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ricordi-infanzia-lumenti - Dauniacom

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E quando le si chiedeva qualcosa con insistenza esclamava seccata : Sei peggio<br />

della Pìtima veneziana. E ci spiegava che a Venezia , un secolo prima, a colui che<br />

tardava a pagare un debito, gli veniva messo alle cosatole una persona ( la<br />

Pìtima appunto) col preciso compito di seguirlo dovunque ripetendogli<br />

continuamente :”PAGATE IL VOSTRO DEBITO,Pagate il vostro debito”, fino a che<br />

il poveretto, per evitare ulteriori brutte figure, era costretto a soddisfare il<br />

debito.<br />

Le era riconosciuta la capacità di guarire dal “MALOCCHIO” Infatti, se qualcuno<br />

aveva mal di testa e pensava di essere stata “pigghiàta a d’occhio” ricorreva alla<br />

nonna che prendeva un piatto ,ci metteva un poco di acqua e poi lasciava cadere<br />

una goccia d’olio. Se la goccia s’allargava voleva significare che c’era il “<br />

malocchio” e allora si segnava e, mormorando orazioni , segnava anche la fronte<br />

della persona interessata. Pare che il sistema funzionasse ma lei non volle mai<br />

confidare ad alcuno il senso di quelle parole misteriose.<br />

Sapeva leggere e scrivere, cosa molto importante per quei tempi, quindi<br />

veniva chiamata per redigere un contratto, una scrittura e ,in modo<br />

particolare, “la Lista dei Panni “ che la sposa doveva presentare ai futuri<br />

suoceri prima del matrimonio. E in casa non mancavano mai i confetti!!!<br />

Naturalmente nei miei <strong>ricordi</strong> non possono mancare i tipi originali che<br />

hanno caratterizzato il mio tempo e il mio paese:<br />

-BARBUCC= Uomo di bassa statura con la gobba e una voce bassa e roca<br />

ma anche originale perché quando gli si toccava il sedere con un dito dava<br />

un saltello emettendo una specie di nitrito.<br />

-MILIUCCIO= era proprio scemo! Ti guardava fisso con i suoi occhi sporchi e<br />

lacrimosi e, senza una ragione,scoppiava in una fragorosa risata. Allora la<br />

gente diceva : Miliùcc rìre, ha cagnà u’ temp( Emiliuccio ride, deve<br />

cambiare il tempo).<br />

-GIAMMETT= Un omino che, all’angolo” du’ baraccon di’ giurnali” davanti<br />

al bar Settanni , a chiazz i’ mort, stazionava tutte le mattine col suo<br />

carrettino, simile a quello di un gelataio, pieno di caramelle, cioccolatini,<br />

zuccherini e piccoli giocattoli tra cui i fischietti di latta che, una volta<br />

riempiti d’ acqua, si soffiava dentro riproducendo il canto degli uccellini.<br />

Gridava : Ce l’avete o non ce l’avete ? E se ce l’avete spendete. Alò<br />

Giammetta, alò. Bei pasti ,bei frutti”, Attirava così la curiosità di noi<br />

bambini che, per andare alle scuole elementari, gli dovevamo passare<br />

davanti.<br />

-P(E)”( O chePPIN A’ VECCHIA= Era il banditore ufficiale del paese ed ogni<br />

mattina girava per le strade invitando la gente a comprare il pesce dalla<br />

pescheria di Spina in questo modo:

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