Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n. 101 dicembre 2021
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MECA
IL PROGETTO
Acronimo: MECA (MElia CAnavesan-a)
Tematica: Filiere agroalimentari
Focus Area: 3a) Migliore integrazione
dei produttori primari nella filiera
agroalimentare attraverso i regimi di
qualità, i mercati locali e le filiere corte
Capofila: MOLINO PEILA S.p.A.
Periodo: 2021-2023
Durata: 36 mesi
Partner (n.): 7
Comparto: Cerealicoltura
Localizzazione: Torino (Canavese)
Costo totale: €445.669,44
L’innovazione proposta dal progetto
MElia CAnavesan-a (MECA) è quella
di sviluppare e valorizzare una filiera
maidicola, fondata sulla coltivazione
di varietà innovative di mais basate sul
germoplasma autoctono del Canavese.
Il progetto ha l’obiettivo di fornire un
prodotto ad alto valore aggiunto, con
una forte connotazione territoriale di filiera
e un chiaro vantaggio nutrizionale
e salutistico.
Il Gruppo Operativo è formato dal capofila
del progetto, il Molino Peila di
Valperga, l’Università degli Studi di
Torino - DISAFA, la Società Cooperativa
Agricola Agricoltori del Canavese
di Chivasso - Romano Canavese e le
Aziende Agricole Stefano Massetto di
Strambino, fratelli De Paoli di Vische,
Davide Borello di Ivrea e Davide Actis
Caporale di Romano Canavese.
Per la messa a punto di nuovi prodotti
alimentari, il mercato pone oggi una
crescente attenzione al valore salutistico-nutrizionale
e ai componenti bioattivi
naturalmente presenti nelle materie
prime. Nel mais, tali caratteri possono
essere ritrovati nelle varietà tradizionali
locali, quali il Pignoletto rosso del Canavese.
Tuttavia, queste varietà hanno
bassa capacità produttiva, modesti caratteri
agronomici, maggiori difettosità
nella granella e presentano rischi sanitari;
ciò si traduce in possibili maggiori
costi di produzione e minori rese produttive
rispetto alle varietà moderne.
SVILUPPO E
VALORIZZAZIONE DI
UNA FILIERA MAIDICOLA
CANAVESANA BASATA
SULLA COLTIVAZIONE DI
GERMOPLASMA LOCALE
Il progetto si pone quindi l’obiettivo di
sviluppare, attraverso la collaborazione
con ditte sementiere italiane, genotipi
innovativi di mais derivati da varietà
locali, in grado di mantenerne le proprietà
organolettiche e nutrizionali, ma
con capacità produttive e agronomiche
più idonee alla realizzazione di una filiera
industriale di elevata qualità.
Gli attori della filiera coinvolti nel progetto
verificheranno i vantaggi di queste
nuove varietà nell’arco di tutta la
filiera produttiva e individueranno le
condizioni operative di coltivazione,
gestione post raccolta e molitura, più
idonee per migliorarne la competitività
e i vantaggi per gli operatori del settore
ed i consumatori. Le informazioni raccolte
dalle attività del progetto MECA
permetteranno inoltre di organizzare i
rapporti tra gli attori della filiera (contratti
di coltivazione, disciplinari di
coltivazione e gestione post-raccolta)
e valorizzare le proprietà dei prodotti
alimentari finali, favorendo lo sviluppo
e la crescita di una filiera di alto valore
aggiunto e fortemente collegata all’areale
produttivo e al territorio regionale.
I risultati attesi sono molteplici.
Coltivazione sul territorio: verranno
verificate le potenzialità di coltivazione
sul territorio di varietà di mais
innovative, effettuando prove sia in
aziende con metodo convenzionale
sia in aziende con metodo biologico
e su terreni di differente fertilità.
Selezione delle varietà di mais: saranno
individuati i caratteri quali-
tativi salienti per impostare la continua
selezione di varietà di mais
dedicate a una filiera di alta qualità,
al fine di perseguire gli obiettivi richiesti
da un mercato in evoluzione.
Miglior gestione agronomica: verranno
definiti i disciplinari di produzione
in grado di contribuire a
valorizzare la qualità tecnologica,
nutrizionale e sanitaria delle varietà
di mais innovative per garantire
la sostenibilità economica e
ambientale dell’attività agricola.
Tecniche di lavorazione molitoria:
il progetto metterà a punto tecniche
di lavorazioni molitorie dedicate
e attente a preservare i componenti
bioattivi naturalmente
presenti nella cariosside di mais,
per la produzione di farine ad alto
valore salutistico, da valorizzare
in prodotti alimentari territoriali.
Filiera territoriale ad alto valore
qualitativo: in grado di approvvigionare
con maggiore costanza
le aziende di trasformazione con
una specifica e distintiva qualità,
favorendo un effettivo miglioramento
dei redditi agricoli, fino ad
ora compromesso dalle inadatte
caratteristiche agronomiche delle
varietà tradizionali.
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