infoMIGRANS n.50 | dicembre 2022
infoMIGRANS è il notiziario dedicato al progetto Migrans, a cura delle Aree Protette Alpi Marittime con la collaborazione di quanti si dedicano al monitoraggio degli uccelli rapaci nel Mediterraneo centrale.
infoMIGRANS è il notiziario dedicato al progetto Migrans, a cura delle Aree Protette Alpi Marittime con la collaborazione di quanti si dedicano al monitoraggio degli uccelli rapaci nel Mediterraneo centrale.
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info<br />
Foglio di informazione del Progetto Migrans<br />
e sulla migrazione dei rapaci in Italia<br />
MIGRANS<br />
0<br />
<strong>dicembre</strong> <strong>2022</strong><br />
numero 50<br />
Biancone e falco pecchiaiolo. Foto di Michelangelo Giordano.
info MIGRANS<br />
50 volte <strong>infoMIGRANS</strong>!<br />
Editoriale<br />
L<br />
eggendo questo numero dell’Infomigrans, il numero 50, mi viene una leggera vertigine.<br />
Cinquanta è già una bella cifra, considerando due numeri all’anno fa 25, ovvero<br />
un quarto di secolo. Stiamo parlando di una delle più longeve pubblicazioni sull’avifauna<br />
italiana, l’unica che tratta, sebbene in maniera molto sintetica, della migrazione<br />
dei rapaci lungo la nostra penisola.<br />
Ma la cosa che più mi colpisce è che tutto ciò che è stato pubblicato in questi anni, dal 1998<br />
ad oggi, è essenzialmente il frutto di migliaia di ore di osservazione trascorse sul campo<br />
da centinaia di volontari, di persone che hanno dedicato il loro tempo e le loro energie al<br />
monitoraggio di questi bellissimi e rari uccelli, affinché, soprattutto, ne fosse di beneficio per<br />
queste specie e per il nostro ambiente naturale.<br />
Non si cambia il mondo solamente osservando uccelli ma, fornendo dei dati di campo, omogenei<br />
e tecnicamente ineccepibili, si contribuisce affinché altri, demandati a decidere, possano<br />
avere delle informazioni fondamentali.<br />
Si contribuisce affinché la conoscenza progredisca e possa essere utile per capire dove sta<br />
andando il mondo e, eventualmente, trovare delle soluzioni per mitigare almeno un po’ le<br />
minacce che gravano sull’avifauna in generale. E, di conseguenza, su di noi.<br />
Credo che in Italia esistano veramente pochi progetti di monitoraggio di così lungo corso,<br />
parliamo dei quarant’anni sullo Stretto di Messina o dei trentuno in Valle Stura ma non solo,<br />
e il fatto che questo bollettino raccolga lo sforzo, standardizzato, di molte persone, che non<br />
fanno capo a un vero coordinamento ma condividono gli scopi e la messa in comune dei<br />
risultati, ritengo sia un’eccezionale realtà che va più che mai valorizzata e celebrata.<br />
Andando a leggere i vari contributi mi vengono da proporre alcune riflessioni. La prima,<br />
evidente, è che il monitoraggio della migrazione tardo-estiva è soprattutto concentrato nel<br />
Nord della penisola. Sappiamo benissimo quali sono i motivi, legati alle risorse e alle differenti<br />
densità di appassionati in ogni regione, ma certo leggere dei grandi numeri osservati in<br />
Aspromonte stimola a pensare a cosa si potrebbe fare in altre regioni del Sud per comprendere<br />
meglio il fenomeno migratorio.<br />
Confrontando i dati, ad esempio, si nota come i vari picchi di passaggio del pecchiaiolo,<br />
specie target per molti progetti, non combacia perfettamente fra Nord e Sud. Oppure che<br />
la somma dei pecchiaioli contati in totale corrisponde a grandi linee con quelli che salgono<br />
dall’Africa in aprile e maggio, mentre in realtà dovrebbero essere molti di più.<br />
Interessante anche seguire la rotta dell’Italia Settentrionale, dai Colli Asolani alle Alpi Cuneesi,<br />
con i picchi che si susseguono di due giorni, come è avvenuto nel <strong>2022</strong>. Alcuni anni fa<br />
il contingente che passava per questa rotta era stato stimato sui 15-20.000 individui. Attualmente<br />
se ne contano, a seconda degli anni, più o meno la metà.<br />
2
Falco pecchiaiolo.<br />
Foto di Michelangelo Giordano.<br />
Cosa significa ciò? Se andiamo a leggere fra le righe, le estati calde e sempre più limpide<br />
hanno favorito la migrazione d’alta quota, penalizzando le stazioni di osservazione più basse,<br />
mentre in condizioni particolarmente favorevoli il numero balza verso l’alto in maniera quasi<br />
inaspettata. Nel <strong>2022</strong> si sono contati nell’estremo Ovest circa il doppio dei pecchiaioli osservati<br />
sui Colli Asolani, con dati che rimangono intorno alla media. È evidente che ad Est le condizioni<br />
meteorologiche locali stanno condizionando la completezza del monitoraggio, dobbiamo<br />
tenerne conto dal momento che non ci sono sufficienti energie per raddoppiare lo sforzo di<br />
osservazione.<br />
Interessante poi la rotta del biancone, che sarebbe da studiare ancora meglio: a fronte di circa<br />
tremila individui osservati in Versilia, se ne contano la metà sulla costa ligure, mentre una parte<br />
transita probabilmente verso la Valle Stura.<br />
Peccato qui, a Demonte, non avere le energie per continuare il monitoraggio anche a settembre.<br />
Il biancone ha poi fornito qualche sorpresa nel <strong>2022</strong>: in netto anticipo in Valle Stura, con<br />
più di trecento individui contati prima del 6 settembre, in netto ritardo più a Est, in Versilia, dove<br />
è stato rilevato in ottobre un passaggio con oltre mille individui, un terzo del totale osservato.<br />
Tutto ciò rende sempre più complesso, ma interessante, lo studio del fenomeno migratorio, che<br />
è evidentemente ben lungi dall’essere compreso pienamente, anche a distanza di decenni da<br />
quando i primi pionieri iniziarono a proteggere e osservare questi bellissimi uccelli.<br />
Chiudo con una nota dolente, ma che deve essere di stimolo per tutti noi. Leggendo il resoconto<br />
dei nostri amici Maltesi molto resta ancora da fare, ma il problema non è solo locale, è<br />
europeo, perché Malta fa ormai parte dell’Unione Europea.<br />
È quindi un problema di tutti noi. E dobbiamo cercare di fare in modo che si raggiungano gli<br />
stessi risultati che alcune persone, Anna in testa, hanno raggiunto sullo Stretto di Messina.<br />
Per il Coordinamento Rapaci Migratori – Luca Giraudo<br />
3
Calabria<br />
OSSERVATORIO DELLO STRETTO<br />
RAPPORTO AUTUNNO <strong>2022</strong><br />
sito 18<br />
Michele Cento 1 , Valeria Jennings 1 , Nicolantonio Agostini 2 & Giacomo Dell’Omo 1<br />
1<br />
Ornis italica, 2 MEDRAPTORS (Mediterranean Raptor Migration Network)<br />
michi.100@libero.it<br />
www.straitobservatory.com<br />
Dal 10 agosto al 30 settembre <strong>2022</strong> abbiamo effettuato il monitoraggio della migrazione<br />
post-riproduttiva di rapaci diurni, cicogne e gruccioni sul versante calabrese dello Stretto<br />
di Messina.<br />
Come già avvenuto a partire dal 2018, abbiamo utilizzato l’altana del Parco Nazionale dell’Aspromonte<br />
in località S. Stefano (1050 m s.l.m.), nel Comune di Sinopoli (RC), stesso sito degli<br />
anni precedenti (Panuccio et al. 2005, Agostini et al. 2015, Cento et al. 2017). Durante circa<br />
497 ore di rilevamenti dalle 9:00 alle 18:30 in 52 giorni abbiamo osservato in migrazione 26.045<br />
rapaci appartenenti a 16 specie (Tabella 1). Le più numerose sono risultate come di consueto<br />
il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus; N=21.232, 81,52% dei rapaci), il nibbio bruno (Milvus migrans;<br />
N=2.332, 8,95%) e il falco di palude (Circus aeruginosus; N=2.008, 7,71%).<br />
Relativamente al periodo agosto-settembre 2015-<strong>2022</strong>, il falco pecchiaiolo ha fatto registrare<br />
un totale, secondo solo a quello del 2018 (N=21.400), analogamente al totale dei rapaci<br />
(N=26.504), il falco di palude il secondo minimo dopo quello del 2015 (N=1821) e per entrambe<br />
le specie vi è stato il massimo dei passaggi registrati nel mese di agosto, con 12.696 falchi<br />
pecchiaioli (10.222 nel 2018) e 807 falchi di palude (210 nel 2021). Abbiamo altresì osservato<br />
un massimo dal 2015 per l’albanella minore (Circus pygargus; N=68, 0,26%) e un minimo per il<br />
biancone (Circaetus gallicus; N=3, 0,01%). Numeri bassi anche per il falco pescatore (Pandion<br />
haliaetus; N=20, 0,08%), l’aquila minore (Hieraaetus pennatus; N=36, 0,14%), lo sparviere<br />
(Accipiter nisus; N=23, 0,09%) e gheppio/grillaio (Falco tinnunculus/naumanni; N=192, 0,73%),<br />
alti per il lodolaio (Falco subbuteo; N=56, 0,22%). Il 31 agosto abbiamo registrato un picco<br />
record della migrazione, con 3.669 falchi pecchiaioli e 3.848 rapaci totali. Apparentemente vi è<br />
stato un anticipo della migrazione per alcune specie (es. falco pecchiaiolo e falco di palude) e<br />
un ritardo per altre (es. biancone, aquila minore, sparviere e gheppio/grillaio), forse per fattori<br />
meteo contingenti o legati ai cambiamenti climatici.<br />
Interessanti le osservazioni di un capovaccaio (Neophron percnopterus) adulto il 14 agosto,<br />
di un adulto/subadulto il 12 settembre e di un’aquila anatraia minore (Clanga pomarina) il 20<br />
settembre.<br />
Aquila anatraia minore. Foto di Michele Cento.<br />
4
sito 18<br />
Calabria<br />
La cicogna nera (Ciconia nigra) e la cicogna bianca (Ciconia ciconia) hanno fatto registrare<br />
rispettivamente un record positivo (N=76) e uno negativo (N=32) dal 2015. L’aumento di osservazioni<br />
di cicogna nera potrebbe essere correlato a quello del numero di coppie nidificanti<br />
in Italia (Brunelli et al., <strong>2022</strong>). Tra i rapaci locali frequenti le osservazioni di aquila reale (Aquila<br />
chrysaetos), astore (Accipiter gentilis), biancone, falco pecchiaiolo, lodolaio, falco pellegrino<br />
(Falco peregrinus), ecc.<br />
Ringraziamo l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte per il supporto logistico e gli amici con<br />
cui abbiamo condiviso giornate sul campo e osservazioni, in particolare Antonio Verduci e<br />
Giovanni Cumbo per l’aiuto fornito.<br />
Bibliografia<br />
Agostini N., Scuderi A., Chiatante G., Bogliani G. & Panuccio M. 2015. Factors affecting the<br />
visible southbound migration of raptors approaching a water surface. Italian Journal of Zoology,<br />
82 (2): 186-193.<br />
Brunelli M., Bordignon L., Caldarella M., Cripezzi E., Fraissinet M., Dovere B., Mallia E., Marrese<br />
M., Norante N., Urso S., Vaschetti B., Vaschetti G. & Visceglia M. <strong>2022</strong>. Rapporto sulla<br />
nidificazione della Cicogna nera Ciconia nigra in Italia. Anno <strong>2022</strong>. Alula, 29: 118-119.<br />
Cento M., Agostini N., Bogliani G., Dell’Omo G. & Panuccio M. 2017. Strait of Messina Bird<br />
Observatory - Report Autunno 2017. Infomigrans, 40: 3-4.<br />
Panuccio M., Agostini N. & Mellone U. 2005. Autumn migration strategies of honey buzzards,<br />
black kites, marsh and montagu’s harriers over land and over water in the central Mediterranean.<br />
Avocetta, 29: 27-32.<br />
Specie Ago Set Totali Percentuale Indd/d Indd/h<br />
Pandion haliaetus 7 13 20 0,08 0,38 0,04<br />
Neophron percnopterus 1 1 2 0,01 0,04 0,00<br />
Pernis apivorus 12696 8536 21232 81,52 408,31 42,72<br />
Circaetus gallicus 0 3 3 0,01 0,06 0,01<br />
Clanga pomarina 0 1 1 0,00 0,02 0,00<br />
Aquila pennata 9 27 36 0,14 0,69 0,07<br />
Accipiter nisus 2 21 23 0,09 0,44 0,05<br />
Circus aeruginosus 807 1201 2008 7,71 38,62 4,04<br />
Circus macrourus 0 2 2 0,01 0,04 0,00<br />
Circus pygargus 51 17 68 0,26 1,31 0,14<br />
Milvus milvus 0 2 2 0,01 0,04 0,00<br />
Milvus migrans 2229 103 2332 8,95 44,85 4,69<br />
Buteo buteo 25 33 58 0,22 1,12 0,12<br />
Accipitridae ind. 3 0 3 0,01 0,06 0,01<br />
Falco tinnunculus 0 9 9 0,03 0,17 0,02<br />
Falco tinnunculus/naumanni 2 181 183 0,70 3,52 0,37<br />
Falco eleonorae 3 1 4 0,02 0,08 0,01<br />
Falco subbuteo 4 52 56 0,22 1,08 0,11<br />
Falco sp. 0 3 3 0,01 0,06 0,01<br />
Totale 15839 10206 26045 100,00 500,87 52,40<br />
Ciconia nigra 12 64 76 1,46 0,15<br />
Ciconia ciconia 32 0 32 0,62 0,06<br />
Merops apiaster 3510 12710 16220 311,92 32,64<br />
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate con relativi indici di migrazione.<br />
5
Lombardia - Veneto<br />
sito 8<br />
LA MIGRAZIONE POST-RIPRODUTTIVA <strong>2022</strong><br />
DEI RAPACI DIURNI NEL PARCO DEL MINCIO<br />
(COLLINE MORENICHE DEL LAGO DI GARDA: BS, MN, VR).<br />
Arturo Gargioni 1 & Stefano Bellintani 2<br />
1<br />
Gruppo Ricerche Avifauna<br />
2<br />
Gruppo Ricerche Avifauna Mantovano<br />
Il periodo del monitoraggio si è concentrato dal 25 al 31 agosto. per un fronte di<br />
osservazione di circa 9,5 km lineari e un orario giornaliero di 9 ore (9:00-18:00, ora legale).<br />
Specie<br />
n° individui<br />
Pernis apivorus 3.576<br />
Milvus migrans 3<br />
Circaetus gallicus 1<br />
Circus aeruginosus 6<br />
Accipiter nisus 16<br />
Buteo buteo 23<br />
Buteo rufinus 1<br />
Falco subbuteo 4<br />
rapaci indeterminati 3<br />
Ciconia nigra 1<br />
Totale 3.634<br />
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate<br />
Anche quest’anno per ragioni organizzative è stata presa in considerazione solo l’ultima settimana<br />
di agosto per un periodo di 7 giorni consecutivi.<br />
A causa dell’indisponibilità da parte di Stefano Bellintani a coprire la stazione di Busa di Santa<br />
Lucia a Valeggio sul Mincio, non è stato possibile fare confronti sulle modalità di passaggio tra<br />
le due stazioni, tranne che per i giorni 29 e 30, dove il sito di S. Lucia è stato coperto da altri<br />
osservatori.<br />
I 17 osservatori impegnati nella ricerca hanno dedicato 76,5 ore di osservazione così ripartite:<br />
57,5 ore da 14 osservatori a Forte Ardietti; 19 ore da 3 osservatori a Busa di S. Lucia.<br />
In totale sono stati censiti 3633 rapaci di 9 specie (Tabella 1), ma sono stati considerati i dati<br />
della sola stazione di Forte Ardietti (Figura 1), con un totale di 2.227 rapaci di 8 specie; il falco<br />
pecchiaiolo (Pernis apivorus) con 2.193 individui rappresenta il 98,5% del totale.<br />
Dall’analisi dei dati ne risulta un indice<br />
orario medio di 38,7 indd./h; un<br />
indice orario minimo di 18,9 indd./h<br />
il 31 agosto (non considerando il 27<br />
agosto) e un indice orario massimo<br />
di 67,4 indd./h il 25 agosto. Scarso il<br />
passaggio di altri taxa, con una sola<br />
osservazione di un individuo di cicogna<br />
nera (Ciconia nigra) il 28 agosto.<br />
Il periodo considerato è stato caratterizzato<br />
da condizioni meteorologiche<br />
instabili, con una grossa perturbazione<br />
il giorno 27 che ci ha costretti ad<br />
abbandonare la postazione alle ore<br />
13, con soli 2 ind. censiti.<br />
6<br />
Figura 1 - Fenologia giornaliera di transito dei rapaci.
sito 8<br />
Lombardia - Veneto<br />
Figura 2 - Differenza dei numeri di passaggi, nelle date del 29 e 30 agosto, tra i 2 siti coperti.<br />
Le due sole giornate del 29 e 30 agosto dove è stato possibile coprire contemporaneamente<br />
le 2 stazioni, hanno confermato la differenza nelle modalità di transito a favore di Busa di S.<br />
Lucia (Figura 2).<br />
Ringraziamenti. Un grazie a tutti i partecipanti che hanno permesso la riuscita di questo campo<br />
di osservazione. In ordine alfabetico: Roberto Bertoli (BS), Luca Bonomelli (MI), Piero Bonvicini<br />
(LC), Carlo Chiari (BS), De Battisti Claudia (MN), Arturo Gargioni (BS), Nunzio Grattini<br />
(MN), Michelangelo Lamera (BS), Donatella Lampugnani (BS), Lucia Mattarozzi (BS), Carlo<br />
Monterenzi (BS), Angelo Pasqua (BS), Alessandro Pavesi (MN), Michele Sartori (BS), Lorenzo<br />
Tosatti (MN), Fulvio Zanardini (BS) e Paolo Zucca (BS).<br />
7
Malta<br />
BUSKETT RAPTOR OBSERVATORY<br />
REPORT AUTUNNO <strong>2022</strong><br />
sito 23<br />
Edward Bonavia<br />
National Raptor Coordinator BirdLife Malta<br />
Come ogni anno tra il 17 agosto e il 10 novembre del <strong>2022</strong>, abbiamo monitorato nelle<br />
ore pomeridiane, la migrazione autunnale dei rapaci a Buskett, una delle poche zone<br />
boschive protette della parte occidentale dell’isola di Malta.<br />
Quest’anno sono stati osservati 4.339 rapaci, valori un po’ più alti di quelli registrati negli anni precedenti.<br />
Tra le osservazioni effettuate si rimarcano un giovane capovaccaio (Neophron percnopterus), 2 esemplari<br />
di biancone (Circaetus gallicus), 2 esemplari di aquila anatraia minore (Aquila pomarina), 3 esemplari<br />
di aquila minore (Hieraaetus pennatus), 2 esemplari di nibbio reale (Milvus milvus) e 2 esemplari di sacro<br />
(Falco cherrug), specie non molto comuni a Malta. Tuttavia le specie piu importanti di questo autunno<br />
sono state un falco unicolore (Falco concolor) e uno sparviere levantino (Accipiter brevipes), in entrambi i<br />
casi le quarte segnalazioni a Malta. Inoltre, tra i non rapaci in migrazione, sono state avvistate 2 cicogne<br />
nere (Ciconia nigra) e 1 cicogna bianca (Ciconia ciconia).<br />
Falco pecchiaiolo. Foto di Aron Tanti.<br />
8
sito 23<br />
Malta<br />
Specie<br />
Totale<br />
Ciconia ciconia 1<br />
Ciconia nigra 2<br />
Ciconia ciconia/nigra 1<br />
Pernis apivorus 1.756<br />
Milvus migrans 63<br />
Milvus milvus 2<br />
Neophron percnopterus 1<br />
Circaetus gallicus 2<br />
Circus aeruginosus 1.643<br />
Circus macrourus 13<br />
Circus pygargus 44<br />
Circus macrourus/pygargus 3<br />
Accipiter nisus 99<br />
Accipiter brevipes 1<br />
Aquila pomarina 2<br />
Hieraaetus pennatus 3<br />
Pandion haliaetus 51<br />
Falco naumanni 132<br />
Falco tinnunculus 178<br />
Falco naumanni/tinnunculus 16<br />
Falco vespertinus 5<br />
Falco columbarius 16<br />
Falco subbuteo 257<br />
Falco eleonorae 34<br />
Falco concolor 1<br />
Falco cherrug 2<br />
Falco peregrinus 15<br />
Totale 4.343<br />
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate.<br />
Tra le note negative si evidenzia l’aumento di<br />
bracconaggio nei dintorni di Buskett, con diversi<br />
bracconieri che hanno sparato ai rapaci in migrazione.<br />
L’8 ottobre è stato osservato un giovane di falco<br />
pecchiaiolo (Pernis apivorus) presso il nostro punto<br />
di osservazione dei rapaci con un localizzatore<br />
GPS sul dorso. Dopo aver chiesto ai nostri colleghi<br />
europei, siamo venuti a sapere che si trattava<br />
di un soggetto proveniente dalla Finlandia.<br />
Sfortunatamente è stato successivamente abbattuto<br />
nelle vicinanze di Buskett e la carcassa<br />
dell’uccello insieme al suo tracker GPS sono stati<br />
recuperati da BirdLife Malta. Questo uccello è stato<br />
inanellato all’inizio dell’estate nel suo nido alla<br />
periferia della città di Turku, nel sud-ovest della<br />
Finlandia.<br />
Verso la metà di settembre ha iniziato il suo viaggio<br />
verso sud raggiungendo la penisola italiana<br />
e ha proseguito verso la parte meridionale della<br />
Sicilia dove ha sostato per qualche giorno nella<br />
Riserva Naturale Orientale Bosco di Santo Pietro,<br />
in prossimità di Caltagirone (CT).<br />
L’8 ottobre ha lasciato la Sicilia intorno alle 11:30<br />
attraversando il settore centrale del Mar Mediterraneo<br />
e raggiungendo l’isola di Gozo intorno alle<br />
15:30, dopodiché si è diretto verso il nostro posto<br />
di osservazione a Buskett intorno alle 17:00. Subito<br />
dopo l’uccello è stato abbattuto a poche centinaia<br />
di metri da Buskett.<br />
Questa è la situazione molto triste che stiamo vivendo<br />
a Malta.<br />
Si ringraziano tutti gli osservatori volontari di BirdLife Malta (specialmente Nicholas Galea) per il loro prezioso<br />
aiuto durante l’attivita di monitorraggio.<br />
9
Liguria<br />
LA MIGRAZIONE NEL PARCO DEL BEIGUA:<br />
IL SITO DI ARENZANO (GE)<br />
sito 5<br />
Luca Baghino<br />
Ente Parco Naturale Regionale del Beigua<br />
In un arco di dodici giorni dal 15 al 26 settembre <strong>2022</strong>, si è svolta la sessione<br />
di monitoraggio delle popolazioni di biancone (Circaetus gallicus) in migrazione<br />
attraverso la ZPS “Beigua-Turchino” (Arenzano - GE), un programma avviato nel<br />
2000 e giunto al ventitreesimo anno di rilevamenti replicati in forma standardizzata.<br />
Nel <strong>2022</strong> sono stati rilevati 1.566 individui di biancone, la specie target della ZPS del<br />
periodo (86,4% di tutti i rapaci diurni osservati, μ 2000-2021 = 81,4%±3,8 ES) su un totale di<br />
1.813 soggetti in migrazione; nell’arco della sessione, sono risultati 10 i taxa rilevati di<br />
sicura attribuzione specifica.<br />
I contingenti migratori di biancone rilevati nel periodo di riferimento del <strong>2022</strong> si discostano<br />
poco rispetto al dato ottenuto dal 2010 (numero medio: 1.446 indd/sessione), anno di<br />
inizio dei conteggi superiori ai 1.000 indd/sessione; l’indice di migrazione della sessione<br />
di quest’anno è risultato essere di 19,4 indd/h (μ = 15,44 indd/h dal 15 al 26 settembre<br />
2010-2021), comparabile a quello del periodo di marzo che è di norma più elevato: il<br />
trend delle popolazioni di bianconi migranti attraverso il territorio del Parco del Beigua si<br />
conferma positivo in base alla serie ventennale di dati.<br />
Da segnalare anche quest’anno la migrazione di soggetti di aquila minore (Hieraaetus<br />
pennatus; N=134), la seconda specie di maggior più consistenza numerica tra quelle<br />
finora registrate nella sessione di settembre: limitatamente alla finestra temporale controllata,<br />
essa, dopo essere risultata consecutivamente dal 2011 la seconda specie più<br />
abbondante sotto l’aspetto quantitativo, si attesta ora stabilmente al secondo posto dopo<br />
il biancone e prima del falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).<br />
Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo nel periodo di rilevamento: Rosangela Pedemonte,<br />
Simonetta Venturini, Anna Massa, Sandro Migone e Alessandro Ghiggi.<br />
10<br />
Falco pecchiaiolo. Foto di Michelangelo Giordano.
sito 7<br />
VERSILIA-ALPI APUANE:<br />
CAMPO RAPACI AUTUNNO <strong>2022</strong><br />
Toscana<br />
Guido Premuda<br />
www.sunbird.it<br />
Dal 3 agosto al 31 ottobre <strong>2022</strong> si è svolto il 25° campo d’osservazione della migrazione<br />
autunnale del biancone (Circaetus gallicus) e degli altri rapaci nel bottleneck<br />
Versilia-Alpi Apuane.<br />
Specie<br />
n° ind<br />
Pernis apivorus 327<br />
Milvus migrans 35<br />
Milvus milvus 38<br />
Circaetus gallicus 3.238<br />
Circus aeruginosus 89<br />
Circus pygargus 3<br />
Accipiter nisus 138<br />
Accipiter gentilis 1<br />
Buteo buteo 82<br />
Hieraaetus pennatus 345<br />
Pandion haliaetus 9<br />
Falco tinnunculus 233<br />
Falco subbuteo 123<br />
Falco eleonorae 8<br />
rapaci indeterminati 24<br />
Totale rapaci 4.693<br />
Ciconia ciconia 26<br />
Ciconia nigra 2<br />
Grus grus 24<br />
Phalacrocorax carbo 11<br />
Phoenicopterus ruber 31<br />
Totale altre specie 94<br />
Durante il campo, organizzato da Guido Premuda e il gruppo Sunbird, sono state utilizzate<br />
principalmente due postazioni (Capriglia e Pietrasanta - LU) in contemporanea o in alternativa,<br />
secondo le disponibilità degli osservatori e delle condizioni meteo.<br />
In alcune giornate sono state utilizzate anche altre postazioni in contemporanea con Capriglia,<br />
allo scopo di intercettare i bianconi difficilmente rilevabili da Capriglia.<br />
Il monitoraggio dell’autunno <strong>2022</strong> conferma ancora una volta il bottleneck Versilia-Alpi Apuane<br />
tra le IBA (Important Bird Areas) classificate con il criterio C5 (Large congregations of migratory<br />
raptors), che prevede il passaggio di oltre 3.000 rapaci migratori, indipendentemente dalla rarità<br />
delle specie (Premuda et al., 2014).<br />
Per il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) è stata ancora osservata la “reverse migration” e la<br />
“cross migration” (Premuda et al., 2015; Premuda, 2019), anche con esemplari diretti a nord-ovest.<br />
In aggiunta al periodo di copertura giornaliera continuativa (01 settembre - 13 ottobre),<br />
sono state svolte anche osservazioni sporadiche ad agosto e fino a fine ottobre. In totale sono<br />
state effettuate 309 ore di osservazione durante<br />
le quali sono stati conteggiati 4.693 rapaci<br />
migratori (indice orario: 15.2 rapaci/h).<br />
La maggior parte dei rapaci (69%) è costituita<br />
da bianconi (N=3.238), come sempre con<br />
direzione di migrazione “a circuito” inversa<br />
da sud-est verso nord-ovest.<br />
Per il biancone, la giornata di picco si è verificata<br />
eccezionalmente il 3 ottobre con 364<br />
individui osservati (Del Chiaro & Ricci oss.<br />
pers.), mentre il totale conferma l’evidente<br />
tendenza all’aumento della popolazione della<br />
specie in Italia (Premuda & Belosi, 2015;<br />
Premuda et al., 2015).<br />
La stagione è stata caratterizzata dall’anomalo<br />
passaggio tardivo del biancone, con<br />
oltre mille individui in ottobre (N=1.098), che<br />
rispecchia quanto riscontrato la primavera<br />
precedente, con un passaggio rilevante di<br />
bianconi in aprile (N=591).<br />
Durante il periodo è stato osservato un regolare<br />
passaggio di aquile minori (Hieraaetus<br />
pennatus) (N=345), con un massimo giornaliero<br />
di 32 individui il 23 settembre (Premuda<br />
et al. oss. pers.), non ripetendosi una “invasione”<br />
simile a quella storica dell’autunno<br />
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate.<br />
11
Toscana<br />
sito 7<br />
del 2018 con oltre 1.200 individui osservati.In ordine d’abbondanza le specie osservate sono<br />
state rappresentate da: biancone, aquila minore, falco pecchiaiolo, gheppio (Falco tinnunculus),<br />
sparviere (Accipiter nisus), lodolaio (Falco subbuteo), falco di palude (Circus aeruginosus), poiana<br />
(Buteo buteo), nibbio reale (Milvus milvus), nibbio bruno (Milvus migrans), falco pescatore<br />
(Pandion haliaetus), falco della regina (Falco eleonorae), albanella minore (Circus pygargus) e<br />
astore (Accipiter gentilis).<br />
Si ricorda cortesemente che il campo si svolge su proprietà privata e che l’accesso all’uliveto<br />
di Capriglia non è consentito se non si è muniti di un permesso individuale firmato (manleva di<br />
responsabilità). Inoltre l’accesso é a numero limitato giornaliero.<br />
Chi fosse interessato a partecipare è pregato di contattare l’organizzatore per ottenere il permesso<br />
in accordo con la gestione del calendario presenze.<br />
Ovviamente ognuno è libero di recarsi, quando vuole, a Capriglia per fare osservazioni, ma rimanendo<br />
sulla strada o in ogni caso fuori delle proprietà private (uliveti).<br />
Il belvedere di Capriglia (il rettilineo alla fine del paese) e il nuovo parcheggio a Capezzano Monte<br />
sono ugualmente ottimi punti di osservazione. Grazie per la collaborazione indispensabile affinché<br />
i campi di monitoraggio rapaci possano continuare nello stesso sito, in modo da ottenere dati<br />
comparabili tra gli anni.<br />
12<br />
Falco pecchiaiolo giovane. Foto di Guido Premuda.
sito 7<br />
Toscana<br />
Biancone. Foto di Guido Premuda.<br />
Aquila minore. Foto di Guido Premuda.<br />
Si ringraziano vivamente:<br />
- Elena e famiglia Benvenuti per il permesso d’accesso alla proprietà privata;<br />
- Fernando e Monica Sava per l’ospitalità.<br />
Un ringraziamento a tutti i partecipanti ed in particolare ai capi-campo e aiuti: Lorenzo del Chiaro<br />
e Marianna Corsinelli, Paolo Ricci, Alfredo Peghini, Lorenzo Cairo, Claudia Olobardi, Alessandro<br />
Sacchetti, Alberto Chiti Batelli, Franco Trafficante, Stefano Donello, Alberto Belosi, Andrea Delle<br />
Sedie, Ernesto Occhiato, Marusca Raffi, Niccolò Ghionzoli, Claudio Bucciarelli, Riccardo Gherardi<br />
e tutti gli altri.<br />
Bibliografia<br />
Premuda G., 2015. Il bottleneck Versilia-Alpi Apuane. In: Quaderni di Birdwatching, 17: 44-51.<br />
EBN Italia.<br />
Premuda G. & Belosi A., 2015. Short-toed Eagle Circaetus gallicus population increase in Italy:<br />
hypothesis of root causes. Avocetta, 39 (1): 13-17.<br />
Premuda G., Belosi A., Viviani F. & Franchini M., 2015. Short-toed Eagle Circaetus gallicus population<br />
monitoring at the Apuane Alps migration watch-site (Tuscany). Avocetta, 39 (1): 5-12.<br />
Premuda G., Franchini M. & Viviani F., 2014. “Apuane 3000” Una nuova IBA: il bottleneck Versilia-Alpi<br />
Apuane. In: Quaderni di Birdwatching, 14:84-85. EBN Italia.<br />
Premuda G., Ricci U. & Viviani F., 2010 - Rapaci delle Alpi Apuane - Parco Alpi Apuane, Pacini<br />
Ed., Pisa<br />
Premuda G., Viviani F. & Franchini M., 2015. Reverse and cross migration of Western Honey Buzzard<br />
Pernis apivorus at the Apuane Alps watch-site (Tuscany) Avocetta, 39 (2): 1-6.<br />
Premuda G., 2019. Further evidence of cross migration behaviour of Western Honey Buzzard<br />
Pernis apivorus at the Apuane Alps (Tuscany, Italy) bottleneck. Avocetta, 43:90-93.<br />
www.sunbird.it/ornitos/bibliography.htm<br />
www.sunbird.it/ornitos/AlpiApuane.htm<br />
13
Piemonte<br />
PROGETTO MIGRANS IN VALLE PO <strong>2022</strong><br />
Marco Rastelli<br />
Ente di gestione delle Aree protette del Monviso<br />
sito 3<br />
Il Progetto Migrans ha riunito presso la stazione di monitoraggio del Bric Lumbatera<br />
(Paesana, Valle Po) numerosi volontari che, in collaborazione con il Parco del Monviso<br />
hanno assistito con rinnovato entusiasmo per il 25° anno consecutivo, alla migrazione<br />
post-riproduttiva dei rapaci.<br />
Sono trascorsi 25 anni da quando, nel 1998, l’allora Parco del Po Cuneese, oggi Parco del<br />
Monviso, ha avviato la stazione di monitoraggio del Bric Lumbatera, (Paesana, Valle Po). Negli<br />
anni sono aumentate le osservazioni di falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) ma anche, aspetto<br />
che ci sta particolarmente a cuore, i volontari, birdwatcher ed appassionati di fotografia, che<br />
ogni anno collaborano al Progetto.<br />
Negli anni, ci piace ricordarlo, questi dati, che rappresentano ormai un’importante serie storica,<br />
non sono rimasti “nel cassetto” ma sono stati utilizzati per una tesi di laurea dell’Università di<br />
Torino e presentati congiuntamente al Parco delle Alpi Marittime al XIX Convegno Italiano di<br />
Ornitologia nel 2017, il cui poster è liberamente scaricabile a questo link:<br />
https://www.researchgate.net/publication/320215490_25_anni_di_osservazioni_della_migrazione_dei_rapaci_nelle_Valli_Cuneesi<br />
Come negli anni passati, il monitoraggio è stato effettuato tra il 19 agosto e il 6 settembre, per<br />
un ammontare complessivo di 109 ore di osservazione, che hanno permesso di intercettare<br />
ben 4.243 esemplari in atteggiamento migratorio appartenenti a 15 specie. Il falco pecchiaiolo<br />
è stato, come di consueto, la specie di cui è stato contattato il maggior numero di individui<br />
(N=4.098; 97 % del totale delle osservazioni), che sono transitati con un indice orario di migrazione<br />
medio di 33 indd./h.<br />
Il flusso migratorio della specie (Figura 1) ha visto il picco il 27 agosto con 1.136 individui in<br />
sole 6 ore di osservazione, ovvero il 28% delle osservazioni del periodo, con un indice orario<br />
di migrazione molto alto, pari a 162 indd./h.<br />
Figura 1: Indice giornaliero di migrazione del falco pecchiaiolo<br />
14
sito 3<br />
Piemonte<br />
Biancone - Foto Michelangelo Giordano<br />
Riportiamo i dati di quest’anno nella tabella 1. Fra le osservazioni degne di nota, ricordiamo un<br />
falco della regina (Falco eleonorae), un tempo osservato in pochissime occasioni e che negli ultimi<br />
anni si osserva piuttosto regolarmente ed il grifone (Gyps fulvus; N=12).<br />
Anche quest’ultima specie, come è noto agli ornitologi, sta frequentando sempre più regolarmente<br />
l’arco alpino piemontese negli ultimi anni.<br />
La riuscita del Progetto Migrans si deve al fondamentale contributo dei numerosi e appassionati<br />
volontari che hanno fornito un supporto essenziale all’attività di monitoraggio organizzata dal Parco<br />
del Monviso. A tutti loro va un sincero e doveroso ringraziamento.<br />
Specie<br />
n. individui<br />
Pernis apivorus 4.098<br />
Milvus migrans 46<br />
Milvus milvus 1<br />
Circaetus gallicus 31<br />
Circus pygargus 4<br />
Circus sp. 1<br />
Circus aeruginosus 13<br />
Buteo buteo 10<br />
Falco tinnunculus 1<br />
Falco subbuteo 2<br />
Falco peregrinus 1<br />
Falco eleonorae 1<br />
Accipiter gentilis 2<br />
Accipiter nisus 7<br />
Gyps fulvus 12<br />
Ciconia nigra 7<br />
Rapaci indeterminati 6<br />
Totale 4.243<br />
Sheet1<br />
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate.<br />
15
Veneto<br />
MIGRAZIONE POST RIPRODUTTIVA<br />
DEI RAPACI SOPRA I COLLI ASOLANI (MASER, TV)<br />
ANNO <strong>2022</strong><br />
sito 10<br />
Francesco Mezzavilla, Franco Salvini, Fabio Piccolo & Giancarlo Silveri<br />
ASFAVE (Associazione Faunisti Veneti)<br />
LIPU (Sezione Pedemontana Trevigiana)<br />
I censimenti nel corso di questa stagione si sono rivelati una copia esatta di quanto rilevato<br />
nell’anno 2021. Facendo riferimento allo scorso anno i conteggi si sono mantenuti<br />
praticamente uguali ed hanno evidenziato differenze di solo poche unità.<br />
Le attività si sono svolte ancora una volta dal 15 agosto al 4 settembre con modalità in<br />
linea con gli anni passati. Le ore impiegate sono state 196 ed in media la postazione è<br />
stata occupata giornalmente per 8-10 ore.<br />
Le osservazioni sono iniziate alle ore 9 del mattino e sono proseguite fino alle 18.<br />
In pochi casi si è operato fino alle 19. L’annata ha manifestato alcune giornate con condizioni<br />
meteo dominate da un’ampia copertura nuvolosa che però non impediva le osservazioni, data<br />
la buona o discreta visibilità anche a buone distanze.<br />
Rispetto a qualche anno passato non si sono verificate perturbazioni prolungate che abbiano<br />
bloccato del tutto i passaggi. Solamente in alcune giornate la nuvolosità ha coperto quasi interamente<br />
il cielo senza però apparentemente bloccare il flusso migratorio.<br />
Le giornate del 23, 27 e 28 agosto sono state caratterizzate da passaggi limitati e inferiori alle<br />
100 unità. Diversamente il 25 si è verificato un forte flusso migratorio con quasi 2.000 individui<br />
conteggiati. Ancora una volta questi dati hanno confermato che il falco pecchiaiolo si può<br />
definire una “specie calendario”, calendar bird secondo quanto espresso dai ricercatori anglosassoni.<br />
In quasi 30 anni di indagini tali passaggi non si sono quasi mai discostati da queste<br />
giornate centrali. Solo nei primi due decenni abbiamo verificato un primo picco di passaggi<br />
attorno il 23-25 agosto ed un secondo tra il 28-31 agosto, mentre in questo ultimo decennio di<br />
osservazioni risulta che un unico picco si concentri solo verso la fine del mese.<br />
16<br />
Figura 1 - Fenologia giornaliera di migrazione dei rapaci nel <strong>2022</strong>.
sito 10<br />
Veneto<br />
Falco pecchiaiolo. Foto Michelangelo Giordano.<br />
Complessivamente sono stati censiti 5.371 rapaci diurni di cui 5.175 falchi pecchiaioli (Pernis apivorus),<br />
pari quasi al 95% del totale. Tale dato se confrontato con quelli degli anni scorsi evidenzia<br />
una diminuzione di questa specie che di regola si aggirava su percentuali attorno il 98 % mentre si<br />
è verificato un discreto aumento della poiana (Buteo buteo) che però è passata in numero inferiore<br />
rispetto l’anno precedente. In particolare sono state contate 109 poiane, 67 falchi di palude (Circus<br />
aeruginosus), 13 nibbi bruni (Milvus migrans), un’albanella minore (Circus pygargus), un falco<br />
pescatore (Pandion haliaetus) e 4 sparvieri (Accipiter nisus). A questi rapaci si deve aggiungere<br />
come ogni anno il passaggio di 15 cicogne nere (Ciconia nigra) ed un numero elevato, ma del tutto<br />
imprecisato, di rondoni comuni (Apus apus) e di rondoni maggiori (Tachymarptis melba) assieme a<br />
rondini (Hirundo rustica) e balestrucci (Delichon urbicum). Nell’area poi hanno fatto regolarmente<br />
la comparsa il biancone (Circaetus gallicus), che nidifica nei pressi, il falco pellegrino (Falco peregrinus),<br />
lo sparviere, l’astore (Accipiter gentilis), il gheppio (Falco tinnunculus) e il lodolaio (Falco<br />
subbuteo).<br />
Osservazioni occasionali in aree prossime a questa hanno ancora una volta permesso di verificare<br />
come il flusso migratorio si estenda su una fascia piuttosto ampia che va dal Massiccio del Monte<br />
Grappa, a nord, fino ai versanti meridionali del Colle del Montello a sud. Il Colle di San Giorgio è<br />
posto nella fascia intermedia e costituisce il punto principale di passaggio dei migratori. Appare<br />
pertanto importante precisare che il flusso da noi rilevato rappresenta solo una parte del totale,<br />
per questo si ipotizza che operando con almeno altre 2-3 postazioni i dati raccolti sarebbero molto<br />
maggiori. Prova ne sia che alcuni conteggi svolti da Doriano Foltran, più a sud verso la pianura,<br />
e più precisamente lungo il corso del Piave presso il Ponte della Priula (Nervesa della Battaglia),<br />
hanno permesso di rilevare il passaggio in poco più di 20 ore di osservazione, tra il 25 e il 30<br />
agosto, di 696 falchi pecchiaioli. Tale dato conferma quanto riportato sopra, ossia che nell’area pedemontana<br />
trevigiana il passaggio dei rapaci in migrazione è senz’altro molto maggiore di quanto<br />
da noi rilevato.<br />
Assieme al nostro gruppo di censitori hanno partecipato alcuni collaboratori particolarmente motivati<br />
che hanno contribuito ad aumentare il livello di attenzione e di conteggio degli individui in<br />
migrazione. In particolare citiamo Doriano Foltran, Lucio Signorotto, Renzo Storer, Regis Levert,<br />
Stefano Morato, Enrico Pavan ed altri occasionali osservatori. A tutti questi rivolgiamo un nostro<br />
sentito ringraziamento per l’interesse dimostrato.<br />
17
Liguria<br />
LA MIGRAZIONE AUTUNNALE <strong>2022</strong> IN LIGURIA,<br />
SITO DI COSTA FAGAGLIA (GENOVA-PRÀ)<br />
Marcello Bottero<br />
Rete Osservatori Liguri<br />
sito 39<br />
Il monitoraggio della migrazione post-nuziale <strong>2022</strong> si è svolto dal 21 agosto al 15 ottobre,<br />
all’interno del quale è stato effettuato per l’ottavo anno consecutivo, un periodo di<br />
conteggio dedicato a una specie target inserita nell’All. I della Dir. “Uccelli”: il biancone<br />
(Circaetus gallicus).<br />
Dal 21 agosto al 15 ottobre la Rete Osservatori Liguri ha seguito la migrazione post-nuziale dei<br />
rapaci (e non) osservando 2.962 individui per un indice giornaliero di 123,41 indd./giorno con<br />
un totale di 24 giornate e uno sforzo complessivo di 120,05 ore per un totale di 13 specie di<br />
rapaci osservate di cui 6 inserite nell’Allegato I della Direttiva Uccelli.<br />
Nel sopra citato periodo, per l’ottavo anno consecutivo, si è tenuto un campo di monitoraggio<br />
dedicato al biancone.<br />
La copertura temporale di 12 giorni si è svolta dal 15 al 26 settembre, periodo in cui risulta<br />
concentrato il maggiore passaggio della specie. Purtroppo si conferma come i cambiamenti<br />
climatici influiscano negativamente anche sull’osservazione della migrazione dei rapaci.<br />
Giornate limpide, venti tesi da nord temperature ben oltre la media del periodo hanno influito<br />
in modo importante sui numeri osservati. I bianconi censiti sono risultati poco più di 1.150,<br />
conteggiati dalle varie postazioni site lungo la dorsale di Costa Fagaglia, pari a circa il 71% di<br />
tutto il rilevato.<br />
L’aquila minore (Hieraaetus pennatus) risulta essere la seconda specie osservata sul sito con<br />
95 individui pari al 5,8 % del totale.<br />
Si segnala inoltre che la migrazione del biancone a causa di condizioni climatiche prettamente<br />
primaverili è proseguita sostenuta anche oltre il succitato periodo e fino ai primi giorni di ottobre,<br />
portando il totale censito a oltre 1.800 individui.<br />
Inoltre da segnalare in data 01.10.<strong>2022</strong> il passaggio di un giovane individuo di aquila imperiale<br />
(Aquila heliaca; M. Bottero & N. Alberti oss.) che rappresenta la seconda osservazione di sempre<br />
per il sito.<br />
Un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno partecipato, con grande sacrificio e<br />
passione, e reso possibile lo svolgimento del Progetto Costa Fagaglia: Niccolò Alberti, Marcello<br />
Bottero, Alessia Caimo, Davide Dimichele, Claudio Durante, Ilario Esposito, Davide Fanetti,<br />
Maria Cristina Granai, Maurizio Olivieri, Sara Papalia, Marco Risso, Orietta Schiavi, Giuseppe<br />
Valeri.<br />
Nel 2023, come di consueto, verranno organizzati campi di monitoraggio primaverili e autunnali.<br />
Per informazioni e per partecipare: reteosservatoriliguri@gmail.com<br />
18
sito 4<br />
LA MIGRAZIONE POST-RIPRODUTTIVA<br />
IN VALLE STURA (CN): ANNO <strong>2022</strong><br />
Fabiano Sartirana & Beatrice Gammino<br />
Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime<br />
Piemonte Veneto<br />
Nel <strong>2022</strong> l’Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi marittime ha svolto e coordinato<br />
la 31esima edizione di monitoraggio della migrazione post-riproduttiva del falco pecchiaiolo<br />
(Pernis apivorus).<br />
Dal 18 agosto al 6 settembre del <strong>2022</strong> il sito storico di Madonna del Pino (Demonte; Provincia<br />
di Cuneo; UTM 361977 m E - 4908933 m N - 32T) è stato coperto in modo continuativo da<br />
volontari e soci delle associazioni CuneoBirding e LIPU, coadiuvati e coordinati dal personale<br />
dell’Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime, e sono state effettuate 160 ore di<br />
osservazione dalle 09:00 alle 17:00, distribuite su 20 giorni totali di monitoraggio.<br />
Come nel 2021, anche quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 non si è riusciti a<br />
coprire il periodo di migrazione post-nuziale del biancone (Circaetus gallicus) ma ci si è limitati<br />
solamente a monitorare quello del falco pecchiaiolo. Complessivamente sono stati avvistati<br />
5.369 rapaci e grandi veleggiatori in migrazione (Tabella 1; in dispersione nel caso del grifone<br />
(Gyps fulvus)), valore in linea con la media sul lungo periodo N 1991-<strong>2022</strong><br />
= 5.196,22).<br />
Specie (Nome comune) Specie (Nome scientifico) All. Dir. Uccelli 2009/147/CE N° individui<br />
Falco pecchiaiolo Pernis apivorus X 4.866<br />
Biancone Circaetus gallicus X 359<br />
Nibbio bruno Milvus migrans X 65<br />
Falco di palude Circus aeruginosus X 13<br />
Nibbio reale Milvus milvus X 1<br />
Falco pescatore Pandion haliaetus X 1<br />
Falco della regina Falco eleonorae X 4<br />
Albanella minore Circus pygargus X 1<br />
Cicogna nera Ciconia nigra X 4<br />
Grifone Gyps fulvus X 37<br />
Rapace ind. Rapace ind.<br />
Totale<br />
18<br />
5.369<br />
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate nel progetto.<br />
19
Piemonte<br />
sito 4<br />
Della totalità degli avvistamenti, come noto in bibliografia (Giraudo & Rastelli, 2017), il 90,68%<br />
riguarda il falco pecchiaiolo (N=4.866), seguito dal biancone con il 6,69% (N=359).<br />
Per quanto riguarda i rapaci, in linea con gli anni passati, è stato registrato un indice orario<br />
di migrazione pari a 33,29 indd./h. Oltre alle 2 suddette specie, sono stati osservati in ordine<br />
decrescente: 65 nibbi bruni (Milvus migrans), 37 grifoni, 13 falchi di palude (Circus aeruginosus),<br />
4 cicogne nere (Ciconia nigra), 4 falchi della regina (Falco eleonorae), un falco pescatore<br />
(Pandion haliaetus), un’albanella minore (Circus pygargus) e un nibbio reale (Milvus milvus).<br />
Per 18 rapaci, inoltre, non è stato possibile risalire neanche al genere e pertanto sono stati<br />
annotati come indeterminati.<br />
Per quanto concerne il falco pecchiaiolo, il picco di migrazione è stato registrato il 03 settembre<br />
(Figura 1; la stessa data del 2021) con 1.108 esemplari avvistati (N 2021<br />
=974) e un relativo indice<br />
orario di migrazione pari a 138,50 indd./h che, considerando l’intero periodo di monitoraggio,<br />
scende a 30,41 indd./h.<br />
Per quanto riguarda invece l’indice giornaliero di migrazione, con 243,30 indd./d è in linea con<br />
quanto emerso gli anni passati. Passando alla fenologia oraria, il falco pecchiaiolo è transitato<br />
durante tutte le ore della giornata con un picco nella fascia oraria 15:00-16:00, confermando ciò<br />
che è noto per il sito in bibliografia (ventennio 1992-2011; Belfiore & Giraudo, 2013). Anche la<br />
direzione predominante di volo è stata quella E-O, come già rilevato negli anni passati.<br />
Figura 1 - Fenologia giornaliera del falco pecchiaiolo.<br />
Per quanto concerne il falco della regina, con almeno 4 differenti individui avvistati, è stato<br />
confermato l’incremento di avvistamenti di immaturi registrato negli ultimi anni, dove dal 1999<br />
al 2020 sono stati osservati 12 esemplari differenti (Grasso & Sartirana, 2021) che salgono a<br />
20 con quelli contattati quest’anno e nel 2021.<br />
Infine in data 17 <strong>dicembre</strong>, come di consueto, si è tenuto a Valdieri l’annuale convegno sui<br />
risultati dei progetti Migrans e Gipeto, in cui relatori piemontesi, liguri e francesi hanno illustrato<br />
quanto emerso dai monitoraggi condotti nei loro territori.<br />
Si ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al monitoraggio dando il fondamentale apporto<br />
per la buona riuscita di quest’importante Progetto.<br />
20
sito 4<br />
Piemonte<br />
Biancone. Foto di Michelangelo Giordano.<br />
Figura 2 - La migrazione del falco pecchiaiolo.<br />
Bibliografia<br />
Belfiore F. & Giraudo L., 2013 – Venti anni di Progetto Migrans: studio della migrazione post riproduttiva<br />
dei rapaci in Valle Stura (CN). In Mezzavilla F. & Scarton F., (a cura di), 2013. Atti Secondo<br />
Convegno Italiano Rapaci Diurni e Notturni. Treviso, 12-13 ottobre 2012. Associazione Faunisti<br />
Veneti, Quaderni Faunistici, 3. Pp: 312.<br />
Giraudo L. & Rastelli M., 2017 – 25 anni di osservazioni della migrazione dei rapaci nelle Valli<br />
Cuneesi. In Fasano S. G. & Rubolini D., (a cura di), 2017. Riassunti del XIX Convegno Italiano di<br />
Ornitologia. Torino, 27 settembre – 01 ottobre 2017. Tichodroma, 6. Pp: 164 + X.<br />
Grasso N. & Sartirana F., 2021 – Summer observations of Eleonora’s Falcon (Falco eleonorae) in<br />
the Stura Valley (South Western Alps). Rivista Italiana di Ornitologia, 91 (1): 55-56.<br />
21
Marche<br />
LA MIGRAZIONE DEI RAPACI DIURNI NEL PARCO<br />
NATURALE DEL MONTE SAN BARTOLO (PU):<br />
AUTUNNO <strong>2022</strong><br />
sito 12a<br />
Guido Premuda (www.sunbird.it)<br />
L’osservazione della migrazione dei rapaci nell’autunno <strong>2022</strong> ha riguardato il comprensorio<br />
del Parco Naturale del Monte San Bartolo (provincia di Pesaro-Urbino) ed è stato<br />
svolto dal 18 agosto al 11 novembre <strong>2022</strong>, con giornate non continuative ed orari giornalieri<br />
variabili.<br />
Durante le osservazioni sono state utilizzate differenti postazioni in funzione delle condizioni<br />
meteorologiche, sia sulla dorsale collinare costiera del Parco Naturale (San Bartolo, Fiorenzuola<br />
di Focara, Casteldimezzo), sia sulla dorsale interna dell’area contigua di pre-parco (Roncaglia,<br />
Boncio), allo scopo di cercare i punti di osservazione maggiormente validi in base alle<br />
condizioni meteo ed alla fenologia di passaggio delle differenti specie.<br />
Nel rilevamento sono state impiegate 78 ore in 32 giornate durante le quali sono stati osservati<br />
224 individui appartenenti a 11 specie di rapaci diurni migratori.<br />
Il falco di palude (Circus aeruginosus) è risultata essere la prima specie (44%; N=98).<br />
In confronto con i precedenti 3 anni di monitoraggio svolti nel Parco nel 1998, 1999 e 2005, è<br />
stato superato il massimo stagionale (max count) autunnale di rapaci in migrazione per il sito<br />
del San Bartolo (N=224), rispetto al massimo precedente (N=214) rilevato nel 1998 su 267 ore<br />
di osservazione.<br />
Specie<br />
n° ind<br />
Pernis apivorus 16<br />
Circaetus gallicus 8<br />
Circus aeruginosus 98<br />
Accipiter nisus 30<br />
Milvus milvus 1<br />
Buteo buteo 24<br />
Falco tinnunculus 22<br />
Falco subbuteo 22<br />
Falco columbarius 1<br />
Falco cherrug 1<br />
Falco peregrinus calidus 1<br />
Totale rapaci 224<br />
Ciconia nigra 1<br />
Phalacrocorax carbo 104<br />
Ardea cinerea 7<br />
Merops apiaster 40<br />
Columba palumbus 1.240<br />
Totale altre specie 1.392<br />
Tabella 1 - Avvistamenti registrati presso il sito del Parco Naturale di Monte San Bartolo.<br />
22
sito 12a<br />
Marche<br />
Anche l’indice orario (3 rapaci/h) è risultato superiore al massimo precedente rilevato nel 1998<br />
(0.8 rapaci/h), testimoniando una maggiore abbondanza di rapaci migratori rispetto al passato.<br />
Tra le rarità per il sito sono da rimarcare le osservazioni di un sacro (Falco cherrug), di un falco<br />
pellegrino siberiano (Falco peregrinus calidus) e di uno smeriglio (Falco columbarius; Premuda<br />
oss. pers.).<br />
Lo studio è stato realizzato con il patrocinio del Parco Naturale del Monte San Bartolo.<br />
Si ringrazia l’Ente Parco ed in particolare il Presidente Stefano Mariani e il Direttore Marco<br />
Maria Scriboni per l’adesione al progetto di monitoraggio e Massimo Pandolfi (Responsabile<br />
commissione scientifica della Comunità del Parco) e Laurent Sonet (Tecnico naturalista) per la<br />
collaborazione tecnico-scientifica.<br />
Un ringraziamento per l’aiuto agli osservatori: Mirco Malerba, Giacomo Del Monte, Fernando e<br />
Monica Sava, Giovanna Cecconi, Massimo Marcone e Maria Rosa Baldoni.<br />
Bibliografia<br />
Pandolfi M. & Sonet L., 2006 – La migrazione dei rapaci nel Parco del San Bartolo, Ed. Parco<br />
Naturale del Monte San Bartolo, Pesaro. Pp:26<br />
Nibbio reale - Foto di Guido Premuda.<br />
23
Lombardia<br />
LA MIGRAZIONE POST-RIPRODUTTIVA<br />
“CAMPO MIGRANS <strong>2022</strong>” PRESSO IL SITO<br />
DELLA COLLINA DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO.<br />
DICIOTTESIMA EDIZIONE.<br />
Ivano Adami<br />
Associazioni “Il Gheppio” e “Gruppo Ricerche Ornitologiche Lodigiano”<br />
sito 42<br />
Dal 17 agosto all’11 settembre <strong>2022</strong> si è tenuta la diciottesima edizione del campo di osservazione<br />
della migrazione post riproduttiva dei rapaci diurni e delle cicogne, organizzata<br />
dalle associazioni “Il Gheppio” di Miradolo e “GROL Gruppo Ricerche Ornitologico<br />
Lodigiano” sulla Collina di San Colombano. Il campo è intitolato a Giovanni Leporelli noto<br />
attivista di diverse associazioni ambientaliste della Collina di San Colombano.<br />
24<br />
La collina di San Colombano si trova al centro della<br />
Pianura Padana, a sud di Milano e a circa 30 km da<br />
Pavia e Piacenza.<br />
Ha uno sviluppo longilineo di circa 8.000 m e raggiunge<br />
una quota massima di 147 m sul livello del mare.<br />
Nel <strong>2022</strong>, come negli ultimi anni precedenti, le osservazioni<br />
sono state condotte nell’area della Madonna<br />
del Ronchetto nel Comune di Inverno e Monteleone<br />
(PV).<br />
È interessante sottolineare anche che la collina di<br />
San Colombano è collocata tra alcune delle aree più<br />
importanti d’Italia per la migrazione post-riproduttiva<br />
dei rapaci e delle cicogne. In particolare ad est si trovano<br />
le aree di Ponti sul Mincio, Tremosine sul Garda,<br />
Monte Grappa e i Colli Asolani; ad ovest le valli cuneesi<br />
(come la Valle Stura di Demonte e la Valle Po).<br />
Ogni anno queste aree sono attraversate da migliaia<br />
Nibbio reale - Foto di Ivano Adami<br />
di rapaci e cicogne in migrazione che da est si spostano<br />
verso ovest ed è molto probabile che la collina di San Colombano sia collocata esattamente<br />
lungo questa rotta migratoria e quindi, usata come punto di riferimento.<br />
Questo potrebbe spiegare l’alto numero di rapaci e cicogne osservarti sulla collina di San<br />
Colombano, anche se, essendo circondata dalla pianura, non può essere considerata un passaggio<br />
“obbligato” quali sono invece i valichi montani o gli stretti bracci di mare.<br />
Quest’anno, durante i rilievi effettuati ogni giorno dalle 9.00 alle 19.00, sono stati osservati in<br />
totale 4.540 rapaci, cicogne bianche e cicogne nere (Tabella 1). Questo probabilmente rappresenta<br />
il più alto numero di individui rilevati da una sola postazione dall’inizio dell’attività di<br />
monitoraggio.<br />
Appare verosimile credere che il numero elevato di contatti effettuati sia dovuto principalmente<br />
alle condizioni meteo particolarmente favorevoli, con giornate serene ma con presenza di<br />
nuvole. Con queste condizioni meteo infatti, i rapaci, sono più visibili e volano a quote meno<br />
elevate.<br />
In totale sono state rilevate 10 specie di rapaci (Tabella 1). Di spicco è l’elevato numero di falchi<br />
pecchiaioli (Pernis apivorus) che con 4.345 individui osservati è risultata essere la specie<br />
più abbondante. In particolare i passaggi della specie si sono concentrati tra il 21 agosto e il 3<br />
settembre dove sono stati contattati 3.764 individui. Interessante è anche il numero di poiane<br />
(Buteo buteo; N=67), di falchi di palude (Circus aeruginosus; N=31) e di bianconi (Circaetus<br />
gallicus; N=20) avvistati.<br />
Tuttavia occorre precisare che queste 3 specie, osservate spesso in caccia nei pressi del
sito 42<br />
Lombardia<br />
Falco pecchiaiolo con gozzo pieno - Foto di Ivano Adami<br />
Falco pecchiaiolo, morfismo chiaro - Foto di Ivano Adami<br />
punto d’osservazione, nidificano con regolarità nelle vicinanze della collina di San Colombano<br />
e pertanto è plausibile credere che una piccola percentuale degli individui osservati fosse o<br />
stanziale nell’area o in procinto di migrare.<br />
Degne di nota sono le osservazioni di 3 nibbi reali (Milvus milvus) avvistati contemporaneamente<br />
e di un’albanella minore (Circus pygargus). In particolare i nibbi reali, nonostante siano<br />
presenti come svernanti nell’area del lodigiano, non sono mai stati rilevati durante il campo.<br />
Infine risultano di interesse anche le osservazioni delle cicogne bianche (Ciconia ciconia),<br />
rilevate con 27 individui, e delle cicogne nere (Ciconia nigra), rilevate con 9 individui. Altre<br />
presenze sono state i rondoni comuni (Apus apus) nei giorni di inizio campo, mentre negli altri<br />
giorni è stato riscontrato un notevole passaggio di rondoni maggiori (Tachymarptis melba),<br />
sempre presenti per tutto il campo i gruccioni (Merops apiaster) e le rondini (Hirundo rustica).<br />
Oltre ai rapaci nell’area è possibile osservare altre specie di uccelli di interesse sia in migrazione<br />
che stanziali quali l’airone rosso (Ardea purpurea), l’upupa (Upupa epops) che è anche<br />
nidificante, la balia nera (Ficedula hypoleuca) e numerosi aironi guardabuoi (Bubulcus ibis).<br />
Infatti la collina di San Colombano, con i suoi boschi e le aree agricole eterogenee, è un’area<br />
ad alto interesse naturalistico che è utilizzata come area di sosta durante il lungo e faticoso<br />
viaggio migratorio compiuto ogni anno da migliaia di uccelli.<br />
Si ringraziano tutti gli appassionati che sono intervenuti durante il campo e coloro che hanno<br />
garantito una presenza costante per tutto il periodo: Ivano Adami, Luigi Pagani, Luca Ravizza,<br />
Marco Siliprandi e Andrea Vari.<br />
Nome comune Nome scientifico Totale<br />
Cicogna nera Ciconia nigra 9<br />
Cicogna bianca Ciconia ciconia 27<br />
Falco pecchiaiolo Pernis apivorus 4.345<br />
Nibbio bruno Milvus migrans 11<br />
Nibbio reale Milvus milvus 3<br />
Biancone Circaetus gallicus 20<br />
Falco di palude Circus aeruginosus 31<br />
Falco pellegrino Falco peregrinus 4<br />
Sparviere Accipiter nisus 5<br />
Poiana Buteo buteo 67<br />
Albanella minore Circus pygargus 1<br />
Lodolaio Falco subbuteo 7<br />
Gheppio Falco tinnunculus 10<br />
Totale 4.540<br />
Tabella 1 - Specie avvistate<br />
25
Lombardia<br />
MIGRAZIONE PRIMAVERILE DEI RAPACI DIURNI<br />
NELLA RISERVA NATURALE - ZSC (IT2060016)<br />
VALPREDINA E MISMA IN PROVINCIA DI BERGAMO<br />
(ANNO <strong>2022</strong>)<br />
sito 43<br />
Jacopo Barchiesi, Irene Vertua, Alessandro Mercogliano & Enrico Bassi<br />
A 21 anni dalla realizzazione del campo di osservazione della migrazione pre-riproduttiva<br />
dei rapaci diurni (primavera 2001, Bassi, 2003), si è ripetuto il monitoraggio per<br />
rivalutarne la consistenza, l’andamento numerico e fenologico delle diverse specie, il<br />
comportamento dei rapaci territoriali nei confronti di quelli in transito e per raccogliere<br />
informazioni utili a fini pianificatori a sostegno della richiesta di designazione a ZPS<br />
dell’intero comprensorio.<br />
Per consentire un interessante confronto quali-quantitativo tra le 2 annualità, è stata standardizzata<br />
la metodologia usando il medesimo punto di osservazione a 516 m s.l.m. (loc. Cà Pessina,<br />
Cenate Sopra, BG), in posizione strategica per dominare l’alta pianura bergamasca e le<br />
propaggini delle Prealpi Orobie. In due sole giornate (10 e 30 aprile), le osservazioni sono state<br />
effettuate in contemporanea anche dal versante solivo del M. Misma, a circa 1000 m di quota, per<br />
una miglior definizione del comportamento migratorio e delle direttrici di arrivo e svanimento degli<br />
individui. Al fine di enfatizzare il confronto con il conteggio del ventennio precedente, sebbene<br />
in assenza di raffronti statistici sui rispettivi sforzi di ricerca, si riportano anche i dati raccolti nel<br />
2001. Nell’arco di 58 giorni di indagine (35 nel 2001) è stato registrato il transito migratorio di 688<br />
rapaci appartenenti a 17 specie (944 rapaci, 16 specie nel 2001), tra cui 243 individui di poiana<br />
(Buteo buteo), 220 di falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) e 70 di nibbio bruno (Milvus migrans;<br />
Tabella 1). Complessivamente, nelle due annualità, sono state identificate 21 specie di rapaci, tra<br />
cui uno strigiforme (gufo di palude (Asio flammeus) osservato in migrazione diurna (C. Azzola, G.<br />
Roncalli e A. Tiraboschi).<br />
Nel <strong>2022</strong>, nonostante l’aumentato numero di giornate (media 6h 45’/die), alcune specie non sono<br />
state osservate quali albanella minore (Circus pygargus) mentre altre hanno registrato sensibili<br />
diminuzioni come nibbio bruno (Milvus migrans), biancone (Circaetus gallicus) e albanella reale<br />
(Circus cyaneus).<br />
Rimarchevole l’aumento del nibbio reale (Milvus milvus) per numero di soggetti osservati e, per<br />
il notevole interesse scientifico, si segnalano le singole osservazioni di aquila anatraia maggiore<br />
(Clanga clanga; 6 aprile), grifone (Gyps fulvus;10 maggio), capovaccaio (Neophron percnopterus;16<br />
maggio) e un presunto avvoltoio monaco (Aegypius monachus; 24 maggio), probabilmente<br />
lo stesso individuo fotografato il 22 maggio tra Caravaggio (BG) e Vailate (CR) da Ettore Cassani.<br />
Di rilievo locale, tra le specie non considerate migratrici, si riportano le 25 osservazioni di aquila<br />
reale (Aquila chrysaetos), relative ad almeno 5 diversi soggetti di tutte le classi di età riconosciuti<br />
principalmente tramite il metodo della foto identificazione.<br />
Bibliografia<br />
Bassi, E. 2003. Resoconto sulla migrazione primaverile dei rapaci diurni nella Riserva Naturale<br />
Regionale, Oasi WWF, di Valpredina in Provincia di Bergamo (anno 2001). Avocetta, 27 (1): 73.<br />
Ringraziamenti<br />
Si ringrazia sentitamente il Direttore della Riserva Naturale Enzo Mauri e il suo staff tra cui M.<br />
Mauri e A. Gibellini per averci amichevolmente sostenuto in tutte le fasi dello studio, il Gruppo<br />
Ornitologico Bergamasco e gli osservatori A. Abbatiello, E. Awad, C. Azzola, G. Brignoli, G.<br />
Corno, B. Fasone, F. Capelli, V. Carnevali, L. Castelli, A. Ferrari, C. Francolini, F. Montillo, L.<br />
Morandi, S. Nembrini, A. Nessi, G. Parigi, C. Parolini, G. Pasinetti, G. Ramello, F. Rizzo e A.<br />
Tiraboschi.<br />
26
sito 43<br />
Lombardia Puglia<br />
Anno 2001 - Periodo 13/03-08/06<br />
132 h - 3h46'/die<br />
Anno <strong>2022</strong> - Periodo 20/02 - 31/05<br />
392 h - 6h45'/die<br />
Anni 2001-<strong>2022</strong><br />
Specie Totale % Totale % Δ (Δ%)<br />
Pernis apivorus 116 12,3 220 32 +104 (+89,7%)<br />
Milvus migrans 206 21,8 70 10,2 -136 (-66,0%)<br />
Milvus milvus 2 0,2 19 2,8 17<br />
Milvus sp. 3 0,3 0 0<br />
Neophron percnopterus 0 0 1 0,1<br />
Gyps fulvus 0 0 1 0,1<br />
Aegypius monachus* 0 0 1 0,1<br />
Circaetus gallicus 19 2 5 0,7 -14<br />
Clanga pomarina 1 0,1 0 0<br />
Clanga clanga 0 0 1 0,1<br />
Circus aeruginosus 26 2,8 40 5,8 14<br />
Circus cyaneus 14 1,5 1 0,1 -13<br />
Circus pygargus 4 0,4 0 0<br />
Circus sp. 14 1,5 0 0<br />
Accipiter gentilis 1 0,1 2 0,3<br />
Accipiter nisus 50 5,3 33 4,8 -17<br />
Accipiter sp. 0 0 1 0,1<br />
Buteo buteo 301 31,9 243 35,3 -58 (-19,3%)<br />
Buteo rufinus 1 0,1 0 0<br />
Pandion haliaetus 1 0,1 1 0,1<br />
Accipitriformes indet. 153 16,2 1 0,1<br />
TOT Accipitriformes 912 96,6 640 93 -272 (-29,8%)<br />
Falco tinnunculus 15 1,6 38 5,5 23<br />
Falco columbarius 1 0,1 0 0<br />
Falco subbuteo 8 0,8 6 0,9<br />
Falco sp. 8 0,8 1 0,1<br />
TOT Falconiformes 32 3,4 45 6,5 13<br />
Asio flammeus 0 0 1 0,1<br />
TOT Strigiformes 0 0 1 0,1<br />
Rapaci diurni indet. 0 0 2 0,3<br />
RAPACI TOTALI 944 100 688 100 -256 (-27,1%)<br />
Tabella 1 - Specie in migrazione primaverile nei conteggi 2001 e <strong>2022</strong>. La differenza in percentuale (Δ%) è stata calcolata solo per specie osservate con almeno 100 individui in una stagione.<br />
27
info<br />
Foglio di informazione del Progetto Migrans<br />
e sulla migrazione dei rapaci in Italia<br />
MIGRANS<br />
SITI DI OSSERVAZIONE DELLA MIGRAZIONE DEI RAPACI<br />
NEL MEDITERRANEO CENTRALE E RIFERIMENTI<br />
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:<br />
3 Valle Po (CN): Ente di gestione delle Aree protette del Monviso, Marco Rastelli rastelli@parcomonviso.eu;<br />
4 Valle Stura di Demonte (CN): Aree Protette delle Alpi Marittime, Fabiano Sartirana, fabiano.sartirana@areeprotettealpimarittime.it;<br />
5 Arenzano (GE): Parco Naturale Regionale del Beigua - LIPU, Luca Baghino, luca.baghino@teletu.it;<br />
7 Alpi Apuane (LU): Guido Premuda, guidopremuda@tiscali.it;<br />
8 Colline moreniche del Lago di Garda (BS): Gruppo Ricerche Avifauna, agargioni87@gmail.com;<br />
10 Prealpi Venete (TV): Associazione Faunisti Veneti, Francesco Mezzavilla, mezzavillafrancesco@gmail.com;<br />
12a San Bartolo (PU): Guido Premuda; guidopremuda@tiscali.it<br />
18 Stretto di Messina (RC): Strait of Messina Bird Observatory, Michele Cento, michi.100@libero.it;<br />
23 Malta: BirdLife Malta, Edward Bonavia e Raymond Vella, edwardbonavia@gmail.com;<br />
39 Costa Fagaglia (GE): Rete Osservatori Liguri, Marcello Bottero, reteosservatoriliguri@gmail.com<br />
42 Collina di San Colombano al Lambro (LO), Ivano Adami, ivano.adami55@gmail.com<br />
43 Riserva Naturale Oasi WWF - ZSC Valpredina - Misma - Direzione Ente Gestore WWF Italia Via F. Lussana, 2 - Cenate Sopra (BG) - E-mail:<br />
info@valpredina.eu - enrico.bassi76@gmail.com<br />
Infomigrans rappresenta uno strumento di informazione<br />
tra quanti s’interessano della migrazione<br />
dei rapaci in Italia.<br />
È anche il notiziario del Progetto Migrans. È<br />
redatto grazie al contributo di molte persone e<br />
raccoglie dati inediti sui siti sopra indicati.<br />
Il Coordinamento di redazione: Francesco<br />
Mezzavilla, Associazione Faunisti Veneti; Guido<br />
Premuda; Luca Baghino LIPU Genova;<br />
Anna Giordano, WWF Messina - MAN; Fabiano<br />
Sartirana Servizio Conservazione e Gestione<br />
Naturalistica dell’Ente di gestione delle Aree<br />
protette delle Alpi Marittime. Impaginazione<br />
grafica a cura di Erika Chiecchio.<br />
Il presente notiziario è pubblicato dall’Ente di<br />
gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime<br />
con cadenza semestrale.<br />
La versione elettronica è disponibile all’indirizzo<br />
http://www.areeprotettealpimarittime.it nella<br />
sezione pubblicazioni.<br />
39<br />
42<br />
43<br />
40<br />
32<br />
41<br />
Per qualsiasi informazione contattare:<br />
Fabiano Sartirana - Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica<br />
Aree Protette Alpi Marittime - Piazza Regina Elena 30<br />
12010 Valdieri (CN), telefono 0171/976836<br />
e-mail: fabiano.sartirana@areeprotettealpimarittime.it<br />
Si raccomanda di citare i singoli contributi nel modo seguente:<br />
autore, titolo, in “Infomigrans” <strong>n.50</strong><br />
Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, Valdieri <strong>dicembre</strong> <strong>2022</strong>.