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Kitesoul Magazine #27 Edizione Italiana

In questo numero: Adeury Corniel e Sofia Tomasoni vincono una storica medaglia d'oro, Formula Kite: i foils vanno verso le Olipiadi di Parigi 2024, Red Bull King of the Air 2019: ecco i partecipanti, Nuno "Stru" Figueiredo: l'onda più grande del mondo è sua, St.Peter Ording, un parco giochi infinito, FOILBOA: TROVATE IL TEMPO PER L'AVVENTURA, Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile, Esplorando l'isola di Prince Edward, Ralph Boelen: "il kitesurf è ancora giovane", Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf, Daniele Milazzo: Per essere competitivi nel Freestyle bisogna lavorare sodo, Steven Akkersdijk: "I kiter pensano che io sia solo da twintip" e molto altro.

In questo numero: Adeury Corniel e Sofia Tomasoni vincono una storica medaglia d'oro, Formula Kite: i foils vanno verso le Olipiadi di Parigi 2024, Red Bull King of the Air 2019: ecco i partecipanti, Nuno "Stru" Figueiredo: l'onda più grande del mondo è sua, St.Peter Ording, un parco giochi infinito, FOILBOA: TROVATE IL TEMPO PER L'AVVENTURA, Chile Buena Onda, Good Vibes in Chile, Esplorando l'isola di Prince Edward, Ralph Boelen: "il kitesurf è ancora giovane", Andre Magarao: Cerco di catturare l'unicità del kitesurf, Daniele Milazzo: Per essere competitivi nel Freestyle bisogna lavorare sodo, Steven Akkersdijk: "I kiter pensano che io sia solo da twintip" e molto altro.

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Daniele, in questo 2018 ti sei allenato duramente sia in<br />

acqua che a terra, hai curato l'alimentazione, hai colto<br />

tutte le possibilità di uscire in ogni condizione. In poche<br />

parole hai preso il kitesurf e le competizioni con un approccio<br />

professionale. Come hai maturato questo cambiamento?<br />

Sono ormai quattro anni che mi dedico alle competizioni<br />

Freestyle. La prima gara a cui ho preso parte è stata nel<br />

2014. All'inizio ci provi quasi improvvisando, poi ti rendi<br />

conto che per essere davvero competitivo devi cominciare<br />

a curare ogni aspetto, dalle session in acqua agli allenamenti<br />

in palestra, mangiare sano, fare stretching e non<br />

sottovalutare un buon riscaldamento prima di entrare in<br />

acqua. Il mio approccio diciamo più serio è stato naturale<br />

e guarda caso è arrivato il terzo posto assoluto al campionato<br />

italiano, segno che sono sulla buona strada. Anzi il<br />

mio obiettivo è crescere ulteriormente e non fermarmi qui,<br />

magari partecipare a qualche gara internazionale.<br />

Nelle gare del campionato italiano in Sardegna hai trovato<br />

una forma perfetta. Come è andata?<br />

C'erano dai 25 ai 27 nodi quel giorno a Porto Botte e la gara<br />

è stata piuttosto impegnativa. Ho chiuso al quarto posto e<br />

grazie ai punti accumulati nelle altre tappe alla fine ho conquistato<br />

il terzo posto assoluto. Ero carico anche se i miei<br />

rivali erano altrettanto concentrati. Il livello cresce anno<br />

dopo anno e ogni atleta prova a dare il massimo. Siamo<br />

tutti animati dalla stessa passione per il Freestyle e dalla<br />

voglia di vincere sul campo di regata.<br />

Tu Daniele sei di Marsala e il tuo campo di allenamento<br />

principale è lo Stagnone. Tutto sommato però ti alleni<br />

da solo e questo è uno svantaggio rispetto a chi si allena<br />

con gli altri che permette di crescere più lentamente.<br />

Come superi questo divario?<br />

Gli allenamenti in gruppo sono sempre più efficaci, bastano<br />

anche gli amici a volte. Ogni tanto mi alleno con il<br />

campione in carica Gianmaria Coccoluto quando scende<br />

qui in Sicilia. Se ti alleni da solo devi essere più disciplinato,<br />

sforzarti di superare i tuoi limiti e rimanere sempre<br />

concentrato, trovare dentro di te la giusta motivazione.

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