INTERVIEW Restituire la decima come un legalista non è cosa degna di un credente “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre” (Matteo 23:23). I farisei vengono qui descritti come legalisti. Si sforzano di seguire alla lettera il comandamento di Levitico, restituendo persino la decima delle spezie che crescono nei loro giardini o sulle loro terrazze. Gesù non ha nulla da rimproverare per questo gesto, tranne che viene fatto senza il cuore. Restituivano la decima per puro e semplice dovere, senza tener conto delle relazioni interpersonali implicate: la compassione per il prossimo e la fede in Dio. restituite. L’immagine di Dio, invece, è incisa nell’uomo. Ne consegue che l’essere umano debba consacrarsi a Dio. L’apostolo Paolo aveva ben capito questo concetto, riservando due capitoli in 2 Corinzi sul tema della generosità. Ecco due brevi estratti: “Ma siccome abbondate in ogni cosa, in fede, in parola, in conoscenza, in ogni zelo e nell’amore che avete per noi, vedete di abbondare anche in quest’opera di grazia. […] Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventare ricchi” (2 Corinzi 8:7,9). AM - Daniele, che ruolo hanno avuto la chiesa e Dio nella tua infanzia? DANIELE Dalle risse al battesimo Pensavi mai a Dio? INTERVISTA Ogni tanto sì, ma solo nei momenti “Ora dico questo: chi semina scarsamente D - Quando difficili. In mieterà altresì scarsamente; e chi semina abitavo in quei casi, abbondantemente mieterà altresì abbondantemente. Bulgaria, andavo pretendevo Dia ciascuno come ha deliberato sempre in chiesa quasi che Ma attenzione, non fraintendete! Gesù non con la nonna. Data facesse quello chiede di sostituire il legalismo stretto con in cuor suo; non di mala voglia, né per forza, l’età, non avevo un che gli chiedevo, quello che si potrebbe chiamare legalismo di perché Dio ama un donatore gioioso” (2 Corinzi 9:6-7). ruolo attivo all’interno pur sapendo che manica larga. La decima non è una tassa che della comunità, partecipavo non era la cosa giusta. deve essere pagata con leggerezza. Rappresenta la giustizia, nel senso di coerenza della solo a qualche scenetta ogni tanto Ma poi col passare del tempo La domanda adesso è la seguente: cosa possiamo restituire a Dio? La decima? Non è quel- oppure recitavo a memoria un versetto riconfermavo ancora una volta in pratica con la fede, e la compassione, fonti di che ci avevano fatto imparare. Poi a 12 me l’idea che Dio non esisteva o se fedeltà. Inoltre, fede e fedeltà derivano dalla lo che cantiamo nei nostri inni, con espressioni come: “Ti dono il mio cuore… ti dono tutto”. anni sono arrivato nel Ticino, perché proprio, che non si interessava a me. stessa parola greca. Ma proseguiamo. O ancora: “Prendi Signore, prendi la vita mia!”. mia mamma abitava qui. Anche con lei Mia mamma è sempre rimasta un Se il regime della grazia è superiore a quello ho iniziato a frequentare la chiesa ma punto di riferimento nella fede, ha Con Gesù possiamo andare oltre della legge, allora la decima è solo una minima poi piano piano mi sono allontanato sempre continuato a pregare per me, parte. Non ci può essere un vero cristiano da questo ambiente, quasi senza cosa che da un lato mi confortava e I farisei una volta chiesero a Gesù se pagare che non faccia di più rispetto a un fariseo. Può nemmeno accorgermene. Non pensavo mi faceva piacere mentre dall’altro mi o meno la tassa a Cesare. Gesù rispose: “[…] aggiungere alla decima molte altre offerte spesso a Dio e mi dava fastidio sentire faceva rabbia. Mostrami la moneta del tribuno. Ed essi gli “secondo il proprio cuore”, ovvero secondo la gli sguardi degli altri su di me, mi porsero un denaro. Ed egli domandò loro: Di gratitudine verso Dio che, nel suo amore, gli facevano sentire giudicato e sbagliato Quindi hai anche sperimentato una chi è questa effigie e questa iscrizione? Gli risposero: Di Cesare. E Gesù disse loro: Rendete ha dato tutto. per le cose che facevo. Ero un ragazzino vita lontano da Dio. Cosa ti ha spinto a impulsivo, attratto dal fumo, dalle serate tornare da lui? C’è stato un momento dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a in discoteca con gli amici, dalle ragazze. della tua vita in cui hai sentito in Dio quello che è di Dio” (Matteo 22:17-21). Richard Lehmann Avevo fatto arti marziali e spesso mi maniera chiara la sua voce? Sentite queste parole, i farisei andarono via ritrovavo coinvolto nelle risse. Solo senza dire una parola. Cesare è proprietario adesso mi rendo conto di quante volte Sì, in più momenti. Di sicuro ero tanto delle monete su cui è incisa la sua effigie. ho corso dei seri pericoli, solo adesso lontano da Dio: conducevo una vita Appartengono a lui e gli devono essere riesco a ringraziare davvero Dio di tutte mondana all’insegna delle ragazze, le volte che mi ha protetto, impedendo dei soldi e del fumo. Ma forse la cosa che mi accadesse qualcosa di grave. che più di tutti mi teneva lontano da 6 6 7