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Una delle idee, che abbiamo deciso di attuare, è
stata quella di cambiare il nostro orario di culto.
Come ho scritto prima, stiamo cercando di
creare una chiesa più attraente per i visitatori, e
avendo un ottimo feedback dalla chiesa VIVO di
Ginevra, abbiamo deciso di iniziare a incontrarci
come chiesa nel pomeriggio. Discutendo tra
di noi, abbiamo voluto scegliere un momento
e una liturgia che servisse alla nostra città, ma
anche alle aspettative della nostra comunità.
Quindi la nostra proposta di liturgia è stata pensata
come segue:
16:00 SdS senza animatore
16:30 Pausa caffè / tisana
17:00 Culto
Per il servizio di culto, era previsto che iniziassi
a predicare su una serie di temi, per fidelizzare
il pubblico, sempre con un momento di scambio
tra il predicatore e la comunità, dopo il culto
stesso.
Abbiamo deciso di iniziare l’esperimento nel
gennaio 2021 e di fare una prova di 6 mesi, seguito
da un punto della situazione. È stato allora
che è arrivato il secondo lockdown. A essere
onesti, questa nuova pausa ha rappresentato
un duro colpo. Con così tante restrizioni, come
fare ad attuare un tale cambiamento?
Dopo aver espresso i miei timori al comitato,
sono stato molto incoraggiato e abbiamo deciso
di andare avanti adattando la nostra liturgia
alle restrizioni esistenti. Così, a gennaio abbiamo
iniziato la nostra nuova formula e a metà
marzo abbiamo dato vita alla nostra serie di
sermoni sullo Spirito Santo, dal titolo “Lo Spirito
porta la vita”!
Tuttavia, le restrizioni sanitarie dell’inizio del
2021 ci hanno impedito di fare delle riunioni al
di fuori del contesto del culto. Non siamo stati in
grado di portare avanti le “chiacchierate pomeridiane”,
anche se alcune riflessioni sono continuate
a livello di comitato.
Oggi, grazie alle nuove linee direttive sanitarie,
siamo stati in grado di ricominciare le
“chiacchierate pomeridiane”, dove recentemente
abbiamo discusso di come possiamo
rendere la Scuola del Sabato più accattivante e
soddisfacente.
Alla fine, nel concreto, troviamo che le nostre
analisi siano state distorte dalla pandemia. E sì,
non abbiamo la folla di visitatori che vorremmo,
e anche per quanto riguarda i nostri membri,
non pensiamo di avere più persone di prima.
Tuttavia, se vogliamo essere onesti nella nostra
analisi, sento che il Signore sta lavorando soprattutto
in quello che non vediamo. Nel momento
di dialogo dopo il culto, vedo una chiesa
che ha sete di risveglio e che ricerca lo Spirito.
Più concretamente, nei nostri ultimi appuntamenti,
abbiamo sentito una facilità in questa
procedura che non è usuale in questo tipo di
istituzione. Le persone sono disposte a impegnarsi
e sono sicuro che, al momento giusto,
il Signore compirà altre meraviglie nella nostra
comunità.
Fino ad allora, il nostro obiettivo non è scrivere
un documento o seguire un piano strategico,
ma in maniera organica, nella preghiera e con
l’aiuto dello Spirito, continuare a dialogare affinché,
tutti insieme, possiamo vivere la chiesa ed
essere parte del progetto di Dio. Sicuramente
faremo degli errori e sicuramente falliremo
in alcune cose, ma la chiesa si è liberata della
paura di correre dei rischi, e sappiamo che più
andiamo avanti, più sapremo qual è il piano di
Dio per la nostra chiesa e qual è il piano di Dio
per ciascuno di noi.
SAMUEL CUNHA
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