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Briciole-prev

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anche all’estetica si può trovare una precisa giustificazione culturale, che

in questo caso ci riporterebbe indietro di nuovo fino a Pitagora. Cosa

precisamente intendo dire lo vedremo però un’altra volta; anzi facciamo

così, tanto per dividerci il lavoro: spiegatemelo voi, dopo magari essere

andati a rileggervi il capitolo sulla scuola pitagorica di un buon manuale

di filosofia.

Orbene, accanto al problema appena visto, Fermat appuntò sul testo

diofanteo quanto segue: “Non esistono invece soluzioni intere dell’equazione

x 3 +y 3 = z 3 né più in generale dell’equazione x n +y n = z n per ogni

n ≥ 3. Di questo fatto ho trovato una dimostrazione che però la ristrettezza

del margine [della pagina del trattato] mi impedisce di riportare.

Ci si riferisce, ovviamente, a soluzioni non banali, cioè con x e y entrambi

non nulli. Sfortunatamente Fermat non lasciò neanche altrove la sua

dimostrazione. Quell’affermazione è oggi nota come Ultimo Teorema di

Fermat. E siccome ai matematici, un po’ per motivi estetici e un po’ per

rispetto di se stessi, non piacciono i problemi insoluti, sono trecento anni

che si affannano in tutti i modi per trovarne una dimostrazione o per

riuscire a confutarlo. Non pochi ci hanno perso il sonno per molti anni

consecutivi. Altri hanno creduto di averla trovata, salvo poi scoprire che

essa conteneva un errore (è successo anche di recente, non più di due anni

fa, ad un matematico giapponese di prim’ordine). Altri ancora, proprio

nel cercarne una dimostrazione, hanno fatto delle scoperte che hanno

fatto compiere importanti passi avanti alla matematica 6 . Nel frattempo

molti risultati parziali sono stati ottenuti; un matematico brasiliano,

Ribenboim, ne ha riempito un paio di volumi. Eppure la dimostrazione

generale resiste ancora! Trovarla continua ad essere il sogno segreto di

ogni matematico 7 !

6 Non si deve pensare che la semplicità dell’enunciato del problema implichi quella

di una sua eventuale soluzione. Le tecniche con le quali si è cercato di trovarla — e

sicuramente anche quelle che un giorno porteranno al successo — sono estremamente

complesse e sofisticate.

7 Nel frattempo la situazione è cambiata: pare accertato che alcuni anni fa un

brillante matematico inglese, Andrew Wiles, abbia dimostrato un teorema (relativo

a tutt’altro settore della matematica) da cui consegua l’Ultimo Teorema di Fermat.

Dico “pare” perché, data la delicatezza della materia e data la complessità della

dimostrazione in oggetto, i matematici giudicano saggio andare con i piedi di piombo

e controllare attentamente ogni passaggio prima di pronunciarsi definitivamente sulla

correttezza dell’intera dimostrazione.

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