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Jolly Roger Magazine. Anno III Numero I. Letteratura, attualità, arte.

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Letteratura, attualità, arte.

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acconti<br />

racconti<br />

assaporandone le sensazioni tattili con gli occhi<br />

socchiusi.<br />

È liscio come la seta; anche solo sfiorandolo ne<br />

percepisco la consistenza priva di qualsiasi cedimento<br />

e caparbiamente uniforme.<br />

Lo avvolgo tra le dita di una mano, mentre con<br />

l’altra continuo ad accarezzarlo ritrovandomi<br />

quasi in trance, guidata unicamente dal tatto.<br />

Riapro gli occhi e incrocio quelli di Miguel che<br />

mi sorride e annuisce impercettibilmente concedendomi<br />

di avanzare di un altro passo nel nostro<br />

rituale.<br />

Avvicino il volto e lascio che sia l’olfatto a comandare.<br />

È un odore che ogni volta risveglia in me un caleidoscopio<br />

di sensazioni capaci di evocare immagini<br />

di sogno.<br />

Mari lontani e spezie preziose si mescolano ad<br />

un’intensa mascolinità venata di note sensuali e<br />

quasi androgine.<br />

Chiudo nuovamente gli occhi e lascio che due<br />

dei miei cinque sensi mi guidino su un sentiero<br />

fatto di piacere che diventa ogni istante più<br />

scosceso, fino a che tutto il mondo esterno viene<br />

escluso e anche il mio udito si focalizza sul quasi<br />

impercettibile fruscio che lo scorrere delle mie<br />

dita su quella meraviglia sta provocando.<br />

Mi concentro su questi tre pilastri, tatto, udito e<br />

olfatto, prima di concedermi l’esplosione di percezioni<br />

che provocheranno immancabilmente i<br />

due rimanenti.<br />

Mi impongo di non aprire gli occhi, ma la voglia<br />

di ammirarlo è troppo forte.<br />

Inalo nuovamente il suo profumo inebriante e<br />

poco a poco socchiudo le palpebre, incontrando<br />

prima il sorriso compiaciuto di Miguel, che con<br />

lo sguardo mi invita a scendere verso le mani.<br />

È meraviglioso.<br />

Ogni volta che lo guardo mi sento rapire da un<br />

vortice di sensazioni contrastanti. Da un lato la<br />

consapevolezza del peccato e del cedere al vizio<br />

senza più nessuna difesa, dall’altro il piacere<br />

sottile di sentirsi completamente inerme davanti<br />

a tanta bellezza e disposta a qualsiasi cosa pur di<br />

consumarla ed esserne a mia volta consumata.<br />

Ne ammiro rapita la perfetta rotondità, meravigliandomi<br />

ogni volta di quanto sia lungo e di<br />

come la sua circonferenza, che molte reputerebbero<br />

eccessiva, non mi spaventi più. Almeno non<br />

dopo aver capito che sono perfettamente in grado<br />

di gestirne l’esuberanza e la forza.<br />

Lo fisso rapita pensando che per la prossima ora<br />

sarà mio e soltanto mio; penso a come lo avvolgerò<br />

tra le labbra imprigionandolo a ogni mio<br />

volere e rendendolo schiavo esattamente come<br />

in questo istante lui rende schiava me.<br />

E non importa quante mani lo abbiano accarezzato<br />

prima delle mie; non importa quanti cieli lo<br />

abbiano illuminato e quanti mari abbia dovuto<br />

attraversare per giungere qui. Adesso è mio, e<br />

per quanto debba ringraziare una donna che non<br />

conosco per aver generato questo miracolo della<br />

natura, adesso è solo mio e attende le mie labbra<br />

per morire dentro di me dopo avermi dato tutto il<br />

piacere per il quale sto lentamente e inesorabilmente<br />

soffrendo.<br />

Ma è un rituale al quale Miguel mi ha iniziata<br />

con pazienza e amore.<br />

Miguel.<br />

Con la sua pelle ambrata e il suo sorriso di perla<br />

a illuminare due occhi neri come la notte.<br />

Miguel, con quell’accento morbido e salmastro<br />

che porta con sé tutta la magia e il sole del Caribe,<br />

a dispetto della nebbia che avvolge Milano in<br />

questi giorni d’inverno.<br />

Miguel…<br />

Dischiudo appena le labbra e avvicinandomelo<br />

con dolcezza alla bocca passo la punta della lingua<br />

sulla sua estremità serica e arrotondata, inebriandomi<br />

del gusto leggermente piccante che il<br />

contatto con le papille sprigiona.<br />

Vorrei serrargli intorno le labbra e stringerlo con<br />

forza fino ad affondare i denti in quel turgore che<br />

percepisco sotto le dita, ma so che non devo farlo.<br />

La lentezza è essenziale per il raggiungimento<br />

del piacere.<br />

Chiudo le labbra morbide intorno alla sua punta e<br />

lo inumidisco con la mia saliva, abbandonandolo<br />

subito dopo e ritirandomi in un gioco che adesso<br />

mi vede regina assoluta e finalmente padrona di<br />

tanta meraviglia.<br />

Guardo Miguel un’altra volta e lui annuisce.<br />

È il momento.<br />

Il rituale è giunto al termine e adesso posso finalmente<br />

pretendere di sentire tutto il piacere<br />

dell’universo riempirmi la bocca e invadere ogni<br />

cellula del mio corpo che grida il proprio diritto a<br />

godere appieno di ciò che fino a questo momento<br />

ho potuto solo desiderare.<br />

Con un movimento esperto Miguel ne espone<br />

l’estremità togliendo la sottile membrana che<br />

protegge l’interno e io lascio che la punta tondeggiante<br />

scorra tra le mie labbra, serrandole improvvisamente<br />

e imprigionandolo in una dolcissima<br />

morsa di sensualità.<br />

Sono pronta.<br />

Adesso tocca a Miguel muoversi per dare inizio<br />

al mio piacere.<br />

Le scintille sprizzano dalla pietra focaia del prezioso<br />

accendino d’oro e il primo sbuffo di fumo<br />

mi riempie la bocca mentre chiudo gli occhi percependo<br />

ogni nota aromatica del grosso sigaro.<br />

Miguel mi guarda soddisfatto da dietro il largo<br />

bancone della tabaccheria.<br />

«La prossima volta le faccio provare qualcosa<br />

che arriva dal Nicaragua» mi sussurra con quel<br />

suo morbido accento caraibico.<br />

«Non vedo l’ora» gli rispondo voltandomi e dirigendomi<br />

verso l’uscita con il mio meraviglioso<br />

Camacho Corojo Davidoff stretto tra le labbra<br />

scarlatte, mentre gli altri clienti mi guardano sparire<br />

come se fossi una dea, in una nuvola di fumo<br />

denso e profumato.<br />

ANNO III • NUMERO I • marzo 2020 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />

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