PiùMe Magazine Ottobre 2023
E' uscito il magazine PiùMe di Settembre in copertina, questo mese Madonna! Ritira la tua copia gratuita in negozio o consultala online!
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HOME SWEET HOME<br />
a cura di Maurizio Bonugli<br />
SAN POLO D’ENZA<br />
Nella bella località della provincia di Reggio Emilia, “<strong>PiùMe</strong>” si trova in Galleria Carlo Levi al<br />
civico 1. Il negozio offre alla Clientela l’assortimento e la convenienza di sempre insieme alla<br />
professionalità gentile e sorridente di Cristina Aldigeri, Cristina Domelli e del capo area Dario<br />
Stretti. San Polo d’Enza è un luogo molto interessante da visitare, in cui trascorrere alcuni<br />
giorni per rilassarsi e approfondire la storia del territorio. La buona cucina, la natura incontaminata,<br />
la disponibilità di strutture ricettive e servizi, rendono questa una meta<br />
perfetta per chi desidera staccare la spina e ritrovare se stesso.<br />
SAN POLO D’ENZA TRA STORIA E RELAX.<br />
Il territorio dove sorge San Polo d’Enza, nell’antichità, era abitato<br />
dagli etruschi, che furono anche i fondatori della città. Durante<br />
il Medioevo diverse famiglie si contesero il dominio del borgo,<br />
quella che rimase più tempo al potere fu quella dei Gherardini ma<br />
i reperti storici testimoniano anche la reggenza di Matilde di<br />
Canossa, potente feudataria che ebbe giurisdizione su queste<br />
terre. Per rivivere quegli anni si può visitare la Rocca di San Polo<br />
d’Enza edificata nel XI secolo che, inizialmente, era un castello<br />
e poi venne trasformata in una casa signorile. Attualmente,<br />
nelle sue sale ha sede il municipio della città e il museo<br />
dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) dedicato<br />
a Salvo d’Acquisto. In giro per le strade del paese ci sono<br />
anche diversi monumenti in ricordo della resistenza partigiana,<br />
come quello in via XXIV Maggio e l’opera di Graziano Pompili<br />
chiamata “Il Gigante Abbattuto”. Questa scultura rappresenta il<br />
corpo scomposto di un gigante che simboleggiata la caduta del<br />
nazifascismo a San Polo d’Enza, evento verificatosi il 10 aprile<br />
del 1945. In questo territorio dell’entroterra dell’Emilia, però, c’è<br />
anche la possibilità di divertirsi e rilassarsi, anche attraverso la<br />
possibilità di cimentarsi in tante discipline sportive ed altrettante<br />
passeggiate ed escursioni alla portata di tutti.<br />
I LUOGHI DA NON PERDERE A SAN POLO D’ENZA.<br />
All’ingresso della Rocca di San Polo d’Enza si può ammirare<br />
la torre dell’orologio risalente al 400 che conserva ancora i portali,<br />
quello più grande dedicato ai carri e quello di dimensioni ridotte<br />
da dove passavano pedoni. Le fenditure ai lati della struttura<br />
indicano che inizialmente questa era circondata da un fossato<br />
che si poteva superare con un ponte levatoio. All’interno della<br />
Rocca c’è anche la Chiesa del Castello o parrocchiale dei santi<br />
Pietro e Paolo, priva di facciata con un’unica navata e soffitto<br />
a botte. Lungo le pareti si possono contare quattro cappelle e<br />
vicino all’altare si può ammirare un pulpito in legno. Su un’altura<br />
nei pressi di San Polo d’Enza si erge il convento di Montefalcone,<br />
non visitabile in quanto fino a poco tempo fa era abbandonato<br />
e attualmente sono in atto lavori che lo riporteranno all’antico<br />
splendore. Oltre ai luoghi di interesse culturale e naturalistico che<br />
caratterizzano queste zone è bene ricordare che a San Polo d’Enza<br />
ogni anno si svolge una rievocazione storica chiamata “Dopo<br />
Matilde”, in ricordo di Matilde di Canossa, e settimanalmente si<br />
possono acquistare prodotti tipici nei mercati cittadini, si parla<br />
soprattutto di eccellenze enogastronomiche, come il parmigiano<br />
reggiano, il lambrusco, l’erbazzone e il salame felino.<br />
RICETTE E TRADIZIONE.<br />
A simboleggiare la ricca e opulenta gastronomia del luogo ci<br />
pensano sicuramente i primi piatti che sono rappresentati da<br />
una moltitudine di paste fresche e ripiene. Le paste fresche sono<br />
degnamente rappresentate delle famose “tagliatelle” condite,<br />
come tradizione vuole, con del ragù di carne. Tra le paste ripiene<br />
ci sono i buonissimi “tortellini”, solitamente serviti in brodo<br />
o conditi con la panna o il ragù, i “cappelletti”, gli “anolini”,<br />
i “tortelli di zucca” ed i “ravioli di magro”, quasi tutte condite<br />
con del ragù o del sugo di carne. Passando ai secondi piatti,<br />
la tradizione emiliana predilige i piatti a base di carne come lo<br />
“stracotto” ma non sono da meno anche i piatti a base di pesce.<br />
Tra questi dominano la scena il “brodetto”, il “pesce in graticola”<br />
e tutte le varie “zuppe di pesce”. Infine, non possiamo dimenticare<br />
due dei prodotti di punta della gastronomia emiliano-romagnola:<br />
la piadina e la tigella che rappresentano un ottimo piatto unico<br />
o un goloso spuntino, e che vengono farcite coi salumi tipici<br />
della zona. Degni di nota anche il celebre “aceto balsamico” e gli<br />
ottimi vini, primo fra tutti il Lambrusco che è considerato il vino<br />
rosso frizzante italiano per eccellenza.<br />
info (tratte da) www.reggionline.com | www.italia-italy.org<br />
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