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LIBRO E PROFESSIONI
LIBRO E PROFESSIONI
PROFESSIONE BOOKTOKER:
la nuova critica letteraria
L’evoluzione delle recensioni con l’avvento di TikTok
e il genio di Eleonora Spinaci
E cosa, sempre in un libro non
sopporti?
C’è una sola e unica cosa che
proprio non tollero in un libro;
ed è la descrizione fine a se
stessa solo per riempire pagine
e pagine di concetti inutili, futili
e senza senso, messi lì a dilungare
discorsi che non c’entrano
nulla con la trama e personaggi
del libro.
Eleonora Spinaci, da tiktoker
a booktoker in un battito di
pagina. Come ti è venuto in
mente?
Ho iniziato ad usare TikTok per
divertimento perché era un canale
social molto innovativo e
divertente poi avendo da sempre
la passione per i libri e la
lettura ho scelto di usarlo come
mezzo per far conoscere le mie
letture e in seguito per farmi
conoscere come figura alternativa
nel mondo dei lettori.
Inizialmente è nata come
un’idea che poi si è trasformata
in necessità quando ho visto
che quello che facevo e come
lo facevo aveva dei buoni feedback
e le richieste da parte degli
scrittori e delle piccole case
editrici aumentavano chiedendo
video come i miei.
TikTok sta spopolando e non
più solo tra i giovanissimi.
Cosa c’è secondo te ? in questo
nuovo social che affascina
tanto il pubblico?
TikTok inizialmente è nata
come una piattaforma solo per
giovanissimi proprio perché in
essa erano racchiuse le caratteristiche
per i giovani: quali
velocità, verità, giocosità e i
famosi 15 minuti di celebrità
Dall’unboxing
alla recensione,
Eleonora conduce
i lettori attraverso
un percorso librario
veicolato su TikTok.
Una scelta dettata
dalla necessità
di portare
una ventata
di freschezza
nel mondo spesso
troppo serioso
della critica
letteraria
per tutti. Il Target si è poi alzato
perché i più grandi si sono
accorti delle immense potenzialità,
soprattutto economiche,
che se ne sarebbero potute trarre
proprio grazie alla visibilità
che TikTok dà a tutti. La cosa
che affascina di più il pubblico
è proprio la sua democraticità,
cioè dare la possibilità
sia ai giovani che agli adulti e
anche ai “più adulti” di esprimersi
in totale libertà! E poter
dire la propria opinione o portare
avanti le proprie idee con
disinvoltura e creatività. Senza
quelle caste che si sono venute
a formare negli altri social.
Il tuo format è un vero marchio
di fabbrica, dall’unboxing alla
recensione perché hai deciso
di strutturarlo così?
La struttura del mio format è
nata come un esperimento sociale,
nel senso che ho voluto
provare a fare questi due step:
unboxing e recensione, sempre
nella medesima cadenza per
osservare che reazione avrebbe
avuto il pubblico che mi seguiva.
E con pochi video ho notato
che la cadenza era apprezzata
per la sua chiarezza, notando
infatti, a volte, su TikTok, un
po’ di confusione, quando si
parlava di libri, la mia è stata a
una scelta tattica per dare anche
un punto di riferimento fisso,
piacevole e funzionale. Almeno
quando qualcuno entra nel mio
canale e cerca qualcosa è molto
più facile trovarlo o se solo vuole
osservare è ben più semplice
seguire tutto ciò che faccio. Chi
mi segue spesso mi dice che do
un senso di sicurezza.
Quanto sono importanti i social,
oggi, per vendere un libro?
I social, oggi, per vendere un
libro, sono fondamentali! Oramai
sono diventati la vetrina per
eccellenza di qualsiasi scrittore,
autore, casa editrice ecc… Per
farsi subito conoscere al primo
step, poi vengono tutte le altre
fasi. I social, proprio per il fatto
di essere “sociali” cioè di comprendere
tutti, sono il mezzo
più rapido per vendere l’idea,
l’emozione… Il prodotto!
Cosa apprezzi particolarmente
in un libro?
In un libro apprezzo particolarmente
la chiarezza della scrittura,
la sua scorrevolezza nel
raccontare senza mai annoiare
o dilungarsi in cose che non
c’entrano nulla o quasi con il
filo della trama.
Mi piacciono i colpi di scena,
i cambi di rotta, ma soprattutto
i finali a sorpresa. Odio i finali
aperti perché poi tocca aspettare
il seguito… Se c’è! Perché
non è detto che ci sia, a volte.
Ci sono generi che ti affascinano
più di altri? E se sì, quali
e perché?
Onestamente amo tutti i generi
letterari, ovviamente mi affascinano
molto i fantasy proprio
perché come dice la parola: “la
fantasia mi porta via”, adoro i
thriller perché mi danno quel
brivido emozionale che dà un
po’ di “pepe alla vita”, per chi
ama i libri ovviamente.
In ultimo, ma non per ordine di
importanza, adoro i libri spirituali
perché mi aiutano a capire
accettare e motivarmi quando
la vita fa la “birichina”.
Da dove nasce il tuo amore per
la letteratura?
Il mio amore per la letteratura
può definirsi tranquillamente
“ancestrale“ cioè un’esigenza
inspiegabile che ho da quando
ho imparato a leggere.
Leggere mi è sempre servito
per capire e farmi capire meglio,
dandomi una capacità di
comprensione e un’intelligenza
comunicativa più viva rispetto
agli altri. Altresì spesso la lettura
mi ha aiutata a superare le
difficoltà quotidiane grazie alla
variabilità delle soluzioni trovate
spesso nei libri, grazie alla
creatività che solo dei bellissi-
26 ANNO V • NUMERO 3 • MARZO 2023 www.edizionijollyroger.it
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