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Il falso castello accusatorio contro Silone

Capita talora che la menzogna, reiteratamente ripetuta, finisca per diventare verità, e che la verità, non altrettanto reiteratamente proclamata, finisca per diventare menzogna. È ciò che potrebbe verificarsi nei confronti di Ignazio Silone, accusato falsamente dagli storici Mauro Canali e Dario Biocca di essere stato per dieci anni una spia fascista, mentre in realtà fu sempre un antifascista. L’accusa è stata ribadita da Canali recentemente in una sua conferenza pubblica, tenuta il 9 settembre 1918 a Sulmona. E ciò ha indotto l’autore del presente saggio a intervenire, ancora una volta, in difesa della verità storica, che rischia di essere trasformata in falsità.

Capita talora che la menzogna, reiteratamente ripetuta, finisca per diventare verità, e che la verità, non altrettanto reiteratamente proclamata, finisca per diventare menzogna. È ciò che potrebbe verificarsi nei confronti di Ignazio Silone, accusato falsamente dagli storici Mauro Canali e Dario Biocca di essere stato per dieci anni una spia fascista, mentre in realtà fu sempre un antifascista. L’accusa è stata ribadita da Canali recentemente in una sua conferenza pubblica, tenuta il 9 settembre 1918 a Sulmona. E ciò ha indotto l’autore del presente saggio a intervenire, ancora una volta, in difesa della verità storica, che rischia di essere trasformata in falsità.

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munista e le persecuzioni fasciste che annullano tutti gli sforzi fatti

da Lenin per avere in Italia una forte corrente a favore della Russia.

In Italia, il centro di queste relazioni, è Torino ove risiedono i comunisti

più accesi e che forniscono continue informazioni alla Russia

sulle cose italiane. In vista anzi della censura fascista alla stampa,

stanno studiando il modo di creare a Berlino un organo comunista

italiano per ragguagliare l'Estero sulle condizioni del nostro paese.

Tali informazioni, a quanto riferisce il fiduciario, sono state da lui

attinte da fonte sicura, con riserva di completarle per quanto sarà

possibile.

IL QUESTORE

f.to C. Bertini 5

Le tre lettere dimostrano inequivocabilmente che la spia che

fornisce le informazioni alla questura romana ha una perfetta

conoscenza dell’organizzazione comunista a Berlino, evidentemente

perché ne frequenta personalmente i principali

dirigenti, quali Misiano e Tresso. Tale spia, però, non può essere

Silone che, in questo periodo, si trova ancora in Italia.

Informazioni continuano ad arrivare alla questura romana

da Berlino anche dopo la partenza di Silone dalla città e il

suo trasferimento in Spagna. A titolo esemplificativo se ne

riportano tre.

La prima:

Roma, li 25 maggio 1923

REGIA QUESTURA ROMA

A S. E. IL GENERALE DEL CORPO D’ARMATA

Direttore Generale della P.S.

Roma

Da notizia fiduciaria che ritengo attendibile, si afferma che Fortichiari

Bruno di Milano e l’Avv° Umberto Terracini di Torino (entrambi

dell’Esecutivo Comunista e colpiti da mandato di cattura in

seguito a denunzia di quest’ufficio) si trovano attualmente a Berli-

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