infoMIGRANS n.51 | giugno 2023
infoMIGRANS è il notiziario dedicato al progetto Migrans, a cura delle Aree Protette Alpi Marittime con la collaborazione di quanti si dedicano al monitoraggio degli uccelli rapaci nel Mediterraneo centrale.
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Marche<br />
sito 12 45<br />
LA MIGRAZIONE PRE-RIPRODUTTIVA<br />
DEI RAPACI IN VAL D’APSA (PETRIANO, PU)<br />
Marco Pantalone & Iacopo Burattini<br />
www.facebook.com/Campo-migrazione-Val-dApsa-119115647868458<br />
Dal 01 marzo al 31 maggio <strong>2023</strong>, per il 4° anno consecutivo e per la prima volta come campo<br />
autonomo, si è svolta l’attività di studio e monitoraggio della migrazione primaverile<br />
nella Val d’Apsa, località Madonna dei Sodi, Petriano (PU).<br />
Il campo migrazione “Val D’Apsa” (N 43°47’26.47” – E 12°41’48.37”) è situato nel comune di Petriano (PU), a<br />
22 km dall’Adriatico e a circa 30 km dalla dorsale appenninica. Il sito principale di osservazione è situato su una<br />
collina (225 m s.l.m.) che intercetta i flussi migratori interni, provenienti da sud e dal corridoio appenninico ad<br />
est, tra Sasso Simone e Simoncello e Monte Copiolo. Oltre al campo base, allo scopo di superare l’orografia<br />
della zona e massimizzare i conteggi, sono state utilizzate anche 2 postazioni secondarie: la collina di Petriano<br />
(a 2 km, 186 m s.l.m.) e Cà Girone (a 4 km, 98 m s.l.m.), nel comune di Urbino. Sono state impiegate 84<br />
giornate per un totale di 135 ore (indice orario 4,23 rapaci/h), durante le quali sono stati osservati 572 rapaci,<br />
appartenenti a 21 specie. La migrazione prenuziale <strong>2023</strong> ha fatto registrare il record di passaggi per la Val<br />
d’Apsa, sia in termini totali sia riguardo alla maggior parte delle specie censite. Un marzo con cielo sereno ha<br />
permesso l’osservazione di un buon numero di gru (Grus grus) e del primo smeriglio (Falco columbarius) per il<br />
campo, con un buon passaggio di falchi di palude (Circus aeruginosus), proseguito per tutta la stagione e con<br />
apice in maggio. Da metà aprile a metà maggio le costanti precipitazioni hanno impedito a volte l’osservazione<br />
del cielo, favorendo però lo stop over, soprattutto di falchi cuculo (Falco vespertinus), specie che quest’anno<br />
è sembrata in aumento. Per quanto riguarda i dormitori migratori collocati nell’area del campo migrazione, la<br />
rotazione dei terreni, nel <strong>2023</strong> quasi tutta a favore del grano, ha portato alla scarsità di aree arate o sfalciate,<br />
utilizzate negli anni precedenti in discreto numero da falco di palude e albanella minore (Circus pygargus). Da<br />
segnalare il movimento di albanelle reali (Circus cyaneus) ancora a metà aprile, il ritorno all’osservazione di<br />
alcune cicogne nere (Ciconia nigra) e il miglior passaggio nel quadriennio di falchi pecchiaioli (Pernis apivorus),<br />
transitati esclusivamente in maggio. Interessante il passaggio di un grifone (Gyps fulvus) per il secondo anno<br />
consecutivo e di una ghiandaia marina (Coracias garrulus) in volo a 30 metri di altezza, è ormai confermata<br />
questa rotta migratoria di attraversamento dell’Appennino da parte del biancone (Circaetus gallicus). Il primo<br />
individuo della specie è transitato nell’ultima settimana di marzo e i passaggi sono man mano aumentati sino<br />
alla terza settimana di aprile, con fine maggio caratterizzata anche quest’anno da flock di 3-4 immaturi.<br />
Si ringraziano vivamente gli osservatori Francesca Passeri, Claudio Vecchietti, Marcello Giardinazzo e Anna<br />
Manca.<br />
22<br />
Albanella minore - M. Giardinazzo.