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Pistoia Novecento 1900-1945

a cura di / curated by Annamaria Iacuzzi Philip Ryland

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Annamaria Iacuzzi
Philip Ryland

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Novecento pistoiese I .

Questa attenzione si poneva in linea con le

importanti azioni di recupero critico dedicate

all’arte del Novecento pistoiese che ebbero

come protagonista l’amministrazione

comunale, promotrice della prima significativa

indagine sistematica sulle generazioni

artistiche attive fino alla prima metà del

secolo e che confluì nel 1980 nella mostra

La città e gli artisti. Pistoia tra avanguardie

e Novecento, con la cura scientifica di Cecilia

Mazzi e Carlo Sisi, organizzata nelle ex

Officine San Giorgio. In questi stessi anni il

Comune di Pistoia, in parallelo all’acquisizione

della Casa Studio dell’artista Fernando

Melani (1987), manifestava l’interesse a

individuare un luogo dedicato all’arte contemporanea,

in sintonia con quell’attenzione

al presente che aveva contraddistinto la

storia stessa del Museo Civico e che avrebbe

portato alla costituzione del Museo del

Novecento e del Contemporaneo di Palazzo

Fabroni (Musei Civici di Pistoia) II .

Il primo passo collezionistico verso quella

che allora fu definita Raccolta di arte moderna

e contemporanea pistoiese III si colloca nel

1977 con la donazione da parte delle sorelle

del pittore Giulio Innocenti, per il tramite di

Sigfrido Bartolini, di 19 xilografie del fratello.

A suggellare l’acquisizione il volume edito

dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

nel 1978, a cura di Bartolini, dedicato all’opera

incisa di Innocenti IV .

L’acquisizione fu poi perfezionata nel 1979

con l’acquisto di quattro dipinti di Giulio

Innocenti – Autoritratto, Ritratto di Danilo

Bartoletti, Figura sul mare, Bagno – dei legni

incisi delle xilografie già acquisite, a cui si

aggiunse un nucleo di 21 dipinti e 238 disegni

del pittore Mario Nannini con la condizione,

imposta dalle signore Innocenti, che

quest’ultimo gruppo di opere rimanesse

sempre unito, a memoria anche dell’amici-

This sensibility was in line with a period of

scholarly and critical attention to Pistoian

art stimulated by the municipal government,

which sponsored research, especially

regarding artists active through the middle

of the century, leading up to the exhibition

in 1980 La città e gli artisti. Pistoia tra

avanguardie e Novecento, curated by Cecilia

Mazzi and Carlo Sisi, which took place

in the ex Officine San Giorgio. In the same

years, the Comune of Pistoia, in the context

of its purchase of the Casa Studio of the

artist Fernando Melani (1987), began to

explore options for a permanent site for

contemporary art. This coincided with the

growing interest in contemporary art on the

part of the Museo Civico and led to the constitution

of the Museo del Novecento e del

Contemporaneo in Palazzo Fabroni (Musei

Civici di Pistoia). II

The first step towards what was then defined

as the ‘Raccolta di arte moderna e

contemporanea pistoiese’ III was taken in

1977 with the donation by the sisters of the

painter Giulio Innocenti, through Sigfrido

Bartolini, of 19 woodcuts by their brother.

The acquisition was ‘sealed’ by the publication

by the Cassa di Risparmio di Pistoia e

Pescia in 1978 of a catalogue by Bartolini of

the engraved works of Innocenti. IV

This acquisition was subsequently integrated,

in 1979, by the purchase of four paintings

by Giulio Innocenti – Self-Portrait,

Portrait of Danilo Bartoletti, Figure by

the Sea, Bath – and by the blocks of the

already-acquired woocuts, in addition to a

group of 21 paintings and 238 drawings by

the painter Mario Nannini with the condition,

imposed by the Innocenti sisters in

memory of the friendship that bound the

two painters, that the latter should never

be dispersed. The acquisition of the Nannini

collection was made public in May 1984

zia che aveva legato i due pittori. L’acquisizione

delle opere di Mario Nannini venne

resa pubblica nel maggio del 1984 con una

mostra organizzata nelle sale dell’Antico Palazzo

dei Vescovi, corredata da un piccolo

catalogo a cura di Bartolini V .

Lungo gli anni Ottanta fu ancora Sigfrido

Bartolini a occuparsi di redigere una lista

di opere d’arte degli artisti attivi tra le due

guerre da acquisire al fine di costituire una

collezione organica e rappresentativa del

Novecento cittadino con l’intenzione e ‘la

preoccupazione’, puntualmente esplicitata

nel testo di corredo al catalogo nel 1989, di

“salvare da possibili dispersioni le testimonianze

di un periodo di felice creatività degli

artisti pistoiesi” VI .

Se da un lato il Presidente Ivano Paci riconduceva

questa idea di una raccolta ai compiti

di “promozione culturale” della Cassa di

Risparmio, nell’ottica di un “servizio alla città

e alla cultura”, l’autore del testo a corredo, indicando

come uniche linee guida per la costituzione

della collezione quelle della qualità e

rappresentatività delle opere, sottolineava, a

fronte dell’impossibilità di reperire lavori che

rispondessero a questi criteri, alcune lacune

che certo si sarebbero colmate con future acquisizioni.

Nel corso del tempo, dunque, nuovi

acquisti hanno sia incrementato questa Collezione

degli autori pistoiesi del Novecento, sia

arricchito la Collezione della Cassa di Risparmio

con opere d’arte di altri periodi storici e

di autori anche non pistoiesi. Nel 1991, per

esempio, si colloca la donazione, da parte

della famiglia, di un cospicuo nucleo di opere

del pittore e scultore Corrado Zanzotto:

16 dipinti a olio, 99 disegni e due sculture

in creta cruda che la Cassa di Risparmio si

premurò, a scopi conservativi, di far fondere

in bronzo. Una parte della collezione fu allestita

nelle sale del CRAL aziendale a Palazzo Buontalenti

(adesso Sala Gimignani) VII . Si segnalano

with an exhibition in the Antico Palazzo dei

Vescovi, accompanied by a small catalogue

by Bartolini. V

During the 1980s it was Bartolini who drew

up a list of works of art by artists active

between the wars that should be acquired

in order that the collection should comprehensively

represent the art of Pistoia, with

the purpose and the ‘mission’ (preoccupazione),

made explicit in his text for the

1989 catalogue, “to save from possible loss

evidence of a period of felicitous creativity

among the artists of Pistoia.” VI

While President Ivano Paci justified this

idea of a collection as being an aspect of

the Cassa di Risparmio’s “cultural promotion”,

providing a “service to the city and to

culture”, Bartolini in his 1989 text, emphasising

that the only guidelines for establishing

the collection must be those of quality

and representativeness, stressed that, faced

by the difficulty at that time of retrieving

works that met these criteria, certain gaps

would surely be filled by future acquisitions.

Over the years, new gifts and purchases

have both strengthened the presence of

twentieth-century Pistoian artists and

added works to the collections of the Cassa

di Risparmio from other periods and by artists

not necessarily from Pistoia. 1991, for

example, was the year of a donation of an

important group of works by the painter

and sculptor Corrado Zanzotto, given by

the artist’s family: 16 oil paintings, 99 drawings

and 2 sculptures in clay that the Cassa

di Risparmio hastened, for conservation

reasons, to have cast in bronze. A part of

this donation was installed in the rooms of

the Foundation’s CRAL (Circolo Ricreativo

Aziendale Lavoratori) in Palazzo Buontalenti

(now the Sala Gimignani). VII There

were also acquisitions of Marino Marini, of

some artists of the ‘middle generation’–

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