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infoMIGRANS n.50 | dicembre 2022

infoMIGRANS è il notiziario dedicato al progetto Migrans, a cura delle Aree Protette Alpi Marittime con la collaborazione di quanti si dedicano al monitoraggio degli uccelli rapaci nel Mediterraneo centrale.

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sito 10<br />

Veneto<br />

Falco pecchiaiolo. Foto Michelangelo Giordano.<br />

Complessivamente sono stati censiti 5.371 rapaci diurni di cui 5.175 falchi pecchiaioli (Pernis apivorus),<br />

pari quasi al 95% del totale. Tale dato se confrontato con quelli degli anni scorsi evidenzia<br />

una diminuzione di questa specie che di regola si aggirava su percentuali attorno il 98 % mentre si<br />

è verificato un discreto aumento della poiana (Buteo buteo) che però è passata in numero inferiore<br />

rispetto l’anno precedente. In particolare sono state contate 109 poiane, 67 falchi di palude (Circus<br />

aeruginosus), 13 nibbi bruni (Milvus migrans), un’albanella minore (Circus pygargus), un falco<br />

pescatore (Pandion haliaetus) e 4 sparvieri (Accipiter nisus). A questi rapaci si deve aggiungere<br />

come ogni anno il passaggio di 15 cicogne nere (Ciconia nigra) ed un numero elevato, ma del tutto<br />

imprecisato, di rondoni comuni (Apus apus) e di rondoni maggiori (Tachymarptis melba) assieme a<br />

rondini (Hirundo rustica) e balestrucci (Delichon urbicum). Nell’area poi hanno fatto regolarmente<br />

la comparsa il biancone (Circaetus gallicus), che nidifica nei pressi, il falco pellegrino (Falco peregrinus),<br />

lo sparviere, l’astore (Accipiter gentilis), il gheppio (Falco tinnunculus) e il lodolaio (Falco<br />

subbuteo).<br />

Osservazioni occasionali in aree prossime a questa hanno ancora una volta permesso di verificare<br />

come il flusso migratorio si estenda su una fascia piuttosto ampia che va dal Massiccio del Monte<br />

Grappa, a nord, fino ai versanti meridionali del Colle del Montello a sud. Il Colle di San Giorgio è<br />

posto nella fascia intermedia e costituisce il punto principale di passaggio dei migratori. Appare<br />

pertanto importante precisare che il flusso da noi rilevato rappresenta solo una parte del totale,<br />

per questo si ipotizza che operando con almeno altre 2-3 postazioni i dati raccolti sarebbero molto<br />

maggiori. Prova ne sia che alcuni conteggi svolti da Doriano Foltran, più a sud verso la pianura,<br />

e più precisamente lungo il corso del Piave presso il Ponte della Priula (Nervesa della Battaglia),<br />

hanno permesso di rilevare il passaggio in poco più di 20 ore di osservazione, tra il 25 e il 30<br />

agosto, di 696 falchi pecchiaioli. Tale dato conferma quanto riportato sopra, ossia che nell’area pedemontana<br />

trevigiana il passaggio dei rapaci in migrazione è senz’altro molto maggiore di quanto<br />

da noi rilevato.<br />

Assieme al nostro gruppo di censitori hanno partecipato alcuni collaboratori particolarmente motivati<br />

che hanno contribuito ad aumentare il livello di attenzione e di conteggio degli individui in<br />

migrazione. In particolare citiamo Doriano Foltran, Lucio Signorotto, Renzo Storer, Regis Levert,<br />

Stefano Morato, Enrico Pavan ed altri occasionali osservatori. A tutti questi rivolgiamo un nostro<br />

sentito ringraziamento per l’interesse dimostrato.<br />

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