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Magazine Avventista - 2022 - Speciale FSRT

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Una delle idee, che abbiamo deciso di attuare, è

stata quella di cambiare il nostro orario di culto.

Come ho scritto prima, stiamo cercando di

creare una chiesa più attraente per i visitatori, e

avendo un ottimo feedback dalla chiesa VIVO di

Ginevra, abbiamo deciso di iniziare a incontrarci

come chiesa nel pomeriggio. Discutendo tra

di noi, abbiamo voluto scegliere un momento

e una liturgia che servisse alla nostra città, ma

anche alle aspettative della nostra comunità.

Quindi la nostra proposta di liturgia è stata pensata

come segue:

16:00 SdS senza animatore

16:30 Pausa caffè / tisana

17:00 Culto

Per il servizio di culto, era previsto che iniziassi

a predicare su una serie di temi, per fidelizzare

il pubblico, sempre con un momento di scambio

tra il predicatore e la comunità, dopo il culto

stesso.

Abbiamo deciso di iniziare l’esperimento nel

gennaio 2021 e di fare una prova di 6 mesi, seguito

da un punto della situazione. È stato allora

che è arrivato il secondo lockdown. A essere

onesti, questa nuova pausa ha rappresentato

un duro colpo. Con così tante restrizioni, come

fare ad attuare un tale cambiamento?

Dopo aver espresso i miei timori al comitato,

sono stato molto incoraggiato e abbiamo deciso

di andare avanti adattando la nostra liturgia

alle restrizioni esistenti. Così, a gennaio abbiamo

iniziato la nostra nuova formula e a metà

marzo abbiamo dato vita alla nostra serie di

sermoni sullo Spirito Santo, dal titolo “Lo Spirito

porta la vita”!

Tuttavia, le restrizioni sanitarie dell’inizio del

2021 ci hanno impedito di fare delle riunioni al

di fuori del contesto del culto. Non siamo stati in

grado di portare avanti le “chiacchierate pomeridiane”,

anche se alcune riflessioni sono continuate

a livello di comitato.

Oggi, grazie alle nuove linee direttive sanitarie,

siamo stati in grado di ricominciare le

“chiacchierate pomeridiane”, dove recentemente

abbiamo discusso di come possiamo

rendere la Scuola del Sabato più accattivante e

soddisfacente.

Alla fine, nel concreto, troviamo che le nostre

analisi siano state distorte dalla pandemia. E sì,

non abbiamo la folla di visitatori che vorremmo,

e anche per quanto riguarda i nostri membri,

non pensiamo di avere più persone di prima.

Tuttavia, se vogliamo essere onesti nella nostra

analisi, sento che il Signore sta lavorando soprattutto

in quello che non vediamo. Nel momento

di dialogo dopo il culto, vedo una chiesa

che ha sete di risveglio e che ricerca lo Spirito.

Più concretamente, nei nostri ultimi appuntamenti,

abbiamo sentito una facilità in questa

procedura che non è usuale in questo tipo di

istituzione. Le persone sono disposte a impegnarsi

e sono sicuro che, al momento giusto,

il Signore compirà altre meraviglie nella nostra

comunità.

Fino ad allora, il nostro obiettivo non è scrivere

un documento o seguire un piano strategico,

ma in maniera organica, nella preghiera e con

l’aiuto dello Spirito, continuare a dialogare affinché,

tutti insieme, possiamo vivere la chiesa ed

essere parte del progetto di Dio. Sicuramente

faremo degli errori e sicuramente falliremo

in alcune cose, ma la chiesa si è liberata della

paura di correre dei rischi, e sappiamo che più

andiamo avanti, più sapremo qual è il piano di

Dio per la nostra chiesa e qual è il piano di Dio

per ciascuno di noi.

SAMUEL CUNHA

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