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La Subfornitura 4 Settembre 2018

La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano

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Bimestrale - anno IX - n°4 settembre <strong>2018</strong><br />

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la ubfornitura<br />

Pag. 10<br />

FEDERMACCHINE<br />

Beni strumentali<br />

in ripresa<br />

Pag. 26<br />

LUGLI AMEDEO MECCANICA<br />

<strong>La</strong>vorazioni complesse al<br />

servizio dell’industria<br />

Pag. 42<br />

ENSINGER<br />

Miglioramento<br />

continuo


Il movimento è il futuro di


ogni città.<br />

Produzione<br />

di componenti<br />

elastici in filo<br />

e nastro<br />

su disegno<br />

del cliente<br />

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SOMMARIO<br />

anno IX - n. 4 <strong>Settembre</strong> <strong>2018</strong><br />

04 10<br />

14<br />

Le barre trafilate senza piombo, un prodotto di nicchia<br />

che estende la sua affermazione<br />

Beni strumentali, in ripresa la domanda interna<br />

Il futuro delle Pmi? È nella formazione<br />

<strong>La</strong>vorazioni complesse al servizio dell’industria<br />

26 38<br />

Robot alleati degli operatori<br />

Miglioramento continuo<br />

42<br />

Storia di copertina<br />

• Le barre trafilate senza piombo, un prodotto di<br />

nicchia che estende la sua affermazione (F. Goi) ..... 4<br />

Editoriale<br />

• Industria 4.0: dal progetto ai risultati (F. Goi) ....9<br />

Attualità<br />

• Beni strumentali, in ripresa la domanda interna .....10<br />

• Il futuro delle Pmi? È nella formazione .................14<br />

• Notizie attualità.........................................................16<br />

• Meccanica italiana:<br />

continua la corsa dell’export ..................................20<br />

Appuntamenti<br />

• Notizie appuntamenti .........................................22<br />

Subfornitori<br />

• <strong>La</strong>vorazioni complesse al servizio dell’industria<br />

(A. Bignami) ..............................................................26<br />

Sistemi di fissaggio<br />

• Specialisti nel fissaggio meccanico ....................30<br />

Macchine e componenti<br />

• Notizie macchine .................................................. 33<br />

• Notizie componenti ............................................... 34<br />

Stampa 3D<br />

• Notizie stampa 3D ................................................. 36<br />

Software e robotica<br />

• Notizie software .................................................... 37<br />

• Robot alleati degli operatori<br />

(F. Fandiño Oliver) ................................................. 38<br />

Automazione e strumentazione<br />

• Notizie automazione/strumentazione.................. 40<br />

Materiali<br />

• Miglioramento continuo (A. Bignami) ................. 42<br />

• Notizie materiali .................................................... 46<br />

Rubriche<br />

• Elenco inserzionisti .............................................48<br />

2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


STORIA DI COPERTINA<br />

LAVORAZIONE ALLUMINIO<br />

Eural Gnutti continua<br />

nel suo processo di crescita<br />

puntando sulla qualità,<br />

nel rispetto della sostenibilità<br />

ambientale. Aumentano<br />

le applicazioni a livello<br />

internazionale, grazie anche<br />

alle nuove leghe senza<br />

piombo sviluppate<br />

dal Gruppo bresciano.<br />

Le barre trafilate senza piombo,<br />

un prodotto di nicchia<br />

che estende la sua affermazione<br />

di Francesco Goi<br />

Il Sales Director di Eural<br />

Gnutti Giorgio Di Betta si<br />

sofferma sul positivo trend<br />

aziendale, sui motivi che l’anno<br />

determinato e sulle favorevoli<br />

prospettive per il medio termine,<br />

nonostante la concorrenza<br />

numerosa e agguerrita.<br />

<strong>La</strong> famiglia Gnutti.<br />

Da sinistra: Sergio,<br />

Elena, Giuliano, Paola<br />

Ph. Elisa Casanova<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Un primo<br />

bilancio del <strong>2018</strong> di Eural<br />

Gnutti risponde pienamente<br />

alle vostre aspettative?<br />

R. - Il <strong>2018</strong> è un anno particolarmente<br />

positivo: dopo un inizio sfolgorante,<br />

in primavera si sono avuti momenti di verifica,<br />

in concomitanza con la crisi del mondo<br />

dell’alluminio per via del caso Rusal.<br />

L’anno si chiuderà comunque in modo brillante,<br />

benché vadano verificate alcune situazioni<br />

geopolitiche che influiscono anche nel<br />

nostro settore.<br />

L’andamento delle vendite sta anche garantendo<br />

il raggiungimento di utili importanti.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> crescita di Eural<br />

Gnutti prosegue da diversi anni: quali fattori<br />

sono risultati determinanti per consolidare<br />

questo trend?<br />

R. - Anche in un semilavorato c’è tantissima<br />

tecnologia e la crescita si è avuta soprattutto<br />

sui prodotti più tecnologici: le barre trafilate<br />

in leghe speciali.<br />

Catalogo leghe<br />

di alluminio<br />

senza piombo<br />

2033 e 6026<br />

<strong>La</strong> crescita è stata orizzontale dal punto<br />

di vista dei mercati industriali, quindi non<br />

legata soltanto all’automotive, ma anche ai<br />

settori elettrico, elettronico, all’oleoidraulica<br />

e pneumatica.<br />

I prodotti che ci hanno fornito maggiori<br />

soddisfazioni sono le barre trafilate in cui<br />

Eural occupa una posizione dominante sul<br />

mercato, essendo il maggiore fabbricante<br />

a livello mondiale. Questa leadership dura<br />

da parecchio tempo, ci è riconosciuta, e<br />

le grosse industrie si rivolgono alla nostra<br />

società per i loro investimenti in questa<br />

tipologia di prodotto.<br />

Il mondo dell’alluminio sta vivendo un<br />

momento favorevole per le intrinseche<br />

peculiarità di queste leghe: caratteristiche<br />

meccaniche elevate e peso inferiore rispetto<br />

ad altri metalli. <strong>La</strong> crescita, quindi, è dovuta<br />

sia alla sostituzione con l’alluminio di altri<br />

metalli più pesanti, sia alla riduzione di peso<br />

di ogni singolo componente delle automobili.<br />

Per realizzare pezzi più piccoli occorre<br />

utilizzare tecnologie più avanzate che consentano<br />

di rispettare tolleranze particolari.<br />

Ma non solo. Le macchine utensili, anch’esse<br />

oggetto di una notevole evoluzione, richiedono<br />

prodotti molto più performanti in termini<br />

di uniformità e rilevano immediatamente le<br />

disomogeneità dei prodotti.<br />

Essendo la velocità delle macchine utensili<br />

molto più alta, la rettilineità della barra è<br />

sempre più importante. Tutti questi fattori<br />

fanno sì che l’attenzione verso il prodotto<br />

trafilato in leghe speciali sia crescente, consentendoci<br />

di sviluppare i relativi processi<br />

di crescita.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono le scelte<br />

strategiche principali che ci consentono di<br />

mantenere il vantaggio competitivo rispetto<br />

alla concorrenza più qualificata?<br />

R. - <strong>La</strong> concorrenza attualmente viene<br />

da più fronti: oltre ai competitor storici<br />

europei, appaiono sempre più minacciosi<br />

quelli del Far East. Il punto è di capire in<br />

quale misura questi grossissimi gruppi<br />

siano in grado di “entrare” in questo<br />

4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


Barre trafilate<br />

Giorgio<br />

Di Betta,<br />

Sales Director<br />

di Eural Gnutti<br />

genere di prodotti di nicchia, così tecnologici.<br />

Per ora gli utilizzatori confermano che la<br />

loro qualità è ancora inferiore; ciononostante<br />

abbiamo molto rispetto per queste aziende,<br />

di cui conosciamo le capacità e che un giorno<br />

potranno insidiare in maniera importante le<br />

posizioni dei leader europei.<br />

Inoltre, il mercato mondiale sta cambiando.<br />

Gli Stati Uniti stanno applicando un protezionismo<br />

importante, imponendo dazi nei<br />

confronti della Cina e, incredibilmente, anche<br />

verso l’Europa. Come conseguenza, i prodotti<br />

cinesi vengono maggiormente indirizzati<br />

verso il nostro continente.<br />

Questi cambiamenti repentini determinano<br />

minacce da non sottovalutare, che richiedono<br />

da parte nostra un’estrema attenzione per<br />

cercare di valutarne la portata.<br />

Sicuramente il nostro tipo di prodotto è<br />

molto legato alle leghe. In questo settore<br />

siamo all’avanguardia ormai da moltissimi<br />

anni: non solo fabbrichiamo leghe storiche<br />

e universalmente riconosciute, ma abbiamo<br />

sostenuto un importante impegno di Ricerca<br />

& Sviluppo. In particolare, rispondendo alle<br />

crescenti esigenze imposte dall’ecologia e<br />

da un migliorato stile di vita sempre più<br />

condiviso, è stata dedicata un’attenzione<br />

particolare alle leghe senza piombo.<br />

<strong>La</strong> lega 6026 Lead Free dispone di una<br />

rilevante posizione nel mercato: l’abbiamo<br />

lanciata solo due anni fa ed è già utilizzata<br />

dalle maggiori case automobilistiche. Abbiamo<br />

in seguito sviluppato una lega della serie<br />

2000 senza piombo, destinata a una fascia di<br />

mercato molto consistente che richiede una<br />

barra truciolabile. Infatti ad oggi il mercato<br />

offre le leghe 2011, ma anche 2030 e 2007<br />

(soprattutto in Germania), tutte con piombo<br />

e caratterizzate per volumi<br />

di vendita molto elevati. Per<br />

sostituirle abbiamo sviluppato<br />

la lega 2033 Lead Free, quindi<br />

senza piombo, anch’essa<br />

frutto di anni di Ricerca &<br />

Sviluppo. Verrà lanciata nel<br />

prossimo mese di ottobre alla<br />

fiera Aluminium di Düsseldorf;<br />

l’abbiamo già testata presso numerosi clienti,<br />

dove ha assicurato risultati molto brillanti.<br />

Anche la 2033 Lead Free rispetta la filosofia<br />

Eural di non utilizzare come elemento rompitruciolo<br />

lo stagno, che determina fragilità<br />

ad alte temperature. Presenta caratteristiche<br />

meccaniche molto elevate, garantendo una<br />

risposta molto buona all’utensile. Fornisce un<br />

truciolo particolarmente piccolo, apprezzato<br />

dai clienti fruitori delle leghe 2011, 2030 e<br />

2007, non costringendoli ad operare eccessivi<br />

cambi di parametri nelle loro macchine<br />

utensili. Inoltre, rispetto a queste ultime, offre<br />

un’attitudine all’anodizzazione sicuramente<br />

migliorativa.<br />

Barre artistiche<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> consolidata vocazione<br />

di Eural per il problem solving anche per<br />

questi prodotti ha rappresentato un fattore<br />

vincente? Si può parlare di tailor-made?<br />

R. - In questo caso la locuzione tailor-made<br />

assume un significato diverso da quello consueto.<br />

Le leghe devono essere abbastanza<br />

universali, non è fattibile creare una lega<br />

per un solo cliente. Tuttavia è assolutamente<br />

vero che ogni nostro cliente del settore industriale<br />

rappresenta un mondo a sé, con le<br />

proprie macchine utensili, i propri lubrificanti,<br />

il proprio personale: ciò che può funzionare<br />

molto bene per una certa applicazione, può<br />

non essere altrettanto efficace in un reparto<br />

produttivo strutturato diversamente.<br />

Per questo disponiamo di ufficio di Ricerca<br />

& Sviluppo, che è stato potenziato e sta<br />

svolgendo un ottimo lavoro proprio presso<br />

i clienti: durante le numerose visite vengono<br />

cercate le soluzioni affinché le nostre leghe<br />

possano essere lavorate al meglio.<br />

Il contributo dei clienti è stato molto importante<br />

per la messa a punto dei nostri prodotti:<br />

sarebbe autoreferenziale realizzare<br />

una lega colata efficacemente nella nostra<br />

fonderia, bene estrusa dalle nostre presse<br />

e trafilata adeguatamente, se la stessa non<br />

assicurasse un buon funzionamento nelle<br />

macchine utensili dei nostri clienti.<br />

Sviluppando queste leghe, che sono particolarmente<br />

complesse (non è affatto semplice<br />

rompere il truciolo senza il piombo né<br />

lo stagno), abbiamo potuto contare sulla<br />

disponibilità dei nostri interlocutori ad effettuare<br />

presso di loro numerose prove per<br />

verificare che le nostre leghe, in fase di<br />

sviluppo, fossero adatte a soddisfare le loro<br />

necessità. Si può parlare di una partnership<br />

veramente importante, che ha garantito il<br />

raggiungimento di certi risultati.<br />

Le leghe 6026 Lead Free e 2033 Lead Free<br />

rivestono un ruolo strategico molto importante<br />

e contiamo che possano rappresentare<br />

il futuro della nostra azienda, contrastando<br />

efficacemente le minacce esterne.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Si può prevedere un’affermazione<br />

sempre più vasta delle leghe<br />

senza piombo, non sono presso i gruppi<br />

industriali multinazionali, ma anche nelle<br />

aziende di dimensione più piccola? Sarà<br />

necessario incrementare le capacità<br />

produttive?<br />

R. - Nel corso degli ultimi<br />

anni abbiamo espanso la<br />

nostra presenza ovunque<br />

si utilizzino barre trafilate<br />

e realizzato vendite in<br />

oltre 50 Paesi, nel rispetto<br />

della volontà del nostro Presidente,<br />

secondo cui dovremmo “andare anche su<br />

Marte”. In alcuni casi i nostri prodotti non<br />

erano conosciuti e sono stati apprezzati i<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5


STORIA DI COPERTINA<br />

benefici che sono stati in grado di garantire.<br />

Abbiamo realizzato una notevole espansione<br />

a livello geografico, creando anche due filiali<br />

commerciali in Germania e negli Stati Uniti,<br />

quest’ultima dotata anche di magazzino.<br />

Il revamping di quelli esistenti e l’acquisto<br />

di macchinari aggiuntivi ha permesso di<br />

accrescere la produzione: negli anni recenti<br />

la capacità della fonderia è stata più che raddoppiata,<br />

sono state acquistate una nuova<br />

pressa e altre due trafile. Recentemente sono<br />

stati deliberati altri investimenti di parecchi<br />

milioni di Euro, che porteranno a un ulteriore<br />

sviluppo della produttività aziendale nel corso<br />

del prossimo anno e mezzo e ci consentiranno<br />

di far fronte ad un auspicato incremento<br />

della domanda di barra trafilata.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Le nuove tecnologie, a<br />

partire da Internet, rappresentano un supporto<br />

sensibile per acquisire nuovi contatti?<br />

R. - Internet fa parte della quotidianità e<br />

rappresenta uno strumento fondamentale<br />

per mantenere i contatti con i clienti e gestire<br />

la quotidianità del lavoro. Tuttavia, non è<br />

assolutamente sostituibile il contatto umano,<br />

che in ogni caso privilegiamo, dal punto di<br />

vista commerciale e dal punto di vista tecnico.<br />

Avere più clienti impone di avere uno staff<br />

più ricco: la comunicazione visuale porta<br />

risultati, come quella verbale, e non è sostituibile.<br />

Il contatto umano ha acquisito un’importanza<br />

maggiore nel corso degli ultimi<br />

10-15 anni dal punto di vista commerciale,<br />

ma anche e soprattutto dal punto di vista<br />

tecnico. I prodotti sono altamente tecnologici<br />

e, in mancanza della possibilità di spiegare<br />

nei dettagli i vantaggi derivanti dal loro<br />

utilizzo completo, non si riesce a giustificare<br />

il loro costo. E’ fondamentale poter spiegare<br />

nei dettagli il motivo per cui è possibile<br />

raggiungere un aumento di produttività del<br />

20-30-40% grazie al cambiamento di alcuni<br />

parametri all’interno delle fabbriche dei nostri<br />

clienti, adattandoli alle nostre barre e alle<br />

nostre leghe.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Con questo approccio<br />

dimostrate anche che una società di 430<br />

persone fornisce risposte altrettanto efficaci<br />

di quelle di alcune migliaia…<br />

R. - In effetti la dimensione non è necessariamente<br />

sinonimo di efficienza e servizio: più<br />

volte il mercato si lamenta del rapporto con<br />

alcune grandi strutture che, pur disponendo<br />

della qualità produttiva, prevedono il rispetto<br />

di una burocrazia eccessiva.<br />

Lo scorso anno abbiamo consegnato all’incirca<br />

70.000 tonnellate tra barre e profili ed<br />

il nostro cliente più grande assorbe solo il<br />

3% di questa produzione. Questo significa<br />

disporre di un parco clienti attivo di oltre<br />

700 aziende, che seguiamo una per una con<br />

pari attenzione.<br />

Alcuni nostri concorrenti si orientano verso<br />

un numero di clienti inferiore, prevalentemente<br />

aziende multinazionali, alle quali<br />

forniscono grossi quantitativi. A noi piace<br />

collaborare anche con le industrie minori,<br />

a livello dimensionale, interessate ad avere<br />

accesso a prodotti tecnologici di alto livello<br />

qualitativo.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Diceva che il titolare<br />

della Eural vorrebbe “andare anche su<br />

Marte”. Questa spinta rappresenta una<br />

battuta, un paradosso di un industriale di<br />

successo o qualcosa di più concreto?<br />

R. - Non è un modo estremizzato di esprimere<br />

una strategia commerciale. Eural Gnutti è<br />

un’azienda che percepisce il proprio prodotto<br />

come una missione. Siamo convinti che le<br />

leghe sviluppate al nostro interno assicurino<br />

concretamente un valore aggiunto rispetto a<br />

quello che viene offerto dal mercato e ai prodotti<br />

tradizionali che noi stessi realizziamo.<br />

Un valore aggiunto in termini di aumentata<br />

produttività piuttosto che in termini ecologici.<br />

In altre parole, viene considerata una priorità<br />

far conoscere al mercato queste soluzioni,<br />

anche quando vanno oltre le prescrizioni<br />

delle normative vigenti.<br />

Le normative sono nate dopo le nostre leghe,<br />

imponendo quello che il nostro prodotto sta<br />

già offrendo.<br />

<strong>La</strong> Unione Europea ha pubblicato pochi mesi<br />

fa l’ultimo aggiornamento della Direttiva<br />

RoHS, concedendo fino al 18 Maggio 2021<br />

alle aziende per realizzare il phase-out dei<br />

Stabilimento<br />

di Rovato (BS)<br />

prodotti per arrivare a quelli senza piombo;<br />

Eural produce la 6026 Lead Free ormai da<br />

due anni, dopo una fase di studio lunga<br />

e approfondita, ed ora abbiamo anche la<br />

2033 Lead Free.<br />

L’applicazione di questa “missione” ha<br />

previsto studi, una ricerca impegnativa e<br />

investimenti di diverse centinaia di migliaia<br />

di Euro. Vogliamo andare sempre avanti per<br />

portare ovunque le nostre soluzioni, senza<br />

interrompere il percorso dell’innovazione.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - I dipendenti sono consapevoli<br />

di operare in un centro di eccellenza?<br />

Anche questo è un fattore importante per<br />

l’affermazione?<br />

R. - C’è la consapevolezza di lavorare in<br />

un centro di eccellenza, di lavorare in un’azienda<br />

che negli ultimi 20 anni è cambiata<br />

in maniera molto importante, consolidando<br />

la sua presenza internazionale. I dipendenti<br />

sono orgogliosi di constatare che Eural è<br />

leader mondiale nella barra trafilata.<br />

Nel passato, forse, c’era più soggezione da<br />

parte del personale verso gli interlocutori<br />

delle multinazionali piuttosto che nei confronti<br />

dei grossi nomi dell’automotive; questo<br />

atteggiamento è venuto meno grazie alla<br />

presa di coscienza che le nostre soluzioni<br />

sono assolutamente vantaggiose e in grado<br />

di migliorare la loro efficienza.<br />

Il rapporto con la proprietà è estremamente<br />

collaborativo, nella consapevolezza che i<br />

titolari sono imprenditori lungimiranti che,<br />

senza essere metallurgisti o ingegneri (nei<br />

loro studi universitari hanno affrontato altre<br />

discipline), si sono contornati di collaboratori<br />

in possesso di queste competenze, gestendole<br />

sapientemente in modo da raggiungere<br />

risultati molto brillanti.<br />

<strong>La</strong> 6026 Lead Free prima e la 2033 Lead Free<br />

poi, per fare un esempio, sono state concepite<br />

dal nostro titolare proprio grazie alla sua<br />

sensibilità di fronte alle problematiche che i<br />

nuovi prodotti avrebbero affrontato e risolto.<br />

6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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EDITORIALE<br />

di Francesco Goi<br />

INDUSTRIA 4.0: DAL PROGETTO AI RISULTATI<br />

Il significato di Industria 4.0 è stato quello di dar luogo a<br />

una nuova fase dello sviluppo industriale: ne hanno parlato<br />

tutti, enfatizzando come fosse in grado di rafforzare un<br />

trend della meccanica già favorevole. Ne hanno parlato,<br />

sentendosi obbligati a farlo, anche coloro che, per dimensioni,<br />

impostazione aziendale o mancanza di sufficienti possibilità,<br />

non avevano molte possibilità di partecipare a questa<br />

tendenza vincente.<br />

Da un po’ sono arrivati anche i primi risultati che attestano<br />

l’efficacia del progetto, anche sul mercato italiano.<br />

Nel secondo trimestre del <strong>2018</strong> le vendite di macchine<br />

utensili sul mercato interno sono cresciute del 45,5% rispetto<br />

al corrispondente periodo dell’anno precedente; l’export,<br />

d’altro canto, ha confermato un trend favorevole che dura da<br />

anni, con un incremento delle vendite worldwide, partendo<br />

dai mercati più prestigiosi e/o strategici: Germania +12%,<br />

Cina +8%, Spagna + 18%, India +93%. Solo negli USA si è<br />

avuto un rallentamento dell’8%.<br />

Lo sfruttamento della capacità produttiva delle aziende<br />

italiane, che ha sfiorato l’84%, rappresenta un ulteriore<br />

risultato che conferma la positività del momento e fa ben<br />

sperare per il futuro anche nel medio termine.<br />

Siamo in un momento di “grande lavoro” ha affermato<br />

il presidente di Ucimu Carboniero alla conferenza di<br />

presentazione di Bi-Mu/Sfortec.<br />

Grande lavoro sì, anche nei prossimi anni, se saranno<br />

confermati i provvedimenti, a partire da iperammortamento<br />

e superammortamento, finalizzati a consolidare la ripresa<br />

sensibile dell’attività.<br />

Bi-Mu avrà il 40% di espositori esteri, un dato molto<br />

importante per una fiera italiana del manifatturiero quando,<br />

ormai da diversi anni, le manifestazioni tedesche stanno<br />

facendo da padrone.<br />

Il made in Italy, nella versione 4.0, funziona ancora molto<br />

bene, nei settori in cui l’innovazione non si è mai interrotta.<br />

Dalla Bi-Mu ci si aspetta soprattutto la conferma di un clima<br />

favorevole, di una ritrovata volontà ad investire.<br />

“<strong>La</strong> competitività del manifatturiero”, ha osservato il<br />

direttore generale di Ucimu Mariotti, è legata anche alla<br />

valorizzazione delle risorse umane: il provvedimento relativo<br />

alla formazione, compreso nel progetto Industria 4.0, dovrà<br />

essere perfezionato.<br />

Da troppo tempo si parla della preparazione dei giovani,<br />

completamente affidata all’Industria, e dei cervelli in fuga<br />

verso i mercati esteri: sono cose vere, rischiose e certamente<br />

penalizzanti. Ma occorre non trasformarle in alibi per non<br />

perseguire la crescita nei tempi e nei modo dovuti. Come,<br />

peraltro, le aziende migliori stanno già facendo.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 9


ATTUALITÀ<br />

ECONOMIA<br />

I dati di Federmacchine<br />

mettono in luce un 2017<br />

positivo per il settore.<br />

Il presidente Salmoiraghi:<br />

“Auspichiamo che venga<br />

prolungato il piano<br />

ammortamenti di Impresa<br />

4.0 e perfezionato<br />

il provvedimento<br />

per la formazione”.<br />

Beni strumentali,<br />

in ripresa la domanda interna<br />

Nel 2017, il fatturato dell’industria<br />

italiana costruttrice di beni<br />

strumentali si è attestato a 46,6<br />

miliardi di euro, segnando un incremento<br />

del 9,7% rispetto all’anno precedente. Il<br />

risultato è stato determinato principalmente<br />

dall’ottimo andamento delle consegne<br />

sul mercato interno, trainate dalla<br />

vivace domanda di beni di investimento.<br />

Più moderato l’incremento dell’export.<br />

Positive le previsioni per il <strong>2018</strong> anche<br />

in virtù delle misure previste dal Piano<br />

Nazionale Impresa 4.0.<br />

Questo è quanto emerge dai dati di consuntivo<br />

presentati a luglio <strong>2018</strong> da Sandro<br />

Salmoiraghi, presidente di Federmacchine,<br />

in occasione dell’annuale assemblea della<br />

federazione delle imprese italiane costruttrici<br />

di beni strumentali, che ha ospitato<br />

l’incontro con Enrico Letta, presidente<br />

dell’Associazione Italia-Asean.<br />

In particolare, secondo i dati elaborati dal<br />

L’intervento<br />

del presidente<br />

di Federmacchine<br />

Sandro<br />

Salmoiraghi<br />

all’assemblea<br />

annuale. Seduto<br />

a fianco, Enrico<br />

Letta, presidente<br />

dell’Associazione<br />

Italia-Asean<br />

Gruppo Statistiche Federmacchine, il fatturato<br />

dell’industria italiana costruttrice di<br />

beni strumentali è cresciuto del 9,7%, a<br />

46,6 miliardi di euro. Nel confronto con il<br />

2016, tutti e 13 i settori di Federmacchine<br />

hanno visto crescere il proprio fatturato.<br />

Supportato dalle misure di super e iperammortamento,<br />

il consumo domestico<br />

è cresciuto dell’11,6%, a 24 miliardi. A<br />

beneficiare di ciò sono state anzitutto<br />

le consegne dei costruttori italiani sul<br />

mercato interno cresciute del 14,3%,<br />

a 14,9 miliardi. Positivo anche l’andamento<br />

delle importazioni il cui valore si<br />

è attestato a 9,2 miliardi, il 7,6% in più<br />

rispetto al 2016.<br />

Dopo un 2016 piuttosto piatto, nel 2017<br />

le esportazioni sono tornate a crescere in<br />

modo deciso, segnando un +7,6% rispetto<br />

all’anno precedente, pari a 31,8 miliardi di<br />

euro. Principali mercati di sbocco dell’offerta<br />

italiana sono risultati: Germania<br />

(3,4 miliardi di euro, +8,1%), Stati Uniti<br />

(3 miliardi, +2,6%), Cina (2,1 miliardi,<br />

+14%), Francia (2,1 miliardi, +5,5%) e<br />

Spagna (1,3 miliardi, +7,6%).<br />

Con particolare riferimento all’Area Asean,<br />

le esportazioni italiane nell’ultimo quadriennio<br />

hanno registrato un trend di incremento<br />

praticamente costante. Nel 2017 le<br />

vendite nell’area si sono attestate a 1,1<br />

miliardi di euro, il 6,3% in più rispetto al<br />

2016 ma addirittura il 20% in più rispetto<br />

al valore registrato nel 2013.<br />

Un ragionamento a parte merita il dato di<br />

export su fatturato risultato pari al 68%,<br />

in ulteriore calo rispetto all’anno scorso<br />

quando si attestò al 69%. Il ridimensionamento<br />

registrato a partire dal 2014<br />

è testimonianza della ripresa di vigore<br />

della domanda italiana che è tornata<br />

a investire in tecnologia di produzione.<br />

Il saldo complessivo dei settori che fanno<br />

capo a Federmacchine è stato positivo<br />

per 22,6 miliardi di euro (+7,7% rispetto<br />

all’anno precedente).<br />

10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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In particolare il saldo della bilancia commerciale<br />

del paese è risultato in attivo per<br />

47,3 miliardi di euro. Dei tre comparti attivi<br />

(abbigliamento & arredamento, meccanica,<br />

altri manufatti) il settore delle macchine e<br />

apparecchi meccanici, nel quale è compreso<br />

tutto il comparto del bene strumentale<br />

rappresentato da Federmacchine, è quello<br />

che ha fornito di gran lunga il contributo<br />

maggiore (50,7 miliardi di euro) alla bilancia<br />

del paese.<br />

Anche il <strong>2018</strong>, come evidenziato dalle<br />

previsioni elaborate dal Gruppo statistiche<br />

Federmacchine, sarà positivo per il<br />

settore. Il fatturato crescerà del 5,8%, a<br />

49 miliardi. L’export salirà del 5%, a 33,3<br />

miliardi. Il consumo arriverà a 26 miliardi<br />

circa, il 7,1% in più rispetto al 2017,<br />

trainando soprattutto le consegne interne<br />

che saliranno del 7,5%, a 16 miliardi.<br />

Crescerà comunque anche l’import del<br />

6,4%, a 9,8 miliardi.<br />

“<strong>La</strong> ripresa del mercato interno” – ha<br />

affermato il presidente di Federmacchine<br />

Salmoiraghi – “dimostra che i provvedimenti<br />

di super e iperammortamento hanno<br />

funzionato e stanno tuttora funzionando<br />

ma, se vogliamo continuare a recitare un<br />

ruolo di primo piano nello scenario internazionale,<br />

non possiamo fermarci proprio<br />

ora. Dobbiamo premere sull’acceleratore<br />

dell’innovazione”.<br />

“Recenti indagini svolte da primari istituti<br />

di ricerca e consulenza dimostrano che,<br />

negli ultimi anni, la richiesta di credito<br />

rivolta dalle Pmi alle banche è decisamente<br />

diminuita. Un ulteriore indicatore, questo,<br />

del miglioramento dello stato di salute<br />

della nostra manifattura. Anche sulla base<br />

di queste indicazioni chiediamo alle autorità<br />

di governo di metterci nelle migliori<br />

condizioni per lavorare. Industria e Impresa<br />

4.0 hanno fatto molto ma possono, se prolungati,<br />

contribuire ancora di più a nuovi<br />

e necessari sviluppi e aggiornamenti del<br />

tessuto manifatturiero italiano”.<br />

“<strong>La</strong> piccola e media impresa ha necessità<br />

di tempo per valutare e attivare gli investimenti<br />

e ciò vale ancor di più con Industria<br />

4.0 che porta con sé vere e proprie<br />

rivoluzioni organizzative”, ha aggiunto<br />

Salmoiraghi. “Per questo chiediamo di prolungare<br />

l’effettività delle misure di super<br />

e iperammortamento, magari rivedendo<br />

EVOLUZIONE DEL SETTORE 2015-17 (milioni di euro)<br />

IL PESO DELLA MECCANICA STRUMENTALE NEL 2017<br />

Elaborazione su dati ISTAT, ICE<br />

i coefficienti ma lasciando il tempo alle<br />

imprese di maturare le decisioni d’acquisto.<br />

Nel lungo periodo poi, il superammortamento<br />

dovrebbe divenire strutturale per<br />

accompagnare le imprese italiane in un<br />

processo di aggiornamento costante e<br />

cadenzato nel tempo. Se ciò non fosse<br />

possibile, chiediamo che sia almeno introdotto<br />

il sistema degli ammortamenti liberi,<br />

anche perché i coefficienti sono fermi al<br />

1988 e certamente non rispecchiano più<br />

il ritmo di aggiornamento richiesto oggi<br />

dal mercato”.<br />

“Occorre poi accompagnare questo processo<br />

di inserimento di nuova tecnologia<br />

con un uguale impegno sulla vera<br />

risorsa delle imprese: l’uomo. Per questo<br />

chiediamo che il provvedimento dedicato<br />

alla formazione così come definito nel<br />

programma Impresa 4.0 sia perfezionato.<br />

A nostro avviso, il credito di imposta al<br />

40%, attualmente applicato al solo costo<br />

del lavoro del personale coinvolto nella<br />

formazione, dovrebbe essere esteso anche<br />

al costo dei corsi e dei formatori impiegati,<br />

che è poi la spesa più gravosa per le Pmi”.<br />

“Dobbiamo incentivare le imprese ad<br />

aggiornare il proprio personale. Ma dobbiamo<br />

favorire anche l’ingresso di nuove<br />

risorse in azienda. Deve quindi continuare<br />

il lavoro sugli ITS, istituti di alta formazione<br />

tecnica post diploma la cui distribuzione<br />

sul territorio deve divenire capillare”.<br />

“Abbiamo bisogno di un contesto che faciliti<br />

il più possibile l’accesso dei giovani al<br />

mondo del lavoro e permetta alle aziende<br />

di investire in nuove risorse con la giusta<br />

tranquillità. Per spingere le imprese ad<br />

assumere e, a farlo a tempo indeterminato,<br />

occorre intervenire sulla riduzione del<br />

cuneo fiscale e con la piena detassazione<br />

e decontribuzione per i primi anni di<br />

assunzione, non certo con l’eliminazione<br />

di contratti a termine e la revisione della<br />

materia dei contenziosi che creerà nuova<br />

e aggiuntiva burocrazia per le imprese”.<br />

“Il positivo andamento previsto per il<br />

<strong>2018</strong> farà crescere ancora l’occupazione<br />

nel nostro settore che salirà a 193.000<br />

addetti (+0,7%). Questo solo per dire<br />

che l’occupazione cresce quando c’è<br />

lavoro; il lavoro non può essere creato<br />

in altro modo”.<br />

“Sul fronte estero, la crescente complessità<br />

del contesto rende la competizione<br />

economica anno dopo anno sempre più<br />

aspra e serrata, complicata anche dall’atteggiamento<br />

protezionista delle grandi<br />

potenze economiche mondiali: Stati Uniti,<br />

Russia, Cina, Regno Unito, tutti mercati di<br />

sbocco della nostra offerta. E purtroppo<br />

cresce la diffidenza anche all’interno della<br />

stessa Europa”.<br />

“Noi costruttori italiani di beni strumentali<br />

viaggiamo in lungo e in largo passando<br />

da un fuso orario all’altro. Abbiamo<br />

bisogno di avere in Europa, e non solo<br />

in Italia, la nostra casa. Abbiamo bisogno<br />

di un mercato libero e aperto, più di<br />

prima, di un’Unione Europea forte per<br />

un’Italia forte”.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11


ATTUALITÀ<br />

INNOVAZIONE<br />

Lombardo il 30% dei brevetti nazionali<br />

Sono il 30% del totale italiano. Prime Milano, Brescia, Bergamo,<br />

Monza Brianza e Varese. I settori principali sono meccanica e<br />

trasporti ma anche chimica e ambiente.<br />

<strong>La</strong> Lombardia è leader dell’innovazione italiana che arriva in Europa.<br />

Ogni anno contribuisce con oltre mille domande di brevetto pubblicate<br />

da EPO (European Patent Office). Da sola fa il 30% del totale<br />

nazionale di brevetti. Meccanica e trasporti, chimica e ambiente i<br />

settori in cui i lombardi brevettano di più e che pesano sul totale<br />

italiano rispettivamente il 40% e il 20%.<br />

<strong>La</strong> sola Milano deposita in Europa circa 500 brevetti in un anno. A<br />

seguire Brescia con 122, Bergamo con 81, Monza Brianza e Varese<br />

con 61. E se Milano è specializzata nel settore della chimica<br />

e dell’ambiente con 520 brevetti in 4 anni, Como lo è nelle altre<br />

tecnologie mentre le restanti lombarde preferiscono la meccanica<br />

e i trasporti. Sono i numeri che emergono da un’elaborazione della<br />

Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sugli ultimi<br />

dati disponibili al 2015 (Osservatorio Unioncamere Brevetti Marchi<br />

e Design su dati EPO e Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).<br />

Un dato su tutti: negli ultimi dieci anni dalla Lombardia sono arrivati<br />

191mila brevetti nazionali, il 28% italiano. Milano e Monza e<br />

Brianza hanno contribuito con oltre 157 mila, di cui 127 mila marchi<br />

concentrano l’82,4% del totale lombardo. Arrivano quasi a 158 mila<br />

se si sommano i 667 di Lodi (di cui 615 marchi). Seguono Brescia<br />

con 10 mila (5,3%), Bergamo con 6 mila (3,2%) e Varese con 5 mila<br />

(2,7%). Dopo la Lombardia seguono l’Emilia Romagna per invenzioni<br />

(15.417), il <strong>La</strong>zio per marchi (80.770) e il Veneto per modelli di utilità<br />

e disegni (4.521).<br />

I diritti di proprietà intellettuale (IPR) stanno assumendo sempre più<br />

importanza in un contesto competitivo in cui crescono progressivamente<br />

il peso e il valore degli intangible asset. L’internazionalizzazione<br />

delle imprese e la loro espansione sui mercati stranieri rendono<br />

ancora più necessario tutelare i propri diritti di proprietà intellettuale<br />

in Paesi dove la contraffazione raggiunge livelli molto alti ma che<br />

allo stesso tempo rappresentano ottime opportunità commerciali.<br />

<strong>La</strong> tutela di brevetti, marchi, design e copyright è fondamentale<br />

anche e soprattutto per le Pmi, in quanto i diritti di proprietà intellettuale<br />

mettono le aziende minori nelle condizioni di proteggere i<br />

risultati degli investimenti nella ricerca di soluzioni nuove e inventive;<br />

accedere più facilmente a risorse finanziarie; trarre significativi<br />

vantaggi economici, anche tramite strumenti come gli accordi di<br />

licensing; valorizzare la loro immagine, soprattutto tramite un’accorta<br />

gestione dei marchi.<br />

MERCATI<br />

Il 4.0 traina la logistica italiana<br />

Il comparto della logistica e movimentazione delle merci ha trascorso<br />

un 2017 all’insegna della crescita. <strong>La</strong> produzione segna<br />

un +7,2% sul 2016. Il trend più che positivo trova conferma anche<br />

alla voce export (+9,1%). Il motivo di una simile performance lo<br />

si rintraccia leggendo l’incremento degli investimenti: +14,9% a<br />

consuntivo 2017. Secondo le previsioni dell’Ufficio studi Anima,<br />

il <strong>2018</strong> non solo confermerà ma vedrà in aumento i numeri: la<br />

produzione cresce del 3,9%, l’export del 4,9% e gli investimenti<br />

del 10,2%. Gli impianti e gli apparecchi per il sollevamento e il<br />

trasporto insieme ai carrelli industriali sono le tecnologie che più<br />

incidono sull’andamento positivo del settore.<br />

“Il Piano nazionale Impresa 4.0 per il settore del sollevamento e della<br />

movimentazione è stata una scossa determinante”, dichiara Pietro<br />

Almici, presidente di Aisem. “Ha saputo dare ossigeno all’innovazione.<br />

Il dato degli investimenti, elaborato dall’Ufficio studi Anima,<br />

lo dimostra (+10,5% come previsioni <strong>2018</strong>). Le nostre tecnologie nel<br />

2017 si sono lasciate alle spalle un periodo di grande sofferenza.<br />

<strong>La</strong> crisi, infatti, aveva congelato molti progetti a lungo termine. Gli<br />

incentivi governativi hanno saputo riattivare il processo industriale.<br />

Le tecnologie del sollevamento e movimentazione sono soggetto<br />

e oggetto del Piano Impresa 4.0: ne abbiamo beneficiato sia come<br />

costruttori sia come utilizzatori. Abbiamo ordinativi che occupano<br />

mesi di lavoro: stiamo lavorando molto per tecnologie che hanno<br />

come destinazione l’Italia, in misura maggiore rispetto all’estero.<br />

Il mercato domestico è cresciuto. Le richieste dei clienti ci hanno<br />

ancor più convinti ad ammodernare i nostri impianti e macchinari.<br />

Ma anche la logistica interna alla fabbrica, per renderla smart<br />

factory, così come i magazzini. In questo senso, hanno occupato<br />

un ruolo di primo piano le scaffalature e i carrelli elevatori. C’è il<br />

rovescio della medaglia: le aziende investono ma non trovano addetti<br />

adeguati e preparati a far fronte alla rivoluzione 4.0”.<br />

“Il futuro dell’intralogistica sarà digitale e in rete. I sistemi saranno<br />

sempre più intelligenti e lavoreranno in modo sempre più autonomo,<br />

rendendo i processi della ‘supply-chain’ ottimizzati e più efficaci.<br />

Questa è la rivoluzione dell’Intralogistica 4.0 e la nostra manifestazione<br />

triennale Intralogistica Italia, conclusasi con successo<br />

lo scorso giugno presso la Fiera di Milano a Rho, si conferma la<br />

piattaforma ideale per il networking del settore”, afferma Andreas<br />

Zuege, direttore generale Hannover Fairs International GmbH.<br />

12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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Costruzioni<br />

meccaniche<br />

di precisione<br />

Qualità<br />

Professionalità<br />

Organizzazione<br />

Affidabilità


ATTUALITÀ<br />

TAVOLA ROTONDA<br />

Un incontro promosso<br />

da API ha richiamato<br />

l’attenzione sulla<br />

formazione dei giovani<br />

tecnici per il rilancio<br />

della manifattura italiana,<br />

favorendo il dialogo<br />

tra imprese, scuole<br />

e istituzioni.<br />

Il futuro delle Pmi?<br />

È nella formazione<br />

Un’opportunità di confronto, dal<br />

titolo “Il futuro dei giovani tecnici<br />

nelle Pmi”, è stata offerta<br />

recentemente da A.P.I. - Associazione<br />

Piccole e Medie Industrie, presso la sala<br />

convegni dell’Istituto di Istruzione Superiore<br />

G. Giorgi, a Milano. L’obiettivo era<br />

richiamare l’attenzione di imprese, scuole<br />

e istituzioni su uno dei temi centrali per<br />

il rilancio e lo sviluppo della manifattura<br />

italiana e dell’economia del nostro Paese.<br />

Relatori alla tavola rotonda, moderata<br />

dalla giornalista e imprenditrice Cristina<br />

Melchiorri erano: Melania De Nichilo Rizzoli,<br />

assessore all’Istruzione, formazione<br />

e lavoro della Regione Lombardia; Elena<br />

Buscemi, consigliere delegato a <strong>La</strong>voro,<br />

Foto Texas Shafts<br />

I relatori del<br />

convegno<br />

“Il futuro dei<br />

giovani tecnici nelle<br />

Pmi”, organizzato<br />

da API a Milano<br />

Politiche Sociali della Città metropolitana<br />

di Milano; Angela Izzuti, professoressa<br />

dirigente scolastico IIS-Giorgi e Paolo<br />

Galassi, presidente di API.<br />

“Le Pmi devono necessariamente affrontare<br />

al meglio le sfide evolutive del contesto<br />

in cui si trovano a operare, soprattutto<br />

in termini d’innovazione e internazionalizzazione.<br />

Preparare i giovani in modo<br />

adeguato rispetto alle necessità delle<br />

imprese, per agevolare l’incontro tra la<br />

domanda e l’offerta di lavoro, sensibilizzare<br />

gli imprenditori all’attivazione di<br />

percorsi di formazione on the job e le<br />

istituzioni a rendere più snelli i processi di<br />

inserimento in azienda: questi i principali<br />

focus del dibattito concepito per aprire un<br />

dialogo tra le parti e favorire una maggiore<br />

consapevolezza sulle esigenze concrete<br />

delle Pmi del futuro”, ha commentato il<br />

presidente di API Galassi. “In uno scenario<br />

di mercato come quello attuale, infatti,<br />

sempre più dinamico e globale, puntare<br />

sull’innovazione diviene la leva strategica<br />

per le imprese per crescere e restare competitive.<br />

I giovani con un’elevata formazione<br />

tecnica rappresenteranno, dunque,<br />

una linfa vitale in grado di contribuire<br />

con idee e contenuti all’evoluzione delle<br />

nostre aziende. Abbiamo scelto di organizzare<br />

l’incontro in una scuola proprio<br />

per favorire il dialogo e contribuire a una<br />

14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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progettazione condivisa per lo sviluppo<br />

della rete di relazioni tra istituti scolastici,<br />

enti formativi e imprese”.<br />

Questo è il sentiment delle imprese associate<br />

che emerge anche dall’indagine<br />

svolta, nei mesi di maggio e giugno,<br />

dall’ufficio studi di API. I dati rilevati,<br />

presentati durante l’evento, evidenziano<br />

chiaramente come circa il 42% delle<br />

imprese abbiano difficoltà a reperire sul<br />

mercato figure professionali adeguate a<br />

rispondere alle proprie necessità operative.<br />

Tra i profili più ricercati spiccano: operai<br />

specializzati (28%), periti meccanici<br />

(24%), laureati in area tecnico-scientifica<br />

(16%) e personale con competenze in<br />

marketing e comunicazione (12%). Tra<br />

i dati più significativi, a tale mancanza<br />

circa il 25% degli intervistati sopperisce<br />

attraverso la formazione diretta in<br />

azienda, il 22% si rivolge ad API, il 18%<br />

alle agenzie per il lavoro, mentre 14% si<br />

rivolge agli ITS del territorio.<br />

Il 58% del campione si dice interessato a<br />

ospitare in azienda giovani tecnici attraverso<br />

progetti di formazione di alternanza<br />

scuola/lavoro, tirocini e stage, soprattutto<br />

nelle aree logistica/produzione (45,5%)<br />

e ricerca e sviluppo (21%). Nonostante<br />

ciò, numerose sono ancora le barriere<br />

che ne ostacolano l’applicazione: tra le<br />

più significative, la difficoltà di gestire<br />

minorenni in azienda, la mancanza di<br />

spazi per ospitare gli studenti e di personale<br />

da dedicare alla loro formazione.<br />

Secondo i dati<br />

dell’ufficio studi<br />

di API, circa il<br />

42% delle imprese<br />

hanno difficoltà<br />

a reperire figure<br />

professionali<br />

adeguate alle<br />

proprie necessità<br />

operative<br />

“Il rapporto tra tecnologia e lavoro fa<br />

parte, da sempre, della storia dell’economia<br />

industriale del nostro Paese”, ha<br />

proseguito Galassi. “Dobbiamo colmare<br />

il gap con gli altri Paesi europei. Oggi,<br />

come allora, l’avvento dell’Industria 4.0<br />

ha portato alla nascita di nuovi paradigmi<br />

produttivi con impatti inevitabili sul<br />

mercato del lavoro. <strong>La</strong> formazione è un<br />

caposaldo imprescindibile, bisogna favorire<br />

l’apprendistato e l’alternanza scuola<br />

lavoro. Infatti, cambia, nella manifattura,<br />

la figura dell‘operaio specializzato’, per<br />

la quale si richiedono ‘tecnici’ con competenze<br />

di alto livello”.<br />

“I costi della formazione però, come<br />

evidenziato dagli imprenditori, gravano,<br />

per la maggior parte dei casi, sulle<br />

imprese. Il nostro auspicio, in qualità di<br />

Associazione, è incoraggiare un dialogo<br />

aperto e continuo tra imprese, scuola e<br />

istituzioni, al fine di lavorare tutti insieme<br />

per promuovere una cultura che valorizzi<br />

i talenti, che inizieranno la loro carriera<br />

professionale nel mondo delle Pmi”, ha<br />

concluso il presidente di API. “Abbiamo<br />

scelto di organizzare l’incontro in una<br />

scuola proprio per contribuire a una progettazione<br />

condivisa per lo sviluppo della<br />

rete di relazioni”.<br />

“<strong>La</strong> vostra relazione ha messo a nudo<br />

il tema del ‘mismatch’, che la Regione<br />

Lombardia, con un investimento di 8<br />

milioni di euro l’anno, più altri 2,2 previsti<br />

dalla Legge di Bilancio nazionale del<br />

<strong>2018</strong>, sta combattendo con lo strumento<br />

della formazione tecnica superiore, canale<br />

formativo di eccezionale efficacia per le<br />

aziende che ricercano personale qualificato”,<br />

ha dichiarato l’assessore regionale<br />

a Istruzione, formazione e lavoro, Melania<br />

Rizzoli. “Infatti, l’offerta formativa è<br />

‘disegnata’ sui bisogni professionali delle<br />

aziende, che rappresentano il 42% dei<br />

partner delle Fondazioni. Di conseguenza,<br />

l’80% degli studenti che completano la<br />

propria formazione trova lavoro entro 12<br />

mesi. Sul territorio operano 20 Fondazioni<br />

ITS che erogano 88 percorsi in tutti gli<br />

ambiti tecnologici e che registrano anno<br />

dopo anno un aumento significativo delle<br />

iscrizioni, 2.000 nel 2017-18. Per l’anno<br />

formativo <strong>2018</strong>-19, considerando lo stanziamento<br />

sull’apprendistato, la dotazione<br />

finanziaria sarà di 11,75 milioni di euro.<br />

Crediamo che, con il vostro coinvolgimento,<br />

la crescita qualitativa e la moltiplicazione<br />

di questi percorsi rimarrà la<br />

via più produttiva per risolvere i problemi<br />

di occupazione nella nostra Regione”, ha<br />

concluso l’assessore Rizzoli.<br />

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ATTUALITÀ<br />

MANIFATTURA ADDITIVA<br />

CABLAGGIO E COLLEGAMENTI<br />

<strong>La</strong>pp supera il miliardo di euro di fatturato<br />

Il presidente Andreas <strong>La</strong>pp<br />

Per la prima volta nella sua storia, <strong>La</strong>pp – attiva nello sviluppo<br />

e produzione di soluzioni integrate nella tecnologia<br />

di cablaggio e collegamento – supera il miliardo di euro di<br />

fatturato, con una crescita del 13,9% rispetto<br />

ai dati precedenti, per un totale di 1.026,8<br />

milioni di euro nell’anno fiscale 2016/2017.<br />

In aumento l’organico, che conta, ad oggi,<br />

3.770 dipendenti (+9,6%). “Ottimi risultati<br />

che confermano la rinnovata fiducia dei<br />

nostri clienti nel Gruppo e nella strategia<br />

che stiamo implementando”, commenta<br />

Andreas <strong>La</strong>pp, presidente di <strong>La</strong>pp.<br />

“<strong>La</strong> crescita è una conseguenza positiva<br />

di scelte strategiche vincenti: abbiamo<br />

ampliato la nostra gamma prodotti e ottimizzato<br />

la rete di vendita. A lato di questi<br />

miglioramenti, abbiamo riscontrato uno<br />

sviluppo continuo in alcuni settori di riferimento,<br />

come l’ingegneria meccanica e sistemistica”,<br />

afferma Ralf Zander, membro del Board Finance and<br />

Controlling di <strong>La</strong>pp.<br />

“Uno dei nostri prossimi obiettivi sarà rafforzare la nostra<br />

presenza in Asia”, dichiara Andreas <strong>La</strong>pp. “Si tratta, infatti,<br />

di un mercato strategico se si considera che, ad oggi, circa<br />

metà della popolazione mondiale vive in questo continente<br />

e che, secondo le previsioni, entro la fine del secolo vi sarà<br />

un ulteriore significativo incremento demografico<br />

rispetto ad altre aree del globo”.<br />

L’EBIT ha registrato una crescita molto<br />

importante, con un +29,4% e un valore di<br />

55,5 milioni di euro. L’equity ratio si è attestato<br />

al 53,9% (-1,5%) come conseguenza<br />

dell’aumento totale di bilancio.<br />

Durante lo scorso anno fiscale, <strong>La</strong>pp ha<br />

investito oltre 24 milioni di euro, circa 4<br />

milioni in più rispetto all’anno precedente,<br />

concentrandosi sull’ottimizzazione del<br />

gestionale SAP ECC 6.0, il rinnovo degli<br />

headquarters di Stoccarda, dei macchinari<br />

e degli impianti, oltre che sull’ottimizzazione<br />

della logistica di tutte le sedi.<br />

16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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CENTRI DI LAVORO CNC<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 17


ATTUALITÀ<br />

MANIFATTURA<br />

Accordo tra Siemens e Confindustria per accelerare la trasformazione digitale delle aziende italiane<br />

“Smart Factory Siemens - 100 giornate per le imprese<br />

manifatturiere italiane” è il titolo che sintetizza l’accordo<br />

di collaborazione siglato lo scorso 19 luglio da Siemens<br />

Italia, nelle sue divisioni industriali, e Confindustria, presso<br />

il Centro Tecnologico e Applicativo (TAC) di Piacenza.<br />

In virtù del comune interesse a promuovere la trasformazione<br />

digitale delle aziende Italiane, l’accordo prevede<br />

un’attività di collaborazione tra il TAC di Siemens e la rete<br />

dei Digital Innovation Hub (DIH) di Confindustria. In particolare,<br />

Siemens offrirà ai DIH la possibilità di organizzare<br />

100 giornate, fino alla fine del 2020, per le imprese manifatturiere<br />

interessate a conoscere e investire nelle tecnologie<br />

abilitanti l’Industria 4.0.<br />

A seguito di assessment sulla loro maturità digitale – coordinati<br />

e svolti nei DIH di Confindustria dislocati sul tutto il<br />

territorio Italiano – le imprese verranno poi indirizzate e<br />

accreditate presso il TAC, centro di eccellenza e modello<br />

di Smart Factory, dove avranno l’opportunità di aggiornarsi<br />

rispetto alle innovazioni tecnologiche, di acquisire il<br />

background tecnico culturale indispensabile per attuare il<br />

proprio rinnovamento e soprattutto dove potranno testare<br />

e conoscere le tecnologie di controllo, di progettazione e di<br />

simulazione digitale applicate alle macchine automatiche,<br />

macchine utensili, stazioni con robot e isole industrial software,<br />

oggetto del Piano Impresa 4.0.<br />

“Si tratta di un accordo fondamentale e di un ulteriore e<br />

importante riconoscimento per il nostro TAC, il centro dove<br />

promuoviamo l’innovazione tecnologica per le imprese<br />

manifatturiere italiane, come motore dello sviluppo e della<br />

crescita nel manifatturiero. Inoltre, si evidenzia il nostro<br />

ruolo di pionieri nel mondo della digitalizzazione d’impresa,<br />

anche in qualità di contributori attivi al tavolo di lavoro che<br />

ha definito il concetto stesso di Industry 4.0, e di protagonisti<br />

primari nel mercato italiano dell’automazione di fabbrica. Di<br />

particolare rilievo il nostro impegno e dedizione nella formazione<br />

e nell’aggiornamento delle necessarie competenze<br />

a disposizione delle imprese che decidono di affrontare il<br />

percorso innovativo indicato dalla quarta rivoluzione industriale”,<br />

ha affermato Giuliano Busetto, Country Division<br />

Lead delle divisioni Digital Factory e Process Industries<br />

and Drives di Siemens Italia e amministratore di Siemens<br />

Industrial Software Srl a margine della firma dell’accordo.<br />

“Nell’ultimo anno e mezzo il nostro sistema ha ottenuto un<br />

grande risultato con la costituzione di 21 Digital Innovation<br />

Hub sul territorio, che hanno l’obiettivo specifico di orientare<br />

e accompagnare le imprese verso la trasformazione<br />

digitale”, ha dichiarato Giulio Pedrollo, vice presidente di<br />

Confindustria per la Politica industriale. “I DIH della rete di<br />

Confindustria sono accreditati anche in Europa, consentendo<br />

al nostro Paese di partecipare alle iniziative europee<br />

per la digitalizzazione. I DIH promossi dalle associazioni di<br />

Confindustria sono pienamente operativi: hanno avviato sul<br />

territorio iniziative di sensibilizzazione e formazione; sono<br />

impegnati nell’attività di assessment della maturità digitale<br />

delle imprese attraverso uno strumento di valutazione appositamente<br />

studiato dal Politecnico di Milano e Assoconsult.<br />

Con questo accordo per i DIH si apre una fase importante<br />

della loro attività. Il centro Siemens infatti è un centro di<br />

eccellenza dove le imprese possono ‘contaminarsi’ con le<br />

tecnologie 4.0, toccando con mano le loro possibili applicazioni:<br />

il ruolo dei DIH, con il supporto di Confindustria,<br />

è proprio quello di coinvolgere le imprese e avvicinarle al<br />

mondo di Industria 4.0”.<br />

“L’accordo” – ha aggiunto Fabrizio Gea, responsabile del<br />

Coordinamento Nazionale dei DIH di Confindustria – “rappresenta<br />

un tassello importante nella costruzione del network<br />

dell’innovazione a supporto delle imprese e in particolare<br />

delle Pmi che più delle altre hanno bisogno di conoscere e<br />

testare le tecnologie per capire come trasformare i propri<br />

processi produttivi in chiave 4.0”.<br />

18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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MACCHINE UTENSILI<br />

TRATTAMENTI TERMICI<br />

Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />

termici, con impianti di ultima<br />

generazione, dotata di laboratorio per<br />

prove metallurgiche e tecnologiche.<br />

L’azienda è specializzata nella tempra<br />

di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />

cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />

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Con il fuoco<br />

non scherziamo<br />

<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />

Cementazione<br />

Carbonitrurazione<br />

Tempra e rinvenimento<br />

Sottoraffreddamento<br />

Normalizzazione<br />

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www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 19


ATTUALITÀ<br />

I DATI DI ANIMA<br />

In uno scenario<br />

internazionale complicato<br />

soprattutto dalla lotta<br />

commerciale fra Stati Uniti<br />

e Cina, dalla Brexit<br />

e dalle sanzioni alla<br />

Russia, la meccanica made<br />

in Italy continua a venire<br />

fortemente richiesta<br />

nel mondo, dove esporta<br />

il 60% della produzione.<br />

<strong>La</strong> meccanica esporta più della metà<br />

di quello che produce, precisamente il<br />

60,8%. Questo è il dato a consuntivo<br />

2017, anno in cui le esportazioni sono<br />

cresciute del 4,5%. Nel corso dell’anno è<br />

previsto un ulteriore aumento del 2,9%,<br />

secondo i dati sono elaborati dall’Ufficio<br />

Studi Anima.<br />

“In questo nuovo e originale contesto<br />

di competizione commerciale tra Stati<br />

Uniti e Cina, con una Russia che si vuole<br />

riaffermare e l’Europa compressa tra forze<br />

contrastanti, situata al centro di una posizione<br />

geo-economica cruciale, la visione<br />

delle aziende italiane della meccanica<br />

potrebbe divenire sempre più complicata”,<br />

afferma Alberto Caprari, presidente di<br />

Anima Confindustria.<br />

EFFETTO BREXIT: SCAMBI IN CALO<br />

CON IL REGNO UNITO<br />

Rallentano per la prima volta gli scambi<br />

commerciali con il Regno Unito. Nel 2017<br />

l’export della meccanica italiana registra un<br />

calo (-2,6%) che, anche se lieve, è indice<br />

di un cambiamento. Il valore export era in<br />

costante crescita dal 2011. <strong>La</strong> Brexit, con<br />

la conseguente necessità di rinegoziare tutti<br />

i trattati, inizia a destabilizzare il mercato.<br />

Rimangono da discutere la reciprocità degli<br />

standard produttivi, le normazioni tecniche<br />

specifiche, la tracciabilità e gli investimenti.<br />

Per ora il Regno Unito è ancora la quarta<br />

meta dell’export italiano.<br />

Meccanica italiana:<br />

continua la corsa dell’export<br />

Il Ceo Massimiiano<br />

Butera<br />

STATI UNITI PRIMA DESTINAZIONE<br />

L’export verso gli Stati Uniti non si smentisce<br />

(+6,7%). Gli Usa sono il primo mercato<br />

di destinazione della meccanica italiana<br />

con una crescita costante dal 2011. Sono<br />

in calo le grandi commesse legate al settore<br />

petrolchimico. Lo scenario cambia completamente<br />

per le tecnologie dirette allo<br />

sviluppo industriale manifatturiero. Euler<br />

Hermes prevede l’impatto di una eventuale<br />

guerra commerciale sull’andamento della<br />

meccanica nazionale: “Le politiche protezionistiche<br />

annunciate dall’amministrazione<br />

statunitense e quelle che potrebbero<br />

essere introdotte da altri paesi in risposta<br />

a queste sono destinate ad avere un<br />

impatto significativo su tutte le principali<br />

economie mondiali”, dice Massimo Reale,<br />

direttore commerciale Euler Hermes Italia.<br />

“<strong>La</strong> stima di Euler Hermes per i principali<br />

20 paesi esportatori evidenzia un potenziale<br />

impatto per il solo settore della<br />

meccanica pari a 10 miliardi di dollari<br />

mentre, se i toni della contesa dovessero<br />

inasprirsi, addirittura questa cifra potrebbe<br />

salire a 20 miliardi in caso di una vera e<br />

propria guerra commerciale fra Stati Uniti<br />

e Cina. Se guardiamo all’Italia, queste<br />

misure potrebbero determinare un calo<br />

dell’export per il settore calcolato fino<br />

a 340 milioni di dollari, mentre nel caso<br />

peggiore l’impatto può superare il valore<br />

di 1,2 miliardi di dollari”.<br />

CORRE L’EXPORT VERSO LA CINA<br />

L’export verso la Cina guadagna nuove<br />

quote: se nel 2012 era di 680 milioni di<br />

euro, il 2017 si è chiuso con un valore delle<br />

esportazioni pari a 1 miliardo di euro. Il<br />

drago cinese sta correndo (+19,6% nel<br />

2017). È la sesta destinazione per l’export<br />

delle aziende della meccanica. Numeri<br />

20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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importanti per le innovazioni italiane,<br />

soprattutto per quelle legate alla riduzione<br />

delle emissioni di CO 2<br />

, alla gestione delle<br />

infrastrutture idriche e delle acque reflue,<br />

così come dei rifiuti. Crescono in particolare<br />

gli impianti termici (da 85 milioni di euro<br />

del 2016 a 160 milioni nel 2017). <strong>La</strong> crescita<br />

decisa dell’export verso la Cina riflette<br />

la capacità economica del Paese. <strong>La</strong>ddove è<br />

possibile sviluppa un’industria propria, che<br />

erode quote di mercato alle nostre eccellenze,<br />

ma continua a ricercare tecnologia<br />

di alto profilo. Gli investimenti in tecnologie<br />

italiane sono tutt’altro che timidi.<br />

EXPORT E IMPORT PER PAESE<br />

RUSSIA IN RISALITA<br />

<strong>La</strong> Russia ha domandato in modo crescente<br />

le tecnologie italiane dal 2011 fino al<br />

2014, anno in cui l’export italiano verso<br />

questo mercato segna un valore pari a 1,1<br />

miliardi di euro. Nel 2015 la cifra scende<br />

a 858 milioni di euro con un nuovo tonfo<br />

nel 2016 (717 milioni). Nel 2017 si risale<br />

a 895 milioni di euro con un +24,8%. È<br />

il settimo mercato di destinazione per la<br />

meccanica Anima. Il Piano di sostituzione<br />

all’import realizzato dalla Federazione<br />

Russa sta finanziando la reindustrializzazione<br />

del Paese. Il calo del greggio, la<br />

svalutazione del rublo, le sanzioni Usa e<br />

Ue, la grande crisi del 2009 hanno favorito<br />

anche le aziende italiane grazie alle<br />

zone economiche speciali che rendono<br />

possibile il presidio diretto del mercato.<br />

“Non bisogna dimenticare ad esempio<br />

i dinamici paesi dell’Asean (Singapore,<br />

Vietnam, Malesia, Indonesia, Filippine,<br />

Cambogia, Brunei, Myanmar, Thailandia,<br />

<strong>La</strong>os) che possono rappresentare un’area<br />

di sbocco molto promettente”, afferma il<br />

presidente di Anima Caprari.<br />

GRANDI OPPORTUNITÀ IN AFRICA<br />

“È poi doveroso menzionare l’intero<br />

continente africano che per l’Italia può<br />

offrire enormi opportunità”, continua<br />

Caprari. “Tutte le tecnologie ad esempio<br />

legate all’acqua, agricoltura, allevamenti,<br />

trasformazione alimentare, conservazione<br />

ma anche per le infrastrutture ed efficienza<br />

energetica, sono altamente richieste.<br />

L’Africa può rappresentare pertanto il fulcro<br />

di una rinnovata strategia di medio e<br />

lungo periodo, decisamente interessante<br />

e alla nostra portata. Questa macro area,<br />

composta da nazioni molto diversificate,<br />

al momento pare quasi affrancata<br />

da tematiche come sanzioni, nuovi dazi<br />

o embargo. Rimane il problema della<br />

gestione dei flussi finanziari. Tutto questo<br />

al netto del fatto che circa il 50%<br />

dell’export della meccanica italiana si<br />

dirige ancora tradizionalmente verso le<br />

maggiori economie europee”.<br />

SI RIPRENDE ANCHE<br />

L’ARABIA SAUDITA<br />

L’Arabia Saudita ha subito una battuta<br />

d’arresto nel 2015. Le esportazioni italiane<br />

sono calate nel 2016 fino a riprendersi<br />

bene nel 2017 (+19,6%). Registrano<br />

una grande crescita le valvole (+21,3%)<br />

così come la caldareria, le pompe e le<br />

turbine a gas. È l’ottava meta dell’export<br />

della meccanica. Il petrolio sale e, come<br />

era immaginabile, l’economia saudita<br />

è la prima a beneficiarne. “Segnaliamo<br />

le difficoltà attese anche per l’Arabia<br />

Saudita dove la presenza delle aziende<br />

straniere, ricordiamo, è solo possibile in<br />

presenza di un partner locale. Il paese<br />

senza dubbio ha iniziato una profonda<br />

opera di modernizzazione e di apertura<br />

alle economie occidentali, ma segnaliamo<br />

tuttora un rischio legato al sistema<br />

giurisdizionale che rende estremamente<br />

complessa l’attività di recupero del credito<br />

(e dunque la celerità delle transazioni<br />

commerciali). Le procedure giudiziarie si<br />

confermano lente e molto costose, e non<br />

si può avere certezza della legge applicabile,<br />

tantomeno le procedure concorsuali<br />

non sono così avanzate come nel mondo<br />

occidentale. Un monito fondamentale per<br />

il nostro export nei mesi a seguire”, chiude<br />

Massimo Reale, direttore commerciale<br />

di Euler Hermes Italia.<br />

GLI EUROPEI<br />

E CHI VORREBBE ESSERLO<br />

Germania, Francia e Spagna hanno richiesto<br />

sempre più tecnologia italiana nel<br />

corso del 2017. I tedeschi hanno aumentato<br />

le importazioni del 5,4% rispetto al<br />

2016, la Francia del 6,3%, mantenendo il<br />

secondo e il terzo posto nella classifica dei<br />

dieci Paesi export per la meccanica italiana.<br />

<strong>La</strong> Spagna, in quinta posizione, chiude<br />

il 2017 con un +7,5% confermandosi una<br />

delle mete più rilevanti delle esportazioni<br />

italiane. <strong>La</strong> Turchia, invece, rimedia un<br />

nono posto con un calo del 4,1%.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21


APPUNTAMENTI<br />

TORINO, 26 SETTEMBRE<br />

Forum Meccatronica: passaggio al 4.0<br />

Si rinnova l’appuntamento con il Forum<br />

Meccatronica, mostra-convegno ideata<br />

dal Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione<br />

e realizzata in collaborazione con<br />

Messe Frankfurt Italia. <strong>La</strong> quinta edizione<br />

del Forum Meccatronica dal titolo “L’esperienza<br />

manifatturiera italiana nel passaggio<br />

al 4.0: tecnologie e competenze” si svolgerà<br />

il 26 settembre <strong>2018</strong> presso il CNH Industrial<br />

Village di Torino.<br />

I più importanti fornitori di soluzioni meccatroniche<br />

che operano sul mercato italiano<br />

presenteranno, anche attraverso casi applicativi,<br />

degli approfondimenti su differenti<br />

aspetti tecnologici quali motion control,<br />

robotica, software industriale, impiantistica,<br />

con una particolare attenzione alla progettazione<br />

meccatronica e alle tecnologie e<br />

competenze che il passaggio al 4.0 richiede.<br />

Forum Meccatronica è un’occasione per<br />

aggiornarsi professionalmente su temi che<br />

rappresentano dei fattori competitivi per gli<br />

Oem, system integrator ed end-user, sia di<br />

piccole che di grandi dimensioni.<br />

<strong>La</strong> meccatronica è fortemente interdisciplinare,<br />

nel suo perimetro si intersecano<br />

infatti tutte le discipline attinenti i sistemi<br />

meccanici, i sistemi elettronici e le tecnologie<br />

informatiche.<br />

Il Forum si rivolge, in particolare, ai costruttori<br />

di macchine, gli integratori di sistemi<br />

e gli utilizzatori finali. In questo contesto,<br />

lo scopo della meccatronica è connettere<br />

i sistemi di produzione per semplificare il<br />

lavoro dell’uomo e aumentare l’efficienza<br />

produttiva delle imprese.<br />

Le sessioni convegnistiche vedranno alternarsi<br />

gli interventi dei fornitori di tecnologie<br />

con la moderazione di Oem ed end user,<br />

che con le testimonianze dirette della loro<br />

esperienza verso le tematiche affrontate<br />

contribuiscono a sviluppare il dibattito con<br />

il pubblico.<br />

Nell’area espositiva è possibile approfondire<br />

in modo dedicato con i professionisti del<br />

settore gli aspetti tecnologici trattati nelle<br />

conferenze.<br />

Le sessioni convegnisti che ruotano attorno<br />

ai temi della progettazione, della produzione<br />

e delle prestazioni.<br />

Progettazione - L’approccio meccatronico<br />

nell’industria digitalizzata prevede che<br />

la progettazione meccanica, elettrica e<br />

informatica procedano parallelamente in<br />

modo sinergico e automatico. I risultati<br />

della progettazione, prima di essere utilizzati<br />

per realizzare la macchina, l’impianto<br />

o la linea di produzione, vengono validati in<br />

simulazioni virtuali, spingendo al minimo i<br />

rischi progettuali.<br />

Produzione - L’impiego di soluzioni meccatroniche<br />

nella produzione porta a velocità,<br />

flessibilità e performance produttive mai<br />

raggiunte con approcci tradizionali. Attraverso<br />

il monitoraggio dei dati di produzione,<br />

la minimizzazione degli sprechi di materiale<br />

ed energia, un migliore coordinamento<br />

uomo-macchina e macchina-macchina,<br />

è possibile accogliere le esigenze di un<br />

mercato “customizzato” senza perdere<br />

l’efficienza della produzione di massa.<br />

Prestazioni - Le prestazioni sono una<br />

leva strategica per la competitività delle<br />

aziende manifatturiere, interessando produzione,<br />

logistica e servizi. <strong>La</strong> fabbrica<br />

interconnessa dispone di infrastrutture di<br />

reti su cui viaggiano svariate tipologie di<br />

informazioni per ottimizzare la produzione,<br />

pianificare gli interventi di manutenzione<br />

e agire in anticipo su possibili guasti. <strong>La</strong><br />

comunicazione industriale, strettamente<br />

legata al tema della cyber security, è fondamentale<br />

per la massimizzazione delle<br />

prestazioni.<br />

FASTENER FAIR ITALY <strong>2018</strong><br />

Viteria, bulloneria e fissaggio: a Milano l’unica fiera italiana<br />

<strong>La</strong> fiera internazionale della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio,<br />

Fastener Fair Italy, si terrà presso MiCo - Milano Congressi il 26 e<br />

27 settembre <strong>2018</strong>.<br />

Il settore fastener italiano continua a sostenere l’esposizione e rappresenta<br />

i tre quarti delle aziende che hanno già confermato il loro<br />

stand. Tra questi figurano molti produttori e distributori importanti<br />

nel mondo della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio e specialisti<br />

nella tecnologia di produzione fastener, come Ambrovit, Carlo Salvi,<br />

Ingramatic, Vital, Vipa e altri ancora. A loro si uniranno aziende<br />

provenienti da altri 13 Paesi, tra cui la Germania, la Spagna, il Regno<br />

Unito e gli Stati Uniti. A giugno risultavano già iscritti 200 espositori.<br />

L’elevato interesse mostrato dall’industria per questa esposizione,<br />

unica fiera in Italia dedicata alla viteria, bulloneria e sistemi di<br />

fissaggio, rispecchia il ruolo dell’Italia come seconda economia<br />

manifatturiera più importante in Europa. Ciò sottolinea inoltre il ruolo<br />

dell’Italia come un importante esportatore di viteria, bulloneria e<br />

sistemi di fissaggio.<br />

I distributori e rivenditori di viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio<br />

rappresenteranno una porzione significativa di visitatori della fiera,<br />

rafforzando legami commerciali determinanti tra produttori e utenti<br />

finali.<br />

L’esposizione è un evento decisivo per manager, ingegneri e buyer<br />

provenienti da settori industriali chiave, tra cui quello della produzione<br />

automotive, aerospaziale, di energia e distribuzione, metalmeccanico<br />

e navale.<br />

22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


Materiali <strong>La</strong>vora:<br />

• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />

• Inconel628, Alloy, Monel<br />

• Acciai comuni da costruzione;<br />

• Acciai speciali;<br />

• Acciai automaci e leghe leggere;<br />

• Materiali plasci.<br />

<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />

• Tornitura da barra fino a Ф65<br />

• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />

• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />

• Produzione ingranaggi e dentatura<br />

• Piccoli assemblaggi di precisione<br />

F.lli Locatelli s.r.l.<br />

meccanica di precisione dal 1967<br />

Seori di sbocco:<br />

• Aeronauco e navale<br />

• Costruori di macchine/impian<br />

• Eleromeccanico<br />

• Illuminotecnica<br />

• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />

• Seore Petrolchimico<br />

• Valvole e piccoli gruppi premonta<br />

• Ruote dentate e ingranaggi<br />

• Medicale<br />

• Seore alimentare<br />

F.lli locatelli s.r.l.<br />

Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />

Info e conta: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />

E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it


APPUNTAMENTI<br />

PRODOTTI<br />

HANNOVER, 23-26 OTTOBRE<br />

A EuroBlech <strong>2018</strong> si entra<br />

nella realtà digitale<br />

<strong>La</strong> venticinquesima edizione di EuroBlech<br />

<strong>2018</strong>, Fiera internazionale tecnologica della<br />

lavorazione della lamiera, si terrà dal 23 al<br />

26 ottobre <strong>2018</strong> presso il centro espositivo<br />

di Hannover in Germania. Attualmente,<br />

le principali nazioni da cui provengono gli<br />

espositori sono Germania, Italia, Turchia, Cina,<br />

Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Austria e Usa.<br />

Ogni due anni, EuroBlech si presenta come un<br />

evento fondamentale per ingegneri progettisti,<br />

manager della produzione, manager della<br />

qualità, acquirenti, produttori, direttori tecnici<br />

ed esperti appartenenti ad associazioni e<br />

ricerca & sviluppo, per scoprire le ultime<br />

tendenze e i più aggiornati macchinari nella<br />

lavorazione della lamiera. I visitatori della<br />

fiera di quest’anno possono aspettarsi di<br />

trovare il ventaglio completo di soluzioni<br />

intelligenti e macchinari innovativi per la<br />

produzione moderna nella lavorazione della<br />

lamiera, che saranno presentati sotto forma<br />

di numerose dimostrazioni dal vivo, presso<br />

gli stand espositivi. In questo momento, la<br />

trasformazione digitale gioca un ruolo molto<br />

importante nell’industria, consentendo una<br />

maggiore efficienza e perciò un più alto livello<br />

di automazione e manutenzione predittiva.<br />

Questi sviluppi si riflettono nel motto di<br />

EuroBlech di quest’anno “Entra nella realtà<br />

digitale”, dato che Industry 4.0 e la relativa<br />

smart factory sono diventati argomenti di primo<br />

piano nella lavorazione della lamiera. Questa è<br />

ora diventata un’area importante per le piccole<br />

e medie imprese che programmano di investire<br />

in queste tecnologie nel prossimo futuro, al<br />

fine di ottenere un vantaggio competitivo nel<br />

proprio settore di mercato.<br />

“<strong>La</strong> trasformazione digitale richiede una<br />

stretta collaborazione lungo l’intera catena<br />

di valore, dal controllo della produzione alla<br />

manutenzione”, dice Evelyn Warwick, direttore<br />

della Fiera EuroBlech, a nome dell’azienda<br />

organizzatrice, Mack Brooks Exhibitions.<br />

“<strong>La</strong> più grande sfida per le aziende operanti<br />

nell’industra della lavorazione della lamiera<br />

è quella di creare un ambiente di produzione<br />

intelligente, che si basi su uno scambio<br />

sicuro di dati e sul collegamento di macchine<br />

e processi. EuroBlech <strong>2018</strong> offre ai suoi<br />

visitatori la possibilità di trovare soluzioni<br />

per queste sfide e di entrare in contatto con<br />

partner commerciali che li aiutino a integrare<br />

questi processi, macchine e sistemi nella loro<br />

produzione”, conclude Evelyn Warwick.<br />

L’AGENDA<br />

Micronora<br />

25-28 settembre <strong>2018</strong><br />

Besançon, Francia<br />

www.micronora.com<br />

Sfortec Industry<br />

9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.sfortec.it<br />

CeMAT Asia<br />

6-9 novembre <strong>2018</strong><br />

Shanghai, Cina<br />

www.cemat-asia.com/EN<br />

OMC<br />

27-29 marzo 2019<br />

Ravenna<br />

www.omc2019.it<br />

Forum Meccatronica<br />

26 settembre<br />

Torino<br />

www.forumeccatronica.it<br />

MCM<br />

17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />

Verona<br />

www.mcmonline.it<br />

Formnext<br />

13-16 novembre <strong>2018</strong><br />

Francoforte, Germania<br />

www.mesago.de/en/formnext/<br />

Mecspe<br />

28-30 marzo 2019<br />

Parma<br />

www.mecspe.com<br />

Fastener Fair Italy<br />

26-27 settembre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.fastenerfairitaly.com<br />

SAVE<br />

17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />

Verona<br />

www.exposave.com<br />

SPS IPC Drives<br />

27-29 novembre <strong>2018</strong><br />

Norimberga, Germania<br />

www.mesago.de/en/SPS<br />

Hannover Messe<br />

1-5 aprile 2019<br />

Hannover, Germania<br />

www.hannovermesse.de<br />

Digimat Users’ Meeting<br />

9-11 ottobre <strong>2018</strong><br />

Praga, Repubblica Ceca<br />

pages.mscsoftware.com<br />

EuroBLECH<br />

23-26 ottobre <strong>2018</strong><br />

Hannover, Germania<br />

www.euroblech.com<br />

Fastener Fair France<br />

28-29 novembre <strong>2018</strong><br />

Parigi, Francia<br />

www.fastenerfairfrance.com<br />

IVS<br />

22-23 maggio 2019<br />

Bergamo<br />

www.industrialvalvesummit.com<br />

31.BI-MU<br />

9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />

Milano<br />

www.bimu.it<br />

Jimtof<br />

1-6 novembre <strong>2018</strong><br />

Tokyo, Giappone<br />

www.jimtof.org/en<br />

Fornitore Offresi<br />

14-16 febbraio 2019<br />

Erba (CO)<br />

www.fornitoreoffresi.com<br />

EMO Hannover<br />

16-19 settembre 2019<br />

Hannover, Germania<br />

www.emo-hannover.de<br />

24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


Prodotti<br />

tradizionali al passo<br />

con i tempi<br />

Produzioni<br />

su misura<br />

Via Gallarate, 141 - 20151 Milano<br />

Telefono +39 02 38006529<br />

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Impianti di filtraggio<br />

Trattamento delle acque<br />

Gas and Oil<br />

Elettrico


SUBFORNITORI<br />

PASSIONE E PRECISIONE DAL 1979<br />

Grazie a una serie<br />

di investimenti tecnologici<br />

e alla reputazione di alta<br />

affidabilità nel settore delle<br />

lavorazioni meccaniche<br />

speciali conto terzi,<br />

Meccanica di Precisione<br />

Lugli Amedeo consolida<br />

la sua fase di crescita.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Verso la fine della nostra conversazione,<br />

Amedeo Lugli ci apre le<br />

porte dell’officina e ci fa da guida<br />

mentre attraversiamo i reparti di produzione.<br />

Si sofferma a parlare con diversi<br />

dipendenti, anche con un ragazzo che<br />

partecipa al progetto formativo dell’Alternanza<br />

Scuola/<strong>La</strong>voro. A lui consiglia, alla<br />

luce dei suoi tanti anni di esperienza, di<br />

considerare il lavoro che sta svolgendo in<br />

quel momento come una preziosa opportunità<br />

di apprendimento, che lo aiuterà a<br />

costruirsi una vita da uomo libero.<br />

Le parole sagge e i gesti essenziali del<br />

fondatore spiegano una buona parte<br />

<strong>La</strong>vorazioni complesse<br />

al servizio dell’industria<br />

Manicotto<br />

in acciaio<br />

nizzata nei reparti di tornitura, fresatura,<br />

controllo qualità e collaudo.<br />

<strong>La</strong> tornitura impiega macchinari CNC<br />

all’avanguardia, tra cui i 2 centri di<br />

lavorazione Mazak Integrex multi-assi,<br />

capaci di gestire lavorazioni complesse<br />

che integrano fresatura e tornitura.<br />

L’equipaggiamento tecnologico rende<br />

possibili lavorazioni su qualsiasi tipo di<br />

materiale metallico e plastico.<br />

Centratore<br />

in acciaio<br />

Cilindro espulsore<br />

in acciaio<br />

26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

del successo di Meccanica di Precisione<br />

Lugli Amedeo (www.meccanicalugli.<br />

com), azienda piemontese di cui è riconosciuta<br />

l’alta affidabilità nel settore delle<br />

lavorazioni meccaniche e che è tuttora<br />

in crescita.<br />

Certificata UNI EN ISO 9001:2015, l’azienda<br />

ha consolidato un ruolo primario<br />

nella realizzazione di componentistica<br />

integrata per produzioni industriali<br />

complesse.<br />

Meccanica di Precisione Lugli Amedeo<br />

affianca il cliente dalla progettazione<br />

alla logistica del prodotto<br />

finito. <strong>La</strong> produzione è orgawww.interprogettied.com


Un progetto proattivo per la formazione<br />

Davide e Simone Lugli affiancano il papà Amedeo Lugli<br />

nella guida della società. Circa 10 mesi fa, hanno avviato<br />

un importante progetto di formazione del personale, destinato<br />

a rafforzare le competenze all’interno di ogni singolo reparto.<br />

“Eseguendo lavorazioni specialistiche,<br />

l’azienda punta molto sul personale,<br />

che è il vero cuore della nostra attività”,<br />

spiega Davide Lugli. “Anche negli anni<br />

più duri della crisi economica, siamo<br />

riusciti a ottenere commesse che ci<br />

hanno permesso di non lasciare a casa<br />

nessuno e quindi di non perdere alcuna<br />

competenza specifica. E così dalla crisi<br />

siamo usciti addirittura più forti”.<br />

Quest’anno l’azienda ha intensificato<br />

l’attività di formazione. “Ci siamo sempre<br />

<strong>La</strong> seconda generazione: Davide (a sinistra)<br />

e Simone Lugli<br />

occupati di trasmettere conoscenze agli operatori, ma non in modo<br />

così strutturato come nel nuovo progetto, che vede l’organizzazione<br />

e la responsabilità nelle mani di mio fratello Simone Lugli, docente<br />

all’ITIS”, continua Davide Lugli.<br />

“Si tratta di una proposta ‘proattiva’ dell’azienda, che mette<br />

a disposizione risorse e strutture per tutti i dipendenti, al fine<br />

di migliorare le competenze di ogni figura, dal magazziniere a<br />

chi è impegnato nel taglio del materiale,<br />

dal programmatore a bordo macchina<br />

all’impiegato amministrativo. I corsi vengono<br />

tenuti sia internamente dai nostri specialisti,<br />

sia in strutture e con docenti esterni. Avere<br />

fiducia e coinvolgere i dipendenti finora ha<br />

pagato, visto che quasi tutti scelgono di<br />

restare a lungo con noi“. Davide Lugli indica<br />

un’immagine dello staff appesa alla parete<br />

della sala riunioni: “Questa foto è stata<br />

scattata una quindicina di anni fa. Il 90% delle<br />

persone che vede lavora ancora qui”.<br />

Il reparto di fresatura opera su 8 punti<br />

di lavorazione: 7 centri di fresatura orizzontali<br />

che permettono lavorazioni su<br />

3 facce e un centro verticale attrezzato<br />

con divisore Nikken, che garantiscono<br />

il rispetto di tolleranze geometriche e<br />

dimensionali estremamente ridotte.<br />

Il controllo qualità 3D verifica la rispondenza<br />

ai requisiti richiesti sia durante sia<br />

dopo il processo produttivo. Le postazioni<br />

sono dotate di strumenti di controllo<br />

dimensionale e in ogni reparto è presente<br />

un altimetro millesimale. Il controllo finale<br />

si esegue nella sala metrologica, attrezzata<br />

con 2 macchine di controllo 3D Dea<br />

Image CNC, altimetri e strumentazione<br />

millesimale Mahr e Tesa.<br />

Da sinistra:<br />

flangia porta<br />

cuscinetto in<br />

acciaio; supporto<br />

in acciaio; scatola<br />

porta morsetto<br />

in inox<br />

L’azienda offre al cliente il<br />

prodotto finito in tutte le sue<br />

lavorazioni, comprese quelle<br />

di rettifica che vengono<br />

effettuate per superfici interne,<br />

esterne e piane. Sono<br />

inoltre realizzate operazioni<br />

centerless e su filettature.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Signor Lugli, come<br />

è cominciata la Sua storia di imprenditore?<br />

R. - All’inizio progettavo semplicemente<br />

di mettermi al servizio dell’industria<br />

con un piccolo laboratorio. Avevo in<br />

mente di creare degli accessori o qualche<br />

innovazione per le macchine tessili.<br />

In realtà presto le cose presero un’altra<br />

piega e dopo un anno di attività avevo<br />

già creato una squadra di una decina<br />

persone. Se mi guardo indietro, capisco<br />

di aver tracciato un percorso piuttosto<br />

chiaro, ma certamente diverso da quello<br />

che avevo previsto. Partimmo dal meccano-tessile<br />

perché era molto radicato<br />

nel Biellese e io stesso provenivo da<br />

quel settore. I risultati all’inizio furono<br />

piuttosto deludenti. Così affrontammo<br />

la prima svolta avviando le lavorazioni<br />

meccaniche conto terzi.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - E le cose cambiarono?<br />

R. - Cambiarono perché riuscimmo<br />

subito a differenziarci dalle officine<br />

meccaniche della zona, installando per<br />

primi una macchina a controllo numerico,<br />

a cui ne fu presto aggiunta un’altra.<br />

L’azienda iniziò così la sua evoluzione<br />

graduale, anno dopo anno.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quando avete<br />

ampliato i settori di riferimento?<br />

R. - Accadde in occasione della seconda<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27


SUBFORNITORI<br />

svolta della nostra storia. <strong>La</strong> crisi del<br />

comparto meccano-tessile ci spiazzò<br />

con un improvviso calo di lavoro. <strong>La</strong><br />

necessità di procurarci ordini ci spinse<br />

così al di fuori del Biellese e dell’industria<br />

tessile: già nell’85 generavamo<br />

quasi l’intero fatturato fuori dalla<br />

nostra zona, ovvero nel resto del Nord<br />

Italia e in Svizzera. Dagli anni Novanta<br />

ci siamo concentrati interamente sulle<br />

lavorazioni meccaniche conto terzi e<br />

sul servizio al cliente. Pur senza smanie<br />

di grandezza, anno dopo anno siamo<br />

arrivati alla realtà di oggi, formata da<br />

45 persone impegnate su tre turni di<br />

lavoro e 17 macchine in officina.<br />

cogliere e gestire il trend positivo, senza<br />

voler strafare.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Avete fatto investimenti<br />

tecnologici recentemente?<br />

R. - Due anni fa abbiamo aggiunto sei<br />

macchine a controllo numerico e ora<br />

stiamo concludendo l’acquisizione di<br />

altri tre macchinari. Abbiamo riempito<br />

i 1.800 metri quadrati della sede, di cui<br />

non possiamo più rimandare l’ampliamento.<br />

Vedremo quale sarà la soluzione<br />

più adeguata alle nostre esigenze.<br />

Tornando agli investimenti in tecnologia,<br />

proprio in questo periodo stiamo<br />

implementando il nuovo software<br />

ciò che si è fatto fino a quel momento.<br />

Non compriamo un macchinario per il<br />

desiderio di superare qualche concorrente,<br />

ma per elevare la qualità delle<br />

lavorazioni. Premesso ciò, tengo a dire<br />

che il nostro primo “asset” restano le<br />

persone e la loro serietà professionale.<br />

Il mio motto “faccio miei i problemi del<br />

cliente” sintetizza una mentalità che in<br />

questi anni il mercato ha apprezzato.<br />

Mettiamo la nostra capacità produttiva<br />

al servizio del costruttore di macchine<br />

o dell’assemblatore di impianti, privilegiando<br />

sempre il contatto diretto.<br />

Non facciamo un prodotto nostro, ma<br />

sappiamo a quali aziende possono<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Su quali lavorazioni<br />

avete puntato?<br />

R. - Abbiamo sviluppato competenze<br />

soprattutto nelle lavorazioni di nicchia<br />

e speciali, dove sono necessarie grandi<br />

precisione e qualità, abbinate a un<br />

servizio veloce e curato. Questo ci ha<br />

permesso di essere meno sostituibili<br />

e di superare il confronto con altri<br />

competitor troppo presi dal flusso del<br />

lavoro di routine, caratterizzato da<br />

grossi volumi ma meno specializzato.<br />

Abbiamo saputo costruirci così un’identità<br />

ben riconoscibile sul mercato.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Oggi a che punto<br />

siete, vivete ancora una fase di crescita?<br />

R. - Oggi siamo un’azienda nota anche<br />

fuori dai confini nazionali. Un’ampia<br />

fetta del nostro fatturato, infatti, lo<br />

realizziamo in Svizzera. <strong>La</strong>vorare con<br />

diverse multinazionali dell’automazione<br />

e della robotica ci ha consentito di<br />

ampliare le competenze e di ricevere<br />

molte richieste. Continuiamo a crescere,<br />

anche nel numero degli addetti. L’anno<br />

scorso abbiamo stabilito il record di<br />

fatturato, che consolideremo nel <strong>2018</strong>.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come vede il futuro<br />

prossimo del vostro settore?<br />

R. - Ho fiducia. Nel mondo la meccanica<br />

italiana è molto ambita. Noto che<br />

molte industrie internazionali stanno<br />

tornando a richiedere macchine italiane<br />

dopo esperienze negative con fornitori<br />

dei paesi emergenti. Bisognerà saper<br />

Lo staff davanti<br />

alla sede di<br />

Vigliano Biellese<br />

(BI)<br />

gestionale, che renderà più fluido tutto<br />

il processo operativo, a partire dalla<br />

stesura del preventivo alla messa in<br />

lavorazione e infine alla raccolta e alla<br />

tracciabilità dei dati di produzione. <strong>La</strong><br />

gestione dei dati verrà completamente<br />

digitalizzata e accorcerà i tempi di<br />

lavorazione e consegna.<br />

Sono molti i progetti e le idee innovative<br />

che circolano in azienda da quando<br />

i miei due figli Davide e Simone mi<br />

hanno affiancato. Sono fiero di loro.<br />

D’altronde ho sempre creduto nei giovani,<br />

come dimostra l’età media degli<br />

addetti, che è inferiore ai 35 anni.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Qual è l’obiettivo<br />

strategico di queste scelte di rinnovamento?<br />

R. - Gli investimenti tecnologici richiedono<br />

uno sforzo economico e comportano<br />

dei rischi, ma sono necessari per<br />

alzare il livello del lavoro e fare meglio<br />

interessare le nostre lavorazioni. In<br />

questo modo concentriamo la strategia<br />

commerciale su aree mirate del mercato,<br />

evitando la battaglia sui prezzi tipica<br />

dell’offerta generalista. Preferiamo operare<br />

su produzioni di nicchia, di serie<br />

medio-piccole e su misura.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Prossimi progetti?<br />

R. - Continueremo a puntare sulla meccanica<br />

di precisione, alzando la qualità<br />

delle lavorazioni, e sull’efficienza<br />

del servizio, migliorando ulteriormente<br />

tempi di risposta e consegna. Il reparto<br />

di controllo qualità e collaudo, con<br />

quattro operatori dedicati, è un buon<br />

esempio del nostro modo di lavorare e<br />

nella nuova struttura verrà potenziato.<br />

È lì che culminano tutti i cicli di lavorazione.<br />

È fondamentale che il pezzo<br />

esca dall’officina in totale sintonia con<br />

le caratteristiche richieste dal committente,<br />

pronto per il montaggio.<br />

28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong> www.interprogettied.com


SISTEMI DI FISSAGGIO<br />

INSERTI<br />

Specialinsert propone<br />

inserti per laminati profilati<br />

tubolari, per corpi solidi<br />

in legno e metallo,<br />

per materie plastiche<br />

e per materiali compositi.<br />

Ha da poco ottenuto<br />

la certificazione di qualità<br />

IATF 16949:2016<br />

per l’automotive.<br />

Realtà industriale italiana specializzata<br />

nella produzione e commercializzazione<br />

di sistemi di fissaggio,<br />

Specialinsert ha capitalizzato negli oltre<br />

40 anni di attività una posizione competitiva,<br />

grazie a continui investimenti<br />

in innovazione di prodotto e in ricerca<br />

e sviluppo, oltre che all’esportazione, in<br />

più di 70 Paesi, degli oltre 100 milioni<br />

di pezzi prodotti in un anno. Fondata da<br />

Piero Arduini, Carlo Gatti e Dino Lisso, la<br />

storia e lo sviluppo dell’azienda si intrecciano<br />

con l’expertise tecnico-commerciale<br />

dei suoi fondatori e la loro intuizione di<br />

introdurre il sistema metrico nel mercato<br />

italiano in sostituzione a quello basato<br />

sui pollici. Attualmente Specialinsert<br />

opera con un organico di 57 dipendenti,<br />

Specialisti nel fissaggio<br />

meccanico<br />

L’ad di Specialinsert<br />

Cinzia Arduini<br />

con un fatturato nel 2017 di circa 10<br />

milioni di euro. <strong>La</strong> società, nell’ottica del<br />

pieno controllo della catena del valore,<br />

mantiene una gestione diretta di tutti i<br />

segmenti chiave, grazie alle unità produttive<br />

di Torino, di 3.000 m 2 , e di Maerne<br />

di Martellago, di 5.500 m 2 complessivi tra<br />

stabilimento e magazzino, e allo strategico<br />

presidio di Milano di 1.000 m 2 , che ospita<br />

uffici commerciali, deposito e marketing.<br />

Specialinsert ha ottenuto nel 1997 la<br />

certificazione UNI EN ISO 9001, aggiornata<br />

successivamente allo standard 2015,<br />

a garanzia del suo sistema di gestione<br />

qualità nella progettazione, produzione<br />

e commercializzazione di prodotti per il<br />

fissaggio meccanico, con relative attrezzature<br />

di posa e componenti metallici.<br />

“FISSATI” PER LA PRECISIONE<br />

Specialinsert propone un assortimento<br />

di soluzioni che vanno dai rivetti tubolari<br />

Keep-Nut ®<br />

filettati alle boccole per materie plastiche<br />

e compositi, dai filetti riportati alle boccole<br />

autofilettanti fino agli inserti per legno e<br />

per materiali lapidei, ai rivetti a strappo e<br />

alle chiusure rapide a 1/4 di giro. I sistemi<br />

di fissaggio Specialinsert sono organizzati<br />

in quattro categorie: inserti per laminati<br />

profilati tubolari; inserti per corpi solidi<br />

in legno e metallo; inserti per materie<br />

plastiche; inserti per materiali compositi.<br />

Ideali per molteplici applicazioni e settori<br />

quali: edilizia, nautica, mobili e arredamento,<br />

automotive, aerospazio, elettromeccanica,<br />

mezzi di trasporto, elettrodomestici,<br />

macchine utensili e motoristica. In<br />

tal senso, il team di esperti Specialinsert<br />

è in grado di guidare il cliente passo<br />

dopo passo nella scelta o nello sviluppo<br />

della soluzione giusta per ogni ambito.<br />

L’assistenza di pre e post vendita è,<br />

infatti, uno dei principali punti di forza di<br />

Specialinsert, i cui tecnici sono al servizio<br />

del cliente dal sopralluogo iniziale, fino<br />

alla consulenza in fase di montaggio e<br />

alla successiva industrializzazione, anche<br />

studiando soluzioni personalizzate per cui,<br />

30<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

www.interprogettied.com


all’occorrenza, vengono effettuati test di<br />

tenuta e stampe di prototipi in 3D.<br />

I MARCHI E I BREVETTI<br />

I marchi registrati dall’azienda sono<br />

Deform-Nut ® , Deform-Ti ® , Filtec ® , Keep-<br />

Nut ® e Master-Plate ® .<br />

Deform-Nut ® , il rivetto tubolare filettato<br />

a deformazione, può essere montato su<br />

qualsiasi tipo di materiale come l’alluminio,<br />

l’acciaio, i compositi, le materie plastiche<br />

ed è ideale per applicazioni su parti cieche<br />

dove non vi è possibilità di accesso<br />

all’interno, quali ad esempio tubi, laminati,<br />

profilati e scatolati.<br />

Deform-Ti, il rivetto tubolare filettato a<br />

deformazione in titanio, concepito per<br />

installazioni su laminati e pannelli in composito,<br />

consente una resa ottimale nei<br />

settori automotive, nautica e chimica,<br />

riducendone i pesi.<br />

Filtec, il filetto riportato elicoidale, standard<br />

o frenato, è utilizzato in tutti i settori<br />

dell’industria dove è indispensabile una<br />

tenuta eccellente della filettatura negli<br />

assemblaggi di alta qualità.<br />

Reparto produttivo<br />

Sistema a pressione<br />

con ancoraggio<br />

meccanico<br />

Keep-Nut<br />

Keep-Nut è un sistema rivoluzionario<br />

a pressione con ancoraggio meccanico<br />

per lastre con spessori anche sottili di<br />

marmo, granito o altro materiale lapideo<br />

oltre che su materiali compositi, carbonio,<br />

Corian ® , HPL e vetro. È ideale anche<br />

per facciate ventilate, rivestimenti edili,<br />

ambientazioni, arredamento, fissaggi di<br />

elementi sanitari, cucina, arte funeraria,<br />

ecc. Inoltre, Keep-Nut è certificato ETA<br />

per il gres porcellanato.<br />

Master-Plate, boccole e perni per incollaggio<br />

trovano applicazione nei segmenti<br />

automotive, ferroviario, nautica, trasporti,<br />

arredamento ed edilizia e possono essere<br />

fissati su ogni genere di materiale.<br />

L’azienda è titolare di diversi brevetti, che<br />

certificano la validità dei componenti e<br />

delle metodologie utilizzate. In particolare,<br />

tre brevetti d’invenzione – complesso di<br />

accoppiamento filettato di rivetto tubolare<br />

filettato e boccola distanziale (Deform-Nut<br />

TC/SC), rivetto tubolare filettato autofrenante<br />

(Deform-Nut autobloccante), inserto<br />

filettato auto ancorante e relativo procedimento<br />

di montaggio (Keep-Nut) – e 10<br />

brevetti per modelli di utilità.<br />

OTTENUTA LA CERTIFICAZIONE<br />

DI QUALITÀ PER L’AUTOMOTIVE<br />

Recentemente Specialinsert ha tagliato<br />

un ulteriore traguardo, ottenendo la certificazione<br />

IATF 16949:2016 del sistema<br />

di gestione Qualità.<br />

<strong>La</strong> nuova norma IATF 16949:2016,<br />

revisione della specifica tecnica ISO/TS<br />

16949:2009, disciplina alcune prassi<br />

diventate abituali nella catena della fornitura<br />

del settore automotive, rendendo<br />

obbligatorio il rispetto dei Customer Specific<br />

Requirements, ma non solo. Le novità<br />

riguardano principalmente la gestione del<br />

rischio d’impresa e dei fornitori lungo<br />

tutta la filiera, con parametri più stringenti<br />

rispetto al passato. Prevede, inoltre, le<br />

linee guida sulle modalità da attuare in<br />

caso di assenza di CSR e si focalizza sui<br />

processi per la riduzione di scarti nella<br />

fornitura e la rintracciabilità dei prodotti<br />

finali, a garanzia della massima sicurezza.<br />

Le misure implementate convergono verso<br />

un miglioramento continuo, al fine di<br />

assicurare una più elevata soddisfazione<br />

del cliente finale.<br />

“Questo risultato dimostra l’impegno di<br />

Specialinsert nel perseguire un approccio<br />

basato sull’analisi dei flussi, al fine di<br />

ridurre al minimo il lead-time, eliminando<br />

tutto ciò che non rappresenta valore per<br />

il cliente”, dichiara Cinzia Arduini, amministatore<br />

delegato di Specialinsert. “In tal<br />

senso, la logica della business continuity<br />

assume, per noi, una nuova declinazione<br />

che contempla non solo l’aspetto produttivo,<br />

bensì l’intera struttura aziendale.<br />

Questa gestione ci permette di individuare<br />

le aree in cui intervenire per dare impulso<br />

a un ciclo virtuoso in cui la qualità aumenta<br />

in modo esponenziale e gli sprechi e le<br />

non conformità si riducono drasticamente,<br />

grazie all’applicazione sistematica di un<br />

approccio per processi che incorpora il<br />

ciclo Plan-Do-Check-Act e il Risk-based<br />

thinking, incentivando l’efficacia e l’affidabilità<br />

che ci contraddistinguono presso<br />

i nostri clienti”.<br />

L’adeguamento di Specialinsert ai nuovi<br />

standard è avvenuto mediante un audit<br />

di sistema, secondo la norma VDA 6, che<br />

ha permesso di individuare le aree di<br />

miglioramento e di definire un piano per la<br />

riqualificazione delle procedure e dei sistemi<br />

aziendali, in conformità alle prescrizioni<br />

della IATF 16949:2016. In coerenza con<br />

i nuovi processi, Specialinsert ha inoltre<br />

definito un Piano 4.0, che prevede investimenti<br />

rilevanti per l’acquisto di macchinari<br />

a controllo numerico e l’introduzione di<br />

strumentazione all’avanguardia per un<br />

controllo qualità del 100% dei prodotti.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 31


MACCHINE<br />

PRODOTTI<br />

MADE IN ITALY<br />

Compressori affidabili in uno stabilimento<br />

per la produzione di caschi<br />

Italianità del design e della<br />

produzione accomunano i<br />

caschi Nolan e i compressori<br />

Mattei, legati anche da<br />

un sodalizio di lunga data.<br />

Nolangroup ha il suo quartier<br />

generale a Brembate di<br />

Sopra (BG) dove, nel 1972, è<br />

nata dall’intuizione di <strong>La</strong>nder<br />

Nocchi di impiegare per la<br />

produzione dei caschi da<br />

motociclista il Lexan TM (un<br />

marchio registrato di Sabic),<br />

un materiale plastico innovativo<br />

che la Nasa aveva<br />

da poco reso accessibile<br />

anche per usi civili. L’intuizione<br />

si rivelò corretta: oggi<br />

il Gruppo fattura 40 milioni di<br />

euro, conta 370 dipendenti<br />

e si estende su un’area di<br />

30.000 m², dove ogni anno<br />

si realizzano 400.000 caschi.<br />

“Serve una quantità di aria<br />

compressa impressionante<br />

per far funzionare uno<br />

stabilimento come il nostro,<br />

che gestisce tutte le fasi di<br />

produzione di un casco: qui<br />

entrano i granuli di plastica<br />

ed escono i caschi indossati<br />

dai piloti di MotoGP e Superbike<br />

del calibro di Casey<br />

Stoner“, racconta Alberto<br />

Corna, Technology Manager<br />

di Nolangroup Spa.<br />

<strong>La</strong> produzione si concentra<br />

nello stabilimento in provincia<br />

di Bergamo. “Siamo una<br />

realtà in controtendenza. In<br />

Italia abbiamo il ciclo produttivo<br />

sia dei caschi in policarbonato<br />

a marchi Nolan<br />

e Grex, sia di quelli in fibre<br />

composite, a marchio X-lite;<br />

c’è poi N-Com, dedicata ai<br />

sistemi di comunicazione<br />

personalizzati tra i caschi”,<br />

continua Corna. “Questa<br />

scelta risponde, tra le altre,<br />

all’esigenza di valorizzare il<br />

Made in Italy come sinonimo<br />

di qualità e di affidabilità. I<br />

nostri caschi sono garantiti<br />

cinque anni dal momento<br />

dell’acquisto, per qualsiasi<br />

difetto di materiale o fabbricazione”.<br />

Italiana è anche la tecnologia<br />

dei compressori che<br />

alimentano tutti i dispositivi<br />

pneumatici del processo<br />

produttivo dei caschi. “<strong>La</strong><br />

nostra richiesta di aria compressa<br />

riguarda tutti i reparti<br />

produttivi, dalla progettazione<br />

all’omologazione”,<br />

afferma Corna. “In questo<br />

senso, l’applicazione più<br />

dispendiosa è l’espulsione<br />

del pezzo dallo stampo<br />

durante lo stampaggio del<br />

polistirolo: per farlo usiamo<br />

solo la forza data dall’aria<br />

compressa, in modo da non<br />

danneggiare un materiale<br />

così delicato. Anche la fase<br />

di stampaggio a iniezione in<br />

policarbonato è molto intensa,<br />

con cicli di lavoro 24 ore<br />

su 24 per 6 giorni alla settimana.<br />

I compressori Mattei<br />

alimentano anche tutte le<br />

altre utenze degli impianti:<br />

dalle carteggiatrici manuali<br />

alle pistole per la verniciatura,<br />

dai posaggi per l’applicazione<br />

delle grafiche sulle<br />

calotte agli avvitatori dell’assemblaggio<br />

e, in generale,<br />

per qualsiasi altra esigenza<br />

manifatturiera. L’aria compressa<br />

è impiegata persino<br />

in fase di omologazione, per<br />

effettuare i test di caduta<br />

che accertano la qualità e<br />

la sicurezza del prodotto”.<br />

Il parco macchine di Nolangroup<br />

comprende due compressori<br />

della Serie Classic<br />

e tre Optima. L’ultima consegnata<br />

è un’Optima 110, una<br />

macchina a velocità variabile<br />

che interviene quando la<br />

produzione è a pieno regime<br />

per garantire il corretto funzionamento<br />

dell’impianto.<br />

L’inverter regola in automatico<br />

la velocità rotativa del<br />

motore in base al profilo<br />

di carico, assicurando che<br />

l’aria emessa dal sistema<br />

corrisponda alla richiesta<br />

reale.<br />

“Sono in Nolangroup dal<br />

1995 e da allora vedo all’opera<br />

le macchine Mattei, di<br />

cui posso confermare l’affidabilità<br />

e l’efficienza”, dice<br />

il manager. “I compressori<br />

sopportano bene cicli di<br />

lavoro molto intensi, evitando<br />

fermi di produzione che<br />

sarebbero deleteri per uno<br />

stabilimento come il nostro.<br />

Le cinque macchine, tarate<br />

con pressostati diversi, sono<br />

sempre in funzione, anche<br />

di notte con un regime di<br />

carico ridotto per tenere in<br />

pressione le valvole. Della<br />

Optima 110 apprezzo il funzionamento<br />

con inverter: si<br />

tratta di una caratteristica<br />

importante, alla quale nessuna<br />

macchina industriale<br />

dovrebbe rinunciare, dati i<br />

vantaggi tangibili in termini<br />

di risparmio energetico e<br />

di costi”.<br />

32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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MACCHINE<br />

PER LA PRODUZIONE DI GRANDI COMPONENTI<br />

Posizionamento delle fibre nell’industria aerospaziale<br />

Si chiama Mongoose l’innovativa<br />

macchina di posizionamento delle<br />

fibre più grande al mondo realizzata<br />

da Ingersoll Machine Tools Inc,<br />

società americana appartenente alla<br />

divisione Camozzi Machine Tools di<br />

Camozzi Group, realtà internazionale<br />

che opera in diversi settori industriali,<br />

dall’automazione industriale alle<br />

macchine utensili, dalle macchine<br />

tessili alla lavorazione delle materie<br />

prime. Una meraviglia dell’ingegneria<br />

sviluppata per Blue Origin, azienda<br />

americana creata da Jeff Bezos, fondatore<br />

di Amazon, specializzata nel<br />

settore dei velivoli aerospaziali, per<br />

produrre i razzi dei veicoli spaziali<br />

che porteranno gli uomini sulla Luna<br />

e, forse, anche su Marte.<br />

Ingersoll Machine Tools, protagonista<br />

internazionale nello sviluppo di macchine<br />

utensili avanzate per il settore<br />

aerospaziale, difesa, trasporti, energetico<br />

e industrie pesanti, con sede<br />

a Rockford, Illinois, entra a far parte<br />

della divisione Camozzi Machine Tools<br />

nel 2003. L’operazione ha un valore di<br />

15,7 milioni di dollari, che rientra in<br />

una visione di più ampio respiro che<br />

vede il Gruppo Camozzi impegnato<br />

nell’acquisizione di aziende italiane ed<br />

estere, leader nei rispettivi segmenti<br />

di mercato.<br />

In tal senso, con Mongoose di Ingersoll,<br />

il Gruppo Camozzi traccia una<br />

nuova rotta nel futuro dell’industria<br />

aerospaziale. Una progettazione durata<br />

tre anni per realizzare il “gigante”<br />

a cinque piani, che misura 41x15x13<br />

metri, che sarà disassemblato e<br />

trasportato presso la Blue Origin di<br />

Bezos all’Exploration Park del Kennedy<br />

Space Center a Merritt Island,<br />

in Florida. <strong>La</strong> macchina sarà riassemblata<br />

sul posto e verrà utilizzata per<br />

la realizzazione di grandi componenti,<br />

quali serbatoi criogenici che saranno<br />

riempiti con ossigeno liquido e idrogeno<br />

per l’alimentazione dei razzi.<br />

Mongoose sarà altresì impiegata per<br />

la costruzione delle carenature, ovvero<br />

grandi strutture aerodinamiche che<br />

conterranno il carico utile del lanciatore<br />

come, ad esempio, una schiera<br />

di satelliti o strumentazioni delicate.<br />

Un’ulteriore applicazione, dunque, che<br />

si aggiunge alla lunga lista di casi di<br />

successo del Gruppo Camozzi: i macchinari<br />

Ingersoll producono materiali<br />

compositi in fibra, spesso di carbonio e<br />

giuntati con resina o resina epossidica<br />

per molteplici ambiti. I nuovi modelli<br />

di aeromobili, come ad esempio il<br />

Boeing 787, utilizzano compositi in<br />

sostituzione dell’alluminio, realizzati<br />

con macchinari progettati e prodotti<br />

dall’azienda. In dettaglio, il 70% di fibra<br />

di carbonio presente nelle fusoliere<br />

viene generata grazie all’ausilio della<br />

tecnologia Ingersoll.<br />

Una partnership, quella siglata in<br />

questo settore, che rappresenterà<br />

un vantaggio non solo per l’azienda<br />

ed i suoi dipendenti, ma anche l’intera<br />

comunità di Rockford. Il progetto<br />

Mongoose, infatti, è stato possibile<br />

grazie al contributo di molte imprese<br />

locali. Un aspetto importante per<br />

continuare a diffondere un messaggio<br />

positivo anche in altre aree. Ingersoll<br />

continuerà ad essere società di Rockford<br />

e di successo nella manifattura,<br />

attraendo anche altre realtà subappaltatrici<br />

della zona.<br />

“Siamo orgogliosi di aver contribuito<br />

a questo progetto”, dichiara Lodovico<br />

Camozzi, President and Chief Executive<br />

Officer del Gruppo Camozzi. “Una<br />

concreta declinazione della qualità ed<br />

eccellenza che contraddistinguono le<br />

nostre soluzioni, frutto della volontà<br />

del Gruppo di puntare a valorizzare le<br />

competenze specifiche di ogni brand,<br />

allo scopo di realizzare sistemi custom,<br />

ad alto valore aggiunto in termini di<br />

prestazioni e benefici. In tal senso,<br />

la positiva sinergia instaurata con<br />

Ingersoll ha permesso alla Divisione<br />

Camozzi Machine Tools di riconfermarsi<br />

leader del settore con un’offerta che<br />

spazia dalle macchine utensili di grandi<br />

dimensioni, per titanio ed alluminio,<br />

fino alle macchine per deposizione<br />

della fibra di carbonio”.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 33


COMPONENTI<br />

RISPARMIO ENERGETICO<br />

Soluzioni per il trattamento aria<br />

Emerson presenta i prodotti<br />

ASCO Numatics Serie 653 per<br />

trattamento aria. Disponibili con<br />

attacchi da 3/4”e 1”, i prodotti<br />

della Serie 653 hanno portate<br />

elevate per le loro dimensioni.<br />

Ciò consente di alimentare<br />

più prodotti dallo stesso filtroregolatore<br />

o lubrificatore (FRL)<br />

o ridurre la caduta di pressione<br />

nel sistema, permettendo in<br />

entrambi i casi un potenziale<br />

risparmio di energia e costi. <strong>La</strong><br />

gamma della Serie 651, 652 e<br />

653 comprende filtri, regolatori,<br />

filtri-regolatori, lubrificatori,<br />

avviatori progressivi, scarichi<br />

rapidi, moduli di derivazione e<br />

valvole shut off.<br />

“L’introduzione della Serie 653<br />

espande in maniera considerevole<br />

la nostra offerta di prodotti<br />

per il<br />

trattamento<br />

aria”, afferma Scott Weickel,<br />

Vice Presidente Engineering<br />

del segmento Machine Automation<br />

in Emerson. “L’aggiunta<br />

delle nuove dimensioni di<br />

attacchi consente ai produttori<br />

internazionali di scegliere<br />

tra una gamma completa di<br />

prodotti per trattamento aria<br />

tecnologicamente avanzati, da<br />

1/8” a 1”, offerti tutti dallo stesso<br />

fornitore. Ciò semplifica notevolmente<br />

selezione e acquisto dei<br />

prodotti”.<br />

Con le portate più elevate del<br />

settore, rispetto alle dimensioni,<br />

i prodotti ASCO Numatics<br />

delle Serie 651, 652 e 653 sono<br />

ideali per le applicazioni che<br />

richiedono elevati volumi di<br />

aria o dove<br />

lo spazio di<br />

installazione<br />

è limitato.<br />

Gli OEM<br />

possono usufruire dei<br />

vantaggi del vasto range<br />

di temperature di esercizio<br />

(da -40°C a 80°C) e delle<br />

certificazioni ATEX e CUTR,<br />

che consentono di utilizzare il<br />

prodotto in ambienti difficili e<br />

in applicazioni come il pilotaggio<br />

di valvole nell’industria di<br />

processo. Questi prodotti per<br />

trattamento aria sono modulari,<br />

robusti e semplici da assemblare,<br />

installare e posizionare.<br />

Le nuove flange della piastra<br />

terminale consentono la rimozione<br />

del gruppo senza che sia<br />

necessario scollegare le<br />

tubazioni.<br />

Le Serie 651, 652 e 653<br />

sono dotate di manometri<br />

frontali incorporati e<br />

di facile lettura. Gli indicatori<br />

di pressione rosso/verde<br />

integrati (opzionali) facilitano il<br />

controllo della pressione desiderata.<br />

L’ingombro ridotto e le<br />

linee pulite conferiscono un<br />

aspetto robusto e moderno. L’incisione<br />

al laser delle targhette e<br />

delle etichette garantisce che le<br />

informazioni sul prodotto rimangano<br />

leggibili anche in ambienti<br />

difficili. Inoltre un prefiltro a<br />

pieghe opzionale da 3 micron è<br />

stato aggiunto ai filtri a coalescenza<br />

e alle unità combinate<br />

con filtro a coalescenza/regolatore<br />

della linea. Ciò elimina la<br />

necessità di installare un’unità<br />

separata di filtro antiparticolato,<br />

riducendo costi, dimensioni e<br />

peso dell’apparecchiatura.<br />

MOVIMENTAZIONE DI MACCHINARI<br />

Ruote industriali<br />

Una vasta gamma di ruote industriali per la movimentazione di<br />

macchinari, attrezzature e carrelli. <strong>La</strong> varietà di combinazioni e<br />

caratteristiche delle soluzoni di CT Meca permette di rispondere<br />

alle diverse esigenze del settore industriale. I materiali che costituiscono<br />

la ruota e il supporto devono essere adatti al tipo di ambiente<br />

(temperatura, umidità, presenza di agenti chimici), alla natura, alle<br />

condizioni della pavimentazione e all’entità del carico. Si tratta di<br />

fattori che influenzano la forza di spinta necessaria a produrre il<br />

movimento, la trasmissione delle vibrazioni e l’usura della ruota.<br />

Diversi i tipi di materiale disponibili:<br />

- gomma: capacità di carico medio, assorbe le vibrazioni, gli urti e<br />

il rumore, non rovina le superfici, media resistenza al rotolamento.<br />

Le ruote con rivestimento in gomma sono particolarmente adatte<br />

all’assorbimento di urti e vibrazioni ed evitano segni e tracce sulle<br />

superfici;<br />

- Poliammide 6: capacità di carico elevata, buona resistenza agli<br />

urti, non assorbe le vibrazioni, debole resistenza al rotolamento.<br />

Le ruote in inox e poliammide sono ottimali per movimentazioni<br />

in ambienti umidi che necessitano lavaggi frequenti;<br />

- poliuretano: capacità di carico elevata, facilità di movimento, silenziosa,<br />

resistenza agli agenti chimici. Le ruote rosse ultra-scorrevoli<br />

sono ideali per pavimenti abrasivi e possono essere utilizzate in caso<br />

di presenza di residui di lavorazione, solventi, olio, grasso.<br />

In acciaio o in inox l’azienda propone ruote di diversi modelli: con piastra,<br />

girevole o fissa, con doppio bloccaggio o foro centrale. A seconda<br />

del tipo di movimento desiderato, la forcella può avere diverse forme.<br />

Maggiore sarà il diametro della ruota più il movimento sarà facile. Il<br />

mozzo è liscio, quindi adatto alla maggior parte delle applicazioni: carichi<br />

medi, spostamenti a velocità ridotta per distanze brevi. Per facilitare<br />

la rotazione e aumentare la durata di vita delle ruote, è necessario<br />

lubrificare regolarmente l’asse. Le ruote possono essere fornite con<br />

cuscinetti su richiesta (quantità minima richiesta).<br />

34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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COMPONENTI<br />

MOTION CONTROL<br />

Piattaforma di moto lineare personalizzata<br />

I componenti di macchine come cuscinetti, encoder e meccanismi<br />

di azionamento sono ingegnerizzati e assemblati<br />

direttamente sulla base e sulle strutture a ponte di granito del<br />

sistema Integrated Granite Motion (IGM). I sistemi<br />

IGM Aerotech si distinguono quindi dai<br />

sistemi ad assi montati su granito tradizionali<br />

per i quali vengono utilizzati assi di posizionamento<br />

e componenti convenzionali. Questi<br />

sistemi sono personalizzati per rispondere<br />

alle esigenze particolari e specifiche<br />

della vostra applicazione. Possono essere<br />

progettati con cuscinetti meccanici o ad<br />

aria, azionamenti con viti a sfere o con<br />

motori lineari e una varietà di<br />

elementi di feedback che<br />

spaziano dagli encoder<br />

agli interferometri laser.<br />

Sugli assi IGM possono<br />

essere integrati assi di<br />

moto addizionali come assi rotativi,<br />

di sollevamento o piezo, o anche galvo scanners, tutti controllati<br />

dalla piattaforma di controllo unificata A3200 Aerotech.<br />

I sistemi IGM e ad assi montati su granito tradizionali offrono<br />

ciascuno dei vantaggi distinti e la scelta di quale usare<br />

dipende largamente dalla vostra applicazione, nonché dai<br />

suoi requisiti tecnici e commerciali. I sistemi IGM hanno una<br />

maggiore rigidità rispetto a una soluzione ad assi montati su<br />

granito perché il sistema IGM ha meno parti nel loop strutturale,<br />

con il risultato di una maggiore accuratezza e<br />

migliori prestazioni dinamiche. I<br />

sistemi IGM possono essere più<br />

compatti grazie alla natura più<br />

integrata dei componenti della<br />

macchina e del granito. Questo<br />

offre la possibilità di errori di<br />

Abbe più piccoli e di una maggiore<br />

accuratezza di posizionamento.<br />

Inoltre, è più semplice<br />

ottimizzare i parametri<br />

di progettazione degli assi<br />

come lunghezza della corsa<br />

e capacità di carico perché<br />

ogni asse della soluzione IGM è<br />

ingegnerizzato e integrato direttamente<br />

nella struttura di granito.<br />

ACCESSORI<br />

Espulsore pezzi pneumatico<br />

Azienda specialista del serraggio, Hainbuch<br />

offre ora agli utilizzatori dei suoi mandrini<br />

della famiglia mini, o delle precedenti famiglie<br />

Toplus e Spanntop, un innovativo accessorio<br />

facilitatore che permette di risparmiare<br />

tempo e costi delle lavorazioni. <strong>La</strong> battute di<br />

appoggio regolabile vario part e vario quick,<br />

già disponibili nel suo catalogo, vengono ora<br />

affiancate da una nuova variante: vario flex.<br />

L’espulsore pezzi pneumatico serve a espellere<br />

automaticamente il pezzo dal mandrino.<br />

<strong>La</strong> profondità dell’espulsore pneumatico può<br />

essere regolata in modo flessibile tramite<br />

un particolare meccanismo di ritenzione<br />

posizionato sulla macchina esattamente<br />

come richiesto in base al pezzo da lavorare<br />

o dalla pinza. Questo automatismo permette<br />

di aumentare la sicurezza del processo e di<br />

ridurre il tempo di ciclo. L’espulsore vario<br />

flex può anche essere usato come battuta<br />

di appoggio per il sistema di lavaggio e<br />

dell’aria. In questo caso, la molla pneumatica<br />

viene rimossa e si collega un tubo per<br />

l’ingresso del fluido. <strong>La</strong> battuta per pezzi<br />

specifici opzionale con fori per il sistema<br />

di lavaggio o dell’aria può pertanto essere<br />

montata direttamente su questa flessibile<br />

interfaccia.<br />

È possibile risparmiare tempo prezioso utilizzando<br />

battute di appoggio standardizzate.<br />

I tempi di preparazione vengono drasticamente<br />

ridotti e l’utilizzatore è sicuro di avere<br />

sempre a portata di mano la giusta battuta.<br />

Per il fissaggio rigido e preciso, Hainbuch<br />

raccomanda l’utilizzo del sistema vario part.<br />

Funziona con lo stesso principio dei blocchetti<br />

pianparalleli e la sua altezza può<br />

essere regolata finemente in passi di 1 mm<br />

tramite dischi con spessore graduato. Con<br />

una concentricità < 0,02 mm nel punto della<br />

battuta a contatto con il pezzo da lavorare,<br />

vario part è la soluzione ideale per la lavorazione<br />

di finitura. <strong>La</strong> variante vario quick<br />

variant è pensata per realizzare serraggi<br />

rapidi e flessibili. Ha una precisa vite a<br />

filetto trapezoidale che permette di regolare<br />

rapidamente la profondità di battuta. Una<br />

rotazione di mezzo giro equivale a uno spostamento<br />

della profondità di 1 mm.<br />

Hainbuch offre anche battute con appoggio<br />

lavorabile e battute frontali.<br />

Le principali caratteristiche degli espulsori<br />

vario flex sono l’espulsione automatica del<br />

pezzo dal mandrino, accessorio tutto-in-uno<br />

per l’espulsione del pezzo e battuta per il collegamento<br />

di un sistema di lavaggio o ad aria.<br />

I vantaggi dell’espulsore di pezzi vario flex<br />

riguardano la sicurezza del processo grazie<br />

all’espulsione automatica del pezzo, la maggiore<br />

produttività derivante dalla riduzione<br />

dei tempi di ciclo e la flessibilità garantita<br />

delle differenti possibilità applicative.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35


STAMPA 3D<br />

PARTNERSHIP<br />

Soluzioni integrate<br />

per la produzione additiva<br />

Una collaborazione strategica per la<br />

realizzazione di soluzioni di produzione<br />

integrate, sviluppate congiuntamente<br />

e basate sulla stampa 3D.<br />

È quella avviata da GF Machining<br />

Solutions, una divisione di GF, e 3D<br />

Systems, azienda leader nella produzione<br />

additiva.<br />

Tra gli obiettivi della partnership è<br />

anche previsto lo sviluppo di soluzioni<br />

di stampa 3D di nuova generazione. In<br />

questo accordo convergeranno l’esperienza<br />

nella produzione additiva di<br />

3D Systems e quella di GF Machining<br />

Solutions nella produzione sottrattiva<br />

in metallo, che consente la realizzazione<br />

di soluzioni di flusso di lavoro continue<br />

ed efficaci grazie all’integrazione<br />

di stampanti 3D, materiali, software e<br />

della lavorazione industriale mediante<br />

elettroerosione (EDM), oltre che di<br />

apparecchiature di fresatura e laser.<br />

Il progetto si propone di soddisfare le<br />

esigenze dei clienti orientate verso<br />

la produzione di componenti metallici<br />

complessi con tolleranze rigide e<br />

minori spese di gestione.<br />

Il lancio ufficiale della partnership è<br />

avvenuto a Chicago in occasione di<br />

IMTS, il salone internazionale delle<br />

tecnologie di fabbricazione. Si prevede<br />

che in tale occasione sarà presentata<br />

anche una macchina innovativa<br />

per la produzione additiva, frutto di<br />

uno sviluppo congiunto. Altre soluzioni<br />

combinate, che saranno distribuite<br />

tramite le reti commerciali di entrambi<br />

i partner, seguiranno nei prossimi anni.<br />

“Siamo entusiasti di questa nuova<br />

partnership tra due aziende leader nel<br />

settore”, ha dichiarato Yves Serra, Ceo<br />

di GF. “Grazie alle conoscenze e all’esperienza<br />

combinata di 3D Systems e<br />

di GF Machining Solutions saremo in<br />

condizione di proporre ai nostri clienti<br />

soluzioni di produzione nuove, basate<br />

sulla stampa 3D”.<br />

“<strong>La</strong> partnership tra 3D Systems e GF<br />

Machining Solutions sancisce l’unione<br />

tra due aziende innovatrici, focalizzate<br />

sul cliente, con lo scopo di ridefinire la<br />

lavorazione dei metalli”, ha dichiarato<br />

Vyomesh Joshi, presidente e Ceo di<br />

3D Systems. “Entrambe le aziende<br />

condividono il l’obiettivo di trasformare<br />

la produzione. Siamo impazienti di<br />

iniziare a offrire soluzioni di tecnologia<br />

integrata per migliorare ulteriormente<br />

i processi dei clienti e garantire un<br />

significativo vantaggio competitivo<br />

riducendo i tempi di produzione, incrementando<br />

la velocità a componente<br />

e abbassando in generale i costi di<br />

gestione”.<br />

Co-fondatore di 3D Systems è stato<br />

l’inventore della stampa 3D Charles<br />

“Chuck” Hull nel 1986. <strong>La</strong> società quotata<br />

alla Borsa di New York (NYSE:<br />

DDD), con sede a Rock Hill, in South<br />

Carolina (Stati Uniti), è una società<br />

innovatrice nelle soluzioni 3D. Ha<br />

dedicato i 30 anni della propria storia<br />

dando ai professionisti e alle aziende<br />

l’opportunità di ottimizzare i propri<br />

progetti, trasformare i flussi di lavoro,<br />

portare sul mercato prodotti di grande<br />

valore innovativo e condurre nuovi<br />

modelli aziendali. I prodotti e i servizi<br />

di 3D Systems sono orientati verso una<br />

vasta gamma di applicazioni avanzate,<br />

che vanno dai settori aerospaziale,<br />

automobilistico, dei beni di consumo<br />

e della gioielleria a quello medico e<br />

dentistico.<br />

ADDITIVE MANUFACTURING<br />

Stampanti 3D per il mercato globale<br />

Oggi Roboze si avvale della collaborazione di un team di giovani<br />

talenti che sfidano gli standard della progettazione di soluzioni di<br />

stampa 3D professionale e industriale sul mercato mondiale. Innovazione<br />

continua, ricerca e sviluppo sono i punti di forza dell’azienda.<br />

Nei prossimi mesi l’azienda parteciperà a numerosi appuntamenti<br />

e meeting di risonanza mondiale all’estero e in Italia.<br />

Dopo la recente partecipazione a IMTS <strong>2018</strong> (International Manufacturing<br />

Technology Show) di Chicago, gli ingegneri di Roboze<br />

interverranno al Digimat Users’ Meeting <strong>2018</strong> di Praga (9-11 ottobre)<br />

, un’opportunità di scambio e confronto che coinvolge molte<br />

aziende del settore. Oggi queste occasioni sono alla base della<br />

strategia aziendale: essere al passo con i tempi, creare partnership<br />

orizzontali e conoscere quello che il mercato mondiale chiede<br />

alle imprese dei paesi leader significa fare business inserendosi<br />

automaticamente nel contesto industriale globale.<br />

Dal 9 al 13 ottobre Roboze sarà anche alla 31esima edizione di BI-MU<br />

a Milano per la più importante mostra in Italia dedicata a macchine<br />

utensili, robot, automazione, digital manufacturing, tecnologie digitali,<br />

ausiliarie e abilitanti. È qui che vengono raccolti tutti i trend di<br />

mercato di settore, con uno sguardo alle aziende del futuro.<br />

L’ultimo appuntamento autunnale è dal 13 al 16 novembre, a Francoforte,<br />

con il Formnext <strong>2018</strong>, una fiera riferimento per l’additive<br />

manufacturing, che ogni anno vede un notevole incremento del<br />

numero di aziende e delle start-up partecipanti. Un’opportunità<br />

per proporre e raccogliere soluzioni innovative e concrete per<br />

l’industria.<br />

36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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SOFTWARE<br />

NUOVA RELEASE<br />

Connettività e sicurezza<br />

Specializzata nello sviluppo di driver e soluzioni di comunicazione<br />

e i cui prodotti sono distribuiti in Italia da EFA Automazione<br />

Spa, Kepware, azienda statunitense parte del gruppo PTC, ha<br />

annunciato il rilascio della versione 6.5 di KEPServerEX ® .<br />

Gli aggiornamenti che ha ricevuto la versione 6.5 insistono molto<br />

sulla sicurezza. <strong>La</strong> nuova release rende infatti possibile gestire in<br />

maniera ancora più sicura i singoli file di progetto e lo sviluppo<br />

delle applicazioni, mediante il controllo di accesso basato su<br />

password.<br />

KEPServerEX 6.5 è scaricabile dal sito di Kepware ed è disponibile<br />

in upgrade gratuito per un periodo di tempo limitato per i possessori<br />

di licenze 5 e 6, incluse quelle prive di contratto di manutenzione<br />

e supporto.<br />

<strong>La</strong> nuova versione 6.5 viene rilasciata con la Secure KEPServerEX<br />

Deployment Guide, che comprende le raccomandazioni strategiche<br />

in tema di sicurezza. Nella guida sono contenute le indicazioni<br />

per la gestione delle API di configurazione, l’utilizzo di interfacce<br />

sicure, la manutenzione del server e tutto ciò che è opportuno<br />

fare durante e dopo l’installazione di KEPServerEX per assicurare<br />

la massima continuità di servizio.<br />

KEPServerEX 6.5 offre pertanto:<br />

• protezione dei file di progetto: consente agli utenti di crittografare<br />

i file di progetto utilizzando moderni algoritmi di codifica per<br />

proteggerli durante il trasferimento verso altri utenti o verso<br />

nuove istanze di KEPServerEX;<br />

• password amministratore: consente agli utenti di impostare<br />

una password durante l’installazione per autorizzare l’accesso<br />

amministrativo e proteggendo in tal modo l’accesso al sistema<br />

ancor prima dell’inserimento dei dati di configurazione;<br />

• aggiornamenti continui: l’impiego dei più aggiornati algoritmi di<br />

crittografia garantisce maggiore sicurezza a livello applicativo.<br />

Oltre alla presenza delle nuove funzionalità in tema di sicurezza,<br />

la release 6.5 di KEPserverEX ha visto l’aggiornamento di ben 32<br />

componenti, che includono driver come il Torque Tool Ethernet<br />

driver e l’MQTT Client, plug-in avanzati, l’utility TIA Portal Exporter<br />

e l’interfaccia nativa ThingWorx.<br />

KEPServerEX è una soluzione di connettività che consente di<br />

raccogliere, aggregare e gestire in modo semplice, flessibile<br />

e sicuro tutti i dati generati dalle operazioni che si svolgono a<br />

livello di campo. Consente inoltre di connettere PLC, sensori,<br />

RTU e, in generale, qualsiasi dispositivo di campo che generi<br />

dati, e veicolarli verso sistemi HMI e Scada, applicazioni per il<br />

data logging, software di reportistica, sistemi di gestione della<br />

produzione (MES, ERP), strumenti di supporto alle decisioni (DSS,<br />

BI), nonché verso i database e le piattaforme per attività di Big<br />

Data Analytics. KEPServerEX permette infine di implementare<br />

soluzioni di connettività basate sui paradigmi dell’ IoT (Internet<br />

of Things), fornendo pertanto le funzionalità necessarie per<br />

digitalizzare i processi delle imprese che intendono interconnettere<br />

i loro asset produttivi ai software, sia commerciali che proprietari,<br />

di cui già dispongono o che intendono acquistare.<br />

Questo è possibile grazie alla completa dotazione di interfacce<br />

Client per gli standard OPC DA, AE, UA, Xi (.NET), DDE, ODBC,<br />

SNMP Agent, nonché per la presenza di interfacce specifiche,<br />

tra cui citiamo i Client Wonderware Suitelink, GE NIO, Oracle<br />

MOC e SAP.<br />

KEPServerEX offre la più ampia capacità di comunicazione e<br />

interfacciamento attualmente disponibile sul mercato, grazie agli<br />

oltre 150 driver di comunicazione e i 250 protocolli supportati (sia<br />

lato OT, come fieldbus e Industrial Ethernet, che lato IT, tra cui<br />

MQTT, REST, ODBC e SNMP).<br />

KEPServerEX è in grado di supportare sia i dispositivi in commercio<br />

che quelli obsoleti e non più reperibili, coprendo in tal modo<br />

praticamente tutti gli ambiti dell’automazione industriale come il<br />

packaging, il siderurgico, le industrie di trasformazione di legno,<br />

vetro, carta, ceramica, plastica, gomma ecc., la produzione e il<br />

trasporto dell’energia, il trattamento dell’acqua, nonché il settore<br />

building e delle infrastrutture.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 37


ROBOTICA<br />

INDUSTRIA 4.0<br />

Nella visione di MiR,<br />

i robot autonomi<br />

collaborativi<br />

trasformeranno l’industria<br />

non a discapito degli<br />

operatori, ma lavorando al<br />

loro fianco e sollevandoli<br />

dalle mansioni<br />

più monotone e pericolose.<br />

di Fernando Fandiño Oliver*<br />

Con l’avanzare della cosiddetta<br />

Industria 4.0 e dei suoi effetti<br />

sui posti di lavoro, non possiamo<br />

fare a meno di pensare sempre di più a<br />

come questa rivoluzione trasformerà il<br />

commercio e il modo in cui lavoriamo.<br />

Una delle più discusse conseguenze<br />

dell’Industria 4.0 è l’idea che l’automazione<br />

avanzerà necessariamente a<br />

discapito degli impiegati, che saranno<br />

semplicemente sostituiti da controparti<br />

robotiche instancabili e più efficienti.<br />

Questo non è però il caso dei robot autonomi<br />

collaborativi (AMR, in inglese) come<br />

i MiR. Infatti, come suggerito dalla parola<br />

“collaborativi”, questi robot lavorano<br />

fianco a fianco con le persone e l’unica<br />

cosa che i lavoratori vedranno portarsi via<br />

sono i più sporchi, monotoni e pericolosi<br />

compiti legati al trasporto interno.<br />

Gli AMR rappresentano un’ottima soluzione<br />

per le organizzazioni che vogliono<br />

ottimizzare il flusso di lavoro e migliorare<br />

efficienza e competitività, ma sono<br />

anche preziosi alleati per i lavoratori, in<br />

ogni stadio del processo di produzione.<br />

Di seguito riportiamo le ragioni principali<br />

per cui i lavoratori dovrebbero<br />

essere contenti per l’introduzione dei<br />

loro nuovi colleghi robotici.<br />

Robot alleati degli operatori<br />

*Area Sales<br />

Manager Southern<br />

Europe and Brazil,<br />

Mobile Industrial<br />

Robots (MiR)<br />

PRIMA DI TUTTO, LA SICUREZZA<br />

I robot MiR contribuiscono alla sicurezza<br />

generale sul posto di lavoro, prendendosi<br />

cura di una serie di diversi<br />

compiti di trasporto faticosi e potenzialmente<br />

dannosi per gli esseri umani,<br />

anche grazie a una vasta gamma di<br />

moduli personalizzabili che possono<br />

facilmente essere installati direttamente<br />

sui robot.<br />

Il personale può chiamare il robot, il<br />

quale si dirigerà autonomamente verso<br />

la zona di carico, riducendo la distanza<br />

da coprire quando si deve spingere<br />

un carrello dal punto A al punto B. I<br />

robot possono trasportare fino a 500<br />

kg e occuparsi del sollevamento della<br />

maggior parte dei carichi, riducendo il<br />

rischio di infortuni. Beni, rifiuti e altri<br />

materiali possono essere caricati sui<br />

robot stessi, su scaffali personalizzati<br />

montati sui robot o su carrelli o bancali<br />

trainati dai robot MiR equipaggiati<br />

con il gancio speciale. Sono disponibili<br />

anche moduli provvisti di nastro trasportatore,<br />

i quali permettono agli AMR<br />

di caricare e scaricare oggetti direttamente<br />

e autonomamente da catene di<br />

montaggio, senza nessun bisogno che<br />

gli operatori trasportino pesi. Inoltre,<br />

i robot mobili possono accedere ad<br />

ambienti proibitivi per gli esseri umani,<br />

per esempio, per via di rumori forti o<br />

sostanze nocive.<br />

Il robot MiR stesso è sicuro, poiché i<br />

robot sono progettati attentamente così<br />

da avere sempre un’immagine precisa<br />

dell’ambiente circostante. Telecamere<br />

3D e scanner laser permettono agli<br />

AMR di aggirare ostacoli e persone e<br />

di fermarsi o cambiare percorso non<br />

appena qualcuno o qualcosa appare sul<br />

loro cammino. Per esempio, la società<br />

Magna-Power ha integrato due robot<br />

MiR nel proprio stabilimento nel New<br />

Jersey per ottimizzare la logistica e il<br />

flusso di lavoro tra la produzione e il<br />

magazzino. Come molte altre compagnie<br />

che non hanno familiarità con la<br />

tecnologia degli AMR, Magna-Power<br />

era molto preoccupata per il livello di<br />

sicurezza dei robot. Grant Pitel, Vice<br />

President of Engineering, racconta la<br />

sua reazione nel momento in cui lo<br />

stabilimento ha ricevuto i robot MiR:<br />

“Producendo materiale elettrico, per noi<br />

la sicurezza è molto importante. Siamo<br />

passati davanti al robot mentre questo<br />

andava a piena velocità, per assicurarci<br />

che si sarebbe fermato, ed è piuttosto<br />

stupefacente vedere cosa può evitare”.<br />

FACILITATO IL TRASPORTO<br />

INTERNO ALLO STABILIMENTO<br />

Grandi stabilimenti manifatturieri, così<br />

come ospedali e altre organizzazioni che<br />

potrebbero essere interessati all’adozione<br />

di AMR, spesso si sviluppano su aree<br />

molto vaste. Quasi altrettanto spesso, il<br />

trasporto di materie prime, prodotti finiti<br />

e ogni tipo di beni o rifiuti all’interno<br />

38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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di tali stabilimenti è ancora oggi compito<br />

di lavoratori che impiegano molto<br />

tempo ed energie per spingere carrelli<br />

avanti e indietro. Anche in aziende relativamente<br />

piccole, la distanza totale<br />

percorsa dagli impiegati in attività di<br />

trasporto può facilmente arrivare a svariati<br />

chilometri al giorno. Il produttore<br />

danese di apparecchiature mediche Elos<br />

Medtech ha affidato i propri trasporti<br />

interni a un robot MiR100, evitando<br />

al personale di camminare 7,5 km al<br />

giorno. I robot MiR possono percorrere<br />

fino a 15 km senza bisogno di essere<br />

ricaricati e hanno quindi il potenziale<br />

di far risparmiare ai loro colleghi umani<br />

MiR ha presentato<br />

MiR500 alla fiera<br />

Automatica<br />

lo scorso giugno a<br />

Monaco di Baviera<br />

<strong>La</strong> società<br />

Magna-Power<br />

ha integrato<br />

due robot MiR<br />

nel proprio<br />

stabilimento<br />

nel New Jersey<br />

per ottimizzare la<br />

logistica e il flusso<br />

di lavoro tra<br />

la produzione<br />

e il magazzino<br />

diverse ore al giorno nel trasportare<br />

beni. Queste mansioni di trasporto,<br />

monotone e ripetitive, non creano valore<br />

per nessuno: né per la compagnia, che<br />

impiega personale in attività che possono<br />

essere svolte altrettanto bene da<br />

robot, e né per lavoratori, che devono<br />

dedicare tempo a compiti meno stimolanti<br />

e con meno valore di quelli per i<br />

quali sono stati assunti.<br />

I ROBOT CREERANNO<br />

PIÙ LAVORO<br />

Come evidenziato in questo articolo, i<br />

robot si sostituiscono alle persone nei<br />

compiti ripetitivi di trasporto, lasciando<br />

più tempo a lavoratori per dedicarsi<br />

alle proprie professioni. Ad esempio,<br />

in Honeywell, a Poole (UK), i robot<br />

MiR hanno aiutato la compagnia ad<br />

aumentare l’efficienza, come spiegato<br />

dal Design Engineer, Timothy Ward:<br />

“Il problema principale che vogliamo<br />

risolvere con il robot MiR è quello del<br />

personale impegnato a spingere carrelli.<br />

Volevamo che tutti tornassero a occuparsi<br />

della produzione. Grazie all’introduzione<br />

dei robot MiR, abbiamo liberato<br />

l’equivalente di sei impiegati a tempo<br />

pieno che possono produrre di più e con<br />

maggiore efficienza”. A questo punto è<br />

legittimo chiedersi se l’introduzione dei<br />

robot non comporti meno lavoro per<br />

lavoratori ma, come dichiarato da Ward,<br />

i robot semplicemente permettono agli<br />

addetti di concentrarsi maggiormente<br />

su compiti di maggior valore, consentendo<br />

al tempo stesso a Honeywell di<br />

dedicare tempo a corsi di formazione<br />

per il personale.<br />

Inoltre, i robot creeranno lavoro perché<br />

le compagnie avranno bisogno di persone<br />

che vi lavorino insieme. I robot<br />

collaborativi in generale, e quelli di<br />

MiR in particolare, sono di semplice<br />

utilizzo e possono essere programmati,<br />

senza nessuna esperienza precedente,<br />

attraverso smartphone, tablet o<br />

pc. In questo modo, le organizzazioni<br />

hanno la possibilità di assumere il<br />

pieno controllo dei robot e del loro<br />

utilizzo. L’incremento dei robot e delle<br />

loro applicazioni creerà nuovi posti di<br />

lavoro legati alle operazioni giornaliere<br />

dei robot, al controllo qualità e alla loro<br />

manutenzione.<br />

SOLLEVARE FINO A 500 KG<br />

MiR ha ampliato la gamma di prodotti<br />

con l’introduzione del MiR500 presentato<br />

alla fiera Automatica lo scorso<br />

giugno. Questo nuovo AMR, più grande<br />

e potente, possiede tutte le caratteristiche<br />

delle sue controparti più piccole,<br />

può sollevare fino a 500 kg e prelevare,<br />

trasportare e consegnare automaticamente<br />

i pallet fino alla velocità di 7,2<br />

km/h. Il MiR500 è molto resistente, con<br />

una struttura ancora più robusta ed è<br />

ottimale per gli ambienti industriali.<br />

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AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />

DATALOGGER<br />

Registratori di temperatura per processi di saldatura<br />

e polimerizzazione<br />

Fluke Process Instruments lancia una gamma di registratori di dati<br />

per la profilatura della temperatura in processi di breve e media<br />

durata in ambito elettronico e nel settore della verniciatura a polvere.<br />

<strong>La</strong> serie Datapaq DP5 è ottimizzata per forni di altezza limitata. In<br />

particolare, questi registratori possono essere facilmente utilizzati<br />

nei processi di saldatura a rifusione. Sono disponibili in involucri<br />

robusti, ottenuti tramite lavorazione<br />

dell’alluminio solido. Quattro tipologie<br />

di contenitori garantiscono l’idoneità<br />

a qualsiasi processo. Sono disponibili<br />

versioni con 6 e 12 canali a termocoppia.<br />

Offrono una precisione di ±0,5°C<br />

e una risoluzione di ±0,1°C sull’intero<br />

intervallo termico di misura e di<br />

funzionamento. Le misure possono<br />

essere avviate e arrestate manualmente,<br />

tramite due pulsanti colorati,<br />

o attivate tramite timer o in base<br />

alla temperatura. I nuovi registratori<br />

combinano la facilità di utilizzo con<br />

un’eccellente disponibilità e costi di gestione minimi: sono dotati<br />

di un pacco batteria NimH sostituibile dall’utente, che può essere<br />

ricaricato da qualsiasi presa o porta USB. Una ricarica di 90 minuti<br />

garantisce oltre 40 ore di profilazione ininterrotta. Gli intervalli di<br />

campionamento possono essere impostati tra 20 ms e 10 min.<br />

Un solo registratore è in grado di rilevare le temperature di anche 10<br />

forni in successione, memorizzando singoli profili con un massimo<br />

di 600.000 punti dati. In questo modo, è possibile pianificare in modo<br />

più efficiente il download tramite connessione USB o Bluetooth. Un<br />

trasmettitore radio integrato fornisce, su richiesta, dati in tempo<br />

reale dall’interno del processo. Tutti i dati di processo e di sistema<br />

possono essere comunicati a sistemi di monitoraggio industriali<br />

tramite l’interfaccia OPC. Il software<br />

standard Datapaq Insight trasforma<br />

rapidamente i dati grezzi in informazioni<br />

utilizzabili. Attualmente include<br />

sempre il calcolatore di ricette Easy<br />

Oven Setup, le analisi statistiche SPC<br />

e l’analisi degli andamenti. Il nuovo<br />

software Datapaq Insight Professional<br />

comprende lo strumento di<br />

creazione profili Surveyor, che misura<br />

le prestazioni del processo a livello di<br />

scheda critica e riduce la necessità<br />

di utilizzare costose schede di riferimento<br />

(golden board).<br />

CONTROLLO DI PROCESSO<br />

Trasmettitore compatto<br />

ed economico<br />

Knick Elektronische Messgeräte<br />

espande la sua serie di moduli<br />

trasmettitori sottili Memosens<br />

MemoRail per l’installazione<br />

in quadri elettrici con una versione<br />

per interfaccia Modbus:<br />

MemoRail Modbus A1405N è<br />

il primo analizzatore multiparametrico<br />

completo che fornisce<br />

ai tecnici del controllo<br />

di processo un trasmettitore<br />

compatto ed economico per<br />

integrare completamente le stazioni<br />

di monitoraggio Memosens<br />

in questo standard per bus<br />

di campo. Finora era possibile<br />

scegliere solo tra analizzatori<br />

completi e dotati di un display<br />

oppure trasmettitori compatti<br />

con funzionalità limitate.<br />

I nuovi moduli MemoRail<br />

Modbus di Knick, realizzati<br />

in formato modulare con una<br />

larghezza di soli 17,5 mm, trasmettono<br />

tutti i dati del sensore<br />

e le letture al Modbus<br />

master utilizzando il formato<br />

dati Modbus RTU. A differenza<br />

delle soluzioni compatte convenzionali,<br />

consentono anche<br />

di accedere illimitatamente alla<br />

configurazione del dispositivo<br />

e alla calibrazione del sensore<br />

tramite Modbus. È possibile<br />

collegare fino a 32 trasmettitori<br />

a un Modbus master. MemoRail<br />

Modbus può essere combinato<br />

con tutti i sensori MemoSens<br />

e digitali per la misurazione di<br />

pH/ORP, conduttività o ossigeno,<br />

che si tratti di sensori<br />

di pH in vetro, IsFET, ossigeno<br />

o conduttività (conduttiva<br />

e induttiva). Inoltre, il modulo<br />

per guida DIN è l´unico analizzatore<br />

della sua classe che<br />

consente la connessione di<br />

sensori LDO (ossigeno disciolto<br />

luminescente) per la misurazione<br />

ottica dell´ossigeno. I nuovi<br />

dispositivi si presentano come<br />

versioni a uno o due canali con<br />

parametri o sensori liberamente<br />

combinabili. Possono essere<br />

collegati due sensori Memosens<br />

liberamente selezionabili o<br />

un sensore Memosens e un SE<br />

740 LDO. Inoltre, i trasmettitori<br />

consentono il collegamento dei<br />

nuovi sensori combinati SE 554<br />

X/1-AMSN e SE 555 X/1-AMSN,<br />

che misurano in modo sincrono<br />

i valori di pH e ORP. In tal modo,<br />

un modello MemoRail a doppio<br />

canale fornisce quattro letture<br />

e anche la temperatura.<br />

L’indirizzo di rete per la configurazione<br />

Modbus rapida viene<br />

impostato tramite gli interruttori<br />

DIP posti sul pannello frontale.<br />

L’alimentazione a 24 V CC può<br />

essere collegata tramite TBUS<br />

o tramite un cavo collegato ai<br />

terminali sul retro. I LED rosso<br />

e verde indicano lo stato del<br />

dispositivo, le interruzioni della<br />

comunicazione, i sensori difettosi<br />

o le impostazioni del dispositivo<br />

inadatte al sensore, nonché<br />

i requisiti di manutenzione<br />

del dispositivo. Knick offre una<br />

garanzia di 3 anni sui trasmettitori<br />

MemoRail Modbus.<br />

40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong> www.interprogettied.com


AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />

A BI-MU <strong>2018</strong><br />

Controlli numerici per macchine complesse<br />

In occasione di Bi-Mu <strong>2018</strong>, in<br />

programma a Milano dal 9 al<br />

13 ottobre, Mitsubishi Electric<br />

presenterà la famiglia di controlli<br />

numerici C80, l’ultima nata<br />

della serie 8.<br />

<strong>La</strong> serie C80 si distingue per<br />

cinque caratteristiche fondamentali:<br />

produttività, facilità di<br />

utilizzo, connettività, sicurezza<br />

funzionale ed affidabilità.<br />

Configurabili con un massimo<br />

di 3 CPU, i controlli C80 si<br />

prestano in modo efficace a<br />

supportare 48 assi e controllare<br />

macchine complesse. Come<br />

i modelli M80 e M800, i C80<br />

impiegano un’innovativa CPU<br />

appositamente sviluppata per<br />

l’impiego nel campo dei CNC,<br />

capace di garantire un enorme<br />

passo avanti in termini di prestazioni.<br />

Essa si combina con<br />

un sistema di comunicazione<br />

ad altissima velocità e a un<br />

controllo estremamente reattivo<br />

di servomotori e mandrini,<br />

favorendo una netta riduzione<br />

dei tempi ciclo.<br />

Grazie alla compatibilità con<br />

Melsec serie iQ-R, i CNC della<br />

serie C80 inaugurano una<br />

nuova era per le linee di produzione,<br />

aumentandone il valore<br />

aggiunto e riducendone i TCO<br />

(Total Cost of Ownership). <strong>La</strong><br />

compatibilità con la piattaforma<br />

di automazione iQ-R, nucleo<br />

di e-F@ctory, assicura infatti<br />

una capacità eccezionale di<br />

interconnessione e gestione<br />

dei dati, per analisi dettagliate<br />

dei parametri di produzione,<br />

consumo energetico e sicurezza,<br />

e un aumento di efficienza<br />

e disponibilità dei sistemi di<br />

produzione.<br />

L’interfaccia uomo-macchina<br />

presenta schermate semplici<br />

e intuitive, oltre a fornire una<br />

funzione di guida e permettere<br />

l’impiego tramite display<br />

touchscreen.<br />

Inoltre, una gamma completa<br />

di funzioni di sicurezza, raccolte<br />

sotto il nome di Smart<br />

Safety Observation Function,<br />

consente la piena conformità<br />

con gli standard di sicurezza,<br />

che coprono l’intero sistema<br />

inclusi CNC, azionamento, I/O,<br />

sensori e comunicazione.<br />

Presso lo stand dell’azienda<br />

(Pad. 13 - C71), sarà inoltre possibile<br />

approfondire l’innovativa<br />

modalità di gestione dell’assistenza<br />

tecnica scelta da Mitsubishi<br />

Electric per garantire ai<br />

propri utilizzatori il miglior service<br />

e la miglior formazione,<br />

finalizzati ad accrescere la<br />

produttività dei loro impianti.<br />

POWER<br />

Sistemi di marcatura versatili<br />

Phoenix Contact sarà presente a Coiltech<br />

presso Pordenone Fiere, il 26 e il 27 settembre,<br />

per presentare le sue soluzioni<br />

più evolute per il mondo della potenza.<br />

L’azienda aspetta gli operatori del mondo<br />

della produzione e manutenzione di<br />

motori elettrici, generatori, trasformatori<br />

di potenza e distribuzione, trasformatori<br />

industriali e avvolgimenti in genere, presso<br />

il suo stand B26-C27, al padiglione 8.<br />

Il team Phoenix Contact illustrerà ai visitatori<br />

gli innovativi e versatili sistemi di<br />

marcatura, disponibili in diversi modelli e<br />

in versione portatile e fissa. Sarà possibile<br />

fare test di stampa e prove specifiche<br />

per le proprie esigenze.<br />

In mostra saranno esposte altre gamme<br />

di prodotti come: connettori circolari,<br />

morsetti e connettori per il circuito stampato,<br />

morsetti da guida DIN e l’immancabile<br />

sistema di connessione<br />

a innesto<br />

rapido Quickon<br />

QPD, specifico<br />

per la distribuzione<br />

di energia. Per<br />

quest’ultimo sarà<br />

possibile ritirare un<br />

campione gratuito.<br />

INDUSTRIA 4.0<br />

Sensore intelligente per Internet of Things<br />

<strong>La</strong> generazione, il trasporto e l’elaborazione<br />

delle informazioni sono compiti<br />

centrali nella applicazioni dell’Industria<br />

4.0. Alla base di tutte le informazioni<br />

vi sono sensori intelligenti. Il nuovo<br />

sensore ottico multifunzione BOS 21M<br />

ADCAP di Balluff si aggiunge ai modelli<br />

esistenti della serie BOS 21M. Questo<br />

versatile sensore utilizza la luce rossa<br />

e consente di scegliere tra quattro<br />

modalità di rilevamento: sensore con<br />

soppressione dello sfondo, a tasteggio,<br />

retroriflettente o a sbarramento. Tutte<br />

le funzioni del sensore possono essere<br />

configurate tramite il bus IO-Link<br />

mentre il sistema è in esecuzione, in<br />

modo che il controller possa inviare<br />

istruzioni a distanza.<br />

Inoltre, il sensore rileva le condizioni<br />

operative correnti, raccoglie ed elabora<br />

le informazioni e fornisce molti più dati<br />

del semplice segnale di commutazione<br />

su IO-Link. I segnali di rilevamento<br />

vengono preparati e pre-elaborati nel<br />

sensore. L’attività di preelaborazione<br />

svolta dal sensore allevia il carico sul<br />

controller di sistema e riduce il volume<br />

di dati sui sistemi fieldbus.<br />

Le funzioni diagnostiche complete e<br />

intelligenti forniscono informazioni<br />

importanti come l’aspettativa di vita,<br />

le ore di funzionamento e la riserva<br />

funzionale. Una quantità maggiore di<br />

depositi di sporcizia, disallineamento<br />

del sensore, errori di impostazione<br />

o altre irregolarità possono essere<br />

rilevati in anticipo e in modo affidabile<br />

monitorando i valori di emissività<br />

come misura della qualità del segnale<br />

del sensore. Ma quando si tratta di<br />

sicurezza operativa, questo sensore<br />

intelligente offre ancora di più. Il<br />

modello BOS 21M ADCAP è il primo<br />

sensore a monitorare otticamente<br />

l’uscita del LED emettitore direttamente<br />

e a determinare il “livello<br />

di stress” mediante la temperatura<br />

interna del sensore e la tensione di<br />

alimentazione.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 41


MATERIALI<br />

SEMILAVORATI PLASTICI<br />

Dagli investimenti<br />

nei servizi di<br />

pre-lavorazione a quelli<br />

nella riorganizzazione<br />

interna e nella logistica:<br />

Ensinger Italia è un partner<br />

sempre più avanzato<br />

nella fornitura di materiali<br />

plastici ai diversi<br />

comparti industriali.<br />

Miglioramento continuo<br />

di Alessandro Bignami<br />

Il miglioramento continuo è la strada<br />

scelta da Ensinger per proseguire il<br />

trend di crescita anche in Italia, dove<br />

dal 2016 sta inanellando una serie ininterrotta<br />

di risultati positivi. Miglioramento<br />

continuo non solo dei prodotti e dei<br />

servizi offerti, ma anche dei processi<br />

interni, dalla gestione del flusso degli<br />

ordini alla riorganizzazione della logistica:<br />

in questo senso la filiale sta valutando<br />

come sfruttare al meglio il magazzino<br />

appena acquisito nell’area adiacente alla<br />

sede di Olcella di Busto Garolfo (MI). Di<br />

questi temi abbiamo parlato con il<br />

Country Manager di Ensinger Italia, Paolo<br />

Senatore, che ci ha anche illustrato il<br />

ruolo del Conversion Service, reparto<br />

Paolo Senatore,<br />

Country Manager<br />

di Ensinger Italia<br />

strategico che offre servizi di pre-lavorazione<br />

dei materiali plastici. L’ingegner<br />

Flavio Granato, Technical Manager, si è<br />

soffermato invece sulle novità produttive<br />

e sulle più recenti sfide tecnologiche<br />

dell’azienda.<br />

Ensinger Italia fa parte del gruppo tedesco<br />

Ensinger GmbH, è presente in Italia<br />

dal 1990 e fornisce materiali plastici ad<br />

elevate prestazioni sotto forma di un’ampia<br />

gamma di semilavorati estrusi, pressati<br />

e colati oltre che di profili per il taglio<br />

termico insulbar ® per finestre e facciate<br />

continue.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Paolo Senatore,<br />

come giudica, alla luce del vostro lavoro<br />

quotidiano, la situazione dell’industria<br />

meccanica italiana?<br />

R. - Dal nostro punto di osservazione,<br />

che è quello di un partner per la fornitura<br />

dei materiali e dei diversi servizi<br />

connessi, notiamo una fase positiva.<br />

Parlerei anzi di un’accelerata, che ha<br />

mostrato i primi segnali già a partire<br />

dalla primavera del 2016 e ha raggiunto<br />

un picco nella prima metà del <strong>2018</strong>, in<br />

particolare nel primo trimestre. Per quanto<br />

ci riguarda, siamo in piena linea con<br />

questo trend, dato che da oltre due anni<br />

stiamo crescendo costantemente.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> crescita è stata<br />

favorita dal piano Impresa 4.0?<br />

R. - Certamente sì, almeno per quanto<br />

riguarda la domanda interna di macchine<br />

e beni strumentali. È altrettanto innegabile,<br />

però, che sull’aumento degli<br />

ordini hanno giocato un ruolo decisivo<br />

il buon funzionamento dell’export e la<br />

ripresa dei mercati internazionali. Il<br />

decreto ha centrato comunque il suo<br />

obiettivo, dando impulso alla ripresa del<br />

settore e stimolando la costruzione di<br />

molte macchine e apparecchiature per i<br />

primi impianti. È vivace anche la richiesta<br />

42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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di applicazioni speciali da parte di aziende<br />

che vogliono alzare performance e<br />

competitività. Negli ultimi mesi c’è stato<br />

un risveglio, a cui immagino seguirà una<br />

fase di stabilizzazione. Questo dinamismo<br />

sembra caratterizzare tutti i reparti<br />

delle aziende meccaniche: progettazione,<br />

ricerca e sviluppo, acquisti, vendite.<br />

Mondi come quelli della pneumatica e<br />

dell’oleodinamica stanno rifiorendo,<br />

tanto che alcune aziende sono tornate<br />

a raccogliere ordini per l’intero anno<br />

successivo. Chiaramente si tratta di un<br />

fenomeno non solo italiano.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ensinger come sta<br />

vivendo questi segnali positivi?<br />

R. - I numeri dimostrano che stiamo<br />

rispondendo bene alla vivacità della<br />

domanda, che attraversa settori chiave<br />

per noi, come quelli legati alla meccanica<br />

leggera, a partire dal packaging,<br />

soprattutto alimentare. A nostro favore<br />

ha giocato probabilmente anche la capacità<br />

di esserci adeguati al cambiamento<br />

dei fattori chiave del mercato, che non<br />

sono più solo il prezzo e il tempo di<br />

consegna, ma anche il pacchetto di servizi<br />

incluso nell’offerta.<br />

<strong>La</strong> sede di Ensiger<br />

Italia a Olcella di<br />

Busto Garolfo (MI)<br />

Il Conversion<br />

Service è un<br />

reparto avanzato<br />

che fornisce<br />

servizi di<br />

pre-lavorazione<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’aumento della<br />

domanda segnala anche un cambiamento<br />

di strategia da parte delle aziende<br />

meccaniche?<br />

R. - Credo di sì. L’incremento della<br />

richiesta tecnologica va anche nella<br />

direzione di ricostituire i magazzini, che<br />

negli ultimi anni erano stati quasi azzerati<br />

a vantaggio del “just in time” e<br />

della fornitura continua, un approccio<br />

che probabilmente non ha funzionato<br />

in tutti i settori. Molte Pmi ora cercano<br />

di ricostruirsi uno stock e di recuperare<br />

la pianificazione del lavoro su un orizzonte<br />

temporale un po’ più ampio, in<br />

certi casi addirittura fino al 2020.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come è strutturato<br />

il Conversion Service?<br />

R. - Il reparto è stato aperto in quasi<br />

tutte le filiali del mondo. Oltre a essere<br />

centri di distribuzione di una gamma<br />

completa di polimeri e semilavorati –<br />

trasformati negli stabilimenti in Germania,<br />

Usa e Asia – le filiali locali hanno<br />

anche il compito, infatti, di personalizzare<br />

i prodotti per avvicinarli alle dimensioni<br />

e alle caratteristiche che dovrà<br />

avere il particolare a disegno che il<br />

cliente deve rifinire. In pratica solleviamo<br />

quest’ultimo da alcuni passaggi di<br />

pre-lavorazione e sgrossatura, lasciando<br />

che concentri le sue risorse di personale<br />

e tecnologiche nelle complesse lavorazioni<br />

meccaniche in cui è specializzato.<br />

Consegnare un particolare meccanico<br />

– un tondo, un tassello, una lastra,<br />

una barra forata – con forma e dimensioni<br />

vicine a quella finale consente<br />

anche al centro di lavoro del committente<br />

di diminuire gli scarti, di essere<br />

più efficiente e veloce e di mantenere<br />

delle tolleranze dimensionali molto<br />

strette. Il cliente si sgrava così di una<br />

serie di lavorazioni semplici, che però<br />

non devono essere banalizzate. Anche<br />

il taglio più facile, se non è fatto in<br />

modo corretto, può dar luogo infatti a<br />

tensioni interne che mettono a rischio<br />

il buon esito delle lavorazioni di meccanica<br />

fine.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’obiettivo di questo<br />

reparto è quindi semplificare la lavorazione<br />

successiva da parte del cliente…<br />

R. - Sì, è un’area interamente dedicata<br />

alla trasformazione propedeutica del<br />

semilavorato plastico. È attrezzata con<br />

macchine da taglio per le lastre, macchine<br />

da taglio per i tondi e forati, per<br />

calibrare e per squadrare. Ci sono alcuni<br />

macchinari che possono approcciare<br />

semilavorati anche di grandi dimensioni<br />

e spessori. I servizi di pre-lavorazione<br />

offerti dal reparto consistono in<br />

operazioni di taglio, piallatura, rettifica<br />

e profilatura, oltre a eventuali trattamenti<br />

termici intermedi sui prodotti<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 43


MATERIALI<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Cosa pensa di migliorare,<br />

concretamente?<br />

R. - Molte cose. Per esempio vogliamo<br />

intervenire sulla gestione del flusso dei<br />

documenti relativi agli ordini, ridisegnare<br />

il magazzino, ripensare i processi<br />

legati alla produzione e alla logistica.<br />

Sarà determinante sfruttare nel modo<br />

più efficace l’edificio appena annesso.<br />

Ma al di là dei singoli interventi, è anche<br />

una questione di atteggiamento mentale.<br />

Dobbiamo saper coinvolgere tutti in<br />

questa direzione, che non è solo quella<br />

di fatturare di più, ma di alzare l’efficienza<br />

e la qualità di ogni reparto, con<br />

l’obiettivo finale, naturalmente, di creare<br />

un maggiore beneficio per il cliente.<br />

semilavorati, utili sia per la realizzazione<br />

di prototipi sia per le produzioni su<br />

larga scala.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Proponete altri servizi<br />

che affiancano le pre-lavorazioni?<br />

R. - Mettiamo a disposizione la nostra<br />

competenza tecnica per consulenze sia<br />

sui materiali sia sulle lavorazioni, assistiamo<br />

quei trasformatori che possono<br />

incontrare difficoltà nell’approcciare un<br />

certo polimero. Inoltre supportiamo il<br />

cliente nella fase di smaltimento delle<br />

rimanenze, che oggi le normative stringenti<br />

rendono più complessa di un<br />

tempo. Aiutiamo a reinserire in un percorso<br />

di economia circolare anche quelle<br />

sottomisure scartate di solito meno<br />

appetibili per i riciclatori, rispetto ai<br />

grandi volumi.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ensinger sta investendo<br />

in Italia?<br />

R. - Negli ultimi tre anni davvero molto.<br />

Ogni anno aggiungiamo un “tassello”,<br />

che sia una macchina, un operatore o<br />

la creazione di una nuova competenza.<br />

<strong>La</strong> nostra attività di formazione è continua<br />

e riguarda ogni singola risorsa:<br />

non solo area manager e vendite, ma<br />

anche addetti al reparto taglio e alla<br />

logistica. Ultimamente abbiamo acquisito<br />

un magazzino che servirà proprio<br />

L’azienda sta<br />

riorganizzando<br />

la logistica interna,<br />

grazie anche<br />

all’annessione<br />

di un nuovo<br />

magazzino<br />

Flavio Granato,<br />

Technical Manager<br />

di Ensinger Italia<br />

a potenziare i servizi di pre-lavorazione<br />

e la logistica.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> filiale italiana ha<br />

delle peculiarità, per esempio riguardo<br />

la presenza nei diversi mercati?<br />

R. - È legata certamente alla manifattura<br />

del territorio, si è in qualche modo<br />

adattata al suo tessuto industriale. Ma<br />

questo atteggiamento fa parte della<br />

strategia di base di tutta la società, che<br />

vuole essere vicina al cliente e radicata<br />

nel territorio. C’è una standardizzazione<br />

ma non la necessità di essere identici<br />

ovunque. Bisogna sapere anche “pensare<br />

locale”.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Progetti e obiettivi<br />

per il prossimo futuro?<br />

R. - Al nostro interno intendiamo<br />

aumentare ulteriormente l’efficienza. È<br />

vero, la nostra è una struttura di una<br />

cinquantina di persone prevalentemente<br />

dedicata alla distribuzione. Tuttavia sta<br />

diventando una realtà sempre più articolata<br />

e complessa e come tale deve<br />

organizzarsi. In questo senso, pur non<br />

avendo grandi dimensioni o linee produttive,<br />

il nostro modello di riferimento<br />

è il “miglioramento continuo”. Stiamo<br />

rivisitando i nostri processi interni, mettendo<br />

particolare attenzione alla gestione<br />

organizzativa.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Flavio Granato, quali<br />

sono le principali applicazioni dei vostri<br />

prodotti nella meccanica?<br />

R. - Possono riguardare tutti gli aspetti<br />

della movimentazione interna alle<br />

macchine o dei prodotti lungo le linee<br />

di produzione, soprattutto laddove c’è<br />

un vasto utilizzo delle materie plastiche,<br />

come nel confezionamento alimentare<br />

e nell’imbottigliamento. I nostri prodotti<br />

non sono destinati al materiale<br />

dell’imballo, s’intende, ma alla realizzazione<br />

della componentistica delle linee:<br />

dalle guide di scorrimento alle stelle di<br />

trasporto, dai facchini per nastri trasportatori<br />

alle pinze per la manipolazione,<br />

dovunque quindi il movimento dei pro-<br />

44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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dotti deve essere rapido, la produttività<br />

alta, i pesi e l’inerzia ridotti. Dove la<br />

plastica può sostituire il metallo, si<br />

incrementa la velocità e si riduce l’esigenza<br />

di manutenzione delle macchine.<br />

Nell’industria alimentare, per esempio,<br />

alcuni nostri prodotti sono molto<br />

apprezzati perché non hanno bisogno<br />

di lubrificazione esterna e rispettano<br />

tutte le normative sul contatto con gli<br />

alimenti. Altre applicazioni importanti<br />

riguardano il packaging farmaceutico e<br />

cosmetico.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - State lanciando qualche<br />

prodotto fortemente innovativo?<br />

R. - Tra i semilavorati plastici, stiamo<br />

presentando una novità assoluta, dedicata<br />

al mondo del packaging alimentare.<br />

Si tratta di un materiale marcabile<br />

laser, il TECAFORM AH LM (<strong>La</strong>ser Markable),<br />

che consente di marcare facilmente<br />

i componenti finiti, garantendo<br />

la tracciabilità completa, a partire dall’estrusione<br />

della materia prima. Nel settore<br />

alimentare mancava un prodotto di<br />

POM-C marcabile come il TECAFORM<br />

AH LM che, di colore bianco, è già disponibile<br />

in alcuni formati di lastre e tondi.<br />

<strong>La</strong> gamma<br />

TECAPEEK<br />

in PEEK è ora<br />

certificata<br />

per il settore<br />

aeronautico<br />

TECAFORM AH<br />

LM consente di<br />

marcare facilmente<br />

i componenti<br />

finiti, garantendo<br />

una tracciabilità<br />

completa<br />

L’attenzione della<br />

nostra ricerca, in realtà,<br />

non è diretta solo allo sviluppo<br />

di materiali nuovi, ma anche<br />

all’ottenimento di alcune certificazioni<br />

e qualifiche necessarie affinché alcuni<br />

prodotti già presenti nella gamma siano<br />

applicabili in certi settori. Per esempio,<br />

stiamo promuovendo una gamma di<br />

materiali non perché sia nuova ma perché<br />

è stata sottoposta a una serie di<br />

test di infiammabilità e controllo fuoco<br />

fumi (FAR), diventando ora disponibile<br />

anche per il settore aeronautico.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ci sono novità anche<br />

nell’ambito dei compound?<br />

R. - <strong>La</strong> divisione Ensinger Compounds,<br />

nata inizialmente per alcune attività di<br />

servizio interno, da una decina d’anni<br />

produce e commercializza compound<br />

molto speciali e tecnici. Tra questi, oggi<br />

propone i TECACOMP PK TRM, nuovi<br />

compound per applicazioni tribologiche<br />

a base di Polichetone, un polimero che<br />

si pone in una posizione intermedia fra<br />

i materiali più diffusi e meno costosi<br />

– come nylon, POM e PET – e quelli<br />

altamente performanti come PEEK o<br />

PPS: garantisce insomma delle caratteristiche<br />

tecniche più che apprezzabili<br />

– come la resistenza alla temperatura<br />

e agli urti, l’alta resistenza chimica con<br />

elevato effetto barriera, le buone proprietà<br />

di scorrimento – a un prezzo<br />

competitivo. I TECACOMP PK TRM sono<br />

molto adatti per i componenti tecnici<br />

del settore automotive e del settore<br />

petrolchimico.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sfide tecnologiche<br />

vi aspettano?<br />

R. - <strong>La</strong> tendenza attuale, come noto,<br />

riguarda l’Industria 4.0 che, in realtà,<br />

non ci coinvolge direttamente, in qualità<br />

di produttori di materiali e non di<br />

costruttori di macchinari o impianti.<br />

Tuttavia è un orizzonte tecnologico che<br />

apre anche a noi ampi spazi di crescita.<br />

L’iperammortamento ha infatti stimolato<br />

molti progetti di rinnovamento negli<br />

stabilimenti, che riguardano macchine,<br />

magazzini e movimentazione interna,<br />

nei quali le nostre soluzioni danno un<br />

fondamentale contributo.<br />

www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45


MATERIALI<br />

SOLUZIONI GRAFICHE<br />

Pellicole riflettenti che aumentano la visibilità del veicolo<br />

Tra le innovazioni nell’ambito delle scienze dei materiali presentate<br />

da Avery Dennison Graphics Solutions al Fespa <strong>2018</strong> c’è una gamma<br />

completa di pellicole riflettenti concepita per garantire la massima<br />

visibilità dei veicoli.<br />

Oliver Guenther, senior director marketing and channel strategy<br />

di Avery Dennison, ha dichiarato che la serie V-8000 di pellicole<br />

riflettenti di Avery Dennison è una delle principali stelle della nuova<br />

gamma, con sei colori che impiegano una tecnologia prismatica<br />

all-in-one unica. “L’estrema riflettività omnidirezionale offerta dai<br />

materiali V-8000 è una caratteristica peculiare di Avery Dennison<br />

che garantisce un miglioramento significativo della visibilità notturna<br />

e in altre condizioni di scarsa illuminazione. Naturalmente i veicoli<br />

Foto Avery Dennison<br />

Foto Avery Dennison<br />

dotati di V-8000 risaltano di più anche durante il giorno. Questa è<br />

dunque un’ottima soluzione sia per la sicurezza dei veicoli che per<br />

la visibilità del brand”.<br />

I materiali V-8000 riflettono bene in tutte le direzioni, quindi l’installazione<br />

è più semplice per i trasformatori: le pellicole si adattano in<br />

modo ottimale sulle curve semplici e possono essere applicate con<br />

qualsiasi orientamento. Una larghezza di 1,22 m garantisce un minor<br />

spreco di materiale e i materiali stessi possono essere stampati e<br />

tagliati. Un robusto strato metallico favorisce la resistenza all’acqua,<br />

alla sporcizia e alla perdita di riflettività dovuta alle ammaccature.<br />

Guenther ha aggiunto che la gamma completa di prodotti riflettenti<br />

di Avery Dennison offre molte altre opzioni oltre alla Serie V-8000: “I<br />

trasformatori possono anche scegliere la Serie V-4000, un’ottimale<br />

pellicola riflettente a sua volta disponibile in sei colori, adatta per<br />

applicazioni commerciali e su veicoli di emergenza di lunga durata.<br />

Un’altra serie, la V-4000E per applicazioni su camion e rimorchi, è<br />

conforme con la norma ECE-104 Classe E. Offriamo inoltre Conspicuity<br />

Tape omnidirezionali per superfici rigide e per tendoni in<br />

PVC flessibili, che consentono di creare aree ad alta visibilità sui<br />

veicoli in qualsiasi configurazione necessaria. Se un veicolo deve<br />

essere ben visibile o se occorre mettere maggiormente in evidenza<br />

un brand, questi portfolio ad alta visibilità offrono un ventaglio di<br />

scelte davvero completo”.<br />

PLASTICHE<br />

Tecnopolimeri per l’automotive<br />

Prestazione, sicurezza e riduzione dei<br />

costi: sono queste le parole chiave che<br />

guidano l’Area di Business Performance<br />

Plastics di RadiciGroup nel mettere a<br />

punto materiali per uso ingegneristico su<br />

base poliammidica, destinati al mercato<br />

automobilistico. Un settore, quello dell’automotive,<br />

che richiede prodotti versatili, ad<br />

elevate prestazioni, adatti per molteplici<br />

esigenze, ma anche che rispettino i sempre<br />

più stringenti parametri di sicurezza<br />

e di contenimento delle emissioni di CO 2<br />

.<br />

Ecco il motivo per cui RadiciGroup ha<br />

sponsorizzato Smart Plastics <strong>2018</strong>, l’evento<br />

interamente dedicato ai materiali<br />

polimerici ad alte prestazioni: un’occasione<br />

per confrontarsi sullo stato dell’arte<br />

dei tecnopolimeri e dei compositi, delle<br />

loro applicazioni e delle tecnologie di<br />

progettazione e lavorazione in una location<br />

di particolare prestigio come quella<br />

del Museo Storico Alfa Romeo di Arese.<br />

“Negli ultimi 10 anni” – ha detto Erico<br />

Spini, Marketing&Application Development<br />

Director Europe di RadiciGroup<br />

Performance Plastics – “la nostra ricerca<br />

e sviluppo ha intrapreso un percorso di<br />

continua evoluzione che ha visto ampliare<br />

la gamma dei tecnopolimeri per uso<br />

ingegneristico con nuovi prodotti e nuovi<br />

brand, dai Radilon ® HHR a base PA 66<br />

ai Radistrong su base PA 6 o PA66, fino<br />

al più recente Radilon Aestus T su base<br />

PPA e a Raditeck ® P (PPS). Questo con<br />

l’obiettivo di rispondere al meglio agli<br />

stimoli del mercato, soprattutto per quel<br />

che riguarda la sostituzione metalli, la<br />

migliorata resistenza chimica e la resistenza<br />

alle alte temperature”.<br />

I filoni principali su cui sta lavorando<br />

RadiciGroup, a stretto contatto con i<br />

clienti per soddisfare ogni singola esigenza,<br />

sono il cosiddetto “metal replacement”<br />

e il “lightweight” (due delle quattro<br />

tematiche in cui si è articolato Smart<br />

Plastics <strong>2018</strong>), ma anche la realizzazione<br />

di prodotti innovativi per l’interior design<br />

dei veicoli, dove prestazione si coniuga<br />

con estetica.<br />

46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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Pag. 10<br />

FEDERMACCHINE<br />

Beni strumentali<br />

in ripresa<br />

Pag. 26<br />

LUGLI AMEDEO MECCANICA<br />

<strong>La</strong>vorazioni complesse al<br />

servizio dell’industria<br />

Bimestrale - anno IX - n°4 settembre <strong>2018</strong><br />

Pag. 42<br />

ENSINGER<br />

Miglioramento<br />

continuo<br />

Uffici Commerciali<br />

e Stabilimento<br />

24030 Carvico (BG)<br />

Tel. +39 035 438811<br />

Fax +39 035 794163<br />

Sede Legale<br />

20126 Milano<br />

Via S. Uguzzone, 5<br />

Tel. +39 02 89409841<br />

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N. 4 - SETTEMBRE <strong>2018</strong><br />

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DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com)<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

Flavio Mariani (f.mariani@interprogettied.com)<br />

Il movimento è il futuro di<br />

ogni città.<br />

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Redazione, vendite e abbonamenti<br />

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© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />

di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

ABBIAMO PARLATO DI...<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />

3D SYSTEMS 36<br />

AEROTECH 35<br />

AGAZZI GIANCARLO 13<br />

AIR LIQUIDE 16<br />

ANIMA 12, 20<br />

API 14<br />

ASSOLOMBARDA 12<br />

AVERY DENNISON 46<br />

BALLUFF 41<br />

BULLONERIA VILLA 25<br />

CARBOTEMPRA 19<br />

CHIARI BRUNO 1<br />

CITIZEN MACCHINE ITALIA 19<br />

CONFINDUSTRIA 18<br />

CT MECA 34<br />

EFA AUTOMAZIONE 37<br />

EIOM 8<br />

EMERSON 34<br />

ENSINGER 42<br />

EURAL GNUTTI 1A COP., 4<br />

EUROBLECH 24<br />

F.LLI LOCATELLI 23<br />

FANUC 17<br />

FASTENER FAIR ITALY 22<br />

FEDERMACCHINE 10<br />

FIXI LOMBARDIA 7<br />

FLUKE PROCESS INSTRUMENTS 40<br />

FORUM MECCATRONICA 22<br />

GF MACHINING SOLUTIONS 36<br />

GRUPPO CAMOZZI 33<br />

HAINBUCH 35<br />

INGERSOLL MACHINE TOOLS 33<br />

INTERPROGETTI EDITORI 47, 3A COP.<br />

KNICK 40<br />

LAPP 16<br />

MATTEI 32<br />

MECCANICA DI PRECISIONE<br />

LUGLI AMEDEO 26, 29<br />

MEC-NOVA<br />

2A COP.<br />

MIR 38<br />

MITSUSBISHI ELECTRIC 41<br />

MOLLIFICIO GARDESANO 3<br />

MOLLIFICIO LOMBARDO BATT. 1A COP.<br />

MORETTI 17<br />

NOLANGROUP 32<br />

NUMANOVA 16<br />

PHOENIX CONTACT 41<br />

PROCAM GROUP<br />

4A COP.<br />

RADICI GROUP 46<br />

ROBOZE 36<br />

SIEMENS 18<br />

SPECIALINSERT 30<br />

TARIFFE ABBONAMENTI<br />

Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />

spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00<br />

Una copia € 8,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è<br />

assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive<br />

modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST<br />

Certificazione Stampa Specializzata Tecnica<br />

Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />

Direttore responsabile: Francesco Goi<br />

Finito di stampare il 12/09/<strong>2018</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />

Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche<br />

informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del<br />

trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno (LC).<br />

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rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.<br />

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Interprogetti Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rogeno<br />

(LC), Via Maggiolino 34 F, vengono conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche<br />

cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o<br />

saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività<br />

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48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />

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