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2024/1 PUNTOBRESCIANO IL GARDA

Su questo numero SPECIALE 1000 miglia dall'11 al 15 Giugno 2024, STORIE D'IMPRESA, SPECIALE MONDO AUTO, SPECIALE GIARDINAGGIO e SPECIALE GIRO D'ITALIA 2024.

Su questo numero SPECIALE 1000 miglia dall'11 al 15 Giugno 2024, STORIE D'IMPRESA, SPECIALE MONDO AUTO, SPECIALE GIARDINAGGIO e SPECIALE GIRO D'ITALIA 2024.

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in fotografia<br />

La Rocca di Manerba,<br />

l’isola di San Biagio e l’isola Borghese<br />

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SU QUESTO NUMERO:<br />

SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

11-15 GIUGNO <strong>2024</strong><br />

SPECIALE GIRO D'ITALIA<br />

04-26 MAGGIO <strong>2024</strong><br />

STORIE D'IMPRESA<br />

SPECIALE MONDO AUTO<br />

SPECIALE GIARDINAGGIO<br />

1


Gruppi elettrogeni insonorizzati fino ad oltre 3.000 kva<br />

Gruppi elettrogeni e bigruppi supersilenziati<br />

Noleggio di trasformatori ed autotrasformatori<br />

Noleggio di materiale elettrico<br />

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2


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La Rocca di Manerba,<br />

l’isola di San Biagio e l’isola Borghese<br />

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SOMMARIO<br />

SPECIALE 1000 miglia<br />

SU QUESTO NUMERO:<br />

SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

11-15 GIUGNO <strong>2024</strong><br />

SPECIALE GIRO D'ITALIA<br />

04-26 MAGGIO <strong>2024</strong><br />

STORIE D'IMPRESA<br />

SPECIALE MONDO AUTO<br />

SPECIALE GIARDINAGGIO<br />

1000 MIGLIA 04<br />

dall'11 al 15 Giugno <strong>2024</strong><br />

Brescia-Roma-Brescia: dal 1927<br />

una competizione unica, lungo un tragitto<br />

straordinario.<br />

Ferrari Tribute 1000 Miglia <strong>2024</strong> 22<br />

STORIE D'IMPRESA<br />

ECOVERNICIATURE 13<br />

Costruzione di Mandrini da 30 e Lode 18<br />

Officina Meccanica F.lli Bellegrandi<br />

<strong>PUNTOBRESCIANO</strong> <strong>IL</strong> <strong>GARDA</strong><br />

Supplemento al Puntobresciano di Aprile-Maggio <strong>2024</strong><br />

Mensile di informazioni bresciane<br />

Aut. del Tribunale di Brescia N° 8/2003 - 24/02/2003<br />

DIRETTORE RESPONSAB<strong>IL</strong>E<br />

Gianmario Baroni<br />

EDITRICE | REDAZIONE<br />

AMMINISTRAZIONE | PUBBLICITÀ<br />

Editrend - Via Fura, 48 - Brescia<br />

Tel. 030 3534392 - Fax 030 5234013<br />

FOTOCOMPOSIZIONE e VIDEOIMPAGINAZIONE<br />

Editrend Grafica - Via Fura, 48 - Brescia<br />

Tel. 030 3534392 - Fax 030 5234013<br />

STAMPA<br />

4graph.it<br />

L’Editore declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali errori<br />

di stampa e o disguidi di altro genere relativi agli spazi pubblicati.<br />

È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi,<br />

tutti i diritti sono riservati.<br />

Periodico mensile a diffusione gratuita in Brescia e Provincia.<br />

SPECIALE MONDO AUTO<br />

AZIENDA " <strong>IL</strong> LEVABOTTE " 15<br />

di Farina Franco<br />

SPECIALE GIARDINAGGIO<br />

Primavera<br />

Come preparare il giardino in primavera 16<br />

L'inizio della primavera porta in giardino<br />

tutta una serie di attività come pulire, sarchiare,<br />

togliere la pacciamatura, potare gli arbusti,<br />

coltivare i bulbi da fiore estivi, falciare il prato,<br />

preparare il terreno e diserbare aiuole e vialetti.<br />

Un giardino piacevole comincia sempre<br />

con una buona preparazione.<br />

SPECIALE GIRO D'ITALIA <strong>2024</strong><br />

Giro d'Italia<br />

Brescia protagonista: 20<br />

due tappe e salita al Colle San Zeno<br />

Ufficializzato il percorso della nuova edizione:<br />

la carovana rosa transiterà da Castiglione<br />

a Desenzano, e poi per Manerba e Lodrino.


SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

1000 MIGLIA<br />

Brescia-Roma-Brescia: dal 1927 una competizione unica,<br />

lungo un tragitto straordinario.<br />

dall' 11 al 15 Giugno <strong>2024</strong><br />

The most beautiful race in the world<br />

Nata nel 1927 come gara di velocità dall’intuizione<br />

di Giovanni Canestrini, Franco Mazzotti, Renzo<br />

Castagneto e Aymo Maggi, la 1000 Miglia è<br />

oggi la corsa di regolarità per auto storiche che attraversa<br />

gli scenari unici dell’Italia più bella. Un viaggio<br />

tra il calore del pubblico e l’entusiasmo dei partecipanti,<br />

nel solco dello spirito audace e innovatore delle<br />

origini. Un’esperienza di una settimana per pezzi<br />

unici di arte e design in movimento, lungo il classico<br />

percorso da Brescia a Roma e ritorno.<br />

L’Edizione <strong>2024</strong> della Freccia Rossa partirà da Brescia<br />

Martedì 11 Giugno e passerà da Bergamo, Novara e<br />

Vercelli prima di giungere a Torino per il primo traguardo<br />

di tappa.<br />

Il secondo giorno, il convoglio inizierà la discesa verso<br />

sud scollinando le Langhe e attraversando il centro di<br />

Alba per poi fare rotta a Genova, novità assoluta della<br />

1000 Miglia <strong>2024</strong>, dove gli equipaggi sosteranno per<br />

il pranzo. Continuando sulla costa tirrenica, la gara ar-<br />

4


SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

riverà fino all’arrivo di Viareggio.<br />

La terza tappa vedrà la discesa verso<br />

la Capitale: inizialmente la corsa virerà<br />

verso l’entroterra passando da Lucca,<br />

poi tornerà sulla costa a Livorno fino<br />

al break del pranzo a Castiglione della<br />

Pescaia. Nel pomeriggio il passaggio<br />

da Grosseto, l’ingresso nel Lazio,<br />

il Lago di Bolsena e la conclusione a<br />

Roma in via Veneto.<br />

Con la quarta tappa gli equipaggi risaliranno<br />

fino a Orvieto e poi Solomeo,<br />

sede del pranzo. Dopo il break sarà il<br />

turno di Siena e Prato e dei passi della<br />

Futa e della Raticosa, che precederanno<br />

l’arrivo a Bologna. Nella giornata<br />

finale di Sabato 15 Giugno il percorso<br />

toccherà Ferrara e Mantova, poi il Lago<br />

di Garda con la Valtenesi e Salò per finire<br />

con la classica passerella in Viale<br />

Venezia.<br />

La Leonessa d’Italia<br />

culla della Freccia Rossa<br />

Dal 1927 la 1000 Miglia si identifica nella<br />

città delle sue origini: Brescia. Il luogo<br />

che è passato, presente e futuro, anima<br />

e cuore della Corsa, luogo di partenza<br />

e arrivo sin dalla prima edizione.<br />

Brescia e i quattro moschettieri<br />

La Leonessa d’Italia deve molto a Giovanni<br />

Canestrini, Franco Mazzotti, Aymo<br />

Maggi e Renzo Castagneto, i “Quattro<br />

Moschettieri” che hanno dato vita a<br />

quella che, ancora oggi, è conosciuta<br />

come “la Corsa più bella del mondo”.<br />

5


SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Una storia iniziata a Milano, con l’accensione della<br />

prima scintilla nell’inverno del 1926, e cresciuta nel<br />

tempo attraverso evoluzioni e momenti straordinari,<br />

per arrivare ai giorni nostri. Grazie ai fondatori, dal<br />

1927 i luoghi e il nome della città sono in maniera indissolubile<br />

legati alla Freccia Rossa.<br />

Renzo Castagneto, il Deus ex machina<br />

della 1000 Miglia<br />

Dalla fine degli anni Venti, Renzo Castagneto, dal suo<br />

ufficio di Direttore dell’Automobile Club di Brescia,<br />

ha retto le fila di un’organizzazione immensa, lunga<br />

1.600 km, mantenendo i contatti con Case automobilistiche<br />

e piloti di tutto il mondo. Nonostante un carattere<br />

tutt’altro che facile, l’organizzatore godeva di<br />

grandissima considerazione, intrattenendo rapporti e<br />

sfoggiando un notevole intuito che incontrava i gusti<br />

del pubblico. Le indiscusse capacità organizzative di<br />

Castagneto dimostrate con la 1000 Miglia lo hanno<br />

portato, nel tempo, al timone della Targa Florio, del<br />

Gran Premio d’Italia, del Giro d’Italia ciclistico fino alla<br />

Tripoli-Tobruk. Ma è a Brescia e alla Corsa che il suo<br />

nome rimane legato.<br />

L’allestimento e il pubblico di Brescia<br />

Castagneto si era attivato in modo che Brescia proponesse<br />

manifestazioni collaterali a sostegno della Corsa,<br />

arredando la città con i colori della Freccia Rossa,<br />

esposti su bandiere, striscioni, fiaccole e luminarie.<br />

Grande era stato il successo riscosso dall’allestimento<br />

di piazza della Vittoria, con gli ombrelloni e<br />

le caratteristiche transenne di legno, al punto che la<br />

piazza era risultata essere la più fotografata in Italia<br />

di quegli anni, aggiungendo lustro e fama alla città<br />

e alla 1000 Miglia. La cittadinanza poteva vivere la<br />

Corsa anche da lontano, grazie agli altoparlanti che<br />

ne diffondevano la cronaca e ai tabelloni che esponevano<br />

le classifiche su corso Zanardelli. Negli anni<br />

si sono susseguite altre manifestazioni in città, dai<br />

concorsi ai cortei di ragazzi, alle esposizioni, al conio<br />

di medaglie, l’emissione di francobolli, fino addirittura<br />

alla “Mille Miglia per piccioni viaggiatori”. L’atmosfera<br />

creata da Castagneto, alla quale aveva contribuito<br />

l’internazionalità degli ospiti, ha reso Brescia, per<br />

una settimana, ciò che il “direttore” voleva: la Capitale<br />

dell’automobilismo mondiale.<br />

Le punzonature tra il 1927 e il 1931<br />

Tra i luoghi più rappresentativi della Freccia Rossa<br />

c’è piazza Vittoria, dove ha luogo la cerimonia della<br />

punzonatura.Dal momento che i lavori di realizzazione<br />

della piazza erano iniziati solo nel 1929, le prime<br />

6


7


SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

edizioni della Corsa hanno vissuto la preparazione nel<br />

“recinto della Birreria Wührer”, non molto lontano da<br />

viale Venezia che da sempre ospita la partenza della<br />

1000 Miglia. Nel 1931, o forse già dal 1930, probabilmente<br />

per la necessità di maggior spazio a causa del<br />

più elevato numero di concorrenti, la punzonatura si<br />

era trasferita al Foro Boario, a sud di viale Venezia.<br />

La nascita di Piazza Vittoria<br />

Non si dovette aspettare a lungo perché la punzonatura<br />

trovasse la sua ubicazione definitiva. I lavori<br />

per la realizzazione di piazza Vittoria durarono meno<br />

di tre anni e l’intervento, che modificò radicalmente<br />

il volto del cuore cittadino, rappresentò la soluzione<br />

definitiva ai problemi di spazio legati alle fasi preparatorie<br />

della 1000 Miglia. A conclusione dei lavori e<br />

senza aspettare l’inaugurazione ufficiale, tenutasi nel<br />

novembre del 1932 in occasione della visita di Benito<br />

Mussolini, ad aprile Renzo Castagneto trasferì a piazza<br />

Vittoria le operazioni di punzonatura, vetrina e passerella<br />

per i personaggi famosi, non solo del mondo<br />

automobilistico, che arrivavano a Brescia.<br />

Bruno Boni: il Sindaco della 1000 Miglia<br />

Nel secondo dopoguerra, l’allora sindaco di Brescia,<br />

Bruno Boni, comprese subito l’importanza e l’utilità di<br />

una manifestazione di interesse mondiale per la collettività,<br />

diventando così uno dei più fervidi sostenitori<br />

della 1000 Miglia in Italia e affiancando Renzo Castagneto<br />

nell’organizzazione della Corsa.<br />

Così, mentre Castagneto, sulla pedana di legno di viale<br />

Venezia, sventolava la bandiera a scacchi dell’arrivo,<br />

a Boni era riservato il via. Il Sindaco della 1000<br />

Miglia, al posto del Tricolore solitamente utilizzato per<br />

la partenza delle corse, optò per sventolare una bandiera<br />

bianca e azzurra con i colori della città.<br />

Le origini del mito<br />

Un antico motto sostiene che nelle vene dei bresciani<br />

scorra benzina al posto del sangue. Un indice della passione<br />

per i motori inscritta nel DNA di questo territorio<br />

e dei suoi abitanti sin dalla fine del diciannovesimo secolo,<br />

con l’avvio della tradizione motoristica di Brescia.<br />

Dalle prime corse alla Coppa delle Mille Miglia<br />

14 marzo 1899 | Verona-Brescia-Mantova-Verona<br />

Sul territorio bresciano fa la sua prima apparizione<br />

un veicolo da corsa. Una gara vinta da Ettore Bugatti<br />

che, a bordo di un triciclo Prinetti e Stucchi, ha acceso<br />

la passione per le gare automobilistiche a Brescia.<br />

10-11 settembre 1899 | Brescia e le prime corse<br />

I bresciani decidono di creare una gara tutta loro.<br />

Domenica 10 settembre prende il via la Corsa Automobilistica<br />

di Velocità – Brescia: una competizione<br />

disputata sulla circonvallazione cittadina lunga 6 km,<br />

seguita dalla Brescia-Mantova-Verona-Brescia, con<br />

percorso di 223 km.<br />

5 settembre 1904 | Il Circuito di Brescia<br />

Lungo le strade del percorso Brescia-Cremona-Man-<br />

8


Attrezzature e piastre porta<br />

forche per carrelli elevatori<br />

ricambi per forche<br />

L’OFFICINA MECCANICA SALERI nasce nel 1976 come Officina<br />

Meccanica a conduzione famigliare. L’azienda si propone come partner<br />

affidabile e storico per la produzione di articoli propri nel settore della<br />

carpenteria meccanica volto alla progettazione e produzione di piastre<br />

porta forche per carrelli elevatori, macchine movimento terra e per il<br />

settore agricolo.<br />

OFFICINA MECCANICA SALERI nel tempo si è organizzata e strutturata<br />

per realizzare lavorazioni meccaniche di precisione conto lavoro e conto<br />

terzi per i settori automotive, mezzi agricoli e movimento terra.<br />

OFFICINA MECCANICA SALERI<br />

nel luglio 2019 ha ottenuto<br />

la certificazione ISO 9001:2015<br />

OFFICINA MECCANICA SALERI<br />

Via Giovanni XXIII, 24, 25080 Nuvolento (BS)<br />

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9


SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

tova-Brescia, viene preparato il Circuito di Brescia,<br />

per un totale di 185 Km da ripetere due volte. La prima<br />

gara è disputata in occasione della Settimana di<br />

Brescia, replicata il 9 settembre 1905 con la prima<br />

Coppa Florio.<br />

4 settembre 1921 | Il 1° Gran Premio d’Italia<br />

Grazie ad Arturo Mercanti, Brescia ha la possibilità di<br />

organizzare il Gran Premio d’Italia, inserito tra le manifestazioni<br />

del Circuito Internazionale Automobilistico-Aereo.<br />

Oltre al “Chilometro Lanciato” e ad altre<br />

gare per le categorie minori, l’attenzione è centrata<br />

sul nuovo Circuito di Brescia, detto Circuito della Fascia<br />

d’Oro: nome della località di Montichiari che il 4<br />

settembre dà il via al 1° Gran Premio d’Italia. Dall’anno<br />

successivo il Gran Premio d’Italia sarà trasferito all’Autodromo<br />

di Monza, inaugurato proprio nel 1922.<br />

Automobile Club di Brescia:<br />

un sodalizio di passione e sport<br />

Circuito di Brescia, Circuito del Garda, Brescia-Edolo-Ponte<br />

di Legno, Scalata al Colle S. Eusebio, Trofeo<br />

Lumezzane, Cronoscalata del Monte Maddalena:<br />

sono alcune delle competizioni organizzate dall’ACI<br />

Brescia, che continua nel tempo il percorso indicato<br />

da Renzo Castagneto. Un’immensa eredità, grazie<br />

alla quale l’Automobile Club di Brescia porta avanti<br />

la tradizione motoristica bresciana e il suo patrimonio<br />

sportivo, umano e culturale.<br />

Canestrini, Mazzotti, Maggi, Castagneto: i Quattro<br />

Moschettieri e la 1000 Miglia<br />

Come ogni mito anche la nascita della 1000 Miglia è avvolta<br />

nella leggenda. Tra le molte ricostruzioni di come<br />

ebbe inizio l’epopea della “Corsa più bella del mondo”,<br />

14 novembre 1926 | La costituzione dell’Automobile<br />

Club di Brescia<br />

Dopo la nascita dell’Automobile Club nel 1906, l’Automobile<br />

Club di Brescia viene ufficialmente costituito<br />

sulla base del nuovo ordinamento del Regio Automobile<br />

Club d’Italia, attuato con regio decreto del 14 novembre<br />

1926 con l’introduzione del Pubblico Registro<br />

Automobilistico.<br />

18 gennaio 1927 | L’organizzazione della prima 1000 Miglia<br />

Grazie all’intuizione dei quattro fondatori, Franco<br />

Mazzotti, Aymo Maggi, Giovanni Canestrini e Renzo<br />

Castagneto, prende vita la 1000 Miglia. L’apertura<br />

della sede di Corso Magenta a Brescia segna l’inizio<br />

dell’attività organizzativa della prima Coppa delle<br />

Mille Miglia.<br />

10


11


SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

la versione più nota e attendibile viene dalla testimonianza<br />

di uno dei suoi fondatori: Giovanni Canestrini.<br />

L’incontro e l’origine della Coppa delle Mille Miglia<br />

Il 2 dicembre 1926, nella sua casa milanese in via Bonaventura<br />

Cavalieri, Giovanni Canestrini riceve una visita<br />

di un gruppo di bresciani. Si tratta di Franco Mazzotti,<br />

Aymo Maggi e Renzo Castagneto che, accompagnati<br />

dall’amico Flaminio Monti, gli illustrano l’idea di quella<br />

che nel tempo diventerà la 1000 Miglia. È in questa occasione<br />

che per la prima volta Mazzotti ha l’intuizione<br />

di chiamarla “Coppa della Mille Miglia”, introducendo<br />

l’unità di misura delle miglia anziché dei chilometri.<br />

Tra cronaca e leggenda<br />

Molte fonti narrano dell’avvenimento che accende<br />

la scintilla della 1000 Miglia. Canestrini lo racconterà<br />

nelle pagine del libro “Mille Miglia” del 1967, poi ripreso<br />

da Giovannino Lurani ne “La storia delle Mille<br />

Miglia” del 1979.<br />

È però un articolo pubblicato nel 1930 sul “numero<br />

unico” della Mille Miglia a offrire una visione più complessa.<br />

L’autore dello scritto è lo stesso Canestrini che,<br />

svincolato da condizionamenti, regala una narrazione<br />

aderente alla realtà di quel tardo autunno del 1926.<br />

Il viaggio inaugurale, l’inizio della leggenda<br />

Il fermento, l’emozione, l’ebbrezza della corsa. Nel<br />

piovoso marzo 1927, la prima Coppa delle Mille Miglia<br />

scuote le strade italiane. Un’edizione inaugurale che<br />

dà il via alla grande epopea della gara di velocità, poi<br />

amata in tutto il mondo. «Fra i piaceri moderni non ve<br />

n’è uno che sorpassi o eguagli quello di un viaggio in<br />

automobile.» Ada Negri “Secolo XX”<br />

12


STORIE D'IMPRESA<br />

speciale a cura della redazione<br />

ECOVERNICIATURE<br />

ECOVERNICIATURE S.n.c. Si occupa di verniciatura industriale<br />

per conto terzi a polvere elettrostatica.<br />

L’impianto di verniciatura a polvere elettrostatica è composto<br />

da un tunnel di lavaggio di dimensioni 3000 x 4000<br />

x 6000 a sua volta composto da 4 vasche di cui la prima di<br />

sgrassaggio a 60 gradi, la seconda e terza di risciacquo a<br />

freddo e l’ultima di risciacquo a 80 gradi con fosfatazione<br />

collegata insieme da una cabina di verniciatura manuale<br />

e da un forno di cottura statico di dimensioni massime<br />

Lung. 6500 x H 3500 x Larg. 4000.<br />

Questa tipologia d’impianto viene usato per poter verniciare<br />

materiali come basamenti per macchine industriali<br />

e strutture speciali, serbatoi, ringhiere, cancelli, scale a<br />

chiocciola, pali di sostegno, ventilatori di varie dimensioni,<br />

barre con lunghezza max. 6500 ecc.<br />

Il trattamento viene effettuato utilizzando vernici poliestere,<br />

epossipoliestere e su richiesta viene aggiunto anche<br />

un Fondo Anticorrosivo, si possono realizzare tutti<br />

i tipi di colori RAL e non, con finitura lucida, semilucida,<br />

opaca, bucciato e metallizzati.<br />

13


SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

termine. Alle 4 del mattino un telegramma da Feltre<br />

giunge a Renzo Castagneto nella sede del Regio Automobile<br />

Club di Brescia: l’arrivo è imminente.<br />

La prima 1000 Miglia<br />

Dopo mesi di organizzazione, finalmente arriva la Prima<br />

Coppa delle Mille Miglia. Sono le 8 del 26 marzo<br />

1927 quando l’Isotta Fraschini di Aymo Maggi e Bindo<br />

Maserati inaugura la leggendaria Freccia Rossa.<br />

È l’esordio di un evento che stupisce l’Italia intera.<br />

Una lunga corsa tra scrosci di pioggia, banchi di nebbia<br />

e turbini di polvere lungo le strade non asfaltate,<br />

che mettono a dura prova i piloti.<br />

Un risveglio senza precedenti<br />

A Perugia il favorito Brilli Peri con la sua Alfa Romeo<br />

RLSS è costretto al ritiro, ma il bello deve ancora venire.<br />

All’alba del 27 marzo tutta Brescia viene svegliata<br />

dal passaparola. Oltre ogni aspettativa la lunga cavalcata<br />

di 1.600 km attraverso l’Italia sta volgendo al<br />

Sulla linea del traguardo<br />

Sono passati 2 minuti dopo le 6, quando un pubblico<br />

numerosissimo accoglie le Lambda della squadra<br />

Lancia seguite dalla O.M. 665 Superba di Nando Minoja<br />

e Giuseppe Morandi. Sono loro a trionfare, tagliando<br />

il traguardo di viale Venezia in 21 ore, 4 minuti<br />

e 48 secondi con una media di 77,238 km/h.<br />

Non è l’unico record a destare scalpore. Con la loro<br />

minuscola Peugeot 5 HP MM Cazzulani-Monferroni<br />

vincono la categoria 750 centimetri cubi, con poco<br />

meno di 34 ore di viaggio, alla media di 48,087 km/h.<br />

I giornali titolano che una nuova era, quella di una libertà<br />

fino allora sconosciuta, si è aperta.<br />

«Poco più di venti ore, nemmeno un giorno e una<br />

notte per compiere quasi 1700 km: una media che<br />

supera i 77 orari. L’automobile è passata per le strade<br />

di mezza Italia come un dominatore di tempo e<br />

di spazio. Il successo del mezzo meccanico appare<br />

dunque grandioso.»<br />

“Corriere della Sera”, 1927<br />

I vincitori della prima Coppa delle Mille Miglia<br />

Autovettura O.M. 665 Superba<br />

Tempo impiegato 21h 04’ 48”<br />

Velocità media 77, 238 km/h<br />

«Tra gli scopi della Mille Miglia c’è quello di dimostrare<br />

che, con le vetture normalmente in vendita, si<br />

può viaggiare sulle strade esistenti nel nostro Paese,<br />

a medie elevate con una certa sicurezza e regolarità…<br />

Il nostro compito è pertanto di conferire alla competizione<br />

una funzione tecnico sociale e, perché no, turistica.»<br />

Giovanni Canestrini, 1927<br />

14


AZIENDA " <strong>IL</strong> LEVABOTTE "<br />

di Farina Franco<br />

vanta esperienza più che decennale nel<br />

riparare autovetture grandinate di qualsiasi tipo e<br />

L'azienda<br />

marca - con laminerati sia in ferro che in alluminio<br />

e leghe di alluminio. Ripariamo anche piccoli colpi<br />

da parcheggio - portierate e ondulazioni varie, purchè la<br />

vernice sia integra e senza scalfiture pronunciate.<br />

Ripariamo furgoni di piccola taglia. Ripariamo ammaccature<br />

su serbatoi moto purchè la vernice sia integra,<br />

tenendo presente che la percentuale di riuscita è più<br />

bassa. Siamo in grado di valutare l'ammaccatura in questione<br />

e dire se vale la pena provaci con il nostro metodo<br />

oppure usare metodi tradizionali.<br />

Il LEVABOTTE di Farina Franco, tramite adeguata attrezzatura<br />

si riesce ad effettuare la raddrizzatura della<br />

lamiera e la battitura della lamiera, purchè la vernice sia<br />

integra.<br />

Ripariamo danni ad auto, moto e furgoni per ammaccature<br />

da parcheggio, botte e portierate, senza dover stuccare<br />

nè riverniciare la parte danneggiata.<br />

I SERVIZI DELLA CARROZZERIA FARINA FRANCO<br />

Valutazione dell'ammaccatura: prima dell'intervento viene<br />

valutato ogni caso specifico.<br />

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SPECIALE MONDO AUTO<br />

speciale a cura della redazione<br />

•Ripararazione ammaccature su serbatoi moto purchè la<br />

vernice sia integra, tenendo presente che la percentuale<br />

di riuscita è più bassa.<br />

•Valutazione dell'ammaccatura in questione per dire se<br />

vale la pena provarci con il nostro metodo oppure usare<br />

metodi tradizionali.<br />

•Servizio a domicilio per carrozzieri e concessionari, si<br />

interviene sul posto.<br />

•Si fanno preventivi gratuiti.<br />

DOVE OPERIAMO<br />

Operiamo in tutto il Nord Italia per le riparazioni dovute<br />

alla grandine e per lavori di una certa entità.<br />

BS e provincia per le piccole ammaccature.<br />

Si effettuano lavori eseguiti direttamente dul posto,<br />

presso concessionarie, carrozzerie e officine operanti nel<br />

settore.<br />

Riparazione di autovetture grandinate di qualsiasi tipo e<br />

marca senza riverniciare nè stuccare la Vostra auto.<br />

Ammaccature da parcheggio, portierate e ondulazioni<br />

varie, purchè la vernice sia integra e senza scalfiture pronunciate,<br />

ammaccature moto e furgoni.<br />

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SPECIALE GIARDINAGGIO<br />

speciale a cura della redazione<br />

Primavera<br />

Come preparare il giardino in primavera<br />

L'inizio della primavera porta in giardino tutta una serie di attività<br />

come pulire, sarchiare, togliere la pacciamatura, potare gli arbusti,<br />

coltivare i bulbi da fiore estivi, falciare il prato, preparare il terreno e<br />

diserbare aiuole e vialetti. Un giardino piacevole comincia sempre<br />

con una buona preparazione.<br />

Aiuole e bordure:<br />

7 consigli per iniziare bene la stagione<br />

1 All’inizio della primavera, vanga e sarchia le<br />

aiuole di piante perenni (erica, cinquefoglia, iperico,<br />

ecc.), o biennali (viole del pensiero, margherite,<br />

ecc.) in modo da arieggiare il terreno e facilitarne<br />

il riscaldamento.<br />

2 Pulisci le aiuole, elimina le foglie vecchie, libera<br />

la base delle piante per favorire la crescita di<br />

nuovi germogli. Se la pianta ti sembra malconcia,<br />

pota con le cesoie tutte le parti secche. Se sembra<br />

morta, non esitare a tagliarla fino al colletto<br />

e lascia che la natura faccia il suo corso: molte<br />

piante rinascono dalla base.<br />

3 Accorcia le piante che sono diventate troppo alte.<br />

4 Verifica che l’azione del gelo non abbia lasciato<br />

scoperto il colletto delle piante; se necessario,<br />

spargi della terra attorno.<br />

5 Scopri le piante che hai protetto dal freddo.<br />

6 Dividi le piante perenni diventate ormai troppo dense.<br />

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7 Le piante del giardino roccioso devono essere<br />

diserbate molto presto perché il terreno in cui<br />

crescono si riscalda più velocemente in primavera<br />

e anche le piante infestanti germogliano prima.<br />

Alberi e arbusti:<br />

6 operazioni da fare in primavera<br />

1 Pota gli alberi e gli arbusti eliminando i rami<br />

danneggiati (con cesoie, troncarami, motosega),<br />

quelli che si sono spezzati con il vento o con il<br />

peso del ghiaccio. Approfittane per diradare quelli<br />

che ne hanno bisogno, in modo da liberare il<br />

centro ed eliminare i rami che si incrociano.<br />

2 A marzo, pota inoltre gli arbusti da siepi che richiedono<br />

un ringiovanimento: taglia i rami vecchi<br />

e lascia crescere i rami giovani alla base.<br />

3 Le ramaglie e gli scarti delle potature, dopo<br />

essere passati nel biotrituratore, devono essere<br />

aggiunti al compost o essere utilizzati come pacciamatura.<br />

4 Se non l’hai fatto all’inizio dell’inverno, pota i


osai a marzo, prima della ripresa vegetativa.<br />

Pota le rose a cespuglio a 25 cm dal suolo. Per<br />

le rose rampicanti, mantieni i rami principali in<br />

buona salute e taglia i rami laterali a 6 occhi<br />

(gemme).<br />

5 In primavera la vegetazione riprende vita e i<br />

rami si allungano. Disponi a spalliera le piante<br />

che richiedono di essere dirette, come le<br />

more, i caprifogli, le clematidi ecc.<br />

6 Aspetta che il sole abbia riscaldato sufficientemente<br />

il terreno prima di pacciamare i<br />

tuoi arbusti e le rose.<br />

SPECIALE GIARDINAGGIO<br />

speciale a cura della redazione<br />

Prato in primavera:<br />

manutenzione, scarificazione<br />

e falciatura<br />

In generale, aprile è il mese migliore per seminare<br />

un prato. Per far ciò, prepara il terreno<br />

finemente come per seminare, ma non seminare<br />

subito. Lascia prima germogliare le erbacce<br />

che eliminerai poi con la zappa prima<br />

di seminare il tuo prato a spaglio. Pressa bene<br />

il terreno dopo la semina e innaffia a pioggia<br />

molto fine.<br />

Per i prati esistenti, è il momento di tirar fuori<br />

il tosaerba per le prime tosature e passare lo<br />

scarificatore, soprattutto se il tuo prato ha sofferto<br />

il freddo e comincia ad essere invaso dal<br />

muschio. Dopo questa operazione di arieggiamento,<br />

puoi procedere con il top dressing per<br />

riparare i piccoli avvallamenti che si sono creati,<br />

cospargendo il prato con uno strato sottile<br />

di compost maturo o di sabbia silicea.<br />

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STORIE D'IMPRESA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Costruzione di Mandrini da 30 e Lode<br />

Officina Meccanica F.lli Bellegrandi<br />

Bellegrandi Fratelli è un'officina meccanica,<br />

specializzata nella costruzione di mandrini e<br />

di altre parti meccaniche.<br />

Bellegrandi Fratelli è un'azienda meccanica dedicata<br />

da numerosi anni alla produzione di parti<br />

meccaniche per macchine utensili conto terzi. Nasce<br />

nel lontano 1946 con la denominazione Bellegrandi<br />

Fausto, trasformandosi nel 1950 in Fratelli<br />

Bellegrandi.<br />

Più tardi, nel 1965, i signori Cottini e Rovizzi entrano<br />

a far parte della ditta, in qualità di proprietari,<br />

con denominazione Bellegrandi F.lli snc di Cottini<br />

e Rovizzi.<br />

L'azienda ha sede a Mazzano e rivolge i propri servizi<br />

e prodotti alle imprese terze della zona circostante<br />

e di tutto il comprensorio della provincia di<br />

Brescia.<br />

Il focus della produzione aziendale è sicuramente<br />

la realizzazione di mandrini pneumatici ed idraulici,<br />

morse e frese, anche se spazia anche nel campo<br />

delle pinze per plurimandrini, stringi barra e spingi<br />

barra, frese, morse e molti altri accessori per macchine<br />

utensili.<br />

Lo stabilimento produttivo della Bellegrandi Fratelli<br />

è dotato di tecnologie all'avanguardia, al fine<br />

di garantire la massima precisione nelle operazioni<br />

di realizzazione di mandrini e di altre componenti<br />

per elettroutensili e per macchine utensili.<br />

Mandrini di ogni tipologia<br />

L'azienda Bellegrandi Fratelli, con stabilimento<br />

produttivo a Mazzano, in provincia di Brescia, si dedica<br />

ai lavori per la costruzione di mandrini per ogni<br />

tipo di richiesta:<br />

» mandrini a pinza (collet chucks) tipo MSCTN,<br />

servo comandati dal cilindro posteriore dei torni<br />

a controllo CNC,<br />

» mandrini idraulici tipo MSDTN, comandati dall'alimentazione<br />

idraulica nel naso mandrino del<br />

tornio,<br />

» mandrini pneumatici con cilindro incorporato<br />

tipo MSDTN (spinta)/MST(trazione),<br />

» mandrini idraulici con cilindro incorporato tipo<br />

MITN.<br />

Produzione conto terzi di basi statiche<br />

Bellegrandi Fratelli, oltre alla produzione di mandrini,<br />

si dedica con professionalità anche alla realizzazione<br />

di parti meccaniche per macchine<br />

utensili:<br />

» basi statiche pneumatiche e idrauliche tipo<br />

BSPITN (singole o multiple), per trapani, frese e<br />

centri di lavoro,<br />

» mandrini porta pinze espansibili (espander) per<br />

la ripresa dei pezzi sul foro, corredati di pinze<br />

standard o speciali al disegno,<br />

» pinze spinte tipo BA (DIN 6343),<br />

» pinze doppio cono(per torni BIGLIA) tipo BD,<br />

» pinze tirate tipo BE e multi diametro a settori tipo BAS,<br />

» pinze per plurimandrini,<br />

» stringi barra e spingi barra,<br />

» frese, morse e molti altri accessori per macchine<br />

utensili.<br />

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SPECIALE GIRO D'ITALIA <strong>2024</strong><br />

speciale a cura della redazione<br />

Giro d'Italia dal 4 al 26 Maggio<br />

Brescia protagonista:<br />

due tappe e salita al Colle San Zeno<br />

Ufficializzato il percorso della nuova edizione: la carovana rosa<br />

transiterà da Castiglione a Desenzano, e poi per Manerba e Lodrino.<br />

Non solo Desenzano e Manerba, ma anche<br />

Lodrino e l'inedito Colle San Zeno: le località<br />

bresciane si accingono a entrare nella<br />

storia del grande ciclismo. Saranno infatti protagoniste<br />

della nuova edizione del Giro d'Italia,<br />

presentato questa sera nella cornice del Festival<br />

dello Sport di Trento. La kermesse partirà dal Piemonte<br />

per la terza volta negli ultimi tredici anni:<br />

il via a Venaria Reale, con la prima tappa che si<br />

concluderà a Torino.<br />

Il programma<br />

Ufficializzato il percorso delle due tappe bresciane,<br />

che come già nelle edizioni 2021 e 2022 vedrà<br />

protagonisti il Garda e le valli. Sabato 18 la crono<br />

partirà da Castiglione delle Stiviere con arrivo a<br />

Desenzano del Garda, e intersecherà le località<br />

storiche della battaglia di San Martino e Solferino.<br />

Il giorno successivo, il 19, il tragitto si dispiegherà<br />

da Manerba del Garda fino a Livigno. Ben 220 chilometri<br />

nei quali la carovana rosa transiterà per<br />

le salite di Lodrino e del Colle San Zeno (del<br />

tutto inedita alla corsa rosa), passando successivamente<br />

per Aprica. Una frazione, in particolare,<br />

la seconda che si annuncia come una tappa<br />

monster: la più lunga dell'edizione <strong>2024</strong> e una di<br />

quelle con il dislivello maggiore, che giungerà<br />

nell'ultima settimana della gara: quanto basta per<br />

candidarla a tappa di peso nelle definizione della<br />

classifica finale.<br />

Tre settimane (dal 4 al 26 Maggio) e ventuno tappe,<br />

all’interno delle quali quelle bresciane rivestiranno<br />

appunto una notevole importanza, che<br />

vedranno lo Stivale percorso da Nord a Sud. La<br />

passerella finale si terrà a Roma, con partenza e<br />

arrivo proprio nel cuore della Città Eterna.<br />

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SPECIALE 1000 MIGLIA<br />

speciale a cura della redazione<br />

Ferrari<br />

Tribute<br />

1000 Miglia<br />

<strong>2024</strong><br />

Dall’ 11 al 15 giugno <strong>2024</strong> le<br />

vetture della casa di Maranello<br />

affiancheranno come<br />

di consueto le auto storiche della<br />

1000 Miglia lungo il tradizionale<br />

percorso da Brescia a Roma e ritorno.<br />

I primi 40 equipaggi iscritti<br />

con la formula GOLD avranno<br />

la possibilità di partecipare alla<br />

giornata di training prevista per<br />

lunedì 10 giugno, con l’occasione<br />

di apprendere o perfezionare<br />

regole e particolarità delle gare<br />

di regolarità.<br />

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La ricerca è rivolta ad ambosessi (L 903/77)<br />

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