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Italia Poetica
Morgana Galasso
“Carmen”
Il pensiero fisso di ciò di cui aveva parlato con Carlo, l'amico di sempre, non lo abbandonava
mai.
"Pensa non sarebbe bello avere tutti i soldi di tua moglie,senza tua moglie?" questa la frase che
continuava a pensare, sarebbe bello.certo, ma come?
Passarono i giorni, poi le settimane e Marco le parole le dimentico',fino a quella mattina, quel
10 marzo, in cui sua moglie, Carmen,ereditiera di una grande famiglia, gli disse che avrebbe
chiesto il divorzio,dopo aver scoperto l'ennesimo tradimento del marito,e a nulla valsero le scuse
,lei ormai aveva deciso.
Nella mente di Marco,prese forma un'idea, folle, terribile, un'idea che anche a lui faceva paura.
I giorni successivi li passo' pianficando e studiando ogni piccolo particolare.
Annoto' a che ora Carmen usciva,rientrava, che cosa faceva, in quali giorni pranzava fuori o
faceva shopping e in che giorni frequentava l'esclusiva palestra di cui era socia e fondatrice.-
Pianificò tutto e decise che il 20 marzo sarebbe stato il giorno in cui sua moglie sarebbe sparita
dalla sua vita.
Il 20 marzo arrivo', Marco si alzo' di buon ora, preparo' la colazione per se e per Carmen
avendo cura per ogni particolare,persino per il fiore al centro del tavolo.
Fece colazione guardando il grande appartamento che,presto sarebbe stato solo suo,come tutto
il resto d'altronde e il pensiero lo fece sorridere.
Usci di casa lasciando un biglietto a Carmen
CIAO TESORO, DORMIVI COSI BENE CHE NON HO OSATO SVEGLIARTI. LA COLAZIONE E'
PRONTA, A PRESTO.
Uscì dal garage di casa con la sua Volvo nera, vetri oscurati,cantando e ridendo.
Parcheggio l'auto non lontano da casa, entro' in un vecchio palazzo in procinto di essere abbattuto
e li si cambiò.
Tolse il costoso completo Dior e si mise una tuta nera,con scarpe scure e un passamontagna.
A piedi percorse i pochi metri che lo separavano da casa sua, sali' le scale,sicuro di non essere
visto.poiché i giorni precedenti aveva provveduto a rompere le telecamere di sorveglianza lanciando
dei sassi.
Salì le scale, ed entrò in casa dalla porta di servizio, lasciata appositamente aperta per l'occasione.
Camminò lungo tutta la cucina, passo' davanti alla camera da letto, vedendo il letto vuoto, sentì
l'acqua della doccia e vide la colazione ancora intonsa sul tavolo della sala da pranzo.
Estrasse dalla tasca una fialetta che versò nel caffè,e, cosi come era entrato,uscì.
Carmen uscì dalla doccia, si mise una vestaglia e si accomodò al tavolo.
Felice per le attenzioni riservatele dal marito, fece un'abbondante colazione e bevve il caffè.
Aspettò qualche minuto e si diresse verso la cabina armadio per vestirsi,ma, all' improvviso, le
giro' la testa, grandi crampi allo stomaco la fecero rantolare sul pavimento, cercò il telefono,
pigiò il tasto per le chiamate di emergenza ma quando dall'altra parte risposero, non riuscì a
dire e fare più nulla.D'improvviso il silenzio nell’appartamento, rotto solo dalla voce metallica
dell'operatore del 112. In pochi istanti sotto casa di Marco e Carmen arrivarono un'ambulanza
e i carabinieri.
I Quaderni della Rinascita. Racconti. 18