PiùMe Magazine Ottobre 2023

GOOD
MIND!
di GIULIA BIAGIONI
PARLIAMO DI AUTOSTIMA
L’autostima nasce dal rapporto con gli altri e diventa in seguito un modo di interpretare
noi stessi e gli eventi, rendendoci relativamente impermeabili a conferme o a smentite.
La nostra autostima da bambini è il
frutto dell’immagine diretta e in costante
cambiamento che hanno le persone che
ci circondano, le opinioni più importanti
sono evidentemente quelle delle persone
che riteniamo più significative per noi, a
cominciare dai genitori fino alle persone che
frequentiamo abitualmente.
Con il passare del tempo consolidiamo
un’immagine sempre più precisa di noi stessi
fino ad arrivare al momento dell’adolescenza
in cui lo sviluppo intellettivo, emotivo e
sessuale ci espone nuovamente a esperienze
nuove che mettono in discussione le certezze
raggiunte fino a quel momento, al termine
di questo periodo di vita l’autostima è per la
maggior parte di noi piuttosto consolidata,
ma ciò non significa che il grado di autostima
che abbiamo in noi stessi sia adeguato alle
nostre reali capacità e caratteristiche.
L’autostima è un processo attivo, un modo
che abbiamo per relazionarci al mondo e
alle persone e soprattutto è un modo per
interpretare e dare significato agli eventi in
cui siamo coinvolti.
La nostra autostima è qualcosa che filtra gli
eventi esterni e vi attribuisce un significato, e
questo processo genera a sua volta un’azione
sull’autostima stessa.
Quando parliamo di autostima non stiamo
parlando di un processo unitario: si tratta
di un insieme più o meno armonico di
valutazioni complessive che effettuiamo su
noi stessi e che riguardano diversi ambiti
della nostra persona, come ad esempio
bellezza, intelligenza, cultura, posizione
sociale e potere economico ma soprattutto il
nostro grado di amabilità e diritto di essere
amati. Nessuno ha un’autostima pienamente
armonica in tutti i settori, la disarmonia
rispetto a tutti questi ambiti entro certi limiti
è qualcosa di fisiologico. Le condizioni che
provocano angoscia e preoccupazione sono
principalmente due: essere carenti in troppi
aspetti della propria autostima e/o essere
carenti in quello che si ritiene essere l’aspetto
fondamentale della propria autostima.
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