vznews, Svizzera italiano, giugno 2021, edizione 126
vz news viene pubblicato cinque volte l’anno ed è gratuito. Tratta in modo approfondito temi finanziari quali ipoteche, investimenti, pensionamento e successione.
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vz news <strong>126</strong>/Giugno <strong>2021</strong> Pagina 11<br />
I prodotti propri delle banche<br />
rovinano il rendimento<br />
«Perché gli<br />
studi VZ sono<br />
preziosi»<br />
Le banche non sono responsabili del crollo delle borse o delle forti oscillazioni dei<br />
corsi. Lo sono però per la qualità dei loro fondi d’investimento, che rappresentano<br />
oggi una quota importante del portafoglio di tanti investitori svizzeri.<br />
Il 2020 è stato l’anno degli<br />
estremi: mentre l’economia<br />
mondiale stava vivendo una<br />
crisi profonda, le borse hanno<br />
registrato record sempre<br />
nuovi. Pertanto, gli investitori<br />
dovrebbero aver registrato<br />
utili significativi.<br />
VZ ha voluto accertarsene,<br />
analizzando circa 130<br />
depositi. L’esito? A dir poco<br />
scoraggiante: nell’anno del<br />
Coronavirus, quattro depositi<br />
su cinque hanno conseguito<br />
un rendimento inferiore<br />
a quello del mercato.<br />
Lo scarso risultato è dovuto<br />
fra l’altro a due fattori – illustrati<br />
qui di seguito.<br />
Quota elevata di prodotti<br />
propri delle banche<br />
Maggiore è la quota di prodotti<br />
propri delle banche<br />
presente in un portafoglio,<br />
minore è il suo rendimento<br />
rispetto al mercato. Un<br />
deposito con una quota di<br />
prodotti propri delle banche<br />
compresa tra il 75 e il<br />
100 percento rende in media<br />
il 2,2 percento in meno<br />
rispetto a un deposito simile<br />
composto da ETF e fondi<br />
indicizzati. Negli ultimi<br />
anni, la quota dei prodotti<br />
propri della banca presente<br />
nei portafogli degli investitori<br />
svizzeri è fortemente<br />
aumentata. Questo perché<br />
i consulenti raccomandano<br />
i prodotti della loro banca,<br />
sebbene questi siano meno<br />
redditizi e restino ben lontani<br />
dai risultati ottenuti dai<br />
Maggiore è la quota dei prodotti propri della<br />
banca nel portafoglio, minore è il rendimento<br />
Analisi di 128 depositi, rendimento minimo 2020 rispetto al rendimento<br />
di mercato (depositi benchmark con ETF e fondi indicizzati)<br />
Rendimento Quota prodotti propri della banca (in base al volume)<br />
minimo<br />
75 al 100% 50 al 75% 25 al 50% 0 al 25%<br />
0,0%<br />
–0,5%<br />
–1,0%<br />
–1,5%<br />
–2,0%<br />
–2,2%<br />
fondi migliori della stessa<br />
categoria. Un conflitto d’interesse<br />
che va a scapito dei<br />
clienti.<br />
Troppi fondi attivi<br />
A una quota di prodotti<br />
propri della banca elevata<br />
corrisponde in genere un<br />
portafoglio con molti fondi<br />
attivi. Ciò compromette<br />
ulteriormente il rendimento.<br />
Il motivo: gestire fondi<br />
attivi con l’obiettivo di superare<br />
il mercato costa molto.<br />
Tra l’altro, a pochi fondi<br />
gestiti attivamente riesce di<br />
battere il benchmark.<br />
Conclusione: s’informi<br />
per bene, perché è in gioco<br />
il suo deposito. Pochi investitori<br />
sanno quantificare<br />
le commissioni bancarie,<br />
nonostante incidano significativamente<br />
sul rendimento.<br />
Chieda un secondo<br />
parere indipendente e faccia<br />
–1,9%<br />
–1,2%<br />
–0,9%<br />
Chiave di lettura: nel 2020, i depositi con una quota di prodotti propri<br />
della banca compresa tra il 50 e il 75 percento presentano in media un<br />
rendimento inferiore dell’1,9 percento rispetto al rendimento di mercato<br />
(depositi benchmark con ETF e fondi indicizzati).<br />
valutare rischi e costi del<br />
suo portafoglio. In questo<br />
modo riesce ad ottimizzare i<br />
suoi investimenti in denaro.<br />
Ordini lo studio gratuito<br />
o faccia analizzare<br />
il suo portafoglio da un<br />
esperto indipendente (coordinate<br />
a pagina 16).<br />
STUDIO<br />
NOVITÀ<br />
Rendimento<br />
nell’anno del<br />
Coronavirus 2020<br />
Lo studio analizza il<br />
rendimento dei depositi<br />
relativo al 2020 e i rischi<br />
presentati dalla maggior<br />
parte dei portafogli.<br />
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gratuito mediante cartolina,<br />
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<strong>vznews</strong><strong>126</strong>-it o al numero<br />
091 912 24 24.<br />
PROF. DOTT. ROGER M. KUNZ<br />
Titolare di cattedra presso la<br />
Facoltà di Scienze economiche<br />
dell’Università di Basilea<br />
Professor Kunz, lei propone<br />
spesso ai suoi studenti<br />
le analisi realizzate<br />
da VZ. Ha per caso poco<br />
materiale didattico?<br />
(ride) No, ma le serie di<br />
dati relative a decine di migliaia<br />
di depositi sono una<br />
fonte preziosa. Tali studi,<br />
purtroppo, non si possono<br />
ordinare presso le banche.<br />
In che modo contribuiscono<br />
alle sue ricerche?<br />
I dati forniti dagli studi<br />
VZ sono rilevati da portafogli<br />
reali. Ciò fornisce uno<br />
spaccato autentico del processo<br />
decisionale degli investitori<br />
e del loro conseguente<br />
comportamento.<br />
Quali esiti ritiene particolarmente<br />
istruttivi?<br />
È sorprendente constatare<br />
come gli investitori<br />
commettano sempre<br />
gli stessi errori. Penso alla<br />
scarsa diversificazione, che<br />
rappresenta la base della capacità<br />
di investire. Oppure<br />
al fenomeno dell’home bias,<br />
cioè alla preferenza di regioni<br />
d’investimento geograficamente<br />
più note o vicine<br />
rispetto ad altre. E, naturalmente,<br />
ai rischi di concentrazione<br />
e ai costi nascosti:<br />
qui si continua a sbagliare<br />
– ancora e ancora.