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infoMIGRANS n.41 | giugno 2018

Foglio di Informazione del Progetto Migrans e sulla migrazione dei rapaci in Italia.

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info<br />

Foglio di informazione del Progetto Migrans<br />

e sulla migrazione dei rapaci in Italia<br />

MIGRANS<br />

<strong>giugno</strong> <strong>2018</strong><br />

numero 41<br />

Albanella pallida - Foto di Marco Bernardini<br />

Editoriale<br />

UN GRAZIE A TUTTI PER QUESTI 41 NUMERI MERAVIGLIOSI!<br />

C<br />

on questo numero, il 41, si chiude un ciclo dell’Infomigrans.<br />

Un ciclo che mi vede coinvolto nell’intraprendere, non da solo, un’esperienza molto coivolgente e,<br />

fondamentalmente, gratificante. Certo l’essere protagonista di una storia tutta italiana, mi rende<br />

molto orgoglioso, perché per primi, al Parco Naturale delle Alpi Marittime, abbiamo voluto tentare la strada di<br />

mettere insieme molte persone, idee, esperienze, a vantaggio di tutti. Non siamo stati soli, per fortuna. Francesco<br />

Mezzavilla ha aderito all’idea per primo e lo ringrazio di cuore sia per l’entusiasmo sia per l’appoggio nei<br />

momenti difficili, ma anche in quelli più appassionanti. E poi tutti gli altri, che da subito hanno creduto in questa<br />

avventura: Luca Baghino, Arturo Gargioni, Marco Rastelli, Massimo Pandolfi, Laurent Sonet. E poi Paolo Politi,<br />

Giorgio Paesani, Lorenzo Vanni. Ma anche Marco Gustin, Marco Borioni, Rocco Leo, Roberto Bertoli e Guido<br />

Premuda. I primi ad aderire alla prima, e unica, pubblicazione che parla della migrazione dei rapaci in Italia.<br />

Negli anni sono arrivati in molti e molti hanno apprezzato questo bollettino che è nato senza pretese ma che<br />

ha focalizzato molte energie e, credo, ricevuto molti apprezzamenti.<br />

Soprattutto perché scritto da molte persone che, a titolo volontario o comunque spinti dalla passione, hanno<br />

passato molte ore sul campo. Come Anna Giordano, che non posso che ringraziare per l’appoggio che ha dato<br />

al lavoro di tutti, condividendo l’importante ruolo che Messina ricopre a livello nazionale ed europeo per la sua<br />

importanza nella conservazione dei rapaci.<br />

La pubblicazione dei dati dello Stretto ha sempre rappresentato un lavoro in più per Anna, Simonetta e Debora,<br />

ma il voler rendere disponibili questi dati ha dato un impulso importante a tutti noi, e ha reso non meno<br />

fondamentale l’apporto di tutti.<br />

Un grazie anche agli amici stranieri, Michel Belaud e Patrick Kern di Nizza, Andre Rayne e Ray Vella di Malta.<br />

Due contributi che hanno reso internazionale l’Infomigrans, una piccola finestra verso quello che avrebbe<br />

potuto diventare una pubblicazione come questa.<br />

Voglio ringraziare anche Maurizio Sighele, Marco Siliprandi, Elena Grasso, Karin ed Egon Comploi, Ugo Mellone<br />

e il Parco delle Dolomiti Lucane con il loro grande apporto nello studio del biancone, Antonino Siclari e<br />

l’equipe del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Maurizio Fusari del Parco del Conero, Marcello Bottero e Carla<br />

Rapetti del ROL, Matteo Caldarella, Maurizio Marrese ed il Parco Nazionale del Gargano, Marco Bernardini e<br />

Giuseppe Nuovo, Fabio Mastropasqua da Otranto, Michele Panuccio su Messina. Tutti hanno aderito contribuendo<br />

a disegnare una mappa della migrazione molto articolata.<br />

Per me si chiude quindi un ciclo, per un anno sarò in aspettativa e, molto probabilmente, la mia nuova avventura<br />

mi porterà a fare altre cose, definitivamente. Ma non posso che apprezzare il lavoro che abbiamo<br />

fatto insieme e che, grazie anche a Fabiano Sartirana e a tutti voi, sono certo continuerà nel tempo. Io, sotto<br />

qualche forma, continuerò a contribuire.<br />

Un grazie di cuore a tutti, anche a quelli che, probabilmente, ho dimenticato di citare. Buone osservazioni a<br />

tutti. Vi leggerò con molto interesse. E gratitudine.<br />

Per il Coordinamento Rapaci Migratori - Luca Giraudo<br />

1


Sicilia<br />

35° CAMPO INTERNAZIONALE<br />

PER LO STUDIO E LA PROTEZIONE DEI RAPACI<br />

E DELLE CICOGNE IN MIGRAZIONE<br />

SUI MONTI PELORITANI, STRETTO DI MESSINA (ME)<br />

sito 18<br />

Anna Giordano, Ivano Adami, Simonetta Cutini, Davide Lupica, Deborah Ricciardi,<br />

Ole Friis Larsen & Ray Vella<br />

Impossibile descrivere l’immensa gioia di coloro che in questi decenni hanno portato<br />

avanti le attività a difesa dei migratori, il giorno in cui durante il 35° campo internazionale<br />

ci si è resi conto di avere superato ogni record!<br />

Nessuno di noi immaginava nel 1981, ben 38 anni fa, quando iniziammo<br />

a difendere i rapaci e le cicogne in transito lungo questa rotta sconosciuta<br />

alla scienza, ma perfettamente nota al mondo dei bracconieri,<br />

che si sarebbe mai superato il muro dei 10000, e accadde, nel 1990.<br />

Il muro dei 20000, e accadde nel 1992. Poi si iniziò a sognare di infrangere<br />

quello dei 30000 e successe nella primavera del 2000.<br />

Sognavamo, nel mentre di primavere ballerine con meteo a volte avverso,<br />

il nuovo record dei 40000, che si materializzò nel 2009, poi di<br />

nuovo nel 2011, nel 2012, nel 2014, nel 2015 (poco più di 45000) e nel<br />

2017. Mai però avremmo immaginato di vedere quel che è accaduto in<br />

questa spettacolare primavera, il sogno mai immaginato, di oltre 50000<br />

rapaci!<br />

Nel tempo si è intuito sempre più che molto di ciò che vediamo e registriamo<br />

è legato indissolubilmente alle condizioni meteorologiche sia su<br />

piccola che grande scala, e presumiamo, senza alcuna certezza, che il<br />

tempo perturbato che è coinciso con il periodo del massimo passaggio<br />

dei falchi pecchiaioli Pernis apivorus abbia permesso di intercettare<br />

flussi forse destinati alla invisibilità se ci fosse stato invece un tempo<br />

ottimo, caldo, con passaggi in quota non visibili. Ma è anche vero che<br />

il costante diminuire di uccisioni ha consentito, anno dopo anno, di riprendersi<br />

e di raggiungere con successo i territori di riproduzione.<br />

Nessuno può predire cosa accadrà, giorno dopo giorno e dopo 35 primavere<br />

abbiamo una sola certezza: la migrazione è imprevedibile! E<br />

questa primavera ha confermato ancora una volta, questa semplice<br />

impossibilità. Si può provare ad indovinare, e a volte ci si azzecca,<br />

ma nulla più. È quindi con incredibile stupore che dopo i quasi 17 mila<br />

rapaci di aprile (N=16639) di cui quasi 13000 passati nella seconda<br />

metà del mese, si è assistito ad un 1 maggio in linea con le aspettative<br />

(N=2064), e dal 3 maggio fino al 13, ininterrottamente, da un minimo<br />

di 1005 (10 maggio) a ripetuti giorni con passaggi di diverse migliaia<br />

tutti i giorni (tra i 1000 e i 3000) con picchi di 5523 (4 maggio), 7444<br />

(8 maggio), 3578 (12 maggio), raggiungendo già l’impressionante cifra<br />

di 49969 il 15 maggio! da allora, ad eccezione del 23 maggio che ha<br />

Specie<br />

n°individui<br />

Ciconia nigra 90<br />

Ciconia ciconia 286<br />

Pernis apivorus 47389<br />

Milvus migrans 864<br />

Milvus milvus 2<br />

Neophron percnopterus 7<br />

Gyps fulvus* 7<br />

Circaetus gallicus 5<br />

Circus aeruginosus 2573<br />

Circus cyaneus 14<br />

Circus macrourus 158<br />

Circus pygargus 482<br />

Circus pyg/mac 33<br />

Circus sp. 8<br />

Accipiter gentilis 1<br />

Accipiter nisus 81<br />

Buteo buteo 172<br />

Buteo buteo vulpinus 9<br />

Buteo rufinus 10<br />

Aquila pomarina 2<br />

Aquila chrysaetos* 8<br />

Aquila heliaca 1<br />

Aquila fasciata 3<br />

Aquila pennata 110<br />

Aquila sp. 1<br />

Pandion haliaetus 26<br />

Falco columbarius 1<br />

Falco naumanni 94<br />

Falco tinnunculus 545<br />

Falco tin /nau sp. 169<br />

Falco vespertinus 328<br />

Falco subbuteo 99<br />

Falco eleonorae 16<br />

Falco peregrinus 23<br />

Falco peregrinus calidus 4<br />

Falco sp. 6<br />

Rapace non identificato 15<br />

Totale 53614<br />

Foglio1<br />

*individui presumibilmente non in migrazione non considerati nel totale<br />

*individui presumibilmente non in migrazione non considerati nel totale<br />

2


sito 18<br />

Sicilia<br />

visto il passaggio di 2051 rapaci, il flusso è andato scemando. Anche<br />

quest’anno è stato presente il N.O.A. (Nucleo Operativo Antibracconaggio),<br />

che ha svolto un’ottima funzione di prevenzione, salvando con<br />

la sua presenza i rapaci soprattutto nei giorni in cui è soffiato vento<br />

di scirocco, da sempre il migliore per ucciderli senza troppi rischi di<br />

essere individuati.<br />

Il passaggio di falconidi è stato inferiore rispetto al 2017, ma sempre interessante<br />

numericamente, tra gheppi Falco tinnunculus (N=545), grillai<br />

Falco naumanni (N=94) e i molti purtroppo non determinati (N=169).<br />

Il picco dei falchi cuculi Falco vespertinus ha visto sia venti di maestrale,<br />

purtroppo anche molto forti, sia di scirocco e ciò ha probabilmente<br />

determinato un passaggio che non è conciso in gran parte con i punti<br />

di osservazione di quei giorni, consentendo il censimento di 328 individui,<br />

di cui 220 il 26 aprile. Interessante il passaggio di 7 capovaccai<br />

Neophron percnopterus, tra cui 2 insieme sia il 5 che il 13 maggio.<br />

I falchi di palude Circus aeruginosus, in linea con gli ultimi anni, sono<br />

stati numerosi (N=2573), mentre è stato notevole il passaggio sia di<br />

albanelle minori (Circus pygargus; N=482), sia di albanelle pallide (Circus<br />

macrourus, N=158 esemplari). Osservate 110 aquile minori Aquila<br />

pennata, di tutte le tre fasi, due aquile anatraie minori Aquila pomarina,<br />

5 bianconi Circaetus gallicus, un sacro Falco cherrug e 2 nibbi reali<br />

Milvus milvus. Osservate anche ben 4 aquile di Bonelli Aquila fasciata,<br />

un adulto a metà marzo, fuori dal periodo di censimento e pertanto<br />

non inserito in tabella e 3 individui immaturi (7 aprile, 1 e 11 maggio),<br />

probabile effetto positivo del LIFE ConRaSI (capofila il WWF) in corso<br />

per la tutela dei rapaci in Sicilia (tutti individui diversi).<br />

A volte, nelle diverse località di osservazione, si sono avuti esemplari<br />

locali e/o erratici di aquila reale Aquila chrysaetos (4 insieme) di cui<br />

una che ha attraversato lo Stretto di Messina, e diversi grifoni Gyps<br />

Aquila del Bonelli ed Aquila minore - Foto di Davide Lupica<br />

3


Sicilia<br />

sito 18<br />

fulvus, incrementando ulteriormente l’eccellente diversità di specie che<br />

si osservano sui Monti Peloritani.<br />

E anche quest’anno si è assistito allo spettacolare volo territoriale del<br />

falco pecchiaiolo, il bellissimo “applauso” che ha riempito di gioia gli<br />

osservatori. In luoghi dove erano massacrati, e si contavano spari e<br />

morti, ora nidificano.<br />

Di nuovo un grazie di cuore ai Carabinieri del N.O.A., che con la loro<br />

presenza hanno svolto una preziosissima azione di prevenzione, i<br />

Carabinieri di diverse località che hanno sequestrato fauna protetta e<br />

denunciato diversi trafficanti, la polizia provinciale che ha sequestrato<br />

numerosi richiami per quaglie.<br />

Un grazie al Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale di Messina per<br />

l’ospitalità nella struttura di Colle San Rizzo, e un sentito ringraziamento,<br />

dal più profondo del cuore, a tutti i volontari che anche quest’anno<br />

hanno dedicato tempo e passione per le attività del campo.<br />

4


sito 32<br />

STUDIO DELLA MIGRAZIONE<br />

PRE-RIPRODUTTIVA DI UCCELLI RAPACI E CICOGNE<br />

ALL’INTERNO DELLA ZPS IT9350158 -<br />

COSTA VIOLA E MONTE S. ELIA. STAGIONE <strong>2018</strong><br />

Calabria<br />

Pierpaolo Storino 1 , Sabrina Santagati 2 , Antonino Siclari 2 ,<br />

Giuseppe Martino 1 , Eugenio Muscianese 1 , Manuela Policastrese 1 ,<br />

Angelo Scuderi 1 , Salvatore Urso 1 , Maurizio Vena 1 & Sergio Tralongo 2<br />

1<br />

StOrCal - Stazione Ornitologica Calabrese, C/da Guarassano, 129, 87100 – Cosenza<br />

2<br />

Parco Nazionale dell’Aspromonte, Via Aurora, 1 - 89057 - Gambarie Di S.Stefano in Aspromonte<br />

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte (PNA) ha da sempre considerato, tra gli interessi<br />

primari della sua azione di conservazione, la necessità di ampliare le conoscenze sul<br />

fenomeno della migrazione, favorendo così azioni di tutela, di mitigazione degli illeciti<br />

fenomeni di bracconaggio, insieme ad una compatibile fruizione eco-turistica.<br />

Per la stagione <strong>2018</strong>, nell’ambito dell’azione 6.5.A.1 del POR FESR<br />

FSE 2014-2020 “Azioni previste nei Prioritized Action Framework<br />

(PAF) e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000” e, in particolare,<br />

della Sub-azione 1, relativa all’implementazione e al completamento<br />

delle conoscenze della Rete Natura 2000 attraverso il monitoraggio di<br />

tutti i siti di interesse comunitario, l’Ente Parco ha avviato la campagna<br />

di monitoraggio della migrazione pre-riproduttiva degli uccelli rapaci e<br />

delle cicogne all’interno della Zona di Protezione Speciale IT9350158<br />

- Costa Viola e Monte S. Elia (RC), mediante l’utilizzo di postazioni<br />

fisse. Sia il territorio del PNA che la ZPS, infatti, rispondono a numerosi<br />

criteri quali, B1iv e C5 (Collo di bottiglia per migratori, >5000 cicogne o<br />

3000 rapaci osservati) e C6 (tra le 5 aree più importanti della regione<br />

per specie comprese nell’Allegato I della Direttiva Uccelli 79/409/CEE).<br />

Per tale studio è stato utilizzato il medesimo protocollo di raccolta dati,<br />

già utilizzato e validato dal PNA negli ultimi anni nell’ambito del progetto<br />

“Rete euromediterranea per il monitoraggio, la conservazione e<br />

la fruizione dell’avifauna migratrice e dei luoghi essenziali alla migrazione”<br />

(Martino et al. 2015). Come postazione fissa è stato selezionato<br />

un punto (38°13’42’’ N – 15°40’33’’ E), denominato “Piano di Matiniti”,<br />

localizzato ad una quota di 327 m nel comune Villa San Giovanni (RC).<br />

La scelta della postazione è stata fatta cercando di ottimizzare la contattabilità<br />

dei flussi migratori e al fine di garantire la più ampia visuale<br />

sulla fascia costiera (Ionica e Tirrenica meridionale) e sull’area dello<br />

Stretto di Messina.<br />

Le osservazioni sono state condotte in condizioni meteo ottimali (vento<br />

debole o assente, cielo sereno o nuvoloso senza pioggia), durante le<br />

fasce orarie con maggior flusso migratorio (09:00 – 18:30) e nel periodo<br />

compreso tra il 20 marzo e il 20 maggio <strong>2018</strong>. I 7 osservatori esperti,<br />

supportati da 3 osservatori ausiliari, sono stati impegnati in 62 giornate<br />

di campo (732 ore), nel corso delle quali hanno effettuato 2.978<br />

avvistamenti (N medio/giorno<br />

=48 ± 5,78 ES avv.; N min<br />

=1; N max<br />

=188), per un<br />

totale di 20.802 individui (N medio/giorno<br />

=336 ± 80,19 ES indd.; N min<br />

=0;<br />

N max<br />

=3.285) appartenenti a 32 specie identificate e a 6 specie non identificate<br />

(N=38; Tab.1) che hanno sorvolato l’area con asse principale da<br />

303,4° WNW a 47,9° NE.<br />

Tra i rapaci, sono state 2 le specie più contattate (> 1.000 individui/specie;<br />

N tot<br />

= 19.296 indd.; pari al 92,8% sul totale degli osservati; Fig.1):<br />

1) Il falco pecchiaiolo Pernis apivorus (N tot<br />

=17.752 indd.; N=1.118 avvistamenti;<br />

N=41 giornate di osservazione; prima osservazione 9 aprile;<br />

ultima osservazione 20 maggio; Fig.2; N medio/giorno<br />

=467 ± 121 ES individui;<br />

N min<br />

=1; N max<br />

=3.208);<br />

2) il falco di palude Circus aeruginosus (N tot<br />

= 1544 indd.; N=845 avvistamenti;<br />

N=62 giornate di osservazione; prima osservazione 20 marzo;<br />

ultima osservazione 20 maggio; Fig.2; Nmedio/giorno=29 ± 8 ES<br />

individui; N min<br />

=1; N max<br />

=416).<br />

Tra i mesi di aprile e maggio, inoltre, è stato possibile individuare delle<br />

date di picco stagionale di migrazione (N=4; > 1500 individui osservati;<br />

Fig.3), in corrispondenza delle quali si è concentrato il maggior numero<br />

di avvistamenti (N tot<br />

=8766 indd.; 47% sul totale). Durante tutte le date<br />

di picco (25 aprile, 30 aprile, 4 maggio, 8 maggio) il falco pecchiaiolo<br />

è stata la specie numericamente più abbondante (rispettivamente con<br />

N 25 aprile<br />

=2458 individui; N 30 aprile<br />

=2015 individui; N 4 maggio<br />

=3208 individui;<br />

N 8 maggio<br />

=1845 individui).<br />

Tra i 6 ordini osservati in transito, 24 sono le specie particolarmente<br />

protette (Allegato I Direttiva Uccelli 2009/147/CE) osservate, pari al<br />

75% sul totale delle specie identificate (Tab.1). Degne di nota sono<br />

state le osservazioni di aquila minore Aquila pennata, con uno dei contingenti<br />

numericamente più consistenti mai osservati nell’area durante<br />

il passaggio primaverile (N=191), di aquila imperiale Aquila heliaca<br />

(N=3), di poiana codabianca Buteo rufinus (N=5) e di capovaccaio Neophron<br />

percnopterus (N=4; tutti individui adulti), specie classificata con<br />

lo status di “in pericolo critico - CR” nella Lista Rossa dei Vertebrati<br />

italiani (Rondinini et al. 2013) e quasi estinta sul territorio calabrese<br />

(Muscianese et al. 2015).<br />

Gli autori intendono ringraziare A. Sapone, A. Ciulla, M. Longeri, S.<br />

Iiritano e A. Mascetti per il prezioso supporto durante le attività di osservazione.<br />

5


Calabria<br />

sito 32<br />

Specie identificate<br />

All. I Direttiva<br />

2009/147/CE Uccelli<br />

Tot avvistamenti per<br />

specie<br />

Tot individui per specie<br />

% individui/sp.<br />

osservati<br />

Prima data di<br />

osservazione<br />

Ultima data di<br />

osservazione<br />

1 Pernis apivorus X 1118 17752 85,34 09/04/18 20/05/18<br />

2 Circus aeruginosus X 845 1544 7,42 20/03/18 20/05/18<br />

3 Milvus migrans X 152 280 1,35 20/03/18 19/05/18<br />

4 Circus pygargus X 145 193 0,93 03/04/18 13/05/18<br />

5 Aquila pennata X 173 191 0,92 20/03/18 19/05/18<br />

6 Circus pygargus/macrourus 108 132 0,63 24/03/18 15/05/18<br />

7 Circus macrourus X 78 87 0,42 21/03/18 16/05/18<br />

8 Buteo buteo 57 86 0,41 27/03/18 16/05/18<br />

9 Falco subbuteo 66 85 0,41 12/04/18 19/05/18<br />

10 Falco tinnunculus/naumanni 41 69 0,33 21/03/18 15/05/18<br />

11 Ciconia nigra X 19 58 0,28 31/03/18 13/05/18<br />

12 Falco vespertinus X 35 48 0,23 19/04/18 19/05/18<br />

13 Ciconia ciconia X 5 45 0,22 06/04/18 22/04/18<br />

14 Accipiter nisus 24 25 0,1 27/03/18 04/05/18<br />

15 Phalacrocorax carbo 1 21 0,10 07/04/18 07/04/18<br />

16 Grus grus X 1 12 0,06 21/03/18 21/03/18<br />

17 Pandion haliaetus X 11 11 0,05 24/04/18 13/05/18<br />

18 Falco naumanni X 7 9 0,04 16/04/18 04/05/18<br />

19 Circaetus gallicus X 5 6 0,03 05/04/18 20/05/18<br />

20 Aquila chrysaetos X 5 5 0,02 05/04/18 20/05/18<br />

21 Buteo rufinus X 5 5 0,02 23/04/18 16/05/18<br />

22 Circus cyaneus X 5 5 0,02 24/03/18 24/04/18<br />

23 Falco tinnunculus 4 4 0,02 24/03/18 22/04/18<br />

24 Neophron percnopterus X 4 4 0,02 04/05/18 17/05/18<br />

25 Aquila heliaca X 3 3 0,01 26/03/18 16/04/18<br />

26 Clanga pomarina X 2 2 0,01 23/04/18 05/05/18<br />

27 Falco peregrinus X 2 2 0,01 02/04/18 12/04/18<br />

28 Gyps fulvus X 2 2 0,01 04/05/18 05/05/18<br />

29 Milvus milvus X 2 2 0,01 05/04/18 16/05/18<br />

30 Asio flammeus X 1 1 0,00 02/04/18 02/04/18<br />

31 Falco eleonorae X 1 1 0,00 19/05/18 19/05/18<br />

32 Falco subuteo/eleonorae 1 1 0,00 29/04/18 29/04/18<br />

Totali 24 2928 20691<br />

Tabella 1: Numero totale di individui, percentuale di individui osservati e durata complessiva (prima/ultima data di osservazione) del flusso migratorio di<br />

ciascuna specie avvistata durante la migrazione pre-riproduttiva <strong>2018</strong> nella Zona di Protezione Speciale IT9350158 - Costa Viola e Monte S. Elia (RC).<br />

6


sito 32<br />

Calabria<br />

Figura 1: Rappresentazione del numero totale di individui per specie osservati durante la migrazione pre-riproduttiva <strong>2018</strong> nella Zona di Protezione Speciale<br />

IT9350158 - Costa Viola e Monte S. Elia (RC). I valori sull’asse delle ordinate sono rappresentati in scala logaritmica (base 10).<br />

Figura 2: Distribuzione temporale (20 marzo – 20 maggio) dei flussi migratori (num. tot. individui) delle specie osservate durante la stagione pre-riproduttiva <strong>2018</strong><br />

nella Zona di Protezione Speciale IT9350158 - Costa Viola e Monte S. Elia (RC). Box-plot = distanza interquartile; segmenti spessi = mediana; baffi = valori estremi;<br />

asterischi e cerchi vuoti = outliers.<br />

7


Calabria<br />

sito 32<br />

Figura 3: Variazioni giornaliere del numero totale di individui osservati nel corso della migrazione pre-riproduttiva <strong>2018</strong> nella Zona di Protezione Speciale IT9350158 - Costa<br />

Viola e Monte S. Elia (RC).<br />

Bibliografia<br />

Martino G., Pelle L., Siclari A., Policastrese M. & Storino P., 2015 -<br />

Monitoraggio della migrazione post-nuziale nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.<br />

XVIII Convegno Italiano di Ornitologia, Caramanico Terme<br />

(PE).<br />

Muscianese E., Policastrese M., Urso S., Salerno S., Rocca G., Bevacqua<br />

D. & Storino P., 2015 - Aggiornamento delle conoscenze sullo<br />

status del Capovaccaio (Neophron percnopterus) in Calabria.<br />

XVIII Convegno Italiano di Ornitologia, Caramanico Terme (PE).<br />

Rondinini C., Battistoni A., Peronace V., Teofili C., 2013 - Lista Rossa<br />

IUCN dei Vertebrati Italiani. Comitato Italiano IUCN e Ministero<br />

dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Roma.<br />

8


sito 39<br />

Liguria<br />

LA MIGRAZIONE PRE-NUZIALE <strong>2018</strong><br />

IN LIGURIA NEL SITO DI COSTA FAGAGLIA (GE)<br />

Marcello Bottero<br />

Rete Osservatori Liguri<br />

www.reteosservatoriliguri.jimdo.com<br />

Nella primavera del <strong>2018</strong>, per il quinto anno consecutivo,<br />

si sono svolti sulle colline di Genova-Prà due periodi di conteggio<br />

dedicati a due specie target inserite nell’All. I della Dir. “Uccelli”:<br />

biancone Circaetus gallicus e falco pecchiaiolo Pernis apivorus.<br />

Dal quattro di marzo al sei di <strong>giugno</strong> la Rete Osservatori Liguri ha seguito<br />

la migrazione prenuziale dei rapaci (e non) osservando 9203 individui<br />

per un indice giornaliero di 148,35 indd./giorno con un totale di<br />

62 giornate ed uno sforzo complessivo di 280,25 ore per un totale di 22<br />

specie di rapaci osservate.<br />

Nel sopracitato periodo, per il quinto anno si sono tenuti due campi di<br />

monitoraggio dedicati al biancone Circaetus gallicus e al falco pecchiaiolo<br />

Pernis apivorus.<br />

Per quanto riguarda il biancone, la copertura temporale di 15 giorni<br />

si è svolta dal 10 al 26 marzo, periodo in cui storicamente risulta concentrato<br />

il maggiore passaggio della specie. Questa primavera è stata<br />

contraddistinta da condizioni meteorologiche caratterizzate da una<br />

presenza quasi costante di venti da sud con alcuni giorni di pioggia<br />

che hanno influito sul numero totale degli avvistamenti. I risultati, per<br />

i motivi sopracitati, non sono mancati e sono stati superiori alle attese<br />

con 2375 individui conteggiati dalle varie postazioni site lungo la dorsale<br />

di Costa Fagaglia. Il 13 marzo risulta essere stata la giornata con il<br />

maggior numero di bianconi censiti nel suddetto periodo: 779 indd.. Da<br />

segnalare nello stesso giorno l’osservazione di una poiana codabianca<br />

Buteo rufinus, prima osservazione di sempre per il sito.<br />

Si rimarca inoltre che, per l’intero periodo di monitoraggio (04 marzo –<br />

06 <strong>giugno</strong>), il numero dei bianconi osservati ha superato 3000 individui,<br />

risultato storico mai registrato prima.<br />

Tra i non rapaci infine si sottolinea il passaggio nella seconda decade<br />

di marzo di cinque individui di cicogna nera Ciconia nigra.<br />

Per quanto riguarda il falco pecchiaiolo, il periodo monitorato di 10<br />

giorni, dal 9 al 18 maggio, ha registrato un risultato storico, ovvero il<br />

superamento di quota 4000. Il conteggio finale infatti di 4048 individui,<br />

a causa delle condizioni meteorologiche favorevoli, si è rivelato superiore<br />

alle aspettative ed è stato il più alto dal 2014, anno di inizio dei<br />

monitoraggi sistematici. Da segnalare inoltre che in data 11 maggio è<br />

stato osservato un capovaccaio Neophron percnopterus e che, al di<br />

fuori dei periodi sopracitati, il 25 aprile è stato avvistato un Ibis eremita<br />

Geronticus eremita (Bottero & Papalia oss.).<br />

Si ringrazia in modo particolare Maurizio Olivieri che, con la sua dedizione,<br />

costante presenza e passione, ha permesso la copertura totale<br />

dei campi di monitoraggio. Inoltre si ringraziano tutti gli intervenuti a<br />

vario titolo, liguri e non, che hanno contribuito ai conteggi giornalieri:<br />

Niccolò Alberti, Alessandro Ardoino, Vittorio Baggetta, Marcello Bottero,<br />

Antonio Bozzano, Luca Cannella, Alberto Cosso, Ilario Esposito,<br />

Aaron Falletto, Alberto Fontana, Luca Forneris, Mauro Giorgini, Gianni<br />

Lucchi, Mauro Nervi, Sara Papalia, Marco Poletti, Giulio Poggi, Marco<br />

Risso, Isabella Sainato, Massimo Tomasi, Marco Tortarolo, Giuseppe<br />

Valeri, Alessandro Verga e Giuseppe Zanolo.<br />

9


Liguria<br />

sito 5<br />

LA MIGRAZIONE NEL PARCO DEL BEIGUA:<br />

IL SITO DI ARENZANO (GE)<br />

Luca Baghino<br />

Ente Parco del Beigua Via Marconi 165 - 16011 - Arenzano (GE)<br />

Nella primavera <strong>2018</strong> si sono ripetuti i due periodi di conteggio dei rapaci migratori sulle<br />

colline di Arenzano (44° 25’ 23” N - 8° 40’ 53” E), nel territorio del Parco del Beigua in parte<br />

sovrapposto alla Zona di Protezione Speciale “Beigua-Turchino” per conseguire dati aggiornati<br />

sul fenomeno della migrazione di alcune specie dell’All. I della Dir. “Uccelli” che<br />

qualificano il sito, verificandone la consistenza quantitativa, con particolare riguardo alle<br />

due specie target: biancone Circaetus gallicus e falco pecchiaiolo Pernis apivorus.<br />

Nel periodo di conteggio di 12 giorni dal 10 al 21 marzo compresi, sono<br />

stati osservati 2347 individui di biancone nel periodo di riferimento con<br />

picco di migrazione nei giorni 12 e 13 (1423 indd. complessivi).<br />

L’indice di migrazione del <strong>2018</strong> è stato di 27,4 indd./h (μ2004-2017 =<br />

14,89 indd./h).<br />

Interessante è risultato, nell’arco della sessione di quest’anno, il protratto<br />

flusso migratorio della gru Grus grus insieme ad altri elementi<br />

tra i quali l’osservazione di un individuo di poiana codabianca Buteo<br />

rufinus il 13 marzo.<br />

Per il falco pecchiaiolo, il periodo di controllo del <strong>2018</strong>, tenuto dal 7<br />

al 18 maggio compreso, ha totalizzato un risultato numericamente<br />

apprezzabile per il sito, con 4641 individui e alto indice (IM = 47,38<br />

indd./h; μ2004-2017 = 33,3 indd./h).<br />

Notevole per il periodo è stato il volume di migrazione dell’aquila minore<br />

Aquila pennata (N=39), così come le segnalazioni di capovaccaio<br />

Neophron percnopterus relative ai giorni 10 e 11 maggio.<br />

Si ringraziano tutti gli intervenuti a vario titolo, liguri e non, ed in modo<br />

particolare Rosangela Pedemonte, Massima Pastorino, Simonetta<br />

Venturini e Ale Ghiggi.<br />

Falco pecchiaiolo- Foto di Michelangelo Giordano<br />

10


sito 7<br />

Toscana<br />

VERSILIA-ALPI APUANE <strong>2018</strong>:<br />

CAMPO RAPACI PRIMAVERA “6000”<br />

Guido Premuda<br />

www.sunbird.it<br />

Capriglia non finisce mai di stupire. Ancora una volta il bottleneck Versilia-Alpi Apuane ha<br />

realizzato nuovi record per il sito: massimo numero stagionale di rapaci migratori, massimo<br />

giornaliero, mensile (marzo) e stagionale (primavera) per il biancone Circaetus gallicus.<br />

Sicuramente questi eccezionali risultati non sarebbero stati raggiunti<br />

senza la costanza e la dedizione di Paolo Ricci e degli altri irriducibili<br />

osservatori Lorenzo Del Chiaro e Marianna Corsinelli. Vista la scarsità<br />

di osservatori, per il futuro molto difficilmente riusciremo ancora a coprire<br />

un periodo di tre mesi e dovremo concentrarci sui periodi di picco<br />

a marzo e maggio.<br />

Il diciassettesimo campo di studio della migrazione primaverile dei<br />

rapaci sulle Alpi Apuane e Versilia, realizzato dal gruppo osservatori<br />

“Sunbird” e con la collaborazione delle Guardie del Parco Regionale<br />

delle Alpi Apuane, si è svolto dal 1 marzo al 31 maggio <strong>2018</strong>. Sono<br />

state utilizzate principalmente due postazioni (Capriglia e Pietrasanta<br />

- LU) in contemporanea o in alternativa, secondo le disponibilità degli<br />

osservatori e delle condizioni meteo. Durante i tre mesi di monitoraggio<br />

è stato raggiunto il record come numero totale massimo stagionale per<br />

il sito (6083 rapaci migratori).<br />

In marzo sono state svolte 31 giornate continuative e 225 ore di osservazione.<br />

Sono stati osservati 3386 rapaci migratori (indice orario:<br />

15 rapaci/h), la maggior parte dei quali (86%) costituito da bianconi<br />

Circaetus gallicus (N=2910), come sempre con direzione di migrazione<br />

“a circuito” inversa da Nord-Ovest verso Sud-Est. Il numero costituisce<br />

il record mensile per il mese di marzo a Capriglia. Il picco del passaggio<br />

dei bianconi si è verificato il 13 marzo (N=1027; Premuda et al. oss.) e<br />

Biancone - Foto di Guido Premuda<br />

11


Toscana<br />

sito 7<br />

costituisce il record giornaliero per la specie nel sito. In marzo la seconda<br />

specie è risultata l’aquila minore Aquila pennata (N=129).<br />

In aprile sono state svolte 11 giornate a Capriglia e numerose osservazioni<br />

giornaliere a Pietrasanta per un totale di 141,5 ore. Sono stati<br />

osservati 606 rapaci migratori (indice orario: 4,3 rapaci/h).<br />

La specie più abbondante (31%) è risultata il biancone (N=188), mentre<br />

la seconda specie è stata l’aquila minore (N=99). La scarsità di osservazioni<br />

in aprile è in linea con i rilevamenti degli anni precedenti e<br />

conferma il passaggio poco rilevante del falco di palude (Circus aeruginosus;<br />

N=74).<br />

In maggio sono state svolte 31 giornate per un totale di 231 ore. Sono<br />

stati osservati 2091 rapaci migratori (indice orario: 9,1 rapaci/h), tra cui<br />

la specie più abbondante (66%) è stata il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus;<br />

N=1381), seguita dal gheppio (Falco tinnunculus; N=191) come<br />

seconda specie. Il numero di falchi pecchiaioli osservati a maggio è in<br />

linea con il numero rilevato nel 2016 (N=1436), ma molto superiore a<br />

quello rilevato durante tutti gli altri anni di monitoraggio dedicati alla<br />

specie a maggio (2012, 2013, 2014, 2017). Per il falco pecchiaiolo,<br />

Versilia-Apuane <strong>2018</strong> marzo aprile maggio totale<br />

Specie n° ind. n° ind. n° ind. n° ind.<br />

Pernis apivorus 0 17 1381 1398<br />

Milvus migrans 56 78 77 211<br />

Milvus milvus 10 3 6 19<br />

Gyps fulvus 0 0 1 1<br />

Circaetus gallicus 2910 188 135 3233<br />

Circus aeruginosus 118 74 67 259<br />

Circus pygargus 2 0 3 5<br />

Circus macrourus 0 1 1 2<br />

Accipiter gentilis 1 2 0 3<br />

Accipiter nisus 30 4 12 46<br />

Buteo buteo 39 25 26 90<br />

Aquila clanga/pomarina 0 0 1 1<br />

Aquila pennata 129 99 60 288<br />

Pandion haliaetus 3 0 1 4<br />

Falco tinnunculus 52 47 191 290<br />

Falco naumanni 2 2 6 10<br />

Falco subbuteo 1 40 73 114<br />

Falco vespertinus 0 2 9 11<br />

rapaci indeterminati 33 22 41 96<br />

Falconiformes 3386 604 2091 6081<br />

Asio flammeus 0 2 0 2<br />

Grus grus 83 0 0 83<br />

Ciconia nigra 2 1 2 5<br />

Ciconia ciconia 4 15 4 23<br />

Phalacrocorax carbo 324 30 0 354<br />

Geronticus eremita 0 1 0 1<br />

12


sito 7<br />

Toscana<br />

è confermata la “cross migration” (incrocio di individui provenienti da<br />

Nord e da Sud) e la “reverse migration” (Premuda et al. 2015a), con<br />

molti esemplari provenienti anche da Nord-Ovest.<br />

Complessivamente durante i tre mesi di rilevamento sono state svolte<br />

92 giornate per un totale di 606,5 ore. Sono stati osservati 6083 rapaci<br />

migratori (indice orario: 10 rapaci/h), la maggior parte dei quali costituita<br />

da bianconi (53%; N=3233), seguiti da falchi pecchiaioli (23%;<br />

N=1398). I numeri totali di rapaci e bianconi rappresentano due record<br />

assoluti per il sito. Il numero di bianconi è allineato all’evidente tendenza<br />

all’aumento della popolazione della specie in Italia (Premuda &<br />

Belosi 2015; Premuda et al. 2015b).<br />

Facendo seguito ai rilevamenti del 2014, 2016 e 2017, il monitoraggio<br />

della primavera <strong>2018</strong> conferma il bottleneck della Versilia-Alpi Apuane<br />

tra le IBA (Important Bird Areas) classificate con il criterio C5 (Large<br />

congregations of migratory raptors), che prevede il passaggio di oltre<br />

3000 rapaci migratori, indipendentemente dalla rarità delle specie (Premuda<br />

et al. 2014).<br />

In totale sono state osservate 20 specie di rapaci migratori. Tra quelle<br />

più rilevanti per il sito si ricorda l’osservazione di un grifone (Gyps<br />

fulvus; Premuda oss.), di un’aquila anatraia maggiore/minore (Aquila<br />

clanga/pomarina; Del Chiaro oss.), albanella pallida (Circus macrourus;<br />

N=2; Premuda & Ricci oss.), gufo di palude (Asio flammeus; N=2; Ricci<br />

oss.). Da segnalare ancora una probabile osservazione di sparviere<br />

levantino (Accipiter brevipes; Ricci et al. oss.).<br />

Curiosa anche l’osservazione di un ibis eremita (Geronticus eremita) in<br />

migrazione (Ricci oss.).<br />

Ospite d’eccezione é stato “Egidio”, il biancone dotato di trasmettitore<br />

satellitare, che, come rilevato dalle coordinate GPS, ha dormito una<br />

notte (il 19 marzo) a circa 200 metri dal punto di osservazione di Capriglia.<br />

Il prossimo campo rapaci è previsto per settembre <strong>2018</strong> a Capriglia.<br />

Si ricorda cortesemente che il campo si svolge su proprietà privata e<br />

che l’accesso all’uliveto di Capriglia non è consentito se non si è muniti<br />

di un permesso individuale firmato. Inoltre l’accesso é a numero limitato<br />

giornaliero. Chi è interessato a partecipare è pregato di contattare<br />

l’organizzatore per ottenere il permesso in accordo con la gestione del<br />

calendario presenze. Ovviamente ognuno è libero di recarsi, quando<br />

vuole, a Capriglia per fare osservazioni, ma rimanendo sulla strada o in<br />

ogni caso fuori dalle proprietà private (uliveti). Il belvedere di Capriglia<br />

(il rettilineo alla fine del paese) e il nuovo parcheggio a Capezzano<br />

Monte sono ugualmente ottimi punti di osservazione. Grazie per la<br />

collaborazione, indispensabile affinché i campi di monitoraggio rapaci<br />

possano continuare nello stesso sito, in modo da ottenere dati comparabili<br />

tra gli anni.<br />

Si ringraziano vivamente:<br />

– Elena e famiglia Benvenuti per il permesso d’accesso alla proprietà<br />

privata.<br />

– Fernando Sava e Monica Salvi per l’ospitalità.<br />

– Il Parco Regionale delle Alpi Apuane ed il suo personale: il Comandante<br />

Giovanni Speroni, le Guardie Fabio Viviani, Nicola Raffaelli,<br />

Mosé Borrini e le GAV (Guardie Ambientali Volontarie) Virginia Palestini<br />

e Alessandro Franchi.<br />

- Un vigoroso ringraziamento a tutti i partecipanti, ma soprattutto alla<br />

“fanteria di prima linea”: Paolo “14-decimi” Ricci, Lorenzo del Chiaro e<br />

Marianna Corsinelli.<br />

– Un ringraziamento particolare ai capi-campo e aiuti:<br />

Alfredo Peghini, Marco Borioni, MariaRosa Baldoni, Stefano Donello<br />

(e gli amici Catia, Max, Loretta), Franco Roscelli, Massimo Marcone,<br />

Ernesto Occhiato, Daniele Cavazzoni, Giacomo Biasi, Gabriele Grilli,<br />

Enrico Meschini, Francesco Franceschi, Domenico Verducci, Alessandro<br />

Sacchetti, Andrea Delle Sedie, Mariano Casani, Antonio Bonasera,<br />

Claudia Olobardi, Francesca Odetti e Nicolò Ghionzoli.<br />

– Un ringraziamento a Ugo Mellone, per le informazioni satellitari relative<br />

ad “Egidio”.<br />

Bibliografia<br />

Premuda G., Ricci U. & Viviani F., 2010. Rapaci delle Alpi Apuane. Pacini<br />

Editore, Pisa. Pp:208.<br />

Premuda G., Franchini M. & Viviani F., 2014. “Apuane 3000”. Una nuova<br />

IBA: il bottleneck Versilia-Alpi Apuane. Quaderni di Birdwatching,<br />

14: 84-85. EBN Italia.<br />

Premuda G., 2015. Il bottleneck Versilia-Alpi Apuane. Quaderni di Birdwatching,<br />

17: 44-51. EBN Italia.<br />

Premuda G. & Belosi A., 2015. Short-toed Eagle Circaetus gallicus population<br />

increase in Italy: hypothesis of root causes. Avocetta, 39 (1):<br />

13-17.<br />

Premuda G., Viviani F. & Franchini M., 2015a. Reverse and cross migration<br />

of Western Honey Buzzard Pernis apivorus at the Apuane Alps<br />

watch-site (Tuscany) Avocetta 39 (2): 1-6.<br />

Premuda G., Belosi A., Viviani F. & Franchini M., 2015b. Short-toed<br />

Eagle Circaetus gallicus population monitoring at the Apuane Alps migration<br />

watch-site (Tuscany). Avocetta, 39 (1): 5-12.<br />

www.sunbird.it/ornitos/bibliography.htm<br />

www.sunbird.it/ornitos/AlpiApuane.htm<br />

13


Puglia<br />

sito 20<br />

LA MIGRAZIONE PRIMAVERILE<br />

A CAPO D’OTRANTO (LE)<br />

Fabio Mastropasqua, Marco Bernardini, Filippo D’Erasmo, Egidio Fulco, Cristiano<br />

Liuzzi, Donato Lorubio, Simone Todisco & Fabrizio Zonno<br />

Centro Studi de Romita (CSdR)<br />

Per il terzo anno consecutivo, l’Associazione Centro Studi de Romita, ha organizzato un<br />

campo studio sulla migrazione dell’avifauna a Capo d’Otranto, estremo orientale del Bel<br />

Paese, ponte naturale tra Italia e Balcani.<br />

Il Campo si è svolto dal 24 marzo al 27 aprile <strong>2018</strong>. Obiettivo primario<br />

è stato quello di raccogliere dati sulla fenologia dei migratori, dai<br />

veleggiatori ai passeriformi, confermando quanto già osservato durante<br />

i monitoraggi svolti in anni precedenti, e cioè che l’area del Capo<br />

d’Otranto rappresenta un vero e proprio “hot spot”, in particolare per<br />

la migrazione primaverile di alcuni rapaci (albanella pallida Circus macrourus)<br />

e di numerose specie di passeriformi.<br />

L’intero periodo di rilevamento è stato suddiviso in sette pentadi, ognuna<br />

presieduta da un rilevatore, spesso affiancato da volontari giunti da<br />

diverse parti di Puglia e d’Italia.<br />

Anche quest’anno tra i dati più interessanti raccolti, vi è sicuramente<br />

il rilevante numero di albanelle pallide, con almeno 92 individui transitati<br />

nell’intero periodo monitorato, ma con maggiori concentrazioni tra<br />

Specie<br />

n° individui<br />

Ciconia nigra 2<br />

Ciconia ciconia 17<br />

Pernis apivorus 330<br />

Milvus migrans 10<br />

Circus aeruginosus 383<br />

Circus cyaneus 1<br />

Circus pygargus 104<br />

Circus macrourus 92<br />

Circus pygargus/macrourus 39<br />

Accipiter nisus 30<br />

Buteo buteo 1<br />

Buteo rufinus 2<br />

Aquila pennata 1<br />

Pandion haliaetus 1<br />

Falco naumanni 110<br />

Falco tinnunculus/naumanni 4<br />

Falco vespertinus 31<br />

Falco subbuteo 4<br />

il 6 e 25 aprile. Tra gli altri Circus, osservate 1 albanella reale Circus<br />

cyaneus, 104 albanelle minori Circus pygargus e 383 falchi di palude<br />

Circus aeruginosus.<br />

Puntuali anche quest’anno almeno 2 individui di poiana codabianca<br />

Buteo rufinus (il 18 e il 23 aprile).<br />

Riguardo ai falconidi, in linea con quanto registrato nelle passate annate,<br />

la specie più abbondante è stata il grillaio Falco naumanni, con un<br />

minimo di 110 individui osservati, mentre scarsi ma maggiori rispetto<br />

ai pregressi, i dati di falco cuculo Falco vespertinus, con 31 individui<br />

osservati tra il 20 e il 27 aprile; si conferma raro il lodolaio Falco subbuteo,<br />

con soli 4 individui tutti osservati nella seconda decade di aprile.<br />

Infine sono stati contattati singoli individui di falco pescatore Pandion<br />

haliaetus ed aquila minore Aquila pennata.<br />

Tra le altre osservazioni degne di nota anche 10 nibbi bruni Milvus<br />

migrans e 30 sparvieri Accipiter nisus.<br />

Tra gli altri veleggiatori si riportano le due specie di cicogne, contattate<br />

con numeri paragonabili a quanto registrato nel 2017: 2 cicogne nere<br />

Ciconia nigra e 17 cicogne bianche Ciconia ciconia.<br />

Va sottolineato che per quanto riguarda i rapaci del genere Circus e per<br />

i grillai, in considerazione del fatto che molti soggetti utilizzano l’area a<br />

scopi trofici, sostandovi anche per diversi giorni, il numero complessivo<br />

di individui di ogni specie è frutto di una stima altamente cautelativa. E’<br />

bene inoltre precisare che, alla stregua di quanto registrato nel 2016-<br />

17, in riferimento al gheppio Falco tinnunculus, alla poiana Buteo buteo<br />

ed al falco pellegrino Falco peregrinus, si è preferito non conteggiare<br />

gli individui osservati, se non in casi specifici, (ad esempio quando<br />

l’individuo è stato seguito fino in mare aperto), tuttavia gli individui<br />

locali sono stati inseriti soltanto una volta nel conteggio finale. Anche<br />

quest’anno il campo, oltre che mirato alla raccolta di dati scientifici, ha<br />

rappresentato anche un importante e costante presidio del territorio in<br />

un periodo estremamente delicato quale è quello delle migrazioni, in un<br />

territorio che sempre più risente dell’effetto di un turismo di massa e del<br />

conseguente aumento delle attività ludico ricreative, ad esempio l’utilizzo<br />

amatoriale di droni, così come le gare legali o meno di motocross,<br />

attività che spesso non si sposano con le finalità di un’area protetta e<br />

arrecano impatti diretti ed indiretti sulla fauna e sugli habitat presenti.<br />

14


sito 12<br />

Marche<br />

LA MIGRAZIONE PRE-RIPRODUTTIVA<br />

DEI RAPACI A MONTELURO (PU)<br />

Fabio Siracusa<br />

E anche per quest’anno è andata.<br />

Dopo circa 85 giorni di osservazione (di cui una settantina effettivi) tiriamo<br />

le somme di questa migrazione primaverile <strong>2018</strong>.<br />

Purtroppo le ore coperte non sono mai state più di 2 e mezza al giorno,<br />

a parte 4 giorni monitorati interamente: il lavoro, i figli, gli impegni e il<br />

brutto tempo non ci hanno permesso di vedere realmente ciò che in<br />

questo meraviglioso periodo ci passa sopra la testa; ciò nonostante<br />

abbiamo fatto il nostro record, con più di 2000 passaggi.<br />

Ringrazio tutti.<br />

Quest’anno il “Monteluro Day” (12 Maggio) ci ha regalato un gran bel<br />

passaggio e un’aquila anatraia minore Aquila pomarina!<br />

Il giorno col massimo movimento migratorio è stato l’11 Maggio con<br />

circa 250 rapaci.<br />

L’emozione è sempre la stessa, anzi aumenta, il freddo che abbiamo<br />

patito quest’anno, non lo ricordo in questo periodo ma è stato bellissimo<br />

condividere con tutti voi questa cosa bella che appartiene ad una<br />

delle meraviglie che la vita ci concede.<br />

Con Mirco Malerba, Lucia Cherubini, Omar Chouchene, Massimiliano<br />

Boccarossa, Gionna Cecconi, Marcello Ferri, Cristian Montevecchi, Filippo<br />

Montevecchi, Renzo Bizzocchi, Laura Tittarelli, Mauro Mencarelli,<br />

Marco Pantalone, Roberto Ceccucci, Irene Boschi, Roberta Corsi, Fabio<br />

Imola, Stefano De Angelis, Vincenzo Alfano, Laurent Sonet, Jean<br />

Louis Grassagliata, Luciano Americano, Ambra Signorini, Carla Boiani,<br />

Jack Del Monte, Edoardo Gili, Miguel Cardoso, Linda Scarano e Andrea<br />

Cecconi...spero di non aver dimenticato qualcuno.<br />

Al prossimo anno e buon cielo a tutti…<br />

Specie n°individui<br />

Aquila pomarina 1<br />

Pandion haliaetus 11<br />

Buteo rufinus 1<br />

Circaetus gallicus 2<br />

Buteo buteo 142<br />

Pernis apivorus 683<br />

Milvus milvus 9<br />

Milvus migrans 60<br />

Circus aeruginosus 576<br />

Circus cyaneus 20<br />

Circus pygargus 27<br />

Circus macrourus 8<br />

Circus sp. 25<br />

Accipiter nisus 69<br />

Accipiter sp. 17<br />

Falco peregrinus 1<br />

Falco subbuteo 42<br />

Falco vespertinus 159<br />

Falco tinnunculus 80<br />

Falco naumanni 6<br />

F. tinnunculus/naumanni 17<br />

Falco columbarius 3<br />

Falconidae ind. 23<br />

Totale 1982<br />

Grus grus 180<br />

Ciconia ciconia 91<br />

Ciconia nigra 4<br />

Giorni di osservazione 85<br />

Ore di osservazione 240<br />

Gruppo Monteluro <strong>2018</strong> - Foto di Laurent Sonet<br />

15


SITI DI OSSERVAZIONE<br />

DELLA MIGRAZIONE DEI RAPACI<br />

NEL MEDITERRANEO CENTRALE E RIFERIMENTI<br />

39<br />

32<br />

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:<br />

5 Arenzano (GE): Parco Naturale del Beigua - LIPU - Luca Baghino; lbaghino@libero.it; biodiv@parcobeigua.it<br />

7 Alpi Apuane (LU): Guido Premuda; guidopremuda@tiscali.it<br />

12 Monteluro (PU): Fabio Siracusa, Laurent Sonet; laurent@provincia.ps.it<br />

18 Stretto di Messina (ME): Campo di Osservazione MAN - Anna Giordano; a.giordano@wwf.it<br />

20 Capo d’Otranto (LE): Fabio Mastropasqua; fabiomastro77@gmail.com<br />

32 Aspromonte (RC): Parco Nazionale Aspromonte, Dott. Sergio Tralongo; direzione@parcoaspromonte.gov.it<br />

39 Costa Fagaglia (GE): Marcello Bottero; rol2005@libero.it<br />

16<br />

Infomigrans rappresenta uno strumento di informazione tra quanti s’interessano della migrazione<br />

dei rapaci in Italia.<br />

È anche il notiziario del Progetto Migrans. È redatto grazie al contributo di molte persone e raccoglie<br />

dati inediti sui siti di cui sopra.<br />

Il Coordinamento di redazione:<br />

Francesco Mezzavilla, Associazione Faunisti Veneti; Guido Premuda; Luca Baghino LIPU Genova;<br />

Anna Giordano, WWF Messina - MAN; Luca Giraudo e Fabiano Sartirana Servizio Conservazione e<br />

Gestione Naturalistica dell’Ente Aree Protette Alpi Marittime.<br />

Il presente notiziario è pubblicato dal Parco Naturale Alpi Marittime con cadenza semestrale.<br />

La versione elettronica è disponibile all’indirizzo web http://www.parcoalpimarittime.it nella sezione<br />

pubblicazioni.<br />

Per qualsiasi informazione contattare:<br />

Luca Giraudo e Fabiano Sartirana Servizio Conservazione e Gestione Naturalistica dell’Ente Aree<br />

Protette Alpi Marittime<br />

Piazza Regina Elena 30, 12010 Valdieri (CN), telefono 0171/976836,<br />

e-mail: fabiano.sartirana@parcoalpimarittime.it - luca.giraudo@parcoalpimarittime.it<br />

Si raccomanda di citare i singoli contributi nel modo seguente: autore, titolo, in “Infomigrans” <strong>n.41</strong>,<br />

Parco Naturale Alpi Marittime, Valdieri <strong>2018</strong>.

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