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VINCENZO GERVASI<br />

La creazione delle GUI<br />

Una panoramica sugli strumenti sopware @arte I)<br />

"-r ", e al<br />

che devono essere chiamate dall'applicazione per costruire<br />

e visualizzare gli elementi dell'interfaccia e per ricevere<br />

informazioni sulle azioni dell'utente. La costruzione<br />

programmatica di un'interfaccia complessa è un compito<br />

da non sottovalutare: a questo proposito ci viene in<br />

aiuto il secondo elemento di cui abbiamo parlato, il GW<br />

builder, owero un costruttore di interfacce grafiche. Con<br />

uno di questi programmi, la creazione della GUI diventa<br />

unloperazione molto immediata, che spesso si riduce alla<br />

Clè stato un tempo felice in cui la definizione dell'interfaccia<br />

utente di un programma iniziava e finiva con la<br />

scelta di un po' di "-p,<br />

più uno o due nomi di file. S'intende, quelli erano tempi<br />

felici per i programmatori, ma non per gli utenti, in nome<br />

dei quali, poco alla volta, finestre, pulsanti, click e<br />

doppi click sono arrivati a popolare gli incubi dei programmatori.<br />

Forse qualcuno dei lettori avrà provato l'ebrezza di creare<br />

un'interfaccia utente grafica dal nulla, magari in BA-<br />

SIC su un vecchio Commodore 64, e avrà ben presenti<br />

gli infiniti dettagli cui occorre prestare attenzione. ort tunatamente<br />

per noi, però, oggi esistono numerosi am-<br />

&enti per la creazione di GUI e il nostro <strong>Amiga</strong> è particolarmente<br />

ben fornito al riguardo: anzi, tanto ben fornit0<br />

che a volte non è facile scegliere l'ambiente di sviluppo<br />

di GUI più adeguato. Per questo motivo, faremo un<br />

veloce esame dei sistemi disponibili in ambito PD o Shareware,<br />

senza pretesa di esaustività (anche perché il quadro<br />

si modifica di giorno in giorno), ma con l'intento di<br />

fornire un'utile "panoramica" ai lettori.<br />

Framework e Builder<br />

Due sono essenzialmente gli strumenti cui un programmatore<br />

può ricorrere per semplificare la costruzione di<br />

un'interfaccia grafica. I1 primo è costituito da un cosiddetto<br />

framework, owero un insieme di routine già predisposte,<br />

insieme alle relative regole d'uso, destinate a vari<br />

compiti quali il disegno su schermo di finestre, icone e<br />

pulsanti, la gestione delllinput da parte dellIutente e il<br />

dialogo con l'applicazione. L'uso di un framew0l-k di un<br />

qualche tipo è pressoché indispensabile nella realizzazione<br />

di qualunque applicazione non banale (con la notevole<br />

eccezione di alcuni giochi) e la sua scelta può influenzare<br />

anche di molto l'aspetto, la velocità e la praticità<br />

della GUI risultante. Tutti i framework offrono un'interfaccia<br />

programmatica, ovvero una serie di funzioni<br />

disposizione degli elementi necessari, scelti fra quelli for-<br />

niti da un dato framework, all'interno di una finestra<br />

(metodo del "drag&dropn).<br />

Inutile rimarcare che la GUI prodotta da un builder offre<br />

un grandissimo vantaggio in fase di sviluppo: è infatti<br />

possibile effettuare una prototz@azione rapida dell'applicazione,<br />

verificando subito l'adeguatezza della GUI implementata<br />

al problema che si sta affrontando; allo stesso<br />

modo, è possibile (e semplice) apportare immediatamente<br />

i cambiamenti richiesti, senza dover rimettere mano su<br />

grosse porzioni di codice.<br />

Naturalmente, come in tutte le cose, c'è un prezzo da pagare<br />

per questi vantaggi: può trattarsi di una perdita di<br />

velocità, di una maggiore occupazione di memoria o dell'impossibilità<br />

di implementare una data caratteristica nel-<br />

I'interfaccia del proprio programma; è compito del programmatore<br />

valutare i pro e i contro di ogni possibile soluzione<br />

(che noi cercheremo sempre di mettere in evidenza)<br />

per poi scegliere quella più adeguata.<br />

I framework di sistema<br />

Sappiamo bene che ogni <strong>Amiga</strong>, nel momento in cui<br />

esce dalla sua scatola, è già dotato di una GUI: si tratta<br />

del familiare ambiente del Workbench e di tutte le altre<br />

utility incluse nei sistema. In effetti, <strong>Amiga</strong>OS fornisce<br />

ben tre framework "nativi": si tratta di Intuition, della<br />

gadtools.libras- e del sistema BOOPSI.<br />

Intuition è il più antico dei tre, essendo nato (insieme<br />

all'<strong>Amiga</strong>) nel 1985, e sta alla base di praticamente tutti<br />

Il< 1 > I L

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