RIFLESSIONI E VISSUTI IN TEMPO DI CORONAVIRUS
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
…Un altro aspetto positivo, o almeno così lo vedo io, è l’aver capito ancora più a fondo quanto mi
piaccia non perdere tempo e spenderlo soprattutto per gli altri: nei legami con le persone che ora
fisicamente non vedo ma che so che ci sono sempre per me, nel lavorare insieme agli amici gratis
per i poveri, nel preparare giochi canti e attività per far divertire i bambini. La distanza mi pesa,
perché sono abituato al contatto con le persone, ad andare a trovare i bambini a casa, a stare a cena
con le loro famiglie, a giocare con loro a pallone, però questa quarantena mi ha fatto capire che non
lo facevo per abitudine ma perché mi piace veramente, e di questo sono contento.
Il 16 luglio sarei dovuto partire con altri ragazzi per la Missione in Perù che aiutiamo con il mio
gruppo di amici: ho già il biglietto aereo, ma ora non so, chissà, può essere che dovrò rimandare. Mi
dispiace molto ma, visto che è un sogno che ho da un paio di anni, vorrei viverlo nel migliore dei
modi possibili, quindi, se si dovrà rimandare per poter fare tutti i preparativi al meglio e insieme ai
ragazzi e alle persone care, sono fiducioso che sia la cosa giusta.
Quindi, alla fine, penso che vivere in tempo di Coronavirus sia vivere pensando prima alla salute e
al benessere di tutti, non solo al nostro, che è la forma di Carità più alta, sacrificare i propri interessi
per gli altri, anche chi non conosciamo; e sono fiducioso che anche il tempo che dovremo ancora
passare in casa e la noia che magari a volte arriverà saranno niente al confronto della gioia di quando
potremo di nuovo essere liberi di muoverci e di aiutare le persone.
(Studente, 20 anni)