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Jolly Roger Magazine. Anno III Numero I. Letteratura, attualità, arte.

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la posta del cuore<br />

la posta del cuore<br />

CARO LIBRO<br />

Amici fedeli, custodi di mille ricordi, compagni di vita<br />

di Massimo Scalabrino<br />

Ti voglio bene, caro amico<br />

mio,<br />

unico più di altri, insostituibile<br />

amico mio! La mia amicizia con<br />

te, il mio incondizionato affetto,<br />

per te amico libro, porta una<br />

data d’inizio, ‘Natale, 1946’!<br />

Avevo dodici anni quando un<br />

tuo fantastico esemplare mi fu<br />

regalato. “I ragazzi della Via<br />

Paal” di Molnar, in una edizione<br />

Bompiani del 1945. Voglio<br />

ricordare che a donarmelo fu<br />

una splendida, elegante signora<br />

che suscitò in me un primo<br />

sentimento, oggi direi, d’amore<br />

per il suo meraviglioso profumo.<br />

Ero talmente affascinato da<br />

questo suo ‘buonissimo odore’<br />

che me ne regalò un batuffolo,<br />

intriso di Shalimar, chiuso<br />

in una scatolina di cartone.<br />

La conservo ancora, nella mia<br />

memoria! Così come amo e<br />

custodisco te, libro. Oggi voglio<br />

scrivere questa lettera per<br />

esprimere tutto il mio ringraziamento<br />

per questi lunghi anni di<br />

vera amicizia, carissimo Libro!<br />

Anni in cui voi, tutti voi ‘libri’,<br />

mi avete aiutato, meglio di<br />

qualsiasi moderno astronomico<br />

radio telescopio, a vedere il<br />

mondo, i mondi, gli uomini e le<br />

donne; soprattutto nello scrutare<br />

queste meraviglie della natura,<br />

le donne, belle quasi quanto<br />

voi, e spesso, non vi offendete,<br />

assai più belle, interessanti<br />

e istruttive di voi! Devo a te,<br />

Libro, gran parte di quello che<br />

oggi credo di essere. Non sono<br />

riuscito a moltiplicarti nelle<br />

mie mani quanto avrei voluto,<br />

anche se sono molto orgoglioso<br />

di voi, oltre tremila raccolti<br />

e letti, che mi riempite il cuore.<br />

Certo che, a volte, vedervi<br />

assopiti negli immensi scaffali<br />

di antiche e meravigliose raccolte<br />

chiamate ‘biblioteche’<br />

sono assalito da un forte sentire<br />

di invidia! Vorrei che tutti voi,<br />

amati amici libri, foste miei e<br />

che mia fosse la vostra strabiliante<br />

storia. Tu, libro, mi piaci<br />

e ti amo quando sei antico; mi<br />

esalta il tuo profumo, mi piace,<br />

nel tentare di leggerti, cercare<br />

di capire lo sguardo e le mani<br />

di chi ti ha goduto prima di me.<br />

Sfogliare le tue pagine è leggere<br />

nel pensiero della storia. Di<br />

pagina in pagina ne viene un<br />

autentico afrore, oserei dire un<br />

che di afrodisiaco! Tant’ è che<br />

vorrei portarti a letto con me…<br />

ci sono sempre vicino al farlo,<br />

visto molti dei tuoi simili albergano<br />

sul mio comodino. Dopo<br />

quasi mezzo millennio dalla<br />

nascita della tua attuale veste<br />

stanno tentando di sostituirti<br />

con tutti i mezzi più tecnologici<br />

possibili. Io, ad un amico,<br />

darei un consiglio: se hai una<br />

ventina di minuti di tempo tra<br />

una cosa e l’altra, siediti dove<br />

vuoi, prendi in mano un libro<br />

e leggi! Oggi invece gli inventori<br />

della grafica al computer<br />

stanno inventando un sistema<br />

per cui, se hai venti minuti, ti<br />

diranno di accendere il computer<br />

e chiedergli di confezionarti<br />

una qualsiasi storia che il quel<br />

momento ti andrebbe di vedere<br />

e ascoltare, così quel bussolotto<br />

pieno di aggeggi si mette in<br />

movimento e nell’arco di pochi<br />

secondi, tra un algoritmo e<br />

l’altro, ti confeziona una storia<br />

a tuo desiderio. Computer Graphic<br />

Imaginary lo chiamano!<br />

Dove è finita l’intelligenza,<br />

potresti chiedermi. La risposta<br />

è tragica: sta diventando artificiale!<br />

Caro il mio amico libro,<br />

continuerò ad amarti come si<br />

può amare un fratello che ti è<br />

padre e figlio! Un fratello più<br />

grande e più saggio che mi insegni<br />

culture, civiltà e storie da<br />

tutto il mondo, tantoché mi piacerebbe<br />

leggere le tue pagine in<br />

aramaico, in sanscrito, in cinese,<br />

in swahili…in ogni idioma<br />

del mondo, per gustare fino in<br />

fondo la capacità e la potenza<br />

espressiva del pensiero che ti ha<br />

generato. Un padre…un padre<br />

anziano, intelligente e saggio<br />

che mi guidi per i sentieri della<br />

conoscenza facendomi percorrere<br />

tutti i cammini possibili,<br />

dalla poesia alla narrativa, da<br />

quella dolce e sentimentale a<br />

quella dura e cattiva, dai saggi<br />

più profondi ai racconti più<br />

truci e selvaggi. Anche quando<br />

sulle tue pagine albergano segni<br />

indecifrabili e meravigliosi,<br />

interpretabili solo da uno strumento<br />

che li trasformi nel miracolo<br />

della musica. Solo così sto<br />

avendo ed ho una idea di chi è e<br />

di cosa rappresenta nella storia<br />

di questo pianeta questo strano<br />

personaggio chiamato ‘uomo’<br />

che sta, secondo il suo banale<br />

modo di vivere, distruggendo la<br />

terra su cui vive. E poi, amato<br />

amico libro, un figlio! Hai presente<br />

cosa vuol dire un figlio?<br />

Lo so che ne sei a conoscenza,<br />

ciononostante ti dico cosa vuol<br />

dire per me! Credimi: da un<br />

caos di idee si fa luce un pensiero.<br />

Questo getta il suo seme in<br />

mezzo ad un cespuglio di idee e<br />

piano piano, questo guazzabuglio<br />

di immagini e di pensieri si<br />

trasforma nel bisogno, nel desiderio<br />

di dar loro una forma. Il<br />

mezzo con cui prende una sua<br />

prima forma conta fino ad un<br />

certo punto…a me piaceva far<br />

uscire un flusso di immagini per<br />

depositarle su carta, facendole<br />

sorgere da una penna ad inchiostro<br />

di colore verde. Non tutto<br />

il male vien per nuocere, diceva<br />

un antico scrittore, per cui se<br />

questa iniziale cascata di parole<br />

si deposita su un monitor può<br />

andar bene lo stesso. Adesso<br />

faccio nascere alcuni miei figli<br />

pestando tasti! Ma nonostante<br />

io lo abbia amato, o meglio io,<br />

caro libro, ti abbia amato fin dal<br />

concepimento è indispensabile<br />

che per la tua nascita intervenga<br />

qualcuno che ad una prima<br />

visione ti ami quanto me. Sai,<br />

caro amico, non sempre l’amore,<br />

questo tipo d’amore, viene<br />

corrisposto! Fino a poco tempo<br />

fa avrei detto “mai”!<br />

Tuttavia, per fortunata intelligenza,<br />

può capitare che la tua<br />

nascita sia un dono! A volte<br />

la tua nascita è cara solo a tuo<br />

padre, o meglio a me solo, e la<br />

tua vita sarà forse un po’triste<br />

ma non solitaria. Una volta tutti<br />

voi, figli miei, ve ne stavate<br />

ben chiusi in un fatidico cassetto;<br />

adesso stai ben custodito in<br />

un oggettino grande come un<br />

pollice…ma siete sempre miei<br />

figli!<br />

Mi piace e mi consola dirti,<br />

amico libro, che recentemente<br />

la fortuna, quella intelligente,<br />

ha voluto che m’imbattessi in<br />

un curioso personaggio. Curioso<br />

perché nel suo aspetto di<br />

bellicoso guerriero di altri tempi<br />

nasconde una straordinaria<br />

dose di umanità, unita ad una<br />

perspicace intelligenza, condita<br />

con cultura ed educazione. Per<br />

non tediarti e scriverti cose che<br />

già sai, ben tre tuoi fratelli hanno<br />

visto la luce, grazie all’incontro<br />

con questa magica persona,<br />

in arte chiamato editore;<br />

tant’è che oggi, tre di voi amati<br />

figli, siete qui in casa tra altre<br />

migliaia di fortunati figli, antichi<br />

e non, di altri ottimi padri!<br />

Tutti voi, amici libri, non siete<br />

altro che il mio sangue! Vi voglio<br />

bene, o forse ve lo avevo<br />

già detto?!<br />

ANNO III • NUMERO I • marzo 2020 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />

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