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Atlante transfrontaliero del Patrimonio naturale

Atlante transfrontaliero del Patrimonio naturale del Parco naturale Alpi Marittime e del Parc national du Mercantour.

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<strong>Atlante</strong> <strong>del</strong> patrimonio <strong>naturale</strong><br />

Un progetto a lungo termine,<br />

sul cammino verso il successo<br />

La reintroduzione<br />

<strong>del</strong> gipeto<br />

Il gipeto barbuto è uno dei rapaci più grandi<br />

e più rari d’Europa. Fino all’inizio <strong>del</strong><br />

XX secolo, era presente in quasi in tutte le zone<br />

montuose <strong>del</strong>l’Europa meridionale, da cui è<br />

in seguito scomparso a causa <strong>del</strong>la pressione<br />

antropica. Nel 1978 è stato avviato un progetto<br />

internazionale di reintroduzione nell’arco<br />

alpino, nell’ambito <strong>del</strong> quale i Parchi <strong>del</strong>le Alpi<br />

Marittime e <strong>del</strong> Mercantour costituiscono i siti<br />

di rilascio più meridionali: ad anni alterni, una<br />

<strong>del</strong>le due aree protette ospita una coppia di<br />

gipeti per la reintroduzione. A partire dal 1993,<br />

sono stati liberati 41 uccelli. In questi ultimi<br />

anni, si è formata una coppia stabile nell’alta<br />

Valle <strong>del</strong>l’Ubaye, che è riuscita a riprodursi per<br />

la prima volta nel 2008.<br />

Biologia ed ecologia<br />

Con una apertura alare che va da 2,65 a 2,85 m e<br />

un peso variabile da 4,5 a 7,1 kg, il gipeto (Gypaetus<br />

barbatus) è uno dei più grandi rapaci osservabili sulle<br />

Alpi, ma anche una <strong>del</strong>le specie più rare in Europa.<br />

Può arrivare a pesare da 4,5 a 7,1 kg nell’età adulta, che<br />

raggiunge al settimo anno d’età. Il piumaggio definitivo<br />

è tipicamente contrastato: le parti superiori sono scure<br />

mentre il ventre è color crema, a volte arancione.<br />

Nel giovane è più uniforme, con una dominanza <strong>del</strong><br />

marrone scuro. Il piumaggio intermedio <strong>del</strong>l’immaturo<br />

presenta ali e testa scuri fino al compimento <strong>del</strong> terzo<br />

anno d’età, corpo marrone chiaro, mentre quello<br />

<strong>del</strong> subadulto ha già le piume <strong>del</strong> capo bianche e le<br />

copritrici <strong>del</strong>l’ala grigie. Dal momento che la muta<br />

richiede molte energie, ci vogliono ben 4 anni perché<br />

l’intero piumaggio venga cambiato, attraverso il cambio<br />

in sequenza di alcune penne <strong>del</strong>le ali, <strong>del</strong>la coda e di<br />

parte <strong>del</strong> corpo ogni anno. In base alla fase <strong>del</strong>la muta è<br />

possibile riconoscere i vari individui e determinarne l’età<br />

fino a che non hanno vestito il piumaggio da adulto.<br />

Nell’ecosistema montano, il gipeto si pone all’apice<br />

<strong>del</strong>la catena alimentare. Esclusivamente necrofago,<br />

si ciba <strong>del</strong>le carcasse di ungulati selvatici e domestici che<br />

Michelangelo Giordano<br />

Il gipeto Firmin<br />

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