CUCINIERI DI STRADAÈ il primo progetto nato nel periodocovid. A seguito dell’aumento da 70a oltre 270 pasti, il blocco di donatori(mense, circoli di alpini e ristoranti) ele misure anticovid abbiamo dovutomodificare radicalmente il nostrooperare rendendolo più efficiente edignitoso grazie l’installazione di uncentro cottura, il confezionamentoe sigillatura dei pasti, la raccoltaalimentare in aziende, supermercati emercati e la creazione del gruppo divolontari “Cucinieri di strada”.Oggi decine di volontari ogni giornosi occupano della raccolta dei generialimentari, della preparazione delmenù della serata, della cottura deicibi e del confezionamento in piattiin polpa di cellulosa sigillati checi hanno permesso aumentare laqualità dei pasti, ridurre gli sprechie risparmiare più di una tonellata diplastica.In questo periodo abbiamo costruitouna rete di donatori di generi alimentarioltre a una rete di distribuzionedi eventuali eccedenze permettendociun “dare e avere” virtuoso.Questi gli ingredienti: 3.500 kg dipane, 5.000 kg di pasta, 9.500 kg tracarne e pesce, 12.500 kg di verdure,6.500 kg di frutta, 3.000 kg di dolci600 l di olio d’oliva... e tante tonnellatedi buona volontà da parte ditutti i Rondini....Sono volontaria della Ronda dapoco più di un anno e ho assistitofin dall’inizio alla nascita (quasi dalnulla!) dei Cucinieri di Strada.Tutto comincia da un’esigenza “covid”:le scuole chiuse e la necessitàdi fornire pasti sigillati richiedevauna rivoluzione di tutto il servizio.La disponibilità e la competenzadi Francesco (chef di lunga data),l’energia dei volontari e il coordinamentohanno reso possibile la preparazionefino a 297 pasti (primo,secondo, contorno).Ho sempre sentito parlare della Rondaqui a Verona, mi è capitato più volteanche di vedere i loro furgoncini girarenelle fredde notti d’inverno.Ormai più di un anno fa, quando ancorala pandemia era un argomento sul qualesi poteva scherzare al bar con gli amici(sì, perché la leggenda narra che l’alcooluccida il virus), ho fatto la mia prima uscitada ospite. Le sensazioni che ho prova-ANNASCHENAPerché tuttiabbiano un pasto caldo.Abbiamo imparato a sviscerare trotee disossare polli, pulito migliaia difragole, pomodori, verdura e fruttadi tutti i tipi, smistato, condito e cucinato.E per fortuna ogni venerdì ciaiutano le signore della ComunitàIslamica che preparano cous cous espeziatissime zuppe.Così, tra cuoci pasta, nuovi incredibilifornelli, un tentativo di orto ecasse e casse di mandarini, siamoancora qui, a cucinare, ridere eimparare, perché tutti abbianosempre un pasto caldo.MICHELATOTTOLASensazioni che non si possonodescrivere in poche righe.to quella sera non si possono descriverein poche righe ma è stata un’esperienzaforte, di quelle che ci metti moltotempo a realizzare appieno. Ed io l’horealizzata un anno più tardi, tornando inRonda con l’idea di far parte di questameravigliosa squadra. Mai avrei pensatodi aiutare i cucinieri di strada, né la squadradelle colazioni, eppure eccomi qui,felicissima di questi appuntamenti chetanto bene fanno anche ai nostri cuori.32 | Ronda della Carità Verona ODV Bilancio Sociale 2020
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