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lettera - Corriere delle comunicazioni

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configurazione fisica della rete esistente in tutte le sue componenti e le attività<br />

necessarie per garantire l'accesso ai terzi. I costi correnti sono piuttosto i costi per<br />

produrre il servizio d'accesso con le moderne tecnologie a disposizione; quindi i<br />

costi correnti dovrebbero essere calcolati come costi di una rete di rame moderna<br />

ed efficiente. Tuttavia, il mero calcolo <strong>delle</strong> attività a costo storico, pur se<br />

adeguato all'inflazione, può generare segnali di investimento erronei sia per i<br />

fornitori d'accesso, sia per operatori alternativi richiedenti servizi di accesso.<br />

I modelli bottom-up utilizzano i dati della domanda come punto di partenza e<br />

determinano una rete efficiente in grado di soddisfare tale domanda, fondandosi<br />

su principi economici, ingegneristici e contabili. Considerato che tali modelli<br />

sono perlopiù basati su dati derivati (per es. i costi di rete sono calcolati<br />

utilizzando le informazioni provenienti dai fornitori di attrezzature), i regolatori<br />

possono conciliare i risultati di un modello bottom-up con quelli dell'approccio<br />

top-down, a condizione che tale esercizio sia destinato a verificare e a migliorare<br />

la solidità dei risultati del modello bottom-up utilizzato.<br />

La Commissione osserva che il modello di AGCOM sembra aderire ai principi<br />

sopracitati. Per quanto riguarda i) i costi della rete, AGCOM adotta una<br />

metodologia integrata per combinare alcuni dati della rete di TI con i dati che<br />

risultano da una configurazione efficiente della rete in grado di eliminare le<br />

inefficienze accumulatesi nel corso degli anni. AGCOM ha inoltre eseguito<br />

un'analisi della sensibilità per valutare in che misura gli adeguamenti proposti per<br />

aumentare l'efficienza dipenderebbero da modifiche relative al proposto<br />

ridimensionamento <strong>delle</strong> infrastrutture (pali e trincee), che si discostano<br />

dall'attuale rete di accesso di TI.<br />

Per quanto riguarda ii) i costi di manutenzione, AGCOM sostiene di adottare un<br />

approccio analogo a quello dei costi di rete. AGCOM dichiara di partire dai dati<br />

relativi alla rete di TI introducendo un livello maggiore di efficienza rispetto agli<br />

attuali tassi di intervento e di guasto. Per quanto attiene tuttavia ai iii) costi<br />

commerciali, AGCOM ricorre in gran parte ad informazioni relative alle attività<br />

della divisione wholesale di TI, che sono ritenute efficienti.<br />

Laddove in linea di principio l'approccio di AGCOM volto ad adeguare i costi di<br />

rete, manutenzione e commerciali per aumentare l'efficienza non è considerato<br />

inadeguato, la Commissione desidera sottolineare che i dati derivati direttamente<br />

dalla contabilità relativa ai costi dell'operatore storico integrati verticalmente<br />

attraverso un approccio di questo tipo devono essere introdotti in un modello BU-<br />

LRIC con cautela. Sembra in effetti che la stessa AGCOM, in seguito alla<br />

consultazione nazionale, abbia sentito l'esigenza di abbassare il livello dei costi di<br />

manutenzione introdotti nel modello. Tuttavia, i livelli dei tassi di intervento<br />

inseriti nel modello di AGCOM comunicato alla Commissione sembrano ancora<br />

legati a una rete storica, piuttosto che essere orientati verso un'ipotetica rete di<br />

rame efficiente, con una minore occorrenza di guasti. Ciò sarebbe in<br />

contraddizione con l'obiettivo dichiarato da AGCOM di simulare una rete<br />

efficiente entro il 2012.<br />

Per quanto attiene ai costi commerciali inseriti nel modello, AGCOM utilizza una<br />

quota percentuale derivata dall'offerta di riferimento di TI per la fornitura di<br />

servizi ULL già regolamentati. Tale quota percentuale si basa sui costi effettivi<br />

sostenuti dalla divisione wholesale di TI. La Commissione desidera far osservare<br />

che il ricorso ai costi commerciali effettivamente sostenuti da TI comporta il<br />

rischio di introdurre inefficienze nel modello BU-LRIC. A tal proposito non è<br />

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