infoMIGRANS n.51 | giugno 2023

info
Foglio di informazione del Progetto Migrans
e sulla migrazione dei rapaci in Italia
MIGRANS
giugno 2023
numero 51
Editoriale
LA ROTTA ITALIANA “SPACCA” E COINVOLGE
SEMPRE DI PIÙ!
Anche la primavera 2023 ha confermato l’importanza delle rotte italiane per la migrazione pre-nuziale dei
rapaci diurni e di altre specie ornitiche di elevato interesse conservazionistico.
Ad eccezione di alcuni siti, dove le condizioni meteorologiche hanno influenzato negativamente l’attività di
campo, i risultati del monitoraggio primaverile sono stati più che soddisfacenti in diverse stazioni.
Tra queste evidenzio l’Alto Garda Bresciano, dove la Check-List delle specie osservate negli anni è salita a 26; il sito
di Arenzano, dove il numero di avvistamenti di biancone (Circaetus gallicus) e falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)
sono stati ben al di sopra della media; la stazione di Costa Fagaglia (Genova), dove è stato registrato il record di
avvistamenti da quando è stato avviato il campo (oltre 11.000 rapaci migratori e 22 specie avvistate); il sito di San Bartolo,
dove è stato registrato il secondo massimo stagionale di rapaci diurni in migrazione (N=4095); il sito di Messina,
dove sono stati avvistati per la terza volta oltre 40.000 falchi pecchiaioli in migrazione e sono stati registrati i record
di avvistamenti per lo sparviere (Accipiter nisus) , la cicogna bianca (Ciconia ciconia) e la poiana (Buteo buteo);
la stazione di Torre Montignano nelle Marche, dove è stata superata la quota di 3000 rapaci e grandi veleggiatori in
migrazione; la stazione della Val d’Apsa (Marche), dove è stato registrato il record con 572 rapaci e 21 specie; infine il
sito delle Alpi Apuane, dove sono stati avvistati oltre 4600 rapaci diurni appartenenti a 20 specie differenti. Per gli altri
siti cito a titolo di buona pratica la collaborazione instaurata tra l’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino
Piemontese e un’ASD locale, con un maggiore coinvolgimento di volontari all’attività di monitoraggio; la prosecuzione
dell’attività di monitoraggio in Valpredina, in cui in sole 3 annualità sono state censite ben 21 specie di rapaci migratori,
e l’importanza della stazione di San Vito Chietino (Abruzzo) per il genere Circus.
Si ringraziano tutti gli autori, i loro collaboratori e i volontari che ogni anno, sia in primavera che in autunno, danno un
prezioso contributo alla raccolta di importanti dati sulla fenologia della migrazione di specie protette che è fondamentale,
sempre di più, proteggere a livello mondiale.
Per il Coordinamento Rapaci Migratori – Fabiano Sartirana

Sicilia
40° CAMPO INTERNAZIONALE
PER LO STUDIO E LA PROTEZIONE DEI RAPACI
E DELLE CICOGNE IN MIGRAZIONE
SUI MONTI PELORITANI, STRETTO DI MESSINA (ME)
sito 18
Ivano Adami, Simonetta Cutini, Anna Giordano, Ole Friis Larsen, Biagio Pernice,
Davide Ridente, Deborah Ricciardi & Ray Vella
È impossibile scrivere della migrazione dei rapaci e delle cicogne di questa primavera,
raccontare i dati, le unicità, senza iniziare con il ricordo di quarant’anni di campo.
Perché quello che si è svolto nel 2023, è stato il quarantesimo campo, nato per contrastare
una strage illegale impressionante degli splendidi migratori, che accadeva alla
luce del giorno, in barba ad ogni legge.
Da quel primo campo nel 1984 - che ci vide dormire in roulottes prestate
dal comune di Messina, in mezzo al bosco sotto la caserma del
Corpo Forestale Regionale a Colle San Rizzo - ad oggi, nello splendido
scenario dei monti Peloritani, ospiti nell’istituto Maria Ausiliatrice, con
vista sullo Stretto di Messina, è accaduto di tutto.
Impossibile narrare il vissuto durissimo dei primi 15 anni, poi un lento,
lentissimo attenuarsi di tensioni, rabbie, paure, intimidazioni pesanti,
morti inutili. Da quella primavera del 1984, delle corse per chiamare le
forze dell’ordine quando i cellulari non esistevano, dagli inseguimenti,
dalle decine, centinaia e sommati, migliaia di falchi visti cadere a
vite colpiti dall’ennesima fucilata criminale ad oggi, forse l’immagine
più bella che noi si possa descrivere per comprendere il cambiamento
avvenuto, è nel volo territoriale del falco pecchiaiolo (Pernis apivorus),
che anche quest’anno ha effettuato in più aree dei Monti Peloritani: gli
stessi monti dove veniva ucciso per finire imbalsamato o gettato tra i
rifiuti. Un’immagine che attenua e mitiga il ricordo di momenti terribili e
rabbie senza fine.
E mentre si aspettava che anche quest’anno si manifestasse questo
Figura 1: Andamento della migrazione del falco pecchiaiolo durante la primavera 2023.
2

sito 18
Sicilia
Figura 2: Avvvistamenti di falco pecchiaiolo nel corso degli anni del Progetto dal 1986 al 2023.
volo magico, si è iniziato il presidio quotidiano della rotta dello Stretto,
con un totale di rapaci e cicogne di ben 48.404.
Come sempre è stato il falco pecchiaiolo la specie più abbondante,
con 41.041 individui. Ad oggi è la terza volta che si superano le 40 mila
unità (record nel 2018 con 47.389 e nel 2022 con 47.040), seguito dal
falco di Palude (Circus aeruginosus), con 3701 esemplari, uno dei totali
più alti di 40 anni, terza volta in cui si superano i 3000 individui, (record
nel 2021 con 3878, nel 2011 3414).
Le uniche 3 specie per le quali si registrano nuovi record sono lo sparviere
(Accipiter nisus; N=344, precedente record 233 nel 2022), la poiana
(Buteo buteo; N=183, precedente record, 175 del 2009) e le cicogne
bianche (Ciconia ciconia; N=800, precedente record 473 individui nel
2011) con passaggi anche tardivi e numericamente rilevanti per questa
rotta (201 il 5 maggio, 146 il 12 maggio); interessante uno stormo di 14
individui di cicogna nera (Ciconia nigra), nel punto più alto in quota per
le osservazioni (Dinnammare, 1153 s.l.m.), scenario stupendo che offre
in una sola visuale, l’Etna, lo Stretto di Messina, le Isole Eolie, i monti
Peloritani e i Nebrodi.
Oltre alle specie regolarmente osservate (gheppio (Falco tinnunculus);
N=540, grillaio (Falco naumanni); N=123, falco cuculo (Falco vespertinus);
N=294), sono state censite 3 aquile anatraie minori (Clanga pomarina),
3 lanari (Falco biarmicus), di cui due in luoghi diversi, e un
capovaccaio (Neophron percnopterus).
Lo Stretto di Messina è il miglior luogo in Europa dove poter osservare
le specie del genere Circus, ed oltre al falco di palude, si sono viste
69 albanelle pallide (Circus macrourus) e 158 albanelle minori (Circus
pygargus). Fermo restando che le specie del genere Circus sfuggono
spesso alle osservazioni, non essendo strettamente legati alle correnti
ascensionali ed effettuando spesso volo battuto anche lontano dai
punti previsti del passaggio migratorio, il numero delle albanelle minori
confermerebbe le preoccupazioni sulle popolazioni europee.
Si è registrata una ripetuta variabilità dei venti che ha costretto a frequenti
spostamenti nei diversi punti per le osservazioni, anche più volte
al giorno, contrariamente a quanto accaduto nel 2022 quando per un
3

Sicilia
sito 18
Specie
N° individui
Ciconia ciconia 800
Ciconia nigra 82
Accipiter nisus 344
Accipiter gentilis 8
Aquila chrysaetos 7
Clanga pomarina 3
Buteo buteo 183
Buteo rufinus 4
Circaetus gallicus 11
Circus aeruginosus 3701
Circus cyaneus 19
Circus macrourus 69
Circus pygargus 158
Circus pyg/mac sp. 3
Falco biarmicus 3
Falco columbarius 1
Falco eleonorae 22
Falco naumanni 123
Falco peregrinus 29
Falco subbuteo 130
Falco tinnunculus 540
Falco vespertinus 294
Falco tin /nau sp. 74
Falco sp. 11
Hieraaetus pennatus 37
Milvus migrans 655
Milvus milvus 4
Neophron percnopterus 1
Pandion haliaetus 22
Pernis apivorus 41041
Gyps fulvus 3
Grus grus 1
Rapace medio 21
Totale 48404
Tabella 1: Avvistamenti registrati nella primavera 2023.
4

sito 18
Sicilia
Figura 3: Ripartizione degli avvistamenti negli anni del Progetto.
lungo periodo, il vento di maestrale ha consentito splendide osservazioni
in uno degli scenari più belli dei Monti Peloritani, la cima di Dinnammare.
Come sempre da quando esistono i cellulari, si è costantemente informato
i volontari e le forze dell’ordine in attività sul versante calabrese,
dove c’è stata la presenza fondamentale dei Carabinieri Forestali con
la SOARDA che ha garantito anche sul versante siciliano – insieme
alla nostra presenza – una situazione di tranquillità per tutti i migratori,
come si è sin dal primo anno sperato che un giorno potesse accadere.
Anche il Corpo Forestale Regionale, purtroppo estremamente ridotto
nel tempo a poche unità, ha contribuito a questo importante risultato.
Si ringraziano sempre entrambi per il loro preziosissimo lavoro su un
territorio complesso e una migrazione che richiede costante attenzione
e frequenti spostamenti.
I volontari, anche quest’anno sia italiani che da altri paesi europei, hanno
potuto sia gioire dei momenti intensi con avvistamenti anche affascinanti
ed interessanti, sia comprendere l’imprevedibilità della migra-
zione e delle - a volte - lunghe attese per vederli arrivare ed affrontare
– per molti di loro – l’ultimo braccio di mare prima di percorrere ancora
migliaia di km fino alla meta finale. Senza i volontari, che ringraziamo
sempre con immensa gratitudine, la lotta per la salvezza dei migratori
sarebbe stata molto più difficile e ancora oggi la loro presenza consente
di mantenere i risultati, evitando pericolosi ritorni al passato.
Tutti noi siamo stati ospitati nello splendido Istituto delle Figlie di Maria
Ausiliatrice, lungo la rotta dei migratori, con vista spettacolare sia sullo
Stretto di Messina che sul Tirreno, grazie alla generosità di Suor Angela
Maria Macchioni, che si ringrazia di cuore.
5

Liguria
sito 5
LA MIGRAZIONE NEL PARCO DEL BEIGUA:
IL SITO DI ARENZANO (GE) OK
Luca Baghino
Ente Parco del Beigua Via Marconi 165 - 16011 - Arenzano (GE)
Nella primavera del 2023 sono stati eseguiti due periodi di conteggio dei rapaci migratori
sulle colline di Arenzano (44° 25’ 23” N - 8° 40’ 53” E), nel territorio del Parco del
Beigua in parte sovrapposto alla Zona di Protezione Speciale “Beigua-Turchino” per
conseguire dati aggiornati sul fenomeno della migrazione di alcune specie dell’All. I
della Dir. “Uccelli” che qualificano il sito, verificandone la consistenza quantitativa,
con particolare riguardo alle due specie target: il biancone (Circaetus gallicus) e il
falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).
Un copioso, abbondante flusso migratorio proseguito nei giorni successivi ha caratterizzato la sessione
dedicata alle popolazioni migranti di biancone nel 2023.
Nell’arco di 12 giorni dal 10 al 21 marzo compresi sono stati osservati 3654 individui di biancone, con picco
riscontrato il giorno 14 (943 indd.). L’indice di migrazione del periodo è risultato ben al di sopra la media,
essendo per il 2023 pari a 36,9 indd./h (μ 2004-2021
= 17,1 indd./h).
Quanto al falco pecchiaiolo, la sessione del 2023, attuata dal 7 al 18 maggio compreso, ha totalizzato un
risultato ampiamente al di sopra della media del periodo, con 5655 individui (IM = 58,2 indd./h, μ2004-2022
= 34,7 indd./h) e il più elevato tra quelli effettuati dal 2015.
Biancone - Foto di Michelangelo Giordano.
6

sito
sito
39
39
Liguria
LA MIGRAZIONE PRE-NUZIALE 2023
IN LIGURIA NEL SITO DI COSTA FAGAGLIA (GE)
Marcello Bottero
Rete Osservatori Liguri
www.reteosservatoriliguri.jimdo.com
Nella primavera del 2023, sulle colline di Genova-Prà si sono dedicati due periodi di conteggio
dedicati a due specie target inserite nell’All. I della Dir. “Uccelli” ovvero: biancone
(Circaetus gallicus) e falco pecchiaiolo (Pernis apivorus).
Dal 3 marzo al 23 maggio la Rete Osservatori Liguri ha seguito la migrazione
prenuziale dei rapaci (e non) osservando 17.550 individui per
un indice giornaliero di 274,21 indd./giorno con un totale di 64 giornate
e uno sforzo complessivo di 295,30 ore.
La primavera del 2023 sarà ricordata come la stagione dei record, in
quanto sono stati censiti oltre 11.000 rapaci migratori suddivisi in 22
specie!!!
Una migrazione intensa e sostenuta resa possibile da condizioni meteo
ottimali per le osservazioni. Le condizioni meteo avverse su buona
parte del territorio francese e sulle Alpi, specialmente nei mesi di marzo
e aprile, potrebbero aver indotto molti migratori a prediligere la linea
di migrazione costiera, mentre il mese di maggio è stato caratterizzato
quasi sempre da vento da nord che comunque non ha impedito
conteggi interessanti. Le specie target non hanno deluso le attese con
numeri mai visti a Costa Fagaglia: oltre 4000 bianconi e quasi 6000
falchi pecchiaioli!!
Nel sopracitato periodo, si sono tenuti due campi di monitoraggio dedicati
al biancone (Circaetus gallicus) e al falco pecchiaiolo (Pernis
apivorus).
Per quanto riguarda il biancone, la copertura temporale di 17 giorni si
è svolta dal 10 al 26 marzo, periodo in cui, storicamente, risulta concentrato
il maggiore passaggio della specie. I risultati, per i motivi di
cui sopra, sono stati molto superiori alle attese con 3795 individui conteggiati
dalle varie postazioni site lungo la dorsale di Costa Fagaglia,
pari al 77,1% del totale delle specie osservate. Inoltre, di interessante,
si segnalano 6 esemplari di grifone (Gyps fulvus) e 1 falco della regina
(Falco eleonorae).
Per quanto riguarda il falco pecchiaiolo, il periodo monitorato di 10 giorni,
dal 9 al 18 maggio, ha registrato l’ennesimo record stagionale. Il
conteggio finale di 3608 individui si è rivelato superiore alle aspettative
con un incremento del 120% rispetto al campo primaverile del 2022. Da
registrare per il mese di maggio, in negativo, la quasi totale assenza di
aquile minori (Hieraaetus pennatus; N=1).
Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo, liguri e non, che hanno
contribuito ai conteggi giornalieri: Niccolò Alberti, Marcello Bottero,
Luca Cannella, Alessandro Consolaro, Alberto Cosso, Davide Dimichele,
Claudio Durante, Ilario Esposito, Davide Fanetti, Maria Cristina
Granai, Gianni Lucchi, Gian Maria Marchese, Mario Morandi, Gabriella
Motta, Maurizio Olivieri, Sara Papalia, Marco Risso, Luisa Sardi, Orietta
Schiavi, Massimo Tomasi, Paolo Travi e Elan Federico Zucchetti.
Falco della Regina - Foto di Michelangelo Giordano.
7

Marche
IL MONITORAGGIO DELLA MIGRAZIONE
DEI RAPACI DIURNI NEL PARCO NATURALE
DEL MONTE SAN BARTOLO (PU): PRIMAVERA 2023
sito 12
Guido Premuda (www.sunbird.it)
Il monitoraggio della migrazione dei rapaci nella primavera 2023 ha riguardato il comprensorio
del Parco Naturale del Monte San Bartolo (provincia di Pesaro-Urbino) ed è
stato svolto dal 4 marzo al 11 giugno 2023, con giornate continuative sul lungo periodo
ed orari giornalieri variabili.
Durante il monitoraggio sono state utilizzate differenti postazioni in
funzione delle condizioni meteorologiche, sia sulla dorsale collinare
costiera del Parco Naturale (San Bartolo, Fiorenzuola di Focara, Casteldimezzo),
sia sulla dorsale interna dell’area contigua di pre-parco
(Roncaglia, Boncio), allo scopo di massimizzare i conteggi sfruttando i
punti di osservazione maggiormente validi in base alle condizioni meteo
ed alla fenologia di passaggio delle differenti specie.
Negli oltre tre mesi di rilevamento sono state impiegate 81 giornate per
un totale di 356 ore (indice orario 12 rapaci/h), durante le quali sono
stati osservati 4095 rapaci diurni migratori.
Complessivamente durante il monitoraggio sono state osservate 17
specie di rapaci diurni migratori.
In termini numerici, il falco di palude (Circus aeruginosus) è risultata
essere la prima specie (25%, N=1019), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus)
la seconda (N=814) e il falco cuculo (Falco vespertinus) la terza
(N=649), seguite da gheppio (Falco tinnunculus; N=620), sparviere
(Accipiter nisus; N=360) e poiana (Buteo buteo; N= 220).
In confronto con i precedenti 19 anni di monitoraggio (1998-2015 e
2022), è stato raggiunto il secondo massimo stagionale (max count)
di rapaci in migrazione per il sito del San Bartolo (N=4095), rispetto al
massimo precedente del 2022 (N=5065).
Specie
n° individui
Pandion haliaetus 10
Pernis apivorus 814
Circaetus gallicus 10
Circus aeruginosus 1019
Circus cyaneus 3
Circus macrourus 10
Circus pygargus 37
Circus pygargus/macrourus 10
Accipiter nisus 360
Milvus milvus 33
Milvus migrans 81
Buteo buteo 220
Accipitridae sp. 15
Falco naumanni 12
Falco tinnunculus 620
Falco tinnunculus/naumanni 16
Falco columbarius 2
Falco vespertinus 649
Falco subbuteo 171
Falco eleonorae 2
Falconidae sp. 1
Totale rapaci 4095
Ciconia ciconia 227
Ciconia nigra 11
Threskiornis aethiopicus 8
Phalacrocorax carbo 306
Merops apiaster 1608
Columba palumbus 7940
Totale altre specie 10100
Falco cuculo - Foto di Guido Premuda.
Tabella 1: Avvistamenti registrati presso il sito del Parco Naturale di Monte San Bartolo.
8

sito 12
Marche Puglia
Falco di palude - Foto di Guido Premuda.
Albanella minore - Foto di Guido Premuda.
Inoltre sono stati ottenuti nuovi conteggi massimi stagionali (max counts) per il sito del San Bartolo per le specie
sparviere, nibbio bruno (Milvus migrans) e lodolaio (Falco subbuteo; vedi tabella).
Il picco giornaliero del falco pecchiaiolo è stato osservato il 13 maggio 2023 (N=183).
Confermato l’afflusso prevalente di Falco sp. e Accipiter sp. sulla dorsale del San Bartolo vicino alla costa, contro
quello di Pernis sp. risultato maggiore sulla dorsale collinare interna.
Tra le rarità per il sito sono da rimarcare le osservazioni di due esemplari di falco della regina (Falco eleonorae;
PREMUDA, oss. pers.).
Gli importanti dati raccolti con il monitoraggio della primavera 2023 confermano il Parco Naturale del Monte San
Bartolo tra le IBA (Important Bird Areas) classificate con il criterio C5 (Large congregations of migratory raptors), che
prevede il passaggio di oltre 3000 rapaci migratori.
Tra le altre specie (non rapaci) monitorate sono da rilevare i numeri elevati di gruccione (Merops apiaster) in migrazione
(N=1608), prevalentemente lungo la costa.
Di notevole importanza locale anche il censimento dell’esteso dormitorio (roost) di colombaccio (Columba palumbus),
con un assembramento pre-migratorio massimo stimato di 4580 individui rilevato il 5 marzo 2023 e una stima di 7940
individui migrati in totale.
Lo studio è stato realizzato con il parziale contributo di Hystrix srl ed in collaborazione con il Parco Naturale del Monte
San Bartolo.
Un ringraziamento per l’aiuto agli osservatori: Giovanna Cecconi, Giacomo Del Monte, Mirco Malerba, Cristian Montevecchi
e Renzo Bizzocchi.
Bibliografia
- PANDOLFI M. & SONET L., 2006 – La migrazione dei rapaci nel Parco del San Bartolo, Ed.Parco Naturale del Monte
San Bartolo, Pesaro.
- PREMUDA G., GUSTIN M., PANDOLFI M., SONET L. & CENTO M., 2008 – Spring raptor migration along the Adriatic
coast (Italy): a comparative study over three sites – Avocetta, 32: 13-20.
- PREMUDA G., 2022 – Il monitoraggio della migrazione dei rapaci diurni nel Parco Naturale del Monte San Bartolo
(PU): primavera 2022. Infomigrans 49-2022.
9

Toscana sito 7
VERSILIA - ALPI APUANE:
CAMPO RAPACI PRIMAVERA 2023
Guido Premuda
www.sunbird.it
Il ventiduesimo campo di studio della migrazione primaverile dei rapaci nel bottle-neck
Versilia-Alpi Apuane, realizzato dal gruppo osservatori “Sunbird” ed in parziale collaborazione
con le Guardie del Parco Apuane, si è svolto in modo continuativo dal 1 al 31
marzo e con osservazioni saltuarie in aprile e maggio 2023.
Sono state utilizzate principalmente due postazioni (Capriglia e
Pietrasanta - LU) in contemporanea o in alternativa, secondo le
disponibilità degli osservatori e delle condizioni meteo. In alcune
giornate sono state utilizzate anche altre postazioni, allo scopo di
intercettare i bianconi difficilmente rilevabili da Capriglia. Complessivamente
durante i tre mesi di rilevamento sono state impegnate
361 ore (indice orario 12,8 rapaci/h).
Sono stati osservati 4636 rapaci migratori, la maggior parte dei quali
costituita da bianconi (Circaetus gallicus; 69%; N=3181), come sempre
con direzione di migrazione “a circuito” inversa da nord-ovest
verso sud-est. Il picco del passaggio dei bianconi si è verificato il
16 marzo (N=440; PREMUDA et al., oss. pers.). Il numero totale di
bianconi rilevato è allineato all’evidente tendenza all’aumento della
popolazione della specie in Italia (PREMUDA & BELOSI 2015;
PREMUDA et al. 2015b).
In termini numerici, il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) è risultata
essere la seconda specie avvistata (10%; N=441) e l’aquila minore
(Hieraaetus pennatus; N=288) la terza. Complessivamente durante
il monitoraggio sono state osservate 20 specie di rapaci diurni migratori.
Tra le rarità sono da rimarcare le osservazioni di un’aquila anatraia
maggiore (Clanga clanga) l’8 marzo 2023 a Capriglia (DEL CHIA-
RO, oss. pers.) e di un’aquila di Bonelli (Aquila fasciata), immaturo al
secondo anno, fotografata a Capriglia il giorno 5 marzo 2023 (OLO-
BARDI, oss. pers.).
Facendo seguito ai rilevamenti degli anni precedenti, il monitoraggio
della primavera 2023 conferma il bottleneck della Versilia-Alpi
Apuane tra le IBA (Important Bird Areas) classificate con il criterio C5
(Large congregations of migratory raptors), che prevede il passaggio
di oltre 3000 rapaci migratori, indipendentemente dalla rarità delle
specie (PREMUDA et al. 2014).
Si ricorda cortesemente che il campo si svolge su proprietà privata
e che l’accesso all’uliveto di Capriglia non è consentito se non si
è muniti di un permesso individuale firmato. Inoltre l’accesso é a
numero limitato giornaliero. Chi è interessato a partecipare è pregato
di contattare l’organizzatore per ottenere il permesso in accordo
con la gestione del calendario presenze.
10
Coppia di bianconi - Foto di Guido Premuda.

sito 7
Toscana
Ovviamente ognuno è libero di recarsi, quando vuole, a Capriglia
per fare osservazioni, ma rimanendo sulla strada o in ogni caso fuori
dalle proprietà private (uliveti). Il belvedere di Capriglia (il rettilineo
alla fine del paese) e il nuovo parcheggio a Capezzano Monte sono
ugualmente ottimi punti di osservazione. Grazie per la collaborazione
indispensabile affinché i campi di monitoraggio rapaci possano
continuare nello stesso sito, in modo da ottenere dati comparabili
tra gli anni.
Si ringraziano vivamente:
– Elena e famiglia Benvenuti per il permesso d’accesso alla proprietà
privata.
– Fernando e Monica Sava per l’ospitalità.
– Un vigoroso ringraziamento a tutti gli osservatori: Lorenzo Del
Chiaro e Marianna Corsinelli, Paolo Ricci, Alfredo Peghini, Lorenzo
Cairo, Claudia Olobardi, Marusca Raffi, Stefano Donello, Maria-
Rosa Baldoni, Alberto Belosi, Giuliano Gerra, Tommaso Lipparelli,
Gabriele Raiser, Alessio Bartolini, Alessandro Sacchetti, Alberto
Chiti Batelli, Franco Trafficante, Fabio Viviani, Mosè Borrini, Nicola
Raffaelli, Emanuela Neri, Alessandro Franchi, Niccolò Ghionzoli,
Rinaldo Pacini, Alessandro Casini, Pietro Pelletti e gli altri aiutanti.
Bibliografia:
- PREMUDA G., 2015. Il bottleneck Versilia-Alpi Apuane. In: Quaderni
di Birdwatching nr. 17, pag. 44-51. EBN Italia.
- PREMUDA G. & BELOSI A., 2015. Short-toed Eagle Circaetus
gallicus population increase in Italy: hypothesis of root causes. Avocetta
39(1): 13-17.
- PREMUDA G., BELOSI A., VIVIANI F. & FRANCHINI M., 2015b.
Short-toed Eagle Circaetus gallicus population monitoring at the
Apuane Alps migration watch-site (Tuscany). Avocetta 39(1): 5-12.
- PREMUDA G., FRANCHINI M. & VIVIANI F., 2014. “Apuane 3000”
Una nuova IBA: il bottleneck Versilia-Alpi Apuane. In: Quaderni di
Birdwatching nr. 14, pag. 84-85. EBN Italia.
- PREMUDA G., RICCI U. & VIVIANI F., 2010 - Rapaci delle Alpi
Apuane - Parco Alpi Apuane, Pacini Ed., Pisa
- www.sunbird.it/ornitos/AlpiApuane.htm
Biancone adulto - Foto di Guido Premuda.
Specie
n° individui
Pernis apivorus 441
Milvus migrans 195
Milvus milvus 9
Circaetus gallicus 3181
Circus aeruginosus 108
Circus pygargus 3
Circus macrourus 2
Circus cyaneus 3
Accipiter nisus 47
Accipiter gentilis 1
Buteo buteo 36
Gyps fulvus 9
Hieraaetus pennatus 288
Aquila fasciata 1
Clanga clanga 1
Pandion haliaetus 7
Falco tinnunculus 213
Falco naumanni 2
Falco vespertinus 10
Falco subbuteo 64
Asio flammeus 1
rapaci indeterminati 14
Totale rapaci 4636
Ciconia ciconia 15
Ciconia nigra 1
Grus grus 406
Totale altri veleggiatori 422
Tabella 1 - Avvistamenti registrati presso le postazioni di Versilia-Alpi Apuane.
11

Piemonte
sito 6
LA MIGRAZIONE PRE-NUZIALE 2023
NEL PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO (AL)
Mara Calvini - Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino Piemontese
www.areeprotetteappenninopiemontese.it
Tre sono i periodi di studio della migrazione pre-riproduttiva dei rapaci sull’Appennino
ligure-piemontese svolti ad opera dei Guardiaparco e del Personale Tecnico dell’Ente.
Il monitoraggio, al suo terzo anno, ha l’obiettivo da parte dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino
piemontese (AL) di aggiornare e definire meglio le rotte di migrazione dei rapaci.
Le osservazioni sono state effettuate sul monte Vesolina - Piani di Praglia, al confine sud-orientale del Parco –
Zona Speciale di Conservazione “Capanne di Marcarolo” nei periodi non continuativi dal 10 al 17 marzo, dal 27
aprile al 2 maggio e dal 8 al 18 maggio per complessivi 19 giorni e 77 ore di osservazione. Nonostante le discrete
condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato gran parte del periodo di osservazione, gli effettivi sono risultati
inferiori rispetto all’anno precedente. Sono stati conteggiati un totale di 269 rapaci, appartenenti a 8 specie,
facendo registrare un Indice di Migrazione giornaliero complessivo di 14 individui e un indice orario di 3,5 individui.
La specie più abbondante è stata il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) con l’81% degli avvistamenti, seguito dal
biancone (Circaetus gallicus) con il 7,4%, dal gheppio (Falco tinnunculus) e dalla poiana (Buteo buteo) entrambi
con l’1,9%. Le altre specie invece hanno mostrato valori inferiori.
Il biancone ha fatto registrare un numero di individui pari a 20 con un Indice di Migrazione orario pari a 0,26 inds.
e un IM giornaliero pari a 1,05 inds., valori leggermente superiori rispetto all’anno precedente.
Il monitoraggio del falco pecchiaiolo ha previsto una copertura temporale saltuaria di 7 giorni (dall’8 al 18 maggio)
con 219 individui censiti e un picco di passaggio giornaliero (N=124) l’11 maggio. I valori di migrazione registrati
sono stati di 2,8 inds/ora e di 11 inds/giorno. I valori, inferiori rispetto all’anno precedente, sono probabilmente
da imputare alle avverse condizioni meteo del periodo centrale di osservazione e all’assenza di osservazione in
alcune giornate.
Decisamente scarsi gli effettivi di Circus spp. che regolarmente transitano sul sito in un periodo di tempo più lungo.
Quest’anno, a titolo di sperimentazione, è stato svolto un mini campo di osservazione di due giornate intere (6 e
7 maggio) in collaborazione con l’ASD “La Ventura” presso il Bric dei Gorrei (828 m slm) nel comune di Ponzone,
facente parte della Z.S.C. IT1180017 “Bacino del Rio Miseria” in gestione all’Ente Parco Appennino Piemontese.
Specie Tot. individui Abbondanza in %
Pernis apivorus 219 81,4
Milvus migrans 4 1,5
Circaetus gallicus 20 7,4
Circus aeruginosus 2 0,7
Buteo buteo 5 1,9
Accipiter nisus 1 0,4
Falco subbuteo 4 1,5
Falco tinnunculus 5 1,9
Rapaci ind. 9 3,3
Totale rapaci 269 100
Hirundo rustica 46
Apus sp. 102
Delichon urbicum 20
Merops apiaster 101
Columba palumbus 57
Tabella 1 - Avvistamenti registrati presso il sito del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.
12

sito 6
Piemonte
Complessivamente sono transitati 81 falchi pecchiaioli, 2 falchi di palude (Circus aeruginosus), 2 lodolai (Falco
subbuteo), 1 cicogna nera (Ciconia nigra), 1 ghiandaia marina (Coracias garrulus) e numerosi gruccioni (Merops
apiaster). Il risultato è stato soddisfacente e meritevole di ulteriori approfondimenti per l’organizzazione futura di
turni di osservazione compatibilmente con il personale e i volontari a disposizione.
Le specie censite con i relativi numeri di individui avvistati sono state indicate nella tabella allegata.
Le osservazioni sono state condotte dai Guardiaparco e dai Tecnici delle Aree protette dell’Appennino piemontese
coadiuvati dal prezioso supporto dei colleghi delle Aree protette del Po piemontese. Un sentito ringraziamento va
ai ragazzi dell’ASD “La Ventura” per l’organizzazione del 1° campo base dedicato all’osservazione dell’avifauna,
ai tirocinanti Emma Tardito e Matteo Franzante dell’Università di Genova e a Mario Morandi.
Guardiaparco in attività - Foto Matteo Paveto.
13

Marche
sito 12 40
LA MIGRAZIONE PRIMAVERILE DEI RAPACI ALLA TORRE
DI MONTIGNANO - SENIGALLIA (AN) - ANNO 2023
Mauro Mencarelli ,
Associazione A.R.C.A.
Già dalla fine febbraio la voglia di stare sul campo inizia a farsi sentire, la voglia di scrutare
il cielo con il binocolo e il cannocchiale, la voglia di soddisfare quella curiosità di
riconoscere quel rapace che vedi in volteggio ‘laggiù’, la voglia di vedere i flock di falchi
pecchiaioli (Pernis apivorus) o di sperare in qualche rarità.
Con queste premesse mi sono ritrovato a passare anche quest’anno 3 mesi alla ‘Torre
di Montignano’ insieme all’immancabile compagno di osservazioni Luciano Catozzi, per
assaporare di nuovo lo spettacolo della migrazione pre-riproduttiva dei rapaci e di molte
specie di passeriformi.
Il punto di osservazione si trova in una zona collinare a sud del Comune di Senigallia distante dal mare 3 km,
a metà tra il Parco Naturale Regionale del Monte Conero (circa 30 km a sud est) e il Parco Naturale del Monte
San Bartolo (circa 40 km a nord ovest). Le colline intorno al sito hanno un’altezza inferiore a quella dalla quale
si effettuano le osservazioni (105 m s.l.m.) e questo permette di avere una visuale libera a quasi 360°, riuscendo
a scorgere anche a distanza i rapaci in avvicinamento.
La stagione ha portato grandi risultati, tra cui 3 nuove specie e il superamento di quota 3000 (tra rapaci e grandi
veleggiatori). Ma come tutte le stagioni lascia l’amaro in bocca per la mancanza (in numero) di alcune specie,
come ad esempio le albanelle minori (Circus pygargus) e i falchi pecchiaioli.
Le osservazioni sono iniziate il 3 marzo e son terminate in data 01 giugno: a fine stagione le uscite sono state
62 per un totale di 210 ore (2022: 52 uscite, 107 h). I rapaci censiti sono stati 2964, più 91 cicogne bianche
(Ciconia ciconia), 4 cicogne nere (Ciconia nigra), 1 gru (Grus grus) e 1 gufo di palude (Asio flammeus), che
portano il totale a 3061. Le medie calcolate indicano circa 47 rapaci/giorno e un media oraria di 14 individui/ora.
Le osservazioni di una certa rilevanza sono state 3: il 18 marzo un sacro (Falco cherrug), il 15 aprile un’aquila
delle steppe (Aquila nipalensis) e il 22 aprile un falco pellegrino siberiano (Falco peregrinus calidus).
Il brutto tempo della metà di maggio ha sicuramente limitato il passaggio di un numero consistente di individui:
dal 9 al 18 sono stati monitorati solamente 140 rapaci, mentre l’unica giornata che ha visto un buon passo è
stata quella del 20 maggio: 225 rapaci, di cui 215 pecchiaioli.
Un grazie a chi ci ha fatto compagnia in qualche giornata di osservazione: Roberto Ceccucci, Niki Morganti,
Enrico e Maurizio Castellucci, Moreno Nalin e Mariarosa Baldoni.
14
Falchi pecchiaioli - Foto di Mauro Mencarelli.

sito 40
Marche
Specie
N° inividuo
Circus aeroginosus 1251
Falco tinnunculus 468
Falco vespertinus 392
Pernis apivorus 329
Accipiter nisus 170
Buteo buteo 139
Falco subbuteo 55
Circus pygargus 43
Milvus migrans 40
Circus cyaneus 12
Falco naumanni 9
Milvus milvus 9
Circus macrourus 6
Pandion haliaetus 5
Circaetus gallicus 4
Falco columbarius 4
Falco peregrinus 1
F. peregrinus calidus 1
Falco cherrug 1
Aquila nipalensis 1
Albanella sp. 17
Rapaci indet. 7
Rapaci totali 2964
Ciconia ciconia 91
Cicogna nera 4
Grus grus 1
Asio flammeus 1
Totale 3061
Falco pescatore - Foto di Mauro Mencarelli.
Tabella 1 - Avvistamenti registrati presso il sito di Torre di Montignano.
Aquila delle Steppe - Foto di Mauro Mencarelli.
15

Lombardia Marche sito 12 8
LA MIGRAZIONE PRIMAVERILE 2023
DEI RAPACI DIURNI A CIMA COMER (GARGNANO, BS)
A. Pasqua 1 , R. Podavini & G. Piotti 1
1
GRA (Gruppo Ricerca Avifauna, Brescia)
Contatti: tatao84@alice.it
Quest’anno, dopo 8 anni di sospensione, è ripreso il monitoraggio sistematico del passo
dei rapaci a Cima Comer. Le osservazioni si sono svolte in modo affine al passato, dalle
9.00 alle 16.00, ed esattamente nello stesso punto precedente, l’altana costruita da ER-
SAF Lombardia.
Il censimento si è svolto dal 20 febbraio al 23 maggio per un totale di 63 giorni. In alcune giornate, per avverse
condizioni meteorologiche, i conteggi sono stati effettuati da altre località nei paraggi poste a quote inferiori. Al
campo hanno partecipato 41 osservatori per un totale indicativo di 425 ore di rilievo.
Il totale dei rapaci migratori censiti è stato di 3933 individui appartenenti a 18 specie diverse (vedere Tab. 1). Le
osservazioni del 2023 hanno permesso di aumentare la Check-List di Cima Comer a 24 taxa grazie all’aggiunta
del gufo di palude (Asio flammeus) osservato il 6 maggio. Le ripetute osservazioni di grifone (Gyps fulvus) di
quest’anno confermano quanto già emerso precedentemente sull’importanza della nostra località negli spostamenti
di questa specie tra il Friuli Venezia Giulia e la Francia meridionale.
Specie N° individui
Buteo buteo 1607
Pernis apivorus 1077
Accipiter nisus 494
Milvus migrans 224
Falco tinnunculus 198
Circus aeruginosus 160
Falco vespertinus 41
Milvus milvus 39
Falco subbuteo 23
Circaetus gallicus 19
Circus cyaneus 15
Rapace ind. 17
Circus pygargus 6
Pandion haliaetus 4
Circus macrourus 4
Gyps fulvus 2
Falco columbarius 1
Accipiter gentilis 1
Asio flammeus 1
Totale 3933
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate.
16

sito 8
Lombardia
Grifone - Foto di P. Podavini.
L’indice di migrazione, suddiviso per mese, è risultato per febbraio (ultima settimana) 13,1 ind./h, per marzo
10,8 ind./h, per aprile 4,8 ind./h e per maggio 11,1 ind./h; quello globale è risultato di 9,3 ind./h.
Le specie più numerose sono state come sempre la poiana ((Buteo buteo); N=1607) e il falco pecchiaiolo
((Pernis apivorus); N=1077) anche se per quest’ultimo, a causa del maltempo di maggio, gli individui conteggiati
sono probabilmente solo una parte del contingente reale. A seguire emerge lo sparviere (Accipiter nisus)
con 494 individui.
Oltre ai rapaci migratori è interessante la conferma del transito regolare della cicogna nera (Ciconia nigra),
specie che viene oramai avvistata ogni anno.
Si ringraziano per la partecipazione: D. Ardigò, M. Bariletti, A. Barisani, C. Benetti C, M. Bertella, R. Bertoli, M.
Bontempi, R. Boscaini, R. Carini, G. Cherubini, M. Coluccia, P. Cucchi, C. Emanuelli, O. Faccini, F. Flegoni, D.
Franchini, E. Frigerio, A. Gargioni, D. Lacitignola, R. Leo, L. Maffezzoli, M. Marconi, S. Mazzotti, C. Monti, L.
Panada, F. Paoletti, G. Podavini, P. Podavini, F. Raggi, M. Ravasini, P. Rizzi, A. Rossi, M. Sartori, L. Sciacca,
C. Segalini, F. Sirtoli, G. Tolotti, F. Zanardini e V. Zecchi.
17

Abruzzo Marche sito 12 43
SAN VITO CHIETINO (CH):
LA MIGRAZIONE PRE-NUZIALE DEI RAPACI 2023
Alessandra Iannascoli & Marco Pantalone
Stazione Ornitologica Abruzzese
www.soabruzzo.it
Nella primavera 2023, per il 3° anno consecutivo, si è svolto il campo di studio sulla migrazione
primaverile a San Vito Chietino (CH).
Dal 18 marzo al 02 giugno 2023 si è svolto il terzo campo migrazione di “San Vito Chietino”, creato dalla Stazione
Ornitologica Abruzzese (SOA) nel belvedere della cittadina teatina, coinvolgendo anche l’amministrazione
comunale locale. Con quest’ultima è stata firmata una convenzione ad hoc, che ha visto anche l’installazione di
una postazione didattica, nella quale residenti e turisti possono prendere informazioni sul fenomeno migratorio
degli uccelli e sulle specie qui osservabili. Quello di San Vito Chietino è il primo campo migrazione creato in
Abruzzo, collocato a 90 metri s.l.m. e a 400 metri dalla costa Adriatica (42° 18’ 16.52” N – 14° 26’ 45.22” E),
su una collina che domina la spiaggia sottostante. Il campo è stato gestito dai volontari della SOA, che hanno
ospitato in alcune giornate i volontari di SLO-Salviamo l’Orso (www.salviamolorso.it) e di Rewilding Apennines
(https://rewilding-apennines.com), con i quali sono state condivise le osservazioni. La primavera 2023 è stata
purtroppo caratterizzata da due mesi totali di costanti piogge: marzo ha permesso poche giornate di osservazione,
aprile qualche giorno in più, mentre maggio (il mese che solitamente regala più passaggi) è stato
contraddistinto, per quasi tutta la sua durata, da pioggia battente o fortissimi venti. Queste condizioni meteo
hanno limitato quasi totalmente l’attività di monitoraggio, che è riuscita a censire 178 rapaci e altri 165 individui
in migrazione (appartenenti a 4 specie di rilievo), per un totale di 18 specie osservate. I giorni di osservazione
sono stati 27, per un totale di 62 ore (indice orario 2,87 rapaci/h): quest’anno è stata osservata la prima
albanella pallida (Circus macrourus) per il campo migrazione teatino e si conferma come specie più presente
il falco di palude (Circus aeruginosus). La postazione, grazie alla sua collocazione, ha sicuramente notevoli
margini di miglioramento, sia per il numero totale degli avvistamenti sia per il numero di specie: si spera per il
2024 in condizioni meteo più favorevoli, che permettano anche una più ampia partecipazione e organizzazione
dei turni. Maggior attenzione deve essere inoltre data ai campi subito a sud della postazione, che potrebbero
rappresentare importanti siti di stop over o dormitorio, soprattutto per i Circus.
Un ringraziamento all’amministrazione comunale di San Vito Chietino - in particolare al sindaco Emiliano
Bozzelli e all’assessore Gabriella Mancini – e a tutti i partecipanti ai vari turni di osservazione: Alessandra
Iannascoli, Massimo Pellegrini, Sandro Barile, Marco Rolino Liberatore, Giulia Pace, Marco Sborgia, Stefano
Allavena, Nicola Verì, i volontari di SLO e Rewilding Apennines.
GIORNI DI
OSSERVAZIONE
27
ORE DI
OSSERVAZIONE
62
Tabella 1 - Sforzo di campionamento.
18

sito 43
Abruzzo
Falco pescatore - Foto di S. Barile.
Specie N° individui
Pandion haliaetus 2
Buteo buteo 15
Pernis apivorus 14
Milvus milvus 3
Milvus migrans 3
Circus aeruginosus 67
Circus cyaneus 1
Circus macrourus 1
Circus pygargus 3
Accipiter nisus 21
Falco subbuteo 11
Falco vespertinus 5
Falco tinnunculus 22
Falco naumanni 7
Falco sp. 3
Totale rapaci 178
Mergus serrator 7
Himantopus himantopus 7
Merops apiaster 150
Cecropis daurica 1
Altri veleggiatori 165
Tabella 2 - Avvistamenti registrati presso il sito di San Vito Chietino.
19

Lombardia
MIGRAZIONE PRIMAVERILE DEI RAPACI DIURNI
NELLA RISERVA NATURALE - ZSC (IT2060016)
VALPREDINA E MISMA IN PROVINCIA DI BERGAMO
(ANNO 2023)
sito 44
Alessandro Mercogliano, Giuditta Corno, Alessandro Nessi, Luca Bonomelli,
Federico Capelli, Emanuele Crepet & *Enrico Bassi
Riserva Naturale Oasi Wwf - ZSC Valpredina e Misma
Direzione Ente Gestore WWF Italia Via F. Lussana, 2 - Cenate Sopra (BG)
e-mail: info@valpredina.eu; *enrico.bassi76@gmail.com
Nel 2023 è stato realizzato il III° Campo di osservazione della migrazione pre-riproduttiva dei
rapaci diurni nella Riserva Naturale - ZSC (IT2060016) Valpredina e Misma (Cenate Sopra,
BG). Il monitoraggio ha permesso di valutare la consistenza e l’andamento numerico delle
diverse specie e analizzare il comportamento dei rapaci territoriali nei confronti di quelli in
transito.
Per consentire un confronto quali-quantitativo con le due annualità precedentemente indagate (2001 e 2022), è
stata standardizzata la metodologia usando il medesimo punto di osservazione (loc. Cà Pessina, 516 m s.l.m.), in
posizione strategica per dominare l’alta pianura bergamasca, il fiume Serio e le propaggini delle Prealpi Orobie.
Per alcune specie, al fine di evitare possibili sovrastime, sono stati definiti dei limiti temporali desunti dalla bibliografia
disponibile per alcuni dei siti italiani meglio indagati dal 1990. Sono quindi stati adottati due metodi di quantificazione:
il primo, in cui sono stati considerati tutti gli individui identificati come migratori in base alla traiettoria
percorsa e al comportamento osservato sul campo (colonna B in Tab. 1); un secondo, più conservativo, in cui sono
stati inseriti soltanto gli individui in transito entro i limiti temporali sopracitati (colonna A in Tab. 1).
A titolo esemplificativo, il nibbio bruno (Milvus migrans), è una specie altamente sovrastimabile nel territorio indagato
perché è attraversato, oltre che dagli individui in migrazione, anche da soggetti territoriali ed erratici in
spostamento tra i principali laghi circostanti (Laghi di Endine, Iseo e Como).
Nell’arco di 54 giorni (7h 09’/die in media) sono stati conteggiati 741 rapaci (729 secondo la stima più conservativa)
appartenenti a 12 specie. Le due principali specie in transito sono state la poiana (Buteo buteo) con 499 individui
e il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) con 102.
Nonostante lo sforzo di indagine comparabile rispetto al 2022, i totali osservati di falco pecchiaiolo, nibbio bruno
e gheppio (Falco tinnunculus) sono risultati particolarmente ridotti. Per il falco pecchiaiolo ciò può dipendere dal
ridotto numero di giornate effettuate attorno alla metà di maggio per condizioni di prolungato maltempo. Al contrario,
gli individui in transito di poiana sono risultati più del doppio e questo può essere in parte spiegato dall’anticipo
dell’avvio del monitoraggio al 14 febbraio.
Si conferma la rilevante importanza del sito di Valpredina per lo studio della migrazione pre-riproduttiva, in quanto
in sole tre annualità sono già state identificate 20 specie di rapaci diurni e un gufo di palude (Asio flammeus).
Quest’anno, inoltre, si è stabilito un rapporto di collaborazione con gli ornitologi impegnati nel campo di monitoraggio
di Cima Comer (Gargnano, BS) con i quali verranno confrontati gli andamenti numerici e fenologici delle
principali specie osservate.
Ringraziamenti
Si ringrazia sentitamente il Direttore della Riserva Naturale Enzo Mauri e il suo staff tra cui Matteo Mauri, Annamaria
Gibellini e Gloria Sigismondi per averci amichevolmente sostenuto in tutte le fasi dello studio, il Gruppo
Ornitologico Bergamasco e gli osservatori: Bergamelli A., Brignoli G., Caccia M., Cadei M., Casola D., Castelli L.,
Chiappetta S., Colleoni F., Cortesi M., Drioli L., Falgari L., Francolini C., Garlati A., Gementi A., Giuliani B., Gorini
M., Marchesi M., Mazzoleni I., Milesi S., Nembrini S., Pasqualini G., Platania G., Redaelli L., Riva F., Rutili M. R.
e Stocchetti A.
20

sito 44
Lombardia Puglia
2001
13/3 - 8/6 (35gg)
132 h; 3h 46’/die
2022
20/2 - 31/5 (58 gg)
392 h; 6h 45’/die
Specie N individui N individui
2023
14/2 - 29/5 (54 gg)
386 h; 7h 09’/die
N individui
(A)
N individui
(B)
Limiti fenologici
assunti per
Valpredina
Pernis apivorus 116 220 102 102 31 maggio
Milvus migrans 206 70 19 24 15 maggio ± 7
Milvus milvus 2 19 7 7
Milvus sp. 3 0 1 1
Neophron percnopterus 0 1 0 0
Gyps fulvus 0 1 0 0
Aegypius monachus* 0 1 0 0
Circaetus gallicus 19 5 2 8 10 aprile ± 7
Clanga pomarina 1 0 0 0
Clanga clanga 0 1 0 0
Circus aeruginosus 26 40 30 30 21 maggio ± 10
Circus cyaneus 14 1 1 1
Circus pygargus 4 0 0 0
Circus sp. 14 0 2 2
Accipiter gentilis 1 2 2 2
Accipiter nisus 50 33 33 33 20 aprile ± 10
Accipiter sp. 0 1 2 2
Buteo buteo 301 243 499 499 30 aprile ± 5
Buteo rufinus 1 0 0 0
Pandion haliaetus 1 1 2 2
Accipitriformes indet. 153 1 2 2
TOT Accipitriformes 912 640 703 714
Falco tinnunculus 15 38 16 17 5 maggio ± 5
Falco columbarius 1 0 0 0
Falco subbuteo 8 6 1 1
Falco sp. 8 1 2 2
TOT Falconiformes 32 45 19 20
Asio flammeus 0 1 0 0
TOT Strigiformes 0 1 0 0
Rapaci diurni indet. 0 2 7 7
Rapaci totali 944 688 729 741
Tab.1 - Rapaci in migrazione primaverile nei conteggi 2001, 2022 e 2023. Per l’anno 2023 sono stati riportati due metodi di quantificazione. Nella colonna A sono stati inseriti
soltanto gli individui in transito entro i limiti temporali desunti dalla bibliografia, riportati nell’ultima colonna. Nella colonna B, invece, sono stati inclusi tutti gli individui identificati
come migratori in base alla traiettoria percorsa e al comportamento osservato.
21

Marche
sito 12 45
LA MIGRAZIONE PRE-RIPRODUTTIVA
DEI RAPACI IN VAL D’APSA (PETRIANO, PU)
Marco Pantalone & Iacopo Burattini
www.facebook.com/Campo-migrazione-Val-dApsa-119115647868458
Dal 01 marzo al 31 maggio 2023, per il 4° anno consecutivo e per la prima volta come campo
autonomo, si è svolta l’attività di studio e monitoraggio della migrazione primaverile
nella Val d’Apsa, località Madonna dei Sodi, Petriano (PU).
Il campo migrazione “Val D’Apsa” (N 43°47’26.47” – E 12°41’48.37”) è situato nel comune di Petriano (PU), a
22 km dall’Adriatico e a circa 30 km dalla dorsale appenninica. Il sito principale di osservazione è situato su una
collina (225 m s.l.m.) che intercetta i flussi migratori interni, provenienti da sud e dal corridoio appenninico ad
est, tra Sasso Simone e Simoncello e Monte Copiolo. Oltre al campo base, allo scopo di superare l’orografia
della zona e massimizzare i conteggi, sono state utilizzate anche 2 postazioni secondarie: la collina di Petriano
(a 2 km, 186 m s.l.m.) e Cà Girone (a 4 km, 98 m s.l.m.), nel comune di Urbino. Sono state impiegate 84
giornate per un totale di 135 ore (indice orario 4,23 rapaci/h), durante le quali sono stati osservati 572 rapaci,
appartenenti a 21 specie. La migrazione prenuziale 2023 ha fatto registrare il record di passaggi per la Val
d’Apsa, sia in termini totali sia riguardo alla maggior parte delle specie censite. Un marzo con cielo sereno ha
permesso l’osservazione di un buon numero di gru (Grus grus) e del primo smeriglio (Falco columbarius) per il
campo, con un buon passaggio di falchi di palude (Circus aeruginosus), proseguito per tutta la stagione e con
apice in maggio. Da metà aprile a metà maggio le costanti precipitazioni hanno impedito a volte l’osservazione
del cielo, favorendo però lo stop over, soprattutto di falchi cuculo (Falco vespertinus), specie che quest’anno
è sembrata in aumento. Per quanto riguarda i dormitori migratori collocati nell’area del campo migrazione, la
rotazione dei terreni, nel 2023 quasi tutta a favore del grano, ha portato alla scarsità di aree arate o sfalciate,
utilizzate negli anni precedenti in discreto numero da falco di palude e albanella minore (Circus pygargus). Da
segnalare il movimento di albanelle reali (Circus cyaneus) ancora a metà aprile, il ritorno all’osservazione di
alcune cicogne nere (Ciconia nigra) e il miglior passaggio nel quadriennio di falchi pecchiaioli (Pernis apivorus),
transitati esclusivamente in maggio. Interessante il passaggio di un grifone (Gyps fulvus) per il secondo anno
consecutivo e di una ghiandaia marina (Coracias garrulus) in volo a 30 metri di altezza, è ormai confermata
questa rotta migratoria di attraversamento dell’Appennino da parte del biancone (Circaetus gallicus). Il primo
individuo della specie è transitato nell’ultima settimana di marzo e i passaggi sono man mano aumentati sino
alla terza settimana di aprile, con fine maggio caratterizzata anche quest’anno da flock di 3-4 immaturi.
Si ringraziano vivamente gli osservatori Francesca Passeri, Claudio Vecchietti, Marcello Giardinazzo e Anna
Manca.
22
Albanella minore - M. Giardinazzo.

sito 45
Marche
Fig. 1 - Movimenti migratori decadi marzo-maggio 2020-2023 per specie target.
Specie
Marzo Aprile Maggio
N° individui N° individui N° individui
TOTALE
Gyps fulvus 0 0 1 1
Pandion haliaetus 2 0 0 2
Circaetus gallicus 4 7 15 26
Buteo buteo 28 8 9 45
Pernis apivorus 0 0 118 118
Milvus milvus 5 0 1 6
Milvus migrans 4 5 5 14
Circus aeruginosus 35 35 54 124
Circus cyaneus 5 2 0 7
Circus macrourus 0 1 0 1
Circus pygargus 2 21 17 40
Circus pygargus/macrourus 0 4 4 8
Accipiter nisus 4 1 2 7
Accipritidae sp. 2 3 3 8
Falco tinnunculus 5 1 3 9
Falco naumanni 0 1 0 1
Falco tinnunculus/naumanni 0 1 5 6
Falco peregrinus 3 2 2 7
Falco subbuteo 0 8 25 33
Falco columbarius 1 0 0 1
Falco vespertinus 0 24 68 92
Falconidae sp. 2 3 11 16
Totale rapaci diurni 572
Ciconia ciconia 12 0 12 24
Ciconia nigra 0 0 2 2
Grus grus 133 0 0 133
Ardea purpurea 0 0 1 1
Coracias garrulus 0 0 1 1
Corvus corax 0 0 1 1
Columba palumbus 400 0 0 400
Totale altri veleggiatori 562
GIORNI DI
OSSERVAZIONE
ORE DI
OSSERVAZIONE
84
135
Tabella 1 - Elenco delle specie avvistate.
Tabella 2 - Sforzo di campionamento.
23

SITI DI OSSERVAZIONE
DELLA MIGRAZIONE DEI RAPACI
NEL MEDITERRANEO CENTRALE E RIFERIMENTI
42
44
39
40
40
45
43
41
32
Hanno collaborato alla realizzazione
di questo numero:
5 Parco Naturale Regionale del Beigua
Arenzano (GE):
Luca Baghino; luca.baghino@teletu.it;
6 Ente di gestione delle Aree Protette
dell’Appennino Piemontese (AL):
Mara Calvini;
mara.calvini@areeprotetteappenninopiemontese.it
7 Versilia - Alpi Apuane (LU):
Guido Premuda; guidopremuda@tiscali.it
8 Gruppo Ricerche Avifauna - Colline moreniche
del Garda (BS):
Arturo Gargioni; agargioni87@gmail.com
12 Ente Parco Naturale Regionale
del Monte San Bartolo
Monte San Bartolo (PU):
Guido Premuda; guidopremuda@tiscali.it
18 WWF - MAN - Campo di Osservazione
Stretto di Messina (ME):
Anna Giordano; a.giordano@wwf.it
39 ROL Rete Osservatori Liguri
Costa Fagaglia - Genova Pra (GE):
Marcello Bottero; reteosservatoriliguri@gmail.com
40 Associazione Ricerca Conservazione Avifauna
Torre di Montignano (AN):
Mauro Mencarelli; mmauro1980@hotmail.it
43 Stazione Ornitologica Abruzzese
San Vito Chietino (CH):
Marco Pantalone; pantalone.marco@libero.it
Alessandra Iannascoli; ale.iannascoli@yahoo.it
44 Riserva Naturale Oasi WWF - ZSC Valpredina
e Misma (BG):
Enrico Bassi; enrico.bassi76@gmail.com
45 Val d’Apsa - Petriano PU
Marco Pantalone; pantalone.marco@libero.it
Infomigrans rappresenta uno strumento di informazione tra quanti si interessano della migrazione dei rapaci in Italia. È anche il notiziario del
Progetto Migrans. È redatto grazie al contributo di molte persone e raccoglie dati inediti sui siti di cui sopra. Il Coordinamento di redazione:
Francesco Mezzavilla, Associazione Faunisti Veneti; Guido Premuda, Sunbird; Luca Baghino, LIPU Genova; Anna Giordano, WWF Messina
- MAN; Fabiano Sartirana, Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime. L’impaginazione
e la grafica è stata curata da Erika Chiecchio, Servizio fruizione turistica e comunicazione delle Aree Proette Alpi Marittime. Il presente
notiziario è pubblicato dall’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime con cadenza semestrale. La versione elettronica è disponibile
all’indirizzo web https://www.areeprotettealpimarittime.it/ente-di-gestione-aree-protette-alpi-marittime/pubblicazioni/infomigrans nella
sezione pubblicazioni dell’Ente.
Per qualsiasi informazione contattare: Fabiano Sartirana - Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica dell’Ente Aree Protette Alpi Marittime
Piazza Regina Elena 30, 12010 Valdieri (CN), telefono 0171/976836, e-mail: fabiano.sartirana@areeprotettealpimarittime.it Si raccomanda di citare
i singoli contributi nel modo seguente: autore, titolo, in “Infomigrans” n.51, Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, Valdieri 2023.