Riserva Naturale Grotte di Aisone
La Riserva naturale Grotte di Aisone è stata istituita nel 2019 dalla Regione Piemonte, che l’ha affidata alla gestione dell’Ente Aree Protette Alpi Marittime. L’area, nonostante i soli 26 ettari di superficie, è di rilevante interesse naturalistico e per questo era già compresa nei confini della Zona di Protezione Speciale “Alte Valli Maira e Stura”.
La Riserva naturale Grotte di Aisone è stata istituita nel 2019 dalla Regione Piemonte, che l’ha affidata alla gestione dell’Ente Aree Protette Alpi Marittime.
L’area, nonostante i soli 26 ettari di superficie, è di rilevante interesse naturalistico e per questo era già compresa nei confini della Zona di Protezione Speciale “Alte Valli Maira e Stura”.
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Carta a cura <strong>di</strong>: <strong>di</strong>egoviada.com<br />
R i<br />
0<br />
n e<br />
o B o r b o<br />
Case Piron<br />
1031<br />
km<br />
1<br />
s<br />
a<br />
n<br />
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L<br />
R<br />
Non prendete nulla,<br />
tranne foto.<br />
Località Occhie<br />
Non lasciate 900 nulla,<br />
tranne impronte.<br />
Non portate via nulla,<br />
tranne ricor<strong>di</strong>.<br />
Vina<strong>di</strong>o - Francia<br />
La Comba<br />
900<br />
Gravers<br />
843<br />
<strong>Riserva</strong> naturale<br />
<strong>Grotte</strong> <strong>di</strong> <strong>Aisone</strong><br />
4<br />
3<br />
1<br />
2<br />
SS 21<br />
V A L<br />
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840<br />
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<strong>Aisone</strong><br />
R A<br />
Vina<strong>di</strong>o<br />
834<br />
SP 337<br />
850<br />
Taverna<br />
delle <strong>Grotte</strong><br />
Centro Visita<br />
Cuneo<br />
Cuneo<br />
la taverna<br />
delle grotte<br />
La Taverna delle <strong>Grotte</strong> è un locale a<strong>di</strong>bito a bar e negozio dove<br />
è possibile gustare e acquistare prodotti locali. Oltre a ciò è anche<br />
uno spazio per informarsi sulle peculiarità delle <strong>Riserva</strong> naturale e<br />
sul sito archeologico, cui sono de<strong>di</strong>cati gli allestimenti interni della<br />
Taverna, che comprendono pannelli, vetrine con copie <strong>di</strong> reperti e<br />
la ricostruzione del “riparo 10” nel quale gli archeologi hanno<br />
rilevato tracce <strong>di</strong> un inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> 7000 anni fa.<br />
Informazioni: tel. 338 7981957.<br />
11<br />
12<br />
Legenda<br />
Sentiero delle <strong>Grotte</strong><br />
Senso <strong>di</strong> percorrenza consigliato<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
Grotta Barmo Murá<br />
Grotta Barmo des Barsiaio<br />
Grotta Barmo Chocho<br />
Grotta Barmo Rouso<br />
7<br />
Pannello informativo<br />
da visitare<br />
Centro visita/Taverna delle <strong>Grotte</strong><br />
nei <strong>di</strong>ntorni<br />
Il monumento più interessante <strong>di</strong> <strong>Aisone</strong> è il bel campanile romanico<br />
<strong>di</strong> cinque piani, in pietra, a base quadrata. È l’unico elemento superstite<br />
dell’antica chiesa eretta nel XIII secolo dai monaci benedettini e<br />
<strong>di</strong>strutta dalle armate francesi e spagnole nel 1744. L’e<strong>di</strong>ficio attuale,<br />
intitolato alla Natività <strong>di</strong> Maria Santissima, conserva un prezioso<br />
fonte battesimale datato 1491 con inciso il motto dei Savoia: fert.<br />
In località Morra è notevole un acquedotto con arcate in pietra.<br />
La struttura fu costruita tra il 1800 e il 1838 da un privato per<br />
irrigare la zona con le acque del rio della Valletta.<br />
Pregevole è la cappella campestre <strong>di</strong> Santa Croce per la presenza<br />
<strong>di</strong> un affresco me<strong>di</strong>oevale della Crocefissione.<br />
Pinet<br />
Per la visita della <strong>Riserva</strong>, l’Ente <strong>di</strong> Gestione<br />
delle Aree Protette Alpi Marittime,<br />
recuperando e collegando antichi percorsi,<br />
ha tracciato il “Sentiero delle <strong>Grotte</strong>”.<br />
L’itinerario, segnalato e attrezzato con<br />
pannelli, attraversa l’area protetta toccando<br />
i punti <strong>di</strong> maggiore interesse.<br />
il sentiero delle grotte<br />
In alternativa alla semplice andata e ritorno lungo lo stesso<br />
tracciato, è stato ripristinato un collegamento con la frazione Piron<br />
che permette <strong>di</strong> compiere un anello. La salita è ripida ma breve<br />
e permette <strong>di</strong> avere un quadro più completo delle caratteristiche<br />
ambientali e paesaggistiche della <strong>Riserva</strong> naturale.<br />
L’inizio del sentiero è in corrispondenza della Taverna delle <strong>Grotte</strong>.<br />
Partenza: <strong>Aisone</strong> 840 m<br />
Quota massima: Casali Piron 1036 m<br />
Dislivello: 250 m<br />
Sviluppo: 5 km<br />
Tempo <strong>di</strong> percorrenza: 2 ore<br />
Difficoltà: escursionistico<br />
8 9<br />
All’interno e nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze<br />
dell’abitato compaiono qua e là dei cervi in<br />
fusione <strong>di</strong> alluminio spazzolato, a <strong>di</strong>mensione<br />
naturale, realizzati dallo scultore Paolo<br />
Garassino all’interno del percorso d’arte<br />
contemporanea VIAPAC.<br />
Il vicinissimo comune <strong>di</strong> Vina<strong>di</strong>o ospita un’imponente sistema<br />
<strong>di</strong> fortificazioni ottocentesche. All’interno del complesso militare,<br />
fatto costruire da Carlo Alberto <strong>di</strong> Savoia, è presente l’esposizione<br />
“Montagna in movimento”. Realizzata con allestimenti<br />
multime<strong>di</strong>ali, descrive le Alpi meri<strong>di</strong>onali attraverso lo spazio e<br />
il tempo. All’interno dei locali si visita anche la mostra permanente<br />
“Messaggeri alati”, de<strong>di</strong>cata alla storia della colombaia militare<br />
del forte, attiva dalla fine del 1800 al 1944.<br />
Per chi ama camminare è consigliabile una gita nel Vallone<br />
della Valletta, ameno angolo del Parco delle Alpi Marittime.<br />
Mete dell’escursione possono essere i laghi della Valletta, inferiore e<br />
superiore. Per raggiungere quello più in alto, a quota 2245, servono<br />
circa 3 ore <strong>di</strong> cammino dalla località Pinet (1400 m), a cui si arriva,<br />
con mezzo adeguato, tramite una strada parzialmente sterrata che<br />
parte dall’ex militare in prossimità del Centro sci <strong>di</strong> fondo.<br />
L’accesso è regolamentato, per ottenere l’autorizzazione al transito<br />
è necessaria la compilazione <strong>di</strong> un modulo scaricabile dal sito<br />
www.comune.aisone.cn.it<br />
13<br />
La <strong>Riserva</strong> in breve<br />
Istituzione: 2019.<br />
Superficie: 26 ettari.<br />
Comuni interessati: <strong>Aisone</strong>.<br />
Motivazioni: tutela e valorizzazione bio<strong>di</strong>versità e sito archeologico.<br />
Fauna: taccola, ron<strong>di</strong>ne montana, falco pellegrino, capriolo, cervo,<br />
Flora: Ophris x albertiana, Alyssum ligusticum, Phyteuma villarsii<br />
e Saxifraga callosa.<br />
Accoglienza: Taverna delle <strong>Grotte</strong>.<br />
Itinerari: percorso escursionistico attrezzato con pannelli<br />
e segnaletica.<br />
Periodo visita: tutto l’anno, consigliate la primavera<br />
per la fioritura <strong>di</strong> orchidee, e l’autunno.<br />
Regole da osservare<br />
Divieto <strong>di</strong> abbandonare il sentiero, cani al guinzaglio, non <strong>di</strong>sturbare<br />
la fauna. All’interno delle <strong>Grotte</strong> è vietata ogni attività <strong>di</strong> scavo.<br />
Come si arriva<br />
In auto<br />
Da Cuneo si raggiunge Borgo San Dalmazzo (8 km) e si prosegue<br />
con la SS21 per il Colle della Maddalena che risale tutta la Valle<br />
Stura <strong>di</strong> Demonte passando per <strong>Aisone</strong> (33 km).<br />
In bus<br />
Serve <strong>Aisone</strong> la linea 63 Cuneo-Vina<strong>di</strong>o del Trasporto Pubblico<br />
Locale (TPL) extraurbano Provincia <strong>di</strong> Cuneo. Gli orari sono<br />
<strong>di</strong>sponibili su www.grandabus.it o sull’App “GrandaBus”.<br />
In copertina: Una delle <strong>Grotte</strong> della <strong>Riserva</strong> (Foto N. Villani).<br />
L’ambiente della <strong>Riserva</strong> (Foto G. Bernar<strong>di</strong>).<br />
Orchidea bruciacchiata (Neotinea ustulata) (Foto A. Rivelli).<br />
Cervo (Cervo elaphus) al bramito (Foto R. Sordello).<br />
Ricostruzione <strong>di</strong> un focolare domestico (Foto G. Bernar<strong>di</strong>).<br />
Il riparo sotto roccia 10 (Foto N. Villani).<br />
Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) (Foto M. Giordano).<br />
Baita con tetto <strong>di</strong> paglia a La Comba (Foto G. Bernar<strong>di</strong>).<br />
Le <strong>Grotte</strong> e Case Piron (Foto N. Villani).<br />
Uno dei cervi opera dello scultore Garassino (Foto G. Bernar<strong>di</strong>).<br />
L’acquedotto <strong>di</strong> località Morra (Foto G. Bernar<strong>di</strong>).<br />
L’ingresso della Taverna delle <strong>Grotte</strong> (Foto G. Bernar<strong>di</strong>).<br />
Particolare degli allestimenti della Taverna delle <strong>Grotte</strong> (Foto G. Bernar<strong>di</strong>).<br />
Escursionisti sul sentiero delle <strong>Grotte</strong> (Foto G. Bernar<strong>di</strong>).