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Monografia Molestie Olfattive 3^ edizione

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MOLESTIE OLFATTIVE<br />

Figura 5 - Spettro di massa e relativa al picco rilevato nel cromatogramma, identificato come limonene<br />

La combinazione della gascromatografia e dello spettrometro di massa consente dunque la risoluzione<br />

e la rapida identificazione di tutti i componenti presenti all’interno di miscele complesse, quali i<br />

campioni odorigeni. Infatti, con l’analisi GC-MS, è possibile identificare i composti osservando lo<br />

spettro di massa sotteso al picco cromatografico.<br />

Nonostante le potenzialità di questa tecnica, la GC-MS presenta comunque alcune criticità, legate<br />

soprattutto alla presenza di composti inorganici o specifiche classi di composti (e.g. solforati). Per tali<br />

sostanze, la GC-MS non è la più adatta per la determinazione della presenza di queste molecole. Per<br />

questo, in questo campo di applicazione, la combinazione di più detector o tecniche di analisi risulta<br />

essere la strategia vincente per riuscire a ottenere la più completa caratterizzazione delle miscele<br />

odorigene.<br />

Condurre un’analisi chimica risulta comunque essere il modo per ottenere informazioni utili per la<br />

caratterizzazione delle miscele odorigene. Infatti, l’analisi chimica consente di:<br />

- identificare le molecole odorigene e valutarne il loro contributo odorigeno mediante la<br />

determinazione dell’Odour Activity Value (OAV). Tale parametro è calcolato come il rapporto<br />

tra concentrazione del composto e la sua soglia di percezione (OT):<br />

OAV = Ci<br />

OTi<br />

- Valutare il rispetto di eventuali limiti imposti alle emissioni<br />

- Valutare i presidi più corretti, in base alla natura e alla concentrazione degli inquinanti<br />

nell’emissione considerata<br />

- Valutare le proprietà tossicologiche dell’emissione considerata e confrontare tali<br />

concentrazioni, dopo opportune valutazioni, con i limiti di esposizione disponibili per il<br />

lavoratore e/o il cittadino<br />

Nonostante le innumerevoli potenzialità delle tecniche analitiche e le informazioni ottenibili da esse,<br />

è importante sottolineare come l’analisi chimica, non essendo stata sviluppata specificamente per<br />

l’analisi dell’odore, risulti fornire informazioni che sono complementari, ma non sostitutive, all’analisi<br />

olfattometrica. Per ottenere infatti una valutazione sul contributo odorigeno considerando i vari<br />

aspetti e i limiti di ogni tecnica, risulta ancora essenziale e necessario utilizzare un approccio integrato,<br />

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