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infoMIGRANS n.35 | giugno 2015

Foglio di Informazione del Progetto Migrans e sulla migrazione dei rapaci in Italia.

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info MIGRANS<br />

foglio di informazione del Progetto Migrans<br />

e sulla migrazione dei rapaci in Italia<br />

<strong>giugno</strong> <strong>2015</strong><br />

numero 35<br />

Record storici e storici arrivederci<br />

foto: PSNSB<br />

Editoriale<br />

La primavera del <strong>2015</strong> sarà ricordata senz’altro per tre momenti importanti. Il primo riguarda un<br />

record nel record: 32 anni di osservazioni sullo Stretto di Messina rappresentano la massima longevità<br />

per un monitoraggio ornitologico in Italia, sorprendentemente, ma in realtà non troppo,<br />

frutto di energie individuali e di associazioni private, italiane ma anche estere. Un record che impone<br />

una riflessione sulla sensibilità dell’Italiano medio e delle sue istituzioni nei confronti di un fenomeno<br />

naturale che, nelle sue dimensioni, è uno dei più significativi sia dal punto di vista della conservazione<br />

che della conoscenza della natura nel nostro Paese.<br />

Un secondo record riguarda il numero di uccelli osservati, su Messina in particolare ma anche nel<br />

Nord Italia. Record di rapaci transitati sullo Stretto, di pecchiaioli soprattutto, che dimostra come la<br />

situazione stia evolvendo di anno in anno, per fortuna in modo positivo per alcune specie. E record di<br />

falchi cuculi osservati nelle regioni del Nord, un evento inaspettato che potrebbe essere un segnale<br />

concreto di una nuova colonizzazione della nostra penisola, come già sta avvenendo in alcuni siti della<br />

Pianura Padana.<br />

A fronte di queste belle notizie, che riempiono di soddisfazione sia chi ha contribuito a renderle tali,<br />

sia chi legge questa e altre riviste, pubblichiamo anche un altro contributo storico, quello del<br />

Coordinamento Faunistico Benacense di Brescia. La storia del monitoraggio dei rapaci in Italia è contrassegnata<br />

da esperienze di volontariato coordinate da poche persone e portate avanti con notevole<br />

determinazione coinvolgendo osservatori occasionali, alcuni poi diventati fedeli sostenitori. Tuttavia,<br />

con il tempo, anche le migliori energie vengono meno e, nella fase storica in cui siamo, manca un<br />

ricambio nella cosiddetta leadership. Purtroppo oggi, seppur con un numero di appassionati ben<br />

superiore a venti anni fa ed in una regione densamente abitata come la Lombardia, pare che non ci<br />

siano persone che vogliano dare la disponibilità a coordinare, per poche settimane all’anno, un campo<br />

di osservazione a Cima Comer.<br />

Le cose evolvono, molti sono i birdwatcher, molti di più pare i fotografi naturalisti e i cacciatori di immagini,<br />

che dimostrano come sia fortissimo il senso estetico del nostro popolo.<br />

Sappiamo però che non basta avere uno spiccato amore per il bello per poterlo osservare a lungo…<br />

occorre anche un impegno, a volte veramente ridotto, per permettere agli uccelli di continuare a vivere<br />

e a migrare, a farsi osservare e fotografare. Senza questo impegno, in futuro, faremo le foto nei parchi<br />

ornitologici, anzi, nei bioparchi, parola che suona anche meglio, ma che non modifica la sostanza.<br />

La storia dell’Infomigrans credo insegni innanzitutto una cosa: l’unione fa la forza. E allora, forza!<br />

Perché questa interruzione sia solo un arrivederci e non un addio.<br />

Per il Coordinamento Rapaci Migratori<br />

Luca Giraudo - Francesco Mezzavilla<br />

1


Sicilia<br />

32° campo internazionale per lo studio<br />

e la protezione dei rapaci e delle cicogne<br />

in migrazione sui monti Peloritani, Stretto<br />

di Messina (ME)<br />

sito<br />

18<br />

Anna Giordano***, Ivano Adami*, Simonetta Cutini*, Antonietta Mascetti* e Ray Vella**<br />

*Associazione Mediterranea per la Natura, **BirdLife Malta, ***WWF<br />

Quest’anno è stata superata la soglia dei 45.000 rapaci e cicogne in migrazione sullo Stretto di<br />

Messina, conteggiati dal 1 aprile al 29 maggio, con una concentrazione di ben 21.083 individui<br />

nella sola prima decade di maggio; hanno riempito il cielo e regalato momenti indimenticabili ai<br />

partecipanti al trentaduesimo campo, organizzato dalla MAN, in collaborazione con il WWF e la<br />

NABU (D).<br />

Dal 3 al 9 maggio si è avuto un transito costante<br />

di oltre 2.000 individui al giorno, ad esclusione<br />

del 6 (302) e il 4 maggio (ben 6.131). Come sempre<br />

la specie più comune è stata il falco pecchiaiolo<br />

Pernis apivorus, transitato, fino al 28<br />

aprile, con pochi esemplari, poi 5.182 in soli due<br />

giorni (29 e 30 aprile, rispettivamente 2.420 e<br />

2.761). Il <strong>2015</strong> è stato, per questa specie, l’anno<br />

record, con ben 38.929 esemplari (precedente<br />

record, 38.909 del 2014), con indice orario<br />

medio di 102 indd/ora.<br />

Venti dai quadranti meridionali, in genere molto<br />

intensi e duraturi, in grado di fermare la migrazione<br />

dall’Africa all’Europa, hanno soffiato questa<br />

primavera per pochissimo tempo (max 2<br />

giorni) e mai con intensità tali da bloccare la<br />

migrazione. Sono stati quindi tanti i giorni indimenticabili<br />

e talvolta inaspettati, come il 15 maggio<br />

quando, a fatica, abbiamo contato ben 5.722<br />

rapaci (di cui 5.570 pecchiaioli). Le condizioni<br />

meteorologiche ottimali hanno consentito di battere<br />

nuovamente il record dell’anno scorso (nel<br />

2014 infatti furono contati 44.520 individui),<br />

caratterizzato anch’esso dalla dominanza dei<br />

venti settentrionali. Aprile come sempre è stato<br />

prodigo di numeri incredibilmente alti di specie<br />

diverse.<br />

Sono passati numerosi lodolai Falco subbuteo,<br />

ben 357 individui (record assoluto, che batte il<br />

precedente del 1999 di 276). Dal 18 al 26 aprile,<br />

155 lodolai, con 33 e 32 individui rispettivamente<br />

il 18 e il 19 aprile. Si è registrato anche un passaggio<br />

record per l’albanella pallida Circus<br />

macrourus, con 159 individui di cui ben 19 in un<br />

solo giorno (18 aprile) (precedente record stagionale<br />

132 nel 2001).<br />

Elevato come sempre il transito di falchi di palude<br />

Circus aeruginosus, 2.719 (4.9 indd/ora e con<br />

picco il 18 di aprile con 236 individui), e terza<br />

specie più frequente, il nibbio bruno Milvus<br />

migrans con 861 individui e indice orario di 1.6<br />

indd/ora. Curiosa l’osservazione di un individuo<br />

completamente privo di coda, mobbato da altri<br />

tre, ripetutamente.<br />

52 cicogne bianche Ciconia ciconia si sono fermate<br />

a dormire in un bosco bruciato ai piedi di<br />

Monte Ciccia, la sera del 10 aprile, viste poi<br />

Specie<br />

N.ind<br />

Ciconia nigra 69<br />

Ciconia ciconia 303<br />

Ciconia sp. 3<br />

Grus grus 4<br />

Pernis apivorus 38929<br />

Milvus migrans 871<br />

Milvus milvus 2<br />

Neophron percnopterus 4<br />

Gyps fulvus* 2<br />

Circaetus gallicus 5<br />

Circus aeruginosus 2719<br />

Circus cyaneus 6<br />

Circus macrourus 159<br />

Circus pygargus 253<br />

Circus sp. 52<br />

Accipiter gentilis 1<br />

Accipiter nisus 50<br />

Buteo buteo 111<br />

Buteo buteo vulpinus 6<br />

Buteo rufinus 3<br />

Aquila pomarina 2<br />

Aquila chrysaetos* 19<br />

Aquila pennata 52<br />

Pandion haliaetus 29<br />

Falco naumanni 140<br />

Falco tinnunculus 439<br />

Falco tin /nau sp. 190<br />

Falco vespertinus 230<br />

Falco columbarius 4<br />

Falco subbuteo 357<br />

Falco eleonorae 21<br />

Falco peregrinus 21<br />

Falco peregrinus calidus 3<br />

Falco sp. 16<br />

Rapace non identificato 21<br />

Totale 45066<br />

*tolti dal conteggio totale in quanto individui<br />

presumibilmente locali<br />

2


sito<br />

18<br />

Sicilia<br />

ripartire il giorno dopo alle 9:30.<br />

Non si è registrato alcun episodio di bracconaggio<br />

ai rapaci per l’intero periodo del campo,<br />

mentre numerosi sono stati i richiami per le quaglie,<br />

sequestrati dal Corpo Forestale Regionale,<br />

e il fermo di diversi bracconieri.<br />

L’aquila reale è stata quasi sempre osservata<br />

tornare indietro, diversi individui di diverse età<br />

(adulti, terzo, secondo calendario) sono stati<br />

osservati in più località, anche inusuali per la<br />

specie.<br />

I falconidi, poco legati alle correnti ascensionali,<br />

spesso sono transitati a distanza e ciò non ha<br />

consentito di determinare se fossero gheppi<br />

Falco tinnunculus o grillai Falco naumanni, con<br />

un totale di 190 indeterminati tra le due specie.<br />

Ben 4 i capovaccai Neophron percnopterus, e<br />

due aquile anatraie minori Aquila pomarina.<br />

Osservati nuovamente i falchi pecchiaioli fare<br />

l’applauso il 14 maggio!<br />

Numerosi sono stati i partecipanti sia italiani che<br />

stranieri, che hanno visto per la prima volta specie<br />

rare o difficili da vedersi, come l’albanella<br />

pallida, il falco cuculo Falco vespertinus e l’aquila<br />

anatraia minore, senza contare altre specie<br />

per noi regolari, ma altrove veramente difficili da<br />

osservare.<br />

Nonostante il richiamo al rispetto delle norme,<br />

continua la costante aggressione ad habitat<br />

naturali e semi naturali che, venendo a mancare,<br />

soprattutto nelle propaggini più settentrionali dell’area<br />

dello Stretto, offrono sempre meno rifugi e<br />

areee di alimentazione ai migratori che qui giungono<br />

stanchi. A sorpresa, presso la Laguna di<br />

Capo Peloro, dove sono stati ad oggi osservate<br />

193 specie diverse di uccelli, è giunto un airone<br />

schistaceo (Egretta gularis), che si è fermato a<br />

lungo, insieme ad altri ardeidi che utilizzano questa<br />

laguna ormai in ogni periodo dell’anno.<br />

Non può mancare un grazie particolare sia al<br />

Corpo Forestale regionale che dello Stato e ai<br />

Carabinieri di Castanea: è anche e soprattutto<br />

per loro che migliaia di rapaci possono continuare<br />

a volare verso la meta finale. Un grazie anche<br />

all’Azienda Foreste Demaniali di Messina che ha<br />

concesso anche questa primavera la struttura<br />

presso il vivaio di Ziriò dove raganelle, allocchi e<br />

tanto altro, hanno allietato il rientro serale dei<br />

campisti dopo giorni al vento, con gli occhi puntati<br />

verso un orizzonte particolarmente ricco di<br />

migratori meravigliosi.<br />

7000<br />

Falco pecchiaiolo<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

20<br />

21<br />

22<br />

23<br />

24<br />

25<br />

26<br />

27<br />

28<br />

29<br />

30<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

15<br />

16<br />

17<br />

18<br />

19<br />

20<br />

21<br />

22<br />

23<br />

24<br />

25<br />

26<br />

27<br />

28<br />

29<br />

30<br />

aprile<br />

maggio<br />

3


Sicilia<br />

sito<br />

17 18<br />

Progetto rapaci migratori LIPU<br />

primavera <strong>2015</strong><br />

A cura di Marco Gustin, Francesco Adragna, Michele Cento, Andrea Corso, Giovanni<br />

Cumbo, Lucio Maniscalco<br />

Lipu, Dipartimento Conservazione, via Udine 3/a, 43121 – Parma<br />

Nel <strong>2015</strong> è proseguita la nuova fase del progetto rapaci migratori della Lipu, svolto ininterrottamente<br />

dal 2004 al 2014, grazie ad un finanziamento della Lipu Uk, sull’impatto della migrazione<br />

primaverile dei rapaci migratori lungo le isole e i principali bottle-necks del canale di Sicilia<br />

(stretto di Messina, Panarea, Ustica).<br />

Gli obiettivi principali del progetto, come negli<br />

anni precedenti, sono risultati: i) implementazione<br />

delle informazioni tecniche e scientifiche sulla<br />

rotta degli uccelli, quale impatto della migrazione<br />

dei rapaci diurni e di altre specie veleggiatrici<br />

(cicogna bianca Ciconia ciconia, cicogna nera<br />

Ciconia nigra e gru Grus grus) primaverili; ii) analisi<br />

dell’influenza sulla direzione e intensità dei<br />

venti dominanti, iii) analisi predittiva sull’intenso<br />

passaggio dei rapaci migratori. Gli ornitologi<br />

dislocati nei vari siti, infatti, in particolare quelli<br />

sullo stretto di Messina, versante siciliano, inviano<br />

quotidianamente sms al coordinatore del<br />

campo antibracconaggio lungo il versante calabrese<br />

dello stretto, dove i rapaci planano una<br />

volta superato il tratto di mare che separa la<br />

Sicilia dalla Calabria, al fine di prevenire atti di<br />

bracconaggio contro falco pecchiaiolo e altre<br />

specie di rapaci diurni.<br />

Nel 2014, il progetto è stato modificato e nel<br />

<strong>2015</strong> si è proseguito nella direzione intrapresa<br />

l’anno precedente. Le osservazioni sulla migra-<br />

Periodo<br />

Area di studio<br />

Numero ore<br />

Neophron percnopetrus<br />

Pandion haliaetus<br />

Aquila pomarina<br />

Aquila heliaca<br />

Circaetus gallicus<br />

Aquila pennata<br />

Milvus milvus<br />

Milvus migrans<br />

Circus aeruginosus<br />

Circus cyaenus<br />

Circus pygargus<br />

Circus macrourus<br />

Circus pygargus/macrourus<br />

Circus sp.<br />

Buteo rufinus<br />

Buteo buteo vulpinus<br />

Buteo buteo<br />

Pernis apivorus<br />

Accipiter brevipes<br />

Accipiter nisus<br />

Falco tinnunculus<br />

Falco naumanni<br />

Falco vespertinus<br />

Falco subbuteo<br />

Falco eleonorae<br />

Falco peregrinus calidus<br />

Falco columbarius<br />

Falco cherrug<br />

Falco tinnunculus/naumanni<br />

Falco sp.<br />

rapace indeterminato<br />

Totale Rapaci<br />

Cicogna nigra<br />

Ciconia ciconia<br />

Grus grus<br />

10 marzo-<br />

20 maggio<br />

Stretto di Messina-<br />

Dinnammare<br />

690<br />

1<br />

11<br />

0<br />

0<br />

1<br />

16<br />

1<br />

453<br />

1748<br />

11<br />

88<br />

71<br />

26<br />

57<br />

3<br />

2<br />

58<br />

17242<br />

0<br />

71<br />

151<br />

42<br />

48<br />

106<br />

9<br />

2<br />

0<br />

1<br />

179<br />

2<br />

83<br />

20483<br />

29<br />

9<br />

2<br />

Indice orario<br />

di passaggio<br />

(n. ind./ora)<br />

-<br />

0,01<br />

-<br />

-<br />

-<br />

0,02<br />

-<br />

0,65<br />

2,53<br />

0,01<br />

0,12<br />

0,1<br />

0,03<br />

0,08<br />

-<br />

-<br />

0,08<br />

24,98<br />

-<br />

0,1<br />

0,21<br />

0,06<br />

0,06<br />

0,15<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

0,25<br />

-<br />

0,12<br />

29,68<br />

10 marzo-<br />

20 maggio<br />

Stretto di Messina-<br />

Monte Ciccia<br />

690<br />

3<br />

23<br />

1<br />

0<br />

3<br />

74<br />

1<br />

898<br />

2603<br />

24<br />

102<br />

57<br />

9<br />

23<br />

0<br />

5<br />

66<br />

9982<br />

2<br />

123<br />

44<br />

20<br />

97<br />

122<br />

5<br />

2<br />

2<br />

1<br />

158<br />

2<br />

84<br />

14536<br />

83<br />

196<br />

27<br />

Indice orario<br />

di passaggio<br />

(n. ind./ora)<br />

-<br />

0,03<br />

-<br />

-<br />

-<br />

0,10<br />

-<br />

1,30<br />

3.77<br />

0,03<br />

0,14<br />

0,08<br />

-<br />

0,03<br />

-<br />

-<br />

0,09<br />

14,46<br />

-<br />

0,17<br />

0,06<br />

0,02<br />

0,14<br />

0,17<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

0,22<br />

-<br />

0,12<br />

21,06<br />

10 marzo-20<br />

aprile<br />

Panarea<br />

400<br />

0<br />

0<br />

0<br />

1<br />

2<br />

5<br />

0<br />

267<br />

521<br />

11<br />

18<br />

6<br />

0<br />

1<br />

1<br />

3<br />

1<br />

4<br />

0<br />

18<br />

0<br />

9<br />

2<br />

8<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

6<br />

0<br />

0<br />

884<br />

5<br />

1<br />

187<br />

Indice orario<br />

di passaggio<br />

(n. ind./ora)<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

0,66<br />

1,30<br />

0,02<br />

0,04<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

0,04<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

2,21<br />

10 marzo -<br />

20 aprile<br />

Ustica<br />

448<br />

0<br />

8<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

0<br />

218<br />

1082<br />

4<br />

13<br />

32<br />

0<br />

30<br />

0<br />

0<br />

18<br />

4<br />

0<br />

18<br />

10<br />

93<br />

2<br />

14<br />

0<br />

2<br />

1<br />

0<br />

65<br />

1<br />

0<br />

1615<br />

9<br />

49<br />

637<br />

Indice orario<br />

di passaggio<br />

(n. ind./ora)<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

0,48<br />

2,41<br />

-<br />

0,02<br />

0,07<br />

-<br />

0,06<br />

-<br />

-<br />

0,04<br />

-<br />

-<br />

0,04<br />

0,02<br />

0,20<br />

-<br />

0,03<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

0,14<br />

-<br />

-<br />

3,60<br />

4


sito<br />

30<br />

Sicilia<br />

zione visibile è stata concentrata su tre siti in<br />

contemporanea: i) stretto di Messina con due<br />

postazioni (Dinnammare e monte Ciccia, c/o<br />

Messina) e per due mesi (10 marzo/20 maggio);<br />

ii) Panarea e Ustica dal 10 marzo al 20 aprile,<br />

ovvero nei tre principali “assi” di passaggio del<br />

canale di Sicilia.<br />

Sono state osservate complessivamente 26 specie<br />

di rapaci diurni, tra i quali falco pecchiaiolo<br />

Pernis apivorus, la specie principale oggetto<br />

della ricerca, falco di palude Circus aeruginosus,<br />

nibbio bruno Milvus migrans, albanella minore<br />

Circus pygargus, sparviere Accipiter nisus, poiana<br />

Buteo buteo e tre specie di grandi veleggiatori:<br />

cicogna bianca Ciconia ciconia, cicogna<br />

nera Ciconia nigra e gru Grus grus (Tabella 1).<br />

Sullo stretto di Messina sono stati osservati<br />

20483 rapaci nel sito di Dinnammare (84% falco<br />

pecchiaiolo) e 14.536 nel sito di Monte Ciccia<br />

(68% falco pecchiaiolo)(Tab.1). Ad Ustica sono<br />

stati osservati complessivamente 1615 rapaci e<br />

884 a Panarea (Tab. 1).<br />

Sono state inoltre osservate sullo stretto di<br />

Messina, specie piuttosto rare in Italia: poiana<br />

codabianca Buteo rufinus, aquila imperiale<br />

Aquila heliaca e aquila anatraia minore Aquila<br />

pomarina (Tab. 1).<br />

Significativo è risultato anche il passaggio della<br />

gru sia nell’isola di Ustica (soprattutto 14-19<br />

marzo) che Panarea (soprattutto 12-13 marzo)<br />

(Tabella 1), risultando più rara come nel 2014<br />

nello stretto di Messina. Numericamente abbondante,<br />

viceversa, la presenza della cicogna bianca<br />

e cicogna nera lungo lo stretto di Messina,<br />

rispetto alle due isole, Ustica e Panarea.<br />

In Tab. 1 si evidenzia infine l’indice orario di passaggio<br />

delle specie più rappresentative nei quattro<br />

siti presi in considerazione nel corso del<br />

<strong>2015</strong>.<br />

foto: M. Giordano<br />

5


Lombardia<br />

La migrazione prenuziale dei rapaci a<br />

Cima Comér - Parco Regionale Alto<br />

Garda Bresciano (BS)<br />

Rocco Leo & Alessandro Micheli, Coordinamento Faunistico Benacense<br />

sito<br />

9<br />

Con la stagione 2014 è terminata la pluriennale esperienza di monitoraggio della migrazione primaverile<br />

dei rapaci diurni a Cima Comer. La mancanza di un rincalzo nel gruppo di conduzione,<br />

costituito dai due scriventi, non ha permesso di poter continuare l’attività. Rimane comunque<br />

aperta la speranza di poter riaprire il campo nel caso nuove forze si facciano carico di organizzare<br />

e coordinare l’attività.<br />

Pertanto, il resoconto attuale, più che presentare le sporadiche osservazioni<br />

degne di nota, vuole essere un commiato dalla rete nazionale che coordina<br />

e divulga le attività di monitoraggio della migrazione dei rapaci.<br />

A tal fine, ci sembra utile riassumere in breve la storia della stazione partendo<br />

dalle origini.<br />

Nel 1990 fu iniziata una vasta attività per la definizione dello status dei rapaci<br />

diurni presenti nel Parco Alto Garda Bresciano: il risultato è stato pubblicato<br />

sul bollettino museale Natura Bresciana (2003, n. 33: 111-131).<br />

Durante queste ricerche emerse l’esistenza, fino allora sconosciuta, di un<br />

buon transito primaverile di falchi pecchiaioli e poiane. Nel 1996 si vararono,<br />

quindi, una serie di iniziative per definire meglio tale fenomeno migratorio.<br />

Da allora, i risultati ottenuti sono stati pubblicati su una decina di numeri<br />

del bollettino Infomigrans a partire dal 2002 e divulgati in alcune serate<br />

naturalistiche; inoltre, un resoconto più scientifico del periodo di studio rigoroso<br />

(2002-2005) è stato pubblicato su Natura Bresciana (2010, n. 37: 55-<br />

69). Un’informale versione aggiornata agli ultimi anni è in preparazione per<br />

il sito web del GRA. L’importanza di Cima Comer, grazie a tutto questo lavoro<br />

di studio e divulgazione, è stata anche riconosciuta dagli enti locali, culminando,<br />

nell’autunno 2012, nella realizzazione da parte dell’ERSAF<br />

Lombardia dell’Osservatorio Avifaunistico di Cima Comer, costituito da<br />

un’altana d’osservazione posta quasi a strapiombo sul versante a lago e da<br />

una tettoia con relativa bacheca poco discoste, il tutto per rendere le osservazioni<br />

più comode e sicure.<br />

Nella primavera <strong>2015</strong>, in mancanza di osservazioni pianificate, l’altana è<br />

stata frequentata sia da osservatori “storici” sia da un numero crescente di<br />

fotografi naturalistici in modo spontaneo. Dai vari rapporti arrivatici, seppur<br />

non continui, non standardizzati e con orari di copertura variabili sono emersi<br />

sostanzialmente tre eventi degni di nota:<br />

1-L’avvistamento, anche quest’anno, di un grifone Gyps fulvus immaturo, il<br />

13 marzo; possiamo ormai considerare questa<br />

specie un “migratore” regolare lungo le nostre<br />

Prealpi.<br />

2-Un forte passo di falchi cuculi Falco vespertinus,<br />

iniziato con la seconda decade di maggio,<br />

con un totale di almeno 267 soggetti osservati<br />

(max. 116 indd. il 12 maggio, fide P. Cucchi).<br />

L’Osservatorio si è rivelato uno dei punti di massima<br />

concentrazione della specie nell’Italia centrosettentrionale.<br />

3-L’osservazione di un individuo nel 2° anno<br />

(1w/1s) di aquila delle steppe Aquila nipalensis.<br />

Questo individuo, osservato e fotografato da M.<br />

Marconi il 24 maggio, costituisce la prima<br />

segnalazione per la provincia di Brescia, la<br />

seconda in Lombardia e, molto probabilmente,<br />

la ventitreesima in Italia.<br />

Per concludere i nostri 20 anni d’impegno su questo fronte,<br />

vogliamo qui ricordare tutti i partecipanti, che in tutti questi anni<br />

si sono avvicendati nell’attività di osservazione: S. Adorni, D.<br />

Aiardi, N. Anni, D. Ardigò, S. Bellomi, C. Benetti, M. Bertella, R.<br />

Bertoli, V. Bollin, E. Bresciani, S. Capelli, M. Carletti, P. Castelli,<br />

L. Chesini, D. Comini, P. Cucchi, U. Dalaidi, O. Faccini, P. Faifer,<br />

E. Forlani, M. Franchini, A. Gargioni, B. Ghidotti, M. Gobbini,<br />

E. Gutu, D. Lampugnani, L. Ilahiane, A. M. Kleiber, M. Marconi,<br />

A. Mattinelli, S. Mazzotti, Aldo Micheli, S. Minessi, S. Mora, G.<br />

Mutti, C. Nencini, L. Panada, F. Paoletti, C. Pasetti, A. Pasqua,<br />

P. Pedrini, G. Piotti, S. Pirola, D. Quaranta, R. Rigon, F. Ringhini,<br />

M. Rizzardini, M. Sartori, G. Speranza, A. Valorsi, A. Vezzoli, F.<br />

Zanardini.<br />

Ci scusiamo fin da ora per le eventuali, del tutto involontarie,<br />

dimenticanze!<br />

6<br />

foto: M. Marconi<br />

foto: S. Mazzotti


sito<br />

12<br />

XVIII campo sulla migrazione pre riproduttiva<br />

dei rapaci nel Parco Naturale<br />

Regionale del Monte San Bartolo (PU)<br />

Primavera <strong>2015</strong><br />

Ente Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo<br />

Viale Varsavia - 61121 Pesaro - Tel: 0721 26 84 26<br />

web: www.parcosanbartolo.it email: migrazionesanbartolo@provincia.ps.it<br />

Marche<br />

Nella primavera <strong>2015</strong>, il rilevamento della migrazione primaverile dei rapaci nel Parco del San<br />

Bartolo è giunto nel suo 18° anno consecutivo. Fin dai suoi inizi, nel 1998, il campo di studio è<br />

stato realizzato insieme ad un campo di volontariato ed eco-turistico con visite guidate di scolaresche,<br />

turisti e altri gruppi di appassionati.<br />

Quest'anno il campo di volontariato ha avuto un<br />

buon successo con 24 volontari.<br />

Le osservazioni sono state svolte dal 20 aprile al<br />

31 maggio, con un totale di 3.268 rapaci avvistati<br />

in 40 giornate e 226 ore di osservazione.<br />

La migrazione primaverile <strong>2015</strong> è stata caratterizzata<br />

da un passaggio eccezionale di falchi<br />

cuculi Falco vespertinus (725 individui) e di albanella<br />

pallida Circus macrourus (19 individui).<br />

Per quanto riguarda la diversità specifica, sono<br />

state identificate ben 21 specie, con alcune specie rare: aquila minore<br />

Aquila pennata, biancone Circaetus gallicus, falco della Regina Falco eleonorae,<br />

sacro Falco cherrug e smeriglio Falco columbarius.<br />

Le 4 specie più importanti del passaggio migratorio sul San Bartolo sono<br />

per ordine: il falco pecchiaiolo Pernis apivorus, il falco di palude Circus aeruginosus,<br />

il falco cuculo e il gheppio Falco tinnunculus. Da sole rappresentano<br />

quest'anno più del 89 % di tutti gli avvistamenti. Nessuna altra specie<br />

delle restanti ha superato il 3% del totale.<br />

Specie Primavera <strong>2015</strong><br />

Pandion haliaetus 5<br />

Aquila pennata 1<br />

Circaetus gallicus 1<br />

Buteo buteo 36<br />

Pernis apivorus 1116<br />

Milvus milvus 2<br />

Milvus migrans 36<br />

Circus aeruginosus 778<br />

Circus cyaneus 1<br />

Circus pygargus 41<br />

Circus macrourus 19<br />

Circus sp. 29<br />

Accipiter gentilis 1<br />

Accipiter nisus 11<br />

Accipitridae ind. 17<br />

Falco biarmicus 1<br />

Falco cherug 1<br />

Falco eleonorae 1<br />

Falco subbuteo 97<br />

Falco vespertinus 725<br />

Falco tinnunculus 307<br />

Falco naumanni 4<br />

Falco tinnunculus/Falco naumanni 10<br />

Falco columbarius 1<br />

Falconidae ind. 27<br />

TOTALE 3268<br />

Altre specie<br />

Grus grus 5<br />

Ciconia ciconia 3<br />

Ciconia nigra 15<br />

Platalea leucorodia 1<br />

Egretta garzetta 6<br />

Plegadis falcinellus 1<br />

Coracias garrulus 1<br />

Glareola pratincola 3<br />

Giorni di osservazione 40<br />

Ore di osservazione 226<br />

foto; PNSB<br />

7


Liguria<br />

sito<br />

39<br />

La migrazione pre-nuziale dei rapaci a<br />

Costa Fagaglia (GE)<br />

Marcello Bottero, Carla Rapetti<br />

ROL www.reteosservatoriliguri.jimdo.com<br />

Nella primavera del <strong>2015</strong>, per il secondo anno consecutivo, si sono svolti sulle colline di<br />

Genova-Prà due periodi di conteggio dedicati a due specie target inserite nell’All. I della Dir.<br />

“Uccelli” ovvero: biancone Circaetus gallicus e falco pecchiaiolo Pernis apivorus.<br />

8<br />

Dal due di marzo al primo di <strong>giugno</strong> la Rete<br />

Osservatori Liguri ha seguito la migrazione prenuziale<br />

dei rapaci (e non) osservando 17.255<br />

individui per un indice giornaliero di 236,37<br />

indd./giorno con un totale di 73 giornate e uno<br />

sforzo complessivo di 340,10 ore per un totale di<br />

25 specie di rapaci osservate.<br />

Nel sopracitato periodo, per il secondo anno, si<br />

sono tenuti due campi di monitoraggio dedicati<br />

al biancone Circaetus gallicus e al falco pecchiaiolo<br />

Pernis apivorus.<br />

Per quanto riguarda il biancone, la copertura<br />

temporale di 15 giorni si è svolta dal 10 al 26<br />

marzo, periodo in cui, storicamente, risulta concentrato<br />

il maggiore passaggio della specie.<br />

Questa primavera è stata contraddistinta da<br />

condizioni meteorologiche poco favorevoli con<br />

alcuni giorni di pioggia, che ha influito negativamente<br />

sul numero totale degli avvistamenti.<br />

I risultati sono stati inferiori alle attese con poco<br />

più di 1400 individui conteggiati dalle varie<br />

postazioni site lungo la dorsale di Costa<br />

Fagaglia.<br />

La seconda specie in termini numerici è risultata<br />

essere il falco di palude Circus aeruginosus con<br />

poco meno di 400 individui.<br />

Da segnalare di interessante la data del 10<br />

marzo quando è transitato un individuo di aquila<br />

del Bonelli Aquila fasciata inanellato in<br />

Spagna.<br />

Nella seconda decade di marzo da rimarcare il<br />

passaggio di un individuo di albanella pallida<br />

Circus macrourus.<br />

Per quanto riguarda il falco pecchiaiolo, il periodo<br />

monitorato di 10 giorni, dal 9 al 18 maggio, ha<br />

registrato il conteggio di poco più di 2.200 individui,<br />

che, probabilmente dovuto anche a condizioni<br />

meteorologiche favorevoli, si è rivelato<br />

superiore alle aspettative.<br />

Da ricordare che nel <strong>2015</strong> si è registrata una fluttuazione<br />

numerica rispetto all’anno precedente,<br />

la quale ha determinato il transito di oltre 1.300<br />

individui con un certo anticipo rispetto al periodo<br />

target.<br />

Da segnalare inoltre una “mini-invasione” di<br />

falco cuculo Falco vespertinus con ben 82 individui<br />

transitati nei dieci giorni monitorati.<br />

A margine del monitoraggio da segnalare il passaggio<br />

di un capovaccaio Neophron percnopterus<br />

il 19 maggio<br />

Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo,<br />

liguri e non, ed in modo particolare:<br />

Eros Ambrosetti, Enrico Borgo, Marcello Bottero,<br />

Mara Calvini, Aidi Ceciarelli, Alberto Cosso,<br />

Fabio Esposito, Fulvio Garofano, Laura Lastroni,<br />

Nicola Leugio, Gianni Lucchi, Anna Montanari,<br />

Maurizio Olivieri, Carla Rapetti, Marco Ricci,<br />

Mirko Tommasi, Giuseppe Valeri, Rudy Valfiorito.<br />

foto: M. Giordano


sito<br />

12<br />

Liguria<br />

La migrazione primaverile nel Parco del<br />

Beigua: il sito di Arenzano (GE)<br />

Luca Baghino - Parco del Beigua<br />

Nella primavera <strong>2015</strong> sono stati ripetuti i due periodi di conteggio dei rapaci migratori sulle colline<br />

di Arenzano (44° 25’ 23” N - 8° 40’ 53” E), nel territorio del Parco del Beigua sovrapposto<br />

alla Zona di Protezione Speciale “Beigua-Turchino” per conseguire dati aggiornati sul fenomeno<br />

della migrazione di alcune specie dell’All. I della Dir. “Uccelli” che qualificano il sito, verificandone<br />

la consistenza quantitativa, con particolare riferimento alle due specie target biancone<br />

Circaetus gallicus e falco pecchiaiolo Pernis apivorus.<br />

Per il biancone, la durata del periodo di conteggio<br />

(12 giorni dal 10 al 21 marzo compresi) ha<br />

consentito di abbracciare la seconda decade del<br />

mese, attorno alla quale, sulla base delle informazioni<br />

conseguite, si fissa il picco di migrazione<br />

delle popolazioni lungo la linea di passo che<br />

interessa il Ponente di Genova.<br />

Il controllo del periodo di riferimento del <strong>2015</strong> ha<br />

determinato risultati numericamente scarsi (1352<br />

indd), assai inferiori agli analoghi periodi di conteggio<br />

degli ultimi due anni; la migrazione del<br />

<strong>2015</strong> è stata però caratterizzata da un massivo<br />

transito anticipato, l’8 marzo, con oltre 400 individui<br />

spostatisi in poche ore tra la regione di Nizza,<br />

Arenzano e le alture di Genova (G. Gola, L.<br />

Baghino, oss. pers): questo picco precoce, il più<br />

consistente finora registrato dal 1985, riequilibra<br />

almeno in parte la valutazione dei contingenti in<br />

migrazione nel periodo di riferimento che già dal<br />

2008-2010 si attesta su un numero medio di<br />

1850 bianconi (Baghino 2013): un valore al quale<br />

il presente risultato tende ad avvicinarsi pur<br />

essendo evidente che, in seno al periodo, siano<br />

diverse le centinaia di bianconi “mancanti all’appello”.<br />

L’indice di migrazione del <strong>2015</strong> è stato di<br />

14,16 indd/h (µ 2004-2014 = 13,99 indd/h).<br />

Notevole il transito di un individuo di aquila di<br />

Bonelli Aquila fasciata e di due individui di aquila<br />

anatraia maggiore Aquila clanga.<br />

Per il falco pecchiaiolo il periodo di controllo del<br />

<strong>2015</strong> (12 giorni dal 7 al 18 maggio compresi), ha<br />

totalizzato 3.281 individui (IM = 35,47 indd/h,<br />

µ 2004-2014 = 32,99 indd/h), a verifica di un parziale,<br />

leggero anticipo mostratosi negli ultimi<br />

anni rispetto al picco consueto, fissato attorno al<br />

12-13 del mese e, in particolare, della distribuzione<br />

osservata dello stesso, apparentemente<br />

“diluita” su più giorni.<br />

Nell'ambito del periodo controllato di quest'anno<br />

va segnalata la straordinaria migrazione di falco<br />

cuculo Falco vespertinus, peraltro registrata in<br />

forma marginale rispetto ad altre località della<br />

Penisola e anche a ovest di Arenzano così come<br />

è notevole la più che rilevante migrazione di<br />

bianconi (124 indd, di cui 90 dal 7 al 9 maggio).<br />

Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo,<br />

liguri e non, ed in modo particolare Rosangela<br />

Pedemonte, Massima Pastorino, Ale Ghiggi.<br />

foto: M. Giordano<br />

9


Toscana<br />

sito<br />

7<br />

La migrazione dei rapaci sulle Alpi<br />

Apuane: campo Biancone marzo<br />

<strong>2015</strong><br />

Guido Premuda (www.sunbird.it)<br />

Dal 7 al 31 marzo <strong>2015</strong>, per un totale di 25 giornate e 204,5 ore, si è svolto il quattordicesimo<br />

campo di studio della migrazione primaverile dei rapaci sulle Alpi Apuane, in località Capriglia<br />

(Pietrasanta, Lucca), organizzato dal gruppo osservatori “Sunbird” e con la collaborazione del<br />

Parco Regionale delle Alpi Apuane.<br />

Sono stati osservati 1.635 rapaci migratori (indice<br />

orario: 8 rapaci/h), la maggior parte dei quali<br />

(91%) costituito da bianconi Circaetus gallicus<br />

(N=1485), come sempre con direzione di migrazione<br />

“a circuito” inversa da Nord-Ovest a Sud-<br />

Est. Si sono verificate due giornate di picco con<br />

oltre 300 bianconi: il 9 e il 19 marzo, ma il numero<br />

totale é risultato inferiore rispetto agli ultimi<br />

anni. È possibile che i rapaci non siano stati<br />

osservati a causa delle condizioni meteo e perché<br />

passati più all’interno, ma non si può escludere<br />

che ci sia stato un minore afflusso di individui<br />

non nidificanti, forse passati in aprile e maggio.<br />

Sono state osservate 13 specie di rapaci migratori,<br />

rappresentate in ordine di abbondanza da:<br />

biancone Circaetus gallicus, aquila minore Aquila<br />

pennata, falco di palude Circus aeruginosus, nibbio<br />

bruno Milvus migrans, poiana Buteo buteo,<br />

falco pescatore Pandion haliaetus, sparviere<br />

Accipiter nisus, nibbio reale Milvus milvus, falco<br />

pellegrino Falco peregrinus, aquila anatraia maggiore<br />

Aquila clanga, gheppio Falco tinnunculus,<br />

albanella reale Circus cyaneus, albanella pallida<br />

Circus macrourus.<br />

Si ricorda cortesemente che il campo si svolge<br />

su proprietà privata e che l’accesso all’uliveto di<br />

Capriglia è vietato se non si è muniti di un permesso<br />

individuale. Chi è interessato a partecipare<br />

è pregato di contattare l’organizzatore (per le<br />

“pratiche” con il proprietario). Ovviamente ognuno<br />

è libero di recarsi quando vuole a Capriglia<br />

per fare osservazioni, ma rimanendo sulla strada<br />

o comunque fuori dalle proprietà private (uliveti).<br />

Il belvedere di Capriglia (il rettilineo alla fine del<br />

paese) e il nuovo parcheggio a Capezzano<br />

Monte sono ugualmente ottimi punti di osservazione.<br />

Grazie per la collaborazione indispensabile<br />

affinché i campi di monitoraggio rapaci possano<br />

continuare nello stesso sito, in modo da<br />

ottenere dati comparabili tra gli anni.<br />

Si ringraziano vivamente tutti i partecipanti ed in<br />

particolare:<br />

– Andrea e famiglia Benvenuti, Fernando Sava e<br />

Monica Salvi<br />

– Il Parco Regionale delle Alpi Apuane e il suo<br />

personale: il Comandante Giovanni Speroni, le<br />

Guardie Fabio Viviani, Nicola Raffaelli e le GAV<br />

(Guardie Ambientali Volontarie)<br />

- I capi-campo e aiuti: Lorenzo Del Chiaro,<br />

Marianna Corsinelli, Marco Borioni, Mariarosa<br />

Baldoni, Alfredo Peghini, Dante Bonazzi,<br />

Alessandro Franchi, Francesco Franceschi,<br />

Mariano Casani, Camilla Pelizziari, Alessandro<br />

Sacchetti, Alberto Chiti Batelli, Alberto Belosi,<br />

Marco Franchini, Michele Tognini, Domenico<br />

Verducci, Massimo Taddei, Gabriele Grilli,<br />

Alessio Bartolini, Maria Vittoria Ulivi, Filippo<br />

Bonucci, Stefano Donello, Debora Bedini.<br />

Bibliografia: PREMUDA G., RICCI U. &<br />

VIVIANI F., 2010 - Rapaci delle Alpi<br />

Apuane - Parco Alpi Apuane, Pacini Ed.,<br />

Pisa. - www.sunbird.it/ornitos/bibliography.htm<br />

-<br />

www.sunbird.it/ornitos/AlpiApuane.h<br />

Alpi Apuane marzo <strong>2015</strong><br />

Specie<br />

n° individui<br />

Milvus migrans 25<br />

Milvus milvus 2<br />

Circaetus gallicus 1484<br />

Circus aeruginosus 29<br />

Circus cyaneus 1<br />

Circus macrourus 1<br />

Accipiter nisus 4<br />

Buteo buteo 8<br />

Aquila clanga 1<br />

Aquila pennata 66<br />

Pandion haliaetus 4<br />

Falco tinnunculus 1<br />

Falco peregrinus 2<br />

rapaci indeterminati 6<br />

Falconiformes 1635<br />

Grus grus 9<br />

Gruiformes 9<br />

10


sito<br />

7<br />

Toscana<br />

foto: M. Giordano<br />

11


Siti di osservazione<br />

della migrazione dei rapaci<br />

nel Mediterraneo centrale<br />

e riferimenti<br />

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:<br />

5 Arenzano (GE): Parco Naturale del Beigua - LIPU, Luca Baghino; lbaghino@libero.it, biodiv@parcobeigua.it<br />

7 Alpi Apuane (LU): Guido Premuda; guidopremuda@tiscali.it<br />

9 Parco Alto Garda (BS): Coordinamento Faunistico Benacense, Rocco Leo; gufo.reale@alice.it<br />

12 San Bartolo (PS): Ente Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo; Laurent Sonet, migrazionesanbartolo@provincia.ps.it<br />

15 Isola di Pantelleria (TP): Progetto Rapaci Migratori LIPU, Marco Gustin; marco.gustin@lipu.it<br />

18 Stretto di Messina (ME): Campo di Osservazione WWF - MAN - NABU, Anna Giordano; a.giordano@wwf.it<br />

Debora Ricciardi; debric@tin.it - Progetto Rapaci Migratori LIPU, Marco Gustin; marco.gustin@lipu.it<br />

30 Isola di Ustica (PA): Progetto Rapaci Migratori LIPU, Marco Gustin; marco.gustin@lipu.it<br />

39 Costa Faglia (GE): Marcello Bottero, Carla Rapetti; rol2005@libero.it<br />

Infomigrans rappresenta uno strumento di informazione tra quanti s’interessano della migrazione dei rapaci in Italia. E’ anche il notiziario del<br />

Progetto Migrans. È redatto grazie al contributo di molte persone e raccoglie dati inediti sui siti di cui sopra.<br />

Il Coordinamento Nazionale Rapaci Migratori è composto da:<br />

Francesco Mezzavilla, Associazione Faunisti Veneti<br />

Marco Gustin, Lega Italiana Protezione Uccelli<br />

Anna Giordano, WWF Messina - MAN<br />

Luca Giraudo, Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica del Parco Naturale Alpi Marittime<br />

Il presente notiziario è pubblicato dal Parco Naturale Alpi Marittime con cadenza semestrale. La versione elettronica è disponibile all’indirizzo<br />

web http://www.parcoalpimarittime.it nella sezione pubblicazioni.<br />

Per qualsiasi informazione contattare: Luca Giraudo, Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica del Parco Naturale Alpi Marittime - Piazza<br />

Regina Elena 30, 12010 Valdieri (CN), telefono 0171/978809, fax 0171/978921, e-mail luca.giraudo@parcoalpimarittime.it.<br />

Si raccomanda di citare i singoli contributi nel modo seguente: autore, titolo, in “Infomigrans” <strong>n.35</strong>, Parco Naturale Alpi Marittime, Valdieri <strong>2015</strong><br />

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