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1 Palin Reazione

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Scritto da Alessandro Rossi

#Area Heisenberg

UNA REAZIONE

CI SALVERÀ

Per chi è nato e cresciuto in una società consapevole, anche se sorda, dell’emergenza ambientale e

climatica, immaginare il futuro ha sempre corrisposto a immaginare una società sostenibile, pulita,

armonica. Il futuro presuppone ormai la necessità di cambiare paradigma energetico: meno consumi,

emissioni e sprechi, più energie rinnovabili, recupero dei rifiuti, maggiore efficienza. Recentemente

anche le classi politiche sembrano essersene accorte, e in tutto il mondo si cercano soluzioni. Ma la

società globale ha bisogno di una reazione decisa per raggiungere l’obiettivo… e forse la reazione è

stata trovata!

#Area Heisenberg

Lentamente, negli ultimi anni, i popoli e la

politica si stanno accorgendo di quanto sia

urgente cambiare modello energetico, e in

tutto il mondo si assiste a un’accelerazione

nella produzione di energie rinnovabili. Ma

cos’è precisamente l’energia rinnovabile?

Possiamo davvero sperare di soddisfare il

nostro bisogno energetico solo grazie ad essa?

Innanzitutto, le fonti di energia dette ‘rinnovabili’

sono tutte quelle che possono, appunto,

rinnovarsi all’interno della scala temporale

umana, essendo pressoché inesauribili.

Energie a basso impatto ambientale e

senza rischi per la salute umana e l’ecosistema.

Purtroppo, però, possono non essere

abbastanza.

Le più importanti energie rinnovabili (eolica,

idroelettrica, solare) coprono in Europa soltanto

il 10% circa del fabbisogno energetico comunitario.

Per ambire all’indipendenza dalle fonti

non rinnovabili e inquinanti come i combustibili

fossili e nucleari dovremmo decuplicarne

la produzione. È un’impresa titanica, soprattutto

se si pensa al fatto che l’Europa è uno

dei continenti più all’avanguardia dal punto di

vista della sostenibilità energetica, con eccellenze

sparse in tutto il Continente [1][2] .

L’intenzione non è quella di sminuire la necessità

e l’utilità delle fonti rinnovabili che sono

anzi fondamentali. Hanno solo bisogno di

una piccola mano, così piccola da risiedere

appunto nel più piccolo elemento presente

in Natura: l’idrogeno.

L’idrogeno (H2) ha attirato l’attenzione, ormai da

qualche decennio, per via della sua enorme

disponibilità (è l’elemento più presente nell’Universo)

e per la sua grande potenzialità come

vettore energetico. È usato questo termine,

invece del più comune fonte di energia,

perché in effetti non è l’idrogeno in sé e per

sé a produrre energia, ma le reazioni esotermiche

che può generare. In altre parole,

‘bruciare’ idrogeno dà energia proprio come

la combustione di carburanti come il petrolio.

Il dispositivo abile a far reagire l’idrogeno

e a convertirlo in energia è chiamato

cella a combustibile al cui interno avviene

una semplicissima ossidoriduzione – come

quelle che si studiano al liceo – rappresentabile

attraverso due reazioni parziali:

• Ossidazione dell’idrogeno all’anodo:

H2→2H++2e-

• Riduzione dell’ossigeno al catodo:

½O2+2H++2e-→2H2O

Il guadagno di energia detta ‘libera’ a seguito

di queste reazioni sarebbe pari a circa 237 kJ/

mol (kiloJoule per moli d’acqua prodotta) che,

se convertito in voltaggio, equivale a circa 1.23

44 Una reazione ci salverà

Una reazione ci salverà

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