La Subfornitura 4 Settembre 2018
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda.
Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
www.interprogettied.com<br />
Bimestrale - anno IX - n°4 settembre <strong>2018</strong><br />
POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POSTALE • 70% • L0/MI • COSTO COPIA € 8,00<br />
la ubfornitura<br />
Pag. 10<br />
FEDERMACCHINE<br />
Beni strumentali<br />
in ripresa<br />
Pag. 26<br />
LUGLI AMEDEO MECCANICA<br />
<strong>La</strong>vorazioni complesse al<br />
servizio dell’industria<br />
Pag. 42<br />
ENSINGER<br />
Miglioramento<br />
continuo
Il movimento è il futuro di
ogni città.<br />
Produzione<br />
di componenti<br />
elastici in filo<br />
e nastro<br />
su disegno<br />
del cliente<br />
www.mollificio.lombardo.molle.com<br />
molle@molle.com<br />
Uffici Commerciali<br />
e Stabilimento<br />
24030 Carvico (BG)<br />
Tel. +39 035 438811<br />
Fax +39 035 794163<br />
Sede Legale<br />
20126 Milano<br />
Via S. Uguzzone, 5<br />
Tel. +39 02 89409841<br />
Fax +39 02 89409575
Tagliati per la qualità<br />
Da 40 anni specialisti nel taglio di precisione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti.<br />
Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 3000 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 17.000.000 pezzi.<br />
L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello.<br />
Le procedure ed il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2008 certificate dall’ente tedesco Tüv.<br />
I principali settori che serviamo sono: automotive, arredo d’interni, gas domestico, pneumatica e oleodinamica, illuminazione, elementi strutturali<br />
e di movimentazione, sistemi di automazione, motori elettrici.<br />
Via dei vetrai, 2 Chiari - BS Tel. +39 030 713135 Fax +39 030 7101075 E-mail: info@chiaribruno.it www.chiaribruno.it
SOMMARIO<br />
anno IX - n. 4 <strong>Settembre</strong> <strong>2018</strong><br />
04 10<br />
14<br />
Le barre trafilate senza piombo, un prodotto di nicchia<br />
che estende la sua affermazione<br />
Beni strumentali, in ripresa la domanda interna<br />
Il futuro delle Pmi? È nella formazione<br />
<strong>La</strong>vorazioni complesse al servizio dell’industria<br />
26 38<br />
Robot alleati degli operatori<br />
Miglioramento continuo<br />
42<br />
Storia di copertina<br />
• Le barre trafilate senza piombo, un prodotto di<br />
nicchia che estende la sua affermazione (F. Goi) ..... 4<br />
Editoriale<br />
• Industria 4.0: dal progetto ai risultati (F. Goi) ....9<br />
Attualità<br />
• Beni strumentali, in ripresa la domanda interna .....10<br />
• Il futuro delle Pmi? È nella formazione .................14<br />
• Notizie attualità.........................................................16<br />
• Meccanica italiana:<br />
continua la corsa dell’export ..................................20<br />
Appuntamenti<br />
• Notizie appuntamenti .........................................22<br />
Subfornitori<br />
• <strong>La</strong>vorazioni complesse al servizio dell’industria<br />
(A. Bignami) ..............................................................26<br />
Sistemi di fissaggio<br />
• Specialisti nel fissaggio meccanico ....................30<br />
Macchine e componenti<br />
• Notizie macchine .................................................. 33<br />
• Notizie componenti ............................................... 34<br />
Stampa 3D<br />
• Notizie stampa 3D ................................................. 36<br />
Software e robotica<br />
• Notizie software .................................................... 37<br />
• Robot alleati degli operatori<br />
(F. Fandiño Oliver) ................................................. 38<br />
Automazione e strumentazione<br />
• Notizie automazione/strumentazione.................. 40<br />
Materiali<br />
• Miglioramento continuo (A. Bignami) ................. 42<br />
• Notizie materiali .................................................... 46<br />
Rubriche<br />
• Elenco inserzionisti .............................................48<br />
2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
STORIA DI COPERTINA<br />
LAVORAZIONE ALLUMINIO<br />
Eural Gnutti continua<br />
nel suo processo di crescita<br />
puntando sulla qualità,<br />
nel rispetto della sostenibilità<br />
ambientale. Aumentano<br />
le applicazioni a livello<br />
internazionale, grazie anche<br />
alle nuove leghe senza<br />
piombo sviluppate<br />
dal Gruppo bresciano.<br />
Le barre trafilate senza piombo,<br />
un prodotto di nicchia<br />
che estende la sua affermazione<br />
di Francesco Goi<br />
Il Sales Director di Eural<br />
Gnutti Giorgio Di Betta si<br />
sofferma sul positivo trend<br />
aziendale, sui motivi che l’anno<br />
determinato e sulle favorevoli<br />
prospettive per il medio termine,<br />
nonostante la concorrenza<br />
numerosa e agguerrita.<br />
<strong>La</strong> famiglia Gnutti.<br />
Da sinistra: Sergio,<br />
Elena, Giuliano, Paola<br />
Ph. Elisa Casanova<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Un primo<br />
bilancio del <strong>2018</strong> di Eural<br />
Gnutti risponde pienamente<br />
alle vostre aspettative?<br />
R. - Il <strong>2018</strong> è un anno particolarmente<br />
positivo: dopo un inizio sfolgorante,<br />
in primavera si sono avuti momenti di verifica,<br />
in concomitanza con la crisi del mondo<br />
dell’alluminio per via del caso Rusal.<br />
L’anno si chiuderà comunque in modo brillante,<br />
benché vadano verificate alcune situazioni<br />
geopolitiche che influiscono anche nel<br />
nostro settore.<br />
L’andamento delle vendite sta anche garantendo<br />
il raggiungimento di utili importanti.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> crescita di Eural<br />
Gnutti prosegue da diversi anni: quali fattori<br />
sono risultati determinanti per consolidare<br />
questo trend?<br />
R. - Anche in un semilavorato c’è tantissima<br />
tecnologia e la crescita si è avuta soprattutto<br />
sui prodotti più tecnologici: le barre trafilate<br />
in leghe speciali.<br />
Catalogo leghe<br />
di alluminio<br />
senza piombo<br />
2033 e 6026<br />
<strong>La</strong> crescita è stata orizzontale dal punto<br />
di vista dei mercati industriali, quindi non<br />
legata soltanto all’automotive, ma anche ai<br />
settori elettrico, elettronico, all’oleoidraulica<br />
e pneumatica.<br />
I prodotti che ci hanno fornito maggiori<br />
soddisfazioni sono le barre trafilate in cui<br />
Eural occupa una posizione dominante sul<br />
mercato, essendo il maggiore fabbricante<br />
a livello mondiale. Questa leadership dura<br />
da parecchio tempo, ci è riconosciuta, e<br />
le grosse industrie si rivolgono alla nostra<br />
società per i loro investimenti in questa<br />
tipologia di prodotto.<br />
Il mondo dell’alluminio sta vivendo un<br />
momento favorevole per le intrinseche<br />
peculiarità di queste leghe: caratteristiche<br />
meccaniche elevate e peso inferiore rispetto<br />
ad altri metalli. <strong>La</strong> crescita, quindi, è dovuta<br />
sia alla sostituzione con l’alluminio di altri<br />
metalli più pesanti, sia alla riduzione di peso<br />
di ogni singolo componente delle automobili.<br />
Per realizzare pezzi più piccoli occorre<br />
utilizzare tecnologie più avanzate che consentano<br />
di rispettare tolleranze particolari.<br />
Ma non solo. Le macchine utensili, anch’esse<br />
oggetto di una notevole evoluzione, richiedono<br />
prodotti molto più performanti in termini<br />
di uniformità e rilevano immediatamente le<br />
disomogeneità dei prodotti.<br />
Essendo la velocità delle macchine utensili<br />
molto più alta, la rettilineità della barra è<br />
sempre più importante. Tutti questi fattori<br />
fanno sì che l’attenzione verso il prodotto<br />
trafilato in leghe speciali sia crescente, consentendoci<br />
di sviluppare i relativi processi<br />
di crescita.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sono le scelte<br />
strategiche principali che ci consentono di<br />
mantenere il vantaggio competitivo rispetto<br />
alla concorrenza più qualificata?<br />
R. - <strong>La</strong> concorrenza attualmente viene<br />
da più fronti: oltre ai competitor storici<br />
europei, appaiono sempre più minacciosi<br />
quelli del Far East. Il punto è di capire in<br />
quale misura questi grossissimi gruppi<br />
siano in grado di “entrare” in questo<br />
4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
Barre trafilate<br />
Giorgio<br />
Di Betta,<br />
Sales Director<br />
di Eural Gnutti<br />
genere di prodotti di nicchia, così tecnologici.<br />
Per ora gli utilizzatori confermano che la<br />
loro qualità è ancora inferiore; ciononostante<br />
abbiamo molto rispetto per queste aziende,<br />
di cui conosciamo le capacità e che un giorno<br />
potranno insidiare in maniera importante le<br />
posizioni dei leader europei.<br />
Inoltre, il mercato mondiale sta cambiando.<br />
Gli Stati Uniti stanno applicando un protezionismo<br />
importante, imponendo dazi nei<br />
confronti della Cina e, incredibilmente, anche<br />
verso l’Europa. Come conseguenza, i prodotti<br />
cinesi vengono maggiormente indirizzati<br />
verso il nostro continente.<br />
Questi cambiamenti repentini determinano<br />
minacce da non sottovalutare, che richiedono<br />
da parte nostra un’estrema attenzione per<br />
cercare di valutarne la portata.<br />
Sicuramente il nostro tipo di prodotto è<br />
molto legato alle leghe. In questo settore<br />
siamo all’avanguardia ormai da moltissimi<br />
anni: non solo fabbrichiamo leghe storiche<br />
e universalmente riconosciute, ma abbiamo<br />
sostenuto un importante impegno di Ricerca<br />
& Sviluppo. In particolare, rispondendo alle<br />
crescenti esigenze imposte dall’ecologia e<br />
da un migliorato stile di vita sempre più<br />
condiviso, è stata dedicata un’attenzione<br />
particolare alle leghe senza piombo.<br />
<strong>La</strong> lega 6026 Lead Free dispone di una<br />
rilevante posizione nel mercato: l’abbiamo<br />
lanciata solo due anni fa ed è già utilizzata<br />
dalle maggiori case automobilistiche. Abbiamo<br />
in seguito sviluppato una lega della serie<br />
2000 senza piombo, destinata a una fascia di<br />
mercato molto consistente che richiede una<br />
barra truciolabile. Infatti ad oggi il mercato<br />
offre le leghe 2011, ma anche 2030 e 2007<br />
(soprattutto in Germania), tutte con piombo<br />
e caratterizzate per volumi<br />
di vendita molto elevati. Per<br />
sostituirle abbiamo sviluppato<br />
la lega 2033 Lead Free, quindi<br />
senza piombo, anch’essa<br />
frutto di anni di Ricerca &<br />
Sviluppo. Verrà lanciata nel<br />
prossimo mese di ottobre alla<br />
fiera Aluminium di Düsseldorf;<br />
l’abbiamo già testata presso numerosi clienti,<br />
dove ha assicurato risultati molto brillanti.<br />
Anche la 2033 Lead Free rispetta la filosofia<br />
Eural di non utilizzare come elemento rompitruciolo<br />
lo stagno, che determina fragilità<br />
ad alte temperature. Presenta caratteristiche<br />
meccaniche molto elevate, garantendo una<br />
risposta molto buona all’utensile. Fornisce un<br />
truciolo particolarmente piccolo, apprezzato<br />
dai clienti fruitori delle leghe 2011, 2030 e<br />
2007, non costringendoli ad operare eccessivi<br />
cambi di parametri nelle loro macchine<br />
utensili. Inoltre, rispetto a queste ultime, offre<br />
un’attitudine all’anodizzazione sicuramente<br />
migliorativa.<br />
Barre artistiche<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> consolidata vocazione<br />
di Eural per il problem solving anche per<br />
questi prodotti ha rappresentato un fattore<br />
vincente? Si può parlare di tailor-made?<br />
R. - In questo caso la locuzione tailor-made<br />
assume un significato diverso da quello consueto.<br />
Le leghe devono essere abbastanza<br />
universali, non è fattibile creare una lega<br />
per un solo cliente. Tuttavia è assolutamente<br />
vero che ogni nostro cliente del settore industriale<br />
rappresenta un mondo a sé, con le<br />
proprie macchine utensili, i propri lubrificanti,<br />
il proprio personale: ciò che può funzionare<br />
molto bene per una certa applicazione, può<br />
non essere altrettanto efficace in un reparto<br />
produttivo strutturato diversamente.<br />
Per questo disponiamo di ufficio di Ricerca<br />
& Sviluppo, che è stato potenziato e sta<br />
svolgendo un ottimo lavoro proprio presso<br />
i clienti: durante le numerose visite vengono<br />
cercate le soluzioni affinché le nostre leghe<br />
possano essere lavorate al meglio.<br />
Il contributo dei clienti è stato molto importante<br />
per la messa a punto dei nostri prodotti:<br />
sarebbe autoreferenziale realizzare<br />
una lega colata efficacemente nella nostra<br />
fonderia, bene estrusa dalle nostre presse<br />
e trafilata adeguatamente, se la stessa non<br />
assicurasse un buon funzionamento nelle<br />
macchine utensili dei nostri clienti.<br />
Sviluppando queste leghe, che sono particolarmente<br />
complesse (non è affatto semplice<br />
rompere il truciolo senza il piombo né<br />
lo stagno), abbiamo potuto contare sulla<br />
disponibilità dei nostri interlocutori ad effettuare<br />
presso di loro numerose prove per<br />
verificare che le nostre leghe, in fase di<br />
sviluppo, fossero adatte a soddisfare le loro<br />
necessità. Si può parlare di una partnership<br />
veramente importante, che ha garantito il<br />
raggiungimento di certi risultati.<br />
Le leghe 6026 Lead Free e 2033 Lead Free<br />
rivestono un ruolo strategico molto importante<br />
e contiamo che possano rappresentare<br />
il futuro della nostra azienda, contrastando<br />
efficacemente le minacce esterne.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Si può prevedere un’affermazione<br />
sempre più vasta delle leghe<br />
senza piombo, non sono presso i gruppi<br />
industriali multinazionali, ma anche nelle<br />
aziende di dimensione più piccola? Sarà<br />
necessario incrementare le capacità<br />
produttive?<br />
R. - Nel corso degli ultimi<br />
anni abbiamo espanso la<br />
nostra presenza ovunque<br />
si utilizzino barre trafilate<br />
e realizzato vendite in<br />
oltre 50 Paesi, nel rispetto<br />
della volontà del nostro Presidente,<br />
secondo cui dovremmo “andare anche su<br />
Marte”. In alcuni casi i nostri prodotti non<br />
erano conosciuti e sono stati apprezzati i<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 5
STORIA DI COPERTINA<br />
benefici che sono stati in grado di garantire.<br />
Abbiamo realizzato una notevole espansione<br />
a livello geografico, creando anche due filiali<br />
commerciali in Germania e negli Stati Uniti,<br />
quest’ultima dotata anche di magazzino.<br />
Il revamping di quelli esistenti e l’acquisto<br />
di macchinari aggiuntivi ha permesso di<br />
accrescere la produzione: negli anni recenti<br />
la capacità della fonderia è stata più che raddoppiata,<br />
sono state acquistate una nuova<br />
pressa e altre due trafile. Recentemente sono<br />
stati deliberati altri investimenti di parecchi<br />
milioni di Euro, che porteranno a un ulteriore<br />
sviluppo della produttività aziendale nel corso<br />
del prossimo anno e mezzo e ci consentiranno<br />
di far fronte ad un auspicato incremento<br />
della domanda di barra trafilata.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Le nuove tecnologie, a<br />
partire da Internet, rappresentano un supporto<br />
sensibile per acquisire nuovi contatti?<br />
R. - Internet fa parte della quotidianità e<br />
rappresenta uno strumento fondamentale<br />
per mantenere i contatti con i clienti e gestire<br />
la quotidianità del lavoro. Tuttavia, non è<br />
assolutamente sostituibile il contatto umano,<br />
che in ogni caso privilegiamo, dal punto di<br />
vista commerciale e dal punto di vista tecnico.<br />
Avere più clienti impone di avere uno staff<br />
più ricco: la comunicazione visuale porta<br />
risultati, come quella verbale, e non è sostituibile.<br />
Il contatto umano ha acquisito un’importanza<br />
maggiore nel corso degli ultimi<br />
10-15 anni dal punto di vista commerciale,<br />
ma anche e soprattutto dal punto di vista<br />
tecnico. I prodotti sono altamente tecnologici<br />
e, in mancanza della possibilità di spiegare<br />
nei dettagli i vantaggi derivanti dal loro<br />
utilizzo completo, non si riesce a giustificare<br />
il loro costo. E’ fondamentale poter spiegare<br />
nei dettagli il motivo per cui è possibile<br />
raggiungere un aumento di produttività del<br />
20-30-40% grazie al cambiamento di alcuni<br />
parametri all’interno delle fabbriche dei nostri<br />
clienti, adattandoli alle nostre barre e alle<br />
nostre leghe.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Con questo approccio<br />
dimostrate anche che una società di 430<br />
persone fornisce risposte altrettanto efficaci<br />
di quelle di alcune migliaia…<br />
R. - In effetti la dimensione non è necessariamente<br />
sinonimo di efficienza e servizio: più<br />
volte il mercato si lamenta del rapporto con<br />
alcune grandi strutture che, pur disponendo<br />
della qualità produttiva, prevedono il rispetto<br />
di una burocrazia eccessiva.<br />
Lo scorso anno abbiamo consegnato all’incirca<br />
70.000 tonnellate tra barre e profili ed<br />
il nostro cliente più grande assorbe solo il<br />
3% di questa produzione. Questo significa<br />
disporre di un parco clienti attivo di oltre<br />
700 aziende, che seguiamo una per una con<br />
pari attenzione.<br />
Alcuni nostri concorrenti si orientano verso<br />
un numero di clienti inferiore, prevalentemente<br />
aziende multinazionali, alle quali<br />
forniscono grossi quantitativi. A noi piace<br />
collaborare anche con le industrie minori,<br />
a livello dimensionale, interessate ad avere<br />
accesso a prodotti tecnologici di alto livello<br />
qualitativo.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Diceva che il titolare<br />
della Eural vorrebbe “andare anche su<br />
Marte”. Questa spinta rappresenta una<br />
battuta, un paradosso di un industriale di<br />
successo o qualcosa di più concreto?<br />
R. - Non è un modo estremizzato di esprimere<br />
una strategia commerciale. Eural Gnutti è<br />
un’azienda che percepisce il proprio prodotto<br />
come una missione. Siamo convinti che le<br />
leghe sviluppate al nostro interno assicurino<br />
concretamente un valore aggiunto rispetto a<br />
quello che viene offerto dal mercato e ai prodotti<br />
tradizionali che noi stessi realizziamo.<br />
Un valore aggiunto in termini di aumentata<br />
produttività piuttosto che in termini ecologici.<br />
In altre parole, viene considerata una priorità<br />
far conoscere al mercato queste soluzioni,<br />
anche quando vanno oltre le prescrizioni<br />
delle normative vigenti.<br />
Le normative sono nate dopo le nostre leghe,<br />
imponendo quello che il nostro prodotto sta<br />
già offrendo.<br />
<strong>La</strong> Unione Europea ha pubblicato pochi mesi<br />
fa l’ultimo aggiornamento della Direttiva<br />
RoHS, concedendo fino al 18 Maggio 2021<br />
alle aziende per realizzare il phase-out dei<br />
Stabilimento<br />
di Rovato (BS)<br />
prodotti per arrivare a quelli senza piombo;<br />
Eural produce la 6026 Lead Free ormai da<br />
due anni, dopo una fase di studio lunga<br />
e approfondita, ed ora abbiamo anche la<br />
2033 Lead Free.<br />
L’applicazione di questa “missione” ha<br />
previsto studi, una ricerca impegnativa e<br />
investimenti di diverse centinaia di migliaia<br />
di Euro. Vogliamo andare sempre avanti per<br />
portare ovunque le nostre soluzioni, senza<br />
interrompere il percorso dell’innovazione.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - I dipendenti sono consapevoli<br />
di operare in un centro di eccellenza?<br />
Anche questo è un fattore importante per<br />
l’affermazione?<br />
R. - C’è la consapevolezza di lavorare in<br />
un centro di eccellenza, di lavorare in un’azienda<br />
che negli ultimi 20 anni è cambiata<br />
in maniera molto importante, consolidando<br />
la sua presenza internazionale. I dipendenti<br />
sono orgogliosi di constatare che Eural è<br />
leader mondiale nella barra trafilata.<br />
Nel passato, forse, c’era più soggezione da<br />
parte del personale verso gli interlocutori<br />
delle multinazionali piuttosto che nei confronti<br />
dei grossi nomi dell’automotive; questo<br />
atteggiamento è venuto meno grazie alla<br />
presa di coscienza che le nostre soluzioni<br />
sono assolutamente vantaggiose e in grado<br />
di migliorare la loro efficienza.<br />
Il rapporto con la proprietà è estremamente<br />
collaborativo, nella consapevolezza che i<br />
titolari sono imprenditori lungimiranti che,<br />
senza essere metallurgisti o ingegneri (nei<br />
loro studi universitari hanno affrontato altre<br />
discipline), si sono contornati di collaboratori<br />
in possesso di queste competenze, gestendole<br />
sapientemente in modo da raggiungere<br />
risultati molto brillanti.<br />
<strong>La</strong> 6026 Lead Free prima e la 2033 Lead Free<br />
poi, per fare un esempio, sono state concepite<br />
dal nostro titolare proprio grazie alla sua<br />
sensibilità di fronte alle problematiche che i<br />
nuovi prodotti avrebbero affrontato e risolto.<br />
6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
FIXI LOMBARDIA s.r.l.<br />
(LOMBARDIA - CANTON TICINO)<br />
Via Delle Gallarane, 10/12 - 22046 MERONE (CO)<br />
Tel.+39 031.3333486 - Fax.+39 031.3339064<br />
E-mail: info@fixilombardia.it - Sito: www.fixi.it
Organizzato da<br />
Sponsored by<br />
Sistemi di controllo (DCS, PLC, PC industriali)<br />
Strumentazione industriale di misura e controllo<br />
Interfacciamento HMI<br />
Sensoristica<br />
Quadri e regolatori<br />
Software per l’industria<br />
SCADA, telecontrollo e reti tecnologiche<br />
Strumentazione da laboratorio<br />
Valvole e attuatori<br />
<br />
Motion control<br />
Fieldbus e comunicazione<br />
IoT per l’industria<br />
Fiera di Verona<br />
17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />
Supported by<br />
GISI riconosce SAVE quale evento<br />
italiano di riferimento per automazione,<br />
strumentazione, sensoristica<br />
<br />
Registrazione<br />
gratuita per<br />
gli operatori<br />
professionali<br />
12<br />
edizioni di successo<br />
7.000<br />
operatori previsti<br />
+200<br />
aziende rappresentate<br />
20<br />
convegni plenari<br />
+50<br />
workshop<br />
www.exposave.com
EDITORIALE<br />
di Francesco Goi<br />
INDUSTRIA 4.0: DAL PROGETTO AI RISULTATI<br />
Il significato di Industria 4.0 è stato quello di dar luogo a<br />
una nuova fase dello sviluppo industriale: ne hanno parlato<br />
tutti, enfatizzando come fosse in grado di rafforzare un<br />
trend della meccanica già favorevole. Ne hanno parlato,<br />
sentendosi obbligati a farlo, anche coloro che, per dimensioni,<br />
impostazione aziendale o mancanza di sufficienti possibilità,<br />
non avevano molte possibilità di partecipare a questa<br />
tendenza vincente.<br />
Da un po’ sono arrivati anche i primi risultati che attestano<br />
l’efficacia del progetto, anche sul mercato italiano.<br />
Nel secondo trimestre del <strong>2018</strong> le vendite di macchine<br />
utensili sul mercato interno sono cresciute del 45,5% rispetto<br />
al corrispondente periodo dell’anno precedente; l’export,<br />
d’altro canto, ha confermato un trend favorevole che dura da<br />
anni, con un incremento delle vendite worldwide, partendo<br />
dai mercati più prestigiosi e/o strategici: Germania +12%,<br />
Cina +8%, Spagna + 18%, India +93%. Solo negli USA si è<br />
avuto un rallentamento dell’8%.<br />
Lo sfruttamento della capacità produttiva delle aziende<br />
italiane, che ha sfiorato l’84%, rappresenta un ulteriore<br />
risultato che conferma la positività del momento e fa ben<br />
sperare per il futuro anche nel medio termine.<br />
Siamo in un momento di “grande lavoro” ha affermato<br />
il presidente di Ucimu Carboniero alla conferenza di<br />
presentazione di Bi-Mu/Sfortec.<br />
Grande lavoro sì, anche nei prossimi anni, se saranno<br />
confermati i provvedimenti, a partire da iperammortamento<br />
e superammortamento, finalizzati a consolidare la ripresa<br />
sensibile dell’attività.<br />
Bi-Mu avrà il 40% di espositori esteri, un dato molto<br />
importante per una fiera italiana del manifatturiero quando,<br />
ormai da diversi anni, le manifestazioni tedesche stanno<br />
facendo da padrone.<br />
Il made in Italy, nella versione 4.0, funziona ancora molto<br />
bene, nei settori in cui l’innovazione non si è mai interrotta.<br />
Dalla Bi-Mu ci si aspetta soprattutto la conferma di un clima<br />
favorevole, di una ritrovata volontà ad investire.<br />
“<strong>La</strong> competitività del manifatturiero”, ha osservato il<br />
direttore generale di Ucimu Mariotti, è legata anche alla<br />
valorizzazione delle risorse umane: il provvedimento relativo<br />
alla formazione, compreso nel progetto Industria 4.0, dovrà<br />
essere perfezionato.<br />
Da troppo tempo si parla della preparazione dei giovani,<br />
completamente affidata all’Industria, e dei cervelli in fuga<br />
verso i mercati esteri: sono cose vere, rischiose e certamente<br />
penalizzanti. Ma occorre non trasformarle in alibi per non<br />
perseguire la crescita nei tempi e nei modo dovuti. Come,<br />
peraltro, le aziende migliori stanno già facendo.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 9
ATTUALITÀ<br />
ECONOMIA<br />
I dati di Federmacchine<br />
mettono in luce un 2017<br />
positivo per il settore.<br />
Il presidente Salmoiraghi:<br />
“Auspichiamo che venga<br />
prolungato il piano<br />
ammortamenti di Impresa<br />
4.0 e perfezionato<br />
il provvedimento<br />
per la formazione”.<br />
Beni strumentali,<br />
in ripresa la domanda interna<br />
Nel 2017, il fatturato dell’industria<br />
italiana costruttrice di beni<br />
strumentali si è attestato a 46,6<br />
miliardi di euro, segnando un incremento<br />
del 9,7% rispetto all’anno precedente. Il<br />
risultato è stato determinato principalmente<br />
dall’ottimo andamento delle consegne<br />
sul mercato interno, trainate dalla<br />
vivace domanda di beni di investimento.<br />
Più moderato l’incremento dell’export.<br />
Positive le previsioni per il <strong>2018</strong> anche<br />
in virtù delle misure previste dal Piano<br />
Nazionale Impresa 4.0.<br />
Questo è quanto emerge dai dati di consuntivo<br />
presentati a luglio <strong>2018</strong> da Sandro<br />
Salmoiraghi, presidente di Federmacchine,<br />
in occasione dell’annuale assemblea della<br />
federazione delle imprese italiane costruttrici<br />
di beni strumentali, che ha ospitato<br />
l’incontro con Enrico Letta, presidente<br />
dell’Associazione Italia-Asean.<br />
In particolare, secondo i dati elaborati dal<br />
L’intervento<br />
del presidente<br />
di Federmacchine<br />
Sandro<br />
Salmoiraghi<br />
all’assemblea<br />
annuale. Seduto<br />
a fianco, Enrico<br />
Letta, presidente<br />
dell’Associazione<br />
Italia-Asean<br />
Gruppo Statistiche Federmacchine, il fatturato<br />
dell’industria italiana costruttrice di<br />
beni strumentali è cresciuto del 9,7%, a<br />
46,6 miliardi di euro. Nel confronto con il<br />
2016, tutti e 13 i settori di Federmacchine<br />
hanno visto crescere il proprio fatturato.<br />
Supportato dalle misure di super e iperammortamento,<br />
il consumo domestico<br />
è cresciuto dell’11,6%, a 24 miliardi. A<br />
beneficiare di ciò sono state anzitutto<br />
le consegne dei costruttori italiani sul<br />
mercato interno cresciute del 14,3%,<br />
a 14,9 miliardi. Positivo anche l’andamento<br />
delle importazioni il cui valore si<br />
è attestato a 9,2 miliardi, il 7,6% in più<br />
rispetto al 2016.<br />
Dopo un 2016 piuttosto piatto, nel 2017<br />
le esportazioni sono tornate a crescere in<br />
modo deciso, segnando un +7,6% rispetto<br />
all’anno precedente, pari a 31,8 miliardi di<br />
euro. Principali mercati di sbocco dell’offerta<br />
italiana sono risultati: Germania<br />
(3,4 miliardi di euro, +8,1%), Stati Uniti<br />
(3 miliardi, +2,6%), Cina (2,1 miliardi,<br />
+14%), Francia (2,1 miliardi, +5,5%) e<br />
Spagna (1,3 miliardi, +7,6%).<br />
Con particolare riferimento all’Area Asean,<br />
le esportazioni italiane nell’ultimo quadriennio<br />
hanno registrato un trend di incremento<br />
praticamente costante. Nel 2017 le<br />
vendite nell’area si sono attestate a 1,1<br />
miliardi di euro, il 6,3% in più rispetto al<br />
2016 ma addirittura il 20% in più rispetto<br />
al valore registrato nel 2013.<br />
Un ragionamento a parte merita il dato di<br />
export su fatturato risultato pari al 68%,<br />
in ulteriore calo rispetto all’anno scorso<br />
quando si attestò al 69%. Il ridimensionamento<br />
registrato a partire dal 2014<br />
è testimonianza della ripresa di vigore<br />
della domanda italiana che è tornata<br />
a investire in tecnologia di produzione.<br />
Il saldo complessivo dei settori che fanno<br />
capo a Federmacchine è stato positivo<br />
per 22,6 miliardi di euro (+7,7% rispetto<br />
all’anno precedente).<br />
10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
In particolare il saldo della bilancia commerciale<br />
del paese è risultato in attivo per<br />
47,3 miliardi di euro. Dei tre comparti attivi<br />
(abbigliamento & arredamento, meccanica,<br />
altri manufatti) il settore delle macchine e<br />
apparecchi meccanici, nel quale è compreso<br />
tutto il comparto del bene strumentale<br />
rappresentato da Federmacchine, è quello<br />
che ha fornito di gran lunga il contributo<br />
maggiore (50,7 miliardi di euro) alla bilancia<br />
del paese.<br />
Anche il <strong>2018</strong>, come evidenziato dalle<br />
previsioni elaborate dal Gruppo statistiche<br />
Federmacchine, sarà positivo per il<br />
settore. Il fatturato crescerà del 5,8%, a<br />
49 miliardi. L’export salirà del 5%, a 33,3<br />
miliardi. Il consumo arriverà a 26 miliardi<br />
circa, il 7,1% in più rispetto al 2017,<br />
trainando soprattutto le consegne interne<br />
che saliranno del 7,5%, a 16 miliardi.<br />
Crescerà comunque anche l’import del<br />
6,4%, a 9,8 miliardi.<br />
“<strong>La</strong> ripresa del mercato interno” – ha<br />
affermato il presidente di Federmacchine<br />
Salmoiraghi – “dimostra che i provvedimenti<br />
di super e iperammortamento hanno<br />
funzionato e stanno tuttora funzionando<br />
ma, se vogliamo continuare a recitare un<br />
ruolo di primo piano nello scenario internazionale,<br />
non possiamo fermarci proprio<br />
ora. Dobbiamo premere sull’acceleratore<br />
dell’innovazione”.<br />
“Recenti indagini svolte da primari istituti<br />
di ricerca e consulenza dimostrano che,<br />
negli ultimi anni, la richiesta di credito<br />
rivolta dalle Pmi alle banche è decisamente<br />
diminuita. Un ulteriore indicatore, questo,<br />
del miglioramento dello stato di salute<br />
della nostra manifattura. Anche sulla base<br />
di queste indicazioni chiediamo alle autorità<br />
di governo di metterci nelle migliori<br />
condizioni per lavorare. Industria e Impresa<br />
4.0 hanno fatto molto ma possono, se prolungati,<br />
contribuire ancora di più a nuovi<br />
e necessari sviluppi e aggiornamenti del<br />
tessuto manifatturiero italiano”.<br />
“<strong>La</strong> piccola e media impresa ha necessità<br />
di tempo per valutare e attivare gli investimenti<br />
e ciò vale ancor di più con Industria<br />
4.0 che porta con sé vere e proprie<br />
rivoluzioni organizzative”, ha aggiunto<br />
Salmoiraghi. “Per questo chiediamo di prolungare<br />
l’effettività delle misure di super<br />
e iperammortamento, magari rivedendo<br />
EVOLUZIONE DEL SETTORE 2015-17 (milioni di euro)<br />
IL PESO DELLA MECCANICA STRUMENTALE NEL 2017<br />
Elaborazione su dati ISTAT, ICE<br />
i coefficienti ma lasciando il tempo alle<br />
imprese di maturare le decisioni d’acquisto.<br />
Nel lungo periodo poi, il superammortamento<br />
dovrebbe divenire strutturale per<br />
accompagnare le imprese italiane in un<br />
processo di aggiornamento costante e<br />
cadenzato nel tempo. Se ciò non fosse<br />
possibile, chiediamo che sia almeno introdotto<br />
il sistema degli ammortamenti liberi,<br />
anche perché i coefficienti sono fermi al<br />
1988 e certamente non rispecchiano più<br />
il ritmo di aggiornamento richiesto oggi<br />
dal mercato”.<br />
“Occorre poi accompagnare questo processo<br />
di inserimento di nuova tecnologia<br />
con un uguale impegno sulla vera<br />
risorsa delle imprese: l’uomo. Per questo<br />
chiediamo che il provvedimento dedicato<br />
alla formazione così come definito nel<br />
programma Impresa 4.0 sia perfezionato.<br />
A nostro avviso, il credito di imposta al<br />
40%, attualmente applicato al solo costo<br />
del lavoro del personale coinvolto nella<br />
formazione, dovrebbe essere esteso anche<br />
al costo dei corsi e dei formatori impiegati,<br />
che è poi la spesa più gravosa per le Pmi”.<br />
“Dobbiamo incentivare le imprese ad<br />
aggiornare il proprio personale. Ma dobbiamo<br />
favorire anche l’ingresso di nuove<br />
risorse in azienda. Deve quindi continuare<br />
il lavoro sugli ITS, istituti di alta formazione<br />
tecnica post diploma la cui distribuzione<br />
sul territorio deve divenire capillare”.<br />
“Abbiamo bisogno di un contesto che faciliti<br />
il più possibile l’accesso dei giovani al<br />
mondo del lavoro e permetta alle aziende<br />
di investire in nuove risorse con la giusta<br />
tranquillità. Per spingere le imprese ad<br />
assumere e, a farlo a tempo indeterminato,<br />
occorre intervenire sulla riduzione del<br />
cuneo fiscale e con la piena detassazione<br />
e decontribuzione per i primi anni di<br />
assunzione, non certo con l’eliminazione<br />
di contratti a termine e la revisione della<br />
materia dei contenziosi che creerà nuova<br />
e aggiuntiva burocrazia per le imprese”.<br />
“Il positivo andamento previsto per il<br />
<strong>2018</strong> farà crescere ancora l’occupazione<br />
nel nostro settore che salirà a 193.000<br />
addetti (+0,7%). Questo solo per dire<br />
che l’occupazione cresce quando c’è<br />
lavoro; il lavoro non può essere creato<br />
in altro modo”.<br />
“Sul fronte estero, la crescente complessità<br />
del contesto rende la competizione<br />
economica anno dopo anno sempre più<br />
aspra e serrata, complicata anche dall’atteggiamento<br />
protezionista delle grandi<br />
potenze economiche mondiali: Stati Uniti,<br />
Russia, Cina, Regno Unito, tutti mercati di<br />
sbocco della nostra offerta. E purtroppo<br />
cresce la diffidenza anche all’interno della<br />
stessa Europa”.<br />
“Noi costruttori italiani di beni strumentali<br />
viaggiamo in lungo e in largo passando<br />
da un fuso orario all’altro. Abbiamo<br />
bisogno di avere in Europa, e non solo<br />
in Italia, la nostra casa. Abbiamo bisogno<br />
di un mercato libero e aperto, più di<br />
prima, di un’Unione Europea forte per<br />
un’Italia forte”.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11
ATTUALITÀ<br />
INNOVAZIONE<br />
Lombardo il 30% dei brevetti nazionali<br />
Sono il 30% del totale italiano. Prime Milano, Brescia, Bergamo,<br />
Monza Brianza e Varese. I settori principali sono meccanica e<br />
trasporti ma anche chimica e ambiente.<br />
<strong>La</strong> Lombardia è leader dell’innovazione italiana che arriva in Europa.<br />
Ogni anno contribuisce con oltre mille domande di brevetto pubblicate<br />
da EPO (European Patent Office). Da sola fa il 30% del totale<br />
nazionale di brevetti. Meccanica e trasporti, chimica e ambiente i<br />
settori in cui i lombardi brevettano di più e che pesano sul totale<br />
italiano rispettivamente il 40% e il 20%.<br />
<strong>La</strong> sola Milano deposita in Europa circa 500 brevetti in un anno. A<br />
seguire Brescia con 122, Bergamo con 81, Monza Brianza e Varese<br />
con 61. E se Milano è specializzata nel settore della chimica<br />
e dell’ambiente con 520 brevetti in 4 anni, Como lo è nelle altre<br />
tecnologie mentre le restanti lombarde preferiscono la meccanica<br />
e i trasporti. Sono i numeri che emergono da un’elaborazione della<br />
Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sugli ultimi<br />
dati disponibili al 2015 (Osservatorio Unioncamere Brevetti Marchi<br />
e Design su dati EPO e Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).<br />
Un dato su tutti: negli ultimi dieci anni dalla Lombardia sono arrivati<br />
191mila brevetti nazionali, il 28% italiano. Milano e Monza e<br />
Brianza hanno contribuito con oltre 157 mila, di cui 127 mila marchi<br />
concentrano l’82,4% del totale lombardo. Arrivano quasi a 158 mila<br />
se si sommano i 667 di Lodi (di cui 615 marchi). Seguono Brescia<br />
con 10 mila (5,3%), Bergamo con 6 mila (3,2%) e Varese con 5 mila<br />
(2,7%). Dopo la Lombardia seguono l’Emilia Romagna per invenzioni<br />
(15.417), il <strong>La</strong>zio per marchi (80.770) e il Veneto per modelli di utilità<br />
e disegni (4.521).<br />
I diritti di proprietà intellettuale (IPR) stanno assumendo sempre più<br />
importanza in un contesto competitivo in cui crescono progressivamente<br />
il peso e il valore degli intangible asset. L’internazionalizzazione<br />
delle imprese e la loro espansione sui mercati stranieri rendono<br />
ancora più necessario tutelare i propri diritti di proprietà intellettuale<br />
in Paesi dove la contraffazione raggiunge livelli molto alti ma che<br />
allo stesso tempo rappresentano ottime opportunità commerciali.<br />
<strong>La</strong> tutela di brevetti, marchi, design e copyright è fondamentale<br />
anche e soprattutto per le Pmi, in quanto i diritti di proprietà intellettuale<br />
mettono le aziende minori nelle condizioni di proteggere i<br />
risultati degli investimenti nella ricerca di soluzioni nuove e inventive;<br />
accedere più facilmente a risorse finanziarie; trarre significativi<br />
vantaggi economici, anche tramite strumenti come gli accordi di<br />
licensing; valorizzare la loro immagine, soprattutto tramite un’accorta<br />
gestione dei marchi.<br />
MERCATI<br />
Il 4.0 traina la logistica italiana<br />
Il comparto della logistica e movimentazione delle merci ha trascorso<br />
un 2017 all’insegna della crescita. <strong>La</strong> produzione segna<br />
un +7,2% sul 2016. Il trend più che positivo trova conferma anche<br />
alla voce export (+9,1%). Il motivo di una simile performance lo<br />
si rintraccia leggendo l’incremento degli investimenti: +14,9% a<br />
consuntivo 2017. Secondo le previsioni dell’Ufficio studi Anima,<br />
il <strong>2018</strong> non solo confermerà ma vedrà in aumento i numeri: la<br />
produzione cresce del 3,9%, l’export del 4,9% e gli investimenti<br />
del 10,2%. Gli impianti e gli apparecchi per il sollevamento e il<br />
trasporto insieme ai carrelli industriali sono le tecnologie che più<br />
incidono sull’andamento positivo del settore.<br />
“Il Piano nazionale Impresa 4.0 per il settore del sollevamento e della<br />
movimentazione è stata una scossa determinante”, dichiara Pietro<br />
Almici, presidente di Aisem. “Ha saputo dare ossigeno all’innovazione.<br />
Il dato degli investimenti, elaborato dall’Ufficio studi Anima,<br />
lo dimostra (+10,5% come previsioni <strong>2018</strong>). Le nostre tecnologie nel<br />
2017 si sono lasciate alle spalle un periodo di grande sofferenza.<br />
<strong>La</strong> crisi, infatti, aveva congelato molti progetti a lungo termine. Gli<br />
incentivi governativi hanno saputo riattivare il processo industriale.<br />
Le tecnologie del sollevamento e movimentazione sono soggetto<br />
e oggetto del Piano Impresa 4.0: ne abbiamo beneficiato sia come<br />
costruttori sia come utilizzatori. Abbiamo ordinativi che occupano<br />
mesi di lavoro: stiamo lavorando molto per tecnologie che hanno<br />
come destinazione l’Italia, in misura maggiore rispetto all’estero.<br />
Il mercato domestico è cresciuto. Le richieste dei clienti ci hanno<br />
ancor più convinti ad ammodernare i nostri impianti e macchinari.<br />
Ma anche la logistica interna alla fabbrica, per renderla smart<br />
factory, così come i magazzini. In questo senso, hanno occupato<br />
un ruolo di primo piano le scaffalature e i carrelli elevatori. C’è il<br />
rovescio della medaglia: le aziende investono ma non trovano addetti<br />
adeguati e preparati a far fronte alla rivoluzione 4.0”.<br />
“Il futuro dell’intralogistica sarà digitale e in rete. I sistemi saranno<br />
sempre più intelligenti e lavoreranno in modo sempre più autonomo,<br />
rendendo i processi della ‘supply-chain’ ottimizzati e più efficaci.<br />
Questa è la rivoluzione dell’Intralogistica 4.0 e la nostra manifestazione<br />
triennale Intralogistica Italia, conclusasi con successo<br />
lo scorso giugno presso la Fiera di Milano a Rho, si conferma la<br />
piattaforma ideale per il networking del settore”, afferma Andreas<br />
Zuege, direttore generale Hannover Fairs International GmbH.<br />
12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
Costruzioni<br />
meccaniche<br />
di precisione<br />
Qualità<br />
Professionalità<br />
Organizzazione<br />
Affidabilità
ATTUALITÀ<br />
TAVOLA ROTONDA<br />
Un incontro promosso<br />
da API ha richiamato<br />
l’attenzione sulla<br />
formazione dei giovani<br />
tecnici per il rilancio<br />
della manifattura italiana,<br />
favorendo il dialogo<br />
tra imprese, scuole<br />
e istituzioni.<br />
Il futuro delle Pmi?<br />
È nella formazione<br />
Un’opportunità di confronto, dal<br />
titolo “Il futuro dei giovani tecnici<br />
nelle Pmi”, è stata offerta<br />
recentemente da A.P.I. - Associazione<br />
Piccole e Medie Industrie, presso la sala<br />
convegni dell’Istituto di Istruzione Superiore<br />
G. Giorgi, a Milano. L’obiettivo era<br />
richiamare l’attenzione di imprese, scuole<br />
e istituzioni su uno dei temi centrali per<br />
il rilancio e lo sviluppo della manifattura<br />
italiana e dell’economia del nostro Paese.<br />
Relatori alla tavola rotonda, moderata<br />
dalla giornalista e imprenditrice Cristina<br />
Melchiorri erano: Melania De Nichilo Rizzoli,<br />
assessore all’Istruzione, formazione<br />
e lavoro della Regione Lombardia; Elena<br />
Buscemi, consigliere delegato a <strong>La</strong>voro,<br />
Foto Texas Shafts<br />
I relatori del<br />
convegno<br />
“Il futuro dei<br />
giovani tecnici nelle<br />
Pmi”, organizzato<br />
da API a Milano<br />
Politiche Sociali della Città metropolitana<br />
di Milano; Angela Izzuti, professoressa<br />
dirigente scolastico IIS-Giorgi e Paolo<br />
Galassi, presidente di API.<br />
“Le Pmi devono necessariamente affrontare<br />
al meglio le sfide evolutive del contesto<br />
in cui si trovano a operare, soprattutto<br />
in termini d’innovazione e internazionalizzazione.<br />
Preparare i giovani in modo<br />
adeguato rispetto alle necessità delle<br />
imprese, per agevolare l’incontro tra la<br />
domanda e l’offerta di lavoro, sensibilizzare<br />
gli imprenditori all’attivazione di<br />
percorsi di formazione on the job e le<br />
istituzioni a rendere più snelli i processi di<br />
inserimento in azienda: questi i principali<br />
focus del dibattito concepito per aprire un<br />
dialogo tra le parti e favorire una maggiore<br />
consapevolezza sulle esigenze concrete<br />
delle Pmi del futuro”, ha commentato il<br />
presidente di API Galassi. “In uno scenario<br />
di mercato come quello attuale, infatti,<br />
sempre più dinamico e globale, puntare<br />
sull’innovazione diviene la leva strategica<br />
per le imprese per crescere e restare competitive.<br />
I giovani con un’elevata formazione<br />
tecnica rappresenteranno, dunque,<br />
una linfa vitale in grado di contribuire<br />
con idee e contenuti all’evoluzione delle<br />
nostre aziende. Abbiamo scelto di organizzare<br />
l’incontro in una scuola proprio<br />
per favorire il dialogo e contribuire a una<br />
14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
progettazione condivisa per lo sviluppo<br />
della rete di relazioni tra istituti scolastici,<br />
enti formativi e imprese”.<br />
Questo è il sentiment delle imprese associate<br />
che emerge anche dall’indagine<br />
svolta, nei mesi di maggio e giugno,<br />
dall’ufficio studi di API. I dati rilevati,<br />
presentati durante l’evento, evidenziano<br />
chiaramente come circa il 42% delle<br />
imprese abbiano difficoltà a reperire sul<br />
mercato figure professionali adeguate a<br />
rispondere alle proprie necessità operative.<br />
Tra i profili più ricercati spiccano: operai<br />
specializzati (28%), periti meccanici<br />
(24%), laureati in area tecnico-scientifica<br />
(16%) e personale con competenze in<br />
marketing e comunicazione (12%). Tra<br />
i dati più significativi, a tale mancanza<br />
circa il 25% degli intervistati sopperisce<br />
attraverso la formazione diretta in<br />
azienda, il 22% si rivolge ad API, il 18%<br />
alle agenzie per il lavoro, mentre 14% si<br />
rivolge agli ITS del territorio.<br />
Il 58% del campione si dice interessato a<br />
ospitare in azienda giovani tecnici attraverso<br />
progetti di formazione di alternanza<br />
scuola/lavoro, tirocini e stage, soprattutto<br />
nelle aree logistica/produzione (45,5%)<br />
e ricerca e sviluppo (21%). Nonostante<br />
ciò, numerose sono ancora le barriere<br />
che ne ostacolano l’applicazione: tra le<br />
più significative, la difficoltà di gestire<br />
minorenni in azienda, la mancanza di<br />
spazi per ospitare gli studenti e di personale<br />
da dedicare alla loro formazione.<br />
Secondo i dati<br />
dell’ufficio studi<br />
di API, circa il<br />
42% delle imprese<br />
hanno difficoltà<br />
a reperire figure<br />
professionali<br />
adeguate alle<br />
proprie necessità<br />
operative<br />
“Il rapporto tra tecnologia e lavoro fa<br />
parte, da sempre, della storia dell’economia<br />
industriale del nostro Paese”, ha<br />
proseguito Galassi. “Dobbiamo colmare<br />
il gap con gli altri Paesi europei. Oggi,<br />
come allora, l’avvento dell’Industria 4.0<br />
ha portato alla nascita di nuovi paradigmi<br />
produttivi con impatti inevitabili sul<br />
mercato del lavoro. <strong>La</strong> formazione è un<br />
caposaldo imprescindibile, bisogna favorire<br />
l’apprendistato e l’alternanza scuola<br />
lavoro. Infatti, cambia, nella manifattura,<br />
la figura dell‘operaio specializzato’, per<br />
la quale si richiedono ‘tecnici’ con competenze<br />
di alto livello”.<br />
“I costi della formazione però, come<br />
evidenziato dagli imprenditori, gravano,<br />
per la maggior parte dei casi, sulle<br />
imprese. Il nostro auspicio, in qualità di<br />
Associazione, è incoraggiare un dialogo<br />
aperto e continuo tra imprese, scuola e<br />
istituzioni, al fine di lavorare tutti insieme<br />
per promuovere una cultura che valorizzi<br />
i talenti, che inizieranno la loro carriera<br />
professionale nel mondo delle Pmi”, ha<br />
concluso il presidente di API. “Abbiamo<br />
scelto di organizzare l’incontro in una<br />
scuola proprio per contribuire a una progettazione<br />
condivisa per lo sviluppo della<br />
rete di relazioni”.<br />
“<strong>La</strong> vostra relazione ha messo a nudo<br />
il tema del ‘mismatch’, che la Regione<br />
Lombardia, con un investimento di 8<br />
milioni di euro l’anno, più altri 2,2 previsti<br />
dalla Legge di Bilancio nazionale del<br />
<strong>2018</strong>, sta combattendo con lo strumento<br />
della formazione tecnica superiore, canale<br />
formativo di eccezionale efficacia per le<br />
aziende che ricercano personale qualificato”,<br />
ha dichiarato l’assessore regionale<br />
a Istruzione, formazione e lavoro, Melania<br />
Rizzoli. “Infatti, l’offerta formativa è<br />
‘disegnata’ sui bisogni professionali delle<br />
aziende, che rappresentano il 42% dei<br />
partner delle Fondazioni. Di conseguenza,<br />
l’80% degli studenti che completano la<br />
propria formazione trova lavoro entro 12<br />
mesi. Sul territorio operano 20 Fondazioni<br />
ITS che erogano 88 percorsi in tutti gli<br />
ambiti tecnologici e che registrano anno<br />
dopo anno un aumento significativo delle<br />
iscrizioni, 2.000 nel 2017-18. Per l’anno<br />
formativo <strong>2018</strong>-19, considerando lo stanziamento<br />
sull’apprendistato, la dotazione<br />
finanziaria sarà di 11,75 milioni di euro.<br />
Crediamo che, con il vostro coinvolgimento,<br />
la crescita qualitativa e la moltiplicazione<br />
di questi percorsi rimarrà la<br />
via più produttiva per risolvere i problemi<br />
di occupazione nella nostra Regione”, ha<br />
concluso l’assessore Rizzoli.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 15
ATTUALITÀ<br />
MANIFATTURA ADDITIVA<br />
CABLAGGIO E COLLEGAMENTI<br />
<strong>La</strong>pp supera il miliardo di euro di fatturato<br />
Il presidente Andreas <strong>La</strong>pp<br />
Per la prima volta nella sua storia, <strong>La</strong>pp – attiva nello sviluppo<br />
e produzione di soluzioni integrate nella tecnologia<br />
di cablaggio e collegamento – supera il miliardo di euro di<br />
fatturato, con una crescita del 13,9% rispetto<br />
ai dati precedenti, per un totale di 1.026,8<br />
milioni di euro nell’anno fiscale 2016/2017.<br />
In aumento l’organico, che conta, ad oggi,<br />
3.770 dipendenti (+9,6%). “Ottimi risultati<br />
che confermano la rinnovata fiducia dei<br />
nostri clienti nel Gruppo e nella strategia<br />
che stiamo implementando”, commenta<br />
Andreas <strong>La</strong>pp, presidente di <strong>La</strong>pp.<br />
“<strong>La</strong> crescita è una conseguenza positiva<br />
di scelte strategiche vincenti: abbiamo<br />
ampliato la nostra gamma prodotti e ottimizzato<br />
la rete di vendita. A lato di questi<br />
miglioramenti, abbiamo riscontrato uno<br />
sviluppo continuo in alcuni settori di riferimento,<br />
come l’ingegneria meccanica e sistemistica”,<br />
afferma Ralf Zander, membro del Board Finance and<br />
Controlling di <strong>La</strong>pp.<br />
“Uno dei nostri prossimi obiettivi sarà rafforzare la nostra<br />
presenza in Asia”, dichiara Andreas <strong>La</strong>pp. “Si tratta, infatti,<br />
di un mercato strategico se si considera che, ad oggi, circa<br />
metà della popolazione mondiale vive in questo continente<br />
e che, secondo le previsioni, entro la fine del secolo vi sarà<br />
un ulteriore significativo incremento demografico<br />
rispetto ad altre aree del globo”.<br />
L’EBIT ha registrato una crescita molto<br />
importante, con un +29,4% e un valore di<br />
55,5 milioni di euro. L’equity ratio si è attestato<br />
al 53,9% (-1,5%) come conseguenza<br />
dell’aumento totale di bilancio.<br />
Durante lo scorso anno fiscale, <strong>La</strong>pp ha<br />
investito oltre 24 milioni di euro, circa 4<br />
milioni in più rispetto all’anno precedente,<br />
concentrandosi sull’ottimizzazione del<br />
gestionale SAP ECC 6.0, il rinnovo degli<br />
headquarters di Stoccarda, dei macchinari<br />
e degli impianti, oltre che sull’ottimizzazione<br />
della logistica di tutte le sedi.<br />
16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
CENTRI DI LAVORO CNC<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 17
ATTUALITÀ<br />
MANIFATTURA<br />
Accordo tra Siemens e Confindustria per accelerare la trasformazione digitale delle aziende italiane<br />
“Smart Factory Siemens - 100 giornate per le imprese<br />
manifatturiere italiane” è il titolo che sintetizza l’accordo<br />
di collaborazione siglato lo scorso 19 luglio da Siemens<br />
Italia, nelle sue divisioni industriali, e Confindustria, presso<br />
il Centro Tecnologico e Applicativo (TAC) di Piacenza.<br />
In virtù del comune interesse a promuovere la trasformazione<br />
digitale delle aziende Italiane, l’accordo prevede<br />
un’attività di collaborazione tra il TAC di Siemens e la rete<br />
dei Digital Innovation Hub (DIH) di Confindustria. In particolare,<br />
Siemens offrirà ai DIH la possibilità di organizzare<br />
100 giornate, fino alla fine del 2020, per le imprese manifatturiere<br />
interessate a conoscere e investire nelle tecnologie<br />
abilitanti l’Industria 4.0.<br />
A seguito di assessment sulla loro maturità digitale – coordinati<br />
e svolti nei DIH di Confindustria dislocati sul tutto il<br />
territorio Italiano – le imprese verranno poi indirizzate e<br />
accreditate presso il TAC, centro di eccellenza e modello<br />
di Smart Factory, dove avranno l’opportunità di aggiornarsi<br />
rispetto alle innovazioni tecnologiche, di acquisire il<br />
background tecnico culturale indispensabile per attuare il<br />
proprio rinnovamento e soprattutto dove potranno testare<br />
e conoscere le tecnologie di controllo, di progettazione e di<br />
simulazione digitale applicate alle macchine automatiche,<br />
macchine utensili, stazioni con robot e isole industrial software,<br />
oggetto del Piano Impresa 4.0.<br />
“Si tratta di un accordo fondamentale e di un ulteriore e<br />
importante riconoscimento per il nostro TAC, il centro dove<br />
promuoviamo l’innovazione tecnologica per le imprese<br />
manifatturiere italiane, come motore dello sviluppo e della<br />
crescita nel manifatturiero. Inoltre, si evidenzia il nostro<br />
ruolo di pionieri nel mondo della digitalizzazione d’impresa,<br />
anche in qualità di contributori attivi al tavolo di lavoro che<br />
ha definito il concetto stesso di Industry 4.0, e di protagonisti<br />
primari nel mercato italiano dell’automazione di fabbrica. Di<br />
particolare rilievo il nostro impegno e dedizione nella formazione<br />
e nell’aggiornamento delle necessarie competenze<br />
a disposizione delle imprese che decidono di affrontare il<br />
percorso innovativo indicato dalla quarta rivoluzione industriale”,<br />
ha affermato Giuliano Busetto, Country Division<br />
Lead delle divisioni Digital Factory e Process Industries<br />
and Drives di Siemens Italia e amministratore di Siemens<br />
Industrial Software Srl a margine della firma dell’accordo.<br />
“Nell’ultimo anno e mezzo il nostro sistema ha ottenuto un<br />
grande risultato con la costituzione di 21 Digital Innovation<br />
Hub sul territorio, che hanno l’obiettivo specifico di orientare<br />
e accompagnare le imprese verso la trasformazione<br />
digitale”, ha dichiarato Giulio Pedrollo, vice presidente di<br />
Confindustria per la Politica industriale. “I DIH della rete di<br />
Confindustria sono accreditati anche in Europa, consentendo<br />
al nostro Paese di partecipare alle iniziative europee<br />
per la digitalizzazione. I DIH promossi dalle associazioni di<br />
Confindustria sono pienamente operativi: hanno avviato sul<br />
territorio iniziative di sensibilizzazione e formazione; sono<br />
impegnati nell’attività di assessment della maturità digitale<br />
delle imprese attraverso uno strumento di valutazione appositamente<br />
studiato dal Politecnico di Milano e Assoconsult.<br />
Con questo accordo per i DIH si apre una fase importante<br />
della loro attività. Il centro Siemens infatti è un centro di<br />
eccellenza dove le imprese possono ‘contaminarsi’ con le<br />
tecnologie 4.0, toccando con mano le loro possibili applicazioni:<br />
il ruolo dei DIH, con il supporto di Confindustria,<br />
è proprio quello di coinvolgere le imprese e avvicinarle al<br />
mondo di Industria 4.0”.<br />
“L’accordo” – ha aggiunto Fabrizio Gea, responsabile del<br />
Coordinamento Nazionale dei DIH di Confindustria – “rappresenta<br />
un tassello importante nella costruzione del network<br />
dell’innovazione a supporto delle imprese e in particolare<br />
delle Pmi che più delle altre hanno bisogno di conoscere e<br />
testare le tecnologie per capire come trasformare i propri<br />
processi produttivi in chiave 4.0”.<br />
18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
MACCHINE UTENSILI<br />
TRATTAMENTI TERMICI<br />
Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />
termici, con impianti di ultima<br />
generazione, dotata di laboratorio per<br />
prove metallurgiche e tecnologiche.<br />
L’azienda è specializzata nella tempra<br />
di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />
cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />
www.giovettiadv.com<br />
Con il fuoco<br />
non scherziamo<br />
<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />
Cementazione<br />
Carbonitrurazione<br />
Tempra e rinvenimento<br />
Sottoraffreddamento<br />
Normalizzazione<br />
Ricottura normale e in bianco<br />
Sabbiatura<br />
Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)<br />
Tel. +39 039615545 / +39 0396013244<br />
www.carbotempra.it<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 19
ATTUALITÀ<br />
I DATI DI ANIMA<br />
In uno scenario<br />
internazionale complicato<br />
soprattutto dalla lotta<br />
commerciale fra Stati Uniti<br />
e Cina, dalla Brexit<br />
e dalle sanzioni alla<br />
Russia, la meccanica made<br />
in Italy continua a venire<br />
fortemente richiesta<br />
nel mondo, dove esporta<br />
il 60% della produzione.<br />
<strong>La</strong> meccanica esporta più della metà<br />
di quello che produce, precisamente il<br />
60,8%. Questo è il dato a consuntivo<br />
2017, anno in cui le esportazioni sono<br />
cresciute del 4,5%. Nel corso dell’anno è<br />
previsto un ulteriore aumento del 2,9%,<br />
secondo i dati sono elaborati dall’Ufficio<br />
Studi Anima.<br />
“In questo nuovo e originale contesto<br />
di competizione commerciale tra Stati<br />
Uniti e Cina, con una Russia che si vuole<br />
riaffermare e l’Europa compressa tra forze<br />
contrastanti, situata al centro di una posizione<br />
geo-economica cruciale, la visione<br />
delle aziende italiane della meccanica<br />
potrebbe divenire sempre più complicata”,<br />
afferma Alberto Caprari, presidente di<br />
Anima Confindustria.<br />
EFFETTO BREXIT: SCAMBI IN CALO<br />
CON IL REGNO UNITO<br />
Rallentano per la prima volta gli scambi<br />
commerciali con il Regno Unito. Nel 2017<br />
l’export della meccanica italiana registra un<br />
calo (-2,6%) che, anche se lieve, è indice<br />
di un cambiamento. Il valore export era in<br />
costante crescita dal 2011. <strong>La</strong> Brexit, con<br />
la conseguente necessità di rinegoziare tutti<br />
i trattati, inizia a destabilizzare il mercato.<br />
Rimangono da discutere la reciprocità degli<br />
standard produttivi, le normazioni tecniche<br />
specifiche, la tracciabilità e gli investimenti.<br />
Per ora il Regno Unito è ancora la quarta<br />
meta dell’export italiano.<br />
Meccanica italiana:<br />
continua la corsa dell’export<br />
Il Ceo Massimiiano<br />
Butera<br />
STATI UNITI PRIMA DESTINAZIONE<br />
L’export verso gli Stati Uniti non si smentisce<br />
(+6,7%). Gli Usa sono il primo mercato<br />
di destinazione della meccanica italiana<br />
con una crescita costante dal 2011. Sono<br />
in calo le grandi commesse legate al settore<br />
petrolchimico. Lo scenario cambia completamente<br />
per le tecnologie dirette allo<br />
sviluppo industriale manifatturiero. Euler<br />
Hermes prevede l’impatto di una eventuale<br />
guerra commerciale sull’andamento della<br />
meccanica nazionale: “Le politiche protezionistiche<br />
annunciate dall’amministrazione<br />
statunitense e quelle che potrebbero<br />
essere introdotte da altri paesi in risposta<br />
a queste sono destinate ad avere un<br />
impatto significativo su tutte le principali<br />
economie mondiali”, dice Massimo Reale,<br />
direttore commerciale Euler Hermes Italia.<br />
“<strong>La</strong> stima di Euler Hermes per i principali<br />
20 paesi esportatori evidenzia un potenziale<br />
impatto per il solo settore della<br />
meccanica pari a 10 miliardi di dollari<br />
mentre, se i toni della contesa dovessero<br />
inasprirsi, addirittura questa cifra potrebbe<br />
salire a 20 miliardi in caso di una vera e<br />
propria guerra commerciale fra Stati Uniti<br />
e Cina. Se guardiamo all’Italia, queste<br />
misure potrebbero determinare un calo<br />
dell’export per il settore calcolato fino<br />
a 340 milioni di dollari, mentre nel caso<br />
peggiore l’impatto può superare il valore<br />
di 1,2 miliardi di dollari”.<br />
CORRE L’EXPORT VERSO LA CINA<br />
L’export verso la Cina guadagna nuove<br />
quote: se nel 2012 era di 680 milioni di<br />
euro, il 2017 si è chiuso con un valore delle<br />
esportazioni pari a 1 miliardo di euro. Il<br />
drago cinese sta correndo (+19,6% nel<br />
2017). È la sesta destinazione per l’export<br />
delle aziende della meccanica. Numeri<br />
20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
importanti per le innovazioni italiane,<br />
soprattutto per quelle legate alla riduzione<br />
delle emissioni di CO 2<br />
, alla gestione delle<br />
infrastrutture idriche e delle acque reflue,<br />
così come dei rifiuti. Crescono in particolare<br />
gli impianti termici (da 85 milioni di euro<br />
del 2016 a 160 milioni nel 2017). <strong>La</strong> crescita<br />
decisa dell’export verso la Cina riflette<br />
la capacità economica del Paese. <strong>La</strong>ddove è<br />
possibile sviluppa un’industria propria, che<br />
erode quote di mercato alle nostre eccellenze,<br />
ma continua a ricercare tecnologia<br />
di alto profilo. Gli investimenti in tecnologie<br />
italiane sono tutt’altro che timidi.<br />
EXPORT E IMPORT PER PAESE<br />
RUSSIA IN RISALITA<br />
<strong>La</strong> Russia ha domandato in modo crescente<br />
le tecnologie italiane dal 2011 fino al<br />
2014, anno in cui l’export italiano verso<br />
questo mercato segna un valore pari a 1,1<br />
miliardi di euro. Nel 2015 la cifra scende<br />
a 858 milioni di euro con un nuovo tonfo<br />
nel 2016 (717 milioni). Nel 2017 si risale<br />
a 895 milioni di euro con un +24,8%. È<br />
il settimo mercato di destinazione per la<br />
meccanica Anima. Il Piano di sostituzione<br />
all’import realizzato dalla Federazione<br />
Russa sta finanziando la reindustrializzazione<br />
del Paese. Il calo del greggio, la<br />
svalutazione del rublo, le sanzioni Usa e<br />
Ue, la grande crisi del 2009 hanno favorito<br />
anche le aziende italiane grazie alle<br />
zone economiche speciali che rendono<br />
possibile il presidio diretto del mercato.<br />
“Non bisogna dimenticare ad esempio<br />
i dinamici paesi dell’Asean (Singapore,<br />
Vietnam, Malesia, Indonesia, Filippine,<br />
Cambogia, Brunei, Myanmar, Thailandia,<br />
<strong>La</strong>os) che possono rappresentare un’area<br />
di sbocco molto promettente”, afferma il<br />
presidente di Anima Caprari.<br />
GRANDI OPPORTUNITÀ IN AFRICA<br />
“È poi doveroso menzionare l’intero<br />
continente africano che per l’Italia può<br />
offrire enormi opportunità”, continua<br />
Caprari. “Tutte le tecnologie ad esempio<br />
legate all’acqua, agricoltura, allevamenti,<br />
trasformazione alimentare, conservazione<br />
ma anche per le infrastrutture ed efficienza<br />
energetica, sono altamente richieste.<br />
L’Africa può rappresentare pertanto il fulcro<br />
di una rinnovata strategia di medio e<br />
lungo periodo, decisamente interessante<br />
e alla nostra portata. Questa macro area,<br />
composta da nazioni molto diversificate,<br />
al momento pare quasi affrancata<br />
da tematiche come sanzioni, nuovi dazi<br />
o embargo. Rimane il problema della<br />
gestione dei flussi finanziari. Tutto questo<br />
al netto del fatto che circa il 50%<br />
dell’export della meccanica italiana si<br />
dirige ancora tradizionalmente verso le<br />
maggiori economie europee”.<br />
SI RIPRENDE ANCHE<br />
L’ARABIA SAUDITA<br />
L’Arabia Saudita ha subito una battuta<br />
d’arresto nel 2015. Le esportazioni italiane<br />
sono calate nel 2016 fino a riprendersi<br />
bene nel 2017 (+19,6%). Registrano<br />
una grande crescita le valvole (+21,3%)<br />
così come la caldareria, le pompe e le<br />
turbine a gas. È l’ottava meta dell’export<br />
della meccanica. Il petrolio sale e, come<br />
era immaginabile, l’economia saudita<br />
è la prima a beneficiarne. “Segnaliamo<br />
le difficoltà attese anche per l’Arabia<br />
Saudita dove la presenza delle aziende<br />
straniere, ricordiamo, è solo possibile in<br />
presenza di un partner locale. Il paese<br />
senza dubbio ha iniziato una profonda<br />
opera di modernizzazione e di apertura<br />
alle economie occidentali, ma segnaliamo<br />
tuttora un rischio legato al sistema<br />
giurisdizionale che rende estremamente<br />
complessa l’attività di recupero del credito<br />
(e dunque la celerità delle transazioni<br />
commerciali). Le procedure giudiziarie si<br />
confermano lente e molto costose, e non<br />
si può avere certezza della legge applicabile,<br />
tantomeno le procedure concorsuali<br />
non sono così avanzate come nel mondo<br />
occidentale. Un monito fondamentale per<br />
il nostro export nei mesi a seguire”, chiude<br />
Massimo Reale, direttore commerciale<br />
di Euler Hermes Italia.<br />
GLI EUROPEI<br />
E CHI VORREBBE ESSERLO<br />
Germania, Francia e Spagna hanno richiesto<br />
sempre più tecnologia italiana nel<br />
corso del 2017. I tedeschi hanno aumentato<br />
le importazioni del 5,4% rispetto al<br />
2016, la Francia del 6,3%, mantenendo il<br />
secondo e il terzo posto nella classifica dei<br />
dieci Paesi export per la meccanica italiana.<br />
<strong>La</strong> Spagna, in quinta posizione, chiude<br />
il 2017 con un +7,5% confermandosi una<br />
delle mete più rilevanti delle esportazioni<br />
italiane. <strong>La</strong> Turchia, invece, rimedia un<br />
nono posto con un calo del 4,1%.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21
APPUNTAMENTI<br />
TORINO, 26 SETTEMBRE<br />
Forum Meccatronica: passaggio al 4.0<br />
Si rinnova l’appuntamento con il Forum<br />
Meccatronica, mostra-convegno ideata<br />
dal Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione<br />
e realizzata in collaborazione con<br />
Messe Frankfurt Italia. <strong>La</strong> quinta edizione<br />
del Forum Meccatronica dal titolo “L’esperienza<br />
manifatturiera italiana nel passaggio<br />
al 4.0: tecnologie e competenze” si svolgerà<br />
il 26 settembre <strong>2018</strong> presso il CNH Industrial<br />
Village di Torino.<br />
I più importanti fornitori di soluzioni meccatroniche<br />
che operano sul mercato italiano<br />
presenteranno, anche attraverso casi applicativi,<br />
degli approfondimenti su differenti<br />
aspetti tecnologici quali motion control,<br />
robotica, software industriale, impiantistica,<br />
con una particolare attenzione alla progettazione<br />
meccatronica e alle tecnologie e<br />
competenze che il passaggio al 4.0 richiede.<br />
Forum Meccatronica è un’occasione per<br />
aggiornarsi professionalmente su temi che<br />
rappresentano dei fattori competitivi per gli<br />
Oem, system integrator ed end-user, sia di<br />
piccole che di grandi dimensioni.<br />
<strong>La</strong> meccatronica è fortemente interdisciplinare,<br />
nel suo perimetro si intersecano<br />
infatti tutte le discipline attinenti i sistemi<br />
meccanici, i sistemi elettronici e le tecnologie<br />
informatiche.<br />
Il Forum si rivolge, in particolare, ai costruttori<br />
di macchine, gli integratori di sistemi<br />
e gli utilizzatori finali. In questo contesto,<br />
lo scopo della meccatronica è connettere<br />
i sistemi di produzione per semplificare il<br />
lavoro dell’uomo e aumentare l’efficienza<br />
produttiva delle imprese.<br />
Le sessioni convegnistiche vedranno alternarsi<br />
gli interventi dei fornitori di tecnologie<br />
con la moderazione di Oem ed end user,<br />
che con le testimonianze dirette della loro<br />
esperienza verso le tematiche affrontate<br />
contribuiscono a sviluppare il dibattito con<br />
il pubblico.<br />
Nell’area espositiva è possibile approfondire<br />
in modo dedicato con i professionisti del<br />
settore gli aspetti tecnologici trattati nelle<br />
conferenze.<br />
Le sessioni convegnisti che ruotano attorno<br />
ai temi della progettazione, della produzione<br />
e delle prestazioni.<br />
Progettazione - L’approccio meccatronico<br />
nell’industria digitalizzata prevede che<br />
la progettazione meccanica, elettrica e<br />
informatica procedano parallelamente in<br />
modo sinergico e automatico. I risultati<br />
della progettazione, prima di essere utilizzati<br />
per realizzare la macchina, l’impianto<br />
o la linea di produzione, vengono validati in<br />
simulazioni virtuali, spingendo al minimo i<br />
rischi progettuali.<br />
Produzione - L’impiego di soluzioni meccatroniche<br />
nella produzione porta a velocità,<br />
flessibilità e performance produttive mai<br />
raggiunte con approcci tradizionali. Attraverso<br />
il monitoraggio dei dati di produzione,<br />
la minimizzazione degli sprechi di materiale<br />
ed energia, un migliore coordinamento<br />
uomo-macchina e macchina-macchina,<br />
è possibile accogliere le esigenze di un<br />
mercato “customizzato” senza perdere<br />
l’efficienza della produzione di massa.<br />
Prestazioni - Le prestazioni sono una<br />
leva strategica per la competitività delle<br />
aziende manifatturiere, interessando produzione,<br />
logistica e servizi. <strong>La</strong> fabbrica<br />
interconnessa dispone di infrastrutture di<br />
reti su cui viaggiano svariate tipologie di<br />
informazioni per ottimizzare la produzione,<br />
pianificare gli interventi di manutenzione<br />
e agire in anticipo su possibili guasti. <strong>La</strong><br />
comunicazione industriale, strettamente<br />
legata al tema della cyber security, è fondamentale<br />
per la massimizzazione delle<br />
prestazioni.<br />
FASTENER FAIR ITALY <strong>2018</strong><br />
Viteria, bulloneria e fissaggio: a Milano l’unica fiera italiana<br />
<strong>La</strong> fiera internazionale della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio,<br />
Fastener Fair Italy, si terrà presso MiCo - Milano Congressi il 26 e<br />
27 settembre <strong>2018</strong>.<br />
Il settore fastener italiano continua a sostenere l’esposizione e rappresenta<br />
i tre quarti delle aziende che hanno già confermato il loro<br />
stand. Tra questi figurano molti produttori e distributori importanti<br />
nel mondo della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio e specialisti<br />
nella tecnologia di produzione fastener, come Ambrovit, Carlo Salvi,<br />
Ingramatic, Vital, Vipa e altri ancora. A loro si uniranno aziende<br />
provenienti da altri 13 Paesi, tra cui la Germania, la Spagna, il Regno<br />
Unito e gli Stati Uniti. A giugno risultavano già iscritti 200 espositori.<br />
L’elevato interesse mostrato dall’industria per questa esposizione,<br />
unica fiera in Italia dedicata alla viteria, bulloneria e sistemi di<br />
fissaggio, rispecchia il ruolo dell’Italia come seconda economia<br />
manifatturiera più importante in Europa. Ciò sottolinea inoltre il ruolo<br />
dell’Italia come un importante esportatore di viteria, bulloneria e<br />
sistemi di fissaggio.<br />
I distributori e rivenditori di viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio<br />
rappresenteranno una porzione significativa di visitatori della fiera,<br />
rafforzando legami commerciali determinanti tra produttori e utenti<br />
finali.<br />
L’esposizione è un evento decisivo per manager, ingegneri e buyer<br />
provenienti da settori industriali chiave, tra cui quello della produzione<br />
automotive, aerospaziale, di energia e distribuzione, metalmeccanico<br />
e navale.<br />
22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
Materiali <strong>La</strong>vora:<br />
• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />
• Inconel628, Alloy, Monel<br />
• Acciai comuni da costruzione;<br />
• Acciai speciali;<br />
• Acciai automaci e leghe leggere;<br />
• Materiali plasci.<br />
<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />
• Tornitura da barra fino a Ф65<br />
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />
• Produzione ingranaggi e dentatura<br />
• Piccoli assemblaggi di precisione<br />
F.lli Locatelli s.r.l.<br />
meccanica di precisione dal 1967<br />
Seori di sbocco:<br />
• Aeronauco e navale<br />
• Costruori di macchine/impian<br />
• Eleromeccanico<br />
• Illuminotecnica<br />
• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />
• Seore Petrolchimico<br />
• Valvole e piccoli gruppi premonta<br />
• Ruote dentate e ingranaggi<br />
• Medicale<br />
• Seore alimentare<br />
F.lli locatelli s.r.l.<br />
Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />
Info e conta: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />
E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it
APPUNTAMENTI<br />
PRODOTTI<br />
HANNOVER, 23-26 OTTOBRE<br />
A EuroBlech <strong>2018</strong> si entra<br />
nella realtà digitale<br />
<strong>La</strong> venticinquesima edizione di EuroBlech<br />
<strong>2018</strong>, Fiera internazionale tecnologica della<br />
lavorazione della lamiera, si terrà dal 23 al<br />
26 ottobre <strong>2018</strong> presso il centro espositivo<br />
di Hannover in Germania. Attualmente,<br />
le principali nazioni da cui provengono gli<br />
espositori sono Germania, Italia, Turchia, Cina,<br />
Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Austria e Usa.<br />
Ogni due anni, EuroBlech si presenta come un<br />
evento fondamentale per ingegneri progettisti,<br />
manager della produzione, manager della<br />
qualità, acquirenti, produttori, direttori tecnici<br />
ed esperti appartenenti ad associazioni e<br />
ricerca & sviluppo, per scoprire le ultime<br />
tendenze e i più aggiornati macchinari nella<br />
lavorazione della lamiera. I visitatori della<br />
fiera di quest’anno possono aspettarsi di<br />
trovare il ventaglio completo di soluzioni<br />
intelligenti e macchinari innovativi per la<br />
produzione moderna nella lavorazione della<br />
lamiera, che saranno presentati sotto forma<br />
di numerose dimostrazioni dal vivo, presso<br />
gli stand espositivi. In questo momento, la<br />
trasformazione digitale gioca un ruolo molto<br />
importante nell’industria, consentendo una<br />
maggiore efficienza e perciò un più alto livello<br />
di automazione e manutenzione predittiva.<br />
Questi sviluppi si riflettono nel motto di<br />
EuroBlech di quest’anno “Entra nella realtà<br />
digitale”, dato che Industry 4.0 e la relativa<br />
smart factory sono diventati argomenti di primo<br />
piano nella lavorazione della lamiera. Questa è<br />
ora diventata un’area importante per le piccole<br />
e medie imprese che programmano di investire<br />
in queste tecnologie nel prossimo futuro, al<br />
fine di ottenere un vantaggio competitivo nel<br />
proprio settore di mercato.<br />
“<strong>La</strong> trasformazione digitale richiede una<br />
stretta collaborazione lungo l’intera catena<br />
di valore, dal controllo della produzione alla<br />
manutenzione”, dice Evelyn Warwick, direttore<br />
della Fiera EuroBlech, a nome dell’azienda<br />
organizzatrice, Mack Brooks Exhibitions.<br />
“<strong>La</strong> più grande sfida per le aziende operanti<br />
nell’industra della lavorazione della lamiera<br />
è quella di creare un ambiente di produzione<br />
intelligente, che si basi su uno scambio<br />
sicuro di dati e sul collegamento di macchine<br />
e processi. EuroBlech <strong>2018</strong> offre ai suoi<br />
visitatori la possibilità di trovare soluzioni<br />
per queste sfide e di entrare in contatto con<br />
partner commerciali che li aiutino a integrare<br />
questi processi, macchine e sistemi nella loro<br />
produzione”, conclude Evelyn Warwick.<br />
L’AGENDA<br />
Micronora<br />
25-28 settembre <strong>2018</strong><br />
Besançon, Francia<br />
www.micronora.com<br />
Sfortec Industry<br />
9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />
Milano<br />
www.sfortec.it<br />
CeMAT Asia<br />
6-9 novembre <strong>2018</strong><br />
Shanghai, Cina<br />
www.cemat-asia.com/EN<br />
OMC<br />
27-29 marzo 2019<br />
Ravenna<br />
www.omc2019.it<br />
Forum Meccatronica<br />
26 settembre<br />
Torino<br />
www.forumeccatronica.it<br />
MCM<br />
17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />
Verona<br />
www.mcmonline.it<br />
Formnext<br />
13-16 novembre <strong>2018</strong><br />
Francoforte, Germania<br />
www.mesago.de/en/formnext/<br />
Mecspe<br />
28-30 marzo 2019<br />
Parma<br />
www.mecspe.com<br />
Fastener Fair Italy<br />
26-27 settembre <strong>2018</strong><br />
Milano<br />
www.fastenerfairitaly.com<br />
SAVE<br />
17-18 ottobre <strong>2018</strong><br />
Verona<br />
www.exposave.com<br />
SPS IPC Drives<br />
27-29 novembre <strong>2018</strong><br />
Norimberga, Germania<br />
www.mesago.de/en/SPS<br />
Hannover Messe<br />
1-5 aprile 2019<br />
Hannover, Germania<br />
www.hannovermesse.de<br />
Digimat Users’ Meeting<br />
9-11 ottobre <strong>2018</strong><br />
Praga, Repubblica Ceca<br />
pages.mscsoftware.com<br />
EuroBLECH<br />
23-26 ottobre <strong>2018</strong><br />
Hannover, Germania<br />
www.euroblech.com<br />
Fastener Fair France<br />
28-29 novembre <strong>2018</strong><br />
Parigi, Francia<br />
www.fastenerfairfrance.com<br />
IVS<br />
22-23 maggio 2019<br />
Bergamo<br />
www.industrialvalvesummit.com<br />
31.BI-MU<br />
9-13 ottobre <strong>2018</strong><br />
Milano<br />
www.bimu.it<br />
Jimtof<br />
1-6 novembre <strong>2018</strong><br />
Tokyo, Giappone<br />
www.jimtof.org/en<br />
Fornitore Offresi<br />
14-16 febbraio 2019<br />
Erba (CO)<br />
www.fornitoreoffresi.com<br />
EMO Hannover<br />
16-19 settembre 2019<br />
Hannover, Germania<br />
www.emo-hannover.de<br />
24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
Prodotti<br />
tradizionali al passo<br />
con i tempi<br />
Produzioni<br />
su misura<br />
Via Gallarate, 141 - 20151 Milano<br />
Telefono +39 02 38006529<br />
Fax +39 02 3084962<br />
info@bulloneriavilla.com<br />
www.bulloneriavilla.com<br />
Impianti di filtraggio<br />
Trattamento delle acque<br />
Gas and Oil<br />
Elettrico
SUBFORNITORI<br />
PASSIONE E PRECISIONE DAL 1979<br />
Grazie a una serie<br />
di investimenti tecnologici<br />
e alla reputazione di alta<br />
affidabilità nel settore delle<br />
lavorazioni meccaniche<br />
speciali conto terzi,<br />
Meccanica di Precisione<br />
Lugli Amedeo consolida<br />
la sua fase di crescita.<br />
di Alessandro Bignami<br />
Verso la fine della nostra conversazione,<br />
Amedeo Lugli ci apre le<br />
porte dell’officina e ci fa da guida<br />
mentre attraversiamo i reparti di produzione.<br />
Si sofferma a parlare con diversi<br />
dipendenti, anche con un ragazzo che<br />
partecipa al progetto formativo dell’Alternanza<br />
Scuola/<strong>La</strong>voro. A lui consiglia, alla<br />
luce dei suoi tanti anni di esperienza, di<br />
considerare il lavoro che sta svolgendo in<br />
quel momento come una preziosa opportunità<br />
di apprendimento, che lo aiuterà a<br />
costruirsi una vita da uomo libero.<br />
Le parole sagge e i gesti essenziali del<br />
fondatore spiegano una buona parte<br />
<strong>La</strong>vorazioni complesse<br />
al servizio dell’industria<br />
Manicotto<br />
in acciaio<br />
nizzata nei reparti di tornitura, fresatura,<br />
controllo qualità e collaudo.<br />
<strong>La</strong> tornitura impiega macchinari CNC<br />
all’avanguardia, tra cui i 2 centri di<br />
lavorazione Mazak Integrex multi-assi,<br />
capaci di gestire lavorazioni complesse<br />
che integrano fresatura e tornitura.<br />
L’equipaggiamento tecnologico rende<br />
possibili lavorazioni su qualsiasi tipo di<br />
materiale metallico e plastico.<br />
Centratore<br />
in acciaio<br />
Cilindro espulsore<br />
in acciaio<br />
26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
del successo di Meccanica di Precisione<br />
Lugli Amedeo (www.meccanicalugli.<br />
com), azienda piemontese di cui è riconosciuta<br />
l’alta affidabilità nel settore delle<br />
lavorazioni meccaniche e che è tuttora<br />
in crescita.<br />
Certificata UNI EN ISO 9001:2015, l’azienda<br />
ha consolidato un ruolo primario<br />
nella realizzazione di componentistica<br />
integrata per produzioni industriali<br />
complesse.<br />
Meccanica di Precisione Lugli Amedeo<br />
affianca il cliente dalla progettazione<br />
alla logistica del prodotto<br />
finito. <strong>La</strong> produzione è orgawww.interprogettied.com
Un progetto proattivo per la formazione<br />
Davide e Simone Lugli affiancano il papà Amedeo Lugli<br />
nella guida della società. Circa 10 mesi fa, hanno avviato<br />
un importante progetto di formazione del personale, destinato<br />
a rafforzare le competenze all’interno di ogni singolo reparto.<br />
“Eseguendo lavorazioni specialistiche,<br />
l’azienda punta molto sul personale,<br />
che è il vero cuore della nostra attività”,<br />
spiega Davide Lugli. “Anche negli anni<br />
più duri della crisi economica, siamo<br />
riusciti a ottenere commesse che ci<br />
hanno permesso di non lasciare a casa<br />
nessuno e quindi di non perdere alcuna<br />
competenza specifica. E così dalla crisi<br />
siamo usciti addirittura più forti”.<br />
Quest’anno l’azienda ha intensificato<br />
l’attività di formazione. “Ci siamo sempre<br />
<strong>La</strong> seconda generazione: Davide (a sinistra)<br />
e Simone Lugli<br />
occupati di trasmettere conoscenze agli operatori, ma non in modo<br />
così strutturato come nel nuovo progetto, che vede l’organizzazione<br />
e la responsabilità nelle mani di mio fratello Simone Lugli, docente<br />
all’ITIS”, continua Davide Lugli.<br />
“Si tratta di una proposta ‘proattiva’ dell’azienda, che mette<br />
a disposizione risorse e strutture per tutti i dipendenti, al fine<br />
di migliorare le competenze di ogni figura, dal magazziniere a<br />
chi è impegnato nel taglio del materiale,<br />
dal programmatore a bordo macchina<br />
all’impiegato amministrativo. I corsi vengono<br />
tenuti sia internamente dai nostri specialisti,<br />
sia in strutture e con docenti esterni. Avere<br />
fiducia e coinvolgere i dipendenti finora ha<br />
pagato, visto che quasi tutti scelgono di<br />
restare a lungo con noi“. Davide Lugli indica<br />
un’immagine dello staff appesa alla parete<br />
della sala riunioni: “Questa foto è stata<br />
scattata una quindicina di anni fa. Il 90% delle<br />
persone che vede lavora ancora qui”.<br />
Il reparto di fresatura opera su 8 punti<br />
di lavorazione: 7 centri di fresatura orizzontali<br />
che permettono lavorazioni su<br />
3 facce e un centro verticale attrezzato<br />
con divisore Nikken, che garantiscono<br />
il rispetto di tolleranze geometriche e<br />
dimensionali estremamente ridotte.<br />
Il controllo qualità 3D verifica la rispondenza<br />
ai requisiti richiesti sia durante sia<br />
dopo il processo produttivo. Le postazioni<br />
sono dotate di strumenti di controllo<br />
dimensionale e in ogni reparto è presente<br />
un altimetro millesimale. Il controllo finale<br />
si esegue nella sala metrologica, attrezzata<br />
con 2 macchine di controllo 3D Dea<br />
Image CNC, altimetri e strumentazione<br />
millesimale Mahr e Tesa.<br />
Da sinistra:<br />
flangia porta<br />
cuscinetto in<br />
acciaio; supporto<br />
in acciaio; scatola<br />
porta morsetto<br />
in inox<br />
L’azienda offre al cliente il<br />
prodotto finito in tutte le sue<br />
lavorazioni, comprese quelle<br />
di rettifica che vengono<br />
effettuate per superfici interne,<br />
esterne e piane. Sono<br />
inoltre realizzate operazioni<br />
centerless e su filettature.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Signor Lugli, come<br />
è cominciata la Sua storia di imprenditore?<br />
R. - All’inizio progettavo semplicemente<br />
di mettermi al servizio dell’industria<br />
con un piccolo laboratorio. Avevo in<br />
mente di creare degli accessori o qualche<br />
innovazione per le macchine tessili.<br />
In realtà presto le cose presero un’altra<br />
piega e dopo un anno di attività avevo<br />
già creato una squadra di una decina<br />
persone. Se mi guardo indietro, capisco<br />
di aver tracciato un percorso piuttosto<br />
chiaro, ma certamente diverso da quello<br />
che avevo previsto. Partimmo dal meccano-tessile<br />
perché era molto radicato<br />
nel Biellese e io stesso provenivo da<br />
quel settore. I risultati all’inizio furono<br />
piuttosto deludenti. Così affrontammo<br />
la prima svolta avviando le lavorazioni<br />
meccaniche conto terzi.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - E le cose cambiarono?<br />
R. - Cambiarono perché riuscimmo<br />
subito a differenziarci dalle officine<br />
meccaniche della zona, installando per<br />
primi una macchina a controllo numerico,<br />
a cui ne fu presto aggiunta un’altra.<br />
L’azienda iniziò così la sua evoluzione<br />
graduale, anno dopo anno.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quando avete<br />
ampliato i settori di riferimento?<br />
R. - Accadde in occasione della seconda<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27
SUBFORNITORI<br />
svolta della nostra storia. <strong>La</strong> crisi del<br />
comparto meccano-tessile ci spiazzò<br />
con un improvviso calo di lavoro. <strong>La</strong><br />
necessità di procurarci ordini ci spinse<br />
così al di fuori del Biellese e dell’industria<br />
tessile: già nell’85 generavamo<br />
quasi l’intero fatturato fuori dalla<br />
nostra zona, ovvero nel resto del Nord<br />
Italia e in Svizzera. Dagli anni Novanta<br />
ci siamo concentrati interamente sulle<br />
lavorazioni meccaniche conto terzi e<br />
sul servizio al cliente. Pur senza smanie<br />
di grandezza, anno dopo anno siamo<br />
arrivati alla realtà di oggi, formata da<br />
45 persone impegnate su tre turni di<br />
lavoro e 17 macchine in officina.<br />
cogliere e gestire il trend positivo, senza<br />
voler strafare.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Avete fatto investimenti<br />
tecnologici recentemente?<br />
R. - Due anni fa abbiamo aggiunto sei<br />
macchine a controllo numerico e ora<br />
stiamo concludendo l’acquisizione di<br />
altri tre macchinari. Abbiamo riempito<br />
i 1.800 metri quadrati della sede, di cui<br />
non possiamo più rimandare l’ampliamento.<br />
Vedremo quale sarà la soluzione<br />
più adeguata alle nostre esigenze.<br />
Tornando agli investimenti in tecnologia,<br />
proprio in questo periodo stiamo<br />
implementando il nuovo software<br />
ciò che si è fatto fino a quel momento.<br />
Non compriamo un macchinario per il<br />
desiderio di superare qualche concorrente,<br />
ma per elevare la qualità delle<br />
lavorazioni. Premesso ciò, tengo a dire<br />
che il nostro primo “asset” restano le<br />
persone e la loro serietà professionale.<br />
Il mio motto “faccio miei i problemi del<br />
cliente” sintetizza una mentalità che in<br />
questi anni il mercato ha apprezzato.<br />
Mettiamo la nostra capacità produttiva<br />
al servizio del costruttore di macchine<br />
o dell’assemblatore di impianti, privilegiando<br />
sempre il contatto diretto.<br />
Non facciamo un prodotto nostro, ma<br />
sappiamo a quali aziende possono<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Su quali lavorazioni<br />
avete puntato?<br />
R. - Abbiamo sviluppato competenze<br />
soprattutto nelle lavorazioni di nicchia<br />
e speciali, dove sono necessarie grandi<br />
precisione e qualità, abbinate a un<br />
servizio veloce e curato. Questo ci ha<br />
permesso di essere meno sostituibili<br />
e di superare il confronto con altri<br />
competitor troppo presi dal flusso del<br />
lavoro di routine, caratterizzato da<br />
grossi volumi ma meno specializzato.<br />
Abbiamo saputo costruirci così un’identità<br />
ben riconoscibile sul mercato.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Oggi a che punto<br />
siete, vivete ancora una fase di crescita?<br />
R. - Oggi siamo un’azienda nota anche<br />
fuori dai confini nazionali. Un’ampia<br />
fetta del nostro fatturato, infatti, lo<br />
realizziamo in Svizzera. <strong>La</strong>vorare con<br />
diverse multinazionali dell’automazione<br />
e della robotica ci ha consentito di<br />
ampliare le competenze e di ricevere<br />
molte richieste. Continuiamo a crescere,<br />
anche nel numero degli addetti. L’anno<br />
scorso abbiamo stabilito il record di<br />
fatturato, che consolideremo nel <strong>2018</strong>.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come vede il futuro<br />
prossimo del vostro settore?<br />
R. - Ho fiducia. Nel mondo la meccanica<br />
italiana è molto ambita. Noto che<br />
molte industrie internazionali stanno<br />
tornando a richiedere macchine italiane<br />
dopo esperienze negative con fornitori<br />
dei paesi emergenti. Bisognerà saper<br />
Lo staff davanti<br />
alla sede di<br />
Vigliano Biellese<br />
(BI)<br />
gestionale, che renderà più fluido tutto<br />
il processo operativo, a partire dalla<br />
stesura del preventivo alla messa in<br />
lavorazione e infine alla raccolta e alla<br />
tracciabilità dei dati di produzione. <strong>La</strong><br />
gestione dei dati verrà completamente<br />
digitalizzata e accorcerà i tempi di<br />
lavorazione e consegna.<br />
Sono molti i progetti e le idee innovative<br />
che circolano in azienda da quando<br />
i miei due figli Davide e Simone mi<br />
hanno affiancato. Sono fiero di loro.<br />
D’altronde ho sempre creduto nei giovani,<br />
come dimostra l’età media degli<br />
addetti, che è inferiore ai 35 anni.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Qual è l’obiettivo<br />
strategico di queste scelte di rinnovamento?<br />
R. - Gli investimenti tecnologici richiedono<br />
uno sforzo economico e comportano<br />
dei rischi, ma sono necessari per<br />
alzare il livello del lavoro e fare meglio<br />
interessare le nostre lavorazioni. In<br />
questo modo concentriamo la strategia<br />
commerciale su aree mirate del mercato,<br />
evitando la battaglia sui prezzi tipica<br />
dell’offerta generalista. Preferiamo operare<br />
su produzioni di nicchia, di serie<br />
medio-piccole e su misura.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Prossimi progetti?<br />
R. - Continueremo a puntare sulla meccanica<br />
di precisione, alzando la qualità<br />
delle lavorazioni, e sull’efficienza<br />
del servizio, migliorando ulteriormente<br />
tempi di risposta e consegna. Il reparto<br />
di controllo qualità e collaudo, con<br />
quattro operatori dedicati, è un buon<br />
esempio del nostro modo di lavorare e<br />
nella nuova struttura verrà potenziato.<br />
È lì che culminano tutti i cicli di lavorazione.<br />
È fondamentale che il pezzo<br />
esca dall’officina in totale sintonia con<br />
le caratteristiche richieste dal committente,<br />
pronto per il montaggio.<br />
28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong> www.interprogettied.com
SISTEMI DI FISSAGGIO<br />
INSERTI<br />
Specialinsert propone<br />
inserti per laminati profilati<br />
tubolari, per corpi solidi<br />
in legno e metallo,<br />
per materie plastiche<br />
e per materiali compositi.<br />
Ha da poco ottenuto<br />
la certificazione di qualità<br />
IATF 16949:2016<br />
per l’automotive.<br />
Realtà industriale italiana specializzata<br />
nella produzione e commercializzazione<br />
di sistemi di fissaggio,<br />
Specialinsert ha capitalizzato negli oltre<br />
40 anni di attività una posizione competitiva,<br />
grazie a continui investimenti<br />
in innovazione di prodotto e in ricerca<br />
e sviluppo, oltre che all’esportazione, in<br />
più di 70 Paesi, degli oltre 100 milioni<br />
di pezzi prodotti in un anno. Fondata da<br />
Piero Arduini, Carlo Gatti e Dino Lisso, la<br />
storia e lo sviluppo dell’azienda si intrecciano<br />
con l’expertise tecnico-commerciale<br />
dei suoi fondatori e la loro intuizione di<br />
introdurre il sistema metrico nel mercato<br />
italiano in sostituzione a quello basato<br />
sui pollici. Attualmente Specialinsert<br />
opera con un organico di 57 dipendenti,<br />
Specialisti nel fissaggio<br />
meccanico<br />
L’ad di Specialinsert<br />
Cinzia Arduini<br />
con un fatturato nel 2017 di circa 10<br />
milioni di euro. <strong>La</strong> società, nell’ottica del<br />
pieno controllo della catena del valore,<br />
mantiene una gestione diretta di tutti i<br />
segmenti chiave, grazie alle unità produttive<br />
di Torino, di 3.000 m 2 , e di Maerne<br />
di Martellago, di 5.500 m 2 complessivi tra<br />
stabilimento e magazzino, e allo strategico<br />
presidio di Milano di 1.000 m 2 , che ospita<br />
uffici commerciali, deposito e marketing.<br />
Specialinsert ha ottenuto nel 1997 la<br />
certificazione UNI EN ISO 9001, aggiornata<br />
successivamente allo standard 2015,<br />
a garanzia del suo sistema di gestione<br />
qualità nella progettazione, produzione<br />
e commercializzazione di prodotti per il<br />
fissaggio meccanico, con relative attrezzature<br />
di posa e componenti metallici.<br />
“FISSATI” PER LA PRECISIONE<br />
Specialinsert propone un assortimento<br />
di soluzioni che vanno dai rivetti tubolari<br />
Keep-Nut ®<br />
filettati alle boccole per materie plastiche<br />
e compositi, dai filetti riportati alle boccole<br />
autofilettanti fino agli inserti per legno e<br />
per materiali lapidei, ai rivetti a strappo e<br />
alle chiusure rapide a 1/4 di giro. I sistemi<br />
di fissaggio Specialinsert sono organizzati<br />
in quattro categorie: inserti per laminati<br />
profilati tubolari; inserti per corpi solidi<br />
in legno e metallo; inserti per materie<br />
plastiche; inserti per materiali compositi.<br />
Ideali per molteplici applicazioni e settori<br />
quali: edilizia, nautica, mobili e arredamento,<br />
automotive, aerospazio, elettromeccanica,<br />
mezzi di trasporto, elettrodomestici,<br />
macchine utensili e motoristica. In<br />
tal senso, il team di esperti Specialinsert<br />
è in grado di guidare il cliente passo<br />
dopo passo nella scelta o nello sviluppo<br />
della soluzione giusta per ogni ambito.<br />
L’assistenza di pre e post vendita è,<br />
infatti, uno dei principali punti di forza di<br />
Specialinsert, i cui tecnici sono al servizio<br />
del cliente dal sopralluogo iniziale, fino<br />
alla consulenza in fase di montaggio e<br />
alla successiva industrializzazione, anche<br />
studiando soluzioni personalizzate per cui,<br />
30<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
all’occorrenza, vengono effettuati test di<br />
tenuta e stampe di prototipi in 3D.<br />
I MARCHI E I BREVETTI<br />
I marchi registrati dall’azienda sono<br />
Deform-Nut ® , Deform-Ti ® , Filtec ® , Keep-<br />
Nut ® e Master-Plate ® .<br />
Deform-Nut ® , il rivetto tubolare filettato<br />
a deformazione, può essere montato su<br />
qualsiasi tipo di materiale come l’alluminio,<br />
l’acciaio, i compositi, le materie plastiche<br />
ed è ideale per applicazioni su parti cieche<br />
dove non vi è possibilità di accesso<br />
all’interno, quali ad esempio tubi, laminati,<br />
profilati e scatolati.<br />
Deform-Ti, il rivetto tubolare filettato a<br />
deformazione in titanio, concepito per<br />
installazioni su laminati e pannelli in composito,<br />
consente una resa ottimale nei<br />
settori automotive, nautica e chimica,<br />
riducendone i pesi.<br />
Filtec, il filetto riportato elicoidale, standard<br />
o frenato, è utilizzato in tutti i settori<br />
dell’industria dove è indispensabile una<br />
tenuta eccellente della filettatura negli<br />
assemblaggi di alta qualità.<br />
Reparto produttivo<br />
Sistema a pressione<br />
con ancoraggio<br />
meccanico<br />
Keep-Nut<br />
Keep-Nut è un sistema rivoluzionario<br />
a pressione con ancoraggio meccanico<br />
per lastre con spessori anche sottili di<br />
marmo, granito o altro materiale lapideo<br />
oltre che su materiali compositi, carbonio,<br />
Corian ® , HPL e vetro. È ideale anche<br />
per facciate ventilate, rivestimenti edili,<br />
ambientazioni, arredamento, fissaggi di<br />
elementi sanitari, cucina, arte funeraria,<br />
ecc. Inoltre, Keep-Nut è certificato ETA<br />
per il gres porcellanato.<br />
Master-Plate, boccole e perni per incollaggio<br />
trovano applicazione nei segmenti<br />
automotive, ferroviario, nautica, trasporti,<br />
arredamento ed edilizia e possono essere<br />
fissati su ogni genere di materiale.<br />
L’azienda è titolare di diversi brevetti, che<br />
certificano la validità dei componenti e<br />
delle metodologie utilizzate. In particolare,<br />
tre brevetti d’invenzione – complesso di<br />
accoppiamento filettato di rivetto tubolare<br />
filettato e boccola distanziale (Deform-Nut<br />
TC/SC), rivetto tubolare filettato autofrenante<br />
(Deform-Nut autobloccante), inserto<br />
filettato auto ancorante e relativo procedimento<br />
di montaggio (Keep-Nut) – e 10<br />
brevetti per modelli di utilità.<br />
OTTENUTA LA CERTIFICAZIONE<br />
DI QUALITÀ PER L’AUTOMOTIVE<br />
Recentemente Specialinsert ha tagliato<br />
un ulteriore traguardo, ottenendo la certificazione<br />
IATF 16949:2016 del sistema<br />
di gestione Qualità.<br />
<strong>La</strong> nuova norma IATF 16949:2016,<br />
revisione della specifica tecnica ISO/TS<br />
16949:2009, disciplina alcune prassi<br />
diventate abituali nella catena della fornitura<br />
del settore automotive, rendendo<br />
obbligatorio il rispetto dei Customer Specific<br />
Requirements, ma non solo. Le novità<br />
riguardano principalmente la gestione del<br />
rischio d’impresa e dei fornitori lungo<br />
tutta la filiera, con parametri più stringenti<br />
rispetto al passato. Prevede, inoltre, le<br />
linee guida sulle modalità da attuare in<br />
caso di assenza di CSR e si focalizza sui<br />
processi per la riduzione di scarti nella<br />
fornitura e la rintracciabilità dei prodotti<br />
finali, a garanzia della massima sicurezza.<br />
Le misure implementate convergono verso<br />
un miglioramento continuo, al fine di<br />
assicurare una più elevata soddisfazione<br />
del cliente finale.<br />
“Questo risultato dimostra l’impegno di<br />
Specialinsert nel perseguire un approccio<br />
basato sull’analisi dei flussi, al fine di<br />
ridurre al minimo il lead-time, eliminando<br />
tutto ciò che non rappresenta valore per<br />
il cliente”, dichiara Cinzia Arduini, amministatore<br />
delegato di Specialinsert. “In tal<br />
senso, la logica della business continuity<br />
assume, per noi, una nuova declinazione<br />
che contempla non solo l’aspetto produttivo,<br />
bensì l’intera struttura aziendale.<br />
Questa gestione ci permette di individuare<br />
le aree in cui intervenire per dare impulso<br />
a un ciclo virtuoso in cui la qualità aumenta<br />
in modo esponenziale e gli sprechi e le<br />
non conformità si riducono drasticamente,<br />
grazie all’applicazione sistematica di un<br />
approccio per processi che incorpora il<br />
ciclo Plan-Do-Check-Act e il Risk-based<br />
thinking, incentivando l’efficacia e l’affidabilità<br />
che ci contraddistinguono presso<br />
i nostri clienti”.<br />
L’adeguamento di Specialinsert ai nuovi<br />
standard è avvenuto mediante un audit<br />
di sistema, secondo la norma VDA 6, che<br />
ha permesso di individuare le aree di<br />
miglioramento e di definire un piano per la<br />
riqualificazione delle procedure e dei sistemi<br />
aziendali, in conformità alle prescrizioni<br />
della IATF 16949:2016. In coerenza con<br />
i nuovi processi, Specialinsert ha inoltre<br />
definito un Piano 4.0, che prevede investimenti<br />
rilevanti per l’acquisto di macchinari<br />
a controllo numerico e l’introduzione di<br />
strumentazione all’avanguardia per un<br />
controllo qualità del 100% dei prodotti.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 31
MACCHINE<br />
PRODOTTI<br />
MADE IN ITALY<br />
Compressori affidabili in uno stabilimento<br />
per la produzione di caschi<br />
Italianità del design e della<br />
produzione accomunano i<br />
caschi Nolan e i compressori<br />
Mattei, legati anche da<br />
un sodalizio di lunga data.<br />
Nolangroup ha il suo quartier<br />
generale a Brembate di<br />
Sopra (BG) dove, nel 1972, è<br />
nata dall’intuizione di <strong>La</strong>nder<br />
Nocchi di impiegare per la<br />
produzione dei caschi da<br />
motociclista il Lexan TM (un<br />
marchio registrato di Sabic),<br />
un materiale plastico innovativo<br />
che la Nasa aveva<br />
da poco reso accessibile<br />
anche per usi civili. L’intuizione<br />
si rivelò corretta: oggi<br />
il Gruppo fattura 40 milioni di<br />
euro, conta 370 dipendenti<br />
e si estende su un’area di<br />
30.000 m², dove ogni anno<br />
si realizzano 400.000 caschi.<br />
“Serve una quantità di aria<br />
compressa impressionante<br />
per far funzionare uno<br />
stabilimento come il nostro,<br />
che gestisce tutte le fasi di<br />
produzione di un casco: qui<br />
entrano i granuli di plastica<br />
ed escono i caschi indossati<br />
dai piloti di MotoGP e Superbike<br />
del calibro di Casey<br />
Stoner“, racconta Alberto<br />
Corna, Technology Manager<br />
di Nolangroup Spa.<br />
<strong>La</strong> produzione si concentra<br />
nello stabilimento in provincia<br />
di Bergamo. “Siamo una<br />
realtà in controtendenza. In<br />
Italia abbiamo il ciclo produttivo<br />
sia dei caschi in policarbonato<br />
a marchi Nolan<br />
e Grex, sia di quelli in fibre<br />
composite, a marchio X-lite;<br />
c’è poi N-Com, dedicata ai<br />
sistemi di comunicazione<br />
personalizzati tra i caschi”,<br />
continua Corna. “Questa<br />
scelta risponde, tra le altre,<br />
all’esigenza di valorizzare il<br />
Made in Italy come sinonimo<br />
di qualità e di affidabilità. I<br />
nostri caschi sono garantiti<br />
cinque anni dal momento<br />
dell’acquisto, per qualsiasi<br />
difetto di materiale o fabbricazione”.<br />
Italiana è anche la tecnologia<br />
dei compressori che<br />
alimentano tutti i dispositivi<br />
pneumatici del processo<br />
produttivo dei caschi. “<strong>La</strong><br />
nostra richiesta di aria compressa<br />
riguarda tutti i reparti<br />
produttivi, dalla progettazione<br />
all’omologazione”,<br />
afferma Corna. “In questo<br />
senso, l’applicazione più<br />
dispendiosa è l’espulsione<br />
del pezzo dallo stampo<br />
durante lo stampaggio del<br />
polistirolo: per farlo usiamo<br />
solo la forza data dall’aria<br />
compressa, in modo da non<br />
danneggiare un materiale<br />
così delicato. Anche la fase<br />
di stampaggio a iniezione in<br />
policarbonato è molto intensa,<br />
con cicli di lavoro 24 ore<br />
su 24 per 6 giorni alla settimana.<br />
I compressori Mattei<br />
alimentano anche tutte le<br />
altre utenze degli impianti:<br />
dalle carteggiatrici manuali<br />
alle pistole per la verniciatura,<br />
dai posaggi per l’applicazione<br />
delle grafiche sulle<br />
calotte agli avvitatori dell’assemblaggio<br />
e, in generale,<br />
per qualsiasi altra esigenza<br />
manifatturiera. L’aria compressa<br />
è impiegata persino<br />
in fase di omologazione, per<br />
effettuare i test di caduta<br />
che accertano la qualità e<br />
la sicurezza del prodotto”.<br />
Il parco macchine di Nolangroup<br />
comprende due compressori<br />
della Serie Classic<br />
e tre Optima. L’ultima consegnata<br />
è un’Optima 110, una<br />
macchina a velocità variabile<br />
che interviene quando la<br />
produzione è a pieno regime<br />
per garantire il corretto funzionamento<br />
dell’impianto.<br />
L’inverter regola in automatico<br />
la velocità rotativa del<br />
motore in base al profilo<br />
di carico, assicurando che<br />
l’aria emessa dal sistema<br />
corrisponda alla richiesta<br />
reale.<br />
“Sono in Nolangroup dal<br />
1995 e da allora vedo all’opera<br />
le macchine Mattei, di<br />
cui posso confermare l’affidabilità<br />
e l’efficienza”, dice<br />
il manager. “I compressori<br />
sopportano bene cicli di<br />
lavoro molto intensi, evitando<br />
fermi di produzione che<br />
sarebbero deleteri per uno<br />
stabilimento come il nostro.<br />
Le cinque macchine, tarate<br />
con pressostati diversi, sono<br />
sempre in funzione, anche<br />
di notte con un regime di<br />
carico ridotto per tenere in<br />
pressione le valvole. Della<br />
Optima 110 apprezzo il funzionamento<br />
con inverter: si<br />
tratta di una caratteristica<br />
importante, alla quale nessuna<br />
macchina industriale<br />
dovrebbe rinunciare, dati i<br />
vantaggi tangibili in termini<br />
di risparmio energetico e<br />
di costi”.<br />
32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
MACCHINE<br />
PER LA PRODUZIONE DI GRANDI COMPONENTI<br />
Posizionamento delle fibre nell’industria aerospaziale<br />
Si chiama Mongoose l’innovativa<br />
macchina di posizionamento delle<br />
fibre più grande al mondo realizzata<br />
da Ingersoll Machine Tools Inc,<br />
società americana appartenente alla<br />
divisione Camozzi Machine Tools di<br />
Camozzi Group, realtà internazionale<br />
che opera in diversi settori industriali,<br />
dall’automazione industriale alle<br />
macchine utensili, dalle macchine<br />
tessili alla lavorazione delle materie<br />
prime. Una meraviglia dell’ingegneria<br />
sviluppata per Blue Origin, azienda<br />
americana creata da Jeff Bezos, fondatore<br />
di Amazon, specializzata nel<br />
settore dei velivoli aerospaziali, per<br />
produrre i razzi dei veicoli spaziali<br />
che porteranno gli uomini sulla Luna<br />
e, forse, anche su Marte.<br />
Ingersoll Machine Tools, protagonista<br />
internazionale nello sviluppo di macchine<br />
utensili avanzate per il settore<br />
aerospaziale, difesa, trasporti, energetico<br />
e industrie pesanti, con sede<br />
a Rockford, Illinois, entra a far parte<br />
della divisione Camozzi Machine Tools<br />
nel 2003. L’operazione ha un valore di<br />
15,7 milioni di dollari, che rientra in<br />
una visione di più ampio respiro che<br />
vede il Gruppo Camozzi impegnato<br />
nell’acquisizione di aziende italiane ed<br />
estere, leader nei rispettivi segmenti<br />
di mercato.<br />
In tal senso, con Mongoose di Ingersoll,<br />
il Gruppo Camozzi traccia una<br />
nuova rotta nel futuro dell’industria<br />
aerospaziale. Una progettazione durata<br />
tre anni per realizzare il “gigante”<br />
a cinque piani, che misura 41x15x13<br />
metri, che sarà disassemblato e<br />
trasportato presso la Blue Origin di<br />
Bezos all’Exploration Park del Kennedy<br />
Space Center a Merritt Island,<br />
in Florida. <strong>La</strong> macchina sarà riassemblata<br />
sul posto e verrà utilizzata per<br />
la realizzazione di grandi componenti,<br />
quali serbatoi criogenici che saranno<br />
riempiti con ossigeno liquido e idrogeno<br />
per l’alimentazione dei razzi.<br />
Mongoose sarà altresì impiegata per<br />
la costruzione delle carenature, ovvero<br />
grandi strutture aerodinamiche che<br />
conterranno il carico utile del lanciatore<br />
come, ad esempio, una schiera<br />
di satelliti o strumentazioni delicate.<br />
Un’ulteriore applicazione, dunque, che<br />
si aggiunge alla lunga lista di casi di<br />
successo del Gruppo Camozzi: i macchinari<br />
Ingersoll producono materiali<br />
compositi in fibra, spesso di carbonio e<br />
giuntati con resina o resina epossidica<br />
per molteplici ambiti. I nuovi modelli<br />
di aeromobili, come ad esempio il<br />
Boeing 787, utilizzano compositi in<br />
sostituzione dell’alluminio, realizzati<br />
con macchinari progettati e prodotti<br />
dall’azienda. In dettaglio, il 70% di fibra<br />
di carbonio presente nelle fusoliere<br />
viene generata grazie all’ausilio della<br />
tecnologia Ingersoll.<br />
Una partnership, quella siglata in<br />
questo settore, che rappresenterà<br />
un vantaggio non solo per l’azienda<br />
ed i suoi dipendenti, ma anche l’intera<br />
comunità di Rockford. Il progetto<br />
Mongoose, infatti, è stato possibile<br />
grazie al contributo di molte imprese<br />
locali. Un aspetto importante per<br />
continuare a diffondere un messaggio<br />
positivo anche in altre aree. Ingersoll<br />
continuerà ad essere società di Rockford<br />
e di successo nella manifattura,<br />
attraendo anche altre realtà subappaltatrici<br />
della zona.<br />
“Siamo orgogliosi di aver contribuito<br />
a questo progetto”, dichiara Lodovico<br />
Camozzi, President and Chief Executive<br />
Officer del Gruppo Camozzi. “Una<br />
concreta declinazione della qualità ed<br />
eccellenza che contraddistinguono le<br />
nostre soluzioni, frutto della volontà<br />
del Gruppo di puntare a valorizzare le<br />
competenze specifiche di ogni brand,<br />
allo scopo di realizzare sistemi custom,<br />
ad alto valore aggiunto in termini di<br />
prestazioni e benefici. In tal senso,<br />
la positiva sinergia instaurata con<br />
Ingersoll ha permesso alla Divisione<br />
Camozzi Machine Tools di riconfermarsi<br />
leader del settore con un’offerta che<br />
spazia dalle macchine utensili di grandi<br />
dimensioni, per titanio ed alluminio,<br />
fino alle macchine per deposizione<br />
della fibra di carbonio”.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 33
COMPONENTI<br />
RISPARMIO ENERGETICO<br />
Soluzioni per il trattamento aria<br />
Emerson presenta i prodotti<br />
ASCO Numatics Serie 653 per<br />
trattamento aria. Disponibili con<br />
attacchi da 3/4”e 1”, i prodotti<br />
della Serie 653 hanno portate<br />
elevate per le loro dimensioni.<br />
Ciò consente di alimentare<br />
più prodotti dallo stesso filtroregolatore<br />
o lubrificatore (FRL)<br />
o ridurre la caduta di pressione<br />
nel sistema, permettendo in<br />
entrambi i casi un potenziale<br />
risparmio di energia e costi. <strong>La</strong><br />
gamma della Serie 651, 652 e<br />
653 comprende filtri, regolatori,<br />
filtri-regolatori, lubrificatori,<br />
avviatori progressivi, scarichi<br />
rapidi, moduli di derivazione e<br />
valvole shut off.<br />
“L’introduzione della Serie 653<br />
espande in maniera considerevole<br />
la nostra offerta di prodotti<br />
per il<br />
trattamento<br />
aria”, afferma Scott Weickel,<br />
Vice Presidente Engineering<br />
del segmento Machine Automation<br />
in Emerson. “L’aggiunta<br />
delle nuove dimensioni di<br />
attacchi consente ai produttori<br />
internazionali di scegliere<br />
tra una gamma completa di<br />
prodotti per trattamento aria<br />
tecnologicamente avanzati, da<br />
1/8” a 1”, offerti tutti dallo stesso<br />
fornitore. Ciò semplifica notevolmente<br />
selezione e acquisto dei<br />
prodotti”.<br />
Con le portate più elevate del<br />
settore, rispetto alle dimensioni,<br />
i prodotti ASCO Numatics<br />
delle Serie 651, 652 e 653 sono<br />
ideali per le applicazioni che<br />
richiedono elevati volumi di<br />
aria o dove<br />
lo spazio di<br />
installazione<br />
è limitato.<br />
Gli OEM<br />
possono usufruire dei<br />
vantaggi del vasto range<br />
di temperature di esercizio<br />
(da -40°C a 80°C) e delle<br />
certificazioni ATEX e CUTR,<br />
che consentono di utilizzare il<br />
prodotto in ambienti difficili e<br />
in applicazioni come il pilotaggio<br />
di valvole nell’industria di<br />
processo. Questi prodotti per<br />
trattamento aria sono modulari,<br />
robusti e semplici da assemblare,<br />
installare e posizionare.<br />
Le nuove flange della piastra<br />
terminale consentono la rimozione<br />
del gruppo senza che sia<br />
necessario scollegare le<br />
tubazioni.<br />
Le Serie 651, 652 e 653<br />
sono dotate di manometri<br />
frontali incorporati e<br />
di facile lettura. Gli indicatori<br />
di pressione rosso/verde<br />
integrati (opzionali) facilitano il<br />
controllo della pressione desiderata.<br />
L’ingombro ridotto e le<br />
linee pulite conferiscono un<br />
aspetto robusto e moderno. L’incisione<br />
al laser delle targhette e<br />
delle etichette garantisce che le<br />
informazioni sul prodotto rimangano<br />
leggibili anche in ambienti<br />
difficili. Inoltre un prefiltro a<br />
pieghe opzionale da 3 micron è<br />
stato aggiunto ai filtri a coalescenza<br />
e alle unità combinate<br />
con filtro a coalescenza/regolatore<br />
della linea. Ciò elimina la<br />
necessità di installare un’unità<br />
separata di filtro antiparticolato,<br />
riducendo costi, dimensioni e<br />
peso dell’apparecchiatura.<br />
MOVIMENTAZIONE DI MACCHINARI<br />
Ruote industriali<br />
Una vasta gamma di ruote industriali per la movimentazione di<br />
macchinari, attrezzature e carrelli. <strong>La</strong> varietà di combinazioni e<br />
caratteristiche delle soluzoni di CT Meca permette di rispondere<br />
alle diverse esigenze del settore industriale. I materiali che costituiscono<br />
la ruota e il supporto devono essere adatti al tipo di ambiente<br />
(temperatura, umidità, presenza di agenti chimici), alla natura, alle<br />
condizioni della pavimentazione e all’entità del carico. Si tratta di<br />
fattori che influenzano la forza di spinta necessaria a produrre il<br />
movimento, la trasmissione delle vibrazioni e l’usura della ruota.<br />
Diversi i tipi di materiale disponibili:<br />
- gomma: capacità di carico medio, assorbe le vibrazioni, gli urti e<br />
il rumore, non rovina le superfici, media resistenza al rotolamento.<br />
Le ruote con rivestimento in gomma sono particolarmente adatte<br />
all’assorbimento di urti e vibrazioni ed evitano segni e tracce sulle<br />
superfici;<br />
- Poliammide 6: capacità di carico elevata, buona resistenza agli<br />
urti, non assorbe le vibrazioni, debole resistenza al rotolamento.<br />
Le ruote in inox e poliammide sono ottimali per movimentazioni<br />
in ambienti umidi che necessitano lavaggi frequenti;<br />
- poliuretano: capacità di carico elevata, facilità di movimento, silenziosa,<br />
resistenza agli agenti chimici. Le ruote rosse ultra-scorrevoli<br />
sono ideali per pavimenti abrasivi e possono essere utilizzate in caso<br />
di presenza di residui di lavorazione, solventi, olio, grasso.<br />
In acciaio o in inox l’azienda propone ruote di diversi modelli: con piastra,<br />
girevole o fissa, con doppio bloccaggio o foro centrale. A seconda<br />
del tipo di movimento desiderato, la forcella può avere diverse forme.<br />
Maggiore sarà il diametro della ruota più il movimento sarà facile. Il<br />
mozzo è liscio, quindi adatto alla maggior parte delle applicazioni: carichi<br />
medi, spostamenti a velocità ridotta per distanze brevi. Per facilitare<br />
la rotazione e aumentare la durata di vita delle ruote, è necessario<br />
lubrificare regolarmente l’asse. Le ruote possono essere fornite con<br />
cuscinetti su richiesta (quantità minima richiesta).<br />
34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
COMPONENTI<br />
MOTION CONTROL<br />
Piattaforma di moto lineare personalizzata<br />
I componenti di macchine come cuscinetti, encoder e meccanismi<br />
di azionamento sono ingegnerizzati e assemblati<br />
direttamente sulla base e sulle strutture a ponte di granito del<br />
sistema Integrated Granite Motion (IGM). I sistemi<br />
IGM Aerotech si distinguono quindi dai<br />
sistemi ad assi montati su granito tradizionali<br />
per i quali vengono utilizzati assi di posizionamento<br />
e componenti convenzionali. Questi<br />
sistemi sono personalizzati per rispondere<br />
alle esigenze particolari e specifiche<br />
della vostra applicazione. Possono essere<br />
progettati con cuscinetti meccanici o ad<br />
aria, azionamenti con viti a sfere o con<br />
motori lineari e una varietà di<br />
elementi di feedback che<br />
spaziano dagli encoder<br />
agli interferometri laser.<br />
Sugli assi IGM possono<br />
essere integrati assi di<br />
moto addizionali come assi rotativi,<br />
di sollevamento o piezo, o anche galvo scanners, tutti controllati<br />
dalla piattaforma di controllo unificata A3200 Aerotech.<br />
I sistemi IGM e ad assi montati su granito tradizionali offrono<br />
ciascuno dei vantaggi distinti e la scelta di quale usare<br />
dipende largamente dalla vostra applicazione, nonché dai<br />
suoi requisiti tecnici e commerciali. I sistemi IGM hanno una<br />
maggiore rigidità rispetto a una soluzione ad assi montati su<br />
granito perché il sistema IGM ha meno parti nel loop strutturale,<br />
con il risultato di una maggiore accuratezza e<br />
migliori prestazioni dinamiche. I<br />
sistemi IGM possono essere più<br />
compatti grazie alla natura più<br />
integrata dei componenti della<br />
macchina e del granito. Questo<br />
offre la possibilità di errori di<br />
Abbe più piccoli e di una maggiore<br />
accuratezza di posizionamento.<br />
Inoltre, è più semplice<br />
ottimizzare i parametri<br />
di progettazione degli assi<br />
come lunghezza della corsa<br />
e capacità di carico perché<br />
ogni asse della soluzione IGM è<br />
ingegnerizzato e integrato direttamente<br />
nella struttura di granito.<br />
ACCESSORI<br />
Espulsore pezzi pneumatico<br />
Azienda specialista del serraggio, Hainbuch<br />
offre ora agli utilizzatori dei suoi mandrini<br />
della famiglia mini, o delle precedenti famiglie<br />
Toplus e Spanntop, un innovativo accessorio<br />
facilitatore che permette di risparmiare<br />
tempo e costi delle lavorazioni. <strong>La</strong> battute di<br />
appoggio regolabile vario part e vario quick,<br />
già disponibili nel suo catalogo, vengono ora<br />
affiancate da una nuova variante: vario flex.<br />
L’espulsore pezzi pneumatico serve a espellere<br />
automaticamente il pezzo dal mandrino.<br />
<strong>La</strong> profondità dell’espulsore pneumatico può<br />
essere regolata in modo flessibile tramite<br />
un particolare meccanismo di ritenzione<br />
posizionato sulla macchina esattamente<br />
come richiesto in base al pezzo da lavorare<br />
o dalla pinza. Questo automatismo permette<br />
di aumentare la sicurezza del processo e di<br />
ridurre il tempo di ciclo. L’espulsore vario<br />
flex può anche essere usato come battuta<br />
di appoggio per il sistema di lavaggio e<br />
dell’aria. In questo caso, la molla pneumatica<br />
viene rimossa e si collega un tubo per<br />
l’ingresso del fluido. <strong>La</strong> battuta per pezzi<br />
specifici opzionale con fori per il sistema<br />
di lavaggio o dell’aria può pertanto essere<br />
montata direttamente su questa flessibile<br />
interfaccia.<br />
È possibile risparmiare tempo prezioso utilizzando<br />
battute di appoggio standardizzate.<br />
I tempi di preparazione vengono drasticamente<br />
ridotti e l’utilizzatore è sicuro di avere<br />
sempre a portata di mano la giusta battuta.<br />
Per il fissaggio rigido e preciso, Hainbuch<br />
raccomanda l’utilizzo del sistema vario part.<br />
Funziona con lo stesso principio dei blocchetti<br />
pianparalleli e la sua altezza può<br />
essere regolata finemente in passi di 1 mm<br />
tramite dischi con spessore graduato. Con<br />
una concentricità < 0,02 mm nel punto della<br />
battuta a contatto con il pezzo da lavorare,<br />
vario part è la soluzione ideale per la lavorazione<br />
di finitura. <strong>La</strong> variante vario quick<br />
variant è pensata per realizzare serraggi<br />
rapidi e flessibili. Ha una precisa vite a<br />
filetto trapezoidale che permette di regolare<br />
rapidamente la profondità di battuta. Una<br />
rotazione di mezzo giro equivale a uno spostamento<br />
della profondità di 1 mm.<br />
Hainbuch offre anche battute con appoggio<br />
lavorabile e battute frontali.<br />
Le principali caratteristiche degli espulsori<br />
vario flex sono l’espulsione automatica del<br />
pezzo dal mandrino, accessorio tutto-in-uno<br />
per l’espulsione del pezzo e battuta per il collegamento<br />
di un sistema di lavaggio o ad aria.<br />
I vantaggi dell’espulsore di pezzi vario flex<br />
riguardano la sicurezza del processo grazie<br />
all’espulsione automatica del pezzo, la maggiore<br />
produttività derivante dalla riduzione<br />
dei tempi di ciclo e la flessibilità garantita<br />
delle differenti possibilità applicative.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35
STAMPA 3D<br />
PARTNERSHIP<br />
Soluzioni integrate<br />
per la produzione additiva<br />
Una collaborazione strategica per la<br />
realizzazione di soluzioni di produzione<br />
integrate, sviluppate congiuntamente<br />
e basate sulla stampa 3D.<br />
È quella avviata da GF Machining<br />
Solutions, una divisione di GF, e 3D<br />
Systems, azienda leader nella produzione<br />
additiva.<br />
Tra gli obiettivi della partnership è<br />
anche previsto lo sviluppo di soluzioni<br />
di stampa 3D di nuova generazione. In<br />
questo accordo convergeranno l’esperienza<br />
nella produzione additiva di<br />
3D Systems e quella di GF Machining<br />
Solutions nella produzione sottrattiva<br />
in metallo, che consente la realizzazione<br />
di soluzioni di flusso di lavoro continue<br />
ed efficaci grazie all’integrazione<br />
di stampanti 3D, materiali, software e<br />
della lavorazione industriale mediante<br />
elettroerosione (EDM), oltre che di<br />
apparecchiature di fresatura e laser.<br />
Il progetto si propone di soddisfare le<br />
esigenze dei clienti orientate verso<br />
la produzione di componenti metallici<br />
complessi con tolleranze rigide e<br />
minori spese di gestione.<br />
Il lancio ufficiale della partnership è<br />
avvenuto a Chicago in occasione di<br />
IMTS, il salone internazionale delle<br />
tecnologie di fabbricazione. Si prevede<br />
che in tale occasione sarà presentata<br />
anche una macchina innovativa<br />
per la produzione additiva, frutto di<br />
uno sviluppo congiunto. Altre soluzioni<br />
combinate, che saranno distribuite<br />
tramite le reti commerciali di entrambi<br />
i partner, seguiranno nei prossimi anni.<br />
“Siamo entusiasti di questa nuova<br />
partnership tra due aziende leader nel<br />
settore”, ha dichiarato Yves Serra, Ceo<br />
di GF. “Grazie alle conoscenze e all’esperienza<br />
combinata di 3D Systems e<br />
di GF Machining Solutions saremo in<br />
condizione di proporre ai nostri clienti<br />
soluzioni di produzione nuove, basate<br />
sulla stampa 3D”.<br />
“<strong>La</strong> partnership tra 3D Systems e GF<br />
Machining Solutions sancisce l’unione<br />
tra due aziende innovatrici, focalizzate<br />
sul cliente, con lo scopo di ridefinire la<br />
lavorazione dei metalli”, ha dichiarato<br />
Vyomesh Joshi, presidente e Ceo di<br />
3D Systems. “Entrambe le aziende<br />
condividono il l’obiettivo di trasformare<br />
la produzione. Siamo impazienti di<br />
iniziare a offrire soluzioni di tecnologia<br />
integrata per migliorare ulteriormente<br />
i processi dei clienti e garantire un<br />
significativo vantaggio competitivo<br />
riducendo i tempi di produzione, incrementando<br />
la velocità a componente<br />
e abbassando in generale i costi di<br />
gestione”.<br />
Co-fondatore di 3D Systems è stato<br />
l’inventore della stampa 3D Charles<br />
“Chuck” Hull nel 1986. <strong>La</strong> società quotata<br />
alla Borsa di New York (NYSE:<br />
DDD), con sede a Rock Hill, in South<br />
Carolina (Stati Uniti), è una società<br />
innovatrice nelle soluzioni 3D. Ha<br />
dedicato i 30 anni della propria storia<br />
dando ai professionisti e alle aziende<br />
l’opportunità di ottimizzare i propri<br />
progetti, trasformare i flussi di lavoro,<br />
portare sul mercato prodotti di grande<br />
valore innovativo e condurre nuovi<br />
modelli aziendali. I prodotti e i servizi<br />
di 3D Systems sono orientati verso una<br />
vasta gamma di applicazioni avanzate,<br />
che vanno dai settori aerospaziale,<br />
automobilistico, dei beni di consumo<br />
e della gioielleria a quello medico e<br />
dentistico.<br />
ADDITIVE MANUFACTURING<br />
Stampanti 3D per il mercato globale<br />
Oggi Roboze si avvale della collaborazione di un team di giovani<br />
talenti che sfidano gli standard della progettazione di soluzioni di<br />
stampa 3D professionale e industriale sul mercato mondiale. Innovazione<br />
continua, ricerca e sviluppo sono i punti di forza dell’azienda.<br />
Nei prossimi mesi l’azienda parteciperà a numerosi appuntamenti<br />
e meeting di risonanza mondiale all’estero e in Italia.<br />
Dopo la recente partecipazione a IMTS <strong>2018</strong> (International Manufacturing<br />
Technology Show) di Chicago, gli ingegneri di Roboze<br />
interverranno al Digimat Users’ Meeting <strong>2018</strong> di Praga (9-11 ottobre)<br />
, un’opportunità di scambio e confronto che coinvolge molte<br />
aziende del settore. Oggi queste occasioni sono alla base della<br />
strategia aziendale: essere al passo con i tempi, creare partnership<br />
orizzontali e conoscere quello che il mercato mondiale chiede<br />
alle imprese dei paesi leader significa fare business inserendosi<br />
automaticamente nel contesto industriale globale.<br />
Dal 9 al 13 ottobre Roboze sarà anche alla 31esima edizione di BI-MU<br />
a Milano per la più importante mostra in Italia dedicata a macchine<br />
utensili, robot, automazione, digital manufacturing, tecnologie digitali,<br />
ausiliarie e abilitanti. È qui che vengono raccolti tutti i trend di<br />
mercato di settore, con uno sguardo alle aziende del futuro.<br />
L’ultimo appuntamento autunnale è dal 13 al 16 novembre, a Francoforte,<br />
con il Formnext <strong>2018</strong>, una fiera riferimento per l’additive<br />
manufacturing, che ogni anno vede un notevole incremento del<br />
numero di aziende e delle start-up partecipanti. Un’opportunità<br />
per proporre e raccogliere soluzioni innovative e concrete per<br />
l’industria.<br />
36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
SOFTWARE<br />
NUOVA RELEASE<br />
Connettività e sicurezza<br />
Specializzata nello sviluppo di driver e soluzioni di comunicazione<br />
e i cui prodotti sono distribuiti in Italia da EFA Automazione<br />
Spa, Kepware, azienda statunitense parte del gruppo PTC, ha<br />
annunciato il rilascio della versione 6.5 di KEPServerEX ® .<br />
Gli aggiornamenti che ha ricevuto la versione 6.5 insistono molto<br />
sulla sicurezza. <strong>La</strong> nuova release rende infatti possibile gestire in<br />
maniera ancora più sicura i singoli file di progetto e lo sviluppo<br />
delle applicazioni, mediante il controllo di accesso basato su<br />
password.<br />
KEPServerEX 6.5 è scaricabile dal sito di Kepware ed è disponibile<br />
in upgrade gratuito per un periodo di tempo limitato per i possessori<br />
di licenze 5 e 6, incluse quelle prive di contratto di manutenzione<br />
e supporto.<br />
<strong>La</strong> nuova versione 6.5 viene rilasciata con la Secure KEPServerEX<br />
Deployment Guide, che comprende le raccomandazioni strategiche<br />
in tema di sicurezza. Nella guida sono contenute le indicazioni<br />
per la gestione delle API di configurazione, l’utilizzo di interfacce<br />
sicure, la manutenzione del server e tutto ciò che è opportuno<br />
fare durante e dopo l’installazione di KEPServerEX per assicurare<br />
la massima continuità di servizio.<br />
KEPServerEX 6.5 offre pertanto:<br />
• protezione dei file di progetto: consente agli utenti di crittografare<br />
i file di progetto utilizzando moderni algoritmi di codifica per<br />
proteggerli durante il trasferimento verso altri utenti o verso<br />
nuove istanze di KEPServerEX;<br />
• password amministratore: consente agli utenti di impostare<br />
una password durante l’installazione per autorizzare l’accesso<br />
amministrativo e proteggendo in tal modo l’accesso al sistema<br />
ancor prima dell’inserimento dei dati di configurazione;<br />
• aggiornamenti continui: l’impiego dei più aggiornati algoritmi di<br />
crittografia garantisce maggiore sicurezza a livello applicativo.<br />
Oltre alla presenza delle nuove funzionalità in tema di sicurezza,<br />
la release 6.5 di KEPserverEX ha visto l’aggiornamento di ben 32<br />
componenti, che includono driver come il Torque Tool Ethernet<br />
driver e l’MQTT Client, plug-in avanzati, l’utility TIA Portal Exporter<br />
e l’interfaccia nativa ThingWorx.<br />
KEPServerEX è una soluzione di connettività che consente di<br />
raccogliere, aggregare e gestire in modo semplice, flessibile<br />
e sicuro tutti i dati generati dalle operazioni che si svolgono a<br />
livello di campo. Consente inoltre di connettere PLC, sensori,<br />
RTU e, in generale, qualsiasi dispositivo di campo che generi<br />
dati, e veicolarli verso sistemi HMI e Scada, applicazioni per il<br />
data logging, software di reportistica, sistemi di gestione della<br />
produzione (MES, ERP), strumenti di supporto alle decisioni (DSS,<br />
BI), nonché verso i database e le piattaforme per attività di Big<br />
Data Analytics. KEPServerEX permette infine di implementare<br />
soluzioni di connettività basate sui paradigmi dell’ IoT (Internet<br />
of Things), fornendo pertanto le funzionalità necessarie per<br />
digitalizzare i processi delle imprese che intendono interconnettere<br />
i loro asset produttivi ai software, sia commerciali che proprietari,<br />
di cui già dispongono o che intendono acquistare.<br />
Questo è possibile grazie alla completa dotazione di interfacce<br />
Client per gli standard OPC DA, AE, UA, Xi (.NET), DDE, ODBC,<br />
SNMP Agent, nonché per la presenza di interfacce specifiche,<br />
tra cui citiamo i Client Wonderware Suitelink, GE NIO, Oracle<br />
MOC e SAP.<br />
KEPServerEX offre la più ampia capacità di comunicazione e<br />
interfacciamento attualmente disponibile sul mercato, grazie agli<br />
oltre 150 driver di comunicazione e i 250 protocolli supportati (sia<br />
lato OT, come fieldbus e Industrial Ethernet, che lato IT, tra cui<br />
MQTT, REST, ODBC e SNMP).<br />
KEPServerEX è in grado di supportare sia i dispositivi in commercio<br />
che quelli obsoleti e non più reperibili, coprendo in tal modo<br />
praticamente tutti gli ambiti dell’automazione industriale come il<br />
packaging, il siderurgico, le industrie di trasformazione di legno,<br />
vetro, carta, ceramica, plastica, gomma ecc., la produzione e il<br />
trasporto dell’energia, il trattamento dell’acqua, nonché il settore<br />
building e delle infrastrutture.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 37
ROBOTICA<br />
INDUSTRIA 4.0<br />
Nella visione di MiR,<br />
i robot autonomi<br />
collaborativi<br />
trasformeranno l’industria<br />
non a discapito degli<br />
operatori, ma lavorando al<br />
loro fianco e sollevandoli<br />
dalle mansioni<br />
più monotone e pericolose.<br />
di Fernando Fandiño Oliver*<br />
Con l’avanzare della cosiddetta<br />
Industria 4.0 e dei suoi effetti<br />
sui posti di lavoro, non possiamo<br />
fare a meno di pensare sempre di più a<br />
come questa rivoluzione trasformerà il<br />
commercio e il modo in cui lavoriamo.<br />
Una delle più discusse conseguenze<br />
dell’Industria 4.0 è l’idea che l’automazione<br />
avanzerà necessariamente a<br />
discapito degli impiegati, che saranno<br />
semplicemente sostituiti da controparti<br />
robotiche instancabili e più efficienti.<br />
Questo non è però il caso dei robot autonomi<br />
collaborativi (AMR, in inglese) come<br />
i MiR. Infatti, come suggerito dalla parola<br />
“collaborativi”, questi robot lavorano<br />
fianco a fianco con le persone e l’unica<br />
cosa che i lavoratori vedranno portarsi via<br />
sono i più sporchi, monotoni e pericolosi<br />
compiti legati al trasporto interno.<br />
Gli AMR rappresentano un’ottima soluzione<br />
per le organizzazioni che vogliono<br />
ottimizzare il flusso di lavoro e migliorare<br />
efficienza e competitività, ma sono<br />
anche preziosi alleati per i lavoratori, in<br />
ogni stadio del processo di produzione.<br />
Di seguito riportiamo le ragioni principali<br />
per cui i lavoratori dovrebbero<br />
essere contenti per l’introduzione dei<br />
loro nuovi colleghi robotici.<br />
Robot alleati degli operatori<br />
*Area Sales<br />
Manager Southern<br />
Europe and Brazil,<br />
Mobile Industrial<br />
Robots (MiR)<br />
PRIMA DI TUTTO, LA SICUREZZA<br />
I robot MiR contribuiscono alla sicurezza<br />
generale sul posto di lavoro, prendendosi<br />
cura di una serie di diversi<br />
compiti di trasporto faticosi e potenzialmente<br />
dannosi per gli esseri umani,<br />
anche grazie a una vasta gamma di<br />
moduli personalizzabili che possono<br />
facilmente essere installati direttamente<br />
sui robot.<br />
Il personale può chiamare il robot, il<br />
quale si dirigerà autonomamente verso<br />
la zona di carico, riducendo la distanza<br />
da coprire quando si deve spingere<br />
un carrello dal punto A al punto B. I<br />
robot possono trasportare fino a 500<br />
kg e occuparsi del sollevamento della<br />
maggior parte dei carichi, riducendo il<br />
rischio di infortuni. Beni, rifiuti e altri<br />
materiali possono essere caricati sui<br />
robot stessi, su scaffali personalizzati<br />
montati sui robot o su carrelli o bancali<br />
trainati dai robot MiR equipaggiati<br />
con il gancio speciale. Sono disponibili<br />
anche moduli provvisti di nastro trasportatore,<br />
i quali permettono agli AMR<br />
di caricare e scaricare oggetti direttamente<br />
e autonomamente da catene di<br />
montaggio, senza nessun bisogno che<br />
gli operatori trasportino pesi. Inoltre,<br />
i robot mobili possono accedere ad<br />
ambienti proibitivi per gli esseri umani,<br />
per esempio, per via di rumori forti o<br />
sostanze nocive.<br />
Il robot MiR stesso è sicuro, poiché i<br />
robot sono progettati attentamente così<br />
da avere sempre un’immagine precisa<br />
dell’ambiente circostante. Telecamere<br />
3D e scanner laser permettono agli<br />
AMR di aggirare ostacoli e persone e<br />
di fermarsi o cambiare percorso non<br />
appena qualcuno o qualcosa appare sul<br />
loro cammino. Per esempio, la società<br />
Magna-Power ha integrato due robot<br />
MiR nel proprio stabilimento nel New<br />
Jersey per ottimizzare la logistica e il<br />
flusso di lavoro tra la produzione e il<br />
magazzino. Come molte altre compagnie<br />
che non hanno familiarità con la<br />
tecnologia degli AMR, Magna-Power<br />
era molto preoccupata per il livello di<br />
sicurezza dei robot. Grant Pitel, Vice<br />
President of Engineering, racconta la<br />
sua reazione nel momento in cui lo<br />
stabilimento ha ricevuto i robot MiR:<br />
“Producendo materiale elettrico, per noi<br />
la sicurezza è molto importante. Siamo<br />
passati davanti al robot mentre questo<br />
andava a piena velocità, per assicurarci<br />
che si sarebbe fermato, ed è piuttosto<br />
stupefacente vedere cosa può evitare”.<br />
FACILITATO IL TRASPORTO<br />
INTERNO ALLO STABILIMENTO<br />
Grandi stabilimenti manifatturieri, così<br />
come ospedali e altre organizzazioni che<br />
potrebbero essere interessati all’adozione<br />
di AMR, spesso si sviluppano su aree<br />
molto vaste. Quasi altrettanto spesso, il<br />
trasporto di materie prime, prodotti finiti<br />
e ogni tipo di beni o rifiuti all’interno<br />
38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
di tali stabilimenti è ancora oggi compito<br />
di lavoratori che impiegano molto<br />
tempo ed energie per spingere carrelli<br />
avanti e indietro. Anche in aziende relativamente<br />
piccole, la distanza totale<br />
percorsa dagli impiegati in attività di<br />
trasporto può facilmente arrivare a svariati<br />
chilometri al giorno. Il produttore<br />
danese di apparecchiature mediche Elos<br />
Medtech ha affidato i propri trasporti<br />
interni a un robot MiR100, evitando<br />
al personale di camminare 7,5 km al<br />
giorno. I robot MiR possono percorrere<br />
fino a 15 km senza bisogno di essere<br />
ricaricati e hanno quindi il potenziale<br />
di far risparmiare ai loro colleghi umani<br />
MiR ha presentato<br />
MiR500 alla fiera<br />
Automatica<br />
lo scorso giugno a<br />
Monaco di Baviera<br />
<strong>La</strong> società<br />
Magna-Power<br />
ha integrato<br />
due robot MiR<br />
nel proprio<br />
stabilimento<br />
nel New Jersey<br />
per ottimizzare la<br />
logistica e il flusso<br />
di lavoro tra<br />
la produzione<br />
e il magazzino<br />
diverse ore al giorno nel trasportare<br />
beni. Queste mansioni di trasporto,<br />
monotone e ripetitive, non creano valore<br />
per nessuno: né per la compagnia, che<br />
impiega personale in attività che possono<br />
essere svolte altrettanto bene da<br />
robot, e né per lavoratori, che devono<br />
dedicare tempo a compiti meno stimolanti<br />
e con meno valore di quelli per i<br />
quali sono stati assunti.<br />
I ROBOT CREERANNO<br />
PIÙ LAVORO<br />
Come evidenziato in questo articolo, i<br />
robot si sostituiscono alle persone nei<br />
compiti ripetitivi di trasporto, lasciando<br />
più tempo a lavoratori per dedicarsi<br />
alle proprie professioni. Ad esempio,<br />
in Honeywell, a Poole (UK), i robot<br />
MiR hanno aiutato la compagnia ad<br />
aumentare l’efficienza, come spiegato<br />
dal Design Engineer, Timothy Ward:<br />
“Il problema principale che vogliamo<br />
risolvere con il robot MiR è quello del<br />
personale impegnato a spingere carrelli.<br />
Volevamo che tutti tornassero a occuparsi<br />
della produzione. Grazie all’introduzione<br />
dei robot MiR, abbiamo liberato<br />
l’equivalente di sei impiegati a tempo<br />
pieno che possono produrre di più e con<br />
maggiore efficienza”. A questo punto è<br />
legittimo chiedersi se l’introduzione dei<br />
robot non comporti meno lavoro per<br />
lavoratori ma, come dichiarato da Ward,<br />
i robot semplicemente permettono agli<br />
addetti di concentrarsi maggiormente<br />
su compiti di maggior valore, consentendo<br />
al tempo stesso a Honeywell di<br />
dedicare tempo a corsi di formazione<br />
per il personale.<br />
Inoltre, i robot creeranno lavoro perché<br />
le compagnie avranno bisogno di persone<br />
che vi lavorino insieme. I robot<br />
collaborativi in generale, e quelli di<br />
MiR in particolare, sono di semplice<br />
utilizzo e possono essere programmati,<br />
senza nessuna esperienza precedente,<br />
attraverso smartphone, tablet o<br />
pc. In questo modo, le organizzazioni<br />
hanno la possibilità di assumere il<br />
pieno controllo dei robot e del loro<br />
utilizzo. L’incremento dei robot e delle<br />
loro applicazioni creerà nuovi posti di<br />
lavoro legati alle operazioni giornaliere<br />
dei robot, al controllo qualità e alla loro<br />
manutenzione.<br />
SOLLEVARE FINO A 500 KG<br />
MiR ha ampliato la gamma di prodotti<br />
con l’introduzione del MiR500 presentato<br />
alla fiera Automatica lo scorso<br />
giugno. Questo nuovo AMR, più grande<br />
e potente, possiede tutte le caratteristiche<br />
delle sue controparti più piccole,<br />
può sollevare fino a 500 kg e prelevare,<br />
trasportare e consegnare automaticamente<br />
i pallet fino alla velocità di 7,2<br />
km/h. Il MiR500 è molto resistente, con<br />
una struttura ancora più robusta ed è<br />
ottimale per gli ambienti industriali.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 39
AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />
DATALOGGER<br />
Registratori di temperatura per processi di saldatura<br />
e polimerizzazione<br />
Fluke Process Instruments lancia una gamma di registratori di dati<br />
per la profilatura della temperatura in processi di breve e media<br />
durata in ambito elettronico e nel settore della verniciatura a polvere.<br />
<strong>La</strong> serie Datapaq DP5 è ottimizzata per forni di altezza limitata. In<br />
particolare, questi registratori possono essere facilmente utilizzati<br />
nei processi di saldatura a rifusione. Sono disponibili in involucri<br />
robusti, ottenuti tramite lavorazione<br />
dell’alluminio solido. Quattro tipologie<br />
di contenitori garantiscono l’idoneità<br />
a qualsiasi processo. Sono disponibili<br />
versioni con 6 e 12 canali a termocoppia.<br />
Offrono una precisione di ±0,5°C<br />
e una risoluzione di ±0,1°C sull’intero<br />
intervallo termico di misura e di<br />
funzionamento. Le misure possono<br />
essere avviate e arrestate manualmente,<br />
tramite due pulsanti colorati,<br />
o attivate tramite timer o in base<br />
alla temperatura. I nuovi registratori<br />
combinano la facilità di utilizzo con<br />
un’eccellente disponibilità e costi di gestione minimi: sono dotati<br />
di un pacco batteria NimH sostituibile dall’utente, che può essere<br />
ricaricato da qualsiasi presa o porta USB. Una ricarica di 90 minuti<br />
garantisce oltre 40 ore di profilazione ininterrotta. Gli intervalli di<br />
campionamento possono essere impostati tra 20 ms e 10 min.<br />
Un solo registratore è in grado di rilevare le temperature di anche 10<br />
forni in successione, memorizzando singoli profili con un massimo<br />
di 600.000 punti dati. In questo modo, è possibile pianificare in modo<br />
più efficiente il download tramite connessione USB o Bluetooth. Un<br />
trasmettitore radio integrato fornisce, su richiesta, dati in tempo<br />
reale dall’interno del processo. Tutti i dati di processo e di sistema<br />
possono essere comunicati a sistemi di monitoraggio industriali<br />
tramite l’interfaccia OPC. Il software<br />
standard Datapaq Insight trasforma<br />
rapidamente i dati grezzi in informazioni<br />
utilizzabili. Attualmente include<br />
sempre il calcolatore di ricette Easy<br />
Oven Setup, le analisi statistiche SPC<br />
e l’analisi degli andamenti. Il nuovo<br />
software Datapaq Insight Professional<br />
comprende lo strumento di<br />
creazione profili Surveyor, che misura<br />
le prestazioni del processo a livello di<br />
scheda critica e riduce la necessità<br />
di utilizzare costose schede di riferimento<br />
(golden board).<br />
CONTROLLO DI PROCESSO<br />
Trasmettitore compatto<br />
ed economico<br />
Knick Elektronische Messgeräte<br />
espande la sua serie di moduli<br />
trasmettitori sottili Memosens<br />
MemoRail per l’installazione<br />
in quadri elettrici con una versione<br />
per interfaccia Modbus:<br />
MemoRail Modbus A1405N è<br />
il primo analizzatore multiparametrico<br />
completo che fornisce<br />
ai tecnici del controllo<br />
di processo un trasmettitore<br />
compatto ed economico per<br />
integrare completamente le stazioni<br />
di monitoraggio Memosens<br />
in questo standard per bus<br />
di campo. Finora era possibile<br />
scegliere solo tra analizzatori<br />
completi e dotati di un display<br />
oppure trasmettitori compatti<br />
con funzionalità limitate.<br />
I nuovi moduli MemoRail<br />
Modbus di Knick, realizzati<br />
in formato modulare con una<br />
larghezza di soli 17,5 mm, trasmettono<br />
tutti i dati del sensore<br />
e le letture al Modbus<br />
master utilizzando il formato<br />
dati Modbus RTU. A differenza<br />
delle soluzioni compatte convenzionali,<br />
consentono anche<br />
di accedere illimitatamente alla<br />
configurazione del dispositivo<br />
e alla calibrazione del sensore<br />
tramite Modbus. È possibile<br />
collegare fino a 32 trasmettitori<br />
a un Modbus master. MemoRail<br />
Modbus può essere combinato<br />
con tutti i sensori MemoSens<br />
e digitali per la misurazione di<br />
pH/ORP, conduttività o ossigeno,<br />
che si tratti di sensori<br />
di pH in vetro, IsFET, ossigeno<br />
o conduttività (conduttiva<br />
e induttiva). Inoltre, il modulo<br />
per guida DIN è l´unico analizzatore<br />
della sua classe che<br />
consente la connessione di<br />
sensori LDO (ossigeno disciolto<br />
luminescente) per la misurazione<br />
ottica dell´ossigeno. I nuovi<br />
dispositivi si presentano come<br />
versioni a uno o due canali con<br />
parametri o sensori liberamente<br />
combinabili. Possono essere<br />
collegati due sensori Memosens<br />
liberamente selezionabili o<br />
un sensore Memosens e un SE<br />
740 LDO. Inoltre, i trasmettitori<br />
consentono il collegamento dei<br />
nuovi sensori combinati SE 554<br />
X/1-AMSN e SE 555 X/1-AMSN,<br />
che misurano in modo sincrono<br />
i valori di pH e ORP. In tal modo,<br />
un modello MemoRail a doppio<br />
canale fornisce quattro letture<br />
e anche la temperatura.<br />
L’indirizzo di rete per la configurazione<br />
Modbus rapida viene<br />
impostato tramite gli interruttori<br />
DIP posti sul pannello frontale.<br />
L’alimentazione a 24 V CC può<br />
essere collegata tramite TBUS<br />
o tramite un cavo collegato ai<br />
terminali sul retro. I LED rosso<br />
e verde indicano lo stato del<br />
dispositivo, le interruzioni della<br />
comunicazione, i sensori difettosi<br />
o le impostazioni del dispositivo<br />
inadatte al sensore, nonché<br />
i requisiti di manutenzione<br />
del dispositivo. Knick offre una<br />
garanzia di 3 anni sui trasmettitori<br />
MemoRail Modbus.<br />
40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong> www.interprogettied.com
AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />
A BI-MU <strong>2018</strong><br />
Controlli numerici per macchine complesse<br />
In occasione di Bi-Mu <strong>2018</strong>, in<br />
programma a Milano dal 9 al<br />
13 ottobre, Mitsubishi Electric<br />
presenterà la famiglia di controlli<br />
numerici C80, l’ultima nata<br />
della serie 8.<br />
<strong>La</strong> serie C80 si distingue per<br />
cinque caratteristiche fondamentali:<br />
produttività, facilità di<br />
utilizzo, connettività, sicurezza<br />
funzionale ed affidabilità.<br />
Configurabili con un massimo<br />
di 3 CPU, i controlli C80 si<br />
prestano in modo efficace a<br />
supportare 48 assi e controllare<br />
macchine complesse. Come<br />
i modelli M80 e M800, i C80<br />
impiegano un’innovativa CPU<br />
appositamente sviluppata per<br />
l’impiego nel campo dei CNC,<br />
capace di garantire un enorme<br />
passo avanti in termini di prestazioni.<br />
Essa si combina con<br />
un sistema di comunicazione<br />
ad altissima velocità e a un<br />
controllo estremamente reattivo<br />
di servomotori e mandrini,<br />
favorendo una netta riduzione<br />
dei tempi ciclo.<br />
Grazie alla compatibilità con<br />
Melsec serie iQ-R, i CNC della<br />
serie C80 inaugurano una<br />
nuova era per le linee di produzione,<br />
aumentandone il valore<br />
aggiunto e riducendone i TCO<br />
(Total Cost of Ownership). <strong>La</strong><br />
compatibilità con la piattaforma<br />
di automazione iQ-R, nucleo<br />
di e-F@ctory, assicura infatti<br />
una capacità eccezionale di<br />
interconnessione e gestione<br />
dei dati, per analisi dettagliate<br />
dei parametri di produzione,<br />
consumo energetico e sicurezza,<br />
e un aumento di efficienza<br />
e disponibilità dei sistemi di<br />
produzione.<br />
L’interfaccia uomo-macchina<br />
presenta schermate semplici<br />
e intuitive, oltre a fornire una<br />
funzione di guida e permettere<br />
l’impiego tramite display<br />
touchscreen.<br />
Inoltre, una gamma completa<br />
di funzioni di sicurezza, raccolte<br />
sotto il nome di Smart<br />
Safety Observation Function,<br />
consente la piena conformità<br />
con gli standard di sicurezza,<br />
che coprono l’intero sistema<br />
inclusi CNC, azionamento, I/O,<br />
sensori e comunicazione.<br />
Presso lo stand dell’azienda<br />
(Pad. 13 - C71), sarà inoltre possibile<br />
approfondire l’innovativa<br />
modalità di gestione dell’assistenza<br />
tecnica scelta da Mitsubishi<br />
Electric per garantire ai<br />
propri utilizzatori il miglior service<br />
e la miglior formazione,<br />
finalizzati ad accrescere la<br />
produttività dei loro impianti.<br />
POWER<br />
Sistemi di marcatura versatili<br />
Phoenix Contact sarà presente a Coiltech<br />
presso Pordenone Fiere, il 26 e il 27 settembre,<br />
per presentare le sue soluzioni<br />
più evolute per il mondo della potenza.<br />
L’azienda aspetta gli operatori del mondo<br />
della produzione e manutenzione di<br />
motori elettrici, generatori, trasformatori<br />
di potenza e distribuzione, trasformatori<br />
industriali e avvolgimenti in genere, presso<br />
il suo stand B26-C27, al padiglione 8.<br />
Il team Phoenix Contact illustrerà ai visitatori<br />
gli innovativi e versatili sistemi di<br />
marcatura, disponibili in diversi modelli e<br />
in versione portatile e fissa. Sarà possibile<br />
fare test di stampa e prove specifiche<br />
per le proprie esigenze.<br />
In mostra saranno esposte altre gamme<br />
di prodotti come: connettori circolari,<br />
morsetti e connettori per il circuito stampato,<br />
morsetti da guida DIN e l’immancabile<br />
sistema di connessione<br />
a innesto<br />
rapido Quickon<br />
QPD, specifico<br />
per la distribuzione<br />
di energia. Per<br />
quest’ultimo sarà<br />
possibile ritirare un<br />
campione gratuito.<br />
INDUSTRIA 4.0<br />
Sensore intelligente per Internet of Things<br />
<strong>La</strong> generazione, il trasporto e l’elaborazione<br />
delle informazioni sono compiti<br />
centrali nella applicazioni dell’Industria<br />
4.0. Alla base di tutte le informazioni<br />
vi sono sensori intelligenti. Il nuovo<br />
sensore ottico multifunzione BOS 21M<br />
ADCAP di Balluff si aggiunge ai modelli<br />
esistenti della serie BOS 21M. Questo<br />
versatile sensore utilizza la luce rossa<br />
e consente di scegliere tra quattro<br />
modalità di rilevamento: sensore con<br />
soppressione dello sfondo, a tasteggio,<br />
retroriflettente o a sbarramento. Tutte<br />
le funzioni del sensore possono essere<br />
configurate tramite il bus IO-Link<br />
mentre il sistema è in esecuzione, in<br />
modo che il controller possa inviare<br />
istruzioni a distanza.<br />
Inoltre, il sensore rileva le condizioni<br />
operative correnti, raccoglie ed elabora<br />
le informazioni e fornisce molti più dati<br />
del semplice segnale di commutazione<br />
su IO-Link. I segnali di rilevamento<br />
vengono preparati e pre-elaborati nel<br />
sensore. L’attività di preelaborazione<br />
svolta dal sensore allevia il carico sul<br />
controller di sistema e riduce il volume<br />
di dati sui sistemi fieldbus.<br />
Le funzioni diagnostiche complete e<br />
intelligenti forniscono informazioni<br />
importanti come l’aspettativa di vita,<br />
le ore di funzionamento e la riserva<br />
funzionale. Una quantità maggiore di<br />
depositi di sporcizia, disallineamento<br />
del sensore, errori di impostazione<br />
o altre irregolarità possono essere<br />
rilevati in anticipo e in modo affidabile<br />
monitorando i valori di emissività<br />
come misura della qualità del segnale<br />
del sensore. Ma quando si tratta di<br />
sicurezza operativa, questo sensore<br />
intelligente offre ancora di più. Il<br />
modello BOS 21M ADCAP è il primo<br />
sensore a monitorare otticamente<br />
l’uscita del LED emettitore direttamente<br />
e a determinare il “livello<br />
di stress” mediante la temperatura<br />
interna del sensore e la tensione di<br />
alimentazione.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 41
MATERIALI<br />
SEMILAVORATI PLASTICI<br />
Dagli investimenti<br />
nei servizi di<br />
pre-lavorazione a quelli<br />
nella riorganizzazione<br />
interna e nella logistica:<br />
Ensinger Italia è un partner<br />
sempre più avanzato<br />
nella fornitura di materiali<br />
plastici ai diversi<br />
comparti industriali.<br />
Miglioramento continuo<br />
di Alessandro Bignami<br />
Il miglioramento continuo è la strada<br />
scelta da Ensinger per proseguire il<br />
trend di crescita anche in Italia, dove<br />
dal 2016 sta inanellando una serie ininterrotta<br />
di risultati positivi. Miglioramento<br />
continuo non solo dei prodotti e dei<br />
servizi offerti, ma anche dei processi<br />
interni, dalla gestione del flusso degli<br />
ordini alla riorganizzazione della logistica:<br />
in questo senso la filiale sta valutando<br />
come sfruttare al meglio il magazzino<br />
appena acquisito nell’area adiacente alla<br />
sede di Olcella di Busto Garolfo (MI). Di<br />
questi temi abbiamo parlato con il<br />
Country Manager di Ensinger Italia, Paolo<br />
Senatore, che ci ha anche illustrato il<br />
ruolo del Conversion Service, reparto<br />
Paolo Senatore,<br />
Country Manager<br />
di Ensinger Italia<br />
strategico che offre servizi di pre-lavorazione<br />
dei materiali plastici. L’ingegner<br />
Flavio Granato, Technical Manager, si è<br />
soffermato invece sulle novità produttive<br />
e sulle più recenti sfide tecnologiche<br />
dell’azienda.<br />
Ensinger Italia fa parte del gruppo tedesco<br />
Ensinger GmbH, è presente in Italia<br />
dal 1990 e fornisce materiali plastici ad<br />
elevate prestazioni sotto forma di un’ampia<br />
gamma di semilavorati estrusi, pressati<br />
e colati oltre che di profili per il taglio<br />
termico insulbar ® per finestre e facciate<br />
continue.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Paolo Senatore,<br />
come giudica, alla luce del vostro lavoro<br />
quotidiano, la situazione dell’industria<br />
meccanica italiana?<br />
R. - Dal nostro punto di osservazione,<br />
che è quello di un partner per la fornitura<br />
dei materiali e dei diversi servizi<br />
connessi, notiamo una fase positiva.<br />
Parlerei anzi di un’accelerata, che ha<br />
mostrato i primi segnali già a partire<br />
dalla primavera del 2016 e ha raggiunto<br />
un picco nella prima metà del <strong>2018</strong>, in<br />
particolare nel primo trimestre. Per quanto<br />
ci riguarda, siamo in piena linea con<br />
questo trend, dato che da oltre due anni<br />
stiamo crescendo costantemente.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> crescita è stata<br />
favorita dal piano Impresa 4.0?<br />
R. - Certamente sì, almeno per quanto<br />
riguarda la domanda interna di macchine<br />
e beni strumentali. È altrettanto innegabile,<br />
però, che sull’aumento degli<br />
ordini hanno giocato un ruolo decisivo<br />
il buon funzionamento dell’export e la<br />
ripresa dei mercati internazionali. Il<br />
decreto ha centrato comunque il suo<br />
obiettivo, dando impulso alla ripresa del<br />
settore e stimolando la costruzione di<br />
molte macchine e apparecchiature per i<br />
primi impianti. È vivace anche la richiesta<br />
42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
di applicazioni speciali da parte di aziende<br />
che vogliono alzare performance e<br />
competitività. Negli ultimi mesi c’è stato<br />
un risveglio, a cui immagino seguirà una<br />
fase di stabilizzazione. Questo dinamismo<br />
sembra caratterizzare tutti i reparti<br />
delle aziende meccaniche: progettazione,<br />
ricerca e sviluppo, acquisti, vendite.<br />
Mondi come quelli della pneumatica e<br />
dell’oleodinamica stanno rifiorendo,<br />
tanto che alcune aziende sono tornate<br />
a raccogliere ordini per l’intero anno<br />
successivo. Chiaramente si tratta di un<br />
fenomeno non solo italiano.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ensinger come sta<br />
vivendo questi segnali positivi?<br />
R. - I numeri dimostrano che stiamo<br />
rispondendo bene alla vivacità della<br />
domanda, che attraversa settori chiave<br />
per noi, come quelli legati alla meccanica<br />
leggera, a partire dal packaging,<br />
soprattutto alimentare. A nostro favore<br />
ha giocato probabilmente anche la capacità<br />
di esserci adeguati al cambiamento<br />
dei fattori chiave del mercato, che non<br />
sono più solo il prezzo e il tempo di<br />
consegna, ma anche il pacchetto di servizi<br />
incluso nell’offerta.<br />
<strong>La</strong> sede di Ensiger<br />
Italia a Olcella di<br />
Busto Garolfo (MI)<br />
Il Conversion<br />
Service è un<br />
reparto avanzato<br />
che fornisce<br />
servizi di<br />
pre-lavorazione<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’aumento della<br />
domanda segnala anche un cambiamento<br />
di strategia da parte delle aziende<br />
meccaniche?<br />
R. - Credo di sì. L’incremento della<br />
richiesta tecnologica va anche nella<br />
direzione di ricostituire i magazzini, che<br />
negli ultimi anni erano stati quasi azzerati<br />
a vantaggio del “just in time” e<br />
della fornitura continua, un approccio<br />
che probabilmente non ha funzionato<br />
in tutti i settori. Molte Pmi ora cercano<br />
di ricostruirsi uno stock e di recuperare<br />
la pianificazione del lavoro su un orizzonte<br />
temporale un po’ più ampio, in<br />
certi casi addirittura fino al 2020.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Come è strutturato<br />
il Conversion Service?<br />
R. - Il reparto è stato aperto in quasi<br />
tutte le filiali del mondo. Oltre a essere<br />
centri di distribuzione di una gamma<br />
completa di polimeri e semilavorati –<br />
trasformati negli stabilimenti in Germania,<br />
Usa e Asia – le filiali locali hanno<br />
anche il compito, infatti, di personalizzare<br />
i prodotti per avvicinarli alle dimensioni<br />
e alle caratteristiche che dovrà<br />
avere il particolare a disegno che il<br />
cliente deve rifinire. In pratica solleviamo<br />
quest’ultimo da alcuni passaggi di<br />
pre-lavorazione e sgrossatura, lasciando<br />
che concentri le sue risorse di personale<br />
e tecnologiche nelle complesse lavorazioni<br />
meccaniche in cui è specializzato.<br />
Consegnare un particolare meccanico<br />
– un tondo, un tassello, una lastra,<br />
una barra forata – con forma e dimensioni<br />
vicine a quella finale consente<br />
anche al centro di lavoro del committente<br />
di diminuire gli scarti, di essere<br />
più efficiente e veloce e di mantenere<br />
delle tolleranze dimensionali molto<br />
strette. Il cliente si sgrava così di una<br />
serie di lavorazioni semplici, che però<br />
non devono essere banalizzate. Anche<br />
il taglio più facile, se non è fatto in<br />
modo corretto, può dar luogo infatti a<br />
tensioni interne che mettono a rischio<br />
il buon esito delle lavorazioni di meccanica<br />
fine.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - L’obiettivo di questo<br />
reparto è quindi semplificare la lavorazione<br />
successiva da parte del cliente…<br />
R. - Sì, è un’area interamente dedicata<br />
alla trasformazione propedeutica del<br />
semilavorato plastico. È attrezzata con<br />
macchine da taglio per le lastre, macchine<br />
da taglio per i tondi e forati, per<br />
calibrare e per squadrare. Ci sono alcuni<br />
macchinari che possono approcciare<br />
semilavorati anche di grandi dimensioni<br />
e spessori. I servizi di pre-lavorazione<br />
offerti dal reparto consistono in<br />
operazioni di taglio, piallatura, rettifica<br />
e profilatura, oltre a eventuali trattamenti<br />
termici intermedi sui prodotti<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 43
MATERIALI<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Cosa pensa di migliorare,<br />
concretamente?<br />
R. - Molte cose. Per esempio vogliamo<br />
intervenire sulla gestione del flusso dei<br />
documenti relativi agli ordini, ridisegnare<br />
il magazzino, ripensare i processi<br />
legati alla produzione e alla logistica.<br />
Sarà determinante sfruttare nel modo<br />
più efficace l’edificio appena annesso.<br />
Ma al di là dei singoli interventi, è anche<br />
una questione di atteggiamento mentale.<br />
Dobbiamo saper coinvolgere tutti in<br />
questa direzione, che non è solo quella<br />
di fatturare di più, ma di alzare l’efficienza<br />
e la qualità di ogni reparto, con<br />
l’obiettivo finale, naturalmente, di creare<br />
un maggiore beneficio per il cliente.<br />
semilavorati, utili sia per la realizzazione<br />
di prototipi sia per le produzioni su<br />
larga scala.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Proponete altri servizi<br />
che affiancano le pre-lavorazioni?<br />
R. - Mettiamo a disposizione la nostra<br />
competenza tecnica per consulenze sia<br />
sui materiali sia sulle lavorazioni, assistiamo<br />
quei trasformatori che possono<br />
incontrare difficoltà nell’approcciare un<br />
certo polimero. Inoltre supportiamo il<br />
cliente nella fase di smaltimento delle<br />
rimanenze, che oggi le normative stringenti<br />
rendono più complessa di un<br />
tempo. Aiutiamo a reinserire in un percorso<br />
di economia circolare anche quelle<br />
sottomisure scartate di solito meno<br />
appetibili per i riciclatori, rispetto ai<br />
grandi volumi.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ensinger sta investendo<br />
in Italia?<br />
R. - Negli ultimi tre anni davvero molto.<br />
Ogni anno aggiungiamo un “tassello”,<br />
che sia una macchina, un operatore o<br />
la creazione di una nuova competenza.<br />
<strong>La</strong> nostra attività di formazione è continua<br />
e riguarda ogni singola risorsa:<br />
non solo area manager e vendite, ma<br />
anche addetti al reparto taglio e alla<br />
logistica. Ultimamente abbiamo acquisito<br />
un magazzino che servirà proprio<br />
L’azienda sta<br />
riorganizzando<br />
la logistica interna,<br />
grazie anche<br />
all’annessione<br />
di un nuovo<br />
magazzino<br />
Flavio Granato,<br />
Technical Manager<br />
di Ensinger Italia<br />
a potenziare i servizi di pre-lavorazione<br />
e la logistica.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - <strong>La</strong> filiale italiana ha<br />
delle peculiarità, per esempio riguardo<br />
la presenza nei diversi mercati?<br />
R. - È legata certamente alla manifattura<br />
del territorio, si è in qualche modo<br />
adattata al suo tessuto industriale. Ma<br />
questo atteggiamento fa parte della<br />
strategia di base di tutta la società, che<br />
vuole essere vicina al cliente e radicata<br />
nel territorio. C’è una standardizzazione<br />
ma non la necessità di essere identici<br />
ovunque. Bisogna sapere anche “pensare<br />
locale”.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Progetti e obiettivi<br />
per il prossimo futuro?<br />
R. - Al nostro interno intendiamo<br />
aumentare ulteriormente l’efficienza. È<br />
vero, la nostra è una struttura di una<br />
cinquantina di persone prevalentemente<br />
dedicata alla distribuzione. Tuttavia sta<br />
diventando una realtà sempre più articolata<br />
e complessa e come tale deve<br />
organizzarsi. In questo senso, pur non<br />
avendo grandi dimensioni o linee produttive,<br />
il nostro modello di riferimento<br />
è il “miglioramento continuo”. Stiamo<br />
rivisitando i nostri processi interni, mettendo<br />
particolare attenzione alla gestione<br />
organizzativa.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Flavio Granato, quali<br />
sono le principali applicazioni dei vostri<br />
prodotti nella meccanica?<br />
R. - Possono riguardare tutti gli aspetti<br />
della movimentazione interna alle<br />
macchine o dei prodotti lungo le linee<br />
di produzione, soprattutto laddove c’è<br />
un vasto utilizzo delle materie plastiche,<br />
come nel confezionamento alimentare<br />
e nell’imbottigliamento. I nostri prodotti<br />
non sono destinati al materiale<br />
dell’imballo, s’intende, ma alla realizzazione<br />
della componentistica delle linee:<br />
dalle guide di scorrimento alle stelle di<br />
trasporto, dai facchini per nastri trasportatori<br />
alle pinze per la manipolazione,<br />
dovunque quindi il movimento dei pro-<br />
44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
dotti deve essere rapido, la produttività<br />
alta, i pesi e l’inerzia ridotti. Dove la<br />
plastica può sostituire il metallo, si<br />
incrementa la velocità e si riduce l’esigenza<br />
di manutenzione delle macchine.<br />
Nell’industria alimentare, per esempio,<br />
alcuni nostri prodotti sono molto<br />
apprezzati perché non hanno bisogno<br />
di lubrificazione esterna e rispettano<br />
tutte le normative sul contatto con gli<br />
alimenti. Altre applicazioni importanti<br />
riguardano il packaging farmaceutico e<br />
cosmetico.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - State lanciando qualche<br />
prodotto fortemente innovativo?<br />
R. - Tra i semilavorati plastici, stiamo<br />
presentando una novità assoluta, dedicata<br />
al mondo del packaging alimentare.<br />
Si tratta di un materiale marcabile<br />
laser, il TECAFORM AH LM (<strong>La</strong>ser Markable),<br />
che consente di marcare facilmente<br />
i componenti finiti, garantendo<br />
la tracciabilità completa, a partire dall’estrusione<br />
della materia prima. Nel settore<br />
alimentare mancava un prodotto di<br />
POM-C marcabile come il TECAFORM<br />
AH LM che, di colore bianco, è già disponibile<br />
in alcuni formati di lastre e tondi.<br />
<strong>La</strong> gamma<br />
TECAPEEK<br />
in PEEK è ora<br />
certificata<br />
per il settore<br />
aeronautico<br />
TECAFORM AH<br />
LM consente di<br />
marcare facilmente<br />
i componenti<br />
finiti, garantendo<br />
una tracciabilità<br />
completa<br />
L’attenzione della<br />
nostra ricerca, in realtà,<br />
non è diretta solo allo sviluppo<br />
di materiali nuovi, ma anche<br />
all’ottenimento di alcune certificazioni<br />
e qualifiche necessarie affinché alcuni<br />
prodotti già presenti nella gamma siano<br />
applicabili in certi settori. Per esempio,<br />
stiamo promuovendo una gamma di<br />
materiali non perché sia nuova ma perché<br />
è stata sottoposta a una serie di<br />
test di infiammabilità e controllo fuoco<br />
fumi (FAR), diventando ora disponibile<br />
anche per il settore aeronautico.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Ci sono novità anche<br />
nell’ambito dei compound?<br />
R. - <strong>La</strong> divisione Ensinger Compounds,<br />
nata inizialmente per alcune attività di<br />
servizio interno, da una decina d’anni<br />
produce e commercializza compound<br />
molto speciali e tecnici. Tra questi, oggi<br />
propone i TECACOMP PK TRM, nuovi<br />
compound per applicazioni tribologiche<br />
a base di Polichetone, un polimero che<br />
si pone in una posizione intermedia fra<br />
i materiali più diffusi e meno costosi<br />
– come nylon, POM e PET – e quelli<br />
altamente performanti come PEEK o<br />
PPS: garantisce insomma delle caratteristiche<br />
tecniche più che apprezzabili<br />
– come la resistenza alla temperatura<br />
e agli urti, l’alta resistenza chimica con<br />
elevato effetto barriera, le buone proprietà<br />
di scorrimento – a un prezzo<br />
competitivo. I TECACOMP PK TRM sono<br />
molto adatti per i componenti tecnici<br />
del settore automotive e del settore<br />
petrolchimico.<br />
<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - Quali sfide tecnologiche<br />
vi aspettano?<br />
R. - <strong>La</strong> tendenza attuale, come noto,<br />
riguarda l’Industria 4.0 che, in realtà,<br />
non ci coinvolge direttamente, in qualità<br />
di produttori di materiali e non di<br />
costruttori di macchinari o impianti.<br />
Tuttavia è un orizzonte tecnologico che<br />
apre anche a noi ampi spazi di crescita.<br />
L’iperammortamento ha infatti stimolato<br />
molti progetti di rinnovamento negli<br />
stabilimenti, che riguardano macchine,<br />
magazzini e movimentazione interna,<br />
nei quali le nostre soluzioni danno un<br />
fondamentale contributo.<br />
www.interprogettied.com n.4 <strong>2018</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45
MATERIALI<br />
SOLUZIONI GRAFICHE<br />
Pellicole riflettenti che aumentano la visibilità del veicolo<br />
Tra le innovazioni nell’ambito delle scienze dei materiali presentate<br />
da Avery Dennison Graphics Solutions al Fespa <strong>2018</strong> c’è una gamma<br />
completa di pellicole riflettenti concepita per garantire la massima<br />
visibilità dei veicoli.<br />
Oliver Guenther, senior director marketing and channel strategy<br />
di Avery Dennison, ha dichiarato che la serie V-8000 di pellicole<br />
riflettenti di Avery Dennison è una delle principali stelle della nuova<br />
gamma, con sei colori che impiegano una tecnologia prismatica<br />
all-in-one unica. “L’estrema riflettività omnidirezionale offerta dai<br />
materiali V-8000 è una caratteristica peculiare di Avery Dennison<br />
che garantisce un miglioramento significativo della visibilità notturna<br />
e in altre condizioni di scarsa illuminazione. Naturalmente i veicoli<br />
Foto Avery Dennison<br />
Foto Avery Dennison<br />
dotati di V-8000 risaltano di più anche durante il giorno. Questa è<br />
dunque un’ottima soluzione sia per la sicurezza dei veicoli che per<br />
la visibilità del brand”.<br />
I materiali V-8000 riflettono bene in tutte le direzioni, quindi l’installazione<br />
è più semplice per i trasformatori: le pellicole si adattano in<br />
modo ottimale sulle curve semplici e possono essere applicate con<br />
qualsiasi orientamento. Una larghezza di 1,22 m garantisce un minor<br />
spreco di materiale e i materiali stessi possono essere stampati e<br />
tagliati. Un robusto strato metallico favorisce la resistenza all’acqua,<br />
alla sporcizia e alla perdita di riflettività dovuta alle ammaccature.<br />
Guenther ha aggiunto che la gamma completa di prodotti riflettenti<br />
di Avery Dennison offre molte altre opzioni oltre alla Serie V-8000: “I<br />
trasformatori possono anche scegliere la Serie V-4000, un’ottimale<br />
pellicola riflettente a sua volta disponibile in sei colori, adatta per<br />
applicazioni commerciali e su veicoli di emergenza di lunga durata.<br />
Un’altra serie, la V-4000E per applicazioni su camion e rimorchi, è<br />
conforme con la norma ECE-104 Classe E. Offriamo inoltre Conspicuity<br />
Tape omnidirezionali per superfici rigide e per tendoni in<br />
PVC flessibili, che consentono di creare aree ad alta visibilità sui<br />
veicoli in qualsiasi configurazione necessaria. Se un veicolo deve<br />
essere ben visibile o se occorre mettere maggiormente in evidenza<br />
un brand, questi portfolio ad alta visibilità offrono un ventaglio di<br />
scelte davvero completo”.<br />
PLASTICHE<br />
Tecnopolimeri per l’automotive<br />
Prestazione, sicurezza e riduzione dei<br />
costi: sono queste le parole chiave che<br />
guidano l’Area di Business Performance<br />
Plastics di RadiciGroup nel mettere a<br />
punto materiali per uso ingegneristico su<br />
base poliammidica, destinati al mercato<br />
automobilistico. Un settore, quello dell’automotive,<br />
che richiede prodotti versatili, ad<br />
elevate prestazioni, adatti per molteplici<br />
esigenze, ma anche che rispettino i sempre<br />
più stringenti parametri di sicurezza<br />
e di contenimento delle emissioni di CO 2<br />
.<br />
Ecco il motivo per cui RadiciGroup ha<br />
sponsorizzato Smart Plastics <strong>2018</strong>, l’evento<br />
interamente dedicato ai materiali<br />
polimerici ad alte prestazioni: un’occasione<br />
per confrontarsi sullo stato dell’arte<br />
dei tecnopolimeri e dei compositi, delle<br />
loro applicazioni e delle tecnologie di<br />
progettazione e lavorazione in una location<br />
di particolare prestigio come quella<br />
del Museo Storico Alfa Romeo di Arese.<br />
“Negli ultimi 10 anni” – ha detto Erico<br />
Spini, Marketing&Application Development<br />
Director Europe di RadiciGroup<br />
Performance Plastics – “la nostra ricerca<br />
e sviluppo ha intrapreso un percorso di<br />
continua evoluzione che ha visto ampliare<br />
la gamma dei tecnopolimeri per uso<br />
ingegneristico con nuovi prodotti e nuovi<br />
brand, dai Radilon ® HHR a base PA 66<br />
ai Radistrong su base PA 6 o PA66, fino<br />
al più recente Radilon Aestus T su base<br />
PPA e a Raditeck ® P (PPS). Questo con<br />
l’obiettivo di rispondere al meglio agli<br />
stimoli del mercato, soprattutto per quel<br />
che riguarda la sostituzione metalli, la<br />
migliorata resistenza chimica e la resistenza<br />
alle alte temperature”.<br />
I filoni principali su cui sta lavorando<br />
RadiciGroup, a stretto contatto con i<br />
clienti per soddisfare ogni singola esigenza,<br />
sono il cosiddetto “metal replacement”<br />
e il “lightweight” (due delle quattro<br />
tematiche in cui si è articolato Smart<br />
Plastics <strong>2018</strong>), ma anche la realizzazione<br />
di prodotti innovativi per l’interior design<br />
dei veicoli, dove prestazione si coniuga<br />
con estetica.<br />
46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
Pag. 10<br />
FEDERMACCHINE<br />
Beni strumentali<br />
in ripresa<br />
Pag. 26<br />
LUGLI AMEDEO MECCANICA<br />
<strong>La</strong>vorazioni complesse al<br />
servizio dell’industria<br />
Bimestrale - anno IX - n°4 settembre <strong>2018</strong><br />
Pag. 42<br />
ENSINGER<br />
Miglioramento<br />
continuo<br />
Uffici Commerciali<br />
e Stabilimento<br />
24030 Carvico (BG)<br />
Tel. +39 035 438811<br />
Fax +39 035 794163<br />
Sede Legale<br />
20126 Milano<br />
Via S. Uguzzone, 5<br />
Tel. +39 02 89409841<br />
Fax +39 02 89409575<br />
ELENCO INSERZIONISTI<br />
POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POSTALE • 70% • L0/MI • COSTO COPIA € 8,00<br />
www.interprogettied.com<br />
la ubfornitura<br />
N. 4 - SETTEMBRE <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com<br />
Sfoglia <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> anche<br />
sul tuo computer.<br />
Fiere, Convegni e tante News<br />
DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com)<br />
VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />
Flavio Mariani (f.mariani@interprogettied.com)<br />
Il movimento è il futuro di<br />
ogni città.<br />
INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />
Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />
Redazione, vendite e abbonamenti<br />
Tel./fax 031 4128181<br />
www.interprogettied.com<br />
Produzione<br />
di componenti<br />
elastici in filo<br />
e nastro<br />
su disegno<br />
del cliente<br />
www.mollificio.lombardo.molle.com<br />
molle@molle.com<br />
© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />
Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />
di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
ABBIAMO PARLATO DI...<br />
In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />
3D SYSTEMS 36<br />
AEROTECH 35<br />
AGAZZI GIANCARLO 13<br />
AIR LIQUIDE 16<br />
ANIMA 12, 20<br />
API 14<br />
ASSOLOMBARDA 12<br />
AVERY DENNISON 46<br />
BALLUFF 41<br />
BULLONERIA VILLA 25<br />
CARBOTEMPRA 19<br />
CHIARI BRUNO 1<br />
CITIZEN MACCHINE ITALIA 19<br />
CONFINDUSTRIA 18<br />
CT MECA 34<br />
EFA AUTOMAZIONE 37<br />
EIOM 8<br />
EMERSON 34<br />
ENSINGER 42<br />
EURAL GNUTTI 1A COP., 4<br />
EUROBLECH 24<br />
F.LLI LOCATELLI 23<br />
FANUC 17<br />
FASTENER FAIR ITALY 22<br />
FEDERMACCHINE 10<br />
FIXI LOMBARDIA 7<br />
FLUKE PROCESS INSTRUMENTS 40<br />
FORUM MECCATRONICA 22<br />
GF MACHINING SOLUTIONS 36<br />
GRUPPO CAMOZZI 33<br />
HAINBUCH 35<br />
INGERSOLL MACHINE TOOLS 33<br />
INTERPROGETTI EDITORI 47, 3A COP.<br />
KNICK 40<br />
LAPP 16<br />
MATTEI 32<br />
MECCANICA DI PRECISIONE<br />
LUGLI AMEDEO 26, 29<br />
MEC-NOVA<br />
2A COP.<br />
MIR 38<br />
MITSUSBISHI ELECTRIC 41<br />
MOLLIFICIO GARDESANO 3<br />
MOLLIFICIO LOMBARDO BATT. 1A COP.<br />
MORETTI 17<br />
NOLANGROUP 32<br />
NUMANOVA 16<br />
PHOENIX CONTACT 41<br />
PROCAM GROUP<br />
4A COP.<br />
RADICI GROUP 46<br />
ROBOZE 36<br />
SIEMENS 18<br />
SPECIALINSERT 30<br />
TARIFFE ABBONAMENTI<br />
Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />
Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />
spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00<br />
Una copia € 8,00<br />
L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è<br />
assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive<br />
modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />
Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST<br />
Certificazione Stampa Specializzata Tecnica<br />
Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />
Direttore responsabile: Francesco Goi<br />
Finito di stampare il 12/09/<strong>2018</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />
Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />
Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche<br />
informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del<br />
trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno (LC).<br />
Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti<br />
alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione<br />
delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile.<br />
Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare,<br />
modificare, aggiornare e controllare i dati, nonché richiedere elenco completo ed aggiornato,<br />
rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.<br />
Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e<br />
dell’art. 2 comma 2 del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio<br />
dell’attività giornalistica.<br />
Interprogetti Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rogeno<br />
(LC), Via Maggiolino 34 F, vengono conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche<br />
cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o<br />
saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività<br />
giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.<br />
I soggetti che possono conoscere i predetti fati sono esclusivamente i predetti professionisti,<br />
nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi<br />
dell’art.7 d. lgs. 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, tra cui consultare, modificare,<br />
cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare.<br />
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere<br />
l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle<br />
norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />
48 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.4 <strong>2018</strong><br />
www.interprogettied.com
www.interprogettied.com<br />
Sfoglia <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> anche<br />
sul tuo computer.<br />
Fiere, Convegni e tante News