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Diario 2

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13 Aprile 2020

E il naufragar m’è dolce…

Cerco sempre di trovare dei lati positivi in ogni situazione. In questo

periodo critico per tutti, ho riscoperto la mia casa, ritrovando cose che

neanche sapevo di avere...

Oltre a pulizie meticolose, a fare ordine, a cucinare, mi immergo in nuove

letture, torno a prendere in mano la penna per scrivere su carta bianca le

mie impressioni, ascolto musica rilassante, strimpello un po' la chitarra,

riprendo i miei lavori all'uncinetto, curo le piante, faccio meditazione e

apertura chakra, faccio chilometri... sulla cyclette...

E poi c'è sempre quel luogo magico dove tutto diventa possibile, in cui posso

sempre rifugiarmi: il sogno. Credo che chi come me possiede un mondo

interiore abbia trovato la salvezza.

Intorno c'è gente che si lamenta e soffre questa "reclusione" e l'isolamento,

eppure non fa nulla di diverso da ciò che faceva prima... Questa è una

conferma che le catene sono mentali. Mi spiace per queste persone prive di

ali, soffrono in modo particolare. Io mi riprendo il mio tempo, assaporo la

vita in ogni suo attimo, godendomela a piccoli sorsi, ammirando la bellezza

della natura che si espande sempre di più in assenza dell'essere umano.

Fortunatamente il clima primaverile permette di stare a lungo in balcone,

sul terrazzo, o in cortile, fra le aiuole ricche di fiori variopinti. Il silenzio è

una dolce melodia, così gradevole al mattino con i fruscii del fogliame al

passaggio dei mici in giardino, l'eco dei richiami di stormi di uccelli di varie

specie in volo nel cielo terso, il ronzio delle api che nel frattempo si sono

fortunatamente riprodotte e tornate all'opera... Il rumore del mare della mia

Siracusa, anzi... il suono, non riesco ad udirlo, ma osservando il suo lieve

movimento da lontano posso immaginare il gorgoglìo di piccole onde

luccicanti, solleticate da una gradevole brezza sotto il tepore del sole. È

come stare davanti ad un dipinto animato che ti cattura l'animo rendendoti

partecipe, anche a distanza.

Riesco a vedermi abbracciata a coloro che fanno parte della mia vita, in

questo cuore verde lussureggiante che avanza e ci abbraccia a sua volta,

certa che sarà così, quando questa emergenza terminerà. Non mi aspetto la

vita di prima, ma una vita fondata soprattutto nel rispetto della natura e nei

valori che abbiamo tutti riscoperto in questo periodo.

Patrizia Principato

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