fabbrica digitale non può funzionare. Tra<br />

i prodotti esposti di maggior richiamo<br />

figuravano carrelli industriali, navette<br />

autonome, commissionatori robotizzati<br />

e impianti completi.<br />

Altri prodotti di grande interesse sono<br />

stati sistemi assistenti come esoscheletri,<br />

occhiali per realtà aumentata e, soprattutto,<br />

robot. Produzione agile e intralogistica<br />

fanno ampio uso di sistemi di trasporto<br />

senza conducente, di droni e di assistenti<br />

vocali. <strong>La</strong> tendenza alla collaborazione<br />

uomo-macchina non presenta battute<br />

di arresto.<br />

Nei padiglioni dedicati all’energia il tema<br />

era invece quello dell’efficienza energetica,<br />

intesa come obiettivo da realizzare in<br />

contemporaneità con la tutela climatica.<br />

<strong>La</strong> cancelliera<br />

federale Angela<br />

Merkel in visita<br />

ad Hannover<br />

Messe. Accanto<br />

a lei, Enrique Peña<br />

Nieto, presidente<br />

del Messico,<br />

il paese partner<br />

dell’edizione <strong>2018</strong><br />

210.000 visitatori<br />

(di cui oltre il 30%<br />

dall’estero)<br />

e 5.800 espositori<br />

hanno partecipato<br />

lo scorso aprile<br />

a Hannover Messe<br />

e CeMAT<br />

Al centro dell’interesse c’erano qui sistemi<br />

energetici intelligenti decentralizzati e<br />

soluzioni infrastrutturali per la mobilità<br />

del futuro nel rispetto dell’ambiente.<br />

Anche le aziende del settore della<br />

subfornitura hanno dato prova della<br />

loro forza di innovazione come partner<br />

di sviluppo dei loro clienti. Attraverso un<br />

design che si avvale dell’impiego di più<br />

materiali e di soluzioni di costruzione<br />

leggera, le parti vengono completamente<br />

ripensate e non solo sono più economiche<br />

e più efficienti, ma assicurano<br />

anche prestazioni migliori.<br />

Oltre 160 aziende messicane hanno presentato<br />

in fiera i loro prodotti e le loro<br />

innovazioni. <strong>La</strong> cancelliera federale Angela<br />

Merkel e il presidente messicano Enrique<br />

Peña Nieto hanno espresso una convinzione<br />

unanime in merito al fatto che<br />

progresso e benessere possono convivere<br />

solo con mercati aperti. <strong>La</strong> partecipazione<br />

del Messico ad Hannover Messe è quindi<br />

in linea con l’accordo internazionale di<br />

libero scambio raggiunto tra Messico e<br />

Unione Europea sabato 21 aprile secondo<br />

il quale in futuro il 99% dell’interscambio<br />

di merci tra i Paesi sottoscrittori non sarà<br />

più soggetto a dazi e tariffe.<br />

<strong>La</strong> prossima edizione si terrà dall’1 al 5<br />

aprile 2019 e avrà come Paese Partner<br />

la Svezia. Il prossimo CeMAT si svolgerà<br />

invece dal 20 al 24 aprile 2020, ancora<br />

in contemporanea con Hannover Messe.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21


APPUNTAMENTI<br />

BESANÇON , 25-28 SETTEMBRE <strong>2018</strong><br />

A Micronora andrà<br />

in scena un settore vitale,<br />

in grado di fornire soluzioni<br />

innovative nell’ambito<br />

della microfabbricazione,<br />

dei materiali, degli<br />

strumenti di controllo<br />

e dell’automazione, al fine<br />

di realizzare prodotti<br />

più leggeri, economici<br />

e meno inquinanti.<br />

Microtecniche: per un’industria<br />

ad alta precisione<br />

Si terrà a Besançon in Francia, dal<br />

25 al 28 settembre <strong>2018</strong>, Micronora,<br />

il salone internazionale delle<br />

microtecniche e della precisione. Michèle<br />

Blondeau, direttrice generale del salone,<br />

illustra le ragioni per le quali le microtecniche<br />

godano di ottima salute. <strong>La</strong><br />

sollecitazione in costante aumento da<br />

parte dei committenti induce l’industria<br />

microtecnica a fornire strumenti che consentano<br />

loro di rispondere alle esigenze<br />

di progetti di crescente complessità in<br />

modo rapido, efficace e a costi contenuti,<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come spiega la<br />

vitalità del settore della precisione e<br />

delle microtecniche?<br />

R. - Il settore continua a proporre innovazioni<br />

in tutti i campi, che si tratti<br />

di microfabbricazione, nell’ambito dei<br />

materiali o degli strumenti di controllo<br />

o, ancora, di automatismi, per non<br />

menzionarne che alcuni. Grazie a tali<br />

avanzamenti tecnologici, si mettono<br />

a punto prodotti leggeri, economici,<br />

meno inquinanti e meglio rispondenti<br />

alle necessità.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono i settori<br />

interessati da queste soluzioni?<br />

R. - Quasi tutti i settori industriali presentano<br />

ampio spazio di applicazione.<br />

Infatti gli obiettivi in oggetto sono<br />

altrettanto validi per la fabbricazione<br />

Michèle Blondeau,<br />

direttrice generale<br />

di Micronora<br />

(Foto Jack Varlet)<br />

automobilistica quanto per l’aeronautica,<br />

il medicale, gli articoli di lusso, le<br />

telecomunicazioni o l’elettronica. Pertanto<br />

si può affermare che sono poche le<br />

industrie che possono fare a meno delle<br />

microtecnologie. Dovendo far fronte a<br />

sfide di progettazione e fabbricazione<br />

complesse, le grandi aziende, così come<br />

le piccole e medie, sono alla ricerca di<br />

soluzioni innovative. Questo spiega il<br />

loro interesse per tali tecnologie. Un’evoluzione<br />

che non rischia di esaurirsi e<br />

che consente di affermare che le aziende<br />

microtecniche saranno sempre più chiamate<br />

in causa. Senza il loro apporto,<br />

sarebbe impossibile realizzare le imprese<br />

tecnologiche di domani, che daranno<br />

vita per esempio alla vettura autonoma,<br />

ad aerei elettrici o a soluzioni medicali<br />

personalizzate. Da qui la creazione della<br />

fabbrica del futuro...<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Il salone è regolarmente<br />

completo da 7 a 8 mesi prima<br />

dell’apertura. Come è stato raggiunto<br />

questo risultato?<br />

R. - Rafforzando la sua specificità nei<br />

settori dell’alta precisione, della miniaturizzazione<br />

e dell’integrazione delle<br />

funzioni complesse, indispensabili per<br />

la realizzazione di prodotti sempre più<br />

22<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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intelligenti, Micronora si pone in linea<br />

con le esigenze di tali settori. Tutte le<br />

evoluzioni tecnologiche di grande portata,<br />

tanto nell’ambito della progettazione<br />

quanto in quello della produzione, sono<br />

presenti in ogni edizione. Dalla R&S<br />

alla subfornitura, sino agli strumenti di<br />

produzione. Segno dei tempi, il salone è<br />

pertanto divenuto un punto di riferimento<br />

anche per le nanotecnologie. Inoltre,<br />

la sua notorietà e la sua internazionalizzazione<br />

rafforzata a ciascuna edizione<br />

fanno di Micronora un appuntamento<br />

imprescindibile in Europa e non solo.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’industria microtecnica<br />

è interessata dal concept Industria<br />

4.0?<br />

R. - Innovatrici infaticabili, le aziende<br />

microtecniche sono decisamente rivolte<br />

verso il futuro. Il nostro salone lo prova<br />

a ogni edizione, con prodotti, metodi e<br />

soluzioni all’avanguardia. Sebbene la<br />

trasformazione digitale sia la chiave del<br />

futuro dell’industria e alcune aziende<br />

necessitino di essere accompagnate<br />

per aderire a questa quarta rivoluzione<br />

industriale, altre non hanno atteso che<br />

l’industria del futuro diventasse una<br />

priorità nazionale per farne il proprio<br />

presente. Per una motivazione molto<br />

semplice: l’iniziativa Industria 4.0 esalta<br />

“Industria 4.0:<br />

il digitale nelle<br />

microtecniche” è<br />

il tema dello Zoom<br />

di Micronora <strong>2018</strong>,<br />

che presenterà<br />

una cella di<br />

fabbricazione<br />

i cui elementi<br />

saranno connessi<br />

in tempo reale<br />

la produttività migliorandone il funzionamento<br />

globale. È sufficiente menzionare,<br />

per illustrarne i vantaggi, il<br />

miglior sfruttamento dei dati forniti dai<br />

molteplici strumenti informatici utilizzati<br />

dalle aziende. Una sfida importante...<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali saranno i punti<br />

forti della prossima edizione?<br />

R. - L’innovazione, sempre e comunque.<br />

“Industria 4.0: il digitale nelle microtecniche”,<br />

tema dal prossimo Zoom, sarà<br />

uno dei momenti forti del salone, con<br />

una cella di fabbricazione i cui elementi<br />

saranno connessi in tempo reale. Inoltre<br />

gli incontri BtoB dell’11° Micro Nano<br />

Event consentiranno alle aziende o ai<br />

laboratori di ricerca di avviare delle<br />

collaborazioni al fine di affrontare al<br />

meglio i mercati europei. Tali incontri<br />

avranno luogo il 27 e il 28 settembre.<br />

Un programma di conferenze avrà inoltre<br />

luogo parallelamente al salone e verterà<br />

sugli argomenti di attualità dal punto<br />

di vista tecnologico. Infine, il concorso<br />

“Microns e Nano d’Or” ricompenserà le<br />

innovazioni più emblematiche.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 23


APPUNTAMENTI<br />

A CHICAGO DAL 10 AL 15 SETTEMBRE<br />

IMTS <strong>2018</strong> aumenta l’appeal internazionale<br />

L’International Manufacturing<br />

Technology Show si terrà dal 10<br />

al 15 settembre presso il McCormick<br />

Place, a Chicago. <strong>La</strong> fiera<br />

cerca di aumentare la sua capacità<br />

di attrazione per i suoi visitatori<br />

internazionali. A tal fine,<br />

IMTS metterà a disposizione<br />

12.000 metri quadrati di spazio<br />

espositivo per Hannover Messe<br />

Usa. L’organizzazione e la gestione<br />

di questo spazio sono affidate<br />

a Hannover Fairs Usa (HFUSA),<br />

la filiale americana di Deutsche<br />

Messe. L’IMTS è la fiera della<br />

tecnologia della produzione leader<br />

in America.<br />

“Grazie alla connessione con<br />

Hannover Messe Usa, IMTS <strong>2018</strong><br />

può presentare ai suoi visitatori<br />

una varietà di tecnologie ancora<br />

maggiore”, afferma Peter R. Eelman,<br />

vicepresidente Esposizioni<br />

e Business Development di AMT<br />

- Associazione per la tecnologia<br />

della produzione, organizzatrice<br />

dell’IMTS. “Hannover Messe Usa<br />

ha aumentato il proprio spazio<br />

espositivo del 44% e presenterà<br />

circa 500 espositori nell’East<br />

Building. Già attualmente, IMTS<br />

attira visitatori da oltre 110 paesi,<br />

mentre Hannover Messe Usa sta<br />

rafforzando ulteriormente il nostro<br />

appeal internazionale”.<br />

“Hannover Messe Usa utilizzerà<br />

la notorietà del marchio della fiera<br />

tedesca per mostrare all’IMTS<br />

<strong>2018</strong> l’intera gamma di soluzioni<br />

per l’industria 4.0 e Internet of<br />

Things industriale”, dichiara <strong>La</strong>rry<br />

Turner, presidente e Ceo di HFUSA.<br />

Altre aree chiave comprendono le<br />

tecnologie di manutenzione predittiva,<br />

un uso più efficiente delle<br />

materie prime, un time-to-market<br />

più rapido e altre tendenze nella<br />

produzione industriale.<br />

“Evidenziando più espositori<br />

provenienti da tutto il mondo nei<br />

nostri padiglioni internazionali, tra<br />

cui Cina, Germania, Italia, Corea<br />

e Taiwan, quest’anno aumenteremo<br />

la prospettiva globale delle<br />

due fiere”, aggiunge Turner.<br />

Hannover Messe Usa è stata<br />

rappresentata negli Stati Uniti<br />

dall’inizio degli spettacoli di tecnologia<br />

industriale a IMTS 2012.<br />

Nel <strong>2018</strong>, entrerà a far parte di<br />

Integrated Automation, Motion &<br />

Drives Usa (IAMD Usa), la principale<br />

fiera del Nord America<br />

per la automazione integrata, IT<br />

industriale, tecnologia di azionamento<br />

e controllo, e le fiere<br />

ComVac Usa, Industrial Supply<br />

Usa e Surface Technology Usa.<br />

L’AGENDA<br />

Automation Instrumentation<br />

Summit<br />

4-5 luglio <strong>2018</strong><br />

Belgioioso (PV)<br />

www.automationinstrumentation<br />

summit.com<br />

IMTS<br />

10-15 settembre <strong>2018</strong><br />

Chicago, Usa<br />

www.hannovermesse.de<br />

Micronora<br />

25-28 settembre <strong>2018</strong><br />

Besançon, Francia<br />

www.micronora.com<br />

Fastener Fair Italy<br />

26-27 settembre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.fastenerfairitaly.com<br />

31.BI-MU<br />

9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.bimu.it<br />

Sfortec Industry<br />

9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.sfortec.it<br />

MCM<br />

17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />

Verona<br />

www.mcmonline.it<br />

SAVE<br />

17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />

Verona<br />

www.exposave.com<br />

Euroblech<br />

23-26 ottobre <strong>2018</strong><br />

Hannover, Germania<br />

www.euroblech.com<br />

Jimtof<br />

1-6 novembre <strong>2018</strong><br />

Tokyo, Giappone<br />

www.jimtof.org/en<br />

CeMAT Asia<br />

6-9 novembre <strong>2018</strong><br />

Shanghai, Cina<br />

www.cemat-asia.com/EN<br />

SPS IPC Drives<br />

27-29 novembre <strong>2018</strong><br />

Norimberga, Germania<br />

www.mesago.de/en/SPS<br />

Fastener Fair France<br />

28-29 novembre <strong>2018</strong><br />

Parigi, Francia<br />

www.fastenerfairfrance.com<br />

Fornitore Offresi<br />

14-16 febbraio 2019<br />

Erba (CO)<br />

www.fornitoreoffresi.com<br />

OMC<br />

27-29 marzo 2019<br />

Ravenna<br />

www.omc2019.it<br />

Mecspe<br />

28-30 marzo 2019<br />

Parma<br />

www.mecspe.com<br />

Hannover Messe<br />

1-5 aprile 2019<br />

Hannover, Germania<br />

www.hannovermesse.de<br />

IVS<br />

22-23 maggio 2019<br />

Bergamo<br />

www.industrialvalvesummit.com<br />

EMO Hannover<br />

16-19 settembre 2019<br />

Hannover, Germania<br />

www.emo-hannover.de<br />

24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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SICUREZZA<br />

METALMECCANICA<br />

Le Transenne Fasb Tools<br />

garantiscono<br />

la sicurezza delle persone<br />

all’interno di cantieri<br />

e siti industriali,<br />

delimitando e segnalando<br />

zone dove possono insorgere<br />

situazioni di pericolo.<br />

Aree delimitate per la<br />

protezione degli operatori<br />

Fasb Linea 2 è cresciuta costantemente<br />

attraverso tappe progettate<br />

e raggiunte anche negli anni<br />

della crisi, quando decise di acquistare<br />

le apparecchiature per il taglio laser<br />

per conquistare un importante vantaggio<br />

nei confronti dei competitor.<br />

Fasb Linea 2 è nata nel 1981 come<br />

azienda metalmeccanica, specializzata<br />

nella lavorazione dei tubi metallici.<br />

Nel corso dei decenni, la piccolissima<br />

officina “domestica” del fondatore<br />

Luigi Fumagalli si è trasformata in<br />

un’industria che occupa una superficie<br />

di 10.000 metri quadrati, la metà<br />

coperti, offre lavoro a 24 dipendenti<br />

e fattura circa 4 milioni di euro, di cui<br />

il 30% all’estero.<br />

I primi anni di attività di Fasb Linea<br />

2 hanno visto l’azienda impegnata<br />

nei settori del garden, automotive<br />

Gianluca Cattaneo,<br />

Sales Manager<br />

di Fasb Linea 2<br />

e dell’arredamento. Il contatto con<br />

importanti clienti e la necessità di<br />

soddisfare le loro esigenze hanno<br />

stimolato la creatività e convinto il<br />

management a sviluppare internamente<br />

nuove linee di prodotto.<br />

Oggi sono principalmente due i brand<br />

che caratterizzano l’attività di Fasb<br />

Linea 2 nella realizzazione di prodotti<br />

propri proposti sul mercato: FASB Tools<br />

e Transenne.net. L’obiettivo è comune<br />

ed è quello di proporre prodotti efficaci,<br />

durevoli e in grado di garantire la<br />

sicurezza delle persone; la destinazione<br />

d’uso riguarda invece due differenti<br />

target: da una parte la delimitazione di<br />

aree di lavoro temporaneo, che siano<br />

cantieristiche in genere o all’interno<br />

di aree industriali, dall’altra la delimitazione<br />

delle aree destinate a eventi<br />

pubblici, compreso il monitoraggio<br />

degli accessi e il controllo dei flussi.<br />

Le tappe più rappresentative della crescita<br />

iniziano nel 1993, quando viene<br />

installato il primo robot di saldatura,<br />

seguito, tre anni più tardi, dall’impianto<br />

di verniciatura, automatizzato.<br />

<strong>La</strong> ricerca costante delle migliori e più<br />

innovative tecnologie produttive è uno<br />

dei segreti del successo di Fasb Linea<br />

26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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2 anche perché, parallelamente, la crescita<br />

aziendale è sempre stata accompagnata<br />

dal miglioramento costante<br />

delle competenze dei collaboratori.<br />

Nel 2004 è stato acquistato il primo<br />

impianto di taglio laser, mentre nel<br />

2009, grazie anche all’acquisizione di<br />

nuovi importanti clienti, Fasb Linea 2<br />

ha raddoppiato la capacità produttiva<br />

con la tecnica del taglio laser. Nel<br />

2011, infine, tutte le macchine per la<br />

curvatura dei tubi sono state rinnovate,<br />

e sono anche state aggiunte nuove<br />

curvatubi elettriche che hanno permesso<br />

l’ampliamento delle lavorazioni e<br />

una maggiore costanza dell’alto livello<br />

qualitativo.<br />

Grazie alla sua organizzazione, Fasb<br />

Linea 2 propone il ciclo produttivo<br />

completo, dalla materia prima al prodotto<br />

finito, compreso l’assemblaggio<br />

finale. I reparti produttivi riguardano<br />

infatti le sezioni riservate al taglio<br />

tradizionale e laser, al rivestimento<br />

dei tubi in PVC, alla curvatura, alla<br />

lavorazione del trafilato e, per finire,<br />

alle operazioni di saldatura e di verniciatura.<br />

Nel 2013, sono stati effettuati i lavori<br />

di ristrutturazione e ampliamento della<br />

palazzina direzionale e degli spazi<br />

dedicati agli uffici. Spazi dedicati a<br />

un settore, quello della ricerca e sviluppo,<br />

che è diventato nevralgico per<br />

la progettazione di nuovi prodotti e<br />

soluzioni e per offrire ai clienti un<br />

supporto tecnico di prim’ordine per la<br />

definizione di soluzioni personalizzate.<br />

In questi anni è stato anche sviluppato<br />

il settore del marketing aziendale,<br />

che ha favorito l’incentivazione delle<br />

relazioni e quindi l’acquisizione di<br />

nuovi, importanti clienti industriali sia<br />

in Italia, sia all’estero.<br />

Lo sviluppo di Fasb Linea 2 non si<br />

ferma qui. Il nuovo progetto è l’ampliamento<br />

degli spazi del settore produttivo<br />

con la costruzione di un nuovo<br />

capannone, adiacente a quello già<br />

esistente. Oltre alla sede principale di<br />

Cremella, l’azienda ha inaugurato, nel<br />

2011, una seconda sede a Barzanò,<br />

sempre in provincia di Lecco. In questa<br />

location avviene l’assemblaggio finale<br />

<strong>La</strong> Transenna Fasb Tools permette di segnalare in modo<br />

chiaro e proteggere da pericoli anche temporanei<br />

come nel caso dei carichi pendenti<br />

Esempio di una corretta delimitazione secondo la norma,<br />

durante la manutenzione di un carrello elevatore<br />

di alcuni prodotti, oltre allo stoccaggio<br />

dei prodotti finiti.<br />

Mentre si avvia al traguardo dei<br />

quarant’anni, Fasb Linea 2 continua<br />

a coltivare i valori dell’esperienza,<br />

dell’apertura alle nuove tecnologie e<br />

anche a un coraggio imprenditoriale<br />

che, fra il 2008 e il 2016, ha concretizzato<br />

l’idea che una crisi possa anche<br />

rappresentare una grande opportunità.<br />

Fasb Linea 2 ha saputo non perdere<br />

questa occasione e oggi si propone<br />

al mercato come preciso punto di<br />

riferimento per il suo specifico ambito<br />

merceologico.<br />

SOLUZIONI CHE RISPONDONO<br />

ALLE NORMATIVE<br />

Il decreto legislativo 81/2008 prevede<br />

l’obbligo di predisporre la segnaletica<br />

per evidenziare la presenza di ostacoli<br />

e di punti di pericolo, nonché per indicare<br />

vie di circolazione all’interno delle<br />

aree industriali. Qualunque intervento<br />

di manutenzione o la presenza di macchinari<br />

temporaneamente presenti in<br />

un’area va debitamente segnalata in<br />

modo efficace e visibile. Esempio tipico<br />

sono le PLE, le piattaforme aeree che<br />

vengono utilizzate per raggiungere<br />

punti di lavoro inaccessibili e spesso<br />

posizionate in zone soggette al traffico<br />

cittadino o al passaggio di pedoni od<br />

operai. I corsi per chi opera con queste<br />

macchine esistono, i patentini anche,<br />

ma spesso mancano gli strumenti che<br />

facilitino il lavoro attento e sicuro di<br />

questi operatori.<br />

A questa direttiva Fasb Linea 2 risponde<br />

con la Transenna Fasb Tools Safe<br />

Work e con la Transenna Fasb Tools<br />

Safe Industry.<br />

<strong>La</strong> Transenna Fasb Tools Safe Work,<br />

caratterizzata dai colori bianco e rosso,<br />

comprende una struttura in acciaio,<br />

robusta, progettata per rimanere inalterata<br />

nel tempo, mentre la segnaletica<br />

è realizzata su materiale “flame<br />

retardant”, un tessuto ignifugo di<br />

Classe B1, quindi un prodotto sicuro<br />

sotto tutti i punti di vista. <strong>La</strong> segnaletica,<br />

sempre nitidamente visibile nel<br />

tempo, è anche personalizzabile e si<br />

può scegliere nella vasta gamma di<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27


SICUREZZA<br />

Esempio di una corretta delimitazione con le Transenne Fasb Tools durante il collaudo di una macchina industriale<br />

cartelli previsti dalla norma UNI EN<br />

ISO 7010. Questa transenna nasce<br />

quindi per delimitare e segnalare le<br />

aree di lavoro generiche.<br />

Le Transenne Fasb Tools Safe Industry,<br />

riconoscibili dai colori giallo e nero,<br />

sono state studiate e realizzate per<br />

segnalare e delimitare zone all’interno<br />

dei siti industriali o di stoccaggio dove<br />

possono sorgere situazioni di pericolo<br />

per gli operatori e per le persone in<br />

genere. Pienamente rispondenti ai<br />

dettami della normativa sulla sicurezza<br />

nei luoghi di lavoro, vengono<br />

utilizzate anche per indicare percorsi<br />

e vie di comunicazione all’interno dei<br />

capannoni, eventuali punti di pericolo<br />

in zone dove stanno avvenendo<br />

particolari lavorazioni o interventi di<br />

manutenzione di macchine o attrezzature.<br />

<strong>La</strong> loro particolarità è quella di<br />

garantire la sicurezza anche laddove la<br />

temporaneità dell’intervento rende le<br />

procedure di gestione del rischio difficilmente<br />

applicabili per problematiche<br />

logistiche e metodologiche.<br />

A queste versatili peculiarità si deve<br />

aggiungere che le Transenne modulari<br />

FASB Tools sono pieghevoli e associano<br />

un peso e un ingombro ridotti,<br />

qualità sempre gradite da chi deve<br />

Ogni manutenzione industriale deve<br />

prevedere un’area correttamente delimitata<br />

e segnalata<br />

movimentare e stoccare le attrezzature.<br />

Il loro formato facilita il trasporto<br />

che può comodamente avvenire su<br />

qualunque furgone e persino nel bagagliaio<br />

di un’automobile. Le Transenne<br />

Fasb Tools possono vantare caratteristiche<br />

di robustezza, maneggevolezza<br />

e praticità.<br />

<strong>La</strong> Transenna Fasb Tools posizionata in un piccolo<br />

spazio per delimitare e segnalare la manutenzione<br />

di un macchinario industriale<br />

28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong> www.interprogettied.com


Prodotti<br />

tradizionali al passo<br />

con i tempi<br />

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Trattamento delle acque<br />

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Elettrico


SICUREZZA<br />

SISTEMI DI SERRAGGIO<br />

Safe-Lock si conferma<br />

uno standard nel<br />

serraggio dell´utensile<br />

e nelle lavorazioni di<br />

fresatura, in particolare<br />

nell’asportazione pesante<br />

di trucioli e nella<br />

sgrossatura, anche per<br />

materiali difficili come<br />

titanio e acciaio inox.<br />

Il sistema di sicurezza anti-estrazione<br />

Safe-Lock di Haimer si sta proponendo<br />

come uno standard in diversi<br />

settori industriali. Il sistema consente<br />

un bloccaggio sicuro dell´utensile. Grazie<br />

ad elementi trascinatori all´interno<br />

del mandrino e scanalature sul codolo<br />

dell´utensile, avviene un bloccaggio per<br />

forma oltre che per attrito. In questo<br />

modo si evita in maniera efficace che<br />

le frese a codolo si sfilino dal mandrino.<br />

<strong>La</strong> produttività viene incrementata grazie<br />

al raggiungimento di velocità più alte e<br />

viene allungata la vita dell´utensile. Di<br />

fatto Safe-Lock è divenuto uno standard<br />

nel serraggio dell´utensile e nelle lavorazioni<br />

di fresatura.<br />

“Negli ultimi 10 anni dall´introduzione<br />

del sistema Safe-Lock è stato confermato<br />

più volte che questa forma di serraggio<br />

dell´utensile è superiore ai codoli weldon<br />

e ai mandrini a forte serraggio”,<br />

comunica l’azienda. “Questo dato viene<br />

confermato dall´ampio numero dei licenziatari,<br />

tra i quali i maggiori produttori<br />

di utensili e di mandrini, per esempio<br />

Walter, Widia, Sandvik, Coromant, Seco<br />

Tools, Sumitomo, Kennametal, Helical,<br />

Emuge Franken, Data Flute, Niagara,<br />

OSG e Mapal”. Nel 2017 anche Iscar e<br />

Ingersoll hanno deciso di offrire utensili<br />

con il codolo Safe-Lock. Inoltre, è stata<br />

incrementata l´offerta su mandrini per<br />

calettamento, su pinze e mandrini idraulici<br />

ad espansione. Dopo l´introduzione di<br />

Bloccaggio sicuro dell’utensile<br />

Nella lavorazione<br />

di sgrossatura per<br />

i motori militari<br />

con turbine ad<br />

elica TP400-D6 la<br />

MTU Aero Engines<br />

utilizza il Safe-Lock<br />

di Haimer<br />

mandrini idraulici con Safe-Lock da parte<br />

di Kennametal, anche Mapal è all´opera<br />

per introdurre sul mercato una propria<br />

versione di mandrini a espansione idraulica<br />

con Safe-Lock.<br />

“Safe-Lock è diventato uno standard<br />

nell´asportazione pesante e nella sgrossatura,<br />

conquistando nuovi campi di<br />

applicazione, come ad esempio nella<br />

fresatura trocoidale”, spiega Andreas<br />

Haimer, amministratore delegato di Haimer<br />

GmbH. “Siamo contenti di avere<br />

nuovi partner licenziatari che ampliano<br />

l´offerta di articoli con il nostro sistema<br />

di serraggio, rendendolo accessibile a<br />

più operatori”.<br />

APPLICAZIONI NELL´INDUSTRIA<br />

AERONAUTICA E AEROSPAZIALE<br />

Il Safe-Lock è stato creato per rispondere<br />

alle esigenze dell´asportazione pesante<br />

di trucioli, che sono all´ordine del giorno<br />

nell´industria aeronautica e aerospaziale<br />

e tra i produttori di energia. Materiali<br />

innovativi, quali ad esempio diverse<br />

leghe di titanio, non sono solo leggeri,<br />

ma anche stabili, resistenti a corrosioni<br />

e difficili da lavorare. Questo influenza<br />

non solo i tipi di macchine e i processi,<br />

ma anche gli utensili e i mandrini in uso.<br />

Molti semilavorati sono fresati dal pieno,<br />

tuttavia spesso viene asportato fino al<br />

90% del materiale. Per ottimizzare il<br />

processo dal punto di vista qualitativo<br />

e del rendimento al fine di ottenere un<br />

elevato volume di asportazione trucioli,<br />

vengono scelti coppie e forze di avanzamento<br />

elevate e un basso numero di giri.<br />

Nella fresatura ad alte prestazioni (High<br />

Performance Cutting, HPC), di contro, si<br />

riscontrano alte forze di avanzamento. In<br />

combinazione con elevate forze di taglio<br />

e di avanzamento avviene un micromovimento<br />

dell´utensile nel mandrino,<br />

con il rischio che l´utensile fuoriesca dal<br />

mandrino. Questo riguarda specialmente<br />

i mandrini che offrono un elevato runout<br />

e un serraggio preciso, come per esempio<br />

30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


Le ragioni di un serraggio efficace<br />

Qual è il principio del sistema Safe-Lock?<br />

Nel codolo dell’utensile vengono eseguite<br />

delle scanalature a forma elicoidale, che<br />

presentano la stessa torsione dell’utensile.<br />

In combinazione con elementi trascinatori<br />

realizzati in maniera particolare tramite<br />

elettroerosione all’interno del mandrino<br />

(mandrino per calettamento, mandrino<br />

portapinze e mandrino idraulico ad<br />

espansione), le scanalature impediscono<br />

che l´utensile in lavorazioni impegnative<br />

giri a vuoto o, addirittura, fuoriesca dal<br />

mandrino. Con questo sistema si evitano<br />

i mandrini per calettamento, i mandrini<br />

a forte serraggio e i mandrini ad espansione<br />

idraulica. Per questo il Safe-Lock è<br />

molto diffuso nell´industria aerospaziale.<br />

Alexander Steurer, direttore della programmazione<br />

CNC di semilavorati Stator<br />

presso la MTU Aero Engines AG di<br />

Monaco di Baviera, spiega perché ha<br />

deciso di optare per il sistema di Haimer:<br />

“Mediante l´introduzione della tecnologia<br />

Safe-Lock e del sistema di calettamento<br />

di Haimer possiamo garantire la<br />

sicurezza del processo in lavorazioni critiche<br />

di fresatura di materiali termostabili.<br />

Questo è un presupposto fondamentale<br />

per garantire dei cicli produttivi continui<br />

con un determinato grado di automatizzazione.<br />

<strong>La</strong> combinazione di sicurezza<br />

anti-estrazione ed elevata concentricità<br />

consente un´asportazione di metalli a<br />

vibrazioni ridotte e, di conseguenza,<br />

un´asportazione di trucioli efficiente.<br />

Grazie all´incremento delle profondità<br />

di taglio e degli avanzamenti può essere<br />

aumentato sensibilmente il volume di<br />

asportazione. L´usura degli utensili viene<br />

ridotta fino al 50% grazie alle eccellenti<br />

caratteristiche di concentricità.<br />

<strong>La</strong> concentricità ottimale di meno di 3<br />

µm, il design simmetrico del Safe-Lock<br />

e la semplicità della regolazione della<br />

lunghezza sono stati per la MTU dei<br />

validi motivi per giustificare il passaggio<br />

al sistema Haimer, anziché continuare a<br />

lavorare con gli utensili whistle notch<br />

e weldon. In questi ultimi non avviene<br />

Con la fresatura<br />

trocoidale<br />

l’operatore<br />

può fresare più<br />

velocemente e in<br />

profondità anche<br />

materiali difficili<br />

come il titanio<br />

e l’acciaio inox<br />

elevati costi di scarti di produzione.<br />

<strong>La</strong> combinazione della sicurezza<br />

anti-estrazione e dell’elevata concentricità<br />

consente un’asportazione a vibrazioni<br />

ridotte con un’elevata concentricità,<br />

e di conseguenza, un’asportazione<br />

efficiente dei trucioli.<br />

In questo modo si può incrementare<br />

notevolmente il volume di asportazione<br />

del metallo, aumentando in maniera<br />

significativa sia la profondità di taglio<br />

che gli avanzamenti. Al contempo l’usura<br />

dell’utensile viene ridotta.<br />

lo sfilamento dell´utensile, ma risultano<br />

mediocri in termini di concentricità e<br />

bilanciatura a causa della distribuzione<br />

asimmetrica della superficie.<br />

UNA MAGGIORE PRODUTTIVITÀ<br />

Il Safe-Lock trova riscontri anche nel<br />

settore automotive. Daniel Rautenbach,<br />

amministratore delegato di Glätzer<br />

GmbH, specializzata nella lavorazione<br />

CNC , afferma che “nel nostro settore<br />

la qualità e la puntualità nelle consegne<br />

sono le basi per poter presentare<br />

delle offerte”. Di conseguenza, quello<br />

che ha valore nella sua produzione è la<br />

qualità senza compromessi. In sostanza,<br />

è l´efficienza che fa la differenza tra<br />

profitto e perdita. Durante la lavorazione<br />

di un freno a disco in ghisa per camion<br />

del modello EN-GJS-800-2 in cui era<br />

prevista la fresatura dei profili concavi,<br />

i responsabili della produzione hanno<br />

preso in considerazione il sistema Haimer<br />

Safe-Lock. “In questa lavorazione<br />

il contatto della fresa al semilavorato<br />

non è solo puntuale, ma copre circa il<br />

30-40% dell´utensile”, afferma il direttore<br />

di Glätzer Ingo Schulten. Le elevate<br />

forze generate rischiano di far fuoriuscire<br />

l´utensile dal mandrino. I mandrini Weldon<br />

utilizzati tenevano fissato l´utensile<br />

al mandrino, ma la vite laterale comprometteva<br />

la concentricità dell´utensile. <strong>La</strong><br />

vita dell´utensile era molto variabile e<br />

le frese spesso si spezzavano. Per noi<br />

passare al Safe-Lock è stato ovvio come<br />

usare un motore d´avviamento elettrico al<br />

posto della manovella”, ammette Schulten.<br />

“Ora possiamo seguire parametri di<br />

taglio produttivi e la vita dell´utensile si<br />

è allungata del 40% circa”.<br />

I VANTAGGI NELLA LAVORAZIONE<br />

AD ALTA VELOCITÀ<br />

Il Safe-Lock si afferma in diversi settori<br />

nell´ambito della lavorazione ad alte<br />

velocità con frese elicoidali e nella fresatura<br />

trocoidale. In quest´ultima l´angolo<br />

di applicazione dell´utensile e la velocità<br />

di taglio vengono calcolati e ottimizzati<br />

per tutta la lavorazione mediante il sistema<br />

CAM. In questo modo è possibile<br />

fresare più velocemente fino a 3 volte e<br />

più in profondità anche materiali duri e<br />

difficili da lavorare.<br />

Tuttavia in questo modo aumenta il<br />

rischio dello sfilamento dell´utensile.<br />

Anche se nella fresatura trocoidale solo<br />

uno strato sottile viene asportato, spesso<br />

il tagliente dell´utensile per tutta la sua<br />

lunghezza viene utilizzato nell´intero processo.<br />

Ne conseguono forze assiali che<br />

costringono l´operatore ad utilizzare una<br />

forma sicura di serraggio dell´utensile.<br />

Un mandrino per calettamento con Safe-<br />

Lock rappresenta in questo caso una<br />

soluzione ideale, perché offre maggiore<br />

sicurezza rispetto a un mandrino weldon,<br />

è più facile da montare e consente un<br />

serraggio ad alta precisione.<br />

Le proprietà di bilanciatura e di concentricità<br />

in collegamento con la sicurezza<br />

del serraggio consentono una<br />

vita dell´utensile ottimale e un tasso di<br />

asportazione elevato.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 31


SICUREZZA<br />

PRODOTTI<br />

CONTROLLORI<br />

Sicurezza macchine semplificata<br />

Con i nuovi controllori Rockwell Automation<br />

i progettisti hanno la possibilità di semplificare<br />

i sistemi di sicurezza delle proprie macchine<br />

e migliorare le prestazioni di sicurezza.<br />

I controllori Allen-Bradley GuardLogix 5580 e<br />

Compact GuardLogix 5380 possono scalare<br />

il livello di sicurezza da SIL 2 / PLd a SIL 3 /<br />

PLe. Questa adattabilità può aiutare i tecnici<br />

a ottimizzare la progettazione del sistema di<br />

sicurezza e a ridurne potenzialmente i costi,<br />

nel rispetto delle più recenti direttive macchine.<br />

Inoltre, i controllori ad alte prestazioni,<br />

grazie a una maggior potenza di elaborazione,<br />

permettono di accorciare i tempi di reazione<br />

e le distanze di sicurezza. Ciò offre la possibilità di<br />

ridurre le dimensioni della macchina, risparmiare spazio<br />

prezioso e aumentare l’efficienza dell’operatore.<br />

“Molti tecnici realizzano dei sistemi di sicurezza con un<br />

livello superiore a quello richiesto da un’applicazione”, afferma<br />

Dave Sullivan, product manager, safety systems Rockwell Automation.<br />

“Tali sistemi finiscono per avere un numero di componenti<br />

superiori al necessario, con conseguente aumento della complessità<br />

e dei costi rispetto al dovuto. I nostri nuovi controllori consentono<br />

ai tecnici di dimensionare sistema di sicurezza e costo al livello<br />

richiesto, senza alcun eccesso”.<br />

I nuovi controllori ad alte prestazioni possono<br />

anche aiutare i progettisti a potenziare<br />

il numero di controllori in uso nelle<br />

macchine complesse. Disporre di un unico<br />

controllore ad alte prestazioni per le funzioni<br />

di controllo standard e di sicurezza<br />

può aiutare a migliorare la produttività e<br />

ridurre i costi, la complessità del sistema<br />

così come le dimensioni del quadro.<br />

I nuovi controllori intensificano inoltre la<br />

capacità di comunicazione e la produttività<br />

delle macchine.<br />

Il Gigabit Ethernet integrato sui controllori<br />

GuardLogix 5580 e Compact GuardLogix<br />

5380 fornisce infatti una maggiore capacità<br />

di comunicazione per supportare il numero<br />

crescente di dispositivi intelligenti. Ciò può<br />

aiutare i tecnici a raggiungere obiettivi di smart<br />

manufacturing ad alta intensità di dati senza<br />

che ciò richieda ulteriore hardware.<br />

I controllori infine, se utilizzati con l’ambiente di sviluppo integrato<br />

Studio 5000 e il servoazionamento Kinetix 5700, forniscono nuove<br />

funzioni di sicurezza come l’arresto, la velocità, la posizione e altre<br />

funzionalità di monitoraggio sicuro.<br />

DISPOSITIVI MOBILI<br />

Tablet industriale per aree pericolose<br />

Pepperl+Fuchs ha presentato ad Hannover<br />

Messe <strong>2018</strong> la serie di tablet per aree<br />

pericolose di nuova generazione Tab-Ex,<br />

commercializzata con il suo marchio Ecom.<br />

Il tablet industriale Tab-Ex 02 combina alte<br />

prestazioni con applicazioni innovative come<br />

la realtà aumentata. È particolarmente adatto<br />

per l’utilizzo in applicazioni che supportano<br />

l’IoT (Internet of Things) e semplifica lo<br />

scambio di dati tra sistemi di supervisione e<br />

controllo SCADA / DCS e sistemi gestionali<br />

di pianificazione ERP (SAP, IBM Maximo),<br />

sistemi di gestione dei progetti e sistemi<br />

informatici di pianificazione. Grazie alle sue<br />

caratteristiche di compattezza e leggerezza,<br />

il tablet Tab-Ex 02 rappresenta il supporto<br />

adatto a una vasta gamma di attività come<br />

l’inventario, la tracciabilità dei materiali, la<br />

manutenzione e la gestione della catena di<br />

fornitura e dei vari asset aziendali. In occasione<br />

dell’Hannover Messe, Ecom ha illustrato<br />

inoltre come le aziende possano ottenere<br />

vantaggi economici concreti dalle soluzioni<br />

IIoT, tra cui diverse soluzioni innovative per<br />

la localizzazione in tempo reale e gestione<br />

degli asset in modo efficiente, rese possibili<br />

dalle reti interconnesse.<br />

Il tablet Tab-Ex 02 è basato sull’ultima versione<br />

del Samsung Galaxy Tab Active2, utilizza<br />

il sistema operativo ad alte prestazioni<br />

Android 7.1 Nougat ed è dotato di un potente<br />

processore Octa Core da 1,6 GHz e di 3 Gb<br />

di RAM. Ecom mette così a disposizione un<br />

componente tecnologico fondamentale per<br />

realizzare applicazioni complesse che collegano<br />

persone, processi e sistemi attraverso<br />

l’IoT, un elemento chiave per il successo<br />

di un’azienda nei prossimi anni. L’hardware<br />

ottimizzato del tablet Tab-Ex 02 consente, ad<br />

esempio, di identificare gli oggetti presenti<br />

in un impianto tramite applicazioni di realtà<br />

aumentata. Il software presenta in tempo<br />

reale tutte le informazioni esistenti, direttamente<br />

nel campo visivo dell’utente, rendendoli<br />

anche condivisibili all’interno della rete<br />

aziendale. <strong>La</strong> realtà aumentata garantisce<br />

una maggiore trasparenza, una maggiore<br />

disponibilità degli impianti e processi produttivi<br />

più veloci e sicuri, dalla pianificazione<br />

delle attività fino alla loro gestione quotidiana<br />

e manutenzione.<br />

Il tablet Tab-Ex 02 fa parte dell’ecosistema di<br />

prodotti Ecom a prova di esplosione, interconnessi<br />

tramite wireless, quali smartphone,<br />

tablet, periferiche e applicazioni software.<br />

32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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MACCHINE UTENSILI<br />

LAVORAZIONI MECCANICHE<br />

Il futuro dell’alesatura<br />

Protagonista internazionale nella realizzazione<br />

di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche<br />

di alta qualità e precisione,<br />

Big Kaiser ha presentato in occasione<br />

dell’International Aerospace Forum <strong>2018</strong>,<br />

organizzato in Germania dal fornitore di<br />

centri di lavoro CNC Makino, il prototipo del<br />

suo sistema EWA, che si può considerare a tutti gli effetti il futuro<br />

dell’alesatura.<br />

EWA è un innovativo utensile di precisione per l’alesatura, capace di<br />

operare in modo automatizzato senza che sia richiesta la presenza di un<br />

operatore. In questo modo, la lavorazione avviene in modo più veloce ed<br />

economico, con notevoli benefici in termini di precisione e accuratezza.<br />

Grazie alle teste della serie EWA è possibile risparmiare tempo, dal<br />

momento che non è più richiesto di interrompere il ciclo di lavorazione<br />

delle macchine per effettuare le misure e per regolare manualmente<br />

l’utensile. Inoltre, eliminando il fattore umano si riduce il rischio di<br />

sprecare pezzi costosi a causa di errori imputabili a operatori. I<br />

risultati sono la riduzione dei costi, maggiore precisione, la possibilità<br />

di gestire più diametri e di ripetere più fori,<br />

evitando la necessità di una compensazione<br />

manuale per l’usura dei componenti.<br />

“In settori come l’industria aerospaziale,<br />

sbagliare un pezzo comporta un costo molto<br />

alto, che può arrivare fino a oltre 50.000<br />

dollari”, spiega Jose Fenollosa, Head of<br />

Electronic Development di Big Kaiser. “Le<br />

teste EWA riducono questo rischio al<br />

minimo. EWA introduce un nuovo livello di<br />

controllo automatizzato a Industry 4.0 e al<br />

concetto di fabbrica intelligente”.<br />

Le teste EWA possono essere impiegate in tre modalità di<br />

configurazione. Possono funzionare come utensile indipendente,<br />

controllate da tablet tramite connessione wireless. Oppure,<br />

nel caso di macchine utensili tradizionali, è possibile utilizzare<br />

un’interfaccia PC tra la macchina e la testa così da avere il<br />

controllo completamente automatizzato e a circuito chiuso, con i<br />

comandi che vengono inviati dalla macchina a EWA in modo da<br />

regolare automaticamente o fermare il processo di lavorazione<br />

della macchina, se necessario. Infine, nel caso di macchine utensili<br />

tecnologicamente avanzate, si può lanciare il software di controllo<br />

delle teste EWA direttamente dalla macchina, senza bisogno di<br />

integrare alcun dispositivo esterno.<br />

TRATTAMENTI TERMICI<br />

Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />

termici, con impianti di ultima<br />

generazione, dotata di laboratorio per<br />

prove metallurgiche e tecnologiche.<br />

L’azienda è specializzata nella tempra<br />

di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />

cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />

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Con il fuoco<br />

non scherziamo<br />

<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />

Cementazione<br />

Carbonitrurazione<br />

Tempra e rinvenimento<br />

Sottoraffreddamento<br />

Normalizzazione<br />

Ricottura normale e in bianco<br />

Sabbiatura<br />

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Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />

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www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 33


UTENSILI<br />

FRESATURA<br />

Scanalature profonde e sottili<br />

Realizzare scanalature non è mai stato<br />

più veloce, facile e accurato.<br />

Le scanalature possono presentare<br />

larghezze irregolari, difficoltà di<br />

dover combattere con viti o inserti di<br />

una fresa, oppure di dover ricorrere<br />

a uno spessore in legno o metallo<br />

per fare leva su dei trucioli incastrati<br />

all’interno di una scanalatura. Questi<br />

sono solo alcuni dei problemi che gli<br />

operatori di macchina devono affrontare<br />

quando devono realizzare gole e<br />

scanalature sottili.<br />

<strong>La</strong> creazione di scanalature è una lavorazione<br />

comune. Scott Etling, Director<br />

Global Product Management di Kennametal<br />

e responsabile del settore<br />

di fresatura a fissaggio meccanico,<br />

elenca molte applicazioni in cui la fresa<br />

KNS eccelle. Le case automobilistiche<br />

possono utilizzare la nuova fresa<br />

per separare collettori di scarico e<br />

componenti dello sterzo. I produttori<br />

di attrezzature possono fresare gole<br />

di serraggio su supporti per alberi<br />

e colletti di portacuscinetti in modo<br />

economico. Le aziende produttrici di<br />

energia e di elettronica hanno ora a<br />

disposizione un modo più produttivo<br />

per realizzare gole, aggiungere scanalature<br />

per i dissipatori di calore, gioghi<br />

e scanalature assiali. In poche parole,<br />

se si deve realizzare un incavo o una<br />

scanalatura sottile, o una troncatura,<br />

KNS è una soluzione ottimale.<br />

“Questa fresa fa la differenza in molte<br />

situazioni”, dice Etling. “I clienti possono<br />

montare una serie di inserti KNS<br />

su un mandrino ad albero specifico per<br />

effettuare più scanalature allo stesso<br />

tempo o svolgere molteplici operazioni<br />

di taglio. Questa fresa può essere<br />

utilizzata anche per rimuovere parti di<br />

materiale sottoposto a lavorazione a<br />

cinque assi o stampato in 3D. E poiché<br />

i prezzi delle materie prime continuano<br />

ad aumentare, i nostri clienti desiderano<br />

che venga eliminata la minor quantità<br />

possibile di materiale. Pertanto è<br />

utile utilizzare la fresa per scanalature<br />

più sottili per ridurre gli sprechi”.<br />

<strong>La</strong> fresa KNS ha un design della sede<br />

a doppia V per una<br />

tenuta sicura<br />

dell’inserto. Una combinazione<br />

di posizionamento<br />

radiale e assiale che non solo migliora<br />

la durata dell’utensile, ma anche la precisione<br />

dei pezzi. <strong>La</strong> gamma di inserti<br />

consente di lavorare scanalature di<br />

larghezze che vanno da 1,6 mm a 6,4<br />

mm (da 0,063 pollici a 0,250 pollici). Gli<br />

inserti sono disponibili con un singolo<br />

o doppio tagliente piatto o raggiato.<br />

<strong>La</strong> gamma di diametri degli utensili da<br />

taglio va da 63 mm a 250 mm (da 2.5 a<br />

10 pollici), e a seconda delle dimensioni<br />

del corpo è possibile montarli su attacchi<br />

a manicotto o per frese a disco (o<br />

su entrambi).<br />

“Siamo davvero entusiasti di questo<br />

nuovo design”, aggiunge Etling. “È più<br />

forte e preciso delle soluzioni concorrenti<br />

e riduce anche i costi degli utensili.<br />

I clienti possono utilizzare entrambe<br />

le estremità di un inserto KNS bitagliente<br />

in applicazioni di scanalatura<br />

poco profonda, quindi passare a un<br />

inserto monotagliente quando si ha<br />

bisogno di una maggiore profondità”.<br />

Anche per il metallo duro, Tim Marshall,<br />

Senior Global Product Manager per la<br />

fresatura a fissaggio meccanico, fa<br />

notare come Kennametal di recente<br />

abbia introdotto miglioramenti significativi<br />

nella tecnologia delle qualità<br />

e che la KNS sfrutta questi sviluppi.<br />

“Con il programma KNS offriamo tre<br />

tipi di gradi”, dice Marshall. “Il KCU25<br />

e il KCPM40 sono di tipo PVD multifase<br />

e offrono eccellenti caratteristiche di<br />

stabilità e di resistenza all’usura del<br />

tagliente in acciai, acciai inossidabili<br />

e leghe resistenti alle alte temperature,<br />

anche a velocità ed avanzamenti<br />

elevati. Mentre il KCPK30 è di tipo<br />

rivestito in CVD adatto per la sgrossatura<br />

e le lavorazioni generiche di<br />

acciaio e ghisa”.<br />

Un buon metallo duro è importante,<br />

ma lo è anche la geometria<br />

dell’inserto. Grazie a una<br />

buona geometria della spoglia<br />

e a una speciale preparazione<br />

del tagliente, gli inserti KNS<br />

non sacrificano la tenacità del<br />

tagliente necessaria nella maggior<br />

parte delle applicazioni di scanalatura.<br />

Inoltre la geometria SGP facilita un<br />

eccellente controllo dei trucioli, che<br />

arriccia anche i materiali più duri a<br />

formare una “C” o un “9” facilitandone<br />

l’evacuazione. Ciò significa che si può<br />

rimettere nella cassetta degli attrezzi lo<br />

spessore in legno o in metallo e i ganci<br />

artigianali usati per estrarre i trucioli.<br />

<strong>La</strong> fresa KNS è anche facile da usare.<br />

Con l’innovativo design simmetrico<br />

della chiave Easy-X si smette di scavare<br />

nel contenitore dei trucioli in cerca<br />

di viti e inserti persi, si smette di spostare<br />

cunei o morsetti: basta inserire<br />

la chiave nel corpo fresa, dargli una<br />

torsione e l’inserto viene facilmente<br />

sostituito anche in spazi ristretti. Il<br />

corpo fresa e la chiave sono chiaramente<br />

contrassegnati e non c’è rischio<br />

quindi di danneggiare il corpo a causa<br />

dell’utilizzo di un attrezzo sbagliato.<br />

34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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UTENSILI<br />

CON ALTEZZA REGOLABILE<br />

picturastudio.it<br />

Banco di lavoro ergonomico e flessibile<br />

Un banco da lavoro che si adegua al pezzo da lavorare e all’operatore.<br />

Il nuovo banco da lavoro regolabile in altezza della<br />

serie Garant GridLine di Hoffmann Group permette agli operatori<br />

di alzare il banco di lavoro fino ad esattamente la propria<br />

altezza e di adeguarlo al tipo di pezzo da lavorare – e tutto<br />

questo senza dipendere dal collegamento alla rete elettrica.<br />

Infatti dispone di una batteria agli ioni litio capace di fornire,<br />

inoltre, elettricità a elettroutensili e caricabatterie. Inoltre il<br />

banco di lavoro dispone di un’unità mobile per lo spostamento<br />

da un posto all’altro, reso ancora più semplice dalla possibilità<br />

di impostare semplicemente ed elettricamente i piedini estraibili<br />

che, una volta fatti uscire automaticamente, permettono di far<br />

scorrere il banco facilmente sul pavimento.<br />

Nel nuovo banco da lavoro<br />

con regolazione elettrica<br />

dell’altezza Garant GridLine<br />

si può impostare l’altezza di<br />

lavoro tramite il tasto Top-<br />

Down da 860 a 1050 millimetri,<br />

e tutto questo con<br />

una portata fino a 400 chili.<br />

Il banco da lavoro apporta,<br />

in tal modo, un contributo<br />

importante per evitare l’affaticamento<br />

del personale<br />

e dolori alla schiena. Grazie<br />

alle batterie agli ioni litio è<br />

inoltre in grado di alimentare<br />

fino a otto ore elettroutensili,<br />

caricabatterie e fonti luminose<br />

senza essere collegato<br />

alla rete elettrica. A completare il programma per garantire<br />

una maggiore ergonomia, pulizia e più ordine sono disponibili<br />

i seguenti prodotti sempre dell’ormai noto e consolidato programma<br />

Garant: pareti forate, ganci Easyfix, ripiani di appoggio<br />

e un’unità luminosa a led.<br />

Affinché il banco di lavoro possa essere spostato facilmente<br />

è stato provvisto di un’unità mobile a rotelle con piedi estraibili<br />

elettricamente. Dei freni posizionati sulle rotelle orientabili<br />

garantiscono di poter fermare in maniera sicura il banco prima<br />

di estrarre i piedini. Grazie alle grandi rotelle da 125 millimetri<br />

il banco può essere trasportato facilmente anche su pavimenti<br />

non piani passando anche sulle soglie delle porte. Una speciale<br />

protezione dei freni impedisce il bloccaggio delle ruote.<br />

Con queste speciali funzionalità il banco di lavoro Garant GridLine<br />

con altezza regolabile è ideale per tutti quei dipendenti che<br />

devono lavorare spesso pezzi di diverse dimensioni o che devono<br />

spostare di tanto in tanto la propria postazione di lavoro così<br />

come per aziende con più turni.<br />

dal 1988 al servizio dell’alta precisione<br />

Vemas srl<br />

via Magellano, 5/C<br />

20090 Cesano Boscone, Milano<br />

02 45864059 telefono<br />

02 4583133 fax<br />

info@vemas.it<br />

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www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35


COMPONENTI<br />

TRASMISSIONE DI POTENZA<br />

Dall’industria pesante<br />

alla meccanica<br />

di precisione: la gamma<br />

di R+W comprende giunti<br />

per ogni applicazione<br />

e in grado di soddisfare<br />

le richieste sempre più<br />

specifiche nell’ambito delle<br />

trasmissioni di potenza.<br />

Giunti per ogni applicazione<br />

Le richieste riguardanti le trasmissioni<br />

di potenza diventano sempre<br />

più specifiche. Ne è un chiaro esempio<br />

il settore energetico: l’enfasi si sta<br />

spostando dalle megacentrali alle reti<br />

di produttori e consumatori, mentre la<br />

distinzione fra gli uni e gli altri è sempre<br />

più sfumata. <strong>La</strong> produzione di energia<br />

diventa più integrata, ma ogni forma<br />

di produzione – impianti a biomassa,<br />

microturbine, pale eoliche, centrali idroelettriche<br />

– richiede una soluzione ad hoc.<br />

NELLE CENTRALI ENERGETICHE<br />

I sistemi che misurano e controllano<br />

l’inclinazione delle pale eoliche, per consentire<br />

prestazioni costanti in situazioni<br />

di vento variabile, richiedono giunti che<br />

garantiscano un posizionamento preciso.<br />

Per questo tipo di applicazione sono<br />

ideali i giunti a soffietto metallico, senza<br />

gioco e senza necessità di manutenzione,<br />

che uniscono un’affidabile trasmissione<br />

della coppia a un posizionamento<br />

preciso e una ripetibilità molto elevata.<br />

R+W ha sviluppato una versione speciale<br />

di questo giunto per un impianto<br />

eolico in mare aperto, basandosi sulla<br />

collaudata serie BK2. Per sopportare le<br />

condizioni climatiche avverse, i giunti<br />

sono stati realizzati con collegamenti<br />

mozzo-soffietto saldati e mozzi in acciaio<br />

con finitura superficiale speciale.<br />

I giunti rivestono un ruolo importante<br />

anche negli impianti a biogas: qui il<br />

metano è convogliato verso un motore<br />

Giunto a soffietto<br />

metallico BK2<br />

a gas che genera elettricità attraverso<br />

un sistema a pistoni. Talvolta il biogas<br />

può contenere particele solide risultanti<br />

dal processo di lavorazione che possono<br />

danneggiare il sistema. In questi casi<br />

una protezione affidabile può essere<br />

fornita da un giunto a elastomero, che<br />

smorza le vibrazioni e assorbe i contraccolpi.<br />

R+W ha utilizzato un giunto serie<br />

ES2 per collegare gli alberi di un impianto<br />

di questo genere. L’inserto elastomerico,<br />

disponibile in varie durezze shore,<br />

compensa i disallineamenti e assorbe<br />

le vibrazioni e gli impatti tipici dell’applicazione.<br />

In caso di blocco dovuto<br />

alla presenza di solidi e al conseguente<br />

sovraccarico e in caso di superamento<br />

della coppia limite, il limitatore di cop-<br />

pia separa motore e rotore nel giro di<br />

pochi millisecondi prevenendo danni e<br />

riducendo i fermi macchina.<br />

Un altro esempio sono le microturbine<br />

a gas, usate per la generazione di energia<br />

decentralizzata e spesso esposte a<br />

carichi elevati. Per un’applicazione di<br />

questo tipo era necessario un giunto<br />

miniaturizzato a soffietto metallico in<br />

grado di funzionare in modo affidabile<br />

con una coppia costante di 10 Nm e<br />

una velocità di rotazione di 70.000<br />

giri al minuto per tutto l’anno senza<br />

interruzioni. R+W ha sviluppato una<br />

speciale soluzione basandosi sul proprio<br />

giunto MK2/100, che fornisce i margini<br />

di sicurezza richiesti grazie a un soffietto<br />

speciale e riduce la forza di ripristino<br />

generata nel processo in quanto non<br />

ci sono danni ai cuscinetti. Il prodotto<br />

su misura regge quindi a sovraccarichi<br />

persino quadrupli rispetto al previsto,<br />

fornendo all’operatore un’affidabilità<br />

sufficiente.<br />

PRECISIONE PER L’AUTOMAZIONE<br />

L’automazione è un altro settore importante<br />

per R+W: la produzione industriale<br />

altamente automatizzata richiede sistemi<br />

motori accurati, come per esempio<br />

nei robot industriali. Questi contribui-<br />

36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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scono ad abbreviare i cicli produttivi in<br />

molti settori, grazie a velocità elevate<br />

e ottimale replicabilità. I componenti<br />

richiesti per questi ambienti devono<br />

soddisfare requisiti stringenti in termini<br />

di velocità, accuratezza o accelerazione.<br />

R+W ha sviluppato per questi ambiti i<br />

giunti a elastomero della serie EK per<br />

la robotica industriale. Gli inserimenti<br />

a elastomero combinano elevata flessibilità<br />

e buona resistenza. Smorzano<br />

vibrazioni e impatti compensando i disallineamenti<br />

degli alberi.<br />

Molti elementi condizionano la progettazione<br />

dei giunti a elastomero: da<br />

fattori quali il carico, l’avviamento e la<br />

temperatura dipende la durata dell’inserto.<br />

L’elemento elastomerico è disponibile<br />

in diverse durezze shore, per trovare<br />

sempre un compromesso adatto fra le<br />

proprietà di smorzamento, la rigidità<br />

torsionale e la correzione dei disallineamenti<br />

per la maggior parte delle<br />

applicazioni. Se la priorità è l’accuratezza<br />

del posizionamento, possono essere<br />

più adatti i giunti a soffietto metallico. I<br />

progettisti di R+W, grazie alla loro vasta<br />

esperienza, sono in grado di suggerire<br />

il giunto gusto.<br />

GIUNTI DI SICUREZZA MECCANICI<br />

PER L’INDUSTRIA 4.0<br />

<strong>La</strong> digitalizzazione è una tendenza che<br />

da tempo riguarda le aziende; è collegata<br />

direttamente all’automazione in<br />

quanto la quota crescente di processi<br />

automatizzati senza supervisione rende<br />

Giunto ES2<br />

Giunto MK<br />

necessari componenti precisi e misure di<br />

sicurezza efficaci. Nell’era dell’Industria<br />

4.0, il giunto può adempiere a funzioni<br />

cruciali che aumentano la produttività e<br />

assicurano la sicurezza richiesta.<br />

“Nella produzione automatizzata con una<br />

strategia digitale ben studiata, seguendo i<br />

principi dell’Industria 4.0, i giunti sono un<br />

elemento importante, oltre che dal punto<br />

di vista della trasmissione di potenza,<br />

anche per la loro funzione di sicurezza”,<br />

spiega Frank Kronmüller, amministratore<br />

delegato di R+W. Un importante punto a<br />

favore dei giunti di sicurezza meccanici<br />

è la velocità alla quale sono in grado di<br />

separare motore e parte condotta, se<br />

confrontata con mezzi elettronici o sensori,<br />

meno rapidi e più soggetti a errori.<br />

“Un’interruzione con i comandi richiede<br />

almeno 15-17 millisecondi, mentre un<br />

giunto reagisce entro 3-5 millisecondi.<br />

In questa gara quindi, i componenti meccanici<br />

vincono di parecchie lunghezze”.<br />

Inoltre i sensori sono soggetti a fonti<br />

di errore e devono essere controllati di<br />

frequente per evitare fermi macchina<br />

non necessari. Con i giunti di sicurezza,<br />

ne basta uno per asse, e può facilmente<br />

essere regolato. “Due vantaggi notevoli<br />

per i giunti”, afferma Kronmüller.<br />

Gli esperti di R+W desiderano supportare<br />

i propri clienti nel loro percorso di digitalizzazione<br />

della produzione e sono sempre<br />

pronti a prendere in esame nuovi campi<br />

di applicazione. <strong>La</strong> gamma di prodotti è<br />

stata riorganizzata e ampliata con nuove<br />

misure e modelli, per poter fornire giunti<br />

standard nel maggior numero possibile<br />

di circostanze. R+W è quindi pronta per<br />

affrontare i futuri sviluppi dell’industria.<br />

“Il giunto è un elemento indispensabile:<br />

quel che può rendere veramente unico<br />

un giunto e differenziarlo dagli altri<br />

sono le funzionalità aggiuntive”, continua<br />

Kronmüller. Noi di R+W lavoriamo<br />

accanto ai clienti per creare soluzioni<br />

su misura per specifiche applicazioni.<br />

Attribuiamo molta importanza alle soluzioni<br />

speciali, poiché ci fanno avanzare<br />

sempre di un passo dal punto vista<br />

tecnologico, mantenendoci in contatto<br />

con i desideri e le necessità del mercato.<br />

Le conoscenze acquisite sono in seguito<br />

applicate alle nostre serie standard, in<br />

modo che una vasta gamma di clienti<br />

possa trarne beneficio. Per noi sono<br />

importanti sia le serie standard, sia i<br />

giunti su misura: l’importante per noi<br />

è fornire a ogni cliente il giunto giusto<br />

per le sue esigenze”.<br />

R+W Italia si propone sul mercato come<br />

partner ideale per la fornitura di giunti,<br />

alberi di trasmissione e limitatori di<br />

coppia standard e “speciali”, sviluppati<br />

su specifica richiesta del cliente con<br />

l’obiettivo di offrire il giunto corretto<br />

per ogni singola applicazione.<br />

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COMPONENTI<br />

CONTROLLO SEMPLIFICATO<br />

Sistema per impianto di lavaggio treni<br />

Specializzata nella progettazione e installazione<br />

di impianti di lavaggio per rotabili<br />

ferroviari, Raimondi Srl ha affidato ad<br />

Aventics, tramite il distributore locale<br />

Gusmeri, l’individuazione di componenti<br />

adatti a semplificare il sistema di controllo<br />

di un impianto di lavaggio treni a<br />

passaggio che si trova a Kuala <strong>La</strong>mpur, in<br />

un deposito della linea ferroviaria Kelana<br />

Jayala.<br />

Per rispondere a questa complessa richiesta,<br />

sono stati adottati i cilindri standard,<br />

serie PRA, con tubo profilato dal peso<br />

ottimizzato e scanalature da sei millimetri,<br />

che consentono il montaggio di un gran<br />

numero di sensori in modo semplice, veloce<br />

e compatto, configurati per macchine<br />

standardizzate dall’elevata disponibilità<br />

in combinazione con un’ampia gamma di<br />

opzioni di montaggio. Utile è stato, inoltre,<br />

l’impiego di sensori SM6-AL, efficaci<br />

nel misurare la posizione per soluzioni di<br />

automazione esigenti, e di gruppi di trattamento<br />

Linea AS con struttura modulare<br />

e polmoni ultraleggeri per garantire ottime<br />

prestazioni, flessibilità di applicazione ed<br />

elevata efficienza energetica. Aventics ha<br />

infine suggerito l’applicazione di elettrovalvole<br />

di controllo direzionale serie TC15,<br />

in grado di fornire la massima affidabilità<br />

e ampiezza di applicazioni.<br />

I consulenti tecnici Aventics hanno fornito<br />

supporto a Raimondi non solo nella<br />

parte progettuale, ma anche nel servizio,<br />

rendendo disponibile in tempi brevi tutti<br />

gli elementi utilizzati durante la messa a<br />

punto dell’impianto: un’ulteriore conferma<br />

del ruolo dell’azienda nella produzione<br />

di componenti e sistemi pneumatici<br />

rispondenti alle più diverse e specifiche<br />

esigenze.<br />

MECCANICA<br />

Assi lineari economici e ad alte prestazioni<br />

Gli assi lineari della serie ECO si basano sulla lunga tradizione di<br />

Aerotech nel produrre soluzioni a basso total cost of ownership.<br />

Eccellenti specifiche di posizionamento, elevata rigidità e una<br />

varietà di opzioni e caratteristiche, unite a prezzi economici, fanno<br />

degli stadi ECO una scelta ideale per le applicazioni che richiedono<br />

robuste prestazioni di moto.<br />

Le guide lineari a ricircolo di precisione e lunga durata, insieme<br />

alla maestria di lavorazione e assemblaggio di Aerotech, hanno<br />

permesso di ottenere le migliori prestazioni geometriche per<br />

prezzo unitario oggi sul mercato. A differenza di altri<br />

assi concorrenti a basso costo, gli assi ECO possono<br />

essere integrati in macchine complesse<br />

con la sicurezza di un<br />

elevato livello di prestazioni<br />

e di una durata superiore a<br />

quella di altri componenti<br />

della macchina.<br />

Assi con motori lineari a comando<br />

diretto ECO-LM sono ottimizzati con encoder<br />

lineari senza contatto di alta precisione. Gli<br />

encoder senza contatto di precisione permettono un<br />

moto incrementale minimo fino a 10 nm con una ripetibilità a<br />

livello micrometrico. <strong>La</strong> calibrazione opzionale in fabbrica HALAR<br />

migliora la precisione di posizionamento fino a ±1,5 μm. Il forcer<br />

ironless eroga una forza elevata e senza cogging e consente un<br />

controllo di velocità e posizione molto dolce, ideale per le applicazioni<br />

che richiedono un´alta precisione del contorno e un profilo<br />

dolce di velocità. Il motore lineare ha un gioco nullo, assenza di<br />

windup, attrito pari a zero e un´ottimale risposta dinamica. Gli assi<br />

ECO-LM sono disponibili in 17 modelli differenti con corse comprese<br />

fra 100 mm e 800 mm e velocità fino a 2 m/s. Come opzioni<br />

standard sono disponibili soluzioni configurabili di gestione dei<br />

cavi per sistemi a singolo asse e ad assi multipli.<br />

Per le applicazioni ancora più sensibili ai costi, la serie ECO-SL<br />

include numerose opzioni con motori passo-passo e servomotori<br />

brushless NEMA 23. <strong>La</strong> serie ECO-SL è stata progettata<br />

con molte caratteristiche e opzioni standard<br />

che la rendono adattabile alle specifiche<br />

applicazioni.<br />

Varie opzioni encoder offrono risoluzioni elettriche<br />

che spaziano da 0,5 μm al sub-nm. Per le<br />

applicazioni verticali è possibile<br />

aggiungere un freno di stazionamento.<br />

Per le applicazioni<br />

dove lo spazio è limitato è<br />

disponibile un kit di rinvio del<br />

motore, che permette di ridurre<br />

la lunghezza complessiva dell’asse.<br />

Gli assi ECO-SL sono disponibili in 27<br />

modelli differenti con corse che spaziano<br />

da 50 mm a 800 mm e velocità fino a 300 mm/s.<br />

38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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COMPONENTI<br />

GUN DRILL<br />

Guide lineari per foratura profonda<br />

Le guide lineari di Bosch Rexroth sono in grado di offrire un’alta<br />

precisione, grazie a soluzioni multi asse con precisione di posizionamento<br />

centesimale e una ripetibilità fino a un massimo di 0,05 mm<br />

per asse, ottenendo inoltre una rigidezza maggiore nell’ordine del<br />

30-40%. Precisione micrometrica, affidabilità e velocità sono componenti<br />

fondamentali per le macchine di foratura profonda. Lo sa<br />

bene IMSA (Industria Macchine Speciali Automatiche), realtà<br />

fondata nel 1988 nella Brianza lecchese da Francesco Colombo e<br />

Franco Meroni, tra i principali produttori mondiali di macchine gun<br />

drill, con oltre 500 foratrici operanti in Italia, Europa, Canada, Usa,<br />

Brasile e Messico. Il primo mercato di destinazione delle macchine<br />

IMSA è quello italiano.<br />

Bosch Rexroth è partner di IMSA, attraverso la realtà di fornitura<br />

industriale Sarok Italia, dal 2007-2008, periodo in cui è subentrata a<br />

un fornitore esistente a seguito di problemi di approvvigionamento.<br />

Grazie a un connubio di certezza di fornitura, qualità, performance<br />

e assistenza on-site, Bosch Rexroth – dopo un periodo di transizione<br />

durato circa due anni – è diventato lo standard di riferimento per<br />

le macchine gun drill di IMSA. Ad oggi, la tecnologia Rexroth è<br />

presente in circa l’80% delle macchine.<br />

L’azienda lecchese utilizza sistemi di guida lineari a rulli R1805 641<br />

31, dopo aver abbandonato la tecnologia a sfera, ottenendo una<br />

rigidezza maggiore nell’ordine del 30-40% a fronte di un allineamento<br />

dei costi.<br />

Già a partire dagli anni Novanta, IMSA ha scelto di puntare tutto<br />

sulla qualità, sovradimensionando le proprie macchine utensili di<br />

foratura per ottenere performance di qualità superiore rispetto ai<br />

competitor. Proprio in IMSA sono nate molte delle innovazioni nel<br />

settore, grazie agli sforzi del team di sviluppo e all’installazione della<br />

migliore componentistica sul mercato, tra cui le guide lineari di<br />

Bosch Rexroth.<br />

Le macchine IMSA sono un riferimento per la produzione di componentistica<br />

per l’automotive e per la foratura di stampi e blocchi,<br />

tra gli altri, nell’industria della produzione di packaging e medicale.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 39


COMPONENTI<br />

CASE HISTORY<br />

<strong>La</strong> linea Topline di<br />

Breyer per l’estrusione<br />

di imballaggi flessibili<br />

in tubetto è equipaggiata<br />

con un sistema di motion<br />

control Kollmorgen che<br />

consente la produzione<br />

di 300 unità al minuto.<br />

di Thomas Sautter*<br />

è il tubo”, che presso<br />

l´azienda Breyer Maschinenfabrik<br />

viene prodotto “All´inizio<br />

dall´estrusore. “Tubo” è un termine per<br />

la cui etimologia occorre guardare a una<br />

lingua classica come il latino, un´origine<br />

antica per una tecnologia moderna.<br />

Breyer è una delle aziende leader di<br />

questo segmento. <strong>La</strong> società situata a<br />

Singen am Bodensee, in Germania, realizza<br />

i cosiddetti impianti di estrusione<br />

per la produzione di tubi di imballaggio<br />

flessibili. Per la nuova generazione della<br />

serie Topline l´azienda si avvale di un<br />

nuovo sistema di motion control proposto<br />

da Kollmorgen in grado di far produrre<br />

fino a 300 unità al minuto.<br />

I prodotti che nei settori cosmetico e<br />

alimentare vengono inseriti nei tubetti<br />

possono essere consumati facendoli<br />

fuoriuscire con una semplice pressione.<br />

Sembra banale, ma non lo è affatto,<br />

perlomeno dal punto di vista della produzione.<br />

I requisiti che è chiamato a<br />

soddisfare un tubo, o tubetto, di questo<br />

genere sono oltremodo complessi ed<br />

eterogenei. Breyer propone attualmente<br />

impianti che producono tubi flessibili fino<br />

a sette strati e che si differenziano per la<br />

sensazione al tatto, per le loro proprietà<br />

quali l´effetto barriera e l´effetto adesivo,<br />

nonché per il colore e la resistenza. Il<br />

tutto viene realizzato tecnicamente grazie<br />

a un insieme sofisticato di più estrusori<br />

che, a temperature fino a 250°C, dosano<br />

Motion control per la produzione<br />

ottimizzata di tubi<br />

*Responsabile<br />

vendite di<br />

Kollmorgen<br />

per il sud<br />

della Germania<br />

il materiale distribuendolo con estrema<br />

precisione nei relativi stampi. Il tubo<br />

ancora morbido viene poi allungato con<br />

un calibratore, sottoposto a un processo<br />

di sottovuoto per conferirgli la sezione<br />

definitiva e fatto al contempo raffreddare<br />

in una nebbia d´acqua.<br />

IL MOTORE LINEARE POSIZIONA<br />

LA TESTA DI TAGLIO<br />

<strong>La</strong> velocità con cui i tubi grezzi vengono<br />

prodotti dipende dal ritmo del dispositivo<br />

di estrazione che sfila il tubo solidificato<br />

dall´elemento di calibratura e stabilisce<br />

in questo modo la modulazione del processo<br />

come “master”. Occorre osservare<br />

che le pareti dei tubi più spessi richiedono<br />

più tempo per il raffreddamento rispetto<br />

a quelli sottili. Il caterpillar, sotto il profilo<br />

funzionale, fa parte dell´unità di taglio,<br />

che in un processo cadenzato taglia il<br />

materiale alimentato in segmenti precisi.<br />

Questo modulo di macchine funziona<br />

con tre servoazionamenti Kollmorgen in<br />

un sistema a più assi sincronizzato. “Il<br />

traino a caterpillar è impostato come<br />

master”, spiega Andreas Bauknecht della<br />

divisione Ricerca e Sviluppo di Breyer. Il<br />

ritmo del caterpillar è seguito da due altri<br />

azionamenti che tagliano il tubo flessibile<br />

in materiale plastico della lunghezza<br />

desiderata. Qui un motore lineare ICH<br />

di Kollmorgen si occupa di posizionare il<br />

coltello di taglio in modo sincronizzato<br />

rispetto alla velocità dominante del prodotto.<br />

Da un punto di vista tecnologico,<br />

il processo può essere paragonato a una<br />

taglierina in sospensione. Il motore lineare<br />

ICH porta la testa di taglio azionata<br />

da un servomotore AKM in posizione<br />

prima di ogni taglio e la segue durante<br />

il processo di taglio. Ogni minima differenza<br />

di ritmo tra prodotto e utensile<br />

si tradurrebbe immancabilmente in un<br />

taglio a spirale.<br />

“I nostri clienti apprezzano la Topline per<br />

la sua elevata velocità e soprattutto per<br />

l’alta precisione”, sottolinea Bauknecht.<br />

I clienti sono per Breyer innanzitutto<br />

i fabbricanti di imballaggi che, a propria<br />

volta, forniscono i tubi finiti a note<br />

aziende di prodotti per l´igiene personale<br />

e la cosmesi, e che sono molto rigorosi<br />

nelle loro richieste, in quanto gli articoli<br />

che propongono non vengono acquistati<br />

solo per il valore contenuto all´interno<br />

della confezione. Anche l´aspetto di un<br />

prodotto decide del successo nel punto<br />

vendita. Un fattore importante per realizzare<br />

un tubetto pregiato e quindi facile<br />

da vendere è la qualità del tubo stesso.<br />

“Tolleranze maggiori vanno a scapito<br />

dell´immagine della stampa”, riferisce il<br />

responsabile dello Sviluppo. Con tolleranze<br />

di +/- 0,03 millimetri nel diametro,<br />

0,3 millimetri nella lunghezza e 0,02 millimetri<br />

nello spessore totale dello strato e<br />

nell´eccentricità, Breyer pone la precisione<br />

40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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come punto di riferimento prioritario sul<br />

mercato mondiale.<br />

LE NUOVE POSSIBILITÀ<br />

DEL MOTION CONTROL<br />

Con la nuova soluzione di motion control<br />

Breyer ha oggi ancora più opportunità<br />

di ottimizzare ulteriormente i processi<br />

strutturati all´insegna della precisione. <strong>La</strong><br />

testa del servosistema a più assi è costituita<br />

dall´unità di motion control PCMM<br />

di Kollmorgen. Il dispositivo compatto<br />

controlla i tre servoazionamenti del tipo<br />

AKD ed è collegato tramite Profinet con<br />

il PLC Siemens di livello superiore. Per<br />

creare i profili di movimento, ad esempio<br />

nel processo delle camme elettroniche, ci<br />

si avvale di Kollmorgen Automation Suite<br />

(KAS). <strong>La</strong> soluzione grafica di programmazione<br />

usa a tal fine la struttura basata su<br />

standard di PLCopen for Motion, nonché<br />

il modulare “Drag-and-Drop” di Kollmorgen<br />

Pipe Network.<br />

Per quanto riguarda gli attuatori, per<br />

lo spostamento del caterpillar e per<br />

l´azionamento dei coltelli si utilizzano due<br />

servomotori AKM. Per il posizionamento<br />

gli esperti di progettazione di EAT GmbH<br />

(Elektronische Antriebs-Technik), partner<br />

di sistemi di Kollmorgen, hanno scelto<br />

motori lineari della serie ICH. <strong>La</strong> triade<br />

per lo sviluppo formata da Breyer, EAT e<br />

Kollmorgen costituisce un valido esempio<br />

di partnership di successo tra produttore,<br />

integratore di sistema e OEM. Kollmorgen<br />

e EAT vantano una collaborazione di<br />

oltre 30 anni. “Dato il nostro profondo<br />

impegno nel settore della tecnologia dei<br />

servomotori e dell´automazione, siamo<br />

Da sinistra:<br />

servomotori AKM<br />

per l’azionamento<br />

del coltello; unità<br />

di motion control<br />

PCMM e AKD<br />

di Kollmorgen<br />

in grado di sostenere soprattutto i nostri<br />

clienti che si occupano di costruzione di<br />

macchine speciali e grazie alla collaborazione<br />

con Kollmorgen possiamo proporre<br />

ottime soluzioni di progettazione”, sottolinea<br />

Christian Reinsch, responsabile<br />

tecnico e direttore generale di EAT, con<br />

sede a Friburgo.<br />

Reinsch è particolarmente entusiasta della<br />

struttura sofisticata dell´azionamento lineare.<br />

<strong>La</strong> nuova serie ICH di Kollmorgen è<br />

stata progettata in modo da fornire forze<br />

di avanzamento comprese tra 175 e 5341<br />

N in caso di funzionamento continuo. Il<br />

range di velocità è compreso tra 1 μm/s<br />

lento e 5 m/s veloce con accelerazioni<br />

tra 3 e 10 G a seconda delle dimensioni<br />

del modello. Dettagli specifici in fase di<br />

progettazione riducono al minimo i valori<br />

di cogging, un aspetto importante per<br />

garantire una elevata qualità di regolazione,<br />

che per i processi di imballaggio<br />

è un elemento essenziale.<br />

L´unità di motion control PCMM di Kollmorgen<br />

si avvale delle possibilità di programmazione<br />

di Kollmorgen Automation Suite<br />

(KAS) per il comando dell´avanzamento,<br />

dell´unità lineare e dell´azionamento dei<br />

coltelli. Se il traino caterpillar dà il ritmo<br />

tramite il servoazionamento AKD, che<br />

l´unità lineare segue con posizionamenti<br />

morbidissimi grazie a camme a disco<br />

elettroniche progettate alla perfezione,<br />

l´azionamento dei coltelli deve effettuare<br />

rampe di velocità molto precise.<br />

PIÙ PRODUTTIVITÀ GRAZIE<br />

AL RETROFIT<br />

Sono dettagli come questi che hanno<br />

convinto i costruttori di macchine del<br />

<strong>La</strong>go di Costanza ad affidarsi al PCMM<br />

per il controllo del movimento. Rispetto<br />

alla tecnologia di servoazionamento<br />

impiegata in precedenza basata sul servoazionamento<br />

S700 di Kollmorgen,<br />

l´attuale stato della tecnica offre più<br />

possibilità di ottimizzare il processo.<br />

“Con il Pipe Network siamo in grado di<br />

controllare ancora meglio tutti i processi<br />

di frenatura e accelerazione”, sottolinea<br />

Christian Reinsch. L´ambiente di<br />

progettazione all´interno di Kollmorgen<br />

Automation Suite (KAS) consente ora<br />

non solo di impostare il taglio in base<br />

alla posizione, ma anche di controllare<br />

la registrazione della stampa. Questo<br />

aspetto assume particolare rilievo quando<br />

il modulo di taglio deve portare alla<br />

lunghezza corretta tubi in plastica già<br />

stampati e finiti, ad esempio nel caso di<br />

materiale laminato per dentifricio a più<br />

colori. “Anche in questo caso occorre<br />

una valida tecnologia di azionamenti<br />

per garantire una qualità elevata”, sintetizza<br />

Andreas Bauknecht, che concorda<br />

con Christian Reinsch sul fatto che il<br />

passaggio al PCMM sia stato straordinariamente<br />

rapido. Questo ritmo è imputabile<br />

soprattutto al PipeNetwork e alla<br />

comunicazione via Ethernet che consente<br />

di realizzare complesse camme elettroniche<br />

con comodità e senza dispendio di<br />

tempo. L´unità di motion control offre<br />

un autentico potenziale per il retrofit,<br />

soprattutto se si considera che grazie alla<br />

comunicazione Ethernet in tempo reale<br />

non c´è alcuna restrizione del fornitore<br />

da cui proviene il PLC di livello superiore.<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 41


SALDATURA<br />

IN FIERA<br />

Saldatrici per plastica, packaging<br />

e manifattura<br />

Notevole l’afflusso allo stand di Leister in<br />

occasione della prima edizione di The Innovation<br />

Alliance, marchio ombrello che ha<br />

raccolto sotto di sé, dal 29 maggio al 1 giugno<br />

scorsi nei padiglioni di Fieramilano, cinque<br />

fiere: Plast, Ipack-Ima, Meat-Tech, Print4all<br />

e Intralogistica Italia.<br />

Per Leister gli eventi clou sono stati, come da<br />

tradizione, Plast e Ipack-Ima, dal momento<br />

che offrono un’occasione di incontro unica<br />

con gli operatori dei due mercati principali<br />

dell’azienda, i trasformatori di materie plastiche<br />

da un lato e i costruttori di macchinari<br />

e impianti per il confezionamento dall’altro.<br />

Le soluzioni Leister comprendono infatti sia<br />

saldatrici automatiche e manuali per la lavorazione<br />

delle materie plastiche sia macchinari<br />

per l’industria di processo (riscaldatori<br />

e soffianti). Quest’anno Leister Technologies<br />

Italia ha scelto di essere presente in uno degli<br />

otto padiglioni dedicati<br />

a Ipack-Ima,<br />

capofila dell’evento e principale fiera delle<br />

tecnologie per il processing e il packaging,<br />

rispecchiando la doppia vocazione dell’azienda<br />

con uno stand che si sviluppava sui due<br />

focus tematici, plastica e packaging.<br />

Numerose le novità presentate da Leister.<br />

Per quanto riguarda la saldatura della plastica<br />

i visitatori hanno<br />

potuto vedere in anteprima<br />

l’estrusore che<br />

completa la gamma<br />

Fusion. L’estrusore<br />

manuale Fusion 1<br />

permette di lavorare<br />

in spazi molto ristretti.<br />

Con un peso di soli 3,4 kg<br />

(contro i quasi 6 del fratello<br />

maggiore Fusion 2), Fusion 1 può essere<br />

usato anche con una sola mano rimuovendo<br />

un’impugnatura; è inoltre dotato di led che<br />

illuminano la zona di saldatura, caratteristica<br />

rilevante per una macchina che si presta<br />

a essere utilizzata all’interno di contenitori,<br />

dove la luce non è mai abbastanza. Si tratta<br />

di una soluzione interessante per chi realizza<br />

manufatti in plastica o ne ripara di esistenti<br />

(pozzetti per drenaggio acque, bidoni, cassonetti,<br />

ceste ecc.).<br />

Per l’industria di processo, hanno riscosso<br />

notevole interesse i riscaldatori a doppia<br />

flangia serie DF-R. Si tratta di riscaldatori di<br />

nuova concezione progettati per operare con<br />

temperature dell’aria in ingresso fino a 350°C.<br />

Questo ne consente l’utilizzo ricircolando aria<br />

calda recuperata dal processo. Il risparmio<br />

energetico è tanto maggiore quanto più alta è<br />

la temperatura dell’aria che viene recuperata.<br />

A fronte di un investimento orientativamente di<br />

un 20-25% superiore al costo dei riscaldatori<br />

tradizionali, i benefici che si possono ottenere<br />

da questa tecnologia sono significativi.<br />

Che si tratti di packaging o manifattura, industrie<br />

di processo o saldatura di materie plastiche,<br />

Leister è in grado di offrire l’opzione<br />

più adatta, grazie all’ampiezza della gamma<br />

e alla competenza del personale tecnico e<br />

commerciale.<br />

Da oltre 60 anni l’azienda produce e commercializza<br />

riscaldatori industriali e macchinari<br />

per la saldatura della plastica. Tecnologie<br />

all’avanguardia, una gamma ampia e completa<br />

e personale commerciale qualificato<br />

permettono di trovare la soluzione ideale per<br />

le esigenze dei più diversi settori.<br />

42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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ROBOTICA<br />

ABB amplia l’offerta di automazione collaborativa<br />

con il lancio del nuovo YuMi a<br />

braccio singolo, l’ultimo nato della famiglia<br />

YuMi, presentato al salone Automatica <strong>2018</strong><br />

a Monaco di Baviera. YuMi è il robot più agile<br />

e compatto di ABB, progettato per essere<br />

inserito facilmente in linee di produzione esistenti<br />

per aumentare la flessibilità lavorando<br />

fianco a fianco con l’operatore. Il nuovo robot<br />

collaborativo è anche uno dei primi esemplari<br />

di una nuova generazione di robot ABB sviluppati<br />

su una nuova piattaforma modulare<br />

dalla quale nascerà una grande varietà di<br />

robot con diverse dimensioni, oltre a soluzioni<br />

personalizzate.<br />

AUTOMAZIONE<br />

Robot a braccio singolo<br />

ABB ha lanciato YuMi, il primo robot realmente<br />

collaborativo al mondo, nel 2015. Nel contesto<br />

della “Fabbrica del Futuro”, la famiglia<br />

YuMi inaugura una nuova era dei “colleghi<br />

robot” che possono lavorare accanto agli<br />

esseri umani svolgendo le stesse mansioni<br />

e garantendo la massima sicurezza di chi<br />

opera al loro fianco.<br />

“Il nuovo YuMi a braccio singolo prosegue il<br />

percorso di innovazione dell’automazione collaborativa,<br />

rendendo ancora più flessibile la<br />

nostra offerta già all’avanguardia”, sottolinea<br />

Per Vegard Nerseth, Managing Director of<br />

Robotics, ABB. “Il robot offre maggiore flessibilità<br />

e scalabilità ad aziende manifatturiere<br />

di tutte le dimensioni, aiutandole ad affrontare<br />

le sfide attuali e anticipare quelle future”.<br />

Le aziende manifatturiere moderne hanno<br />

bisogno di soluzioni di automazione flessibili<br />

per affrontare le sfide della produzione ad<br />

alta variabilità e piccoli volumi con cicli più<br />

brevi. Come la versione a due bracci, anche<br />

YuMi a braccio singolo può operare in piena<br />

sicurezza accanto ad addetti in carne e ossa,<br />

oltre ad avere un ingombro molto compatto<br />

e a poter essere montato a pavimento, su<br />

banco, a parete o a soffitto. In questo modo<br />

le aziende possono inserire in produzione<br />

applicazioni collaborative in modo rapido<br />

e flessibile, con interruzioni minime delle<br />

attività in corso.<br />

Grazie alla sua versatilità, la famiglia di robot<br />

YuMi consente di realizzare svariate combinazioni.<br />

Ad esempio, un robot YuMi a singolo<br />

braccio può passare pezzi a uno YuMi a<br />

doppio braccio per velocizzare i tempi di<br />

ciclo, oppure può essere impiegato come<br />

braccio aggiuntivo per integrare una postazione<br />

di ispezione e collaudo in un processo<br />

di assemblaggio elettronico.<br />

AD AUTOMATICA <strong>2018</strong><br />

Soluzioni per la produzione flessibile<br />

<strong>La</strong> produzione flessibile rivolta<br />

ai fabbisogni presenti e futuri<br />

dei clienti riceve molta attenzione<br />

dall’industria manifatturiera<br />

che ha aderito al progetto<br />

Industria 4.0. Gli ambienti di produzione<br />

poco flessibili hanno i<br />

giorni contati e i rapidi cambi<br />

formato sono il prerequisito<br />

per evitare che la produzione<br />

di prodotti personalizzati non<br />

influisca pesantemente sull’efficienza<br />

globale degli impianti<br />

(OEE). Omron è stata pioniere<br />

nelle soluzioni di successo per<br />

la realizzazione della produzione<br />

flessibile nei settori degli autoveicoli,<br />

farmaceutico, alimentare<br />

e dei beni di consumo.<br />

Ad Automatica <strong>2018</strong> Omron ha<br />

presentato il nuovo hardware e<br />

software in grado di ottimizzare<br />

ulteriormente il suo portafoglio<br />

di produzione flessibile nel quale<br />

è già leader di settore.<br />

Per esporre le sue tecnologie<br />

all’avanguardia in tema di produzione<br />

flessibile ad Automatica<br />

<strong>2018</strong>, Omron ha presentato<br />

numerosi demo in cui sono<br />

stati simulati nella loro interezza<br />

diversi ambienti di produzione. I<br />

demo hanno presentato in modo<br />

interattivo le tecnologie principali<br />

dell’azienda in materia di<br />

produzione flessibile e consentiranno<br />

ai visitatori di sperimentare<br />

in diretta la tecnologia leader<br />

di domani grazie alla tecnologia<br />

Omron “Sensing & Control<br />

+ Think”.<br />

Ad Automatica <strong>2018</strong> Omron<br />

inoltre ha presentato pubblicamente<br />

la nuova linea di robot<br />

all’avanguardia SCARA. I nuovi<br />

robot vantano uno dei design più<br />

eleganti e di classe al mondo.<br />

Il controller compatto (iCS) è<br />

completamente integrato in una<br />

base stilizzata, riducendo così al<br />

minimo l’ingombro. <strong>La</strong> connettività<br />

(EtherCAT e Ethernet) è<br />

disponibile nel controller e nel<br />

braccio. Non è necessario alcun<br />

cablaggio aggiuntivo, cosa che<br />

rende questi robot più semplici<br />

da integrare. I nuovi robot sono<br />

completamente allineati con la<br />

soluzione iAutomation di Omron,<br />

che mira a innovare l’ambiente<br />

di produzione con i tre fattori<br />

chiave “i”: integrati, intelligenti<br />

e interattivi.<br />

Jose Sousa, Manager of F&C<br />

Solutions and Product Marketing<br />

EMEA di Omron, spiega<br />

come non ci sia niente di meglio<br />

di un approccio unico per realizzare<br />

una produzione flessibile:<br />

“Tutti i nostri clienti sono aziende<br />

specifiche con ambienti di<br />

produzione particolari e clienti<br />

ben determinati che chiedono<br />

prodotti specifici. Omron ha<br />

investito molte risorse per offrire<br />

soluzioni personalizzate in grado<br />

di garantire risultati eccellenti<br />

nel lungo periodo”.<br />

44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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ROBOTICA<br />

ROBOT COLLABORATIVI<br />

Verso l’“umanotronica”<br />

Progettato per lavorare<br />

fianco a fianco con gli operatori<br />

umani all’interno di<br />

un unico spazio di lavoro<br />

condiviso, Motoman HC10<br />

di Yaskawa Italia rappresenta<br />

un passo importante verso quello che l’azienda definisce come<br />

“umanotronica”, ovvero un miglioramento dell’interazione uomo/<br />

macchina, focalizzato sul fattore umano. Dotato di 6 assi, uno sbraccio<br />

di 1200 mm e una portata di 10 kg, il robot collaborativo di Yaskawa<br />

Italia rappresenta la nuova generazione della robotica: capace,<br />

accessibile, versatile e facile da usare. <strong>La</strong> sicurezza dell’operatore<br />

è garantita grazie alla tecnologia Power and Force Limit (PFL), che<br />

reagisce immediatamente alle forze esterne arrestando il robot in caso<br />

di contatto. Queste caratteristiche, unite alla geometria del braccio,<br />

progettata proprio per evitare punti di schiacciamento, permettono<br />

al cobot HC10 di funzionare senza ulteriori misure di protezione, a<br />

Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina 1<br />

seconda della valutazione del rischio e del tipo di applicazione, in<br />

conformità alle normative ISO 13849-1 PLd9 (Funzioni di sicurezza<br />

del controllo del robot industriale:), ISO 10218-1 (5.10.5 limitazione<br />

potenza e forza) e alle specifiche tecniche per il funzionamento del<br />

robot collaborativo TS15066. Nel caso in cui la collaborazione con<br />

l’uomo non sia l’eccezione, il software di Motoman HC10 ne permette<br />

un uso più affine a quello del robot industriale standard.<br />

<strong>La</strong> facilità di utilizzo contraddistingue il cobot HC10: il linguaggio di<br />

programmazione Inform, inclusa la funzione EasyTeach, consente<br />

di gestire facilmente il braccio per definire il percorso e i waypoint<br />

che si desidera far seguire al robot. Questa modalità è chiamata<br />

“Lead-through-Jogging” o Hand Guiding. L’HC10 può anche essere<br />

programmato tramite il metodo tradizionale utilizzando il Teach Pendant<br />

che, con un peso di soli 730 g, è il dispositivo di programmazione<br />

più leggero della categoria ed è in grado di mostrare le posizioni del<br />

robot in 3D tramite un display.<br />

Le dimensioni ridotte, l’estrema versatilità e la possibilità di impiegare<br />

il robot senza celle di sicurezza rende HC10 molto flessibile e idoneo<br />

a venire spostato in vari luoghi di lavoro per mezzo di una piattaforma<br />

mobile. Tutto ciò permette di ampliare il range di applicazioni, favorendone<br />

l’impiego anche in mercati diversi da quelli tradizionalmente<br />

interessati ai robot.<br />

OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE<br />

Qualità Professionalità Organizzazione Affidabilità<br />

PRECISION MECHANICAL MACHINING<br />

Quality Expertise Efficiency Reliability<br />

3 Frese e centri di lavoro CNC<br />

fino a 3000x820x720 mm<br />

3 Alesatrice con tavola girevole<br />

dim. 1550x1000x1200 mm<br />

3 Torni a CNC - max Ø 940 mm<br />

3 Rettifica universale<br />

e tangenziale<br />

3 Taglio LASER 3000 W<br />

formato 3000x1500 mm<br />

3 Reparto assemblaggi<br />

meccanici<br />

3 Sala metrologica di controllo<br />

3 Ufficio Tecnico per<br />

progettazione e sviluppo disegni<br />

3 Carpenteria meccanica leggera<br />

tramite la consociata FABER<br />

Sede Principale/Headquarters<br />

3 Operazioni complementari<br />

di foratura, filettatura, stozzatura<br />

Trattamenti di protezione<br />

superficiale e termici<br />

Sede Taglio <strong>La</strong>ser/<strong>La</strong>ser Cutting Branch<br />

3 CNC milling machines and<br />

machining centers up to<br />

3000x820x720 mm<br />

3 Rotary-table boring machine,<br />

capacity 1550x1000x1200 mm<br />

3 CNC <strong>La</strong>thes - Turning Centers<br />

machining diam. max 940 mm<br />

3 Universal and Horizontal grinders<br />

3 LASER cutting machine - 3000 W,<br />

capacity range 3000x1500 mm<br />

3 Mechanical assembly department<br />

3 Metrological control room<br />

3 Engineering Department for project<br />

design and development<br />

3 Light structural steelwork via the<br />

subsidiary FABER<br />

3 Additional drilling, threading and<br />

slotting operations<br />

Protective surface and thermal/heat<br />

treatments<br />

Produzione di: Macchine complete di CABLAGGI ELETTRICI E PNEUMATICI<br />

ATTREZZATURE - GRUPPI e COMPONENTI MECCANICI<br />

COSTRUZIONE PROTOTIPI - PICCOLE E MEDIE SERIE<br />

Production: MACHINES complete with ELECTRICAL and PNEUMATIC SYSTEMS<br />

EQUIPMENT - MECHANICAL ASSEMBLIES and COMPONENTS<br />

PROTOTYPE MANUFACTURING – SMALL AND MEDIUM PRODUCTION LOTS<br />

www.interprogettied.com n.3 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45


SOFTWARE<br />

NUOVA RELEASE<br />

Alta produttività nell’affilatura di utensili<br />

Num ha lanciato la nuova<br />

importante versione del software<br />

di affilatura utensili<br />

Numroto. Offrendo numerose<br />

funzioni aggiuntive e miglioramenti,<br />

la versione 4.0 del software è progettata per<br />

aumentare la produttività delle macchine<br />

utensili di precisione eliminando la necessità<br />

di hardware supplementari. Gli utensili a punta<br />

sferica e a raggio d’angolo di Numroto ora<br />

consentono la programmazione di un passo<br />

elicoidale sulle frese. Per la prima volta è<br />

possibile programmare diversi angoli<br />

di elica per la parte estrema del<br />

raggio e quella iniziale degli elementi<br />

cilindrici.<br />

Numroto Draw, lo strumento software<br />

di disegno e di creazione<br />

della documentazione di prodotto,<br />

elabora automaticamente i dati<br />

geometrici utilizzati per la rettifica di<br />

un utensile per generare un disegno di base.<br />

Molti utenti Numroto scelgono di fornire questo<br />

disegno insieme all’utensile finito e rettificato<br />

ai loro clienti, per mostrare la conformità agli<br />

standard. L’ultima versione del software amplia<br />

notevolmente questa funzionalità visualizzando<br />

automaticamente la geometria delle mole e dei<br />

gruppi di mole necessari per la realizzazione<br />

dell’utensile nel disegno. Inoltre, tutte le misure<br />

importanti vengono automaticamente aggiunte<br />

alle mole. I vantaggi in termini di risparmio di<br />

tempo di questo approccio sono notevoli: è<br />

possibile stampare un disegno di assieme della<br />

mola per l’operatore della macchina, per velocizzare<br />

l’attrezzaggio senza dover coinvolgere il<br />

reparto di progettazione, il che è particolarmente<br />

vantaggioso per le aziende che gestiscono<br />

numerose produzioni di piccole serie.<br />

Sono state ulteriormente migliorate anche le<br />

strutture di simulazione 3D della versione 4.0 di<br />

Numroto. I fori del liquido refrigerante vengono<br />

visualizzati automaticamente nel disegno 3D<br />

e gli utenti possono ora aggiungere profili di<br />

confronto DXF.<br />

Una nuova modalità di misurazione fornisce<br />

una funzione di comparazione e la velocità<br />

di avanzamento programmata può essere<br />

visualizzata durante la simulazione 3D. Una<br />

nuova caratteristica che probabilmente attirerà<br />

soprattutto gli utilizzatori di macchine utensili di<br />

fascia alta è il supporto per la rettifica adattiva.<br />

Grazie al monitoraggio continuo delle prestazioni<br />

dinamiche del mandrino di rettifica, il software<br />

consente di ottimizzare automaticamente la<br />

velocità di avanzamento, senza dover installare<br />

alcun hardware aggiuntivo. Questo significa un<br />

beneficio a basso costo per incrementare la<br />

produttività di alcuni processi di rettifica.<br />

<strong>La</strong>nciato per la prima volta nel 1987, il software<br />

Numroto è diventato la prima scelta per<br />

diversi produttori di macchine leader mondiali<br />

nella fabbricazione di macchine destinate alla<br />

produzione e alla riaffilatura di strumenti come<br />

frese frontali, punte da trapano, punte a gradino,<br />

frese sagomate e molti altri. Attualmente è<br />

utilizzato su 5500 macchine in tutto il mondo.<br />

A confronto con i prodotti più competitivi<br />

disponibili sul mercato, il software consente<br />

di eseguire la fase tra la progettazione e la<br />

produzione dell’utensile in modo molto più<br />

rapido ed efficiente.<br />

GESTIONE E ANALISI DEI DATI<br />

Monitoraggio di macchine per l’ispezione visiva<br />

Protagonista nella progettazione e costruzione di macchine per l’ispezione<br />

visiva, UTPVision ha lanciato MaviX (Manager for Visual Inspection),<br />

una suite software che permette il collegamento bidirezionale con le<br />

macchine di ispezione visiva automatiche e la gestione dei banchi di<br />

cernita manuale, in grado di interfacciarsi con qualsiasi gestionale di<br />

produzione presente in azienda. MaviX rende le macchine di ispezione<br />

visiva compatibili con i requisiti dell’industria 4.0. Fornisce avanzati<br />

sistemi di raccolta dati, pianificazione dei lavori e consultazione dello<br />

storico. Costituisce per questo un nuovo ed efficace strumento di monitoraggio<br />

e analisi dei dati, materiale sempre più prezioso nella continua<br />

e sempre più rapida evoluzione dei settori a cui si rivolge, dove la qualità<br />

del prodotto realizzato ha raggiunto standard elevatissimi.<br />

“I nostri clienti chiedono le migliori tecnologie per rendere i loro processi<br />

di controllo sempre più precisi, veloci ed efficienti. L’introduzione<br />

di MaviX permette oggi di aggiungere alle macchine di ispezione visiva<br />

un punto comune di raccolta e analisi dei dati, da tempo richiesto a più<br />

voci”, commenta Mario Regazzoni, Managing Director di UTPVison.<br />

“Per creare questo sistema avevamo bisogno di un partner esperto e<br />

qualificato e lo abbiamo trovato in Sintattica che ha sviluppato per noi<br />

questa suite e che si occupa della messa in opera dei sistemi”.<br />

“Per realizzare MaviX abbiamo messo in campo le tecnologie più efficaci<br />

e robuste. <strong>La</strong> sfida che ci hanno posto era quella di costruire un<br />

sistema di rapida installazione e inseribile in modo non invasivo negli<br />

ambienti industriali”, ha dichiarato Nicola Vezzoli, responsabile del<br />

progetto MaviX e amministratore delegato di Sintattica. “<strong>La</strong> necessità<br />

di raccogliere dati da macchine di famiglie diverse ha richiesto un<br />

lavoro di analisi e conciliazione delle informazioni. <strong>La</strong> suite è per noi<br />

punto di orgoglio e siamo certi che possa portare concreti e immediati<br />

benefici negli utilizzatori”.<br />

46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.3 <strong>2018</strong><br />

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UCIMU<br />

<strong>La</strong> tecnologia italiana<br />

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Bimestrale - anno IX - n°3 maggio/giugno <strong>2018</strong><br />

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R+W<br />

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ogni applicazione<br />

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N. 3 - MAGGIO/GIUGNO <strong>2018</strong><br />

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DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com)<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

Flavio Mariani (f.mariani@interprogettied.com)<br />

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via <strong>Maggio</strong>lino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax 031 4128181<br />

www.interprogettied.com<br />

SISTEMI<br />

DI FISSAGGIO<br />

MECCANICI<br />

Fastening<br />

Systems<br />

www.fixi.it<br />

info@fixilombardia.it<br />

© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />

di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

ABBIAMO PARLATO DI...<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />

ABB 18, 44<br />

AEROTECH 38<br />

AGAZZI GIANCARLO 1A COP., 4, 45<br />

AQUA ITALIA 12<br />

ASSOLOMBARDA 12<br />

AVENTICS 38<br />

BIG KAISER 33<br />

BOSCH REXROTH 39<br />

BREYER 40<br />

BULLONERIA VILLA 29<br />

CARBOTEMPRA 33<br />

CHIARI BRUNO 1<br />

EFIM 19<br />

EIOM 8<br />

EMERSON 19<br />

ENDRESS+HAUSER 16<br />

ENEA 16<br />

ENSINGER 15<br />

EURAL GNUTTI 17<br />

F.LLI LOCATELLI 7<br />

FASB LINEA 2 26<br />

FIXI LOMBARDIA<br />

BATTENTE 1A COP.<br />

FORUM MECCATRONICA 47<br />

HAIMER 30<br />

HANNOVER MESSE 20<br />

HOFFMANN GROUP 35<br />

IMSA 39<br />

INTERPROGETTI EDITORI<br />

43, 3A COP.<br />

KENNAMETAL 34<br />

KOLLMORGEN 40<br />

LEISTER 42<br />

MEC-NOVA 3<br />

MICRONORA 22, 25<br />

MOLLIFICIO GARDESANO<br />

4A COP.<br />

MOLLIFICIO LOMBARDO 13<br />

MORETTI 39<br />

OMRON 44<br />

PEPPERL+FUCHS 32<br />

POLIEFUN 14<br />

PROCAM GROUP<br />

2A COP.<br />

R+W 36<br />

RAIMONDI 38<br />

ROCKWELL AUTOMATION 32<br />

SICK 18<br />

UCIF 14<br />

UCIMU 10<br />

UMBRAGROUP 14<br />

VEMAS 35<br />

YASKAWA 45<br />

TARIFFE ABBONAMENTI<br />

Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />

spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00<br />

Una copia € 8,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è<br />

assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive<br />

modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST<br />

Certificazione Stampa Specializzata Tecnica<br />

Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />

Direttore responsabile: Francesco Goi<br />

Finito di stampare il 29/06/<strong>2018</strong> presso Imprimart S.r.l.<br />

Piazza Martiri di Fossoli, 22 - 20832 Desio (MB)<br />

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche<br />

informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del<br />

trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - via <strong>Maggio</strong>lino, 34 F - 23849 Rogeno (LC).<br />

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modificare, aggiornare e controllare i dati, nonché richiedere elenco completo ed aggiornato,<br />

rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.<br />

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dell’art. 2 comma 2 del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio<br />

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Interprogetti Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rogeno<br />

(LC), Via <strong>Maggio</strong>lino 34 F, vengono conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche<br />

cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o<br />

saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività<br />

giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.<br />

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48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n. 3 <strong>2018</strong><br />

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