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Napolitano incontra lo Studium - Università degli Studi di Perugia

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l’UNIVERSITÀ<br />

artico<strong>lo</strong> <strong>di</strong><br />

Leonardo Varasano<br />

Lo <strong><strong>Stu<strong>di</strong></strong>um</strong> e gli studenti Erasmus,<br />

una questione <strong>di</strong> feeling<br />

Zoom<br />

Lo <strong><strong>Stu<strong>di</strong></strong>um</strong> e gli studenti Eras<br />

Dall’Anno Accademico 2000-2001 al 2007-2008, l’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> è stata<br />

con un incremento annuale costante: dai 271 studenti in ingresso della prima esperienza, si è<br />

Pur con caratteristiche <strong>di</strong>fferenti, il fenomeno delle nationes studentesche ha interessato<br />

quasi tutte le universitates sorte in Europa dal XIII seco<strong>lo</strong> in avanti: da Parigi<br />

a Bo<strong>lo</strong>gna, da <strong>Perugia</strong> ad Oxford, da Praga a Vienna, da Orléans a Salamanca, da<br />

Cambridge a Padova. Gli scholares, all’inizio in prevalenza ecclesiastici, muovevano<br />

da tutti gli angoli del continente per andare ad apprendere nelle <strong>di</strong>verse città<br />

europee gli insegnamenti impartiti da magistri a <strong>lo</strong>ro volta provenienti da ogni Paese.<br />

Nei centri che li ospitavano, gli studenti si rendevano riconoscibili costituendo<br />

associazioni e corporazioni - strutturate in funzione della provenienza geografica,<br />

della lingua e della <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> costumi -, al fine <strong>di</strong> garantirsi assistenza e mutua<br />

protezione.<br />

La mobilità studentesca è dunque tutt’altro che un fenomeno recente. Cionon<strong>di</strong>meno,<br />

negli ultimi venti anni gli spostamenti <strong>di</strong> studenti universitari hanno avuto un<br />

notevole impulso, facendo registrare una crescita sensibile.<br />

L’anno spartiacque è il 1987, anno in cui per opera della Comunità Europea nasce<br />

il “Progetto ERASMUS” (acronimo <strong>di</strong> European Region Action Scheme for the<br />

Mobility of University Students): da al<strong>lo</strong>ra, centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> giovani studenti<br />

hanno avuto la possibilità <strong>di</strong> effettuare in una università straniera un periodo <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o - tra i tre e i do<strong>di</strong>ci mesi - legalmente riconosciuto dal proprio ateneo. La<br />

Gli studenti Erasmus a <strong>Perugia</strong> (incoming)<br />

Anno Accademico Numero studenti<br />

2000/2001 271<br />

2001/2002 266<br />

2002/2003 401<br />

2003/2004 413<br />

2004/2005 484<br />

2005/2006 491<br />

2006/2007 485<br />

2007/2008 440<br />

La provenienza <strong>degli</strong> studenti Erasmus<br />

Nazione <strong>di</strong> provenienza Numero studenti<br />

dal 2000 al 2008<br />

Spagna 1386<br />

Germania 367<br />

Po<strong>lo</strong>nia 355<br />

Regno Unito 160<br />

Romania 153<br />

Francia 131<br />

Austria 104<br />

Belgio 82<br />

Malta 74<br />

Grecia, Portogal<strong>lo</strong>, Repubblica Ceca 49<br />

Turchia 38<br />

capacità <strong>di</strong> attrazione, il senso <strong>di</strong> ospitalità e <strong>di</strong> accoglienza appartengono alla tra<strong>di</strong>zione<br />

dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> fin dal suo sorgere. Ed è su questi antichi costumi<br />

che in epoca contemporanea si è innestata una lunga esperienza <strong>di</strong> collaborazione<br />

internazionale con atenei <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi Paesi, contribuendo all’osmosi <strong>di</strong> studenti e<br />

docenti.<br />

Negli ultimi anni, come conferma uno stu<strong>di</strong>o dell’“Area relazioni internazionali”<br />

del<strong>lo</strong> <strong><strong>Stu<strong>di</strong></strong>um</strong>, coor<strong>di</strong>nato dal delegato del Rettore per le Relazioni Internazionali,<br />

Professoressa Elda Gaino, la mobilità ha avuto un impulso consistente, dovuto - tra<br />

l’altro - all’incremento dei progetti <strong>di</strong> ricerca con partner internazionali, all’incoraggiamento<br />

dei docenti perché ampliassero le <strong>lo</strong>ro collaborazioni scientifiche con<br />

colleghi <strong>di</strong> altre se<strong>di</strong>, alla istituzione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> lingua per gli studenti ospitati e al<br />

miglioramento dell’accoglienza reso possibile dalle strutture ricettive e dai servizi<br />

dell’A<strong>di</strong>su. Insomma, un sistema integrato che favorisce l’inserimento delgi studenti<br />

nel mondo accademico, grazie anche ad attività <strong>di</strong> tutoraggio, stage e formazione.<br />

Dall’Anno Accademico 2000-2001 al 2007-2008, l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> è stata<br />

prescelta come destinazione da 2.953 studenti aderenti al “Progetto ERASMUS”,<br />

con un incremento annuale costante: dai 271 studenti in ingresso - ovvero gli<br />

studenti ERASMUS incoming - nel 2000-2001, si è passati ai 440 del 2007-2008,<br />

con un picco nel 2005-2006 (491).<br />

Analizzando il dato complessivo, si evince che le studentesse sono più propense<br />

alla mobilità <strong>degli</strong> omo<strong>lo</strong>ghi maschili; che la Spagna è la nazione più rappresentata<br />

(1.386 studenti approdati in Umbria in otto anni), seguita da Germania (367),<br />

Po<strong>lo</strong>nia (355), Regno Unito (160), Romania (153), Austria (104) e Belgio (82); che<br />

Cipro (so<strong>lo</strong> tre studenti nell’A.A. 2007-2008), la Lettonia (9), la Norvegia (11) e la<br />

Danimarca (14) sono le nazioni meno rappresentate; che, riflettendo l’alto numero<br />

10 l’<strong>Università</strong> n. 2 - marzo/aprile 2009

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